nascita e diffusione dei monti di pietà nel regno di napoli ed espulsione degli ebrei: una...

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Paola Avallone Nascita e diffusione dei Monti di Pietà nel Regno di Napoli ed espulsione degli ebrei: una relazione inesistente? Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo Consiglio Nazionale delle Ricerche

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Paola Avallone

Nascita e diffusione dei Monti di Pietà nel Regno di Napoli ed espulsione degli ebrei:

una relazione inesistente?

Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo Consiglio Nazionale delle Ricerche

Caratteristiche di questa “invenzione” del tardo Medioevo (M.G. Muzzarelli):

1. un’ideazione minoritica;

2. un’istituzione di natura assistenziale;

3. un’iniziativa in campo economico-creditizio.

Domanda che ci poniamo oggi:

esiste una correlazione fra gli Ebrei e l’apertura nelle varie province dei Monti, o meglio tra l’espulsione di questo gruppo etnico-religioso e quindi degli ebrei banchieri operanti nel Regno, o se questa fu solo una delle cause

Centro Italia

civicness = apertura e diffusione dei monti di pietà

Sud dell’Italia

mancanza di civicness = difficoltà del decollo nel Mezzogiorno di queste istituzioni

Tesi di P. Prodi

Tesi che non ha fondamento….

I pochi autori che hanno trattato della nascita di alcuni Monti di Pietà nel Regno di Napoli, lo hanno legato all’espulsione degli Ebrei dal Regno

1)  non è possibile sostenere che la loro espulsione abbia comportato la scomparsa di una massa rilevante di denaro dalla circolazione: restavano i grossi mercanti-banchieri genovesi, fiorentini, veneziani, oltre a operatori commerciali locali.

2) l’accusa di praticare tassi di interesse usurai non era fondata:

quando il Viceré Don Pedro di Toledo emanò la prammatica del 10 novembre 1539 rendendo noto il proposito di espellere gli Ebrei, il popolo di Napoli volle che si radunasse il parlamento generale a sostegno di questo gruppo etnico.

Tuttavia

Con la loro partenza non si estirpò il male che si voleva evitare, anzi, “mancata la comodità d’impegnare nelle occorrenze particolari per poca quantità di robe, i cristiani cominciorno a far peggio che i giudei” Sia nella prammatica del 1539, sia negli atti che seguirono la sua applicazione non si fece mai cenno alla colpa dell’usura Nelle stesse richieste di regio assenso per la creazione di Monti di Pietà, pur mettendo in rilievo che la ragione principale per la quale si intendeva fare opera così pia era «per evitare l’usure che facilmente possono accascare», mai questa pratica venne attribuita a un particolare gruppo etnico. Unico caso: Monte di Pietà dell’Aquila, primo monte del Regno di Napoli, sorto nel 1466

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? XV - prima del1510

XVI - tra 1510 e1541

XVI - dopo il 1541 XVII XVIII

Gr. 1 - Monti di Pietà aperti nel regno di Napoli tra XV e XVIII secolo (esclusa la Sicilia)

Cartina 1 - Banchi ebraici e monti di pietà nella seconda metà del XV secolo

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XVI - tra 1510 e1541

XVI - dopo il 1541 XVII XVIII

Gr. 1 - Monti di Pietà aperti nel regno di Napoli tra XV e XVIII secolo (esclusa la Sicilia)

Monti di Pietà aperti tra il 1510-1541

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XVI - tra 1510 e1541

XVI - dopo il 1541 XVII XVIII

Gr. 1 - Monti di Pietà aperti nel regno di Napoli tra XV e XVIII secolo (esclusa la Sicilia)

Monti di Pietà aperti tra il 1541 e il 1600

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XVI - tra 1510 e1541

XVI - dopo il 1541 XVII XVIII

Gr. 1 - Monti di Pietà aperti nel regno di Napoli tra XV e XVIII secolo (esclusa la Sicilia)

Monti di Pietà Aperti nel corso del 1600

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Gr. 1 - Monti di Pietà aperti nel regno di Napoli tra XV e XVIII secolo (esclusa la Sicilia)

Monti di Pietà aperti nel corso del 1700

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XVI - tra 1510 e1541

XVI - dopo il 1541 XVII XVIII

Gr. 1 - Monti di Pietà aperti nel regno di Napoli tra XV e XVIII secolo (esclusa la Sicilia)

Grafico 3 - Distribuzione temporale per periodi trentennali della diffusione dei Monti di pietà nel Regno di Napoli tra XV e XVIII secolo

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seconda metà del '400

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arco temporale

mon

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Grafico 4 - Numero dei monti distribuito per province tra XV e XVIII secolo

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Terra di Lavoro e Napoli

Calabria Ultra

Abruzzo Ultra

Principato Ultra e Benevento

Principato Citra

Calabria Citra

Abruzzo Citra

Terra d'Otranto

Terra di Bari

Basilicata

Capitanata

Molise

prov

ince

monti

Gr. 5 - Fondatori dei Monti di Pietà tra XV e XVIII secolo

corporazioni; 1

corporazioni; 2

corporazioni; 1

clero; 2

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clero; 6

clero; 3

università; 5

università; 1

confraternite; 2

confraternite; 16

confraternite; 9

confraternite; 1

privati; 1

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privati; 4

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Conclusioni

Nel caso meridionale ci fu un’unica ondata di grande diffusione di Monti di Pietà, legata alla grande crisi economica di fine ‘500, e non alla cacciata degli ebrei.

Il povero congiunturale viene dunque visto in una nuova ottica, e cioè quella commerciale, dal quale, laddove il prestito presupponeva il pagamento di un interesse, poter trarne un profitto da reinvestire nel servizio di prestito su pegno

I prestiti su pegno rappresentavano “una mercanzia utilissima, la quale ben maneggiata può in non molto tempo arricchire una famiglia, che ha delle buone terre, e dell’industria”. Pagando tassi intorno al 4-5%, egli avrebbe avuto la possibilità di ricavarne almeno il 20% se investiti produttivamente. “Dirò ad un padre di famiglia, non fate debiti per giocare, per lussureggiare, per dare ad altri prodigalmente: ma fatene, e quanti più sono necessari, per accrescere i frutti delle vostre terre” (Genovesi).