n.01 - gennaio 2013

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Mensile, edito a cura dell’Accademia dei Romiti di Gualdo Tadino, viale Don Bosco, 68 – Tel. e Fax 075 916742, Direttore responsabile Valerio Anderlini Poste Italiane spa – Spediz. in abbonamento postale DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46), art.1, comma 1 – AUT. CNS/CBPA/CENTRO 1 valida dal 13.02.2007. CENTRO REVISIONI - COLLAUDI BAZZUCCHI GIUSEPPE Via V. Veneto - Gualdo Tadino - Tel. 075/916473 MOTORIZZAZIONE CIVILE MCTC REVISIONE VEICOLI OFFICINA AUTORIZZATA Concessione n. 00000020 del 01/04/1998 Automobili di TUTTE le marche Gualdo Tadino (Pg) Tel. 075/9142079-9141513 IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO Anno VII - N. 1 - Gennaio 2013 euro 1,50 di Salvia Franco & C. Forniture Uffici e Studi Tecnici Toner - Inkjet - Laser Cornici & Stampe Tel. 0759145066 Fax e Tel 075912143 [email protected] Viale don Bosco 72/78 06023 Gualdo Tadino PG Anche Ciclomotori Motocicli - Api - Quad Vuoi essere il primo della fila? Prenota la tua revisione on-line su www.revisionionline.com/bazzucchi Il 2012 si è chiuso, come tutti sanno. Non c’è stata la paventata fine del mondo, ma solo quella del governo Monti. Al di là delle chiacchiere, il contesto economico, a livello sia locale sia globale, langue. Non c’è un grande ottimismo in giro, nemmeno a Gualdo. Eppure, i barlumi di speranza non mancano. Certo, non sono ben organiz- zati e danno l’idea di qualcosa di sparso e disordinato. Ne prendiamo alcuni. Da quest’anno, il settimo di questo mensile, la nostra redazione potrà contare anche su un’équipe di giovani, che assumono il compito di curare una pagina, mentre altre rubriche saranno seguite da altri collaboratori, la cui età è di molto inferiore a quella media della nostra redazione. È, forse, un segnale di rigenerazione del tessuto culturale gualdese? Speriamo. Già a fine 2012, del resto, ci eravamo rallegrati per la presenza di giovani nella rosa dei concorrenti premiati e segnalati alla quinta edizione del Premio Rocca Flea. Ma non mancano le buone notizie sotto altri punti di vista. C’è una prospettiva per la riapertura dell’ospedale Calai, ci giunge notizia che a primavera Gualdo Tadino recupererà il Teatro Talia, contenitore culturale presti- gioso, simbolo – che rischiava di andare perduto – di un paese demograficamente piccolo ma vivace, in grado di avere una propria stagione lirica. Potrà ospitare, come in passato, solo un centinaio di spettatori; ma la qualità vale molto di più della quantità e il recupero della memoria è importante tanto quanto la spinta al rinnovamento. Que- sto è il nostro augurio, allora: che questi “segnali sparsi” alimentino il nostro ottimismo e la nostra voglia di riscatto. Buon anno a tutti! Pierluigi Gioia L'EDITORIALE Quei segnali sparsi… Angelo Barberini 10anni dalla scomparsa Il figlio Roberto: un manager burbero, ma buono Il "Calai" riaprirà Firmato un protocollo di intesa fra la Regione, il Comune, l’ASL e l’EASP Firmano nell’ordine il Dr Fiore Presidente dell'EASP, il Sindaco Morroni, l’assessore Regionale Tomassoni ed il Direttore della ASL Casciari Valsorda, una montagna da godere tutto l’anno 15 gennaio: Beato Angelo e Biancospino L’uscita di questo numero del giornale coincide con la cele- brazione della festività del Patrono della città, il Beato Angelo da Casale, il pastore eremita che chiuse la sua esi- stenza nel lontano 1324 nel- l’eremo di Capodacqua, alla quale si accompagna la tradi- zionale prodigiosa fioritura del Biancospino in gennaio. Se- condo tradizione, con larga partecipazione di fedeli si sono ripetuti, presso la Basilica Cattedrale di San Benedetto e presso il sacello del rione Bian- cospino, i riti religiosi espres- sione della fede e della vene- razione della popolazione gualdese per la figura taumaturgica del Santo Patro- no. Per l’occasione viene assegna- to dall’Amministrazione Co- munale il Premio Beato An- gelo, ad un concittadino che si è distinto, ma al momento di chiudere il giornale non si conosce ancora il nominativo. All’interno: Il protocollo d’intesa per la riapertura del Calai pag. 2 Gli auguri di Mons. Vescovo alla città pag. 3 Cinema: Nicola Bremer, regista di Edoardo Ridolfi pag. 3 Angelo Barberini, leader burbero ma buono di R.Serroni pag.4 Pianeta giovani pag. 7 Pianeta anziani pag. 8 L’Associazione Enrico Stefani pag. 9 La grotta di Selva Grossa di Vittorio Carini pag.11

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Page 1: N.01 - Gennaio 2013

Mensile, edito a cura dell’Accademia dei Romiti di Gualdo Tadino, viale Don Bosco, 68 – Tel. e Fax 075 916742, Direttore responsabile Valerio AnderliniPoste Italiane spa – Spediz. in abbonamento postale DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46), art.1, comma 1 – AUT. CNS/CBPA/CENTRO 1 valida dal 13.02.2007.

CENTRO REVISIONI - COLLAUDIBAZZUCCHI GIUSEPPE

Via V. Veneto - Gualdo Tadino - Tel. 075/916473

MOTORIZZAZIONE CIVILE

MCTC

REVISIONE VEICOLIOFFICINA AUTORIZZATA

Concessione n. 00000020 del 01/04/1998

Automobili di TUTTE le marche

Gualdo Tadino (Pg) Tel. 075/9142079-9141513

IL NUOVOIL NUOVOIL NUOVOIL NUOVOIL NUOVO

Anno VII - N. 1 - Gennaio 2013

euro 1,50

di Salvia Franco & C.Forniture Uffici e Studi Tecnici

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Tel. 0759145066 Fax e Tel [email protected]

Viale don Bosco 72/7806023 Gualdo Tadino PG

Anche CiclomotoriMotocicli - Api - Quad

Vuoi essere il primo della fila?Prenota la tua revisione on-line su

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Il 2012 si è chiuso, come tutti sanno. Non c’è stata lapaventata fine del mondo, ma solo quella del governoMonti. Al di là delle chiacchiere, il contesto economico,a livello sia locale sia globale, langue. Non c’è un grandeottimismo in giro, nemmeno a Gualdo. Eppure, i barlumidi speranza non mancano. Certo, non sono ben organiz-zati e danno l’idea di qualcosa di sparso e disordinato. Neprendiamo alcuni. Da quest’anno, il settimo di questomensile, la nostra redazione potrà contare anche suun’équipe di giovani, che assumono il compito di curareuna pagina, mentre altre rubriche saranno seguite da altricollaboratori, la cui età è di molto inferiore a quellamedia della nostra redazione. È, forse, un segnale dirigenerazione del tessuto culturale gualdese? Speriamo.Già a fine 2012, del resto, ci eravamo rallegrati per lapresenza di giovani nella rosa dei concorrenti premiati esegnalati alla quinta edizione del Premio Rocca Flea. Manon mancano le buone notizie sotto altri punti di vista.C’è una prospettiva per la riapertura dell’ospedale Calai,ci giunge notizia che a primavera Gualdo Tadinorecupererà il Teatro Talia, contenitore culturale presti-gioso, simbolo – che rischiava di andare perduto – di unpaese demograficamente piccolo ma vivace, in grado diavere una propria stagione lirica. Potrà ospitare, come inpassato, solo un centinaio di spettatori; ma la qualità valemolto di più della quantità e il recupero della memoria èimportante tanto quanto la spinta al rinnovamento. Que-sto è il nostro augurio, allora: che questi “segnali sparsi”alimentino il nostro ottimismo e la nostra voglia diriscatto. Buon anno a tutti!

Pierluigi Gioia

L'EDITORIALE

Quei segnali sparsi…Angelo

Barberini10anni dallascomparsa

Il figlioRoberto:

un managerburbero,

ma buono

Il "Calai" riapriràFirmato un protocollo di intesa fra laRegione, il Comune, l’ASL e l’EASP

Firmano nell’ordine il Dr Fiore Presidente dell'EASP,il Sindaco Morroni, l’assessore Regionale Tomassoni

ed il Direttore della ASL Casciari

Valsorda, una montagnada godere tutto l’anno

15 gennaio:Beato Angelo

e BiancospinoL’uscita di questo numero delgiornale coincide con la cele-brazione della festività delPatrono della città, il BeatoAngelo da Casale, il pastoreeremita che chiuse la sua esi-stenza nel lontano 1324 nel-l’eremo di Capodacqua, allaquale si accompagna la tradi-zionale prodigiosa fioritura delBiancospino in gennaio. Se-condo tradizione, con largapartecipazione di fedeli si sonoripetuti, presso la BasilicaCattedrale di San Benedetto epresso il sacello del rione Bian-cospino, i riti religiosi espres-sione della fede e della vene-razione della popolazionegualdese per la figurataumaturgica del Santo Patro-no.Per l’occasione viene assegna-to dall’Amministrazione Co-munale il Premio Beato An-gelo, ad un concittadino che siè distinto, ma al momento dichiudere il giornale non siconosce ancora il nominativo.

All’interno:Il protocollo d’intesaper la riapertura del Calai pag. 2

Gli auguri di Mons. Vescovoalla città pag. 3Cinema:Nicola Bremer, registadi Edoardo Ridolfi pag. 3

Angelo Barberini,leader burbero ma buonodi R.Serroni pag.4

Pianeta giovani pag. 7

Pianeta anziani pag. 8

L’Associazione Enrico Stefanipag. 9

La grotta di Selva Grossadi Vittorio Carini pag.11

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Amministrazione Comunale IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1pag. pag. pag. pag. pag. 22222

IL NUOVOIL NUOVOIL NUOVOIL NUOVOIL NUOVO Mensile dell’Accademia dei Romiti di Gualdo Tadino

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Direttore ResponsabileValerio Anderlini

Condirettore Riccardo SerroniRedazione: Daniele Amoni, AlessandraArtedia, Carlo Catanossi, Alberto Cecco-ni, Pierluigi Gioia, Francesco Serroni,Marco Gubbini

Segr.redaz. Eugenio Sillani

Web master Sandro Farinacci

Contributi a questo numero: DanielaAnastasi, Gabriella Bazzucchi, Marco Bi-sciaio, Giovanni Biscontini, Stefano Bru-netti, Vittorio Carini, Giovanni Carlotti,Francesca Cirelli, Vanessa Giacometti, Ni-cola Ippoliti, Lions club, Luciano Meccoli,Vittorio Monacelli, Edoardo Ridolfi.

Norme redazionaliLa collaborazione è libera e gratuita, aperta atutti coloro che lo desiderano, nel rispettodell’art.21della Costituzione che garantisce atutti di manifestare le proprie opinioni conogni mezzo di diffusione, non costituendopertanto tale collaborazione gratuita alcunrapporto dipendente o di collaborazione au-tonomaL’accettazione degli articoli è subordinataalla valutazione critica da parte della Direzio-ne; la proprietà letteraria degli articoli pub-blicati è dell’Accademia dei Romiti di Gual-do Tadino e ne è vietata la riproduzione senzacitare la fonte.ASSOCIATO ALL'UNIONE

ITALIANA STAMPA PERIODICA

“Non vi affrettate a pagare né a recarvi nell’ufficio tributi perchiarimenti. C’è tempo. Oltre il limite canonico dei 60giorni, ci saranno tolleranze”. È il messaggio dell’assessoreal bilancio Alessio Moscatelli e del funzionario MicheleFarneti per i circa 3000 contribuenti che hanno ricevutoavvisi di accertamento per l’ICI 2007-2008.Perché questi accertamenti (con richieste di integrazioni)proprio in quei giorni in cui i cittadini erano già stressatiper il pagamento dell’Imu?“Perché andavano inviati entro il 31/12 sia per evitare lacaduta in prescrizione dei contributi non versati nel 2007 esia perché il recupero dell’evasione fiscale è parte integrantedel bilancio comunale 2012”.Perché tutti questi avvisi?“Perché negli anni precedenti c’è stata una grande negligen-za nella gestione dei tributi. Il lato debole del comune diGualdo Tadino- ha detto Michele Farneti- è la banca dati. Inmolti casi il mancato o l’errato pagamento derivano dallamancanza di corretti adempimenti degli obblighi dichiarati-vi, anche per l’impreparazione di alcuni studi di consulen-za”.Un esempio eclatante è l’esonero dal pagamenti Ici per gliimmobili utilizzati dai familiari. Occorreva un’autocertifi-cazione che quasi nessuno ha presentato. Così come è statacarente la certificazione per le pertinenze.E’ possibile una sanatoria per queste situazioni?“No- è stata la risposta- perché non si possono presentareautocertificazioni retroattive”.Infine una fotografia molto preoccupante dal punto di vistatributario:“C’è un’altissima percentuale di evasione fiscale nel comu-ne di Gualdo dovuta a carenza di controllo negli anniprecedenti- aggiunge Farneti, dipendente del comune diFossato di Vico ed in servizio da due anni anche a GualdoTadino - Evasioni della tassa sui rifiuti, immobili fantasma,immobili post terremoto (prima in categoria A3 ed oggitrasformati in villini in gran parte con i soldi pubbliciconcessi per la ricostruzione, ad esempio) e così via. Servi-ranno almeno ancora 5 anni per rimettere a posto il sistematributario”.La gente è arrabbiata per la nuova richiesta che si sommaall’Imu? Dovrebbe vedere il lato positivo, cioè l’opportunità(al di là del fatto se poi dovrà effettivamente pagare oppureno) di mettere definitivamente in regola la sua posizioneintegrando la sua cartella con la documentazione che manca.Qualche tecnico sostiene che sarebbe stato più opportunopartire dalla situazione attuale e poi ritornare a ritroso fino al2007. Ma a questa osservazione Farneti, come detto, harisposto con l’argomentazione riguardante la caduta in pre-scrizione e le esigenze di bilancio.Rispetto alla mancanza di autocertificazione per le abitazio-ni date in uso ai figli (e quindi sulle quali non si pagava l’ICIperché considerate come prima casa) non mancherannoricorsi. Secondo qualche tecnico, infatti, all’epoca il comunenon richiedeva l’autocertificazione ma era considerata suf-ficiente la denuncia di variazione ICI e questa non dovevaessere rinnovata ogni anno perché vale fino a quando talesituazione non cambia.Per chiudere un consiglio a quanti hanno ricevuto l’avviso dipagamento. Prima di recarvi in banca o alla posta a versare,accertatevi (presso l’ufficio tributi o presso il vostro consu-lente) che le somme richieste siano effettivamente da pagare.E se non siete convinti c’è sempre la commissione tributariacui fare ricorso. (R.S)

Per gli arretrati ICI non abbiate fretta

Prima di pagareverificate se dovete In una sala consiliare gremita,

sabato 29 dicembre l’assessoreregionale alla sanità FrancoTomassoni, il direttore genera-le della Asl nr 1 Andrea Cascia-ri, il sindaco di Gualdo TadinoRoberto Morroni ed il presi-dente dell’Easp Paolo Fiorehanno firmato il protocollo d’in-tesa per la riapertura dell’exospedale Calai. Il progetto,quindi, entra nella fase operati-va; il sindaco ha dichiarato “E’il più bel regalo che possiamomettere sotto l’albero di Nata-le”.Il protocollo prevede l’accen-sione di un mutuo (superiore almilione e 100 mila euro) daparte della Asl per finanziare ilavori di adeguamento del Ca-lai. L’Easp, quando si trasferirànella nuova struttura, pagheràun affitto di 13 mila euro concui la Asl pagherà il mutuo. Ilnuovo Calai ospiterà l’Easp con

Riaprirà il Calaidi Riccardo Serroni

65 posti di Residenza protetta,10 posti di residenza assistita,12 posti per i malati diAlzheimer, 12 posti per disabiliadulti e 15 posti per la PAC(recupero alcolisti, un servizionuovo che in Umbria non esisteancora). Un blocco sarà desti-nato al Centro Recupero Car-diopatici ed un altro blocco allacasa della salute (poliambula-tori, medici di base e medico diguardia).La firma era stata preceduta, il27 dicembre, da una seduta delconsiglio comunale per appro-vare l’accordo, che invece si èsciolta per mancanza del nume-ro legale; dai banchi della mag-gioranza, mancavano Olga Fio-riti, Marcello Diso, EnnioAbbati, Angelo Arnesano,Gianni Paoletti, e GabrieleAngeli è uscito prima della vo-tazione, mentre l’opposizioneespressi vari motivi di insoddi-

sfazione (per il capogruppo PdPresciutti i tempi saranno lun-ghissimi, l’Easp non riuscirà apagare l’affitto e la firma diCasciari non avrà valore per-ché cambia l’assetto delle Asl).Il protocollo pertanto non è sta-to, approvato ma sarà portato aratifica nel prossimo consiglio.I dubbi espressi dai banchi del-l’opposizione sembra che ab-biano irritato il direttore Ca-sciari: “Questo protocollo nonsarà carta straccia ma un con-tratto vero e proprio, approvatoda una delibera del consiglioregionale e dalla Asl, con ilquale è ben specificato il com-pito di ognuno. Ed anche i tem-pi non saranno lunghissimi”.Ce la farà l’Easp a pagare l’af-fitto? “Sì- per il presidente Pa-olo Fiore- Abbiamo analizzatobene i conti e se saranno occu-pati tutti i 114 posti riusciremoa far fronte a questo impegno ela Regione ci ha garantito chenon ci lascerà soli se dovessi-mo avere difficoltà”.La struttura attuale? “Già dadomani cominceremo a lavora-re per trovargli una destinazio-ne adeguata. Già ci sono delle

buone possibilità da esamina-re”.L’assessore Tomassoni ha ri-cordato i tagli di 260 milioninei prossimi tre anni per la sa-nità umbra ma ciò non signifi-cherà diminuzione di servizi:“Con i tagli ed aggiustamentiprevisti riusciremo a mantene-re in equilibrio i bilanci rispon-dendo alle nuove emergenzecome quella degli anziani o delledipendenze”. Il sindaco infine,ha espresso tutta la sua soddi-sfazione ringraziando tutti gliassessori regionali che si sonosucceduti, il direttore Casciari,il presidente Fiore ed i capi-gruppo sia di maggioranza chedi minoranza.

Le nuove AslLa Regione ha ridotto a due leAsl; il nuovo assetto della sani-tà regionale è così composto:Azienda Ospedaliera di Peru-gia (direttore Walter Orlandi);Azienda Ospedaliera di Terni(direttore Andrea Casciari);Azienda USL Umbria n. diret-tore Giuseppe Legato); Azien-da USL Umbria n. 2 - direttoreSandro Fortini).

Politica

PDL:Rita Dionisi nuovo segretarioIl coordinatore Domenico Dell’Unto si è dimesso (per motivifamigliari) ed il Pdl ha rinnovato i vertici del partito. Maria RitaDionisi assume l’incarico lasciando quello di capogruppo allagiovane Ilaria Sellani e Gianni Frillici affianca Rita Dionisi comevice coordinatore. Il neo coordinatore ha sottolineato la volontà didare spazio ai giovani ed ha annunciato che non ci sarannostravolgimenti nella organizzazione del partito. Ilaria Sellani hagiudicato molto positivamente il mix tra giovani e più esperti edha promesso il massimo impegno per cercare di imparare il più infretta possibile.Il coordinatore uscente si è detto molto soddisfatto dell’attivitàsvolta ed ha ricordato che in questo ultimo anno l’amministrazionecomunale ha realizzato tutto quanto aveva programmato dallariapertura dell’ex tiro a volo, all’albergo diffuso, alla riaperturadella scuola comunale di musica, il completamento e l’apertura dicasa Cajani, realizzazione dei sentieri della salute, potenziamentodell’area ludica presso la pista ciclabile, arredo di piazza Garibaldi,ampliamento della raccolta differenziata porta a porta, definizionedella variante al PRG, avvio dei lavori al cimitero e firma per lariapertura dell’ex Calai.In merito alla posizione del consigliere Olga Fioriti, spessodissidente in consiglio rispetto alla votazione della maggioranzaè stato risposto che la stessa viene sempre informata su tutto e chenelle riunioni preconsiglio, quando partecipa, non ha mai sollevatoobiezioni. Le sue posizioni dissidenti sono state sempre unasorpresa durante i lavori del consiglio. Comunque continuerà adessere sempre informata.

Tutti Uniti per Gualdo senza consiglieriIl gruppo Tutti Uniti per Gualdo non ha più consiglieri: MarcelloDiso, infatti, dopo le polemiche con i vertici del partito nelle cuifila era stato eletto, ha deciso di costituirsi in gruppo autonomo. Difatto è uscito dalla maggioranza ed ha annunciato che voterà afavore o contro le decisioni della maggioranza a seconda delle suevalutazioni. Dalle prime battute non sembrano esserci dubbi: sìalla mozione sulla scuola presentata in consiglio dai gruppi diopposizione, no alle pensiline fotovoltaiche a San Rocco

Inchiesta terremoto

Tutti assoltiLa giustizia italiana, si sa, è lunga e l’assoluzione per tutti iprotagonisti entrati nell’inchiesta sulla ricostruzione post sismanel comune di Gualdo Tadino appare anche tardiva, in partico-lare per quanti non hanno avuto la possibilità di gioirne essendogià all’ombra dei cipressi. Comunque è una bella notizia perGualdo e come gualdesi, di qualsiasi appartenenza politica, nonci può che fare piacere. Perché sulle scelte politiche possiamodividerci e polemizzare quanto vogliamo, ma sulle questioniinerenti l’onestà non si può che fare fronte comune.La notizia è questa: il tribunale di Perugia ha assolto novepersone, tra amministratori ex membri della giunta Pinacoli(Paolo Bazzucchi, Marcello Guidubaldi, Lucia Cappelletti, Pa-olo Campioni, Sergio Ponti, Angelo Scassellati e Mario Ander-lini), l’ex segretario comunale Mario Tantari e un legale rappre-sentante della proprietà di un immobile, Fosco Rossi.Le accuse erano varie. Bazzucchi, difeso da Claudio Cimato,doveva rispondere di concussione;gli ex assessori e Tantari (difeso dall’avvocato Mario Monacelli)accusati di abuso d’ufficio; su Guidubaldi (difeso dall’avv.David Zaganelli) e Tantari pendeva l’accusa di turbativa d’asta.Gli imputati avrebbero potuto fare ricorso alla prescrizione ma,convinti della propria innocenza, vi hanno rinunciato preferendoaffrontare il processo e l’assoluzione assume, quindi, un saporeancora più dolce. Nel mirino degli inquirenti erano finiti gliappalti per la sistemazione delle piazzole che avrebbero ospitatii container e l’acquisto dell’ex Italfax da parte del comune.Inizialmente erano state coinvolte nell’inchiesta un numero dipersone ancora più numeroso, ma per gran parte di esse le ipotesiaccusatorie erano già cadute alla conclusione delle indagini nel2003.

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AttualitàIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1 pag.pag.pag.pag.pag. 3 3 3 3 3

Una Vigilia di Natale cosìoriginale Cucciolo proprionon l’aveva mai vissuta.Dopo giorni di freddo e qual-che nevicata, il pomeriggiodel 24 dicembre ha regalatoa noi gualdesi un clima qua-si primaverile. Così, insie-me al piccolo di casa siamosaliti in auto fino a Valsor-da. C’erano otto gradi di tem-peratura, vento quasi assen-te ed una solo auto parcheg-giata in disparte (targataLussemburgo!). Ci siamodunque incamminati a piediverso il Serrasanta. Chiazzedi neve rimanevano qua e là,mentre un sole bassodicembrino trafiggeva il no-stro sguardo. Il paesaggiodeserto ci ha permesso digustare in pienezza il silen-zio e la bellezza dei luoghi.Orme grandi di cani, o forsedi lupi, impresse nella neveci hanno comunicato la giu-sta dose di apprensione, ren-dendo frizzante l’avventu-ra. Il timore però è svanito difronte all’impellente richia-mo della cima. L’ottima vi-sibilità faceva sembrarel’eremo e la grande croce aportata di mano. Siamo dun-que saliti in fretta, tagliandoun poco i tornanti e gustan-do l’ebbrezza del panorama.Contemplando Gualdo dal-la vetta abbiamo sperimen-tato la gioia di chi è bencosciente di essere in unasituazione “altra” rispetto aquella della quasi totalitàdelle persone: mentre tutti sistavano presumibilmenteaffannando negli ultimi pre-parativi natalizi, divisi tral’ansia di completare gli ac-quisti e la tristezza di dover-si limitare per le ristrettezzeeconomiche, a noi è sembra-to di essere davvero al di

Dice Cucciolo…di GiòKarl

sopra delle va-nità e dellepreoccupazio-ni mondane. Ilpiù bel regaloè stato potervedere i Mon-ti Sibillini, discorcio sullosfondo traMonte Penna eMonte Nero, candidi e ri-splendenti come non mai allaluce del sole ormai calante.Stormi di uccelli neri pun-teggiavano il cielo terso,mentre con lo sguardo li in-seguivamo in tutte le dire-zioni.Il crepuscolo ci ha colto al-l’improvviso, mentre stava-mo colpevolmente indugian-do ancora in vetta. Siamodunque scesi affrettando ilpasso e, mentre attraversa-vamo Pian di Buceto, ci haraggiunto, da lontano, un fio-co suono di campana. DaGualdo saliva l’annunciodella festa di Natale, ormaiiniziata: “Gloria a Dio e Pacein terra agli uomini che Egliama!”. La luna, spuntata daiQuarti, si era avvicendata alsole, scomparso dietro alprofilo di Perugia; ci è dun-que sembrato di essere comei pastori di Betlemme chenell’oscurità di una nottequalsiasi vivono la sorpresadell’indicibile. Gustandoquel silenzio ricco di attese,scandito solo dal ritmo sor-do dei nostri passi, è risuo-nata improvvisa una doman-da: “Babbo, ma Dio esistedavvero?”. Ho esitato a lun-go, continuando a cammi-nare di buona lena, prima diraccogliere la sfida. “Vedi -ho detto alla fine, quandoeravamo ormai in vista diValsorda – l’importante non

è tanto dimostrare l’esisten-za di un Dio qualsiasi, quan-to accogliere l’annuncio chec’e’ un Dio-Amore che tiama e vuole la tua felicità.L’ha capito anche Zucche-ro, che in una sua canzonedice: Tutti mi chiedono secredo in Dio; ma Lui credein me?. Il Natale cristianoannuncia esattamente que-sto: Dio crede in te. Nonaffannarti dunque per cre-dere in Lui, lasciati conqui-stare piuttosto dalla sua pre-mura.” L’anno che iniziapermetta a tutti di sperimen-tarlo.

Domanda. Mons. Vescovo,durante l’anno appena con-cluso Lei ha svolto la visitapastorale nella nostra zona.Vuole ricordare qui i momen-ti più significativi della visi-ta e cosa le è rimasto impres-so della realtà gualdese?Risposta: I momenti sonostati tanti, e mi è difficilescegliere. Tante esperienzebelle. Mi è rimasta impressala cordialità dei gualdesi, daiquali mi sono sentito accoltocon grande amicizia. Ho do-vuto purtroppo constatare ildiffuso stato d’animo di sof-ferenza e pessimismo per lapesante situazione sociale edoccupazionale.Ho provato però gioia nel-l’osservare che finalmente,almeno intorno al progettodell’Oratorio cittadino, la co-munità cristiana di GualdoTadino sia riuscita a darsi unprogramma unitario, condi-

Il Vescovo Mons. Sorrentinoe la realtà gualdese

Tre domande di Giovanni Carlottizione per fare qualcosa dipositivo nel difficile campodella pastorale giovanile. Lasfida dell’unità pastorale re-sta ancora in gran parte daraccogliere, ma qualcosa diimportante è stato fatto,e nell’incontro del consigliovicariale a conclusione dellavisita pastorale abbiamorilanciato questa prospettiva.Spero si riesca a perseguirla.Domanda: Quali le racco-mandazioni principali che sisente di fare in vista del pros-simo sinodo diocesano?Risposta: Mi auguro che lemie lettere alle parrocchie eall’intero vicariato, come an-che il documento del pianopastorale (“Il Vangelo ci fafamiglia”), siano conosciutie approfonditi. Vi si trove-ranno le linee fondamentali,dalle quali parte la riflessio-ne sinodale. Su questa base,ci si preparerà alla fase di

consultazione diffusa, previ-sta per il prossimo Anno pa-storale. Per ora è importantepregare per la buona riuscitadel Sinodo, e anche farsiun’idea adeguata del suo si-gnificato.Domanda: Quale augurio sisente di fare ai gualdesi al-l’inizio di questo 2013?Risposta: Cari gualdesi,Gesù è venuto in mezzo a noiper aiutarci a sperare. È ilDio con noi, e con lui possia-mo affrontare le difficoltà. Iproblemi certo non si risol-veranno automaticamente.Dobbiamo rimboccarci lemaniche. Ma con la luce del-la fede, possiamo guardarecon fiducia all’anno che vie-ne. Non lo dimentichiamo:l’unione fa la forza. La divi-sione ci indebolisce. Auguridi cuore. Buon Anno!

Dietro la montatura nera e ilciuffo biondo, due occhi az-zurri si esprimo meglio dimille parole. Guizzi di luce sialternano tra un’idea el’altra. Un classico enfantprodige. Ha 23 anni e sta giàfacendo parlare di se. NicolaBremer classe 1989, è il co-smopolita per eccellenza, fi-glio di padre tedesco e madresvizzera ma cresciuto a Gual-do Tadino sta completandogli studi presso il DAMS diTorino. Ha lavorato come at-tore nei “Rusteghi – I nemicidella civiltà”, spettacolo pro-dotto dal Teatro Stabile diTorino che è rimasto in giroper l’Italia per ben due anni.A novembre ha portato in sce-na sempre a Torino, il suoprimo spettacolo teatrale scrit-to e diretto da lui stesso intito-lato “Addio”, storia di un in-vestigatore privato che ricor-da la sua ultima giornata tra-scorsa insieme a MarlynMonroe.Dopo il successo di Addio, tisei lanciato subito in unanuova avventura, la tua pri-ma esperienza fuori dall’Ita-lia.Sono in Germania, a Dresdada qualche giorno. Starò quiper due mesi a fare l’assisten-te alla regia a René Pollesh, autore e regista tedesco cheha cambiato il modo discrivere teatro in Germania sia per la forma teatrale chepropone, innovativo ed enig-matico, sia per il contenutoimpegnato e spesso ideologi-co delle sue opere. Ho avutomodo di conoscerlo per unfestival a Torino dove gli fa-cevo da traduttore. È una per-sona disponibile e cordiale, i

Occhio al futuro

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Rubrica a cura di Edoardo Ridolfi

due mesi di lavoro al suo fian-co saranno intensivi e fonda-mentali per il mio futuro.Perché il teatro? Perché ilregista e non l’attore?La tecnologia è fantastica,guarda noi, ci vediamo trami-te Skype ed è come se stessi-mo prendendo un caffè al bar.È questo che fa la differenza.Nel teatro c’è la persona dalvivo, si incontrano lo spetta-tore e l’attore. Il teatro non habisogno del 3D o di innova-zioni perché è già vero da se.Il teatro ti attacca alla vita edè ciò di più reale che ci possaessere. Il palco è l’unico po-sto in cui devi dire la veritàaltrimenti anche il pubblico ticritica dicendo che non seiabbastanza vero. Io col teatrovoglio dimostrarti che un al-tro mondo è possibile.Lati veri e lati non veri, pren-di spunto anche da Face-book vero?!Certamente, non si può pen-sare che il Social Network pereccellenza non esista. Su Fa-cebook è una continua gara achi ha la foto più figa o il postpiù divertente. Tutti si voglio-no affermare a colpi di “mipiace” ed io sono molto affa-scinato da questo loro lato chevogliono mostrare. Dov’è ilvero?Regista ma non attore, comemai?Interpretando Filippetto neiRusteghi di Vacis mi sonoreso conto che non sono ta-gliato per fare l’attore. Que-sta esperienza mi ha aperto ilmondo, ho capito che dovevostringere il campo e la regiaera ciò che volevo. Alcunidicono che sono un registadespota ma non è così. Mi

piace lavorare molto sulla psi-cologia del personaggio, la-scio all’attore la possibilità discoprire il proprio ruolo men-tre io mi limito a dare dellelinee guida e degli input dal-l’esterno.È più facile fare teatro inGermania o in Italia?Sia in Germania che in Italia tidevi creare da solo il lavoro.Per colpa di tutti questi talentshow tutti vogliono fare gliattori e molti vengono sele-zionati in base alla bellezza enon alla capacità di recitare.In Germania ti mette sottocontratto un teatro per un annoo più e tu lavori lì a tempopieno. In Italia invece ti paga-no solo per lo spettacolo chefai, in questo modo ti stressidi più e hai sempre la paura dirimanere a picco.La crisi ti impedisce di rea-lizzare progetti ambiziosi?La crisi è la possibilità di in-ventarti un lavoro che non

esiste, è la legge del più forte.La crisi a modo suo mi stimo-la: prendi “Addio” è uno spet-tacolo con cinque attori e sen-za grandi spese però ha ri-scosso un buon successo. Adesempio: non c’è un tecnicoluci in regia, ma sono gli atto-ri che modificano le luci di-rettamente in scena, tutto avista. Sorprendente no?Nicola Bremer e GualdoTadino: quando tornerainella città che ti ha adotta-to?Non so quando tornerò. Spe-ro che il teatro stabile del-l’Umbria prenda in stagione2013-14 il mio spettacoloAddio. Sarebbe un’ottimasoddisfazione e un ritorno coni fiocchi.

InvitoIl Circolo Acli “Ora et Labora” di Fossato di Vico el’Istituto Comprensivo di Sigillo, propongono per la“Giornata della Memoria” un’ incontro con la comunitàebraica residente dal XVI secolo a Pitigliano (Grosseto).Coordinati dal Prof. Marco Jacoviello, dell’Universitàdegli Studi LUMSA di Roma, si visiteranno ghetto, Sinagogae museo.Pitigliano custodisce la memoria di una piccola comunitàebraica integrata nella realtà sociopolitica della cittadina, incui la solidarietà tra differenti orientamenti religiosi non èmai mancata in più di quattro secoli di convivenza. Perquesto motivo è chiamatala “piccola Gerusalemme”. Nelpomeriggio l’itinerario si snoderà tra le colline della “valledel Fiora” lungo i cui argini si conserva un vero patrimonioarcheologico del II secolo a.C. che comprende le tombeellenistiche e la monumentale tomba Ildebranda, fino araggiungere l’insediamento medioevale di Sovana .Quota 25 Euro a persona. Adesioni entro e non oltre il 22gennaio.

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Economia IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1pag. pag. pag. pag. pag. 44444

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Il 13 dicembre 2002, a causadi un male incurabile, ci la-sciava Angelo Barberini, so-cio fondatore ed amministra-tore unico della Tagina e pre-sidente del Gualdo calcio. Adieci dalla sua morte, la figuradel “presidentissimo” escedalla cronaca ed entra nellastoria della città. E per quelloche ha saputo creare, per lesue capacità manageriali, perla sua imponente personalitàentra di diritto nell’Olimpodelle figure più insigni nellastoria della comunità gualde-se. Per ricordare la ricorrenzadel decennale della sua scom-parsa, la famiglia Barberini hascelto un bel gesto donandoalla città ed al Museo dellaceramica di casa Cajani unpiatto prezioso di Alfredo San-tarelli, appartenente alla rac-colta personale di Angelo Bar-berini. Con Roberto Barberi-ni, primogenito di Angelo edirettore commerciale dellaTagina, abbiamo messo a fuo-co la figura del manager e delpresidente.Partiamo dall’ultimo, daquesta donazione. Il Presi-dente ha collezionato nume-rosi pezzi della ceramica tra-dizionale gualdese scovatinei mercatini e nelle situa-zioni più varie. Come gli eravenuta questa passione?“La passione per la ceramicagualdese è esplosa negli ulti-mi quattro-cinque anni di vitadi mio padre. Forse anche nelmomento in cui aveva un po’più di tempo per liberare lamente da quelle che erano leproblematiche legate al lavo-ro. Insieme a Mario Becchetti,mio suocero, ha coltivato que-sta passione che è stato ancheun motivo di ricerca continuadi quella che era la tradizionedella nostra ceramica ed an-che per soddisfazione perso-nale in quanto la ceramica gliha dato molto”.Vi ha mai raccontato come ènata l’idea di Tagina?“Mio padre non aveva un ca-rattere molto espansivo, masoprattutto in certe occasioni,come le festività natalizie diquesti giorni, non mancava diricordare i primi anni di Taginaed ancora di più i primi anni dilavoro presso la fabbrica Luziche per lui è stata l’universitàdella ceramica dove ha impa-rato i trucchi del mestiere, si è

Roberto Barberini

“Mio padre Angelo, unleader burbero ma buono”

formato ed ha creato la suacompetenza che, poi, insiemeagli altri soci, è riuscito a tra-sportare in Tagina”.Angelo Barberini è stato si-curamente un grande ma-nager e voi figli siete cre-sciuti alla sua ombra. Checosa vi ha trasmesso?“Ogni tanto faccio delle anali-si ripensando al passato. Sono

trascorsi dieci anni e la suamancanza è ancora forte. Sonoconvinto che l’insegnamentofondamentale che ha trasmes-so a noi figli è stato quello diandare sempre a testa alta e dimettere passione nel lavoro,nello sport, in tutte le cose. Ela cosa più importante è quelladi avere un’ottima preparazio-ne. Faccio un esempio moltopersonale. Io sono entrato inTagina e per 10 anni sono sta-to nel commerciale, nel ma-gazzino, in tutti i settori del-l’azienda. Spesso, quando unoè giovane, sui 30-32 anni, vor-rebbe spaccare il mondo e bru-ciare le tappe. Lui mi ha tenu-to molto a freno. Mi ha dettosempre che prima di tutto avreidovuto conoscere ed esserepreparato su tutto. A distanzadi 15 anni lo devo ringraziareperché mi ha fatto crescere inquesta maniera, perché quan-do vado fuori, quando entro acontatto con persone impor-tanti so quello che dico, comecomportarmi”.Quanto avete ereditato delsuo carattere?

“Tutta la settimana era fuoriper lavoro e quindi non l’ave-vamo in famiglia ma, quandotornava, con la sua presenzariusciva a compensare i giorniin cui era stato assente. Miopadre era anche un tipo burbe-ro, in molte situazioni appari-va secco e determinato nellesue decisioni ed anche in que-sto ha influenzato la nostra

crescita e lo ringrazio. Il miocarattere ricorda molto il suo.L’attaccamento al lavoro, allacittà di Gualdo, allo sport ce loportiamo dentro un po’ tutti”.Le grandi personalità comeAngelo hanno delle peculia-rità specifiche non trasferi-bili. Mi raccontano, ad esem-pio, che era capace di riflet-tere anche per una giornataintera su una mattonella percapire se era il caso di met-terla in produzione oppureno. È vero?“E’ verissimo e ti dico cheancora oggi in Tagina faccia-mo così. La piastrella la devisentire. Per la costruzione diuna piastrella, di un bagno, diun pavimento ci sono mesi dicontinuo lavoro. La nostra for-za è proprio quella di esseremolto puntigliosi, di essereparticolarmente critici nei con-fronti del nostro prodotto. Emio padre era capace di staresei ore di fronte ad una pia-strella perché voleva vederetutte le sfaccettature, tutte lespigolature. Questa è stata unacaratteristica di mio padre ma

anche di tutti i soci di Tagina,perché mio padre era sicura-mente la figura preponderantema era supportato da un grup-po di soci che la vedevano allastessa maniera, credevano ne-gli stessi obiettivi, si soppor-tavano a vicenda. La forza diTagina è derivata anche dalfatto che ogni socio si è senti-to importante nel proprio set-tore di competenza. Questo èun punto di riferimento fon-damentale anche per noi socidi seconda generazione chesiamo entrati successivamen-te nell’azienda. Rispetto perciò che è stato fatto, rispettodei ruoli ed ognuno deve man-tenere le proprie competen-ze”.Hai ricordato il carattere avolte burbero di Angelo.Però penso che in famiglia siscioglieva:.“Non c’era persona più buonadi mio padre. Poteva avere sìun aspetto un po’ burbero, avolte poteva essere focoso nel-le sue esternazioni, però, dopocinque minuti, c’era la carez-za. Era sicuramente un lea-der”.Questa sua leadership è ri-conosciuta anche da ciò cheè accaduto dopo. Altri im-portanti imprenditori gual-desi avevano talmente accen-trato su di loro tutto il pote-re che con la loro scomparsaè finita anche l’azienda.Tagina, invece, continua adandare avanti bene perchéc’era la divisione e la condi-visione delle responsabilità:“Sicuramente sì. Tagina erauna squadra. Anche MarioMoriconi, che ha sostituitobene mio padre pur se conaltre caratteristiche personali,riesce ad esprimere quellaleadership ed a darci quellacarica importante che serve aportare avanti l’azienda purtra mille difficoltà per il mo-mento economico generaleche stiamo attraversando. Madevo dire che sia la vecchiaguardia che i nuovi ci stiamoimpegnando molto, amandoforte il nostro lavoro come ciha insegnato mio padre”.

Anche Tagina, com’è natu-rale che sia, risente della cri-si generale. A che punto sia-mo? Ancora in mezzo al gua-do o si vedono prospettive dirisalita?“I problemi ci sono, c’è unmercato dove regna l’incer-tezza. Purtroppo quello che èoggi non lo è più domani men-tre per un’azienda come lanostra la cosa più importante èla programmazione. In questomomento programmare èestremamente difficile. Fino asettembre il mercato è andatoin una certa maniera, poi negliultimi due mesi ci sono statidei cali abbastanza evidenti.Bisogna essere forti, bisognamantenere tranquillità pur fa-cendo tutto il possibile nellasperanza che questa econo-mia riparta. Dubito che ciòavvenga nel 2013, o perlome-no nei primi mesi del 2013.Stiamo aprendo nuovi merca-ti, stiamo facendo nuove col-lezioni e poi vediamo comeandranno le cose. Cerchiamodi mantenere le posizioni ac-quisite con un occhio sempreal futuro puntando su mercatiche, se non immediatamente,nell’arco di quattro/cinqueanni speriamo ci possano daredelle risposte positive comeIndia, Cina, Brasile dove an-cora la situazione è così così,ma dove Tagina è ben posi-zionata e sta investendo. Pen-so che quelle situazioni po-tranno aiutarci a passare que-sti momenti”.Tra le tante immagini che tiritornano in mente di tuopadre ce n’è una a cui sei piùaffezionato?“Ce ne sono tante ma quella acui penso più spesso è il suoattaccamento al lavoro, aTagina. La sera prima di mori-re, dopo circa quattro mesi in

cui si era molto aggravato, conmio fratello parlava ancora deimetri che doveva produrre unforno, perché doveva partireil nuovo stabilimento che nonè riuscito a vedere. Nonostan-te fosse ben consapevole dellasua fine imminente, aveva an-cora nella mente la priorità dellavoro valutando l’importan-za del nuovo stabilimento.Un’ultima intuizione, tra l’al-tro, felicissima perché l’azien-da ha avuto enormi beneficida questa nuova struttura”. Ha manifestato mai qual-che rimpianto per una cosache non è riuscito a realizza-re? “La ciliegina poteva essere lapromozione in serie B delGualdo calcio. Questo è il tar-lo che non l’ha mai lasciato.Oltretutto penso che sarebbestata una promozione sicura-mente meritata”.Chiudiamo con una punta-tina nel mondo del calcio.Sappiamo quanto Tagina hadato al calcio, cioè tutto. Ilcalcio ha dato qualcosa aTagina?“L’azienda ha fatto notevoliinvestimenti nel calcio. Eranoaltri tempi, altre situazioni. Unpochino di immagine l’ha cre-ata. Tutti i nostri clienti sparsiper l’Italia erano i primi tifosidel Gualdo. In termini econo-mici, però, il ritorno non c’èstato perché con quegli inve-stimenti si sarebbe potutasponsorizzare tranquillamen-te una squadra di serie A conmolta più immagine. Credoche l’investimento di Taginanel Gualdo calcio sia stato de-terminato dalla volontà di dareimportanza alla città. C’era si-curamente la passione e l’am-bizione ma, prima di tutto, lavolontà di fare qualche cosa diimportante per la città”.

Angelo BarberiniAngelo Barberini è scomparso a 62 anni (1940-2002).Ha iniziato a lavorare come ragioniere nella fabbricaMonina. Poi, nel 1972, ha fondato la Tagina insieme adAlfredo Biagiotti, Remo Fazi, Enzo Galantini, DomenicoGiovagnoli, Alberto Marcotulli, Massimo Meccoli,Mario Moriconi, Rossano Morroni, Sergio Paffi e MarioVenarucci. L’azienda, sotto la sua guida (ne è statol’amministratore delegato), dagli iniziali 2.500 mq e 15addetti, negli anni ha avuto una costante espansione suimercati internazionali tanto da diventare una delleaziende leader a livello mondiale nel settore dellapiastrella sia in termini di fatturato che di qualità.Dal 1986 Tagina diventa lo sponsor ufficiale del Gualdocalcio ed Angelo Barberini ne prende la guida comeamministratore; poi, nel 1990, assume la presidenza inprima persona della società portandola fino alle sogliedella serie B persa, nel 1995, nell’ormai storico spareggiodi Pescara con l’Avellino (sconfitta ai calci di rigore).

Con il primogenito di Angelo Barberini mettiamo a fuoco la figuradi una delle personalità più insigni che ha avuto la nostra città.

di Riccardo Serroni

Immagine della cerimonia di donazione

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AssociazioniIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1 pag. pag. pag. pag. pag. 55555

16 gennaio 2010-20dicembre2012. Quali risultati concretiha prodotto il progetto I care?I dati li hanno forniti l’asses-sore Giuseppe Pompei e laresponsabile del settore Svi-luppo Economico CristinaSabbatini. I settori operativierano l’Icare sociale, l’Icareeconomia e l’Icare istituzio-nale.Icare socialde: al 30 novem-bre 2012 ha raccolto 242 cur-riculum vitae per favorire ilrapporto tra domanda ed of-ferta: 65% donne e 36% uo-mini; 51% italiani e 49% stra-nieri. Il 15% ha trovato unlavoro o sta svolgendo deicorsi di formazione.Icare istituzionale: ha avvia-to sinergie tra i comuni diGualdo Tadino, Nocera Um-bra, Fossato di Vico, Sigillo,Costacciaro, Scheggia e Pa-scelupo.Icare economia: punto di ri-ferimento per la nascita dinuove attività. Fino ad oggisono stati presentati 61 pro-getti di impresa (43 nuove e18 esistenti),. Il 47% di questiprogetti è stato già completatoed il 26% è stato avviato. 34sono le imprese nuove, 10quelle esistenti che hanno fat-to ricorso all’I care: il 47%riguardano il settore commer-ciale, il 37% l’artigianale, il9% il turismo, il 4% servizi, il2% l’agricoltura. Sono staticreati 45 nuovi posti di lavoroa tempi indeterminato o deter-minato e 15 posti stagionali ooccasionali. E’ stato consenti-to il ricorso al credito per 3milioni e 483 mila euro ed ilcomune di Gualdo ha contri-buito con 159 mila euro per ilcontributo in conto interessi e116 mila euro come fondo digaranzia. I progetti presentati

Di particolare interesse è stato l’intervento di due funzionaridi Sviluppumbria che hanno illustrato le potenzialità offertedall’accordo di programma con il Governo nazionale per farfronte all’emergenza occupazione in Umbria e nelle Marchedopo la chiusura degli stabilimenti della Antonio Merloni.Per l’Umbria sono disponibili 17,5 milioni di euro utilizzabiliper incentivi fari sia come credito agevolato che per favorireil reimpiego dei lavoratori. L’accordi di programma secondoil sindaco Morroni, può viaggiare in parallelo ed in sinergiacon il progetto I care perché sono due progetti complemen-tari.Altre disponibilità (2 milioni e 460 mila euro) provengonodai foncooper (fondi per gli investimenti della cooperazio-ne) sono a disposizione di 17 comuni (tra i quali Gualdo). Lanuova scadenza per accedervi è il 31 gennaio. Prevedono unammortamento in 5/8 anni con un interesse del 2% e sonoutilizzabili anche per acquistare o ristrutturare immobili.Prevedono anche una piccola quota a fondo perduto. Per lesocietà che fossero interessate si può consultare il sito diSviluppumbria.Un’altra opportunità è offerta per l’imprenditoria giovanilecon possibilità di microcredito fino a 120 mila euro.

Per il segretario della Fiom Maurizio Landini lo sforzoprioritario delle istituzioni in questa fase della vita politicaitaliana deve tendere a favorire la creazione di posti dilavoro. Gli imprenditori invitati nei vari dibattiti politicisulle Tv nazionali sostengono la stessa idea: prioritaria èl’esigenza di fare delle buone politiche per creare posti dilavoro.L’amministrazione comunale guidata da Roberto Morroni il16 gennaio 2010 lanciò il progetto I care teso verso questoobiettivo: favorire a Gualdo Tadino la nascita di nuoveattività imprenditoriali per creare nuovi posti di lavoro. Ilprogetto è stato salutato dall’opposizione, in primis il Pd,con un certo scetticismo se non ironia. A due anni di distanza,con una nuova manifestazione presso il teatro don Bosco,l’amministrazione comunale fa il punto sull’attuazione delprogetto traendo alcune somme parziali sui benefici che haapportato, valutati sulla base dei numeri oggettivi di nuoveimprese e nuovi posti di lavoro. Numeri sui quali si puòesprimere valutazioni di merito diverse (Sono pochi? Sonoincoraggianti? Sono molti?) ma che, in quanto tali, nonpossono essere confutati.I numeri li riportiamo a parte.Il prof. Roberto Segatori (Università di Perugia) ha seguitoil progetto sin dall’inizio. Per spiegare l’originalità del-l’esperienza gualdese ha fatto una introduzione di carattereteorico:“Di fronte alla crisi si può reagire in modi diverse. Si puòcercare di ridurre il danno (come si sta cercando di fare conla Merloni); si possono accrescere gli sforzi per sopravvi-vere (resistenza); si può cercare di rimbalzare sulla crisi inmodo innovativo (resilienza). Gualdo ha scelto quest’ulti-ma strada con un sostegno innovativo alle imprese e la sceltaè stata positiva perché si intravedono i segni della ripresa”.Giudizio positivo ribadito dal direttore di SviluppumbriaVinicio Bottachiari: “L’I care è una esperienza piccola mamolto significativa. Certo, sul raffronto tra mortalità e nasci-ta delle imprese va tenuto conto anche dell’entità dellestesse. Per bilanciare la quantità di posti di lavoro derivatadalla chiusura della Merloni quante piccole imprese dovreb-bero nascere?”.Anche per il sindaco Roberto Morroni i dati inducono ad uncerto ottimismo: “L’I care è nato per uscire da un coro che siadagia quasi su una accettazione passiva della crisi che citravolge. L’obiettivo era riscoprire la vocazione di impresadei Gualdesi che è stata molto forte fino agli anni ’80 e chepoi si è persa, anche per colpa dell’arrivo della Merloni cheper molto lavoratori era sembrata un approdo sicuro. I datisugli effetti prodotti sono incoraggianti. Sono state messe inmoto dinamiche risultate positive. Certo, è soltanto un primopasso di un cammino molto lungo ma è questa la stradamaestra da seguire”.

Progetto “I care” due anni dopo

Riscoprire lavocazione di impresa

Accordo di programma post Merloni

Sviluppumbria: lerisorse disponibili

Qualcosa si muove

81 nuove imprese: una ripresina

dall’ufficio I care per ottenerefinanziamenti sono stati 12.Di questi 4 hanno già ottenutoun finanziamento.:info for you (infopoint piazzaMartiri);Sloways in Gualdo Tadino(valorizzazione sentieristica);smart cities (progettare la cit-tà del 2020)MED-INNSME 2020 (coo-perazione tra paesi del medi-terraneo per uscire dalla cri-si);Le nuove impreseI dati sono stati rilevati dallaCamera di Commercio di Pe-rugia. Nei primi tre trimestridel 2012 sono nate 81 nuoveimprese (33 primo trimestre,28 secondo e 20 terzo). Leimprese riguardano queste at-tività: agricoltura, silvicolturae pesca (5); manifatturiero (5);costruzioni 8; commercio eriparazioni automezzi (22);

trasporto e magazzinaggio (2);alloggio e ristorazione (2); in-formazione e comunicazione(2); attività immobiliari (2);attività finanziarie e assicura-tive (4); noleggio, agenzie,supporto alle imprese (1); daclassificare (28).Le 81 imprese non costitui-scono un saldo attività sulmercato lavorativo. Vannoinfatti considerate anche leimprese che, nello stesso peri-odo, hanno chiuso che sonostate 47 (26 primo trimestre,10 secondo ed 11 terzo). Ilsaldo è, quindi, di 34 impresein più. Un saldo positivo chesi registra anche negli anniprecedenti: 2009- (- 93 + 97)+ 4; 2010- (- 88+ 116) + 28;2011 - (-86 +115) + 29: 2012- (-47 +81) + 34Il trend, valutando da un annoall’altra, è sempre positivo:2008- 1364 imprese; 2009 –

1371 (+ 0,51%); 2010 – 1390(+ 1,39%); 2011- 1414 (+1,72%); 2012- 1445 (+2,19%).Da evidenziare che per il 2012i dati sono fermi al III trime-stre.Questo trend positivo è dovu-to all’Icare? Per esprimere unavalutazione sono stati presen-tati alcuni dati riguardanti al-tre realtà del nostro territorioper lo stesso periodo.Provincia Perugia: 2010 +0,54%; 2011 + 0,08%; 2012 –0,04.Comune Gubbio: 2010 + 0,12;2011 + 1,51%; 2012 + 0,34%.Senza tediarvi con altri dati aGualdo Tadino si registranotendenze positive in una mi-sura maggiore che negli altricomuni citati. Ciò lascerebbesupporre che il progetto I careha avuto una certa influenzapositiva.

La firma delle convenzioni per la nascita della scuola nazionale “Valsorda MountainBike” e la scuola “Valsorda Nordic Walking”.Da sinistra Claudio Bellucci(presidentenazionale Associazione Nordic Walking), Roberto Morroni(sindaco di Gualdo, CarloRoscini(presidente della federazione Ciclistica Regionale,Domenico Ignozza(presidentedel Coni provinciale,Sandro Clementi(amministratore Appennino Servizi,DaniloPaciotti(presidente gruppo sportivo Avis)

Il tasto del turismo sportivoe delle potenzialità che po-trebbe avere per il nostroterritorio lo abbiamo già toc-cato diverse volte. Le nuovefrontiere da esplorare sonoil ciclismo di montagna(mountain bike) e l’escur-sionismo. E su questo ver-sante sono state annunciatedall’assessore all’ambientePaola Gramaccia alcune ini-ziative interessanti.Sci da fondo. Questa attivi-tà è legata ovviamente allapresenza di neve (da noiquasi mai abbondantissimanel corso della stagione).Tuttavia è stata annunciatala sottoscrizione della con-venzione con la regioneMarche per l’inserimento nelcircuito delle piste da sci(fondo, sci escursionismo)della strada della Chiavella-

Turismo sportivo ed ambientale

L’8 agosto una gara nazionale di trail runningra. Un inserimento che ave-vamo chiesto sin dall’iniziodi questo progetto sia per-ché quel percorso è il più anord ed è quello dove la nevepermane più a lungo e siaperché consente di realizza-re un anello (Valsorda- Chia-vellara- Pian delle Vescole-Serrasanta- Valsorda) mol-to interessante per lo sciescursionismo.Escursionismo- Dopo lanuova tabellazione dei sen-tieri del nostro Appennino(150 tabelle su 80 pali) conla collaborazione del Cai edi altre associazioni, entrofebbraio sarà disponibile lanuova carta dei sentieri, unostrumento utile soprattuttoper i turisti. Verranno, poi,realizzate due importantiiniziative.L’8 agosto Gualdo Tadino

ospiterà una gara di trailrunning, maratona podisticain montagna su un percorsodi 105 Km ed un dislivellodi 5.400 m che verrà com-piuto in circa 20-24 ore. E’una maratona molto diffusasulle Dolomiti ma che puòprendere campo anche sullanostra montagna perché ipercorsi (in gran parte in altaquota) sono bellissimi. Par-tirà da Gualdo tadino (Roc-ca Flea) e si concluderà aGualdo Tadino in piazzaMartiri dopo aver toccatodiversi monti dal Penna, almaggio, Cima Mutali,Cucco, Motette. Oltre al co-mune di Gualdo Tadino at-traverserà, quindi, territoridi Nocera Umbra, Fossatodi Vico, Sigillo, Costaccia-ro e Scheggia.Nascerà, infine, a Gualdo

Tadino una scuola naziona-le di Nordic Walking, unmodo di camminare con ibastoncini diverso dal-l’escursionismo di montagnae molto salutare per tutto ilcorpo.Ciclismo- Il 23 giugno saràin programma l’ormai tradi-zionale Gran Fondo di SanPellegrino, una gara dilet-tantistica che ha fatto sco-prire le enormi potenzialitàdel nostro territorio monta-no e collinare per questosport. Gli appassionati sonosempre di più ed il 22 giu-gno verrà tenuta a battesimouna scuola nazionale dimountain bike. L’obietti-vo dichiarato è quello di faredi Gualdo Tadino una eccel-lenza per il turismo ambien-tale e sportivo.

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Scuola IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1pag. pag. pag. pag. pag. 6 6 6 6 6

Uno spettacolo meraviglioso e commovente il concerto diNatale della Scuola dell’infanzia di San Rocco, Martedì 18Dicembre nella splendida chiesa di Santa Maria Madre diDio.Bravi i piccoli cantori alle prese , non facili, con il pubblicoMa soprattutto deliziosi nelle loro tuniche rosse da cantantigospel, nella loro grazia spontanea, ordinata e a voltedivertente.Lo spettacolo ha avuto una scaletta ben delineata: in attesadell’ingresso dei piccoli protagonisti è stato proiettato unvideo documentativo delle attività, dei giochi, ma soprattut-to dei momenti di vita comune, che hanno consentito aibambini di sperimentare sentimenti di amicizia e collabora-zione, di superare bisticci e conflitti e avviarsi insieme e inarmonia nel meraviglioso viaggio della vita.Il coro ha eseguito canti e poesie e, al termine, alcunibambini di origine straniera hanno salutato i presenti nellaloro lingua d’origine .Una festa bella, organizzata con passione dalle insegnanti,supportata dai collaboratori ed eseguita in modo ammirevo-le dai bambini come ha evidenziato il Dirigente Scolasticonel suo discorso alla fine della manifestazione.

Scuola Dell'infanzia San Rocco

Cantiamo il Natale

In un’insolita cornice, qua-le quella dei giardini pub-blici della città di Gualdo, il19 dicembrealle ore 17.30,gli alunni del-la scuola pri-maria di Car-tiere hannodato vita ad unpresepe sugge-stivo e caricodi significati:“Tra affetti esapori …il Na-tale dei nonni”,una rappresen-tazione storicadella civiltà contadina gual-dese.Una nonna racconta allanipotina la vita dura deimezzadri della metà del‘900, i momenti di aggre-gazione e di “opre” di quel-l’epoca relativamente lon-tana; racconta di quandol’aria che si respirava ave-va l’odore della povertàunito alla ricchezza dei can-ti, dei riti e degli usi legatialle stagioni, al lavoro dei

Scuola Cartiere

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“Tra affetti e sapori …il Natale dei nonni”

campi e alle tradizioni reli-giose.Per due ore, nei giardini pub-

blici, i numerosi spettatoripresenti all’evento hanno ri-vissuto antiche atmosfere,respirato aria di semplicità,osservato quadri di vita quo-tidiana, assaporato cibi di lon-tana memoria, sapientemen-te preparati da mamme e non-ne pienamente coinvolte nel-l’evento.Particolarmente emozionan-ti i quadri dell’emigrante edella Natività, allegri e coin-volgenti tutti gli altri. A ren-

dere il presepe vivente an-cora più suggestivo e reali-stico è stata la presenza del

gruppo gualdese “AntichiSapori Umbri” che, girandotra i vialetti, ha cantato nu-merosi brani popolari legatial contesto della rappresen-tazione: “Il Maggio”, “I Can-ti a dispetto”, “Le Olivare”,“I canti di veglia”, “Le Cia-ramelle”, “La Pasquella”…Gli insegnanti ringraziano igenitori e tutti coloro chehanno contribuito alla buo-na riuscita della manifesta-zione.

Come ogni anno, il Coro“BATTI 5” del Circolo Di-dattico ha organizzato il con-certo di Natale, nel pomerig-gio di Domenica 16 Dicem-bre presso la Chiesa di S.Giuseppe Artigiano a Gual-do Tadino.Da tempo l’omonima canzo-ne dello Zecchino d’oro “BATTI 5 “ è l’emblema delCoro di Circolo in quanto èun invito alla solidarietà neiconfronti di tutti quei bambi-ni meno fortunati. Questopiccolo coro, sin dall’inizio,ha cercato di essere la lorovoce: la voce di chi non havoce…ha cantato molte can-zoni dai profondi significatiin difesa dei diritti di tuttibambini del mondo.Il concerto di Natale “Vocidi Pace” si è proposto, infat-ti, come principale obiettivoquello di regalare un sorriso achi, a Natale, non se lo puòpermettere. I piccoli coristihanno voluto lanciare unmessaggio : il Natale deveessere un’occasione di unio-ne, di pace e di fratellanza .Diretti dal maestro di musicaMaria Stella Vantaggi levoci cristalline dei piccolicoristi hanno trasmesso ai

Coro di circolo “ BATTI 5 “

Concerto di Natale “ VOCI DI PACE”numerosi presenti una sfer-zata di vero spirito natalizio,calando la platea in un’atmo-sfera festiva e gioiosa. Oltreai cantori, il coro comprendeanche un piccolo gruppo diflauti che ha presentato il suorepertorio di brani natalizi enon. Ospiti d’onore della ma-nifestazione la cantante CatiaCalisti e due allievi della suascuola che hanno deliziato ipresenti con le loro bellecanzoni ricevendo gli ap-plausi anche dai piccoli co-

risti.Un ringraziamento per la po-sitiva riuscita della manife-stazione va al maestro delcoro Maria Stella Vantaggi,alle insegnanti BellucciMaddalena e Brunetti Mirellaed a tutti i genitori.1626 con certo pieno di emo-zioni, Matteo ha dato il me-glio si sé. ..E’ stato un con certo pieno diemozioni, Matteo ha dato ilmeglio si sé. ..

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Pianeta GiovaniIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1 pag. pag. pag. pag. pag. 7 7 7 7 7

Chi va all’Oratorio.......Noi giovani necessitiamo di luoghi di ritrovo, in cui si possasocializzare, giocare, apprendere e divertirsi, per non caderenelle trappole dei videogiochi, dei computer e di tutte letecnologie moderne che ci rendono apatici, asociali e isolati.Nella nostra città il luogo dove noi giovani gualdesi da anni ciritroviamo è l’oratorio, vecchia scuola ed ormai da decennifulcro di quasi tutte le attività giovanili locali, poiché è la sededella base scout con tutti i gruppi ad esso annessi (dai lupetti alclan); ospita l’Azione Cattolica, offre ai giovani campi dacalcio,da basket e attrezzature, gratuitamente, propone corsiformativi specifici (corso di arte, corso di teatro, …) e possiedel’unico cinema- teatro della città.Noi giovani abbiamo sempre più bisogno di queste strutture ea Gualdo fortunatamente abbiamo uno degli oratori piùimportanti della regione, che non sempre abbiamo apprezzatoma, in mancanza di esso finirebbero fondamentali e basilariattività, corsi ed iniziative per noi e per i gualdesi.

Gabriele Bazzucchi

Si è sempre parlato di finedel mondo: dal 1000 d.C. adoggi, ogni data era buonaperché tutto finisse. In terri-bili modi: tempeste magne-tiche, pianeti fluttuanti chesi scagliano contro il nostropianeta, inversione dei poli,(ma rimarremmo a testa ingiù ???) , computer che siribellano al produttore,tsunami, tempeste, eruzionivulcaniche, venti che supe-rano i 900 km/h che spazze-rebbero via chiunque uscis-se di casa (anzi spazzereb-bero via direttamente la casacon te dentro), invasioni daparte di extraterrestri (maquello non sarebbe stato ungrosso problema, gli Ameri-cani ci avrebbero salvati),asteroidi, come APOPHIS

La redazione giovani al lavoro: da sinistra Vanessa Giacometti, Marco Bisciaio, Nicola Ippoliti,Gabriele Bazzucchi, Francesca Cirelli, Giovanni Biscontini, Stefano Brunetti.

Perché...In un periodo in cui i giovani sono definiti dei “bamboccioni”e in un Paese in cui le nuove generazioni sono chiamate“choosy”, un gruppo di ragazzi si è riunito al fine di ribellarsia tutti questi terribili appellativi. Una pagina del giornale èla loro richiesta. Una piccola redazione, un computer e tanteidee per farsi ascoltare sono i loro strumenti. L’obiettivo?Riuscire a dire la loro in ogni campo. Per questo sicimenteranno in tutte le attività giornalistiche e presenterannoai lettori una sezione ricca di tematiche giovanili ecaratterizzata da satira, vignette, foto, articoli e tanto altroancora. Ogni mese tenteranno di stupire con tante novità enotizie interessanti.Il gruppo è formato da giovani di età compresa tra i 17 e i 23anni, tutti gualdesi e tutti con la voglia di avere qualcosa dipiù e di lottare per i propri sogni. Ragazzi che sono tuttofuorché “tonti” o “sfaticati”, che tentano di costruire lapropria vita giorno per giorno, combattendo con le difficoltàdel mondo d’oggi e con i problemi legati alla lorogiovanissima età.Una piccola rappresentanza di quella parte di nuovagenerazione che vuole guadagnare quello che merita e che èconsapevole di essere il “futuro” della nostra Gualdo edanche, perché no, del nostro Paese. Un team tutto al giovanilemosso da un senso di insoddisfazione e demoralizzazionescaturito da quegli adulti che li sottovalutano e li ritengonoincapaci di poter prendere le redini del mondo e dellaquotidianità gualdese e italiana.Per questo motivo il “pianeta dei ragazzi” tenterà dicomunicare in ogni modo con il “mondo dei grandi”, al finedi farsi ascoltare e, soprattutto, per far capire a questi adultile loro esigenze, le loro richieste e, specialmente, i loro sognie desideri, semplicemente perché sono consapevoli che “ilfuturo spetta ai giovani”.Perciò concludo dichiarando che con l’avvento del nuovoanno, inizierà per questo team un duro lavoro di dodici mesiper tentare di far sentire la loro voce. Questi ragazzi speranonell’attenzione, nell’apprezzamento e nel sostegno dei varilettori di tutte le età, al fine di riuscire a gestire al meglioquesta pagina del “Nuovo Serrasanta”. Per ora la nostra inesperta redazione vi augura un felice esereno anno 2013!

Vanessa Giacometti

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A che ora la fine del mondo ???(ma di che preoccuparsi!!Di solito colpiscono soltan-to New York… già non vor-rei essere un Newyorkese.)Fino ad arrivare al 21 – 12 –2012, la data in cui secondoi Maya sarebbe finito il mon-do, o meglio sarebbe finito illoro calendario (chi sa seall’epoca c’era Frate indo-vino ?? ), niente di più assur-do, anche perché se state leg-gendo questo articolo cheridicolizza la fine del mon-do, vuol dire che non siamomorti o che siamo morti tuttie non ce ne siamo accor-ti…..Di certo si sa che tra 20 anni,in Africa il petrolio finirà eda nessuno sembra interessa-re, soprattutto agli America-ni che fanno orecchie da

mercante al protocollo diKyoto*, anche se è vero chese loro continuano ad inqui-nare il nostro pianeta inmodo così frequente, tra 20anni non ci sarà nessuno araccontarlo e che non credorispettino il Clean Develop-ment Mechanism (CDM )*.Ma ritorniamo ai Maya. In-fatti il loro calendario erabasato sui cicli (Tzolkin,Haab e Lungo computo )* ese si sono fermati a quellafatidica data una spiegazio-ne può esserci (è morto quel-lo che scriveva i calendari??? ) no forse una spiegazio-ne più razionale, (sono arri-vati gli Spagnoli e li hannouccisi tutti !!!! gli spagnolibrutta razza!! ), no ancorapiù razionale, come ad esem-

pio l’idea che per lorosia finito un ciclo e neinizi uno nuovo…..Il famoso Lungo compu-to, sembra non essere fi-nito il 21 dicembre, quin-di mettete mano alle vo-stre tasche per IMU ebollette varie, quelle sida fine del mondo (o dafine del conto corrente)…..Tutti ne hanno parlato,dai giornalisti, alle pri-me pagine sui quotidia-ni, agli scienziati, ai po-litici (la vera fine delmondo, sarebbe il ritor-no del cavaliere …)….

Prossimi appuntamenti….Ven. 18 gennaio, ore 18", presso il Cinema-Teatro, Incontro con Don Eugenio Nembrinidi Milano su “La sfida Educativa.Sab. 26 gennaio, ore 16, presso il Cinema-Teatro, Festa di Don Bosco animata daigruppi oratoriani.Dom. 27 gennaio, ore 10, a San Benedetto, Liturgia Eucaristica in occasione della Festadi Don Bosco.Ven. 1, 8 e 15 febbraio, ore 21 nella Sala Polivalente dell’ Oratorio, incontri diriflessione sull’eredità del Concilio Vaticano II.Ven. 1 febbraio, ore 21, presso il Cinema-Teatro, Spettacolo Teatrale “Cimitero, andatae ritorno”.Sab. 9 febbraio, ore 15, all’Oratorio, Festa di Carnevale (in Maschera!).

Si sa solo che il 21 – 12 –2012 è arrivato il turismoche ti salva la vita verso po-sti considerati “sicuri “ (mase è la fine del mondo alloraperché qualcuno si dovreb-be salvare??? ).(Io ho provato ad abbordareuna signorina!! ) e come haifatto??, (Le ho detto se eranata il 21 dicembre… ) eperché??, (perché era pro-prio la fine del mondo!!!!)……Comunque tutti siamo statitrepidanti, nelle nostre case,ad aspettare, aspettare, aspet-tare che succedesse qualco-sa, ma purtroppo per i Mayanulla è finito, anzi è iniziatol’inverno.Per questa volta è tutto…….Per lo meno fino alla prossi-ma…….. FINE DEL MON-DO……

Marco BisciaioNicola Ippoliti

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Pianeta anziani (a cura di Luciano Meccoli) IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1pag. pag. pag. pag. pag. 8 8 8 8 8

Esercitarsi imparando ser-ve di più che esercitarsi ebasta;a questo risultato hanno por-tato le più recenti ricerchescientifiche; in definitiva:èmolto più efficace esercita-re il cervello con conoscen-ze nuove che con tutto ciòche gia conosciamo.Secondo uno studio del-l’University College di Lon-dra il nostro cervello puòcreare nuovi neuroni anchedopo i settantenni di età e larivista Focus in un interes-sante articolo sul tema haelencato “trenta modi perdiventare più intelligenti”.Tra essi ne abbiamo scelticinque che ci sembrano par-

Come migliorareapprendimento e creatività

ticolarmente appropriati aglianziani:Diventa esperto di qualcosaimparando a fare qualcosache davvero ti piaccia: ilcervello funzionerà in modosempre più efficiente per-ché esercitarsi imparandoserve più che esercitarsi ebasta.Assisti ad un festival lettera-rio: il festival della mente aSarzana, La fiera del libro diTorino o il Festival della let-teratura a Mantova sono oc-casioni per ascolta autori dinuovi romanzi, idee e pro-poste stimolanti.Visita le mostre: L’arte nonsolo ti fa apparire intelli-gente agli occhi degli altri,

ma riesce anche a rilassarti,facendoti concentrare sullecose davvero importantiSuona uno strumento: im-para qualche accordo, strim-pella il pianoforte, oppurecanta entrando in un coro.Imparare a suonare e canta-re migliora l’attività di partidel cervello che controllanola memoria e la coordina-zione.Non scrivere solo a compu-ter, scrivi anche a mano.Scrivere a mano impegna piùaree del cervello che nonscrivere con una tastiera; edè più facile ricordare qual-cosa se lo hai scritto con unapenna.

Quante volte al giorno nonricordiamo dove abbiamolasciato un documento, gliocchiali , le chiavi o ripe-tiamo frasi come “c’era unacosa che dovevo dirti maora non me la ricordo,,; Daun articolo del dott. MarcoTurbati sulla rivista Qu Ariportiamo alcune conside-razioni e suggerimenti:- La memoria va aiutata:.énecessario avere interessea ciò che si vuole o si devericordare. La memorizza-zione non è un fatto mecca-nico, ma richiede parteci-pazione attiva ancheemotiva,a ciò che si vuoletenere in mente: è più faci-le ricordarsi di ciò che nonsi vuole dimenticare.

Non ricordo dove...-È importante l’esercizio:l’esercizio può essere costi-tuito da riassunti di letturementalmente o ad alta voce,almeno una volta al giorno;un’alternativa è la ripetizio-ne di filastrocche, poesie ostorielle.- Un metodo diffusamenteimpiegato è la creazione dicollegamenti tra nomi og-getti e fatti, oppure la lorotrasposizione in immaginicolori o numeri.- È possibile aiutare la me-moria in vari modi quali adesempio ausili che ci ricor-dino che dobbiamo fare qual-cosa (dal non ancora dimen-ticato nodo al fazzoletto, allasveglia, al timer..)- Agende, computer ..appun-

ti vari per conservare in-formazioni- Un problema frequente èla perdita di oggetti: oc-chiali chiavi, penne, uten-sili ecc…ed allora bisognaorganizzarsi assegnando aciascun oggetto una collo-cazione stabile, rendere piùvisibili gli oggetti di picco-le dimensioni (ad esempiocon un nastro rosso), assi-curare gli occhiali al collocon un cordoncino ecc..Non esistono farmaci mi-racolosi per la memoria,ma con una buona appli-cazione possiamo riusci-re a ricordare….almenoquello che ci interessa dipiù.

In Germania il ministro della Famiglia ChristinaSchroeder sta mettendo a punto un disegno di legge cheprevede la possibilità per chi ha nipotini da curare, dichiedere un part –time o un periodo di aspettativa(congedo parentale) senza stipendio.Lasciando il lavoro per un certo periodo di temponecessario ad occuparsi dei nipoti,i nonni avrebbero lagaranzia di non perdere il posto di lavoro e insiemel’impegno dello stato a pagare i contributi per la pensio-ne anche per quel periodo che non verrebbe retribuitoSecondo il ministro tedesco tale legge potrebbe interes-sare 300000 personeIl congedo parentale è nato inItalia ed in altri paesieuropei come astensione facoltativa dal lavoro perprendersi cura del proprio figlio per un dato periodo ditempo ; esiste quindi anche in Germania,solo per igenitori, vale per un tempo ben definito tempo e fino aduna certa età del bambino;durante il congedo parentaleviene riconosciuta al genitore una indennità inferioreallo stipendio mentre i contributi previdenziali sonoversati per intero.

Il progetto”Sostegno alle persone anziane e vulnerabilimediante l’adozione di soluzioni innovative,, è in corsodi realizzazione ad opera della struttura Politiche socialidella regione autonoma Valle d’Aosta ed il Laboratoriodì ingegneria dello Sviluppo del Canton Ticino.La finalità del progetto è di promuover l’invecchiamentoattivo delle persone avvicinandole alle nuove tecnologiedi Informazione e Comunicazione(TIC) mediantel’utilizzo di strumenti informatici basati sulla tecnologiadello schermo tattile (touchscreen)In particolare il progetto si propone di avvicinare glianziani all’uso della comunicazione mediata da computere migliorare la qualità della vita delle persone anziane ovulnerabili e delle relative famiglie attraverso la creazionedi una rete di rapporti in presenza e a distanza.A ottobre si è svolta la selezione per individuare 15 tutor,30 persone anziane attive e 70 non attive da includere nelprogettoLe 30 persone attive, coinvolte in un programma diformazione, una volta che questo sia terminatodiventeranno i tutor degli altri 70 ai quali trasmetterannoquanto appreso nella prima fase del progetto.

Redatto dall’Osservatorio Nazionale sulla SAalute nelleregioni italiane è stato presentato il 22 novembre al Senatoil LIBRO BIANCO 2012 dal quale riprendiamo le seguentinotizie:L’Italia è il paese più vecchio d’Europa. Per la terza e laquarta età il benessere è essenzialmente legato alla famiglia,che nella maggioranza dei casi si prende cura di loro. Lepersone sole di 65 anni e oltre sono molto o abbastanzasoddisfatte delle relazioni familiari, tanto che in caso dinecessità gli anziani reputano più probabile il poter contaresui propri familiari e poi sugli amici, sui vicini di casa, suivolontari o altri piuttosto che fare ricorso all’assistenzadomiciliare integrata o all’ospedale, cosa che diventa assaipiù frequente quando si è molto anziani.Per quanto riguarda gli stili di vita con l’avanzare dell’etàaumentano i non fumatori e diminuisce il numero medio disigarette fumate, il rischio di un consumo eccessivo dialcool è più elevato tra gli uomini (che esagerano con ilvino ai pasti), l’obesità è in aumento tra le donne anziane,mentre il soprappeso è in aumento tra gli uomini, e conl’avanzare dell’età cresce l’interesse per l’attività fisica,come le passeggiate che sono praticate di più dagli uomini.

Il congedo parentaleper i nonni

L’informatica a sostegnodegli anziani

Il libro bianco 2012 sullasalute dell’anziano

“Grande festa il giorno di natale a Cartiere per i 101 annidi Elena Procacci nata il 25 dicembre 1911, che hacelebrato il compleanno con i figli Angelo, Carlo eGiuseppe Panfili, i nipoti e pronipoti che per l’occasionehanno organizzato una festicciola il giorno di Natale.Vedova dal 2005 di Luigi Panfili, Elena ha trascorso unalunga vita vis-suta in un al-ternarsi di mo-menti difficili,di emozioni,paure, serenità,affetti e amici-zia ad oltranzache ha affron-tato con disin-voltura e sag-gezza. Eppurevedendola cosìserena, vieneproprio da pensare che il segreto di tanta longevità siaproprio l’amore per la famiglia e per i figli. Oggi vivecon il figlio Angelo avendo ancora vicino tutta la suafamiglia. Non resta che augurarle ogni bene e altri annidi piena serenità e gioia”.

Nonna Elena: 101 anni

I 100 anni di vita sono un traguardo che pochi possonoraggiungere. Ogni volta che qualcuno supera questasoglia è un avvenimento da festeggiare e da ricordare.Anche il nostro concittadino Filippo Moriconi è entratonella elite dei centenari ed è stato festeggiato nellaserenità dell’ambiente famigliare in cui vive dal figlioMario, la nuora Liliana, la sorella Erminia e le nipotiLucia ed Annalisa. Tanti auguri anche dalla nostraredazione.

Filippo Moriconi: 100 anni

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Domenica 16 dicembre ilRotary Club di Gualdo Tadi-no ha ricevuto la visita delGovernatore Mauro Bignami,accompagnato dalla Sig.raIsabella, in occasione dellaconviviale degli auguri svol-tasi presso la splendida corni-ce della Taverna di San Fa-condino in via Nucci.In mattinata il Governatore,accompagnato dal Presidentedel club, Angelo RaffaeleArnesano, è stato ricevuto dalSindaco Roberto Morroni perun breve confronto sulle te-matiche più importanti con-cernenti il territorio del Co-mune e i territori limitrofi,con particolare riferimentoall’attività che il Rotary puòsvolgere in favore delle co-munità locali, poi ci sono statii saluti di rito con uno scam-

Dal Rotary club

La visita del governatore deldistretto 2090 Mauro Bignami perla conviviale degli auguri natalizi

bio di doni e una breve visitaalla città.Subito dopo Bignami ha in-contrato il Consiglio Diretti-vo del Club, col quale vi èstato un piacevole e pacatoscambio di opinioni riguardoalle attività del corrente annorotariano. Il Governatore haespresso apprezzamento alClub per i progetti svolti e perl’impegno profuso dal Club,in particolare ma non solo, abeneficio del territorio, e an-che per i progetti attuati nel-l’anno corrente, tra i quali ilcorso di musicoterapia e ilpremio letterario “RoccaFlea”, per gli ulteriori che ver-ranno attuati sempre quest’an-no e per quelli degli anni pas-sati, tra i quali il progetto perle scuole e il museo della ce-ramica, il tutto all’insegna del-

lo spirito di continuità del-l’azione rotariana voluto for-temente dal Rotary Interna-tional. Bignami, da uomo diprofonda cultura ed esperien-za, non ha mancato di dispen-sare buoni consigli per unaancor più proficua ed efficaceazione da parte del Rotary.Quindi ha partecipato allaconviviale degli auguri per leimminenti festività natalizie.Grande partecipazione da par-te dei membri del club localeinsieme alle rappresentanzedei club di Todi, Città di Ca-stello, Gubbio, Alta Vallesina,oltre alle autorità militari ecivili che hanno raccolto l’in-vito del Rotary a parteciparealla Conviviale.Dopo i saluti del PresidenteArnesano, il GovernatoreMauro Bignami ha esordito

con le parole del PresidenteRotary International 2012-2013 Sakuji Tanaka diffon-dendo il suo messaggio fattodi solidarietà: “Lo scopo prin-cipale dei rotariani deve esse-re quello di aiutare gli altri edi impegnarsi per un mondomigliore ed in pace, tenendosempre presente che i bisognidegli altri sono più importantidei nostri”. Il Governatore haquindi proseguito il proprio

discorso soffermandosi sucome deve essere improntatal’attività dei soci e sugli obiet-tivi del Rotary: “Fondamen-tali sono le doti di lealtà, di-sponibilità ed impegno attivoe concreto per il Club. FareRotary significa occuparsidell’uomo come persona,come protagonista dell’azio-ne all’insegna dei valori dilibertà, uguaglianza, solida-rietà, democrazia, servizio,

amicizia e lavoro per la co-munità”.Al termine della Convivialec’è stato il tradizionale scam-bio degli auguri e al Governa-tore Bignami è stato donatoun pregiato piatto della cera-mica tradizionale gualdese,opera di Stefano Zenobi edun volume del Maestro cera-mista Paolo Rubboli.

F.S.

Nella serata di venerdì 14 di-cembre, presso la Mediatecadel Museo dell’Emigrazione,con l’approvazione dello Sta-tuto e l’elezione degli organi-smi dirigenti, si è ufficialmen-te costituita l’AssociazioneCulturale “Enrico Stefani”,che prende il nome del grandearcheologo e studioso di famainternazionale attivo a Gual-do Tadino negli anni ’20 consignificative campagne di sca-vo durante le quali venne allaluce una parte molto interes-sante dell’ingente patrimonioarcheologico giacente nel ter-ritorio di Gualdo Tadino, dal-la necropoli di Ginepraia (amonte di Boschetto, sul con-fine fra i comuni di GualdoTadino e Nocera Umbra) aisiti archeologici di Colle Morie San Facondino, a quelli pres-so la Tadinum romana dovein località Malpasso venneroalla luce reperti che fannobella mostra di sè presso ilMuseo di Villa Giulia a Roma.Un nome scelto non certo acaso, quello dello Stefani, lacui figura si pone del tutto inlinea con le principali finalitàdell’associazione che riguar-dano proprio la valorizzazio-ne del patrimonio storico earcheologico della città, at-traverso l’organizzazione di

Costituita l’associazioneculturale “Enrico Stefani”

Presidente del sodalizio la Dr.ssa Tiziana Capriottiiniziative, servizi e progettivolti alla conoscenza e allapromozione dei suoi interes-santi siti archeologici e delrelativo contesto culturale,intesi quale risorsa primariaper il nostro territorio.L’assemblea è stata presiedu-ta e coordinata dal dott. Ar-naldo Coletti, uno dei socifondatori dell’Associazione etra i primi promotori dell’ini-ziativa, il quale, dopo l’ap-provazione dello Statuto, haproposto la figura di TizianaCapriotti, archeologa e mem-bro del gruppo di ricerca delprogetto su Tadinum, alla pre-sidenza dell’associazione,raccogliendo l’adesione una-nime da parte di tutti i soci.Ripercorrendo insieme il per-corso fondativo, le finalità egli obiettivi, anche immedia-ti, su cui si intende lavorare, siè proceduto poi alla nominadei membri del Consiglio Di-rettivo che affiancherà la pre-sidente nella gestione dell’as-sociazione, e che risulta com-posto dai soci: Ester Pascoli-ni, Danilo Guidubaldi, Ales-sandro Tacchi e StefanoColetti, che è stato anch’essovotato all’unanimità.Con la costituzione dell’asso-ciazione e l’elezione degliorganismi dirigenti si esauri-

sce il compito del Comitatopromotore che ha fin qui ge-stito il percorso fondativo. Imigliori auguri alla neo presi-dente ed ai membri deldirettivo, da parte della Reda-zione, per un proficuo lavoroteso al raggiungimento degliobiettivi prefissi, affinchécontinuino con la stessa ener-gia e lo stesso spirito costrut-tivo e di totale collaborazioneche li ha animati fin dall’ini-zio nel dare avvio a questanuova esperienza. Le nostrepagine sono a loro disposi-zione.“Questa associazione si rivol-ge a tutti coloro che hanno acuore il patrimonio storicoarcheologico della città – hadichiarato la Presidente delsodalizio Tiziana Capriotti –e la sua attività sarà quella ditenere desta l’attenzione neiconfronti dei beni storici e deisiti archeologici presenti sulterritorio gualdese, promuo-vendo innanzitutto una loropiù approfondita conoscenza,poiché solo dalla piena con-sapevolezza dell’entità delpatrimonio che si possiedederivano azioni di tutela equindi di valorizzazione e dipromozione culturale e turi-stica”.

Come ogni anno, a cura dellion club di Gualdo TadinoNocera Umbra, si è svolto ilconcorso internazionale unPoster per la Pace dal titolo“ Immagina la Pace “.Sono stati chiamati, per larealizzazione degli elabora-ti, gli studenti delle scuolesecondarie di I grado del-l’Istituto Bambin Gesù diGualdo Tadino e le analogheclassi del plesso di Fossatodi Voco e di Sigillo.Vincitori a livello locale sono

Dal Lions club

Il Concorso Internazionale“Un poster per la pace"

stati Lucrezia Bellenchia dianni 12 per la scuola di Fossa-to di Vico, Gloria Biscontinidi anni 12 per l’IstitutoBambin Gesù e Arianna Bal-lelli di anni 13 per la scuola diSigillo. I disegni di Lucrezia,Gloria e Arianna, prosegui-ranno nella selezione a livelloDistrettuale, Nazionale ed In-ternazionale per aggiudicarsii premi messi a disposizionedal Lions International.“Come sempre, la rispostadelle scuole interessate al pro-

getto, è stata entusiasmanteed i giovani studenti hannopotuto esprimere tutta la lorocapacità espressiva su di untema tanto importante comela Pace”, ha dichiarato Mar-co Garofoli Presidente delLion club.Tutto il club farà il tifo per lenostre tre giovani studen-tesse, ha sottolineato il pre-sidente Garofoli, nella spe-ranza che la loro visione del-la pace possa giungere alcuore di tutti.

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La storia IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1pag. pag. pag. pag. pag. 10 10 10 10 10

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La Colonia Elioterapica DUXdiurna fu attivata a GualdoTadino il 1 luglio 1929 grazieall’interessamento della dele-gata provinciale dell’OperaNazionale Balilla, baronessaTeresita Menzinger, la qualel’anno prima aveva avviato unaspecie di “prova generale” pervalutare le capacità organizza-tive della città. La gestione fusempre affidata all’ONB che,su indicazione del regime, fa-voriva una serrata politica as-sistenziale basata sulla tuteladella salute e il diritto allo stu-dio. La necessità di organizza-re le colonie estive era dovutasoprattutto alla insalubrità delleabitazioni delle famiglie pove-re che si manifestava princi-palmente in estate proteggen-doli dalla scrofolosi l’insidio-so male che spesso degeneravain tubercolosi portando lenta-

mente alla morte. Il Fascismoaffidò la gestione delle colonieai Fasci Femminili con una ge-stione nella quale si accorda-vano competenze e finanzia-menti dell’ONB e, a partire dal1931, dell’Ente Opere Assi-stenziali. Alle colonie di va-canza si chiedeva di contribu-ire alla crescita armonica deigiovani, per migliorare “la stir-pe italiana” e favorire il loro

La Colonia Elioterapicainquadramento nel regime. Sistabiliva, comunque, di invia-re al mare solo quei bambiniche abbisognavano “indispen-sabilmente” di cura marina e diospitare gli altri in coloniecollinari diurne, come appun-to quella di Gualdo Tadino,favorendo sia le cureelioterapiche che una vita sanaall’aria pura, il tutto conditocon “cibo abbondante e sostan-zioso”.Come funzionava l’organizza-zione della colonia?Alle ore 6,30 i Balilla e lePiccole italiane si radunavanoin Piazza Vittorio Emanuele(oggi Piazza Martiri) per in-camminarsi verso la coloniainsieme alle assistenti, donneiscritte al Fascio Femminile cheavevano superato l’esame delcorso teorico-pratico nel loca-le ospedale. Queste dovevano

recarsi poi a Perugia davantialla commissione istituita dalcomando federale, per soste-nere gli esami e il colloquiofinale.Le attrezzature della colonia -cucina, refettorio, gabinetti ecampo predisposto per una ra-zionale elioterapia - furonoinstallate grazie al volontaria-to e al mecenatismo dei gual-desi.

L’inaugurazione dell’anno“climatico” avveniva general-mente, in forma solenne con lapartecipazione di qualche per-sonalità importante del Fasci-smo provinciale, nei primi gior-ni di luglio e la colonia rimane-va aperta fino ai primi di set-tembre. Anche la chiusura rap-presentava un evento di rilie-vo, come quella di domenica 8settembre 1935 che vide la pre-senza del prefetto MicheleChiaromonte, del segretariofederale e di tutte le autoritàfasciste locali. La cerimonia,in questo caso, fu condita dallacelebrazione di “un’Accade-mia di prosa e canto” dei bam-bini ospitati nella colonia cheper quell’estate aveva visto lapresenza di 140 giovani peroltre 40 giorni. I piccoli “can-tanti” interpretarono diversibrani: la “Canzone del

Carnaro”, la “Sagra di S.Gorizia”, il “Coro dei Lom-bardi” e il “Coro muto dellaButterfly”, mentre gli “attori”si esibiranno nella macchietta“Sora Giulia” e in “non menoesilaranti stornelli gualdesi,recitati con molta disinvoltu-ra”.Tre anni prima (13 settembre1932), invece, la colonia ave-va accolto per 43 giorni 107

bambini di entrambi i sessi ealla cerimonia di chiusura par-tecipò in prima persona la ba-ronessa Menzinger, delegataprovinciale dei Fasci femmi-nili, la signorina Renzidell’ONMI (Opera nazionalematernità e infanzia), il dott.Vittorugo Santarelli, presiden-te della locale sezionedell’ONB, e i cameratiTorquato Cavicchi e Gugliel-mo Bensi di Casacastalda,“centurione il primo e capomanipolo il secondo della Mi-lizia Volontaria Sicurezza Na-zionale”. Dopo aver passato inrassegna tutta la struttura labaronessa si compiacque “mol-tissimo per l’amena e saluber-rima località, per l’ordine e laregola del funzionamento, eper la floridezza raggiante sulvolto abbronzato dei bimbi, iquali, tornando in seno alleproprie famiglie, vi recheran-no la fresca giocondità dei loroteneri cuori, benedicenti al Fa-scismo che essi vengono im-parando ad amare”. Certamen-te il funzionamento di tale strut-tura richiedeva anche un di-screto impiego di risorse pub-bliche. Valga per tutte l’esem-pio riferito all’anno 1936, unodei più partecipati con 190bambini per 70 giorni di acco-glienza; la spesa fu di lire11.841 pari a 13.000 euro dioggi. Da rimarcare che oltrealla elioterapia la colonia prov-

vedeva anche alla preparazio-ne dei giovani agli esami diriparazione di settembre conapposite insegnanti. Cosìcome, senza dubbio, si incul-cava in essi in maniera profon-da e viscerale l’amore verso laPatria. Valga per tutti l’esem-pio dell’inaugurazione dell’an-no “climatico” 1942 (5 luglio)quando furono attivati due tur-ni. Nel primo presero posto130 figlie della lupa e piccoleitaliane, tutte provenienti daGualdo Tadino. Nelle paginedi cronaca dell’epoca siauspicava che “queste nostrepiccole figlie e sorelle, dopoun mese di permanenza in quel-la colonia, tra l’aria balsamicadella pineta e i raggi beneficidel sole di luglio, ritornerannoalle case più forti, più belle epiù buone, con nel cuore ingi-gantito l’amore per questa no-stra cara e amata Patria. Ter-minato dopo 30 giorni il turnodelle bambine, iniziò quellodei Balilla”.In Umbria l’estate era sempreun susseguirsi di arrivi e par-tenze per altre destinazioni,sedi diverse di queste colonieclimatiche: marine (Viserbel-la); fluviali (Bastia Umbra);montane (Castel Rigone, Gia-no e Monteluco; elioterapiche(Assisi, Belfiore, Bevagna, Ca-sacastalda, Castel Ritaldi,Collazzone, Corciano, Foli-gno, Gualdo Tadino, Gubbio,

Lama, Mantignana, Marscia-no, Massa Martana, Montefal-co, Mugnano, Perugia,Piegaro, Ponte Felcino, PonteSan Giovanni, San Giustino,Sant’Eraclio, Spello, Spoleto,Tavernelle, Todi, Trevi e Val-fabbrica).Come colonia marina eranodeputate soprattutto Marotta ePesaro. A Marotta nel periodo1939-1942 troviamo CorradoAlbanesi, Osvaldo Bellucci,Arduino Brogani, AdolfoCeccarelli, Primo Gatti, Mar-cello Lacchi, Gino Morroni eGiovanni Tacchi; Elena Pen-noni, Angela Mancini, Anna-maria Marinelli, Franca Fede-li, Clementina Meccoli, Vio-letta Sabbatini, Giovanna Puccie Assunta Bartoccioni; Anto-nio Romani, Learco Carini,Angelo Luzi, Antonio Cam-pioni, Silvano Urbini, tuttiBalilla; Olga Pasquarelli, Ma-ria Pennacchioli, Mafalda An-geli e Gianna Magnatti; Fran-co Pavoni, Mario Pagliari, Fa-bio Fabbrizi, Gianni Guerra,Paolo Rubboli, RaffaeleMeccoli e Sergio Pavoni. Nel1944, a causa degli eventibellici, la colonia “chiuse ibattenti” anche se quelle mari-ne continueranno fino ad oggiad assicurare ai bambini le sa-lutari virtù terapeutiche del solee delle iodio.

Daniele Amoni

Non per andare a caccia dimotivi di polemica, madopo aver letto nei giorniscorsi di questa ennesimaipotesi relativa alla mortedi Totila, nel tentativo diportarsi la storia nell’ortodi casa, ritengo doverosealcune puntualizzazioni:non si può far riferimentoagli scritti di Procopio daCesarea, che sono alla basedi questa storia, e poidisattenderne la lettura in-tegrale sulla base di ipote-tiche somiglianze di voca-boli, sostituendo una T conuna P e scambiando unnome di fiume con quellodi un paese o una città. Lastoria non è un rebus dasettimana enigmistica o diparole crociate.Nel testo di Procopio silegge che Narsete, capo

Totila, dopo Tagina spunta Paginodella spedizione inviata daBisanzio contro i Goti diTotila, oltrepassata Rimini,“per non perdere tempo eper evitare con azione se-condaria ciò che era più im-portante (arrivare allo scon-tro con l’esercito dei Gotiche era accampato pressoRoma), poiché era stata oc-cupata dai nemici PetraPertusa (il passo del Furlo) epoiché le località lungo ilpercorso della Flaminia era-no inaccessibili e non libereper il passaggio dei Romani,abbandonata la via più bre-ve ne seguì una più pratica-bile e sicura; lasciata la viaFlaminia, marciò a sinistra(della stessa)”, non dallaparte opposta.Quindi una corretta letturadel testo esclude che il gene-rale bizantino con il suo eser-

cito di trentamila uomini(che aveva bisogno di ampispazi di manovra), abbia ar-rischiato di avventurarsi nelle anguste gole contigueal Passo del Furlo. Pertantoappare probabile che egli,seguendo un percorso in di-rezione di Roma, dal mareabbia risalito la vallata delCesano, Marotta, S. Loren-zo in Campo, Cabernardi,Sassoferrato, come sosten-gono anche il Roisl, ilPagnani e il Sigismondi perpoi accamparsi sull’Appen-nino.Quanto a Totila ed al suoesercito in Procopio si leggeche_” Totila…..stava fermonelle vicinanze di Roma, ….ma avendo saputo che i ne-mici avevano oltrepassatoRimini, si mise in marciacon tutto l’esercito…. attra-

versata tutta la Tuscia e ar-rivato ad un monte chiama-to l’Appennino, accampa-tosi, si fermò vicinissimoad un villaggio che gli abi-tanti del luogo chiamanoTaghinai”; il termine kome,utilizzato da Procopio, si-gnifica villaggio, non fiu-me che, nella lingua grecaè potamos.Quindi richiamarsi al testodi Procopio e poi cercare diaggiustarselo, scambiandoil nome di un centro abitatocon quello di un fiume, amio avviso è difficile po-terlo definire ricerca stori-ca.E, con questo, de hoc satis,come dicevamo i latini; percortesia, una cosa è parlaredi cultura ed un’altra parla-re di sagra dei tartufi.

v.a.

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SpeleologiaIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1 pag. pag. pag. pag. pag. 1111111111

Come un vecchio motore chetorna a ruggire, qualche bor-bottio, sbuffi di fumo, poi ogniparte riacquista la sua funzio-ne e tutto l’insieme si armo-nizza: bentornato sui monti diGualdo Tadino, Gruppo Spe-leologico!Dopo un periodo, innegabile,di stanchezza e di scarsa visi-bilità alcuni fatti concomitan-ti hanno sprigionato la scintil-la per riaccendere l’entusia-smo e la voglia di fare. Unevento sicuramente negativo,la perdita della sede in localitàRocchetta, compresa nell’ or-dinanza di sgombero e divietodi stazionamento, ha costrettoil Gruppo a uscire dal guscio,a riallacciare i contatti con leistituzioni e gli amministrato-ri, a cercare alternative. L’af-fidamento del Rifugio TrosciaPenna, i lavori fatti per rimet-terlo a nuovo, per restituirel’uso di questo importante edi-ficio alla collettività, ha vistoil Gruppo al lavoro come nelpassato, con competenza e spi-rito di sacrificio, tanto da com-pletare l’opera nel tempo re-cord di una stagione, inaugu-rando a giugno qualcosa ap-pena pensato in gennaio.Arriva l’estate e stavolta c’èun fortunato incontro: con Fa-bio, “cacciatore di grotte”, econ impensabili nuovi imboc-chi di grotte sulle montagne dicasa, luoghi in cui mettere allaprova la decennale esperienzadel Gruppo e a cui affidarerinnovate speranze per pene-trare nell’avaro carso gualde-se. Prima il GSGT si mette allavoro su grotta Alessandra,area della Balza del Mezzo-giorno, poi nella grotta di Sel-va Grossa, area tra Fringuelloe Penna, tralasciando impor-tanti nuove scoperte in altrisettori che saranno sicuramen-te affrontate in tempi succes-

Bentornato gruppo speleo!sivi. Entrambe le nuove grottehanno potenzialità interessan-ti.Sono situate nei pressi dei duemaggiori sistemi carsici gual-desi e possono penetrare di-rettamente nel calcare mas-siccio senza ostacoli dovuti astratigrafie avverse: di sicuromolto lavoro per oltrepassarel’iniziale ostruzione, ma nuo-vi stimoli che suscitano unaventata di entusiasmo. Con-temporaneamente acquistanovalore a monte Cucco alcuninostri lavori intrapresi nel re-cente passato: le nuove sco-perte all’ interno della grottaprincipale avvicinano le sueregioni più remote all’ester-no, sul versante di Scirca, percui l’ipotesi che la “nostra”Grotta del Vipraro possa esse-re il quinto ingresso del grancomplesso del Cucco si faplausibile. Non un ingressoqualsiasi, ma l’ingresso chefaciliterebbe non poco l’esplo-razione dei nuovi rami, cherenderebbe possibile una tra-versata ipogea di alto livelloin quella che si sta rivelandouna delle grotte più estese del-l’Italia Centromeridionale.Tra luglio e agosto prende vitaun fermento esplorativo che,su sprone e coordinamento delGSGT, coinvolge gran partedella speleologia umbra, an-che riavvicinando parti di essaseparate da antiche e sbiaditediatribe. La speleologia gual-dese torna quindi a esplorare,con trentotto giorni espressa-mente passati a tal fine; tornaa divulgare il proprio operato,sia ai convegni sia con articolisia con nuove proposte didat-tiche presentate alle scuole;torna a programmare attivitàutilizzando appieno i nuovimezzi di comunicazione oggidisponibili. Le premesse cisono, l’impegno e le capacità

del Gruppo sono proporzio-nati agli obiettivi, auspicabilisono nuovi apporti da parte digiovani appassionati, se poiaiuterà anche un pizzico difortuna, volentieri continue-remo a narrare le nostre av-venture e a ricordare e ringra-ziare tutti quelli che le rendo-no possibili. Grazie a tutti, agliamministratori che credono innoi, ai concittadini che ci vo-gliono bene, a chi collaboradandoci una mano o anche solocon preziose informazioni eutili suggerimenti, agli spele-ologi gualdesi, caparbi e diprovata capacità, sempre conl’umiltà dei migliori e con uncuore grande quanto le grotteche sognano.

Il Gruppo Speleologico

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Foto di Enrico Bazzucchi

Il fosso di Selva Grossa èun’incisione che precipita daTroscia Penna a Sascupo, di-videndo il monte Penna dalmonte Fringuello, una forracon piccoli salti e senza altepareti, in cui l’acqua solita-mente non scorre, è come unfiume di roccia con tanti af-fluenti, è un ambiente nasco-sto e selvaggio raramente per-corso o solo traversato daqualcuno. Il nostro Fabio ci siaddentra come un segugio etrova anche qui imbocchi digrotte, e i problemi, o le spe-ranze, per la speleologia gual-dese crescono in modo espo-nenziale. Perché anche qui ilcalcare massiccio che talvoltaaffiora promette un sistemacarsico profondo ed esteso,percorso da fiumi sotterraneiche vedranno la luce solo inpianura, dopo Rigali, per con-centrarsi nel fiume Rasina. Untronco di questo sistema è lavicina Grotta della Miniera,un bel susseguirsi di ampipozzi che ciclopiche frane incima e in fondo bloccano,impedendo di proseguire lun-go le nascoste vie profondedel monte Penna. Trovare fi-nalmente altri possibili imboc-chi può essere la soluzionedel problema, la ripresa delleesplorazioni all’interno del-l’Appennino Gualdese: ma laparola “facile” qui non esiste,e l’accesso deve essere meri-tato, come nelle fiabe di untempo, quelle che recitavano“sette paia di scarpe ho con-sumato … “. Nuovi imbocchisì, ma ostruiti, come già la

La grotta di Selva GrossaL’ultima frontiera per la speleologia a Gualdo Tadino

di Vittorio Carinistessa Miniera o Buco Buco-ne.E qui entra in gioco il GruppoSpeleologico Gualdo Tadino,che in trentasei anni di attivitànon ha mai smesso di mano-vrare pale, secchi e carrucole,mai smesso di spostare massie detriti alla ricerca del pas-saggio giusto, di quello cheapre le porte dell’ignoto. Ilgruppo speleo sta lavorandoda poco tempo in questa grot-ta e certamente l’inverno nonè il periodo migliore per ope-rare stabilmente a mille metridi quota: a stagioni più favo-revoli sono affidati impegni eprogetti nella speranza di ot-tenere buoni risultati. La grot-ta di Selva Grossa per ora èsolo un bellissimo nome perun pozzetto di appena seimetri, magicamente aperto sulbordo alto del fosso, lato Pen-na, poche centinaia di metridalla Grotta della Miniera edalla Cava del Ferro: è peròl’ultima frontiera per la spele-ologia a Gualdo Tadino. Pro-mette lavoro per chi sa quanteprossime volte, dovendo glispeleologi guadagnarsi lagrotta metro per metro, in uncontinuo alternarsi di speran-ze e sfiducia, in una scom-messa tra la forza del gruppoe l’entità dell’ostruzione. Lagrotta sta aspettando i suoiesploratori, i vecchi che illu-minarono giusto trent’anni fagli ultimi salti dei Mazzabu-relli a Buco Bucone, i nuoviche vorranno insieme a lorovivere l’avventura affrontan-do l’ignoto. La speleologia è

dietro l’ultimo sasso, quelloche sposti dopo altri mille eche nasconde il buio, assolutoe senza stelle. Solo allora quel-lo spazio potrai raccontarlo

disegnando sprazzi di luce, epotrai ascoltare il canto delleacque, la tua voce che fa ecosu pareti invisibili, il sassoche rotola per pozzi infiniti.

Foto di Fabio Donnini

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Una grande iniziativa di so-lidarietà, quest’anno, ha ca-ratterizzato il Natale deibambini della Scuola prima-ria “D. TITTARELLI”, per-ché oggi, più che mai, ènecessario riflettere sui va-lori della bontà, della condi-visione e dell’apertura ver-so gli altri, soprattutto neiconfronti di chi è meno for-tunato.I bambini, in quest’ultimomese, hanno messo i lororisparmi nel salvadanaio e,giorno dopo giorno, con ilcontributo anche delle inse-gnanti, si è costituito un belgruzzolo per acquistare ge-neri di prima necessità, che,nella serata del 15 DICEM-

Scuola Primaria “ D. Tittarelli”

Un Natale di solidarietà

Dopo circa 30 anni Radio Tadino cambia sede. Da viadel Biancospino la storica emittente gualdese si è trasferitaal primo piano dei locali della ex Croce Bianca (piazzaSan Francesco). Nei propositi dei dirigenti dell’emittenteradiofonica c’è l’intento di rilanciare RT nel panoramadell’informazione locale anche tenendo conto delle nuoverealtà esistenti sul territorio (Internet, telefonini…).L’emittente è già funzionante nella nuova sede ma ladata dell’inaugurazione ufficiale non è ancora statastabilita. Dopo i traslochi è sempre necessario un periododi assestamento per rimettere al proprio posto ogni cosa.Ad Erreti va anche il nostro in bocca al lupo per semprepiù brillanti e duraturi successi.

Radio Tadinonel centro storico

BRE 2012, hanno donatoalla CARITAS. Un piccologesto che, comunque, hadato un po’ di sollievo alletante famiglie che quotidia-namente si trovano in diffi-coltà.Nella stessa serata si è svol-ta, presso la palestra dellaScuola Media “F. Storelli”,LA MEGA TOMBOLATANATALIZIA ,animata daEnrico Brunetti,. Questo gio-co della nostra tradizione na-talizia ha avuto il dupliceintento di unire le forze perrealizzare altre opere con-crete in favore delle personebisognose e di mettere inrisalto il lato semplice e gio-ioso della solidarietà, rega-

lando alle centinaia di per-sone presenti (genitori, non-ni ,zii, amici) un pomeriggiodi festa e di condivisione.All’iniziativa hanno parte-cipato il Dirigente scolasti-co prof. Gaetano Ferrara el’Assessore alla Cultura Sig.Simona Vitali.Questa mani-festazione ha ricevuto ilplauso del presidente della

Caritas, per aver sensibiliz-zato i bambini verso lesituazioni di disagio presen-ti nel nostro territorio.La tombolata è stata un’oc-casione per festeggiare in-sieme l’arrivo del Natale,pensando alle persone biso-gnose e regalando loro lagioia della Natività.

1; Festa del mobile alla RoccaFlea.2; Primarie del PD: rottama-zioni addio?3; Polemiche sulle pensilinefotovoltaiche.4; Piovono notifiche di paga-mento dell’ICI per il 2007 e2008.Vigili del fuoco in festa perSanta Barbara.5; Arriva in piazza l’albero diNatale.6; Furti e furtarelli a raffica.7; Conferenza stampa: le noti-fiche di ICI 2007 e 2008retaggio di chi ha amministra-to prima.8; Inaugurata in San France-sco la mostra del ConcorsoNazionale Presepi.9; Il Vescovo Diocesano ordi-na due nuovi diaconi.10; Delinquenza in azione inun bar presso Gaifana.11; e la speculazione politicasi sposta sui tempi di riapertu-ra dell’ospedale Calai.12; Polemica sull’imprepara-zione di Valsorda ad accoglie-re gli amanti della neve.13; Consiglio Comunale; Po-lemica sulla delibera del Con-siglio relativa al dimensiona-mento scolastico. Prosciolti i38 rinviati a giudizio per que-stioni relative alla ricostruzio-ne posterremoto.14; L’archeologia tra passatoe futuro: presentati i program-mi dell’Amministrazione Co-munale. Costituita l’Associa-

Dicembre, i giorni e i fatti.zione culturale Stefani; Presi-dente15; Brillano i mercatini di Na-tale.18. Presentata l’ultima inizia-tiva editoriale dell’Accade-mia: le opere vincitrici del VConcorso Rocca Flea; Pre-sentato progetto sentieristicaredatto dal Comune in colla-borazione con il CAI.20; Conferenza su “I Care: isegni della ripresa”.21; Gualdo strade sicure; indi-rizzo all’educazione stradaleper i bambini della scuola pri-maria.Natale con le note; scuola co-munale di musica in concerto.22; Presentato il Web Tv“lineatg” realizzato dal Co-mune23; Concerto di Natale dellacorale CAI-Casimiri; apertu-ra stazione sci a Valsorda.26; Conferimento del PremioRio Fergia, al giornalista delTG-1 Alessandro Gaeta peraver fatto conoscere all’Italiaintera l’impegno nella salva-guardia del territorio.27; Consiglio Comunale a vuo-to per mancanza del numerolegale;Rinvenuto un automo-bilista morto nell’auto sullastrada per Perugia.29; Firma del protocollo d’in-tesa per il riutilizzo dell’exospedale Calai fra Comune,Regione Umbria, Asl e Easp.31; 2012 addio!

Cara redazione,scrivo per segnalare un fatto singolare e increscioso che mi ècapitato nei giorni scorsi in un negozio del centro storico diGualdo.Riassumo in poche parole: mi trovavo lì per cambiare un capod’abbigliamento e niente più; una pura formalità, cose che nelperiodo natalizio si sbrigano in due minuti tra un sorriso, un“prego, ci mancherebbe” e un simpatico arrivederci. E inveceno. Senza alcun motivo né ragione, sono stata fatta oggetto daltitolare di una scenata temperamentale che non aveva nulla ache vedere con quel poco o niente che c’era da fare.Una situazione davvero spiacevole, aggravata, nel mio statod’animo, dalla presenza di numerosi clienti che hanno assistitosconcertati alla piazzata unilaterale, immotivatamente umi-liante e del tutto fuori luogo, perché in quel momento non stavochiedendo nulla di particolare. Semplicemente il negozianteera già arrabbiato di suo, forse per una vendita faticosa allaquale aveva provveduto pochi minuti prima o per altri motivisoggettivi che non ho né il diritto né la voglia di immaginare.Fosse stata una vicenda a due, privata, sarebbero stati affarinostri, riservati e privati. Ma essendosi svolto di fronte a variepersone, imbarazzate spettatrici quanto me, ritengo sia giustopensare si tratti d’un fatto di maleducazione di una rilevanzache va al di là del personale.Perché potenzialmente di quella stessa scortesia arbitraria,immotivata e offensiva potrebbe essere fatto bersaglio non soloe non tanto la mia persona, ma chiunque. E questo non è soloun torto gratuito per me, ma verso la figura del cliente, cioè neiconfronti dei gualdesi in generale, quindi, potenzialmente, pertutti noi. Peccato davvero.Resto dell’idea che qualità, importanza e autorevolezza di unesercizio pubblico ora più che mai debbano essere ben rappre-sentate, più che dalle etichette in vetrina, dallo stile personalee dall’educazione di chi lo gestisce.Caratteristiche adamantine e imprescindibili, le quali fannoonore a un negozio e alla città in cui svolge la sua attività e chein questa occasione, spero isolata, purtroppo sono mancate.Cordialmente

Daniela Anastasi

Una spiacevole situazione

Ringraziamenti“Una comunità si mantiene giovane aiutando gli anziani”. Ècon questa frase di Papa Giovanni Paolo II che la famigliaSandro Sabbatini e Maria Marfori esprime la propriagratitudine nei confronti delle infermiere del Centro Salutedi Gualdo Tadino per la professionalità e l’umanità con cuihanno assistito a domicilio la propria cara, Elena Pecci,scomparsa lo scorso 25 novembre alla veneranda età di 97anni.Nei momenti difficili, sapere di potersi affidare a figureprofessionali così preparate, ma anche capaci di supporto,dolcezza e dedizione, come quelle che esprime il gruppocoordinato da Andrea Spigarelli, deve rincuorare l’interacomunità gualdese. L’ interessamento dell’equipe dell’Asl1 verso la nostra cara Elena è andato al di là del mero dovereprofessionale; la solidarietà dimostrata ci ha indotti aringraziarli pubblicamente con l’augurio che il nel nostroterritorio servizi come questo vengano sempre più tutelati erafforzati.

Maria Marfori - Sandro Sabbatini________

Nell’impossibilità di farlo personalmente, ad un mese dallascomparsa di nostra zia Vincenza, per 40 anni infermierapresso l’ospedale Calai, vorremmo ringraziare tutti coloroche ci sono stati vicini durante la sua malattia ed alle esequie.Grazie Gualdo!

Franco Laura e Lucia Oppietti

Il direttore di RT Giancarlo Pascolini con lecollaboratrici Marta Ginettelli e Maria Cleofe Cardinali.

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Non mi piace scrivere com-menti in internet. Non frequen-to blog anonimi né mi inseri-sco in discussioni infinite consconosciuti tuttologi che han-no sempre qualcosa da dire.Mi piace, invece, esprimereopinioni, sottoscriverle, assu-mermi la responsabilità di ciòche ho scritto. Questo presup-pone nervi saldi, idee chiare euna grande libertà. Non sem-pre avrò avuto le prime duecose ma sempre ho avuto laterza. Se rileggo quanto appar-so nell’ultimo numero del no-stro giornale mi pare necessa-rio fare qualche considerazio-ne. Dunque: un collaboratoredi questo mensile scrive unanoticina, tra il serio ed il face-to, sul funzionamento delle luciin una via del centro città esull’igiene dei vicoli di Gual-do. Lo fa come gli sembra op-portuno da notista e da cittadi-no. Lo fa mettendo una siglainvece che il proprio nome.Apriti cielo! Interviene il vicesindaco che, evidentemente li-bero dagli impegni di dirigen-te del Tribunale di Perugia e daquelli di amministratore di unacittà di quindicimila abitanti,inveisce contro l’autore dellanota e contro il giornale chedovrebbe occuparsi di ben al-tro.Ora, non entrerò certo sullaopportunità che un ammini-stratore metta all’indice un cit-tadino che non si firma in quan-to intelligenza vuole che chi fa

Controcanto

Quarto potereun tale rilievo si sia chiesto seci sono le condizioni per po-terlo fare e se, eventualmente,avesse delle responsabilità nel-la mancanza di tali condizioni.Né sarò io a ricordare che co-munque un direttore responsa-bile del giornale risponde sem-pre di tutto ciò che pubblica.Mi pare più importante consi-derare come il potere politicosi atteggia rispetto alle critichepiù o meno velate ma semprelegittime, visto che vengonodai cittadini, e come si atteggiarispetto agli organi della co-municazione. Perché mai nonsarebbe opportuno criticare?E dove è scritto che si possonofare solo alcuni tipi di criticheo di osservazioni rispetto adaltre? E chi dà il potere ad unamministratore di stabilire cosadeve pensare un cittadino delsuo operato? E riguardo allacomunicazione: come può sta-bilire un amministratore cosadeve pubblicare un giornalerispetto a ciò che egli fa opensa? Il nostro è un piccolostrumento ma, sin dal giornodella sua prima uscita, non haavuto nessuno che gli dicessecosa dire e cosa scrivere o cosanon dire. Ma, in questo caso, ilproblema non sta nell’averlo onon averlo fatto quanto piutto-sto nell’esistenza di qualcunoche pensa che, visto la caricache ricopre, possa avere il po-tere di farlo. Come spesso suc-cede ci viene suggerito chesono ben altri gli argomenti

importanti: é il “ benaltrismo”che non manca mai di fare ca-polino.La stampa è stata definita unquarto potere. Uno strumentocioè che può mettere in discus-sione i Poteri veri. Il problemaè quando non lo fa, non quan-do esercita questa funzione.Viviamo in un Paese che non èriuscito in vent’anni a risolve-re un conflitto di interessi tra lapolitica e la comunicazione (lorivedremo adesso con la cam-pagna elettorale in corso e conle candidature di giornalisti chesi preannunciano) e possiamocosì ammettere che anche i pic-coli alla periferia dell’imperovogliano dire la loro. Ma forseun po’ di serietà non guaste-rebbe. Chi è eletto a funzioniamministrative non può pen-sare di avere il volante in manoe che non ci sia nessuno adisturbare il manovratore. Lademocrazia è qualcosa di di-verso e passa anche attraversoun confronto costante ed accu-rato con i cittadini e con glistrumenti che essi si danno.Bisognerebbe avere chiaro chemettere in discussione scelteamministrative non significaper forza tentare colpi di statoo fare azioni di lesa maestà.Eppure mi pareva che, a Gual-do, fosse abbastanza chiaro chequesto tipo di errori avesseroportato alla rovina un’altra am-ministrazione. Evidentementemi sbagliavo.

L’inizio di un nuovo anno por-ta a parlare di bilanci. Sia con-suntivi che preventivi.Quello che si è appena con-cluso è stato di nuovo un annodolce-amaro. Lo era stato l’an-no precedente e il 2012 nonha voluto essere di meno, qua-si fotocopiando il predeces-sore.Un campionato iniziato ma-lissimo - erano appena cinquei punti conquistati dopo novegiornate - e terminato conun’escalation incredibile, cheha portato il Gualdo al secon-do posto nella classifica delgirone di ritorno, in coabita-zione col Bastia vincitore delcampionato.Il quinto posto finale, esatta-mente come la stagione pre-cedente, dava diritto all’ac-cesso ai playoff. Nella stessamaniera si infrangevano, però,i sogni dei tifosi. Con unabrutta sconfitta in semifinalecontro quel Casacastalda chepoi trionferà agli spareggi na-zionali.La società si è rimessa in motola scorsa estate con l’amaro inbocca, ma con l’intenzione,dichiarata, di migliorare il ri-sultato raggiunto. L’inizio è

Sport - Calcio Eccellenza

Si è chiuso un anno dolce-amaroSi è sbloccato Bellucci e si ricomincia a sognare nel segno di Zoran Luzi

tre vittorie consecutive nelle ultime tre partite del 2012Marco Gubbini

stato esaltante, ma poi eccoun crollo inaspettato che faprecipitare il Gualdo in zonaplayout. La società corre airipari e decide di esonerareRoberto Balducci, al suo ter-zo anno da allenatore dei bian-corossi. Arriva un’altra ban-diera dei professionisti, ZoranLuzi, ex capitano delle squa-dre di Angelo Barberini, 267presenze con la maglia dellacittà della ceramicaA dicembre arrivano anchedue nuove pedine. Dalla Pon-tevecchio, ecco Giulio Bru-nori e Mattia Cecchini, rispet-tivamente difensore e centro-campista. I due si integranoalla grande e sono autori didue ottime prestazioni, oltreche protagonisti di due vitto-rie consecutive.Il resto è storia recente. Luzidichiara che l’obiettivo si spo-sta sulla salvezza, ma il Gual-do rialza la testa e scala pron-tamente la classifica grazie atre vittorie consecutive, in casacon la Narnese e nelle duetrasferte di San Venanzo eCittà di Castello. Un fine annocoi botti, che fa ben sperareper il 2013. La società stavacercando sul mercato anche

un attaccante, ma dopol’exploit di Paolo Bellucci –quattro reti in due gare – pro-babilmente andrà avanti coi“gioielli” di casa. Francioni,Vazzana e lo stesso Belluccihanno infatti permesso alGualdo di essere, per ora, ilterzo attacco più prolifico delcampionato.Questo, unito alla miglioredifesa, fa sognare in grandetutti. E sognare è sempre leci-to.

Martedì 18 dicembre, pressol’aula magna del liceo scien-tifico si è svolta la presenta-zione del volume Dopo la tem-pesta, il sole, edito dalla no-stra accademia, che raccogliele opere vincitrici e segnalatealla quinta edizione del Pre-mio Rocca Flea, a conclusio-ne della “I Settimana dellalettura”. Alla cerimonia, inuna giornata caratterizzata dauna fitta nebbia, hanno presoparte la Dirigente scolastica,prof.ssa Francesca Cencetti,la prof.ssa Elisa Amadori,membro della commissionegiudicante, la prof.ssa MariaDorotea Materazzi, in rappre-sentanza del Comitato di let-tura dell’Istituto “Casimiri”,cui è spettato il compito didesignare la graduatoria al-

Fra tempeste, sole e... nebbia fittaPresentata l’ultima iniziativa editoriale dell’Accademia

l’interno della rosa di operesegnalate dalla Commissionegiudicante e l’ing. LucianoMeccoli, presidente della ProTadino, organizzatrice insie-me all’Accademia dei Romiti.La prof.ssa Amadori ha ricor-dato il meccanismo di sele-zione delle opere ed ha resenote le valutazioni generaliespresse dalla Commissione,sottolineando come nelle ope-re il tema della tempesta siastato elaborato in maniera as-sai ampia e casisticamentearticolata, al contrario di quel-lo del sole, spesso dedotto al-l’interno delle trame dei rac-conti. La prof.ssa Cencetti,espresso i proprio compiaci-mento per come il meccani-smo di selezione abbia coin-volto dei giovani lettori-giu-

rati, ha evidenziato il valoreesistenziale del tema dellatempesta; argomento poi ful-cro dell’intervento dellaprof.ssa Materazzi, che haripercorso i racconti vincitorie segnalati alla luce delle im-pressioni emerse nel corsodella lettura da parte del Co-mitato di lettura. In preceden-za, l’ingegner Meccoli avevadistribuito ai partecipanti unascheda di votazione per sce-gliere il tema della nuova edi-zione, fra alcune proposte delComitato organizzatore.Il volume Dopo la tempesta,il sole, è attualmente in vendi-ta presso le librerie o presso lasede dell’Accademia deiRomiti.

Pierluigi Gioia

Il Consiglio Regionale, suproposta della III Commis-sione Regionale, ha sposatola linea dei partiti di opposi-zione di Gualdo Tadino (edella Scuola Media) ed hadeliberato a maggioranza (13sì ed 8 no) di concedere unanno di proroga allo statusquo della F.Storelli che, quin-di, nel prossimo anno nonverrà aggregata alla Direzio-ne Didattica. È stata cosìdisattesa la volontà del Con-siglio Comunale di GualdoTadino (a maggioranza), del-la Commissione Tecnica del-la Provincia e della stessagiunta regionale che avevanodato l’ok per l’accorpamento.Al netto delle varie prese diposizione a favore e controquesta decisione (la giuntacomunale ha parlato di sgar-bo istituzionale mentre San-dra Monacelli ha scritto che“è stata presa una decisionelegata esclusivamente all’ap-partenenza partitica e di coa-lizione, al solo scopo di met-tere in difficoltà un altro entesolo perché di colore diverso.Questo è inaccettabile”) c’èda dire che (al di là della solu-

Riordino rete scolastica

Un anno di proroga allascuola Media “F. Storelli”

Un’inutile diatriba trascinatasi per mesi per non concludere nullazione sostanzialmente politi-ca) su tutta la vicenda c’è unacerta responsabilità ed ambi-guità della Regione. Le lineeguida sulle quali le varie isti-tuzioni scolastiche ed i comu-ni avrebbero dovuto basare leloro proposte indicavano deipercorsi ben delineati tenen-do conto della legge naziona-le (che non assegna DirigentiScolastici e dirigenti ammini-strativi agli Istituti con menodi 400 alunni) ed auspicandola costituzione di istituti com-prensivi dall’infanzia allamedia. Ci sarebbe stata unavasta convergenza su un Isti-tuto Comprensivo ScuolaMedia- Casimiri (così hannodeliberato la Direzione Didat-tica e l’Istituto Casimiri) an-che perché è sempre più insi-stente la voce che il numero

minimo degli alunni per man-tenere l’autonomia dovrebbeessere elevato a 600 (per lescuole di montagna). Una taleipotesi sembra sia statainformalmente avanzata allaRegione dalla amministrazio-ne comunale ma la rispostasarebbe stata negativa per iltimore di creare degli imbuti(come orientamento per leiscrizioni) dalla Media agliIstituti Superiori eventual-mente ad essa accorpati.Superando le polemiche che,ormai, non hanno più senso, èauspicabile che la Regioneutilizzi questo anno di proro-ga per rivedere le sue lineeguida e prospettare una futurariorganizzazione che metta alriparo gli Istituti gualdesi daqualsiasi ulteriore terremoto.

di Carlo Catanossi

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Meteo IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 12pag. pag. pag. pag. pag. 1414141414

Tutti conoscono, già in que-sta rubrica, è stata citata unavolta, la storiella dei duepolli. Se entrambi vengonomangiati da una persona ead un’altra non ne resta nem-meno uno; secondo la mediane hanno mangiato uno atesta. La media, dunque, èbugiarda e solamente indi-cativa. Quest’assunto diven-ta particolarmente chiaroesaminando i dati e le mediedel 2012 appena trascorso.Un anno senza regoleDal freddo pungente al cal-do atroce, dalla siccità alnubifragio: il 2012 ha cono-sciuto tutte le situazioniestreme. Ecco perché,sommate fra loro, siannullano e danno unamedia che è nel com-plesso quasi identica aquella trentennale e aquella degli ultimi tre-dici anni. Facciamoqualche esempio. Ilmese di febbraio 2012è stato il più freddoregistrato da questastazione meteo (1°C dimedia contro 1,5 delfebbraio 2005) e, alsuo interno, ha con-templato il periodo piùlungo con temperatu-

Meteo&CO: rubrica di meteoclimatologia a cura di Pierluigi Gioia

Un anno nella media, per modo di dire…Dal freddo glaciale al caldo atroce, dalla siccità alla pioggia intensa.Un anno senza mezze misure che, paradossalmente, non esula dalle medie

re negative mai registratodalla stazione meteo di Pa-lazzo Mancinelli (ben 8 gior-ni) e il periodo con tempera-tura media diurna negativapiù lungo (14 giorni). In-somma, un mese da Europacentrale più che da Italiapeninsulare. Si aggiungaanche la minima più bassadegli ultimi dieci anni (-10,9°C). Eppure, a poca di-stanza di tempo, il 2012 haanche registrato la secondaestate più calda dell’ultimoquindicennio, seconda soloal 2003, il secondo mese diagosto più caldo mai regi-strato – con ben 25,5°C di

media, oltre 3°C superiorealla norma – ed uno dei peri-odi di siccità più lunghi eduri che si ricordino e varicordato che il marzo del2012 è stato il secondo mesepiù arido mai registrato dal-la stazione meteo (con appe-na 13,6 mm). D’altro canto,tornate le precipitazioni apartire da settembre, il mesedi novembre è stato il secon-do novembre più piovoso delquindicennio, dopo l’inarri-vabile novembre 2010 (conquasi 300 mm). Nulla, sepensiamo che a Genova, nelnovembre 2012, sono cadutiquasi 800 mm (sic!) di piog-

gia!Una tendenzainteressanteIl 2012 ha, delresto, ripropostouna tendenzache sta quasi perdivenire una ca-ratteristica cli-matica tipica della nostra lo-calità. Negli ultimi tredicianni, ben cinque volte ilmese di febbraio è stato piùfreddo di gennaio. Questofatto si è ripetuto, insomma,con una costanza tale che lamedia mensile di gennaio efebbraio degli ultimi tredicianni si è di molto avvicina-

ta: 4,5°C gennaio,4,7°C febbraio.Molto probabil-mente, nei prossi-mi anni, febbraiocolmerà il mesemediamente piùfreddo dell’anno.Perché? Che fac-cia più freddo afebbraio, quando ilsole è ormai alto ele giornate si sonoallungate, può es-sere dovuto ad unacondizione di iner-zia termica (cioèdifficoltà di raf-

freddamento o riscaldamen-to) dovuta all’influenza de-gli oceani. Il gran surriscal-damento oceanico, moltoprobabilmente legato allagrande attività solare degliultimi settanta-ottant’anni,fatica a dissiparsi persinodopo un periodo ormai lun-go otto anni di bassa attivitàdella nostra stella. Quindi,anche se globalmente le tem-perature medie non salgonopiù, il clima mostra ancoranotevoli alterazioni.A gara di primatiPer altro, dall’analisi delleprecipitazioni del 2012, sinota che, oltre ad una quan-tità totale che è di poco su-periore alla media trenten-nale (1187 contro 1149 mm)ed inferiore a quella degliultimi tredici anni (1236mm), il mese di novembretorna ad essere il più piovo-so, anche se, nell’ultimoquindicennio, dicembre tie-

ne saldamente la prima po-sizione, come in tutti i climisub-tropicali dell’Italia cen-tro-meridionale. Aprile,però, si conferma piovosis-simo e questo riallaccia ilnostro clima a quelli sub-continentali dell’Italia set-tentrionale.ProspettiveIl 2013, invece si apre conun evento di grande portata:un MMW, vale a dire unriscaldamento “maior” del-la stratosfera, come quelloche nel 1985 provocò laceleberrima ondata di gelo.Al momento di andare instampa, gli effetti potrebbe-ro già essersi manifestati,con una cospicua ondata difreddo e neve sull’Europa;ma di questo eventostratosferico discuteremo ilprossimo mese, quando –forse – verificheremo se ecome ci siano stati effettianche sul nostro Paese.

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InformazioniIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1 pag. pag. pag. pag. pag. 1515151515

Distretto sanitarioOrario servizi specialisticiChirurgia (0759109378) Mercoledì (15,30-17,30)Dermatologia (0759109377) Sabato (10-13)Fisiatria (0759109378) Da Lunedì a sabato (08,30-12,30)Fisioterapia (0759109282) Dal lunedì al sabato (8-14)Oculista (0759109374) Martedì e Giovedì (13-17,30)Disturbi cognitivi (0759109378) Martedì (9- 12)Neurologia (075919374) Lunedì e giovedì (14- 17)Ortopedia (0759109378)Mercoledì (8,30-12,30) Giovedì (14,30-18,30)Odontoiatria (0759109372)Da lunedì a venerdì (8,30-12,30) Lunedì e giovedì (14-18)Psichiatria (0759109374)Lunedì, giovedì e venerdì (10-12)Medicina sportiva (0759109373)Martedì e giovedì (13-17) Giovedì (9-12,30)Prelievi domiciliari (0759109299/294)Tutti i giorni (7,45-8,45)Assistenza domiciliare infermieristica (0759109345)Tutti i giorni (09,30-13; 14-19)Visite domiciliari specialistiche e cure palliative(0759109345) Lunedì, mercoledì e venerdì (14-19)Vaccinazioni (0759109345)Martedì, giovedì (8,30-12,30) Venerdì (10-12,30)Medicazioni (0759109345)Lunedì, mercoledì e sabato (10,12,30)Centro prenotazioni (0759109223/224)

IL NUOVIL NUOVIL NUOVIL NUOVIL NUOVO O O O O Informa

IL CVS di Gualdo Tadino

Il C:V:S (Centro di Volontariato Sociale della CaritasDiocesana) è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle12 ed il martedì e giovedì dalle 16,00 alle 18,00 nellasede di via Monte Alago (parrocchia di S.GiuseppeArtigiano) Telefono e fax 075910261

Orario Museo Rocca Flea:dal martedì alla domenica 10,30-13 e 15-18Orario Museo dell’emigrazione:dal martedì alla domenica 10-13 e 16-18,30Orari festivi SS Messe:S.Benedetto- 7,30 - 9,10 - 11,15 –18Divino Amore, 8 - 9,30 – 11 - 17,30SS. Annunziata, 17,30S. M. Madre di Dio (S.Rocco) 9 -11S. Giuseppe Artigiano (Cartiere) 9 –11Madonna del Soccorso:16Turni delle farmacie:20 gennaio: Farmacia Comunale27 gennaio: Farmacia Capeci (333.4154771)3 febbraio: Farmacia Comunale10 febbraio: Farmacia CapeciReperibilità gennaio: Farmacia CapeciReperibilità dicembre: Farmacia CalaiNumeri Telefonici utiliFarmacia Cerqueto 9142234Farmacia Cogolli (Rigali) 0759140054Farmacia Comunale Calai 075912236Farmacia Capeci 0759142101Municipio (centralino) 075915021

Carabinieri 075912220Infopoint 0759150263Polizia municipale 075910443Corpo Forestale 075916291Nuovo Ospedale Branca 075 9270801Croce Rossa 075912179A.N.A.CA. (Ass nuova assistenza cardiopatici)lunedi/sabato (09-13) 0759142044Guardia Medica 0759109259EASP (Ente Ass. Serv. Pers.) 075910294Umbria. Mobilità 075910340 e 075916100Isola ecologica 075 9142561Museo Rocca Flea 075916078Museo dell’emigrazione 0759142445Servizio Taxi Bensi (Fossato) 075919202Ufficio Postale 075916846 “ “ Succursale 0759142210Umbria acque 07550593202 e

075505931“ “ numero verde 800250445Gas Segn. Guasti 800900999ENEL 800900800Poligono di tiro Sascupo 3338280628ACI – Ufficio 075912111

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Informazioni IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 1pag. pag. pag. pag. pag. 1616161616

Martedì 20 novembre ilRotary Club di Fiesole haconsegnato una borsa distudio alla giovane violi-nista gualdese GaiaTrionfera, una delleallieve più giovani delMaestro Vernikov.I questa occasione la stes-sa ha eseguito brani chehanno fatto risaltare le suequalità virtuosistichecome lo studio di Kreutzere l’estratto dal concerto n.7 di Rode, ma anche quel-le più espressive con l’ese-cuzione di un preludio dallaterza Suite di Sàch.Gaia dall’età di nove anni

Un trofeo per Gaia Trionfera

frequenta la Scuola di Musi-ca di Fiesole dove il MaestroVernikov ne ha intuito lepotenzialità prendendola

Tantissimi complimen-ti a Osvaldo Pigliapocoe Lucia Colonna per iloro meravigliosi 60anni di matrimonio fe-steggiati il 7 dicembrecircondati dall’affettodella famiglia. Tantiauguri e un grande ab-braccio dai figli Patriziae Alessandro, la nuoraMaria Carla e i nipotiValeria, Vittoria e Leo-nardo.”

Nozze di diamante

Auguri mamma

L’8 dicembre mamma Gina (Scaramucci-Mattioli) ha compiuto 89 anni, festeggia-ta dai figli, nipoti, pronipoti, badante e parenti prossimi: un bel quadro di quattrogenerazioni! Auguri mamma

Rolando

sotto la sua ala protettrice edandole la possibilità di pro-gredire velocemente nei suoistudi.

Immagine del concerto incomune eseguito dalla Co-rale Cai-Casimiri, direttadal M° Felice Pericoli, e

22 Novembre, Santa Cecilia:Insieme in concerto

dalla Banda Musicale Co-munale, diretta dal maestroSesto Temperelli in occa-sione della festività di Santa

Cecilia, protettrice dei mu-sicisti, presso la BasilicaConcattedrale di San Be-nedetto.

Corale CAI e Banda Musicale