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il Cantico MENSILE DELLA FRATERNITÀ FRANCESCANA COOPERATIVA SOC. FRATE JACOPA ANNO 77 - 7-8/2010 POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 E 3 ROMA/AUT. N. 54/2010 AMM.NE: VIALE MURA AURELIE, 8/9 - 00165 ROMA 7-8/2010

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Page 1: N 7-8-2010:N. 3-2007 · un’anima sola”, la gioia inestimabi-le di ricevere dal Signore il dono di vivere una pagina di storia. Pro-viamo a raccontarvi questa gioia. È la gioia

il Cantico

MENSILE DELLA FRATERNITÀFRANCESCANA

COOPERATIVA SOC. FRATE JACOPA

ANNO 77 - 7-8/2010POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. - D.L. 353/03

(CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46)ART. 1 COMMA 2 E 3 ROMA/AUT. N. 54/2010

AMM.NE: VIALE MURA AURELIE, 8/9 - 00165 ROMA7-8/2010

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SOMMARIO3 Editoriale

Venne nella nostra fragile umanità.p. Lorenzo Di Giuseppe

IN ASCOLTO

9 Il Sinodo del Medio Oriente.Intervista a Nikola Eterović.A cura di Vincenzo Corrado

10 Appello alla Comunità Internazionale.Dal Messaggio del Sinodo al Popolo diDio

11 Congresso della stampa cattolica.A cura di Lucia Baldo

ATTUALITÀ

12 Succede nel mondo. Ma la tecnologianon basta.Luigi De Carlini

13 Tv e Minori: Più impegno dalla politica.Intervista a Elisa Manna

TRASPARENZA

5 Pellegrinaggio in Terra Santa. “Quale gioiaquando mi dissero: andremo alla Casa delSignore. E ora i nostri piedi si fermano alletue porte, Gerusalemme!».Maria Rosario Restivo

SPECIALE CAPITOLO

14 La grazia del ritorno alle Fonti.Renato Dal Corso

18 Messaggio del Capitolo delle Fonti “IlSignore mi donò dei fratelli”.Fraternità Francescana Frate Jacopa

SPECIALE CANONIZZAZIONES. CAMILLA BATTISTA VARANO

19 Quel nodo alla gola per un’emozione unica.Le Sorelle Clarisse di Camerino

21 Amore per i nemici. Ricambiare il malecon il bene.S. Camilla Battista Varano

22 Cammina, corri, vola nella via di Dio.S. Camilla Battista Varano

FRATERNITÀ

4 Il Cantico continua.4 Cooperativa Sociale Frate Jacopa.

3a di copertina: Educare alla vita buona delVangelo. Marco Doldi (Da Sir 75).

Fotografie di copertina: Natività (Grotta deiPastori); Terra Santa, invocazione di pace.

IL CANTICO 7-8/2010MENSILE DELLA FRATERNITÀ FRANCESCANA

COOPERATIVA SOC. FRATE JACOPA

DIRETTORE RESPONSABILE: Argia PassoniREDAZIONE: Argia Passoni, Graziella Baldo, Luigi Moro, Lorenzo Di Giuseppe,

Loretta Guerrini, Lucia Baldo, Maria Rosaria Restivo, Giorgio Grillini, Nicola Simonetti.GRAFICA: Maurizio Magli.

EDITORE: Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa00165 Roma - Viale Mura Aurelie, 8/9 - Codice fiscale 0958833100

Tel. 06 631980 - Fax 06 632494 - e-mail: [email protected] - www.coopfratejacopa.it

Abbonamenti € 20 (Abbonamento estero € 30) da versare sul ccp n. IBAN IT-37-N-07601-02400-000002618162intestato a: Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa - 00165 Roma - Viale Mura Aurelie 8/9.

Nella quota associativa è compreso l’abbonamento.

La collaborazione è gratuita. Manoscritti e foto non sono restituiti anche se non pubblicati.

Ai sensi del Codice in materia di protezione dati personali la Società Cooperativa Sociale Frate Jacopagarantisce che i dati personali relativi agli abbonati a “Il Cantico” sono custoditi nel proprio archivio elettronico

con le opportune misure di sicurezza e sono utilizzati esclusivamente per l’invio della rivista.

Registrazione Tribunale di Roma n. 9717 del 10.03.1964Anno 77 - n. 7-8/2010 - Poste italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)

art. 1 comma 2 e 3 Roma/aut. n. 54/2010

Stampa: PO.LI.GRAF S.r.l. - Via Vaccareccia, 41/b - 00040 Pomezia (Rm) - Tel. 06 9106822 - Fax 06 9106862Finito di stampare il 2 dicembre 2010

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Una brezza leggera e un sole meraviglioso che siaffaccia subito dopo la solenne formula di canonizza-zione e ci accompagna per tutta la celebrazione; ilnodo alla gola di un’emozione unica e lo stomacostretto dalla grandezza di un momento storico irripeti-bile; il brivido che corre tra noi e in noi, il palpito deinostri cuori e quelle lacrime, calde e commosse, che laSanta della lacrimuccia ci ha fatto versare... Sono solopallidi tentativi di esprimere la profondità della gioiache il 17 ottobre ci ha riempito il cuore, dopo tantefatiche e una secolare attesa. Udire il nome di CamillaBattista Varano risuonare nella piazza di San Pietro,ascoltare le sue parole riecheggiare in quel luogodenso di storia, sentire il papa che la proclama santa ela indica alla Chiesa universale come modello di fedee di umanità: è stato un evento unico per la storia ditutti noi e avere il privilegio di essere lì, insieme suquel sagrato, è stata per noi una grazia unica. Quante storie si sono intrecciate su quella piazza,quanti preparativi, quante emozioni condivise... e, sututto, la gioia di sperimentare la comunione di unamedesima commozione, l’esultanza di sentirel’abbraccio della piazza e di quella folla numerosa,venuta dalle più diverse parti del mondo per ricordar-ci la bellezza, l’umiltà, la fedeltà della Chiesa cheancora crede e spera, ancora ama e soffre per il vange-lo, nel silenzio della vita quotidiana e nella semplicitàdi piccole comunità, come la nostra. Ci hanno chiesto in molti: cosa siprova? La gioia impagabile di sen-tirsi parte di una moltitudine im-mensa che ha “un cuor solo eun’anima sola”, la gioia inestimabi-le di ricevere dal Signore il dono divivere una pagina di storia. Pro-viamo a raccontarvi questa gioia.È la gioia semplice di essere state ospi-tate a casa “Frate Jacopa” e di averpotuto sperimentare l’accoglienzagenerosa dei nostri fratelli terziari: conla loro fraterna ospitalità ci hanno fattorespirare un clima di famiglia e cihanno regalato la gioia e il calore diuna condivisione piena e di una parte-cipazione profonda all’evento dellacanonizzazione. È la gioia inattesa del mattino disabato 16, l’emozione che ci ha coltoall’improvviso quando, arrivando aSan Pietro per le prove, abbiamovisto sventolare l’arazzo della nostra

Camilla Battista, con quell’immagine che ci haaccompagnato in questi mesi: il suo volto, la coronagettata a terra, il suo sguardo rivolto al Crocifisso, ilsuo scrivere e la sua storia erano offerti alla Chiesa eal mondo, erano davanti alla Chiesa, con la Chiesa eper la Chiesa, a indicare il primato di Cristo povero ecrocifisso per noi. E noi, davanti a quei sei volti, insie-me agli altri attori delle cause, a condividere le storiee le emozioni, a raccontarci e scambiarci esperienze erisonanze. È la gioia intensa della bellissima celebrazione deiVespri nella chiesa di San Salvatore in Lauro: unagioia profonda regalataci dalle tante persone della dio-cesi e delle Marche, specie quelle residenti a Roma,che hanno condiviso la preghiera e un’atmosfera diraccoglimento e ringraziamento che ci ha introdottonel clima di festa. Abbiamo potuto gustare la Parola diDio e le parole di Camilla Battista, la presenza dell’ar-civescovo, delle sorelle, dei fratelli del primo ordine,dei terziari e dei numerosi amici della nostra comuni-tà, le appassionate parole del card. Comastri e delministro generale dei frati minori, il canto che ci haavvolto.È la gioia unica di poter partecipare alla celebrazionedella canonizzazione dal sagrato, insieme a tanti vescovie sacerdoti, frati e laici della nostra terra. È stato commo-vente essere lì, con il nostro abito di clarisse, e poter spe-

QUEL NODO ALLA GOLAPER UN’EMOZIONE UNICA

Suor Chiara Laura e Suor Laura Cristina portano le offerte al Papa.

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rimentare come il carisma di Chiarad’Assisi sia una luce per il nostrotempo. È stato altrettanto bello vede-re i frati della nostra provincia, im-pegnati ed emozionati nel servizioliturgico, a rappresentare quei fratidell’Osservanza così importanti perCamilla; così come avere i nostrifratelli cappuccini e i sacerdoti delladiocesi attorno a noi, a ricordare ilprofondo e tenace legame di Ca-milla Battista con la chiesa, e ilpopolo della nostra chiesa locale edelle Marche, che con la sua presen-za ci ha fatto capire che ciascunol’ha riconosciuta come santa, vicinae amata. La gioia indimenticabile per noi,per la diocesi e per la famigliafrancescana è quella delle ore 10.44, momento solen-ne in cui Benedetto XVI ha proclamato la santità diCamilla Battista, iscrivendola nell’albo dei Santi e

donandola a tutta la chiesa come esempio di vita ecome sorella che intercede per tutti. Santa CamillaBattista è la prima clarissa canonizzata nel terzo mil-

lennio: è il compimento di una lunga atte-sa e profezia per l’avvenire, è la chiamataa confrontarsi con la sua figura e con lasua vita evangelica. La gioia più grande è stata quella che ciha pervaso alla processione con la reli-quia e al momento dell’offertorio. In queltratto di strada che abbiamo percorsoprima di arrivare dal papa, ciascuna di noiha portato con sé il cammino di questianni, i tanti volti dei fratelli incontrati, ditutte le persone che erano in piazza o cheerano rimaste a casa. Insieme alla pisside,abbiamo offerto tutte le gioie e le speran-ze, tutte le sofferenze e i desideri cheognuno porta nel cuore. L’intera diocesi,tutta la comunità ecclesiale delle Marche,tutte le intenzioni di preghiera, abbiamovoluto consegnare al Signore e affidarealle mani del santo padre e all’intercessio-ne di santa Camilla Battista. Una gioia storica, la nostra, ma soprattut-to una gioia condivisa, testimoniata dallenumerose telefonate, mail e lettere ricevu-te nei giorni successivi alla canonizzazio-ne, una condivisione che ci spinge a rin-graziarvi tutti per la vostra calorosa parte-cipazione. Questa gioia che condividiamosia occasione preziosa di crescita nellacomunione e sia sorgente di rendimentodi grazie al Signore che ci ha donato divivere un evento unico. Il dono dellacanonizzazione di Camilla Battista sioffre a noi come tempo di grazia: punto diarrivo di un cammino fatto insieme e frut-to di tanto lavoro; punto di partenza versouna sequela sempre più radicale delSignore Gesù Cristo.

Le Sorelle Clarisse di Camerino

Sr. Rossella Chiara, Sr. Chiara Vichtorya e Fra Luca portano la reliquia della Santaall’altare.

Le Clarisse di Camerino e di San Severino a Casa Frate Jacopa.

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Ama i tuoi nemici. Fa’ del bene a tutti quelli che tiodiano. “Sii operatore di pace verso coloro che odia-no la pace” (Sal 119).Nella vita religiosa Dio non viene mai meno a chi loama di spiritualissimo amore. In un modo o nell’altrofa guadagnare all’anima tesori infiniti.Sappi, anima benedetta, che quella monaca era statadotata da Dio di molte grazie spirituali. Gesù le aveva

dato segni di benevo-lenza e di amore singo-lari. Ella è sempre stataassetata di questa gra-zia: amare con tutto ilcuore chi le fa delmale, molto più che chile fa del bene. Questa serva di Gesù,nelle sue orazioni non sistancava mai di ripetereal Signore: “O mio cle-mentissimo Iddio, se Tumi rivelassi tutti i segre-ti del tuo sacratissimo

Cuore e ogni giorno mi mostrassi tutte le gerarchie ange-liche, se ogni giorno io risuscitassi i morti, non crederòper questo che Tu mi ami di infinito amore. Ma quando sentirò di avere ottenuto la grazia di un per-fetto amore, cioè di far bene a chi mi fa male, di dir benee lodare chi so che dice male di me e a torto mi biasima,allora soltanto, per questo segno infallibile, Padre mioclementissimo, crederò di esserti vera figlia. Soltantoallora sarò conforme al tuo dilettissimo Figlio GesùCristo Crocifisso, che è l’unico bene dell’anima mia,conforme a Lui, o Padre, che essendo in croce ti pregòper i suoi crocifissori”.Ora, a tale serva di Gesù sembra di aver ottenuto questagrazia. Nel suo animo non sente alcun risentimento perqualsiasi ingiustizia le venga detta o fatta. Se poi ellaabbia ricevuto ingiurie gravi e a torto, non te lo scrivo.Dio lo sa e lei pure. Prova però grandissimo piacere afare e dire cosa gradita ai suoi denigratori. Soltantol’addolora il danno di quelle anime meschine, e contutto il cuore prega Dio che non lo imputi loro a pecca-to. Talvolta recita un Pater e un’Ave in più in questosanto gioco della gran perfezione.Così voglio che faccia tu pure, anima benedetta. Seguigli esempi sicuri di questa tua madre, che ti è tanto

AMORE PER I NEMICI,RICAMBIARE IL MALE CON IL BENE

Tratto da “Istruzioni al discepolo” di S. Camilla Battista Varano

Le “Istruzioni al discepolo” sono state scritteintorno al 1501. Il Papasogli, nella sua biografiadella Beata definisce le “Istruzioni” come “operabreve e densa, ma pur chiara, e concepita inmodo originale; apparentemente, cioè, come unaserie di moniti e consigli che una ignota madrespirituale dà a un discepolo altrettanto incogni-to”.Si ritiene comunemente che il destinatario sia,invece, il Frate Minore Giovanni da Fano, padrespirituale della Beata. Dietro ripetuta preghieradi quest’ultimo, la “figlia” diventa madre spiri-tuale e non ha quindi alcuna difficoltà a raccon-targli i segreti del proprio cuore. Sono dieci le istruzioni o consigli che la Beataoffre al discepolo: una specie di decalogo. È dav-vero una madre che apre il proprio cuore al disce-polo perché gli vuol bene, cioè perché desidera ilsuo progresso spirituale. Qualche volta, perciò,non le manca il richiamo, tanto più forte quantopiù si pensa che viene dal cuore di una madrepremurosa.D’altra parte l’esperienza stessa dell’Autrice nedà conferma. Questo suo scritto, tanto autobio-grafico, ce la mostra infatti “alta ed umile, –ancora il Papasogli – pacificata eppure attiva,nella sua incessante salita verso la perfezione”.

Roma - I solenni Vespri in S. Salvatore in Lauro alla vigilia della Canonizzazione.

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diletta. Ella questo ti scrive per tua edificazione.Spero, nel Signore Iddio e nella tua prudenza, che iltempo speso in ciò non resti senza frutto, ma sia disomma utilità al tuo cuore.Quello che puoi fare in un anno, non farlo in due.Cammina, corri, vola nella via di Dio. I virtuosi cam-minano, i sapienti corrono, gli innamorati volano. Sepuoi correre, non camminare. Se puoi volare, non cor-rere, perché il tempo è breve.Nella via di Dio sempre devi andare avanti, mai torna-re indietro. Se al fuoco non si aggiunge legna, prestosi spegne. Se l’anima non aggiunge virtù a virtù,l’amore vien meno. Avendo, l’anima, incominciatogenerosa con il “Credo in Dio”, finirà poi con la“risurrezione della carne”, distratta cioè in mille pen-sieri e preoccupazioni mondane.Dio, nella sua eterna, infinita bontà, si degni di allon-tanare te e ogni anima cristiana da tale strada!Dunque, se vuoi fare gran profitto, temi Dio e amaquelli che ti calunniano. Veglia su di te, apri gli occhidell’anima, tieni la mente ancorata a Dio!Pochi sono coloro che desiderano ardentemente digiungere a questa perfezione angelica. Il nostro beni-gnissimo Gesù l’ha insegnata con la sua stessa dolcis-sima bocca. Ma pochi sono coloro che giungono allaperfezione vera: amare, cioè, i propri nemici.Voglio, anima benedetta, che nella tua consacrazionea Dio tu sia perfetta, specchio di virtù e di santità aituoi fratelli. Come nel mondo, essendo tu nello statosacerdotale, hai superato in virtù, onestà e dignità ituoi compagni e superiori, ora nello stato religiosonon rimpicciolire l’animo tuo generoso, magnanimo evirile.“Nel difficile si accresce la virtù”, dice il Filosofo.Difficilissima cosa è amare i propri nemici, dunquemassima la virtù. Quando l’anima è cresciuta in grazianon ha più nemici. Le è amica e cara ogni persona chel’aiuta a farsi santa. Come è bella questa teologia!Quanto utile, se fosse compresa da noi tutti!L’anima allora ha per nemica solo se stessa. Il mondoe l’inferno le sono amici, nessuno le impedisce più laSalvezza, se non i suoi affetti disordinati. Pacificatacon se stessa, è in pace con tutti.Beato te, se arriverai a questo grado! Qui è nascosto ilgerme dell’impassibilità futura. Qui è celato il tesorodella pace per la mente e per il cuore. Chi non entraqui non trova alcun bene in questa vita mortale. Quil’anima giubila con Dio. Dio vuole pace, perché è Redi pace. Vuole abitare solo con gli operatori di pace.

Guardati, guardati dall’essere del numero dei religiosistolti, inquieti, contenziosi, litigiosi, che si insospetti-scono a ogni muover di foglia. Ogni pulce sembra loroun cavallo, ogni pagliuzza una insuperabile trave. Meschini, infelici! Mai Dio abiterà con la sua Grazianelle loro anime in questo mondo. Nell’altro, poi, cisarà da fare!...Appigliati al mio consiglio. Se cercherai riposo, inogni cosa troverai riposo. La pace riposerà così nel tuocuore, nella coscienza e nella mente tua. La pace siacquista con l’osservare i precetti evangelici: amaresinceramente senza finzioni e di tutto cuore i proprinemici. ��

Cammina, corri, vola nella via di Dio.I virtuosi camminano, i sapienti corrono, gli innamorati volano.

Se puoi correre, non camminare.Se puoi volare, non correre, perchè il tempo è breve.

Tu, o Signore, per grazia sei nato nell'anima mia,mi hai donato la Tua Luce, Luce di Verità

Via per venire a te, vero paradiso!Nelle tenebre e oscurità del mondo mi hai fatto

vedere, udire, parlare e camminare nella Tua Luce.

O dolce Signore, dammi grazia che io ti restituiscaamore per amore, sangue per sangue, vita per vita,

perchè con la mia vita sempre io lodi, benedicae glorifichi Te, ed edifichi i fratelli.

Domanda a Dio questa mirabile rivelazione:Egli ti sveli te stesso, ti faccia conoscere chi sei,

quanto puoi, quanto sai e quanto meriti.Senza questa rivelazione nessuno mai diventerà santo.

È un segreto che non s'impara da altri;è chiuso nel Cuore sacratissimo di Gesù Crocifisso.

O Signore, non permettere che mi perdae anneghi nel mare, perchè tanto mi hai cercato

e tanto ti sei affannato per togliermi dalla tempesta.Ricordati, Gesù mio, quanto ti sono costata cara,ricordati che prezzo pagasti per me sulla croce,

ricordati di quello che ho avuto voglia di faree non di quello che ho fatto!Accoglimi, attirami a Te in Te,

dolce Dio mio, eterno vero e sommo Bene.

Dagli scritti di S. Camilla Battista Varano