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SMART ETHYLOMETER Teoria e Costruzione Pietro Pennestrì L.S.S. Isacco Newton - Roma

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Page 1: Mq3 presentazione

SMART ETHYLOMETERTeoria e Costruzione

Pietro Pennestrì

L.S.S. Isacco Newton - Roma

Page 2: Mq3 presentazione

SOMMARIO

1. Motivazioni

2. Descrizione del Progetto

3. L’Alcohol Etilico

4. Metabolismo dell’Alcohol

5. Il Sensore

6. Taratura del Sensore

2

Page 3: Mq3 presentazione

MOTIVAZIONI

Page 4: Mq3 presentazione

MOTIVAZIONI

# Nel mondo sono 3.3 milioniall’anno i decessi causatidall’abuso di alcohol.

# Circa il 30 % degli incidentistradali in Italia sonocorrelati all’abuso di alcohol.

4

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MOTIVAZIONI

# Nel mondo sono 3.3 milioniall’anno i decessi causatidall’abuso di alcohol.

# Circa il 30 % degli incidentistradali in Italia sonocorrelati all’abuso di alcohol.

4

Page 6: Mq3 presentazione

MOTIVAZIONI

# La fascia dei giovani dagli 11ai 24 anni è quella più arischio per abuso disostanze alcoliche;

# È in aumento il numero dipersone cheresponsabilmente scelgonodi limitare il consumo dialcohol in funzione dellasicurezza alla guida.

5

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MOTIVAZIONI

# La fascia dei giovani dagli 11ai 24 anni è quella più arischio per abuso disostanze alcoliche;

# È in aumento il numero dipersone cheresponsabilmente scelgonodi limitare il consumo dialcohol in funzione dellasicurezza alla guida.

5

Page 8: Mq3 presentazione

MOTIVAZIONI

# Aumentare la sensibilità deigiovani al problemadell’abuso di alcohol.

# Possibilità di riprodurre ilprogetto da parte di altristudenti, grazie allacondivisione in rete.

6

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MOTIVAZIONI

# Aumentare la sensibilità deigiovani al problemadell’abuso di alcohol.

# Possibilità di riprodurre ilprogetto da parte di altristudenti, grazie allacondivisione in rete.

6

Page 10: Mq3 presentazione

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Page 11: Mq3 presentazione

LO SMART ETHYLOMETER - FUNZIONI

8

Page 12: Mq3 presentazione

LO SMART ETHYLOMETER - COMPONENTI PRINCIPALI

Sensore MQ3

Schermo LCD

Scheda Arduino

Scheda 1Sheeld

Smart Ethylometer PCB

9

Page 13: Mq3 presentazione

LO SMART ETHYLOMETER - CABLAGGI PCB

MQ

3

LM35

switch

1312111098765432

5VA0

AR

EF

GN

D

RE

SE

T

3V3

A1

A2

A3

A4

A5

VIN

GN

D

GN

D

IOR

EF

0 1TX

0

RX

0

LED1

LCD

2.2

k Ω

10 k

Ω

10

Page 14: Mq3 presentazione

L’ALCOHOL ETILICO

Page 15: Mq3 presentazione

FORMULA

L’etanolo è un alcole, ovvero una sostanza organica che deriva daun alcano a cui è stato sostituito un atomo di idrogeno H, con ungruppo ossidrile OH.

In particolare, l’etanolo deriva dall’etano, presenta la seguentestruttura

H C

H

H

C

H

H

OH. (1)

12

Page 16: Mq3 presentazione

PROPRIETÀ CHIMICHE

H C

H

H

C

H

H

OH.

# La molecola ha una partepolare, rappresentata innero, e una apolare in rosso.

# È una sostanzatendenzialmente volatile edinfiammabile.

# La presenza di legami aidrogeno intermolecolari,favoriscono l’alta solubilità inacqua e un punto ebollizione(circa 78,37 C) alto rispettoal corrispettivo idrocarburo,etano (circa -183 C).

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PROPRIETÀ CHIMICHE

H C

H

H

C

H

H

OH.

# La molecola ha una partepolare, rappresentata innero, e una apolare in rosso.

# È una sostanzatendenzialmente volatile edinfiammabile.

# La presenza di legami aidrogeno intermolecolari,favoriscono l’alta solubilità inacqua e un punto ebollizione(circa 78,37 C) alto rispettoal corrispettivo idrocarburo,etano (circa -183 C).

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PROPRIETÀ CHIMICHE

H C

H

H

C

H

H

OH.

# La molecola ha una partepolare, rappresentata innero, e una apolare in rosso.

# È una sostanzatendenzialmente volatile edinfiammabile.

# La presenza di legami aidrogeno intermolecolari,favoriscono l’alta solubilità inacqua e un punto ebollizione(circa 78,37 C) alto rispettoal corrispettivo idrocarburo,etano (circa -183 C).

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Page 19: Mq3 presentazione

PROPRIETÀ ORGANOLETTICHE

# È un liquido incolore.# Ha un odore caratteristico e

pungente.# Ha un gusto dolce.

14

Page 20: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL

Page 21: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL

Dopo aver ingerito una bevanda alcolica

# dal 90 % al 95 % dell’alcohol viene metabolizzato a livelloepatico;

# una piccola aliquota, variabile dal 5 al 15 %, viene eliminatacon il respiro e le urine.

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Page 22: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL

# Sulla superficie della mucosa del tratto gastroenterico agiscel’enzima alcol deidrogenasi che costituisce un primo ostacoloall’assorbimento.

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Page 23: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL

# La presenza dell’enzima enzima alcol deidrogenasi permetteal nostro organismo la catabolizzazione dell’acohol.

# La presenza dell’alcol deidrogenasi nella donna è circa la metàrispetto all’uomo.

Le donne possono assumere una quantità di alcoholinferiori rispetto all’uomo.

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METABOLISMO DELL’ALCOHOL

# La presenza dell’enzima enzima alcol deidrogenasi permetteal nostro organismo la catabolizzazione dell’acohol.

# La presenza dell’alcol deidrogenasi nella donna è circa la metàrispetto all’uomo.

Le donne possono assumere una quantità di alcoholinferiori rispetto all’uomo.

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METABOLISMO DELL’ALCOHOL

# La presenza dell’enzima enzima alcol deidrogenasi permetteal nostro organismo la catabolizzazione dell’acohol.

# La presenza dell’alcol deidrogenasi nella donna è circa la metàrispetto all’uomo.

Le donne possono assumere una quantità di alcoholinferiori rispetto all’uomo.

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Page 26: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL

La quantità di alcohol assorbita passa quindi al fegato per esseremetabolizzata da tre sistemi enzimatici differenti.

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Page 27: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL - I SISTEMA

# Il primo sistema, situato nel citosol, coinvolge l’enzima alcoldeidrogenasi e metabolizza in un soggetto non affettodall’alcolismo circa il 90 % dell’alcohol presente nel fegato.

# In un alcolista, tale quota scende ad appena il 45 %. Nellafase descritta si realizza la seguente reazione

CH3CH2OH + NAD+ −−−→ CH3CHO + NADH + H+ (2)etanolo acetaldeide

# La reazione porta ad uno sbilancio tra NAD+ e NADH ed uneccesso degli ioni H+, che causano un aumento di aciditàall’interno della cellula.

20

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METABOLISMO DELL’ALCOHOL - I SISTEMA

# Il primo sistema, situato nel citosol, coinvolge l’enzima alcoldeidrogenasi e metabolizza in un soggetto non affettodall’alcolismo circa il 90 % dell’alcohol presente nel fegato.

# In un alcolista, tale quota scende ad appena il 45 %. Nellafase descritta si realizza la seguente reazione

CH3CH2OH + NAD+ −−−→ CH3CHO + NADH + H+ (2)etanolo acetaldeide

# La reazione porta ad uno sbilancio tra NAD+ e NADH ed uneccesso degli ioni H+, che causano un aumento di aciditàall’interno della cellula.

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METABOLISMO DELL’ALCOHOL - I SISTEMA

# Il primo sistema, situato nel citosol, coinvolge l’enzima alcoldeidrogenasi e metabolizza in un soggetto non affettodall’alcolismo circa il 90 % dell’alcohol presente nel fegato.

# In un alcolista, tale quota scende ad appena il 45 %. Nellafase descritta si realizza la seguente reazione

CH3CH2OH + NAD+ −−−→ CH3CHO + NADH + H+ (2)etanolo acetaldeide

# La reazione porta ad uno sbilancio tra NAD+ e NADH ed uneccesso degli ioni H+, che causano un aumento di aciditàall’interno della cellula.

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Page 30: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL - II SISTEMA

# Il secondo sistema indicatocon MEOS, è il sistemamicrosomiale di ossidazionedell’etanolo che avviene neimicrosomi e richiedel’enzima CYP2E1 perossidare l’etanolo.

# Negli individui affetti daalcolismo, la sua funzioneaumenta in manierasignificativa per eliminaretutto l’alcohol presente.

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METABOLISMO DELL’ALCOHOL - II SISTEMA

# Il secondo sistema indicatocon MEOS, è il sistemamicrosomiale di ossidazionedell’etanolo che avviene neimicrosomi e richiedel’enzima CYP2E1 perossidare l’etanolo.

# Negli individui affetti daalcolismo, la sua funzioneaumenta in manierasignificativa per eliminaretutto l’alcohol presente.

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Page 32: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL - II SISTEMA

L’etanolo è ossidato secondo la seguente reazione e perde dueatomi di idrogeno, mentre l’ossigeno accettandoli è ridotto e formaacqua, si ottiene infine come prodotto acetaldeide e acqua.

CH3CH2OH+O2+NADPH+H+ −−−→ CH3CHO+NADP++2 H2O

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Page 33: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL - III SISTEMA

Il terzo sistema, la catalasi, avviene nei perossisoma, un organellocellulare, ha un ruolo del tutto marginale e ossida l’etanolo adacetaldeide a secondo la reazione

CH3CH2OH + H2O2 −−−→ CH3CHO + H2O .

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Page 34: Mq3 presentazione

METABOLISMO DELL’ALCOHOL - TRASFORMAZIONE IN ACETATO

# L’alcohol una volta ossidato ad acetaldeide, viene a sua voltaossidato ad acetato secondo la reazione

CH3CHO + NAD+ −−−→ CH3COOH + NADH + H+ . (3)acetaldeide acido acetico

# Quando l’alcohol è stato ingerito in dosi massicce, l’organismonon riesce ad ossidare tutto acetaldeide, che ricordiamoessere una sostanza pericolosa per l’organismo.

# L’acido acetico, così prodotto verrà, ancora una volta ossidatoper ottenere CO2.

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METABOLISMO DELL’ALCOHOL - TRASFORMAZIONE IN ACETATO

# L’alcohol una volta ossidato ad acetaldeide, viene a sua voltaossidato ad acetato secondo la reazione

CH3CHO + NAD+ −−−→ CH3COOH + NADH + H+ . (3)acetaldeide acido acetico

# Quando l’alcohol è stato ingerito in dosi massicce, l’organismonon riesce ad ossidare tutto acetaldeide, che ricordiamoessere una sostanza pericolosa per l’organismo.

# L’acido acetico, così prodotto verrà, ancora una volta ossidatoper ottenere CO2.

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Page 36: Mq3 presentazione

SCAMBI GASSOSI NEI POLMONI

# Come già affermato non tutto l’alcohol attraversa le viemetaboliche.Infatti una piccola percentuale riesce a passare nel flussosanguigno dove non viene metabolizzato e rimane uncomposto separato.

# In particolare, l’alcohol entra in contatto con il sangue venosodiretto ai polmoni per essere purificato.

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SCAMBI GASSOSI NEI POLMONI

# Come già affermato non tutto l’alcohol attraversa le viemetaboliche.Infatti una piccola percentuale riesce a passare nel flussosanguigno dove non viene metabolizzato e rimane uncomposto separato.

# In particolare, l’alcohol entra in contatto con il sangue venosodiretto ai polmoni per essere purificato.

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Page 38: Mq3 presentazione

SCAMBI GASSOSI

Anidride Carbonicae Alcohol

Ossigeno

# Il processo di diffusionegoverna lo scambio tra ilsangue e l’aria degli alveoli.

# L’alcohol presente nelsangue, per la sua volatilità,è esalato insieme alla CO2.

# 2100:1 è il rapporto traalcohol nell’aria e alcohol nelsangue ovvero 2100 ml diaria alveolare contengonocirca la stessa quantità dialcohol di 1 ml di sangue.Tale rapporto è statocalcolato sperimentalmentetramite la legge di Henry

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SCAMBI GASSOSI

Anidride Carbonicae Alcohol

Ossigeno

# Il processo di diffusionegoverna lo scambio tra ilsangue e l’aria degli alveoli.

# L’alcohol presente nelsangue, per la sua volatilità,è esalato insieme alla CO2.

# 2100:1 è il rapporto traalcohol nell’aria e alcohol nelsangue ovvero 2100 ml diaria alveolare contengonocirca la stessa quantità dialcohol di 1 ml di sangue.Tale rapporto è statocalcolato sperimentalmentetramite la legge di Henry

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SCAMBI GASSOSI

Anidride Carbonicae Alcohol

Ossigeno

# Il processo di diffusionegoverna lo scambio tra ilsangue e l’aria degli alveoli.

# L’alcohol presente nelsangue, per la sua volatilità,è esalato insieme alla CO2.

# 2100:1 è il rapporto traalcohol nell’aria e alcohol nelsangue ovvero 2100 ml diaria alveolare contengonocirca la stessa quantità dialcohol di 1 ml di sangue.Tale rapporto è statocalcolato sperimentalmentetramite la legge di Henry

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Page 41: Mq3 presentazione

LEGGE DI HENRY

A temperatura costante la quantità di un gas poco solubiledisciolta in un dato volume di liquido è proporzionale allapressione p del gas nella fase gassosa sovrastante lasoluzione.

Pertantoc = kp (4)

dove

# c è la concentrazione del gas nella soluzione;# p la sua pressione nella fase gassosa sovrastante.

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LEGGE DI HENRY

A temperatura costante la quantità di un gas poco solubiledisciolta in un dato volume di liquido è proporzionale allapressione p del gas nella fase gassosa sovrastante lasoluzione.

Pertantoc = kp (4)

dove

# c è la concentrazione del gas nella soluzione;# p la sua pressione nella fase gassosa sovrastante.

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Page 43: Mq3 presentazione

IL SENSORE

Page 44: Mq3 presentazione

CHE COS’È UN SENSORE

Un sensore è un dispositivo capace di rilevare datidall’ambiente circostante ed in grado di produrre uncambiamento chimico o fisico per output dipendente dalfenomeno rilevato secondo una legge fissata.

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Page 45: Mq3 presentazione

MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL SENSORE

+++++

++++++

++++++

++++++

++++++

++++

++++

++++

++++

++++

++++

++++

Output

Sensore

TrasduttoreViene generato

segnale misurabile

B. Condizionamento

Il segnale è adattato

-Q

Fenomeno è rilevatoè prodotto output+Q

# L’output viene trasformato inun segnale misurabile daltrasduttore, ovvero unsensore che non si trova alprimo posto della catena dimisura.

# Il segnale prodotto daltrasduttore è adattato dalblocco dicondizionamento, che loadatta per l’unità ditrattamento dei dati.

30

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MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL SENSORE

+++++

++++++

++++++

++++++

++++++

++++

++++

++++

++++

++++

++++

++++

Output

Sensore

TrasduttoreViene generato

segnale misurabile

B. Condizionamento

Il segnale è adattato

-Q

Fenomeno è rilevatoè prodotto output+Q

# L’output viene trasformato inun segnale misurabile daltrasduttore, ovvero unsensore che non si trova alprimo posto della catena dimisura.

# Il segnale prodotto daltrasduttore è adattato dalblocco dicondizionamento, che loadatta per l’unità ditrattamento dei dati.

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Page 47: Mq3 presentazione

CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

# Il materiale usato nelsensore MQ-3 per individuarela presenza di alcohol è ilbiossido di stagno SnO2.

# Tale materiale è unsemiconduttore di tipo N,ovvero è statoopportunamente drogatoaffinché la sua strutturacontenga più elettroni diconduzione.

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CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

# Il materiale usato nelsensore MQ-3 per individuarela presenza di alcohol è ilbiossido di stagno SnO2.

# Tale materiale è unsemiconduttore di tipo N,ovvero è statoopportunamente drogatoaffinché la sua strutturacontenga più elettroni diconduzione.

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Page 49: Mq3 presentazione

CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

In assenza di alcohol nell’ambiente, l’ossigeno entra in contatto conil sottile film di SnO2, che è poroso e sottrae elettroni alla suastruttura secondo la seguente reazione

O2 + 2 e− −−−→ 2 O− . (5)

La resistenza dello strato di SnO2è MASSIMA.

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CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

In assenza di alcohol nell’ambiente, l’ossigeno entra in contatto conil sottile film di SnO2, che è poroso e sottrae elettroni alla suastruttura secondo la seguente reazione

O2 + 2 e− −−−→ 2 O− . (5)

La resistenza dello strato di SnO2è MASSIMA.

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Page 51: Mq3 presentazione

CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

# Quando l’etanolo entra in contatto con il film di SnO2, vieneossidato nell’anodo secondo la reazione

CH3CH2OH + H2O −−−→ CH3CO2H + 4 H+ + 4 e− . (6)

# L’ossigeno è ridotto nel catodo secondo la la reazione

O2 + 4 H+ + 4 e− −−−→ 2 H2O . (7)

# La reazione complessiva può essere riscritta nella seguenteforma

CH3CH2OH + O2 −−−→ CH3CO2H + H2O . (8)

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Page 52: Mq3 presentazione

CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

# Quando l’etanolo entra in contatto con il film di SnO2, vieneossidato nell’anodo secondo la reazione

CH3CH2OH + H2O −−−→ CH3CO2H + 4 H+ + 4 e− . (6)

# L’ossigeno è ridotto nel catodo secondo la la reazione

O2 + 4 H+ + 4 e− −−−→ 2 H2O . (7)

# La reazione complessiva può essere riscritta nella seguenteforma

CH3CH2OH + O2 −−−→ CH3CO2H + H2O . (8)

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Page 53: Mq3 presentazione

CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

# Quando l’etanolo entra in contatto con il film di SnO2, vieneossidato nell’anodo secondo la reazione

CH3CH2OH + H2O −−−→ CH3CO2H + 4 H+ + 4 e− . (6)

# L’ossigeno è ridotto nel catodo secondo la la reazione

O2 + 4 H+ + 4 e− −−−→ 2 H2O . (7)

# La reazione complessiva può essere riscritta nella seguenteforma

CH3CH2OH + O2 −−−→ CH3CO2H + H2O . (8)

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Page 54: Mq3 presentazione

CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

MQ-3

0.1

1

10

100

0.1 1 10mg/L

AlcoholBenzine

Hexane

AirCOLPG

CH4

Rs/

Ro

# Lo scambio di elettroni tradue specie chimiche causeràuna minore resistenza daparte del film di SnO2.

# La variazione di resistenzaRs è rilevata e associata aduna determinataconcentrazione di alcoholnel sangue.

34

Page 55: Mq3 presentazione

CHIMICA DEL SENSORE MQ-3

MQ-3

0.1

1

10

100

0.1 1 10mg/L

AlcoholBenzine

Hexane

AirCOLPG

CH4

Rs/

Ro

# Lo scambio di elettroni tradue specie chimiche causeràuna minore resistenza daparte del film di SnO2.

# La variazione di resistenzaRs è rilevata e associata aduna determinataconcentrazione di alcoholnel sangue.

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Page 56: Mq3 presentazione

CIRCUITO ELETTRICO DI MISURA

La variazione di Rs viene quindi rilevata attraverso un partitore ditensione, come rappresentato dalla seguente figura

RsR

Vout

V

Vinput

LEGENDA

Resistenza di carico R

Resistenza sensore (variabile) Rs

V Voltmetro

Dierenza potenziale imposta

i

35

Page 57: Mq3 presentazione

CIRCUITO ELETTRICO DI MISURA

# Il partitore di tensione modifica proporzionalmente ad Rs latensione Vout.

# Il segnale di tensione viene inviato alla scheda Arduino per lamisura e l’elaborazione.

La resistenza Rℓ , regolata manualmente sulla scheda su cui èsaldato il sensore, condiziona la velocità con la quale ilsistema raggiunge le condizioni di stabilità.

36

Page 58: Mq3 presentazione

CIRCUITO ELETTRICO DI MISURA

# Il partitore di tensione modifica proporzionalmente ad Rs latensione Vout.

# Il segnale di tensione viene inviato alla scheda Arduino per lamisura e l’elaborazione.

La resistenza Rℓ , regolata manualmente sulla scheda su cui èsaldato il sensore, condiziona la velocità con la quale ilsistema raggiunge le condizioni di stabilità.

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Page 59: Mq3 presentazione

IL PARTITORE DI TENSIONE

Il partitore di tensione è un dispositivo costituito da due opiù resistenze collegate in serie, che consente di variarela tensione Vout in funzione di un valore di resistenza Rs.

37

Page 60: Mq3 presentazione

IL PARTITORE DI TENSIONE

La versione più semplice, come nel MQ-3, è costituita da dueresistenze

:

# Rℓ : Resistenza di Carico 200kΩ.# Rs resistenza variabile da 1MΩ a 8MΩ e la tensione rilevata

risulta essereVout = Vinput

RℓRℓ + Rs

. (9)

38

Page 61: Mq3 presentazione

IL PARTITORE DI TENSIONE

La versione più semplice, come nel MQ-3, è costituita da dueresistenze :

# Rℓ : Resistenza di Carico 200kΩ.# Rs resistenza variabile da 1MΩ a 8MΩ e la tensione rilevata

risulta essereVout = Vinput

RℓRℓ + Rs

. (9)

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Page 62: Mq3 presentazione

IL PARTITORE DI TENSIONE

RsR

Vout

V

Vinput

i

# L’equazione (9) si giustificagrazie alla prima legge diOhm e alla legge dellemaglie di Kirchhoff.

# Poiché le resistenze sonocollegate in serie, sarannoattraversate dalla stessaintensità i di corrente, ovvero

i =Vinput

Rℓ + Rs(10a)

i =VoutRℓ. (10b)

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Page 63: Mq3 presentazione

IL PARTITORE DI TENSIONE

RsR

Vout

V

Vinput

i

# L’equazione (9) si giustificagrazie alla prima legge diOhm e alla legge dellemaglie di Kirchhoff.

# Poiché le resistenze sonocollegate in serie, sarannoattraversate dalla stessaintensità i di corrente, ovvero

i =Vinput

Rℓ + Rs(10a)

i =VoutRℓ. (10b)

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Page 64: Mq3 presentazione

IL PARTITORE DI TENSIONE

Uguagliando i secondi membri discende la (9)

Vout = VinputRℓ

Rℓ + Rs.

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Page 65: Mq3 presentazione

TARATURA DEL SENSORE

Page 66: Mq3 presentazione

TARATURA DEL SENSORE

# Il sensore MQ3 traduce la concentrazione c di alcohol rilevatanell’ambiente, in una differenza di potenziale V proporzionalealla suddetta concentrazione.

# Al fine di ottenere una misura accurata ed affidabile dallostrumento, è necessario procedere ad una appositacalibrazione del sensore.

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Page 67: Mq3 presentazione

TARATURA DEL SENSORE

# Il sensore MQ3 traduce la concentrazione c di alcohol rilevatanell’ambiente, in una differenza di potenziale V proporzionalealla suddetta concentrazione.

# Al fine di ottenere una misura accurata ed affidabile dallostrumento, è necessario procedere ad una appositacalibrazione del sensore.

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Page 68: Mq3 presentazione

PROCEDURA DI ACQUISIZIONE - FASE 1

Sono state predisposte all’iniziodell’esperienza una serie diprovette contenenti acqua e vinoa varie concentrazione.

Per uniformità le provette sonostate riempite allo stessolivello.

I vapori che si sprigionavano datali miscugli, simulavano l’alito diun virtuale utente con unagradazione variabile percontenuto di alcohol.

43

Page 69: Mq3 presentazione

PROCEDURA DI ACQUISIZIONE - FASE 2

Al fine di stabilire quale fosse iltasso alcolemico dell’utentevirtuale, è stato impiegato unetilometro commerciale.

Quest’ultimo è stato accostatoall’imbocco di una provetta e laconcentrazione misurata dallostrumento registrata.

44

Page 70: Mq3 presentazione

PROCEDURA DI ACQUISIZIONE - FASE 3

Lo stesso procedimento dellaFase 2 è stato ripetuto con loSmart Ethilometer collegatoal computer.

Per ciascuna misura, l’andamentodella differenza di potenziale delsensore e la temperaturadell’ambiente venivano acquisitememorizzando i dati inviati al PCtramite la porta seriale dallascheda Arduino.

45

Page 71: Mq3 presentazione

RISPOSTA DEL SENSORE PER 0.50 g/l

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 600.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

Risposta del Sensore per 0.5 g/l

Vo

lt (V

)

Tempo (s)46

Page 72: Mq3 presentazione

RISPOSTA DEL SENSORE PER 0.75 g/l

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 600.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

Vo

lt (V

)

Tempo (s)

Risposta del Sensore per 0.75 g/l

47

Page 73: Mq3 presentazione

RISPOSTA DEL SENSORE PER 0.90 g/l

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 600.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

Risposta del Sensore per 0.90 g/l

Vo

lt (V

)

Tempo (s) 48

Page 74: Mq3 presentazione

RISPOSTA DEL SENSORE PER 1.10 g/l

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 650.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

Risposta del Sensore per 1.10 g/l

Vo

lt (V

)

Tempo (s)49

Page 75: Mq3 presentazione

RISPOSTA DEL SENSORE PER 1.50 g/l

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 650.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

Risposta del Sensore per 1.50 g/l Vo

lt (V

)

Tempo (s) 50

Page 76: Mq3 presentazione

RISPOSTA DEL SENSORE PER 1.90 g/l

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 600.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

Risposta del Sensore per 1.90 g/l

Vo

lt (V

)

Tempo (s)51

Page 77: Mq3 presentazione

ELABORAZIONE DEI DATI

# Per procedere all’interpretazione della risposta del sensore ènecessario determinare una relazione analitica tra levariabili

x ⇒ concentrazione di alcol nel sangue y ⇒ segnale elettrico del sensore.

# Per semplicità la relazione ipotizzata è lineare. Tale ipotesiverrà comunque sottoposta ad una verifica.

52

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ELABORAZIONE DEI DATI

# Per procedere all’interpretazione della risposta del sensore ènecessario determinare una relazione analitica tra levariabili x ⇒ concentrazione di alcol nel sangue y ⇒ segnale elettrico del sensore.

# Per semplicità la relazione ipotizzata è lineare. Tale ipotesiverrà comunque sottoposta ad una verifica.

52

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ELABORAZIONE DEI DATI

# Per procedere all’interpretazione della risposta del sensore ènecessario determinare una relazione analitica tra levariabili x ⇒ concentrazione di alcol nel sangue y ⇒ segnale elettrico del sensore.

# Per semplicità la relazione ipotizzata è lineare. Tale ipotesiverrà comunque sottoposta ad una verifica.

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Page 80: Mq3 presentazione

REGRESSIONE LINEARE

A partire da dati sperimentali, la regressione lineare perviene aduna legge matematica, che lega

# una variabile scalare dipendente y;# ad una o più variabili indipendenti x.

Questo problema viene risoltoattraverso il metodo dei minimiquadrati.

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Page 81: Mq3 presentazione

REGRESSIONE LINEARE

A partire da dati sperimentali, la regressione lineare perviene aduna legge matematica, che lega

# una variabile scalare dipendente y;# ad una o più variabili indipendenti x.

Questo problema viene risoltoattraverso il metodo dei minimiquadrati.

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Page 82: Mq3 presentazione

MINIMI QUADRATI - TEORIA

È possibile ipotizzare che le variabili misurate siano legate dallarelazione:

yi = β1xi + β0 + εi (i = 1, 2, . . . ,N) (11)

in cui

# β0, β1 sono i coefficienti incogniti della retta;# εi è l’errore commesso nell’approssimazione adottata.

I coefficienti dovranno essere calcolati in maniera tale che l’erroresia il più piccolo possibile, ovvero in modo che la distanza dellaretta dai tre dati punti del piano sia minima.

Si utilizzerà a tal fine il criterio dei minimi quadrati.

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MINIMI QUADRATI - TEORIA

È possibile ipotizzare che le variabili misurate siano legate dallarelazione:

yi = β1xi + β0 + εi (i = 1, 2, . . . ,N) (11)

in cui

# β0, β1 sono i coefficienti incogniti della retta;# εi è l’errore commesso nell’approssimazione adottata.

I coefficienti dovranno essere calcolati in maniera tale che l’erroresia il più piccolo possibile, ovvero in modo che la distanza dellaretta dai tre dati punti del piano sia minima.

Si utilizzerà a tal fine il criterio dei minimi quadrati.

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MINIMI QUADRATI - TEORIA

È possibile ipotizzare che le variabili misurate siano legate dallarelazione:

yi = β1xi + β0 + εi (i = 1, 2, . . . ,N) (11)

in cui

# β0, β1 sono i coefficienti incogniti della retta;# εi è l’errore commesso nell’approssimazione adottata.

I coefficienti dovranno essere calcolati in maniera tale che l’erroresia il più piccolo possibile, ovvero in modo che la distanza dellaretta dai tre dati punti del piano sia minima.

Si utilizzerà a tal fine il criterio dei minimi quadrati.

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Page 85: Mq3 presentazione

MINIMI QUADRATI - ESEMPIO

# Per illustrare il metodo, senza perdita di generalità sia N = 3.

# La quantità da minimizzare è quindi la funzione a due variabili

F(β0 , β1) =3∑

i=1

[yi − (β1xi + β0)]2

= ε21 + ε22 + ε

23 , (12)

55

Page 86: Mq3 presentazione

MINIMI QUADRATI - ESEMPIO

# Per illustrare il metodo, senza perdita di generalità sia N = 3.# La quantità da minimizzare è quindi la funzione a due variabili

F(β0 , β1) =3∑

i=1

[yi − (β1xi + β0)]2

= ε21 + ε22 + ε

23 , (12)

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MINIMI QUADRATI - ESEMPIO

# Per illustrare il metodo, senza perdita di generalità sia N = 3.# La quantità da minimizzare è quindi la funzione a due variabili

F(β0 , β1) =3∑

i=1

[yi − (β1xi + β0)]2

= ε21 + ε22 + ε

23 , (12)

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Page 88: Mq3 presentazione

MINIMI QUADRATI - ESEMPIO

# Le condizioni (13)

∂F∂β0

= 0 (13a)

∂F∂β1

= 0 (13b)

formano un sistema lineare di equazioni la cui soluzionefornisce i valori β0 e β1 incogniti.

# Gli sviluppi algebrici sono per brevità qui omessi, ma riportatinel report.

56

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MINIMI QUADRATI - ESEMPIO

# Le condizioni (13)

∂F∂β0

= 0 (13a)

∂F∂β1

= 0 (13b)

formano un sistema lineare di equazioni la cui soluzionefornisce i valori β0 e β1 incogniti.

# Gli sviluppi algebrici sono per brevità qui omessi, ma riportatinel report.

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Page 90: Mq3 presentazione

MINIMI QUADRATI

Dal programma Maxima si ottengono i seguenti risultati

β1 =σXY

σ2XX(14a)

β0 = y − β1x (14b)

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Page 91: Mq3 presentazione

CALCOLO DELLA MEDIA

Le medie delle variabili rilevate risulta essere

x =1

N

N∑i=1

xi (15)

y =1

N

N∑i=1

yi (16)

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Page 92: Mq3 presentazione

CALCOLO DELLA VARIANZA

Se indichiamo con

Var(X) = σ2XX =1

N

N∑i=1

(xi − x)2 , (17)

Var(Y ) = σ2YY =1

N

N∑i=1

(yi − y)2 , (18)

le varianze delle variabili x, y rispettivamente, queste ci fornirannoun indice della dispersione dei dati rispetto al valore medio.

Si definisce covarianza la quantità

Var(X ,Y ) = σXY =1

N

N∑i=1

(xi − x)N∑

i=1

(yi − y) , (19)

e costituisce un indice di relazione tra le variabili.

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Page 93: Mq3 presentazione

CALCOLO DELLA VARIANZA

Se indichiamo con

Var(X) = σ2XX =1

N

N∑i=1

(xi − x)2 , (17)

Var(Y ) = σ2YY =1

N

N∑i=1

(yi − y)2 , (18)

le varianze delle variabili x, y rispettivamente, queste ci fornirannoun indice della dispersione dei dati rispetto al valore medio.

Si definisce covarianza la quantità

Var(X ,Y ) = σXY =1

N

N∑i=1

(xi − x)N∑

i=1

(yi − y) , (19)

e costituisce un indice di relazione tra le variabili.59

Page 94: Mq3 presentazione

APPLICAZIONE NUMERICA

# Il metodo di calcolo descritto in precedenza, è stato applicatograzie alla disponibilità della procedura curve_Dist fit dellalibreria matematica in linguaggio python scipy.

# La libreria è disponibile alla pagina web:http://docs.scipy.org/doc/scipy-0.15.1/reference/generated/scipy.optimize.curve_fit.html

60

Page 95: Mq3 presentazione

APPLICAZIONE NUMERICA

# Il metodo di calcolo descritto in precedenza, è stato applicatograzie alla disponibilità della procedura curve_Dist fit dellalibreria matematica in linguaggio python scipy.

# La libreria è disponibile alla pagina web:http://docs.scipy.org/doc/scipy-0.15.1/reference/generated/scipy.optimize.curve_fit.html

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Page 96: Mq3 presentazione

APPLICAZIONE NUMERICA

La Tabella riassume i dati sperimentali raccolti

Tabella: Dati Sperimentali per Calibrazione attraverso RegressioneLineare

Differenza ConcentrazionePotenziale (V) (g/l)

2.92 0.503.15 0.753.29 1.103.50 1.503.81 1.90

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Page 97: Mq3 presentazione

APPLICAZIONE NUMERICA

Con i dati a disposizione, la retta di regressione haequazione

y = 0.59843 x + 2.64581 . (20)

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Page 98: Mq3 presentazione

CURVA DI CALIBRAZIONE

0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 1.75 2.00

3.00

3.25

3.50

3.75

4.00

Valori Sperimentali Regressione Lineare

Volt

(V)

Concentrazione Alcohol (g/l)

Curva di Calibrazione

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Page 99: Mq3 presentazione

CONCLUSIONI

# Sensi e Connettività costituiscono un binomio alla base di unanuova generazione di dispositivi umano-centrici capaci dimonitorare comportamenti e stili di vita.

# L’impiego di sensori offre enormi possibilità dipersonalizzazione, ma implica la comparsa di seri problemietici per quanto riguarda l’uso e la riservatezza dei dati.

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