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LA DONNA MOVIMENTO DELLE SUFRAGETTE DIRITTI DELLA DONNA SPOSE BAMBINE ISTRUZIONE LA VIOLENZA SULLE DONNE L’IMPORTANZA DELLE DONNE SESSISMO DONNE CORAGGIOSE

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LA DONNA

•MOVIMENTO DELLE SUFRAGETTE

• DIRITTI DELLA DONNA • SPOSE BAMBINE

• ISTRUZIONE

•LA VIOLENZA SULLE DONNE

•L’IMPORTANZA DELLE DONNE

•SESSISMO

•DONNE CORAGGIOSE

IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DELLA DONNA:

LA REGINA DELLA CASA

Fino al 900 alle donne veniva impedito di:

-esprimere la propria opinione politica

-frequentare le scuola

-votare

-fare un lavoro

- partecipare alla vita politica

la donna veniva considerata come la "regina della casa“

cioè doveva fare le faccende domestiche e badare ai figli, insomma fare le BRAVA CASALINGA

la politica, gli affari, il lavoro e le guerre erano riservati agli uomini :

i protagonisti di quel tempo

Un indicatore della

disuguaglianza

In circostanze normali le donne vivono di piu’degli uomini, dunque sono piu’ numerose. Ci sono Paesi come l’ India e la Cina dove le donne sono in minoranza.

Secondo l’ indiano Amartya Sen la spiegazione sta nel fatto che in questi stati le donne vivono in condizioni di inferiorità e dunque muoiono prima, tanto che il rapporto tra maschi e femmine rappresenta secondo Sen il miglior indicatore della disuguaglianza tra i sessi.

Il dato comune di tutte queste morti è uno solo : le donne sono vittime della discriminazione.

Secondo Sen mancano all’ appello più di 100 milioni di donne.

I DIRITTI DELLA DONNA

1900

Protagonisti della storia: UOMINI

Liberi di fare tutto quello che volevano

donnacasalinga

domesticaNon poteva: lavorare \ votare\ andare a scuola

Le donne nella prima guerra mondiale andarono nelle fabbriche per occupare il posto dei mariti. Quando finì la guerra però, tornarono a fare le casalinghe. Invece, durante la seconda guerra mondiale, dopo essere state chiamate ancora una volta a lavorare, non vollero perdere questo diritto

MOVIMENTO DELLE SUFFRAGETTE

SECONDA METÀ

DELL’ OTTOCENTO

NEGLI STATI UNITI

.

I PRIMISSIMI

MOVIMENTI PER

L’EMANCIPAZIONE

DELLA DONNA

NACQUERO NEGLI

STATI UNITI CON

GRUPPI SPARUTI DI

MILITANTI CHE

ORGANIZZARONO

PROTESTE PACIFICHE

E SILENZIOSE, DOPO

LA LIBERAZIONE

AGLI SCHIAVI E ALLE ASSOCIAZONI DELLE DONNE BIANCHE SI

AFFIANCARONO ANCHE QUELLE DELLE DONNE DI COLORE. A

QUEL TEMPO LE DONNE ERANO RITENUTE INCAPACI.

SOLO NEL 1869 LE DONNE AMERICANE OTTENNERO IL

DIRITTO DI VOTO.

PRIMO NOVECENTO IN INGHILTERRA

Anche in inghilterra la lotta iniziò a metà dell‘Ottocento. Le prime rivendicazioni

vennero mandate avanti da uomini politici e intellettuali. Fra questi ci fu anche

l'economista John Stuart Mill che propose al parlamento l'estensione al diritto

di voto per le donne. La legge fu approvata nel 1869 ma consentì alle Inglesi

di votare soltanto nelle elezioni locali amministrative e continuò ad escluderele

dalle elezioni politiche nazionali. Cominciò così un lungo periodo di conflittuale

dove le donne si riunirono in movimenti femministi per chiedere il suffragio.

Nel 1903 un'attivista Emmeline Parkhurstan fondò un movimento

di disobbedienza civile. Nel 1911 la disputa degenerò in violenze. Nel 1913

una suffragetta arrivò a suicidarsi in pubblico gettandosi sotto gli zoccoli

del cavallo del re. Il voto politico venne concesso alle inglesi nel 1918 alla

fine della prima guerra mondiale.

LE SPOSE BAMBINE

LE SPOSE BAMBINE

LE CAUSE DÌ QUESTO FENOMENO SONO:

NEL SUD DELL’ASIA PIU’LA RAGAZZA E’ GIOVANE PIU’E’ BASSA LA DOTE.

LA DIFFERENZA TRA I DUE CONIUGI E’ DI ALMENO 11

ANNI: SPESSO I MARITI SONO VECCHI VEDOVI CON

FIGLI DA CRESCERE

ECONOMICHE

LA CAUSA PRINCIPALE E’ LA POVERTA’:DARE IN SPOSA UNA FIGLIA IL PRIMA POSSIBILE PER

NON DOVERLA MANTENERE PIU’

CULTURALI LE RAGAZZE SONO OBBLIGATE AD ESSERE PURE AL MATRIMONIO. COSI’ SI EVITA DI DOVER RIPARARE AD EVENTUALI VIOLENZE SUBITE DALLE GIOVANI

ANALFABETISMO E MORTE PRECOCE

I matrimoni delle spose bambine dovuti alla povertà

comportano:

- ABBANDONO SCOLASTICO, che condanna la donna a rinunciare per sempre ai suoi diritti politici e civili.

- MORTE PER PARTO: sposandosi prestissimo, spesso il loro fisico nonè pronto a sopportare una gravidanza. Infatti nel mondo gravidanza eparto sono la prima causa di morte per le donne tra i 15 e i 19 anni.

Ci possono essere anche delle complicanze durante la gravidanza, chespesso rendono le giovani invalide per il resto della vita.

Una statistica fatta nel 2010 afferma che ogni minuto una donna muoreper parto e altre 20 donne al minuto rimangono vittime di infermità.La maggior parte delle morti per parto avviene nell'Africa subsharianaun terzo in Asia meridionale, mentre nei paesi più sviluppati le mortiper parto sono solo l'1,1% di tutti i decessi.Questa grande differenza è dovuta al fatto che in molti paesi non siinveste abbastanza e non si tutela la salute delle donne povere.

COMBATTERE LA DISUGUAGLIANZA DELLE DONNE

“ SMETTILA DI STUDIARE E SPOSATI! “

“A tredici anni mi dissero di lasciare la scuola e sposarmi.

Piangevo spesso e non mangiavo più. Dalla disperzazione scappai nellaforesta,speranzosa che i miei genitori venissero a dirmi che rinunciavano a darmiin sposa e che mi facessero continuare gli studi. Anche il mio maestro cercò diparlare con mio padre,ma fu tutto inutile. Era molto dispiaciuto perchè ero già lasettima ad abbandonare la scuola. Mia madre non accettava il fatto che alla miaetà fossi ancora nubile e sosteneva che questo fatto disonorasse la famiglia. I mieigenitori si convinsero a darmi in sposa quando udirono le critiche dei vicinivedendomi andare a scuola. Dopo un anno di matrimonio, mio marito divorziòripudiandomi. Avevo un bambino piccolo ma potevo realizzare il mio desiderio:ritornare in classe. Non fu facile rientrare a scuola perchè non mi volevano, madopo anni e grazie ad un’organizzazione del Senegal ce la feci. Ora ho diciannoveanni e i miei professori sono soddisfatti del mio percorso scolastico. Ogni mattinaalle cinque mi esercito con una lavagna che ho nella mia capanna. Mi ritengofortunata: la mia amica Uleie, dopo essersi sposata ha dovuto abbandonaredefinitivamente gli studi”.

FOTO SCELTA DALL’UNICEF NEL 2007

IN QUESTA FOTO SONO RAPPRESENTATI UNA SPOSA-BAMBINA DI UNDICIANNI E SUO MARITO DI QUARANTA. QUESTA IMMAGINE E’ STATA SCELTADALL’UNICEF TRA ALTRE 1230 FOTO PER RICORDARE L’ANNOSO PROBLEMADELLE MINORENNI DATE IN SPOSA. IL FENOMENO E’ PRESENTESOPRETTUTTO IN AFRICA, IN ALCUNE PARTI DELL’ASIA E NELL’AMERICACENTRALE. OGNI ANNO SONO COINVOLTE OLTRE 60.000.000 BAMBINE,LA MAGGIOR PARTE D’ ETA’ INFERIORE AI QUATTORDICI ANNI. QUESTIMATRIMONI NON DEBBANO PIU’ VERIFICARSI PERCHE’ E’ PURA VIOLENZAE SFRUTTAMENTO DEI MINORI.

FUTURO DELL’UMANITA’ E LIBERAZIONE DELLA DONNA

DA MIGLIAIA DI ANNI LA STORIA DELL’UMANITA’E’ UNA STORIA DI UOMINI, NELLA QUALE LEDONNE COSTITUISCONO UN RUOLO SECONDARIOO DI RIFLESSO. LA SITUAZIONE DEVE CAMBIARE:IL PROGREDIRE DELLA DEMOCRAZIA E’ STATOACCOMPAGNATO DALLE LOTTE PER LE CONQUISTEDEI DIRITTI DELLE DONNE. L’OCCIDENTE STAPROCEDENDO IN QUESTA TRASFORMAZIONE,MENTRE IN ALCUNI PAESI E’ PRESENTE ILFENOMENO DELLE SPOSE-BAMBINE: OGNI ANNOSONO COINVOLTE CIRCA 60.000.000 MINORENNIDI ETA’ INFERIORE AI 14 ANNI.

IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE DELLA DONNA NEL MONDO

MALALA

Malala e’ una giovane ragazza che aveva voglia distudiare. All’ età di 12 anni, dei soldati sono saliti sulsuo bus e le hanno sparato solo perché lei aveva dettoche l’istruzione e’ un diritto di tutti. Oggi Malala e’un’eroina che ha lottato e continua a combattere per ildiritto allo studio.

LA SCOLARIZZAZIONE

LA VIOLENZA SULLE DONNE

2012 2013 2014 2015 2016

UCCISIONI:

132

UCCISIONI:

139

UCCISIONI:

120

UCCISIONI:

152

UCCISIONI:

116

La violenza domestica va dalle percosse alla violenza

psicologica fino all’omicidio.

Le cause sono prevalentemente culturali in quanto la donna

è considerata come proprietà del compagno.

ELLEN JOHNSON SIRLEAF

Ellen Johnson Sirleaf, è la prima donna capo di stato di un paese Africano e il suomandato è stato riconfermato nel 2011. Nello stesso anno riceve il Premio Nobelper la pace in ragione del suo impegno nella lotta per i diritti delle donne.Madre di 4 figli, divorziò per studiare e intraprendere una lunga e difficilecarriera politica per la quale ha patito il carcere e l'esilio. Settantenne è diventatapresidente del suo paese ed è riuscita a traghettare la Liberia lontano dalleguerre civili e verso un inizio di sviluppo. La chiave della sua azione politica èstata quella di fare affidamento sulle donne nella convinzione che grazie al lororuolo tradizionale nella società africana, dove da sempre le donne si occupano diraccogliere il cibo e lavorare, di pacificare i conflitti e di superare le immenseavversità delle loro difficili esistenze.

• era una donna in una società a guida maschile;

• conosceva il mondo ed aveva una lunga esperienza di politica;

• La sua pelle era troppo chiara;

• Era troppo colta;

• Era troppo “vecchia”;

• Il suo avversario era George Weah

(giovane e carismatico).

Perché non sarebbe dovuta diventare

presidentessa della Liberia

E’ RIUSCITA A VINCERE GRAZIE A :

• UNA CAMPAGNA ELETTORALE CHE HA TOCCATO OGNI

ANGOLO DI UN PAESE DEVASTATO DALLA GUERRA;

• ALLA SUA ESPERIENZA TRASCORSA IN SOFFERENZA E

IN ESILIO, CHE L’HA RESA LA GUIDA FORTE

NECESSARIA AL PAESE;

• ALLE ENORMI FOLLe DI UOMINI E DONNE, GIOVANI E

ANZIANI CHE SI SONO RECATE AI SEGGI.

Oltre alla Liberia, gli Stati attualmente governati

da una donna sono 18:

DONNE CORRAGGIOSE

DONNE PREMIO NOBELSolo 29 donne hanno vinto un premio Nobel contro 650 uomini!

PER LA PACE:

1905 Baronessa Bertha von Suttner (Austria)

1931 Jane Addams (USA)

1946 Emily Green Balch (USA)

1976 Maircad Corrigan e Betty Williams (Gran Bretagna)

1979 Madre Teresa (India)

1982 Alva Mirdal (Svezia)

1991 Aung San Suu Kyi (Birmania)

1992 Rigoberta Menchù (Guatemala)

2003 Shirin Ebadi (Iran)

2004 Wangari Maathai (Kenya)

Oltre a queste donne che hanno vinto il

premio Nobel per la pace ce ne sono altre

che hanno vinto lo stesso premio ma in

altri ambiti.

Rigoberta Menchù

IL SESSISMO IN OCCIDENTE

Paesi avanzati come gli Stati Uniti , il Giappone o l’Europa nonhanno mai avuto una donna come presidente o primoministro. Il fatto che anche dove si era affermato il principio diuguaglianza tra i sessi le donne rivestano, nelle istituzioni, unruolo secondario rispetto agli uomini, dimostra che l’ accessoall’ istruzione , al lavoro e alla politica da solo non basta e cheil SESSISMO E’ UN MALE DIFFICILE DA ESTIRPARE . I maschisono sempre stati un gradino più in alto delle delle donne.In Italia il diritto di voto è stato ottenuto nel 1946. Le primedonne sono state ammesse nella magistratura nel 1961 ehanno avuto pari importanza in famiglia solo nel 1975.Più in generale nel nostro Paese le donne fanno menocarriera e quando la fanno guadagnano di meno .

DONNE AI VERTICI CONTRO IL SESSISMO

Come per i paesi più arretrati , la chiave sta nel dare alle donne gli strumenti concreti per poter essere autonome . Altre nazioni hanno ottenuto risultati migliori favorendo ad esempio l’ apertura di asili nido e rendendo il più possibile flessibili gli orari di lavoro. In questo modo le donne possono conciliare le esigenze della carriera con quelle della vita famigliare .

IL GRAFICO RAPPRESENTA COSA

SI POTREBBE MIGLIORAREPER POTER

CONCILIARE MEGLIO LE ESIGENZE DELLA

CARRIERA CON QUELLE FAMIGLIARI

LE NAZIONI UNITE CONTRO LA DISCRIMINAZIONE DELLE DONNE

La discriminazione nuoce allo sviluppo di ogni

singolo paese , al benessere del mondo intero e

alla causa della pace , poiché crea tragedie e

perpetua fame e miseria . Per questo nel 1979 le

Nazioni unite hanno stilato una CONVENZIONE

PER ELIMINARE TUTTE LE FORME DI

DISCRIMINAZIONE DELLE DONNE attraverso

leggi e disposizioni obbligatorie per tutti i Paesi

che accettino di ratificarla .

Per questo le donne devono avere libero accesso :

. AGLI STUDI

. ALLA POLITICA ATTIVA ( come candidate alle

cariche elettive ) E PASSIVA ( come votanti a pieno

diritto )

. ALLA VITA ECONOMICA E LAVORATIVA

. ALLE CURE MEDICHE

I DIRITTI DELLA DONNADELLA

2°A

i capigruppo: Chiara, Giorgia, Irene,Roberta, Violeta, Tommaso

Anno scolastico 2016/17

Insegnante: Cristina Ricchieri

• Chiara, Roberta, Ivan, Serghei, Irene, Alex, Violeta, Andrea, Agnese,

Ruddy, Nour, Giada, Amos, Rachele, Matteo M., Aleksander, Giorgia,

Umberto, Tommaso, Matteo T., Nadia, Thomas, Anastasia, Anna