movimenti ripetuti del segmento mano-braccio e … .pdf · superiori per compiere la sequenza di...

30
STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com MOVIMENTI RIPETUTI DEL SEGMENTO MANO-BRACCIO E SINDROME DEL TUNNEL CARPALE: ANALISI DI DUE CASI AZIENDALI RELATORE : PROF. DOTT. LUCA MARIA NERI S ST TU UD DI I O O T TE EC CN NI I C CO O P PR RO OF F. . N NE ER RI I s s. . r r. . l l. . ____________________________________________________________________________________________________________ Via Borghi Mamo N. 15 - 40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 www.studioneri.com - email: [email protected]

Upload: ledung

Post on 17-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

MOVIMENTI RIPETUTI DEL SEGMENTO MANO-BRACCIO E SINDROME DEL TUNNEL CARPALE: ANALISI DI DUE CASI AZIENDALI

RELATORE : PROF. DOTT. LUCA MARIA NERI

SSTTUUDDIIOO TTEECCNNIICCOO PPRROOFF.. NNEERRII ss..rr..ll.. ____________________________________________________________________________________________________________

Via Borghi Mamo N. 15 - 40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045

www.studioneri.com - email: [email protected]

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

ATTIVITA’ A RISCHIO Le patologie ed i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico

si sviluppano gradualmente nel tempo come prodotto di

sollecitazioni meccaniche ripetute.

Le operazioni a rischio sono principalmente quelle che

richiedono:

• Elevati ritmi ripetitivi

• Il mantenimento della posizione delle mani all’altezza

delle spalle

• Uso di forza elevato

• Esposizione a vibrazioni

• Movimenti ripetitivi del polso

• Mantenimento a pinza delle dita

Se tali attività coinvolgono il segmento mano-braccio una

patologia che si può sviluppare e che oggi sta assumendo

sempre maggior rilievo è la Sindrome del Tunnel Carpale.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

SINDROME DEL TUNNEL CARPALE

La patologia è determinata da una infiammazione dei

tendini nel polso, con conseguente schiacciamento del

nervo mediano, accompagnato da dolore, impotenza

funzionale e parestesie alle dita della mano.

Principale causa: i movimenti ripetitivi esercitati con la

mano e con le dita in alcune mansioni.

La sindrome: iniziale comparsa di una fastidiosa sensazione

di addormentamento o formicolio, soprattutto notturna, che

interessa il territorio di innervazione del nervo mediano,

cioè le prime tre dita e metà del quarto dito della mano. In

una fase successiva si può avere la comparsa di dolore nelle

sedi prima interessate dall’intorpidimento; il paziente non

riesce più a compiere i movimenti fini delle dita ed ha

difficoltà a mantenere o stringere oggetti con le prime tre

dita. Ancora più tardivamente può comparire l’atrofia

muscolare a carico dei muscoli del palmo della mano.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

NERVI ED ARTERIE DEL PALMO DELLA MANO

Nervi e arterie del palmo della mano sinistra e della

superficie flessoria delle dita.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

SEZIONE TRASVERSALE IN PROSSIMITA’

DEL POLSO DELL’AVAMBRACCIO DESTRO

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

NECESSITA’ DELL’ANALISI

In presenza delle operazioni a rischio per il segmento

mano-braccio è necessario valutare le condizioni di

potenziale fonte di rischio per prevenire i danni prima che

si verifichi la loro insorgenza.

Uno studio approfondito della mansione lavorativa non ha

come finalità solo quella di prevenire infortuni e malattie,

ma soprattutto quella di migliorare le condizioni e gli

strumenti di lavoro, migliorando così la salute ed il

benessere psicofisico del lavoratore.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

FATTORI DI RISCHIO

I principali fattori di rischio che caratterizzano l’esposizione

lavorativa sono:

• Frequenza delle azioni lavorative: numero di azioni

tecniche per unità di tempo (n. azioni per minuto);

• Ripetitività: presenza di eventi (cicli, tipi di posture)

che si ripetono nel tempo, sempre uguali;

• Forza: sforzo fisico richiesto al lavoratore per

l’esecuzione delle azioni tecniche;

• Postura: il complesso delle posture e dei movimenti

utilizzati da ciascuna principale articolazione degli arti

superiori per compiere la sequenza di azioni tecniche

che caratterizzano un ciclo. Il fattore di rischio è

determinato dalla presenza di posture incongrue e/o

da una stereotipia dei movimenti stessi;

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

• Tempi di recupero: periodo di tempo, nel turno

lavorativo, in cui non vengono svolte azioni tecniche.

Consiste in pause dopo un periodo di azioni degli arti

superiori in cui può avvenire il ripristino metabolico del

muscolo. Il fattore di rischio è costituito dalla

mancanza o insufficienza della durata di periodi di

recupero;

• Fattori complementari di rischio: alta precisione,

compressioni, vibrazioni, uso di guanti incongrui, ecc.

Sono fattori non necessariamente sempre presenti nei

compiti ripetitivi. La loro tipologia, intensità e durata

determina un incremento del livello di esposizione

complessiva.

Per quantificare l’esposizione è necessario misurare ognuno

dei singoli fattori di rischio e valutarne l’integrazione

tramite l’utilizzo di un indice di rischio.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

CHECK-LIST OCRA

Uno strumento d’indagine consiste nel modello di check-list

OCRA (Occupational Ripetitive Actions) mirato

all’identificazione ed alla stima dei fattori di rischio per

esposizione a sovraccarico bio-meccanico degli arti

superiori da movimenti ripetitivi.

Per ognuno dei fattori precedentemente elencati la check-

list propone diversi scenari di rischio che possono

verificarsi nello svolgimento della mansione, ai quali viene

associato un punteggio crescente in funzione della gravità

della situazione prospettata.

A partire dai valori parziali ottenuti per i diversi moduli

della check-list, si procede alla valutazione integrata dei

fattori di rischio allo scopo di determinare il livello

complessivo di esposizione per la singola lavorazione/posto

di lavoro e la conseguente classificazione in diverse fasce di

rischio:

• ≤ 6 punti assenza di rischio

• 6,1 –11,9 punti rischio lieve

• 12 –18,9 punti rischio medio

• ≥19 punti rischio elevato

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PROCEDURA DI VALUTAZIONE La valutazione è stata suddivisa in diverse fasi:

1. Sopralluoghi in azienda.

2. Caratterizzazione delle postazioni di lavoro e delle

tipologie di mansioni.

3. Videoregistrazione delle attività svolte.

4. Interviste mirate, tramite l’utilizzo del modello check-

list OCRA, agli operatori impegnati sulla linea.

5. Analisi approfondita delle riprese filmate.

Sulla base dei risultati dell’analisi è possibile evidenziare

le situazioni più critiche.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

APPLICAZIONE DEL METODO Valutazione preliminare del rischio di sovraccarico

biomeccanico degli arti superiori a seguito di attività di

lavoro ripetitive lungo una linea di produzione per

elettrodomestici e lungo una linea di produzione di

serramenti.

Per ogni linea di montaggio sono state prese in esame tre

diverse postazioni che sono state caratterizzate da un

livello di rischio crescente da lieve ad elevato, passando

per un rischio medio.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI ELETTRODOMESTICI

Addetto collaudo prima fase

L’operatore agisce contemporaneamente su due

macchine, eseguendo, in parallelo con entrambe le mani, la

sequenza di azioni sotto elencate:

1. apre e chiude il rubinetto girando la manopola;

2. preleva lateralmente rispetto alla postazione di

lavoro il gruppo che viene inserito nella propria

sede sulla macchina;

3. preme il pulsante di azionamento della macchina;

4. ruota la macchina di 90° e verifica visivamente la

presenza di eventuali perdite.

Analisi dei fattori di rischio

L’operatore, per circa la metà del ciclo lavorativo, è

impegnato in azioni che richiedono la manipolazione di

oggetti con la punta delle dita o con le ultime falangi.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI ELETTRODOMESTICI

SCHEDA n. 1 - Addetto collaudo prima fase

Fattori di rischio

Valore Descrizione

RECUPERO 4 Esistono due interruzioni oltre alla pausa mensa di almeno 10 minuti in turno di 7-8 h.

FREQUENZA 2

I movimenti delle braccia non sono particolarmente veloci, ma costanti e regolari. Le possibilità di interruzioni sono scarse e non regolari.

FORZA 0 La mansione analizzata non comporta attività lavorative con uso ripetuto della forza.

POSTURA 4

L’operatore afferra oggetti o pezzi con la punta delle dita o con le ultime falangi per metà del tempo.

FATTORI COMPLEMENTARI

1

Il ritmo di lavoro è solo parzialmente determinato dall’operatore. Non è presente un’area polmone per svincolare la postazione dal resto della linea.

Totale 11 RISCHIO LIEVE

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI ELETTRODOMESTICI

Addetto montaggio pompa

L’attività può essere scomposta nelle seguenti azioni:

1. preleva il gruppo pompa dal contenitore e lo

posiziona con entrambe le mani sulla piastra,

incastrando i supporti nelle sedi apposite;

2. collega il tubo di silicone alla piastra;

3. collega il tubo di teflon alla caldaia;

4. preleva la turbina e la inserisce sulla piastra;

5. collega la turbina alla pompa.

Analisi dei fattori di rischio

Per quanto riguarda la frequenza di lavoro, si rileva che

i movimenti delle braccia non sono particolarmente veloci,

ma le possibilità per l’operatore di ritagliarsi brevi

interruzioni sono scarse.

Si rileva che le braccia sono mantenute senza appoggio

per tutta la durata del compito lavorativo svolto e vengono

effettuate azioni che richiedono la continua manipolazione

di oggetti con la punta delle dita o con le ultime falangi.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI ELETTRODOMESTICI

SCHEDA n. 2 - Addetto montaggio pompa

Fattori di rischio

Valore Descrizione

RECUPERO 4 Esistono due interruzioni oltre alla pausa mensa di almeno 10 minuti in turno di 7-8 h.

FREQUENZA 2

I movimenti delle braccia non sono troppo veloci, ma costanti e regolari. Le possibilità di interruzioni non sono frequenti.

FORZA 0 La mansione analizzata non comporta attività lavorative con uso ripetuto della forza.

POSTURA 7

L’operatore afferra oggetti o pezzi o strumenti con la punta delle dita o con le ultime falangi per più di metà del tempo. Presenza di gesti lavorativi identici ripetuti per almeno 2/3 del tempo.

FATTORI COMPLEMENTARI

1

Il ritmo di lavoro è solo parzialmente determinato dall’operatrice. Non è presente un’area polmone per svincolare la postazione dal resto della linea.

Totale 14 RISCHIO MEDIO

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI ELETTRODOMESTICI

Addetto Cablaggio

1. inserisce n. 6 faston e connettori nella scheda;

2. collega n. 1 faston alla pompa;

3. prende una fascetta fermacavi dal contenitore e

l’avvolge attorno ai cavetti, tenendoli uniti con una

mano.

Analisi dei fattori di rischio

L’operatore lavora mantenendo le braccia sollevate per

quasi tutto il tempo, manipolando componenti di

dimensioni ridotte. Conseguentemente le mani, ed in

particolare la punta delle dita e le ultime falangi, sono

impegnate in prese di precisione (pinch), per più di metà

della durata dell’attività lavorativa.

Si ha impiego non trascurabile di forza nel maneggiare

o premere i componenti da assemblare e per la presenza di

azioni tecniche da ripetere in modo pressoché identico per

quasi tutto il tempo.

Scarse possibilità di ritagliarsi brevi interruzioni.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI ELETTRODOMESTICI

SCHEDA n. 3 – ADDETTO CABLAGGIO

Fattori di

rischio Valore Descrizione

RECUPERO 4 Esistono due interruzioni oltre alla pausa mensa di almeno 10 minuti in turno di 7-8 h.

FREQUENZA 2

I movimenti delle braccia non sono particolarmente veloci, ma costanti e regolari. Le possibilità di interruzioni sono scarse e non regolari.

FORZA 4

L’attività lavorativa comporta l’uso di forza nel premere o maneggiare i componenti da assemblare per circa metà del tempo.

POSTURA 9

L’operatore afferra oggetti o pezzi o strumenti con la punta delle dita o con le ultime falangi per circa 2/3 del tempo. Presenza di gesti lavorativi identici ripetuti per almeno 2/3 del tempo.

FATTORI COMPLEMENTARI

3

Esecuzione di lavori di precisione per più della metà del tempo Il ritmo di lavoro è solo parzialmente determinato dall’operatrice. Non è presente un’area polmone per svincolare la postazione dal resto della linea.

Totale 22 RISCHIO ELEVATO

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI SERRAMENTI

Addetto pre-montaggio modulo

L’operatore, dotato di guanti, svolge la propria attività

seduto alla postazione di lavoro.

L’attività dell’operatore, in questa fase, può essere

scomposta nei seguenti momenti:

1. preleva i componenti, li ingrassa e li posiziona sulla

maschera di montaggio;

2. esegue operazione di assemblaggio;

3. utilizza avvitatore pneumatico per fissare le viti;

4. verifica del corretto montaggio;

5. deposita il modulo nell’apposita cesta.

Analisi dei fattori di rischio

L’operatore manipola, per circa tutto il tempo, oggetti,

di dimensioni anche minute, con la punta delle dita e con le

ultime falangi.

L’operazione si caratterizza per l’impiego di

componentistica di dimensioni particolarmente ridotte che

deve essere inserita con estrema precisione nelle apposite

sedi.

Il ritmo di lavoro, durante l’intera fase, è determinato

dall’operatore.

L’approvvigionamento dei componenti non compete

all’operatore al banco, ma all’addetta al confezionamento.

Osservazioni dei lavoratori

Due lavoratori su tre denunciano una distanza

eccessiva rispetto alla maschera di montaggio. Tale

postura ha ripercussione sulla posizione delle braccia, che

sono costrette a restare, per quasi tutto il tempo,

all’altezza delle spalle.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI SERRAMENTI

SCHEDA n.1 - ADDETTO PREMONTAGGIO MODULO

Fattori di rischio Valore Descrizione

RECUPERO 0

Esiste un’interruzione del lavoro ripetitivo di almeno 5 min. ogni ora.

FREQUENZA 1,7

Movimenti delle braccia non troppo veloci, con possibilità di brevi interruzioni.

FORZA 0,8 Uso della forza non significativo.

POSTURA 7

Le mani sono impegnate per quasi tutto il tempo nella manipolazione di oggetti di dimensioni minute.

FATTORI COMPLEMENTARI

1

Vengono eseguiti lavori di precisione in aree non particolarmente ridotte.

Totale 10,5 RISCHIO LIEVE

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI SERRAMENTI

Addetto montaggio

La postazione di lavoro è costituita da un banco

attrezzato con piastra di montaggio.

L’operatore esegue le seguenti azioni tecniche:

1. afferra la parte inferiore della scatola metallica

della serratura e la posiziona sulla piastra di

montaggio;

2. esegue ingrassaggio;

3. afferra il modulo preassemblato stanghetta-

nottolini proveniente dalla fase precedente di

premontaggio e lo posiziona.

4. preleva l’ingegno dello scrocco e lo installa;

5. afferra il coperchio della scatola della serratura e

procede alla chiusura della scatola;

6. per l’operazione di serraggio viene utilizzato un

avvitatore pneumatico. In caso di problemi con viti

spanate, l’operatore può essere costretto ad

utilizzare il martello.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

Analisi dei fattori di rischio

L’operatore manipola, per circa tutto il tempo, oggetti,

di dimensioni anche minute, con la punta delle dita e con le

ultime falangi; esegue movimenti delle braccia abbastanza

rapidi e costanti, ma con la possibilità di brevi interruzioni.

L’attività lavorativa richiede sporadicamente l’uso della

forza (martello).

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI SERRAMENTI

SCHEDA n.2 - ADDETTO MONTAGGIO

Fattori di rischio Valore Descrizione

RECUPERO 0

Esiste un’interruzione del lavoro ripetitivo di almeno 5 min. ogni ora.

FREQUENZA 3

I movimenti delle braccia sono abbastanza rapidi e costanti, ma con possibilità di brevi interruzioni.

FORZA 0,6 Uso della forza non significativo.

POSTURA 8

Le mani sono impegnate per quasi tutto il tempo nella manipolazione di oggetti di dimensioni minute.

FATTORI COMPLEMENTARI

2

Vengono usati strumenti vibranti e attrezzi che provocano compressioni sulla pelle.

Totale 13,6 RISCHIO MEDIO

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI SERRAMENTI

Addetto collaudo

L’operatore, dotato di guanti, esegue il collaudo

effettuando le seguenti manovre:

1. preleva con presa palmare la serratura da

collaudare dalla cesta proveniente dalla fase di

montaggio;

2. effettua controllo visivo dell’estetica e del corretto

montaggio della serratura;

3. avvia il ciclo di collaudo funzionale con chiave

calibro A1, secondo la procedura descritta nel

seguito.

4. Collaudo funzionale dal lato coperchio della

serratura, nelle seguenti condizioni:

• con chiave fuori asse e in pressione contro la

scatola, per un minimo di n. 4 mandate in uscita

e n. 4 mandate in rientro, in presenza di carico

di contrasto (1 kg) applicato ai rinvii: l’operatore

esegue le mandate imprimendo con il polso e

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

con la mano una pressione sulla chiave verso

l’alto.

• con rotazione veloce della chiave, per un

minimo di n. 4 mandate in uscita e n. 4

mandate in rientro, in presenza di carico di

contrasto applicato ai rinvii;

• con rotazione lenta della chiave, in assenza dei

carichi applicati ai rinvii, per un minimo di n. 4

mandate in uscita e n. 4 mandate in rientro.

Analisi dei fattori di rischio

L’operazione richiede uno sforzo non trascurabile

da parte dell’addetto al collaudo che deve imprimere

pressione sulla chiave con la seconda falange del dito

indice, mentre ruota la chiave.

Il mantenimento della chiave fuori asse provoca

uno sforzo contemporaneo sia sull’asse parallelo al

braccio, sia su quello perpendicolare dove si applica la

forza scaricata dalle falangi delle dita che impugnano

la chiave.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

PRODUZIONE DI SERRAMENTI

SCHEDA n.3 - ADDETTO COLLAUDO

Fattori di rischio Valore Descrizione

RECUPERO 0

Esiste un’interruzione del lavoro ripetitivo di almeno 5 min. ogni ora.

FREQUENZA 10 Frequenze di lavoro elevate.

FORZA 3,7 Impiego di forza non trascurabile.

POSTURA 8

Le mani afferrano e manipolano oggetti a dita strette per quasi tutta la durata dell’attività lavorativa.

FATTORI COMPLEMENTARI

2

Vengono usati strumenti vibranti e attrezzi che provocano compressioni sulla pelle.

Totale 23,7 RISCHIO ELEVATO

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

INTERVENTI PER MINIMIZZARE

I FATTORI DI RISCHIO

1. Riduzione dell’uso della forza:

• Introducendo l’uso di nuovi attrezzi o migliorando

l’attrezzatura già esistente

• Migliorando le posture di lavoro

2. Ristrutturazione del posto di lavoro in modo da

mantenere posture e movimenti al di sotto del 50% del

massimo range articolare

3. Riduzione, intrinsecamente al ciclo, del numero di

azioni tecniche:

• Evitando azioni inutili

• Ripartendo le azioni fra i due arti

• Riducendo la ripetizione di azioni identiche ad alta

frequenza

• Riducendo le azioni accessorie

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

4. Riduzione dell’effetto dannoso dei fattori

complementari:

• Utilizzando attrezzi di lavoro più adeguati

5. Adeguamento della pause e/o dei lavori alternativi, ai

tempi di lavoro ripetitivo:

• Aumentando i tempi di recupero

• Distribuendo più adeguatamente i tempi di

recupero

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

SOLUZIONI PROPOSTE E POSSIBILI

Le possibili azioni da intraprendere sono le seguenti:

1. Migliorare la progettazione dei prodotti da assemblare.

2. La riprogettazione del posto di lavoro al fine di

garantire il corretto posizionamento dell’operatore

rispetto al materiale di lavoro.

3. Lo studio dell’ottimale rotazione degli addetti nelle

diverse postazioni della linea al fine minimizzare il

valore degli indici di esposizione.

4. Programmazione di mirati interventi informativi e

formativi.

5. Attivazione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori

addetti alle mansioni che espongono ai rischi sopra

indicati.

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. – www.studioneri.com

SOLUZIONI ADOTTATE

L’azienda di serramenti ha riprogettato la linea di

montaggio, inserendo scivoli, slitte e rulliere per creare un

collegamento diretto tra le tre postazioni premontaggio,

montaggio e collaudo, che in precedenza erano

completamente separate.

Inoltre nella postazione di collaudo, quella con il rischio più

elevato, è stata inserita una “porticina semovente” su cui

installare le serrature per il collaudo, dando in questo

modo la possibilità all’operatore di utilizzare

alternativamente l’arto destro e l’arto sinistro per il

collaudo delle serrature e non rendendo necessario il

sostegno della serratura con una delle due mani.

Questi interventi sono in grado di modificare

significativamente:

1. l‘ampiezza dei movimenti necessari per prelevare i

pezzi da collaudare, riducendoli;

2. l’uso della forza per posizionare i pezzi da

collaudare, riducendolo;

3. azioni inutili, riducendole od eliminandole;

4. azioni accessorie, riducendole od eliminandole;

5. i tempi di recupero, migliorandoli.