morte ostile, ragioni indegne già indimenticate un lago- il pesce salta. rumore del silenzio
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LABORATORIO“BIS-BIDIS”
Piccole creazioni realizzate dalla 1^C
Morte Ostile,RagioniIndegneGiàIndimenticateUn lago-
il pesce salta.rumore del silenzio
PRENDEREA LLEGRIAL ASCIAREL ‘A RMONIAV OLANDOO RMAIL ONTANOO RIZZONTE
DentroEsplodeBeatamenteOltreRabbiaAmore
G iocavoI o O vunque R imanendo G iuliva I mmersa A ltrove
C’ ERA UN POETA DI FORLI’ANDO’ IN UNA PINETA SUBITO DOPO MORI’E DISSERO CHE FU FREDDATO LI’ PER LI’QUELL’ INCAUTO POETA DI FORLI’
DoveOndeggiano MareeAmorose
La rosa rossa- Profumava di neve Ed era gioia
La rosa rossa- profumava di neve era gioia
TEMPESTIVAMENTE RICORDAVOUNDESIDERIOESAUDITOASSOLUTAMENTE UTOPISTICO
CHIHARICREATOILSENTIMENTOTIPICAMENTEIMMAGINARIOASSOLUTAMENTENOSTALGICO
C’ERA UN MORIBONDO DI MILANOCHE LEGGEVA IL CORANOQUANDO LEGGEVA SI IMMERGEVA E POI SI PERDEVAQUEL LETTORE MORIBONDO DI MILANO
Immaginare…Come volare,non è come giocare,è IMMAGINARE
ROSSANA
C’era una ragazza di BARCELLONAche indossava una gonnona
e ballava per gli ANIMALIche stavano nei VIALI
QUELLA strampalata ragazza di Barcellona.
ALBERTO
NAVIGO
ORGOGLIOSA
TEMENDO
TERRORE
INASPETTABILE
AL MARE IL NONNOANNEGA
La libreria è come la cartoleria.
Contiene le cartelline dove
custodisce disegni di bambine ,
è tutta bianca
e si sente sempre stanca
la libreria
è la mia grande prateria.
BontàAncheLà Dove Insegue Niente Importante
Simpatica,
Allegra,
Rumorosa,
Abitualmente
C’era una bambina di Roncofreddo che belava per il freddo
per riscaldarsi mangiava il brodo ma dentro ci metteva l’uovo sodo.
Quella BANBINOVINA di Roncofreddo
Mare-l’azzurro che non finisce mai
Millimetro-Poco a pocometro
Albero-Due chiomeinverse
MATTEO V.
C’ era un grasso signore di PratoChe mangiava solo cioccolato;disse che altro non poteva mangiareperché lo avrebbe fatto ingrassare,quel dietetico signore di Prato
Albero abbattuto-La sua chiomaDiventa nuvola
MATTEO C.
MONTANDOINGROPPARIMANENDOATTENTORIDENDOETERNAMENTE
IL CIELO-IL LASCIAPASSAREPER L’INFINITO ALESSANDRO
MICHELACCI
Posso OsareEssereSempreImmortale Anima
C’era una signorina di Forlì
che suonava il flauto ogni dì;
un giorno smise di suonarlo
e decise di buttarlo,
Quella sgangherata signorina di Forlì.
FEDERICA
Faccio ArrabbiareE
NavigoZigzagando Allegramente
Trentino-DivertitoCanto di gioia
FELICEERIDENTEROMPEIMMENSAMENTE
C’era un signore di Bologna Che puzzava come una fognaFabbricava flauti di legnoE divenne capo del regnoIl fortunato signore di Bologna
GRATIFICAZIONE UNICAILLUMINARSIDALL’IMMENSO
DIGERISCOYOGURT LEGGERO ALTAMENTE NATURALE
L’ ESSENZIALEORMAIRICORDAEMOZIONINUOVEZUCCHEROSEOPPORTUNITA’ GRIGI
RAMIINLONTANANZA,LONTANANZAIMMOBILE
VEDENDO AFFRANTO LA DISTANZA INFINITA NON OSAI CORRERE INDIETRO
UNA POVERA CIECA DI SORRENTO ERA FERMA AD UN SEMAFORO SPENTO POICHE’ ERA VEGGENTE GIRO’ VERSO PONENTE QUELLA DISORIENTATA CIECA DI SORRENTO
SoEssere RaraENullaAssorbo
RendeOroMilleEOltre
Nora -a casa miapiange e beve
DANNY