montecarlo mentre si scommette su neve e ghiaccio finora e · mento dei vari partenti dalle nove...

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Un altro mondiale è partito Più selettiva del Montecarlo mentre previsto la prima fase del rally si scommette su neve e ghiaccio Villeneuve la Salle . PARTENZA Rohrl, qui in allenamento sul Turini, è arrivato 2. nella PS di Prelles, la prima del percorso di clas- sificazione del « Monte » Rohrl, here during thè training on thè Turini, 2nd in thè S.T. of Prelles Finora e COLDECARGINETS^ | km.17;2 . BAYONS DALL'INVIATO SEEEE CHEVALIER - Un sole pro- mettente ed una giornata tutto som- mato calda hanno accolto la caro- vana, meno stanca che in passato, dei concorrenti alla 48. edizione del rally di Montecarlo nella sua prima sosta in programma: il raggruppa- mento dei vari partenti dalle nove città di partenza in Europa. A Serre Chevalier, rinomato cen- tro dello sci e sede di una tra ìe più famose piste su ghiaccio della Fran- cia s'era data appuntamento anche una folla imprevista ed incontenibi- le per il primo contatto con i benia- mini del rally presenti in forze per la prima prova, breve ma già incre- dibilmente selettiva (almeno per i distacchi che si sono registrati), del rally. Tutti i beniamini, diceva più sopra, infatti dei migliori che hanno preso il via solo un «big» aveva già dato forfait, l'inglese Andy Dawson, già fuori con la sua Datsun con cui si era mosso da Londra pieno di buone intenzioni. In questa occasione, allora, c'è stato il primo incontro della gara tra i vari favoriti e non sono man- cati i pronostici equamente divisi tra la Lancia Stratos di Darmene, vincitore dell'ultima edizione, la Por- sche di Mikkola e tutto sommato anche per le Fiat, che più d'uno cre- de finalmente in grado di dire la loro anche in considerazione delle condizioni attuali del fondo strada- le, quello classico del Montecarlo con strade prevalentemente asciut- te e placche di ghiaccio duro e ver- glas. Qui le 131 dovrebbero andare mol- to bene sia a parere dei piloti che ci corrono che degli avversar!, tra i quali sono apparsi già un po' preoc- cupati i porschisti. Beguin, il fresco campione di Fran- cia che sfoggia il nuovo sponsor Ar- mel con i nuovi colori biancorossi, sostiene infatti che proprio sul ghiac- cio vivo le vetture tedesche avranno i maggiori problemi, mentre se do- vesse nevicare... Beguin, mentre par- la, da l'impressione di essere già con la testa in Spagna, al rally della Costa Brava, dove inizieranno i suoi veri impegni perché è noto il suo programma rivolto al campionato europeo. « dice avrò il motore da guerra, qui stiamo sul chi vive» ed in questo comprende anche i compagni di marca Mikkola e Almeras, molto attesi alla prova ed al centro delle foto di tutti. Meno che una settima- na fa sono comunque molti quelli di- sposti a giurare sulla Porsche, e questo conferma che — strada fa- cendo il Montecarlo finirà con non. smentire sino alle ultime bat- tute' la solita puntuale incertezza. Unico ad avere avuto seri proble- mi durante l'avvicinamento è stato Carlo Cavicchi CONTINUA A PAGINA 44

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Un altromondialeè partito

Più selettiva delMontecarlo mentre

previsto la prima fase del rallysi scommette su neve e ghiaccio

Villeneuve la Salle. PARTENZA

Rohrl, qui in allenamentosul Turini, è arrivato 2.nella PS di Prelles, laprima del percorso di clas-sificazione del « Monte »Rohrl, here during thètraining on thè Turini, 2ndin thè S.T. of Prelles Finora e

COLDECARGINETS^ | km.17;2

. BAYONS

DALL'INVIATO

SEEEE CHEVALIER - Un sole pro-mettente ed una giornata tutto som-mato calda hanno accolto la caro-vana, meno stanca che in passato,dei concorrenti alla 48. edizione delrally di Montecarlo nella sua primasosta in programma: il raggruppa-mento dei vari partenti dalle novecittà di partenza in Europa.

A Serre Chevalier, rinomato cen-tro dello sci e sede di una tra ìe piùfamose piste su ghiaccio della Fran-cia s'era data appuntamento ancheuna folla imprevista ed incontenibi-le per il primo contatto con i benia-mini del rally presenti in forze perla prima prova, breve ma già incre-dibilmente selettiva (almeno per i

distacchi che si sono registrati), delrally.

Tutti i beniamini, sì diceva piùsopra, infatti dei migliori che hannopreso il via solo un «big» aveva giàdato forfait, l'inglese Andy Dawson,già fuori con la sua Datsun con cuisi era mosso da Londra pieno dibuone intenzioni.

In questa occasione, allora, c'èstato il primo incontro della garatra i vari favoriti e non sono man-cati i pronostici equamente divisitra la Lancia Stratos di Darmene,vincitore dell'ultima edizione, la Por-sche di Mikkola e tutto sommatoanche per le Fiat, che più d'uno cre-de finalmente in grado di dire laloro anche in considerazione dellecondizioni attuali del fondo strada-

le, quello classico del Montecarlocon strade prevalentemente asciut-te e placche di ghiaccio duro e ver-glas.

Qui le 131 dovrebbero andare mol-to bene sia a parere dei piloti checi corrono che degli avversar!, trai quali sono apparsi già un po' preoc-cupati i porschisti.

Beguin, il fresco campione di Fran-cia che sfoggia il nuovo sponsor Ar-mel con i nuovi colori biancorossi,sostiene infatti che proprio sul ghiac-cio vivo le vetture tedesche avrannoi maggiori problemi, mentre se do-vesse nevicare... Beguin, mentre par-la, da l'impressione di essere giàcon la testa in Spagna, al rally dellaCosta Brava, dove inizieranno i suoiveri impegni perché è noto il suo

programma rivolto al campionatoeuropeo.

« Là — dice — avrò il motore daguerra, qui stiamo sul chi vive» ed inquesto comprende anche i compagnidi marca Mikkola e Almeras, moltoattesi alla prova ed al centro dellefoto di tutti. Meno che una settima-na fa sono comunque molti quelli di-sposti a giurare sulla Porsche, equesto conferma che — strada fa-cendo — il Montecarlo finirà connon. smentire sino alle ultime bat-tute' la solita puntuale incertezza.

Unico ad avere avuto seri proble-mi durante l'avvicinamento è stato

Carlo Cavicchi

CONTINUA A PAGINA 44

RALLY Montecarlo cfamenréaSPRINT

CONTINUAZIONE DA PAG. 43

il nostro Bettega, che nei pressi diBologna è rimasto con il cambio del-la sua Ritmo bloccato In quarta e,dopo la sostituzione operata a Par-ma, ha dovuto sostituirlo nuovamen-te a Torino perché perdeva olio. Unproblema comunque che dovrebbeessere superato e nella prima appa-rizione sulla pista ghiacciata la rive-lazione è stata proprio il trentinoche, con Mannucci, ha sbalordito tut-ti mancando il miglior tempo asso-luto solo per un attimo di esitazionedel motore che si è spento facendoloarrivare a pochissimi secondi daiprimi.

Una prima prova in ogni caso mol-to lusinghiera per la Pirelli, perchéle prime sette piazze sono andatetutte alle vetture italiane gommatecon queste coperture.

Anche Darniche se ne rallegravaalla fine. E' presto per farsi delleillusioni, ma chi ben comincia... elui di cominciare bene ne ha tuttele intenzioni anche per vincere un«mini» braccio di ferro con Fiorioche vorrebbe che lui corresse anco-ra il campionato europeo (che ha giàvinto due volte-), mentre lui e Char-donnet vorrebbero tentare l'avven-tura del mondiale dove si sa che leStratos sono mal digerite dal grup-po torinese che evidentemente aduna terza vittoria iridata fa ancoraun pensierino.

Il rally intanto si è avviato peruna prima notte già molto intensa epoi per le due classiche tappe chefaranno la vera selezione. I pilotisono apparentemente soddisfatti diavere di fronte adesso una gara piùsnella anche se più impegnativa chein passato, segno che l'auspicato am-modernamento della gara sta giàdando i suoi frutti. .

Chi spera nella neve ha valide ra-gioni per credere di essere accon-tentato. Non fa freddo, e per i val-ligiani questo significa che verrà anevicare. Nell'attesa però un ventocaldo scioglie quella che c'è. Finiràche sarà contento solo il vincitore;per tutti gli altri ci sarà qualcosao tanto da recriminare. E' sempreandata così e anche quest'anno noncambierà nulla se non che forse unavettura tradizionale finalmente po-trebbe essere prima.

Con cinque 131 in gara ci sarebbeda augurarselo ed è quello che so-gna anche Daniele Audetto che, pro-prio al termine di questa fatica, sa-luterà il mondo dei rallies spedito adaltri più alti incarichi in seno allaFiat.

RALLY DI MONTECARLOPROVA SPECIALE DI PRELLES (la pri-ma del percorso di classificazione]i. Alen-Kivimakì' (Fiat 131) 5'24"; 2.Rohri-Geistdorfer (Fiat 131) 5'29"; 3.Beìtega-Mannucci (Fiat Ritmo) 5'39";4. Waldegaard-Thorzelius (Fiat 131)S'-JT;' 5. Vatanen-Richards (Ford E-scort) 5'43"; 6. Therier-Vial (VW Golf),Mikkola-Hertz (Porsche Carrera) e Kul-lang-Berglund (Opel Ascona) 5'46"; 9.Darniche-Mahe (Lancia Stratos) 5'47";10. Mouton-Arrii (Fiat 131) 5'50".

CLASSIFICA UFFICIOSA (dopo SerreChevalìer e Preiles)1. Alen-Kivirnaki (Fiat 131); 2. flohr-l-Geistdorfer (Fiat 131) a 6"; 3. Bettega-Mannucci (Fiat Ritmo 75) a 13"; 4.Waldegaard-Thorzelius (Fiat 131) a 20";5. Darniche-Mahé (Lancia Stratos) a23"; 6. Mouton-Arrii (Fiat 131) a 32";7. Therier-Vial (Volkswagen Golf) a34"; 7. Mikkola-Hertz (Porsche Carrera)a 34"; 9. Kullang-Berglund (Opel A-scona) a 35".

• Molto seguite dal pubblico 19 tra grosseMercedes Gr. 1 iscritte dai concessionaritedeschi. Le vetture sono decisamente e-normi, però appaiono molto più agili diquanto si pensi, favorite in questo anchedalla grande potenza: 220 CV non sonodavvero pochi per un gr. 1.

Alla partenza da Roma, al Foro Italico, la 131 di Alen-Kivimaki che, al mo-mento in cui Autosprint viene stampato, si è ritirata dal « Montecarlo »

La partenza da ROMA

ALEN spavaldoDa neve BETTEGA

ROMA - Non erano certo la fiducia e l'ottimismo che mancavanoa Marku Alen pochi minuti prima di prendere il via per il Rallydi Montecarlo. Alla nostra domanda su quali fossero, secondalui i suoi principali avversar!, ha risposto sorridendo: « No,niente avversar! pericolosi, la 131 va molto bene ìn questecondizioni con tanta neve ed io quest'anno attaccherò dall'inìzioper vincere questa gara che per cinque anni mi è sfuggita». Lapartenza come due anni orsono è ritornata allo Stadio dei Marmidel Foro Italico, dopo che per motivi di impegni già preesi-stenti è stata scartata l'ipotesi di piazza S. Pietro e del Papacome starter. Tra due ali di folla che si raccoglieva ad imbutointorno alle vetture la macchina di Alen-Kivimaki ha preso il vìain perfetto orario alle 13,53 di sabato dopo che il presidenteCSAI Fabrizio Serena ha abbassato la bandiera nazionale. Allapartenza era presente anche il presidente dell'AGI Carpi De' Re-sminì e l'Esecutivo della CSAI, che ha sospeso i lavori apposi-tamente per l'occasione. Le vetture presenti erano quasi tutte, dalmomento che mancavano all'appello solo due equipaggi, Celesia-Verin su Stratos e Giubar-Morelli su una Ritmo. Inutile direche c'è stata una caccia spietata agli autografi. Soprattutto Alen eBettega sono stati i più pressati da fans giovani e meno gio-vani. Alen come abbiamo detto si è dichiarato fondamentalmenteottimista, palesando chiaramente la sua intenzione di condurre atermine il rally da vincitore. Per questo motivo condurrà una garadi attacco sin dalle prime fasi dopo il noioso trasferimento ini-ziale. «Quest'anno mi sento in perfetta forma» ha detto. « Loscorso anno ho dovuto lottare con una indigestione, che mi hafatto fare il rally in condizioni fìsiche di non perfetta efficienza.Per quest'anno invece ho fatto una dura settimana di allenamentoe sono in perfetta efficienza ».

Molto più prudente nelle previsioni è stato Attilio Bettega:« Spero che quest'anno mi vada meglio dell'anno scorso finendo.la gara Ìn una buona posizione, settima-ottava. Anche se Ìn un ral-ly come il Montecarlo tutto è possibile perché se ricordiamo dueanni fa l'Alpine è arrivata seconda e se la Porsche si ritirava po-teva anche vincere. Può succedere dì tutto, ma il mio obbiettivoè vìncere possìbilmente il g. 2 e piazzarmi in una buona posizio-ne di assoluto » ha dichiarato il pilota trentino, proseguendo« I miei avversar! dì gr. 2 sono meno numerosi dello scorso anno.Ci sono le due Golf ufficiali dì Therier e di Eklund, che sonotemibilissime, molto competitive, e poi soprattutto la Sumbeamdi Frequelin che oltre ad essere una macchina dì g. 2 è unamacchina da assoluto perché è una 2.200 cc con 250 cv. Comun-que speriamo che ci sìa molta neve cosi con la Ritmo possiamofare un risultato migliore ». Non mancavano poi gli equipaggiprivati, tra questi quello di Botrini-Cerrone su Stratos che por-tava la sponsorizzazione della Saudi-Airlines, ed è stata lunga-mente applaudita dai compagni di scuderia presenti in massaallo Stadio dei Marmi.

Decideil maltempoper FIORIO

ROMA • La Fiat il giorno prima dellapartenza aveva presentato la squadraufficiale in partenza da Roma. Nellafiliale di via Manzoni erano in mo-stra le due vetture di Alen-Kivimakì,la 131 Abarth, e la Ritmo di Bettega-Mannucci. Il dott. Cesare Fiorio hatenuto a rimarcare come quest'anno lecondizioni eccezionali di maltempo fac-ciano sì che questo Montecarlo sia a-perto ad ogni tipo di previsioni. « Sicorrerà tra due muri di neve e baste-rebbe un imprevisto come t'intraversa-mento di una vettura che blocchi la se-de stradale. Le condizioni di maltem-po sono eccezionali, al momento sonoQuattro le prove speciali chiuse. Noisiamo presenti con una notevole diver-sificazione tecnica di vetture, la Ritmoè una tutta-avanti trazione e motore.Le Stratos dell'importatore francesesono a motore centrale e trazione po-steriore. Sono 20 anni, dal 1960, che al"Monte" non vince una vettura di que-st'ultimo tipo, speriamo di sfatarequesta consuetudine — ha proseguito ilDS ASA — nel frattempo la concorren-za non ha dormito ed è scesa in cam-po molto agguerrita. Abbiamo l'impe-gno ufficiale dell'Opel Talbot Ford eMercedes, speriamo che non soprav-vengano imprevisti stupidi a crearcidei problemi, la nostra preparazione èstata minuziosa ». A far da eco alleparole di Fiorio è Alen: « Sono moltocarico e in forma, abbiamo preparatomolto bene questo Monte senza lascia-re nulla al caso »,

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ULTIMORA

ALEN K.O. !MONACO - Prìmissimi e sconcertanti colpi di scenadurante la prima notte del rally. Nella terza specialedopo Serre-Chevalier sì è ritirato Alen che procedevavelocissimo dopo aver superato Mikkola. Ritirati nellaquarta speciale anche Frequelin e Warmbold, mentreportano enorme ritardo Vincent e Makìnen. La classificaa questo punto, quando sta per iniziare il percorsocomune, vede in testa Rohr l , seguito da Darniche e daBettega.

• Bjorn Waldegaard, al termine dell'avvicinamento, siè dichiarato solo parzialmente soddisfatto della sua vet-tura. Il problema per il ritorno troppo lento dellosterzo gli è stato risolto (lo aveva lamentato durante leprove) con l'eliminazione dell'ammortizsatore sulla sca-tola guida, ma pare siano i freni adesso a preoccupareil neo-campione del mondo.

• A Serre Chevalier il gruppo Fiat era alloggiato, mec-canici e ricognitori compresi al Cimotel. Per tutti perònon si è trovato posto così il medico Bartoletti ha pen-sato bene di affittare per una settimana un appartamen-to in un residence della stazione sciistica. * Vorràdire — ha commentato — che se dovesse andar male po-tremo sempre tornare qui per un paio di giorni disci ».

c/ome/i/caSPRIIMT Primo biltncio

QUASI DOPO 24 ORE COMUNICATI I PARTITI DALL'ITALIA!

...e invano da MONTECARLOchiamavano la CSAI a ROMA

MONACO - Vatti a fidare delle apparenze: l'ultima cosa che ragio-nevolmente ci si poteva aspettare, dal super-ridotto percorso di av-vicinamento di questo Monte '(anche, soprattutto, di neve) eranodelle sorprese.

Invece sono bastati pochi chilometri, sui 150 al massimo, permettere fuori gara due equipaggi di un certo peso. Andy Dowson,partito da Londra con Pegg sulla Datsun dalle ambizioni iridate,neppure ce l'ha fatta a raggiungere Dover prima di scoprire che lasua 160J soffriva di « valvolite ». Questa almeno la versione rimbal-zata nel Principato ed accolta, comunque, con una certa dose discetticismo, per quella fama di quasi-indistruttibilità che la mac-china giapponese si è saputa costruire.

Una fama che ad esempio proprio non ha Bondil, l'altro pilotache ha fatto in fretta a sparire. Il rallista della Costa Azzurra nonè che, all'arrivo, si faccia vedere molto spesso, ma questa voltaha superato ogni suo primato e per lui l'abbandono è arrivatodopo un paio d'ore di (si fa per dire) gara: ha picchiato, danneg-giando mica male il frontale ed irrimediabilmente la sospensione an-teriore sinistra della sua Porsche con la quale era comunque fra ifavoriti maggióri del gruppo 3.

Per il resto poca storia: nessun forfait di un certo rilievo, epochissimi altri ritiri qui e là per l'Europa. Non sono partiti, fragli italiani, « Giubar «-Morelli e si sono fermati Trazzi-Puzzolo (Re-nault 12) e Celesia-Vierin (Stratos) passati — questi ultimi — daChantemerl ma non arrivati a Serre Chevalier. In tutto 236 equi-paggi al via e 227 in gara dopo l'avvicinamento. Dati normali, an-che se metterli insieme è stato un problema per gli organizzatori.

E' andata che l'ineffabile C.S.A.I. solo 24 ore dopo la partenzaromana ha comunicato a Monaco chi era partito dalla capitale.E dopo che, per tutto il sabato pomeriggio, gli appelli monegaschisia per telex che telefonici erano caduti nel vuoto più totale... Una« collaborazione » insomma che ha fatto molto discutere (e ri-flettere) i capi dell'Automobil Club di Monaco. Ma in fondo c'èda capirli i reggitori dell'automobilismo italiano: per loro, sabatoc'era soprattutto da fare la grossa passerella televisiva. L'andamen-to della gara poi, beh, quello era un'altra cosa...

In mancanza di altro, ad intervallare c'è lo scontato balletto deipronostici. Molti, dopo Serre Chevalier, non sono più tanto mono-cordi sul tandem Darniche-Mikkola. Si è parlato molto di ricogni-tori, l'ultimo « acquisto » in materia lo ha fatto proprio Mikkolache potrà contare, a partire dal percorso comune, anche zu Zanini.In extremis lo spagnolo ha concordato un programma con i fratelliAlmeràs che prevede la sua partecipazione al campionato europeocon la stessa Porsche che ha adesso Hannu, e la sua disponibilità acollaborare con il team di Montpellier rientra nei patti.

Per gli Almeràs, comunque, il problema adesso è quello di tro-vare un interprete capace di fare da tramite fra Zanini, che parlasolo spagnolo, i loro meccanici (che parlano solo francese) ed Hertz,il copilota di Mikkola che non parla né francese né inglese.

E cosi emozioni e preoccupazioni sono pari nei due teams fa-voriti. La «Babele linguistica» del clan degli Almeràs fa coppiao quasi con la febbre ed il forte raffreddore di cui soffre Darniche.

Guido Rancati

I?*

A sinistra, la Stratos di Botrini-Cerrone in par-tenza da Roma. Sopra, Makinen-Liddon studianole carte stradali prima della loro partenza da Pa-rigi. A destra, Bettega-Mannucci, con la Fiat Rit-mo, sono stati velocissimi nelle prime fasi di gara

Come va avanti il rallyA sinistra, lo schema del percorsocomune, che si svolge fra lunedìe mercoledì. A destra, iE percor-so finale, per giovedì e venerdì

Col de la Coui

BEUIL

Molto rilassalo, MONalla partenza da S/OUVEZEMotecarlo, Ari Vatanen.biondo si è schermito con chilo definiva « giovane rallista »,ribattendo: * Ma io ho già 27 CHManni, e siete veramente moltogentili voi s considerarmi giovane ». An-che per lui, comunque, i favori del pro-nostico vanno divisi al 50 per cento trala Stratos-Chardonnet dì Darniche e laPorsche-Almeras di Mikkola.• Christian Dorche, oltre ad essere unhabitué e spesso un protagonista del Ral-ly di Montecarlo, da quest'anno è istrut-tore anche alla scuola di guida su ghiac-cio di Serre Chevalier. Dorche si è pre-parato le gomme per una gara estrema-mente innevata.

• Molto bella la prestazione a SerreChevalier di Speranza e Ciocca. I due« ragazzini » toscani con la Alfasud diDolfi, hanno ottenuto il ventesimo tempocon un 2'18" che è poi io stesso tempofatto segnare da Vatanen.