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Modulo 0.4: Richiami di componentistica
Filtri
Prof. Ing. Cesare Saccani
Prof. Ing. Augusto Bianchini
Ing. Marco Pellegrini
Department of Industrial Engineering (DIN) - University of Bologna
Corso di Impianti Meccanici
Laurea Triennale e Magistrale
GeneralitĆ
Agenda
Filtri
Separatori inerziali
Filtri a tessuto
Separatori elettrostatici
Separatori a umido
Confronto sistemi filtranti
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GeneralitĆ
Le particelle sospese in una corrente fluida possono essere campionate mediante
appositi sistemi di misura, e vengono classificate in base al loro diametro
aerodinamico equivalente. Il diametro aerodinamico equivalente di una particella ĆØ
definito come il diametro di una sfera di densitĆ unitaria (Ļ = 1000 kg/m3) che ha lo
stesso coefficiente di resistenza aerodinamico Cr (definito dalla legge di Stockes) della
particella in questione.
Si utilizza spesso lāidentificativo PM, abbreviazione di Particulate Matter, seguito dal
diametro aerodinamico massimo delle particelle.
Ad esempio si parla di PM10 per tutte le particelle con diametro inferiore o uguale a
10 Āµm e di PM2,5 per tutte le particelle con diametro inferiore o uguale a 2,5 Āµm. Il
PM2,5 ĆØ, ovviamente, un sottoinsieme del PM10.
Qualunque sistema di separazione deve poter incidere sullāenergia cinetica della
particella, annullandola o almeno riducendola fortemente. Questo si ottiene mandando
le particelle ad urtare contro mezzi diversi, solidi, fluido, eccā¦ I vari sistemi si
differenziano tra loro per le modalitĆ con le quali le particelle vengono guidate
allāostacolo.
Filtri: generalitĆ
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Granulometria
Molto importante nella separazione delle particelle ĆØ conoscerne la
composizione granulometrica, costituite in genere da una miscela di
elementi di diverse forme e dimensioni.
Uno dei modi piĆ¹ semplici per determinare la granulometria di un
quantitativo noto, ad esempio, di polveri contenute in aria, ĆØ la
setacciatura. Le polveri vengono inserite in una serie di setacci con
maglie di dimensioni via via decrescenti, posizionati su un
basamento che li mette in vibrazione.
Le polveri di dimensioni maggiori vengono trattenute dai setacci
superiori, mentre le polveri piĆ¹ fini arrivano ai settaci a maglia piĆ¹
stretta.
Sui setacci si possono avere delle spazzole che favoriscono il
passaggio delle particelle piĆ¹ fini attraverso la maglia del setaccio. A
volte vengono identificati tramite la dimensione dl passaggio in mm,
altre volte viene dato il āānumero di meshāā, ovvero il numero di fili
della trama che si hanno per pollice quadrato
Con granulometrie molto fini, per unāanalisi quantitativa del
particolato formatosi, si utilizzano laser o impattori.
Filtri: generalitĆ
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GeneralitĆ
Separatori inerziali
Agenda
Filtri
Filtri a tessuto
Separatori elettrostatici
Separatori a umido
Confronto sistemi filtranti
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Separatori inerzialiSeparatori inerziali
Nei sistemi ad inerzia il fluido portante subisce
una serie di deviazioni, che le particelle non
riescono a seguire completamente a causa
delle forze di inerzia dovute alla loro massa.
Finiscono cosƬ contro ostacoli o pareti esterne,
perdono energia cinetica e precipitano verso le
tramogge di scarico e le coclee di estrazione.
Tra i sistemi di separazione inerziale particolarmente importanti ci sono quelli basato
sulla forza centrifuga. Il fluido viene sottoposto a moto rotatorio sicchƩ le particelle
vengono sottoposte a forze di inerzia centrifughe che le spingono ad urtare contro la
parete del contenitore.
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Separatori a Ciclone
Nei separatori a ciclone si provoca un vortice in una camera cilindrica. Si
introduce il fluido tangenzialmente dallāalto imprimendogli una forte componente
tangenziale e una modesta componente verso il basso della velocitĆ .
Le particelle centrifugate contro la parte cilindrica vengono frenate nel loro moto
rotatorio scendendo ad elica verso il fondo. Il fluido che le accompagna, giunto
alla zona conica che ne riduce la traiettoria, acquista velocitĆ e forma un vortice
piĆ¹ stretto che risale allo scarico coassiale con lāinvolucro.
Camere di depolverazione
Nei sistemi a caduta vengono ridotte fortemente le velocitĆ del fluido portante e delle particelle.
Si riduce la resistenza al moto delle particelle ma anche la portanza, sicchƩ la particella scende,
in un moto combinato, sotto lāazione della gravitĆ e finisce contro il fondo del contenitore o altre
pareti, cedendo la giĆ modesta energia cinetica.
Separatori inerziali
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GeneralitĆ
Separatori inerziali
Agenda
Filtri a tessuto
Filtri
Separatori elettrostatici
Separatori a umido
Confronto sistemi filtranti
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I filtri contemplati dalle norme sono suddivisi in:
grossolani
fini
assoluti HEPA (High Efficiency Particulate Air filter)
ULPA ( Ultra Low Penetration Air filter)
Efficienze di filtraggio dalla uni en EN 1822-1:2009 (slide 11)
I depolveratori industriali non sono contemplati dalle norme, per essi
sono state create opportune tabelle basate sullāesperienza in campo
Classificazione dei filtri
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Classificazione dei filtri CEN EN 779-2002
āDeterminazione della prestazione di filtrazioneā
La norma contiene i requisiti che i filtri dāaria antipolvere devono possedere:
- arrestanza dei filtri grossolani
misurazione della capacitĆ (% in peso) di un filtro di trattenere una polvere
standardizzata di prova, in sospensione nel flusso di aria che lo attraversa
- efficienza dei filtri fini
rapporto tra il numero di particelle aventi un certo diametro trattenute rispetto al numero
di particelle a monte del filtro aventi lo stesso diametro (espresso in %)
Descrive i metodi di prova e lāimpianto di prova per la misura delle prestazioni del filtro,
con particolare riferimento alle perdite di carico nellāattraversamento del filtro10/27
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Classificazione dei filtri
CEN EN 1822
ā Filtri aria a particelle per alta ed altissima efficienza (HEPA e ULPA).Classificazione, prove di prestazione e marcaturaā
La norma si applica ai filtri aria a particelle per alta ed altissima efficienza
e a bassissima penetrazione (HEPA e ULPA).
Essa definisce un procedimento per la determinazione dellāefficienza sulla base
di un metodo di conteggio delle particelle per mezzo di un aerosol liquido di
prova e permette di classificare i filtri in funzione della loro efficienza.
Secondo tale norma i filtri vengono classificati in:
- gruppo H: filtri HEPA (da H10 a H 14) con efficienze tra (8599,995) %
- gruppo U: filtri ULPA (da U 15 a U 17) con efficienze tra (99,999599,999995)%
Classificazione dei filtri
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Classificazione dei filtri
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Filtri a tessuto
Filtri a tessuto
Questi filtri sono costituiti da materiali fibrosi.
Questi filtri possono trattenere particelle dalle dimensioni
inferiori a quelle degli interstizi. Le particelle, infatti,
possono essere intercettate dalle fibre non solo per
lāimpossibilitĆ di infilarsi nei vani, ma soprattutto per urto
diretto contro le fibre o indotto per inerzia dalle deviazioni
subite dal fluido portante.
Con il depositarsi delle prime polveri, il filtro migliora perchĆ© presenta piĆ¹ accidentalitĆ e
vani piĆ¹ piccoli, ma, in seguito, si hanno eccessive cadute di pressione.
Sorge cosƬ il problema della pulizia dei filtri. A questo scopo di solito i piccoli filtri sono tutti
smontabili, mentre i filtri piĆ¹ importanti sono di tipo autopulente. Nel filtro a sbattimento
meccanico di figura a), si provoca lāagitazione delle maniche a mezzo di dispositivi meccanici,
biellette, camme, sistemi vibranti (M). In quello a pulizia pneumatica di figura b), quando la
perdita di pressione raggiunge un determinato valore, viene immessa aria compressa attraverso
elettrovalvola V in elementi toroidali T che scendono verso il basso.
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GeneralitĆ
Separatori inerziali
Agenda
Filtri a tessuto
Separatori elettrostatici
Filtri
Separatori a umido
Confronto sistemi filtranti
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Separatori elettrostatici
Separatori elettrostatici
La carcassa ĆØ portata a terra e un elettrodo centrale caricato ĆØ
mantenuto ad un potenziale molto elevato (migliaia di Volt).
Il gas interposto tra i due elettrodi viene cosƬ ionizzato. Gli ioni
gassosi negativi, ionizzano le particelle solide del gas polveroso
entrante, che, quindi, si caricano positivamente, vengono attratte
dallāelettrodo costituito dallāinvolucro, lo urtano riducendo
lāenergia cinetica, gli cedono la carica elettrica e scendono al
fondo.
Il filtro funziona tanto meglio quanto piĆ¹ bassa ĆØ la concentrazione di particolato. Per portate
elevate si ricorre a separatori costituiti da una serie di piastre parallele tra loro con fili carichi
interposti. I separatori elettrostatici presentano un elevato costo di impianto dovuto soprattutto
allāisolamento elettrico in presenza di alte tensioni. Erano la principale tecnologia competitor dei
filtri a tessuto poichĆ© 30 anni fa questāultimi non potevano sopportare elevate temperatura,
mentre i separatori elettrostatici sono composti da soli componenti metallici.
Oggi, grazie allāesistenza di tessuti che possono resistere ad oltre 300Ā°C, si preferisce utilizzare
filtri a tessuto, evitando i problemi correlati allāalta tensione.
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Agenda
Filtri
GeneralitĆ
Separatori inerziali
Filtri a tessuto
Separatori elettrostatici
Separatori a umido
Confronto sistemi filtranti
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Separatori a umido
Separatori a umido
Nei separatori ad umido le particelle solide
vengono separate venendo a contatto con schermi
dāacqua o superfici bagnate.
Vengono create goccioline dellāordine dei 100 Āµm
che pervadono lāambiente di passaggio e
inglobano le particelle solide, rendendo piĆ¹
semplice lāoperazione di separazione.
Si ha la possibilitĆ di separare anche in presenza
di fluidi pericolosi ed aggressivi e di utilizzare
composti basici come soda o calce per
neutralizzare i componenti acidi eventualmente
presenti.
Esistono architetture (a) munite semplicemente di ugelli di lavaggio e filtro per trattenere le
goccioline dāacqua, o architetture (b) dove le particelle vengono intercettate da veli dāacqua che
scendono dai piatti.
Risulta necessario trattare lāacqua uscente arricchita di particelle in sospensione.
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Separatori a umido
Meccanismi di cattura nei filtri a umido
Impatto per inerzia
Quando la corrente gassosa cambia direzione, le particelle
solide sospese deviano dalle linee di corrente a causa della
loro inerzia e terminano sulla superficie filtrante.
Agisce su particelle con diametro superiore a 1 Ī¼m.
Intercettazione
Lāintercettazione avviene quando si verificano due condizioni:
1. la particella solida segue la linea di corrente del gas;
2. il suo centro ĆØ a una distanza minore o uguale del raggio
della particella stessa rispetto la superficie bagnata.
Agisce su particelle con diametro compreso tra 0.1 e 1 Ī¼m.
Diffusione browniana
Quando le particelle solide sono sufficientemente piccole, la
loro cattura ĆØ determinata da un moto casuale dovuto al
bombardamento da parte delle molecole del gas.
Agisce su particelle con diametro inferiore a 0.1 Ī¼m.
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Separatori a umido
Scrubber con ugelli di lavaggio
Considerando un consolidato modello matematico
(Lee et al., Particle removal efficiency of gravitational
wet scrubber considering diffusion, interception and
impaction), lāefficienza di cattura dei singoli
meccanismi determinata da ogni singola goccia ĆØ
data da:
šššš” =1 ā š¼
š½ + šš¾
š
1 + š +1
2
š
1 + š
2
(3š + 4)
šššš =šš”
šš” + 0.35
2
ššššš = 0.74
3
1 ā š¼
š½ + šš¾
Ī¤1 2
ššā Ī¤1 2 + 23š
4 šš
Ī¤2 3)1 ā š¼ (3š + 4
š½ + šš¾
Ī¤1 3
Impatto
Intercettazione
Diffusione
š· = diametro della goccia
š·š= diametro della particella solida
šš” =ššš·š
2š¶š¶šš
18 š š·= numero di Stokes
š =š·š
š·= parametro di intercettazione
š¼ = frazione di volume occupata dal liquido
š =ššæ
ššŗ= rapporto tra viscositĆ di liquido e gas
š¾ = 1 ā9
5š¼1
3 + š¼ ā1
5š¼2= parametro idrodinamico
š½ = 1 ā6
5š¼1/3 +
1
5š¼2 = parametro idrodinamico
šš =šš·
š= numero di Peclet
š =Ęšš¶š¶
3ššš·š= diffusivitĆ
šš = velocitĆ relativa tra gocce e gas
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Separatori a umido
Parametri influenti
š·= 150 Ī¼mšš = 75 m/s
š·= 15 Ī¼mšš = 12 m/s
š·= 150 Ī¼mšš = 12 m/s Lāefficienza per ogni meccanismo ĆØ
definita per ogni dimensione della
particella š·š:
ā¢ allāaumentare della velocitĆ relativa tra
liquido e gas šš, migliora notevolmente
lāefficienza di impatto per particelle con
diametro maggiore a 1 Āµm, mentre
intercettazione e diffusione rimangono
basse;
ā¢ al diminuire del diametro della goccia š·,
migliorano lāefficienza di intercettazione e
di impatto per particelle con diametro
maggiore di 0.5 Āµm, e quello di diffusione
per diametri inferiori a 0.05 Āµm.
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Separatori a umido
Scrubber con riempimento di sfere
In maniera simile al caso delle gocce di acqua, lāefficienza di cattura dei meccanismi
determinata da ogni singola sfera ĆØ data da (Lee et al., Particle collection mechanism pertinent
to granular bed filtration):
Impatto
Intercettazione
Diffusione
š· = diametro delle sfere
š·š= diametro della particella solida
šš” =ššš·š
2š¶š¶šš
18 š š·= numero di Stokes
š =š·š
š·= parametro di intercettazione
š¼ = frazione di volume occupata dale sfere
š¾ = 1 ā9
5š¼1
3 + š¼ ā1
5š¼2= parametro idrodinamico
š¾ =1+2š¼
3ā3š¼= parametro idrodinamico
šš =šš·
š= numero di Peclet
š =Ęšš¶š¶
3ššš·š= diffusivitĆ
šš = velocitĆ relativa tra gocce e gas
ššššš = 3.51 ā š¼
š¾
Ī¤1 3
ššā Ī¤2 3
šššš = 1.51 ā š¼
š¾
š 2
1 + š š¾
ššš” =šš”
šš” + 0.25
2
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Separatori a umidoParametri influenti
Si considera lāefficienza totale (somma dei
rendimenti dei singoli meccanismi):
ā¢ al diminuire del diametro delle sfere š·,
migliora lāefficienza totale di cattura per tutti i
diametri delle particelle;
ā¢ allāaumentare del grado di pieno š¼(aumentando la portata di acqua che ricopre
il riempimento di sfere), il rendimento di
cattura aumenta per tutti i diametri delle
particelle.
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Vantaggi:
ā¢ elevate efficienze per granulometrie fini,
ā¢ possibilitĆ di operare con gas caldi ed umidi,
ā¢ modesti costi di impianto.
Scrubber Venturi
Il condotto convergente-divergente richiama la
corrente polverosa per effetto Venturi e si realizza un
flusso ad alta velocitĆ .
Dellāacqua viene atomizza nella sezione di gola
umidificando lāaria e creando una sospensione di
goccioline. Nel tratto divergente si ha condensazione
di parte dellāacqua evaporata con formazione di
ulteriori goccioline.
Le polveri vengono intrappolate nelle goccioline e
risultano piĆ¹ facili da separare.
Svantaggi:
ā¢ elevate perdite di carico,
ā¢ trattamento dei reflui liquidi e fanghi,
ā¢ limiti sulla portata dei fumi.
Separatori a umido
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Valori orientativi di perdite di carico e rendimenti di separazione per separatori a
umido
Separatori a umido
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Confronto sistemi filtranti
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Prestazione dei diversi sistemi di filtrazione
Le prestazioni di ciascuno dei sistemi di filtrazione vengono valutate in base a diversi
parametri tra cui:
ā¢ efficienza di separazione ponderale,
ā¢ minimo diametro delle particelle separabile,
ā¢ carico di particelle ammesso.
TipologiaEfficienza di separazione
ponderale (%)
Minimo diametro
separabile (m)
Carico di particelle
ammesso (mg/m3)
Cicloni 85 10 2000*
Scrubber 90 5 2000
Separatori a maniche 99 1 500
Precipitatori elettrostatici 95 2 200
(* il carico aumenta per cicloni ad alta carica di attraversamento come, ad esempio, quelli utilizzati per scaricare materiale
dalle navi o nella sezione finale di un trasporto pneumatico)
Confronto sistemi filtranti
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