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Febbraio | Marzo 2021 No. 374 Missione Cattolica Italiana Missione Cattolica Italiana Portuguesa Portuguesa Española Española Fedeli son sotto la Croce. La Quaresima è la celebrazione del mistero di quel “viaggio”, che il Signore intraprese “con decisione” verso Gerusalemme, salendo il santo monte della sua Pasqua. L’evangelista Luca racconta che “Men- tre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Ge- rusalemme” (Lc 9, 51). Il viaggio verso la Città Santa non fu davvero facile per il Signore, proteste veni- vano anche dal gruppo dei dodici. “Perché andare a Gerusalemme mettendo a repentaglio la tua vita e la nostra?”, gli rimproveravano gli apostoli. Ma Gesù “decisamente” non volle sentire ragioni. Egli sa che deve obbedire al Padre e non agli uomini. Anche noi allora ci mettiamo “decisamente” in cammino con Lui, verso “la sua ora”, sapendo che sarà dura, per- ché gli uomini, incattiviti dal potere, sanno essere feroci e senza misericordia. Cari lettori della Voce, questo viaggio verso Gerusalemme è la nostra Quaresima. L’atteg- giamento interiore che deve caratterizzare questo nostro cammino è quello della fedeltà e della compassione, attraversando con Cristo i terribili momenti della Passione, della pro- fonda tristezza e dell’angoscia. Nell’Orto degli Ulivi rivoli di sudore di sangue solcarono il suo volto, perché il Signore deve portare il “peccato del mondo”. Egli “è consegnato” agli uomini, “come un agnello mansueto portato al macello”, appeso sulla croce, affinché tut- to si compia secondo la volontà del Padre. I discepoli non sopportano la croce, fuggono disperati. Solo la Madre, alcune donne con l’apostolo Giovanni reggono a tanto strazio. Essi sanno restare fedeli al Figlio di Dio sin sotto la croce. Anche noi, con Maria vogliamo restare fedeli al Signore, contemplando il crocifisso, che con il suo sangue sparso fu cau- sa di salvezza per tutti gli uomini. In questo cammino chiediamo la grazia di saper stare con il Signore, soprattutto nei momenti in cui sovviene la tentazione di abbandonarlo per seguire le strade facili di questo mondo. Fratelli e sorelle, l’annuale cammino di penitenza della Quaresima è tempo di grazia per tutti noi, durante il quale saliamo al monte santo della Pasqua. La Missione vi invita a partecipare alle funzioni domenicali e della Settimana Santa, alla Via Crucis e alla Grande Veglia Pasquale. Sempre il Signore ci benedica e protegga le nostre famiglie. P. Paolo

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  • Febbraio | Marzo 2021 No. 374

    Missione Cattolica Italiana Missione Cattolica Italiana • • Portuguesa Portuguesa • • EspañolaEspañola

    Fedeli son sotto la Croce.La Quaresima è la celebrazione del mistero di quel “viaggio”, che il Signore intraprese “con decisione” verso Gerusalemme, salendo il santo monte della sua Pasqua. L’evangelista Luca racconta che “Men-tre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Ge-rusalemme” (Lc 9, 51). Il viaggio verso la Città Santa non fu davvero facile per il Signore, proteste veni-vano anche dal gruppo dei dodici. “Perché andare a Gerusalemme mettendo a repentaglio la tua vita e la nostra?”, gli rimproveravano gli apostoli. Ma Gesù “decisamente” non volle sentire ragioni. Egli sa che deve obbedire al Padre e non agli uomini. Anche noi allora ci mettiamo “decisamente” in cammino con Lui, verso “la sua ora”, sapendo che sarà dura, per-ché gli uomini, incattiviti dal potere, sanno essere feroci e senza misericordia.

    Cari lettori della Voce, questo viaggio verso Gerusalemme è la nostra Quaresima. L’atteg-giamento interiore che deve caratterizzare questo nostro cammino è quello della fedeltà e della compassione, attraversando con Cristo i terribili momenti della Passione, della pro-fonda tristezza e dell’angoscia. Nell’Orto degli Ulivi rivoli di sudore di sangue solcarono il suo volto, perché il Signore deve portare il “peccato del mondo”. Egli “è consegnato” agli uomini, “come un agnello mansueto portato al macello”, appeso sulla croce, affinché tut-to si compia secondo la volontà del Padre. I discepoli non sopportano la croce, fuggono disperati. Solo la Madre, alcune donne con l’apostolo Giovanni reggono a tanto strazio. Essi sanno restare fedeli al Figlio di Dio sin sotto la croce. Anche noi, con Maria vogliamo restare fedeli al Signore, contemplando il crocifisso, che con il suo sangue sparso fu cau-sa di salvezza per tutti gli uomini. In questo cammino chiediamo la grazia di saper stare con il Signore, soprattutto nei momenti in cui sovviene la tentazione di abbandonarlo per seguire le strade facili di questo mondo. Fratelli e sorelle, l’annuale cammino di penitenza della Quaresima è tempo di grazia per tutti noi, durante il quale saliamo al monte santo della Pasqua.

    La Missione vi invita a partecipare alle funzioni domenicali e della Settimana Santa, alla Via Crucis e alla Grande Veglia Pasquale. Sempre il Signore ci benedica e protegga le nostre famiglie.

    P. Paolo

  • S. Messe e Avvisi del mese di febbraio

    I Domenica - 07/02/2021ore 09.00 Luchsingen (d/it)ore 11.00 Niederurnenore 17.30 Glarus

    II Domenica – 14/02/2021ore 09.00 Bilten (pt/es)ore 17.30 Glarus

    Mercoledì delle Ceneri- 17/02/2021ore 19.00 Mollis

    Le Sacre Ceneri – Inizia la Quaresima. La S. Messa sarà celebrata nella chiesa di Mollis alle ore 19.00 con l’imposizione delle Ceneri. Con il Mercoledì delle Ceneri siamo chiamati a intraprendere il cammino verso la risurrezione. È un pellegrinaggio di 40 giorni mediante il quale siamo invitati a riflettere sulla nostra vita aiutati dalla Parola di Dio, dalla preghiera, dal digiuno e dalle opere di carità.

    III Domenica – 21/02/2021 Prima domenica di Quaresimaore 09.00 Biltenore 11.00 Oberurnenore 17.30 Glarus

    IV Sabato – 27/02/2021ore 19.00 Näfels

    IV Domenica – 28/02/2021Seconda domenica di Quaresimaore 09.30 Engi (Liturgia della Parola)ore 11.00 Glarus (port.)ore 16.00 Schwandenore 17.30 Glarus S. Messa

    Numeri importanti

    Adorando insieme la Croce, segno della nostra salvezza, chiediamo umilmente per-dono per noi, per le colpe di cui noi ci siamo macchiati; chiediamo perdono anche a nome di tutti coloro che non sono qui e non sanno chiedere perdono al Signore per le loro colpe. Essi non sanno di quanta gioia e di quanta pace il loro cuore sareb-be pieno se sapessero farlo. Chiediamo perdono a nome di tutta l’umanità, del tanto male commesso dall’uomo contro l’uomo, del tanto male commesso dall’uomo con-tro il Figlio di Dio, contro il Salvatore Gesù, contro il Profeta che portava parole di amore. E mettiamo la nostra vita nelle mani del Crocifisso perché egli, Redentore buono, redima e salvi il nostro mondo, redima e salvi la nostra vita col

    conforto del suo perdono. Carlo Maria Martini

    Il "Maertedi grasso" e la gioia del carnevale per grandi e piccoli

    anche se in tono minore.

  • Numeri importantiMissione Cattolica Italiana Portuguesa Española, Glarus

    Zaunstrasse 8, 8750 Glarus Fax 055 640 40 [email protected] · Tel. 055 640 39 10

    Orari di segreteria:martedì 08.00 – 12.00 mercoledì 08.00 – 12.00giovedi 08.00 – 12.00

    Suore, Idaheim Näfels 055 612 28 00

    S. Messe e Avvisi del mese di marzo

    I Domenica - 07/03/2021Terza domenica di Quaresimaore 09.00 Luchsingen (d/it)ore 11.00 Niederurnen ore 17.30 Glarus

    II Domenica – 14/03/2021Quarta domenica di Quaresimaore 09.00 Bilten (pt/es)ore 17.30 Glarus

    III Venerdì - 19/03/2021ore 19.00 Linthal (d/it)

    III Domenica – 21/03/2021 Quinta domenica di Quaresimaore 09.00 Biltenore 11.00 Oberurnenore 17.30 Glarus

    IV Sabato – 27/03/2021ore 19.00 Näfels

    IV Domenica – 28/03/2021 – Domenica delle Palmeore 09.30 Engi (Liturgia della Parola)ore 11.00 Glarus

    S. Messa Solenne per tutti alle ore 11.00 nella chiesa di Glarus con benedizione degli Ulivi, simbolo di Pace, che porteremo nelle nostre case.Sono sospese tutte le altre Messe.

    Fa di me un tuo vero apostolo, che il tuo sguardo soave mi sia sempre presente; e si illumini di misericordia

    nell’ora della mia morte. Amen

    Accompagniamo con fede e devo-zione il nostro Salvatore nel suo ingresso nella città santa, e chie-diamo la grazia di seguirlo fino

    alla croce, per essere partecipi della sua risurrezione

  • CORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO

    I miracoli rivestono un ruolo centrale nel ministero di Gesù. Quello che Gesù ha detto e fatto poggia spesso sui miracoli che sono per gli apostoli e per i loro se-guaci fondamento della loro fede, dimo-strazione della bontà di Dio e della sua attenzione per coloro che soffrono. Tut-tavia sarebbe errato vedere in Gesù solo il taumaturgo: I miracoli sono “rivelatori del suo mistero” e "segni" che la sua mis-sione viene da Dio. Suscitano stupore e forse anche timore, ma ci aiutano a inter-rogarci sulla sua persona e sui suoi poteri.Matteo, Marco, Luca e Giovanni parla-no di Gesù come di uno che ha il potere di guarire le malattie, scacciare gli spiriti immondi dagli ossessi, dominare le for-ze della natura attraverso un semplice comando e far risorgere i morti. La sua predicazione è accompagnata da questi segni prodigiosi, attraverso i quali si rivela il volto di Dio misericordioso, che si china sull’uomo e lo libera dal male.

    Dalle pagine del Nuovo Testamento emer-ge che i miracoli presuppongono la fede, ne sono una risposta, o sono finalizzati a suscitare la stessa fede in chi ne aveva poca o nessuna. A volte Gesù agisce per pura compassione verso i bisognosi, o per appoggiare il suo insegnamento, se-condo cui il Regno di Dio stava per venire attraverso la sua vita e la sua opera. I Vangeli riportano dettagliatamente più di trenta miracoli operati da Gesù: tre ri-surrezioni; sei miracoli sulla natura, come la tempesta sedata e la trasformazione

    dell'acqua in vino; ventiquattro guarigio-ni. Riferiscono inoltre, sebbene in modo sommario e generico, di altre guarigioni operate da Lui.

    Secondo il Vangelo di Giovanni, solo al-cuni di questi miracoli sono stati raccon-tati: "Or Gesù fece ancora molti altri segni in presenza dei Suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. Ma queste cose sono state scritte affinché voi cre-diate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché`, credendo, abbiate vita nel Suo nome."(Gv. 20:30-31)

    I miracoli hanno qualcosa da dire anche a ciascuno di noi oggi: ci pongono la do-manda se pensiamo di poter guadagna-re la salvezza, la vita eterna, con le sole nostre forze, o, riconoscendo il potere di Gesù, se siamo disposti a farci indicare la via della vera Salvezza da Lui, l’unico Salvatore, lasciandoci guidare dalla sua Parola.

    I Miracoli sono segni rivelatori: la Missione di Gesù viene da Dio.

    CONOSCIAMO LA BIBBIA

  • CORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO

    I Sabato 13 Febbraio 2021 ore 20.00

    II Sabato 20 Febbraio 2021 ore 20.00

    III Sabato 27 Febbraio 2021ore 20.00

    IV Sabato 06 Marzo 2021 ore 19.30

    V Sabato 13 Marzo 2021 ore 16.00

  • Cari lettori della Voce, con il Tempo della Quaresima, ho pensato di affrirvi questa sem-plice catechesi sulle “cose ultime” che riguar-dano la nostra vita. Uno sguardo sulla Morte, Inferno, Paradiso e Giudizio, dalla prospettiva cristiana. Spero siano di aiuto nel renderci consapevoli di come dobbiamo vivere questa vita per meritarci la Vita Eterna, per la quale noi tutti siamo stati creati da Dio.

    Da dove ha origine la morte?

    Dio non ha creato la morte (Sap 1,13) così come noi la subiamo oggi. Essa è entrata nel mondo come conseguenza del primo peccato dei nostri progenitori, Adamo ed Eva. Essa è dunque il salario del peccato (Rm 6,23). La morte è entrata nel mondo per invidia del dia-volo.

    Qual è il senso della morte?

    Oggi si tende a censurare e a rimuovere tale realtà della vita umana. Il solo pensiero della morte procura angoscia. Non pensandoci, si ritiene di allontanarla o vincerla. In realtà essa, inesorabile, viene, e può venire in ogni momento, a qualunque età della persona, in qualunque condizione ci si trovi. Per ogni essere umano, la morte è segno del nostro essere uomini, essa appartiene alla condi-zione umana. Il termine della vita terrena non è la fine di tutto, ma un richiamo alla saggezza del vivere bene il tempo a nostra disposizione. Per il cristiano, la morte è illuminata dalla Parola di Dio che ci offre una luce che rischiara e consola. La morte diventa così un porre fine alla vita dell’uomo come tempo aperto per accogliere o rifiutare l’amore di Dio in Cristo, un iniziare la vita eterna, un incontrare Dio, Padre e anche Giudice. È proprio per questa visione cristiana della morte che San Francesco d’Assisi poteva esclamare nel Cantico delle Creature: “Lau-dato sii, mio Signore, per sora nostra morte corporale” (Fonti FRANCESCANE, 263). La morte è una specie di addio. Questa parola significa: “a Dio… affidare a Dio, affidare al Padre… Bisogna fare un esame di coscienza pensando al proprio congedo della vita. Anche io dovrò dire quella parola “addio”. A Dio affido la mia anima, la mia storia, i miei cari, a Dio affido tutto. Gesù morto è risorto, ci invii lo Spirito Santo perché impariamo a dire esistenzialmente e con tutta la forza quella parola: addio… Io sono preparato ad affidare a Dio me stesso?

    Che cosa succede con la morte?

    Con la morte, si verifica la separazione dell’a-nima dal corpo. Il corpo dell’uomo cade nella corruzione, mentre la sua anima, che è immortale, va incontro a Dio per essere giu-dicata. Essa sarà riunita al suo corpo alla fine dei tempi. “Con la morte, la scelta di vita fatta dall’uomo diventa definitiva: questa sua vita sta davanti al Giudice” (Benedetto XVI, Spe salvi, 45).

    Che cosa significa morire in grazia di Dio?

    Significa morire con la consapevolezza di non avere il peccato mortale sull’anima. Significa morire in pace con Dio e con il prossimo. “Certa è questa parola: se moriamo con Lui, vivremo anche con Lui” (2Tim, 2,11).

    Come è possibile morire con Cristo?

    È possibile vivendo da figli di Dio durante la nostra vita terrena, chiedendo frequen-temente perdono a Dio dei nostri peccati mediante il Sacramento della Riconciliazione (Confessione), usufruendo, se possibile, dei due Sacramenti istituiti da Cristo per gli ammalati gravi e per quanti stanno per pas-sare da questa vita all’altra: il Sacramento dell’Eucaristia come Viatico e il Sacramento dell’Unzione dei malati. PAPA FRANCESCO, ha così pregato Dio, perché “conceda a tutti noi queste tre grazie:1) morire a casa, cioè morire nella Chiesa, in pace con Dio e con il prossimo; 2) morire in speranza, con speranza, cioè

    La Morte: che cosa succede con e dopo di essa?

  • affidandosi a Dio ed essere in grazia di Dio, quindi con la speranza di godere della visione beatifica di Dio;3) lasciare una bella eredità, un’eredità umana, un’eredità fatta della testimonianza della nostra vita cristiana.

    Come Cristo ha vinto la morte?

    Distruggendo la causa della morte, cioè il peccato, con la sua Morte in Croce e con la sua Risurrezione.

    Che cosa avviene dopo la morte?

    L’anima, separata dal corpo, viene giudicata da Dio in rapporto alla Fede e alle opere com-piute. È questo il giudizio particolare, con il quale viene data a ciascuno l’immediata retri-buzione per la sua vita terrena. Tale retribu-zione consiste nell’accedere alla gioia eterna del Paradiso subito dopo la morte, o dopo un’adeguata purificazione in Purgatorio, oppure alla dannazione eterna dell’Inferno.

    Che cos’è il Paradiso?

    Il Paradiso è lo stato di felicità piena e defi-nitiva. Tale felicità consiste nel vedere Dio “così come Egli è” (1 Gv 3,2) “a faccia a fac-cia (1 Cor 13,12). Dio sarà allora conosciuto e amato come la massima, suprema felicità dell’uomo, il fine ultimo e la realizzazione piena delle aspirazioni più profonde dell’uomo. Il paradiso dunque consiste nel vivere la vita trinitaria: l’essere per tutta l’eternità con Dio, per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo. Que-sto mistero di visione beatifica, di comunione con Dio e con tutti coloro che sono in Cri-sto, supera ogni possibilità di comprensione e descrizione. La S. Scrittura ce ne parla con alcune immagini: vita, luce, pace, banchetto di nozze, casa del Pare, Gerusalemme cele-ste.

    Che cos’è il Purgatorio?

    Il Purgatorio è la purificazione di coloro che muoiono in grazia di Dio, e quindi sono ormai sicuri di poter accedere al Paradiso, ma hanno bisogno di ulteriore purificazione al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del Paradiso.Come noi possiamo aiutare tale purificazione?Dio purifica con i meriti di Cristo morto e risorto quanti sono nel Purgatorio, ma grazie anche alla collaborazione che noi possiamo dare loro. Noi, che siamo ancora pellegrini qui sulla terra, possiamo infatti aiutare i nostri defunti che sono in Purgatorio, con le nostre

    preghiere di suffragio, in particolare parte-cipando alla celebrazione della S. Messa e facendo celebrare S. Messe, con opere di penitenza e di carità, con le Indulgenze, per la remissione, della pena temporale. Ogni cri-stiano, pellegrino qui sulla terra, può acquisire, per intervento della Chiesa, tali indulgenze, se debitamente disposto e a determinate con-dizioni, e può applicarle ai defunti, in modo tale che questi possano essere sgravati dalle pene temporali dovute per i loro peccati.

    Che cos’è l’Inferno?

    L’Inferno è la dannazione eterna di quanti, per loro libera scelta, muoiono in peccato mor-tale senza esserne pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio. Gesù esprime tale realtà con alcune immagini: geenna, fuoco inestinguibile, fornace ardente. Sono immagini per descrivere lo stato di sofferenza estrema, di dannazione eterna che colpisce quanti sono nell’Inferno. La pena principale dell’Inferno consiste nella separazione eterna da Dio. Soltanto in Lui infatti, l’uomo può avere la vita e la felicità, per le quali è stato creato e alle quali aspira. Dio, da buon Padre, vuole che tutti si salvino e giungano in Para-diso. Per questo ha inviato il Suo Figlio. Egli non vuole “che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi” (2 Pt 3,9). Per que-sto Egli chiama ogni singola persona alla con-versione durante la sua vita terrena, sia bene-volmente sia, qualche volta, anche in maniera forte. E tuttavia, avendo creato l’uomo libero, Dio rispetta le decisioni della persona, e que-sto soprattutto nel momento cruciale della sua morte. Pertanto è l’uomo stesso che, in

  • piena libertà e responsabilità, si autoesclude dal Paradiso. Persistendo nel suo rifiuto radi-cale di Dio, merita l’Inferno.

    Che cos’é il Giudizio finale, universale?

    È il Giudizio che Dio emetterà alla fine dei tempi, alla fine del mondo, quando Cristo “verrà nella gloria con tutti i suoi angeli […]. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti ed Egli separerà gli uni dagli altri […]. E se ne andranno questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna” (Mt 25,31-46). Con tale Giudi-zio: risorgeranno tutti i corpi degli uomini. Ogni corpo, trasformato da corruttibile e mortale in incorruttibile ed eterno, si unirà alla propria anima, condividendo con essa la condizione del Paradiso o dell’Inferno. Tra tutti i Santi del Cielo si vivrà una fraterna comunione. Ci saranno “nuovi cieli e una terra nuova” (2 Pt 3,13). “Non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate” (Ap 21,4).

    Quando avverrà il Giudizio finale?

    Soltanto Dio conosce il giorno e l’ora di tale avvenimento definitivo. Noi sappiamo solo che avverrà “nell’ ultimo giorno” (Gv 6,39), alla fine di questo mondo.

    Dove si fonda la nostra Fede circa la risurre-zione del nostro corpo?

    Si fonda sulla Fede in Dio che “non è un Dio dei morti, ma dei viventi” (Mc 12,27), su Gesù Cristo, il quale ha detto “Io sono la Risur-rezione e la Vita” (Gv 11,25). Gesù ha fatto questa solenne promessa prima di morire: “Io vado a prepararvi un posto, quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io” (Gv 14, 2-3). Il Signore ha libe-ramente subito la morte di croce per la nostra salvezza. Con la sua morte ha vinto la morte, per sé e per tutti noi: “Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza” (1 Cor 6,13).

    In che senso il cristiano muore e risorge ogni giorno?

    Ogni giorno della vita qui sulla terra è per il cristiano un partecipare alla Morte e alla Risurrezione di Cristo. Da un punto di vista sacramentale col Battesimo noi moriamo con Cristo nel peccato e risorgiamo a nuova vita, alla vita dei figli adottivi di Dio, membri di Cri-sto e della sua Chiesa, tempio dello Spirito Santo.

    Morale: ogni giorno siamo chiamati a fuggire il peccato, a evitarlo, a pentirci per vivere con gioia ogni momento da figli di Dio, cercando “le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio” (Col 3,1).

    La nostra assistente legale MLaw (laureata in giurisprudenza) MLaw Laura Marty sarà lieta di consigliarvi in lingua italiana nei seguenti settori giuridici: consulenza legale generale rappresentanza in procedimenti giudiziari contratti di acquisto di immobili contratti di matrimonio / contratti successori /

    testamenti mandati precauzionali È supportata e assistita da avvocati esperti dello studio legale RHS & P (avvocati e notai) a Glarus. RHS&P Bahnhofstrasse 15, 8750 Glarus Tel. 055 645 60 30 [email protected]

  • UN RACCONTO PER RIFLETTERE

    Usciti dalla scuola, Marco e Luca corsero verso il bus. Una volta seduti, Luca si voltò verso l’amico chiedendogli: “Allora vieni ad allenarti? Domani dobbiamo giocare contro la Dinamo!” Non rice-vendo risposta, chiese ancora: “Cos’hai, sei pre-occupato per qualcosa?” “No, rispose l’amico, riflettevo sul testo biblico che don Cesare ha letto: «Nell’ultimo giorno della creazione, Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. “Dov’è il problema?” chiese Luca. “Il problema è che Dio è Spirito e noi siamo carne e sangue”. “Certo, riprese l’amico. Dio formò l’uomo dalla polvere!”

    Si voltarono. Dietro di loro c’era don Cesare, il loro insegnante di religione, nonché parroco. “Sono contento che qualcuno mi abbia ascol-tato durante la lezione!” E continuò: “Ma pen-sate poi alle singolarità che Dio ci ha dato, con una natura sia materiale, il corpo, che immate-riale, l’anima. Cosa unica questa, diversa anche dagli angeli che sono solo spiriti, e diversa dal mondo animale, anzi, ci ha reso idonei a gover-narli (Gn.1:28). Dio é Spirito, (Gv.4:2) e l’imma-gine di Dio si riferisce alla parte somigliante a livello mentale, morale. Ci ha dato la facoltà di poter comunicare con Lui, nostro Creatore, in una relazione unica e diversa dalle altre creature. Aveva creato Adamo perfetto, non soggetto alla morte. A livello mentale Adamo era un essere razionale, ragionevole, con una propria volontà e, potendo ragionare, poteva scegliere. Questo é un riflesso dello Spirito e della libertà di Dio.

    Nella bibbia è scritto: ”Allora il Signore plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente”. (Gs 2:7). Dio, nella Sua immensa gran-dezza, condivide il Suo stesso respiro con l’uomo. A livello morale, poi, l’uomo é stato creato nella giustizia e nella perfetta innocenza; riflesso della santità di Dio. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco: “era cosa molto buona” (Gs.1:31).

    La nostra coscienza appartiene ad un ricordo di quello stato originale. Ogni volta che qualcuno rifugga dal male, lodi un buon comportamento, o si senta colpevole, conferma il fatto che siamo stati creati alla stessa immagine di Dio.

    Nell’Eden, Adamo era in relazione con Dio. Infatti leggiamo: “...poi udirono il Signore Dio che pas-seggiava nel giardino alla brezza del giorno... (Gs 3:8)” il Signore veniva quindi a passeggiare sulla terra, e s’intratteneva con Adamo ed Eva. Cre-ato ad immagine di Dio, Adamo aveva la capa-cità di fare libere scelte. Purtroppo sebbene gli fosse stata data una natura giusta, Adamo fece la scelta sciagurata, scelse di ribellarsi al suo Creatore. Così facendo rovinò l’immagine di Dio che aveva dentro di sé e tramandò quella somi-glianza danneggiata a tutti i suoi discendenti, noi inclusi. (Rom.5:12). Oggi noi portiamo ancora l’immagine di Dio, ma portiamo anche le cicatrici del peccato, con le deformazioni a livello men-tale, morale, sociale e fisico, ne mostriamo gli effetti”.

    I tre scesero dal bus e s’incamminarono silen-ziosi verso la parrocchia. Dietro la chiesa, c’era il campo di pallone. Improvvisamente Luca si fermò e rivolto verso don Cesare disse: “Il mio corpo è stato creato da Dio, e suo è lo spirito. Cosa ho di mio?” Questo è perché tu non possa mai vantarti di ciò che non hai!” rispose don Cesare. “In 1Co.6.19-20 leggiamo: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo”! (1Co.6.19-20)

    L`UOMO: IMMAGINE E SOMI-GLIANZA DI DIO.

  • PROGETTO MISSIONARIOServantes de l’Enfant Jésus01 Bp 666 San Pedro 01Cell. 0022508590071

    A VOI CARI BENEFATTORI

    Con queste semplici parole, vogliamo augurarvi il meglio per l'anno 2021. Vorremmo ringraziarvi per tutta la cura che avete per fare del bene all'umanità, per-ché attraverso i vostri doni, offrite la protezione a tante persone bisognose. COVID 19 infatti non risparmia nessuno e i dispositivi di protezioni, (mascherine, alcool gel, temometri ...) sono un beneficio per tutti noi.

    Grazie per aver pensato ai bambini de l’Africa, in particolare a quelli della Costa d'A-vorio e nello specifico alle nostre scuole e al Centro di formazione. Grazie per questo grande gesto e, attraverso questo scritto, ricevete i ringraziamenti di ogni bambino e adolescente, o giovane donna, che usano questi dispositivi. Possa Dio risparmiarci di sperimentare di nuovo una pandemia come questa. Dio, nella sua misericordia, venga in nostro aiuto e vi benedica.

    San Pedro, le 17 Janvier 2021

    Sr Suzanne ASSEMIEN Déléguée

    La Missione Cattolica ringrazia per la vostra

    generosità. La cifra raccolta in aiuto alle Missioni delle Suore Ancelle ammonta a

    4.000 CHF.

  • PÁGINA PORTUGUESA

    Aconteceu...Desde o mês de fevereiro 2020, a dolorosa experiência do Virus marca todas as nações, as nossas também. Esta doença ainda poco conhecida e por isso mistério-sa, muito contagiosa, enche os hospitais e provóca muitos falecimentos, bloqueia as atividades e limita as relaçôes entre as pessoas, obriga a mudar estilos de vida. Todas as iniciativas da Missâo foram suspensas e ainda nâo vemos a possibilidade de um retorno à vida normal. O vacino esperado está pronto, mas o caminho para chegar a todos náo serà nem facil nem veloz, vamos porém acolhé-lo como um sinal de esperança, sem deixar do lado todas as precauções aprendidas. Quem puder, procure dar sua ajuda aos que precisam mais... Renovando a con-fiança em Deus, nosso Pai misericordioso, vamos intensificar nossa oração e fazer de Sua Palavra nossa regra de vida.

    Fieis, mesmo sob a cruz. A Quaresma é a celebração do mistério daquela «viagem» que o Senhor empreendeu «com de-cisão» rumo a Jerusalém, subindo ao Monte Santo da sua Páscoa. O evangelista Lucas conta que «en-quanto se esgotavam os dias em que seria tirado do mundo, dirigiu-se decididamente para Jerusalém» (Lc 9,51).A viagem até a Cidade Santa não foi realmente fácil para o Senhor. Protestos também vieram do grupo dos doze: "Por que ir a Jerusalém, pondo em risco a sua e a nossa vida?" Os apóstolos o censuraram, mas Jesus "definitivamente" não queria ouvir razões. Ele sabia que devia obede-cer ao Pai e não aos homens. Também nós partimos "decididamente" no caminho com ele, rumo à "sua hora", sabendo que será difícil, porque os homens, zangados com o poder, sabem ser ferozes e sem piedade.

  • AGENDA: S. MISSA E CATEQUESE EM LÍNGUA PORTUGUESAMês de FevereiroII Domingo, dia 07 11.00 hs - Na Igreja de Niederurnen: Festa da Família.

    S. Missa com benção das crianças e da garganta.

    II Domingo, dia 14 09.00 hs - S. Missa em Português na Igreja de Bilten

    Quarta feira das cinzas, dia 17 - 19.00 hs - S. Missa do início da Quaresma na Igreja de Mollis

    III Domingo, dia 21 09.00 hs - S. Missa em Português na Igreja de Bilten.

    IV Domingo, dia 28 11.00 hs – S. Missa em Português na Igreja de Glarus.

    Mês de MarçoII Domingo, dia 14 09.00 hs - S. Missa em Português na Igreja de Bilten.

    III Domingo, dia 21 09.00 hs - Festa dos Pais. S. Missa em Bilten em Port.

    IV Domingo, dia 28 11.00 hs – Domingo dos Ramos. Benção dos Ramos e S. Missa para todos na Igreja de Glarus.

    Caros leitores da Voz, esta “jornada de caminho rumo a Jerusalém” é a nossa Quaresma. A atitude interior que deve caracterizar o nosso caminho é a de fide-lidade e compaixão, passando com Cristo os momentos terríveis da Paixão, de profunda tristeza e angústia. Na Horta das Oliveiras, suor e sangue sulcavam seu rosto, porque o Senhor devia carregar o "pecado do mundo".

    Ele "é entregue" aos homens, "como um cordeiro manso levado ao matadouro", pendurado na cruz, para que tudo seja feito segundo a vontade do Pai. Os discípu-los não podem suportar a cruz, eles fogem em desespero. Só a Mãe e algumas mulheres com o apóstolo João suportam tanto tormento. Eles sabem como perma-necer fiéis ao Filho de Deus, mesmo sob a cruz.

    Também nós, com Maria, queremos permanecer fiéis ao Senhor, contemplando o crucifixo, que com o seu sangue derramado foi a causa da salvação de todos os homens. Nesta caminhada, pedimos a graça de saber estar com o Senhor, princi-palmente nos momentos em que surge a tentação de abandoná-lo para seguir os caminhos fáceis deste mundo.

    Irmãos e irmãs, o caminho anual da penitência quaresmal é um tempo de graça para todos nós, durante o qual subimos ao Monte Sagrado da Páscoa.A Missão convida vocês a participar aos cultos dominicais e da Semana Santa, da Via Crucis e da Grande Vigília Pascal.

    Pe Paolo