minoranze, zingari e diritti fondamentali dal punto di
TRANSCRIPT
Universitagrave Ca Foscari Venezia
Corso di Laurea magistrale in Lavoro cittadinanza sociale interculturalitagrave Classe LM-87
Tesi di Laurea
Minoranze zingari e diritti fondamentali dal punto di vista dei rom
RelatoreCh Prof Zagato Lauso
CorrelatoreCh Prof Leonardo Piasere
LaureandaSuzana JovanovicMatricola 814495
Anno Accademico 2014 2015
INDICE
Ringraziamenti p 4
Introduzione
1 Oggetto della ricerca p 52 Approcci hellip p 621 Lapproccio giuridico p 622 Lapproccio filosofico p 1023 Lapproccio sociologico p 2324 Lapproccio antropologico p 3025 Lapproccio psicologico p 343 Metodologie p 354 Struttura del testo p 39
Capitolo 1Fonti dei diritti umani
11 Caratteristiche generali p 41111 Origine dei diritti umani p 41112 Interpretazione p 41113 Lo zoccolo p 42114 Obblighi per gli stati p 44115 Garanzie interne p 4612 Fonti internazionali p 47121 Fonti adottate dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite p 47122 Fonti derivate dagli istituti specializzati delle NU p 5013 Fonti internazionali regionali p 51131 Fonti del Consiglio dEuropa p 51
1
INDICE
132 Fonti dellUnione Europea p 5214 Legislazione nazionale p 54
Capitolo 2
La tutela giuridico delle minoranze
21Introduzione p 5522 Il principio personalista p 5823 Tutela indiretta delle minoranze p 6424 Definizione di minoranza p 6925Diritti nazionali p 7326 Immigrati p 7927 Situazione giuridica degli zingari p 103271 Lantiziganismo un pregiudizio antico p 103272 I rom sono minoranze nazionali p 109273 Diritti culturali p 116
Capitolo 3
ldquoUna Vita BruttissimardquoldquoMa voi portate via i Bambini rdquo
Racconti dei rom ldquoeuropei da secolirdquo delle sistematiche violazioni dei loro diritti fondamentali
31 Introduzione alla lettura delle interviste p 141311 Chi sono gli intervistati p 141312 La lingua delle interviste p 143313 Criticitagravevantaggi rilevati durante le interviste p 144314 Strumenti interpretativi delle narrazioni p 147315 Nelle interviste citate si troveragrave la seguente punteggiatura p 152
2
INDICE
32 Voci inedite p 153321 Un intervista esemplare p 153322 Diritti rivendicati dai rom p 165323 Come vengono lesi i diritti dei rom p 17133 Quale realtagrave accoglie i rom in Italia p 212331 Impatto con la societagrave p 212332 Impatto con la Pubblica Amministrazione p 21534 Situazioni a confronto p 228341 Vita tutelata Casi CES p 228342 Vita autodeterminata Caso di Brescia e Caso di Bari p 26235 Consapevolezza dei rom p 27136 Cosa rivendicano infine i rom p 27537 Come interpretare le rivendicazioni dei rom p 28638 Riflessione della Professoressa Zincone Giovanna un sulla cultura
e lidentitagrave dei rom p 292
CONCLUSIONI
1 Risultati ottenuti dalla ricerca p 2942Temi da approfondire p 2993 Criticitagrave p 3024 Osservazioni finali p 303BIBLOGRAFIA p 304
3
RINGRAZIAMANTI
Ringrazio le mie colleghe la dott Stefania Pontrandolfo la dott Mariana Agoni e la
dott Francesca Pagura per il grande aiuto che mi hanno dato nel raccogliere
trascrivere e revisionare le riviste citate in questo lavoro Inoltre ringrazio le stesse e
la dott Eva Rizzin per gli spunti di riflessione le tante informazioni e la bibliografia
che mi hanno fornito
Un particolare ringraziamento la rivolgo ai professori che mi hanno fornito materiale
prezioso per questo lavoro e in generale per le mie riflessioni la Professoressa
Stefania De Vido e il Professor Dino Costantini Ovviamente un grazie a tutti i
professori del mio corso di laurea li ritengo tutti bravissimi e intellettualmente molto
stimolanti e capacissimi di aprire delle ldquofinestrerdquo di riflessione critica su ciograve che ci
circonda
Ringrazio anche i due professori che mi hanno seguita durante la realizzazione di
questo lavoro il Professor Lauso Zagato ed il Professor Leonardo Piasere per
linfinita pazienza che hanno avuto nel correggere il mio folle flusso di pensieri Li
ringrazio per avermi stimolato nuove prospettive di lettura della realtagrave e allo stesso
tempo di aver lasciato libertagrave alla mia prospettiva e alla mia creativitagrave
Infine un grandissimo grazie a mio amore Grazie per la pazienza che hai avuto in
questi ultimi tempi E grazie per avermi nutrita amorevolmente in questo periodo di
grandissimo stress
4
INTRODUZIONE
1 Oggetto della ricerca
Loggetto di questo lavoro egrave il ldquodisprezzordquo1 della cultura dei rom da parte dei gageacute
Cerchierograve di capire le ragioni delle discriminazioni e delle persecuzioni sociali a cui
gli zingari sono sottoposti Ovvero cercherograve di far emergere il fatto che esiste a
livello sociale un ldquodisprezzordquo della cultura degli zingari che fa si che tale cultura sia
dichiarata come non degna desistere Percezione che egrave presente nel gruppo di rom di
cui faccio parte (e che egrave presente in Italia da circa 50 anni) e che emerge nei gruppi
ldquozingarirdquo di piugrave antica presenza in Italia per esempio i sinti2 e che emerge anche dalle
interviste fatte ai rom provenienti dalla Romania immigrati in Italia di recente3
Quindi loggetto della mia ricerca egrave la verifica ed il recupero di indizi sullesistenza o
meno in Italia di un atteggiamento discriminatorio e persecutorio nei confronti degli
zingari tale da essere classificato come genocidio Ovvero loggetto di questo lavoro
egrave la misurazione del grado di ldquodisprezzordquo che vige nei confronti della cultura degli
zingari e degli individui che manifestano pubblicamente tale identitagrave Possiamo cioegrave
dire che il grado di disprezzo verso gli zingari e la loro cultura egrave tale da essere giunti
a prassi e atteggiamenti sociali classificabili come genocidio e in particolare di
1 Tema che affronterograve al punto ldquo21 approccio filosoficordquo2 Per approfondire il tema della percezione che hanno gli ldquozingarirdquo del ldquodisprezzordquo che i gageacute provano per la cultura dei rom si veda Eva Rizzin 2005-2006 Lrsquoantiziganismo nellrsquoEuropa allargata Lrsquoazione diplomatica e internazionale delle Istituzioni europee a tutela delle minoranze Rom tesi dottorato Universitagraversquo Degli Studi di Trieste 2006 Rizzin E Tavani C ldquoLe normative europee ed internazionali contro la discriminazionerdquo in Vitale T (a cura di) Politiche possibili Abitare la cittagrave con i rom e i sinti Carocci Roma 20093 Mi riferisco ai rom immigrati in Italia negli ultimi 10 ndash 15 anni e uso il termine ldquorecenterdquo per distinguerli dai rom presenti in Italia da periodi precedenti come appunto i rom del mio gruppo e i sinti che sono presenti in Italia da secoli Per approfondire la presenza storica degli ldquozingarirdquo in Italia si veda L Piasere I rom dEuropa Una storia moderna Editori Laterza 2009 Roma-Bari
5
genocidio culturale La diversitagrave degli zingari egrave talmente disprezzata che gli individui
che vengono identificati o che si identificano pubblicamente come tali subiscono
persecuzioni che mirano alleliminazione in loro di tale identitagrave al punto che la societagrave
sarebbe disposta ad eliminarli fisicamente pur di cancellare tale cultura In
particolare mediante un approccio multidisciplinare (giuridico antropologico
sociologico psicologico e filosofico) nel terzo capitolo metterograve in discussione il
concetto di personalitagrave giuridica derivato agli esseri umani dalla loro dignitagrave di esseri
umani mediante una capillare analisi di casi di violazione dei diritti in riferimento
agli zingari Ovvero cercherograve di dimostrare che la percezione degli zingari come
popolazione priva di uno Stato e quindi priva di una radicamento territoriale porti a
percepire gli zingari come soggetti privi di diritto individui cioegrave privi di personalitagrave
giuridica Tale percezione si intreccia al ldquodisprezzordquo che vige nei confronti della
cultura degli zingari e ha leffetto di una totale ldquosvalutazione socialerdquo4 degli zingari
come persone che legittima una vera e propria persecuzione etnico-razziale nei loro
confronti Tra i gageacute vige la percezione che gli zingari abbiano una forte identitagrave di
seacute ma il fatto che tale identitagrave sia percepita come moralmente non degna desistere ha
come conseguenza una vera e propria persecuzione razziale nei loro confronti Nei
confronti degli zingari cioegrave vige un riconoscimento negativo che li fa percepire a
livello sociale individui che non hanno diritto ad esistere in quanto portatori di una
cultura socialmente disprezzata e quindi da eliminare in qualche modo dal proprio
territorio
2 Approcci
21 Lapproccio giuridico
Lanalisi della situazione in cui vivono i rom in Italia si basa su un approccio
giuridico uso cioegrave le teorie e gli approcci menzionati in questo capitolo per
4 Tema che affronterograve al punto ldquoLapproccio filosoficordquo
6
analizzare la normativa internazionale e nazionale in materia di tutela degli individui
e dei gruppi minoritari presenti negli Stati nazionali Ossia partendo dalla normativa
internazionale e nazionale in materia di tutela degli individui e dei gruppi ho cercato
di capire quali fossero i limiti del diritto nazionale e internazionale in materia di
tutela del diverso del non cittadino o del cittadino percepito come ldquonon
appartenenterdquo al corpo cittadino Ho cercato cioegrave di capire quali fossero gli assunti
teorici alla base dei limiti della normativa in materia di tutela dellalteritagrave e della
diversitagrave culturalerazziale e quali effetti hanno tali assunti sul comportamento di
coloro che sono tutelati dalla norma e coloro che non ne son tutelati In particolare
mediante lapproccio giuridico ho preso in esame unipotesi delle cause che possono
essere allorigine delle discriminazioni nei confronti dei rom e del percheacute essi non
possono essere tutelati come minoranza nazionale cosa li distingue a livello
giuridico dalle altre minoranze presenti negli stati nazionali Ho analizzato inoltre i
diritti rivendicati dai rom in questo caso i rom rumeni che ho intervistato e come
invece sono percepite loro rivendicazioni dai gageacute Sulla carta i rom essendo
cittadini europei sono tutelati al pari di tutti gli altri cittadini di fatto perograve non lo
sono
Ovvero analizzando la condizionerivendicazionepersecuzione dei rom mediante un
approccio giuridico5 tento di analizzare il modello culturale che cegrave alla base della
persecuzione degli stessi Se il diritto egrave un prodotto culturale non si puograve prescindere
dal considerare il diritto espressioni di un preciso modello culturale Stando a questo
schema le leggi sono tecniche messe in atto dalla comunitagrave per tentare di rispondere
alla vulnerabilitagrave chiamata influenza derivata dalle proprietagrave di apertura e
rinnovamento della cultura Le leggi dunque sono un tentativo di delimitazione di
tale vulnerabilitagrave Ossia il nesso tra diritto e cultura sta nel fatto che le leggi sono i 5 Date le caratteristiche della cultura umana definite dallAntropologia e se accettiamo tali caratteristiche ossia che
lessere umano egrave un ltltorganismo bioculturalegtgt (Schultz Lavenda 201017) dobbiamo anche tenere conto che tutte le
sue azioni e pensieri costituiscono ltltrappresentazioni simboliche complessegtgt (ibidem) esprimono cioegrave la sua
cultura
7
simboli mediante i quali una cultura esprime letica la morale e le paure vigenti in
quella determinata cultura Esse esprimono il modo in cui una comunitagrave tenta di
tramandare la propria morale la propria visione del mondo e il modo in cui tenta di
tenere sotto controllo ciograve che percepisce come proprie vulnerabilitagrave Le leggi sono
simboli espressioni di uno specifico dominio della cultura che ci indicano le risposte
che ogni comunitagrave umana elabora per marginare le caratteristiche storiche e
modificabili della cultura nel tempo e nello spazio Il diritto egrave dunque una ltltpratica
culturale che [organizza] la vita socialegtgt6 secondo lantropologia Anche secondo le
scienze sociologiche7 le ldquoistituzionirdquo quale egrave il diritto sono ltltstrutture e attivitagrave
cognitive normative e regolative che danno stabilitagrave e significato al comportamento
Procedure organizzate e stabili regole del giocogtgt8 Secondo le teorie
dellistituzionalismo9 o meglio del neo-istituzionalismo il diritto egrave il vivere sociale
unistituzione che regola guida e limita il comportamento e la vita sociale delle
persone10 ltltLonnipresenzagtgt delle regole o norme quelle che gli autori chiamano
ldquoroutinerdquo sono ltltdelle risposte allincertezza gtgt11
Lapproccio teorico del neoistituzionalismo propone di analizzare il ruolo delle
istituzioni le norme che regolano la vita delle persone Ossia attraverso le istituzioni
che sono regole comportamentali si puograve comprendere lobiettivo dellistituzione
stessa mediante il comportamento degli individui che hanno prodotto tali istituti
Dunque lo studio delle istituzioni e del comportamento che esse suscitano nelle
persone egrave importante percheacute tali istituti sono sigrave realizzati dagli individui ma gli 6 Ibidem 17
7 March Olsen 1989
8 Francesca Campomori corso di Politiche pubbliche e sociali Universitagrave Ca Foscari Venezia anno accademico 2014-
20159 Maurice Hauriou 1925
10 March e Olsen 198911 Teorema di Heiner 1983 in Francesca Campomori corso di Politiche pubbliche e sociali Universitagrave Ca Foscari
Venezia anno accademico 2014-2015
8
individui agiscono sotto linfluenza delle istituzioni create da loro Cegrave una reciproca e
profonda influenza tra gli individui e le istituzioni 12
Stando alle teorie del neo-istituzionalismo al concetto culturale dellantropologia
alle teorie del riconoscimento di Honneth alla teoria del ldquobiopotererdquo di Foucault e
agli approcci teorici di Sayad e Basso possiamo intendere il diritto in quanto
istituzione umana che detta una certa linea comportamentale come una ldquometafora
generativardquo 13 del modo di relazionarsi tra gli individui E dato che tali ldquometafore
generativerdquo sono istituzioni istituite dallistituzione Stato ecco che come dice Sayad
esse ci forniscono limmagine che lo Stato ha di seacute e del percheacute ha un potere cosigrave
forte di naturalizzare negli individui anche pratiche paradossalmente antisociali e
distruttive
Per capire il potere persuasivo delle istituzioni e del percheacute spesso si ostinano a
conservare pratiche poco sociali bisogna fare ricorso alla teoria dellazione che egrave
composta da quella che egrave chiamata teoria dichiarata e quella detta teoria in uso
Ovvero uno psicologo dellorganizzazione C Argyris ed un sociologo
dellorganizzazione DA Schon (1998) studiano il modo di apprendimento delle
organizzazioni e arrivano a sostenere che lorganizzazione egrave una teoria nella misura in
cui ciograve che gli individui devono apprendere viene incorporato in quella che viene
chiamata teoria dellazione Ogni organizzazione ha in seacute una teoria che guida lagire
degli individui ha incorporate in seacute tutto ciograve che ritiene importante far apprendere
agli individui e il loro apprendimento si esprime dalle loro azioni Quindi se guardo
come agisce unorganizzazione posso capire la sua teoria dellazione Ovvero posso
capire le sue teorie esplicite ed implicite Questo egrave uno strumento importante nello
studio delle scienze sociali percheacute ci consente di definire lidentitagrave
dellorganizzazione capire i suoi scopi dichiarati e quelli reali e verificare se cegrave uno
scarto tra teoria dichiarata e teoria implicita Questo egrave importantissimo per esempio
12 Ibidem13 Schon 1978
9
nel riconoscere un fenomeno persecutorio dello Stato verso un gruppo in mancanza
di unesplicita dichiarazione degli intenti che sono alla base di una determinata
azione se non sapiamo che cegrave un livello da capire non abbiamo gli strumenti per
portarla alla luce il vero intento di tale azione14 In questo caso ha un ruolo importante
lalteritagrave Losservatore esterno puograve svolgere un ruolo di verifica del gap che cegrave tra le
due teorie e se lorganizzazione egrave daccordo mettere in atto una riflessione critica che
ne consente il rinnovamento mediante lapprendimento Ma date le caratteristiche
della teoria dellazione ovvero di tenere piuttosto occultata allattore la teoria in uso
egrave molto importante che ad osservarla siano degli esterni al fine di identificarne le
perverse teorie in uso e mettere in atto una possibile consapevolezza delle proprie
teorie implicite Ma ciograve egrave possibile solo se lorganizzazione consente al diverso da se
stessa di osservarla e criticare le sue azioni Gli consente cioegrave una libertagrave di
osservazione azione ed espressione Quindi il nesso tra democrazia ndash cittadinanza ndash
diversitagrave sta nella relazione se manca la relazione con il diverso e il lasciargli liberagrave
di osservazione azione ed espressione al fine di imparare qualcosa da lui nella misura
in cui corregge gli errori dellorganizzazioneistituzione tale organizzazione non si
puograve dire democratica e aperta al apprendimento e al rinnovamento e quindi egrave
destinata a morire
22 Lapproccio filosofico
Il mio approccio filosofico consiste nel fatto che per poter comprendere le basi
teoriche su sui si basano le relazioni tra umani bisogna prima tentare di capire che
concetto di uomo vige nella comunitagrave che si va a studiare Percheacute come ci mostrano 14 Ne sono un esempio le presunte politiche di integrazione acculturamento degli zingari che mascherano la volontagrave di
eliminare la loro originaria cultura a la loro visione del mondo Cultura che abbiamo visto egrave incorporata negli individui ed essenziale per la loro sopravvivenza ma le azioni di deculturazione mediante lacculturamento forzato non possono essere dichiarati come ldquogenocidiordquo secondo la normativa internazionale vigente (Convenzione ONU per la prevenzione e la repressione del delitto del genocidio del 1948 art 2) percheacute ufficialmente tali azioni non hanno ldquointenzionerdquo di distruggere tale gruppo sociale ma di migliorarne il potenziale umano Non dichiarando la loro azione come intenzionalmente genocida del gruppo da acculturale e non mettendo in atto una sua diretta distruzione fisica lo Stati che mette in atto politiche che costringono gli zingari o ad acculturarsi secondo le categorie dello stesso o a morire dato che la loro cultura comprende strategie vitali per loro ma non desiderate dallo Stato e quindi che non possono essere vissute non puograve essere accusato di ldquogenocidiordquo
10
le discriminazioni esistenti tra esseri umani non tutte le comunitagrave umane hanno la
stessa idea di cosa si intende per uomo O meglio non a tutti gli esseri umani egrave
riconosciuta tale dignitagrave come mostra il caso degli zingari In merito a tale concetto
farograve riferimento alle riflessioni di A Honneth Nel suo testo Riconoscimento e
disprezzo lautore inizia la sua riflessione partendo dal libro Il diritto naturale e la
dignitagrave umana per portarci al ldquonocciolordquo dellldquointuizione moralerdquo presente nella
ldquotradizione giusnaturalisticardquo evidenziata da Ernst Bloch Ovvero la tesi di Bloch
sarebbe quella che il giusnaturalismo mira a tutelare la dignitagrave delluomo che sarebbe
un processo storico quindi basato sulle relazioni umane contestualizzate sia dal punto
di vista spaziale che temporale da non confondere con il concetto di buona vita che
invece costituirebbe unutopia Honneth cita un passo che esprime la posizione di
Bloch
Le utopie sociali mirano soprattuto alla felicitagrave o almeno alla soppressione del
bisogno e delle condizioni che lo conservano e lo producono Le teorie
giusnaturalistiche (hellip) mirano principalmente alla dignitagrave ai diritti delluomo alle
garanzie giuridiche della sicurezza o libertagrave come categoria dellorgoglio Perciograve
lutopia sociale si orienta soprattutto alleliminazione della miseria e il diritto
naturale soprattutto alleliminazione dellumiliazione15
Le teorie giusnaturaliste da un lato mirano a far raggiungere alluomo una buona vita
liberandolo dal bisogno possiamo dire che qui siamo in una prospettiva di riscatto
sociale Ma ciograve che argomenta Honneth egrave la posizione di Bloch in merito al diritto
naturale come strumento per eliminare lldquoumiliazionerdquo delluomo non offendendone
la dignitagrave umana Ossia la dignitagrave delluomo (e quindi la sua integritagrave socio- psico-
fisica) egrave garantita solo se viene riconosciuta mediante un rapporto intersoggettivo
Possiamo dire trasferendo tale concetto filosofico in ambito giuridico che tale
dignitagrave fa dellessere umano un soggetto del diritto in quanto il suo essere un essere
15 Cit in A Honneth Riconoscimento e disprezzo Sui fondamenti di unetica post-tradizionale Catanzaro 1993 pag15
11
umano gli conferisce la facoltagrave di rivendicare la propria integritagrave E qui siamo in una
prospettiva soggettiva- interna- in cui lessere umano per non sentirsi ldquoumiliatordquo deve
sentirsi ldquoadeguatordquo e riconosciuto dalle persone con cui entra in contatto in quanto
possiamo dire al soggetto viene riconosciuta validitagrave del suo pensiero e del suo agire
Pensiero e azione quindi che meritano continuitagrave in virtugrave del fatto che si rivelano
valide dal punto di vista umano in quanto gli forniscono gli strumenti per affrontare
la realtagrave che lo circonda
Quindi la propensione alleliminazione dei bisogni sarebbe una ltlttesi di sociologia
della moralegtgt16 che considera le norme sociali un fatto storico uno strumento
storico che mira a raggiungere la salvaguardia della ltltldquodignitagrave umanardquogtgt17
mediante unaltlttesi filosofico-moralegtgt18 che per sottrazione dell ltltldquoumiliazionerdquo e
dellldquooffesardquo personalegtgt19 ci indicano cosa si intende per ldquodignitagrave umanardquo Ossia
stando al concetto di dignitagrave umana vigente in una comunitagrave la si puograve definire solo in
base al grado di offesa e umiliazione a cui lindividui viene sottoposto Solo vedendo
quali diritti della persona sono lesi si puograve dire se la dignitagrave umana della persona sia
rispettata mediante il riconoscere validitagrave alle sue rivendicazioni o egrave ldquooffesardquo e
ldquoumiliatardquo mediante il non riconoscergli la facoltagrave di godere del diritto a rivendicare
la validitagrave del suo pensiero e del suo agire Il riconoscimento di validitagrave di
rivendicazioni alle persone ne garantisce la integritagrave psico-fisica ma il mancato
riconoscimento di validitagrave della sua dignitagrave umana ne provoca la disintegrazione
prima sociale e poi psico-fisica
Inoltre secondo Bloch lo ldquospregiordquo e l ldquooffesardquo sono categorie storiche che
costituiscono la ltltforza propulsiva pratica allinterno del processo storico della
salvaguardia della dignitagrave umana come obiettivo normativogtgt20 Ovvero il conflitto
che nasce dalloffesa e dallo spregio a fronte di una richiesta di riconoscimento 16 A Honneth Riconoscimento e disprezzo Sui fondamenti di unetica post-tradizionale Catanzaro 1993 pag 16 da 17 Ibidem18 Ibidem19 Ibidem20 Ibidem
12
dellessere adeguati egrave allorigine del progressivo miglioramento della condizione
umana In altri termini non esiste loffesa e lumiliazione in seacute ma egrave un fatto
soggettivo che attiva dei processi storici di cambiamento quando lumiliato e loffeso
inizia a sentirsi tale in base al concetto di dignitagrave umana vigente nella comunitagrave in cui
vive La percezione di alcuni atteggiamenti eo alcune situazioni come umilianti e
offensive costituiscono i presupposti e gli elementi che danno allindividuo la facoltagrave
di rivendicare la cessazione di tali atteggiamenti offensivi Tale cambio di mentalitagrave o
di percezione di seacute e della propria situazione di sofferenza e svantaggio e quindi
della rivendicazione del diritto a non essere offeso e umiliato ha il suo
riconoscimento nella norma che sancisce il riconoscimento della validitagrave della
rivendicazione dellindividuo
Secondo Honneth mettendo in atto unanalisi ermeneutica del testo di Bloch
emergerebbe ciograve che ltltgli egrave rimasto nascosto e che filosoficamente costituisce il
punto centrale del suo librogtgt21
se il concetto di dignitagrave umana della sua completa integritagrave si lascia evincere solo
approssimativamente dal ricorso alla determinazione dei modi delloffesa e del
dispregio personale ciograve vuol dire rovesciando il discorso che lintegritagrave delle
persone umane dipende in maniera costitutiva dallesperienza del riconoscimento
intersoggettivo8
Secondo Honneth ltlt[n]ella sua opera Bloch si serve inconsapevolmente di una
teoria normativa del riconoscimento reciproco22 poicheacute lintegritagrave dei soggetti umani
puograve essere violata da offesa e dispregio[ in quanto lintegritagrave umana egrave] vista da Bloch
come dipendente dalla approvazione e dal rispetto da parte dellaltra personagtgt23
Honneth chiarisce il rapporto che cegrave tra ldquospregiordquo e ldquointegritagrave umanardquo abbozzato da
Bloch e pone una distinzione tra ltlti vari modi con cui una persona puograve essere 21 Ibidem22 Corsivo mio23 Ibidem pag 17
13
ldquospregiatardquogtgt24 Elabora ldquo tre forme elementari di spregiordquo dai quali risulta ltltuna
comprensione dellinsieme delle esperienze di riconoscimento cui la persona egrave
rinviata se deve essere tutelata nella sua integritagravegtgt25
In questo testo Honneth mette in analisi il concetto dildquoumiliazionerdquo formulato da
Bloch e lo relaziona con il concetto di riconoscimento passando per le ltlttre forme
elementari del dispregiogtgt26 Honneth riempie di contenuto il concetto di
ldquoumiliazionerdquo e di ldquodignitagrave umanardquo e arriva a riformulare la filosofia morale di Bloch
giunge ad un concetto di buona vita in cui i tre modelli di riconoscimento speculari
ai tre modelli di spregio sono secondo Honneth elementi costitutivi della stessa la
buona vita egrave tale solo se la persona viene riconosciuta nella sua integritagrave
Ossia Honneth sostanzia il concetto di ldquodignitagrave umanardquo elaborando la sua tesi che
sostiene che il riconoscimento degli individui sia necessario allintegritagrave dellessere
umano27 Quindi possiamo dire che il non riconoscimento dellaltro egrave unimplicita
condanna della sua umanitagrave e del suo modo di vedere il mondo unimplicita
condanna alla distruzione mediante loffesa e lumiliazione
Cioegrave il concetto di ldquodignitagrave umanardquo egrave un un concetto filosofico che esprime ldquoamorerdquo
per lessere umano in quanto tale Tale amore perograve non egrave fine a se stesso ma mira a
preservare lrdquointegritagraverdquo psico-fisica delle persone riconoscendo loro il diritto a non
essere umiliate Ha lo scopo di garantire alle persone apprezzamento di se stesse
fiducia in se stessi e negli altri Ovvero sulla base del concetto di ldquodignitagrave umanardquo le
moderne teorie filosofiche hanno elaborato il concetto di ldquoteoria
dellintersogettivitagraverdquo28 per esprimere limprescindibilitagrave delle relazioni tra individui al
fine di garantire loro quel benessere psico-fisico espresso dal concetto di ldquodignitagrave
umanardquo Per raggiungere tale scopo le societagrave devono riconoscere agli individui e ai
gruppi sociali minoritari unattiva partecipazione alla comunitagrave in cui vivono al fine 24 Ibidem25 Ibidem26 Ibidem27 Ibidem p 2428 Ibidem p18
14
di dare loro la facoltagrave di pretendere di non essere umiliati e offesi Su questa base
teorica Honneth elabora tre modelli di riconoscimento che ha tre rispettivi modelli di
ldquoumiliazionerdquoldquooffesardquo potenzialmente distruttivi della psiche e del corpo
dellindividuo e dei gruppi umani
I rapporti tra presone possono essere organizzati concettualmente in modo binario di
ldquodispregiordquo a fronte del ldquoriconoscimentordquo Tale rapporto binario tra i due concetti ha
a che vedere con il concetto di ldquointegritagrave della personardquo in quanto essa dipende ltlt
dallapprovazione o riconoscimento di altri soggettigtgt29 Ovvero lldquooffesardquo e l
ldquoumiliazionerdquo derivata alla persona dal non essere riconosciuta dagli altri come
persona degna di non essere offesa lede profondamente la sua integritagrave psicologica e
anche fisica Tale umiliazione colpisce la persona nella stima che ha di seacute30 Possiamo
dire che avviene un processo di spogliazione di identitagrave dellindividuo un processo di
deprivazione e di depauperamento della dignitagrave umana dellidentitagrave delle persone del
capitale umano che costituisce lindividuo in seacute per se stesso e per gli altri mediante il
negargli la facoltagrave di rivendicare diritti Il riconoscimento della persona egrave sinonimo di
integritagrave della stessa mentre lo ldquopregiordquo (miszligachtung)31 egrave una ltltmutilazione
dellessere umanogtgt un ldquooffesardquo unldquoumiliazionerdquo in quanto essa puograve causare il
crollo identitario di una persona Egrave in sostanza il mancato ldquorispettordquo da parte degli
altri lindividuo perdendo il rispetto degli altri perde il rispetto di se stesso Ma lo
ldquospregiordquo delle persone si esprime in base al grado di violazione dellintegritagrave della
persona per esempio lumiliazione piugrave grave per lindividuo egrave quella legata al rifiuto
di riconoscergli i diritti fondamentali ma esiste anche la ltltraffinata umiliazione che
consiste nellallusione pubblica allinsuccesso di una personagtgt32 o della sua
incapacitagrave di lavorare come avviene nel caso degli zingari Il grado di ldquospregiordquo si
misura in base allanalisi di quali tratti caratteristici della persona siano lesi o
29 Ibidem30 Ibidem31 Meda cit in Honneth1993 p1932 Honneth1993 p19
15
riconosciute In altre parole il grado di disconoscimento sociale si misura in base al
potenziale che ha di sconvolgere il rapporto della persona con se stessa e che puograve
arrivare al punto di ltltprivarla del riconoscimento di determinate pretese di
identitagravegtgt33 La disintegrazione dellidentitagrave umana ovvero il non riconoscere alla
sua dignitagrave umana il diritto di rivendicare la non umiliazioni che ne scalfiscono il
benessere psico-fisico si esprime mediante la negazione agli individui di pretendere
di avere diritto a non essere umiliati
Vediamo allora quali sono le tre forme di ldquospregiordquo secondo Honneth e percheacute sono
cosi gravi
a) Maltrattamento fisico
consiste nel maltrattamento caratterizzato da ltltviolenza che toglie alla persona ogni
possibilitagrave di disporre liberamente del proprio corpogtgt34 Egrave una lesione della propria
ldquointegritagrave fisicardquo nella misura in cui si perde lautonomia del proprio corpo Questo
avviene per esempio quando la persona egrave torturata o subisce una violenza fisica La
tortura egrave un trattamento inumano e degradante percheacute egrave un dolore fisico che provoca
una sofferenza psicologica Avviene cioegrave una ldquovulnerazione fisicardquo mediante il
dolore associato alla percezione di essere impotenti totalmente in balia della volontagrave
altrui senza potersi difendere come avviene in caso di stupro o di tortura appunto Il
ldquomaltrattamento fisicordquo lede la fiducia che ha la persona nelle proprie capacitagrave di
disporre del proprio corpo Questo associato alla ldquovergogna socialerdquo fa sigrave che la
persona perda la fiducia in seacute e nellambiente che la circonda 35 Questo tipo di
umiliazione e offesa lo possiamo mutuare anche per gli zingari che abbiamo
intervistato Infatti possiamo dire che lesclusione e la discriminazione sociale nei
confronti degli zingari egrave caratterizzata da una segregazione sociale che impedisce loro
di pretendere il diritto a non subirla e causa in loro la percezione di impotenza di
33 Ibidem p2034 Ibidem p 2035 Ibidem p 21
16
disporre del proprio corpo a causa dei continui sgomberi forzati subiti per volontagrave
della Pubblica Amministrazione Sgomberi che essi non possono contestare e che si
legano
bull ad una sofferenza fisica derivata dalla mancata opportunitagrave di migliorare le
proprie condizioni di vita per volontagrave dei gageacute (i non zingari) che non li
accettano e li costringono a condizioni di vita materiali pesantissime
bull alla violenza fisica verso cui si sentono impotenti messa in atto nei loro
confronti dalle forze dellordine che eseguono gli sgomberi o in altre situazioni
Questo tipo di offesa egrave grave percheacute la sofferenza fisica fa incorporare nelle
persone un senso di impotenza tale da favorire la percezione psicologica di non
poter disporre di seacute e ciograve porta alla totale demotivazione di rivendicare il diritto
alla propria identitagrave Si lede lautostima della persona e della fiducia che ha in seacute
Le si fa incorporare lidea che non puograve pretendere nessun rispetto di se stesso
b) Privazione di dirittiemarginazione sociale
Riconoscere alla persona il godimento dei diritti vigenti nella societagrave significa
riconoscerla come membro ldquoa pieno titolordquo della comunitagrave e come tale riconoscerle
il diritto di partecipare alle istituzioni della stessa con pari diritti agli altri membri
della stessa36 Loffesa in questo caso consiste nella privazione (o limitazione)
dellautonomia personale che si combina al ltltsentimento di non possedere a pieno
titolo lo status di partner della comunitagravegtgt37 La gravita di tale offesa consiste nel
fatto che ltlt[per] il singolo essere defraudato38 di pretese di diritti socialmente
vigenti significa venir leso nellaspettativa di essere riconosciuto intersogettivamente
come un soggetto capace di giudizio moralegtgt39 Avviene cioegrave una
36 Ibidem p 2237 Ibidem38 Corsivo mio39 Honneth 1993 p 22
17
ldquodemoralizzazionerdquo dellindividuo Una perdita di rispetto di seacute a causa di una sua
totale alienizzazione alterizzazione ed estraneizzazione rispetto alla societagrave La
persona viene privata del riconoscimento di godere dei diritti che vigono nella societagrave
a causa di un giudizio morale negativo sulla sua identitagrave la persona viene catapultata
in uno stato di depressione di seacute Avviene cioegrave che linsicurezza istituzionale
provochi nella persona un senso di incapacitagrave etica che si sostanzia in una
interiorizzazione dellincapacitagrave di orientarsi nel mondo Tale demoralizzazione di seacute
deriva dalla perdita di stima di seacute dalla perdita della propria identitagrave e dalla perdita
della certezza di ltltpossedere quelle capacitagrave morali di intendere e volere che a sua
volta egrave faticosamente acquisita soltanto allinterno di un processo di interazione
socialegtgt40
c) ldquoSvalutazione socialerdquo
La svalutazione sociale per Honneth egrave il ldquonegare valore sociale a singoli e gruppirdquo Egrave
un atteggiamento sociale verso gli individui o i gruppi che lautore definisce come lo
ltltsvilimento sociale di modi di vita individuali o collettivigtgt41 con cui si raggiunge
ltltpropriamente [hellip] quella forma di condotta che lattuale linguaggio ordinario
chiama comunemente ldquooffesardquo o ldquodisprezzordquogtgt42 Quindi si puograve parlare di
ldquodisprezzordquo sociale verso una forma di vita nella misura in cui a tale forma di vita
viene impedito lldquoonorerdquo e la ldquodignitagraverdquo di arrivare ad uno ldquostatusrdquo sociale tale da
consentire alle persone e ai gruppi sociali disprezzati di raggiungere una
autorealizzazione secondo la propria volontagrave secondo la propria capacitagrave secondo la
propria identitagrave e secondo il proprio punto di vista Si nega loro il diritto di pretendere
un riconoscimento di validitagrave morale al loro modo di vivere alla loro cultura
40 Inidem 2241 Ibidem 2242 Ibidem 22-23
18
Lrdquoonorerdquo la ldquodignitagraverdquo [cioegrave] lo status di una persona egrave da intendersi come il
grado di considerazione sociale che lorizzonte culturale di una societagrave attiene al
modo di autorealizzazione che una persona persegue Ma la gerarchia sociale dei
valori se egrave tale da svilire singole forme di vita e modi di pensare a forme
ldquoinferiorirdquoo ldquodifettoserdquo toglie ai soggetti in questione ogni possibilitagrave di ascrivere
un valore sociale alle proprie capacitagrave43
Linferiorizzazione del modo di vivere delle persone porta alla paralisi dei loro
progetti di vita in quanto essa egrave basata su un pregiudizio sociale che se diventa
ostinato si trasforma in condizionamento Il ldquodisprezzo socialerdquo egrave grave percheacute
consiste in un giudizio morale sulla vita disprezzata che egrave tale in quanto considerata
non degna desistere Ciograve condiziona la capacitagrave dagire socialmente delle persone che
ne sono colpite viene condizionata la loro capacitagrave di rinnovamento di progresso e
trasmissione del modo di vivere Il disprezzo verso un modo di vivere blocca il
progetto di vita del disprezzato nel senso che gli si impedisce di realizzare il suo
ideale di vita e di trasmetterlo ai suoi discendenti In altri termini il ldquodisprezzo
socialerdquo verso una cultura se egrave cosigrave ostinato da escludere socialmente i soggetti
portatori di tale cultura ha lo scopo di impedire la trasmissione di tale cultura Si
impedisce ai soggetti di far riferimento al proprio ideale di vita come a ltltqualcosa
[che egrave] dotato di significato positivo allinterno della comunitagravegtgt44 Egrave cioegrave un
giudizio morale collettivo che toglie valore sociale alle capacitagrave morali e materiali
del disprezzato Questa ltltsvalutazione sociale [hellip] si collega per il singolo ad una
perdita di rispetto di seacute cioegrave a una perdita delle chance di potersi comprendere come
un essere apprezzato nelle sue qualitagrave e capacitagrave caratteristiche [e gli si nega]
unapprovazione sociale di una forma di autorealizzazionegtgt45 Possiamo dire che il
43 Ibidem 2344 Ibidem 2345 Ibidem 23
19
ldquodisprezzo socialerdquo verso gli individui o verso i gruppi egrave caratterizzato da una
svalutazione cosigrave forte del loro modo di vivere (dalla loro morale alle loro capacitagrave
materiali) che essi sono percepiti socialmente come individui collocati in un perenne
stato di infanzia che fa di loro soggetti incapaci di intendere e volere Soggetti che
insistono nel loro modo di vivere senza rendersi condo che il loro modo di vivere egrave
sbagliato La gente li percepisce come individui che non hanno neacute la volontagrave neacute la
capacitagrave di migliorare il loro ldquostatusrdquo sociale e li isola socialmente Mediante questo
processo di deprezzamento sociale dei soggetti si compie una loro totale alienazione
rispetto alla societagrave ed il ldquodisprezzordquo nei loro confronti si esprime con la mancanza
di solidarietagrave sociale nei loro confronti in quanto percepiti totalmente alieni ad essa
Le riflessioni di Honneth analizzano il rapporto che cegrave tra la dimensione individuale
e quella collettiva dellindividuo mostrando che lindividuo egrave tale ha coscienza di seacute
e percepisce una propria identitagrave e integritagrave o meno solo mediante una relazione
sociale Ci mostra cioegrave quanto sia importante per gli individui il loro contesto
culturale e come mediante una disprezzo sociale si possa compiere un ldquogenocidiordquo
senza mettere in atto unesplicita e materiale distruzione dei corpi ldquoappartenentirdquo al
gruppo disprezzato
La teoria di Honneth ci rimanda ad un approccio antropologico nellanalisi dei
rapporti intersoggettivi Infatti non si puograve prescindere dalla dimensione
antropologica dello studio dei rapporti umani per il semplice fatto che a non tenerne
conto si rischia di cadere in uneccessiva astrazione che ridurrebbe la complessitagrave dei
rapporti umani caratterizzati appunto come lo esplicita Honneth da relazioni
multidimensionali
Ciograve significa che lessere umano egrave un essere sociale ha bisogno della
dimensionerelazionale-collettiva per realizzare se stesso Il che significa che ogni
individuo ndash o gruppi di individui ndash possono rappresentare un microcosmo che ci
racconta del macrocosmo che lo circonda Per questo motivo bisogna tenere in
considerazione anche la dimensione culturale sociologica e giuridica dei rapporti tra
20
persone La dimensione culturale- nel senso antropologico ndash va tenuta in
considerazione percheacute ci racconta la concezione di uomo ndash e quindi di societagrave ndash che
ha un determinato gruppo e in che considerazione andrebbe tenuto il concetto di
ldquoculturardquo al fine di analizzare comprendere e dialogare con il diverso
Lapproccio sociologico invece ci consente di tentare di capire la cultura relazionale
giuridica e politica elaborata da una societagrave La teoria del riconoscimento si lega
allAntropologia per via della teoria interattiva della natura umana per evitare che gli
uomini diventino dei ldquorottami mentalirdquo46 e ltltAffincheacute gli individui umani sviluppino
quella che riconosciamo come la natura umana egrave necessario che essi vivano
unesistenza sociale e condividano una culturagtgt47 come per esempio la cultura del
rispetto o non rispetto del diverso Honneth e lAntropologia concordano sul fatto che
la natura umana egrave tale grazie allinterazione sociale e culturale caratterizzata dal
riconoscimento
In sostanza le conseguenze per le persone delle tre forme di ldquospregiordquo viste
ltltpossono essere descritte come metafore che rimandano a stati di decadenza del
corpo umanogtgt48 Ovvero legando le teorie psicologiche relative alle relazioni
sociali al concetto di ldquodignitagrave umanardquo e di ldquointegritagrave degli individuirdquo Honneth lega le
tre forme di ldquospregiordquo ldquoumiliazionerdquo a tre forme di patologie Alla prima forma di
ldquosfregiordquo dellindividuo il ldquomaltrattamento fisicordquo corrisponderebbe la ldquomorte
psichicardquo dellindividuo a causa del maltrattamento fisico che mediante il dolore fa
incorporare allindividuo la sua impotenza di disporre del proprio corpo alla
ldquoprivazione di dirittiemarginazione socialerdquo corrisponderebbe una ldquomorte socialerdquo
dellindividui o di gruppi caratterizzata da uno stato di sottomissione sociale basata
sulla privazione di diritti e sullemarginazione sociale alla terza forma di ldquosfregiordquo
laldquosvalutazione socialerdquo o ldquodisprezzo socialerdquo corrisponderebbe il concetto di
46 Geertz 1973 in Schultz Lavenda 2010 p 2247 Ibidem48 Ibidem 23
21
ldquomalattiardquo che sarebbe lo ldquosvilimento culturalerdquo di una determinata forma di vita In
particolare questultima forma di spregio che viene definita ldquodisprezzordquo sociale egrave
molto grave in virtugrave del fatto che tale malattia sociale si esprime con una
sottomissione cosigrave grave dei disprezzati da non consentire di pretendere di non essere
sottomessi e che porta ad una loro repressione Una situazione che possiamo
intendere come sinonimo di etnicidio o genocidio culturale nella misura in cui le
persone di generazione in generazione vengono sottoposte ad un disprezzo sociale
cosigrave forte che sono costrette a vivere in condizioni di vita tali che viene scalfita la
loro integritagrave fisica e psicologica Ciograve avviene con il fine di impedire una
trasmissione generazionale di tale modo di vita causando la morte sociale degli
individui Ovvero il ldquodisprezzordquo nei confronti di un gruppo ne decreta
potenzialmente la morte Si puograve arrivare ad ldquouccidererdquo un gruppo mettendo in atto
delle strategie che portano ad un morte psicologica e ad una perdita di identitagrave
mediante un atteggiamento di disprezzo nei confronti degli individui che si
identificano nel modo di vita disprezzato ma gli si puograve provocare anche una morte
impedendone la riproduzione biologica per esempio portandogli via i figli al fine di
impedire loro di avere fisicamente dei corpi culturali
Queste tre metafore di patologia sociale rimandano al ltltdolore fisico o alla morte ed
esprimono [hellip] il fatto che le diverse forme di spregio hanno per lintegritagrave psichica
delle persone lo stesso ruolo negativo delle malattie organiche rispetto alla
riproduzione del corpo49 Gli esseri umani sono minacciati nella loro identitagrave
dallesperienza dellumiliazione sociale cosigrave come lo sono nella vita fisica dalla
malattiagtgt50 Quindi la ldquoprevenzione di [queste] malattierdquo sociali ovvero garantire
alle persone una buona ldquosalute psichica e la loro integritagrave di esseri umani si ottiene
con le garanzie sociali basate sui ldquorapporti di riconoscimento che possano tutelare i
soggetti dallo spregiordquo51
49 Corsivo mio50 Ibidem 24 questa teoria ci rimanda ancora una volta alle teorie del ldquobiopotererdquo tanatopotererdquo di Foucault op cit51 Ibidem
22
Ora per restare al caso di studio oggetto di questa tesi gli zingari come emergeragrave
dalle interviste subiscono tutte e tre queste forme di spregio quindi possiamo
sostenere che se esse sono legate al riconoscimento agli individui della dignitagrave
umana da cui discende il loro diritto allintegritagrave psico-ficisa agli zingari non viene
riconosciuta tale dignitagrave Per tale ragione ciograve che si potrebbe definire come
comportamento patologico sociale nei loro confronti egrave considerato sano e virtuoso
atteggiamento civico Nel caso degli zingari avviene un totale rovesciamento di tali
teorie la causa della malattia latteggiamento disprezzante nei loro confronti che ha
come effetto la malattia viene presentato come leffetto del legittimo disprezzo che
vige nei confronti dei rom a causa della loro diversitagrave del loro modo di vivere e di
vedere il mondo che viene presentato come una malattia sociale da debellare52
23 Lapproccio sociologico
Questo lavoro applica la proposta di un ldquoapproccio politicordquo in materia di diversitagrave
culturale applicate da Basso e da Sayad nello studio del rapporto tra societagrave
maggioritaria e il diverso culturalmente
Lapproccio politico proposto dai due studiosi egrave importante per due dimensioni
relazionali fondamentale per lindividuo Basso propone una riflessione sulla
relazione intersoggettiva tra lo Stato e gli individui considerati altro rispetto agli
individui riconosciuti come legittimi componenti di uno Stato Della riflessione del
Sayad mi interessa invece il rapporto intersoggettivo tra gli individui cittadini e non
cittadini soggetti al dominio di uno Stato Entrambe le riflessioni si collegano alla
dimensione collettiva dei soggetti ai loro rapporti intersoggettivi nella loro
dimensione sociale intesa come relazione civile e politica da un punto di vista
formale e informale La loro riflessione egrave importante percheacute analizzando i rapporti
intersoggettivi messi in atto dagli individui e dagli individui e le istituzioni i due
52 Foucault op cit
23
studiosi ci forniscono uno strumento di analisi per poter valutare come viene
considerata lalteritagrave in una determinata societagrave Ci danno gli strumenti analitici per
capire che margine di libertagrave di movimento abbiano le persone ldquonon appartenenti alla
societagrave maggioritariardquoche si pensa etnicamente omogenea nelle relazioni
intersoggetive Inoltre ci riportano a riflessioni antiche e fondamentali per luomo
ovvero che luomo egrave tale solo nella sua dimensione relazionale Ora se la generale
caratteristica dellessere umano egrave quella di relazionarsi con gli altri esseri umani e se
la dimensione umana egrave per natura ldquopoliticardquo in quanto luomo egrave un animale sociale
percheacute le istituzioni collettive e di socializzazione chiamate ldquoStatirdquo fanno di tutto per
limitare le relazioni intersoggettive Ovvero se accettiamo la teoria del
riconoscimento tracciata da Honneth basata su delle dimensioni che costituiscono
elementi dellintegritagrave individuale rovesciando il riconoscimento in umiliazione
mediante le tre forme di spregio da lui delineate lo Stato e la sua propaganda contro
lalteritagrave che si riflette sulle relazioni sociali che ruolo ha nella disintegrazione degli
individui Basso e Sayad ci forniscono gli strumenti per valutare il grado di
disintegrazione degli individui considerati esogeni messa in essere dalle pratiche anti
sociali dello Stato Lapproccio di Basso e Sayad intrecciato con quello di Honneth
ci consentono di valutare le azioni e gli strumenti utilizzati dallo Stato per controllare
il rapporto tra autoctoni ed esogeni e il grado di disintegrazione individuale e
collettiva che tali azioni e strumenti provocano nellalteritagrave Le loro riflessioni ci
dicono che in mancanza di una riflessione critica di cosa sia e cosa debba essere
quellistituzione relazionale chiamata ldquoStatordquo le societagrave umane si possono
trasformare in istituzioni comunitarie distruttive dellaltro e autodistruttive nella
misura in cui le comunitagrave umane negano allaltro e a se stesse una caratteristica
fondamentale della specie umana usare la cultura o meglio la capacitagrave di cultura
come strumento di vita o di vita buona degna dellessere umano Limitare le
relazioni umane ai soli simili preclude la capacitagrave creativa delle persone necessaria
non solo e tanto alla loro sopravvivenza ma al loro capacitagrave critica Limita la loro
24
capacitagrave di mettere in discussione le proprie categorie e di verificarne la validitagrave Le
persone sopravvivono grazie alla cultura e alla loro capacitagrave di rinnovare la loro
cultura al fine di trovare le soluzioni di vita migliori in quel contesto in quel
momento Quindi da un lato il vietare le relazioni con lalteritagrave ha lo scopo di
controllare le azioni il pensiero e la capacitagrave critica degli ldquoautoctonirdquo dallatro mira
a impedire allaltro di dimostrare agli autoctoni e a se stessi che le loro la loro
visione del mondo egrave valida e potenzialmente da prendere in considerazione come
alternativa di vita Ecco cosa intendo per approccio antropologico della cultura
considerare la cultura come un sistema vitale per lessere umano che varia nel tempo
e nello spazio e vedere come questo strumento indispensabile per la vita degli esseri
umani venga limitato nel suo rinnovamento Nel libro Razzismo di stato (2015)
Pietro Basso capovolge la tesi secondo la quale il razzismo sarebbe un processo che
dal basso dalle masse popolari ed ignoranti sale verso lalto verso le classi colte
Infatti nella prefazione al testo dichiara subito la sua posizione affermando che
In Italia in Europa in Occidente lascesa del razzismo egrave da anni evidente La
rappresentazione dominante vede salire questo processo dal basso verso lalto e
catalizza gli sguardi sulla diffusione a livello popolare di sentimenti e
comportamenti di ostilitagrave e disprezzo verso le popolazioni immigrate Alle
istituzioni si imputa al piugrave di non fare abbastanza per contrastare simili
sentimenti o di alimentare incautamente con singole decisioni o atti a logiche di
ldquointolleranzardquo La tesi centrale di questo libro egrave invece che il primo propellente
del revival del razzismo in corso egrave il razzismo istituzionale e i suoi primi
protagonisti sono proprio gli stati i governi i parlamenti con le loro legislazioni
speciali e i loro discorsi pubblici contro gli immigrati le loro prassi
amministrative arbitrarie la selezione razziale tra nazionalitagrave ldquobuonerdquo e
nazionalitagrave pericolose le ossessive operazioni di polizia e i campi di
internamento53
53 Pietro Basso ldquoPrefazionerdquo in Pietro Basso (a cura di) 2015 Razzismo di stato Stati Uniti Europa Italia Milano
FrancoAngeli 2014 Pag 9
25
Con questa tesi Basso scardina anche il principio filosofico fondato da Thomas
Hobbes dato per universale e ancora oggi vigente della natura umana come
competitiva ed egoistica espressa dalle frasi Bellum omnium conta omnes (la guerra
di tutti conto tutti) e Homo homini lupus (ogni uomo egrave lupo per laltro) Infatti la tesi
di Basso si avvicina di piugrave alla posizione di un altro grande filosofo del passato
Alberico Gentili che nella sua opera De iure belli (1588) tenta di teorizzare lilliceitagrave
della guerra percheacute gli uomini sono sostanzialmente uguali nella misura in cui sono
legati da un sentimento di affetto reciproco e amicizia Data la natura non bellicosa
delluomo nello Stato di ldquonaturardquo non ci sarebbe guerra Secondo Gentili luomo ha
in seacute degli istinti immutabili e ancestrali che spingerebbe gli esseri umani a unirsi
Quindi le guerre nascono quando gli uomini non seguono tale loro natura Gentili
inoltre formula il concetto di guerra giusta e guerra ingiusta La guerra giusta egrave la
guerra di difesa che sarebbe un diritto innato delluomo mentre la guerra ingiusta
sarebbe la guerra di offesa e di religione54 Ciograve che ci dicono Gentili e Basso egrave che la
ldquoguerrardquo le disuguaglianze e le discriminazioni sociali non sono tra le tendenze piugrave
immediate degli uomini ma sono fatti derivanti dalle loro relazioni sono fattori
culturali diremmo noi oggi Ma la cosa interessante di Gentili egrave che delegittima la
guerra intrapresa contro la religione che egrave la tipica guerra mossa da uno Stato ad un
altro Stato e agli individui Gentili cioegrave legittima la libertagrave di espressione di
pensiero e di modalitagrave di vita che in una parola possiamo sintetizzare come la
legittimazione della diversitagrave Non egrave cosa da poco dato che noi oggi discutiamo sulla
legittimitagrave della diversitagrave e come essa venga combattuta addirittura istituzionalmente
come ci mostra il testo di Basso di Sayad e Gentili I tre autori ci invitano a riflettere
sul rapporto tra istituzioni e individui amministrati da tali istituzioni Invitano gli
individui a riflettere sulle categorie propagandate dalle istituzioni come giuste e ad
agire dal basso contro quelle considerate ingiuste percheacute scardinano o distorcono
54 httpsitwikipediaorgwikiGiusnaturalismi
26
lidentitagrave individuale e di gruppo a scapito dellidentitagrave statale Nel suo testo La
doppia assenza (1999) Sayad parla di ltltoggettivazione del ldquopensiero di statordquo una
forma di pensiero che riflette mediante le proprie strutture (mentali) le strutture
dello Stato che cosigrave prendono corpogtgt55 Ossia l ldquooggettivazione del pensiero di
statordquo viene usato dallautore per proporci una riflessione sul concetto di nazione-
nazionale - nazionalismo messe in relazione con il fenomeno dellimmigrazione per
dirci che il pensare politico dellessere umano membro di uno Stato nazionale la sua
ldquovisione del mondordquo sono fortemente influenzate da quello che egrave ldquolo spirito dello
statordquo56 Le persone sottoposte dalla nascita allautoritagrave dello Stato agiscono secondo
il ldquopensiero di statordquo che determina il loro modo di ldquopensiero dello statordquo
Le categorie sociali economiche culturali etiche ndash non parleremo mai abbastanza
del posto che la morale occupa nella percezione che si ha del fenomeno
dellimmigrazione ndash e [hellip] politico con cui pensiamo limmigrazione e piugrave in
generale tutto il nostro mondo sociale e politico sono certamente e
oggettivamente ( ciograve a nostra insaputa e di conseguenza indipendentemente dalla
nostra volontagrave) delle categorie nazionali perfino nazionaliste57
Con queste parole Sayad ci fornisce un metodo di ricerca sociale che considera il
fenomeno dellimmigrazione come un fatto sociale ldquototalerdquo che coinvolge tutte le
categorie sopra citate sia nel paese di emigrazione che quello di immigrazione egrave una
proposta di lavoro che considera lalteritagrave sotto diversi aspetti misurandone il grado e
le caratteristiche di integrazione ma egrave anche un modo di studiare le caratteristiche
dello Stato attraverso il rapporto che esso ha con lalteritagrave
55 Pag 367 Parafrasando le parole di Sayad possiamo citare un altro grande pensatore delle relazioni Stato-cittadini-stranieri Foucault (1975) che ci invita a riflettere il ruolo che ha lo Stato nel far prendere corpo nel far incorporare negli individui il suo pensiero distruttivo dellaltro Ovvero il suo ldquobiopotererdquo
56 Sayad1999 pag 36857 Ibidem pag 3678
27
si puograve dire che pensare limmigrazione significa pensare lo stato e che ldquolo stato
pensa se stesso pensando allimmigrazionerdquo E puograve essere una delle ultime cose
che si scoprono quando si riflette sul problema dellimmigrazione e si lavora
sullimmigrazione mentre bisognerebbe senzaltro incominciare da ligrave o
perlomeno esserne consapevoli prima di cominciare Ciograve che cosigrave si scopre egrave la
virtugrave segreta dellimmigrazione ed egrave forse la migliore introduzione alla sociologia
dello stato Per quale motivo Percheacute limmigrazione rappresenta il limite dello
stato nazionale quel limite che mostra ciograve che egrave intrinsecamente la sua veritagrave
fondamentale Lo stato per sua natura discrimina e cosigrave si dota preventivamente
di tutti i criteri appropriati necessari per procedere alla discriminazione senza la
quale non esiste stato nazionale58
Ciograve che emerge dalla tesi di Sayad egrave che il pensiero discriminatorio dello ldquostranierordquo
egrave cosigrave radicato nel pensiero dei cittadini viene cioegrave naturalizzato che qualsiasi
trattamento discriminatorio (sociale politico civile economico giuridico o culturale)
di colui che egrave considerato ldquonon-nazionalerdquo viene considerato ldquolegittimordquo dai
nazionali grazie a quella che lautore chiama la ldquofunzione diacritica dello statordquo Se si
vuole studiare il rapporto dello Stato nazionale con lalteritagrave con la diversitagrave
rappresentata dalle altre culture si devono studiare il rapporto che lo Stato nazionale
ha con limmigrazione in quanto essa rappresenta la forma di alteritagrave considerata
dallo Stato nazionale come la piugrave pericolosa percheacute intaccherebbe la sua ltltpurezza o
perfezione miticagtgt59 Lo Stato nazionale avrebbe naturalizzato nei suoi cittadini
lidea che la completezza della nazione si realizza solo se lordine nazionale e
caratterizzato da una ltltomogeneitagrave totale [hellip] su tutti i piani politica sociale
economica culturale[]gtgt60 Dato che limmigrazione egrave un ldquofatto sociale totalerdquo ndash che
58 Ibidem pag 368959 Ibidem pag 36960 Ibidem
28
implica lo studio di diversi domini sociali - e visto che essa mette a nudo limmagine
che ha lo Stato di seacute e dellaltro e dato che influenza anche il modo di pensare e di
agire dei nazionali Sayad propone di ldquodenaturalizzarerdquo il modo ldquonaturalerdquo in cui
viene pensato lo Stato e di ldquoristoricizzarerdquo lo Stato ricordando le motivazioni della
sua nascita e del suo esistere Cosigrave comegrave adesso lo Stato nazionale ha fallito il suo
scopo e dato che col tempo ha assunto le caratteristiche di una potente entitagrave astratta
che ha fine solo a se stessa stravolgendo la sua ragion dessere cioegrave di mantenere la
pace sociale mediando le istanze delle diversitagrave- e le naturali e vitali relazioni umane
basate sullo scambio e reciproca influenza culturale
Cosigrave come viene oggi naturalizzato lo Stato nazionale non solo mette in forte dubbio
la sua natura democratica esercitando quello che Basso chiama ldquorazzismo di statordquo
ma limita e riduce drammaticamente le capacitagrave di sviluppo e rinnovamento culturale
di coloro che considera i suoi cittadini Le pratiche nazional-razziste e non
democratiche messe in atto dagli Stati non solo appaiono come antisociali e
autodistruttive ma provocano anche unallarmante incapacitagrave culturale derivata in
primo luogo dal mancato scambio culturale e in secondo luogo dal mettere in atto
una forma di socializzazione (educazione di massa) che inibisce la capacitagrave critica
delle persone Ovvero le attuali forme di Stato in cui viviamo potrebbero essere
accusate di genocidio universalendash quelli che sono chiamati delicta iuris gentium-
nella misura in cui impediscono lo scambio il pieno sviluppo umano e culturale
mediante la divisione dei popoli In gioco cegrave una delle capacitagrave fondamentali
dellumanitagrave per la sua sopravvivenza e sviluppo la cultura e il suo rinnovamento e
aggiornamento al fine di garantire la sopravvivenza alle persone Ciograve ci porta a fare
una seria riflessione sul concetto di cultura in senso antropologico e cosa essa
rappresenti per luomo ed in particolare sul rapporto tra diversi e che spazio cegrave per
le relazioni interculturali negli Stati nazionali
29
24 Lapproccio antropologico
Uso lapproccio antropologico in questa sede per applicare ai miei studi il concetto
di cultura che vige in antropologia La precisazione va fatta percheacute ho constatato che
in molti ambiti sociali vige un concetto di cultura piuttosto riduttivo e degradante
quando si parla di immigrati e soprattutto quando si parla di rom Piugrave di una volta mi
egrave capitato di sentir dire dalla popolazione e da rappresentanti dello Stato frasi del
tipo ltlti rom non hanno cultura egrave questo il problema dei rom sono privi di
culturagtgt Anzi spesso mi sono sentita dire ltltsono infantili devono sviluppare la
loro cultura hanno una mentalitagrave infantile il loro cervello egrave come quello di un
bambino di dodici anni sono come dei bambini da accompagnare per mano non
hanno la capacitagrave di studiare tu tu sei uneccezione e che gli zingarima sono
diversi dai rom Hanno la cultura di vivere in condizioni umane che nemmeno i
bangladesh vivono piugrave cosipercheacute non cambianogtgt Ho sentito dire da ragazze
della mia etagrave che non sono mai entrate in contatto con un rom cose come ltltgli
zingari io li farei annegare tutti nel canalegtgt La questione cultura non riguarda
solo i rom ma anche i gageacute nella misura in cui odiare i rom egrave ormai un fatto culturale
per i gageacute Ma se la cultura egrave la capacitagrave creativa e relazionale degli esseri umani
bisogna esplicitare il fatto che la relazione gageacuterom egrave un fatto culturale per entrambe
le parti se la loro relazione di oggi egrave frutto del loro retroterra culturale di una
relazione forgiata nel tempo dalle relazioni tra individui tale relazione forgeragrave -dato
che le relazioni umane sono lo strumento di rinnovamento culturale ndash anche quella
che saragrave la loro cultura del futuro che a sua volta influenzeragrave il loro comportamento
Ciograve che intendo dire egrave che il concetto di cultura ci serve per capire che le condizioni
dei rom non dipendono solo da loro e dalla loro non volontagrave di migliorare ma
latteggiamento dei gageacute nei confronti dei rom influenza fortemente le condizioni di
esclusione sociale e di povertagrave dei rom Quindi ciograve che mi spinge a esplicitare il
30
concetto di cultura a cui mi riferisco egrave il fatto che la cultura influenza ogni ambito
dellesistenza umana filosofico sociale giuridico politico famigliare relazionale
ecc Anche se generalmente vengono considerati separatamente gli ambiti sopra
elencati non si puograve prescindere dallinserirli nella piugrave ampia e onnicomprensiva sfera
della cultura Certo tali ambiti si possono approfondire singolarmente ma solo dopo
che si egrave esplicitato che li si fa rientrare nel piugrave vasto concetto di cultura
La definizione di cosa sia la cultura ossia una riflessione e una definizione teorica
esplicita di cosa sia la cultura egrave piuttosto recente e risale allantropologo inglese E B
Tylor Lantropologo nel testo Primitive culture non solo diede una svolta al concetto
di cultura ampliandolo ma lo equipara al concetto di ldquociviltagraverdquo Lo studioso infatti
afferma che la ltltldquocultura o civiltagraverdquo [egrave] ldquo quel tutto complesso che comprende
conoscenza credenza arte morale leggi61 usanze e qualsiasi altra facoltagrave o abitudine
acquisita dalluomo in quanto membro della societagraverdquogtgt62 La definizione di Tylor non
egrave casuale e si colloca nellInghilterra Vittoriana caratterizzata dallespansione degli
imperi coloniali europei Lantropologia infatti nasce in questo periodo come
necessitagrave di rispondere allantico problema di come comportarsi con la diversitagrave
Questa scienza sociale nasce da unesigenza morale di giustificare la sottomissione e
lannientamento del diverso che perograve in un certo senso era simile al conquistatore-
sterminatore Lantropologia dunque aveva lo scopo di dimostrare scientificamente
linferioritagrave dei popoli conquistati ltltIn questo modo gli antropologi divennero gli
esperti ufficiali di quelle societagrave i cui membri pativano come ldquoprimitivirdquo una
terrificante denigrazione razzista e i cui modi di vita venivano compromessi dal
contatto con la ldquo civiltagraverdquo coloniale occidentalegtgt63 Lantropologia doveva
giustificare e legittimare lannientamento dei ldquoselvaggirdquo e di tutto il ldquomondo
primitivordquo Ma data una caratteristica fondamentale delluomo il libero arbitrio 64
61 Corsivo mio62 1871 cit in Schultz Lavenda 20103063 Schultz Lavenda 20103064 Ibidem19
31
ovvero la capacitagrave critica delluomo di esaminare lambiente che lo circonda e
scegliere di agire in base alle sue considerazioni e percezioni alcuni antropologi si
rifiutarono di seguire tale progetto criminale di annientare la diversitagrave mediante la sua
inferiorizzazione svalorizzazione e demoralizzazione e decisero di ltltdenunciare tali
pratiche e a dimostrare la falsitagrave dello stereotipo di ldquoprimitivordquogtgt65 Tra questi
antropologi ldquoribellirdquo cera appunto Tylor che con la sua definizione mirava a ltlt
sfumare la differenza tra ldquo civiltagraverdquo e ldquoculturardquo e incoraggiava il punto di vista per il
quale i ldquoprimitivirdquo possedevano facoltagrave e abitudini che meritavano rispettogtgt66 I
ldquoprimitivirdquo dunque avevano una ldquoculturardquo erano razionali e avevano una morale in
una parola ltltnon erano meno pienamente umani delle persone ldquociviligtgt67 Ma a
quanto pare lincoraggiamento di Tylor non ha avuto tanto successo Infatti pur
teorizzando implicitamente ciograve che noi oggi chiamiamo relativismo culturale
prevalse un distruttivo e genocida etnocentrismo68
Da quanto detto sopra si capisce che ldquoculturardquo ed ldquoessere umanordquo sono quasi
sinonimi nel senso che non esiste cultura senza un corpo biologico e non esiste corpo
biologico umano senza una capacitagrave astrattiva e creativa Per ldquocolpardquo di questa
interdipendenza tra organismo biologico e capacitagrave simbolica gli antropologi
definiscono gli esseri umani ldquoorganismi bioculturalirdquo per esprimere la vitale necessitagrave
degli uomini di apprendere il contesto in cui vivono ed elaborarlo in modo creativo
per poter sopravvivere in esso incorporandolo La cultura quindi egrave sinonimo di
essere umano nella misura in cui le capacitagrave di astrazione trasmissione memoria
reiterazione innovazione selezione codificazione simbolica sono incorporate negli
esseri umani e si presentano allesterno sotto forma di un ltltinsieme di
comportamenti e di idee acquisite dagli uomini in quanto membri di una societagravegtgt69
65 Ibidem3066 Ibidem67 Ibidem
68 Ibidem2569 Ibidem14
32
che mostrano la loro umanitagrave nella capacitagrave di utilizzare tali strumenti al fine di
ltltadattarsi al mondo in cui vivono e per trasformarlogtgt per garantirsi la
sopravvivenza70
Le cultura quindi egrave un fenomeno universale e locale allo stesso tempo Egrave universale
percheacute egrave una capacitagrave adattativa di tutti gli esseri umani ma allo stesso tempo egrave
storica locale che esprime come un certo gruppo umano ha saputo sopravvivere in un
certo ambiente In questo senso ogni corpo umano esprime la storia dellindividuo e
il contesto in cui questo umano ha vissuto Da da un lato la cultura egrave una capacitagrave
umana di sopravvivere esprime le ltltistituzioni71 forme complesse variabili e
persistenti di pratica culturale che organizzano la vita sociale anche questa esclusiva
della nostra speciegtgt72 elaborate da un determinato gruppo sociale per limitare quelle
che sono percepite come vulnerabilitagrave ambientali o fisiche derivate da una delle
caratteristiche fondamentali della cultura lessere aperta apertura che la rende
ltltvulnerabile alle influenzegtgt73 La percezione dellinfluenza esterna come
ldquovulnerabilitagraverdquo mette in moto ltltproprietagrave aperte simboliche creative di senso della
cultura umana che ci consentono di rispondere a tali influenzegtgt74 Ciograve che egrave
percepito come vulnerabilitagrave egrave in realtagrave la forza rinnovatrice della cultura in quanto
la percezione di pericolo attiva la proprietagrave simbolica e creativa della cultura che si
inventa le ldquoistituzionirdquo come strumento di arginamento del pericolo percepito Il
pericolo non egrave lunica forma di rinnovamento culturale e di nascita di forme nuove di
relazioni umane ( quali sono le istituzioni ) lo egrave anche quella che gli psicologi e
antropologi chiamano ldquoempatiardquo75 Lempatia egrave unaltra delle caratteristica della
cultura umana il criterio di selezione della forma necessaria da dare alle istituzioni E
70 Ibidem71 Torna ancora il pensiero di Sayad e Foucault dellincorporamento delle istituzioni negli individui che le creano e
viceversa72 Ibidem1773 Ibidem2374 Ibidem75 Ibidem25
33
questo egrave un problema fondamentale nelle relazioni umane date le sue ltltcapacitagrave
[culturali] universalmente condivise [ma che comunque danno] origine a differenze
sociali e culturaligtgt76 Questo egrave un problema percheacute tali capacitagrave umane universali
spesso non sono universalmente riconosciute Per esempio il criterio di selezione e
classificazione dellumanitagrave in base alle grandi opere da essa realizzate le
speculazioni filosofiche e le astrazioni da essa dimostrate tradisce un certo modo di
vedere il mondo che ha assoluta ltltfede nel progressogtgt77 e che primo lascia poco
spazio al riconoscimento di coloro nei quali non vedono questo progresso umano e
secondo realizzano istituzioni tese a convalidare questa tesi mediante
lallontanamento di questa umanitagrave senza nemmeno verificare la validitagrave della loro
tesi
25 Lapproccio psicologico
Per quanto io non abbia diretta conoscenza di psicologia durante il mio corso di
laurea grazie al Professor Dino Costantini ho avuto modo di incontrare il pensiero
lo studio e la sensibilitagrave di Frantz Fanon che ha dimostrato quanto devastante sia per
la psiche del sottomesso la propaganda di inferioritagrave che il dominatore fa di lei
Ovvero ha dimostrato che lesclusione sociale il dominio degli individui e dei gruppi
e la loro sottomissione avviene prima di tutto con un attacco alla stima che gli
individui hanno di seacute Attacco che ha lo scopo e leffetto di devastare lidentitagrave e le
certezze dellindividuo al fine di fargli credere che il suo modo di pensare e di agire
sia sbagliato rispetto al dominatore e suscitare in lui un senso di inferioritagrave che lo
paralizza gli fa credere di non avere nessuna capacitagrave e nessun diritto di determinare
la propria esistenza al fine di consegnarsi ldquovolontariamenterdquo alla tuteladominio del
suo persecutore E questo nel caso dei rom che vivono in Italia egrave un fenomeno di
stretta attualitagrave che emerge dalla propaganda demonizzante e inferiorizzante della
76 Karp 1990 74-75 in Schultz Lavenda 2010 1677 Schultz Lavenda 2010 19
34
loro cultura della loro identitagrave e del loro modo di vivere da parte dei gageacute E io ne
sono diretta testimone Per anni infatti ho avuto un senso di inferioritagrave della cultura
zingara rispetto a quella dei gageacute e disprezzavo a tal punto la mia cultura che
ripetevo verso di essa le discriminazioni che i gageacute mettevano in atto verso i rom I
gageacute mi avevano insegnato che la cultura degli zingari era talmente da disprezzare
che ogni discriminazione e ogni persecuzione nei loro confronti era giusta e quindi
in quanto zingari non avevano diritto di ribellarsi a tali discriminazioni e
persecuzioni
3 Metodologie
La metodologia usata per realizzare questo lavoro egrave multipla Il testo egrave stato
realizzato mediante ricerche bibliografiche via web bibliografia di cui sono venuta a
conoscenza durante i miei corsi di laurea a Venezia nozioni e teorie apprese durante i
Corsi esperienza personale consultazioni di fonti giuridiche e fonti letterarie
etnografia ancora in atto nella societagrave dei gageacute raccolta di interviste in romaneacutes
fatte nellambito del progetto MigRom78 Acquisizione di capacitagrave interpretative ed
analitiche durante i periodici incontri diretti dal Professor Leonardo Piasere
nellambito della ricerca Migrom e durante gli incontri del Seminario permanente di
Studi rom che ha luogo presso lUniversitagrave degli Studi di Verona
Il mio approccio antropologico consiste nel fatto che dopo aver compiuto degli studi
in ambito antropologico ho potuto mettere a frutto la mia esperienza di campo sia
78 The immigration of Romanian Roma to Western Europe causes effects and future engagement strategies ndash MigRom egrave un progetto finanziato dallUnione Europea nellambito del 7deg Programma Quadro sezione Dealing with diversity and cohesion the case of the Roma in the European Union (GA319901) La Ricerca Europea coordinata dallUniversitagrave di Manchester coinvolge i seguenti partner Fondation Maison des Sciences de lHomme (Parigi Francia) Universitagrave degli Studi di Verona (Italia) Universitagrave di Granada (Spagna) Romanian Institute for Research on National Minorities (Cluj-Napoca Romania) Comune di Manchester (Regno Unito) European Roma and Traveller Forum (Strasburgo Francia) Il gruppo di ricerca dellUniversitagrave di Verona egrave coordinato da Leonardo Piasere Nellrsquoambito della ricerca dellrsquoequipe italiana vanno incluse oltre alle etnografie di cui si discute in questo articolo anche ricerche sulle politiche e sugli atteggiamenti degli nei confronti dei rom e dei rom romeni in particolare Per ulteriori informazioni sul progetto di ricerca si vedano i siti httpromanihumanitiesmanchesteracukmigrom e httpprofsformazioneunivritcreaamigrom-project
35
nella societagrave dei rom sia nella societagrave dei gageacute grazie alla mia origine rom ho degli
strumenti per poter interpretare il mio campo di ricerca rom ma allo stesso tempo
grazie alla mia origine rom quindi la mia alteritagrave rispetto ai gageacute osservo da quasi
quarantanni il mio campo di ricerca gağikanoacute Ovvero sono circa quarantanni che
vivo sulla mia pelle ciograve che raccontano i rom delle interviste osservo il campo di
ricerca gağikanoacute da circa quarantanni posso constatare che dallinizio della mia
osservazione le cose sono peggiorate per gli zingari Infatti quando io ero ragazzina
o meglio fino a circa una ventina danni fa in Italia i rom che conosco e che
conoscevo non avevano paura che i gageacute volessero annientare la loro cultura e per
questo portassero via i loro figli Subivamo sigrave le dispersioni forzate il maltrattamento
fisico e morale da parte delle forze dellordine e delle istituzioni la discriminazione
sociale ed il disprezzo verso la nostra cultura ma non si mormorava che i gageacute
mirassero a distruggere la nostra cultura Ora anche tra il mio gruppo vige il terrore
che i gageacute mirano al totale annientamento della cultura dei rom e che per questo
portino via i loro figli
Dal punto di vista antropologico la metodologia che ho usato per osservare il
rapporto romgageacute puograve essere definita etnografica in virtugrave del fatto che vivo e
osservo le relazioni tra gageacute e rom da quando sono nata Ho inoltre fatto un percorso
di studi che mi ha permesso di esplicitare le mie osservazioni antropologiche in
merito al rapporto gageacuterom Infatti considero questo lavoro un ulteriore
approfondimento di tale rapporto cioegrave di come i gageacute considerano gli zingari sia dal
punto di vista giuridico sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista culturale
espresso nella mia tesi di laurea triennale in Storia79in cui abbozzavo una ricerca sulle
relazioni sociali tra zingari e non zingari Tale osservazione generale egrave supportata
nellambito di questo lavoro dalla raccolta di interviste ai rom provenienti dalla
Romania che analizzo mediante lapproccio interpretativo proposto dallantropologo
79 SJovanovic 2012
36
Clifford Geertz80
Ho dato ampio spazio alle interviste che costituiscono una sorta di etnografia del
ldquomondo di mezzordquo costituito dai contesti di vita realizzati dai gageacute per i rom Le
considero una sorta di etnografia percheacute mi sono recata nei luoghi dove le ho
raccolte ad eccezione del caso di Bari e ho visto come vivevano i rom che si
raccontano e ho percepito le sensazioni che provavano in quel momento in quei
luoghi e ciograve che provavano quando raccontavano degli sgomberi e delle
discriminazioni che subiscono Ho percepito laria malsana simbolica e reale che si
respira vivendo in quei luoghi
Le interviste sono state raccolte in romaneacutes da me e dalle mie colleghe la
Professoressa Stefania Pontrandolfo e la dottoressa Marianna Agoni le due
antropologhe che fanno parte dello staff italiano del gruppo di ricerca MigRom Sono
state raccolte nellambito della ricerca in corso presso lUniversitagrave degli Studi di
Verona sotto la direzione del Professor Leonardo Piasere nellambito del progetto
europeo chiamato MigRom che ha per oggetto di studio i rom provenienti dalla
Romania I contesti delle interviste sono diversi i luoghi sono un campo autorizzato a
Bari Centri di Accoglienza istituiti dalla Pubblica Amministrazione di Milano e
gestiti dal privato sociale e case in affitto Ho scelto tre situazioni diverse percheacute
esprimono tre condizioni di vita diverse e tre diverse situazioni di opportunitagrave di
inserimento sociale di libertagrave di autodeterminazione degli individui e possibilitagrave di
accesso e godimento dei diritti fondamentali e della possibilitagrave di poter vivere con la
loro famiglia e il loro gruppo
Pur essendo questo lavoro caratterizzato da un approccio multidisciplinare lanalisi e
lattualizzazione del generale atteggiamento della societagrave nei confronti dei rom che
vivono in Italia si basa sulle interviste fatte nellambito della ricerca su menzionata
Tale scelta epistemologica deriva dalla mia decisione di far emergere la voce ed il
80 C Geert Interpretazione della cultura Il Mulino Bologna 1998 ed or 1973
37
pensiero dei rom intervistati Ascoltare e riportare la voce dei rom come scelta
epistemologica significa che io voglio credere alle loro parole e voglio sentire cosa
pensano loro della loro relazione con i gageacute e cosa dicono del comportamento dei
gageacute nei loro confronti Ho deciso di ascoltare la loro voce per far emergere ciograve che
conta per loro ho deciso di ascoltare la loro voce per far emergere come loro vivono
e percepiscono il rapporto con i gageacute ho deciso di riportare le loro voci percheacute credo
nella validitagrave delle loro richieste ho deciso di ascoltare e riportare le loro voci percheacute
ho percepito che per loro era importante che qualcuno li ascoltasse credesse nel
valore della loro umanitagrave e riconoscesse al loro pensiero dignitagrave di emergere e al loro
corpo dignitagrave desistere ho deciso di ascoltare e riportare la voce dei rom percheacute
ritengo il loro pensiero degno di esprimersi e di essere apprezzato e che possa
ingegnare molto alle persone dal punto di vista umano culturale e relazionale ho
deciso di ascoltarli e riportare il loro pensiero percheacute ritengo la loro cultura e la loro
identitagrave degna di esistere ho deciso di ascoltarli percheacute dopo il mio percorso
formativo di maturazione e di comprensione di me stessa e di qualcosina dei gageacute e
della loro cultura ritengo che i rom al pari di ogni altra comunitagrave umana abbiano
una cultura e unidentitagrave degne di rispetto e di continuitagrave ho deciso di ascoltarli e
riportare la loro voce percheacute tutti parlano dei rom ma non fanno mai parlare i rom ho
deciso di far parlare i rom percheacute ritengo che non sia piugrave tollerabile costringerli a
vivere con un bavaglio simbolico e ritengo che abbiano piena dignitagrave e diritto di
esprimere la loro opinione ho deciso di ascoltare e credere ai rom percheacute ritengo
intollerabile non dare voce di difesa allrdquoaccusatordquo cosa che avviene ogni volta che ai
rom vengono attribuite delle colpe che giustificano la loro persecuzione e la loro
esclusione sociale ho deciso di dare voce al pensiero rom percheacute ho verificato che la
propaganda che li demonizza si basa su dei pregiudizi che nessuno pensa mai di
verificare
38
4 Struttura del testo
Nel primo capitolo organizzo le fonti giuridiche su sui si basa la mia analisi Si tratta
di fonti di diritto nazionale fonti di diritto internazionale e fonti di diritto regionale
Nel secondo capitolo affronto il tema delle minoranze della loro definizione della
debolezza dei diritti umani nel fornire risposte chiare in materia di tutela delle
minoranze e come la mancata tutela delle minoranze sia legata ad un concetto etnico
dello Stato nazionale Inoltre affronto il problema specifico degli zingari una
presenza storica a livello europeo ma che nessuno Stato riconosce come propri
cittadini ovvero sul ruolo che ha la concezione etnica dello Stato nella secolare
persecuzione degli zingari presenti in Europa
Nel terzo capitolo riporto le interviste fatte ai rom e di come essi raccontano la loro
esperienza tra i gegeacute In questo caso applico gli approcci citati al fine di dare
uninterpretazione multidisciplinare delle interviste In particolare con un approccio
multidisciplinare svolgo unanalisi capillare di casi di violazione di diritti riportati
dagli intervistati che fa emergere come essi siano percepiti come individui privi di
personalitagrave giuridica a causa del disprezzo che vige verso la cultura degli zingari
In fine ci sono le conclusioni Qui teorizzo che il percepire gli zingari come gruppo
con una specifica identitagrave disprezzata che viene percepito come gruppo umano senza
uno Stato alle spalle che lo tuteli il percepirli come nomadi senza patria fa di loro
individui che non hanno facoltagrave e legittimitagrave a rivendicare nessun diritto In
particolare non hanno diritto a rivendicare la loro identitagrave di zingari Identitagrave che egrave
percepita come moralmente sbagliata e dannosa per la societagrave in cui vive a tal punto
che su di essa vige unimplicita condanna a morte espressa da atteggiamenti
persecutori da parte della Pubblica Amministrazione che con una propaganda
declassante e demoralizzante della loro cultura istiga una tale discriminazione sociale
degli zingari che di fatto vengono esclusi da ogni forma di partecipazione sociale e da
ogni forma di dignitagrave a rivendicare diritti La tesi conclusiva deriva da una
39
interpretazione ldquoprofondardquo81 dellatteggiamento dei gageacute nei confronti degli zingari
comparata con ciograve che pensano i rom di tale atteggiamento ovvero come
percepiscono i rom il comportamento dei gageacute nei loro confronti Ho intrecciato
questa teoria ldquointerpretativardquo o ldquoermeneuticardquo della cultura con il concetto di
ldquodisprezzordquo di Honneth e applicandole allatteggiamento e alla propaganda dei gageacute
nei confronti degli zingari nellanalisi della normativa internazionale in materia di
diritti umani e di rapporto degli Stati con lalteritagrave e nellanalisi delle interviste ne egrave
emerso che la cultura degli zingari risulta fortemente disprezzata dalla societagrave
italiana ad ogni livello sia istituzionale che sociale
Il disprezzo verso la loro identitagrave fa di loro individui non degni di rivendicare diritti
in quanto essi sono percepiti come portatori di una cultura disprezzata dichiarata una
cultura dichiarata dallesterno cioegrave dai gageacute non degna di esistere
81 C Geert opcit
40
Capitolo 1
Fonti dei diritti umani
11 Caratteristiche generali
111 Origine dei diritti umani
Gli accordi in materia di diritti umani sia a livello regionali che a livello
internazionali nascono sulla base dei principi proclamati dalla Dichiarazione ONU
sui diritti universale delluomo del (1948) Essi contengono tre elementi essenziali un
insieme di norme riconosciute allindividuo dalle quali derivano degli obblighi per gli
Stati parti la cui condotta di rispetto egrave controllata da specifici meccanismi di
controllo gestiti dai comitati per ciograve che riguarda gli accordi internazionali e dalla
Corte dei diritti delluomo per ciograve che riguarda gli accordi regionali
112 Interpretazione
I cosigrave detti diritti umani a catalogo sono strumenti generali di tutela dei diritti
fondamentali delle persone lo sono per esempio i due Patti sui diritti umani del 1966
e la Convenzione europea per i diritti delluomo del 1950 i cui contenuti hanno
bisogno di essere interpretati A tale scopo esistono sia gli accordi internazionali che
disciplinano specifiche materie per esempio la Convenzione contro la tortura del
1984 sia le prassi dei comitati e la giurisprudenza delle corti regionali Le attivitagrave
interpretative di tali organi sono fondamentali per specificare il contenuto della
norma e cosa ancora piugrave importante ltltapplicare un metodo evolutivogtgt
41
nellinterpretazione della stessa che soprattuto in ambito della Convenzione europea
dei diritti delluomo diventa un ltltldquoliving instrumentrdquogtgt che garantisce il rispetto
della norma e il suo sviluppo nel tempo Allo stesso tempo perograve linterpretazione
della norma da parte di organi specializzati dovrebbe limitare larbitrarietagrave degli stati
nella scelta degli strumenti da usare per rispettare e far rispettare i diritti previsti dalla
norma82
113 Lo zoccolo duro
I diritti contenuti nei cataloghi sono divisi tra diritti derogabili in particolari situazioni
di pericolo per la sicurezza pubblica o per la nazione Infatti ltlt In base allart 4 del
Patto sui diritti civili e politici ldquo [i]n caso di pericolo pubblico eccezionale che
minacci lesistenza della nazione e venga proclamato in un atto ufficiale gli Stati
parte del Patto possono prendere misure le quali deroghino agli obblighi imposti
nei limiti in cui la situazione strettamente lo esigardquogtgt83 Della categoria dei non
derogabili fanno parte i diritti il cui godimento non puograve in nessun caso essere
sospeso Infatti al comma secondo dello stesso articolo si precisa che
ldquo La suddetta disposizione non autorizza alcuna deroga agli articoli 6 7 8 (par 1 e
2) 11 15 16 e 18rdquo che come afferma Marchesi costituiscono il ltlt nucleo ristretto
di diritti fondamentali gtgt84 Ma in ogni caso stando al Patto non ci puograve essere una
deroga a far godere agli individui i diritti fondamentali in esso riconosciuti in modo
arbitrario ltltIl terzo comma impone allo Stato che intende avvalersi della facoltagrave di
deroga lobbligo di informare gli altri Stati parti attraverso il Segretario generale
delle Nazioni Unite sia della disposizioni alle quali ha derogato sia i motivi che
82 A Marchesi 2011 C Russo -P M Quaini 200683 Marchesi 20115184 Ibidem
42
hanno provocato la derogagtgt85
Anche la Convenzione europea del 1950 prevede un sistema di deroghe in situazioni
di emergenza (ibidem) o meglio in due casi ben precisi ldquo in caso di guerrardquo ed in
caso di ldquo pericolo pubblico che minaccia la vita della nazionerdquo ( art 151 CEDU) e
anche in questo caso egrave previsto che lo stato derogatore debba informare il Segretario
Generale del Consiglio dEuropa ltlt delle misure prese e dei motivi che lhanno
ispirato gtgt (art 153 CEDU) e informarlo quando cessa la deroga e la ltlt
Convenzione riacquista piena applicazione gtgt86
Egrave da notare perograve che tra lautorizzazione alle deroghe contenuta nel Patto e quella
contenuta nella Convenzione ci sono delle differenze da non sottovalutare Il Patto
prevede infatti che le deroghe dello Stato allapplicazione dei diritti riconosciuti in
esso ltlt [hellip] non comportino una discriminazione fondata unicamente sulla razza sul
colore sul sesso sulla lingua sulla religione o sullorigine sociale gtgt87 (art 41 Patto
sui diritti civili e politici) cosa per esempio taciuta dalla Convenzione Inoltre la
Convenzione riduce gli irriducibili Essa infatti vieta la deroga allart 2 gli articoli
3 4 (par 1) e 7 Non menziona cioegrave tra i diritti inderogabili lart 11 del Patto che
vieta la prigionia per inadempienza degli obblighi contrattuali art 15 che contempla
il divieto di condanna per ltlt azioni od omissioni gtgt88 che non costituivano reato nel
momento in cui venivano commessi lart 16 che riconosce ad ogni individuo il ltlt
diritto al riconoscimento in qualsiasi luogo della sua personalitagrave giuridica gtgt89 e
infine lart 18 ossia la libertagrave di pensiero e di coscienza Rispetto al catalogo dei
diritti inderogabili il Patto ha avuto unevoluzione
85 Ibidem86 Ibidem87 Ibidem88 Ibidem89 Ibidem
43
114Obblighi per gli stati
Lo stato che accetta di sottoscrivere gli accordi internazionali in materia di diritti
umani si impegna agli occhi della comunitagrave internazionale a rispettare e far
rispettare gli obblighi derivanti da tale accettazione e sottoscrizione Gli obblighi
dello stato consistono dunque nel ltlt obbligo di rispettare e di assicurare il rispetto
di ciascuno dei diritti riconosciuti nel catalogo gtgt90
In sostanza ltlt [hellip] simpone agli Stati parti degli accordi sui diritti umani un obbligo
di creare un sistema complessivamente finalizzato attraverso misure positive di vario
tipo ad assicurare il godimento dei diritti e allo stesso tempo un obbligo di
astensione ovvero di non tenere attraverso i propri organi condotte lesive dei diritti
umanigtgt91 Tali obblighi sono detti di risultato nel senso che lasciano unampia
libertagrave agli stati sui mezzi da scegliere per raggiungere ltlt il fine imposto dalla
norma gtgt (ibidem) Possiamo dire che lo scopo di tali norme-obblighi egrave creare una
cultura di rispetto dei diritti umani Gli stati hanno perograve anche lobbligo di
prevenzione e di repressione di quelle violazioni dei diritti umani che sono
considerate delitti contro lumanitagrave (delicta juris gentium) Sono i cosigrave detti obblighi
di condotta derivano dagli accordi tematici che impongono obblighi specifici
codificati e scritti che lasciano agli stati poco margine di libertagrave sulla scelta delle
modalitagrave di attuazione degli accordi ne sono un esempio la Convenzione contro la
tortura del 1984 e la Convenzione contro la sparizione del 200692
Si tratta in sostanza dellobbligo ltlt di non espellere o respingere con forza chi corra
un rischio oggettivo di subire tortura ndash o di essere vittima di una ldquo sparizionerdquo - una
90 Ibidem5491 Ibidem
92 Marchesi 2011 55
44
volta giunti in uno stato di destinazione[] gtgt93 egrave il cosigrave detto principio di non
refoulement ltlt applicato in un contesto diverso da quello originario del diritto dei
rifugiati gtgt94 al fine di prevenire la tortura o le sparizioni
Per ciograve che riguarda lobbligo di repressione legato per esempio alla Convenzione
per la prevenzione e la repressione del delitto di Genocidio del 1948 esso ha lo scopo
di ottimizzare lefficacia dellazione dellinsieme degli stati contro le violenze piugrave
gravi che rientrano nei cosigrave detti delicta iuris gentium ltlt [hellip] o crimini internazionali
dellindividuogtgt95 Anche se in genere esiste un legame territoriale e personale tra tali
reati dato che sono considerati lesivi di valori universali lintera comunitagrave
internazionale ha lobbligo di opprimerli Pur avendo il singolo stato il diritto di
prelazione dellesercizio del potere di punire i responsabili individuali di tali
violazioni avviene una ltlt [hellip] estensione della giurisdizione penale al di lagrave della
cerchia degli Stati con i quali i crimini commessi sono direttamente collegati gtgt
(Marchesi201157) La necessitagrave di estendere a tutti gli stati parti dellaccordo il
potere ed il dovere di punire i delicta iuris gentium deriva dal pericolo che tali reati
rimangano impuniti ltlt unipotesi assai concreta nel caso di violazioni sistematiche
dei diritti umani gtgt96
La repressione consiste nel fatto che ogni stato membro dellaccordo preveda e
punisca in maniera adeguata alla gravitagrave i comportamenti che rientrano nella
categoria di delicta iuris gentium97 Egrave previsto lallargamento del potere punitivo di
tali reati a tutti gli stati nel senso che quando si tratta di punire i delicta iuris gentium
non basta applicare il criterio territoriale o il criterio della nazionalitagrave dellaccusato o
della vittima ma giustizia deve essere fatta secondo il criterio universale che obbliga
gli stati a detenere laccusato a prescindere dal fatto che lo stato abbia o meno qualche
93 Ibidem94 Ibidem95 Ibidem96 Ibidem97 Ibidem
45
collegamento con esso98 Ovvero lo stato che abbia a disposizione laccusato deve o
processarlo e estradarlo in un paese che eserciteragrave la propria giurisdizione Egrave il cosigrave
detto principio di aut dedere aut judicare
115 Garanzie interne
Il godimento dei diritti umani internazionalmente riconosciute ltlt []deve essere
garantito in primo luogo [ dallo Stato e dalle sue] [] norme di diritto interno gtgt99
Gli obblighi internazionali ltlt di prevenzione o repressione di certe violenze [hellip]
[hanno] come fine quello di imporre agli Stati di avere e di fare funzionare mezzi
interni di garanzia dei diritti [per tutte le persone soggette al suo dominio] gtgt100 Gli
obblighi degli Stati parti degli accordi internazionali in materia di tutela dei diritti
umani sono obblighi verso la comunitagrave internazionale di ltlt garantire a livello
interno i diritti internazionalmente riconosciuti gtgt101 facendo in primo luogo in
modo che le norme internazionali volontariamente accettate trovino attuazione
nellordinamento interno
Le norme degli accordi internazionali hanno due forme di attuazione
nellordinamento interno diretta (self-executing) o mediante un atto interno ad hoc
( non self-executing)
Se gli obblighi non sono self-executing se il sistema statale non egrave tale da consentire
la piena applicazione delle norme internazionali lo stato egrave tenuto a elaborare norme
ad hoc per consentirne il pieno rispetto e non deve mai promulgare leggi che
riducano il diritto riconosciuto dalla norma internazionale o ne distorca lobiettivo
finale di tutela della persona Se invece lobbligo egrave self-executing lordinamento
98 Ibidem99 Ibidem60100 Ibidem101 Ibidem
46
interno dello stato dovragrave rispettarla in questo caso puograve essere anche invocata in un
processo interno102 a prescindere dallordine di esecuzione o dallemanazione di una
legge ad hoc
12 Fonti internazionaliIn questo paragrafo presenterograve le fonti giuridiche che ho consultato in questo lavoro
121 Fonti adottate dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite
a) Patto internazionale sui diritti civili e politici (1966)
Adottati dallAssemblea Generale delle Nazioni unite a New York il 16 dicembre
1966 Entrati in vigore internazionale il 23 marzo 197103 Stati parte al 26-09-2015
168 Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzione in Italia dati con legge n 881
del 25 ottobre 1977 Entrata in vigore per lItalia 15 dicembre 1978104
b) Patto internazionale sui diritti economici sociali e culturali (1966)
Adottato dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 16 dicembre
1966 Entrata in vigore internazionale il 3 gennaio 1976 Stati parte al 26-092015
parte 164 Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzione in Italia dati con legge
n 881 del 25 ottobre 1977 Entrata in vigore per lItalia il 15 dicembre 1978 (ibidem
nota ldquo2rdquo)
102 Ibidem103 Disponibile su httpstreatiesunorgPagesViewDetailsaspxsrc=TREATYampmtdsg_no=IV-4ampchapter=4amplang=en
Se non diversamente segnalato i siti di riferimento e reperimento delle fonti sono da intendersi i medesimi per ongni
trattato104 Gazzetta Ufficiale n 333 del 7 dicembre 1977 httpunipd-centrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliPatto-
internazionale-sui-diritti-civili-e-politici-196615
47
c) Convenzione internazionale sullrsquoeliminazione di ogni forma di discriminazione
razziale (1965)
Adottata dallrsquoAssemblea Generale a New York il 21 dicembre 1965 Entrata in vigore
internazionale il 4 gennaio 1969 Stati parte al 26-09-2015 177 Autorizzazione alla
ratifica e ordine di esecuzioni dati in Italia con legge n 654 del 13 ottobre 1975
Entrata in vigore per lItalia il 4 febbraio 1976105
d) Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (1948)
Adottata dallrsquoAssemblea Generale delle Nazioni a Parigi 9 dicembre 1948 Entrata in
vigore internazionale 12 gennaio 1951 Stati parte al 26-09-2015 146
Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzione in Italia dati con legge n 153 dell
11 marzo 1952 Entrata in vigore per lItalia il 02 agosto 1952106
f) Convenzione internazionale per la repressione e la punizione del crimine di
apartheid ( 1973)107
Adottato dallrsquoAssemblea Generale delle Nazioni Unite a New York nel 30 novembre
1973 ed egrave entrato in vigore il 18 luglio 1976 Stati parte al 26-09-2015 109
LrsquoItalia non ha ratificata
105 Gazzetta Ufficiale n 337 del 23 dicembre 1975 disponibile su httpwwwnormattivaituri-
resN2Lsurnnirstatolegge1975-10-13654106 Gazzetta Ufficiale n 74 del 27 marzo 1952 su httpunipd-
centrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliConvenzione-per-la-prevenzione-e-la-repressione-del-crimine-di-
genocidio-1948175107 Disponibile su httpstreatiesunorg
48
g) Convenzione contro la tortura e altri trattamenti crudeli inumani o degradanti
trattamenti o punizioni108
Adottata dallrsquoAssemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1984 Entrata
in vigore internazionale il 26 giugno 1987 Stati parti al 26-09-2015 158
Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzione in Italia dati con legge n 498 del 3
novembre 1988 Entrata in vigore per lItalia l11 febbraio 1989109
h) Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti
e dei membri delle loro famiglie (1990)
Adottata dallrsquoAssemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 1990 Entrata
in vigore internazionale il 1deg luglio 2003 Stati parte al 26-09-2015 48
LrsquoItalia non ha ratificata
i) Convenzione sui diritti del bambino (1989)
Adottata dallrsquoAssemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 Entrata
in vigore internazionale il 2 settembre 1990 Stati parte al 26-09-2015 195
Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzione in Italia dati con legge 27 maggio
1991 n 176 Entrata in vigore per lItalia il 5 ottobre 1991110
l) Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni (2007)
Adottata dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 settembre 2007 Tra i
diritti riconosciuti figurano diritto allautodeterminazione alla non assimilazione
108 Ibidem109 Gazzetta Ufficiale n 271 SO del 18 novembre 1988 Piugrave httpunipd-
centrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliConvenzione-contro-la-tortura-ed-altre-pene-o-trattamenti-crudeli-
inumani-o-degradanti-19843110 Disponibile su httpunipd-centrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliConvenzione-sui-diritti-del-bambino-
198928
49
forzata a conservare e tramandare la propria lingua cultura e tradizioni
alleducazione al rispetto della biodiversitagrave e dellambiente naturale in cui vivono i
popoli indigeni111
m) Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali o
etniche religiose e linguistiche (1992)112
Adottata dallAssemblea Generale delle NU il 18 dicembre 1992
122 Fonti derivate dagli istituti specializzati delle NU
a) Convenzione 169 dellOrganizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) 1989 o
Convenzione sui diritti dei popoli indigeni e tribali113
Adottata il 27 giugno 1989 dalla Conferenza generale dellOrganizzazione
Internazionale del Lavoroed entrato in vigore il 5 settembre 1991 Ad oggi egrave stata
ratificata soltanto da una ventina di Paesi Argentina Bolivia Brasile Repubblica
Centrafricana Cile Colombia Costa Rica Danimarca Repubblica Dominicana
Ecuador Fiji Guatemala Honduras Messico Nepal Paesi Bassi Nicaragua
Norvegia Paraguay Peru Spagna e Venezuela
b) Dichiarazione Universale dellUNESCO sulla Diversitagrave culturale (2001)114
Adottata allunanimita a Parigi il 2 novembre 2001 della Conferenza Generale
dellUNESCO
111 Disponibile su httpunipd-centrodirittiumaniititschedeLa-Dichiarazione-delle-Nazioni-Unite-sui-diritti-dei-
popoli-indigeni-2007205112 Risoluzione dellrsquoAssemblea Generale delle Nazioni Unite 47135 del 18 dicembre 1992Disponibile su httpunipd-
centrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliDichiarazione-sui-diritti-delle-persone-appartenenti-alle-minoranze-nazionali-o-etniche-religiose-e-linguistiche-199222
113 ( A cura di) Chiara Madarodisponibile su httpunipd-centrodirittiumaniititschedeLa-Convenzione-169-dellOrganizzazione-Internazionale-del-Lavoro-ILO-1989206) httpwwwiloorgdynnormlexenfp=NORMLEXPUB113000NO11300P11300_INSTRUMENT_ID312314NO114 Disponibile su httpwwwunescoit_filesDIVERSITAculturaledichiarazione_diversitapdf
50
c) Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale115
Approvata il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dellrsquoUNESCO Entrata in
vigore alla 40ma ratifica il 30 aprile 2006 Ratificata dallrsquoItalia il 27 settembre 2007
con Legge n 167
d) Convenzione sulla protezione e la promozione della diversita delle espressioni
culturali (2005)116Adotta a Parigi dalla Conferenza generale dellrsquoOrganizzazione delle
Nazioni Unite per lrsquoeducazione la scienza e la cultura il 20 ottobre 2005 Ratificata
in Italia con la Legge 19febbraio 2007 n19117
13 Fonti internazionali regionali
131 Fonti del Consiglio dEuropa
a) Convenzione Europea dei Diritti dellUomo del 1950 (CEDU o CEDU)118
Firmata a Roma il 4 novembre 1950 ed egrave entrata in vigore il 3 settembre 1953 E
stata ratificata da tutti i 47 paesi membri del Consiglio deuropa Entrata in vigore in
Italia con legge 4 agosto 1955 n 848119
115 Disponibile suhttpwwwunescoitcniindexphpculturapatrimonio-immateriale116 Disponibile su [httpwwwunescoit_filesDIVERSITAculturaleconvenzione_diversitapdf]117 Informazione reperita su httpwwwaltalexcomdocumentsleggi20140308convenzione-sulla-protezione-della-
diversita-delle-espressioni-culturali
118 Vd httpwwwstudiperlapaceitview_news_htmlnews_id=20041208204428119 Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n 221 del 24 settembre 1955 della Legge 4 agosto 1955 n 848
51
b) Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali (1995)120
Conclusa in seno al Consiglio dEuropa a Strasburgo il 1 febbraio 1995 entrata in
vigore il 1 febbraio 1998 Ratificata da 39 Paesi del Consiglio dEuropa al 28
settembre 2015 LItalia ratifica la Convenzione con legge 28 agosto 1997 n 302121
c) Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (992)122
Adottato a Strasburgo il 5 novembre 1992 dal Consiglio dEuropa entrato il vigore il
1 marzo 1998 Al 28 settembre 2015 lhanno ratificata 25 Stati membri del Consiglio
dEuropa LItalia non lha ancora ratificata
132 Fonti dellUnione Europea
a) La Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea123
detta anche Carta di Nizza egrave stata proclamata il 7 dicembre 2000 entrata in vigore
nel 2009 con il Trattato di Lisbona
120 Ufficio dei Trattati su
httpconventionscoeintTreatyCommunChercheSigaspNT=157ampCM=8ampDF=28092015ampCL=ITA121 Gazzetta Ufficiale n 215 SO n 184del 15 settembre 1997122 Ufficio dei Trattati su httpconventionscoeintTreatyCommunChercheSigaspNT=148ampCM=ampDF=ampCL=ITA123 La Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea detta anche Carta di Nizza egrave stata proclamata il 7 dicembre 2000 Con lentrata in vigore del Il ltltTrattato di Lisbona entrato in vigore il 1 dicembre 2009 sebbene non abbia incorporato il testo della Carta dei diritti la include sotto forma di allegato conferendole cosigrave carattere giuridicamente vincolante allinterno dellordinamento dellUnione secondo quanto disposto dallart 6 LUnione riconosce i diritti le libertagrave e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dellUnione europea del 7 dicembre 2000 adottata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo che ha lo stesso valore giuridico dei trattatigtgt
I principi fondamentali che sancisce la carta ltltLUnione europea si fonda sin dalla sua creazione sul rispetto dei diritti delluomo delle istituzioni democratiche e sullosservanza della legge e questi sono i valori sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilitagrave e doveri nei confronti degli altri come pure della comunitagrave umana e delle generazioni futuregtgt Testo disponibile su httpwwweuroparlititscoprire_europacittadinanza_europeacarta_dei_dirittihtml20
52
b) Direttiva 200043CE del Consiglio ( direttiva ldquorazzardquo)124
Adottata dal Consiglio dellUnione Europea il 29 giugno 2000 attua il principio della
paritagrave di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dallorigine
etnica Recepita in Italia con il decreto legislativo n215 del 9 luglio 2003125
c) Direttiva 200078CE del Consiglio (direttiva ldquoaltre discriminazionirdquo)126
Adottata dal Consiglio dellUnione Europea il 27 novembre 2000 stabilisce un
quadro generale per la paritagrave di trattamento in materia di occupazione e di condizioni
di lavoro Attuata in Italia con il decreto legislativo 9 luglio 2003 n 216127
d) Trattato sul funzionamento dellUnione europea ( TFUE)128
124 Gazzetta ufficiale n L 180 del 19072000
125 Gazzetta Ufficiale n 186 del 12 agosto 2003 Vd httpwwwaltalexcomdocumentsnews20030818attuazione-della-direttiva-europea-per-la-parita-di-trattamento-tra-le-person httpeur-lexeuropaeulegal-contentITALLuri=CELEX32000L0043 Oppure httpwwwcameraitparlamleggideleghe03215dlhtm126 Gazzetta ufficiale n L 303 del 02122000 127 Gazzetta Ufficiale Serie Generale n187 del 13-8-2003128 Adottato dal Consiglio DellUnione europea a Bruxelles il 12 novembre 2012 esso contiene la versione consolidata
del Trattato sullUnione europea e del trattato sul funzionamento dellUnione europea e Carta dei diritti fondamentali
dellUnione europea11 Gazzetta ufficiale n C 326 del 26102012 ltlt Trattato di Roma fatto a Roma il 25 marzo 1957
che istituisce una Comunitagrave europea Ratificato con Legge 14 ottobre 1957 n 1203 Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
n 317 del 23 dicembre 1957] e Legge 23 dicembre 1986 909 [Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n 300 del 29
dicembre 1986 ndash Supplemento Ordinario]Modificato dal Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 e divenuto TFUE
(Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ndash versione consolidata aggiornata al 9 maggio 2008) gtgt su
httpwwwasgiitbanca-datitrattato-di-roma-fatto-a-roma-il-25-marzo-1957 Piugrave httpwwwnormattivaituri-
resN2Lsurnnirstatolegge1957-10-141203 httpwwwnormattivaituri-resN2Lsurnnirstatolegge1986-12-
23909
53
14 Legislazione nazionale
a) Costituzione della Repubblica italiana
Approvata dallAssemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo
provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dello stesso anno Egrave untrata in vigore il
1deg gennaio 1948 Gazzetta Ufficiale delle Repubblica italiana n 298 edizione
straordinaria del 27 dicembre 1947
b) Legge 15 dicembre 1999 n 482 Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storicheEntrata in vigore della legge 4-1-2000 Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n 297 del 20 dicembre 1999
c) Legge regionale 22 dicembre 1989 N 77
Azione regionale per la tutela delle popolazioni appartenenti alle etnie
tradizionalmente nomadi e seminomadi
Pubblicata nel primo supplemento ordinario al Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia n 52 del 27 dicembre 1989
La legge egrave stata abrogata dallart 14 comma 1 lett b) della lr 8 luglio 2015 n
20(BURL n 28 suppl del 10 Luglio 2015 )
54
Capitolo 2
La tutela giuridico delle minoranze
21 Introduzione
Come ci ricorda Kymlicka129 la questione delle minoranze interne egrave un problema
antico130 che trovograve il suo culmine massimo nel XIX131 secolo con la nascita di alcuni
stati nazionali per esempio lItalia
Ma Kymlicka ci dice anche che a differenza del XIX e XX secolo in cui esisteva una
ldquoteoria del riconoscimento delle minoranzerdquo dalla Prima Guerra Mondiale in poi le
riflessioni sulla questione sembrano essersi dileguante a favore del primato della pace
ed equilibrio mondiale132 Infatti nel periodo precedente la Grande Guerra le
minoranze interne erano tutelate da trattati in quanto minoranze territoriali annesse
mediante guerre o accordi tra stati133
Dagli inizi del XX secolo si inizia perograve a regolamentare ltlt il trattamento dei
cittadini stranieri in paesi terzi gtgt 134 mediante accordi bilaterali ne sono un esempio
i trattati tra Polonia e Germania che garantiscono un dato trattamento ai rispettivi
cittadini
129 1995130 Per restare nella Storia Moderna il problema delle minoranze nasce con il Riforma Protestante in cui si cerca di
separare la religione dalla politica al fine di garantire la convivenza del cattolicesimo e del protestantesimo allinterno del Impero Con la Pace di pace di Augusta del 1555 tra lImperatore cattolico Carlo V e i principi protestanti nasce una sorta di federalismo religioso in cui si afferma il principio di ldquocuius regio eius religiordquo Da cui possiamo dire che deriva il concetto di ldquominoranza religiosardquo v Catello Avenia ldquoTutela internazionale delle minoranzerdquo Altalex pedia enciclopedia giuridica online art del 12072012 disponibile su httpwwwaltalexcomdocumentsnews20120712tutela-internazionale-delle-minoranze
131 A partire dalla Rivoluzione Francese del 1789 nasce il concetto di ldquonazionalitagraverdquo e sorge il problema delle ldquominoranze nazionali Avenia op cit
132 Marchesi 2011 Decarli 2012 Statuto delle Nazioni Unite 1945133 Per Es Trattato di Vienna del 1815 tra Austria e Regno dOlanda (Paesi Bassi e Belgio) che riconosce libertagrave di culto alla minoranza cattolica belga V Avenia op cit 134 Kymlicka op cit 8 e 9
55
Il sistema si basava su una tutela della minoranza dalle ltlt discriminazioni
loppressione solo se esisteva uno ldquoStato affinerdquo [hellip] interessato a proteggerla gtgt135
Ovvero sia che si trattasse di ldquominoranza nazionale136rdquo sia che si trattasse di
ldquocittadini stranieri di paesi terzirdquo la tutela delle persone era basata sul fatto di avere
alle spalle uno ldquoStato affinerdquo che le tutelasse Possiamo dire che era un sistema di
tutela basata sul diritto di gruppo inteso come comunitagrave organizzata e indipendente
Stando allanalisi di Kymlicka questa forma di tutela delle minoranze ha due
intrinseche debolezze una essendo un accordo tra ldquoStati affinirdquo sulla tutela dei
rispettivi cittadini chi non ha alle spalle uno Stato che lo tuteli egrave alla merceacute degli
Stati che hanno facoltagrave di farne ciograve che vogliono in base alla loro volontagrave e
discrezione Ossia lapolide non avendo alle spalle uno ldquoStato affinerdquo che lo faceva
soggetto di un accordo stipulato tra stati non era tutelato dal diritto dello Stato sotto
la cui giurisdizione cadeva Era pienamente in balia della decisione e volontagrave dello
stato entro i cui confini si trova a causa della ragnatela internazionale definita
ldquodominio riservatordquo (domestic jurisdiction) dello Stato che ne fa soggetto pienamente
autonomo e libero di autodeterminare i rapporti tra se stesso e coloro che sono sotto
la sua giurisdizione Ovvero i problemi della tutela degli individui sono i confini
degli Stati
ltltMa[] nel 1966 si avragrave lrsquoenunciazione di un principio internazionalmente
accettato ovvero lrsquoart27 del Patto sui diritti civili e politici gtgt137 Dopo la seconda
guerra mondiale era evidente che le minoranze interne visti gli scempi dei nazismi
dovevano essere tutelate a livello internazionale secondo un altro sistema Si pensograve
quindi di elaborare dei principi di tutela dellindividuo a prescindere dalla sua
appartenenza etnica o razziale un sistema di tutela basata sul principio personalista
in forza del quale [hellip] ogni persona umana [hellip] si pone al cuore dellintero sistema 135 Ibidem 10136 Il principio di ldquominoranza nazionalerdquo fu sancito dal Protocollo finale del Congresso di Vienna del 1815 ed egrave inteso
come ldquoprincipio di autodeterminazione politica dei paesi firmatari (Austria Francia Gran Grtagna Portogallo Russia e Svezia)rdquo inteso come ldquodiritti di una nazionerdquo (art 1) senza perograve chiarire in cosa essi consistessero Catello Avenia op cit
137 Testo on line senza numerazione delle pagine in Avenia op cit
56
giuridico E piugrave in generale di ogni manifestazione della convivenza politicamente
organizzatardquo138
Si pensograve che la formulazione di un cataloghi di diritti umani e di Costituzioni basati
sul principio personalista su cui egrave stata realizzata la Dichiarazione universale dei
diritti delluomoavrebbe risolto la questione delle minoranze Si optograve cioegrave per una
tutela delle minoranze in modo indiretto Invece di garantire ai gruppi minoritari dei
diritti speciali di tutela della loro cultura della loro diversitagrave e specificitagrave si preferigrave
garantire a ogni individuo a prescindere dalla sua appartenenza di gruppo un
catalogo di diritti fondamentali che ne avrebbero garantito la tutela mediante il
godimento dei diritti civili e politici Ovvero si pensograve che si potevano tutelare le
minoranze a prescindere dalla loro appartenenza a uno stato tutelando i singoli
individui garantendo loro i cosigrave detti diritti individuali che dovrebbero tutelare le
persone non in quanto appartenenti ad un gruppo etnico o sociale ma in quanto esseri
umani Tale tutela quindi si doveva basare sul principio secondo il quale chiunque si
trovi sotto la giurisdizione di uno stato a prescindere dalla sua appartenenza etnica o
nazionale e dallessere o meno cittadino dello stato sotto la cui giurisdizione cade ha
diritto di godere dei diritti contenuto del catalogo dei diritti umani riconosciuti sulla
base dei principi universali contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti
delluomo del 1948
La tutela indiretta delle minoranze basata sulla Dichiarazione doveva dunque
basarsi su una tutela universale la cui fondamenta doveva essere il principio
personalista del diritto Tale principio base di tutto il sistema giuridico
liberaldemocratico egrave il principio fonte di tutti i cataloghi dei diritti fondamentali
delluomo esso ci indica in cosa si sostanzia la personalitagrave giuridica dellindividuo in
quanto tale Si pensava che le minoranze presenti nel territorio dello Stato potevano
essere tutelate garantendo ai singoli individui che vi appartenevano il godimento dei
diritti contenuti negli accordi internazionale e nelle costituzioni degli stati realizzati
138 Bonetti et al 201122
57
appunto sulla base dei diritti universalmente riconosciuti agli uomini
Il ragionamento era che pur essendo i ltlt diritti umani fondamentali ndash come le libertagrave
di parola di associazione e di coscienza - [hellip] attribuiti agli individui vengono
tipicamente esercitati assieme ad altri e rappresentano quindi una tutela per la vita di
gruppo Secondo il ragionamento dei liberali laddove questi diritti individuali sono
saldamente radicati non serve conferire ulteriori diritti ai membri di specifiche
minoranze etniche o nazionali gtgt139
Ligrave dove avesse funzionato il meccanismo di tutela basato sui principi annunciati nella
Dichiarazione universale dei diritti delluomo e i cataloghi dei diritti umani su essa
confezionati non ci sarebbe stato bisogno di ulteriori tutele dato che questi cataloghi
dovevano superare il principio di tutela basato sulla territorialitagrave e sulla discendenza o
etnicitagrave Lassunto era che le minoranze o meglio i suoi membri non hanno bisogno
di tutele speciali140 in quanto godono delle tutele generali garantite a tutti i cittadini di
uno stato i diritti umani cioegrave formavano giagrave un catalogo di ius gentium applicabile
in ogni stato ad ogni individuo Quindi possiamo benissimo dire che lassunto sotteso
era che i diritti umani fossero un catalogo di ius gentium in quanto garantivano anche
agli stranieri caduti nella giurisdizione di uno stato lo stesso trattamento che lo stato
riserva ai suoi cittadini in base al principio personalista del diritto
22 Il principio personalista
Secondo il principio personalista tutti sono uguali davanti alla legge tutti ne devono
essere ugualmente tutelati ed essa deve garantire a tutti pari opportunitagrave di
realizzazione Ossia tale principio ha una valenza sia individuale che collettiva sia
domestica che internazionale per cui ogni costituzione democratica ed ogni accordo
internazionale che abbia lo scopo di tutelare gli individui deve essere redatto sulla
base dei principi universali dei diritti delluomo e deve
139 Kymlicka op cit 10140 Ibinem citazione di Claude 1955 211
58
garantire a ogni individuo il diritto di autodeterminarsi come individuo
garantire a ogni gruppo il diritto di autodeterminarsi in modo tale che esso
garantisca allindividuo il suo pieno sviluppo e la realizzazione della sua
personalitagrave principio garantito dallart 1 di entrambe i Patti141 dedicato al
principio di autodeterminazione dei popoli
Il principio personalista avrebbe un profilo attivo e uno passivo142
Dal punto di vista del principio personalista attivo ad ogni persona viene
riconosciuto il diritto a godere dei diritti fondamentali in quanto essi non vengono
attribuiti allindividuo dallo Stato ma derivano dalla dignitagrave interna della persona
umana143
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalitagrave e richiede
ladempimento dei doveri inderogabili di solidarietagrave politica economica e sociale
(art 2 Cost)
Le Alte Parti contraenti riconoscono a ogni persona sottoposta alla loro
giurisdizione i d iritti e le liberta enunciati n el Titolo pr imo d ella pr esente
Convenzione (Art 1 CEDU)
Questo principio quindi riconosce ogni persona umana come prima ldquorisorsardquo a cui
ogni sistema costituzionale e ogni organizzazione umana deve attingere in quanto
ogni persona umana egrave dotata con la sua identitagrave culturale con la sua intelligenza e la
sua capacitagrave di libera e responsabile autodeterminazione (ibidem) infatti ldquoLa
141 I due Patti internazionali in materia di tutela dei diritti umani Patto internazionale sui diritti civili e politici adottato a New York dallAssemblea Generale il 16 dicembre 1966 egrave entrato in vigore il 23 marzo 1976 Patto internazionale sui diritti economici sociali e culturali adottato a New York dallAssemblea Generale il 16 dicembre 1966 egrave entrato in vigore il 3 gennaio 1976
142 Bonetti et al 201122
143 Ibidem
59
Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo sia come singolo sia
nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalitagrave[]rdquo (Art 2 Cost)
Tutto il sistema filosofico-morale-giuridico delle democrazie liberaldemocratiche si
basano su questo principio universalista in quanto al centro del sistema organizzativo
e giudiziario cegrave la persona in quanto tale che deve avere la possibilitagrave di realizzarsi
secondo la suo volontagrave e la sua capacitagrave senza subire nessuna limitazione della sua
personalitagrave e la suo capacitagrave di realizzarsi da parte delle autoritagrave la cui ragion dessere
egrave la tutela dellindividuo da eventuali impedimenti che ne pregiudicano lo sviluppo e
la realizzazione144
Lordinamento giuridico [hellip] di un ordinata convivenza intende edificarsi in
forza del libero e creativo apporto di ogni appartenente alla comunitagrave e si impegna
a rispettare e a far rispettare il peculiare progetto di vita di ogni persona le
particolari forme di realizzazione e di soddisfacimento delle esigenze vitali
insomma ldquo il diritto alla vita alla libertagrave e alla ricerca della felicitagrave ( come si
esprimeva la Dichiarazione dindipendenza degli Stati Uniti dAmerica nel
1776)[][hellip] Egrave chiaro che nel sistema costituzionale il principio personalista ha
una valenza fondamentale nellordinamento giuridico e perciograve si applica nei
confronti di ogni persona al di lagrave della sua appartenenza ad una determinata etnia
o cultura percheacute anzitutto al cuore di tutte le pubbliche funzioni sta la persona in
quanto tale145
Possiamo dire che in questa prima valenza il principio personalista obbliga il potere
pubblico a lasciare alla persona la piena possibilitagrave di realizzarsi soddisfare i propri
bisogni e desideri e cercare di costruirsi una vita felice secondo la sua soggettivitagrave e
capacitagrave Inoltre lautoritagrave politica deve dare a ogni individuo una pari opportunitagrave
non ponendosi come tutrice di alcuni e discriminando altri percheacute146 ltlt[hellip] non egrave
144 Bonetti et al 2011 Kymlicka op cit
145 Bonetti et al 201122146 Convenzione internazionale sulleliminazione di ogni forma di discriminazione razziale adottata dallAssemblea
60
compito degli enti pubblici conferire identitagrave o frapporre ostacoli di natura giuridica a
forme di appartenenza culturale o di identitagrave etnicagtgt147 Lautoritagrave pubblica dovrebbe
mantenere un ruolo super partes in quanto il suo favorire alcuni rispetto ad altri
potrebbe avere delle conseguenze devastanti sia dal punto di vista dellindividuo
discriminato il suo trattamento discriminatorio potrebbe privarlo degli elementi
fondamentali per la sua realizzazione e porlo in una situazione di sistematico
svantaggio148 Ma potrebbe anche avere conseguenze devastanti sulla societagrave in
generale nel momento in cui il privilegiato iniziasse a percepire se stesso come
lunico titolare del diritto a godere delle risorse fondamentali per la vita umana e la
sua piena realizzazione il che creerebbe odio e ostilitagrave verso colui che egrave discriminato
dallautoritagrave pubblica arrivando a potenziali disgregazioni sociali Questo avviene
percheacute il diritto ha un valore simbolico e materiale molto forte impone identitagrave e
categorie149 La gente considera moralmente giusto ciograve che egrave legittimato ndash o
delegittimato- per legge Per tale ragione
Il fondamento personalista comporta anche il trattamento identico che deve essere
assicurato dai pubblici poteri ad ogni persona e puograve favorire la coesistenza
pacifica e lintegrazione sociale delle persone in un solo Stato al di lagrave delle loro
appartenenze etniche culturali e religiose150
Il principio personalista attivo possiamo definirlo come principio che obbliga le
autoritagrave a considerare ogni individuo dotato di dignitagrave umana e capacitagrave morale e
materiale di realizzarsi e autodeterminarsi e impone alle autoritagrave di riconoscere
generale delle NU il 21 dicembre 1965 entrata in vigore il 4 gennaio 1969 Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzioni dati in Italia con legge n 654 del 13 ottobre 1975 (Gazzetta Ufficiale n 337 del 23 dicembre 1975) Data della ratifica 5 gennaio 1976 (Gazzetta Ufficiale n 56 del 3 marzo 1976) Entrata in vigore per lItalia 4 febbraio 1976 disponibile su httpunipd-centrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliConvenzione-internazionale-sulleliminazione-di-ogni-forma-di-discriminazione-razziale-196523
147 Kymlicka op cit11148 Bonetti et al 2011 Kymlicka op cit
149 Mancini 2009
150 Bonetti et al 201122
61
allindividuo tale capacitagrave tipica di ogni essere umano
Il principio personalista passivo obbliga le autoritagrave ad intraprendere azioni che
garantiscano la realizzazione del principio personalista attivo
Ciascuno degli Stati parti del presente Patto si impegna a compiere in armonia
con le proprie procedure costituzionali e con le disposizioni del presente Patto i
passi per ladozione delle misure legislative o daltro genere che possano occorrere
per rendere effettivi i diritti riconosciuti nel presente Patto qualora non vi
provvedano giagrave le misure legislative e daltro genere in vigore ( Art2 paragrafo
2 Patto DCP)
Tutti i cittadini151 hanno pari dignitagrave sociale e sono eguali davanti alla legge senza
distinzione di sesso di razza di lingua di religione di opinioni politiche di
condizioni personali e sociali
Egrave compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
che limitando di fatto la libertagrave e leguaglianza dei cittadini impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e leffettiva partecipazione di tutti i lavoratori
allorganizzazione politica economica e sociale del Paese ( Art 3 Cost)
Mentre il principio personalista attivo egrave dato alla persona in quanto essere umano e
obbliga lautoritagrave a non agire al fine di renderlo non godibile il principio personalista
passivo obbliga lautoritagrave ad agire affincheacute si realizzi il primo Possiamo dire che il
primo egrave un insieme di diritti fondamentali che la persona ha in quanto essere umano
che garantiscono la libera scelta dellindividuo di autodeterminarsi secondo il suo
sentire Il secondo egrave un insieme di azioni messe in atto da parte della pubblica
autoritagrave volte a garantire il pieno godimento dei diritti fondamentali che luomo ha in
quanto tale In sostanza il principio personalistico passivo
151 [hellip] la Corte costituzionale ha affermato che il principio di eguaglianza previsto dallart 3 Cost non deve essere considerato in modo isolato ma deve essere interpretato sia in connessione con lart 2 Cost che prevedendo il riconoscimento e la tutela dei diritti inviolabili delluomo non distingue tra cittadini e stranieri ma garantisce i diritti fondamentali anche riguardo allo straniero (cosigrave Corte cost sent 18 luglio 1986 n 199)[] (Bonetti 2011 su httpwwwaltrodirittounifiitfrontierprassibonettihtm )
62
Richiede che gli intervento della pubbliche istituzioni e delle stesse realtagrave sociali
sia funzionale alla cura ed alla promozione della libertagrave e della dignitagrave umana
idoneo a generare processi di liberazione e di emancipazione dai bisogni e dalla e
dalla dipendenza di crescita umana e spirituale di ogni persona della societagrave
[hellip]152
Inoltre sempre sulla base del principio personalista dato che la comunitagrave il gruppo
sociale egrave un luogo fondamentale dove si sviluppa la personalitagrave degli individui deve
essere tutelata anche essa153 in quanto egrave il luogo dove si realizza la personalitagrave degli
individui
Quindi il principio personalista riconosce allindividuo dei diritti inalienabili
derivatili dalla sua ldquodignitagrave umanardquo i diritti fondamentali che consentono alla
persona di realizzarsi secondo la sua volontagrave e le sue capacitagrave non derivano da una
concessione dello Stato ma dalla personalitagrave degli individui che possiamo definire
dal punto di vista filosofico come sinonimo di dignitagrave umana e dal punto di vista
giuridico come personalitagrave giuridica che le autoritagrave non possono in nessun caso
discriminare Egrave il ldquolimite invalicabilerdquo154 che pone gli interessi dellindividuo davanti
agli interessi della collettivitagrave155 Percheacute privare le persone dei diritti fondamentali egrave
privarle della dignitagrave umana156 egrave privarle della loro titolaritagrave soggettiva dei diritti
titolaritagrave che egrave alla base di tutte le democrazie occidentali Il principio personalista
pone la persona al centro dellordinamento e dellorganizzazione sociale garantendole
il diritto a godere dei diritti fondamentali che le consentono la piena realizzazione
della sua personalitagrave In altri termini le democrazie e le costituzioni delle quali sono
152 Bonetti et al 2011 23153 Art 6 Cost Corte europea dei diritti delluomo in Bonetti et al 2011 35
154 Bonetti et al 201130
155 Kymlicka 1995 Bonetti 2011
156 Bonetti et al 2011 Honneth 1993
63
state realizzate sulla base dei solenni principi proclamati dalla Dichiarazione
universale dei diritti delluomo si basano sul principio personalista che tradotto
significa sul principio della personalitagrave giuridica degli individui che dagrave loro diritto a
godere dei diritti che con essa si garantisce a ogni essere umano Ciograve significa che se
non vengono rispettati i diritti fondamentali della persona non le si riconosce
personalitagrave giuridica ovvero la si priva della dignitagrave umana che egrave intrinseca alla
persona umana e alla sua personalitagrave giuridica Il che significa che le prassi
discriminatorie che privano le persone della loro dignitagrave e personalitagrave giuridica sono
prassi arbitrarie messe in atto dalle autoritagrave pubbliche mediante atti omissioni e
pratiche discriminatorie157 in cui la discriminazione consiste nel non consentire alla
persona di godere della sua personalitagrave giuridica al fine di realizzare se stessa E ciograve
si verifica quando cegrave una sistemica violazione dei diritti fondamentali della persona
23 Tutela indiretta delle minoranze
La tutela indiretta delle minoranze basata su una concezione universalistica dei diritti
umani ha origini storiche precise si colloca nei conflitti religiosi del XVI secolo tra
protestanti e cattolici Ovvero ltlt [hellip] essa sembrava lestensione naturale del modo
in cui venivano protette le minoranze religiose [hellip] non mediante la concessione di
diritti specifici a determinate minoranze religiose bensigrave mediante la separazione fra
stato e chiesa e il riconoscimento della libertagrave religiosa di ogni individuo gtgt14
Il modello di tutela indiretta basato sulla separazione tra Stato e Chiesa fu ripreso nel
secondo dopoguerra come modello per difendere le ltlt differenze etnoculturali gtgt15
Alla base di questo modello di tutela cera la convinzione che lidentitagrave etnica al pari
di quella religiosa fosse qualcosa di intimo e individuale che dovrebbe godere di
libertagrave di espressione nella sfera privata e che non dovrebbe in nessun modo
interessare allo stato
157 Bonetti et al 201129
64
In altre parole lo Stato doveva restare neutro in materia di etnia cultura e religione
Il che vuol dire secondo questa visione che esso ltltnon si oppone alla libertagrave degli
individui di esprimere le loro caratteristiche culturali ma non promuove neppure
questa manifestazionegtgt16 Lo stato dovrebbe mantenere una ldquobenigna noncuranzardquo17
Il che significa che i membri di gruppi etnici e nazionali sono tutelati dalla
discriminazione e dai pregiudizi e sono liberi di cercare di conservare qualsiasi
elemento del loro retaggio o identitagrave etnica purcheacute vengano rispettati i diritti degli
altrigtgt18 Il tutto deve mantenere un carattere privato il modello di riconoscimento
delle minoranze che si afferma nel secondo dopo guerra egrave basato sul concetto di
ltltseparazione tra stato ed etniagtgt che ltltprecluderebbe ogni riconoscimento
pubblico dei gruppi etnici e ogni ricorso a criteri etnici per la distribuzione di diritti
risorse e doverigtgt20
Che i diritti individuali siano strettamente intrecciati ai diritti collettivi e nello
specifico al diritto alla propria identitagrave culturale egrave pienamente riconosciuto sia dalle
scienze sociali che dalle scienze giuridiche il diritto di autodeterminazione e
realizzazione degli individui egrave strettamente connesso al diritto di tutela e
autodeterminazione della comunitagrave in cui lindividuo vive sia a livello domestico
che internazionale (Art 2 Cost art14 CEDU art 2 Patto DCP e Patto DESC art 1
piugrave preambolo della Carta dellONU)
Pur riconoscendo alla ldquocomunitagraverdquo un valore fondamentale per lo sviluppo della
personalitagrave dellindividuo e pur riconoscendo agli individui e ai ldquopopolirdquo pari dignitagrave
il problema delle minoranze egrave stato volutamente lascito fuori dalla Dichiarazione
Universale dei Diritti delluomo Ciograve egrave dovuto a diversi motivi uno sembrerebbe per
un discorso ideologico il blocco occidentale avrebbe voluto un riconoscimento dei
diritti collettivi mentre il blocco orientale voleva affermare il principio personalistico
dei diritti fondamentali per cui la tutela doveva essere garantita a ogni uomo in
quanto tale e non in quanto appartenente ad un gruppo
65
Il secondo motivo per cui non sono garantite tutele alle minoranze presenti nei
territori degli Stati egrave la forte contraddizione che cera tra la realtagrave di alcuni Stati e i
principi contenuti nella Dichiarazione alcune tra le maggiori potenze firmatarie del
documento erano ancora potenze coloniali per esempio Francia Belgio Regno Unito
Spagna e Portogallo mentre negli Stati Uniti la ldquodiscriminazioni razziale allepoca
era ancora parte integrante del sistema politico e sociale[]rdquo158
Inoltre la maggiore paura degli Stati era quella che attraverso una tutela
internazionale delle minoranze avrebbero dovuto cedere a interferenze esterne cosa
che nessuno Stato era disposto ad accettare cosigrave si affermograve il principio secondo cui
pur internazionalmente riconosciuti lattuazione dei diritti umani doveva ldquoavvenire
esclusivamente nellambito dellordinamento di ciascuno Stato159 Il che perograve sembra
ribaltare totalmente quanto detto sopra in merito al principio personalista del diritto
mediante questo sistema in realtagrave sembra affermarsi il diritto della maggioranza
dominante Una sorta di cuius regio eius religio che legittimava le assimilazioni
forzate e le discriminazioni nei confronti dei gruppi minoritari160
Secondo Kymlicka i diritti delle minoranze non possono essere garantiti dalla
categoria dei diritti umani in quanto i ltlt diritti umani tradizionali non sono in grado
di risolvere alcuni dei problemi piugrave importanti e controversi in merito alle minoranze
culturali gtgt161 Lautore sostiene che in merito a problemi specifici i diritti umani non
danno nessuna risposta per esempio il ldquodiritto alla libertagrave di parolardquo non si esprime
in merito alle politiche linguistiche il ldquodiritto di votordquo non garantisce un equa
redistribuzione del potere decisionale il ldquodiritto alla mobilitagraverdquo non si esprime in
158 Marchesi 201114
159 Ibidem15
160 Zagato 2011161 Kymlicka1999 13 Corsivo mio Lautore fa ance un elenco di problematiche alle quali i diritti umani non danno
una risposta le ldquocontroversierdquo riguardano diritti sociali e politici che vengono di fatto negati su base etnicanazionale
66
merito alle politiche di immigrazione e della naturalizzazione In merito a queste
problematiche il processo decisionale egrave sempre stato affidato alla maggioranza
statale sottoponendo cosigrave le minoranze culturali ltlta significative forme di
ingiustizia da parte della maggioranzagtgt 162 avendo come risultato lacuirsi dei
conflitti ldquoetnoculturalirdquo e sociali163
Per garantire pace ed equitagrave sociale la questione delle minoranze andrebbe affrontata
mediante una ldquoteoria dei diritti delle minoranzerdquo che andrebbe ad affiancarsi ai diritti
umani e colmare cosigrave i loro vuoti giuridici e costituzionali Ovvero la teoria della
giustizia basata sui diritti umani universali egrave limitata e ambigua e quindi il sistema di
tutela delle minoranze va rivisto Ciograve significa rivedere anche le convenzioni che
tutelano le minoranze in quanto esse non sono il risultato di una specifica ldquo
concezione di giustiziardquo ma la loro frettolosa approvazione sembra derivare da
problemi congetturali legati ai conflitti dellEuropa orientale
Gli strumenti (sia nazionali che internazionali) che tutelano le minoranze presenti sul
territorio di uno Stato sono basati su due principi cardine del diritto liberale il
ldquoprincipio di uguaglianza davanti alla leggerdquoe il ldquodivieto di discriminazione per
motivi sessuali razziali religiosi etnici linguistici dopinione e altro[]rdquo164 entrambi
derivati dal principio personalista del diritto165
Sulla base di questi principi e in base allesigenza di farli convivere con le
contraddizioni del dominio coloniale in base ad una concezione dello Stato basata sul
concetto di ldquoomogeneitagrave etnicardquo166 delle sistemiche discriminazioni razziali esistenti
degli Stati promotori della Dichiarazione e in base alle loro esigenze di non
ingerenze esterne si elaborano diversi strumenti di tutela indiretta delle minoranze
presenti sul proprio territorio Tutte perograve sono fondate sul principio di tutelare le
162 Ibidem14163 Ibidem164 Cermel 2009 139165 Bonetti et al 2011166 Kymlicka 1995
67
esigenze degli stati Sulla base di queste esigenze lo Stato puograve limitare a specifiche
categorie di individui il godimento dei diritti fondamentali universali In particolare
puograve limitare il diritto allautodeterminazione delle minoranze nazionali e ridurre il
sostanziale godimento dei diritti fondamentali agli stranieri
Lesigenza degli Stati spesso si scontra con le esigenze delle minoranze (composte da
individui) e pare che si dia prioritagrave alle esigenze della maggioranza nazionale a
scapito delle minoranze interne In entrambe i casi cegrave una concezione negativa della
differenza nel caso delle minoranze nazionali la loro negativitagrave consiste nel loro
potenziale secessionista167 che metterebbe in serio pericolo lintegritagrave degli Stati Nel
caso degli immigrati la loro pericolositagrave sta nel fatto che non hanno unappartenenza
originaria ontologica con lo Stato-nazionale e ciograve fa presumere che essi permangano
solo temporaneamente sul territorio dello Stato gli stranieri sono diversi per razza
etnia nazione nascita ecc e ciograve fa di loro individui col segno meno davanti Infatti
secondo la Corte costituzionale
laquonon puograve escludersi che tra cittadino e straniero bencheacute uguali nella titolaritagrave di
certi diritti di libertagrave esistano differenze di fatto che possono giustificare un loro
diverso trattamento nel godimento di quegli stessi dirittiraquo168
[]Tutte queste differenze sarebbero fondate secondo la Corte laquosulla basilare
differenza esistente tra il cittadino e lo straniero consistente nella circostanza che
mentre il primo ha con lo Stato un rapporto di solito originario e comunque
permanente il secondo ne ha uno acquisito e generalmente temporaneoraquo e su
questo presupposto ha ritenuto ragionevoli e giustificabili trattamenti differenziati
nel godimento dei diritti fondamentali169
167 Kymlicka op cit168 Si tratta dei diritti fondamentali riconosciuti ai cittadini in quanto costituiscono i ldquodiritti inviolabili della personalitagraverdquo
umana (Corte cost Sent 19-26 giugno 1969 n 104 in Bonetti 2011 su httpwwwaltrodirittounifiitfrontierprassibonettihtm )
169 Ibidem
68
Sulla base di questi due concettiDiritto di autodeterminazione dei popoli principio
universalista e luguaglianza degli esseri umani davanti alla legge e i loro
controconcetti diritto dello Stato-nazione alla sua unitagrave territorialediritto della
maggioranza a discriminare su base etnica razziale di discendenza ecc al fine di
garantire a se stessa il massimo benessere possibile e una certa omogeneitagrave etnica
possiamo vedere a che livello egrave la discriminazione verso il diverso Possiamo vedere
la contraddizione che cegrave nel sistema liberaldemocratico in materia di tutela delle
persone possiamo capire percheacute Kymlicka dice che in Europa manca una riflessione
teorica sui diritti delle minoranze e percheacute andrebbero riviste le convenzioni che
tutelano le minoranze
La mancanza di una ldquoteoria del riconoscimento delle minoranzerdquo ha come
conseguenza una forte discriminazione verso gli stranieri cioegrave gli immigrati Infatti
la dottrina giuridica europea egrave concorde sul fatto che il riconoscimento delle
minoranze riguardi solo i gruppi minoritari che hanno la cittadinanza dello Stato che
dovrebbe riconoscerle Egrave dato per scontato ed egrave accettato che gli immigrati non
abbiano diritto a godere dei diritti di cui godono i cittadini Ciograve che intendo dire non egrave
che bisogna buttare a mare i diritti umani ma che bisogna riconsiderare
profondamente e sinceramente chi siano realmente gli umani che ne godono
attualmente e se le limitazioni giuridiche di cui sono oggetti gli ldquostranierirdquo gli ldquonon
appartenentirdquo al gruppo dominante siano realmente legittime dal punto di vista
umano dato che stiamo parlando di umani e della loro possibilitagrave di esprimersi
realizzarsi e garantirsi una continuitagrave
24 Definizione di minoranza
Il maggior problema allinterno del dibattito sul riconoscimento delle minorane egrave la
definizione delle minoranze da tutelare La questione egrave infatti emersa anche tra degli
organi preposti allelaborazione di norme a tutela delle minoranze presenti sul
69
territorio dello Stato170 Essi infatti hanno posto in evidenza la contraddizione che cegrave
tra lart 14 della CEDU che parla di ldquominoranze nazionalirdquo e larticolo 27 del Patto
DCP che parla di ldquominoranze etniche religiose o linguisticherdquo171 Cioegrave il problema di
definire chi comprendeva il termine ldquominoranzardquo egrave ancora di stretta attualitagrave A livello
internazionale ci sarebbero in vigore due definizioni in riferimento alle minoranze
una che comprende i soli cittadini di uno stato le ldquominoranze nazionalirdquo laltra che
riconosce tale status anche ai non cittadini le ldquominoranze etnicherdquo Secondo il
Segretario Generale ONU Trygve Halvdan Lie ltlt []il termine ldquominoranzardquo puograve
riferirsi a comunitagrave nazionali o gruppi similari che differiscono da quello
predominante nel paese in quanto costituite in un vero e proprio Stato indipendente
giagrave parti di unrsquounica nazione e poi da esse separatesi o per essere (o essere stati) dei
gruppi locali che non sono riusciti a costituire un grado seppur minimo di
assimilazione reale con il gruppo dominantegtgt172
Questa definizione quindi parrebbe comprendere sia le ldquominoranze nazionalirdquo intesi
come potenziali Stati autonomi sia le ldquominoranze etnicherdquo intese come gruppi che
non si sono assimilati al gruppo maggioritario che potrebbero anche non essere i
ldquocittadinirdquo nel senso giuridico del termine
La Corte Permanente di Giustizia Internazionale173 in merito al trattamento delle
minoranze tedesche in Polonia e quelle greche in Bulgaria affermograve che lesistenza di
una minoranza egrave un questione di fatto Ne consegue che uno lessere cittadini dello
Stato non egrave essenziale ai fini della tutela due che la tutela delle minoranze non
essendo una questione di diritto non dipende dalla volontagrave dello stato ma dal suo
170 Commissione ONU per il diritti umani e Sottocommissione Consiglio dEuropa e Commissione europea per i diritti delluomo
171 La questione fu sollevata della Commissione europea sui diritti umani in tale ambito nel 1973 il Consiglio drsquoEuropa parla di ldquopersons belonging to National minoritiesrdquo Non egrave chiaro perograve se si riferisca a persone che hanno la nazionalitagrave dello Stato a cui si chiede il riconoscimento o di nazionalitagrave in quanto gruppo potenzialmente autonomo o che abbia la nazionalitagrave di uno stato terzo Vedi Avenia op cit
172 Memorandum del 1950 vedi Avenia op cit173 La Corte permanente di giustizia internazionale era la Corte internazionale della Societagrave delle Nazioni fondata nel 1922 e sostituita nel 1946 dalla Corte internazionale di giustizia La Corte internazionale di giustizia conosciuta anche come Corte mondiale egrave il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite e ha sede nel palazzo della Pace allAia nei Paesi Bassi
70
esistere174
Ossia la minoranza ha un diritto intrinseco dovuto alla sua stessa esistenza175 Per
ora perograve non sembra avere tanto seguito questo orientamento
Nel 1973 il Consiglio drsquoEuropa ha riferito che per ldquominoranze nazionalirdquosi intendono
i ltltgruppi che si differenziano tradizionalmente e consapevolmente per i loro
caratteri distintivi dalla maggioranza della popolazione dello Stato in cui stabilmente
risiedono esclusi gli stranieri non inseriti in forma stabile gli emigrati e tutti i gruppi
che aspirano allrsquoassimilazione ovvero le ldquominorities by forcerdquo176
Per il momento a livello internazionale sembra prevalere la definizione suggerita
dalla Sottocommissione dellONU del 1977 che definisce la minoranza che puograve
essere tutelata come
gruppo numericamente inferiore al resto della popolazione di uno Stato in
posizione non dominante i cui membri cittadini dello Stato possiedono dal
punto di vista etnico religioso o linguistico caratteristiche che differiscono da
quelle del resto della popolazione e manifestano anche un sentimento di
solidarietagrave allo scopo di preservare la loro cultura la loro tradizione la loro
religione e la loro lingua177
Da questa variegata definizione di chi siano le minoranze che lo Stato deve tutelare
deriva anche la disomogeneitagrave degli elementi che compongono il paniere per definire
la minoranza La definizione delle minoranze egrave essenziale dal punto di vista degli
Stati al fine di stabilire dei criteri oggettivi in base ai quali lo Stato riconosce una 174 Corte Permanente di Giustizia Internazionale parere del 1930 in merito alla controversia sul trattamento delle minoranze tra Grecia e Bulgaria e parere del 1928 nella controversia Polonia ndash Germania in merito al trattamento della minoranza tedesca in Polonia Per riferimento alle sentenze e per ulteriori chiarimenti v Simona Pinto ldquoIl controllo sul trattamento delle minoranze in Europa attraverso la prassi degli organi internazionalirdquo in M Cermel (a cura di) 2009 Le minoranze etno-linguistiche in Europa tra stato nazionale e cittadinanza democratica Padova CEDAM Avenia op cit175 Santi Romano 1918 ndash 1946 ldquoLordinamento giuridicordquo in Eugenio Ripepe (a cura di) 2012 La teoria
dellordinamento giuridico Santi Romano disponibile su httpwwwtreccaniitenciclopediala-teoria-dell-ordinamento-giuridico-santi-romano_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero-Diritto)
176 Avenia op cit Toniatti op cit 177 Risoluzione ECN 41261 del 31 agosto 2977 in Minoranze Diritto internazionale Enciclopedia on line su
httpwwwtreccaniitenciclopediaminoranze-diritto-internazionale p 1
71
minoranza in quanto secondo la dottrina vigente lo Stato egrave obbligato a tutelare le
minoranze che gli appartengono Tra i criteri piugrave importanti in vigore in ambito
europeo vano indicati il fattore numerico il fattore territoriale (che comporta lavere
la cittadinanza dello Stato) il fattore linguistico-culturale il fattore della fedeltagrave della
minoranza verso lo Stato in cui si trova il fattore storico e infine il fattore
soggettivo178 della volontagrave di mantenersi separata dalla maggioranza basato
sullidentitagrave e la consapevolezza di seacute come gruppo diverso da quello maggioritario179
Quindi dal termine ldquominoranza nazionalerdquo sono esclusi gli stranieri (rifugiati apolidi
ecc) e gli immigrati percheacute non appartengono originariamente allo stato e sarebbero
inseriti-insediati in forma stabile e percheacute essi aspirerebbero ad una assibilazione al
gruppo maggioritario Questi gruppi sono definiti come ldquonuove minoranzerdquo proprio
per sottolineare il fatto che non hanno diritto a esse re considerati minoranze
tutelate180
Il mancato accordo sulla definizione delle minoranze ha quindi delle dirette ricadute
anche sulla legislazione che dovrebbe tutelare le minoranze Per esempio la
Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali adottata dal
Consiglio dEuropa nel 1989 egrave considerata ltlt[] non sufficientemente incisiva neacute
giuridicamente utile [hellip] a causa della mancata definizione della nozione di
ldquominoranze nazionalirdquo inapplicabile proprio nei confronti di quelle entitagrave statali che
piugrave grandemente hanno legiferato ed agito in violazione dei diritti delle minoranze[]
Mancando anche una effettiva tutela giurisdizionale[] la Convenzione non
impedisce ne sanziona politiche di assimilazione forzatagtgt181 cosa che si riflette in 178 Che secondo alcune teorie il ldquocriterio soggettivordquo ossia la consapevolezza della propria diversitagrave il desiderio di
mantenerla e di preservare la propria cultura la propria lingua e la propria identitagrave il ldquo sentimento di appartenenzardquo ad un gruppo distinto rispetto alla maggioranza a prescindere dallo ldquostatus giuridicordquo sarebbe giagrave di per seacute un elemento di identificazione della minoranza Vedi Il dibattito promosso dal United Nations Permanent Forum on Indigenous Issues (PFII) su httpundesadspdorgindigenouspeoplesaspx il cui scopo dichiarato egrave promuovere lapplicazione della Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni approvata dallAssemblea generale delle NU il settembre 2007 Infatti la Convenzione ILO 169 sui Popoli indigeni e tribali del 1989 indica chiaramente che il ldquocriterio fondamentalerdquo da usare per determinare un ldquopopolo tribalerdquo o un ldquopopolo indigenirdquo egrave il ldquosentimento di appartenenzardquo (art 1) Avenia op cit Toniatti op cit Kymlicka op cit
179 Avenia op cit Toniatti op cit Kymlicka opcit180 Ibidem181 Conflitti interni Protezione delle minoranze sommario della pagina che riporta la Convenzione quadro per la
72
tutti gli strumenti giuridici elaborati in favore della tutela delle minoranze182
Dal dibattito in ambito giuridico ndash filosofico emerge che alle ldquominoranze nazionalirdquo
intese come potenziali gruppi autonomi con capacitagrave organizzative tipiche di uno
Stato secondo lorientamento proposta da Kymlicka oppure che ebbero uno Stato di
riferimento183 secondo lorientamento giuridico-filosofico vigente spetterebbe il
diritto di un intrinseco diritto ldquoautodeterminazionerdquo mentre ai gruppi minoritari e
privi delle caratteristiche di uno Stato spetterebbero altre tanti intrinseci diritti
culturali che non include il diritto allautodeterminazione nel senso di autonomia
tipica dello Stato184
25 Diritti nazionali185
Le riflessioni di Kymlicka e la legislazione internazionale fanno emergere che gli
Stati europei non hanno applicato i principi universali di tutela delluomo tra cui cegrave il
diritto allautodeterminazione alle minoranze presenti sul loro territorio in quanto
ritengono che le minoranze non abbiano nessun diritto di rivendicazione percheacute le
loro rivendicazioni costituirebbero un potenziale elemento di instabilitagrave per lo stato
Quindi nel secondo dopoguerra si sarebbe affermato il principio di prioritagrave della
stabilitagrave a scapito della giustizia sociale186 Ovvero si afferma tacitamente il
principio secondo cui le discriminazioni interne allo stato sono legittime nella misura
in cui esse garantiscono lunitagrave nazionale la preservazione e la sopravvivenza della
maggioranza nazionale In sostanza si affermano le ldquodemocrazie razzialirdquo187in cui la
maggioranza nazionale ldquoetnicamente omogeneardquo gode a pieno titolo dei diritti di
protezione delle minoranze nazionali del Consiglio dEuropa del 1998 a cura del Centro studi per la pace aggiornato al 12032008 disponibile suhttpwwwstudiperlapaceitview_news_htmlnews_id=20050424044320
182 Per approfondire il tema v Simona Pinto opcit cit in M Cermel opcit183 Cermel op cit184 Kymlicka op cit185 Secondo la definizione di Kymlicka essi sono i diritti allautodeterminazione diritti che spettano alle ldquominoranze
nazionalirdquo per approfondire il tema v Kymlicka op cit186 Ibidem Decarli 2012 187 Piasere 2015
73
cittadinanza mentre tutte le minoranze presenti sul territorio sono sacrificate in nome
del loro diritto di godere dei privilegi di una ldquo grande potenzardquo188
In pratica sorgono delle divisioni nel pensiero liberale sul rapporto tra minoranza e
maggioranza ovvero su come uno Stato dovesse approcciarsi alla diversitagrave Alla fine
egrave prevalsa lidea che la salvaguardia della nazione aveva la precedenza sulla
salvaguardia delle minoranze
I Patti sui Diritti Umani adottati dalle Nazioni Unite nel 1966 allarticolo 1
prevedono il diritto di ogni popolo allautodeterminazione Tale diritto consiste nel
diritto a decidere di vivere secondo la propria volontagrave e la propria esigenza e sfruttare
le risorse e i mezzi a propria disposizione per raggiungere tale scopo e garantirsi la
sopravvivenza
1 Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione In virtu di questo diritto
essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il
loro sviluppo economico sociale e culturale
2 Per raggiungere i loro fini tutti i popoli possono disporre liberamente delle
proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali senza pregiudizio degli obblighi
derivanti dalla cooperazione economica internazionale fondata sul principio del
mutuo interesse e dal diritto internazionale In nessun caso un popolo puo essere
privato dei propri mezzi di sussistenza
3 Gli Stati parti del presente Patto ivi compresi quelli che sono responsabili
dellrsquoamministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione
fiduciaria debbono promuovere lrsquoattuazione del diritto di autodeterminazione dei
popoli e rispettare tale diritto in conformita alle disposizioni dello Statuto delle
NazioniUnite189
188 Kymlicka op cit
189 Art 1 Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici Concluso a Nuova York il 16 dicembre 1966 Approvato
74
Pur essendo stati molto utile nella lotta alla decolonizzazione e alleliminazione
dellApartheid a quanto pare la questione dellautodeterminazione dei popoli egrave molto
dibattuta ancora oggi Infattiquando nel 1973 fu adottata la Convenzione
Internazionale sullrsquoEliminazione e la Repressione del Crimine di Apartheid190
strumento internazionale molto importante in quanto a partire da esso la segregazione
civile politica economica e culturale da parte di uno governo statale a danno di una
minoranza costituisce un crimine contro lumanitagrave191 fu pensata per i paesi sottomessi
dalle potenze occidentali senza tener minimamente conto che anche allinterno delle
potenze occidentali ci potevano essere dei casi di colonizzazione interna192
Nel momento in cui si scorse il pericolo che le spinte nazionalistiche allinterno degli
Stati dellest Europa potevano rivendicare il principio dellautodeterminazione
riconosciuto dai Patti dei diritti umani del 1966 (Art 1 di entrambe i Patti) ltlt egrave
subito sorta la preoccupazione che se autodeterminazione equivale a dare via libera
allrsquoautonomia di qualunque nazionalitagrave ciograve avrebbe significato automaticamente il
crollo per lEuropa dei confini politici mantenuti in vigore per oltre trentrsquoanni Le
Nazioni Unite dovevano quindi trovare un limite a questo principio con nuove e
convincenti argomentazioni giuridiche ed infatti nellrsquoambito della Dichiarazione sui
principi delle relazioni amichevoli fra gli Stati [del 1970] si egrave introdotto il concetto
dellintegritagrave territoriale secondo il quale il diritto allrsquoautodeterminazione non puograve
essere riconosciuto ad un popolo laddove lrsquoesercizio del diritto stesso porti allo
smembramento dellrsquounitagrave territoriale gtgt193
dallrsquoAssemblea federale il 13 dicembre 1991 Lart 1 del Patto internazionale relativo ai diritti economici sociali e culturali egrave molto simile190 Adottata dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite il 30 novembre 1973 ed entrata in vigore il 10 luglio 1976
191 In realtagrave in Europa sembra prevalere un concetto molto ridotto di autodeterminazione che si limita a riconoscere alle minoranze nazionali dei diritti di autonomia molto ridotti ( Catello Avenia op cit) che speterebberi in realtagrave agli immigrati o a tutti quei gruppi che non possono essere definiti minoranze nazionali percheacute non corrispondono al criterio territoriale numerico e storico ( Kymlicka op cit)
192 Toniatti opcit193 Avenia op cit
75
Dato che le ldquominoranze nazionalirdquo europee in quanto composte da cittadini di un
qualche Stato membro degli accordi internazionali in materia di tutela delluomo che
ne riconosceva lappartenenza e ne rivendica la tutela e la pretendeva dagli altri Stati
godono formalmente dei diritti civili e politici di cui godono i cittadini dello Stato
sotto la cui giurisdizione si trovano Ovvero essendo tutelati dai diritti universali
delluomo che garantiscono pari trattamento a tutti coloro che vivono sotto la
giurisdizione dello Stato in quanto le discriminazioni su base nazionale di razza e di
nascita sono vietate non hanno bisogno di tutele speciali Si affermano cioegrave due
principi
bull il principio di non riconoscere personalitagrave giuridica ai gruppi interni in quanto
entitagrave collettiva con una propria identitagrave diversa da quella maggioranza
nazionale non si riconosce la realtagrave multiculturale e multi identitaria degli Stati
bull ma anche il principio di non riconoscere diritti ai membri dei gruppi in quanto
portatori di unidentitagrave diversa se volevano godere del diritto ad essere tutelati si
dovevano assimilare allidentitagrave nazionale dello Stato che li tutelava
Emerge cioegrave che la diversitagrave egrave sinonimo di ldquoestraneitagraverdquo Egrave una discriminante
che delegittima dallessere soggetti della tutela di uno Stato in quanto diversi
che si pensa come etnicamente e culturalmente omogeneo
Infatti come oggi anche nel momento della Dichiarazione universale dei diritti
delluomo lesclusione di un formale riconoscimento delle minoranze ha in seacute un
assunto molto forte Lassunto egrave che essere diversi ldquoestraneirdquo rispetto allidentitagrave
nazionale dello Stato sotto la cui giurisdizione si vive non dagrave alcun diritto alla tutela
da parte di uno Stato
76
Lassunto centrale egrave stato che i membri delle minoranze nazionali [hellip] non hanno
alcun titolo per rivendicarli [i diritti speciali] e non possono essere loro accordati
La dottrina dei diritti umani egrave stata proposta come unalternativa al concetto di
diritti alle minoranze ne consegue unimplicazione forte secondo la quale le
minoranze i cui membri godono unuguaglianza di trattamento sul piano
individuale non possono legittimamente chiedere strumenti per mantenere la loro
particolaritagrave etnica194
Le ldquominoranze nazionalirdquo europee si differenziano dalle minoranze colonizzate dai
paesi occidentali in quanto esse vogliono mantenere la loro peculiaritagrave e diversitagrave
vogliono vivere separate dalla maggioranza dominante e la discriminazione nei loro
confronti consiste nel fatto di non concedere loro diritti speciali di autonomia195
Ossia la Convenzione ONU sulleliminazione di ogni forma di discriminazione
razziale del 1965 vieta ladozione di misure che ldquo[] abbiano come risultato la
conservazione di diritti distinti per speciali gruppi razzialirdquo (art 1 paragrafo 4) Il
timore egrave che con la scusa di concedere a specifici gruppi dei ldquodiritti specialirdquo li si
possa ldquocondannarerdquo ad una segregazione razziale (lapartheid) e per tale ragione ldquo Gli
Stati contraenti [hellip] si impegnano a prevenire vietare ed eliminare sul territori
sottoposti alla loro giurisdizione tute le pratiche di tale naturardquo (art3)
Nel caso dei popoli colonizzati ladozione di leggi speciali nei loro confronti
costituiva uno svantaggio una discriminazione percheacute impediva loro una mescolanza
con la popolazione maggioritaria Nel caso delle minoranze nazionali il mancato
riconoscimento costituisce uno svantaggio e una discriminazione percheacute la
mescolanza con la maggioranza egrave percepita come discriminante percheacute egrave una forma
indiretta di assimilazione che loro percepiscono come uno strumento di perdita di
identitagrave e di cultura
194 Claude 1995 211 in Kymlicka op cit10195 V nota 41 Kymlicka op cit
77
In un caso e nellaltro il problema egrave consentire al gruppo minoritario percepito come
diverso o che si sente diverso la possibilitagrave di sopravvivere e fare in modo che non si
senta discriminata sminuita e oppressa196
Sia nel caso della separazione imposta che nel caso dellassimilazione forzata il
problema egrave che tali pratiche possono mettere in atto un ldquogenocidio culturalerdquo197 nella
misura in cui non consentono al gruppo diverso di procurarsi le risorse materiali
culturali e intellettuale necessarie alla sua sopravvivenza 198
Le ldquominoranze nazionalirdquo che avrebbero diritto allautodeterminazione sono definite
ldquovolontarierdquo nel senso che esse non vogliono essere assimilate alla maggioranza e
vogliono mantenere la loro diversitagrave199 Sono gruppi stabili su un territorio nazionale
potenzialmente stati autonomi i cui membri hanno la cittadinanza dello Stato in cui si
trovano e al quale rivendicano una non discriminazione nei loro confronti Tale non
discriminazione consiste nel riconoscere e tutelare le loro caratteristiche distintive in
quanto un trattamento paritario con la maggioranza comporterebbe per loro una
oppressione delle loro legittime rivendicazioni200
In ambito europeo questa definizione si basa sulla tradizione sul concetto di
ldquoautoctonordquo originario di discendenza la presenza delle minoranza allinterno dello
Stato nazionale deriva secondo questa visione da un riordino e annessioni territoriali
piugrave o meno volontarie gli stati nazionali sarebbero composti da gruppi etnici
omogenei Quindi solo le minoranze ldquoautoctonerdquo ldquooriginarierdquo avrebbero diritto a
essere tutelate
Ma nellambito nordamericano esiste anche il concetto di minoranze alloctone che a
differenza di quelle autoctone e originarie si formano dalle immigrazioni che a loro
196 Vedi nota 40197 L Zagato op cit198 Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio (1948) adottata dallAssemblea Generale dellONU nel 9 dicembre 1948 entrata in vigore 12 gennaio 1951 L Zagato op cit Kymlicka opcit199 Tutela internazionale delle minoranze su httpwwwaltalexcomdocumentsnews20120712tutela-internazionale-
delle-minoranze_Toc329683274 Kymlicka op cit Toniatti op cit200 Ibidem
78
volta sono distinte in immigrazione con volontagrave capacitagrave di colonizzare una terra
Ossia caratterizzata dalla chiara volontagrave di costituire una societagrave diversa da quella in
cui si immigra Ne egrave un esempio Lemigrazione dellantica Grecia e la colonizzazione
delle Americhe ecc Ossia le migrazioni caratterizzate dalla volontagrave e capacitagrave di
fondare una nuova societagrave hanno al pari degli stati autoctoni diritto ad essere una
nazione una comunitagrave autonoma e indipendente201 Dalla comparazione della
dottrina delle convenzioni e delle discussioni che abbiamo intravisto emerge che in
ambito europeo il concetto di autodeterminazione egrave interpretato in modo restrittivo e
si riduce a una concessione di diritti culturali che non hanno nulla a che vedere con
lautonomia di uno Stato In Europa sembra prevalere il principio di un
riconoscimento culturale piuttosto ridotto e solo se si ha alle spalle uno Stato piugrave o
mento strategico per gli equilibri internazionali ed egrave sempre a discrezione dello Stato
in sui vivono le minoranze per esempio in Italia sono riconosciute sigrave alcune
minoranze ma sono minoranze linguistiche per esempio la lingua Slovena la lingua
ladina ecc non egrave neacute un riconoscimento ldquoetnicordquo neacute ldquonazionalerdquo Oppure il caso della
Svizzera che egrave sigrave composta da diversi gruppi nazionali ma il riconoscimento dei vari
gruppi non egrave su base nazionale ma su base etnica In sostanza in Europa il Diritto di
autodeterminazione si riduce a ciograve che Kymlicka chiama ldquodiritti polietnicirdquo202
26 Immigrati
Di nostra stretta attualitagrave egrave la seconda accezione di immigrazione elaborata dalle
teorie sullimmigrazione la cosigrave detta immigrazione ldquovolontariardquo che sarebbe
caratterizzata da una volontaria rinuncia dei propri diritti nazionali da parte degli
individui e il loro desiderio di essere assimilati alla maggioranza nazionale203
201 Per approfondire il tema v Kymlicka op cit202 Ibidem203 Per approfondire il tema v Kymlicka op cit
79
Stando alla dottrina europea le minoranze composte da immigrati ldquovolontarirdquo non
avrebbero i cosi detti diritti di cittadinanza percheacute immigrando rinuncerebbero
ldquovolontariamenterdquo a tali diritti e per tanto non hanno diritto a godere dei diritti civili
e politici di cui godono i cittadini di uno Stato percheacute il loro atteggiamento
indicherebbe la loro volontagrave di essere assimilati
Ma stando alla accezione riportataci da Kymlicka anche gli immigrati devono essere
pensati come una minoranza sempre che lo Stato sotto la cui giurisdizione vivono
non metta in atto una dispersione forzata nei loro confronti e dia loro leffettiva
possibilitagrave di vivere formando un gruppo sulla base della loro identitagrave culturale In
questo caso si tratterebbe di una minoranza caratterizzata sigrave dalla volontagrave di
assimilazione da parte degli individui che la compongono ma ciograve non li escluderebbe
dal essere titolari di diritti civili e politici I gruppi composti da minoranze alloctone
quali sono gli immigrati si possono definire ldquominoranze etnicherdquo o linguistiche e
hanno pieno diritto a godere dei diritto a non essere discriminati in nessun settore
della societagrave nemmeno in quello politico204 Possiamo dire che dietro a questa tesi cegrave
un implicito riferimento alle discriminazioni su base etnica razziale nazionale e di
nascita quali son appunto le discriminazioni nei confronti degli immigrati Per
superare lostacolo del divieto di discriminazioni razziali previsti dagli accordi
internazionali gli Stati hanno elaborato lidea che si egrave difronte ad una discriminazione
razziale solo se la discriminazione viene fatta nei confronti di una specifica razza o
nazione o cultura o gruppo Se le discriminazioni vengono fatte nei confronti di tutti
gli stranieri non si tratterebbe di discriminazione razziale neacute di una discriminazione
su base nazionale neacute di una discriminazione su base culturale neacute di una
discriminazione sulla base di nascita
204 Kymlicka op cit
80
Nella presente Convenzione lespressione discriminazione razziale sta ad
indicare ogni distinzione restrizione o preferenza basata sulla razza il colore
lascendenza o lorigine nazionale o etnica che abbia lo scopo o leffetto di
distruggere o di compromettere il riconoscimento il godimento o lesercizio in
condizioni di paritagrave dei diritti delluomo e delle libertagrave fondamentali in campo
politico economico sociale e culturale o in ogni altro settore della vita pubblica
La presente Convenzione non si applica alle distinzioni esclusioni restrizioni o
trattamenti preferenziali stabiliti da uno Stato Parte della Convenzione a seconda
che si tratti di propri cittadini o dei non-cittadini
Nessuna disposizione della presente Convenzione puograve essere interpretata come
contrastante con le disposizioni legislative degli Stati Parti della Convenzione e
che si riferiscono alla nazionalitagrave alla cittadinanza o alla naturalizzazione a
condizione che tali disposizioni non siano discriminatorie nei confronti di una
particolare nazionalitagrave []205
Questa definizione di Kymlicka si lega infatti alla definizione di Capotorti che
definisce minoranze le comunitagrave che laquo ldquomanifestino ndash anche in modo implicito ndash un
sentimento d i solidarieta tendente a p reservare la p ropria cultura le p roprie
tradizioni la propria religione o la propria linguardquo Il concetto di minoranza e in
questa prospettiva dunque variamente declinabile come minoranza nazionale etnica
linguistica culturale religiosagtgt206
Quindi stando a questa definizione le discriminazioni nei confronti degli immigrati
previste dal diritto interno e dal diritto internazionale sono assolutamente inique
205Articolo 1 Convenzione internazionale sullrsquoeliminazione di ogni forma di discriminazione razziale adottata dallrsquoAssemblea Generale dellONU il 21 dicembre 1965 Entrata in vigore internazionale 4 gennaio 1969 - Stati Parti al 1deg gennaio 2013 175 Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzioni dati in Italia con legge n 654 del 13 ottobre 1975 (Gazzetta Ufficiale n 337 del 23 dicembre 1975) Data della ratifica 5 gennaio 1976 (Gazzetta Ufficiale n 56 del 3 marzo 1976) Entrata in vigore per lItalia 4 febbraio 1976 Disponibile su httpunipd-centrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliConvenzione-internazionale-sulleliminazione-di-ogni-forma-di-discriminazione-razziale-196523206 Lattanzi 2013
81
ingiustificatamente discriminanti e profondamente razziate207 LArgomentazione
secondo cui gli immigrati potrebbero costituire un serio pericolo per lunitagrave nazionale
non egrave per nulla giustificata dato che essi vogliono assimilarsi alla popolazione
maggioritaria208 In piugrave alla luce di ciograve la giustificazione degli organi internazionali e
della Corte costituzionale della discriminazione degli stranieri in materia di diritti
civili e politici in base al fatto che essi non appartengono originariamente allo Stato egrave
profondamente incoerente e contraddittoria con il principio personalistico
delluguaglianza e non discriminazione su base razziale etnica nazionale e di nascita
In piugrave il considerare gli stranieri come presenza instabile e temporanea egrave uno
obsoleto e si basa ancora sul concetto di ldquolavoratore ospiterdquo due egrave in contrasto con la
loro presunta volontagrave di assimilarsi
Premesso che il riconoscimento delle minoranze avviene previo possesso della
cittadinanza dello Stato di cui si egrave la minoranza andiamo a vedere che conseguenza
ha questa definizione letta insieme alla pronuncia della Corte Costituzionale in
merito alla discriminazione degli stranieri
Tra i primi strumenti di tutela indiretta delle minoranze cegrave la CEDU (Convenzione
europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libertagrave fondamentali)
adottata dal Consiglio dEuropa nel 1950 Allart 1 essa prevede che ldquoLe Alte Parti
Contraenti riconoscono ad ogni persona soggetta alla loro giurisdizione i diritti e le
libertagrave definiti al titolo primo della presente Convenzione (Art 1 CEDU 1950)
Quindi Tutti i ldquodiritti e le libertagrave definiti al titolo primordquo CEDU sono garantiti a
ldquoogni persona soggetta alla giurisdizionerdquo degli Stati E questo egrave in linea con il
principio personalista del diritto
Infatti in base al principio universalista lart 14 puograve essere letto come una tutela
delle minoranze ldquoimmigraterdquo soggette alla giurisdizione dello stato nella misura in
cui esso prevede che
207 Kymlicka op cit208Ibidem
82
Il godimento dei diritti e delle libertagrave riconosciuti nella presente Convenzione
devono essere assicurate senza distinzioni di alcuna specie come di sesso di
razza di colore di lingua di religione di opinione politica o di altro genere di
origine nazionale o sociale di appartenenza a una minoranza nazionale di
ricchezza di nascita o di altra condizione209
Egrave da notare perograve che allart 16 la CEDU chiarisce che gli Stati possono benissimo
limitare lattivitagrave politica degli stranieri (emerge il primo limite dei diritti umani)
prevedendo che ldquonessuna delle disposizioni degli articoli 10 11 e 14 puograve essere
considerata come vietante alle Alte Parti Contraenti di porre limitazioni allattivitagrave
politica degli stranieri (Art 16 CEDU 1959)
Ovvero lo Stato egrave legittimato a porre limiti alla partecipazione politica degli stranieri
ma il chiarimento che il legislatore ha voluto specificare allarticolo sedici ci dice che
esso ha ben chiaro il nesso che cegrave tra diritti politici e la libertagrave di riunione pacifica
( art11) la non discriminazione per nessuna ragione (art14) e la libertagrave di
espressione e di opinione (art10) Emerge subito la piena consapevolezza che la
presunta luniversalitagrave dei diritti egrave in realtagrave il diritto di una determinata comunitagrave
statale costituita a maggioranza prevale su quello di ogni minoranza interna Si
afferma il diritto della comunitagrave maggioritaria a discriminare le minoranze interne
sulla base del suo sentirsi comunitagrave-stato-nazionale culturalmente ed etnicamente
omogeneo210
Le fonti infatti dicono che la questione della tutela delle minoranze egrave stata e lo egrave
ancora molto dibattuta a causa dei motivi visti sopra In particolare emerge la
209 Art 14 CEDU210 Tale discriminazione egrave percepita come essenziale e vitale per la comunitagrave che si percepisce etnicamente omogenea
Ciograve emerge sia dalla dottrina in generale che dagrave la prioritagrave di tutela alla maggioranza rispetto alla minoranza da diritto nazionale per es la Costituzione della Repubblica italiana il diritto internazionale e regionale di tutela dei diritti umani che delle minoranze siano esse ldquonazionalirdquo o ldquostraniererdquo Per una buona riflessione sul tema si veda Kymlicka opit
83
questione se tra le minoranze da tutelare erano compresi anche i gruppi di immigrati e
prevalse come abbiamo visto la dottrina secondo cui tra le minoranze ldquonazionalirdquo
non rientrano i gruppi immigrati211 Dopo la seconda Guerra Mondiale lesigenza di
tutelare le minoranze subisce una metamorfosi i movimenti di rivendicazione dei
diritti umani hanno deviato la questione e da problema di tutela delle minoranze si egrave
trasformato nel problema di garantire a ogni essere umano un catalogo di diritti
fondamentali senza alcun riferimento alla sua appartenenza ad un gruppo Questo
principio dovrebbe quindi tutelare sia gli immigrati che i gruppi nazionali se cosigrave
non fosse i primi sarebbero discriminati su base razziale nazionale di nascita su
base etnica ecc i secondi sarebbero discriminati sulla base del principio di
autodeterminazione dei popoli proclamato dalla Carta dellONU che dai due Patti sui
diritti umani Ma non egrave cosigrave i diritti umani non sempre garantiscono il diritto di non
essere discriminati ed il diritto allautodeterminazione
Ciograve che emerge dal dibattito del post secondo conflitto mondiale egrave il rifiuto da parte
dei ltltliberali di tutto il mondo[][di] accordare unidentitagrave politica o uno status
costituzionale permanente a specifici gruppi etnici o nazionaligtgt212
Quindi i diritti umani nascerebbero come alternativa al riconoscimento dei diritti
delle minoranze in quanto non si riconosce loro il diritto di rivendicare nessuna tutela
in quanto minoranza in quanto diversi Questo egrave legato alla concezione ontologica
che cegrave tra Stato e i sui cittadini basato sul modello della polis dellantica Grecia un
legame basato su una discendenza che garantisce la realizzazione dello Stato basato
sulla omogeneitagrave etnica213
Che gli Stati europei vedano se stessi come etnicamente omogenei egrave affermato anche
dalla Corte Costituzionale la quale come abbiamo visto riconosce il diritto degli
Stato a discriminare gli stranieri in base ad una loro sostanziale ontologica differenza
con la maggioranza nazionale Ma ciograve emerge anche dalla definizione di minoranza
211 Avenia opcit212 Kymlicka opera cit p 13213 Kymlicka op cit
84
tutelata vigente in Europa da cui appunto sono esclusi gli immigrati pur essendo in
vigore a livello nazionale e internazionale il divieto di discriminazione su base
razziale etnica di discendenza nazionale di nascita ecc La discriminazione degli
immigrati si basa sul fatto che non hanno un legame originario e permanente con lo
stato quindi gli ldquoimmigrati od i loro discendenti non potrebbero essere inclusi
nella definizione di ldquominoranzardquo poicheacute di volontaria assimilazionerdquo214
Ma pur essendo in vigore questo assunto teorico in merito ai diritti degli immigrati la
dottrina dichiara che i ldquodiritti fondamentalirdquo sono riconosciuti anche gli immigrati in
quanto essi non possono essere concessi dallo Stato ma sono intrinsechi dellessere
umano Vediamo allora cosa si intende per ldquodiritti fondamentalirdquo215
1) il diritto alla vita (art 1 CEDU) compreso il divieto di essere condannato a morte
(artt 1 e 2 Protocollo n 6 ratificato e reso esecutivo con l 2 gennaio 1989 n 8 art
27 uc Cost e art 6 Patto DCP) egrave assoluto ed inderogabile
2) il diritto alla libertagrave ed alla sicurezza personale salvo che in caso di arresto o di
detenzione legittimi (art 5 CEDU art 9 Patto DCP art 5 b) Conv ONU
sulleliminazione di ogni forma di discriminazione razziale)
3) il diritto a non essere ridotto in schiavitugrave o ad essere obbligato a un lavoro forzato
(art 4 CEDU art 8 Patto DCP)
4) il diritto a non essere sottoposto a pene trattamenti o punizioni crudeli inumani o
degradanti
(art 3 CEDU art 7 Patto DCP artt 13 c 3 e 27 c Cost e Convenzione di New York
del 10 dicembre 1984 contro la tortura ratificata con l 3 novembre 1988 n 498) egrave
214 Avenia opcit215 Tratti da Bonetti 2011 disponibile su httpwwwaltrodirittounifiitfrontierprassibonettihtm
85
un divieto inderogabile
5) il diritto al rispetto della propria vita privata e familiare del proprio domicilio e
della propria corrispondenza senza alcuna interferenza che non sia prevista dalla
legge (art 8 CEDU art 17 Patto DCP artt 1415 29 30 e 31 Cost )
6) il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero compresa la libertagrave di
opinione e la libertagrave di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza
interferenze salvo i limiti posti dalla legge (art 10 CEDU art 19 Patto DCP art 21
Cost)
7) il diritto alla libertagrave di pensiero di coscienza e di religione compresa la libertagrave di
cambiare religione o pensiero e la libertagrave di manifestare la propria religione o il
proprio pensiero individualmente o collettivamente in pubblico o in privato per
mezzo del culto dellinsegnamento di pratiche e compimento di riti (art 9 CEDU
art 18 Patto DCP artt 19 20 e 21 Cost)
9) il diritto al rispetto del principio di legalitagrave in materia penale cioegrave divieto di
essere condannato per unazione od omissione che nel momento in cui fu commessa
non costituiva reato secondo la legge (art 7 CEDU art 15 Patto internazionale art
25 Cost)
10) il diritto alla libertagrave di riunione pacifica e alla libertagrave di associazione compreso
il diritto di fondare con altri dei sindacati e di iscriversi a sindacati per la difesa dei
propri interessi (artt 17 18 39 Cost art 11 CEDU artt 8 e 21 Patto DCP
Convenzione OIL n 87 del 9 luglio 1948 concernente la libertagrave sindacale e la
protezione del diritto sindacale ratificata e rese esecutiva con legge 23 marzo 1958
n 367)
86
11) il diritto di sposarsi e di formare una famiglia nella quale i coniugi devono
godere di uguali diritti e responsabilitagrave tra loro e verso i figli in tutte le fasi del
rapporto matrimoniale
(art 29 Cost art 12 CEDU216 art 5 Protocollo n 7 art 23 Patto DCP)
12) il diritto allistruzione compreso il diritto dei genitori di assicurare leducazione e
linsegnamento secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche (art 2 Protocollo
alla CEDU n 1 art 18 c 4 Patto DCP artt 30 c 1 33 e 34 Cost)
13) il diritto ad agire in giudizio per tutelare i propri diritti in materia civile penale
e amministrativa davanti ad un giudice indipendente e precostituito per legge il
quale deve esaminare la causa imparzialmente pubblicamente ed in un tempo
ragionevole restando stabilita la presunzione di innocenza dellimputato fino a
quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata con una sentenza
definitiva (artt 24 c 1 101 c 2 111 27 c 2 Cost artt 6 c 1 e 2 e 13 CEDU art
14 Patto DCP)
14) il diritto alla difesa compreso il diritto a farsi assistere gratuitamente da un
difensore se non ha i mezzi per pagarne uno di sua fiducia e da un interprete
noncheacute il diritto ad ottenere un indennizzo per una detenzione ingiustamente subita
(artt 24 commi 2 3 e 4 e 111 Cost art 6 c 3 e 5 CEDU art 3 Protocollo n 7 art
14 c 3 14 c 5 Patto DCP art 2 Protocollo n 7 )
216 ldquolart 12 CEDU consente agli Stati di regolare il diritto di sposarsi e cosigrave lart 116 cod civ (modificato dalla legge n 942009) esige che ai fini delle pubblicazioni matrimoniali allorcheacute uno dei nubendi sia straniero occorre produrre allufficiale di stato civile non soltanto il nulla-osta consolare alla celebrazione matrimoniale [] ma anche la documentazione relativa alla regolaritagrave del soggiorno sul territorio dello Stato (circostanza di dubbia legittimitagrave costituzionale percheacute finisce con limpedire anche ai cittadini italiani o comunitari il loro diritto di sposarsi con chiunque) Bonetti 2011 disponibile su httpwwwaltrodirittounifiitfrontierprassibonettihtm
87
15) diritti fondamentali del minore straniero217
Che ci siano delle contraddizioni molto forti allinterno del sistema giuridico
internazionale ndash e nazionale ndash emerge anche dalla lettura di alcuni articoli del Patto
DCP Abbiamo visto che allart 16 la CEDU consente agli Stati di privare agli
ldquostranierirdquo di alcuni diritti fondamentali deroga agli articoli (1011 e 14) Lart 15
contiene la deroga ldquo alle obbligazionirdquo previste dalla Convenzione in caso di guerra o
in caso di ldquopericolo pubblico che minaccia la vita della nazionerdquo Ma il paragrafo
secondo dello stesso articolo chiarisce che in nessun caso le persone possono
bull essere private del diritto alla vita (art2)
bull essere sottoposte a tortura (art 3)
bull essere ridotte in schiavitugrave (art 4)
bull essere condannata per unazione o un reato che non costituiva reato quando egrave
stato commesso
217 ldquoInfatti sulla base della Convenzione sui diritti del fanciullo fatta a New York dallAssemblea generale dellONU il 20 novembre 1989 ratificata e resa esecutiva con l 27 maggio 1991 n 176 lo Stato egrave impegnato a garantire una sempre piugrave completa ed effettiva protezione del minore[] riconoscendo che il bambino non puograve essere separato dai genitori contro la sua volontagrave salvo che lo dispongano le autoritagrave competenti nel suo interesse La convenzione impegna ogni Stato a favorire il ricongiungimento familiare quando un membro della famiglia viva in uno Stato diverso da quello in cui vivono altri membri del nucleo familiare (art 10) [] [hellip] si deve ricordare che la Costituzione prevede che la Repubblica ha il dovere di proteggere la maternitagrave linfanzia e la gioventugrave favorendo gli istituti necessari a tale scopo (art 31 comma 2 Cost) e prevede il diritto-dovere costituzionale dei genitori di mantenere istruire ed educare i figli anche se nati fuori del matrimonio (art 30 comma 1 Cost) []Perciograve una interpretazione delle norme sugli stranieri favorevole al minore e alla famiglia si impone ed egrave espressamente prevista dallo stesso testo unico delle norme in materia di immigrazione lart 28 comma 3 del dlgs n 2861998 prevede che in tutti i giurisdizionali e in tutti i procedimenti amministrativi finalizzati ad attuare il diritto allunitagrave familiare e riguardanti i minori deve essere preso in considerazione con carattere di prioritagrave il superiore interesse del fanciullo conformemente a quanto previsto dallart 3 comma 1 della medesima citata Convenzione sui diritti del fanciullordquo Bonetti 2011 disponibile su httpwwwaltrodirittounifiitfrontierprassibonettihtm
88
Ovvero coerentemente con le limitazioni previste per gli ldquostranierirdquo dallart 16 la
CEDU non menzione allart 15 tra i diritti inderogabili il diritto di ogni persona ldquoal
riconoscimento in qualsiasi luogo della sua personalitagrave giuridicardquo (art 16 Patto DCP
1966)
Lart 16 del Patto DCP sembra essere evolutivo rispetto alla CEDU Questultima
infatti riconosce esplicitamente alle ldquoAlte Parti Contraentirdquo il diritto di non
riconoscere agli ldquostranierirdquo piena personalitagrave giuridica (art 16 CEDU) Anche in
caso di ldquopericolo pubblico eccezionale che minaccia lesistenza della nazionerdquo (art 4
paragrafo 1) il Patto ldquo non autorizza alcuna deroga al diritto alla vita (art 6) divieto
di tortura punizioni e trattamenti disumani e degradanti ( atr7) divieto di schiavitugrave
(art 8 paragrafi 1 e 2) libertagrave di movimento e di scelta della residenza (art11)
nessuno puograve essere condannato per fatti che non costituivano reato nel momento in
cui si egrave verificato (art15) diritto alla personalitagrave giuridica in ogni luogo (art16) e
libertagrave di coscienza e di pensiero (art18)
Stando a quanto previsto dallart16 del Patto DCP la persona egrave sempre titolare della
sua piena ldquopersonalitagrave giuridicardquo(art16) che le dagrave diritto di esercitare a pieno la sua
libertagrave di pensiero e di coscienza (art18) e tale concetto viene ribadito dallart4
paragrafo 1 e 2 che pone tra i diritti inderogabili anche gli articoli 16 e 18 Ma cegrave un
ma come fanno queste disposizioni a coniugarsi con larticolo 25 del PattoDCP
Lart 25 del Patto sembra esprimere la lotta del legislatore tra riconoscere a tutti
coloro che sono sotto la giurisdizione dello Stato il godimento dei diritti delluomo
riconosciuti come universali e fondamentali per la realizzazione di ogni individuo e
riconoscerli ai soli ldquocittadinirdquo
89
Infatti le contraddizioni non sono poche e lart 25 del Patto DCP ne egrave un
esempio
1 Ogni cittadino ha il diritto e deve avere la possibilitagrave senza alcuna delle
discriminazioni menzionate allart 2 e senza restrizioni irragionevoli
a) di partecipare alla direzione degli affari pubblici personalmente o attraverso
rappresentanti liberamente scelti
b) di votare e di essere eletto nel corso di elezioni veritiere periodiche effettuate
a suffragio universale ed eguale ed a voto segreto che garantiscano la libera
espressione della volontagrave degli elettori
c) di accedere in condizioni generali di eguaglianza ai pubblici impieghi del
proprio paese
Ovvero riconosce i diritti politici ai solo cittadini dello Stato Ma il riconoscere i
diritti politici ai soli cittadini dello stato cioegrave la distribuzione di beni servizi
privilegi e diritti su base nazionale etnica di nascita ecc non egrave una violazione al
principio di uguaglianza e non discriminazione alla base dei diritti umani e di tutte le
costituzioni nazionaldemocratiche Larticolo 2 del Patto infatti recita che
1 Ciascuno degli Stati parti del presente Patto si impegna a rispettare ed a garantire a
tutti gli individui che si trovino sul suo territorio e siano sottoposti alla sua
giurisdizione i diritti riconosciuti nel presente Patto senza distinzione alcuna sia
essa fondata sulla razza il colore il sesso la religione lopinione politica o
qualsiasi altra opinione lorigine nazionale o sociale la condizione economica la
nascita o qualsiasi altra condizione
90
2 Ciascuno degli Stati parti del presente Patto si impegna a compiere in armonia con
le proprie procedure costituzionali e con le disposizioni del presente Patto i passi
per ladozione delle misure legislative o daltro genere che possano occorrere per
rendere effettivi i diritti riconosciuti nel presente Patto qualora non vi provvedano
giagrave le misure legislative o daltro genere in vigore
3 Ciascuno degli Stati parti del presente Patto simpegna a
a) Garantire che qualsiasi persona i cui diritti o libertagrave riconosciuti dal presente
Patto siano stati violati disponga di effettivi mezzi di ricorso anche nel caso in
cui la violazione sia stata commessa da persone agenti nellesercizio delle loro
funzioni ufficiali
b) Garantire che lautoritagrave competente giudiziaria amministrativa o legislativa od
ogni altra autoritagrave competente ai sensi dellordinamento giuridico dello Stato
decida in merito ai diritti del ricorrente e sviluppare le possibilitagrave di ricorso in
sede giudiziaria
c) Garantire che le autoritagrave competenti diano esecuzione a qualsiasi pronuncia di
accoglimento di tali ricorsi
Il sopracitato articolo sembra delegittimare larticolo 25 in quanto esso obbliga gli
Stati a garantire le tutele previste dal Patto ldquoa tutti gli individui che si trovino sul suo
territorio e siano sotto alla sua giurisdizionerdquo Quindi il primo tutore dei diritti
riconosciuti allindividuo dal presente Patto egrave lo Stato nazionale o meglio il giudice
interno ovvero lordinamento giuridico dello Stato sotto la cui giurisdizione si trova
lindividuo
91
Che i diritti riconosciuti dal patto siano a tutela di tutti coloro che sono sotto
la giurisdizione dello Stato egrave confermato dallarticolo 26 che ribadisce ancora
una volta che
Tutti gli individui sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto senza alcuna
discriminazione ad una eguale tutela da parte della legge A questo riguardo la
legge deve proibire qualsiasi discriminazione e garantire a tutti gli individui una
tutela eguale ed effettiva contro ogni discriminazione sia essa fondata sulla razza
il colore il sesso la lingua la religione lopinione politica o qualsiasi altra
opinione lorigine nazionale o sociale la condizione economica la nascita o
qualsiasi altra condizione (Articolo 26 Patto DCP 1966)
Quindi larticolo 25 egrave in contraddizione anche con larticolo 26 percheacute autorizza
lordinamento interno a discriminare per legge e davanti alla legge le persone che
sono sotto la sua giurisdizione Inoltre ponendo dei limiti alla libertagrave di pensiero e di
coscienza (art 18 inderogabile) e di opinione e espressione (art 19) cioegrave alle libertagrave
personali non si pone un limite alla sua personalitagrave giuridica (art16 inderogabile)
Il che ci rimanda allarticolo 27 Esso infatti tutela i membri che appartengono alle ldquo
minoranze etniche religiose o linguisticherdquo prevedendo non un loro riconoscimento
ma riconoscendo loro un diritto intrinseco derivato dalla loro stesa esistenza (Santi
Romano 1918) per cui i membri appartenenti alla minoranza ldquonon possono essere
privati del diritto ad avere una vita culturale propriardquo Quindi il diritto ad una ldquovita
culturale propriardquo o come diremmo oggi il diritto alla propria identitagrave non egrave una
concessione da parte dello Stato ma un diritto soggettivo in quanto la cultura egrave
elemento dellidentitagrave e della personalitagrave degli individui218 Non riconoscere tale
diritto egrave ostacolarne il godimento in quanto ldquorisorsardquo219 vitale per ogni individuo
218 Per ulteriori chiarimenti sul legame identitagrave-cultura e personalitagrave si veda Kymlicka op cit Cermel opcit E A Schultz R H Lavenda 2010 Bonetti et al 2011
219 Max Weber definisce il diritto come ldquorisorsardquo che incide in modo decisivo sulla vita dellindividuo cit in Mancini 2009
92
Ossia se si nega agli individui il diritto di avere una propria vita culturale una
propria libertagrave e capacitagrave despressione una loro libertagrave e capacitagrave di avere e di
esprimere la loro opinione se si nega loro la possibilitagrave di riunirsi secondo la loro
identitagrave si nega loro lo sviluppo della loro personalitagrave dal punto di vista psicologico
identitario culturale e soprattutto si impedisce loro di esercitare la loro personalitagrave
dal punto di vista giuridico Significa che si privano della loro personalitagrave giuridica
trasformandoli in soggetti che non hanno nessuna voce in merito a decisioni che
riguardano anche o solo la loro vita Significa trasformarli in soggetti che vivono
passivamente nella societagrave senza avere nessuna facoltagrave a rivendicare il diritto di
esprimersi in merito alla propria esistenza e in baia delle decisioni altrui Significa
trasformarli in soggetti totalmente passivi dal punto di vista del diritto interno
soggetti che subiscono leggi e decisioni altrui in merito alla propria esistenza senza
poterle contestare Tale privazione sulla carta egrave assolutamente vietata in un
ordinamento democratico come abbiamo visto (art16 Patto DCP) altrimenti siamo
di fronte ad un sistema schiavistico di sottomissione e colonizzazione interna Dai
filosofi ai sociologi agli antropologi ai giuristi sono daccordo che lidentitagrave la cultura
e la personalitagrave degli individui si sviluppa in un rapporto-ambiente sociale in cui
lindividuo mediante la sua libertagrave di coscienza la sua capacitagrave creativa la sua
capacitagrave e libertagrave espressiva e di opinione trova le soluzioni di vita migliori per lui e
per la sua relazione con gli altri e con lambiente in quel momento allora come si
coniuga larticolo 16 18 21 19 27 26 1 2 con larticolo 25
Dato che la libertagrave di pensiero libertagrave di coscienza libertagrave di associazione di
autodeterminazione la propria personalitagrave giuridica si esercita mediante un rapporto
intersoggettivo in cui cegrave scambio di idee ldquolotterdquo per far riconoscere il proprio punto
di vistardquo Se il partecipare alla vita politica e pubblica della comunitagrave in cui si vive egrave
lo strumento mediante il quale si esprime la propria visione del mondo il proprio
pensiero la propria capacitagrave di decidere per se stessi in una parola il diritto ad
esercitare la propria capacitagrave giuridica il non partecipare alla vita collettiva che egrave
93
lambiente in cui si sviluppa la personalitagrave degli individui mediante il loro essere
soggetti del diritto e quindi il loro diritto ad intraprendere e mantenere relazioni
intersoggettoivi essenziali per la sua identitagrave il non partecipare o meglio il limitarne
la partecipazione egrave privarlo di un diritto soggettivo che viene chiamato ldquopersonalitagrave
giuridicardquo (art16) e ldquodiritto ad avere una vita culturale propria (art 27) che si
materializza in una limitazione della libertagrave di pensiero libertagrave di coscienza e tutte
quelle libertagrave (viste sopra) che ne determinano la personalitagrave e lidentitagrave
Se il riconoscere ai soli cittadini il diritto di voto egrave il riconoscere loro la loro piena
personalitagrave giuridica e lasciare loro la libertagrave di esercitare la propria capacitagrave
giuridica dare loro la possibilitagrave di esprimersi liberamente di esprimere liberamente
le loro opinioni e sviluppare a pieno le proprie capacitagrave di autodeterminarsi la vita il
negare ai ldquonon cittadinirdquo questi diritti egrave privarli della loro capacitagrave giuridica dato che
si impedisce loro di partecipare alla vita collettiva Ovvero come la Mancini ci dice
citando il pensiero di Max Weber
[]sullidentitagrave influiscono anche e soprattutto le identificazioni e le
classificazioni esterne che possiamo definire in termini di etero-identificazione
Questo processo rimanda infatti allo sguardo degli altri alle classificazioni
effettuate sulla base ad esempio delle nostre appartenenze sociali e culturali
Uno degli strumenti piugrave potenti nel processo di etero-identificazione ci ricorda
Max Weber egrave senzaltro il diritto non giagrave percheacute esso puograve creare socialmente le
identitagrave ma percheacute rappresenta una risorsa materiale e simbolica in grado di
imporre e veicolare categorie e classificazioni220
Eacute quindi risaputo che il diritto crea attraverso le sue classificazioni e
categorizzazioni delle identitagrave socialmente significative allora il vietare agli
ldquostranierirdquo la partecipazione alle questioni che li riguarda e riguarda la comunitagrave in
cui vivono che effetto ldquomateriale e simbolicordquo ha A quanto pare la dottrina
sullimmigrazione non ne tiene conto e questo ha delle dirette conseguenze sulla vita 220 Cit in Mancini 2009
94
degli individui che ldquoappartengonordquo a quelle identitagrave socialmente costruite che
vengono definite ldquostraniererdquo non appartenenti a ldquonoirdquo Ciograve ha ricadute
importantissime sulle minoranze interne agli stati Per esempio la percezione di seacute
dei gruppi maggioritari che compongono gli stati nazionali nellEuropa occidentale egrave
basata su un ideologica identitagrave omogenea Stando alla stessa definizione di ldquoStato-
Nazionerdquo o ldquoStato-nazionalerdquo come ci esplicita Kymlicka (1995) lo Stato o meglio
il gruppo maggioritario che lo governa pensa se stesso come omogeneo ndash autoctomo
Questo come si vede nella realtagrave dei fatti ha delle ricadute molto pesanti sui criteri di
definizione di chi appartiene ed egrave legittimato a godere della ldquorisorsa dirittordquo Ossia se
il diritto egrave una risorsa che consente agli individui la loro piena realizzazione il
limitare il godimento di questa risorsa ai soli cittadini non egrave una distribuzione dei
diritti e delle risorse su base etnica razziale culturale e nazionale Ovvero le
democrazie occidentali e il sistema dei diritti umani non vieta la distribuzione di beni
e servizi su base etnica razziale nazionale e di nascita
1 Ciascuno degli Stati parti del presente Patto si impegna a rispettare ed a
garantire a tutti gli individui che si trovino sul suo territorio e siano sottoposti alla
sua giurisdizione i diritti riconosciuti nel presente Patto senza distinzione alcuna
sia essa fondata sulla razza il colore il sesso la lingua la religione lrsquoopinione
politica o qualsiasi altra opinione lrsquoorigine nazionale o sociale la condizione
economica la nascita o qualsiasi altra condizione (Art 1paragrafo 1 Patto DCP)
2 Gli Stati parti del presente Patto si impegnano a garantire che i diritti in esso
enunciati verranno esercitati senza discriminazione alcuna sia essa fondata sulla
razza il colore il sesso la lingua la religione lrsquoopinione politica o qualsiasi altra
opinione lrsquoorigine nazionale o sociale la condizione economica la nascita o
qualsiasi altra condizione ( Art 2 paragrafo 2 Patto internazionale relativo ai
diritti economici sociali e culturali )
Il godimento dei diritti e delle liberta riconosciuti nella presente Convenzione
deve essere assicurato senza nessuna discriminazione in particolare quelle
95
fondate sul sesso la razza il colore la lingua la religione le opinioni politiche o
quelle di altro genere lrsquoorigine nazionale o sociale lrsquoappartenenza a una
minoranza nazionale la ricchezza la nascita od ogni altra condizione ( Art 14
CEDUDivieto di discriminazione)
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalitagrave e richiede
ladempimento dei doveri inderogabili di solidarietagrave politica economica e sociale
(Art 2 Costituzione della Repubblica italiana 1 gennaio 1948)
Tutti i cittadini hanno pari dignitagrave sociale e sono eguali davanti alla legge senza
distinzione di sesso di razza di lingua di religione di opinioni politiche di
condizioni personali e sociali (Art 3 ibidem)
Come abbiamo visto sopra la traslazione da ldquotutti hanno diritto alla formula ldquotutti i
cittadini hanno diritto ardquo non egrave proprio neutra e per ciograve che riguarda il nostro
argomento egrave una questione di non poco conto
Nel leggere le varie fonti giuridiche io mi sono trovata in difficoltagrave a capire su quali
basi si volevano tutelare o discriminare gli ldquostranierirdquo E da quanto ho poi ldquoscopertordquo
non sono lunica ad avere perplessitagrave sulla portata universale del sistema giuridico
nazionale e internazionale vigente nelle democrazie europee
Come abbiamo visto egrave emerso che agli stranieri sono garantiti i cosigrave detti ldquodiritti
fondamentalirdquo alla base del sistema giudiziario sia interno che internazionale
[]ogni Stato ha tra i suoi elementi costitutivi il popolo formato dalle persone
che hanno la cittadinanza di quello Stato (la quale delinea sia un legame di
appartenenza allo Stato stesso sia uno status cioegrave un insieme di diritti e di doveri
che caratterizza i cittadini rispetto ai non cittadini) e disciplina lammissione dei
non cittadini al proprio territorio e il loro trattamento Tuttavia ogni ordinamento
giuridico informato ai principi della forma di Stato democratico-sociale fondata
sul principio personalista che finalizza tutti i pubblici poteri alla tutela e allo
sviluppo della persona umana tutela una serie di diritti inviolabili dello straniero
96
in quanto persona umana al pari del cittadino221
Lo straniero quindi egrave per ldquoappartenenzardquo (etnica) e per ldquostatusrdquo (giuridico) diverso
dal cittadino il cheacute stando al principio di non discriminazione per motivi etnici
nazionali e di status sarebbe illegittimo secondo il principio personalista del diritti sia
nazionale che internazionale Infatti Bonetti prosegue e ci dice che
Il principio personalista con la sua intrinseca apertura universalistica egrave scolpito
nellart 2 della Costituzione italiana che prevede che la Repubblica riconosce e
garantisce i diritti inviolabili delluomo sia come singolo sia nelle formazioni
sociali dove si svolge la sua personalitagrave e richiede ladempimento degli
inderogabili doveri di solidarietagrave economica politica e sociale
[hellip] lo straniero comunque presente nel territorio dello Stato egrave titolare di diritti
fondamentali cioegrave di quei diritti e libertagrave che riguardano la tutela delle esigenze
essenziali della condizione umana i quali hanno una dimensione universalistica
che supera il limite della territorialitagrave e che prescinde dal legame di cittadinanza
con un determinato ordinamento222 [hellip]
Pertanto la Corte conclude affermando che laquose egrave vero che lart 3 si riferisce
espressamente ai soli cittadini egrave anche certo che il principio di eguaglianza vale
pure per lo straniero quando trattasi di rispettare quei diritti fondamentaliraquo cioegrave
quei laquodiritti inviolabili delluomo garantiti allo straniero anche in conformitagrave
dellordinamento internazionaleraquo (cosigrave Corte cost sent 19-26 giugno 1969 n
104)223
Peraltro la Corte afferma che non tutti i diritti fondamentali sono riconosciuti allo
straniero ma soltanto i diritti inviolabili della personalitagrave garantiti dallart 2
Cost e dalle consuetudini e dagli atti internazionali relativi ai diritti delluomo
richiamati dai primi due commi dellart 10 Cost i quali tuttavia laquorappresentano
un minus rispetto alla somma dei diritti di libertagrave riconosciuti al cittadinoraquo (cfr
sentenze nn 1041969 1441970 1091974 e 2441974)
221 Bonetti 2011 su httpwwwaltrodirittounifiitfrontierprassibonettihtm 222 Corsico mio223 Corsico mio
97
Dunque il principio di eguaglianza si estende anche al rapporto tra stranieri e
cittadini ma soltanto nellambito della titolaritagrave dei diritti inviolabili delluomo
garantiti dallart 2 Cost e dalle norme internazionali a cui la legge sulla
condizione giuridica dello straniero deve essere conforme Lo straniero
qualunque sia la sua posizione (regolare o clandestino) nei confronti degli
obblighi impostigli dalle leggi ordinarie che ne regolano lammissione e
lallontanamento dal territorio dello Stato egrave una persona umana che deve essere
rispettata come tale al pari di tutti i cittadini
La Corte ha perograve precisato nella citata sent n 1041969 che laquola riconosciuta
eguaglianza di situazioni soggettive nel campo della titolaritagrave dei diritti di libertagrave
non esclude affatto che nelle situazioni concrete non possano presentarsi fra
soggetti uguali differenze di fatto che il legislatore puograve apprezzare e regolare
nella sua discrezionalitagrave la quale non trova altro limite se non nella razionalitagrave
del suo apprezzamentoraquo[]224
Quindi in base a questa interpretazione lo straniero egrave sigrave titolare dei diritti
fondamentali che spettano a ogni cittadino in quanto con esso condivide la
condizione di essere umano e quindi il bisogno di godere della risorga diritto e
comunitagrave per realizzare la sua personalitagrave oltre che per sopravvivere Ma dato che lo
straniero egrave ontologicamente diverso dal cittadino in quanto non ha con lo Stato un
legame originario di discendenza si presume che esso non mantenga con lo Stato un
legame permanente e ciograve fa di lui un soggetto che non ha diritto a godere a pieno
della ldquorisorsa dirittordquo cosa che egrave invece garantita al cittadino per diritto di sangue Lo
straniero non ha neacute il legame originario (discendenza) neacute presume la Corte un
legame di permanenza stabile e ciograve fa di lui un soggetto che gode di un diritto
riconosciutogli dallo Stato in base alla sua discrezionalitagrave sempre nel limite di fargli
godere i diritti fondamentali riconosciuti dal diritto internazionale
224 V nota 62 corsivo mio eccetto minus
98
Ovvero come si ci fa notare Bonetti gli stranieri non hanno un diritto soggettivo ad
entrare nel territorio dello Stato ma solo in ldquointeresse legittimordquo il diritto a porre dei
limiti alla loro capacitagrave giuridica in materia di ingresso non si ferma al confine ma li
segue nel territorio e fa sigrave che essi siano sottomessi e discriminati in quanto diversi
dalla comunitagrave maggioritaria per nascita per nazione per discendenza ecc
Leffettivo esercizio dei diritti fondamentali spettanti ad ogni persona egrave perograve
limitato dalle norme che ogni Stato prevede per disciplinare lammissione degli
stranieri sul proprio territorio Infatti proprio percheacute lo straniero non fa parte del
popolo elemento costitutivo di ogni Stato lo Stato puograve controllare limitare o
impedire lingresso e il soggiorno di ogni straniero sul suo territorio e puograve
disporne lallontanamento anche con misure coercitive (anche se ogni tipo di
provvedimento di allontanamento o di espulsione deve essere fondato sul
comportamento individuale dello straniero in virtugrave del divieto di espulsioni
collettive previsto dallart 4 del IV Prot addizionale alla CEDU firmato a
Strasburgo il 16 settembre 1963)225
Quelli che sono considerati diritti fondamentali anche degli stranieri non sono in
realtagrave diritti soggettivi Come abbiamo visto la Corte costituzionale riconosce anche
agli stranieri i ldquodiritti inviolabili delluomordquo226 ma se poi si va a vedere di fatto gli
stranieri non godono a differenza dei cittadini di ldquodiritti inderogabilirdquo al di fuori del
diritto alla vita o meglio a non essere privati della pura vita biologica per il resto
tutto egrave a discrezione dello Stato
Ora se questi costituiscono lo ldquozoccolo durordquo dei diritti fondamentali garantiti agli
stranieri come si puograve sostenere che anche agli stranieri egrave garantito il rispetto dei
diritti fondamentali
225 Ibidem226 Ibidem
99
Infatti la Corte costituzionale stessa afferma che gli stranieri a causa della loro
differenza sostanziale non godono degli stessi diritti dei cittadini ovvero non
godono della facoltagrave di disporre liberamente della propria vita percheacute diversi per
origine per etnia per nazione per nascita per razza e per cultura
Infatti secondo la definizione della Convenzione ONU sulleliminazione di ogni
forma di discriminazione razziale del 1965 per ldquodiscriminazione razzialerdquo si intende
[hellip] ogni distinzione esclusione restrizione o preferenza basata sulla razza il
colore lrsquoascendenza o lrsquoorigine nazionale o etnica che abbia lo scopo o lrsquoeffetto
di distruggere o di compromettere il riconoscimento il godimento o lrsquoesercizio in
condizioni di parita dei diritti dellrsquouomo e delle liberta fondamentali in campo
politico economico sociale e culturale o in ogni altro settore della vita
pubblica227
Ma a paragrafo 2 e 3 dello stesso articolo essa autorizza le legislazioni
discriminatorie tra cittadini e stranieri Ossia il ldquorazzismo di Statordquo228 verso gli
individui non cittadini sembra ancora una volta legittimato
2 La presente Convenzione non si applica alle distinzioni esclusioni restrizioni o
trattamenti preferenziali stabiliti da uno Stato parte della Convenzione a seconda
che si tratti dei propri cittadini o dei non-cittadini
3 Nessuna disposizione della presente Convenzione puo essere interpretata come
contrastante con le disposizioni legislative degli Stati parti della Convenzione e
che si r iferiscono alla nazionalita alla cittadinanza o alla n aturalizzazione a
condizione che tali disposizioni non siano discriminatorie nei confronti di una
particolare nazionalita
227 Art 1 Convenzione internazionale sulleliminazione di ogni forma di discriminazione razziale adottata dallAssemblea Generale dellONU il 21 dicembre 1965 entrata in vigore il 4 gennaio 1969 Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzioni dati in Italia con legge n 654 del 13 ottobre 1975 (Gazzetta Ufficiale n 337 del 23 dicembre 1975) Data della ratifica 5 gennaio 1976 (Gazzetta Ufficiale n 56 del 3 marzo 1976) Entrata in vigore per lItalia 4 febbraio 1976 disponibile suhttpunipdcentrodirittiumaniititstrumenti_internazionaliConvenzione-internazionale-sulleliminazione-di-ogni-forma-di-discriminazione-razziale-196523
228 Basso 2010
100
Quindi stando al paragrafo terzo dellart 1 della Convenzione la discriminazione
non sussiste percheacute non viene discriminata una nazionalitagrave in particolare ma vegono
discriminate tutte le nazionalitagrave E questo egrave infatti in linea con le teorie che
legittimano la discriminazione degli immigrati
La cosa interessante egrave che la discriminazione verso lo straniero che avviene su base ldquo
di sesso di razza di colore di lingua di religione di opinione politica di origine
nazionale e sociale di ricchezza di nascita o altra condizionerdquo non egrave percepita come
discriminazione razziale e viene considerata legittima se esercitata in previsione delle
leggi Ma ricordiamoci che anche leggi ldquospecialirdquo di stampo nazifascista prevedevano
discriminazioni e privazione della personalitagrave giuridica delle persone sulla base della
loro ldquoestraneitagraverdquo al gruppo maggioritario che si percepiva etnicamente omogeneo
Le limitazioni alla capacitagrave giuridica derivanti dallappartenenza a daterminate
razze sono stabilite da leggi speciali229
ldquoEichmann si sentiva colpevole dinanzi a Dio non dinanzi alla leggerdquo [hellip] non
colpevole percheacute in base al sistema giuridico del periodo nazista egli non aveva
fatto niente di male percheacute le cose di cui era accusato non erano crimini ma
ldquoazioni di Statordquo azioni che nessuno straniero aveva il diritto di giudicare[]230
Lassunto implicito della dottrina che legittima la discriminazione nei confronti degli
stranieri egrave che pur essendo loro sottoposti ad un regime formale di discriminazione
essi non sarebbero delle ldquominoranze coatterdquo231 in quanto essi immigrando
ldquovolontariamenterdquo accetterebbero implicitamente il loro temporaneo status di
minoranza (cioegrave di gruppo svantaggiato) percheacute aspirerebbero ad una assimilazione al
229 Art 1 Codice Civile ( Regio Decreto 16 marzo 1942 n 262) Disposizioni sulla legge in generale Libro Primo ndash Delle persone e della famiglia Titolo I delle persone fisiche Il Comma egrave stato abrogato dal DLgsLgt 14 settembre 1944 n 287230 Arendt 2015 29-30231 Il concetto di minoranza coatta o involontaria si intende ldquoregime formale di discriminazione o anche di solo
svantaggio ndash dalla schiavitugrave legale a un assetto di separazionerdquo Toniatti opcit p 9 Avenia opcit
101
gruppo dominante Mirano cioegrave allapplicazione nei loro confronti del principio
delluguaglianza Essi non emigrano con lintenzione di rivendicare il riconoscimento
di una loro identitagrave e la creazione di una nuova comunitagrave basata su quella identitagrave ma
semplicemente loro chiederebbero la non discriminazione razziale e politica cosa
che non puograve essere loro concessa data lideologia di purezza etnica dello Stato vista
la loro ontologica differenza con la popolazione dello Stato in cui immigrano
Chiedono diciamo cosigrave di non essere segregati socialmente politicamente ed
economicamente Stando a questa interpretazione gli immigrati chiedono
lapplicazione della Convenzione internazionale sulleliminazione di ogni forma di
discriminazione razziale del 1965 che classifica come ltlt ldquodiscriminazione razzialerdquo
[hellip] ogni distinzione esclusione restrizione o preferenza basata sulla razza il colore
lrsquoascendenza o lrsquoorigine nazionale o etnica che abbia lo scopo o lrsquoeffetto di
distruggere o di compromettere il riconoscimento il godimento o lrsquoesercizio in
condizioni d i parita dei d iritti d ellrsquouomo e d elle liberta fondamentali in campo
politico economico sociale e culturale o in ogni altro settore della vita pubblicagtgt
(art 1 paragrafo 1) Ossia chiedono agli Stati limpegno ltlt [hellip] a vietare e ad
eliminare la discriminazione razziale in tutte le sue forme ed a garantire a ciascuno il
diritto allrsquoeguaglianza dinanzi alla legge senza distinzione di razza colore od origine
nazionale o etnica nel pieno godimentogtgt dei diritti fondamentali dovuti a ogni
essere umano in quanto tale (art 5 paragrafo 1) Questi sarebbero dunque i motivi
che impediscono agli Stati di riconoscere anche agli immigrati piena capacitagrave
giuridica e il diritto umano ad avere ed esprimere la propria identitagrave
102
27 Situazione giuridica degli zingari
271 Lantiziganismo un pregiudizio antico
In Europa vige un pregiudizio antichissimo nei confronti degli zingari chiamato
dagli studiosi ldquoantiziganismordquo232 caratterizzato da atti ufficiali proclamati dalle
autoritagrave che ne decretano la repressione e da opere letterarie e propaganda che ne
costruiscono unimmagine stereotipata e totalmente diffamazione233 In estrema
sintesi la loro storia puograve essere caratterizzata come sottomissione e schiavitugrave234 in
Europa orientale dove perograve risultano maggiormente sedentarizzati235 persecuzione
repressione genocidio assimilazione forzata messa al bando nellEuropa
occidentale dove sono piugrave mobili La differenza della situazione giuridico-sociale
degli zingari presenti nellEuropa orientale e quelli presenti dellEuropa occidentale
consiste nel fatto che pur essendo sottoposti alla schiavitugrave e sottomissione in Oriente
non subiscono la ltltnegazione totale messa in atto in Occidentegtgt236 nei loro
confronti
Stando allattuale sistema giuridico liberal democratico realizzato sui solenni principi
proclamati nella Dichiarazione universale dei diritti delluomo delle NU del 1948
composto dalle costituzioni degli Stati e dai trattati internazionali che nellinsieme
sostituiscono il ldquopatrimonio costituzionale europeordquo237 gli zingari dovrebbero godere
del principio di uguaglianza davanti alla legge e del divieto di discriminazione per
motivi religiosi sessuali razziali etnici linguistici dopinione di nascita per motivi
232 Piasere 2015233 Le fonti storiche hanno dimostrato la presenza degli Zingari in Europa a partire dal XIV secolo in Italia dal XV
Ad ogni modo la presenza degli zingari in Europa attraversa tutta la storia europea dal tardo Medioevo ad oggi ed egrave antecedente alla nascita di molti stati europei tra cui lItalia Per approfondire largomento v L Piasere ldquoBreva storia dei rapporti tra rom e gageacute in Europardquo in Alla periferia del Mondo Il popolo dei rom e dei sinti escluso dalla storia disponibile su httpwwwfondfranceshiitpubblicazioni L Piasere I rom dEuropa Una storia moderna Editori Laterza Roma-Bari 2004dello stesso autore egrave anche la seguente opere La stirpe di Cus CISU Roma 2011
234 Ibidem Durante lImpero ottomano i suoi due stati vassalli Valacchia e Moldavia lattuale Romania praticano la schiavitugrave degli zingari dal 1385 al 1855 ndash 1856 quando fu abolita rispettivamente in Moldavia e in Valacchia
235 Ibidem236 Piasere 2004 p 35237 Cermel op cit p 139
103
politici o nazionali dopinione e per nessun altro motivo artt 123 Cost del 1948
art 14 CEDU del 1950 art 27 Patto DCP del 1969 art 18 TFUE238 artt 20 21
Carta di Nizza239 solo per citare gli strumenti piugrave importanti
Gli zingari cioegrave essendo esseri umani dovrebbero godere come individui dei diritti
fondamentali riconosciuti alle varie categorie di umani che compongono la
popolazione degli Stati se cittadini dovrebbero godere dei diritti di cui godono tutti i
cittadini se immigrati dovrebbero godere di ldquotuttirdquo i diritti riconosciuti agli
immigrati ecc di fatto perograve come mostrano le diverse ricerche e le quotidiane
persecuzioni a cui sono sottoposti gli zingari vengono loro negati anche i diritti
fondamentali elementari240 Non avendo alle spalle uno ldquoStato affinerdquo241 che ne
pretenda la tutela nessun Stato nazionale si sente lobbligo di garantire loro le tutele
giuridiche e sociali di cui godono tutti i cittadini di una nazione Gli Stati nazionali
europei di cui essi sono cittadini dimostrano da secoli la loro chiara volontagrave di non
accettare e di non voler tutelare gli zingari siano essi loro cittadini o stranieri
immigrati provenienti da altri paesi europei242 Gli Stati non riconoscono gli zingari
come loro cittadini nemmeno ligrave dove la loro presenza risale a periodi precedenti alla
loro formazione243 Gli zingari sono classificati come ldquostranieri internirdquo244 e dato che
abbiamo visto quali teorie vigono nei confronti degli stranieri con alle spalle uno
Stato possiamo ben immaginare come vengono trattati coloro che vengono dichiarati 238 Il Trattato sul Funzionamento dellUnione Europea (TFUE) stipulato a Roma nel 1957 egrave il trattato che fondograve la Comunitagrave Economica Europea (CEE) Esso insieme al Trattato sullUnione Europe o Trattato di Maastricht del 1992 costituisce la base del diritto dellUnione Europea una sorta di Costituzione della stessa Essi furono modificati dal Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 Con il Trattato di Lisbona si definiscono le competenze dellUnione e quelli degli Stati membri e si rinforza il principio democratico e la tutela dei diritti fondamentali Info ricavate dahttpsitwikipediaorgwikiTrattato_sul_funzionamento_dell27Unione_europea239 La Carta dei diritti fondamentali dellUnione Europea (Carta di Nizza) nasce come esigenza di definire un catalogo di diritti e libertagrave fondamentali garantiti a tutti i cittadini europei Essa egrave entrata in visore con il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 che sulla base dellart 6 del TUE attribuisce alla Carta il medesimo valore giuridico dei trattati Essa egrave quindi pienamente vincolante per gli Stati membri dellUnione europea e per le sue sue istituzioni Ovvero avendo lo stesso valore dei trattati essa si pone al vertice del ordinamento giuridico dellUnione europea Info reperibili suhttpwwweuroparleuropaeucharterpdftext_itpdf httpsitwikipediaorgwikiCarta_dei_diritti_fondamentali_dell27Unione_europea240 Cermel op cit Piasere opere cit Bonetti et all op cit241 Kymlicka opcit242 Cermel op cit Bonetti et al op cit243 Piasere 2004244 Piasere 2004
104
nomadi privi di patria
In Occidente la persecuzione degli zingari egrave strettamente intrecciata alla nascita dello
Stato nazionale caratterizzato dal mito della purezza etnica245 dal radicamento
territoriale e dal rigido controllo dei confini246 La loro persecuzione e il secolare
tentativo di annientarli egrave legato ad un concetto di diritto basato sulla discendenza che
vige ancora oggi in Europa Questo concetto egrave fondato su due elementi il sangue e la
terra Ossia il diritto basato sulla discendenza ha come elemento fondamentale la
purezza di sangue che garantisce lomogeneitagrave etnica La garanzia di tale omogeneitagrave
etnica e purezza di sangue egrave data dal radicamento territoriale la terra che viene
trasmessa di generazione in generazione Quindi i diritti delle persone derivano da un
fattore genetico la discendenza il sangue e da un fattore storico la trasmissione
della terra di generazione in generazione
A partire dalla Rivoluzione Francese si formalizza questo legame tra sangue e
territorio in quelli che sono chiamati diritti nazionali o diritti di cittadinanza che
nella concezione romantica viene definito come diritto basato sul blut und boden247
un diritto fondato sullintreccio tra diritto di sangue con quello dellappartenenza a un
determinato suolo la nazione
La necessitagrave di omogeneitagrave genetica e di standardizzazione della lingua e del pensiero
porta ad un controllo molto forte sulla popolazione e la creazione di categorie sociali
che in antropologia si chiamano Trickster248 figura amorale ambigua fuori dalle
regole convenzionali ma necessaria a indicare alla popolazione come non bisogna
comportarsi per essere a norma Si procede alla creazione di persone ldquonon
desideraterdquo ldquoautoescluse249rdquo dalla cittadinanza percheacute non si omologano alle regole
245 Kymlicka op cit246 Cermel op cit247 Ibidem248 Hyde L Trickster Makes This World Mischief Myth and Art New York Farrar Straus amp Giroux 2010 Bonafin M ldquoIl complotto della volpe (e della donnola) ovvero la retorica del tricksterrdquo in Le voci del Medioevo ndash Atti del VII convegno internazionale (Rocca Grimalda 2002) Alessandria Edizioni dellOrso 2005 pp 211-217 disponibile suhttpswwwacademiaedu2583471Il_complotto_della_volpe_e_della_donnola_ovvero_la_retorica_del_trickster249 Cermel op cit
105
convenzionali della creazione dellidentitagrave nazionale Quindi per poter essere
conforme alle norme di appartenenza alla nazione devi avere lo stesso sangue essere
radicato sul territorio parlare la stessa lingua e omologarti al pensiero generale
Il Trickster degli Stati nazionali sono gli zingari Gli Stati costruiscono il loro
consenso e forgiano i loro cittadini creando uno zingaro che desta sospetto ambiguo
dal punto di vista genetico territoriale e perfino linguistico ltltLo Stato moderno
nasce anche sullantiziganismo Il processo di ldquostranierizzazionerdquo a cui portano i
bandi reiterati egrave il corrispettivo occidentale del processo balcanico di animalizzazione
in stato di schiavitugrave lagrave si riempivano le ldquoziganigraveerdquo di schiavi qui si ldquodeziganizzardquo il
territoriogtgt250 Nel momento in cui lo stato nazionale crea i suoi confini il modo di
vivere degli zingari che fino a quel momento era piugrave o meno conforme alle regole
generali inizia a destare sospetti la loro mobilitagrave non corrisponde al criterio del
sangue e della terra
La loro mobilitagrave si presume egrave contro la logica dello Stato Prima della nascita degli
Stati nazionali la loro mobilitagrave e la loro non discendenza dai gageacute non era percepita in
modo cosigrave negativo poi gli Stati li hanno spatriati rinnegati incolpandoli di non
essere i loro discendenti e di rinunciare volontariamente alla cittadinanza percheacute privi
della volontagrave o della capacitagrave di assimilarsi al modello di cittadinanza nazionale
Quindi lantiziganismo europeo egrave antichissimo ed egrave dovuto alla loro mancanza di
omogeneitagrave genetica con il resto della popolazione alla supposta mancanza di
radicamento territoriale il loro esistere e il loro muoversi egrave anti Stato Sono cioegrave il
Trickster che rappresentano la paradossale categoria dellamoralitagrave sacra251 Gli
zingari sono apposite categorie sociali creati dagli Stati nazionali per perpetrare il
loro ldquofanatismordquo252 lunitagrave nazionale sinonimo di omogeneitagrave e purezza etnica
originata dalla purezza di sangue perpetrata mediante il radicamento sulla terra
Quindi nel periodo compreso tra la seconda metagrave del XV secolo e la seconda metagrave 250 Piasere 2004 53251 Lewis Hyde op cit p 10252 Cermel op cit
106
del XIX secolo si conferma limmagine spregevole degli zingari253 nomadi esseri
erranti incapaci di radicarsi antisociali pericolosi anti Stato non adattati deviati
emarginati volontariamente percheacute non adattandosi alle regole costringono gli Stati
a discriminarli In sintesi le basi sulle quali gli Stati storicamente discriminano gli
zingari sono uno la loro presunta mancanza di diritti dinastici e la loro mancanza di
radicamento territoriale il non avere una patria due sulla loro presunta volontaria
autoesclusione dai diritti nazionali o di cittadinanza il loro rifiuto di assimilazione
Mantenendo una mobilitagrave legata ai bandi delle autoritagrave e alle loro strategie
economiche cioegrave emigrando anche solo temporaneamente e mantenendo una loro
specificitagrave linguistica non hanno diritti nazionali in due sensi uno non hanno diritti
nazionali intesi come diritti di cui godono tutti i cittadini degli Stati dei gageacute due
non hanno nessun diritto nazionale percheacute non hanno un loro Stato Non hanno
dunque due elementi essenziali su cui si basa lappartenenza allo Stato nazionale e al
diritto di goderne la cittadinanza il sangue e la terra il radicamento sulla terra dei
padri che tramandata da generazione a generazione forgia lidentitagrave dei figli254
In piugrave il discredito nei loro confronti deriva dal percepirli come socialmente inutili
in Occidente dato che le loro strategie economiche e le loro capacitagrave professionali
sono state superate dalleconomia capitalistica non sono utili economicamente visto
che non vogliono proletarizzarsi e lavorare in fabbrica e dover cosigrave rinunciare ad
avere tempo per coltivare i loro rapporti famigliari e sociali Mentre in Oriente la
loro perdita di valore economico come schiavi ne decreta linutilitagrave255
Quindi possiamo dire che lo scontro tra zingari e gageacute egrave basato sul fatto che i gageacute li
considerano non aventi diritto a godere dei diritti nazionali per mancanza di
omogeneitagrave genetica con i gageacute e il considerarli inutili socialmente percheacute si rifiutano
di essere proletarizzati e schiavizzati Gli zingari contestano agli Stati il fatto che i
diritti si basino sulla discendenza sul sangue e sul radicamento territoriale percheacute di
253 V le opere del Prof Piasere citate nel testo e in bibliografia254 Cermel op cit255 Ibidem L Piasere 2004
107
fatto essendo loro storicamente le categorie piugrave povere della societagrave o comunque
non possedendo terre un po per le loro condizioni economiche e soprattuto per il
fatto che gli Stati li cacciano che possono tramandarsi di generazione in generazione
sono automaticamente esclusi dai diritti di cittadinanza ldquostranierizzantirdquo256
La conseguenza di questo scontro tra zingagi e gageacute derivato dal fatto che negli Stati
nazionali non cegrave posto per la diversitagrave e ladozione da parte degli Stati nazionali di
misure di assibilazione forzata e di repressione nei confronti dei zingari dei
vagabondi e deviati ecc Questo innesca un ldquocircolo viziosordquo257che da una parte
impedisce la sedentarizzazione degli zingari che lo desiderano costringendoli al
nomadismo dallaltra impediscono loro il nomadismo percheacute egrave sinonimo di
deviazione di depravazione e di pericolositagrave ossia ltlti Rom sono percepiti come
stranieri ospiti indesiderati che vivono di espedienti furti mendicitagravegtgt258 elementi
tipici di ldquodeviazione socialerdquo259 Il Considerare il modo di vita degli zingari come
ldquodepravazione socialerdquo segno di una impurezza di sangue seguito da decreti e
legislazioni repressive affiancate dagli intellettuali e dalla propaganda demonizzante
dei loro confronti sfocia nella Seconda Guerra Mondiale nel loro sterminio260 per
esigenze di eugenismo sociale Ma a differenza di quanto avviene per il genocidio
degli ebrei il genocidio degli zingari non egrave mai stato riconosciuto neacute condannato dai
governi delle democrazie europee che anzi continuano a creare unopinione pubblica
secondo cui ltltappare lecito manifestare un aperto disprezzo utilizzando gli
stereotipi tramandati da secoli senza mostrare alcun rispetto per la loro culturagtgt261
Le vicende storiche e i rapporti tra zingari e gageacute caratterizzati da discriminazione
emarginazione soppressione depauperamento materiale e immateriale di
dispersione forzata di tentativi di assimilazione forzata ha forgiato negli zingari un
ltltidentitagrave culturale [hellip] non collegata ad un preciso luogo i Rom sono diffusi in 256 Piasere 2004257 Cermel op cit258 Cermel op cit 134259 Ibidem260 Piasere v op cit Eva Rzzin 2006 261 Cermel op cit 135
108
tutto il continente europeogtgt262 Ovvero agli zingari mancherebbe ltltuno degli
elementi costitutivi del concetto di nazione [][e] di minoranza nazionale il
territorio su cui si sono succedute le generazioni [hellip] che modellano lidentitagrave
profonda degli individui che ad essa appartengonogtgt263
Queste vicende storiche hanno forgiato in loro unidentitagrave sempre piugrave forte che ha
una valenza giuridica264 che continua ad essere rinnegata Gli zingari oggi sono
spesso gruppi di persone con una chiara percezione di seacute e della propria identitagrave e una
chiara volontagrave di mantenersi distinta dai gageacute265 pur nella chiara volontagrave di
convivenza con loro egrave ciograve che gli studiosi chiamano ldquoidentitagrave relazionalerdquo266 Infatti
come scrive Cermel ldquo lidentitagrave culturale dei rom egrave svincolata dalla terrardquo (p 138)
La loro storica cacciata dispersione forzata egrave in linea con questo concetto non
vogliono almeno per ora creare uno Stato nazionale ma hanno piena
consapevolezza della loro identitagrave e ora rivendicano il diritto di vivere liberamente la
loro identitagrave
272 I rom sono minoranze nazionali
Apparentemente stando al funzionamento del diritto internazionale e della dottrina
vigente gli zingari non possono essere tutelati percheacute privi di un loro Stato nazionale
zingaro
Come abbiamo visto supra il dibattito dottrinale sulla definizione di cosa si intende
per ldquominoranzardquo e ldquominoranza nazionalerdquo non egrave ancora risolto Non cegrave ancora una
definizione condivisa su chi siano i gruppi interni che hanno diritto ad essere tutelati
come minoranza E sembra per il momento prevalere la definizione secondo cui per
ldquominoranza nazionalerdquo si intende un gruppo di persone organizzate in modo tale da
essere un potenziale Stato autonomo o un gruppo di persone appartenenti a uno Stato
262 Cermel op cit158263 Ibidem264 Ibidem265 Ibidem130266 V Stewart cit in Cermerl op cit p 130
109
autonomo e annesse al territorio dello Stato in vari modi o comunque un gruppo di
persone presente sul territorio i cui individui hanno una propria coscienza identitaria
e un basso grado di assimilazione alla maggioranza sono cioegrave gruppi che occupano
storicamente un territorio e che se lo tramandano di generazione in generazione In
piugrave tali gruppi per essere tutelati dagli Stati sul cui territorio si trovano ne devono
possedere la cittadinanza267
Ora questa interpretazione comparata alla condizione giuridica degli zingari farebbe
pensare che per essere tutelati come minoranza si debba da un lato avere una doppia
cittadinanza quella dello Stato a cui la minoranza chiede tutela e quella dello Stato
originario Dallaltro sembra emergere che requisito giuridico per essere definiti
minoranza meritevole di tutela sia il fattore soggettivo della consapevolezza di seacute
come gruppo con una propria peculiaritagrave che si materializza in un dato oggettivo
espresso nella scarsa assimilazione del gruppo alla maggioranza nazionale
Questultimo elemento secondo le teorie in materia di definizione delle minoranze
visti sopra sarebbe giagrave di per seacute un elemento sufficiente a legittimare un
riconoscimento ed un diritto di qualche forma di autonomia al gruppo minoritario in
quanto il dato sarebbe un elemento probatorio della sua volontagrave di mantenersi
separata dalla comunitagrave o comunque senza arrivare ad una separazione di tipo
amministrativo esprime la chiara volontagrave del gruppo di mantenere la sua peculiare
identitagrave e soprattutto la sua capacitagrave di mantenere e conservare la propria identitagrave268
Questa approccio ha come base teorica lidea di ordinamento giuridico di Santi
Romani secondo il quale le organizzazioni umane sono istituzioni che comprendono
norme (siano esse formalizzate o meno) e capitale umano che puograve essere definito
ordinamento giuridico in quanto esso ha una sua vita soggettiva e ha un suo
intrinseco diritto desistere
267 V paragrafi precedenti268 V paragrafi sopra e fonti in esso citate
110
se per ordinamento giuridico si intende unrsquoistituzione un ente sociale
unrsquoorganizzazione un sistema non di sole norme e di altri elementi piugrave o meno
inerti ma anche di uomini di persone che lo reggono e lo governano [hellip] si
comprende facilmente che esso egrave per definizione qualcosa di vivo che appunto
percheacute vivo continuamente si modifica si rinnova si evolve pur rimanendo
fermo nella sua identitagrave continuativa e durevole269
Ad ogni modo il dibattito sembra risolversi lasciando agli Stati nazionali largo
margine di discrezionalitagrave nella definizione delle minoranze che devono essere
tutelate e sembra emergere che gli zingari non sono tutelati dal diritto internazionale
percheacute non hanno una patria una nazione che ne rivendichi la tutela
La Convenzione-quadro adottata dal Consiglio dei Ministri del CdE nel 1995 non
definisce il concetto di ldquominoranza nazionalerdquo ma comparato a quanto detto sopra in
merito ai diritti degli immigrati sembra che riconosca diritti di tutela a gruppi
autoctoni o comunque storicamente presenti che hanno la cittadinanza degli Stati e
che abbiano una loro peculiaritagrave e manifestino la volontagrave di conservarla e goderne
Infatti in alcuni Stati dellEuropa orientali gli zingari sono formalmente riconosciuti
come minorane nazionali percheacute storicamente presenti Per esempio gli zingari sono
formalmente tutelati come minoranza nazionale in Croazia in Serbia in Romania270
E ciograve egrave avvenuto grazio allintervento delle istituzioni internazionali che hanno posto
alle nuove democrazie candidate a far parte dellUnione Europea la clausola del
ldquoprincipio del rispetto delle minoranzerdquo271 Purtroppo perograve tali disposizioni non son
269 Santi Romano ldquoFrammenti di un dizionario giuridico 1947 p 124rdquo cit su httpwwwtreccaniitenciclopediala-teoria-dell-ordinamento-giuridico-santi-romano_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero-Diritto) il sito cita inoltre la seguente bibliografia a cui rimando per ulteriori approfondimenti Nota bibliografica su Santi Romano di A Romano in PGrossi A Romano Ricordando Santi Romano in occasione dellrsquoinaugurazione dei corsi dellrsquoaa 2010-2011 nella Facoltagrave di Giurisprudenza dellrsquoUniversitagrave di Pisa a cura di E Ripepe Pisa 2012 pp 80-85 A Catania Teoria e filosofia del diritto Torino 2006 G Itzcovich Teoria e ideologie del diritto comunitario Torino 2006 S Lariccia Santi Romano lrsquoordinamento giuridico laquoRitorno al dirittoraquo 2008 7 pp 82-109 G Azzariti Diritto e conflitti Lezioni di diritto costituzionale Roma-Bari 2010 C Pinelli La costituzione di Santi Romano e i primi maestri dellrsquoetagrave repubblicana laquoAIC Rivista telematica giuridica dellrsquoAssociazione dei Costituzionalistiraquo 2012 2 pp 1-26
270 Cermel op cit p 140271 Atto finale della conferenza sulla sicurezza o cooperazione in Europa tenutasi a Helsinki nel 1975 Consiglio europeo di Copenhagen del 1993 in Rizzin 2006 Cermel op cit p 140
111
retroattive e non sembrano essere rivolte alle vecchie democrazie europee dove i
ltltRom non solo non hanno ricevuto riconoscimento della loro specificitagrave etnico-
culturale ma continuano ad essere oggetto di una legislazione che [hellip] [anche ligrave
dove non egrave] concepita espressamente in funzione antirom egrave sostanzialmente
utilizzata contro di lorogtgt272
Sembrerebbe nelle vecchie democrazie europee che gli zingari non possano essere
tutelati come minoranza nazionale percheacute non possono essere considerati neacute
autoctoni neacute storicamente presenti la storicitagrave (discendenza) e lautoctonia (presenta
originaria o antecedente alla formazione di una nuova organizzazione politica
autonoma)273 sono basata sui criteri di terra e sangue due elementi che gli zingari non
avrebbero dato che sono nomadi e dato che non possono vantare di essere discendenti
dei popoli europei274 Questa egrave una classica visione identitaria e nazionalistica del
romanticismo rivoluzionario vigente in Europa a partire dalla Rivoluzione
Francese275 Quindi possiamo dire che lassunto di questa tesi egrave che gli zingari
essendo nomadi di origine non europea senza un radicamento territoriale in cui si
sono tramandati lomogeneitagrave etnica basata sulla trasmissione del sangue non
mescolato con altri popoli non avrebbero una loro identitagrave collettiva
Secondo la visione romantica di origine tedesca infatti lidentitagrave deriva dall
ltltinfluenza determinante che ldquola terra dei padrirdquo esercita nei confronti di quanti vi
appartengono Chi non ha un luogo da cui proviene e a cui tornare non appartiene a
nessuna patria ne puograve essere assimilato a quanti vi abitino jure sanguinis soprattuto
se pretende di parlare unaltra lingua e vivere uno stile di vita diverso da quello della
maggioranzagtgt276 Questo concetto applicato agli zingari ha lassunto che essi
essendo zingari sono stranieri e dovrebbero godere dei diritti di cui godono gli
stranieri ma essendo nomadi non hanno una patria e quindi non godono dei diritti di 272 Cermel op cit p 141273 V Kymlicka op cit la Carta ONU in merito ai popoli colonizzati la La Convenzione ILO 169 su Popoli indigeni e
tribali 1989274 V Piasere 2004 in merito alla presunta origine indiana degli zingari275 V Cermel op cit276 Ibidem
112
cui godono gli stranieri Essendo nomadi cioegrave senza una loro patria intesa come
nazione di zingari si presume che non abbiano nessuna cittadinanza e quindi non
hanno nessun diritto nemmeno come stranieri cioegrave come cittadini di paesi terzi
Tale visione non tiene conto del fatto che gli zingari da circa cinquecento anni
vivono sullo stesso territorio su cui sono sorti i Stati nazionali e anzi in molti casi la
presenza degli zingari sul territorio egrave antecedente alla loro nascita come egrave per
esempio il caso dellItalia dove la presenza degli zingari egrave documentata prima ancora
che nascesse lo Stato unitario277 E che questo territorio e il loro rapporto con i gageacute
ha forgiato la loro identitagrave A differenza dei gageacute organizzati in gruppi nazionali che
costruiscono la loro identitagrave su un territorio tramandatogli dai padri essi hanno come
patria un intero continente lEuropa278 Il che ha determinato in loro non unidentitagrave
jus sanguinis ma una jus soli Gli zingari sono e si sentono cittadini europei Gli
zingari dimostrano che la ldquoterra dei padrirdquo cosigrave come la intendono i gageacute non egrave
assolutamente indispensabile per avere un profondo senso di appartenenza alla
cultura dei propri antenati Lidentitagrave degli zingari non si basa sullereditagrave ma come
hanno fatto notare gli studiosi giagrave citati sulle relazioni Ossia lidentitagrave degli zingari
si costruisce a partire dalle relazioni significanti che suscitano emozioni e sensazioni
Due elementi psichico sensoriali che hanno una valenza giuridica per gli zingari su
di essi lindividuo determina la propria identitagrave prima come individuo poi come
gruppo In base alla sensazione e allemozione che suscita la relazione lindividuo
decide se continuare o troncare la relazione con laltro E questo egrave un atteggiamento
individuale e sociale
Quindi uno zingari si sentono rom279 nel senso di manuš280 quando si sente rispettato
nella sua identitagrave e capacitagrave dagli altri manuš come lui quando gli altri non lo 277 Piasere 2004 278 V Cermel op cit279 In Romaneacutes rom al singolare significa sia marito che uomo al plurale RomRoma significa un gruppo di uomini
maschi ma il gruppo di uomini e donne che si sentono appartenenti a quel gruppo sociale in opposizione al gruppo sociale dei gageacute
280 Manuš oltre che essere il nome di alcuni gruppi ldquozingarirdquo al singolare indica un essere umano al plurale gli esseri
umani nel loro insieme senza distinzioni etniche culturali o razziali
113
denigrano e gli riconoscono piena capacitagrave morale e materiale di autorealizzarsi
Quando mostrano pieno rispetto per la sua identitagrave e non lo prendono in giro non lo
offendono e lo denigrano La sua integritagrave psicologica potremmo dire egrave determinata
dal riconoscergli piena capacitagrave morale e materiale di realizzarsi La sua identitagrave si
costruisce a partire da cosa pensa laltro di lui e delle sue capacitagrave morali e materiali
di realizzare la sua umanitagrave del suo modo di vivere ed esprime tale pensiero con
azioni e considerazioni nei suoi confronti che provocano in lui sensazioni e
percezioni gradevoli o negative In base a tale percezione lui si sentiragrave piugrave o meno
rispettato dal suo interlocutore e manifesteragrave nei suoi confronti un atteggiamento di
solidarietagrave e amicizia oppure di diffidenza e allontanamento Per il momento gli
unici che si mostrano solidali e rispettosi dellidentitagrave rom sono i rom Cioegrave le
relazioni tra rom e gageacute nella maggior parte dei casi suscitano nel rom sensazioni e
percezioni negative i gageacute non rispettano la sua cultura lo prendono in giro lo
offendono lo maltrattano lo picchiano lo cacciano come fosse un cane randagio gli
portano via i figli tentano di annientarlo e distruggono molto spesso anche i beni
materiali che possiede una tenda una roulotte i vestiti e perfino gli utensili messi su
con fatica Assediano la sua casa e fanno irruzione senza nessun mandato
terrorizzano adulti e bambini Il gagioacute cioegrave distrugge la sua quotidianitagrave e mette in
atto prassi e politiche di terrore nei suoi confronti e nei confronti dei suoi figli e dei
suoi cari Suscita cioegrave in lui sensazioni ed emozioni che non lo fanno star bene
Questo significa per un rom costruire il suo senso di appartenenza a partire dalle
relazioni non egrave unidentitagrave ereditata ma egrave costruita vivendo cioegrave alle persone non
viene insegnato che hanno unidentitagrave per diritto di sangue ereditata ma viene loro
insegnato che se la devono costruire a partire dalle loro capacitagrave
A differenza dei gageacute la cui identitagrave egrave predeterminata da una formale ereditagrave dei
padri mi verrebbe quasi da dire unidentitagrave basata sul possesso formale del sangue dei
padri mescolato alla terra e trasmesso con essa ai figli gli zingari costruiscono la loro
identitagrave a seconda del contesto i cui si trovano partendo dalla loro identitagrave di rom
114
diversi dai gageacute ma con i quali devono e vogliono convivere senza perograve rinunciare
alla propria identitagrave e specificitagrave dei quali perograve diffidano moltissimo percheacute si
dimostrano ostili nei loro confronti
Dal punto di vista storico la prima cosa da chiarire in merito agli ldquozingarirdquo281 egrave che
essi sono presenti da secoli in Europa prima ancora che nascessero molti Stati
europei282 La loro presenta egrave documentata al XV secolo eppure sono presentati
allopinione pubblica come ldquostranierirdquo283 tutti nomadi senza patria senza identitagrave e
quindi ldquoospiti indesideratirdquo284 Mediante questi assunti si nega la loro presenza
storica sul territorio e si nega loro il merito di una tutela della loro identitagrave e della loro
cultura presentandoli come incapaci di fondare una propria nazione e di preservare la
propria cultura Cioegrave privi di un coscienza e di unidentitagrave collettiva Un giudizio
morale che ha una valenza giuridica escludere gli zingari da ogni forma di tutela
La seconda cosa da chiarire quindi egrave che gli zingari hanno una chiara identitagrave
culturale di gruppo ma allo stesso tempo si sentono pienamente appartenenti agli
Stati in cui vivono pur essendovi rinnegati e rifiutati In questo senso essi non si
sono mai autoesclusi dai diritti nazionali ma ne sono stati esclusi percheacute diversi cosa
comprensibilissima per le epoche passate in cui la diversitagrave era considerata un male di
per seacute ma egrave ingiustificata e inaccettabile al giorno doggi soprattuto dalle nuove
generazioni di zingari che si sentono trattati in modo discriminatorio disumano
degradante e persecutorio
Inoltre il loro non avere alle spalle uno Stato nazionale formato da zingari dato che
in Europa il loro numero varia dai 10 ai 12 milioni285 egrave legato alle politiche di 281 Il termine egrave una categoria esogena e comprende Rom Sinti Camminanti ecc ma proprio percheacute egrave una categoria
usata dai gageacute (i non zingari) in modo dispregiativo verso alcuni gruppi sociali ho deciso di usarlo in quanto esso egrave una creazione sociale che veicola tutto un atteggiamento un sentimento una prassi e una legislazione specifica verso gruppi specifici Esso veicola una particolare forma di razzismo vigente in Europa chiamato ldquoantiziganismordquo V L Piasere 2015 Lantiziganismo Macerata Quodlibet Studio Sempre dello stesso autore La stirpe di Cus 2011 Roma CISU I rom dEuropa Una storia moderna 2009 Roma-Bari Editori Laterza L Piasere (a cura di) 1996-2008 Italia romaniacute Roma CISU
282 Piasere 2004283 Ibidem284 Cermel ldquoRom e Sinti cittadini senza patriardquo in Cermel opcit285 Secondo il Consiglio dEuropa Roma and Travellers Division - Committee of Experts on Roma and Travellers
httpwwwcoeintTDG3RomaTravellersDefault_enasp
115
repressione e di dispersione che da secoli le autoritagrave mettono in atto nei loro
confronti286 Quindi date le loro caratteristiche sociali di famiglie allargate e di reti
parentali e diplomatiche molto larghe egrave da ipotizzare che se le autoritagrave non avessero
esercitato nei loro confronti una chiara politica di dispersione territoriale cosa tra
laltro in vigore ancora oggi una politica di persecuzione e una politica di
deziganizzazione dei propri territori gli zingari sarebbero organizzati in uno Stato o
perlomeno in comunitagrave territoriali molto numerose Le comunitagrave disperse ldquoacefalerdquo
sono un prodotto delle politiche di repressione persecuzione discriminatorie e di
dispersione nei loro confronti Dopo ovviamente egrave diventato un fatto culturale un
adattamento alle politiche di dispersione e di tentativo di annientamento una strategia
di sopravvivenza La loro diversitagrave ne decretava lestraneitagrave alla comunitagrave erano visti
e lo sono ancora come ldquostranierirdquo e ciograve come si egrave visto nei capitoli precedenti e
come dimostra la storia si traduceva in ldquoincapacitagrave giuridica degli estranei a quella
comunitagraverdquo287 ossia di ldquoospiti indesideratirdquo288 da cacciare in malo modo
273 Diritti culturali
Come abbiamo visto nelle vecchie democrazie europee gli zingari sono rinnegati e
dichiarati stranieri ldquonon desiderabilirdquo il che ha effetti giuridici pesanti su di loro a
livello nazionale Dato che abbiamo visto il trattamento riservato agli ldquostranierirdquo
possiamo da subito capire in che condizioni giuridiche sociali economiche e
lavorative si trovino gli zingari considerati nomadi senza patria
Secondo i gageacute il nomadismo degli zingari egrave una scusa per delinquere e vivere per
scelta fuori legge egrave una scusa per vivere per scelta in pessime condizioni segregati
nella miseria e nella disperazione Essere
286 Piasere 2004287 Toniatti opcit p 14288 Cermel op cit p134
116
Nomade non egrave una virtugrave una condizione umana da preservare Nomade non egrave un
salvacondotto che esime dal vivere in condizioni sanitarie decenti Nomade non egrave
una patente che autorizza a campare un piede o anche due al di fuori della
legge289
Le pessime condizioni in cui vivono gli zingari sono attribuite al loro innato
nomadismo Anzi sono loro che si inventano delle particolari condizioni di vita per
vivere male i nomadi del mondo arabo sono definiti ldquopopolazioni beduine alla
continua ricerca di condizioni di vita sostenibili290rdquo mentre il nomadismo degli
zingari egrave definito ldquogeneticordquo
Per gli Zingari per esempio la mobilitagrave egrave un valore essenziale il nomadismo egrave
nel loro codice genetico e nello spazio dei secoli essi si sono specializzati in
attivitagrave professionali ndash come lavorazione di metalli (stagnai calderai)
allevamento di cavalli e cosigrave via ndash funzionali al loro stile di vita Gli Zingari sono
talmente identificati col nomadismo che spesso sono da noi chiamati direttamente
col termine di nomadi291
Inoltre il nomadismo degli zingari egrave un pericoloso per lumanitagrave ltlt [hellip] quei campi
non sono un diritto [hellip] Sono campi discarica di umanitagrave [] un fastidio o un
pericolo per chi ci vive accantogtgt292 Mentre tutti gli esseri umani normali mettono in
atto la mobilitagrave per cercare ldquocondizioni di vita sostenibilirdquo gli zingari si inventano
lavori per mettere in atto una vita insostenibile pericolosa per lumanitagrave Il
nomadismo degli zingari che sarebbe una fattore genetico si scontra con la logica
degli Stati che ldquodiffidano del nomadismo e cercano di stabilizzare spesso a forza i
popoli che lo praticanordquo293
289 Fero 2010290 Menniti Ippolito 2006291 Ibidem292 V nota 74293 Ibidem
117
Tale concezione non tiene conto che molto spesso sono le politiche delle
amministrazioni locali a costringere gli zingari a vivere in tali condizioni creando
loro ldquocampi per nomadirdquo294in cui segregarli per poi magari ldquorimpatriarli percheacute nordquo295
Oppure cacciandoli come animali con lo scopo di ldquoeliminarlirdquo dal proprio territorio296
Ora che non siano nomadi tutti gli zingari egrave un dato di fatto ma anche se fossero
nomadi percheacute il loro nomadismo sarebbe cosigrave problematico dato che lEuropa stessa
si regge sul ldquonomadismordquo Percheacute la loro mobilitagrave egrave percepita cosigrave negativamente
La risposta a queste domande la si trova nei paragrafi affrontati sopra ossia
lideologia di Stato basata sul concetto di ldquopurezza etnicardquo In Europa vige un
concetto di Stato-nazionale che non egrave basato su un concetto di Stato-civile o di diritto
basato sulla convivenza paritaria tra comunitagrave culturalmente diverse In Europa egrave in
vigore un concetto di Stato etnico che ha delle ricadute giuridiche molto pesanti per
gli zingari297
Di fatto perograve pur tentando di liberarsene con ogni sorta dazione gli Stati non sono
riusciti a liberarsi totalmente degli zingari e ciograve ha fatto sigrave che tentassero di normare
il fenomeno in qualche maniera Anche ligrave dove non esistono esplicite norme rivolte
agli zingari si usano norme che di fatto colpiscono loro maggiormente
Le norme che vietano la mendicitagrave e il nomadismo sono un chiaro elemento di
continuitagrave storica con il Medioevo298 Emerge cioegrave che egrave ancora attuale la ldquologica
criminalizzatrice del nomadismordquo299 che catapulta gli zingari nella terra di nessuno o
meglio in nessuna terra
294 Si vedano le varie Leggi regionali a partire dagli anni ottanta che mirano a tutelare il diritto al nomadismo attraverso la creazione di campi per nomadi
295 Vedi nota 74296 V il rapporto della Polizia Locale di Milano Servizio Unitagrave Specialistiche Unitagrave Problemi del Territorio Campi
nomadi insediamenti abusivi aree ed edifici dismessi del 15 marzo 2013 297 Pezzutto 2012 Kymlicka op cit298 Piasere 2004 Cermel op cit 299 Cermel op cit p 144 le due maggiori democrazie europee Francia e Gran Bretagna risultano essere tra le
maggiori persecutrici degli zingari
118
In Italia la situazione degli zingari segue la secolare prassi persecutoria vigente in
Europa occidentale nei loro confronti
considerati stranieri per la diversitagrave di lingua e per lo stile di vita messi al bando
gli ldquozingarirdquo sono oggetto di persecuzioni da parte delle autoritagrave degli stati e di
quello italiano dopo il 1861 Lo stato di diritto e nazionale italiano al pari di
quello francese adotta nei confronti dei Rom un atteggiamento che da un lato
nega il riconoscimento giuridico della loro identitagrave sia pur negativamente
dallaltro utilizza contro di loro la normativa che reprime la mendicitagrave e il
vagabondaggio e li sottopone alla discrezionalitagrave dei provvedimenti amministrativi
e di polizia Gli ldquozingarirdquo perciograve non sono soggetti a leggi specifiche ma sono
ben presenti nelle circolari del Ministero degli Interni e negli atti dei processi in
cui sono coinvolti Egrave diffusa tra i funzionari di Pubblica sicurezza tra i giudici e
tra gli avvocati una cultura cultura criminologica che trova nellopera di Cesare
Lombroso Luomo criminale la conferma dei pregiudizi razziali nei confronti dei
Rom e contribuisce a diffondere limmagine del delinquente nato Laccattonaggio
egrave il reato piugrave frequentemente contestato ai Rom in Italia come in tutto il mondo
occidentale la mendicitagrave egrave severamente sanzionata percheacute sinonimo di deviazione
e pericolositagrave sociale300
Le fonti e le prassi ci fanno notare che la secolare persecuzione degli zingari non egrave
terminata sono ancora considerati pericolosi deviati sociali delinquenti per nascita
Gli zingari non sono percepiti come persone a cui vengono negati gli elementari
diritti fondamentali ma sono percepiti come ldquoun problema dordine pubblico digiene
e di sicurezza [hellip] Un problema che[] [viene] enfatizzato da alcuni mezzi di
comunicazione come un emergenza da risolvere con misure drastiche[]rdquo301
Ossia ancora oggi in Italia il ldquoproblema zingarirdquo non egrave risolto e la questione viene
lasciata alla gestione delle amministrazioni locali che risolvono ldquoil problemardquo con
sgomberi ordinanze che pare aderiscano ad una ldquoisterica campagna mediatica contro
300 Cermel op cit p146 147301 Ibidem p 147
119
i romrdquo che viene legittimata mediante una presunta pericolositagrave sociale
artificialmente costruita302 recuperando lantico concetto di nomadismo che rievoca
ldquolimmagine dello ldquozingarordquo errante senza patria senza radice nemico della societagrave
civile [][ da segregare in ldquocampi nomadirdquo] che assumono la natura di un ghetto in
cui tenere ristretti gli ldquozingarirdquo per impedire loro di nuocererdquo303
Le pagine di Maurizio Cermel ci forniscono tantissimi punti di riflessione Ma
andiamo per ordine Innanzi tutto emerge che nellimmaginario collettivo e nelle
prassi governative sia a livello locale che centrale non sia percepito come illecito
non applicare nei confronti degli zingari le tutele costituzionali e internazionali
previste per tutti coloro che sono sottoposti alla giurisdizione dello Stato
Come emerge dalla riflessione di Cermel il tema dellequazione
zingaro=nomade=deviante=pericoloso sociale egrave di stretta attualitagrave Il suo ripristino
risale agli anni 80 quando gli enti territoriali iniziano a regolamentare il nomadismo
fino a quel momento affrontato con ordinanze municipali Il recupero del concetto di
nomade per iniziativa delle regioni egrave ambiguo
Le Regioni iniziano ad emanare leggi regionali che ldquotutelanordquo il nomadismo e la
cultura degli zingari mediante listituzione di ldquocampo nomadirdquo autorizzati dove
possono fermarsi gli zingari nomadi senza tener conto dei loro legami famigliari o di
parentela Apparentemente e dichiaratamente le norme nascono per colmare il vuoto
legislativo a livello nazionale Il che ci indica in che modo viene recuperato il
concetto di nomadismo esso viene recuperato nella sua forma dispregiativa di origine
romantica come sinonimo di errante pericoloso socialmente ma soprattutto senza
patria Cioegrave gli zingari essendo nomadi sono privi di patria e quindi fuori da ogni
tutela costituzionale e internazionale Di fatto perograve la legge regionale non colma un
vuoto ma vuota lart 2 della Costituzione che ldquoriconosce e garantisce i diritti
inviolabili dellrsquouomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la
302 Ibidem nota 48303 Ibidem p 147
120
sua personalitardquo costringendo le persone a vivere in comunita che si formano a partire
dalla volontagrave delle autoritagrave locali Gli zingari vengono privati delle tutele formali
previsti dalla Costituzione per non parlare poi dellarticolo 3 co 2 che prevede
lobbligo per lo Stato di rendere sostanziale tale diritto in quanto ldquolimitando di fatto la
liberta e lrsquoeguaglianza dei cittadini impediscono il p ieno sv iluppo della persona
umana e lrsquoeffettiva partecipazione di tutti i lavoratori allrsquoorganizzazione politica
economica e sociale del Paeserdquo Ora come abbiamo visto sopra la Corte
Costituzionale riconosce anche agli stranieri i diritti riconosciuti dallart 2 della
Costituzione ma le autoritagrave locali non ne tengono assolutamente conto Del resto ciograve
egrave in linea con lidea che si ha dello zingaro sia esso cittadino o straniero essendo
nomade non ha patria egrave pericoloso deviato da porre sotto stretta sorveglianza Una
sorta di pirata ruspante a cui sparare a vista
Il concetto di nomadismo viene recuperato sigrave come categoria da ldquotutelarerdquo ma nel
senso di mettere sotto custodia nei campi al fine di evitare che ldquoziganizzinordquo tutto il
paese Infatti i campi sono nati come luoghi dove gli zingari potevano fermarsi per
non incorrere delle ordinanze di sgombero dei sindaci poi sono diventati gli unici
posti dove gli zingari potevano fermarsi Le leggi regionali sono usate dalle
amministrazioni locali per impedire agli zingari di praticare il nomadismo e di gestire
il problema zingari in modo piugrave discrezionale possibile Nei campi nomadi sono
stipati sia gli zingari nomadi che quelli sedentarizzati
Quindi il sistema dei campi ovviamente si rivela insufficiente per accogliere gli
zingari presenti sul territorio Inoltre essendo pensati come nomadi i campi
dispongono di strutture igienico - sanitarie insufficienti condizioni di vita adeguate
della dignitagrave umana Ciograve costituisce il presupposto per smantellare il campo per
ragioni di ldquoordine pubblicordquo e di ldquoigiene socialerdquo304 in quanto esso non garantisce piugrave
304 Jovanovic 2012
121
neacute la sicurezza pubblica neacute la pari dignitagrave sociale305 agli zingari
Ciograve egrave strettamente legato allarticolo 6 della costituzione che ldquotutela con apposite
norme le minoranze linguisticherdquo anche nel caso in cui i membri del gruppo
minoritario parlassero esclusivamente una lingua diversa da quella italiana306
Infatti ldquolappositardquo norma che tutela le minoranze linguisticherdquo la legge 482307 del
1999 egrave stata approvata in Italia ma da essa egrave stata esclusa la lingua degli zingari il
romaneacutes Come fa notare Cermel
Egrave importante ricordare che [hellip] il testo della proposta di legge n 169 sulla tutela
delle minoranze linguistiche ndash presentata il 9 maggio 1999 alla Camera dal
deputato Corleone- prevedeva art1 che fossero tutelate tra le altre anche la
lingua e la cultura della popolazione di ldquoorigine zingarardquo Il testo approvato in
sede di commissione referente disponeva invece art 2 co2 che ldquoLa Repubblica
adotta altresigrave a favore delle comunitagrave Rom e Sinte presenti sul territorio italiano
misure di particolare tutela adeguata alle loro peculiari caratteristiche storico-
culturalirdquo [hellip] dal testo finale trasmesso al Senato e approvato in via definitiva
scompare ogni riferimento sia alla popolazione di ldquoorigine zingarardquo sia ai Rom e
Sinti La tutela delle comunitagrave Rom e Sinte in ragion delle particolari
caratteristiche della loro condizione sociale e culturale avrebbe dovuto essere
oggetto di una specifica disciplina legislativa308
Quindi il primo vero tentativo di riconoscimento positivo della specificitagrave degli
zingari egrave liquidato dal legislatore senza preoccuparsi neacute ldquodellincoerenza [della
norma] [] rispetto al dettato della costituzionale[neacute] della ratio della stessa leggerdquo309
neacute degli obblighi internazionali previsti dalla Carta europea delle lingue regionali o
minoritarie310 che allart 1 coc prevede la tutela anche delle ldquolingue sprovviste di
305 Cermel opcit P 156306 Ibidem p150307 LEGGE 15 dicembre 1999 n 482 Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche (GU n297 del
20-12-1999 ) entrata in vigore della legge 4-1-2000308 Cermel opcit P 151 -152309 Ibidem 152310 Carta europea delle lingue regionali o minoritarie Adottato dal Consiglio dEuropa a Strasburgo il 5 novembre 1992
122
territoriordquo311 neacute in ottemperanza della Carta dei diritti fondamentali dellUnione
Europea che allart 22 riconosce il diritto alla diversitagrave culturale religiosa e
linguistica neacute rispetta gli obblighi sottoscritti nel Patto sui DCP312 che riconosce alle
minoranze tale diritto e nonostante lopinione pubblica sia convinta che
Il diritto ad usare una lingua regionale e minoritaria nella vita sia pubblica che
privata rappresenta un diritto inalienabile dellrsquouomo previsto giagrave nel Patto
internazionale sui diritti civili e politici adottato e aperto alla firma a New York il
19 dicembre 1966 Tale diritto egrave ormai parte integrante di tutti gli standard
internazionali in materia di diritti dellrsquouomo e delle minoranze313
Con la legge 482 il legislatore non solo ha escluso la lingua degli zingari delle lingue
tutelate ma ha anche adottato criteri molto rigidi per poter avanzare domanda di
riconoscimento come per esempio il criterio della storicitagrave (art 3 co2) che di fatto
prevede il riconoscimento delle lingue territorializzate e il criterio territoriale legato
al peso demografico che prevede il diritto di avanzare richiesta di riconoscimento
solo se la proposta viene dal 15 dei cittadini residenti nel territorio e iscritti nelle
liste elettorali314 In realtagrave al terzo comma dellart 3 ci sarebbe anche la previsione di
riconoscere le minoranze distribuite su territori diversi ma la richiesta di
riconoscimento egrave comunque previo possesso della storicitagrave ovvero stanzialitagrave e
egrave entrata in vigore il 1ordm marzo 1998 quando egrave stata ratificata da almeno cinque stati Disponibile su httpwwwcoeintenwebconventionsfulllist-conventionstreaty148_coeconventions_WAR_coeconventionsportlet_languageId=it_IT LItalia che ha sottoscritto la carta il 27 giugno 2000 ma non lha ancora ratificata e sembrerebbe essere prossima alla ratifica informazione disponibile su httpwwwcoeintenwebconventionsfull-list-conventionstreaty148_coeconventions_WAR_coeconventionsportlet_languageId=it_IT visitato il 25 NOV 2015311 Pur non avendola ancora ratificata lItalia avrebbe comunque lobbligo costituzionale di applicare in automatico tale
Convenzione dato che essa egrave una norma internazionale alla quale lordinamento giuridico italiano dovrebbe conformarsi secondo lart 10 co 1 della Costituzione italiana
312 Adottato dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 1966 Entrata in vigore internazionale 23 marzo 1976Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzione in Italia dati con legge n 881 del 25 ottobre 1977 (Gazzetta Ufficiale n 333 del 7 dicembre 1977) Data della ratifica 15 settembre 1978 (Gazzetta Ufficiale n 328 del 23 novembre 1978) Entrata in vigore per lItalia 15 dicembre 1978313 Articolo tratto da httpwwweunewsit20150316lingue-3197631976 visitato il 25 Nov 2015314 Ovviamente se continuano ad essere espulsi da proprio territorio non possono essere iscritti nelle liste elettorali
dato il requisito di residenza per potervi accedere
123
previo essere compresi nellelenco delle lingue riconosciute allart 2 nella stessa
legge Rispetto alla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie la legge 482
lascia fuori le minoranze linguistiche ldquosprovviste di territoriordquo Inoltre la Legge non
definisce il concetto di ldquominoranze linguistiche storicherdquo non cegrave una definizione di
quanti anni siano necessari percheacute una minoranza linguistica sia definita ldquostoricardquo
Quindi comparando la mancata volontagrave di tutelare giuridicamente gli zingari le
politiche dei ldquocampi nomadirdquo che di fatto destoricizzano la presenza degli zingari sul
territorio e negano che vi siano zingari cittadini italiani sommata alle politiche di
sgombero e di tentativo di detziganizzazione del territorio sfociato nella
ldquoDichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunitagrave
nomadi nel territorio delle regioni Campana Lazio e Lombardiardquo315 proclamato dal
Governo possiamo dire che gli sgomberi continui degli zingari il costringerli a
spostarsi in continuazione ha lo sopo di impedire che comunitagrave di zingari si insedino
stabilmente sul territorio e possano rivendicare qualche diritto
Ed egrave da leggere in questo senso anche linizio di abrogazione delle leggi regionali Per
esempio per la legge regionale del Veneto n 541989 nel 2006 si propose di
abrogarla per ldquomancata applicazionerdquo316 la legge regionale n 77 del 22 dicembre
315 DPCM del 21052008 reperibile su httpwwwinterniit ldquoDichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunitagrave nomadi nel territorio delle regioni Campagna Lazio e Lombardiardquo
316 Cermel op cit p 155 nota 67 progetto di legge n 115 del 19 gennaio 2006 ldquoabrogazione della legge regionale 22 dicembre 1989 n 54 (interventi a tutela della cultura dei rom e dei Sinti)rdquo A tale proposito nel 2007 il Consigliere regionale Raffaele Zanon ha ripresentato il 22 febbraio 2007 un progetto di abrogazione della legge 54 il progetto di legge n 222 ldquoregolamentazione e disciplina degli interventi sulla presenza delle popolazioni nomadi sul territorio venetordquo definita dallAssoziazione Sucar Drom ldquolegge egrave assimilabile per le norme contenute alle leggi razziali In pratica si vogliono imporre regole discriminanti e si codificano una serie di obblighi e di doveri per le famiglie giagrave segregate nei cosiddetti ldquocampi sosta attrezzatirdquo che non sarebbero mai imposti ad altri CittadiniLa lista delle discriminazioni egrave lunga ma segnaliamo che con questa legge (articolo 2 comma 6) i Sinti e i Rom perdono il diritto alle prestazioni pubbliche compreso il servizi sanitario nazionale se non adempiono esattamente agli obblighi di legge Proviamo a simulare un caso se io Cittadino italiano appartenente alle minoranze Sinte o Rom infrango il Codice della Strada ad esempio parcheggio la mia auto in divieto di sosta oltre alla sanzione uguale a quella comminata a tutti i Cittadini Italiani avrograve come pena accessoria la perdita del diritto di usufruire delle prestazioni del medico di famigliardquo Articolo del 25 aprile 2008 disponibile suhttpsucardromblogspotit200804veneto-abrogate-la-legge-regionalehtml Per ciograve che concerne i progetti di legge per labrogazione delle legge regionale 54 si veda httpwwwconsigliovenetoitcrvportalpageContainerjspn=37ampp=37ampc=11ampe=151ampt=0ampt=ampkey=342 httpwwwconsigliovenetoitcrvportalpageContainerjspn=37ampp=37ampc=11ampt=0ampe=151ampkey=730 Legge regionale 22 dicembre 1989 n 54 (BUR n 701989) egrave disponibile su httpwwwconsigliovenetoitcrvportalleggi198989lr0054html
124
1989 della regione Lombardia che prevedeva ldquoAzioni regionali per la tutela317 delle
popolazioni appartenenti alle etnie tradizionalmente nomadi e seminomadirdquo egrave stata
abrogata in quanto definita ldquouna legge inutile percheacute inapplicata e se fosse stata
applicata sarebbe dannosa percheacute figlia di quel buonismo che ha creato danni enormi
alla sicurezza dei nostri cittadinirdquo318 Egrave da notare che labrogazione della legge n 77
si inserisce nel quadro dellrdquoemergenza Romrdquo proclamata dal Governo il 2 maggio
2008 e la proposta di abrogare la legge che tutela i Rom egrave di due mesi dopo del 8
luglio dello stesso anno
In ogni casi le leggi regionali vengono applicate in modo distorto e da ldquonorme a
favore della popolazione romrdquo si sono trasformati in norme di discriminazione in
quanto ltlt i ldquocampi nomadirdquo prima soluzioni temporanee si sono trasformate in
soluzioni definitive ed uniche alternative abitative per i Sinti e i Rom italiani che
venivano cacciati da un territorio allrsquoaltrogtgt319 ghetti e zoo umani che di fatto fanno
vivere male sia gli zingari che la popolazione che li circonda percheacute ltltI ldquocampi
nomadirdquo ricordano sempre piugrave da vicino i campi di concentramento moltissime
persone sono costrette a vivere gomito a gomito in spazi ridottissimi le condizioni
igieniche sono spesso pessime e la rumorositagrave generale di solito piuttosto forte
disturba anziani neonati ammalati Inoltre sono situati in prossimitagrave di discariche
cimiteri depuratori impianti industrialihellip in aree dove mai si penserebbe di costruire
delle case In molti casi sono situati su terreni inquinatigtgt320
Emerge con chiarezza che la categoria discriminante egrave il nomadismo Cioegrave cegrave un
totale rovesciamento della ratio della prima legge che tenta di tutelare gli zingari con
esse si impedisce loro sia il nomadismo che il concreto mescolamento con la societagrave
maggioritaria Li si costringe a ldquosedentarizzarsirdquo in strutture non degne della dignitagrave
317 Corsivo mio318 Cermel op cit p 155 nota 67319 Assoziazione Sucar Drom testo disponibile su httpsucardromblogspotit200804veneto-abrogate-la-legge-
regionalehtml 320 Ibidem
125
umana in cui vengono stipati senza tener conto di nessuna delle loro esigenze
relazionali famigliari e parentali Li si segrega in luoghi che impediscono ogni
miglioramento sociale e li si incolpa di essere la causa del proprio male percheacute
ldquonomadirdquo zingari di nascita Quindi il nomadismo viene usato come elemento per
discriminare nella misura in cui zingaro=nomade=non cittadino=senza patria Ciograve ha
portato a un tentativo di dimostrare che gli zingari non sono piugrave nomadi da parte di
coloro che vorrebbero che anche agli zingari fossero riconosciuti i diritti universali
del umanitagrave senza rendersi conto che di fatto anche loro ledono con la politica del
dimostrare che non sono piugrave nomadi ancora una volta lidentitagrave e la personalitagrave di
coloro che praticano magari periodicamente il nomadismo Anche questa egrave una
chiara inadempienza agli obblighi internazionali previsti dallart 27 del Patto sui
DCP del divieto di segregazione del divieto di discriminazione razziale del divieto
di tortura e trattamenti inumani e degradanti del divieto di genocidio principi e
norme sottoscritte dallItalia
La prima cosa che emerge dal dibattito pro-zingari egrave che tutti cercano di mostrare che
gli zingari non sono piugrave nomadi E questo in alcuni casi egrave vero ma in altri no ma il
voler dimostrare che gli zingari non sono piugrave nomadi egrave strettamente legato a ciograve che
abbiamo detto nei capitoli precedenti in merito allontologia dei componenti della
maggioranza degli Stati Lessere nomadi secondo i gageacute egrave segno tangibile della loro
impurezza etnica321 la loro infedeltagrave allo Stato elemento come abbiamo visto
percepito come essenziale per la preservazione dello stesso322 e la loro non solidarietagrave
con lo esso (art 2 Cost)
Ora che alcuni zingari pratichino e rivendichino il loro diritto al nomadismo egrave un
dato di fatto ma il loro nomadismo non egrave sinonimo di randagismo a meno che gli
Stati non abbiano negato loro la cittadinanza a causa delle vicende storiche tra Stati
321 Piasere 2015 il nazismo infatti giustificograve il loro sterminio proprio sulla base del fatto che la loro erranza fosse causa della loro degenerazione razziale e quindi andavano sterminati per mancanza di purezza etnica322 Avenia opcit Come abbbiamo visto gli stranieri sono ontologicamente diversi e ciograve egrave motivo della loro discriminazione pur avendo alle spale uno Stato il loro emigrare possiamo dire che gli Stati lo leggono come infedeltagrave verso il proprio Stato di appartenenza che viene punito con la negazione dei diritti nazionali
126
essi hanno sempre alle spalle uno Stato al quale dimostrano piena fedeltagrave e piena
solidarietagrave Per esempio un tempo assolvevano allobbligo di leva in Italia ciograve
avviene ancora oggi anche quelli che erano nomadi Partecipano alla vita politica
economica e culturale dello Stato quando viene loro permesso e ciograve avviene anche
quando sono allestero per motivi economici o famigliari Per esempio mio nonno
durante la guerra nei Balcani ha organizzato tra coloro che non hanno partecipato
alla guerra direttamente per obiezione di coscienza o percheacute non erano idonei per etagrave
avanzata o inabilitagrave fisica una raccolta fondi per mandare a ldquocasardquo camion pieni di
alimenti e medicinali quando viene loro permesso di lavorare regolarmente pagano
le loro tasse come tutti gli altri cittadini Quando non si tratta di apolidi di fatto resi
tali tagli Stati gli zingari europei hanno tutti uno Stato alle spalle anzi molto spesso
ne hanno piugrave di uno Molto spesso gli zingari nomadi hanno due o tre cittadinanze
europee Altro che popolo senza patria Come fa notare giustamente Cermel la Patria
culturale degli zingari egrave lEuropa intera Gli zingari sono cittadini delle democrazie
europee E il loro praticare il nomadismo egrave la piena realizzazione di quelli che sono i
principi su cui si fonda lEuropa libertagrave di movimento di cose persone e idee non
discriminazione e uguaglianza tra i popoli323 Questi principi sono dichiarati come
base della democrazie europee ma sembrano non essere validi per gli zingari proprio
percheacute nei loro confronti vige una storica propaganda demonizzante e disumanizzante
che li presenta come ldquostranierirdquo rispetto ai popoli europei324 Il ldquoproblemardquo degli
zingari egrave quello di non essere un popolo nazionale ma transnazionale325
La maggior parte degli zingari ha parenti sparsi in tutta Europa ciograve egrave dovuto un po
alle vicende storiche che hanno visto modificare i vari confini nazionali ai continui
bandi e sgomberi forzati326 delle loro strategie matrimoniali delle loro caratteristiche
323 Il Trattato sul funzionamento dellUnione Europea (TFUE) del 2007 Trattato dellunione europea (Trattato di Maastricht) del 1992 e la Carta dei diritti fondamentali dellUnione Europea del 2000 che formano una sorta di diritto costituzionale europeo324 Piasere 2004 325 Cermel op cit326 Piasere et al opcit Fassanelli 2011
127
professionali e del loro rivendicare il diritto alla mobilitagrave sociale umana economica
e culturale Cioegrave il nomadismo di coloro che lo praticano non egrave legato a qualche
strana forma di indemoniamento egrave semplicemente un prodotto storico che li ha spinti
alla ricerca di un ldquoambienterdquo e delle ldquorisorserdquo che consentissero e che consentono
alla persona di sopravvivere alle persecuzioni e ai vari mutamenti politici ed
economici che si verificavano in Europa di migliorare le proprie condizioni umane
di migliorare le proprie condizioni economiche di crearsi delle relazioni affettive e
sociali ecc che come si vede sono tutte cose di cui vanno in cerca anche i gageacute Solo
che se lo praticano i gageacute egrave un diritto se lo praticano gli zingari egrave un delitto
combattuto con lo sgombero contro cui come fa notare il Consiglio dEuropa gli
zingari non hanno diritto di ricorrere in giudizio
La commissione europea contro il razzismo e lrsquointolleranza chiede che lItalia
garantisca ai rom la possibilitagrave di contestare lrsquoordine di sgombero di sfratto
davanti a un tribunale
Bisogna fare di piugrave Per i rom A dirlo egrave lrsquoEcri la commissione europea contro il
razzismo e lrsquointolleranza del Consiglio drsquoEuropa[] Il nostro paese nonostante
alcuni passi avanti non garantisce ancora ai Rom tutti i loro diritti rileva la
commissione Che poi spiega che dal febbraio 2012 lrsquoItalia ha fatto qualche passo
avanti ma il processo che deve portare al pieno rispetto dei diritti dei Rom egrave
lento
In particolare si punta il dito sul fatto che le autoritagrave italiane non abbiano ancora
introdotto misure per assicurare ai Rom colpiti da ordini di sgombro i diritti
garantiti agli altri cittadini Diritti che dovrebbero prevedere la possibilitagrave di
contestare lrsquoordine di sgombero di sfratto davanti a un tribunale e la possibilitagrave
di accedere a un luogo dove poter abitare Ma secondo lrsquoEcri questo non egrave stato il
caso neanche per gli sgomberi effettuati nel luglio del 2014327
327 Romano 2015
128
Il riferimento egrave a dei diritti civili previsti dalla Costituzione italiana art 13 ldquoLa
libertagrave personale egrave inviolabilerdquo art 14 ldquoIl domicilio egrave inviolabilerdquo art 24 ldquoTutti
possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimirdquo Ovvero
gli zingari di fatto siano essi cittadini o stranieri non godono dei diritti fondamentali
di cui godono tutti i cittadini percheacute il sistema politico e giuridico glielo
impedisce328 Il che egrave in violazione anche dellart 13 della CEDU che prevede per
ldquoogni personardquo il ldquodiritto a un effettivo ricorsordquo art 14 comma 1 del Patto sui diritti
civili e politici ldquoTutti sono uguali dinanzi ai tribunali e alle corti di giustiziardquo
Infatti lo ldquoscontrordquo tra le rivendicazioni degli zingari nomadi e lideologia di Stato
nazione basato sullomogeneitagrave etnica ha un effetto giuridico preciso sugli zingari un
riconoscimento giuridico di discriminazione e di repressione In Europa da secoli egrave
in vigore nei confronti degli zingari un riconoscimento giuridico in alcuni casi
formale in altri consuetudinario in altre ancora mascherato da innocue leggi regionali
o amministrative caratterizzato da repressione politiche di assimilazione forzata
politiche di sterminio fisico e di genocidio culturale329 che purtroppo egrave ancora vivo e
vegeto nonostante i numerosi richiami e raccomandazioni da parte degli organi
europei e internazionali330 ma che non ha ancora ottenuto un riconoscimento come
tale In particolare come emerge dalla ricerca europea MigRom331 la situazione degli
zingari in Italia egrave molto grave Infatti in Italia la politica verso gli zingari egrave basata
prevalentemente sugli sgomberi forzati che avvengono in modo scientifico come
mostra la tabella che segue alla pagina successiva Essa infatti riassume le azioni
messe in atto dalla Pubblica Amministrazione di Milano nei confronti degli zingari
nel 2013
Come si vede dalla suddivisione della tabella in ldquoAttivitagrave svolte nei campi nomadi
autorizzati e negli insediamenti abusivirdquo e ldquoAllontanamenti di carovane nomadi 328 Cerme po cit329 Piasere op cit Pontrandolfo 2014 per il concetto di ldquoriconoscimento discriminatorio e repressivordquo v Toniatti
opcit330 Rizzin2006 Rizzin e Tavani 2009331 Ricerca europea in corso giagrave cit
129
insediatesi abusivamenterdquo che siano autorizzati o no i campi vengono smantellati
Inoltre si noti che sono state allontanate dal territorio ldquo730 autovetturerdquo di zingari
Ovvero non solo vengono allontanati e sgomberati da aree su sui si insediano con
qualche ldquomanufattordquo abitativo per usare le parole riportate nella tabella ma vengono
cacciati anche quando sono semplicemente fermi in macchina
Attivitagrave svolte nei campi nomadi autorizzati e negli insediamenti abusivi
- 101 SGOMBERI (76 in edificiaree demaniali e 25 in edificiaree di proprietagrave privata
- 667 MANUFATTI ABBATTUTI (case in muratura baracche tende rifugi di fortuna)
- 2000 CIRCA LE PRESENZE STIMATE negli insediamenti sgomberati
- 720 ADULTI E 250 MINORI EFFETTIVAMENTE ALLONTANATI
- 150 PERSONE CIRCA hanno accettato di essere ospitate presso strutture comunali
- 68 DENUNCE ALLAG D p r 3082001 ndash cp
Allontanamenti di carovane nomadi insediatesi abusivamente
- 88 ALLONTANAMENTI (tutti effettuati da aree pubbliche)
- 791 ROULOTTECAMPER ALLONTANATI
- 730 AUTOVETTURE ALLONTANATE
-3000 PERSONE CIRCA ALLONTANATE
- 67 CONTESTI EFFETTUATI (per violazione os 40088 ldquodivieto di campeggio in pubblica
viardquo)
- 1 VEICOLO SEQUESTRATI
- 1 ACCOMPAGNAMENTOFERMO DI PG
-1 DENINCIA ALLAG IN STATO DI LINERTA
FONTE TABELLA rapporto annuale ldquoCAMPI NOMADI ndash INSEDIAMENTI ABUSIVI ndash AREE ED EDIFICI
DISMESSIrdquo della realizzato ad opera della Polizia Locale di Milano Servizio Unitagrave Operative Specialistiche Unitagrave
problemi del Territorio Milano 15 marzo 2013 7deg ed
Cioegrave a partire dagli anni 80 a fianco delle leggi regionali332 che tutelano il ldquodiritto 332 La prima legge regionale egrave quella del Veneto1984 16 agosto Regione Veneto LR n 41 Interventi per la tutela
della cultura dei Rom Lultima egrave quella del Piemonte2000 presentata il 14 giugno 2000 Regione Piemonte proposta di LR n 61 Disciplina degli interventi diretti alle popolazioni nomadi anche la Lombardia aveva la
130
nomadismo e la cultura dei Rom e dei Sintirdquo sorgono ordinanze dei sindaci che
vietano il ldquocampeggio in via pubblicardquo333 che di fatto impediscono il nomadismo e
obbligano gli zingari a vivere nei miseri ldquocampi nomadirdquo costruiti dai gageacute
amministrati dai gageacute sorvegliati dai gageacute che fanno sgomberare come e quando
vogliono siano essi autorizzati o meno privando di fatto le persone delle libertagrave
personali cosa assolutamente vietata sia dalla Costituzione (art 13 Cost) dal diritto
internazionale (art16 Patto DCP art 5 comma 1 CEDU)
Dagli atti Ottanta ad oggi esplode il ldquoproblema nomadirdquo e si tenta di regolamentarlo
costruendo dei ldquocampi per nomadirdquo al fine di garantire agli zingari il nomadismo di
fatto perograve si impedisce loro di praticare il nomadismo e si tenta di attuare una spinta
assimilazione che ha leffetto di una discriminazione sociale in tutti i settori politico
culturale lavorativo economico ecc e la creazione di un Urbanistica del disprezzo334
che restituisce ai gageacute un immagine di degrado miseria delinquenza e degenerazione
degli zingari immagine che ovviamente legittima qualsiasi discriminazione e abuso
nei loro confronti percheacute si egrave creata ad hoc una propaganda avversa nei loro
confronti Ma ricordiamoci che la ldquodiffamazionerdquo (art 595 cp)335 e la ldquoviolazione
moralerdquo (art13 c Cost) sono reati penale il legislatore egrave pienamente consapevole
del danno dimmagine che puograve derivare agli individui mediante una propaganda
negativa nei loro confronti
Diciamo che la costruzione di campi che comporta la restrizione delle liberagrave degli
individui e che li sottopone a condizioni di vita disumane (sia per le condizioni di vita
materiali in cui sono costretti a vivere sia percheacute molto spesso durante gli sgomberi
propria legge che tutelava i nomadi 1989 12 dicembre Regione Lombardia LR n 77 Azione regionale per la tutela delle popolazioni appartenenti alle etnie tradizionalmente nomadi e seminomadi La legge egrave stata abrogata dallart 14 comma 1 lett b) della lr 8 luglio 2015 n 20 cioegrave dalla Legge Regionale 8 luglio 2015 n 20 Legge di semplificazione 2015 - Ambiti istituzionale ed economico (BURL n 28 suppl del 10 Luglio 2015 ) Il che deve suonare come allarme
333 V tabella 1 al punto ldquoContesti effettuatirdquo334 Brunello1996335 Art 595 del Codice penale italiano libro II titolo XII cap II
131
si verificano episodi di inaudita violenza fisica)336 restituisce alla societagrave dominante
unimmagine talmente negativa degli zingari che associata agli sgomberi motivati da
ragioni di ldquosicurezza pubblicardquo o per motivi ldquoigenico-sanitarirdquo o percheacute sono
abusivi337 costituisce una fortissima propaganda che viola la morale degli zingari in
quanto li sottopone ad una vita materiale degradante che ha come conseguenza la
degradazione dello stile di vita di tutti gli zingari e la condanna della loro identitagrave del
loro modo di vivere e della loro cultura In sostanza i le amministrazioni locali
mediante la politica degli sgomberi dei ldquocampi per nomadirdquo che sono in realtagrave uno
strumento per vietare il nomadismo ma allo stesso tempo strumento di
deziganizzazione tel territorio sottopongono gli zingari ad un trattamento disumano e
degradante cosa che sarebbe assolutamente vietata sia dal diritto nazionale che da
quello internazionale Infatti sia il diritto internazionale che quello nazionale vietano
la ldquoviolenza moralerdquo i ldquodelitti contro lrsquoonorerdquo (diffamazione) (art 13 c Cost art
595 cp) il trattamento ldquoinumano o degradanterdquo (articolo 5 della Dichiarazione
universale dei diritti delluomo articolo 7 del Patto internazionale relativo ai diritti
civili e politici) delle persone
La politica degli sgomberi egrave un comportamento discriminatorio indiretto in ldquoquando
[egrave] una disposizionerdquo che ha ldquoun criteriordquo e ldquouna prassi apparentemente neutrirdquo che
ldquomettono [le] persone di una determinata razza od origine etnica in una posizione di
particolare svantaggiordquo338 egrave un ldquocomportamento indesiderato [hellip] che ha lo scopo [e]
leffetto di violare la dignitagrave della persona e di creare un clima intimidatorio ostile
degradante umiliante e offensivordquo339 che come afferma la sentenza Connors340 e
336 Affronterograve il tema della violenza fisica sugli zingari nellultimo capitolo mediante le testimonianze dei rom vittime dirette di tali fatti
337 Jovanovic opcit338 DIRETTIVA 200043CE DEL CONSIGLIO del 29 giugno 2000 che attua il principio della parita di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dallorigine etnica art 2 paragrafo 2 b)339 Ibidem paragrafo 3340 Corte europea dei diritti delluomo CASE OF CONNORS v THE UNITED KINGDOM sentenza del 27 maggio
2004 su httphudocechrcoeintengi=001-61795itemid[001-61795]
132
come riportato dalle testimonianze degli zingari341 lede gli individui nel loro piugrave
profondo intimo dallidentitagrave allautodeterminazione allintegritagrave fisico-psicologica e
nella dignitagrave e moralitagraveonorabilitagrave
Chi parla di ldquocampi per nomadirdquo non sa affatto cosa sia essere nomadi Se sono
nomadi e si vuole rispettare la loro cultura e il loro modo di pensare il loro modo di
vivere e la loro morale percheacute li si chiude in un ldquocampordquo e non li si lascia liberi di
andare e vivere dove e come vogliono In fin dei conti il diritto al nomadismo egrave un
principio internazionalmente riconosciuto Esso infatti egrave previsto sia dalla
Dichiarazione universale dei diritti delluomo che ricordiamoci contiene i principi
democratici su cui si reggono tutte le democrazie liberaldemocratiche occidentali che
allart 13 prevede che ltlt ogni individuo ha diritto alla libertagrave di movimento e di
residenza entro i confini di ogni statogtgt Tale diritto egrave riconosciuto anche dalla
Costituzione italiana che allart 16 a prevede che
Ogni cittadino puograve circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del
territorio nazionale salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per
motivi di sanitagrave o di sicurezza
Nessuna restrizione puograve essere determinata da ragioni politiche
Che tale diritto sia riconosciuto a tutti gli zingari a prescindere dal loro essere o no
cittadini dello Stato italiano egrave dedotto dalla pronuncia della Corte Costituzionale342
che chiarisce che i ldquodiritti fondamentalirdquo necessari a garantire agli individui la loro
personalitagrave e la loro dignitagrave umana sono garantiti anche agli stranieri Quindi stando
alla normativa internazionale e nazionale che abbiamo giagrave visto il vietare agli zingari
il nomadismo elemento culturale di alcuni gruppi sarebbe una discriminazione
razziale etnica nazionale di nascita ecc cosa assolutamente vietata Ma attenzione
Inoltre la Costituzione come si legge dal sopracitato articolo prevede il divieto di
341 Questo argomento lo affronterograve nellultimo capitolo342 Bonetti op cit
133
discriminazione in ambito di mobilitagrave anche per motivi politici Quindi dato che non
si possono cacciare neacute per motivi culturali etnici razziali si usano le categorie di ldquo
necessitagraverdquo ldquoeccezionerdquo ldquourgenzardquo ldquosanitagraverdquo ldquoincolumitagrave pubblicardquo (artt 13 15 Cost)
che legittimano ogni azione discrezionale della pubblica amministrazione343
Cioegrave il cacciare i nomadi egrave un chiaro attacco al loro modo di vita anche se esprimere
la propria identitagrave e la propria personalitagrave non egrave un reato e il nomadismo non il
nomadismo randagio come lo intendono i gageacute ma il diritto alla mobilitagrave come
strumento di preservazione rinnovamento miglioramento possibilitagrave di relazionarsi
con altri esseri umani che organizzano la vita in modo diverso o simile dal nostro
come strumento di miglioramento non egrave un delitto ma un diritto che gli zingari
nomadi rivendicano
Tale diritto egrave riconosciuto anche dalla sentenza Connors v Regno Unito che ne dagrave sia
una definizione giuridica che una identitaria344 Stando alla definizione giuridica della
Corte il nomadismo egrave un diritto in quanto esso egrave ldquoun abitudine di vita nomade
qualunque sia la [hellip] razza o loriginerdquo delle persone Esso egrave un modo di vivere che
non ha nessun nesso con i mezzi di sostentamento nel senso che non egrave
necessariamente legato ad una professione e per tanto la possibilitagrave di sostare in un
comune egrave intrinseco a tale diritto Dal punto di vista identitario la Corte riconosce
che il ldquoviaggiare fa parte del patrimonio culturale degli zingari e nomadi tradizionali
ed egrave ancora culturalmente importante anche per coloro che viaggiano non piugrave
frequentementerdquo Quindi come giustamente osserva la Corte il periodico
stanziamento o la sedentarizzazione di alcuni non egrave assolutamente da intendersi come
una tendenza universale di perdita di valore sociale e culturale del viaggio Non egrave
assolutamente da intendersi come una rinuncia universale del nomadismo magari
non lo si pratica per tutto lanno e avviene solo periodicamente ma egrave pur sempre
rivendicato come un elemento identitario Per tale motivo le politiche alloggiative per 343 Jovanovic op cit344 Corte europea dei diritti delluomo CASE OF CONNORS v THE UNITED KINGDOM sentenza del 27 maggio
2004 su httphudocechrcoeintengi=001-61795itemid[001-61795]
134
gli zingari vanno distinte fa notare la Corte a seconda che si tratti di zingari nomadi
o zingari sedentarizzati Nel primo caso servono politiche che consentano leffettivo
diritto al nomadismo mediante ladozione di politiche che diano loro la possibilitagrave di
avere spazi dove poter stanziare con le loro roulotte e camper E cosa
importantissima la Corte sottolinea che le azioni delle amministrazioni locali e
soprattuto nazionali devono mettere in atto politiche che legittimino e non
demonizzino il nomadismo
In particolare la politica dei ldquocampirdquo caratteristica speciale dellItalia345 affiancata
alla politica degli sgomberi egrave una precisa politica di disumanizzazione che ha come
scopo e effetto la creazione di una categoria sociale caratterizzata da assenza di
umanitagrave346 che egrave unevidente politica di diffamazione nei confronti degli zingari Cioegrave
lopinione negativa che la gente ha sui rom molto spesso non deriva da unesperienza
diretta con loro ma dalle politiche amministrative che restituiscono alla gente un
immagine estremamente negativa degli zingari mediante la propaganda e la creazione
dei campi che diventano degli zoo umani in cui vivono animali ldquodiscariche di
umanitagrave347rdquo cloache in cui vive la ldquofeccia umana348rdquo Definizioni che colgono a pieno
nel segno percheacute indirettamente dichiarano che le misere condizioni in cui vivono
gli zingari sono il prodotto delle societagrave in cui vivono
Nei confronti degli zingari egrave in vigore da secoli una didattica del disprezzo e della
discriminazione tutte le prassi di antiziganismo disumanizzazione privazione dei
diritti fondamentali segregazione esclusione genocidio sterilizzazioni forzate
assimilazioni forzate sottrazione di figli caccia alluomo349 ecc dimostrano che nei
confronti degli zingari esiste una cultura antizigana che coltiva lodio verso gli zingari
da quando gli individui sono in fasce i bambini vengono allevati per odiare gli
345 Anche questo egrave un risultato emerso dalla ricerca MigRom346 Jovanovic op cit347 V nota 89348 Definizione dellonorevole ed eurodeputato della Lega Nord Gianluca Bonanno trasmissione televisiva Piazza
Pulita offendeva Dijana Pavlovic vicepresidente della federazione Rom e Sinti insieme serba naturalizzata italiana di etnia roma gridandole in faccia che i ldquorom sono la feccia della societagraverdquo
349 Piasere op cit le cronache le politiche e latteggiamento quotidiano che cegrave verso gli zingari Saletti Salsa 2014
135
zingari Lenciclopedia telematica per ragazzi della Treccani dopo aver chiarito che
ldquozingarirdquo egrave sinonimo di ldquonomadirdquo e dopo aver chiarito che il nomadismo egrave nel DNA
degli zingari conclude dicendo che ldquoAttualmente gli Stati diffidano del nomadismo
e cercano di stabilizzare spesso a forza i popoli che lo praticanordquo350
Uno puograve dire che questa non egrave una prova sufficiente puograve essere e me lo auguro ma
io stessa quasi quotidianamente vivo scene di quotidiana didattica antizigana Un
giorno mentre tornavo da Verona con un treno regionale dopo una fermata ad una
stazione il treno riparte poi appena messo il muso fuori dalla stazione frena
bruscamente Tutti abbiamo iniziato ad agitarci percheacute capivamo che era successo
qualcosa di brutto Ad un cero punto vediamo correre in carrozza due zingarelli con il
controllore che li inseguiva e un altro uomo che li bloccava davanti mentre passava il
controllore urlava ldquoAttenzione Ci sono gli zingarirdquo A fianco a me cerano sedute due
madri veneziane che conoscevo di vista percheacute abitiamo nello stesso quartiere con i
loro rispettivi figli un bambino e una bambina tra gli 7 e 10 Erano due bambini
molto vivaci correvano da una parte allaltra della carrozza urlavano salivano con le
scarpe sulle sedie del treno insomma non cera pace E le madri erano pienamente
complici con loro e li lasciavano fare ciograve che volevano e andare dove li pareva Ma al
grido del controllore - ldquoAttenzione Ci sono gli zingarirdquo- hanno intimato ai bambini
di sedersi I bambini che fino a quel momento sembravano divertiti dalla scena
dellinseguimento si sono subito seduti terrorizzati chiedendo alle madri cosera
successo Le madri hanno risposto ldquoci sono gli zingari e il controllore li sta
inseguendo per prenderlirdquo i bambini beata ingenuitagrave hanno chiesto alle madri ldquoma
percheacute li insegue Coshanno fatto Una delle madri ha risposto ldquosono zingarirdquo I
bambini sono rimasti paralizzati e non si sono piugrave mossi
Da questa concezione negativa dello zingaro identificato con il nomade pericoloso
nasce tutta una politica una legislazione magari indiretta visto la miriade di norme
che vietano la discriminazione per motivi etnici razziali ecc che di fatto discrimina
350Menniti Ippolito op cit
136
pesantemente gli zingari Le politiche messe in atto a partire dalle leggi regionali per
risolvere il ldquoproblema zingarirdquo hanno avuto un risultato totalmente contrario rispetto
allobiettivo dichiarato il formale riconoscimento del nomadismo e della cultura degli
zingari si egrave trasformato in discriminazione e oppressione legittimata con la creazione
di luoghi totalmente fuori dal diritto vigente nella societagrave e in cui lamministrazione egrave
libera di fare ciograve che vuole Anche cacciarli via Percheacute no
Come emerge ancora dalla sentenza Connors lo sgombero ha degli effetti devastanti
sugli zingari sia dal punto di vista individuale - come abbiamo visto lede in
profonditagrave la dignitagrave lidentitagrave la personalitagrave lautodeterminazione della persona-
che dal punto di vista della sua identitagrave di gruppo ndash percheacute lo sgombero creando uno
displacement fisico degli individui comporta anche uno sradicamento dei legami
sociali dellindividuo stesso Ossia viene colpita lintegritagrave psicologica e identitaria
della persona Possiamo dire che gli si provoca uno stato di displacement fisico nella
misura in cui le si crea un danno materiale privandola della casa e allontanandolo dal
gruppo in cui vive e un displacement psicologicoidentitario separandolo dalla sua
famiglia o dal suo gruppo di appartenenza Per tale ragione la Corte ritiene che il
margine di discrezionalitagrave ldquotenderagrave ad essere ridotto ogni volta che sia in gioco un
diritto crucialerdquo per lindividuo come per esempio il suo modo di vivere la sua sfera
affettiva identitaria In altre parole ldquolinteresse pubblicordquo usato come strumento di
legittimazione degli allontanamenti forzati deve essere bilanciato con i diritti
fondamentali dellindividuo che comprendono il diritto affincheacute non sia violata la sua
identitagrave la sua intimitagrave la sua autodeterminazione la sua integritagrave psicologica che si
realizzano in uno ldquostile di vita tradizionalerdquo secondo le usanze della comunitagrave di
appartenenza351
La sentenza Connors (2004) e la sentenza Chapman (2001) attraverso le voci dei
ricorrenti fanno emergere la difficoltagrave per i nomadi di trovare un posto dove fermarsi
a causa delle politiche locali basati sugli sgomberi che non danno loro tregua I
351 Cozzi cit in Baldin Zago 2011
137
nomadi vengono allontanati e dispersi oppure vengono rinchiusi in ldquocampi nomadirdquo
con leffetto di un serio rischio di mettere a repentaglio il loro ldquostile di vita
tradizionalerdquo a causa dei continui sgomberi e allontanamenti forzati che hanno
leffetto di disperdere gli individui che fanno parte del gruppo zingari oppure hanno
leffetto di costringerli alla sedentarizzazione mediante una prassi di continua
discriminazione e intimidazione per non dire di terrorizzazione Ossia mediante la
condanna e la persecuzione basata sugli sgomberi si attua una deziganizzazione del
territorio o mediante la dispersione o mediante il far accettare agli zingari il modo di
vivere come dicono i gageacute
Le due sentenze sottolineano lemergere di un interesse internazionale di tutelare i
gruppi minoritari e il loro diritto al rispetto del loro ldquostile di vita tradizionalerdquo In
particolare richiamando la Convenzione quadro per la protezione delle minoranze
nazionali per sottolineare che la mancanza di norme che tutelino le esigenze degli
zingari egrave una violazione da parte delle autoritagrave dellobbligo di tenere in
considerazione le esigenze di quella minoranza
In sostanza sia le prassi persecutorie caratterizzati dalla dispersione che la mancanza
di norme che tutelino i nomadi fanno emergere che gli Stati non sono disposti ad
accoglierli o meglio dichiarano indirettamente gli zingari che loro identificano con
i nomadi ldquoindesiderabilirdquo Il chiaro richiamo della Corte alla ldquonecessitagrave di unazione
a livello nazionale di legittimare il modo di vita nomade come sfida contro il
razziamo e discriminazione contro gli zingari e tutti coloro che vivono ldquoviaggiandordquo
egrave un segno della piena consapevolezza del razzismo che cegrave nei confronti degli zingari
in quanto essi sono considerati apolidi di fatto
Le politiche locali di ldquocampi per nomadirdquo e di continui sgomberi cioegrave il rendere
impossibile praticare il nomadismo e la vita da zingaro ha come effetto una
sedentarizzazione forzata che trasforma le ldquoaree sostardquo in aree di residenza per gli
zingari che di fatto vietano lingresso ai nomadi Ovvero le politiche locali fanno sigrave
che i tutori degli zingari adottino la politica dellantinomadismo percheacute lo
138
considerano il male non accettabile dagli Stati
In realtagrave tra gli zingari vige una naturale divisione che e spesso sottovalutata Le
vicende storiche e le politiche di assimilazione la volontagrave di sedentarizzazione di
alcuni zingari ha dato origine a diciamo cosigrave due correnti di rivendicazioni Quelli
che sono sedentarizzati da piugrave tempo e che sono maggiormente assimilati lottano per
un riconoscimento della lingua e della cultura romaniacute Quelli che sono meno
assimilati che praticano il nomadismo stagionale o che vengono da paesi in cui
hanno vissuto in quartieri composti da zingari o che comunque conservano ancora
intatta la loro cultura non lottano per il riconoscimento ma rivendicano il diritto a
non essere discriminati per il fatto di essere zingari Entrambe perograve sono da
considerare ldquominoranze militantirdquo352 nella misura in cui rivendicano la cessazione di
condizioni giuridiche sociali ed economiche di svantaggio I primi perograve hanno dei
ldquofini intermedirdquo353 nel senso che lottano per il riconoscimento formale della loro
lingua e cultura I secondi lottano per un ldquofine minimordquo354 nel senso che come si
diceva sopra chiedono la non discriminazione nei loro confronti Ossia coloro che
chiedono la non discriminazione nei loro confronti nel mondo dei gageacute hanno in
realtagrave unidentitagrave di seacute molto forte Infatti le loro strutture comunitarie sono
assolutamente autonome dal punto di vista giuridico dal punto di vista riproduttivo
dal punto di vista culturale dal punto di vista legislativo le due cose di cui non hanno
controllo sono la sanitagrave totalmente in mano ai gageacute e leconomia parzialmente in
mano ai gageacute Al di fuori di questi due istituti gli zingari hanno i loro istituti interni
che ne consentono la sopravvivenza e il funzionamento Per questo motivo loro non
rivendicano il riconoscimento della loro cultura da parte dei gageacute dal punto di vista
interno non ne hanno bisogno La maggior parte degli zingari non chiede il
riconoscimento formale percheacute si considera in grado di tutelare la propria cultura da
seacute se i gageacute non mettessero in atto nei suo confronti una politica di genocidio
352 Toniatti op cit353 Ibidem354 Ibidem
139
culturale
Gli zingari da secoli dimostrano di essere capaci di conservare la loro cultura percheacute
il loro concetto di identitagrave egrave a matriosca prima cegrave la loro identitagrave di zingari come
popolo distinto dai gageacute e questa identitagrave se la portano dietro in qualsiasi posto
vadano per loro la ldquonazionerdquo intesa come identitagrave di popolo egrave ligrave dove si trovano gli
individui Mentre i gageacute hanno ereditato dagli Antichi greci il concetto della polis
basato sulla purezza etnica loro hanno ereditato dagli Antichi greci il concetto di
nazione transnazionale355 ossia la nazione egrave ligrave dove si trova il popolo a prescindere
dal radicamento territoriale Basano la loro identitagrave non necessariamente su un
radicamento territoriale ma sulla loro lingua sulle loro consuetudini sulla loro
tradizione sul loro sentirsi zingari
Questo fa di loro degli individui con identitagrave multilivello e multinazionali al di sopra
della loro identitagrave etnica- culturale cegrave la loro identitagrave politica di cittadini Loro si
sentono componenti di uno Stato in senso politico e non in senso etnico La loro
identitagrave matriosca si basa sul principio di divisione delletnia dai diritti di
cittadinanza Per loro lo Stato egrave un istituzione che dovrebbe mantenere un ruolo di
super partes e garantire la convivenza tra i diversi Loro non intrecciano la
cittadinanza con la identitagrave per loro la cittadinanza egrave uno status giuridico che deve
garantire la convivenza tra i diversi egrave una categoria puramente politica che non ha
nulla a che vedere con la cultura e lidentitagrave della persona Purtroppo perograve questa
loro caratteristica fa di loro degli ldquoapolidirdquo di fatto356 egrave in questo senso che va letto il
considerare tutti gli zingari nomadi nel senso dispregiativo del termine Loro sono
percepiti come privi di nazione nel senso che non hanno una patria quando in realtagrave
sono come fa notare Maurizio Cermel il popolo piugrave europeo dellEuropa357 nel senso
che loro sono lesempio tipico della impossibilitagrave di raggiungere il mito dello Stato
355 V Erodoto Le storie libro VIII par 144 Collana L Valla 1977 356 Ovvero non sono riconosciuti giuridicamente come ldquoapolidirdquo sono percepiti come apolidi senza patria che non
hanno nessun diritto Se fosse loro riconosciuto lo status di ldquoapolidirdquo avrebbero almeno i diritti riconosciuti ad essi E invece no Anche quando gli zingari sono apolidi realmente non viene loro riconosciuto tale status
357 Cermel op citata
140
basato sulla purezza etnica per loro letnia la razza non deve essere un elemento su
cui si distribuiscono beni e servizi
Questo fa di loro degli ldquospatriatirdquo nel senso che essendo visti come privi di patria
sono percepiti come privi di diritti nazionali Questo egrave un concetto che egrave in vigore
negli Stati nazionali in merito agli immigrati Secondo le teorie liberaldemocratiche
gli immigrati non possono rivendicare i diritti di cui godono i cittadini emigrando
essi rinuncerebbero ai propri diritti nazionali Ovvero dimostrerebbero un incapacitagrave
di mantenere e conservare la loro cultura e i loro privilegi nazionale e ciograve li priva dei
diritti e dei privilegi di cui godono i cittadini di una nazione358 Questo legato al
concetto di purezza etnica dello stato ha delle conseguenze molto pesanti sullo status
giuridico degli zingari
358 V Kymlicka op cit
141
Capitolo 3
ldquoUna Vita Bruttissima359rdquoldquoMa voi portate via i Bambini360 rdquo
Racconti dei rom ldquoeuropei da secolirdquo delle sistematiche violazioni dei loro diritti fondamentali361
31 Introduzione alla lettura delle interviste
311 Chi sono gli intervistati
In questo capitolo prenderograve in esame alcune delle interviste raccolte nellambito della
ricerca Europea MigRom362 nel periodo compreso tra il 2013 ed il 2015
Le interviste sono state raccolte tra i rom provenienti dalla Romania in quanto essi
sono i soggetti le cui storie migratorie ha per oggetto la ricerca citata Gli intervistati
cioegrave nel momento delle interviste sono cittadini europei Alcuni di loro sono arrivati
come extracomunitari ma poi dal primo gennaio 2007 la Romania egrave diventata un 359 La frase egrave estratta da una delle interviste riportate nel testo ed egrave una delle frasi che racchiude le condizioni di vita in cui si trovano i rom che vivono in Italia Essa racchiude le loro speranze iniziali e le delusioni che vivono quando si trovano a contatto con la realtagrave italiana a tutti i livelli dalle relazioni con la societagrave civile al trattamento che devono subire da parte della Pubblica amministrazione360 Ibidem361 Questa frase lho tratta dalla tesi di dottorato Lrsquoantiziganismo nellrsquoEuropa allargata Lrsquoazione diplomatica e
internazionale delle Istituzioni europee a tutela delle minoranze Rom Dottoressa Eva Rizzin dorigine Sinte dottorato di ricerca Universitagraversquo Degli Studi di Trieste 2006 e dato che il lavoro ha lo scopo di dar voce agli zingari e a ciograve che rivendicano ho ritenuto opportuno riportare anche la voce della Rizzin percheacute essa egrave il grido che rivendica la cessazione della storica discriminazione che vige nei confronti degli zingari che li rende soggetti privi della possibilitagrave di rivendicare diritti
362 Ricerca Europea MigRom - The immigration of Romanian Roma to Western Europe causes effects and future engagement strategies Progetto finanziato dallUnione Europea nellambito del 7deg Programma Quadro sezione Dealing with diversity and cohesion the case of the Roma in the European Union (GA319901) La Ricerca Europea coordinata dallUniversitagrave di Manchester coinvolge i seguenti partner Fondation Maison des Sciences de lHomme (Parigi Francia) Universitagrave degli Studi di Verona (Italia) Universitagrave di Granada (Spagna) Romanian Institute for Research on National Minorities (Cluj-Napoca Romania) Comune di Manchester (Regno Unito) European Roma and Traveller Forum (Strasburgo Francia) Il gruppo di ricerca dellUniversitagrave di Verona egrave coordinato dal Professore Leonardo Piasere Per ulteriori informazioni httpromanihumanitiesmanchesteracukmigrom
142
paese membro dellUnione Europea363 e dato che sono cittadini rumeni sono
diventati cittadini europei avrebbero facoltagrave di godere di tutti i diritti di cui godono i
cittadini europei gageacute ma non egrave cosigrave In primo luogo come vedremo si vorrebbe
impedire loro la libera circolazione nei paesi europei che per loro egrave vitale nel senso
letterale del termine dato che senza la mobilitagrave alcuni morirebbero di fame
Abbiamo raccolto in tutto circa trenta interviste nove delle quali riporterograve in questo
lavoro In particolare inizierograve con unintervista che costituisce un caso esemplare del
rapporto romgageacute e la riporterograve quasi per intera Delle altre interviste riportate ho
selezionato dei pezzi piugrave o meno lunghi che riportano ciograve che io ho percepito come
messaggio dei rom intervistati per i gageacute
Le interviste sono state raccolte a Bari a Brescia a Torino nella provincia di
Cremona a Milano e nel hinterland milanese In questultima area geografica
abbiamo raccolto il maggior numero di interviste e ciograve egrave dovuto al fatto che ligrave egrave
maggiore la presenza dei rom le cui condizioni di vita sono oggetto di questa ricerca
312 La lingua delle interviste
Tutte le interviste sono state raccolte nella lingua degli intervistati il romaneacutes e
successivamente tradotte dalla sottoscritta in italiano e sottoposte alla revisione da
parte delle mie colleghe la dottoressa Stefania Pontrandolfo e la dottoressa Marianna
agoni oltre che da parte del nostro direttore di ricerca il Professor Leonardo Piasere
In questa sede perograve per rendere il testo piugrave fluido e rispettare la volontagrave degli
intervistati di far arrivare il loro messaggio ai gageacute riporterograve solo la versione italiana
363 Ingresso nellUnione Europea dei cittadini romeni e bulgari Circolare Ministero Interno Solidarietagrave Sociale 28122006 ndeg 2ltltDal 1deg gennaio 2007 Romania e Bulgaria sono diventati Paesi membri dellacuteUnione Europea e cosigrave come previsto dal Trattato istitutivo della Comunitagrave Europea i loro cittadini godranno del diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri e in Italia Con circolare n 2 del 28 dicembre 2006 emanata in forma congiunta dai ministeri dellInterno e della Solidarietagrave Sociale si chiarisce che nei confronti dei cittadini romeni e bulgari dal 1 gennaio 2007 non si applicano piugrave le disposizioni sullingresso ed il soggiorno contenute del Testo Unico sullimmigrazione (DLgs n 28698) bensigrave le norme contenute nel DPR 18 gennaio 2002 n 54 e successive modifiche ed integrazioni (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di circolazione e soggiorno dei cittadini degli Stati membri dellUnione Europea)gtgtAltalex 3 gennaio 2007 testo disponibile su httpwwwaltalexcomdocumentsnews20070102ingresso-nell-unione-europea-dei-cittadini-romeni-e-bulgari
143
delle interviste Riporto cioegrave il loro messaggio nella lingua del destinatario dello
stesso
In particolare le interviste di Bari sono state raccolte dalla dottoressa Pontrandolfo in
romaneacutes presso un campo autorizzato Le altre interviste fatte a Brescia nella
provincia di Cremona e Milano e nel hinterland milanese sono state raccolte dalla
sottoscritta e dalla dottoressa Agoni in diverse situazioni abitative in un campo non
autorizzato nelle case e nei centri di accoglienza dove sono collocati i rom In alcuni
casi erano rom che la dottoressa Agoni conosceva giagrave e che frequentava da diversi
anni in altri siamo state presentate ai rom da gageacute o gagiagrave che sono entrati in
relazione con loro a vario titolo
A Torino invece le interviste sono state fatte dalla sottoscritta in campi non
autorizzati presso delle famiglie di rom rumeni a cui sono stata presentata dalla
dottoressa Carlotta Saletti Salsa Anche in questo caso la dottoressa Saletti Salsa
conosceva giagrave le famiglie che mi ha presentato
313 Criticitagravevantaggi rilevati durante le interviste
Quindi i rom delle interviste io non li conoscevo prima e sono entrata in contato con
loro grazie a delle gagiaacute e dei gageacute con cui loro hanno avuto o hanno una relazione
una qualche forma di ldquomediazionerdquo tra loro e i gageacute Ciograve ha influenzato moltissimo le
interviste secondo me positivamente gli intervistati mi hanno raccontato delle
esperienze migratorie significative legate alla loro relazione con quei gageacute Quei gageacute
hanno avuto un ruolo o una presenza importante nella loro esperienza migratoria e
loro hanno colto loccasione delle interviste per rielaborare ed esternalizzare
quellesperienza in presenza di quei gageacute
Ovvero per ciograve che riguarda il loro rapporto con lesterno cioegrave con i gageacute io ho
percepito che i rom intervistati mi hanno raccontato quello che per loro costituiva
lelemento piugrave importante della loro esperienza migratoria e che volevano
comunicarla ai gageacute Mi hanno raccontato ciograve che ha segnato la loro esistenza
144
allinterno del rapporto con i gageacute mi hanno raccontato cioegrave attraverso me e
attraverso lalo gagiacutegagoacute presenti durante lintervista ciograve che volevano dire a tutti i
gageacute Hanno voluto rendere pubblici i comportamenti dei gageacute che provocavano loro
le maggiori sofferenze i maggiori problemi e cosa invece si aspetterebbero loro dai
gageacute
A seconda dellesperienza vissuta con lalo gagiacutegagioacute che mi presentava mi
raccontavano ciograve che hanno vissuto o che vivevano in relazione a chi mi aveva
presentato Sembrava quasi che lalo gagiacutegagioacute con cui mi presentavo a fare le
interviste rappresentasse in carne ed ossa lesperienza che mi raccontavano Quasi
che raccontassero il loro vissuto la loro esperienza attraverso quellalo gagiacutegagioacute a
quellaquel gagiacutegagioacute con due scopi uno rianalizzare che tipo di rapporto avevano
con lail gagiacutegagioacute che mi accompagnava due attraverso lanalisi della loro
relazione con quei gageacute mandare un messaggio a tutti i gageacute
Per tale ragione considero i loro racconti come delle intime diapositive del loro
vissuto e quindi rappresentano le varie situazioni in cui si trovano e le varie
relazioni che hanno instaurato con in gageacute e come loro percepiscono tali relazioni
Il grado di fiducia che avevano instaurato con lalo gagiacutegagioacute con cui mi presentavo
per fare le interviste lhanno trasposto su di me ligrave dove si fidavano di coloro che mi
presentavano si fidavano anche di me e mi rilasciavano interviste molto lunghe che
raccontavano diverse esperienze sia tra i gageacute che interne al gruppo Ma ligrave dove non
si fidavano tanto dei gageacute che mi hanno loro presentata mi hanno raccontato
pochissimo delle loro esperienze interne ed esterne al loro gruppo al di fuori
dellesperienza legata a quei gageacute che ha segnato la loro esistenza
Quindi il racconto degli intervistati era posto su due diversi piani su un piano
raccontavano a me ciograve che volevano dire ai gageacute Coglievano cioegrave loccasione che io
fossi una romniacute gağikanizzata364 che parlava il romaneacutes che aveva una sensibilitagrave
364 Una romniacute fortemente influenzata nel suo modo di pensare e di vivere dai gageacute
145
romaniacute ma che parlava la lingua365 dei gageacute mi percepivano come una persona che
poteva far sentire il meno storpiato possibile la loro voce ai gageacute Si fidavano cioegrave
che io non avrei falsificato (Saletti Salsa 2014) il loro messaggio e il loro pensiero
Laltro piano del racconto si basava su un racconto a me un racconto di cui potevo
disporre come volevo si fidavano a raccontarmi delle cose molto intime e interne al
gruppo dato che io ero una romnigrave e quindi non avrei avuto un pregiudizio che
avrebbe frainteso e distorto quello che mi confidavano Mi fornivano cioegrave quello che
poteva essere un materiale di ricerca antropologica o sociale E questo si verificava
percheacute io non ero una loro parente che inibiva il loro racconto e grazie al fatto che
parlavano con me in romaneacutes la lingua della loro intimitagrave Mi raccontavano il loro
vissuto sia allinterno che allesterno del gruppo
Il fatto cioegrave che io fossi una romniacute ma esterna al loro gruppo ha fatto sigrave che loro mi
potessero usare come megafono per urlare ciograve che non era tollerabile secondo loro
nelle loro relazioni con i gageacute Io ero una romniacute indipendente dal gruppo a cui mi
riferivo e per di piugrave ero gağikanizzata Ero cioegrave una persona che poteva cogliere il
loro modo di respirare (te akhiarel sar phurden)366 e riportare la voce di quel respiro
senza esporli a situazioni che avrebbero compromesso le loro relazioni interne cioegrave
tra il gruppo ed esterne cioegrave con i gageacute Ciograve ha fatto si che si sentissero piugrave liberi di
raccontarmi certe cose che non avrebbero mai raccontato neacute ad una gagiacute appena
conosciuta neacute ad una romniacute del loro gruppo Allalo gagiacutegagioacute vista per la prima
volta non avrebbero mai raccontate certe cose percheacute non si sarebbero fidati
avrebbero avuto paura che non avrebbe capito ciograve che dicevano e che avrebbe
distorto il loro pensiero ed il loro messaggio Alla romniacute non avrebbero mai
raccontato quello che hanno raccontato a me uno percheacute si sarebbero vergognati di
raccontare certe cose che intaccano il loro orgoglio e la loro dignitagrave due percheacute in
365 Nel senso lato del termine366 Modo di dire ronanoacute che significa saper capire il non detto cogliere percepire lumore le sensazioni e i pensieri
della persona con cui ci si relaziona landare oltre le parole e saperle interpretare in profonditagrave
146
genere tra i rom367 le cose brutte e offensive vengono tabuizzate tre percheacute non
avrebbero avuto modo di entrare in relazione cosigrave ravvicinata con una romniacute che non
fosse la loro moglie la loro sorella o la loro madre figure comunque alle quali non
si raccontano neacute le cose intime neacute le cose offensive e umilianti e nemmeno quelle
dolorose
I rom intervistati hanno usato il romaneacutes la loro lingua madre la loro lingua di
intimitagrave per raccontarmi le cose che contano per loro e io per questo motivo do
molta fiducia e valore alle loro parole
E per rispetto di questo implicito patto tra me ed i narratori di tenere separati i due
piani del racconto al fine di poter restituire al meglio il messaggio che mandano ai
gageacute riporterograve in questa sede il loro pensieromessaggio in merito alle loro relazioni
con i gageacute ovvero il loro messaggio egrave che essi ritengono profondamente ingiusto
degradante offensivo e disumano il modo in cui vengono trattati dai gageacute
314 Strumenti interpretativi delle narrazioni
Come accennavo sopra i miei strumenti interpretativi delle narrazioni riportate in
questo capitolo sono in primo luogo la mia lingua madre che egrave anche la lingua
madre degli intervistati il romaneacutes in secondo luogo sono le mie categorie culturali
di origine rom
In particolare il romneacutes mi ha consentito di cogliere i due livelli della narrazione
Ossia il contesto il modo di comportarsi degli intervistati il loro modo di raccontare
la loro gestualitagrave i loro silenzi e le loro censure la scelta di usare certe parole e certe
espressioni piuttosto che altre mi hanno fatto capire che forma di comunicazione
stavano impostando Ho capito che anche loro usavano la forma narrativo-didattica
che usano i rom del mio gruppo
367 Questa mia generalizzazione egrave da circoscrivere ai miei rom cioegrave al gruppo di cui faccio parte e ai rom che sono stati intervistati Ovvero dato che io ho colto delle similitudini culturali tra il mio gruppo e questi rom intervistati mi sono permessa di interpretare le loro categorie culturali usano quelle del mio gruppo Uso che giustificherograve fra qualche istante
147
Il ldquoparlare romneacutesrdquo non egrave solo una comprensione della lingua non egrave solo il capire il
significato intimo di certe parole ed espressioni il ldquoparlare romaneacutesrdquo da una parte egrave
una capacitagrave di predisporsi allascolto del racconto narrativo-didattica
indirettadallaltra egrave una capacitagrave di impostazione di un racconto didattico relazionale
a indiretto non esplicito ma allo stesso tempo esplicitato che si basa cioegrave su una
forma di comunicazionenarrazionedidattica ermeneutica che richiede unattiva
partecipazione allascolto alla codifica e alla diffusione del messaggio Per far
comprendere il modello di comunicazione narrazione su cui si basa sia la narrazione
che la mia analisi delle stesse cito il seguente detto romanoacute che sintetizza questa
forma di comunicazionecomprensione ldquomar e beli te ašunel o berandrdquo cioegrave ldquobatti
il palo affincheacute senta larchitraverdquo Una struttura narrativo-didattica che si basa su un
forma di comunicazione multi-soggettiva relazionale in cui sono presenti le seguenti
figure il narratore che vuole mandare il messaggioinsegnamento linterlocutore che
fa da microfonomegafono (beli) attraverso cui si trasmette il messaggio al
destinatario finale (berand) e ovviamente il contesto in cui si svolge il racconto Lo
schema visivo di questa forma di comunicazione egrave riportato alla pagina seguente che
rappresenta una tenda che in romaneacutes si chiama ldquocerardquo Il termine ldquocerardquo perograve oltre
ad essere un oggetto realmente utilizzato dai miei rom per riparasi dal sole o dalla
rugiada in estate quando si dorme fuori allaperto ha anche un significato simbolico
che si puograve tradurre con il termine ldquocasardquo nella sua valenza simbolica Quindi una
forma di comunicazione in ldquoromaniacute cerardquo significa ldquoforma di comunicazionerdquo al
modo dei rom in romaneacutes appunto che egrave qualcosa che va oltre la lingua Ovvero il
sistema di comunicazione in ldquoromaniacute cerardquo si basa su una comunicazione che parte
dal basso per arrivare allarchitrave cioegrave alla struttura portante della ldquocerardquo cioegrave
della casa cioegrave della comunitagrave cioegrave della societagrave Una volta giunto ndash attraverso le
ldquobeliardquo (i pali della ldquocerardquo) - al ldquoberandrdquo (larchitrave della ldquocerardquo) il messaggio si
diffonde per eco a tutta la ldquocerardquo cioegrave la societagrave Societagrave alias ldquocerardquo che sta in
148
piedi grazie al ldquoberandrdquo che a sua volta egrave sorretto dalle ldquobeliardquo Quindi il mio ruolo
e dei gageacute che mi hanno accompagnato era quello di ldquobeliardquo eravamo cioegrave le
cinghie di trasmissione del loro messaggio per i gageacute
149
BERAND = referente il destinatario del meggassio
BELI = ricevente e canalecanale di comunicazione
EMITTENTE
ROMANIacute CERA =
Tenda romaniacute
Forma di comunicazione nella ldquoromaniacute cerardquo
Disegno mio rappresenta il sistema di comunicazione romanoacute e il sistema di diffusione e propagazione del messaggioinsegnamento a livello sociale
FIGURA 1
Per ciograve che riguarda le mie categorie culturali e la possibilitagrave di utilizzarle nel
contesto dei rom intervistati proprio grazie al parlare romaneacutes appunto ho potuto
cogliere alcune categorie culturali vigenti tra i rom intervistati che sono presenti
anche tra i rom del mio gruppo Ovvero la valenza simbolica che hanno certi gesti e
certe parole nel mio gruppo lhanno anche presso i rom intervistati Cegrave cioegrave una
sovrapposizione interpretativa tra le categorie del mio gruppo e gli intervistati Per
esempio la simbologia del maiale del cibo la simbologia dei figli e della relazione
con loro
In particolare secondo il mio gruppo il maiale egrave lanimale piugrave impuro piugrave sgraziato
piugrave svalutato piugrave animale degli animali che ci sia nel creato Non ha la capacitagrave di
distinguere il bene dal male mangia in modo abominevole e senza la capacitagrave di
selezione egrave perfino capace di mangiare un essere umano E questa interpretazione
simbolica del maiale lho riscontrato anche tra i rom intervistati come vedremo
Oppure la simbologia del cibo e del gesto di preparare il cibo a seconda della stima
o del disprezzo che si ha nei confronti di colui per il quale si prepara il cibo ci si
impegneragrave nel gesto del curare la preparazione e la somministrazione del cibo in un
certo modo
Il gesto del preparare il cibo egrave un simbolico gesto relazionale La persone a cui egrave
destinato il cibo e il gesto del preparare il cibo puograve anche non essere presente ma
colui che glielo prepara entra simbolicamente in relazione con lui e sa che il
destinatario ha fatto altrettanto quindi a seconda di come gli si presenteragrave il cibo il
destinatario capiragrave se chi glielo ha preparato prova stima o disprezzo per lui Anche in
questo caso cegrave una sovrapposizione interpretativa tra il mio gruppo e gli intervistati
Un ulteriore esempio di simbologia e interpretazione in cui mi riconosco egrave
rappresentato dal rapporto dei rom con i loro figli Per usare una metafora medico-
biologica in uso nella psico-sociologia i figli per i rom sono organi vitali Non sono
150
i loro figli non sono semplicemente figli ma sono la materializzazione del loro
sangue dei loro ldquoorgani interni vitalirdquo prima ancora che del loro pensiero e della loro
morale
I figli per i miei rom sono lesternalizzazione delle sfere piugrave intime che ha un rom e
una romniacute Egrave una sorta di clone che mantiene un rapporto viscerale con i genitori fino
al momento della sua emancipazione Perdere un figlio o una figlia significa restare
menomati per tutta la vita Un rom che perde un figlio rimane menomato e tale
menomazione aumenta col aumentare delletagrave del figlio perso Una menomazione che
puograve essere percepita come permanente percheacute accettata in quanto ha una ragion
dessere oppure che puograve essere percepita come non definitiva percheacute non accettata in
quanto non ha una spiegazione logica ed accettabile La menomazione egrave definitiva
quando muore un figlio o una figlia in questo caso tale menomazione non si potragrave
piugrave colmare per il resto della propria vita e la si esprime con un azioni concrete il
restare in lutto per tutta la vita per il figlio morto Ma quando la menomazione non ha
una spiegazione plausibile quando non la si accetta come definitiva si cerca di
risanarla fino a quando non si giunge o ad una spiegazione plausibile o fino a che non
si recupereragrave la propria piena funzionalitagrave per usare ancora la metafora bio-medica
In questo caso il tentativo di risanamento della menomazione si concretizza con il
cercare di recuperare il proprio figlio un figlio perso per cause esterne alla morte o
alla sua consapevole volontagrave lo si cercheragrave per tutta la vita
Il massimo della menomazione i rom la percepiscono quando apparentemente non
cegrave una ragione plausibile che dia loro una risposta del percheacute avviene la separazione
tra loro e i loro figli Ciograve si verifica per esempio quando i gageacute portano via i loro
figli Se un figlio muore per una malattia in un incidente ecc si resta menomati ma
non devastati percheacute comunque cegrave una ragione plausibile e accettabile dellavvenuta
separazione ma quando sono i gageacute a sottrarre da loro i loro figli i rom non sanno
trovare una giustificazione plausibile e vivono tale separazione come uno strappo
viscerale dei propri organi vitali E anche questo egrave un elemento che ho riscontrato nei
151
rom intervistati
Questi elencati sono solo alcuni degli elementi di sovrapposizione culturale che ho
riscontrato tra il mio gruppo ed i rom intervistati
Quindi date tali sovrapposizioni che io uso come categorie interpretative delle
interviste ligrave dove uso espressioni come ldquoi romrdquo ldquotra i romrdquo ecc cioegrave espressioni che
potrebbero far pensare che ciograve che dico egrave una generalizzazione che riguarda tutti i
rom sono da intendere come categorie originarie del mio gruppo rom che io ritengo
valide e applicabili ai rom intervistati per le ragioni che ho spiegato
315Nelle interviste citate si troveragrave la seguente punteggiatura
bull ltlt[hellip]gtgt i tre puntini in parentesi quadra significano che sono io che
inserisco una pausa nella narrazione lintervista cioegrave non egrave completa ho
tagliato un pezzo
bull ltlthellipgtgt i tre puntini senza parentesi quadra significano che sono gli
intervistati che fanno una pausa narrativa
bull ltlt[xxx]gtgt le tre ldquoxrdquo in parentesi quadra significano che ho censura ciograve che
dovrebbe esserci in quel punto della narrazione ho censura cioegrave il nome di un
luogo di una persona e tutto ciograve che potrebbe costituire un dato sensibile
bull ltltcorsivogtgtIl che ovviamente egrave mio dato che egrave una testimonianza orale egrave un
invito ad ldquoascoltarerdquo con particolare attenzione la frase o la parola in quanto
costituisce un segmento narrativo particolarmente importante per il narratore
bull ltltrom romniacutegtgt rom significa sia uomo che marito nel testo in cui egrave
presente solo rom egrave da intenderlo come uomo con riferimento al genere
maschile romniacute significa sia donna che moglie anche in questo caso se nel
testo si trova solo romniacute significa che la narratrice egrave una donna con riferimento
al suo genere e non al suo status di moglie Se invece nello stesso testo si trova
sia rom che romniacute significa che i narratori sono marito e moglie
152
32 Voci inedite
321 Un intervista esemplare
Lintervista che segue egrave stata realizzata in un paesello a circa quaranta chilometri da
Milano Le mie note in merito allintervista erano ldquoappartamento in affitto (nero)
isolamento istituzionale isolamento culturale crisi economicardquo Questa intervista
rappresenta un caso esemplare che ci fa vedere la situazione in cui vivono i rom sia in
Italia che in Romania
Dopo essere arrivati in Italia da cittadini europei per poter sopravvivere questi rom
subisce a Milano una serie di sgomberi che fanno ammalare il capofamiglia
riducendo la sua capacitagrave lavorativa e soprattutto terrorizzano i loro figli al punto
che uno di loro accuseragrave gravissimi traumi psicologici che spingono i gageacute ad
impegnarsi a trovare per la famiglia un appartamento in affitto a circa quaranta
chilometri da Milano in un paesello in provincia di Cremona Questi rom cioegrave sono
stati ldquosistematirdquo addirittura in unaltra provincia lontano dai loro parenti dai loro
amici dai loro famigliari ecc senza lavoro e con lobbligo di non chiedere
lelemosina pena la sottrazione dei loro figli nonostante la mendicitagrave per necessitagrave
non sia un reato punibile per legge368
368 Sentenza della Corte Costituzionale ndeg 519 del 15 dicembre 1995 sulla liceitagrave della richiesta dellelemosina disponibile su httpwwwgiurcostorgdecisioni19950519s-95htm infatti come mostra la sintesi della sentenza riportata dallarticolo che segue chiedere lelemosina non egrave un reato anche se le forze dellordine continuano a perseguirlo e presentarlo come tale e ad usarlo come minaccia al fine persuadere gli zingari a non chiedere lelemosina come emergeragrave dalle interviste
Larticolo 670 del Codice Penale sulla ldquoMendicitagraverdquo egrave stato abrogato da una sentenza della Corte Costituzionale la numero 519 del 1995 La Corte stabilisce che la richiesta di elemosina egrave lecita purcheacute sia ldquouna legittima richiesta di umana solidarietagraverdquo ldquovolta a far leva sul sentimento della caritagraverdquo ldquoche non intacca neacute lordine pubblico neacute la pubblica tranquillitagraverdquo
Rimane reato invece mentire al pubblico con richieste di elemosina senza trovarsi in condizione di reale povertagrave e utilizzare lelemosina per lacquisto di alcol droga o altri beni non legati a uno ldquostato di necessitagraverdquo oppure simulare disabilitagrave ridurre persone come anziani e disabili in schiavitugrave (art 600) per laccattonaggio con finalitagrave di sfruttamento economico impiegare minorenni (art 671) o animali malnutriti per richiamare lattenzione e la compassione dei passanti e aumentare le elemosine esercitare laccattonaggio molesto e insistente (per violenza privata art 610) in particolare trattenere o bloccare per strada le persone che hanno risposto di no alla richiesta o nel bussare con insistenza ai finestrini delle auto ferme ai semafori o davanti agli attraversamenti pedonali
Tempostretto quotidiano online di Messina e provincia Legge anti elemosina Mantineo ldquoEgrave una barbarie morale e giuridica degna del medioevordquo articolo del 20 settembre 2013 Testo integrale disponibile su httpwwwtempostrettoitnewspresa-httpwwwtempostrettoitnewspresa-posizione-legge-anti-elemosina-mantineo-barbarie-morale-giuridica-degna-medioevohtmlposizione-legge-anti-elemosina-mantineo-barbarie-morale-giuridica-degna-medioevohtml
153
sono arrivato in Italia 6 anni fa nel 2007 sono arrivato da solo a gennaio ho
lavorato per tre mesi a luglio sono tornato indietro in Romania a prendere i miei
figli la mia famiglia e portarli qua in Italiaavevo un lavoro Sono andato a
Milano avevo un contratto di lavoro vivevamo in una cascina abbandonata in
un campo con altri rom tanti altri rom Non potevamo vivere da soliabbiamo
pauraci ammazzano i gageacute Abbiamo vissuto ligrave tre mesi poi cegrave stato uno
sgombero ci hanno mandato via abbiamo vissuto in un parco per due settimane
partivo alle 4 di mattina per lavorare lavoravo a Magenta dovevo fare tre
chilometri a piedi per andare a prendere il pullman per arrivare a lavorare alle 8
facevo il muratore [hellip] vivevo nel parco avevo due figli piccoli [hellip] dormivo
su una panchina cera mia suocera mio cognato mia cognata diversi romIo
andavo a lavorare senza mangiare senza niente fino a quando non tornavo a casa
di sera di notte tardi Dopo due mesi mi hanno licenziato percheacute non avevo piugrave
energie non avevo piugrave la forza per lavorare non avevo da mangiare
Siamo andati a vivere su unaltro campo abbiamo deciso noi di andare via in via
[] sotto il ponte ligrave lavoravo di nuovo io andavo a lavorare e lei viveva al
campo lei non puograve andare a chiedere lelemosina percheacute abbiamo figli piccoli
abbiamo paura che i gageacute ce li portino via io sono venuto in Italia per far
crescere i miei figli non per perderli Ligrave abbiamo vissuto per due mesi cerano
topi grossi un topo ha morso il dito di mio figlio piccolo quando ho visto questo
sono andato via da ligrave sono andato su un altro campo [hellip] ligrave abbiamo costruito una
baracca abbiamo vissuto ligrave per sei mesi non egrave un campo autorizzato tutti i campi
sono abusivi
Ligrave sono venuti dei gageacute che ci hanno aiutato i Padri Somaschi ci portavano
medicinali coperte ci portavano a farci la doccia ci portavano dal medico hanno
inserito mio figlio a scuola mi hanno fatto i documenti italiani io lavoravo
sempre come muratore con un contratto Quando si egrave disgregato il campo per uno
sgombero siamo andati via da ligrave siamo andati dove cegrave il cimitero di [] nella
zona di [] ligrave non lavoravo piugrave ero stato licenziato di nuovo
[romniacute] Noi in Romania non avevamo dove stare la nostra piccola casetta egrave
154
crollata non sapevamo dove andare
[rom] Io volevo tornare indietro ma non avevamo la casa in Romania prima ce
lavevamo piccola ma egrave crollata caduta giugraveLo sa la Comunitagrave di SantEgidio
percheacute loro sono stati in Romania hanno visto la nostra casa crollata hanno visto
che non cera piugrave abbiamo le foto non potevamo tornare in Romania non
avevamo dove vivere
[romniacute] Per noi era molto meglio vivere in Italia che in Romania ligrave non avevamo
niente quando siamo partiti da ligrave abbiamo perso tutto avevamo una stanzetta piugrave
piccola di questa dove vivevamo quando siamo venuti qui almeno avevamo cosa
dar da mangiare ai bambini ci aiutavano Ci portavano da mangiare e da vestire
per i bambini i volontari ci aiutavano abbiamo visto che si viveva meglio qua in
Italia e allora abbiamo preferito vivere in campo percheacute ligrave si trovava da mangiare
ci aiutavanopoi la Comunitagrave di SantEgidio ci ha detto che chi mandava i figli a
scuola potevano stare ligrave ma noi avevamo paura che ci portassero via i bambini per
il fatto che ligrave vivevano male erano sporchi si vedeva che non vivevano bene
cera miseria nel campo dove vivevamo allora ho pensato che piuttosto che mio
figlio viva in campo provo a mandarlo a scuola e allora ho visto che veramente il
bambino non lo portavano via che tornava contento che aveva mangiato che
tornava sazio dalla scuola in ordine pulito aveva cominciato a parlare in italiano
sembrava meglio Quando cerano gli sgomberi mi dispiaceva percheacute mio figlio
non poteva piugrave andare a scuola allora facevamo il trasferimento in unaltra scuola
nella zona dove ci spostavamo magari due settimane e ci mandavano via il
campo veniva sgomberato e noi andavamo unaltra volta a reinserire il bambino a
scuola
Ligrave a [xxx] ci aiutava a inserire il bambino a scuola era distante 5 chilometri e io
da quel campo andavo a piedi per portare il bambino a scuola percheacute non lo
volevo lasciare nel campo nella miseria piuttosto che vedere mio figlio nella
miseria nel campo lo portavo a scuola se non altro non stava qua allaperto
con lacqua al freddo era meglio a scuola che al campo Vedevamo che il
bambino era contento gli piaceva si impegnava[]quando cera uno sgombero
chiamavo [xxx] e gli chiedevo-Che faccio Il bambino perde ancora la scuola- E
allora [xxx] faceva il trasferimento del bambino in unaltra scuola Quando siamo
155
andati ligrave a [xxx] cera una grande casa abbandonata Ligrave eravamo credo 200[]
200 200-300 [] rom con tanti figli non cera famiglia che non avesse due tre
figliLigrave in quel campo quando sono venuti a chiedere di mandare i bambini a
scuola nessuno mandava i figli a scuola
[rom] avevano paura
[romniacute] Avevano paura Allora io ho pensato che come non lavevano portato via
ligrave alla [xxx] come non lavevano portato via ligrave a [xxx] che non lavrebbero portato
via neanche qua ora A [xxx] percheacute il bambino non perdesse la scuola mi
hanno messo in una comunitagrave che si chiamava [xxx]
[rom] [] della Comunitagrave di [xxx] egrave venuto da me e mi ha detto cosigrave- Fai quello
che ti dico che egrave bene Lascia che tua moglie e i tuoi figli vadano al caldo in una
casa fincheacute non trovi una sistemazione ndash Percheacute quando veniva sgomberato-
distrutto un campo dovevo andare a cercare della legna per costruire una baracca
ed era una cosa che dovevo fare velocemente percheacute i bambini non dormissero
fuori allaperto Lui ha detto cosigrave a tutti lha detto anche lassistente sociale- Chi
vuole le donne con i figli possono andare a vivere in questa comunitagrave fino a
quando non vi trovate un alloggio una sistemazione - io avevo molta fiducia in
[xxx] mi ha aiutato molto E io ho riposto la mia fiducia in [xxx] e gli ho detto
- [xxx] tu sei sicuro che non mi portano via i figli Mi affido a te So che mi hai
aiutato molto io non sono venuto qua per perdere i miei figli Io voglio che
crescano che abbiano da vivere i miei figli Non mi preoccupo per me Io posso
vivere in qualsiasi posto Alla fine ho detto sigrave va bene ho lasciato che mia
moglie e i miei figli andassero in comunitagrave Ligrave sono rimasti due mesi
[romniacute]Altri rom non hanno voluto andare in quella comunitagrave percheacute avevano
paura Io sono andata da sola con i miei figli
[rom] Altri rom erano convinti che gli avrebbero portato via i figli La comunitagrave
di chiamava [xxx] Ligrave sono stati due mesi io sono andato a [xxx] nella cascina
dove vivevano altri rom noi rom vivevamo nei campi ci conosciamo facciamo
amicizia cosigrave siamo noi rom il mio amico che viveva nel campo mi ha detto-
Vieni qua costruisci una baracca e porta i tuoi figli- Io sono andato ligrave ho
costruito una baracca e ho fatto di tutto per riprendermi i miei figli percheacute noi
rom non possiamo vivere senza i nostri figli [hellip] Dopo due mesi sono tornato da
156
[xxx] e gli ho detto- Guarda che io ho provveduto a creare le condizioni per
riprendermi i miei figli Percheacute tornassero con me In quel periodo non lavoravo
ma mi sono ripreso i miei figli
Sono stato ligrave da novembre fino a luglio poi cegrave stato un altro sgombero mio figlio
ha fatto un altro trasferimento di scuola Era un campo grande circa 200 persone e
solo mio figlio andava a scuola anche se noi non avevamo i documenti li
accettavano anche senza documenti a scuola Io portavo i bambini a scuola ogni
giorno anche percheacute i poliziotti non vedessero che vivevano al campoe poi
percheacute mio figlio a causa dei troppi sgomberi che ha subito si egrave spaventato ha
paura delle forze dellordine dei carabinieri percheacute quando cegrave lo sgombero le
forze dellordine urlano picchiano tirano fuori a forza e fanno confusione e i
bambini hanno paura Adesso il figlio grande ha 12 anni e il piccolo ne ha 8 e
sono passati ormai 5 anni ormai ma era piccolo quando ha cominciato a subire
gli sgomberi
Quando hanno sgomberato il campo io ero al lavoro me lo sono trovato da
solo il lavoro in regola con contratto ho fatto i documenti per me i miei figli ma
non per mia moglie [xxx] mi ha detto - Adesso che cegrave stato lo sgombero lascia
che tua moglie e i tuoi figli vadano ancora in comunitagrave due settimane e io ti do la
mia parola che entro due settimane ti trovo una casa cosigrave non devi piugrave tornare in
un campo Dato che tu hai avuto fiducia in me e hai lasciato che i tuoi figli
andassero in comunitagrave basandoti sulla mia parola io ti do la mia parola che ti
trovo una sistemazione dentro una casa Percheacute sei stato una persona corretta non
hai dato problemi non hai rubato vai a lavorare sei una persona che puograve vivere
in una casaCosigrave ho fatto li ho lasciati altre due settimane in comunitagrave in questo
tempo io stavo da solo dormivo dove capitava non avevo piugrave il campo lui mi
aveva detto- In queste due settimane vengo con te facciamo i documenti cosigrave poi
puoi andare in una casa- Cosigrave egrave stato dopo due settimane mi ha dato le chiavi e mi
ha messo in una casa provvisoria per tre mesi a Milano era una casa del Comune
di unassociazione che si chiama [xxx] unassociazione che aiutava non solo rom
tutti quanti In questi tre mesi [xxx] diceva che avrebbe cercato una casa dove
trasferirci definitivamente Mi sono detto- Dato che mi sono fidato finora di lui
mi fido ancora- Dopo tre mesi egrave stata durissima Non cera un cognato non
157
cera uno zio non cera un fratello o un nipote ho pensato - io qui sono da
solo - [xxx]ci ha aiutato a trovare la casa qui ad [xxx] ci ha portato qui il 12
agosto del 2009 noi viviamo qui da allora paghiamo un affitto le bollette luce
gas tutto paghiamo poco di affitto 150 euro piugrave le bollette egrave buono laffitto ma
quando non lavori come paghi Io ho vissuto per un anno senza lavorare dopo che
sono venuto in questo paese poi ho trovato [xxx] mi ha inserito in una scuola a
Milano percheacute io imparassi un mestiere da qui andavo a scuola a Milanoio da
qui vado sempre a Milano percheacute qua non cegrave lavoroma devo farmi un
abbonamento di 100 euro mensili per il treno per andare ligrave per mangiare
[hellip] ho mio figlio grandesono stato con lui in ospedale ho i documenti
dallospedale sono ormai tre anni che mio figlio va fisso una volta al mese a fare
dei controlli in ospedale a Crema []percheacute egrave rimasto scioccato dalla Polizia si
egrave spaventato molto egrave rimasto scioccato Se uno parla un po piugrave forte a voce un
po piugrave alta mio figlio si nasconde sotto il letto [] Non possiamo parlare voce
alta in casa percheacute il bambino ha paura
[romniacute] Sono quattro anni ormai che il bambino egrave in queste condizioni [] Lui
non ha pensione unassistenza niente369
[rom][hellip] abbiamo chiesto allassistente sociale qui al paese abbiamo fatto lISE
dal sindacato per vedere che reddito ho ma io non ho reddito io ho 4000-5000
euro allanno percheacute non cegrave lavoro faccio due tre mesi allanno in un anno per
avere 5000 euro e viverci tutto lanno egrave poco La scuola chiede libri quaderni
penne chiede troppo Se non ho soldi come faccio a comprarli [hellip] Il Comune
per il piccolo ci ha dato 90 euro allanno non mensili per un anno per il grande
mi ha dato 100 euro allanno ma i libri costano 250 euro da dove li prendo io
questi soldi quando non lavoro
[romniacute] ho ordinato i libri del bambino e adesso mi egrave arrivato il messaggio che
sono arrivati i libri di testo perograve mi credi che non ho i soldi per ritirarli Mi
mancano 50 euro per comprarli non abbiamo soldi per comprare i libri materiale
scolastico per i nostri figli 369 Qui siamo in quello che Foucault (1975) chiama ldquotanatopotererdquo in absentia il sistema lo Stato italiano per mezzo
dei suoi rappresentanti (le singole cellule che lo compongono) dopo aver causato al figlio dello zingaro uno stato di shock psicologico lo ha abbandonato a se stesso ma ovviamente tutto ciograve egrave difficile da dimostrare egrave difficile se non impossibile per un rom ottenere il riconoscimento di aver subito una lesione di un suo bene giuridico protetto in questo caso (la salute psico-fisica di suo figlio) da parte dalle forze dellordine che hanno fatto il loro dovere e rispettato un ordine venuto dallalto
158
[rom] Le maestre li sgridanole gagiagrave li sgridano percheacute non hanno i libri Percheacute
non li comprano Ma se non abbiamo Siamo stati dallassistente sociale e loro
dicono che non hanno soldi che non possono darci niente abbiamo chiesto una
volta e ci hanno detto che non hanno e cosigrave non siamo piugrave andati noi non
vogliamo crearci problemi qua nel paese dove viviamo non siamo andati piugrave in
Comune la polizia non ci conosce siamo qua da quattro anni e non abbiamo
avuto problemi il bambino egrave ammalatoegrave sotto shockGuarda per non giurare
io tornerei adesso nel mio paese a casa mia i miei figli sono rimasti scioccati
quante volte devo dirgli- non possiamo comprare questo percheacute non abbiamo i
soldi per pagare non avete libri quaderni ma dobbiamo pagare laffitto le
bollette non abbiamo soldi - io vorrei tornarmene nel mio paese ma non ho una
casa per ricostruire una casa mi servono soldi ma io soldi non ne ho percheacute io
non sono come qualcuno che va a rubare per fare soldi
[romniacute] e nemmeno io vado a chieder lelemosina
[rom]Mia moglie egrave andata a mangel sigrave egrave andata prima
[romniacute]Sigrave mi portavo dietro due bambini per andare a chiedere lelemosina qua a
Milano perograve ho dovuto sottoscrivere di mio polso un documento ai carabinieri
percheacute mi hanno preso a chiedere lelemosina con il bambino il bambino
piangeva non percheacute aveva fame o percheacute lavessi picchiato ma percheacute era
passato un gagiograve un nero che vendeva della bigiotteria e offriva un braccialetto e
chiedeva tre euro per questo braccialetto e io dicevo - Come faccio a darti tre
euro per questo braccialetto che stiamo qui per tirar su soldi per comprare da
mangiare- e il bambino ha cominciato a piangere e a insistere -Io voglio il
braccialetto io voglio il braccialetto- e un gagiograve da una palazzina da una
finestra ha visto che il bambino piangeva e ha creduto che io picchiassi il
bambino per costringerlo a chiedere lelemosina e ha chiamato la polizia la
polizia egrave arrivata e mi ha legata cosigrave [fa il gesto delle mani legate dietro alla
schiena] Con i poliziotti egrave arrivata contemporaneamente anche unambulanza a
me mi hanno legata e il bambino lha portato via lambulanza al campo i
bambini si facevano male correvano si facevano male giocando con le biciclette
cadevano il bambino si era fatto male al ginocchio si era graffiato il ginocchio
cadendo con la bicicletta e loro hanno detto che io lo picchiavo per mandarlo a
159
chiedere lelemosina Ma sono pazzi come faccio a picchiare i miei figli
[hellip] io non sapevo comegrave qua la legge ho preso il mio bambino per la mano lho
tirato giugrave e gli ho detto- stai seduto giugrave stai fermo che se faccio un po di soldi ti
prendo il braccialetto- lui ha cominciato a piangere egrave arrivata la polizia a me mi
ha portato via e a lui lha portato via lambulanza E il bambino piccolo era bello
e dicevano che non era il mio Era biondo aveva i capelli lunghi era bello Io il
bambino lo allattavo e il bambino quando lo allattavo toccava il mio seno mi
accarezzava e allora dopo due ore di questa trafila il bambino ha cominciato a
piangere aveva fame e quando me lo hanno portato io mi sono strappata i
vestiti non capivo bene litaliano ma avevo intuito che volevano portarmi via
mio figlio allora mi sono strappata i vestiti il bambino ha visto il mio seno
Io avevo capito che il bambino lo volevano metterlo in una comunitagrave per bambini
e per me dovevano chiamare un avvocato percheacute mi avevano accusato di picchiare
il bambino dimaltrattamento Quando ho sentito questa cosa mi sono strappata
i vestiti di dosso mi hanno portato il bambino percheacute lo salutassi e il bambino
si egrave attaccato alla tetta al senoil bambino mangiava percheacute aveva fame e
accarezzava il mio seno solo allora hanno creduto che ero la mamma che era
figlio mio percheacute lo stavo allattando E hanno detto- Ed egrave anche brava percheacute lo
allatta nonostante sia un bambino grandicello- il bambino giagrave camminava ma io
lo allattavo allora mi hanno ridato il bambino perograve io ho sottoscritto un verbale
che non sarei piugrave andata a chiedere lelemosina Ho sottoscritto questo verbale che
non sarei piugrave andata a chiedere lelemosina con i miei figli e non sono piugrave andata
piuttosto muoio di fame ma non vado Cera un grande centro della Caritas dove
davano da mangiare allora io andavo ligrave e mi davano roba da mangiare per i
bambini percheacute io se fossi ancora andata a chiedere lelemosina mi avrebbero
portato via i bambini[]dicevano che non era mio []tante volte non credevano
che fosse un maschietto percheacute aveva i capelli lunghi biondi e pensavano fosse
una bambina allora dicevano- Non egrave tua egrave una bambina- quando vedevano il
passaporto -Percheacute questa egrave una bambina Lavete rubata- Mi prendevano da
parte nel campo e mi chiedevano- Ma di chi egrave questo bambino Hai i
documenti- e io-Sigrave eccoli- -Ma no non egrave questo questa egrave una bambina non egrave
un bambino- E andavano a spogliare il bambino per vedere se era maschio o
160
femmina
[rom]ho chiesto ma qua non cegrave lavoro andavo a lavorare a Milano [] mi
aveva aiutato il Comunelavoravo per il Comune mi aiutava con laffitto e
vivevo sopravviviamo adesso tante volte andiamo e mangiamo dalla
CaritasCegrave una Caritas qui in paese ogni due mesi ci portano un pacco piccolo
di roba da mangiare Non ci danno soldi solo da mangiare Adesso lassistente
sociale mi ha trovato un lavoro qua in Comune si egrave liberato un posto per spazzino
della strada mi hanno chiamato e mi hanno chiesto se volevo lavorare e io ho
detto -Certo come no Sapete che lavoro- E mi hanno detto che il 5 novembre
verragrave lagenzia dellimpiego per farmi i documenti ed essere assunto ma sono solo
4 ore al giorno non so che tipo di contratto mi fanno devo parlare con loro a 4
ore al giorno sono poche pagano poco saranno 300-400 euro Ma io ho due figli
e quando vanno a scuola devono avere la loro merenda devono avere qualcosa da
mangiare percheacute quando sono a scuola ci sono i figli degli altri dei gageacute che li
prendono in giro e gli dicono che sono poveri che non hanno niente Poi cegrave quello
piugrave grande che va in giro con gli amici e tutti gli amici hanno qualche soldino in
tasca hanno un franco o due in tasca ma lui no non ha niente in tascaservono
quaderni libri serve tanto serve qua in casa a noi serve
[romniacute] Ma non egrave questione che ai bambini servono soldi percheacute non li ho
abituati ad avere soldi hanno bisogno delle cose bisogna comprargli le robe
quando vedo che mio figlio va fuori con gli amici magari gli do 5 euro e gli dico-
vai a mangiare una pizza con gli amici - ma il problema egrave che ha bisogno anche di
un paio di pantaloni come gli altri il ragazzo egrave grande egrave cresciuto loro si sentono
italiani sanno che sono rumeni ma non sanno che sono poverifincheacute era piccolo
andava bene ma adesso mi dice- Dammi qualcosa per vestirmi meglio una
giacca migliore ma io non lho scappo e vado a raccogliere roba dal
raccoglitore dalle pattumiere [] Cosa vuoi che ti dica egrave difficile percheacute non
riusciamo a trovare da lavorare non vogliamo andare a chiedere lelemosina non
vogliamo andare a rubare Credimi non sono mai andata a rubare Anche in
Romania non ho mai rubato neanche un pacco di biscotti [hellip] [Siamo partiti
percheacute] vedevamo gli altri che partivano e cosigrave anche noi abbiamo pensato di
partire abbiamo pensato che come vivevano loro saremmo sopravvissuti anche
161
noi
[rom] [hellip] Noi vivevamo e lavoravamo dai gageacute non avevamo una casa percheacute
quando ho sposato lei mia madre non voleva e allora noi ci siamo sposati e siamo
andati a vivere da un gagiograve lavoravo da lui lavoravo per mangiare non eravamo
pagati abbiamo lavorato ligrave due anni dopo due anni egrave nato il nostro primo figlio il
figlio grande e allora mi sono detto - Come possiamo ancora vivere da questo
gagiograve quando abbiamo un figlio Nostro figlio cresce e dove va cosa fa nostro
figlio- Allora non ho piugrave voluto stare da questo gagiograve in Romania siamo andati
via e abbiamo cominciato a fare i mattoni siamo Caramidari abitavamo a
Gradinari facevamo i mattoni per le case dei rom per fare un po di soldi per
pagare i documenti e il trasporto[]
Abbiamo vissuto un anno in Italia non avevamo i documenti e la possibilitagrave di
andare a lavorare non avevamo i permessi abbiamo chiesto lelemosina per un
anno abbiamo raccolto in un anno 800 euro e siamo tornati in Romania ho
comprato un terreno e una piccola casa una camera per poter vivere per avere
dove tornare la casa labbiamo pagata 800 euro era piccola era una sorta di
baracca ma era tutta nostra [hellip] Nel 2004 mi ha preso la polizia cosigrave erano i
tempi cosigrave era allepoca ti prendevano percheacute non avevi i documenti in Italia e
mi hanno dato lespulsione percheacute non tornassi in Italia per dieci anni Io ero
tornato in Romania avevo comprato la casa ed ero ripartito per lItalia da solo
quando mi hanno preso mi hanno messo sullaereo e mi hanno rimpatriato in
Romania[] dovevi dimostrare di avere dei soldi per poterti mantenere in Italia
ecc[] Sono tornato in Romania e ci sono rimasto per tre anni durante questi tre
anni ci egrave nato un altro figlio In Romania facevo i mattoni per i gageacute per chi
aveva bisogno per la sussistenza per sopravvivere non egrave che mettevi da parte dei
soldi e la casa ha cominciato a decadere il tetto non era piugrave buono [hellip] In
Romania vivevamo male in Romania i gageacute non ci accettano bene a noi rom
[] ti danno un po di assistenza un po di sussidio anche per andare a scuola Io
sono andato a scuola ho dieci anni di scuola (5 primarie e 5 superiori) io conosco
bene litaliano so leggerlo capisco bene tutto navigo in rete conosco bene tutto
Anche mia moglie sa leggere e scrivere ma un po meno []Noi siamo andati via
dalla casa percheacute cominciava a crollare non era piugrave buona allora abbiamo
162
pensato di tornare in Italia farci dei soldi e sistemarci la casa ma siamo venuti
qua e abbiamo perso anche quello che avevamo[]
[romniacute] Sigrave ma io ho preferito venire percheacuteligrave ci davano da mangiare gli altri i
nostri vicini ci portavano da mangiare ci portavano del pane cera un nostro
vicino che ci portava da mangiarequando comprava dei biscotti per i suo figlio
ne comprava un pacco anche per il mio
[rom]E allora ho cominciato a piangere e ho detto o porto con me tutta la mia
famiglia o non parto Volevo partire con i miei figli percheacute noi rom non lasciamo
i nostri figli Noi cresciamo i nostri figli[] Noi cresciamo i nostri figli e
vorremmo che anche loro fossero come gli altri
[romniacute]Io vorrei dare ai miei figli quello che io non ho avuto
[rom] [quando siamo partiti] Sigrave sapevamo[che i rom vivevano nei campi in Italia]
ma non tutto i rom non dicono sempre tutta la veritagrave sul fatto
[romniacute] Era peggio di come credevamo era brutto percheacute di giorno dovevi stare al
campo di notte dovevi andare a cercare la legna per accendere il fuoco e potersi
scaldare dovevi andare a cercare lacqua
[rom] Cera un periodo che venivano i poliziotti al campo venivano ti
picchiavano non era bello egrave che quando vedi uno che va e dopo torna e ha una
casetta ha qualcosavedi che ha da mangiare E che tu non hai da mangiare
allora lo fai anche tu per poter dar da mangiare ai tuoi figli Adesso mi pento
adesso mi pento di essere venuto in Italia percheacute ho perso la mia casa e non ho piugrave
dove andare La casa non cegrave piugrave il terreno cegrave ma quando ho comprato la casa
non avevo piugrave soldi per fare i documenti quindi non ho fatto il passaggio di
proprietagrave servivano ancora soldi io ho dato cosigrave i soldi a un rom sono
fortunato che egrave un rom Perograve sai non si sa mai lui puograve morire e possono nascere
problemi Servivano altri quasi 500 euro
[romniacute] Credimi Io sto bene qua Ho cresciuto mio figlio qua lho battezzato
qua non so se tornerei indietro non penso di poter tornare indietro lho cresciuto
qua lho battezzato quaLigrave non avevamo neanche acqua neanche corrente nella
casetta che avevamo e dinverno quando devi andare a prendere lacqua cera la
neve alta fino a metagrave coscia da noi la neve egrave alta da noi dinverno egrave freddo
Io avevo un fratello in roulotte nel campo regolare vicino al Cimitero Maggiore
163
in questo campo cera unaltra piazzola disponibile e ligrave si egrave messo a vivere con i
suoi figli[] a un certo punto egrave stato espulso e non poteva piugrave tornare sua
moglie e i suoi figli sono rimasti qui [hellip] gli hanno portato via i
figli[]qualcuno glielha detto lui egrave tornato a casa e si egrave impiccato
[rom] Noi qua [in Italia] ci siamo abituati si sta bene solo che noi siamo
abituati a stare in mezzo ai rom percheacute fai quattro chiacchiere eh egrave meglio in
mezzo ai rom[] egrave meglio vivere in casa perograve non va bene essere troppo
isolati Noi siamo abituati a stare insieme [hellip] Qui allinizio era un disastro Per
due anni hanno avuto paura di noi per due anni hanno continuato a denunciarci
[romniacute] La prima volta che ci hanno visto arrivare qua con i nostri bagagli hanno
cominciato a borbottare- Zingari Zingari Zingari parlavano tra di loro
appena i bambini facevano il minimo rumore - i bambini era abituati nei campi
che giocavano urlavano nelle case egrave diverso allora se i bambini saltavano -
arrivava lassistente sociale con le lettere di richiamo ci richiamava allordine
sempre Ma una volta lassistente egrave venuta qua da noi e le egrave piaciuto e allora mi ha
detto guardate che siete stati denunciati che i vostri figli fanno cosigrave fanno colagrave e
che voi fate cosigrave fate colagrave confusione ma non solo uno tutta la palazzina ci ha
praticamente denunciati E allora lei ha chiesto- chi egrave che fa casino Gli adulti o i
bambini- e loro hanno detto- i bambini- ma cosa fanno Non litigano Sono i
bambini che giocano che fanno confusione Pensavano che noi ci picchiassimo
che noi litigassimo sempre invece lei ha visto che erano i bambini Allora io sono
andata dallassistente e ho detto- cosa vuoi che faccia che ammazzi i miei figli
loro sono abituati a giocare nei campi non sono abituati qua datemi un po di
tempo per educarli a stare tranquilli in casa loro non sono abituati saltano sul
pavimento e quello di sotto si lamenta basta pochissimo per far tremare il
pavimento loro giocavano e quelli mi mandavano sempre lassistente sociale
Avevamo paura che ci mandassero via se ci mandavano via non sapevamo dove
andare allora abbiamo detto ai bambini di stare zitti che se non stavano tranquilli
ci mandavano via e dovevamo tornare nel campo[] I bambini dalla paura di
tornare nei campi sono diventati bravi Gli dicevo- fate quello che volete Ma
volete ritornare al campo- e allora loro da soli hanno cominciato a fare piano
Piano piano sono andata in giro ho trovato un parco loratorio ho visto che ci
164
sono posti dove i bambini possono giocare andavo ligrave con loro e piano piano loro
si sono abituati e piano piano sono sparite le denunce e sono finite le lamentele
Percheacute lassistente diceva - se erano loro due a litigare io mandavo la polizia ma
loro sono bambini piccoli e vengono dal campo bisogna che si abituino poco
alla volta non possiamo mandargli la polizia in casa percheacute so che quella famiglia
egrave stata maltrattata dalla polizia - Quando andavamo alloratorio cera il vigile e i
bambini quando vedevano il vigile in divisa avevano paura (rom 41 anni]e
romniacute 46 anni provincia di Cremona 29 ottobre 2013)
322 Diritti rivendicati dai rom
Lelenco dei diritti che segue egrave ricavato nelle interviste di cui ho parlato nel primo
paragrafo di questo capitolo ovvero le interviste raccolte in romaneacutes e tradotte dalla
sottoscritta in italiano nellambito della ricerca MigRom370
Secondo i rom intervistai i gageacute li sottopongono a trattamenti inumani e degradanti
percheacute sono zingari Trattamenti inumani e degradanti che consistono nel negare loro
il riconoscimento del diritto a godere dei benirisorse ldquogiuridicamente protettirdquo371 dai
diritti fondamentali di cui loro rivendicano la titolaritagrave
Lelenco dei diritti lesi emerge dalle interviste sia in forma esplicita che in forma
implicita la prima intervista citata nel paragrafo precedente costituisce un modello
narrativo in quanto racchiude in seacute le persecuzioni a cui sono sottoposti i rom che si
sostanziano nella lesione dei diritti che prenderograve in esame in questo paragrafo
Ovvero nella prima intervista citata ho presentato in forma implicita e generale le
gravi persecuzioni a cui sono sottoposti i rom intervistati ora perograve andremo a vedere
nel dettaglio e quindi esplicitare i diritti che rivendicano i rom e che ritengono siano
loro negati dai gageacute Per fare ciograve riporterograve dei frammenti di interviste narrazioni da
cui emerge in dettaglio la grave privazione dei diritti a cui sono sottoposti gli
370 Vedi ricerca giagrave citata al paragrafo precedente371 Concetto ricavato dalla Sentenza 519 del 1512 1995 della Corte Costituzionale in merito alla liceitagrave della
mendicitagrave punto 3 paragrafo secondo Testo disponibile su httpwwwgiurcostorgdecisioni19950519s-95htm
165
intervistati Quindi i rom intervistati rivendicano
Il diritto alla vita (artt 1 e 2 CEDU) compreso il divieto di essere condannato
a morte (artt 1 e 2 Protocollo n 6 ratificato e reso esecutivo con l 2 gennaio
1989 n 8 art 27 uc Cost e art 6 Patto DCP) Questo diritto egrave assoluto ed
inderogabileCome abbiamo visto sopra in merito ai diritti soggettivi delle
persone oltre a intenderlo come divieto a chiunque di privare un altro essere
umano della vita esso egrave inteso anche come il diritto a ltlt sopravvivere gtgt
mediante laccesso a quelle che sono le ldquorisorserdquo (godimento di diritti diritto
alle relazioni diritto alle risorse materiali come cibo casa ecc) necessarie
alla sopravvivenza umana In tal senso esso egrave inscindibile dal
il diritto fondamentale di ogni individuo alla libertagrave dalla fame (Art112
Patto sui diritti economici sociali e culturali)
il diritto a non essere sottoposto a pene trattamenti o punizioni crudeli
inumani o degradanti (art 3 CEDU art 7 Patto DCP artt 13 c 3 e 27 c Cost
e Convenzione di New York del 10 dicembre 1984 contro la tortura ratificata
con l 3 novembre 1988 n 498) che egrave un divieto inderogabile Rivendicano
cioegraveil rispetto della loro dignitagrave di esseri umani Milano ( ci hanno mandato
via come cani) Rivendicano il diritto alla diversitagrave (art 2 e 3 Convenzione
UNESCO 2005 art 2 Convenzione UNESCO 2003)372 ossia
il diritto di autodeterminazione ( Art 1 Patto sui diritti civili e politici art 1
Patto sui diritti economici sociali e culturali art)
372 Convenzione sulla protezione e la promozione della diversita delle espressioni culturali Approvata a Parigi il 20 ottobre 2005 dalla XXIII Conferenza Generale dellrsquoUNESCO (Conferenza generale dellrsquoOrganizzazione delle Nazioni Unite per lrsquoeducazione la scienza e la cultura) Ratificata dallrsquoItalia il 19 febbraio 2007 con Legge n 19 Entrata in vigore alla 40ma ratifica il 18 marzo 2007 disponibile su httpwwwunescoit_filesDIVERSITAculturaleconvenzione_diversitapdfhttpwwwunescoitcniindexphpculturadiversita-culturale Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Approvata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dellrsquoUNESCO Conferenza generale dellrsquoOrganizzazione delle Nazioni Unite per lrsquoeducazione la scienza e la cultura) Entrata in vigore alla 40ma ratifica il 30 aprile 2006 Ratificata dallrsquoItalia il 27 settembre 2007 con Legge n 167 disponibile su httpwwwunescobeniculturaliitgetFilephpid=48httpwwwunescoitcniindexphpculturapatrimonio-immateriale
166
a) in virtugrave del quale ogni gruppo umano deve poter usare le risorse a sua
disposizione per migliorare le proprie condizioni economiche sociali e
culturali
b) poter liberamente decidere il proprio statuto politico
c) poter utilizzare liberamente e senza pregiudizio le proprie risorse umane al
fine di perseguire il proprio sviluppo economico sociale e culturale
Chiedono agli Stati sotto la cui giurisdizione sono di promuovere il loro diritto
allauto determinazione Inteso come il diritto ad avere una vita culturale propria il
diritto alla diversitagrave e al rispetto della loro cultura (Art 27 21 22 Patto sui diritti
civili e politici artt 6 e 9 Cost art 14 CEDU art 1 Patto DCP art 1 Patto sui diritti
economici sociali e culturali Convenzione ILO 169 sui Popoli indigeni e tribali del
1989 Convenzione -quadro per la protezione delle minoranze nazionali adottata dal
Consiglio dEuropa nel 1998 Convenzione per la prevenzione e la repressione del
delitto di genocidio 1948 Carta europea delle lingue regionali o minoritarie del 1992)
Il diritto di realizzare il proprio progetto di vita pur non essendo ldquoconformerdquo
allideologia dei gageacute Rivendicano il diritto alla diversitagrave e la cessazione delle
persecuzioni a causa della loro diversitagrave
il diritto alla libertagrave di pensiero di coscienzala libertagrave di manifestare il
proprio pensiero individualmente o collettivamente in pubblico o in privato
(art 9 CEDU art 18 Patto DCP artt 19 20 e 21 Cost)
il diritto alla libertagrave di riunione pacifica e alla libertagrave di associazione
compreso il diritto di fondare con altri delle associazioni per la difesa dei
propri interessi (artt 17 18 39 Cost art 11 CEDU artt 8 21e 22 Patto
DCP come per esempio il vivere con la propria rete di famiglia e parentela
167
allargata
il diritto a non essere molestati per le proprie opinioni il diritto alla libertagrave di
espressione ( Art 19 Patto sui diritti civili e politici)
la cessazione del odio razziale che cegrave nei loro confronti ( art 20 Patto sui
diritti civili e politici Convenzione internazionale sulleliminazione di ogni
forma di discriminazione razziale del 1965direttiva 200043CE ( direttiva
ldquorazzardquo del Consiglio del 29 giugno 2000 contro il razzismo Direttiva 200078
CE (direttiva altre discriminazioni)
il diritto al rispetto della propria vita privata e familiare del proprio
domicilio (art 8 CEDU art 17 Patto DCP artt 1415 29 30 e 31 Cost ) il
diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero(art 10 CEDU art 19
Patto DCP art 21 Cost)
il diritto alla sicurezza sociale il diritto alla libertagrave ed alla sicurezza
personale (art 5 CEDU art 9 Patto DCP art 5 b) Conv ONU
sulleliminazione di ogni forma di discriminazione razziale art 9 Patto sui
diritti economici sociali e culturali )
il diritto al lavoro al progresso-sviluppoldquo possibilitagrave di guadagnarsi la vitardquo(
Art 61 111Patto sui diritti economici sociali e culturali) ovvero
rivendicano il diritto alla libertagrave di movimento (art 13 Dichiarazione
Universale dei Diritti dellUomo art 16 Cost art 18 TUE)373 che consiste nel
diritto a partire in cerca diltlt una vita migliore gtgt
il diritto di ldquogodere di giuste e favorevoli condizioni di lavoro ( Art 7 Patto
373 Per approfondire il tema e del grande dibattito che cegrave attorno alla questione e di come esso si un diritto fondamentale della persona si veda Articolo 13 Dichiarazione Universale dei Diritti dellUomo adottata dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948 disponibile su httpwwwinterlexittestidichunivhtm Antonio Papisca DossierDichiarazione Universale dei diritti umani commentata dal Prof Antonio Papisca Articolo 13 - Terra casa comune Commento del prof Antonio papisca cattedra unesco diritti umani democrazia e pace presso il centro interdipartimentale sui diritti della persona e dei popoli delluniversitagrave di padova sullrsquoarticolo 13 della dichiarazione universale dei diritti umani aggiornato al 2009 disponibile su httpunipd-centrodirittiumaniititschedearticolo-13-terra-casa-comune17 Daniele Ruggiu il concetto della liberta di movimento in europa Unrsquoanalisi delle norme convenzionali e della giurisprudenza della Corte di Strasburgo 2009 disponibile su httpwwwdirittoequestionipubblicheorgpage2009_n905_studi-09_D_Ruggiupdf
168
sui diritti economici sociali e culturali)
il diritto ad essere tutelati dalle amministrazioni sotto la cui giurisdizione
vivono (art 1 2 e 3 Cost art 1 CEDU atr 2 Patto DCP art 3 Patto sui diritti
economici sociali e culturali
il diritti di partecipare in modo attivo alla vita politica economica e culturale
della comunitagrave in cui vivono e godere dei progressi scientifici e culturali della
stessa ( Art 25 Patto sui diritti civili e politici artt 1 2 e 9 Cost art6 15
Patto sui diritti economici sociali e culturali) Il diritto ad una relazione
fiduciaria con i gageacute
il diritto ad una salute fisica e mentale ( Art 12 Patto sui diritti economici
sociali e culturali)
il diritto allunitagrave famigliare e allaffettivitagrave famigliare il diritti
fondamentali dei loro figli di vivere con i propri genitori (art 10 e art 3
Convenzione sui diritti del fanciullo)374
374 ldquoInfatti sulla base della Convenzione sui diritti del fanciullo fatta a New York dallAssemblea generale dellONU il 20 novembre 1989 ratificata e resa esecutiva con l 27 maggio 1991 n 176 lo Stato egrave impegnato a garantire una sempre piugrave completa ed effettiva protezione del minore[] riconoscendo che il bambino non puograve essere separato dai genitori contro la sua volontagrave salvo che lo dispongano le autoritagrave competenti nel suo interesse La convenzione impegna ogni Stato a favorire il ricongiungimento familiare quando un membro della famiglia viva in uno Stato diverso da quello in cui vivono altri membri del nucleo familiare (art 10) [] [hellip] si deve ricordare che la Costituzione prevede che la Repubblica ha il dovere di proteggere la maternitagrave linfanzia e la gioventugrave favorendo gli istituti necessari a tale scopo (art 31 comma 2 Cost) e prevede il diritto-dovere costituzionale dei genitori di mantenere istruire ed educare i figli anche se nati fuori del matrimonio (art 30 comma 1 Cost) []Perciograve una interpretazione delle norme sugli stranieri favorevole al minore e alla famiglia si impone ed egrave espressamente prevista dallo stesso testo unico delle norme in materia di immigrazione lart 28 comma 3 del dlgs n 2861998 prevede che in tutti i giurisdizionali e in tutti i procedimenti amministrativi finalizzati ad attuare il diritto allunitagrave familiare e riguardanti i minori deve essere preso in considerazione con carattere di prioritagrave il superiore interesse del fanciullo conformemente a quanto previsto dallart 3 comma 1 della medesima citata Convenzione sui diritti del fanciullordquo Bonetti 2011 disponibile su httpwwwaltrodirittounifiitfrontierprassibonettihtm
Principi fondamentali dei diritti dellinfanzia riconosciuti dalla Convenzione sui diritti dellinfanzia e delladolescenza sono
a) Non discriminazione (art 2) i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori senza distinzione di razza sesso lingua religione opinione del bambinoadolescente o dei genitorixmlnamespace prefix = o
b) Superiore interesse (art 3) in ogni legge provvedimento iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica linteresse del bambinoadolescente deve avere la prioritagrave
c) Diritto alla vita alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art 6) gli Stati decono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini anche tramite la cooperazione tra Stati
d) Ascolto delle opinioni del minore (art 12) prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano e il corrispondente dovere per gli adulti di tenerne in adeguata considerazione le opinioni
169
il diritto ad avere una vita dignitosa per seacute e per la propria famiglia
(Art111Patto sui diritti economici sociali e culturali)
il diritto allistruzione ma anche il diritto di curare leducazione e la morale
dei propri figli (art 13 Patto sui diritti economici sociali e culturali art 29 e
30 Cost) il diritto di crescere i propri figli
il diritto ad usare liberamente le proprie istituzioni giuridiche ( la kris)
il diritto al riconoscimento della propria personalitagrave giuridica ( Art 16 Patto
sui diritti civili e politici art 22 Costituzione della Repubblica italiana art 1
CEDU) da cui derivano tutti i diritti sopra elencati Chiedono di non essere
trattati come persone non umane o schiavi privi di tale personalitagrave chiedono il
diritto a non essere ridotto in schiavitugrave (intesa come soggezione psicologica e
fisica) o ad essere obbligato a un lavoro forzato (per esempio per alcuni lo egrave il
chiedere lelemosina) (art 4 CEDU art 8 Patto DCP)
il divieto delle espulsioni collettive (dallrsquoart 4 Protocollo Addizionale n4
della Convenzione europea per la Salvaguardia dei Diritti dellrsquoUomo e delle
Libertagrave Fondamentali rsquoart 19 della Carta dei Diritti Fondamentali dellrsquoUnione
europea)
I rom si lamentano del fatto che i gageacute non consentono loro di vivere insieme e che li
cacciano via collettivamente dallItalia e quando non possono cacciarli li
sottopongono a sgomberi continui che hanno leffetto di separarli e di disperderli nel
territorio
LrsquoItalia ha ratificato la Convenzione con Legge n 176 del 27 maggio 1991 e ha fino ad oggi presentato al Comitato sui Diritti dellInfanzia quattro Rapporti Testo disponibile suhttpwwwunicefitdoc599convenzione-diritti-infanzia-adolescenzahtm
170
323 Come vengono lesi i diritti dei rom
vediamo ora come e in che contesti vengono lesi i diritti degli intervistati
- Diritto alla sicurezza sociale il diritto alla libertagrave ed alla sicurezza personale (art
5 CEDU art 9 Patto DCP art 5 b) Conv ONU sulleliminazione di ogni forma di
discriminazione razziale art 9 Patto sui diritti economici sociali e culturali ) Ciograve
che emerge dalle interviste egrave che i rom non hanno nessuna tutela a casa loro e non
godono di nessuna sicurezza neacute personale neacute sociale Emerge cioegrave che ciograve di cui
vanno in cerca i rom egrave la sicurezza personale e sociale che garantisce la
sopravvivenza alle persone e che il ldquolorordquo Governo non vuole o non egrave in grado di
garantirli
[romniacute] il nostro governo egrave un governo di morte [hellip] Il nostro governo egrave un governo di
morte [] Percheacute hellip se il nostro governo fosse stato protettivo nei nostri confronti se ci
avesse protetto nella nostra terra non crsquoavesse fatto partire ci avesse dato da lavora da
lavorare nella nostra terra Nel nostro paese Percheacute potessimo mantenere i nostri figli e
potessimo vivere anche noi e non venissimo piugrave qua per vivere in mezzo allimmondizia
In mezzo alla miseria Per fare un franco e poter mangiare Egrave tutta colpa del governo Il
lavoro lo dagrave solo ai suoi conoscentihellip si trova per conoscenzahellip questo egrave il problema Il
Governo (romniacute 28 Milano 01 maggio 2014)
- Diritto alla libertagrave di movimento - ASILO per fame
(art 13 Dichiarazione Universale dei Diritti dellUomo art 16 Cost art 18 TUE)
La mancanza delle minime tutele sociali nel loro paese spinge i rom a muoversi in
cerca di condizioni di vita che consentano loro di poter vivere
171
Siamo partiti di casa per fame [] Non cegrave piugrave da lavorare in Romania [] Ligrave
nessuno ci da niente Almeno qua andiamo a chiedere lelemosina troviamo da
mangiare [hellip] Se avessi avuto la mia casa il mio lavoro uno stipendio per poter
vivere normalmente non sarei venuto (rom 29 anni Milano 01 maggio 2014)
Dato che il loro Governo non fornisce loro neanche le minime garanzie necessarie
alla vita i rom emigrano in cerca di risorse che ne consentono la vita Il diritto alla
vita e alla libertagrave dalla fame nel caso in cui lindividuo sia nato nel posto sbagliato
possono essere goduti agendo la propria capacitagrave di autodeterminazione mettendo in
atto il proprio diritto al movimento fisico che ovviamente mette in moto anche le
capacitagrave umane di adattamento rinnovamento ossia le capacitagrave psichiche o se
vogliamo culturali necessarie alluomo per sopravvivere375 Agire il diritto alla
mobilitagrave significa rivendicare il diritto al progresso alla mobilitagrave sociale nel senso
di rinnovare le proprie capacitagrave economica fisiche e psichiche ovvero culturali
necessarie alla banalmente sopravvivenza ( Art 2 CEDU art 6 patto sui diritti civili
e politici)
qua in lItalia molti ma molti rom hanno aperto la mentehellip Noi siamo arrivati e
ora stiamo megliohellip Siamo migliorati adesso andiamo in giro come gageacute Quando
andiamo a casa siamo puliti eleganti profumatihellip[] non avrei mai potuto realizzare in
Romania ciograve che ho realizzato venendo in Italia (rom 29 anni Milano 01 maggio
2014)
Quelli che sono definiti ldquozingarirdquo ldquonomadirdquo in modo dispregiativo sono in realtagrave
persone che agiscono la loro capacitagrave di autodeterminazione al fine di non sopperire
per colpa di una mancata tutela da parte dei loro Stati nei loro confronti e che
pensano che ltltnella vita sia importante che la persona quando puograve vada al sicuro da
qualche partegtgt (rom 49 anni Bari 29 novembre 2013) ovvero vada in cerca della
375 Schultz Lavenda 2010
172
sicurezza sociale che gli garantisce la vita grazie al sistema democratico vigente in
Europa
- Diritto dei popoli allautodeterminazione376
(art1 Patto sui diritti civili e politici art 1 Patto sui diritti economici sociali e
culturali art 12 Statuto delle Nazioni Unite)
Questo diritto i rom lo intendono come il diritto ad usare ogni mezzo a disposizione
per sopravvivere in primo luogo il diritto alla mobilitagrave Per i rom la vita umana il
rispetto di essa ed il diritto ad essa egrave al vertice dei loro principi morali Cioegrave la vita
dellindividuo egrave al vertice di ogni sistema sociale che sia romano o gagikano
lindividuo non ha sopra di seacute nessunistituzione terrena che ne possa limitare la vita
nemmeno indirettamente come per esempio escludendolo da una attiva
partecipazione alla vita sociale che lo discrimina a tal punto che rischia di morire di
fame Per ciograve in caso di difficoltagrave a sopravvivere ogni mezzo che garantisce la vita egrave
lecito e moralmente accetto Egrave la non accettazione delle discriminazioni legalizzate o
comunque legittimate per motivi ideologici o culturali potenzialmente fatali degli
individui Quindi lemigrazione il rubare e chiedere lelemosina non che siano
preferenziali ma ligrave dove non ci fossero altri mezzi per sopravvivere percheacute si egrave
esclusi dallaccesso alle risorse vitali per ragioni ideologici culturali o legali egrave lecito
compiere tali azioni per evitare di ltlt morire di famehellipgtgt (romniacute 28 anni Milano
01 maggio 2014)
Ovvero questi che per molte societagrave sono comportamenti antisociali e devianti sono
in realtagrave comportamenti antropologici messi in atto dai rom che rivendicano quello
che il diritto internazionale riconosce come diritto dei popoli allautodeterminazione
Il diritto di ogni individuo e di ogni comunitagrave umana di garantirsi la sopravvivenza
376 Intesa come la libertagrave personale e morale tutelata art 13 Cost ldquoche non tuteli la mera libertagrave fisica il diritto di disporre della propria persona senza coercizioni fisiche o materiali ma anche la libertagrave morale cioegrave il diritto di disporre liberamente di seacuterdquo vedi Enciclopedia Treccani alla voce ldquoLibertagrave personalerdquo disponibile su httpwwwtreccaniitenciclopedialiberta-personale e alla vode ldquoLibertagrave di circolazione e soggiornordquo disponibile su httpwwwtreccaniitenciclopedialiberta-di-circolazione-e-soggiorno
173
mettendo a frutto le proprie capacitagrave le proprie risorse naturali (o umane) senza che
nessuno glielo impedisca E dato che i nostri rom intervistati sono discriminati nel
loro paese e non hanno altre ricchezze al di fuori del proprio capitale umano (il
proprio corpo e le proprie capacitagrave cognitive-psicologiche) lo usano al fine di
garantire a se stessi e alla propria famiglia la sopravvivenza Sfruttano cioegrave le unica
risorsa di cui dispongono per non morire di fame la loro capacitagrave di
autodeterminazione il loro capitale umano in movimento (fisico e cognitivo) che
consente loro di procurarsi le risorse necessarie alla loro sopravvivenza attraverso o il
lavoro o il chiedere lelemosina o il piccolo furto Quindi il non dare loro la
possibilitagrave di mettere a frutto il proprio capitale umano (il proprio corpo e le proprie
capacitagrave psico-cognitive e creative) mettendo in atto delle discriminazioni sociali e
legali che ne impediscano la piena realizzazione attraverso unattiva partecipazione
sociale equivale ad impedire loro di autodeterminarsi equivale ad impedire loro di
garantirsi lesistenza Gli intervistati rivendicano agendolo il diritto di ogni
individuo di autodeterminarsi prima come persona e poi come membro di una
collettivitagrave (che puograve essere una famiglia o un gruppo di persone che condivide un
identitagrave) al fine di non morire di fame percheacute non tutelati dal Governo sotto la cui
giurisdizione vivono e ai quali rivendicano le tutele che tale governo garantisce ai
gageacute
- Il diritto alla sicurezza sociale il diritto alla libertagrave ed alla sicurezza personale
diritto alla libertagrave di movimento-asilo ed il diritto allautodeterminazione sono
implicitamente inscindibili da tutti i diritti che prenderograve in considerazione cioegrave il
catalogo dei diritti fondamentali delluomo in quanto essi garantiscono allindividuo
la salute e la sopravvivenza biologica e psicologica sia a livello individuale sia a
livello famigliare che a livello sociale mediante le relazioni sociali e le condizioni
materiali Ovvero le tutele sociali che ti garantisce il Governo sotto la cui
giurisdizione vivi Tutela a quanto pare di cui non godono i rom a tal punto che
174
rischiano di morire di fame rischio che ovviamente loro non subiscono
passivamente
Quali diritti fondamentali rivendicano i rom immigrando e ponendosi sotto la tutela
dello Stato italiano e che non vengono loro garantiti
Vediamo cioegrave cosa implica la rivendicazione del diritto a muoversi da un posto in
cui ltlt muori anche di fame gtgt verso uno in cui labbondanza del cibo egrave tale che ltlt si
trova cibo perfino nellimmondizia gtgt un posto in cui ltlt [] si vive meglio gtgt
percheacute garantisce quella sicurezza sociale il diritto alla libertagrave ed alla sicurezza
personale di cui non godono in Romania
- Diritto alla vita
(artt 1 e 2 CEDU) compreso il divieto di essere condannato a morte (artt 1 e 2
Protocollo n 6 ratificato e reso esecutivo con l 2 gennaio 1989 n 8 art 27 uc
Cost e art 6 Patto DCP)
Il diritto alla vita i rom intervistati lo rivendicano agendo il loro diritto
allautodeterminazione che si sostanzia nel diritto alla libertagrave di movimento La prima
cosa che rivendicano i rom delle interviste egrave il diritto alla vita Questo diritto egrave
assoluto ed inderogabile Dal punto di vista del diritto internazionale egrave divieto a
chiunque di privare un altro essere umano della vita se non quando lordinamento
dello Stato lo prevede esplicitamente (art 15 CEDU) Per i rom questo diritto egrave
assolutamente inderogabile nessuna legge umana puograve arrogarsi il diritto di privare le
persone direttamente o indirettamente della vita Per loro oltre che le leggi formali
che legittimano luccisione di un essere umano non sono accettabili nemmeno le
leggi indirette che ne impediscono la sopravvivenza e quindi ne determinano
indirettamente la morte Non accettano cioegrave neacute la condanna a morte diretta prevista
per legge neacute la condanna a morte indiretta causata da leggi e atteggiamenti sociali che
impediscono alla persona di accedere a quello di cui ha bisogno per vivere
175
Per i rom il diritto alla vita e il divieto di essere condannato a morte (inteso in senso
lato) egrave il diritto a sopravvivere lottando con ogni mezzo a disposizione contro la
fame che per loro si combatte schivando in qualche maniera la totale esclusione da
quelle che sono le risorse che la consentono Ossia come si puograve dedurre da quanto
abbiamo visto sopra il diritto alla vita puograve essere inteso anche come il diritto a ltlt
sopravvivere gtgt mediante laccesso a quelle che sono le ldquorisorserdquo (godimento di
diritti diritto alle relazioni affettive relazioni politiche diritto alle risorse materiali
come cibo casa ecc) necessarie alla sopravvivenza umana in quanto forniscono
sicurezza e libertagrave personale e sociale (art 5 CEDU art 9 Patto DCP art 5 b Conv
ONU sulleliminazione di ogni forma di discriminazione razziale art 9 Patto sui
diritti economici sociali e culturali ) che gli consentono di accedere a tutto ciograve che
garantisce agli esseri umani una buona salute fisica e mentale ( Art 12 Patto sui
diritti economici sociali e culturali) al fine di consentirgli una preservazione e
continuazione quale egrave il fine ultimo dei diritti umani
Come mostrano i rom delle interviste esistono delle implicite condanne a morte delle
persone attraverso una loro totale esclusione dallaccesso alle risorse che garantiscono
la vita basta anche una semplice esclusione dal mondo del lavoro dallaccesso cioegrave
alle risorse economiche per determinare prima una morte sociale degli individui e
poi la loro morte biologica facendoli morire di fame
- Diritto alla libertagrave dalla fame
(art112 Patto sui diritti economici sociali e culturali)
I rom ritengono leso dal ldquolorordquo Governo il loro diritto ad essere liberi dalla fame e
chiedono asilo allItalia percheacute a casa loro non godono del diritto alla libertagrave dalla
fame Possiamo dire che mediante il loro diritto alla mobilitagrave-asilo per fame e il loro
diritto e capacitagrave di autodeterminazione i rom rivendicano il diritto alla vita nella
misura in cui a casa loro rischiano di morire di fame Rivendicano cioegrave la possibilitagrave
176
di procurarsi del cibo per garantirsi il diritto alla vita per garantirsi la sopravvivenza
Per quanto possa sembrarci strano e impensabile questi rom raccontano che a casa
loro uno dei paesi della ricca Europa alcuni gruppi sociali rischiano di morire di
fame a causa delle gravi discriminazioni ed esclusioni sociali che subiscono dai
Governanti Dalle interviste riportate qui sotto emerge il grado di non tutela di
discriminazione e persecuzione a cui sono sottoposti i Rom nel ldquolorordquo paese e
chiariscono che forma di asilo implicito chiedono allItalia agendo la loro capacitagrave di
autodeterminazione con la quale rivendicano il loro diritto alla mobilitagrave
[romniacute ][] a casa muori anche di fame [hellip] Qui cera il cibo per strada
La frutta nei supermercatihellip Si trova da mangiare nei mercati buttavano via la
fruttahellipNoi la raccoglievamo dallimmondizia e portavano viahellip mangiavamo
dallimmondiziahellip La fruttahellip
[rom] sigrave si trovahellip Cera quello che vende i polli e che buttava via la carnehellip si
trovava anche carne da mangiare Noi la raccoglievamo e mangiavamo carne
fruttahellip Cera di tuttohellip Qui non muori di famehellip Al limite vai per strada a
chiedi e fai 56 euro e ti compri da mangiare Sopravvivi[hellip] (rom 29 anni romniacute
28 anni Milano 01 maggio 2014)
Egrave questa la discriminazione e la persecuzione da cui scappano i rom intervistati
Emigrano per non morire di fame percheacute il loro Governo non egrave in grado o non vuole
tutelarli dalla fame Emigrano in un paese dove pensano che non moriranno di fame
un paese dove al limite il cibo per mangiare e poter sopravvivere lo raccogli dalla
pattumiera per strada Possiamo dire che in Italia ottengono asilo per fame nella
misura in cui il benessere sociale e labbondanza del cibo egrave tale che riescono a
recuperarlo per strada A livello biologico la vita i rom possono al limite
garantirsela recuperando il cibo dalla strada
177
- Diritti politici e alla attiva partecipazione alla vita della comunitagrave in cui vivono per
godere dei progressi scientifici e culturali della stessa (art 25 Patto sui diritti civili e
politici artt 1 2 e 9 Cost art6 15 Patto sui diritti economici sociali e culturali)
Ovviamente il diritto alla vita dellindividuo comprende anche una vita sociale oltre
che biologica che deriva dalla possibilitagrave di sviluppare ed esprimere a piene le
propria capacitagrave e la propria volontagrave attraverso una tutela da parte della pubblica
amministrazione sostanziata in unattiva partecipazione alla comunitagrave in cui vive
Chiedono cioegrave il diritto ad essere tutelati dalle amministrazioni sotto la cui
giurisdizione vivono (art 1 2 e 3 Cost art 1 CEDU atr 2 Patto DCP art 3 Patto
sui diritti economici sociali e culturali) Tale tutela la legano alla loro sopravvivenza
e alla loro possibilitagrave di garantirsi innovazione e continuitagrave (artt 61 111 Patto sui
diritti economici sociali e culturali) mediante la relazione con i gageacute siano essi
amministratori o semplici cittadini Si pongono sotto la tutela dello Stato in cui si
trovano riconoscendone autoritagrave ad amministrare la loro vita in cambio di tutela
sicurezza per seacute e per i propri figli ed in generale per i propri cari
Nel loro paese dorigine si sentono discriminati non tutelati e si muovono in cerca di
possibilitagrave e tutela che chiedono ad altri Stati Quasi377 in tutte le interviste le
richieste dasilo sono implicito nel senso che gli intervistati non sono tutelate dal
loro Governo ed emigrano in un altro paese in cerca della tutela che il loro Governo
non li fornisce
I rom delle interviste si lamentano che il loro Governo non li tutela e che ldquomanda viardquo
i rom a sua discrezione dal posto in cui vivono Emerge cioegrave che il Governo sotto
la cui giurisdizione vivono questi rom oltre che non dar lor la tutela di poter lavorare
e garantirsi la sopravvivenza e non morire di fame sradica i rom in continuazione dal
proprio territorio mediante sgomberi e continue dispersioni Ovviamente ciograve 377 Oltre al intervistato di Bari che ha ottenuto il permesso di soggiorno per motivi politici altri due intervistati uno di
Torino e uno di Brescia dichiarano daver fatto formale domanda dasilo e che fu respinta
178
determina una categoria sociale che non ha diritto a rivendicare nulla non hanno
nemmeno i certificati di nascita La loro esistenza egrave caratterizzata da una totale morte
sociale che mette a rischio anche la loro vita biologica oltre che bloccare la loro
capacitagrave di sviluppo e progresso sociale intesa come mobilitagrave sociale e diritto di
godere delle risorse fondamentali di cui hanno bisogno per vivere Mediante il
continuo sradicamento e dispersione forzata il loro Governo nega loro ogni diritto e
ne determina la morte sociale in quanto essi non possono accedere a nessuna delle
risorse che potrebbero migliorare le loro condizioni di vita
I rom rivendicano il diritto al progresso loro e dei loro figli Rivendicano cioegrave un
riscatto sociale che dia loro la possibilitagrave di essere soggetti attivi della societagrave in cui
vivono Progresso riscatto che faccia loro godere dei diritti fondamentali di cui
godono i gageacute delle democratiche Nazioni nelle quali vivono anche loro e delle quali
anche loro sono figli Progresso che egrave possibile solo se vengono tutelati dalle
amministrazioni sotto la cui giurisdizione vivono Quindi i diritti che seguono i rom
li rivendicano come loro diritto di sopravvivere godendo a pieno dei diritti
fondamentali delluomo cosa possibile come dimostra il caso dei rom solo se i
soggetti sociali sono pienamente riconosciuti come soggetti politici Solo se i soggetti
che vivono sotto la giurisdizione di uno Stato ne siano pienamente riconosciuti come
degni di tutela e pienamente tutelati al fine di poter vivere attivamente nella societagrave e
senza la paura della fame e della persecuzione Chiedono di essere soggetti politici
membri della polis della comunitagrave a pieno titolo percheacute solo cosigrave possono accedere
alla risorse di cui hanno bisogno un lavoro una casa una buona salute fisica e
mentale e le sicurezze personali e sociali di cui hanno bisogno gli esseri umani razza
di cui fanno parte anche gli zingari
179
[romniacute ] Siamo venuti in Italia percheacute in Italia si vive meglio [hellip] Ci sono molti rom in
Romania che vivano bene non sono neacute ricchi neacute poveri ma ci sono molti rom che non
hannohellip Se vai in Romania e vedi come vivono nelle baracche nelle case misere mentre
quahellip qualcosa ci siamo fatti qua in Italiahellipquelli che non sono partiti per lItalia vivono
nella miseriahellip e i bambini le casehellip non hanno neanche i documenti Non hanno
nemmeno i certificati di nascita Non hanno nessun documento Partoriscono i bambini e
non possono farli nemmeno i documenti percheacute non li hanno nemmeno loro[]
[rom] percheacute non hanno la residenza[]
[romniacute ] percheacute ligrave dove vivono non egrave proprio [proprietagrave] lorohellip
[rom] vivono su un terreno in modo abusivo e dopo 510 anni il sindaco li manda via da
ligrave [hellip] per esempio ci sono molti rom che vivano in mezzo allimmondizia a Bucaresthellip
ci sono altri rom che vanno e raccolgono ferrohellip scavano nella terra per trovare ferro
vecchio da vendere dei rottamihellip per poter vivere Ci sono molti rom che vanno con i
cavalli con le carovane che girano tutta lestate a raccogliere per poter vivere (ibidem)
Ovviamente nel caso visto sopra la rivendicazione della tutela egrave implicita e si
riferisce sia al paese dorigine che al paese in cui arriva Nel caso dellintervista che
segue invece la richiesta di tutela allItalia egrave esplicita e implicitamente dichiara che
in Romania non era tutelato lintervistato dichiara daver fatto domanda di asilo
politico e richiede esplicitamente la tutela dellautoritagrave sotto la cui giurisdizione vive
tutela che riguarda la sua persona i suoi famigliari ed il suo gruppo Indica cioegrave che
i rom non sono tutelati neacute individualmente neacute come gruppo con una propria identitagrave
E la non tutela da parte della Pubblica Amministrazione ha delle gravissime
ripercussioni sociali che li mantiene in un perpetuo stato di regressione inferioritagrave
esclusione sociale Si lamenta cioegrave che la non tutela da parte dei Governi egrave la causa
dello stato di esclusione sociale in cui vivono i rom
180
[rom] [hellip] che il Sindaco e il Governatore ci facciano da garanti percheacute ci facciano
lavorare [hellip] abbiamo bisogno di avere persone in alto che ci facciano da garanti
[] Sono andato a parlare col Sindaco di Bari percheacute ci faccia da garante [hellip] in
modo tale che sotto la sua protezione anche noi possiamo lavorare [hellip] che ci
tuteli che ci facciano lavorare per non mandare i nostri figli ai semafori e poterli
mandare a scuola [hellip] sarebbe normale e naturale che anche noi cambiassimo la
nostra vita le possibilitagrave dei nostri figli [] spero che io e i rom del mio campo
possiamo lavorare ho grandi speranze che la cosa andragrave a buon fine [hellip]
Desidero che questa cooperativa diventi fruttuosa percheacute tutti i rom in Italia la
possano prendere da esempio Se nascessero tante cooperative in Italia tanti non
andrebbero piugrave ai semafori non ruberebbero piugrave [hellip] (rom 49 anni Bari 29
novembre 2013)
- Diritti economici
(diritto al lavoro art 6 Patto sui diritti economici sociali e culturali art 1 Cost)
[rom] Sono venuto qua in Italia percheacute da noi in Romania non abbiamo da
lavoro non abbiamo nientehellip ho pensato che anche noi avremmo potuto vivere
megliohellip[hellip] non cegrave piugrave da lavorare in Romania[] nessuno ti da nemmeno un
pezzo di pane (rom 29 Milano 01 maggio 2014)
Il diritto economico che nella societagrave basata sulleconomia di mercato si puograve
sintetizzare con il dirittodovere al lavoro egrave strettamente connesso al diritto alla vita
se non addirittura in esso incorporato Per poter essere liberi dalla schiavitugrave della
fame questi rom hanno agito il diritto al movimento al fine di poter godere dei diritti
economici che sono lo strumento che libera non solo dalla schiavitugrave della fame ma
anche da tutti gli altri bisogni materiali (vestiti cure ecc ) e immateriali (relazioni) di
cui luomo ha bisogno per garantirsi la vita Il diritti economici sono ovviamente
181
legati alla libertagrave individuale e alla sicurezza sociale egrave cioegrave legato alla attiva
partecipazione alla societagrave nel senso che tale partecipazione egrave il sostanziarsi di una
ldquotutela politicardquo trasversale che i Governi dovrebbero garantire agli individui che
vivono sotto la loro giurisdizione Nel caso degli zingari ha a che fare con la
relazione con i gageacute dalla tutela dei rom da parte della Pubblica Amministrazione
ovvero dal suo atteggiamento nei confronti dei rom discende la fiducia che la
popolazione ha o non ha nei rom e di conseguenza da o meno loro la possibilitagrave di
lavorare e partecipare alla vita sociale I rom infatti chiedono a gran voce il diritto
ad una relazione fiduciaria con i gageacute Si sentono segregati dalla societagrave e dal
godimento dei diritti fondamentali degli uomini a causa dellatteggiamento della
Pubblica Amministrazione che mette in atto nei loro confronti una vera e propria
persecuzione che determina una loro discriminazione ed esclusione dal diritto che
loro vivono esclusione dalla possibilitagrave di procurarsi gli elementi necessari a
sopravvivere sia individualmente che collettivamente Chiedono cioegrave il diritto a non
subire una segregazione sociale politica economica e culturale (Convenzione
internazionale per la repressione e la punizione del crimine di apartheid ( 1973)378
ltlt non ci fanno lavorare percheacute siamo rom gtgt (rom 49 anni Bari 29 novembre
2013) I rom si rendono conto che i diritti economici possono essere goduti solo se si
verificano due fattori
bull la fiducia in loro e nella loro capacitagrave professionale da parte dei gageacute legata
allle politiche di riconoscimento o di deprezzamento messe in atto nei loro
confronti dalle Amministrazioni Pubbliche che orienta le relazioni diciamo cosigrave
civili
bull le politiche in materia di lavoro in quanto stranieri
378 Adottato dallrsquoAssemblea Generale delle Nazioni Unite a New York nel 30 novembre 1973 ed egrave entrato in vigore il
18 luglio 1976 Stati parte al 26-09-2015 109 LrsquoItalia non ha ratificata Disponibile su httpstreatiesunorg
182
Per ciograve riguarda le relazioni sociali tra civili i rom si lamentano della non fiducia da
parte dei gageacute nei loro confronti e fanno vedere invece come essa sia essenziale
affincheacute possano vivere attivamente nella societagrave e attivare il godimento dei loro
diritti fondamentali
[hellip] mi sono fatto delle amicizie delle conoscenze tramite delle persone che ho
conosciuto ho lavorato in una chiesa[] i gageacute gli italiani mi hanno dato molta
fiducia percheacute io potessi lavorare nella chiesahanno acquisito fiducia in me credevano
in me sono rimasto ligrave per 5 anni Il lavoro in chiesa non era pesante [hellip] Facevo il
sacrestano e aiutavo il parroco in chiesa[hellip] (rom 49 anni Bari 29 novembre 2013)
Non cegrave nessun dubbio che il lavoro sia uno strumento che fornisce gli elementi
necessari a soddisfare la vita umana Il lavoro la richiesta dasilo per poter lavorare
egrave una delle ricorrenti richieste di tutte le interviste S egrave vero che ligrave dove non cegrave altra
possibilitagrave di guadagno i rom vanno a chiedere lelemosina o come loro stessi
affermano a rubare ma ligrave dove ciograve accade siamo a livelli di sopravvivenza e di totale
esclusione sociale tali attivitagrave sono il sintomo di due cose uno che la gente non dagrave
da lavorare agli zingari percheacute non si fida della loro morale o delle loro capacitagrave
professionali due che non avendo un lavoro formale socialmente accettato non
hanno nessun diritto Infatti tutti gli intervistati rivendicano il diritto a lavorare
percheacute il lavoro consente loro di avere accesso a tutti gli altri diritti fondamentali che
consentono la vita oltre il limite biologico Cioegrave la vita biologica ldquoparzialmenterdquo se
la possono garantire al limite raccogliendo gli avanzi di cibo scartati dai gageacute Dico
ldquoparzialmenterdquo percheacute la vita biologica ha anche bisogno di altre cure per poter
progredire come vedremo al punto in merito al diritto ad avere una buona salute
fisica e mentale Il cibo egrave solo uno degli elementi che garantiscono la vita oltre al
cibo la vita egrave garantita dalle relazioni relazioni sociali ed affettive elementi che
183
sono intrinsecamente intrecciati al lavoro Egrave da notare la specularitagrave tra lart 6 Patto
sui diritti economici sociali e culturali che riconosce a ogni individuo il diritto al
lavoro e larticolo 6 del Patto sui diritti civili e politici che riconosce il diritto alla
vita ndash non so se la collocazione egrave casuale o voluta ma comunque egrave significativa
Comunque lart 6 del Patto sui diritti economici sciali e culturali riconosce a ogni
individuo il diritto al lavoro percheacute il lavoro non egrave semplice mezzo economico ma egrave
la ltlt la possibilitagrave di guadagnarsi la vita gtgt (rom 29 Milano 01 maggio 2014) biologica
e relazionale sociale e politica Ovvero la possibilitagrave di avere lopportunitagrave non
scontata di lottare per realizzare a pieno la propria umanitagrave che consiste nella
preservazione della propria sfera biologica cognitiva psicologica riproduttiva
culturale identitaria Ossia garantire la preservazione la sopravvivenza e lo sviluppo
dellindividuo che egrave possibile solo mediante una relazione intersoggettiva basata su
relazioni lavorative (tra lavoratore datore di lavoro e le politiche di lavoro) su
relazioni sociali e politico comunitarie e collettive379 su relazioni di solidarietagrave e
fiducia che consente loro di autodeterminare la loro esistenza attraverso il loro essere
soggetti attivi della societagrave in cui vivono
[rom] un giorno ho incontrato il prete e gli ho detto - prete aiutami a trovare un
lavoro - [hellip] - dami un lavoro Trovami un lavoro[] Dami da fare qualcosa a
10 - 20 euro al giorno - [] Gli ho detto - voglio alzarmi da me Con il mio
lavoro Percheacute se io lavoro mi arrangio Io voglio lavorare[] - Mi ha dato da
lavorare da fare le pulizie [] in chiesa tenevo in ordine vuotavo i cestini mi ha
fatto sistemare un po di fiori poi ha visto che volevo lavorarehellipun giorno il
mangimoacutes [lelemosina] non funzionava piugrave380 [hellip] lei aveva paura dalla polizia
379 Honneth 1993380 La propaganda demonizzatrice degli zingari egrave tale che la gente non dagrave loro nemmeno lelemosina Nellopinione
pubblica egrave stata divulgata e introiettata lidea che una delle abominevoli professioni degli zingari sia il racket dellelemosina senza tener minimamente conto che per molti egrave lunica possibilitagrave di sopravvivenza in un mondo che non ti dagrave da lavorare percheacute sei zingaro Secondo molti gageacute tra cui ci sono in prima linea degli ecclesiastici tutti i rom vivono con questo espediente ltlt Il fatto egrave che crsquoegrave un vero e proprio racket quello delle elemosine Fatto di gente che in maniera scientifica con grande perizia da molti anni a Mestre ha scelto di vivere sfruttando la compassione di altra gente Giocando sulla caritagrave cristiana o sui sensi di colpa di questrsquoaltra gente Persone che hanno nomi e cognomi sono conosciuti dalla polizia Sono Rom cioegrave zingari Provengono dalla Romania ma non
184
aveva paura a chiedere lelemosina381 [eranocioegrave senza soldi] - e ha comprato un
pacchettino di wuster con 020 centesimi di euro e un pezzo di pane con 030
centesimi di eurohellip
[romniacute] si ho comprato con 020 centesimi del pane e ho preso dei wuster sai
cerano i wuster quelli sottili
[rom] quelli che costavano pocohellip Lei ha mangiato due wuster e un panino e mi
ha portata anche a me da mangiare un panino con due wusterhellip lui il prete era ligrave
vicino a me quando ha visto che lei mi ha portato da mangiare due wuster e un
pezzo di pane percheacute mangiassi anchio si egrave commosso gli sono venute le
lacrime gli occhi e ha capito che non raccontavamo le bugie Percheacute lui pensava
che gli raccontasi le bugie382 Che non era vero che eravamo cosigrave poveri pensava sono romeni Non appartengono cioegrave allrsquoetnia romena Non sono amati dai romeni anzi i romeni li vivono con grande insofferenza Diciamolo con chiarezza non egrave gente povera Tuttrsquoaltro In Romania hanno splendide case Lasciatelo dire a me che frequento spesso quella terra Ci sono interi villaggi di Rom Le loro case sono davvero belle e particolari Se chiedi a un romeno ti spiega che le costruiscono con i soldi che mendicano in Italia o altrove Ed egrave vero In questi giorni si fa un gran parlare ndash e anche un gran strumentalizzare da parte di alcuni media ndash dellazione intrapresa dal parroco del Duomo di Mestre monsignor Bonini - per tenere alla larga gli accattoni importuni Al di lagrave del modo delle denuncia che si puograve condividere o meno monsignor Bonini ha ragione e fa quello che tutti noi preti facciamo di fronte a questo racket della mendicitagrave Di fronte a questi professionisti organizzati che approfittano della disponibilitagrave altrui e che si organizzano per spillare quattrini a chi crede davvero nella caritagrave E che in questi ultimi tempi assumono un atteggiamento di arroganza davvero insopportabile Allora diciamolo con chiarezza davanti alle chiese non si cerca lelemosina Chi entra nei templi non dia nulla a chi domanda quattrini davanti alla porta Tantomeno egrave legittimo chiedere denaro dentro la chiesa durante la celebrazione liturgica La ragione egrave semplice ci sono luoghi e strutture fatti apposta per dare un aiuto a chi ne ha bisogno Per la Chiesa ci sono in particolare la Caritas la San Vincenzo e altre istituzioni solidali Ligrave vada chi ha bisogno di un aiuto E poi ci sono le parrocchie Quotidianamente esse si rendono disponibili a dare una mano a chi egrave nel bisogno Qualcuno ha dato del lsquorazzistarsquo a monsignor Bonini Ricordi che razzisti sono probabilmente coloro che si considerano in diritto di vivere da parassiti sulle spalle degli altri coloro che ritengono un diritto rubare e per cultura si ritengo i lsquoveri uominirsquo distinguendo il mondo tra zingari e lsquogagirsquo cioegrave non zingari Oltretutto egrave pure vero che chi egrave in difficoltagrave non va davanti a una chiesa a tendere la mano avete mai visto una persona davvero povera chiedere la caritagrave prima della messa Quindi togliamoci ogni dubbio e quando li vediamo non mettiamo mano al portafogligtgt (Don Sandro Vigani ldquoNo al racket delle elemosine davanti alle chieserdquo 8 Luglio 2013 in Gente Veneta n282013 del 11072013 Testo disponibile su httpwwwduomodimestrecomwebdicono_di_noi2013no_al_racket_delle_elemosine_davanti_alle_chiese )
381 Come emerge dallintervista e come si vede dal testo di don Sandro Vigani la propaganda contro il racket dellelemosina egrave trasversale sia a livello regionale che a livello sociale agli zingari si vorrebbe impedire perfino di chiedere lelemosina e tale opera di scoraggiamento va dal clero alla societagrave civile (come emergeragrave dalle parole di unintervistata che si lamenta del fatto che non puograve vestirsi secondo il suo gusto rom percheacute i gageacute se la riconoscono che egrave una zingara non le danno niente) e perfino dalla pubblica amministrazione che attraverso le forze dellordine compie opere di persuasione terroristiche al fine di convincere gli zingari a non chiedere piugrave lelemosina Mi si potrebbe dire che esagero definendo lo scoraggiamento delle forze dellordine come azione terroristica ma chi ritiene esagerata tale definizione deve trovare una definizione alternativa ad un azione che ti pone in condizioni di aver paura di chiedere lelemosina anche quando rischi di morire di fame E ciograve avviene nonostante il mangimoacutes sia un atto lecito di procurarsi i mezzi per sopravvivere quando non si ha altre opportunitagrave e possibilitagrave di uscire dallo ldquostato di necessitagraverdquo di accedere ai beni necessari appunto alla sopravvivenza come afferma la sentenza della Corte Costituzionale ndeg 519 del 15 dicembre 1995 disponibile su httpwwwgiurcostorgdecisioni19950519s-95htm
382 La demonizzante propaganda e lo stereotipo che gli zingari siano tutti bugiardi egrave un tema di antichissima data Per approfondire il tema si veda P Leonardo 2015 op cit p 42-55
185
inveceche avessimo dei soldi[]Poihellip ha visto che chiedevo sempre in
continuazione e non rubavo[] cera una signora[] suo marito aveva una ditta
grande dove lavoravano 1000 persone e quella gagiacute383 anche lei mi ha aiutato[]
mi ha trovato questa casa [] ha parlato con suo marito che mi ha dato da
lavorare [] mi ha fatto un contratto di lavorohellip ho fatto il metalmeccanico [ ]
mi sono messo in regola con i documenti mi sono fatto il tesserino sanitariohellip a
me alla bambina e a mia moglie [] mi davano un assegno familiare di 80 euro al
mese [hellip] quando perograve lui egrave andato in pensione il suo socio mi ha lasciato a casa
[hellip] Nel 2012 sono rimasto senza lavorohellip[] Lei lavora per 200 euro [] Ora
non posso fare niente percheacute avevo un contratto che egrave scaduto da sei mesi [hellip]
che Dio mi dia la salute A me e a tutti quanti Anche ai miei nemici Che Dio
aiuti anche noi percheacute cambi la situazione in Romania da dove veniamo e che
anche noi in un futuro abbiamo da lavorarehellip [hellip] percheacute quando hai da
lavorare poi vengono i soldi e viene tuttohellip
[romniacute] se non hai da lavorare con cosa paghi lelettricitagrave Con cosa ti compri
una gonnahellip qualcosa (rom 29 anni romniacute 28 anni Milano 01 maggio
2014)
Chiedono la possibilitagrave di lavorare Chiedere lavoro significa chiedere il diritto alla
vita percheacute lavorare significa aver da mangiare avere la possibilitagrave di vivere in un
ambiente sano magari prendendo in affitto una casa avere accesso alle cure mediche
Ma avere la possibilitagrave di lavorare significa per i rom avere la possibilitagrave di entrare
in relazione con i gageacute al fine di dimostrare loro la propria capacitagrave e la propria
onestagrave Chiedono di non essere discriminati su pregiudizi e stigmatizzazioni ltlt lui
pensava che gli raccontassi le bugie Che non fossimo veramente cosigrave poverigtgt
(rom 29 anni romniacute 28 anni Milano 01 maggio 2014)
[hellip] quando vedono che siamo rom e andiamo in giro per il mondo a cercare un
lavoro egrave molto difficile trovarlo[] Non puoi lavorare per il fatto che sei rom
percheacute dicono che i rom non vogliono lavorare che vogliono rubare[]Sono
383 Cioegrave una donna non romniacute in questo caso italiana
186
riuscito a comprare un grande camion e altre macchine per lavorare [hellip] egrave molto
difficile qua in Italia in questi tempi di crisi trovare un lavoro egrave molto
importante che i gageacute conoscano le nostre capacitagrave professionali e non diano
importanza al fatto che abitiamo in campo [] e non generalizzino quando uno
combina dei problemi[] Lidea di noi egrave che quando un rom fa qualcosa di
brutto allora siamo tutti uguali ma quando invece noi cerchiamo di lavorare
imparare un mestiere andare a scuola studiare e andiamo sulla nostra strada non
siamo tutti uguali quando ci sono dei rom che sbagliano[] ci sono le ricadute
anche su di noi che non abbiamo commesso il fatto come in Romania[] (rom
49 anni Bari 29 novembre 2013)
Emerge cioegrave limportanza dellimmagine demonizzata che i media le
amministrazioni pubbliche384 e gli intellettuali385 restituiscono della cultura degli
zingari in Italia ltltcome in Romaniagtgt Tale demonizzazione gli zingari iniziano a
percepirla come non piugrave tollerabile e chiedono la cessazione della discriminazione nei
loro confronti basata sulla stigmatizzazione del loro modo di vivere derivata
dallassenza di una diretta relazione tra rom e gageacute che fa di loro ldquotutti delinquentirdquo o
peggio la ldquofeccia umanardquo
La reazione della societagrave civile di fronte alla rivendicazione del diritto e della
capacitagrave di lavorare egrave molto discriminatoria nei confronti degli zingari
Discriminazione che i rom intervistati vivono come discriminazione razziale un tipo
di discriminazione assolutamente vietato nelle democrazie occidentali (art 20 Patto
sui diritti civili e politici Convenzione internazionale sulleliminazione di ogni forma
di discriminazione razziale del 1965 direttiva 200043CE (direttiva ldquorazzardquo) del
Consiglio del 29 giugno 2000 contro il razzismo Direttiva 200078 CE (direttiva
altre discriminazioni) art 5 CEDU art 9 Patto DCP art 5 b) Conv ONU 384 Eva Rizzin 2005-2006 op citE Rizzin CTapani 2009 op cit M Revelli Fuori luogo Cronaca da un campo rom Bollati Boringhieri Torino 1999-2008 385 Un esempio su tutti egrave la riflessione della professoressa di sociologia Giovanna Zincone ex consigliera del
Presidente della Repubblica italiana in materia di coesione sociale citata dal professor L Piasere 2015 op cit p 83-84 Per la citazione della riflessione della Professoressa Zincone una ldquomemoria fatta per la Commissione Straordinaria per la Tutela e la Protezione dei Diritti Umanirdquo nel 2011 rimando alla fine di questo capitolo
187
sulleliminazione di ogni forma di discriminazione razziale art 9 Patto sui diritti
economici sociali e culturali) I rom rivendicano a gran voce la cessazione della
discriminazione razziale nei loro confronti e la rivendicano attraverso il diritto al
lavoro e non discriminazione per il fatto che sono ldquozingarirdquo
Come emerge dalla voce degli intervistati essi percepiscono una discriminazione
razziale nei loro confronti piugrave in Italia che in Romania in Romania la loro possibilitagrave
di lavorare in modo autonomo egrave legata ad una crisi economico sociale generale ad
una corruzione molto forte di cui sono le prime vittime ma le loro capacitagrave lavorative
e la loro morale ligrave dove intraprendono un lavoro non sono percepite come messe in
discussione In Italia la loro capacitagrave lavorativa egrave fortemente stigmatizzata e ciograve
pregiudica la loro possibilitagrave di lavorare non solo come dipendenti dei gageacute come
vedremo ma anche come imprenditori non egrave loro riconosciuta nessuna dignitagrave
morale di vivere e relazionarsi con i gageacute a causa del pregiudizievole
stigmatizzazione della ldquocultura degli zingarirdquo della loro morale e la loro identitagrave
cosa che ovviamente i rom contestano e percepiscono come offensiva e lesiva della
loro dignitagrave oltre che dei loro diritti
Io ero un rom [] che al tempo di Ceausescu raccoglievo piugrave rom e andavo nelle
piantagioni a fare le raccolte nei campi andavamo a lavorare nei boschi
facevamo i mattoni e raccoglievamo il granoturco[] Mi sono arrangiato con
diversi lavori in Romania e ho aiutato diversi rom a trovare lavoro Un fatto
importante egrave che da quando siamo entrati in democrazia noi rom siamo partiti
dalla Romania vogliamo che sappiano tutti compreso i rom della Romania che
la nostra cultura non egrave quella di chiedere lelemosina Qui non puoi lavorare per
il fatto che sei rom Percheacute dicono che i rom non vogliono lavorare vogliono
rubare [hellip] Questo dimostra il razzismo radicale che cegrave nelle menti e la non
fiducia nei rom [hellip] Dopo cinque anni con la mia gente (mure manušenca) siamo
riusciti a mettere su una cooperativa [hellip] La cooperativa egrave andata bene nei primi
anni Ci siamo messi in 17 persone in questa cooperativa per lavorare Il lavoro
consisteva nel fare dei trasporti e di sgomberare-liberare le case dei gageacute e di fare
188
anche delle costruzioni Lidea era quella di lavorare anche nei campi nelle aree
dei gageacute ma il pregiudizio era molto forte il pregiudizio egrave molto e quindi non
avevamo tanto lavoro Questo egrave un peccato Percheacute noi abbiamo messo su questa
cooperativa per darci una possibilitagrave e andare un po piugrave lontano un po piugrave in lagrave
per progredire [] ma abbiamo licenziato 17 persone e siamo rimasti solo in 3
nella cooperativa [hellip] Un giorno ho mandato i miei uomini in macchina a
lavorare percheacute una gagiacute che ci conosceva bene era una nostra amica mi ha
lasciato le chiavi del suo appartamento ed egrave andata in vacanza Dopo poco tempo i
miei uomini mi hanno chiamato per dire che erano arrivati i carabinieri e la
polizia volevano cacciarli fuori Il portiere aveva chiamato gli agenti voleva che
li mandassero via E diceva - Cosa cercano Cosa fanno i rom qua - Mi hanno
chiamato io mi sono arrabbiato sono andato ligrave e ho litigato con gli agenti gli ho
fatto vedere che ero il presidente di una cooperativa e che stavamo ligrave a lavorare e
che non ci occupavamo di altre cose allora loro hanno chiesto al guardiano
-Percheacute ci hai chiamato - E il portiere ha risposto - Ma come fanno loro a
lavorare se sono zingari Non hanno il permesso di entrare negli appartamenti di
nessuno - Allora ho preso il telefono e ho chiamato la mia gagiacute386 la
proprietaria dellappartamento lei ha telefonato ai carabinieri e ha detto - Questa
egrave casa mia e le chiavi le do a chi voglio - gli agenti non hanno piugrave detto niente e
ci hanno lasciato lavorare Questo dimostra il razzismo radicale che cegrave nelle
menti e la non fiducia nei rom [] non puoi lavorare per il fatto che sei rom
percheacute dicono che i rom non vogliono lavorare vogliono rubare [hellip] (rom 49
anni Bari 29 novembre 2013)
Il fatto che i rom non trovino da lavorare in Italia egrave strettamente collegato al razzismo
che vige nei loro confronti e porta alla negazione di ogni possibilitagrave di attiva
partecipazione alla vita sociale in cui vivono Ciograve impedisce loro di godere dei
minimi diritti fondamentali
Ma un ruolo importantissimo nel diritto al lavoro lo gioca ovviamente la relazione
con la Pubblica Amministrazione e come essa norma laccesso al lavoro di coloro che
386 Vedi la rivendicazione di del diritto ad una relazione fiduciaria con i gageacute
189
sono ldquostranierirdquo Ovviamente tale normazione influenza e condiziona anche le
relazioni con il mondo civile in quanto direttamente o indirettamente discrimina la
possibilitagrave che i rom hanno di lavorare
Leffetto del mancato riconoscimento del diritto dasilo per motivi economici387
intrecciato alla discriminazione per motivi razziali di stampo antiziganista ha come
conseguenza una totale esclusione dalla societagrave sia in termini relazionali che in
termini di accesso ai diritti fondamentali di avere una casa di vivere in buona salute
fisica e mentale di vivere in un ambiente sano di godere del diritto ad una vita
affettiva e del diritto a vivere uniti con la propria famiglia diritti il cui godimento egrave
possibile solo se la persona egrave pienamente partecipe alla societagrave e ha un lavoro
condizione sine qua non per poter godere di tali diritti in quanto essi sono tutti
agganciati al diritto al lavoro Ma egrave anche un presupposto per non subire la
persecuzione da parte della Pubblica Amministrazione e delle forze dellordine
percheacute se hai un lavoro puoi ldquovivere in regolardquo e la PAe le forze dellordine non
hanno la legittimitagrave di agire nei tuoi confronti come gli pare e piace Ad ogni modo
le politiche immigratorie e il diritto internazionale in materia di immigrazione hanno
una diretta conseguenza discriminatoria nei confronti di chi vuole andare via da un
posto in cui non ha lavoro e nessuna possibilitagrave di sopravvivere
Quando sono arrivato qua in Italia non avevo da lavorare non avevo lavoro
percheacute avevo chiesto un permesso di soggiorno politico e non potevo lavorare
non avevo lautorizzazione per lavorare[hellip] (rom 49 anni Bari 29 novembre
2013)
Quando sono arrivato andavo a chiedere lelemosina percheacute non cera da lavorare
chiedevano il permesso di soggiorno[hellip] oppure dicevano ldquoquesti qua Lasciali
stare percheacute sono zingari Cosa vuoi darli da lavorarerdquo [hellip] (rom 29 Milano 01
maggio 2014)
387 Affronterograve piugrave avanti il tema del non diritto ad immigrare per motivi economici
190
Possiamo quindi dire che dal punto di vista della partecipazione sociale e della
possibilitagrave di relazionarsi liberamente e democraticamente con la popolazione il
diritto internazionale in materia di immigrazione e asilo legittima lo Stato a
discriminare e segregare le persone su base razziale Quindi lAmministrazione
Pubblica costituisce un ostacolo dal punto di vista burocratico ma non solo La
discriminazione burocratica ha delle ricadute sociali molto pesanti prima dellentrata
della Romania nellUnione Europea i rom che immigravano in Italia non potevano
trovare lavoro percheacute il loro status giuridico derivato dalla loro nascita in uno Stato
diverso dallItalia faceva sigrave che non potessero andare liberamente in cerca di un
lavoro percheacute non avevano il permesso di soggiorno ma anche ligrave dove un individuo
chiede e ottiene un permesso di soggiorno per motivi politici non ha diritto a lavorare
regolarmente E fin qui siamo in una discriminazione legittima che essi condividono
con gli altri immigrati ma in piugrave sono zingari e ciograve costituisce un ulteriore ostacolo
alla loro possibilitagrave di trovare un lavoro Possiamo dire che lAmministrazione
Pubblica mediante la categoria del permesso di soggiorno limita le sue
responsabilitagrave di tutela e sicurezza sociale richiesta dai rom essendo immigrati
clandestini o richiedenti asilo non possono lavorare in regola il che ha come
conseguenza un esistenza priva della possibilitagrave di rivendicare e godere di nessun
diritto non puoi essere assunto con un contratto in regola se non hai un contratto non
puoi prendere in affitto una casa se non hai un contratto di lavoro non puoi avere la
residenza se non hai il contratto e la residenza non puoi avere il tesserino sanitario
se sei irregolare cioegrave clandestino la Pubblica Amministrazione non solo egrave sollevata
da ogni responsabilitagrave diciamo cosigrave civili nei tuoi confronti ma egrave legittimata a
mettere in atto veri e propri atteggiamenti persecutori nei confronti degli immigrati
clandestini ovviamente tale prassi avviene puntualmente e con rigore scientifico nei
confronti degli zingari come vedremo piugrave avanti
191
Rivendicano la cessazione della discriminazione razziale che cegrave nei loro confronti
( art 20 Patto sui diritti civili e politici Convenzione internazionale sulleliminazione
di ogni forma di discriminazione razziale del 1965direttiva 200043CE ( direttiva
ldquorazzardquo del Consiglio del 29 giugno 2000 contro il razzismo Direttiva 200078 CE
(direttiva altre discriminazioni) I rom percepiscono di essere soggetti ad una forte
discriminazione razziale nei loro confronti a tutti i livelli della societagrave
bull Rivendicano un pari trattamento nel lavoro
[hellip] la nostra responsabile mi dagrave meno rispetto agli altri lei sa che sono rom[] mi dice che se
non mi va bene cosigrave - quella egrave la strada - ma io le dico - percheacute non mi rispetti Sei anche piugrave
giovane di me e io ti rispetto molto- Ma lei mi dice- se non ti conviene come ti tratto vai da unaltra
parte - Non si puograve discutere lho vista egrave razzista Non sono tutti cosigrave ma quella ligrave il mio capo sigrave
da 5 anni egrave cosigrave (rom 57 anni Brescia 16 novembre 2014)
bull Chiedono di poter prendere quando possono in affitto una casa
Ho cercato una casa in centro storico per pagare meno [] questagenzia che
conosco mi ha trovato una casa [hellip] ho dato alla proprietaria 600 euro di caparra e
lei mi ha chiesto dove abitavo io le ho detto che abitavo in via [hellip] mi ha chiesto
se lavoravo le ho mostrato il contratto e tempo indeterminato lei egrave venuta a
cercarmi dove abitavoquando ha suonato il campanello si egrave presentata come
unassistente sociale egrave entrata e ha chiesto -Ma cosa siete voi Rom- e mia
moglie ha detto sigrave Quando sono tornato dal lavoro mia moglie mi ha detto che era
venuta una assistente sociale a chiedere se eravamo rom o gageacute e lei aveva
risposto che siamo rom Dopo lagenzia mi ha chiamato per dirmi che la
proprietaria della casa voleva parlare con me - Ho saputo che sei rom ma io ho
unallergia ai rom e ai rumeni e non ti dograve la mia casa io ho unallergia quando
vedo i rom - mi ha ridato la caparra indietro ma me lha data solo percheacute il
192
proprietario della casa dove sono adesso [] ha chiamato la signora allergica ai
rom per dire-Come hai potuto dire una cosa cosigrave a questo signore[] Io ho 50
appartamenti in affitto e lui egrave il piugrave onesto di tutti percheacute gli hai detto queste
parole Se non gli ridai indietro la caparra ne dovrai rispondere a me- (rom 57
anni Brescia 16 novembre 2014)
bull Chiedono di poter studiare relazionarsi con i gageacute e non essere discriminati
percheacute rom
Sono andata a scuola in Italia nel 2000 sono andata a scuola ho avuto qualche
problema percheacute sono una romniacute ho avuto degli episodi di razzismo fino a
quando mio padre non ha iniziato a lavorare si egrave messo anche lui in piedi e ha
iniziato a lavorare in una chiesa Dopo siamo riusciti ad avere questo campo dove
abbiamo tutto quello che ci serve abbiamo acqua servizi ci guardano con un
occhio migliore adesso (romniacute 25 anni Bari 02 dicembre 2013)
Come emerge dalle interviste lessere rom egrave una variante pregiudizievole di accesso
ai diritti e ai servizi fondamentali per la sopravvivenza il miglioramento ed il
progresso personale e sociale della persone Ma come dobbiamo interpretare questa
discriminazione nei confronti dei rom Io lo interpreto come un generale divieto di
accesso ai servizzi o se vogliamo ai diritti fondamentali al fine di evitare una diretta
relazione con gli zingari
- Non essere ridotti in schiavitugrave e a fare dei lavori forzati
(art 4 CEDU art 8 Patto DCP)
La forte stigmatizzazione negativa che vige nei loro confronti egrave vissuta dagli zingari
come uno stato di riduzione in schiavitugrave intesa come soggezione psicologica fisica
sociale economica e culturale che li obbliga ad un lavoro forzato (nel senso di essere
obbligati a farlo per necessitagrave di sopravvivenza) come quello di chiedere lelemosina
193
e in alcuni casi anche rubare percheacute spesso non hanno altra possibilitagrave di
guadagnarsi da vivere in quanto sono zingari e per tale ragione i gageacute si arrogano il
diritto di non dar loro da lavorare e costringerli a prostrarsi realmente e
simbolicamente a chiedere loro lelemosina per poter vivere nel senso che sono i
gageacute che decidono se e come ldquoregalarerdquo agli zingari la possibilitagrave di sopravvivere
Sono loro cioegrave che si arrogano il diritto di detenere gli strumenti che ne consentono
la vita
Lavoro qui in chiesahellip loro ci hanno aiutatohellip mi hanno dato da lavorare per
aiutarcihellipper non lasciarci morire di fame [hellip] Guadagna 180 ndash 200 euro al
mese [hellip] Non posso cambiare lavorohellip Non so dove andarehellip Percheacute quando
sentono che sono una zingari una romniacute non mi accettano[] In Romania egrave la
stessa cosa Anche ligrave i rom non sono visti benehellip[] (romniacute 28 anni Milano
01 maggio 2014)
[hellip] quando non trovavo da lavorare andavo a chiedere lelemosina anche mia
moglie i bambini no una volta cera andato il ragazzo grande ma quando ho
visto che al semaforo era seduto per terra tutto rosso in viso Diceva che gli
faceva male la testa mi sono messo a piangere e gli ho detto di tornare a casa
Gli faceva male la testa per la vergogna[] (rom 57 anni Brescia 16 novembre
2014)
Quindi contestano il non dare loro la possibilitagrave di lavorare e guadagnarsi una
posizione e una vita dignitosa si ritengono offesi nella dignitagrave e ridotti in una
condizione di schiavitugrave che li costringe a subire ogni umiliazione per poter
sopravvivere Considerano profondamente ingiusto non avere lopportunitagrave di
progredire socialmente ed economicamente rivendicano una mobilitagrave sociale che li
194
emancipi dallobbligo di dover chiedere lelemosina o dover accettare di lavorare per
quattro soldi che percepiscono come elemosina al fine di non farli morire di fame
elemosina perograve che non dagrave loro la possibilitagrave di emanciparsi da quella situazione e
che perograve si trovano costretti ad accettare per poter sopravvivere Rivendicano uno
status oltre quello in cui li costringono i gageacute caratterizzato dal far loro accettare di
vivere con le briccole di sopravvivenza che i gageacute concedono loro
- Diritto alla salute fisica e mentale
(art 12 del Patto sui diritti economici sociali e culturali)
Il diritto riconosciuto agli individui dallart 12 dal Patto sui diritti economici sociali
e culturali obbliga gli Stati parte del Patto a riconoscere e garantire ad ogni individuo
il diritto a ltltgodere delle migliori condizioni di salute fisica e mentale che sia in
grado di conseguiregtgt Le misure che gli Stati parte del Patto dovrebbero prendere al
fine di garantire alle persone sotto la loro giurisdizione il pieno godimento di tale
diritto sono
a) ldquola diminuzione del numero dei nati-morti e della mortalitagrave infantile noncheacute
il sano sviluppo dei fanciullirdquo
b)ldquoil miglioramento di tutti gli aspetti dellrsquoigiene ambientale e industrialerdquo
c)ldquola profilassi la cura e il controllo delle malattie epidemiche endemiche
professionali e drsquoaltro genererdquo
d)ldquola creazione di condizioni che assicurino a tutti servizi medici e assistenza
medica in caso di malattiardquo
Tutto ciograve significa che si garantisce alla comunitagrave umana che si tutela un sano
sviluppo biologico e psicologico Significa che si tutela il suo capitale umano diritto
195
di cui i rom sembra non godano neacute in Romania neacute in Italia chiedono asilo percheacute a
ldquocasa lorordquo non godono del diritto alla salute fisica e mentale derivato dal vivere
tutelati in un ambiente sano con la possibilitagrave di diagnosticare e curare le malattie
loro e dei loro figli
I punti b c ed il punto d obbligano gli Stati a garantire agli individui la salute fisica e
psicologica Inoltre il punto a mira a diminuire il numero dei ldquonati mortirdquo la
ldquomortalitagrave infantilerdquo ed il ldquosano sviluppo dei fanciullirdquo diritti di cui nei fatti i rom
non godono neacute in Romania neacute in Italia a causa del fatto che non avendo un lavoro
non possono essere iscritti al sistema sanitario nazionale e usufruirne Garantire agli
individui il godimento di tali diritti significa che
1Si garantisce alla comunitagrave umana i cui ldquo fanciullirdquo si tutelano una sana forte e
numerosa popolazione che costituiragrave la sua risorsa-ricchezza umana che saragrave
necessaria allo sviluppo economico sociale scientifico e culturale del gruppo umano
a cui si riferisce
2La cosa interessante di questo punto egrave il suo non limitarsi a tutelare il benessere e la
vita del fanciullo ma anche il benessere fisico e psicologico della madre per prima
ma per esteso anche del padre nella misura in cui entrambi potrebbero a causa delle
eventuali malattie o perdite dei propri figli avere dei seri pregiudizi di salute sia fisici
che psicologici
3La salute fisica e mentale degli individui ne garantisce lautonomia e la
sopravvivenza da questi due elementi cioegrave dalla salute fisica e mentale dipende la
capacitagrave lavorativa degli individui la loro capacitagrave relazionale la loro capacitagrave di
sviluppo e rinnovamento generazionale e culturale Da essi dipende il godimento
delle libertagrave personali e morali degli individui (art 13 Coat) In una parola dalla loro
salute fisica e mentale dipende la loro sopravvivenza
196
Fa niente Abbiamo superato di tutto[] lrsquoimportante egrave avere la salute Quando
hai la salute puoi lavorare anche nei campi e piantare pomodorihellip Puoi fare
qualsiasi cosa per sopravvivere per mangiarehellip (rom 29 Milano 01 maggio
2014)
Dalla sopravvivenza individuale delle persone dipende anche la sopravvivenza
dellintero gruppo umano di cui fanno parte La salute dei genitori rappresenta lo
stato presente degli individui dal quale dipende il futuro del gruppo i figli infatti
sono la capacitagrave riproduttiva degli individui che a livello sociale significa
conservazione e rinnovamento del gruppo sia fisico che psicologico-culturale
Questo diritto non egrave assolutamente banale se si ascoltano gli stati danimo di diverse
persone registrate che potremmo definire come depressi cronici a causa delle loro
condizioni di vita materiali alle quali si aggiunge la percezione di mancanza di
prospettive di vita migliore Ossia le condizioni materiali e la percezione di
mancanza di opportunitagrave e di possibilitagrave di muoversi e cambiare le proprie condizioni
di esistenza provocano un tale stato di depressione che le persone rimangono
paralizzate nel loro progresso economico sociale e culturale
Egrave bene tenere presente che tutto il sistema dei diritti a tutela delluomo mira in
sostanza a garantire alle persone il miglior stato di salute fisica e mentale possibile
Cosa che puograve essere realizzata attraverso il godimento di cose materiali come cibo
cure casa vestiti ecc e cose immateriali come per esempio relazioni sociali
relazioni affettive che suscitano nella persona sensazioni di fiducia e opportunitagrave che
la fanno stare bene percheacute si sente tutelata e riconosciuta nella sua identitagrave di
individuo con piena capacitagrave di realizzarsi388 A questo mira la cosiddetta sicurezza
sociale e la libertagrave individuale
Tutto ciograve in termini sociali e giuridici significa garantire alle persone laccesso alle
risorse materiali (cibo casa cure ecc) e immateriali (relazioni affettive sociali e 388 A Honneth 1993 op cit
197
politiche sicurezza) che mantengono lindividuo in buona salute fisica e psicologica
Il che significa che implicitamente si riconosce che la salute umana dipende sia da
fattori biologici che da fattori sociali relazionali Dipende cioegrave da fattori di vita
materiale e da fattori di vita relazionale ndash sociale che determinano sia il
deperimentosalute dal punto di vista biologico che il suo deperimentosalute dal
punto di vista psicologico ndash mentale a causa delle percezioni psicologico-cognitive
suscitategli dallambiente in cui vive illusioni delusioni speranze scoraggiamento
possibilitagrave impotenza paralisi paura sicurezza o insicurezza percezione di pari
opportunitagrave o discriminazione ecc389 Tutte queste cose non sono secondarie
nellesistenza degli esseri umani e gli intervistati lo dicono sia esplicitamente che con
le loro facce i loro gesti i loro corpi i loro visi e i loro occhi390
389 Frantz Fanon Pour la revolution africaine Ecrits politiques Paris Editions La Decouverte 2001 F Fanon I dannati della terra (1961) Liliana Ellena (a cura di) prefazione di Jean-Paul Satre Piccola Biblioteca Enaudi Torino 2007 F Fanon Pelle nera e maschere bianche Il Nero e lAltro Marco Tropea Editore Milano 1996 Seminario di approfondimento sul razzismo e gli scritti di Fanon tenuto dal Prof D Costantini nellambito del Corso sui Razzismi e logiche del riconoscimento tenuto dal Prof G Goisis presso lUniversitagrave Ca Foscari Venezia aa 20132014390 Nei casi degli intervistati ospiti dei CES (Centri di Emergenza Sociale istituiti dal Comune di Milano a partire dal
2012 allinterno della Strategia nazionale rivolta ai rom)questi elementi erano potentemente presenti Le persone apparivano evidentemente depresse rassegnate alla volontagrave e decisione dei gestori dei CES sofferenti per la separazione dai loro figli dalle loro madri dai loro padri dai loro amici e parenti e terrorizzati allidea che i responsabiligestori dei CES venissero a sapere delle interviste e del loro raccontare di come vivevano male ligrave e li cacciassero via Si veda il rapporto di Naga del 2015 disponibile su httpwwwnagaittl_filesnagacomunicatiINVITIAbstract_Nomadi20per20forzaITApdf) Inoltre questo elemento egrave presente anche ligrave dove il nucleo famigliare egrave stato collocato ad abitare in una zona isolata dalla sua rete famigliare e parentale Egrave il caso per esempio di una famiglia la prima intervista di questo capitolo che da Milano dove cera tutta la rete famigliare e di amicizia egrave stata sostata in provincia in provincia di Cremona a circa 40 chilometri da Milano
198
Nel Centro391 cegrave miseria Crsquoegrave puzza Non erano abituati392 [] Cera miseria393 Cera
cattivo odore Non erano abituati Sigrave in campo erano comerano Ma in campo crsquoera
laria394 [] Era piugravehellip laria era migliore[] e poi non li piaceva nemmeno come
facevano da mangiare ligrave davano da mangiare come ai maiali Il cibo era tutto mescolato
e ha trovato dentro anche dei scarafaggi (romniacute 28 anni Milano 01 maggio 2014)
Nel caso dellintervista appena letta si lamentano che le condizioni igenico - sanitarie
nei CES sono al limite della sopravvivenza umana sono proprio dei ldquocessirdquo si
potrebbe dire giocando con le parole Si lamentano che cegrave puzza che tutto sommato
era meglio al campo percheacute per lo meno laria era buona Vivevano sigrave in condizioni
pessime e ai limiti della sopravvivenza come si vedragrave dallintervista che segue ma
391 Uno dei CES in cui sono obbligati a vivere i rom392 Sta parlando di alcuni loro amici che vivevano ligrave in particolare di una coppia a cui sono stati sottratti tutti i figli
tema che affronterograve nella seconda parte di questo capitolo Effettivamente la sottoscritta ha visitato il CES di cui parlano ed effettivamente si vive in condizioni disumane al di fuori di ogni regola di dignitagrave umana sono grandi camerate in cui sono stipate diverse famiglie a cui vengono assegnati uno o piugrave letti matrimoniali a seconda del numero dei componenti della famiglia per esempio genitori con uno o due figli viene assegnato un letto che funge da casa Ligrave si collocano tutti i beni che possiede una famiglia e funge anche da dormitorio Le varie piazzole a letto assegnate alle famiglie sono divisi da delle lenzuola usate dagli ospiti a mo di separegrave
393 Questo egrave un concetto fondamentale nella cultura dei rom Per i rom il concetto di ldquomiseriardquo esprime una deprivazione totale della persona sia della sua ldquoricchezzardquo materiale che ldquoimmaterialerdquo spirituale morale psicologica e creativa Per i rom essa egrave insopportabile e particolarmente grave quando le persone siano costrette in essa dagli altri percheacute viene loro impedito di autodeterminare la propria esistenza Costringere la persona nella miseria significa paralizzarne lesistenza togliendoli via anche la speranza e ogni capacitagrave di azione e di determinazione E da come raccontano gli intervistati il loro vissuto nei CES tema che affronterograve nella seconda parte di questo capitolo egrave ciograve che avviene nei CES gli operatori dovrebbero gestire la vita degli zingari dalla ldquoardquo alla ldquozrdquo Promettono loro condizioni di vita migliori un lavoro una casa listruzione per i figli ecc al fine di far loro accettare di entrare nei ces e poi vengono lasciati ligrave cosigrave nel limbo senza capacitagrave dagire e terrorizzati allidea di rivendicare qualsiasi diritto per paura di essere cacciati fuori con i loro figli o peggio che glieli portino via Se si pensa che delle semplici organizzazioni non statali abbiano il potere di ridurre in questo stato gli zingari si capisce la gravitagrave della situazione in cui si trovano Delle semplici organizzazioni non governative sono state trasformate in mano lunga dello Stato che toglie agli zingari ogni dignitagrave umana e ogni possibilitagrave di azione I rom reagiscono a questa ldquomiseriardquo umana rifiutandosi di mangiare cibo fornitogli come fossero dei maiali e vanno a chiedere lelemosina per comprarsi da mangiare ciograve che piace a lorordquo A loro volta i gageacute reagiscono non fornendo loro neacute cibo cotto neacute cibo crudo neacute risorse per procurarselo
394 Con il termine ldquomancanza dariardquo e ldquoaria cattivardquo il rom intervistato intende due cose una che effettivamente lambiente in cui vengono stipati gli zingari i CES sono malsani due si riferisce ad un concetto simbolico questa ldquomancanza dariardquo e questa ldquoaria cattivardquo significano che i gageacute privano i rom che vengono collocati ligrave della loro libertagrave personale della loro libertagrave di autodeterminare la propria esistenza e della loro dignitagrave di esseri umani Infatti oltre allrdquoaria cattivardquo il nostro rom parla anche di cibo preparato come se dovesse essere somministrato ai maiali questo ldquodar da mangiare [agli zingari] come ai maialirdquo uno significa che realmente non gli piace il cibo che preparano loro i gageacute due significa che a livello simbolico il non curare il cibo che viene somministrato agli zingari gli zingari lo percepiscono come un atto di offesa disprezzo e disumanizzazione Questi rom ritengono che cosigrave ci si comporta solo con i maiali gli animali piugrave sporchi impuri e sgraziato che esistano ai quali si dagrave da mangiare senza curarne tanto il nutrimento cioegrave il gesto che si compie nei loro confronti percheacute essi non hanno la capacitagrave di selezionare le cose buone dalle cose cattive Non meritano maggiore cura nel gesto nellazione che si compie nei loro confronti percheacute sono animali di poco valore disprezzati
199
almeno ligrave si relazionavano con chi volevano non dovevano subire gli odori
sgradevoli di qualcuno che non conoscono erano liberi di prepararsi un pasto che
anche se misero e anche se preparato su forni inventati al momento era dignitoso e
cucinato con amore e dignitagrave cosa evidentemente che non avveniva nei CES
Emerge cioegrave che quelli che dovrebbero essere dei Centri che ridanno una dignitagrave
umana agli zingari accolti ligrave in realtagrave non solo si trasformano in condizioni di vita
percepite come peggiori rispetto al campo ma anche come luoghi che ledono in
profonditagrave la loro dignitagrave percheacute essendo luoghi e cibi destinati agli zingari
sembrano essere realizzati con il massimo disprezzo e il non rispetto di nessuna
norma igenico ndash sanitaria neacute per ciograve che riguarda il cibo neacute per ciograve che riguarda gli
ambienti in cui vivono gli zingari Gli ambienti sono malsani
Io stessa sono entrata nelle strutture dove erano collocati gli zingari Nel dicembre del
2013 ho visitato il CES di Via Barzaghi quello di via Lombroso e la Casa della
Caritagrave nel mese di maggio del 2014 ho visitato il centro di ldquoseconda accoglienzardquo ndash
un campo con dei prefabbricati - che egrave pensato e presentato come una struttura di
seconda accoglienza un luogo cioegrave dove i rom possono soggiornare ndash se rispettano
il regolamento - per periodi piugrave o meno lunga Tutte le strutture visitate sono a
Milano
Ad eccezione della struttura di ldquoseconda accoglienzardquo dove si vive meglio ma sempre
e comunque sorvegliati dai gageacute giorno e notte in tutti questi casi ho visto di persona
che la gente vive ligrave in condizioni disumane private non solo di una qualche forma di
privacy ma anche prive di ogni dignitagrave umana Il CES di via Barzaghi egrave lunica
struttura fatta di mattoni gli altri due centri che ho visitato ospitavano i rom in dei
container Quello di via Lombroso mette a loro disposizione un tendone tipo quello
usato dalla Protezione Civile in caso di terremoti e calamitagrave naturali Ligrave ogni famiglia
aveva a disposizione un letto matrimoniale che costituiva il suo spazio vitale dove
tutti dormivano dove conservavano le loro cose dove ricevevano qualcuno per
chiacchierare ecc ogni famiglia si egrave creata un po di privacy con nelle lenzuola il
200
tendone era riscaldato da una stufetta elettrica che si egrave spenta quanto egrave finita la
benzina nel generatore Benzina che riferivano doversela procurare da soli Oltre al
tendone cerano dei container dove le famiglie dormivano Anche ligrave lo spazio vitale
concesso ai rom era come quello concesso a coloro che vivevano nel tendone I rom
avevano a disposizione anche un container dove erano collocati i servizi igenici e le
docce uno che fungeva da sala da pranzo e uno che fungeva da cucina dove cera un
lavandino da cucina una mensola o tavolino dove cerano collocati due fornelli che
dovevano servire tutti gli ospiti e qualche frigorifero piccolo tre o quattro dove gli
ospiti mettevano la loro roba Questi erano tutti gli elettrodomestici della cucina Le
poche pentole che servivano per cucinare erano collocate in un cartone sotto al
tavolino sopra al quale era collocato il fornello A turno le romniagrave in un certo orario
prestabilito dagli ldquoeducatorirdquo dovevano prepararsi la cena dopo ovviamente essersi
procurate il cibo da cucinare Il tutto veniva controllato dagli ldquoeducatorirdquo dal loro
container guardiola Nella cosiddetta struttura di seconda accoglienza di cui non
rivelo il nome per non creare problemi di ritorsione verso i rom che mi hanno
concesso lintervista i rom non sono ospitati nella struttura principale fatta in pietra
ma in una struttura container collocata in giardino in un luogo invisibile realizzato
dietro a quelli che sembravano essere dei magazzini o dei depositi Ligrave ogni famiglia
aveva a disposizione una stanza con un letto matrimoniale un letto singolo una
televisione e uno scaffale usato come armadio Ligrave vivevano madre padre e due figli
Ricordo che quando sono entrata nella stanza laria era cosigrave pesante che mi sembrava
di soffocare Ciograve era dovuto al fatto che la stanza disponeva solo di una piccola
finestrella che evidentemente non bastava a far cambiare laria nella stanza In
questultima struttura gli ospiti inizialmente non potevano prepararsi da mangiare da
soli e si lamentavano che facessero loro mangiare cibo che li faceva ingrassare toppo
Un cibo e una modalitagrave alimentare a cui non erano abituati e si sentivano come
ingozzati
201
Ciograve che emerge dalle voci degli intervistati e che io stessa ho potuto constatare egrave che
la vita nei CES non egrave proprio leden che viene loro presentato quando vengono fatti
sgomberare e invitati a entrarvi Infatti molti degli intervistati si lamentavano delle
pessime condizioni igenico - sanitarie in cui vivevano oltre a vivere stipati in un
ambiente malsano si lamentavano che non cera acqua calda per fare il bucato e per
fare la doccia a se stesse a ai loro figli I rom accettavano di vivere ligrave percheacute almeno
per linvero dormivano al caldo in un letto vero e non erano costretti a mangiare ligrave
dove mangiano i topi e soprattutto percheacute cosigrave evitavano i continui sgomberi E
anche percheacute elemento importantissimo che fa loro accettare la collocazione nei
CES molti percepiscono laccoglienza come unattenzione e sensibilitagrave dei gageacute alla
loro situazione e pensano che riceveranno un concreto aiuto di miglioramento rispetto
alle condizioni di vita in cui si trovano quando arrivano in Italia Dallintervista che
segue emerge oltre che le gravissime condizioni in cui si trovano a vivere quando
arrivano in Italia anche la loro non possibilitagrave di accedere alle cure e alle profilassi
che ne tutelano la salute elemento questo che si perpetua di generazione in
generazione e che non tutela per nulla neacute la loro salute neacute quella dei loro figli
[rom]Quando sono venuto qua la prima volta dormivo sotto un ponte nelle
baracche [] Ho vissuto per tre mesi in una baracca sotto un ponte e mangiavo
con i topihellip cerano i topi che mangiavano dai piatti dalle pentole e io le lavavo e
mangiavo ligrave dentro percheacute non avevamo dove stare dove viverehellip Dove dormire
hellip[] Ho vissuto molto nei campi ho vissuto nei campi fino al 2010
[romniacute]come ho vissuto in Italia[hellip] non avevo dove dormirehellipdove starehellipin
che condizioni ho partorito mia figlia
[rom] Poi mi ero sistemato in una struttura abbandonatahellipdove vivevano anche
dei marocchinihellipsono stato ligrave 67 mesi e poi mi sono spostato nel campo della
Bovisa [] e lei egrave rimasta incinta[]
[romniacute] Abbiamo una figlia
[rom] Ne abbiamo perse duehellipci sono morte due figlie [] la primahellip egrave nata con
202
delle malformazioni al cuore e alla testahellipHo girato con lei per gli ospedali E ho
speso tutti i soldihellip Mi sono indebitato [hellip] percheacute da noi in Romania se non
paghi i dottori non fanno niente [] devi mettere le mani in tascahellip Funziona
cosigrave con i dottori [hellip] poi egrave morta questa mia piccola [] mia moglie egrave rimasta
incinta per la seconda volta [] ha partorito [] la polizia aveva fatto
sgomberare395 il campohelliphanno fatto sgomberare le baracche e dormivo con
leihellipraccoglievo il mio bagagliohellipandavo in giro a chiedere lelemosina per
raccogliere dei soldi e mandarla a casa con la piccola dormivamo[]
[romniacute] Dormivamo sul cartonehellip
[rom] Sigrave dormivamo sul cartone e la piccola hellip aveva 23 settimane e dormivo
con lei sotto la pioggiahellip[] Poi ho guadagnato dei soldi e lho mandata a casa
con la piccola [hellip] egrave morta anche la mia seconda figlia [] Abbiamo superato
anche questa [hellip] Quando egrave nata la mia seconda figliahellip mi era morta laltra ero
felicissimo Lrsquoadoravo piugrave dei miei occhi [hellip] Ero felicissimohellip sono andato a
casa quando egrave nata [] dopo quattro mesi mi egrave morta anche la seconda [] era
troppohellip [hellip] Mi sono ammalato Sono caduto in depressione Mi egrave venuto mal
di cuore [hellip] Sono caduto in depressione percheacute ci sono morte due bambinehellip
[] Io sono rimasto ammalato Basta pocohellipche sia un po triste qualcosa che mi
vengono in mente le mie figliehellip [] sono molto stressato dai pensieri i pensieri
che devo mandare a casa a mio padre e a mia madre i soldi per mangiare []Mia
madre si egrave ammalata e ha dovuto fare un intervento chirurgico femminile ho
speso 7000 euro [hellip] ma adessohellip se non cegrave lavoro non cegrave nientehellip non posso
piugrave pagarehellip
[romniacute] Se non cegrave da lavorarehellip Come faihellip dove vai Come mangi []Non
hai con che mantenerti [hellip] A me non piace andare a rubare396hellip La vita qua in 395 Egrave da notare che il termine ldquosgomberarerdquo non rispecchia la realtagrave riportata dagli intervistati Infatti in termine ldquosgomberarerdquo dovrebbe tradurre unazione che essi chiamano ldquoparade o kampordquo che letteralmente significa ldquohanno distrutto rotto il campordquo ldquoparavelrdquo in romaneacutes significa rompere frantumare distruggere mandare in mille pezzi non egrave proprio sinonimo di ldquosgomberarerdquo comunque continuerograve a tradurre cosigrave dato che il termine egrave quello usualmente impiegato in italiano396 Il dover ldquorubare ldquoper vivere egrave da intrecciare col ldquograndissimo stressrdquo causato dallincertezza del domani e la
mancanza di prospettiva che sono strettamente legate alle politiche e alla propaganda demonizzatrice vigente nei loro confronti e in generale il forte pregiudizio che pregiudica le relazioni tra loro e i gageacute relazioni essenziali per la loro permanenza in Italia e la loro sopravvivenza Per ciograve che riguarda le politiche locali nei loro confronti vige la politica dello scoraggiamento caratterizzata dagli sgomberi che distruggono ogni bene che posseggono e dalla propaganda demonizzatrice che spinge la gente a non dare loro lelemosina al fine di costringerli a lasciare il territorio Infatti lintervistato dice che ldquolelemosina non funziona piugraverdquo nel senso che la gente quando identifica nel questuante uno zingaro non gli dagrave nulla Altri riferiscono della politica dei rimpatri volontari in cui la pubblica
203
Italia egrave un grandissimo stress397 (rom 29 anni romniacute 28 anni Milano 01
maggio 2014)
Siamo in presenza cioegrave di un totale non godimento dellart 11 e12 del Patto sui
diritti economici sociali e culturali i rom non godono di nessuna tutela garantita da
questi articoli neacute in Romania neacute in Italia anzi qui sono sottoposti ad ulteriore stress
psicologico a causa della continua persecuzione da parte delle forze dellordine Essi
non godono neacute del diritto a vivere in un ambiente sano neacute del diritto a godere di una
loro salute fisica e mentale neacute della tutela mirante a garantirne la loro riproduzione
sociale mediante la diminuzione del numero dei nati-morti e della mortalitagrave infantile
neacute del diritto affincheacute i loro fanciulli godano del diritto di vivere in un ambiente sano
e di godere della loro piena salute in compagnia dei propri genitori neacute di nessuna
delle garanzie offerte dallart 11 del Patto sui diritti economici sociali e culturali
volte a garantire ldquoun livello di vita adeguato per seacute e per la propria famigliardquo
La politica degli sgomberi e la violenza che lo sgombero si porta dietro ha come
conseguenza
bull un forte deperimento fisico degli adulti e dei bambini
non hanno la possibilitagrave nemmeno di costruirsi una baracca dove potersi riparare
dalle intemperie
bull la mancanza di possibilitagrave di una diagnosi o di una profilassi
la continua dispersione il non potersi sistemare in un posto impedisce loro di
accedere anche alle piugrave elementari cure mediche
bull un forte stress psicologico per gli adulti
amministrazione regalava agli zingari una somma di denaro purcheacute se ne andassero Per approfondire la politica dello scoraggiamento vedi per una ricostruzione storica le opere giagrave citate di Piasere per una attualizzazione si veda Revelli 1999 il rapporto della Polizia Locale di Milano Servizio Unitagrave Operative Specialistiche Unitagrave Problemi del Territorio Campi nomadi insediamenti abusivi aree ed edifici dismessi Le aree di criticitagrave rilevate del territorio del Comune di Milano al 15 marzo 2013 Associazione onlus Naga report Nomadi per forza Indagine sullrsquoapplicazione delle Linee guida Rom Sinti e Caminanti del Comune di Milano del 2015
397 Ibidem nota ldquo16rdquo
204
Il quotidiano vivere nel terrore nellincertezza in condizioni precarie e senza una
possibilitagrave di miglioramento braccati giorno e notte dalla polizia ha leffetto di far
percepire alle persone che sono impotenti che non hanno nessuna possibilitagrave di
migliorare le loro condizioni di vita Le politiche degli sgomberi e dellesclusione
sociale nega alle persone la possibilitagrave di migliorare le proprie condizioni di vita non
solo nega loro perfino di avere la percezione di poter migliorare Sono atteggiamenti
e politiche che possiamo tranquillamente definire come terrorismo psicologico che
mira a mandare in depressione le persone al fine di persuaderli che per loro non cegrave
posto non cegrave possibilitagrave di vita e di miglioramento in quel luogo
bull Un fortissimo stress psicologico anche ai bambini rom che subiscono lo
sgombero come emerge dalla prima intervista di questo capitolo in cui gli
intervistati si lamentano del fatto hanno subito talmente tanti sgomberi
accompagnati ad un carico di violenza inaudita che il loro figlio egrave rimasto
shockato Ma oltre al danno subiscono anche la beffa lo Stato non riconosce di
essere la causa del male di loro figlio non dagrave loro nessun aiuto economico per
poter curare il proprio figlia dal trauma subito a causa degli sgomberi
Cioegrave oltre che non poter accedere alle condizioni economiche e sociali che
consentono loro di curare se stessi e i propri cari e di garantire loro un ambiente sano
i rom si lamentano che gli agenti di polizia praticando nei loro confronti gli sgomberi
e ogni sorta di violenza non si ponevano minimamente il problema di traumatizzare e
terrorizzare i loro figli Si lamentano cioegrave che la Pubblica Amministrazione assume
nei loro confronti un atteggiamento persecutorio che terrorizza i loro figli li fa
ammalare psicologicamente e poi se ne lava le mani Si lamentano cioegrave che il gagiograve
non solo impedisce loro di avere una buona salute fisica e mentale di generazione in
generazione diciamo una discriminazione indiretta attraverso una non tutela e la
205
creazione di norme e condizioni di discriminazioni sociali che impediscono loro di
avere le risorse per poter godere di una buona salute fisica e mentale ma compie una
vera e propria azione persecutoria nel loro confronti che egrave causa delle loro malattie
psichiche e fisiche di generazione in generazione intacca cioegrave direttamente la loro
salute e determina il deperimento psicologico morale e fisico di generazione in
generazione
La condizione di vita materiale di questi rom e le persecuzioni che subiscono da parte
della Pubblica Amministrazione hanno come conseguenza non solo un deperimento
fisico dei genitori ma ha anche delle conseguenze tragiche sui figli e le due cose
messe insieme portano ad un fortissimo deperimento fisica e mentale degli adulti e ad
una alta mortalitagrave infantile o comunque a non godere del diritto ad avere una vita sana
e dignitosa (articolo 11 art 12 Patto sui diritti economici sociali e culturali) A
questo si aggiunse la percezione di impotenza e di mancanza di risorse e opportunitagrave
che deprime ulteriormente i genitori e crea loro dei fortissimi stress psicologici oltre
che fisici
Ciograve che emerge dalla voce degli intervistati egrave che in Romania essi non godono del
diritto alla salute a causa delle loro condizioni economiche di estrema povertagrave ma
come abbiamo visto al punto precedente in merito al diritto al lavoro anche in Italia
essi non godono totalmente del diritto alla salute per avere il tesserino sanitario che
dagrave diritto anche alle cure croniche alla profilassi di malattie e alla diagnosi oltre che
alle cure emergenziali gli zingari come tutti gli stranieri devono avere un contratto
di lavoro Quindi se i gageacute non danno da lavorare agli zingari automaticamente
negano loro anche la possibilitagrave di godere del diritto alla salute I gageacute non si fermano
alla sola negazione ma come abbiamo visto mettono anche in atto atteggiamenti
volontari per deteriorare la loro salute fisica e psicologica dai piugrave piccoli ai piugrave
anziani mediante il terrore e il non dare loro la possibilitagrave di crearsi un opportunitagrave di
vita migliore
206
- Diritto ad avere una vita affettiva il diritto allunitagrave famigliare e allaffettivitagrave
famigliare il diritti fondamentali dei figli di vivere con i propri genitori
(art 10 e art 3 Convenzione sui diritti del fanciullo art 10 Patto sui diritti
economici sociali e culturali art 23 Patto sui diritti civili e politici art 8 CEDU art
93 Convenzione sui diritti dellinfanzia del 1989)
Rivendicano anche il loro diritto ad avere una vita affettiva e relazionale necessaria
alla sopravvivenza delluomo Ma il godimento di questo diritto egrave possibile solo se si
sostanzia il diritto al godimento di giuste e favorevoli condizioni di lavoro (7 Patto
sui diritti economici sociali e culturali) al fine di avere una vita dignitosa
(Art111Patto sui diritti economici sociali e culturali) per se stessi e per i propri
ascendenti e discendenti
[rom] che mi diano da lavorare Percheacute possa sopravvivere Io mio padre mia
moglie e i miei figlihellip [hellip] Cosigrave posso mandare a mio padre e mia madre 50 euro
a settimana e possono vivere anche loro non bene ma non muoiono di fame [hellip]
mio padre [hellip] ha perso il lavoro gli mando io dei soldi percheacute possano
sopravvivere [] era un agente una guardia [] tipo un agente di polizia [] ha
48hellip La pensione la si ha a 65 anni [hellip] adesso non lavora da due anni ha
lavoratohellip sulla carta gli risultano 28 anni lavorativihellip Adesso non cegrave piugrave da
lavorare in Romania [] non cegrave piugrave da lavorare lo stabilimento egrave andato in
fallimento egrave andata in fallimento la ditta per la quale lavorava e non hai con cosa
vivere[] mia madre ha lavorato anche lei [] nella centralehellipha lavoratouna
volta crsquoera adesso non cegrave piugrave lavoro e non lavora piugrave [] Capisci Cosegrave che
prendi di stipendio in Romania 10 euro E devi viverci un mesehellipdevi vivere
con 10 euro [] Non mi vergogno a dirlo andava e puliva i bagni puliva le
scalehellipper me non egrave una vergogna Limportante aver da lavorare Ma se non cegrave
piugrave da lavorare [hellip] Non cegrave vita in Romania Non cegrave da lavorare Non cegrave niente
Non caiutano
[romniacute] Se non hai da dar da mangiare ai tuoi figlihellip
207
[rom] prendi i tuoi figli e vai in Italia dove puoi vivere in campo con i tuoi
figli con tua moglie Tua moglie magari fa 10 franchihellip puoi sopravviverehellip E
magari anchio a lavorarehellip
[romniacute] almeno mangihellipsopravvivi
[rom] mangi e poi anche tirare su i tuoi faglihellip dargli da mangiare Qua li
possiamo tirare su ma in Romaniahellipnessuno ci dagrave niente Non ci dagrave un pezzo di
pane Nessuna Con cosa viviamo [] Qua in Italia vai per stradahellip se chiedi
alla gente - dami un pezzo di pane da mangiarehellip- un pezzo di pane da mangiare
te lo danno gli italiani Se vedono che non hai da dar da mangiare ai bambini non
ho da vestirla da comprare le scarpe non posso mandarla scuola non ha nientehellip
ti aiutano gli italiani Sono piugrave buoni (rom 29 anni romniacute 28 anni Milano 01
maggio 2014)
Quindi se non hai un lavoro non puoi godere del diritto ad una vita affettiva e del
diritto allunitagrave famigliare Come egrave evidente dalle interviste sopra egrave assolutamente
necessario affincheacute la persona possa godere il suo diritto ad una vita affettiva e alla
sua unitagrave famigliare che abbia un lavoro che gli consente di avere una casa e di dare
una vita piugrave o mento dignitosa ai suoi cari Ma il lavoro lindipendenza economica
della persona egrave strettamente legata allimmagine che la pubblica amministrazione dagrave
di certe categorie sociali attraverso il suo atteggiamento e la sua normazione nei
confronti di tale soggetto dellopportunitagrave che lascia allindividuo in merito alla sua
libertagrave personale e al suo diritto di autodeterminazione
Egrave da fare perograve una precisazione Coloro che vivono in modo autonomo e non cadono
sotto la tutela della pubblica amministrazione vivono sigrave in condizioni di vita molto
difficili al limite della sopravvivenza umana ma godono del loro diritto ad avere una
vita affettiva e del loro diritto a vivere uniti con la propria famiglia Ovvero fino a
che sono liberi sono loro che determinano i loro rapporti affettivi cosa che viene
loro impedita quando entrano nel sistema di tutela e del percorso educativo costruito
ad hoc per loro dai gageacute Quando cadono sotto la tutela della pubblica
amministrazione e per esempio entrano nei CES perdono anche questa possibilitagrave
208
come vedremmo nella comparazione degli effetti che ha latteggiamento tollerante
verso i rom e quello totalmente discriminatorio
Cioegrave ligrave dove i rom non cadono nella ragnatela del sistema paternalistico-schiavista
che fa loro lelemosina al fine di concedere loro la vita biologica senza riconoscere
loro nessun diritto questi rom godono in qualche maniera del loro diritto ad avere
una vita affettiva e della loro unitagrave famigliare
Inizialmente come emerge dalle interviste le amministrazioni locali non si ponevano
il problema di non separare i nuclei famigliari e accoglievano nelle strutture solo le
mamme e i figli lasciando fuori i mariti
Sono rimasta nella casa di accoglienza [xxx] per sette mesi [hellip] e mio marito egrave rimasto da
solo dormiva dove capitava una volta in campo una volta in stazione una volta in
macchina di qualcuno non aveva un posto dove andare [hellip] non aveva il permesso di
venirmi a trovare non gli permettevano di entrare a mangiare con noi dovevo io uscire
una decina di minuti fuori nel parco con i bambini percheacute lui li vedesse dopo sette mesi
[hellip] vedevano che non trovavamo casa in affitto ma come potevamo senza un lavoro con
contratto Allora ci ha richiamato il gagiograve [xxx] e ci ha dato questa casa [] (romniacute33
anni Gorgonzola 28 settembre 2013)
Dallintervista emerge ancora di piugrave limportanza che ha per le persone avere il loro
lavoro e la loro autonomia economica se sono autonomi non devono subire le pesanti
condizioni che pongono loro i gageacute per aiutarli La condizione per ottenere aiuto dai
gageacute egrave quella di separare i nuclei famigliari lasciando fuori i mariti-padri
Ovviamente a queste condizioni pochissimi hanno accettato di andare nella struttura
di accoglienza
209
[hellip] tutti hanno rifiutato la casa di accoglienza percheacute [dicevano - come] posso
andare in comunitagrave io con i bambini e lasciare mio marito da solo in giro per i
campi [] Ma come Io sto al caldo mangio bevo e mio marito fuori al freddo da
solo- percheacute era inverno[] Io sono andata Ero contenta per i miei figli percheacute
avevano da mangiare stavano al caldo erano curati avevano una stanza potevo
preparargli da mangiare e lui da solo si arrangiava come si era arrangiato per
dieci anni [] (romniacute33 anni Gorgonzola 28 settembre 2013)
Quindi possiamo dire che con il sistema dellaccoglienza nei CES veniva leso
totalmente il diritto ad una vita affettiva ed allunitagrave famigliare sia degli adulti ma
anche il diritto dei loro figli di vivere con i propri genitori senza nemmeno porsi il
problema se gli zingari adulti o bambini avessero una qualche forma di diritto398
- Diritto di curare leducazione e la morale dei propri figli ( art 13 Patto sui diritti
economici sociali e culturali art 30 Cost)
398 Secondo la mia esperienza e la mia osservazione nellopinione pubblica dei gageacute egrave molto forte la percezione che gli zingari non abbiano diritto nessun diritto al mondo Parlando di diritti dei rom e delle loro rivendicazioni con delle gagiagrave e dei gageacute spesso mi sono trovata davanti ad un atteggiamento che dagrave per naturale che gli zingari non abbiano diritto a rivendicare nulla Alla mia affermazione che i rom rivendicano dei loro diritti la domanda era ldquoma percheacute loro hanno qualche dirittordquo io restavo totalmente senza parole e smarrita di fronte a tale potenze convinzione e certezza che gli zingari non avessero diritto a rivendicare nessuna risorsa di cui godono gli altri esseri umani Balbettavo e dicevo che in teoria anche gli zingari avevano gli stessi diritti di cui godono gli altri esseri umani ma non riuscivo a convincere di ciograve i miei interlocutori per loro gli zingari non hanno nessun diritto a rivendicare nulla
210
Sono daccordo che i nostri figli crescano piugrave educati [hellip] il mio grande desiderio
egrave quello che i nostri figli i nostri nipoti vivano in una condizione migliore percheacute
adesso anche noi siamo in democrazia quindi possiamo anche noi abbiamo una
voce399 [hellip] Noi rom siamo stati tirati su siamo nati per aiutare la nostra moglie e
i nostri figli e per lavorare non per mandare le nostre mogli e i nostri figli te
manghen haj te a ćioren400 [hellip] percheacute mia madre e mio padre hanno lavorato per
i loro figli[] (rom 49 anni Bari 29 novembre 2013)
Come vedremo questo egrave un punto di grandissima frizione tra i rom e i gageacute i rom
percepiscono una fortissima ostilitagrave e disconoscimento del loro sistema educativo da
parte dei gageacute e una loro tendenza a deziganizzare i loro figli Infatti lintervistato
manda un doppio appello uno rivolo ai propri rom e li invita a fidarsi dei gageacute e
mandarli a scuola al fide di dare ai loro figli lopportunitagrave di vita migliore che loro
non hanno avuto ltlt Sono daccordo che i nostri figli crescano piugrave educati [hellip] il
mio grande desiderio egrave quello che i nostri figli i nostri nipoti vivano in una
condizione migliore[]gtgt Ma rivolge un appello anche ai gageacute ltlt[hellip] Noi rom
siamo stati tirati su siamo nati per aiutare la nostra moglie e i nostri figli e per
lavorare non per mandare le nostre mogli e i nostri figli te mangen haj te a ćioren401
[hellip]gtgt Nelle sue parole cegrave una fortissima richiesta affincheacute i gageacute riconoscano loro
piena capacitagrave di educare i propri figli Egrave una richiesta di cessazione della
stigmatizzazione e della degradazione del loro sistema di vita e il loro modo di
399 Kymlicka 1995 Bonetti et al 2011 intervistato di Bari ltltsiamo in democrazia anche noi abbiamo una vocegtgt
ovvero la democrazia come ci fanno notare i due studiosi e come rivendica il rom intervistato non puograve prescindere dal
dare libertagrave di espressione di partecipazione sociale e politica di tutte le componenti sociali Non puograve cioegrave prescindere
dal riconoscere pari dignitagrave alle diverse identitagrave e a tutti coloro la cui vita e soggetta alle leggi di quella comunitagrave o
Stato che sia Se si amministra la vita di qualcuno senza dargli la possibilitagrave di esprimere le proprie idee e la propria
identitagrave significa che non siamo in un sistema democratico ma schiavista in sui il padrone ha diritto di vita e di morte
sul suo schiavo400 ldquoa chiedere lelemosina o a rubarerdquo401 ldquoa chiedere lelemosina o a rubarerdquo
211
educare i propri figli In piugrave cegrave una redistribuzione della responsabilitagrave delle
condizioni in cui si troviamo e in cui si trovano i loro figli la responsabilitagrave del
gagioacute consiste nel suo disprezzo della loro cultura sostenendo che lunica loro
capacitagrave educativa egrave quella di mandare i loro figli a chiedere lelemosina o a rubare
In piugrave le azioni persecutorie e di dispersione messe in atto dal gagiograve spesso
impediscono ai loro figli di andare a scuola
33 Quale realtagrave accoglie i rom in Italia
331 Impatto con la societagrave
Abbiamo visto sopra che le rivendicazioni dei rom possono essere sintetizzate come
richiesta dasilo al fine di garantirsi la sopravvivenza mediante laccesso alle risorse
che ne garantiscono la sopravvivenza biologica e sociale Ma la realtagrave che si trovano
ad affrontare egrave totalmente diversa da come se laspettavano I principi democratici
vigenti in Italia ed il suo livello di benessere di sviluppo economico sociale e
culturale sono elementi di attrazione e determinano nei rom la volontagrave di
autodeterminazione percheacute vedono nellItalia unopportunitagrave una speranza di vita e di
miglioramento delle loro condizioni di vita Speranza e opportunitagrave che in Romania
evidentemente non hanno
212
[rom]Sono venuto qua percheacute pensavo che fosse un altro mondo credevo fosse il
paradiso402 (rom 32 anni Milano giugno 2014)
E un grosso errore da parte delle nazioni far vedere in televisione che sono dei
signori che aiutano le persone e che aiutano i rom quando in realtagrave non egrave cosigrave
[hellip] E molto diverso dalla realtagrave quello che fanno vedere in televisione Quando
sono arrivato in Italia non mi sarei mai aspettato in vita mia di vivere in una
baracca e nella miseria[hellip] Sono partito nel 2000 dalla Romania sono venuto in
Italia qui a Bari [] non ero abituato a vivere in una baracca(rom 49 anni Bari
29 novembre 2013)
[romniacute]era un inferno al campo Quando ci ripenso mi chiedo come abbia fatto a
vivere ligrave siamo rimasti ligrave tre mesi non tanto tempo ma per me quei tre mesi sono
durati tre anni io piangevo ogni notte e ogni giorno chiedevo che mi rimandasse
a casa con i miei figli Percheacute non avevo dove lavarli piangevo percheacute mi desse i
soldi e mi mandasse a casa con i miei figliquando eravamo in Romania i miei
figli andavano a scuola [hellip] era difficile per i bambini piangeva sempre la
bambina grande percheacute per loro era difficilenon conosceva la lingua [] io
piangevo percheacute volevo tornare a casa e lei piangeva percheacute era difficile a scuola
Mi dicevo- Non posso vivere in mezzo ai topi alle zanzare allerba avevo paura
anche dei serpenti percheacute lerba era alta non sapevo dove cucinare Dormivamo in
una tenda in cinque noi due e i nostri tre bambini una tenda piccola come lo
spazio di due letti se ti mettevi su un fianco poi non potevi piugrave cambiare
posizione se ti mettevi in un modo dovevi restare cosigrave [hellip] (romniacute33 anni
Gorgonzola 28 settembre 2013)
[romniacute] ero incinta e dormivamo sui cartoni con la testa sulla rotaia
[rom] sigrave dormivamo per terra sui cartoni appoggiavamo la testa sui binari del
treno che passava ligrave vicinohellipnon avevamo dove dormirehellip
[romniacute] sigrave per terra sui cartoni con la pioggiahellip Ci coprivamo con il nylon e
dormivamo sulle pietrehellip
402 Piugrave di un intervistato riferisce della delusione che ha provato quando si egrave trovato faccia a faccia con la realtagrave riferiscono che non si sarebbero mai aspettati di vivere in condizioni cosigrave miserabili in Italia Si immaginavano di trovare un lavoro benessere e democrazia cose che venivano propagandate in televisione e che essi pensavano di trovare nelle ricche e democratiche nazioni occidentali
213
[rom] affamati sotto la pioggia E per cosa Per fare cinque 10 soldi (rom 29
anni romniacute 28 anni Milano 01 maggio 2014)
Ciograve che emerge dalle voci ascoltate sopra egrave che il motivo di attrazione in Italia egrave la
propaganda televisiva che offriva dellItalia unimmagine di democrazia e prosperitagrave
che non corrispondono affatto alla realtagrave Vengono in cerca di lavoro e democrazia di
mobilitagrave sociale culturale e intellettuale ma li accoglie una realtagrave totalmente diversa
che offre loro pochissime opzioni per poter sopravvivere Una realtagrave in cui non hanno
un grandissimo potere di autodeterminazione nella societagrave dei gageacute e si ritrovano a
vivere una ltltvita bruttissimagtgt al punto da ltltnon saper piugrave come sopravviveregtgt
[rom[hellip] mi facevo 15 16 17 km al giorno a piedi per fare 10 - 15 euro con
lelemosina da poter mandare a casa ai miei genitori percheacute non avevano con cosa
vivere [hellip] (rom 29 Milano 01 maggio 2014)
[rom] [hellip] andavo a chiedere lelemosina e qualche volta anche a rubare
rubavo percheacute non potevo fare altro [] non ti danno da lavorare Quando sentono
che sei rom non ti danno da lavorare (rom 32 anni Milano giugno 2014)
Come si vede limpatto con la realtagrave egrave a dir poco traumatico nonostante si vada via
da un posto in cui si muore di fame E ciograve egrave dovuto a come vengono ldquoaccoltirdquo in Italia
sia a livello sociale in generale ma soprattutto dalle Amministrazioni Pubbliche alle
quali chiedono asilo al fine di poter godere dei piugrave elementari diritti delluomo come
lavere cibo per poter sopravvivere Un certo atteggiamento della Pubblica
Amministrazione ha ricadute dirette sulla possibilitagrave di inserimento e attiva
partecipazione sociale dei rom nella societagrave in cui vivono
214
332 Impatto con la Pubblica Amministrazione
Ma lazione dellAmministrazione Pubblica non si ferma ad una discriminazione
indiretta per cosigrave dire che ha leffetto di una segregazione sociale legittimato dal
diritto internazionale in materia di immigrazione403 Infatti quelle che raccontano i
rom sono vere e proprie persecuzioni rastrellamenti e dispersioni forzate E in ogni
caso un uso di potere assolutamente discrezionale nei confronti dei rom che viola il
loro diritto a non essere sottoposto a pene trattamenti o punizioni crudeli inumani o
degradanti (art 1404 Convenzione delle NU del 1984 contro la tortura art 3 CEDU
art 7 Patto DCP artt 13 c 3 e 27 c Cost)
[rom] ci mandava via la polizia [] nei campi ci mandavano via [] Ho vissuto
molto nei campi ho vissuto nei campi fino al 2010 [] dormivamo allo scoperto
male e dove capitavahellip veniva la polizia e ci faceva sgomberare [] ci davano
lespulsionehellip e quando sentivamo la polizia ci alzavamo nudihellip e prendevamo e
scappavamo via Dove ci portavano gli occhi
[romniacute] scappavamo via nudihellip Scalzihellip Cosigrave come eravamo scappavamo via
[rom] sigrave percheacute avevamo paura [hellip] che ci dessero lespulsionehellip di mattina cosigrave
come ci trovavamo scappavamo via
[romniacute] non le hai raccontato quando avevi la bambina piccolahellip che egrave arrivata
la polizia e sei scappato in braccio con lei a mezzanottehellip Che sei scappato in
autostrada con la bambina che aveva due settimanehellip Siamo scappati in
autostradahellip Abbiamo dormito una notte intera nel parco per paura dalla
poliziahellip Per paura che tornassero a prendercihellip E non ci hanno piugrave fatto 403 Tema al quale accennerograve piugrave avanti404 Secondo Lart 1 della Convenzione delle NU del 1948 contro la tortura egrave definito ldquotorturardquo quindi trattamento
inumano e degradante delle persone ogni atto agito ldquodagli agenti della funzione pubblicardquo istigata in forma implicita o esplicita dalle istituzioni che rappresenta che provoca alle persone dolore e sofferenze fisiche e mentali che mira ad intimorirle e far pressioni su di loro per una qualche forma di discriminazione implicita o esplicitaAi fini della presente Convenzione il termine tortura indica qualsiasi atto mediante il quale sono intenzionalmente inflitti ad una persona dolore o sofferenze forti fisiche o mentali al fine segnatamente di ottenere da essa o da una terza persona informazioni o confessioni di punirla per un atto che essa o una terza persona ha commesso o egrave sospettata aver commesso di intimorirla o di far pressione su di lei o di intimorire o di far pressione su una terza persona o per qualsiasi altro motivo fondato su qualsiasi forma di discriminazione qualora tale dolore o sofferenze siano inflitte da un agente della funzione pubblica o da ogni altra persona che agisca a titolo ufficiale o su sua istigazione o con il suo consenso espresso o tacito Tale termine non si estende al dolore o alle sofferenze risultanti unicamente da sanzioni legittime inerenti a tali sanzioni o da esse cagionate Testo disponibile suhttpwwwstudiperlapaceitview_news_htmlnews_id=torturaconvenzionenu
215
entrare in campo []
[rom] Abbiamo vissuto una vita una vita da canihellip Una vita bruttissimala
polizia ci mandava via ci faceva sgomberare di notte e noi ci procuravamo
qualcosahellip percheacute spesso eravamo a chiedere lelemosina e non sapevamo niente
del fatto che la polizia aveva distrutto tutto il campohellip Non sapevamo niente
tornavamo e trovavamo tutto distrutto Andavamo a prendevamo dei cartoni
dormivamo sui cartonihellip mettevamo del nylon percheacute ci coprisse e proteggesse
dalla rugiada oppure dalla pioggia hellip (rom 29 anni romniacute 28 anni Milano 01
maggio 2014)
Mediante la categoria ldquoimmigrati clandestinirdquo405 gli Stati si riservano il diritto di non
riconoscere ai rom il diritto dasilo inteso come diritto di agire la propria
autodeterminazione al fine di procurarsi le risorse per poter sopravvivere che
spetterebbe loro per le gravi discriminazioni e persecuzioni che subiscono in
Romania dove raccontano che vengono lesi i loro diritti fondamentali come appunto
accedere alle risorse economiche e al cibo per poter sopravvivere percheacute sono
zingari I rom delle interviste raccontano che in Romania non godono di nessun
diritto democratico e che sono perseguitati ed esclusi dalla societagrave percheacute zingari a
tal punto che rischiano di morire di fame ciograve darebbe loro il diritto di chiedere asilo
allItalia secondo lart 10 comma 3deg della Costituzione che recita
Lo straniero al quale sia impedito nel suo paese leffettivo esercizio delle libertagrave
democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto dasilo nel territorio
della Repubblica secondo le condizioni stabiliti dalla legge
Quindi egrave costituzionalmente previsto il riconoscimento dasilo allo straniero che non
gode nel suo paese i diritti democratici previsti dalla Costituzione italiana come per
esempio il diritto ad unattiva partecipazione alla societagrave in cui si vive il diritto a non
vivere segregati per poter godere del il diritto a non morire di fame Ma da come
405 Ibidem
216
raccontano i rom laccoglienza loro riservata dalla Pubblica Amministrazione italiana
egrave la stessa che possiamo definire persecuzione vissuta in Romania se non addirittura
peggiore In Italia i rom raccontano che prima erano perseguitati come
extracomunitari con laggravante di essere rom ora come cittadini europei con
laggravante di essere rom in quanto essendo di fatto esclusi dalla societagrave che non
riconosce loro nessuna capacitagrave di lavorare non hanno le capacitagrave economiche per
essere accettati dallItalia come cittadini europei con diritto di stabilire la loro
residenza e le loro attivitagrave economiche dove vogliono406 Di fatto essendo le
democrazie occidentali basate sul censo classiste ed eugeniste407 i rom non hanno
accesso al godimento dei diritti democratici di cui godono tutti i loro concittadini
europei Quindi Si capisce benissimo che la teoria dellillegittimitagrave del immigrato
economico egrave razzista e totalmente discriminatoria del diverso
Come si sa nel Mondo costituito da Stati-Nazione non egrave riconosciuta la libertagrave il
diritto al movimento al fine di perseguire il proprio progresso e quindi di garantire a
se stessi e alla propria famiglia la sopravvivenza la vita408 (artt 2 e 8 CEDU artt 6 e
23 Patto sui diritti civili e politici artt111 7 e 10 Patto sui diritti economici sociali
e culturali art 93 Convenzione sui diritti dellinfanzia del 1989) Ciograve che il nostro
rom chiama ltltpartiti di casa per famegtgt in cerca di lavoro per poter
ltltsopravviveregtgt e costruirsi ltltuna vita miglioregtgt egrave banalizzato come ldquo
emigrazione economicardquo al fine di vietarla Ma come abbiamo visto lemigrazione
economica non egrave cosigrave banale anzi egrave vitale essenziale per la sopravvivenza degli 406 L Zagato op cit Ferrero et al op cit407 Per ciograve che riguarda laffermazione che le democrazie occidentali siano basate sul censo basti vedere come funziona
il diritto internazionale in materia di immigrazione se egrave un ricco ad immigrare in un paese questi non gli opporragrave nessuna obbiezione ma quando sono i poveri che rischiano di morire di morti di fame a immigrare come nel casa degli zingari intervistati vengono braccati come delle bestie per ldquoeliminarlirdquo dal proprio territorio e se non vengono perseguitati non possono godere di nessun diritto senza le risorse economiche o un lavoro le persone non possono avere una casa le cure mediche ecc per ciograve che riguarda laffermazione che le democrazie occidentali siano classiste es eugeniste si veda Basso P (a cura di) 2010 Razzismo di stato Stati Uniti Europa Italia Milano FrancoAngeliKymlicka W 1999 La cittadinanza multiculturale il Mulino Bologna E in generale tale affermazione si basa sul funzionamento della tutela degli individui nello Stato nazionale lo Stato ha lobbligo di tutelare solo i suoi cittadini ma puograve perseguitare anche i non cittadini al fine di garantire la il benessere dei propri cittadini vedi il concetto di ldquobiopotererdquoldquotanatopotererdquo di Foucault [1975] 2014 Sorvegliare e punire Nascita della prigione Torino Einaudi
408 Vedi nota ldquo33rdquo
217
individui in una societagrave basata sulleconomia di mercato in cui se non lavori o sfrutti
il lavoro degli altri o comunque hai qualche altra rendita non hai non solo nessuna
possibilitagrave di sopravvivenza ma non hai nemmeno nessun diritto neacute sociale neacute
politico se ancora puograve esistere tale distinzione e figuriamoci se puoi avere qualche
possibilitagrave di progresso ndash rinnovamento Ovviamente questa banalizzazione come
mostra la vicenda di questi rom intervistati non regge Percheacute lemigrazione
economica egrave semplicemente una categoria sociale creata dagli stati al fine di
discriminare gli ldquostranierirdquo rispetto al diritto di ogni essere umano di accedere alle
risorse che ne garantiscono la vita
Questa banale ovvietagrave che lega il il diritto ad emigrare per motivi economici al
diritto alla vita e alla possibilitagrave di sopravvivere progredire poter godere di una
buona salute fisica mentale relazionale e affettiva la possibilitagrave di agire il proprio
diritto a determinare la propria sfera affettiva e le proprie relazioni sociali egrave
totalmente occultata nella propaganda demonizzatrice del diritto alla mobilitagrave
compiuta ad opera dei governi degli Stati -nazionali che dichiarano le persone che si
muovono al di fuori dal loro controllo409 in cera di cibo per non morire di fame e
condizioni che ne consentono la sopravvivenza persone clandestine
Le persone che migrano ldquoper famerdquo non possono chiedere asilo percheacute ufficialmente
non sono vittime di persecuzione da parte degli Stati sotto la cui giurisdizione vivono
Ovvero il diritto internazionale riconosce il diritto dasilo o per motivi umanitari
cioegrave guerre o per motivi politici410 Per ciograve nessuno Stato ha il dovere di accogliere
chi emigra ldquovolontariamenterdquo dal ldquopropriordquo paese ldquoper famerdquo Nei confronti degli
ldquoimmigrati economicirdquo alias ldquovolontarirdquo gli Stati hanno il diritto di discriminazione
mediante una selezione Selezionano lumanitagrave che varca i loro confini e accolgono
solo coloro che hanno una qualche utilitagrave sociale e statale411 Lrdquoemigrazione per 409 S Mezzadra e M Ricciardi (a cura di ) Movimenti indisciplinati Migrazionimigranti e discipline scientifiche
ombre corte Verona 2013410 M Ferrero (a cura di) Corso in Diritto dellimmigrazione Universitagrave Ca Foscari Venezia AA 20142015 PM
della Rocca ( a cura di) Manuale breve di diritto dellimmigrazione Maggioli Editore Santarcangelo di Romagna (RN) 2013
411 Vedi Secondo capitolo di questo lavoro
218
famerdquo egrave classificata come ldquomigrazione economicardquo cioegrave ldquovolontariardquo e come tale
non ha la legittimazione dello Stato ospite chi compie lemigrazioneimmigrazione egrave
un fuori legge un clandestino
Secondo il dizionario Treccani ldquoclandestinordquo egrave un qualcosa fatto di nascosto non
approvato dalle autoritagrave Per es ldquo immigrazione clandestinardquo egrave quella secondo la
quale la persona ldquoentra illegalmenterdquo la persona clandestina dunque egrave un individuo
un essere umano illegittimo vietato che vive una vita illegittima vietata ldquoVita
illegittimardquo ldquo Vita vietatardquo Ma il diritto alla vita non egrave un principio inderogabile e
valido per tutti Non dovrebbe essere garantito ad ogni essere umano Non dovrebbe
essere vietata alcuna deroga al diritto alla vita E allora come si fa a legittimare il
divieto di vivere ad alcune persone Cioegrave il divieto di muoversi in cerca delle risorse
che gli consentono di sopravvivere Beh loperazione egrave abbastanza banale ma
proprio per questo potentissima412 la legittimazione del divieto di rivendicare il
diritto alla vita discendente dalla dignitagrave umana avviene mediante una selezione
dellumanitagrave degna di sopravvivere per una qualche utilitagrave Statale e trasformando il
dellumanitagrave indesiderata o quella da tenere sottomessa in umanitagrave clandestina
appunto non desiderabile e non degna del diritto di lottare per sopravvivere Questa
egrave la teoria che cegrave dietro al divieto della libertagrave di movimento delle persone Egrave una
teoria mirante ad unazione413 specifica mira cioegrave ad una selezione eugenetica
Questa operazione egrave ovviamente didattica egrave una potentissima metafora generativa414
di un determinato comportamento Oltre che legittimare le azioni discriminatori verso 412 Come ci insegna la studiosa Hanna Arendt la forza e la potenza del male sta proprio nella sua banalizzazione Sul
tema vedi Hanna Arend La banalitagrave del male E ichman a Gerusalemme Universale Economica Feltrinelli Milano 2015 Marco Revelli 1999 op cit
413 Mi riferisco alla ldquoteoria dellazionerdquo appreso durante il corso di politiche di inclusione sociale ( aa 2014-2015) della Professoressa Francesca Campomori presso lUniversitagrave Ca Foscari-Venezia Secondo la ldquoteoria dellazionerdquo ogni lazione messa in atto da unorganizzazione incorpora una teoria teoria che ovviamente costituisce un elemento didattico per lorganizzazione che lapplica Cioegrave gli attori dellazione essendo parte di unorganizzazione che incorpora una teoria non sono semplici soggetti che agiscono tale teoria ma nel momento in cui la agiscono essi si trasformano in soggetti che divulgano e insegnano tale teoria Per approfondire il tema si veda C Argyrie e DA Schon Apprendimento organizzativo Guerini e Associati Milano 1998 JG March e J P Olsen Riscoprire le istituzioni Le basi organizzative della politica il Mulino Bologna 1992
414 Per approfondire il concetto di ldquometafora generativardquo si veda DA Schon Metaphor and Thought edited dy Andrew Ortony University of Illinois Cambridge University Press Cambrige London New York Melburne ovviamente le teorie sulle metafore generative sono da associare a quanto detto alla nota ldquo36rdquo
219
il diverso lo straniero far percepire alle persone autoctone dei paesi ospite la
persona che si muove da un presunto posto assegnatole per nascita ad un altro in
cerca di cibo per non morire di fame e condizioni di vita migliori come umanitagrave non
legittimata a godere dei diritti di cui godono gli umani legittimi percheacute autoctoni
discendenti originari tra cui rientra anche il non diritto alla vita per lindividuo
indesiderato e per i suoi ascendenti e discendenti Di fatto pur essendo vietata ogni
discriminazione per motivi di razza per motivi etnici per motivi politici per motivi
nazionali e per motivi di nascita ( art 20 Patto sui diritti civili e politici Convenzione
internazionale sulleliminazione di ogni forma di discriminazione razziale del
1965direttiva 200043CE (direttiva ldquorazzardquo del Consiglio del 29 giugno 2000 contro
il razzismo Direttiva 200078 CE (direttiva altre discriminazioni) mediante la
categoria ldquoimmigrati economicirdquo le persone sono discriminate sulla base di tali
categorie e possono perfino essere sottoposte ad un processo di disumanizzati415 al
fine di legittimarne la discriminazione e lesclusione sociale che ne mette a rischio la
sopravvivenza
Lumanitagrave gli individui sono classificati in serie ldquoardquo cittadini che hanno diritto a
godere di tutte le risorse loro necessarie in serie ldquobrdquo immigrati che non hanno pieno
diritto di accesso alle risorse di cui hanno bisogno percheacute ldquonon originarirdquo ldquo non
autoctonirdquo ldquonon discendentirdquo In questo caso si tratta di umanitagrave bacino ndash cervelli e
braccia416 Essi sono divisi in due categorie gli immigrati regolari che deve rifornire
e garantire la migliore vita possibile allumanitagrave eletta superiore417 e gli immigrati
clandestini che hanno lo scopo implicito di far sentire gli autoctoni i cittadini
umanitagrave eletta superiore privilegiata e degna di ogni bene di cui lessere umano ha
bisogno In fine cegrave lumanitagrave di serie ldquocrdquo umanitagrave illegittima percheacute non gradita ndash
per esempio gli ldquoi zingari ndash in quanto considerati socialmente inutile e pericolosa Ad 415 LPiasere 2009 op cit416 P Basso (a cura di) po Cit M Ferrero e R Perocco (a cura di) op cit L Gallino Globalizzazione e
disuguaglianze Ecinimica Laterza Roma-Bari 2009417 Questo dato inquietante di eugenismo sociale emerge dal dibattito sul riconoscimento delle minoranze e del diritto
alla diversitagrave affrontato da Kymlicka 1995 op cit e dal sistema del diritto e dalle consuetudini internazionali in materia di diversitagrave v capitolo II di questo lavoro Vedi anche PBasso (a cura di) 2015 op cit
220
ogni modo ufficialmente gli stranieri sono classificati in rifugiati (politici o di
guerra) nei confronti dei quali gli Stati hanno lobbligo di accoglienza418 e limmigrato
economico nei confronti del quale lo Stato non ha nessun obbligo419 anzi ha il diritto
di respingere in quanto esso egrave un corpo non legittimato a godere dei diritti e delle
risorse di cui gode lumanitagrave degna di sopravvivere e progredire Nella maggior parte
dei casi dei rom intervistati sono definibili secondo le classificazioni internazionali
ldquoimmigrati economicirdquo quindi persone che abbandonano volontariamente il loro
Stato in cerca di condizioni di vita migliori Non emigrano cioegrave per una qualche
forma di lesione di un qualche loro diritto fondamentale ma percheacute gli va di farlo
Per questa ragione cioegrave per il fatto che nel diritto internazionale non esiste il diritto
alla libertagrave di circolazione per tutti gli esseri umani e dato che la Romania non faceva
parte dellUnione Europea dove vige il diritto di libertagrave di circolazione i rom che
arrivavano in Italia prima del 2007 erano immigrati extracomunitari quindi
clandestini nei confronti dei quali la Pubblica Amministrazione egrave legittimata ad agire
in modo assolutamente persecutorio
Ma nel caso dei rom rumeni ldquoimmigrati economicirdquo- alias ex ldquoclandestinirdquo - egrave
aggravata dalla loro identitagrave di zingaro che egrave sinonimo di nomade per tale motivo
sono totalmente rifiutati dai Governanti perfino come immigrati clandestini cioegrave
umanitagrave bacino Inoltre anche ligrave dove i rom ottengono lasilo politico non sono
trattati meglio degli immigrati zingari cioegrave nomadi cioegrave indesiderati cioegrave
clandestini Il peccato originale dei rom intervistati sta nel fatto che essi sono una
418 Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati adottata dalla Conferenza dei Plenipotenziari delle Nazioni Unite sullo status dei Rifugiati e degli Apolidi il 28 luglio 1951 Protocollo relativo allo status dei Rifugiati adottato dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 31 gennaio 1967 entrato in vigore il 4 ottobre 1967 La Convenzione di Ginevra egrave stata ratificata dallrsquoItalia con la legge 24 luglio 1954 n 722 Ratifica ed esecuzione della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati firmata a Ginevra il 28 luglio 1951 Anche le modifiche apportate alla Convenzione dal Protocollo di New York sono state recepite nel nostro ordinamento con la legge 14 febbraio 1970 n 95Costituzione Lrsquoarticolo 10 terzo comma della Costituzione decreto-legge n 416 del 1989 (ldquolegge Martellirdquo) L 1892002 che oltre a intervenire sulla disciplina generale dellrsquoimmigrazione attraverso una revisione del testo unico del 1998 ha integrato le disposizioni sul diritto di asilo contenute nella legge Martelli testi disponibili su httpwwwcameraitcartellecomunileg14RapportoAttivitaCommissionitesti0101_cap09_sch06htm_ftnref1 httpunipd-centrodirittiumaniititschedeGli-strumenti-giuridici-internazionali-a-tutela-dei-rifugiati-la-Convenzione-di-Ginevra-1951-e-il-Protocollo-di-New-York-1967235419 Vedi nota ldquo33rdquo
221
figura storicamente presentata come socialmente inutile anti stato socialmente
pericolosa asociale indisciplinata e priva di patria incapace di lavorare Egrave una figura
sociale che concentra in seacute tutto ciograve che egrave antiumano e antisociale Quindi dato che
non sono umani socialmente pericolosi e inutili nei loro confronti pare che sia
legittimata ogni azione disumana Cioegrave la categoria internazionale di immigrati
clandestini intrecciata alla categoria zingari = stranieri = nomadi = senza patria =
senza uno Stato che li tuteli fornisce ai Governi nazionali gli strumenti di
legittimazione della continua discriminazione e persecuzione degli zingari presenti
sul loro territorio Ovvero anche dopo lentrata della Romania dellUnione Europea
essi continuano a subire gli sgomberi le discriminazioni e le persecuzioni e le
dispersioni forzate che hanno sempre subito I rom continuano ad essere classificati
come individui privi di diritti La discriminazione sociale e la persecuzione da parte
della Pubblica Amministrazione egrave talmente naturalizzata nei gageacute che non si pongono
minimamente il problema se i rom siano soggetti del diritto come ogni essere umano
I rom per i gageacute sono collocati in uno spazio in cui le persone non hanno nessuna
personalitagrave giuridica data la loro totale incapacitagrave morale e materiale di
autodeterminare la loro esistenza secondo il vivere civile
Lintervista che segue ci introduce al tema delle politiche nazionali in materia di rom
dopo lentrata della Romania nellUnione Europea dopo cioegrave che i rom hanno
ottenuto lo status di cittadini europei e quindi hanno il diritto alla libera circolazione
che spetta a tutti i cittadini europei Dallintervista perograve emerge che anche adesso
che sono cittadini europei subiscono la persecuzione e la dispersione forzata da parte
della Pubblica Amministrazione italiana
222
[hellip] lui egrave andato a parlare con un ragazzo che lavora per il Comune ma lui
diceva- Non posso aiutarvi fino a quando non ci saragrave lo sgombero percheacute a quel
punto posso inserire tua moglie in una Casa di Accoglienza con condizioni
migliori per i bambini[]- allora egrave arrivato lo sgombero il giorno di San Nicola (5
dicembre) e ci hanno portato in una comunitagrave hanno raccolto tutte le romniaacute e i
rom che erano sul campo chi voleva poteva andare in una casa di accoglienza ma
solo le mamme con i figli senza mariti [hellip] [era una Comunitagrave di accoglienza
solo] per femmine [hellip] (romniacute 33 anni Gorgonzola 28 settembre 2013)
Nei confronti dei rom egrave ancora in vigore una politica di emergenza con cui egrave sempre
stata affrontata la questione dei rom non cegrave una politica strutturale che riconosca ai
rom una qualche forma di tutela giuridica ma una politica che legittima ogni sorta di
sopruso nei confronti degli zingari Gli zingari diventano soggetti del diritto
dellAmministrazione Pubblica solo quando questultima puograve applicare nei loro
confronti una qualche disposizione sanzionatoria Come mostra lintervista infatti
per aiutarli bisogna prima sgomberarli come avviene in caso di sgombero appunto
legittimato dal ldquodivieto di campeggio in pubblica viardquo previsto dalla non meglio
specificata ordinanza del sindaco 40088420
420 Tale ordinanza viene citata da diverse fonti cosigrave come lho citata io Viene citata per esempio dal vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato in occasione di un suo comunicato che promette di non dare tregua ai nomadi ltltldquoQuesta mattina quattro pattuglie del Nucleo Problemi del Territorio della Polizia Locale assieme altre due inviate dalla Centrale operativa sono intervenute nuovamente in via Cusago dove un centinaio di sinti siciliani si sono insediati abusivamente su unrsquoarea verde con una trentina di roulotte Ventidue veicoli sono stati sanzionati con una multa di 50 euro in base allrsquoordinanza vigente una roulotte egrave stata multata per violazione al codice della strada e unrsquoaltra sequestrata percheacute priva di assicurazione Negli ultimi dieci giorni la Polizia Municipale egrave intervenuta tre volte in quellrsquoareardquo ldquoRassicuro i cittadini ndash ha detto De Corato - che ci hanno piugrave volte segnalato lrsquooccupazione abusiva ai nomadi non daremo tregua Nomadi che si dimostrano recidivi percheacute egrave la terza volta in dieci giorni che la Polizia Municipale egrave costretta a intervenire in quella zona Nonostante le sanzioni che questa mattina hanno generato qualche tensione ritornano puntualmente sul posto Purtroppo - sottolinea De Corato - si tratta di sinti italiani che dunque non possono essere oggetto di altri provvedimenti come per i clandestini o gli stranieri comunitari Periodicamente si spostano con i loro camper sul territorio cittadino occupando abusivamente alcune vie di Milano Un comportamento sanzionato dalla Polizia Locale secondo lrsquoordinanza n 40088 Nel 2008 sono stati 226 i camper di nomadi allontanati per aver violato il provvedimento comunalerdquogtgt Corsivo mio comunicato stampa del 14052009 disponibile suhttpwwwcomunemilanoitdseserverwebcitycomunicatinsfweball318EE964B0CE25D9C12575B60035F138 Polizia Locale Milano Servizio Unitagrave Operative Specialistiche Unitagrave Problemi Territoriali Campi nomadi insediamenti abusivi aree ed edifici dismessi Le aree di criticitagrave rilevate nel territorio del Comune di Milano 15 marzo 20013 p 5
223
Di fatto con lentrata della Romania nellUnione Europea la situazione dei rom non egrave
cambiata di molto Sigrave egrave vero che non essendo piugrave extra comunitari ufficialmente non
possono essere sottoposti al terrorismo al quale erano sottoposti prima ma gli
sgomberi continuano ad esserci e anzi hanno subito una metamorfosi trasformandosi
in persecuzione fatta desiderare ai rom che la subiscono Se prima erano
ufficialmente fatti con il solo scopo di disperdere i rom dal territorio dato che erano
extra comunitari ora dopo i vari richiami delle istituzioni europee in materia di diritti
umani che contestavano allItalia il fatto che praticasse gli sgomberi senza offrire
nessuna soluzione abitativa dopo cioegrave che sono stati dichiarati veri e propri
rastrellamenti miranti ad una pulizia etnica rivolta ai rom che sfruttano la normativa
internazionale in materia di limitazione degli ingressi agli stranieri per compiere una
vera e propria pulizia etnica nei confronti di persone che si raggruppano a vivere
secondo una loro condivisione identitaria421 le amministrazioni locali offrono alle
famiglie delle soluzioni abitative in delle strutture di accoglienza
Quindi non egrave il divieto di immigrazione che espone gli zingari al rastrellamento alle
espulsioni di massa e alla dispersione forzata422 quello egrave solo un elemento che
legittima tali azioni ma egrave il loro essere ldquozingarirdquo un gruppo con una propria identitagrave
Un gruppo con nessuno Stato alle spalle che ne rivendichi la tutela che ha una
propria specifica identitagrave che le Amministrazioni Pubbliche rappresentanti dello 421 Come afferma una sentenza del 2005 della Suprema Corte di Cassazione Lart4 del Protocollo 4 allegato alla Convenzione Europea dei Diritti delluomo ltltapplicabili in Italia ad integrazione della normativa vigente interna []gtgt e ltlt[] recita in modo []estremamente chiaro ed insuscettibile di interpretazioniche le espulsioni collettive di stranieri sono vietate La Suprema Corte fa notare che egrave ldquo inaccettabilerdquo gtgt usare in modo distorto le normative che regolano lingresso ed il soggiorno dello straniero in uno Stato al fine di espellere interi gruppi ltlt[]colpiti principalmente per essersi radunati in forza della loro comune provenienza cultura o religione che verrebbe a legittimare operazioni di pulizia etnicagtgt in quanto esso egrave un ltlt[] rastrellamento collettivo di appartenenti a determinate nazionalitagravegtgt Lelemento estremamente interessante di sueta sentenza egrave che essa equipara gli sgomberi a delle espulsioni di massa Introduce cioegrave il concetto di espulsione interna caratterizata appunto non da unespulsione verso uno stato terzo ma da una dispersione territoriale basata su veri e pripri rastrellamenti etnici Il testo a cura di Redazione della pagina Web dellAssociazione Nazionale Giuristi Democratici e la sentenza n 165712005 (Presidente Saggio Relatore Macioce) della Suprema Corte di Cassazione sono disponibile su httpwwwgiuristidemocraticiitImmigrazione_Asilopost20041026121239page=2 Vedi anche report Nomadi per forza Indagine sullrsquoapplicazione delle Linee guida Rom Sinti e Caminanti del Comune di Milano realizzato ad opera dellAssociazione Naga nel 2015 che cita i vari richiami delle Istituzioni internazionali in materia di diritti umani in merito ai continui sgomberi dei rom senza dar loro unalternativa abitativa disponibile su httpwwwnagaittl_filesnagacomunicatiINVITIReport_Nomadi20per20forzapdf 422 Ibidem
224
Stato italiano implicitamente riconoscono loro ma alla quale non riconoscono
dignitagrave desistere Le varie amministrazioni locali con il rastrellamento etnico
mirante alla deziganizzazione del loro territorio riconoscono implicitamente che gli
zingari hanno una loro identitagrave e una loro cultura ma pensano che non sia degna di
essere tramandata e quindi debba essere stinta Per tale ragione le Amministrazioni
Pubbliche si sentono libere di mettere in atto nei loro confronti ogni sorta di violenza
ed abuso I gageacute riconoscono nello zingaro un individuo con certe caratteristiche
specifiche che loro ritengono non degne di esistere che legittimano il collocarlo in
uno spazio metaforico e fisico423 fuori da ogni diritto
bull Essi sono oggetti di espulsioni di massa che sono vietati e considerati una
grave violazione dei diritti umani (divieto delle espulsioni collettive dallrsquoart 4
Protocollo Addizionale n4 della Convenzione europea per la Salvaguardia dei
Diritti dellrsquoUomo e delle Libertagrave Fondamentali rsquoart 19 della Carta dei Diritti
Fondamentali dellrsquoUnione europea)
[] siamo venuti a Brescia siamo nel 2000 qui ci siamo messi su un terreno ci
siamo costruiti delle baracche sono arrivati i vigili e ci hanno sgomberato ci
siamo presi una roulotte ci siamo messi 7-8 famiglie su un terreno abusivamente
percheacute abbiamo visto che non cera nessuno ligrave eravamo nascosti la polizia non ci
vedeva non davamo fastidio a nessuno ma una notte sono arrivati i vigili e ci
hanno cacciato i vigili sono arrivati 7-8 mesi dopo che avevamo costruito le
baracche egrave arrivata una nuova legge un nuovo Sindaco o un nuovo Prefetto e
gli hanno detto di mandarci via [] Ligrave in questura egrave arrivato [] e un altro
ragazzo non so cosa abbiano detto hanno parlato con la polizia con il questore
eravamo tutti lagrave 50-60 persone che ci stavano prendendo le impronte ci stavano
identificando per mandarci a casa in laereo poi egrave venuto da me il questore ha
chiesto a uno dei poliziotti- Chi egrave il capo qui- lui si egrave guardato attorno ha visto
me che ero il piugrave vecchio e ha detto che voleva parlare con me siamo andati su
dal questore - Mi dai la tua parola che entro cinque giorni te ne vai da Brescia Ti
423 Ne sono un esempio in CES come vedremo
225
do cinque giorni per lasciare Brescia Se non partite entro cinque giorni Serve
solo la mia firma tutti i vostri bagagli sono giagrave in aeroporto ve ne andate
anche voi ci sono giagrave i vostri posti per riportarvi in Romania Ma se mi dai la tua
parola che vai via da Brescia entro 5 giorni io non firmo quella carta- lo diceva
per tutto il gruppo di persone che erano lagrave e io dovevo prendermi la responsabilitagrave
di far partire tutti (rom 57 anni Brescia 16 novembre 2014)
bull Le varie Autoritagrave non si pongono neanche il problema se gli zingari abbiano
diritto alla sicurezza sociale il diritto alla libertagrave ed alla sicurezza personale
(art 5 CEDU art 9 Patto DCP art 5 b) Conv ONU sulleliminazione di ogni
forma di discriminazione razziale art 9 Patto sui diritti economici sociali e
culturali ) che spetta a tutti coloro che sono sotto la loro giurisdizione
Non si pongono il problema se i loro diritto di inviolabilitagrave dei loro domicili delle
loro famiglie e i loro figli no vengono rispettati dalle forze dellordine e legittima dei
veri e propri pogrom nei confronti dei rom diritto al rispetto della propria vita
privata e familiare del proprio domicilio (art 8 CEDU art 17 Patto DCP artt
1415 29 30 e 31 Cost )
Sono partito nel 2000 dalla Romania sono venuto in Italia [hellip] quando sono
arrivato qua in Italia non ero abituato a vivere in una baracca [hellip] sono partito con
i miei figli avevamo grossi problemiho vissuto sotto i ponti nei campi
abbandonati[] Ho vissuto in un campo abbandonato fino al 2001 fino a quando
non sono arrivati i poliziotti e hanno sgomberato e distrutto le nostre baracche I
gageacute ci hanno bruciato le baraccheCerano 27 baracche nel 2001 hanno dato
fuoco alle baracche e dopo sono andati via [hellip] (rom 49 anni Bari 29 novembre
2013)
Lazione della Pubblica Amministrazione non si ferma al semplice ordine di
rastrellamento dei campi rom alla loro dispersione eespulsione collettive alla
distruzione di ogni loro bene di loro proprietagrave alla legittimazione dei pogrom nei loro
226
confronti ma viene anche praticata una sistematica azione di terrore mediante la
violenza fisica il terrorismo psicologico nei confronti di adulti e bambini al fine di
scoraggiarli a non restare piugrave nel loro territorio Quindi Sindaci e Prefetti non solo
non li tutelano e non solo tolgono loro la terra sotto i piedi e i pochi beni e rifugi che
riescono a costruirsi Ma la pratica del terrore dai prefetti scende agli agenti che
mettono in atto nei confronti dei rom ogni sorta di violenza Praticano nei loro
confronti una violenza fisica oltre che psicologica inaudita424
[hellip] non ci ha avvisato nessuno che stavano per arrivare sono venuti un giorno
con le ruspe hanno buttato giugrave le baracche e hanno distrutto le nostre cose A noi
ci ha portati via la polizia abbiamo perso tutto (rom 57 anni Brescia 16
novembre 2014)
[hellip] noi veniamo quihellip dal 2006 [hellip] abbiamo sempre vissuto nei campihellip da
quando siamo venuti qua abbiamo vissuto solo nei campihellip non avevamo altri
posti dove andar [] allinizio avevamo un campo grande in via Brunettihellip
eravamo tanti rom ligravehellip alla fine sono arrivati tanti carabinieri e hanno distrutto il
campo Lhanno sgomberato [hellip] Venivano con delle grandi macchinehellip e quando
non volevi andare via prendevano e ti picchiavano Prendevano dei bastoni e ti
colpivano percheacute volevano mandarti viahellipallora partivamo dalla paura
Prendevamo i nostri bagagli e andavamo via Loro prendevano e distruggevano
tutto quanto con le ruspe E noi gli dicevamo laquo dove andiamo noi con questi
bambini Cosa facciamoraquo laquo a noi non interessa Noi abbiamo lordine di far
sgomberare quaraquohellip non gli interessava di noihellip Loro eseguivano quello che
dovevano fare nei nostri confrontihellip buttavano giugrave le nostre baracchehellip non
avevano pietagrave per i bambini non gli interessava (rom 32 anni Milano giugno
2014)
424 Per mancanza di tempo non riporto qui una registrazione in cui gli intervistati denunciano il fatto come se non bastasse il picchiarli e il distruggere tutto ciograve che possiedono gli agenti gli sparavano dietro
227
34 Situazioni a confronto
341 Vita tutelata Casi CES
Quando i rom cadono sotto la tutela della Pubblica Amministrazione perdono
totalmente la loro autonomia nel determinare la propria vita
Come abbiamo visto nel caso in cui siano i rom ad autodeterminare la loro vita
anche se molto discriminati dalla societagrave e dalla pubblica amministrazione riescono
comunque a godere di qualche diritto fondamentale riconosciuto allumanitagrave magari
mettono su una cooperativa sigrave poi va male a causa della stigmatizzazione che vige
nei confronti degli zingari ma egrave lesercizio della propria capacitagrave di autoderminazione
e libertagrave di organizzarsi lesistenza mandano i loro figli a scuola sigrave con un grande
lavoro di persuasione percheacute i rom non si fidano a mandare i loro figli a scuola dai
gageacute ma egrave lesercizio della propria capacitagrave di organizzare la propria comunitagrave
ponendosi come leader vivono uniti con la loro famiglia amici e parenti esercitano i
loro diritti identitari sia individualmente (di padre marito leader) che collettivamente
(lessere rom e vivere da rom con i rom) Ma cosa succede quando i rom cadono nelle
grinfie della pubblica amministrazione che dovrebbe mettere in piedi per loro un
progetto di vita migliore e di riscatto sociale A partire dal 2012 lAmministrazione di
Milano ha istituito allinterno del quadro della Strategia nazionale di inclusione dei
rom il sistema di accoglienza basato sui cosigrave detti CES (Centri di Emergenza
Sociale) Ha cioegrave messo in piedi un progetto che sulla carta mira allinclusione sociale
dei rom attraverso un accrescimento delle loro risorse umane Questi Centri
dovrebbero essere di supporto alle politiche di inclusione dei rom mediante una loro
attiva partecipazione ai progetti realizzati per loro Da come riferiscono gli
intervistati affincheacute possano essere accolti nei CES devono subire uno sgombero che
daragrave diritto alle famiglie previo il loro consenso di accedere alle strutture Tali
228
strutture sono dei centri di accoglienza per le famiglie o madri con figli che
soggiornano ligrave per un massimo di 200 giorni periodo in cui dovrebbero accrescersi la
capacitagrave umana dei rom ligrave accolti che grazie a tale opera di accrescimento del loro
capitale umano dovrebbero riuscire a trovarsi un lavoro e una soluzione abitativa425
Sono cioegrave un sistema di accoglienza emergenziale che risolve per la pubblica
amministrazione il problema di non dover giustificare gli sgomberi in quanto essi
costituiscono la famosa alternativa abitativa di cui lItalia era accusata di non offrire 426 nulla di piugrave Sono cioegrave la risposta allaccusa di compiere nei confronti degli
zingari rastrellamenti al fine di compiere una pulizia etnica del loro territorio liberare
il territorio dagli zingari Questa tesi egrave confermata dal fatto che i rom ligrave accolti di
fatto non accrescono le loro capacitagrave umane e le loro opportunitagrave di miglioramento 425 Tale soluzione rientra nella Strategia Nazionale drsquoinclusione dei Rom Sinti e Caminanti il piani di inserimento
socioeconomico dei rom elaborati in risposta alla comunicazione della Commissione europea N1732011 in merito alla questione rom Egrave il tentativo di superare la strategia emergenziale come spiega il sito dellUNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) ltlt Come egrave noto la Commissione dellrsquoUnione europea con la Comunicazione n173 del 4 aprile 2011 ldquoUn quadro dellrsquoUnione europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020rdquo approvata dal Consiglio nella seduta del 23-24 giugno 2011 ha sollecitato gli Stati membri allrsquoelaborazione di strategie nazionali di inclusione dei Rom o allrsquoadozione di misure di intervento nellrsquoambito delle politiche piugrave generali di inclusione sociale per il miglioramento delle condizioni di vita di questa popolazione Il Governo Italiano nel 2012 ha deciso di seguire questa complessa questione con un approccio interministeriale Si egrave preso atto da un lato della necessitagrave non solo di fornire allrsquoUnione Europea le risposte che sono fino ad oggi mancate ma al tempo stesso di segnare una Strategia che possa guidare nei prossimi anni una concreta attivitagrave di inclusione dei Rom Sinti e Caminanti (RSC) superando definitivamente la fase emergenziale che negli anni passati ha caratterizzato lrsquoazione soprattutto nelle grandi aree urbane Drsquoaltra parte gli assi principali di intervento investono ruoli funzioni e competenze di Amministrazioni diverse che devono concorrere in maniera coordinata allrsquoobiettivo che il Governo si egrave prefissato nella cornice comunitariagtgt disponibile su httpwwwunaritunarportalp=5356 Il sistema di accoglienza nei CES egrave basato su un CONTRATTO di ACCOGLIENZA sottoscritto dalla singola famiglia dal Comune di Milano e dallente gestore del Centro daccoglienza vedi report Nomadi per forza Indagine sullrsquoapplicazione delle Linee guida Rom Sinti e Caminanti del Comune di Milano realizzato ad opera dellAssociazione Naga nel 2015 disponibile su httpwwwnagaittl_filesnagacomunicatiINVITIReport_Nomadi20per20forzapdf
426 Egrave la risposta dellItalia allaccusa di rastrellamenti etnici messi in atto nei confronti dei rom Eacute la legittimazione nelle azioni emergenziali nei confronti dei rom che legittima i rastrellamenti azione emergenziale il cui tentativo di legittimazione come abbiamo visto era stato tentato del ex premier Berlusconi ma la cui entrata onorevole dalla porta egrave stata bocciata e ora la si fa entrare in casa dalla finestra legittimandola come necessaria al fine di aiutare i rom a uscire dalla miseria dalla disperazione e dalle persecuzioni Come dimostra il rapporto pubblicato da Naga giagrave citato in esso emerge che nonostante il piano incentrato sui CES inserito nel piano nazionale di integrazione dei rom con investimenti sulla formazione sullistruzione e in generale su una attiva partecipazione alla societagrave mediante laccrescimento delle risorse umane dei rom in realtagrave lAmministrazione Pubblica usa la maggior parte nelle risorse disponibili per compiere sgomberi e dispersione forzata dei rom che chiama ldquomessa in sicurezza dei territorirdquo emerge con chiarezza che da parte dellAmministrazione non cegrave nessuna volontagrave di investire sui rom e su una loro crescita umana al fine di farli restare ligrave Ovviamente alla prova dei fatti quando si deve dare una giustificazione del percheacute le politiche messe in piede per lintegrazione sociale dei rom la colpa si la si dagrave a loro le politiche e la volontagrave di integrazione dei rom falliscono percheacute i rom o non vogliono integrarsi per esempio non partecipano attivamente al progetto o percheacute non ne hanno le competenze sono analfabeti non sono istruiti e non hanno competenze professionali
229
della loro situazione anzi in alcuni casi invece che accrescere il capitale umano
degli zingari le azioni e gli atteggiamenti degli ldquoeducatorirdquo lo degrada ad una
condizione di vita che nessun essere vivente merita di vivere Nei casi dei CES si
vede benissimo la piramide persecutoria degradante che toglie ogni dignitagrave umana a
cui gli zingari sono sottoposti al fine di farli desistere dal loro progetto di realizzare in
Italia una vita migliore dallo Stato discende la legittimazione delle Amministratori
locali di compiere nei confronti degli zingari i rastrellamenti in quanto stranieri
clandestini lordine di sgombero che danno le amministrazioni locali legittima ogni
sorta di violenza da parte delle forze dellordine nei confronti degli zingari e la
violazione di ogni loro diritto distruggendo anche i pochi beni che riescono a
procurarsi Ma latteggiamento persecutorio nei confronti degli zingaricon il sistema
dei CES ha assunto la subdola veste di aiuto umanitario che di fatto affida la totale
gestione della vita dei rom a dei privati che vincono lappalto per partecipare alla
persecuzione degli zingari
Nella maggioranza dei casi i CES sono strutture che non rispettano nessun diritto
fondamentale dei rom ligrave accoliti neacute diritti individuali neacute diritti famigliari neacute diritti
alla salute fisica e mentale neacute una qualche minima parvenza di privacy Spesso i rom
li guardano senza torto con sospetto e restano molto delusi dai risultati di tale
esperienza rispetto alle promesse che vengono loro fatte per farli accettare di entrare
in tali strutture che poi non vengono mantenute Quindi il sistema di gestione del
ldquoproblema zingarirdquo da parte dellAmministrazione di Milano egrave il nuovo e piugrave evoluto
sistema di persecuzione degli zingari che toglie loro ogni dignitagrave umana e ogni
possibilitagrave di rivendicare qualche diritto trasformandoli in soggetti fuori dal sistema
del godimento dei diritti ma che ha lo scopo di persuaderli che qui con tutta la buona
volontagrave di questo mondo non hanno la possibilitagrave di realizzare quella vita migliore
che sognano e che in Romania non possono realizzare Di fatto il sistema dei CES
legittima lopera di terrorismo e di scoraggiamento mediante gli sgomberi al fine di
uno detziganizzare il territorio due far accettare a coloro che ancora resistono a tale
230
persecuzione di concedersi in tutela alla pubblica amministrazione la quale li affida a
dei privati che vincono gli appalti di prendere in custodia gli zingari Dopo averli
perseguitati per bene la pubblica Amministrazione offre loro unopportunitagrave di vita
migliore nei CES in cambio perograve essi devono rinunciare a ogni diritto alla loro
identitagrave e anche a quel briciolo di dignitagrave umana che ancora conservano nonostante
la disumanitagrave con cui vengono trattati Quindi lo scopoeffetto del CES sui rom egrave una
privazione di ogni dignitagrave umana attraverso un atteggiamento che fa loro percepire di
essere totalmente privi di opportunitagrave impotenti e privi del diritto di rivendicare
qualcosa Ovviamente tutto ciograve ha lo scopo ultimo di ldquomettere in sicurezzardquo il
territorio dalla presenza degli zingari dopo aver loro mostrato che non cegrave per loro
nessun posto disponibile e nessuna opportunitagrave di miglioramento delle loro
condizioni tutto ciograve deve fare in modo che gli zingari subiscano una tale
demotivazione e una tale percezione psicologica di mancanza di opportunitagrave che
scoraggiati se ne andranno altrove427
[rom] [hellip] abitavamo nel campo grande in via Brunettihellip eravamo tanti rom ligravehellip
alla fine sono arrivati tanti carabinieri e hanno distrutto il campo hanno
sgomberatohellip e questi [del sistema CES] hanno detto laquo Vengano tutte le famiglie
che le iscrivo per inserirle in comunitagravehellipraquo[]lultima volta in via Brunetti dove
ci hanno fatto sgomberare sono venuti i vigili e quelli della comunitagrave quelli della
Protezione civile e ci hanno detto laquo chi ha figli e famiglia venga qua che lo
registriamo percheacute lo mettano in comunitagrave inseriremo i vostri figli a scuola vi
troviamo un lavorohellip e cosigrave starete megliohellip e non tornate nei camporaquohellip ecco io
sono stato lagrave e mi hanno cacciato fuori Non hanno fatto nientehellip[hellip] ci avevano
detto laquo non abbiate paura vi rinnoviamo il permesso di stare qua per altri 200
giorni e vi faccio una borsa di lavoro vi trovo lavoro cosigrave potete cambiare la
vostra situazione e con laiuto di Dio prenderete anche voi una casa o ve la da il
Comune Quando troverete da lavorare saragrave megliohellipraquo ma non ha fatto nientehellip
[] e invece tre giorni prima della scadenza dei 200 giorni Mi mancavano altri
427 Ibidem
231
tre giorni percheacute si arrivasse a 200 giorni Il responsabile mi ha detto laquo vai e
cercarti una sistemazionehellipraquo Io gli ho detto laquo non ho dove andare con i bambini
se non in campo ed egrave tutto pieno dacqua quando piovehellipraquo laquo noi non centriamo
noi non sappiamohellipraquo i dipendenti che lavorano ligrave dicevano laquo non sappiamo
cosigrave ci hanno detto e cosigrave vi riferiamohellip vedi cosa puoi fare percheacute vi mandano
fuori Costruisciti una baraccahellipraquohellip[] Ci mandano via peggio che i canihellip ci
cacciano fuorihellip loro [i gageacute italiani] se vedono un cane gli danno da mangiare e
gli trovano un posto da dormirehellip e a me Mi cacciano fuori con quattro figli e mi
dicono che non gli interessa di me [] ho pianto davanti a loro e gli ho detto laquo
non mandatemi fuori percheacute non so dove andare con quattro figlihellip inserite i miei
figli a scuola in modo che anche io possa vivere meglio sistemato come tutti gli
esseri umani che possa mandare anchio i miei figli a scuola [] percheacute in
campo non ho le condizioni giuste per una vita per poter mandare i miei figli a
scuola non ho da preparargli la colazione non ho assolutamente nientehellipraquo []
ci hanno detto che se non ci andava bene cosigrave di citarli in giudizio [] abbiamo
vissuto meglio [del solito] per 200 giornihelliphellip siamo stati benehellip ma la vita di
una persona non dura 200 giornihellip Non bastano 200 giorni per potersi sistemare
e vivere megliohellip noi credevamo che avremmo vissuto anche noi meglio ma non
egrave cambiato niente niente niente Dallrsquoimmondizia siamo partiti nellimmondizia
siamo tornatihellip questa gente qua questi italiani a parole loro dicono che sono
persone che aiutano ma non lo sono (rom 32 anni Milano giugno 2014)
Come fa emergere tra le righe il nostro intervistato quando gli ldquoeducatorirdquo dei CES
vogliono cacciare fuori gli zingari li accusano di non prendere parte attiva al progetto
che essi hanno per dar loro una possibilitagrave di vita migliore Una delle clausole del
contratto di accoglienza nel CES prevede una loro attiva partecipazione al progetto di
integrazione sociale di fatto non esiste nessun progetto di miglioramento delle loro
condizioni come emerge dallintervista vista sopra e tale clausola serve solo per
espellere i rom anche dal CES dando loro la colpa di non volersi integrare Quasi
che fossero veramente convinti di poter convincere le persone della validitagrave dei loro
progetti di migliorare la vita degli zingari in un periodo compreso tra 40 e 200
232
giorni Ma come dice il rom intervistato ltltNon bastano 200 giorni per potersi
sistemare e vivere megliogtgt data la radicale ostilitagrave dei gageacute nei confronti degli
zingari e mostra che in realtagrave si tratta di un progetto civetta che ha lo scopo di far
accettare agli zingari i rastrellamenti senza batter ciglio dato che offrono loro una
soluzione di vita migliore
Come dicevo sopra e come emerge dalla voce dellintervistato le persone che
accettano di andare in ldquocomunitagraverdquo come loro chiamano il CES accettano percheacute
viene loro promessa una vita migliore una vita degna degli esseri umani a fronte di
una vita fatta di sgomberi persecutori e vita materiale ai limiti della sopravvivenza
Giustamente gli amministratori fanno notare loro che vivono male e che
meriterebbero di vivere una vita migliorare e promettono di aiutarli Si presentano
cioegrave come fossero onnipotenti e come salvatori ma poi si rivelano una delle tante
cellule del sistema persecutorio confezionato ad hoc per gli zingari Infatti quando i
rom non accettano di sottomettersi totalmente alla volontagrave degli ldquoeducatorirdquo e
mostrano una certa resilienza nella loro determinazione a mantenere la loro identitagrave e
volontagrave di portare avanti il loro progetto di vita migliore lopera educativa come in
questo caso finisce ligrave dove egrave iniziata nellrdquoimmondiziardquo in ldquoammollordquo appunto
come dice il nostro intervistato Emerge cioegrave lenorme discrezionalitagrave anche dei
gestori dei CES nella gestione della vita degli zingari La Pubblica Amministrazione
ha legittimatodei privatiad agire come vogliono nei confronti degli zingari O
meglio ha legittimato dei privati ad agire in modo subdolo in quel processo di
incorporamento della legittimitagrave e naturalitagrave della persecuzione e discriminazione
degli zingari che li trasforma in soggetti percepiti come privi di ogni diritto per colpa
loro Coloro che entrano nei CES non sono contraenti di un accordo tra le parti in cui
i firmatari hanno pari diritti e doveri il ldquocontratto di accoglienzardquo non prevede nessun
diritto per i rom solo una serie di obblighi che legittimano la loro cacciata e nessun
dovere per gli ldquoeducatorirdquo solo il diritto di osservare e giudicare la morale dei rom ligrave
accolti e la facoltagrave di cacciarli in base ad un giudizio discrezionale della morale dei
233
rom posti sotto la loro custodia In ogni caso
Lrsquoequipe educativa428 in accordo con i referenti del Comune di Milano avra la
possibilita di dimettere o no n r iprendere lrsquoospite che no n avra osservato il
regolamento o avra recato d isturbo alle p ersone o allrsquoambiente p er le sue
scorrettezze[hellip] [le dimissioni possono avvenire] in ogni altro caso in cui il
responsabile del progetto ne ravvisi la necessita429
Ovvero ogni qual volta il responsabile lo ritenga opportuno puograve espellere una
famiglia ospitata nel CES ovviamente una volta espulsi dal CES i rom non possono
piugrave rientrare percheacute lespulsione egrave latteggiamento in codice che dichiara i rom non
degni degli aiuti dei gageacute Il tutto avviene in una totale indifferenza verso ciograve a cui
sottopongono i rom il che mostra che per loro egrave naturale legittimo e ldquodoverosordquo un
tale atteggiamento verso i rom Questo atteggiamento che esprime la
naturalizzazione delle persecuzioni dei rom come legittime anzi doverose percheacute
esprimono il piugrave alto senso civico dei cittadini e la loro superioritagrave civile ed
intellettuale nei confronti dei rom Questo atteggiamento i rom lo percepiscono come
una disumana indifferenza alla loro sofferenza unindifferenza che i gageacute esprimono
con la formula laquo noi non centriamo noi non sappiamohellipraquo Formula che il rom
intervistato vive come un trattamento degradante e disumano nei loro confronti ma
che esprime anche la disumanizzazione di questi gageacute che non provano pietagrave di fronte
a nessuna sofferenza umana
428 Si noti che i gestori dei centri di accoglienza sono chiamati ldquoeducatorirdquo a sottolineare il fatto che si devono prendere cura di persone che devono essere rieducate In realtagrave gli ldquoeducatorirdquo mica educano i rom in materia di qualche diritto che gli spetta o per dar loro qualche diritta e qualche informazione culturale al fine che possano trovare una casa e un lavoro no Loro si sentono guardiani della identitagrave della cultura della civiltagrave e della morale dei gageacute che usano come metro di paragone per dare dei giudizi culturali e morali sullidentitagrave la cultura e latteggiamento dei rom
429 Contratto di accoglienza al Centro di Emergenza Sociale di Via Barzaghi 2 MI in Nomadi per forza Indagine sullrsquoapplicazione delle Linee guida Rom Sinti e Caminanti del Comune di Milanop 49-53 su httpwwwnagaittl_filesnagacomunicatiINVITIslide20Nomadi20per20forzapdf
234
[rom] Mi hanno cacciato fuori peggio che un cane [hellip] la responsabile mi ha
detto - ecco qua il tuo foglio Se vuoi firma se no vai a citarci in giudizio Tu
non puoi piugrave stare qua - ho iniziato a piangere Ligrave davanti a lei Ma lei non ha
avuto pietagrave Non mi ha detto niente non le interessava
(rom 32 anni Milano giugno 2014)
Quando i rom cadono sotto la custodia dei gageacute subiscono
a) la privazione del diritto-dovere di vivere con i propri figli e i propri cari e
prendersene cura
[rom]Il problema egrave nato percheacute [] avevo ancora una figlia in Romania che era
con mia madre quando mi sono iscrittonon era con me laltra mia figlia
mezzana[di sette anni] [hellip] io giagrave da quando avevano fatto lo sgombero e ci
avevano iscritti loro la prima volta gli avevo detto - ho ancora una figlia in
Romania e devo iscrivere anche leihellip- Sigrave sigrave- hanno dettohellip ho dato il suo nome e
poi quando lho portata qua mi hanno detto di no che non potevo inserirla[] -
Mia madre egrave malata [] egrave venuta qua in Italia per andare in ospedale [hellip] e mia
figlia non puograve stare a casa da sola non cegrave nessuno con cui possa stare stare
quindi devo portarla qui [hellip]- il nostro capo che si chiama [xxx] mi aveva detto
che avrebbe fatto il possibile per far entrare ligrave anche mia figlia Ma lui non ha
fatto neacute limpossibile neacute nientehellip e mi hanno mandato via per il fatto che ho
portato ligrave dentro mia figlia Ma se non lavessi portata ligrave con chi sarebbe rimasta
mia figlia[] ci hanno messo queste motivazioni qua [mostra il foglio delle
motivazioni dellespulsione che dice che i bambini non andavano a scuola che
non hanno rispettato lobbligo di mandare i bambini a scuola ecc] i bambini
delle volte si ammalano hanno mal di testa vomitano allora io sono andato e
li ho presi dalla scuola mi hanno chiamato le maestre per andare a prenderli
percheacute erano malati e non potevano tenerli ligrave cosigravee loro mi hanno messo come
motivazione anche questahellip
[romniacute] andavano a scuola ma li hanno inseriti tardi[] Li hanno inseriti tardi e
235
poi hanno detto che non avevano che 20 giorni di scuola[]430
[rom] qui adesso quando piove si formano delle pozzanghere drsquoacqua davanti
[alle baracche] e passiamo scalzi nellacquahellip quando arriva il sole si sta
megliohellip abbiamo le nostre baracche [] ci siamo costruiti la baraccahellip per
portare bambini a scuola ma quando piove devo prenderli in braccio per
attraversare questo guado No Questa non egrave vitahellip[] Io da qui non posso
portarli percheacute devo prendere il treno ho bisogno dei biglietti lautobushellip non
arriverei in tempo [hellip] devo vedere di inserirli in qualche scuola piugrave vicino [hellip]
siamo venuti per poter vivere anche noi megliohellip percheacute da noi la situazione egrave
molto difficile Non puoi vivere bene [hellip] qua pensavamo che fosse un po
megliohellip ma non lo egravehellip da quando sono venuto io qua dal 2006 nei campi ero e
nei campi sono ancora adesso Non egrave cambiato niente Promettono molto Hanno
detto che ci avrebbero aiutato che ci avrebbero sistematohellip ma niente Non so
piugrave cosa fare[] in baracca non hai delle buone condizioni di vita [hellip] Mi
hanno messo dei motivihellip dei motivi che sono stupidaggini Potevano invece
dirmi - senti se fai ancora quello che hai fatto vai e stai fuori due mesi lascia qua
tua moglie e i tuoi figli e se fai ancora quello che hai fatto non puoi piugrave stare qua
- ma non hanno fatto cosigrave Mi hanno cacciato fuori Non hanno avuto nessuna
pietagrave per i bambinihellip Io daccordo ancora ancorahellip ma i bambini[] in questa
comunitagrave dove vivevamo in via [xxx] alla fine non egrave cambiato niente per noi
dal campo sono partito al campo sono tornato in ammollo sono stato in
ammollo sono tornato unaltra volta Mi hanno cacciato fuori peggio che un
cane[hellip] la responsabile mi ha detto - ecco qua il tuo foglio Se vuoi firma se no
vai a citarci in giudizio Tu non puoi piugrave stare qua - ho iniziato a piangere Ligrave
davanti a lei Ma lei non ha avuto pietagrave Non mi ha detto niente non le
interessava[] (rom 32 anni romniacute 30 anni Milano giugno 2014)
430 Il tema dellistruzione dei bambini rom egrave uno dei temi piugrave critici del rapporto gageacuterom come vedremo piugrave avanti
236
Come si puograve leggere dalla testimonianza dellintervistato il diritto ad una vita
affettiva il diritto allunitagrave famigliare il diritto al ricongiungimento famigliare che
garantisce al minore il diritto di vivere con i propri genitori egrave totalmente disatteso Eacute
leso il diritto allunitagrave famigliare egrave leso il diritto di godere dei propri affetti egrave
impedito il dovere di prendersi cura dei propri figli e tali impedimenti e tali gravi
lesioni dei diritti famigliare dellindividuo sono estesi anche ai suoi ascendenti Gli
ldquoeducatorirdquo cioegrave non tengono presente della carica emotiva che ha tale impedimento
e quanto sia lesivo della dignitagrave emana e dellidentitagrave dellindividuo la persona viene
totalmente privata di ogni dignitagrave e simbolicamente viene costretta a prostrarsi di
fronte agli ldquoeducatorirdquo ltltho iniziato a piangere Ligrave davanti a leigtgt arrivando
perfino ad accettare lidea di separarsi dalla propria famiglia pur di non essere
cacciato fuori come un cane Ovviamente affrontando questo stato di emergenza
causato dalla presenza degli zingari gli ldquoeducatorirdquo non si pongono il problema di
rispettare i diritti fondamentali degli zingari che ospitano E non passa loro nemmeno
per lanticamera del cervello che il loro atteggiamento sia lesivo di qualche diritto dei
rom sotto la loro tutela e dei problemi che tali atteggiamenti potrebbero avere sulle
persone quasi che i rom presi in custodia non fossero soggetti del diritto Questo
atteggiamento di limpedir loro di mettere in pratica listituto che ne conferma le
capacitagrave morali e materiali espresse nel ruolo di padre- figlio o capofamiglia puograve
creare dei seri problemi psicologici e di autostima agli individui di cui ovviamente
nessun ldquoeducatorerdquo si preoccupa
237
[rom] [hellip] ligrave dove eravamo non lasciavano che nessuno venisse a farti visitagli
ho detto di mia madre - vorrei portare qua mia madre per mandarla in ospedale-
Pensavo che poteva stare ligrave per qualche notte[] egrave malata le fa male il cuore []
percheacute mi sembra brutto per mia madreloro mi hanno detto - Non puoi farlo
non puoi farlohellip - [] ma mi dispiaceva per lei [hellip] dormiva fuori per terra
vicino alla macchina dormivahellip[ fuori davanti al centro][] Tre notti ha
dormito non piugrave di tre notti in tutti questi 200 giorni che sono stato ligrave non ha
dormito che tre notti [hellip] E loro ci hanno cacciato fuori[hellip]
[romniacute] ci hanno detto che se non ci andava bene cosigrave di citarli in giudizio Mi
hanno detto che non poteva entrare ligrave mia figlia che non poteva entrarehellip Come
potevo mandare fuori mia figlia e io dormire dentro Non potevohellip gli ho detto -
se non lasciate entrare mia figlia vado fuori anchio e dormo fuori con lei - (rom
32 anni romniacute 30 anni Milano giugno 2014)
b) un danno collettivo dellazione educativa dei gageacute
Ma lintervento dei gageacute educatori che devono insegnare agli zingari come accrescere
la loro umanitagrave non si ferma ad un danno per cosigrave dire individuale e famigliare ma va
ancora piugrave in profonditagrave Dalle interviste emerge il concetto di solidarietagrave collettiva
che vige tra i rom Solidarietagrave che egrave un elemento identitario dal quale non si puograve
prescindere il condividere il bene e il male fa del rom il ldquoverordquorom percheacute mediante
esso sviluppa la sua umanitagrave come individuo e come membro di un gruppo La
solidarietagrave collettiva egrave un elemento di coesione sociale nel senso che egrave lo strumento
mediante il quale lindividuo dichiara la sua appartenenza al gruppo egrave lo strumento
mediante il quale gli individui esercitano i loro ruoli allinterno del gruppo
assumendosi doveri e diritti nei confronti degli altri individui della comunitagrave
Mediante la solidarietagrave si esercita il dovere del capofamiglia di mantenere e curare la
sua famiglia si esercita il diritto dovere di essere marito ndash moglie si esercita il diritto
di godere della stima degli altri membri del gruppo si esercita il diritto ad essere
ascoltati si esercita il diritto di amministrare la comunitagrave si esercita il diritto ndash
238
dovere di giudicare e redimere le controversie interne La solidarietagrave egrave il metro
morale mediante il quale i rom misurano e definiscono lumanitagrave con la quale si
relazionano (egrave per questo che sono sconvolti dallindifferenza con cui i gageacute assistono
o esercitano il male nei loro confronti) Quindi non consentire ad un rom di
esprimere la sua solidarietagrave verso i membri della sua famiglia o del suo gruppo
equivale a toglier loro ogni dignitagrave umana o ogni capacitagrave dazione che deriva da tale
dignitagrave Dignitagrave umana che giuridicamente egrave nominata personalitagrave giuridica quella
capacitagrave umana dazione e di autodeterminazione di cui nessuno puograve essere privato
Ecco percheacute spesso si verificano fallimentari le politiche miranti a risolvere il
problema rom non tengono conto della dimensione collettiva che ha lindividuo
allinterno del gruppo non tengono conto della struttura sociale dei rom non tengono
conto delle gerarchie interne non tengono conto delle relazioni e dei rapporti interni
che sono significativi per loro non tengono conto del loro sistema di valori morali
Non si puograve chiedere ad un rom di far dormire e mangiare sua figlia sua madre i suoi
compagni fuori al gelo in mezzo ai topi ecc mentre lui fa il signore mangiando e
dormendo in una struttura al caldo obbligarlo a ciograve significa degradarlo della sua
umanitagrave espressa dal suo essere solidale con i membri del gruppo togliendogli
autoritagrave e potere dazione anche allinterno del gruppo Significa lacerare il gruppo o
la famiglia mettendo gli individui uno contro laltro nella lotta per soddisfare i propri
bisogni materiali Significa inserite a martellate un cuneo nella sfera relazionale del
gruppo frantumandone cosigrave il sistema sociale tradizionale e relazionale
Il personale del centro oltre che esercitare un ruolo di de-privazione dellindividuo di
ogni diritto umano e ogni dignitagrave umana che presuppone questo diritto oltre che
deprivarlo del dirittodovere di padre figlio ecc egrave anche strumento di divisione tra gli
zingari per abbellirsi la faccia e accaparrarsi un posto letto nel Centro alcuni rom
rompono il vincolo di solidarietagrave con la comunitagrave e tradiscono Il tradimento egrave cosa
gravissima dato che per i rom egrave piugrave grave dellomicidio Inserendo nel loro sistema
di valori il sistema di valori dei gageacute riguardo al concetto di bene e male e quindi del
239
benessere materiale che prende il posto del valore solidale i gageacute danno un giudizio
di valore agli elementi identitari fondamentali dei rom presi in tutela e si cerca di
modificare la loro scala di valori al fine di farla andare incontro a quella dei gageacute
[] mia madre [hellip] ha dormito ligrave tre notti Non di piugrave [] non lrsquohanno vista i
gageacute Glielhanno detto di nascosto i romhellip Non lrsquohanno vistahellip (rom 32 anni
Milano giugno 2014)
In questa occasione il tradimento tra zingari egrave gravissimo percheacute seguendo la logica
dei gageacute dellattribuire maggiore valore al benessere materiale rispetto alla logica dei
rom che attribuisce maggiore valore al benessere immateriale tra cui un posto
importantissimo lo occupa la solidarietagrave Solidarietagrave che non egrave fine a se stessa ma
che ha il preciso ruolo di dare benessere psicologico allindividuo mediante il suo
sentirsi riconosciuto nella sua dignitagrave umana e nella sua capacitagrave di sviluppo e
autodeterminazione La solidarietagrave egrave listituto mediante il quale lindividuo sviluppa la
sua umanitagrave e allo stesso tempo si lega alla comunitagrave essa egrave lantidoto che i rom
usano per combattere lindifferenza nei confronti del male dellaltro Chi tradisce non
rispetta la logica della dignitagrave umana di accogliere ed assistere chi chiede asilo per
sopravvivere come appunto nel caso di una madre che ha bisogno di cibo e cure o
una figlia minorenne Si rompe cioegrave il vincolo della solidarietagrave alla sopravvivenza
caratteristica fondamentale nei rapporti tra rom e la si sostituisce con lindifferenza
verso il male altrui Tra i rom ha un grandissimo valore la solidarietagrave morale il non
abbandono morale anche se materialmente non si ha la possibilitagrave di aiutare una
persona le si deve mostrare una vicinanza ed una assistenza morale che saragrave
ricambiata al momento del bisogno Il supporto psicologico-morale egrave un istituto
importantissimo per i rom in quanto egrave un elemento di coesione sociale di fratellanza
spirituale anche di costruzione dellumanitagrave degli individui I gageacute non rispettano
questo legame di fratellanza spirituale che cegrave tra i rom e mettono in atto azioni che
240
rompono tale legame I gageacute non consentendo ad un rom di prendersi cura di sua
figlia di sua madre di sua moglie o dei suoi amici e parenti lo privano prima di
tutto della sua dignitagrave umana e poi del ruolo di capofamiglia leader o comunque
membro del gruppo Ovviamente molti rom contestano tale ingerenza nel loro
sistema di valori e come abbiamo visto reagiscono in modo ldquoindisciplinatordquo e
inseriscono di nascosto la loro madre a dormire nel Centro oppure reagiscono
rivendicando il loro diritto allunitagrave famigliare chiedendo che i loro figli vengano a
vivere con loro nel centro cosa che gli ldquoeducatorirdquo impedisce cacciandoli In
entrambe i casi come nei casi delle madri che non volevano andare in ldquocomunitagraverdquo e
lasciare fuori i mariti e i loro figli maggiorenni tale reazione egrave un riappropriarsi della
propria capacitagrave di autodeterminazione
c) limpedimento a vivere riuniti in gruppo
Quindi coloro che entrano nel sistema CES vengono privati della libertagrave di riunirsi
con la propria famiglia con i propri cari e in generale con il proprio gruppo a
differenza dei rom di Bari a cui la pubblica amministrazione ha consesso in uso un
terreno dove vivere insieme che egrave un diritto che loro rivendicano coloro che vivono
nei CES non hanno nessuna possibilitagrave di scegliere di vivere con i loro parenti amici
madri padri ecc Viene cioegrave loro impedito di vivere raggruppati secondo la loro
volontagrave e identitagrave Non sono i rom che decidono se e dove vivere con i loro parenti o
amici ma solo la pubblica amministrazione e i gestori dei CES che decidono
secondo la propria volontagrave dove e come collocare le famiglie e senza tener conto
della loro rete famigliare parentale o di amicizie e relazioni sociali In unintervista
fatta ad una signora del CES di via Lombroso431 lintervistata piangeva percheacute lei un
figlio minorenne ed una figlia con il rispettivo figlio e marito erano stati ospitati nel
centro ma altri suoi figli nuore e nipoti non erano stati accettati e dormivano in
431 Oltre ad essere un luogo di degradazione e segregazione la collocazione di questo CES assume anche un simbolismo sinistro
241
pieno inverno in macchina dopo aver subito lo sgombero Quindi oltre a dover
subire la separazione dai suoi cari doveva anche subire il senso di impotenza a cui
era sottoposta per poter godere di un posto letto in un tendone di quelli da circo che
vengono allestiti in caso di calamitagrave naturali o sociali privo di riscaldamento
allestito a posta per loro visto che nei container non cera piugrave posto Oppure qualcuno
dei suoi figlifiglie e nipoti erano stati collocati in altri Centri lontano per lei difficili
da raggiungere e soffriva tantissimo per questo Soffrono cioegrave per il fatto di non
poter vivere insieme Gli intervistati soffrono la separazione e la dispersione forzata
messa in atto dalla pubblica amministrazione nei loro confronti Dispersione che
avviene mediante la separazione tra genitori e figli tra fratelli tra parenti e amici e la
collocazione delle persone in CES differenti
Ma la dispersione avviene anche mediante la collocazione delle famiglie ad abitare in
zone isolate e lontane dal gruppo come egrave il caso di una famiglia intervistata a cui fu
trovata una soluzione abitativa a circa 40 chilometri da Milano isolandola totalmente
da parenti amici e la comunitagrave intera432
d) la sottrazione dei figli
Ma lazione della pubblica amministrazione e degli operatori dei CES non si ferma
alla semplice privazione di ogni dignitagrave della persona non si ferma al trasformarli in
individui incapaci di intendere e volere e di determinare la propria esistenza quasi
fossero animali da addomesticare non si ferma alla privazione di ogni diritto
individuale e famigliare non si ferma alla privazione di associarsi e vivere
liberamente con chi si vuole non si ferma al fatto di impedire agli zingari di vivere in
gruppo mettendo in atto una dispersione forzata non si ferma alla degradazione
dellindividuo dei suoi diritti e della sua dignitagrave collettiva ad individuale no La
pubblica amministrazione quando entra in relazione con i rom sottrae anche il
capitale umano porta via cioegrave anche i figli Non si accontenta di mettere in atto una
432 Vedi la prima intervista di questo capitolo al paragrafo ldquoCome raccontano i rom la loro esperienza in Italiardquo
242
persecuzione diretta di una generazione che ha ricadute anche sui discendenti e
ascendenti dei perseguitati come puograve essere limpedirli di prendersi cura dei propri
figli e genitori Lazione della Pubblica Amministrazione legittima anche la societagrave
civile espressa dai vari ldquoeducatorirdquo degli zingari ad arrogarsi il diritto di giudicare le
capacitagrave educative e morali degli zingari ed attivare una sottrazione dei loro figli e
quando non lo fa compie unazione di terrorismo psicologico minacciando di farlo
[rom] [hellip] ci ha detto di fare i bagagli di raccogliere le nostre cose e andare via
Che altrimenti avrebbe chiamato via la polizia che ci avrebbe portato via anche433
i nostri figli Se non fossimo andati via di nostra spontanea volontagrave avrebbe detto
agli agenti della polizia di portarci via i figli Noi abbiamo preso paura che ci
portassero via i nostri figli e siamo partiti
[romniacute] noi siamo andati via anche per paura Abbiamo detto ndash ringrazio Dio che
non ci hanno portato via i nostri figli Che non egrave successo niente
[rom] mi ha detto ndash se non parti e resti ancora qua chiamo i carabinieri che ti
portino via i bambini - io le ho chiesto ndash percheacute dovrebbero portarmi via i miei
figli Mi ha risposto ndash prendiamo i bambini e li portiamo in un posto dove
possono dormire meglio - io le ho detto ndash ma voi portate via i bambini I
bambini non possono vivere senza di noi Noi siamo i loro genitori Piuttosto fate
qualcosa per sistemarli con noi percheacute vivano bene con noi (rom 32 anni
romniacute 30 anni Milano giugno 2014)
I rom come emerge dalle interviste vivono in modo bivalente laccoglienza in
ldquocomunitagraverdquo da una parte vedono in essa una possibilitagrave di migliorare la propria
condizione di vita in quanto essa li mette a riparo dai continui rastrellamenti e dal
vivere in condizioni al limite della sopravvivenza umana dallaltro perograve hanno il
433 Questo anche egrave molto significativo Significa che lintervistato si sente spogliato di ogni bene e ogni dignitagrave umana in prima persona e che il gagiograve non si ferma a deprivarlo di un bene suo materiale come possono essere le risorse e i diritti ma lo priva anche di un bene viscerale Egrave una privazione che penetra nella carne nellintimo dellindividuo egrave una privazione della propria carne e del proprio sangue cioegrave una menomazione corporea e identitaria mediante una penetrazione del gagiograve che gli sottrae anche le viscere La sottrazione dei loro figli i rom la vivono come una lacerazione fisica ad opera dei gageacute che dopo averli privati di tutto ciograve di cui potevano privarli incacano anche il loro corpo al fine di distruggerlo
243
terrore che i gageacute portino via i loro figli Dalle interviste emerge che la percezione dei
rom egrave quella che il gagiograve abbia messo su un vero e proprio sistema che mira a sottrar
loro i figli e che le strutture di accoglienza siano in realtagrave dei luoghi in cui vengono
sottoposti ad una osservazione che mette in dubbio la loro capacitagrave genitoriale
Questo sarebbe secondo i rom il ruolo delle comunitagrave in cui vengono accolti
Siamo partiti per venire in Italia per farci una casa per farci una vita per essere
anche noi come gli altri - Siamo arrivati in Italia e siamo andati nei campi dove
bisognava costruire le baracche dove ci sgomberava la polizia scappavamo e
tornavamo Siamo stati per tanto tempo cosigrave [hellip] Poi sono rimasta incinta ho
partorito una figlia e abbiamo vissuto nei campi [] Non avevamo dove andare
Arrivava la polizia e ci sgomberava ci cacciava via andavamo via tornavamo
Una volta sono arrivati gli agenti a sgomberarci dal campo io avevo la figlia
piccola di tre mesi
Mia figlia aveva tre mesi quando sono arrivati gli agenti a cacciarci via e a
sgomberarci Siamo partiti e siamo andati in un altro campo Abbiamo vissuto ligrave
per due mesi e poi ci hanno fatto sgomberare unaltra volta Era inverno nevicava
pioveva e noi dormivamo in tenda non avevamo la baracca ci pioveva addosso
ci nevicava addosso Gli agenti ci hanno fatto sgomberare poi sono arrivati quelli
della Caritas e ci hanno detto - Se non andate a vivere nella Caritas vi portiamo
via i bambini - Noi non siamo andatiavevamo paura di andare percheacute
sentivamo che ti portavano via i bambini e siamo andati via Abbiamo fatto un
altro campo sono tornati ancora e ci hanno fatto sgomberare anche da ligrave Non
duravano neanche due - tre mesi poi li sgomberavano e dovevamo partire
Lultima volte che ci hanno fatto sgomberare sono venuti questi gagegrave dalla Caritas
e mi hanno detto se non vai in comunitagrave ti portiamo via i bambini Io ho chiesto
a mio marito - Senti cosa dice questa che se non vado in comunitagrave ci portano via i
bambini - [hellip] Lui mi ha detto ndash vai - e io sono andata [hellip] sono andata in
comunitagrave e sono rimasta sette mesi [] ero ligrave da neanche una settimana e mi sento
dire - Tu non puoi piugrave prendere i tuoi figli da qui percheacute sei denunciata per
abbandono - Hanno detto che li avevano trovati da soli in baraccache li
244