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MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI TERRESTRI III Reparto – 9^ Divisione CONDIZIONI TECNICHE E NORME DI COLLAUDO PER L’APPROVVIGIONAMENTO, MEDIANTE PROCEDURA RISTRETTA CON AGGIUDICAZIONE AL PREZZO PIÙ BASSO, DI N. 1 TENDA CAMPALE PER MANUTENZIONE AUTOMEZZI, COMPLETA DI N. 4 CONTAINER ATTREZZATI, IMPIANTI, ACCESSORI E DOTAZIONI A CORREDO ANNO 2011

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MINISTERO DELLA DIFESA

DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI TERRESTRI

III Reparto – 9^ Divisione

CONDIZIONI TECNICHE E NORME DI COLLAUDO PER

L’APPROVVIGIONAMENTO, MEDIANTE PROCEDURA RISTRETTA CON

AGGIUDICAZIONE AL PREZZO PIÙ BASSO, DI N. 1 TENDA CAMPALE PER

MANUTENZIONE AUTOMEZZI, COMPLETA DI N. 4 CONTAINER

ATTREZZATI, IMPIANTI, ACCESSORI E DOTAZIONI A CORREDO

ANNO 2011

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- INDICE -

PREMESSA ...................................................................................................................................3

PARTE I: CONDIZIONI TECNICHE.......................................................................................4

GENERALITÀ ............................................................................................................................4 a. ESIGENZA OPERATIVA DI BASE ...........................................................................4 b. CONFIGURAZIONE GENERALE DELLA FORNITURA .......................................4 c. PRODUZIONE .............................................................................................................4

REQUISITI OPERATIVI ............................................................................................................4 a. PRESTAZIONI .............................................................................................................4 b. MOBILITÀ ...................................................................................................................5 c. CONDIZIONI AMBIENTALI D’IMPIEGO ...............................................................5

CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DEL SISTEMA ...................................5 a. TENDA CAMPALE MODULARE .............................................................................5 b. IMPIANTI E DOTAZIONI ........................................................................................12 c. CONTAINER COLLEGABILI ALLA TENDA ........................................................16 d. DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI A CORREDO ....................................29 e. PRESCRIZIONI ANTINFORTUNISTICHE.............................................................30 f. GARANZIA................................................................................................................30 g. ETICHETTE, SCRITTE E CONTRASSEGNI ..........................................................31 h. MODALITÀ DI CONSEGNA ...................................................................................31

PARTE II: NORME DI COLLAUDO......................................................................................32

GENERALITÀ ..........................................................................................................................32 CONTROLLI DURANTE IL PROCESSO PRODUTTIVO ....................................................32 COLLAUDO DELLA PRIMA RATA DELLA FORNITURA ................................................32

a. VERIFICA DELLE CERTIFICAZIONI E DOCUMENTAZIONI A CORREDO ...33 b. PROVE E VERIFICHE TECNICHE..........................................................................33

COLLAUDO DELLA SECONDA RATA DELLA FORNITURA..........................................35 VALUTAZIONE FINALE DEL COLLAUDO ........................................................................35

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PREMESSA Il presente documento costituisce capitolato tecnico per l’acquisizione di n. 1 tenda campale per manutenzione automezzi che dovrà essere corredata di una serie di accessori, impianti, dotazioni e di n. 4 container attrezzati adibiti a differenti funzioni (ufficio, manutenzione meccanica, spogliatoio/wc e magazzino materiali vari). Il materiale in provvista dovrà essere fornito in due rate, delle quali la prima, con termine di consegna stabilito in 180 giorni, relativa ai prodotti finiti e la seconda, con termine di consegna stabilito in 240 giorni, relativa alla fornitura dei manuali nella versione definitiva approvata dalla DGAT. Il documento è articolato nelle seguenti due parti: - Parte I - “Condizioni Tecniche”, in cui sono descritte le caratteristiche tecniche e operative che dovranno possedere i materiali in approvvigionamento. - Parte II - “Norme di collaudo”, in cui vengono descritte le prove tecniche ed i controlli da eseguire per l’accettazione della fornitura. Per quanto concerne il controllo di qualità, la Società fornitrice - certificata ISO 9001-2000/2008 - dovrà mettere a disposizione, in sede di controllo e sorveglianza delle lavorazioni, nonché in sede di collaudo, il Manuale di Controllo Qualità interno e la documentazione di lavoro, che devono essere conformi alle citate norme. Tutto il materiale compreso nella fornitura dovrà essere dotato dei dispositivi e sistemi di sicurezza idonei a renderli conformi alle prescrizioni di sicurezza stabilite dalla normativa vigente in materia. La Società costruttrice dovrà garantire una valida rete commerciale ed essere tecnicamente assistita da una specifica organizzazione operante sul territorio nazionale, anche nel caso in cui i complessi siano di produzione estera. Ove non esplicitamente indicato nel presente capitolato si accetteranno tolleranze del ± 5% sul valore di riferimento. Tutte le normative citate nel presente documento dovranno essere prese a riferimento nella versione aggiornata in vigore alla data della presentazione del materiale al collaudo.

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PARTE I: CONDIZIONI TECNICHE GENERALITÀ

a. ESIGENZA OPERATIVA DI BASE Il sistema campale in provvista, comprensivo degli impianti, accessori, dotazioni e n. 4 container attrezzati, dovrà costituire unità modulare proiettabile di Combat Service Support da impiegare “fuori area” direttamente nei “Teatri Operativi”. L’intero complesso, nel seguito del documento, verrà semplicemente denominato per brevità “sistema”. Il sistema dovrà essere idoneo per l’effettuazione di interventi di riparazione e manutenzione campale su automezzi.

b. CONFIGURAZIONE GENERALE DELLA FORNITURA Il sistema in approvvigionamento dovrà essere essenzialmente composto da: - n. 1 tenda campale modulare (completa di accessori) con struttura portante in lega

d’alluminio e copertura (e pareti) in poliestere spalmato con resine sintetiche (PVC), avente le caratteristiche di dettaglio descritte nel seguito;

- una serie di impianti e dotazioni necessari per il funzionamento dell’officina; - n. 4 container ISO 1C, collegabili alla tenda mediante opportuni raccordi, attrezzati

rispettivamente per: - ufficio; - manutenzione meccanica; - spogliatoio e servizi igienici; - magazzino ricambi.

In considerazione delle peculiarità dell’impiego operativo della tenda, la stessa dovrà essere facilmente montabile e, in configurazione logistica di trasporto, stivabile all’interno di container ISO 1C.

c. PRODUZIONE Per esigenze logistico-operative il sistema dovrà essere caratterizzato dall’utilizzo di materie prime, materiali, componenti e attrezzature tali da risultare di facile reperimento commerciale. Per gli eventuali componenti di produzione estera, dovranno essere indicate sulla pubblicazione tecnica del sistema i nominativi delle ditte dislocate sul territorio nazionale dove sarà possibile reperire i componenti stessi. Gli elementi costituenti la tenda officina dovranno essere: - idonei a soddisfare le specifiche esigenze delineate nel presente documento; - assistiti tecnicamente a domicilio sia sul territorio nazionale sia all’estero; - realizzati utilizzando componentistica di facile reperibilità commerciale e

tecnologicamente avanzata; - manutenzionabili e riparabili senza particolari difficoltà. La Società aggiudicataria dovrà assicurare la continua disponibilità delle parti di ricambio per tutta la durata della vita tecnica del sistema.

REQUISITI OPERATIVI

a. PRESTAZIONI

Il sistema dovrà essere idoneo ad assicurare, nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza, la manutenzione e riparazione campale di automezzi.

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Tale prestazione dovrà essere assicurata, nelle condizioni ambientali previste nel seguito, con il complesso dispiegato e montato nelle condizioni standard di esercizio.

b. MOBILITÀ (1) Trasportabilità

La struttura della tenda officina, facilmente montabile, con i relativi impianti e accessori dovrà essere idonea all’utilizzo “fuori Area” direttamente nei “Teatri Operativi” e quindi dovrà essere stivabile in container ISO 1C standard (non facenti parte della presente fornitura). I 4 container accessori ISO 1C (ufficio, manutenzione meccanica, spogliatoio e servizi igienici e magazzino ricambi) dovranno essere trasportabili su autocarro idoneo al trasporto di container ISO, l’ancoraggio degli stessi al pianale dovrà avvenire a mezzo twist-lock; la sistemazione delle apparecchiature all’interno dei container dovrà essere idonea a resistere alle sollecitazioni derivanti dal caricamento su automezzi con pianale scarrabile (APS) e dispositivo CHU (Container Handling Unit), ed a quelle dovute al trasporto per via ordinaria e per brevi tratti su terreno a fondo naturale, per ferrovia e per nave.

(2) Movimentazione Essendo stivabile in container, il sistema, dovrà essere facilmente movimentabile impiegando - oltre al sistema di sollevamento e caricamento tipico proprio dei pianali scarrabili APS - autogrù, carrelli elevatori a forche e i tipici sistemi di sollevamento di container.

c. CONDIZIONI AMBIENTALI D’IMPIEGO

Il sistema dovrà essere idoneo all’impiego continuativo, negli ambienti caratteristici delle zone colpite da calamità naturali, aventi: - condizioni climatiche stabilite dallo STANAG 4370, zone A1 e C1, fatta eccezione

per la temperatura limite d’impiego caldo che deve essere estesa da + 49 °C a + 65°C. In sintesi, per il materiale in provvista, le temperature limite sono: § per l’impiego: - 25 °C ¸ + 65 °C; § per l’immagazzinamento e trasporto: - 33 °C ¸ + 71 °C. Nelle citate condizioni limite d’impiego, per permettere il funzionamento dell’impianto idrico, verranno adottate - per le tubazioni - tutte le precauzioni e le necessarie predisposizioni (coibentazione, riscaldamento, interramento, ecc.). Queste ultime, poiché non possono essere definite a priori in quanto dipendono da diversi fattori (condizioni ambientali, tipologia terreno, lay-out adottato), non fanno parte integrante della presente fornitura.

- condizioni estreme caratterizzate da raffiche di vento a 101 km/h con sabbia e ambiente marino fortemente aggressivo.

CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DEL SISTEMA

a. TENDA CAMPALE MODULARE

(1) Caratteristiche generali della tenda La tenda dovrà essere composta da n. 6 moduli complessivi (ciascuno di lunghezza pari a circa 5 m) e dovrà essere possibile l’inserimento e la rimozione (a seconda delle esigenze) di uno o più moduli di uguali dimensioni. Due dei suddetti moduli (intercambiabili tra loro) dovranno essere realizzati in modo tale da consentire, mediante teli accessori, il raccordo con i 4 container attrezzati facenti parte della fornitura. Anche gli altri 4 moduli dovranno garantire l’intercambiabilità dei medesimi.

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In generale anche per i vari pezzi costituenti la struttura della tenda (elementi portanti strutturali) dovrà essere assicuratà la caratteristica di intercambiabilità. La struttura dovrà essere configurata per il trasporto/stoccaggio in più colli. I vari elementi devono essere confezionati in apposite sacche in tessuto, casse, cassette in plastica e pallet per consentirne sia la movimentazione per mezzo di carrelli e traspallet che lo stoccaggio.

(2) Caratteristiche prestazionali della tenda Per quanto riguarda la resistenza strutturale nella stesura del progetto, si dovrà far esplicito riferimento alla seguente Norma:

UNI EN 13782:2006 Strutture temporanee – Tende – Sicurezza. Per il carico vento si dovrà considerare una velocità di riferimento pari a:

Vref = 28 m/sec = 101 Km/h Per il carico neve dovrà essere considerato, a favore della sicurezza, un coefficiente di 3,75 volte il carico massimo indicato nella norma UNI EN 13782:2006, ovvero:

Qneve = 20 daN/m2 x 3,75 = 75 daNm2 La tenda dovrà essere montabile su un piano d’appoggio caratterizzato da una pendenza non superiore al 6% (in senso longitudinale e trasversale). In allegato A è riportato l’elenco delle principali norme cui si dovrà fare riferimento per il progetto della tenda.

(3) Caratteristiche geometriche della tenda La tenda dovrà essere composta da n. 6 moduli complessivi, ciascuno dei quali di lunghezza pari a circa 5 m, per una lunghezza complessiva tra interasse di prima e ultima arcata pari a 30 m (nella massima configurazione). La lunghezza complessiva (massimo ingombro) dovrà essere ≤ 30,5 m. Le ulteriori dimensioni limite della tenda sono le seguenti (vds. disegno schematico in allegato B): - Intradosso della tenda:

Larghezza minima utile interna alla base dei montanti: ≥ 9,50 m; Altezza utile interna per una distanza dal colmo almeno pari a 3,22 m (su ciascun lato): ≥ 4,70 m;

- Estradosso della tenda: Larghezza massima esterna alla base dei montanti (massimo ingombro): ≤ 10,50 m; Altezza esterna al colmo: 6,1 m; Altezza minima esterna ad una distanza dal colmo almeno pari a 3,22 m (su ciascun lato): ≥ 4,80 m; Inclinazione falde (arcate): 22°.

(4) Configurazione e descrizione tecnica della tenda

La tendostruttura, dovrà essere composta essenzialmente dai seguenti elementi: - struttura portante metallica in lega leggera, - membrana di copertura e tamponamento perimetrale, - kit ancoraggio per terreni compatti e fondazioni in calcestruzzo, - kit montaggio e manutenzione; - accessori della tenda.

(a) Struttura portante metallica in lega leggera La struttura metallica portante dovrà essere costituita da capriate, a doppia inclinazione (vds. allegato B), in grado di facilitare il deflusso laterale delle acque meteoriche ed evitare eccessivi accumuli di neve in copertura. A tal fine è richiesta una inclinazione delle falde pari a circa 22° sul piano orizzontale.

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I portali dovranno essere realizzati in tubolare in lega di alluminio, rinforzato con materiale composito al fine di conferire alla struttura un peso contenuto, del valore non superiore a 5,8 kg/m (per metro lineare della struttura) garantendo, nel contempo, i requisiti minimi di resistenza strutturale indicati dalla normativa applicabile. I tubolari dovranno avere i quattro angoli sagomati in modo tale che, al loro interno, si possa inserire e far scorrere agevolmente il cordino saldato sui lati lunghi del tessuto con il quale dovrà essere realizzata la copertura. Gli elementi di congiunzione delle porzioni di struttura portante, dovranno essere realizzati mediante utilizzo di sistemi di collegamento con anime e bullonature in acciaio. I portali dovranno essere ancorabili al terreno per mezzo di piastre metalliche in acciaio picchettate al suolo con opportuni chiodi in dotazione. Le citate piastre dovranno essere concepite in modo da consentire il montaggio delle arcate a terra, la rotazione fino alla posizione di servizio ed il successivo bloccaggio. Le operazioni di smontaggio dovranno poter avvenire in ordine inverso (rispetto al montaggio). Le capriate dovranno essere collegate mediante arcarecci in lega di alluminio disposti regolarmente sulle falde. Dovranno essere previste delle contraventature almeno sul primo e ultimo modulo di campata, da realizzare mediante l’impiego di funi in acciaio disposte a crociera sulle falde e sulle pareti laterali. Tutti gli elementi omologhi che costituiscono la struttura portante dovranno essere tra loro intercambiabili e di facile riconoscimento.

Piastre di base La funzione delle piastre di base sarà quella di collegare saldamente la struttura al terreno. Esse dovranno essere costituite da una base con dei fori per il collegamento ed il fissaggio a terra tramite picchetti e da uno o più fazzoletti in acciaio, saldati alla base, che dovranno consentire il montaggio dell’arcata a terra, la successiva rotazione fino alla posizione di servizio ed il bloccaggio della stessa. Le piastre dovranno essere realizzate in acciaio zincato a caldo.

Pali di Testata Verticali (frontali della tenda) I pali di testata verticali, da posizionare sui frontali della struttura, dovranno essere realizzati con tubolari rettilinei di alluminio sagomato nei quattro angoli in modo tale che sia possibile inserire, a far scorrere agevolmente, i lati rinforzati del tessuto con il quale si dovrà realizzare il tamponamento perimetrale.

Piastre di base per Pali di Testata La loro funzione sarà quella di collegare i pali di testata verticali al terreno. Le piastre di base dei pali di testata verticali dovranno essere costituite da un piatto in acciaio con fori per il fissaggio a terra tramite picchetti. Le piastre dovranno essere realizzate in acciaio zincato a caldo.

Arcarecci Gli arcarecci dovranno essere posizionati perpendicolarmente alle travi delle arcate con funzione di irrigidimento e stabilizzazione longitudinale della struttura interagendo con le funi di “controventatura”. Essi dovranno essere realizzati con tubolari in lega di alluminio.

Funi di controventatura Dovranno svolgere essenzialmente una funzione stabilizzante della struttura in direzione longitudinale rispetto all’azione del vento in facciata e radente. Le funi di

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controventatura, dotate di rivestimento in PVC, dovranno essere costituite da fili in acciaio zincato con anima in acciaio e dovranno avere un tenditore ad una estremità.

(b) Membrana di copertura e tamponamento perimetrale La copertura della tenda, ad esclusione delle testate per le quali è previsto un solo spessore di telo, dovranno essere realizzate mediante l’impiego di due teli (uno esterno e uno interno) rispettivamente fissati (mediante scorrimento) all’estradosso e all’intradosso delle arcate portanti. I teli dovranno essere realizzati in tessuto poliestere, spalmato con resine sintetiche (PVC) su entrambi i lati, sagomati e rinforzati su due lati con una corda in poliestere di diametro opportunamente inferiore alla gola ricavata negli angoli del tubolare d’alluminio della struttura metallica. Tutti gli elementi omologhi che costituiranno il sistema di copertura dovranno essere tra loro intercambiabili e di facile riconoscimento. Il sistema di copertura e di tamponamento laterale dovrà essere costituito da: - n. 4 teli standard di copertura esterna; - n. 2 teli di copertura esterna, ciascuno con n. 2 aperture (una per lato) per il

collegamento ai container in dotazione; - n. 2 teli di testata (escluso ingresso mezzi); - n. 2 teli di testata per ingresso mezzi; - n. 4 teli interni standard di coibentazione; - n. 2 teli interni di coibentazione, ciascuno con n. 2 aperture (una per lato) per il

collegamento ai container in dotazione. I teli con aperture dovranno essere dotati di teli laterali scorrevoli (o altri sistemi) che garantiscano la chiusura della struttura nel caso in cui non vengano utilizzati i tunnel di collegamento ai container.

Teli standard di copertura esterna e teli esterni con aperture Teli di forma rettangolare con una base di circa 4.9 m e una lunghezza non inferiore allo sviluppo della copertura, realizzati con più tratti di tessuto saldati (H.F. o a caldo). Sui lati lunghi di ciascun telo dovranno essere saldati 2 nastri di tessuto spalmato su un solo lato che avvolgono e bloccano, sempre per saldatura, dei cordini in PVC. Tali cordini dovranno avere un diametro tale da consentire l’agevole inserimento e scorrimento dello stesso nell’ogiva presente nell’estradosso del profilo di arcata in alluminio. Ciascun telo di copertura dovrà estendersi oltre la linea del terreno per almeno 20 cm tanto da formare una mantovana di protezione e permettere di fissare all’estremità inferiore, mediante saldatura, un’asola esterna di telo PVC per l’inserimento del tubolare di tensionamento del telo medesimo. Nei 4 teli standard, dovranno essere previste delle finestre delle dimensioni minime di 60x40 cm apribili e oscurabili posizionate centralmente e in maniera contrapposta (una per ciascun lato). Ognuno dei 2 teli esterni con aperture dovrà essere raccordabile con n. 2 container (uno per ciascun lato) mediante i tunnel di collegamento in dotazione.

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Teli di testata (escluso ingressi mezzi) Ciascuno dei 2 teli di testata dovrà essere composto da due semiteli ognuno dei quali realizzato con più tratti di tessuto saldati (H.F. od a caldo). Sui lati lunghi di ogni singolo telo dovranno essere saldati 2 nastri di tessuto spalmato su un solo lato che avvolgono e bloccano, sempre per saldatura, i cordini in PVC. Tali cordini dovranno avere un diametro tale da consentire l’agevole inserimento e scorrimento dello stesso all’interno dell’ogiva presente nel profilo di arcata in alluminio. Ciascun telo di testata dovrà estendersi oltre la linea del terreno per almeno 20 cm tanto da formare una mantovana di protezione e permettere di fissare all’estremità inferiore, mediante saldatura, un’asola esterna di telo PVC per l’inserimento del tubolare di tensionamento del telo medesimo. Ogni telo di testata dovrà comprendere: - n° 1 semitelo con apposito alloggio per la messa in opera della porta metallica

per il transito del personale che avrà anche la funzione di “uscita di sicurezza“; - n° 1 semitelo con apposito alloggio per la messa in opera dell’estrattore d’aria

(l’apertura dovrà essere richiudibile in caso di mancato utilizzo degli estrattori).

Teli di testata per ingressi mezzi Ciascuno dei 2 teli di testata per ingresso mezzi (uno per ciascuna testate della tenda officina) dovrà essere composto da due pezzi che uniti devono avere una base di 4.00 m circa e un’altezza di circa 4.00 m. Essi consentiranno l’ingresso e uscita dei mezzi. L’unione dei due pezzi dovrà essere ottenuta mediante legatura alla marinara costituita da asole in corda di nylon e da occhielli a vela. I due semiteli dovranno poter scorrere agevolmente permettendo l’apertura e la chiusura in breve tempo. Sui lati lunghi di ogni singolo telo dovranno essere saldati 2 nastri di tessuto spalmato su un solo lato che avvolgono e bloccano, sempre per saldatura, i cordini in PVC. Tali cordini dovranno avere un diametro tale da consentire l’agevole inserimento e scorrimento dello stesso all’interno dell’ogiva dei pali di testata.. Ciascun telo di testata per ingresso mezzi, dovrà estendersi oltre la linea del terreno per almeno 20 cm tanto da formare una mantovana di protezione e permettere di fissare all’estremità inferiore, mediante saldatura, un’asola esterna di telo PVC per l’inserimento del tubolare di tensionamento del telo medesimo.

Manicotti Ogni singolo telo di copertura dovrà essere dotato di due manicotti per il passaggio dell’impiantistica e posizionati sullo stesso lato del telo in modo da consentire la mandata e la ripresa dell’aria di eventuali macchine per il condizionamento. Questi manicotti dovranno essere dello stesso tessuto con il quale si realizza la copertura ed essere muniti di cordino a scorrimento in modo da consentire la chiusura degli stessi.

Sistema di tensionamento dei teli Il tiraggio e il tensionamento dei teli dovrà essere realizzato inserendo nelle apposite asole del telo un tubolare in acciaio il quale dovrà essere tirato verso il basso e fissato sulla struttura con delle staffe e bulloni in acciaio.

Teli interni di coibentazione( standard e con aperture) Teli di forma rettangolare con una base di circa 4.9 m e una lunghezza non inferiore allo sviluppo della copertura, realizzati con più tratti di tessuto saldati (H.F. o a caldo).

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Sui lati lunghi di ciascun telo dovranno essere saldati 2 nastri di tessuto spalmato su un solo lato che avvolgono e bloccano, sempre per saldatura, dei cordini in PVC. Tali cordini dovranno avere un diametro tale da consentire l’agevole inserimento e scorrimento dello stesso nell’ogiva presente nell’estradosso del profilo di arcata in alluminio. Nei 4 teli interni standard, dovranno essere previste delle finestre, in corrispondenza di quelle inserite nei teli di copertura esterni, delle dimensioni minime di 60x40 cm apribili e oscurabili posizionate centralmente e in maniera contrapposta (una per ciascun lato). Ognuno dei 2 teli interni con aperture dovrà essere raccordabile con n. 2 container (uno per ciascun lato) mediante i tunnel di collegamento in dotazione.

Materiali e tecnica di giunzione dei vari teli I teli di copertura e di coibentazione dovranno essere realizzati con tessuti saldati con H.F. o a caldo. Qualora le giunzioni e gli assemblaggi delle varie parti componenti la copertura ed il tamponamento perimetrale dovessero essere eseguiti con saldatura ad alta frequenza (HF) essa dovrà essere realizzata in conformità alla norma UNI 8544 in modo da garantire la perfetta tenuta delle parti giuntate.

(c) Kit di ancoraggio per fondazioni in calcestruzzo armato e per terreni compatti In relazione ai carichi di progetto ipotizzati, la struttura dovrà essere installata su una piazzola in cemento armato adeguatamente preparata o su terreni compatti. Gli ancoraggi dovranno essere di tipo chimico, nel caso di montaggio su piattaforma in cemento armato, e costituiti da barre in acciaio nel caso di terreni compatti. Il kit di ancoraggio nel caso di platee (o fondazioni) in calcestruzzo armato dovrà essere realizzato con tasselli chimici caratterizzati dalla presenza di barre filettata (con dadi e rondelle) e resina adesiva (come collante), quest’ultima avente caratteristiche tecniche idonee a garantire la resistenza della struttura ai carichi di progetto. Il numero delle barre filettate in fornitura dovrà essere maggiore del 3% rispetto al numero degli ancoraggi previsti da progetto, inoltre, del materiale presente nel kit in dotazione soltanto i bulloni e le rondelle potranno essere riutilizzati, mentre la resina adesiva e le barre filettate esauriranno il loro compito con il primo montaggio della tenda su platea in c.a.. Nel caso di montaggio su terreni compatti (anche l’asfalto è da considerare in tale categoria di terreni), l’ancoraggio dovrà essere realizzato con barre in acciaio da infiggere nel terreno tramite battitura. Il numero delle barre in acciaio in fornitura dovrà essere maggiore del 3% rispetto al numero degli ancoraggi previsti da progetto, inoltre tipologia, numero e caratteristiche tecniche delle barre dovranno essere idonei a garantire la resistenza ai carichi di progetto. Questa tipologia di ancoraggio dovrà essere di tipo amovibile e riutilizzabile.

(d) Kit montaggio e manutenzione La struttura dovrà essere dotata di un kit che dovrà comprendere tutta l’attrezzatura necessaria per il corretto montaggio dell’officina ad eccezione dei carrelli sollevatori, gru o macchinari che si volessero eventualmente utilizzare per il sollevamento delle arcate e la messa in opera degli accessori. Dovrà essere prevista anche la fornitura di un kit di riparazione per i teli da utilizzare per riparazioni di modesta entità da effettuare sul campo. In allegato C è

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riportata la composizione minima del kit di montaggio e riparazione da fornire in dotazione alla tenda.

(e) Accessori della tenda Tunnel di collegamento tenda-container Dovranno essere fornite n. 4 strutture con relativa copertura (realizzata con la stessa tipologia di telo utilizzato per la membrana di copertura della tenda) per il collegamento tenda container. Pur essendo completamente removibili i tunnel e, in particolar modo, i sistemi utilizzati per la connessione dovranno garantire la protezione dagli agenti atmosferici ed impedire eventuali infiltrazioni d’acqua. Per garantire i carichi di progetto i tunnel dovranno essere sostenuti da un telaio metallico in alluminio anodizzato collegato alla struttura portante della tenda, vincolato con dei tenditori a cricchetto alla struttura metallica del container. Porta personale Su ciascuna delle due facciate di estremità della tenda dovrà essere presente una porta ad un battente che svolgerà la funzione di transito del personale ed uscita di sicurezza. Pertanto le n. 2 porte saranno posizionate n°1 sul frontale anteriore e n°1 sul frontale posteriore. Le caratteristiche e le dotazioni minime dovranno essere: - telaio ed anta in alluminio; - tamponamento anta realizzato con pannello cieco coibentato con doppia lamiera

in alluminio; - anta assemblata mediante squadrette maggiorate; - cerniere pesanti e maniglione antipanico; - maniglia e cilindro esterni; - dimensioni vano porta 1200x2100 mm circa.

(5) Caratteristiche tecniche dei materiali costituenti la tenda

(a) Struttura portante - Struttura in lega d’alluminio: lega EN AW-6005/A con stato fornitura T6,

rinforzata con materiale composito; - Valore massimo del peso, per metro lineare, di 5,8 kg/m; - Piastre e chiodi in acciaio: acciaio galvanizzato S235; - Bulloni: DIN 931 / DIN 934; - Funi: in acciaio con rivestimento in PVC;

(b) Teli di copertura Tessuto poliestere, spalmato con resine sintetiche (PVC) su entrambi i lati, giuntato a mezzo saldatura HF o a caldo, con le seguenti caratteristiche:

Tessuto di supporto Trama e ordito in poliestere

Titolo del filo Dtex 1100

Filo ordito-trama N/cm 9x9 +/- 1 filo

Peso totale g/m2 > 600

Resistenza alla trazione ordito N/5cm > 2700

Resistenza alla trazione trama N/5cm > 2200

Resistenza alla lacerazione ordito N > 270

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Resistenza alla lacerazione trama N > 230

Resistenza al freddo °C -25

Resistenza al caldo °C +65

Resistenza al fuoco Classe 2

Impermeabilità Impermeabile

Colore telo esterno Verde RAL 6014 (argento lato non a vista)

Colore telo interno Argento (Verde RAL 6014 lato non a vista)

Trattamento oscurante Abbattimento luce filtrante

I coefficienti di trasmittanza termica, calcolati in aderenza agli allegati A e B della norma UNI EN ISO 6946, dovranno essere inferiori a:

- 1,7 W/m2°k in inverno e 0,8 W/m2°K in estate, per la copertura costituita dalla combinazione “telo aria telo”;

- 4,3 W/m2°k in inverno e 1,7 W/m2°K in estate, per le testate costituita dal solo telo.

Sui suddetti valori sarà ammessa una tolleranza di ±0,2 W/m2°K.

b. IMPIANTI E DOTAZIONI La fornitura dovrà comprendere i seguenti impianti e dotazioni: - impianto elettrico; - impianto di climatizzazione; - impianto rilevazione fumi e antincendio; - aspiratore carrellato per gas di scarico.

(1) Impianto elettrico

L’impianto elettrico dovrà essere costituito da impianto di messa a terra, di illuminazione e di distribuzione forza motrice.

(a) Impianto di messa a terra Dovrà essere composto da n°6 picchetti di messa a terra completi di bulloni e morsetti per la connessione, 100 m di treccia nuda di rame di sezione almeno pari a 35 mm2 e n° 6 collegamenti equipotenziali di messa a terra dal picchetto alla struttura della tenda.

(b) Impianto di illuminazione L’impianto di illuminazione ordinaria e di emergenza, dovrà essere composto almeno da:

- n°15 lampade di illuminazione 2 x 80W 230V con involucro in alluminio (colore tipo verde Nato) e spina e presa 230V Shuko IP68 per collegamento in catenaria, ciascuna corredata di 5m di cavo in ingresso (tipologia H07RM – F 3G 1,5 mm2);

- n° 6 lampade di emergenza 2x36W 230V batterie NiCd 6V/2 Ah (autonomia in emergenza 1h); con involucro in alluminio (colore tipo verde Nato) e spina e

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presa 230V Shuko IP68, ciascuna corredata di cavo di alimentazione in ingresso di 5m (tipologia H07RM – F 3G 1,5 mm2);

- n°2 stativi telescopici completi di lampada da 2x 55W 230V con involucro in alluminio (di colore tipo verde Nato), corredata di spina e presa 230V Shuko IP68, m 10 di cavo per alimentazione (sezione 3G2,5mm2);

- n° 2 prolunghe di cavo (tipo H07RNF sezione 3G2,5mm2) di lunghezza 10 m complete di presa Shuko IP 68 (colore verde Nato) e spina volante 2P+T 16A IP67;

- n° 2 prolunghe di cavo (H07RNF sezione 3G2,5mm2) di lunghezza 20 m complete di presa Shuko IP 68 (colore verde Nato) e spina volante 2P+T 16A IP67 (per linea luce di emergenza);

- n.2 segnalatori luminosi uscite di emergenza.

(c) Impianto di distribuzione forza motrice L’impianto di distribuzione forza motrice, dovrà essere composto almeno da:

- n° 1 Quadro generale di ingresso alimentazione tenda corredato di prese di tipo e capacità adeguate per alimentare le utenze previste dalla struttura;

- n° 4 quadri elettrici di distribuzione impianto tenda secondari corredati di prese di tipo e capacità adeguate per alimentare le utenze previste dalla struttura ed inoltre dotate di n°2 prese da 220 V 16A e di n°1 presa da 32A 3P+N+T per attrezzature elettriche mobili;

- n° 4 prolunghe di cavo per alimentazione quadri lunghezza 15 m realizzate con cavo H07RNF sezione 5G10mm2 con attestata presa e spina volante da 32A 3P+N+T IP67;

- n° 1 prolunga di cavo per alimentazione quadri lunghezza 25 m realizzata con cavo H07RNF sezione 5G10mm2 con attestata presa e spina volante da 32A 3P+N+T IP67,

- m 15 di canalina modello CAPA per passaggio cavi.

(2) Impianto di climatizzazione

L’impianto di climatizzazione dovrà essere composto da:

- n.1 condizionatore campale tropicalizzato completo di tubazioni, accessori e ricambistica;

- n.3 raffrescatori ad acqua; - n.2 destratificatori; - n.2 estrattori d’aria.

(a) Condizionatore campale tropicalizzato

Il condizionatore campale tropicalizzato, da fornire in dotazione all’officina, dovrà essere il mod. Athena 04 prodotto dalla Soc. Officina Autoelettrica Grossetana S.N.C. (P/N OAG/04-001-ATH NUC 4120-15-200-8581). Tale modello di condizionatore risulta già testato e introdotto in servizio presso i reparti dell’A.M. in numerosi esemplari. La verniciatura della struttura e cofanatura del condizionatore dovrà essere realizzata mediante applicazione di uno strato di antiruggine nitroresistente e uno strato protettivo di smalto sintetico monocomponente formulato con resine. I

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pigmenti impiegati non dovranno contenere composti di piombo, cromo o cadmio. La verniciatura dovrà essere rispondente alla cartella VEM di cui alla norma TER 80 0000 6820 00 01A000. Il condizionatore dovrà essere dotato dei seguenti accessori: - n.1 raccordo metallico per la distribuzione dell’aria; - tubazione in materiale sintetico per la distribuzione dell’aria, ignifuga e leggera; - tubazione in materiale sintetico per l’aspirazione dell’aria, ignifuga e leggera; - collari metallici predisposti per agevolare l’applicazione delle tubazioni di cui

sopra, in materiale metallico, riutilizzabili per più installazioni; - n.1 filtro per l’aria trattata, ad alto potere di assorbimento agenti inquinanti. Il condizionatore dovrà essere dotato di una serie di ricambi di quelle parti che possono essere sostituite sul campo, da personale non specializzato, e che più frequentemente sono soggette a danneggiamento, deformazione, logorio o perdita in conseguenza dell'impiego e precisamente: - n. 10 filtri per aria; - 18 m di tubazioni di mandata aria; - 6 m di tubazione di aspirazione aria; - 12 collari ferma tubazioni. Infine, dovrà essere fornita una serie di attrezzi per l’effettuazione della suddetta manutenzione ordinaria e, più precisamente: - 1 set di cacciaviti a lama piana; - 1 set di cacciaviti a croce; - 1 set di chiavi piatte doppie. Gli attrezzi dovranno essere stivati in un apposito vano portaoggetti posto nella struttura del condizionatore.

(b) Raffrescatore La tenda dovrà avere in dotazione n. 3 raffrescatori ad acqua di cui n. 2 da 36” e n. 1 da 16”. I raffrescatori ad acqua da 36” dovranno avere le seguenti caratteristiche essenziali: - Struttura: in polietilene; - Dimensioni: aviotrasporto in ISO container; - Peso: < 100 Kg (escluso imballo); - Capacità di ventilazione: > 240 m2; - Aria trattata: > 250 m3/min; - Temperatura di uscita dell’aria: abbattimento di 6°C a 35°C 60% U.R. - Capacità serbatoio acqua: > 75 litri - Consumo elettrico: < 0,2 Kw 230 V 50 Hz. Il raffrescatore ad acqua da 16” dovrà avere le seguenti caratteristiche essenziali: - Struttura: polietilene; - Dimensioni: aviotrasporto in ISO container; - Peso: < 30 Kg (senza imballo e serbatoio

supplem.); - Capacità di ventilazione: > 75 m2; - Aria trattata: > 93 m3/min; - Serbatoio acqua: supplementare; - Consumo elettrico: < 0,2 Kw 230 V 50 Hz. Gli impianti dovranno essere privi di emissioni di clorofluorocarburi (CFC) o di vapori da compressione e dovranno essere dotati di piccole ruote per poter essere spostati facilmente.

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(c) destratificatore Per evitare il problema dovuto alla naturale stratificazione dell’aria calda, con conseguente dispersione di energia termica, dovranno essere installati nella parte alta della tenda due destratificatori d’aria. Ogni singola ventola deve essere dotata di pannello elettrico con termostato con il comando elettronico del ventilatore. Il principio di funzionamento di questo impianto dovrà essere quello di aspirare dalla parte superiore della tenda l’aria calda, la quale dovrà essere espulsa dalla parte inferiore a bassa velocità e con direzione regolabile. Inoltre ogni ventilatore dovrà essere dotato di proprio termostato che si attiva in base alla temperatura imposta. I destratificatori dovranno essere composti essenzialmente dai seguenti elementi: - involucro realizzato in lamiera verniciata; - elettro-ventilatore elicoidale con ventola in alluminio e rete di protezione

antinfortunistica; - diffusore ad alette singolarmente orientabili; - pannello elettrico con termostato per il comando automatico del ventilatore; - cavo elettrico di collegamento; - sistema di fissaggio riutilizzabile. Le caratteristiche tecniche essenziali dovranno essere le seguenti:

Alimentazione Monofase 220 - Trifase 230 - 400 V 50 Hz Giri al minuto 900 Volume d’aria trattata almeno 3500 m3/h Peso 20 Kg

(d) estrattore d’aria La tenda dovrà essere dotata di n.2 estrattori d’aria (posizionati sulle due pareti frontali della tenda), ciascuno costituito da un ventilatore elicoidale a sua volta composto da un girante accoppiato al motore tramite cinghia, che gli permette di funzionare ad un numero ridotto di giri mantenendo bassissimi livelli di rumorosità. Inoltre dovrà essere presente una tubazione corrugata per la mandata dell’aria dall’interno verso l’esterno. Il ventilatore assiale dovrà essere cassonato è dotato di serranda di sovrapressione con chiusura automatica allo spegnimento. Le caratteristiche essenziali di ciascun estrattore dovranno essere le seguenti:

Portata aria 10.000 m3/h Alimentazione 220 V monofase Peso Massimo 30 Kg

(3) Impianto rilevazione fumi ed antincendio L’impianto di rilevazione fumi dovrà essere composto da: - n° 1 centralina comando e controllo, - n° 1 kit cavo alimentazione centralina, - n° 1 kit cavo collegamento sensore pulsante emergenza, - n° 2 pulsanti emergenza, - n° 1 barriera a riflessione, - n° 1 catarifrangente da 30 m. L’impianto antincendio dovrà essere composto da: - n. 10 estintori a polvere da 5 Kg;

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- n. 2 estintori carrellati da 30 Kg, - n. 2 estintori a CO2 da 5 Kg per area ufficio.

(4) Aspiratore carrellato per gas di scarico La tenda officina dovrà avere in dotazione un aspiratore carrellato per gas di scarico avente le seguenti caratteristiche essenziali: Potenza: non inferiore a 1,10 Kw Alimentazione: 220 V 50 Hz; Cavo alimentazione: lunghezza 6 m; Ventola: 300 x 150 mm; Tubo scarico gas: diametro 180 mm x 12 m lunghezza; Dimensioni massime: 600 x 600 x 150 mm.

c. CONTAINER COLLEGABILI ALLA TENDA

La tenda dovrà avere in dotazione n. 4 container servizi (collegabili alla stessa mediante opportuni raccordi) adibiti a: - ufficio; - manutenzione meccanica; - spogliatoio e servizi igienici; - magazzino ricambi. I container ufficio, manutenzione meccanica e magazzino ricambi dovranno essere di tipologia “open side”, ovvero dovranno essere apribili su una delle pareti lunghe per poter garantire il collegamento interno alla tenda officina.

(1) Caratteristiche comuni alle 4 tipologie di container Si riportano di seguito le caratteristiche tecniche che dovranno risultare comuni alle 4 tipologie di container.

(a) Dimensioni e peso

Le dimensioni dei container dovranno essere conformi alla standardizzazione civile ISO 1C, di cui alla norma UNI 7011/72. Il peso del container dovrà essere il più contenuto possibile e comunque tale da garantire, anche con un’appropriata distribuzione delle masse, la migliore stabilità e attitudine alla movimentazione assicurando, nella configurazione da trasporto, il rispetto dei limiti di asimmetria del carico prescritti dalle normative relative all’aviotrasporto. In ogni caso il peso del container, in configurazione logistica da trasporto, non dovrà superare i 7.000 kg.

(b) Struttura I container dovranno essere costruiti con materiale di alta qualità e supportati da una struttura intelaiata portante di adeguata robustezza tamponata con pannelli isolanti a doppia parete (sandwich). I container, essendo destinati all’impiego campale, dovranno essere strutturati e costruiti in modo da garantire la tenuta stagna contro gli agenti atmosferici, la sabbia e l’ingresso di insetti ed altri animaletti nell’intercapedine delle pareti e nell’interno dei container stessi. Gli elementi della struttura portante dovranno essere collegati con le parti costituenti la stessa, mediante saldatura continua a perfetta tenuta stagna. I montanti d’angolo, realizzati in lamiera pressopiegata di spessore almeno pari a 4 mm dovranno essere

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saldati ai blocchi d’angolo ISO del basamento e del tetto. La struttura di ciascun manufatto dovrà consentire all’insieme di sopportare senza danneggiamenti le seguenti sollecitazioni, dovute a: - impilamento di n. 2 container ISO 1C a pieno carico; - sovraccarico di neve non inferiore a 100 daN/m2; - movimentazione e trasporto, nonché sollevamento, oltre che con il sistema di

sollevamento e caricamento proprio dei pianali scarrabili APS, con un’autogrù o con un carrello elevatore di adeguata portata;

- aviotrasporto mediante velivolo C130J (vds. norma MIL- STD 1791). II materiale coibente del soffitto, delle pareti e del pavimento dovrà possedere elevate caratteristiche autoestinguenti e di isolamento. Il piano di calpestio di ciascun container dovrà essere rivestito da lamiera di alluminio mandorlata (antisdrucciolo/antiscivolo). I blocchi d’angolo inferiori dovranno essere allo stesso livello del fondo di ciascun container affinché sia possibile il caricamento su velivolo C 130 J. Il fondo dovrà essere idoneo alla movimentazione sulle rulliere del velivolo e del key-loader. La superficie esterna del tetto dovrà essere piana, impermeabilizzata e antisdrucciolo, in quanto dovrà essere praticabile dal personale operatore; inoltre essa dovrà essere realizzata in modo tale da favorire il deflusso delle acque piovane. II tetto dovrà inoltre essere dotato, esternamente e in posizione centrale, di una piastra in acciaio, al fine di garantire protezione dalla caduta accidentale del gancio dell’autogrù, e dovrà essere in grado di resistere ad un carico di 300 kg uniformemente distribuito su un’area di 600x300 mm (UNI 7011-72). Ogni container dovrà essere certificato CSC (Container Safety Convention), di cui alla Legge 3 febbraio 1979 n. 67, ed omologato UIC per il trasporto ferroviario internazionale. Qualora i complessi fossero ottenuti per trasformazione/modifica di container già certificati CSC, gli stessi dovranno essere sottoposti nuovamente a verifica – a cura e spese del Fornitore - per l’ottenimento della certificazione CSC nella nuova configurazione. La Società dovrà, inoltre, presentare al collaudo (per ogni container) il parere favorevole di aviotrasportabilità mediante velivolo C130J emesso dall’Aeronautica Militare. Sui container: - non dovranno esistere sporgenze pericolose; - le varie parti costituenti l’arredo dei container dovranno essere saldamente

ancorate alla struttura portante e predisposte in modo tale da consentire l’aviotrasporto e il movimento su strada ordinaria e per brevi tratti su terreno preparato, senza causare danni alle stesse (eventuali cassetti/sportelli dovranno essere dotati di chiusura che ne impedisca l’apertura con conseguente fuoriuscita del materiale durante la movimentazione e il trasporto);

- dovranno essere installati: × nell’ambiente interno: una serie di apparecchi di illuminazione, con vetro

e rete protettiva, aventi grado di protezione IP65; tali apparecchi dovranno essere dotati di lampade aventi una potenza tale da garantire un adeguato livello di illuminazione. Dovranno, inoltre, essere installate in posizione opportuna n. 2 lampade di emergenza con batterie ricaricabili ad alta capacità, complete di caricabatteria, in grado di assicurare almeno 1 ora di autonomia;

- inoltre, dovranno essere installate n. 2 livelle a bolla per il controllo dell’orizzontalità in corrispondenza di due pareti adiacenti al medesimo

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montante d’angolo; ciascuna livella dovrà essere dotata di idonea protezione meccanica contro gli urti accidentali.

(c) Aviotrasportabilità Le strutture portanti, gli ancoraggi e le apparecchiature devono essere progettate per resistere alle sollecitazioni termiche e meccaniche derivanti dall’impiego operativo, i cui valori di riferimento sono riportati nella norma MIL-STD–810F “Environmental Engineering Considerations and Laboratory Tests” ed alle sollecitazioni relative all’aviotrasporto di cui alla norma MIL-STD-1791 e ICAO IT per l’avioimbarco e l’aviotrasporto su C130 J. In particolare, ogni container dovrà essere realizzato con materiali di qualità e costituito da strutture di adeguata robustezza atta a consentire all’insieme di sopportare, senza distacchi, danneggiamenti , deformazioni permanenti o proiezioni di parti sia nell’interno sia all’esterno dello stesso, i carichi derivanti dalle accelerazioni di volo, stabiliti nella citata norma MIL-STD-1791. Tutte le apparecchiature e gli accessori in dotazione dovranno essere saldamente assicurati con idonei dispositivi alla struttura portante del container e predisposte in modo tale da sopportare le sollecitazioni dovute all’aviotrasporto e alla movimentazione del materiale. La Società aggiudicataria, prima della costruzione di ogni complesso, dovrà presentare all’Ente appaltante – entro 30 giorni dal giorno successivo a quello di ricezione della comunicazione dell’avvenuta approvazione del contratto - per il successivo inoltro alla 46^ Aerobrigata di Pisa, la relazione tecnica - in duplice copia - con i disegni tecnici dimensionali e di carico del materiale in fornitura. Sarà cura dell’Ente appaltante comunicare alla Società, sulla base del parere pervenuto dall’A.M., il nulla osta alla costruzione per quanto attiene l’idoneità all’aviotrasporto. Il Contraente si impegna ad apportare ai materiali in provvista, senza alcun onere aggiuntivo per l’Ente appaltante, tutte le modifiche per l’aviotrasportabilità indicate dall’Aeronautica Militare. Una volta realizzato il complesso, qualora richiesto dall’A.M., verrà effettuata una prova di avioimbarco su C130J presso la 46^ Aerobrigata di Pisa il cui superamento costituirà condizione necessaria per il rilascio, a cura della citata Aerobrigata, di parere favorevole all’aviotrasportabilità. Tutti i costi relativi all’ottenimento del citato parere saranno a carico del Contraente, inoltre, eventuali ulteriori modifiche per l’aviotrasportabilità, prescritte dall’A.M., dovranno essere eseguite senza alcun onere aggiuntivo per l’Ente appaltante.

(d) Dispositivi di ancoraggio I container ISO 1C dovranno poter essere facilmente ancorati in modo solidale al pianale dell’autocarro mediante N. 4 “twist lock” standard ISO facenti parte delle normali dotazioni degli autocarri con pianali scarrabili. Per il caricamento sul velivolo C130 J, sui due lati lunghi di base di ogni container dovranno essere applicati idonei dispositivi atti a consentire il bloccaggio entro il sistema "Dual Rail" presente sul velivolo. Tali dispositivi devono essere normalmente alloggiati in nicchia, in sagoma, e azionabili manualmente per la rotazione di 90° al fine di consentire il bloccaggio mediante il citato dual rail. Sui montanti laterali, in corrispondenza dei lati corti dei container, dovranno essere fissati dei ganci di ancoraggio ad anello ad un’altezza da terra di circa 1,50 metri, capaci di sopportare uno sforzo a trazione pari a 68.025 N (= 15.000 libbre).

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(e) Aperture Sui container open side dovranno essere realizzate idonee porte d’accesso (su una parete lunga) apribili verso l’esterno, che dovranno garantire l’accesso diretto dall’interno della terna verso i container stessi. Le aperture (luce minima 4.000 x 2.000 mm) dovranno essere dotate di adeguato sistema di chiusura. L’accesso al container spogliatoio e servizi igienici dovrà essere possibile mediante una porta ad unico battente (luce minima 900 x 2.000 mm) posta su una parete longitudinale, dotata di sistema di chiusura e chiave, avente caratteristiche di resistenza al fuoco REI 120. Lungo le pareti esterne di tutti i container, in posizione idonea e in sagoma, dovranno essere previsti vani con sportelli contenenti le prese per le utenze idrauliche (quando previste) ed elettriche. Ogni sportello sarà dotato di fermo in posizione aperta e di dispositivo di chiusura a chiave (in duplice copia). Tutte le aperture e gli sportelli, dovranno essere dotate di guarnizioni di tenuta, saranno coibentati con pannelli sandwich aventi le stesse caratteristiche di quelli usati per il tetto e le pareti. Le serrature e le cerniere dovranno essere contenute in sagoma.

(f) Scalette mobili per l’accesso ai tetti del container ISO 1C I container dovranno essere dotati di una scaletta mobile in lega leggera con montanti tubolari, gradini in lamiera antisdrucciolo, estremità superiori con tamponi in gomma antiscivolo e zoccoli inferiori di sicurezza; tali scalette dovranno consentire l’accesso del personale ai tetti dei container e durante il trasporto dovranno essere ancorate esternamente sulle pareti dotate di porta d’accesso. In alternativa alla scaletta mobile, ciascun container potrà essere dotato di una serie di gradini con pedata antisdrucciolo, incernierati e rientranti in sagoma in posizione di riposo. Tale serie di gradini dovrà essere posizionata sui due lati lunghi di ogni container in prossimità dello spigolo ed in posizione diagonalmente opposta.

(g) Sistema di sollevamento Ciascun container, per lo scaricamento e il caricamento dal pianale dell’autocarro, dovrà essere dotato di: - braca di sollevamento e relativi accessori (ganci, grilli, ecc.) per il sollevamento

a mezzo autogrù; - n° 2 fori a sezione rettangolare ricavati trasversalmente sui longheroni di base e

posizionati baricentricamente a misura ISO, per la movimentazione a mezzo di carrello elevatore a forche;

- n. 4 dispositivi di livellamento, di tipo meccanico ad azionamento manuale, completi di n. 4 piastre di ripartizione del peso che consentano la messa in piano del complesso anche in presenza di terreno non perfettamente piano (dislivello massimo 30 cm). Tali dispositivi possono essere fissi se all’interno della sagoma della struttura, o amovibili se all’esterno, e alloggiati nella struttura stessa. Nel caso di dispositivi amovibili, questi debbono utilizzare come ancoraggio il sistema twist lock sui blocchi d’angolo del container.

(h) Impianto di climatizzazione dei container I container dovranno essere predisposti per il collegamento ad un impianto di condizionamento esterno, pertanto, dovrà essere previsto un vano per l’ingresso delle tubazioni di ingresso e uscita dell’aria. In tale vano dovranno essere presenti 2

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raccordi facilmente montabili, uno per la mandata ed uno per la ripresa dell’aria, opportunamente fissabili tramite flange e bullonatura nel lato corto del container, per interfacciarsi con le tubazioni dell’impianto di climatizzazione esterno.

(2) Container Ufficio Il container ufficio dovrà essere destinato ad ospitare un minimo di 2 persone con mansioni di segreteria e coordinamento dell’officina. Le principali attrezzature in dotazione dovranno essere quelle di seguito descritte.

Work Station La work station dovrà essere composta da due (2) scrivanie ognuna avente le seguenti caratteristiche: - dimensioni circa 1500x800x840h mm; - struttura in acciaio; - cassettiera superiore a due cassetti per il contenimento di minuteria dotati di

chiusura a chiave; - contenitore inferiore con porta a battente dotato di chiusura a chiave; - sedia con struttura in acciaio con rotelle.

Armadi porta PC Ciascuno dei due armadi porta computer, presenti nel container ufficio, dovrà essere realizzato come segue: - dimensioni circa 700x600x1500h mm - struttura in acciaio adatta a trasporto in container di apparecchiature elettroniche; - vano superiore porta-pc dotato di porta con serratura di sicurezza e vetro in

policarbonato; - ventole di raffreddamento e filtro antipolvere per evitare il surriscaldamento del pc; - piano porta tastiera estraibile protetto in posizione chiusa da anta a battente; - impianto elettrico a 5 prese Schuko con interruttore magnetotermico; - vano inferiore chiuso da porte a battente completo di due piani regolabili in altezza

per l’alloggiamento di hardware, documenti e stampati.

Armadi Dovranno, inoltre essere presenti due (2) armadi porta documenti, ognuno realizzato come segue: - dimensioni circa 1.000x550x2.000 h mm; - struttura in acciaio adatta a trasporto di contenitori e componenti; - doppia porta a battente con chiusura a chiave; - due ripiani regolabili in altezza; - due telai ad estrazione telescopica di portata circa 30 kg per cartelle sospese Din A4.

Armadietti metallici I due (2) armadietti metallici per il personale, dovranno avere le seguenti caratteristiche: - dimensioni utili dello scomparto circa 290x500x1.550 h mm; - struttura in acciaio; - porta a battente con chiusura a serratura; - appendiabiti; - ripiano di appoggio; - specchio sulla parete interna dello sportello in materiale plastico o metallico.

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Impianto elettrico ed illuminazione Nel container dovranno essere previsti i seguenti collegamenti elettrici e di servizio: - quadro di alimentazione elettrica da rete esterna o gruppo elettrogeno, presa esterna

per collegamento telefonico e rete LAN; - quadro di distribuzione interna con interruttori e protezioni; - switch rete informatica; - n° 4 prese di corrente 220 V con ciabatte multi presa; - n° 2 prese telefoniche; - n° 2 prese per rete LAN; - n° 1 impianto di illuminazione realizzato con 4 plafoniere al neon (almeno una

dotata di illuminazione emergenza) smontabili e posizionabili in apposito vano in fase di trasporto, interruttori in prossimità dell’ingresso principale.

Rampa d’accesso Il container dovrà essere dotato di una rampa per l’accesso diretto dalla tenda, realizzata in lamiera di acciaio rivestita nel piano di calpestio da lamiera bugnata in alluminio di larghezza pari a circa 2000 mm. La rampa dovrà essere dotata di sistema di aggancio al container al fine di garantirne stabilità.

Finestrature In considerazione dell’utilizzo del container come ambiente di lavoro dovrà essere necessario provvedere all’illuminazione naturale ed al ricambio d’aria predisponendo due finestre in posizione vicina alle scrivanie work station, complete di zanzariera e oscurante. Le finestre dovranno essere dotate di maniglia di chiusura e di sistema per permetterne l’apertura in varie posizioni.

(3) Container Manutenzione Meccanica Il container Manutenzione Meccanica dovrà avere in dotazione le attrezzature di seguito descritte.

Braccio aspirante - unità carrellata da 1,5 HP per l’aspirazione e la filtrazione di fumi di saldatura in

impieghi poco gravosi; - equipaggiato con una batteria di 3 filtri meccanici in sequenza per filtrare

meccanicamente e deodorare il fumo aspirato tramite pannello in carbone attivo; - braccio autoportante; - braccio articolato da 3 mt; - portata di 1.400 m³/h.

Banco da lavoro 2000 mm - dimensioni circa 2000x750x860 (h) mm; - struttura in acciaio verniciata; - 2 cassettiere dotate di chiusura a chiave, una con 4 cassetti, una con 1 cassetto e

scomparto con porta a battente; - piano di lavoro in multiplex 40 mm di dimensioni circa 2000x750 mm; - morsa in acciaio 120 mm; - ripiano centrale a giorno tra le due cassettiere.

Smerigliatrice combinata da banco Al banco da lavoro da 2000 mm dovrà essere applicata una smerigliatrice da banco con le caratteristiche della doppia mola e la funzionalità per operazioni di sbavatura e

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pulitura pezzi. Predisposta per il montaggio di mole e spazzole di vario genere. I dati tecnici essenziali di riferimento dovranno essere i seguenti: - potenza: 450 W; - mola e spazzola (Φ mm): 150 x 25 x 16; - rotazioni per minuto: 2.800; - dimensioni orientative (mm): 510 x 210 x 320; - peso massimo: 10 kg.

Mobili porta attrezzi Il container dovrà essere dotato di due (2) mobili porta attrezzi fissati a parete, aventi le seguenti caratteristiche tecniche: - dimensioni circa 900x180x850 (h) mm; - struttura in acciaio verniciata; - chiusura a mezzo saracinesca in alluminio coibentato con chiave.

Cassettiera componibile Il container dovrà essere dotato di una cassettiera, realizzata come segue: - dimensioni circa 700x700x700 (h) mm - struttura in acciaio verniciata; - chiusura a chiave ed asta ribaltamento.

Saldatrice TIG Dovrà essere presente un generatore per saldatura TIG dedicato ai lavori di manutenzione su acciaio inox e alluminio, con le seguenti caratteristiche: - dotato di carrello per la movimentazione; - ciclo di saldatura semplice (pregas, rampa di discesa, postgas); - tecnologia inverter per un perfetto controllo della corrente di saldatura; - saldatura TIG AC/DC e TIG pulsato MMA; - facilmente regolabile, utilizzabile con comando a distanza; - alimentazione monofase 230 V (50-60 Hz) - potenza assorbimento 22 A / 4,2 kVA; - consumo effettivo 13 A; - tensione a vuoto 82 V; - gamma di corrente 5 - 150 A DC; - rapporto di intermittenza 40°C:

. al 35% 150 A (DC) - 130 A (AC);

. al 60% 120 A (DC) - 100 A (AC);

. al 100% 100 A (DC) - 180 A (AC); - indice di protezione IP 23; - dimensioni di massima 250 x 470 x 450 mm; - peso circa 22 kg; - torcia TIG 4 metri; - Flussometro riduttore

Carrello con utensili, realizzato come segue: - piano di lavoro amovibile in materiale plastico ad alta resistenza; - 7 cassetti montati su guide a sfera ad estrazione totale, idonei alloggiamento di:

. vaschette portautensili (fino a 3 vaschette);

. 4 cassetti altezza 60 mm;

. 3 cassetti altezza 130 mm; - chiusura centralizzata; - maniglie in metallo; - ruote in gomma antiolio:

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. 2 ruote pivottanti da 125 mm di cui una con freno;

. 2 ruote fisse da 125 mm; - carico statico max 800 kg per il carrello; - carico statico max 15 kg per cassetto 60 mm; - 20 kg per cassetto 130 mm; - dimensioni di massima carrello: L 800 x P 500 x H 987 mm; - dimensioni di massima cassetti: L 569 x P 420 mm.

Dotazione in vaschette preformate: - cassetta con assortimento chiavi a bussola e inserti con cricchetti reversibili 1/4" e

1/2"; - 12 chiavi combinate misura 7x7- 8x8- 9x9- 10x10- 11x11- 12x12- 13x13- 14x14-

17x17- 19x19- 22x22- 24x24; - 9 chiavi inserto maschio esagonale misura 1,5- 2- 2,5- 3- 4- 5-6- 8- 10 ; - giraviti con intaglio misura 3x75 - 4x100 - 5,5x125 - 6,5x150 - 8x175; - giraviti con impronta Phillips misura PH 0 - PH1 - PH2; - 1 giravite corto con impronta Phillips misura NPH2; - 1 giravite corto con intaglio misura 4x30; - 1 pinza a becchi mezzotondi diritti; - 1 pinza universale; - 1 tronchese a tagliente diagonale; - 1 pinza regolabile; - 1 pinza regolabile autobloccante; - 1 pinza per anelli elastici interni becchi diritti 19÷60; - 1 pinza per anelli elastici interni becchi piegati 19÷60; - 1 pinza per anelli elastici esterni becchi diritti 19÷60; - 1 pinza per anelli elastici esterni becchi piegati 19÷60; - 1 martello per meccanici; - 1 mazzuola.

Rampa d’accesso Il container dovrà essere dotato di una rampa per l’accesso diretto dalla tenda, realizzata in lamiera di acciaio rivestita nel piano di calpestio da lamiera bugnata in alluminio di larghezza pari a circa 2000 mm. La rampa dovrà essere dotata di sistema di aggancio al container al fine di garantirne stabilità.

Impianto elettrico ed illuminazione L’impianto elettrico e di illuminazione dovrà essere costituito essenzialmente da: - quadro di alimentazione elettrica da rete esterna o gruppo elettrogeno; - quadro di distribuzione interna con interruttori e protezioni; - quadro secondario di tipo 1, dotato di presa a 220V, presa 380V, presa Schuko, 2

prese multiple; - n° 2 quadri secondari di tipo 2, dotati di presa a 220V, n° 2 prese 380V, 2 prese

multiple; - n° 1 impianto di illuminazione realizzato con 3 plafoniere neon (almeno una dotata

di illuminazione emergenza) smontabili e posizionabili in apposito vano in fase di trasporto, interruttori in prossimità dell’ingresso principale.

(4) Container Spogliatoio e Servizi igienici Il container spogliatoio e servizi igienici dovrà avere in dotazione impianti e attrezzature di seguito descritti.

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Impianto idraulico lava occhi Dovrà essere installato un lava occhi a piedistallo a norma UNI 9608-1993 indicato per interventi di emergenza negli impianti chimici e nei laboratori.

Lavabo Modulo con doppio lavabo ad incasso in laminato integrale (spessore 8 mm), asportabile per una perfetta visualizzazione dei componenti tecnologici, top e fronte dovranno essere arrotondati con profilo di unione in alluminio verniciato con polveri epossidiche. Miscelatore monoleva cromato. L’impianto idrico di carico dovrà essere realizzato con tubi in polietilene reticolato multistrato con anima in alluminio e raccordi a stringere. L’impianto di scarico dovrà essere realizzato con tubi in polipropilene autoestinguente e innesti per mezzo di guarnizioni elastomeriche.

Boiler elettrico Il modulo lavabo dovrà contenere un boiler elettrico collegato idraulicamente allo stesso lavabo e alla doccia, avente le seguenti caratteristiche: - capacità 30 l; - caldaia smaltata; - anodo di magnesio; - elevata precisione di regolazione; - termostato ad elevata sensibilità.

Cabina doccia Il container dovrà essere dotato di una cabina per doccia adeguata per interventi di emergenza negli impianti chimici e nei laboratori. Tale cabina doccia dovrà essere dotata anche di impianto doccia tradizionale con acqua calda da boiler elettrico di capacità adeguata per l’utilizzo da parte di n° 6 persone. Il piatto doccia dovrà essere in ceramica e montato su un telaio in acciaio zincato con regolatori di livello. La doccia dovrà essere completa di piletta e sifone ispezionabile attraverso lo zoccolo in stratificato integrale asportabile, miscelatore doccia e piletta cromata. L’impianto idrico di carico dovrà essere realizzato con tubi in polietilene reticolato multistrato con anima in alluminio e raccordi a stringere. L’impianto di scarico dovrà essere realizzato con tubi in polipropilene autoestinguente ed innesti per mezzo di guarnizioni elastomeriche.

Servizi igienici WC Nel container dovranno essere installate n. 2 cabine wc con modulo all’inglese. Ciascun modulo wc dovrà essere dotato di pannello frontale asportabile per l’eventuale ispezione dell’impianto tecnologico. La cassetta di cacciata da 9 litri di capacità dovrà essere dotata di comando pneumatico. Gli impianti idrici di carico dovranno essere realizzati con tubi in polietilene reticolato multistrato con anima in alluminio e raccordi a stringere. Gli impianti di scarico, invece, con tubi in polipropilene autoestinguente ed innesti per mezzo di guarnizioni elastomeriche.

Pompa di alimentazione L’impianto idrico dovrà essere dotato di: - una pompa autoadescante di adeguata potenza, portata e prevalenza per il prelievo

dell’acqua; - sistemi di prefiltraggio e filtraggio fine dell’acqua di adduzione; - riduttore di pressione completo di manometro a valle della pompa; - dispositivo per il mantenimento della corretta pressione di esercizio preferibilmente

elettromeccanico (autoclave). L’impianto idrico dovrà essere realizzato per poter funzionare nei seguenti due modi:

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- con prelievo dell’acqua da fonti ausiliarie come cisterne, serbatoi, ecc.; - con allacciamento a rete idrica urbana o altra fonte in pressione. A tale scopo dovrà essere presente un riduttore di pressione tarabile da 2 bar a 8 bar a monte della pompa e del by-pass. Per l’alimentazione idrica del complesso dovrà esser fornita una tubazione flessibile in gomma di diametro adeguato, lunghezza 15 metri completa di valvola di fondo da collegare tra il bocchettone di carico acqua e la sorgente idrica. All’interno del complesso dovrà esser presente un rubinetto con portagomma per il collegamento di una tubazione, diametro 12 mm, lunghezza 6 m, necessaria al lavaggio dell’ambiente interno, fornita in dotazione.

Impianto di triturazione e scarico L’impianto di triturazione e scarico dovrà essere realizzato con trituratore ad alta prestazione in grado di scaricare entrambi i wc collegati e le acque chiare provenienti dalla doccia e dal lavabo, destinato ad un utilizzo corrispondente alle norme sanitarie: evacuazione di materiali fecali, carta igienica, acque chiare. Deve essere in grado di sopportare un uso frequente e di trattare acqua che per brevi periodi può raggiungere i 90°. Le sue prestazioni di evacuazioni dovranno essere almeno pari a: - espulsione in verticale: Fino a 5 mt; - espulsione in orizzontale: Fino a 100 mt. La pompa trituratrice dovrà essere facilmente ispezionabile per le manutenzioni e riparazioni. A monte della pompa dovrà essere presente una grata o filtro (o soluzione equivalente), facilmente amovibile per la pulizia, a maglie larghe il cui scopo dovrà essere quello di ostacolare il passaggio di materiali (ad esempio salviettine) che potrebbero danneggiare la pompa trituratrice Tutto l’impianto di triturazione e scarico dovrà essere dotato di elevata affidabilità e di elevato grado di sicurezza.

Armadietti metallici, panca e appendi-abiti Nel container dovranno essere installati n. 2 armadietti metallici per il personale, ognuno avente le seguenti caratteristiche: - dimensioni utili dello scomparto circa 290x500x1550 (h) mm; - struttura in acciaio - porta a battente con chiusura a serratura; - appendiabiti; - ripiano di appoggio nella parte superiore; - specchio sulla parete interna dello sportello in materiale plastico o metallico. La panca dovrà avere dimensioni circa pari a 30 x 120 cm con seduta in legno e struttura in acciaio. Infine dovranno essere presenti anche n° 6 appendiabiti a doppio gancio fissati a parete.

Rampa d’accesso Il container dovrà essere dotato di una rampa per l’accesso diretto dalla tenda, realizzata in lamiera di acciaio rivestita nel piano di calpestio da lamiera bugnata in alluminio di larghezza pari a circa 2000 mm. La rampa dovrà essere dotata di sistema di aggancio al container al fine di garantirne stabilità.

Impianto elettrico ed illuminazione. L’impianto elettrico e di illuminazione del container dovrà essere costituito almeno dai seguenti elementi essenziali: - quadro di alimentazione elettrica da rete esterna o gruppo elettrogeno; - quadro di distribuzione interna con interruttori e protezioni;

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- n° 2 di prese di corrente 220 V in prossimità del lavabo di adeguato indice di protezione;

- n° 1 impianto di illuminazione in grado garantire la corretta illuminazione del container, con interruttore in prossimità della porta di accesso;

- illuminazione delle cabine doccia e wc indipendente con interruttore in prossimità della porta di accesso alla cabina;

- n°1 aspiratore d’aria a parete per ogni cabina wc e per la cabina doccia, a funzionamento automatico.

Finestrature L’illuminazione naturale ed il ricambio d’aria dovranno essere garantiti dalla presenza di una finestra in posizione vicina al lavabo, completa di zanzariera e oscurante. La finestra dovrà essere dotata di maniglia di chiusura e di sistema per permetterne l’apertura in varie posizioni.

(5) Container Magazzino Ricambi Il container Magazzino Ricambi dovrà avere in dotazione le attrezzature di seguito descritte.

Scaffalatura per fusti Il container dovrà essere dotato di una scaffalatura per stoccaggio di fusti e piccoli contenitori in orizzontale, realizzata come segue. - composta da due elementi sovrapponibili, preformati per permettere il

posizionamento e l’ancoraggio di due fusti da 200 litri cadauno; - dimensioni di ogni elemento circa 1300x600x800 (h) mm; - presenza di tasche per il sollevamento e trasporto con fork lift nella parte inferiore

di ogni elemento. Nella parte sottostante la scaffalatura dovrà essere posizionata una vasca di contenimento, realizzata come segue. - vasca a tenuta stagna; - dimensioni circa 1300x850x300 (h) mm; - presenza di tasche per il sollevamento e trasporto con fork lift nella parte inferiore; - realizzata in materiale resistente a oli e agenti chimici; - conforme alle normative europee di sicurezza.

Carrelli Il Container dovrà essere dotato di 2 carrelli realizzati come segue: - lamiera di acciaio verniciata con ripiano di base in acciaio; - maniglia da entrambi i lati corti; - 2 ruote fisse e 2 girevoli, in gomma di diametro circa 200 mm; - portata 500 kg; - dimensioni circa 1400x800x1000 (h) mm; - griglia a rete su tre sponde. Dovrà essere presente un ulteriore carrello realizzato come segue: - lamiera di acciaio verniciata con piani inclinati e regolabili in altezza; - n. 12 contenitori in materiale plastico; - maniglia lato ruote girevoli; - 2 ruote fisse e 2 girevoli, in gomma di diametro circa 200 mm; - dimensioni circa 1400x600x1550 (h) mm.

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Carrello a due ruote Il container dovrà avere in dotazione un carrello a due ruote per la movimentazione di materiale ingombrante, realizzato come segue: - telaio in tubi di alluminio saldati, anodizzati e inossidati; - ruote semipneumatiche di diametro circa 200mm; - pala fissa in lamiera di alluminio con nervature.

Armadio porta contenitori L’armadio porta-contenitori dovrà essere realizzato come segue: - struttura in lamiera di acciaio verniciata con ripiani; - n. 54 contenitori porta minuteria in materiale plastico; - doppia porta a battente; - portata minima 450 kg; - dimensioni circa 700x270x1000 (h) mm.

Contenitore in rete elettrosaldata Dovrà essere presente un contenitore in rete così costituito: - fondo in lamiera di acciaio opportunamente nervata; - pareti in rete elettrosaldata di tondino di acciaio a maglia quadra; - intelaiatura in solido profilato di acciaio; - portello apribile a metà altezza di un lato lungo; - sovrapponibile in altezza; - trasportabile tramite carrello elevatore o trans pallet; - predisposto con quattro fori nella parte superiore dei montanti per l’aggancio ai

mezzi di sollevamento e di trasporto; - portata minima 1000 kg; - dimensioni circa 1000x800x800 (h) mm.

Rampa d’accesso Il container dovrà essere dotato di una rampa per l’accesso diretto dalla tenda, realizzata in lamiera di acciaio rivestita nel piano di calpestio da lamiera bugnata in alluminio di larghezza pari a circa 2000 mm. La rampa dovrà essere dotata di sistema di aggancio al container al fine di garantirne stabilità.

Impianto elettrico ed illuminazione. L’impianto elettrico e di illuminazione del container dovrà essere costituito almeno dai seguenti elementi essenziali: - quadro di alimentazione elettrica da rete esterna o gruppo elettrogeno; - n° 2 prese di corrente 220 V; - n° 1 prese di corrente 380 V; - n° 1 impianto di illuminazione in grado garantire la corretta illuminazione del

container, con interruttore in prossimità della porta di accesso.

(6) Verniciatura Ogni container dovrà essere verniciato esternamente e nelle parti che lo consentono con pittura di colorazione VEM (VErde per Mascheramento) di cui alla raccolta di specifiche tecniche TER-80-0000-6820-00-01A000 della DGAT. Lo spessore totale della verniciatura (primer e finitura) dovrà essere non inferiore a 100 ± 5 mm.

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(7) Manutenzione

Tutti i componenti di ciascun container dovranno richiedere limitate operazioni di ispezione, regolazione e manutenzione da parte del personale preposto alla sua conduzione, che dovrà poterle effettuare seguendo le prescrizioni del manuale di uso e manutenzione in dotazione al sistema.

(8) Accessori - Ricambi – Attrezzi

Accessori Ogni container dovrà essere dotato di: - n. 1 estintore portatile a polvere da 6 kg, approvato ed omologato ai sensi del DM

20.12.1982, e avente capacità relativa di estinzione almeno 34 A-144 B-C; - n. 2 brache complete di funi e accessori (ganci, grilli, ecc.), adeguati alla portata

(con coefficiente di sicurezza 6), per il sollevamento del complesso a mezzo autogrù;

- n. 1 cavo di alimentazione elettrica con relativo aspo e una spina adeguata ai collegamenti elettrici da effettuare;

- n. 2 dispersori di terra a picchetto con conduttori da collegare ai rispettivi nodi di terra siti sulle parti esterne del container.

Ricambi e materiali di consumo Ogni container dovrà essere dotato di una appropriata serie di ricambi per quelle parti che più frequentemente sono soggette a danneggiamento, logorio o perdita in conseguenza dell’impiego e che possono essere sostituite sul campo da personale non specializzato.

Attrezzi Ogni container dovrà essere dotato di una serie di attrezzi, di seguito indicati, contenuti in apposita cassetta, necessari e idonei per l’effettuazione delle operazioni di messa in opera del container e di manutenzione ordinaria sul campo. In particolare la cassetta porta attrezzi conterrà: - una chiave a pappagallo; - un set completo di cacciaviti a taglio e croce; - una serie chiavi combinate 6/22; - una serie chiavi esagonali 3/12; - una serie chiavi francesi; - un tester digitale professionale; - una serie di chiavi a forchetta doppie UNI 6736 8 – 22 mm; - un martello da 300 g; - una pinza universale isolante; - una chiave per ugello bruciatore; - una chiave per tubi da 45; - una chiave regolabile a rullino media; - un giratubo medio; - un cercafase. Tutti gli accessori, ricambi e attrezzi in dotazione a ciascun container dovranno essere adeguatamente confezionati e dotati di opportuni sistemi di fissaggio all’interno del container per assicurare la sicurezza durante il trasporto.

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d. DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI A CORREDO

(1) Manuale di uso e manutenzione e catalogo illustrato Almeno trenta giorni prima della presentazione della prima rata al collaudo del materiale in provvista, la Società dovrà inviare all'Ente gestore, per l'esame e la successiva approvazione da parte della Direzione Generale Armamenti Terrestri (DGAT), n. 2 copie in bozza, in italiano, del manuale di uso, manutenzione e del catalogo illustrato, redatti in conformità alle disposizioni contenute nelle pubblicazioni ALL-G-001 “Norme unificate per la compilazione ed emanazione delle pubblicazioni tecniche e logistiche” e TER–G-001 emanata dalla DGAT. Nelle citate pubblicazioni dovranno essere riportate tutte le indicazioni relative ad un sicuro e corretto montaggio – installazione – uso – smontaggio caricamento e trasporto di tutto il complesso, comprensivo di tenda, impianti e container. Nel manuale del complesso dovranno, inoltre, essere presenti tutti i manuali delle apparecchiature presenti nell’intero sistema officina. Dovranno infine essere riportate tutte le indicazioni necessarie per una corretta manutenzione ordinaria dell’intero sistema. A corredo di ogni del complesso tenda officina in provvista devono essere fornite sia n. 2 copie definitive, approvate dalla DGAT, in italiano, in versione cartacea sia n. 1 copia in versione elettronica su CD-ROM in formato “acrobat.pdf” del manuale per l’uso, la manutenzione ed il catalogo illustrato, redatto in conformità alle pubblicazioni suddette. Dovranno essere inviate, inoltre, alla Direzione Generale Armamenti Terrestri, III° Reparto - 9^ Divisione, Via Marsala n. 104 - 00185 ROMA:

- n. 2 copie definitive in versione cartacea del manuale e del catalogo approvato; - n. 2 copie delle citate pubblicazioni (approvate) su CD-ROM in formato

acrobat.pdf. Tutte le citate pubblicazioni tecniche, a corredo del complesso in provvista, costituiscono la seconda rata di collaudo e fanno parte integrante della fornitura.

(2) Certificazioni e dichiarazioni Il Fornitore, unitamente al manuale per l’uso e la manutenzione, dovrà presentare al Collaudo:

- certificato di conformità di tutto il sistema alle caratteristiche stabilite nelle presenti condizioni tecniche;

- relazione tecnica di progetto del materiale fornito, dalla quale si possa evincere che la tenda è in grado di sopportare le sollecitazioni prescritte e che tutto il materiale è compatibile con le condizioni climatiche e di trasporto stabilite;

- i certificati di origine e di conformità dei macchinari/apparati forniti, con indicazione della temperatura limite per l’immagazzinamento e l’impiego; nonché l’idoneità dei dispositivi per l’avviamento a freddo del climatizzatore (-25°C);

- il certificato di approvazione e autorizzazione all’applicazione della “targa di approvazione ai fini della sicurezza sui contenitori” a norma della Convenzione Internazionale CSC di cui alla L. 3 febbraio 1979 n°67 per ciascun container in dotazione;

- certificazione di omologazione UIC per il trasporto ferroviario internazionale per ciascun container in dotazione;

- parere favorevole dell’A.M. per l’aviotrasporto su velivolo C 130J; - certificato di fabbrica, in cui si attesti che il materiale è stato sottoposto al controllo

di qualità aziendale; - certificazione attestante i valori di trasmittanza termica della tenda (misurati in

conformità agli allegati A e B della norma UNI EN ISO 6946), relativamente alla

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combinazione “telo aria telo” e “solo telo”; - certificazione del tipo di lamiera e di coibente impiegati per i container; - certificazione d’origine dei blocchi d’angolo dei container; - certificazione di sicurezza dei dispositivi di apertura e chiusura del container; - certificazione delle funi e degli accessori per il sollevamento degli stessi; - certificazione relativa alla classe di reazione al fuoco dei materiali per i quali è

richiesta una bassa partecipazione all’incendio; - certificazione nella quale si attesti che i macchinari e le attrezzature rispondono alla

“Direttiva Macchine” D.Lgs. n° 17/2010 del 27/01/2010 (attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine, alla direttiva CEE n 73/23 del 12 febbraio 1973 - Bassa Tensione - e alla direttiva CEE 89/336 del 3 maggio 1989 relativa alla compatibilità elettromagnetica) e alle Direttive Comunitarie vigenti e che sono dotati di marchiature CE/IMQ;

- certificato di garanzia ed assistenza, della durata non inferiore a 2 (due) anni per la tenda, per i container e per tutti gli impianti, macchinari e attrezzature costituenti l’allestimento;

- dichiarazione del costruttore dalla quale risulti che qualora nell’utilizzo del sistema vengano rispettate le norme riportate sul manuale di uso e manutenzione, lo stesso è sicuro nei confronti del personale operatore ed utilizzatore in ogni situazione di impiego e logistica;

- copia del certificato di qualificazione, rilasciato dall’A.D., in cui si attesta la conformità della vernice utilizzata per i container e il condizionatore.

In sostituzione delle certificazioni di cui sopra, tranne che per la conformità alla convenzione CSC, all’omologazione per il trasporto ferroviario internazionale UIC, e per il parere in merito ad aviotrasporto, il Fornitore potrà fornire dichiarazioni sostitutive rilasciate dal costruttore. Dovranno inoltre essere presentate le dichiarazioni di conformità di tutti gli impianti (idrici ed elettrici) alla rispettiva normativa vigente. Tutte le citate documentazioni e certificazioni a corredo costituiscono parte integrante e essenziale della fornitura.

e. PRESCRIZIONI ANTINFORTUNISTICHE Il sistema, per quanto non espressamente indicato, dovrà essere dotato di tutti i dispositivi e sistemi di sicurezza idonei a renderlo conforme alle prescrizioni di sicurezza stabilite dalla normativa vigente in materia. Pertanto quando rispettate le norme riportate sul manuale di uso e manutenzione, il sistema dovrà risultare sicuro nei confronti del personale operatore ed utilizzatore in ogni situazione di impiego e logistica.

f. GARANZIA

Il sistema - con le relative apparecchiature -dovrà essere fornito di certificato di garanzia legale e di buon funzionamento avente validità non inferiore a due anni a decorrere dalla data di consegna. L’intervento in garanzia, per la sostituzione e riparazione gratuita delle parti componenti il materiale in provvista (riconosciute difettose all’origine per difetti occulti, cioè di fabbricazione, di montaggio e di qualsiasi altra natura, non rilevanti all’atto del collaudo, ad esclusione di quanto causato da normale usura o uso improprio dei sistemi), dovrà essere effettuato a domicilio sul territorio nazionale, con partenza del personale specializzato con i necessari ricambi entro il quinto giorno lavorativo successivo a quello di chiamata. Nel caso in cui il personale specializzato dovesse necessitare di attrezzature specialistiche (utensili, carrello elevatore, autogrù, ecc.), in dotazione al

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Reparto utilizzatore, queste saranno rese disponibili dall’A.D. nel luogo d’intervento. Entro il periodo dei trenta giorni, che precedono la data di scadenza della garanzia, la Società dovrà effettuare, su tutto il materiale, un controllo mirato a verificare ed eventualmente ripristinare l’efficienza dei materiali in fornitura rilasciando un rapporto dettagliato del lavoro eseguito. Resta inteso che nel periodo di garanzia le manutenzioni ordinarie saranno effettuate da personale dell’A.D. seguendo le procedure descritte nel manuale di uso e manutenzione redatto dal costruttore. Le condizioni ed i termini della garanzia legale dovranno risultare nel manuale di “uso e manutenzione” o su altro apposito documento ad esso allegato.

g. ETICHETTE, SCRITTE E CONTRASSEGNI Su tutti i container, sulla tenda e sugli impianti e dotazioni dovranno essere riportate etichette con le scritte ed i contrassegni, in italiano, con caratteri inalterabili, previsti al riguardo dalla norma STANAG 4281: “NATO Standard Marking for Shipment and Storage”. In particolare dovranno essere indicati: - la denominazione del materiale; - il nome della Società costruttrice; - il numero del contratto e la data di repertorio; - il mese, l’anno di fabbricazione dell’unità stessa; - il peso totale e le dimensioni; - numero di serie progressivo di costruzione; - numero di riferimento (Part Number dell’impianto); - NATO Stock Number; - Caratteristiche di targa (Potenza installata in kVA, Potenza massima assorbita in kW,

tensione di alimentazione, qualora applicabili); - posizione (logo) del baricentro (sui container); - targhetta CSC/UIC (sui container); - piano di caricamento dei container dotazioni, accessori e ricambi a corredo. Il numero di serie dei container dovrà essere applicato a mezzo punzonatura a freddo, in posizione mediana sul montante d’angolo anteriore destro, con caratteri di dimensioni tali da consentire la facile lettura. Sempre per i container, uno schema di collegamento (elettrico ed idraulico) tra tutte le apparecchiature presenti all’interno deve essere riportato su opportune tavole plastificate da collocare in posizione facilmente accessibile e protetta.

h. MODALITÀ DI CONSEGNA Ciascuna rata del sistema in provvista dovrà essere consegnata, dopo l’esito favorevole del collaudo e secondo le modalità contrattuali previste, presso il 1° Reparto Genio A.M. di Villafranca (VR). La tenda dovrà essere consegnata su pallet pronta per l’eventuale trasporto all’interno di container ISO 1C. Tutti gli impianti e dotazioni dovranno essere consegnati in configurazione logistica di trasporto e condizionati per l’immagazzinamento a lungo termine.

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PARTE II: NORME DI COLLAUDO

GENERALITÀ

Le presenti "Norme di Collaudo" descrivono l'articolazione delle verifiche e delle prove che saranno condotte per il collaudo del materiale in fornitura. Esse avranno lo scopo di accertare la conformità del materiale alle prescrizioni riportate nelle Condizioni Tecniche (C.T.), di cui alla precedente parte I, a quanto riportato nel manuale di uso e manutenzione e a quanto dichiarato nella documentazione presentata al collaudo. Il collaudo sarà effettuato da una Commissione di Collaudo (C.d.C.), nominata dall’Ente Gestore del contratto, presso gli stabilimenti della Società assuntrice. In caso di indisponibilità di locali idonei, le prove potranno essere effettuate anche presso altro stabilimento/ente indicato dalla Società, previo benestare dell’Ente Appaltante. Per l’esecuzione dei controlli, delle prove e dei collaudi di cui al presente documento la Società sarà tenuta a mettere a disposizione, senza alcun onere per l’Ente Gestore, il personale ed i mezzi tecnici ritenuti necessari per la rapida ed agevole esecuzione del collaudo, nonché apparecchiature, strumenti, materiali e locali necessari per l’espletamento di tutte le operazioni derivanti dal collaudo stesso. Tutti i controlli dovranno essere attuati nel più rigoroso rispetto delle norme di sicurezza derivanti dalle leggi e dai regolamenti in vigore relativi alla conservazione, al trasporto, all’impiego e alla manipolazione del materiale in collaudo. Al fine di procedere agli accertamenti, la Società - dopo aver ricevuto l’ordine di inizio delle lavorazioni - è tenuta, nei termini indicati dalle Condizioni Amministrative, a comunicare all’Ente committente, la data di inizio delle stesse, la loro durata e l’ubicazione degli stabilimenti di produzione. Qualora ritenuto indispensabile, ad insindacabile giudizio della C.d.C., le prove appresso riportate potranno essere integrate per accertare la conformità del materiale alle prescrizioni.

CONTROLLI DURANTE IL PROCESSO PRODUTTIVO L’A.D. effettuerà in qualsiasi momento, presso gli stabilimenti di produzione della Società, sopralluoghi intesi a: - constatare l’andamento e la qualità delle lavorazioni secondo il piano di qualità prestabilito,

secondo quanto previsto dalla norma ISO 9001; - esaminare i processi di fabbricazione adottati; - controllare la qualità delle materie prime e dei componenti impiegati. La C.d.C. potrà prelevare, durante le fasi di lavorazione del materiale in fornitura - ove ritenuto opportuno e nei quantitativi strettamente indispensabili - campioni dei materiali da sottoporre a prove onde accertare le loro caratteristiche e qualità avvalendosi a tale scopo di Istituti qualificati. Eventuali osservazioni che dovessero emergere a seguito delle prove saranno comunicate alla Società a mezzo di raccomandata A.R. La Società dovrà eliminare tutti i difetti che le saranno notificati provvedendo alla sostituzione dei materiali non rispondenti, siano essi lavorati o ancora da lavorare.

COLLAUDO DELLA PRIMA RATA DELLA FORNITURA Il prodotto finito, presentato al collaudo secondo le prescrizioni di cui alle “Condizioni Amministrative”, sarà sottoposto alle prove e controlli di seguito riportati. La Società dovrà comunicare la data di approntamento a collaudo della rata in fornitura. Il verbale di collaudo dovrà contenere esplicita assicurazione sull’ottemperanza alla clausola

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relativa all’apposizione del codice a barre, senza il quale il collaudo dovrà essere sospeso. In considerazione del carattere non distruttivo di tali prove il materiale sottoposto al collaudo dovrà essere ripristinato nelle condizioni originarie e ricondizionato secondo quanto previsto per le modalità di consegna a cura e spese della Società. Le operazioni di collaudo consisteranno: § nella verifica delle certificazioni e documentazioni a corredo, di cui al successivo para a.; § nell’esecuzione di tutte le prove e verifiche tecniche descritte nel successivo paragrafo b..

a. VERIFICA DELLE CERTIFICAZIONI E DOCUMENTAZIONI A CORREDO

La C.d.C. effettuerà l’esame della completezza ed della validità delle certificazioni e delle documentazioni richieste nelle Condizioni Tecniche. Il manuale di uso e manutenzione e catalogo illustrato dovrà essere consegnato in bozza. La mancanza o l’incompletezza o la non rispondenza anche solo parziale dei documenti ivi elencati comporterà il rifiuto al collaudo della fornitura.

b. PROVE E VERIFICHE TECNICHE

(1) Generalità Sui tutti i materiali in fornitura saranno effettuate le seguenti prove di collaudo: (a.) Controlli visivi e verifica delle caratteristiche pondero-dimensionali; (b.) Prova di efficienza funzionale; (c.) Prove di efficacia; (d.) Valutazione della sicurezza per il personale operatore.

(2) Prove e controlli finali (a) Controlli visivi e verifica delle caratteristiche pondero-dimensionali

§ Campione Il materiale in fornitura.

§ Prescrizioni Vedasi parte I delle C.T., relazione tecnica di progetto e manuale di uso e manutenzione.

§ Modalità di prova Dovrà essere verificato che il materiale in fornitura corrisponda in quantità e qualità a quanto richiesto nelle Condizioni Tecniche e a quanto riportato nella relazione tecnica presentata al collaudo. Inoltre, dovranno essere verificate le caratteristiche pondero/dimensionali dei sistemi in fornitura.

§ Osservazioni e risultati I dati riscontrati saranno confrontati con quelli prescritti.

§ Criteri di conformità Positivi se i risultati sono conformi alle prescrizioni.

(b) Prova di efficienza funzionale § Campione

Il materiale in fornitura. § Prescrizioni

Vedasi parte I delle C.T., relazione tecnica di progetto e manuale di uso e manutenzione.

§ Modalità di prova Tutti i container (nella configurazione logistica di trasporto) verranno sottoposti alle seguenti prove di affaticamento:

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- n. 10 caricamenti e scaricamenti dal pianale (n. 5 con autocarro APS e n. 5 con pianale semplice utilizzando gli attuatori in dotazione);

- n. 10 caricamenti e scaricamenti dal pianale tramite carrello sollevatore a forche;

- n. 10 caricamenti e scaricamenti dal pianale dell’autocarro mediante gru;

- percorrenza di 50 km su strada asfaltata ordinaria e 5 km fuori strada.

Al termine del condizionamento meccanico, dovrà essere verificata la funzionalità completa dei container con relativi apparati con passaggio dalla configurazione logistica a quella operativa. Per la tenda verrà effettuata una prova finalizzata alla verifica della possibilità di stivare la stessa in container ISO 1C per il trasporto.

§ Osservazioni e risultati Non dovranno verificarsi danneggiamenti o allentamenti dei particolari dei container installati a bordo gli impianti dovranno risultare perfettamente funzionanti dopo il dispiegamento. La tenda dovrà risultare stivabile in container ISO 1C.

§ Criteri di conformità Positivi se i risultati sono conformi alle prescrizioni.

(c) Prova di efficacia § Campione

Il sistema in fornitura § Prescrizioni

Vedasi parte I delle C.T., relazione tecnica di progetto e manuale di uso e manutenzione.

§ Modalità di prova Tale prova, da effettuare dopo quella di efficienza funzionale, consisterà nella verifica dell’efficacia del sistema eseguendo una prova di montaggio dell’intero complesso, la verifica del corretto funzionamento di tutti gli impianti, dotazioni e accessori presenti e lo smontaggio con il successivo ricondizionamento e sistemazione del materiale pronto per la consegna.

§ Osservazioni e risultati Dovranno essere rilevati e verificati i valori previsti nelle Condizioni Tecniche. Tutti gli impianti dovranno garantire le prestazioni prescritte nelle Condizioni Tecniche.

§ Criteri di conformità Positivi se i risultati sono conformi alle prescrizioni.

(d) Valutazione della sicurezza per il personale operatore § Campione

Il materiale in fornitura. § Prescrizioni

Vedasi parte I delle C.T., relazione tecnica di progetto e manuale di uso e manutenzione.

§ Modalità di prova Nel corso della precedente prova di efficacia del sistema, dovranno essere effettuate le seguenti misure ed accertamenti: - ubicazione punti luce e grado di illuminamento;

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- condizioni microclimatiche interne con le attrezzature funzionanti; - agibilità di tutti i comandi, degli organi di controllo, degli impianti e

degli allestimenti; - assenza di fonti di pericolo compresi quelli di natura elettrica.

§ Osservazioni e risultati Dovranno essere rilevati e verificati i valori prescritti nelle C.T..

§ Criteri di conformità Positivi se i risultati sono conformi a quanto prescritto.

COLLAUDO DELLA SECONDA RATA DELLA FORNITURA La seconda rata in fornitura consiste nella manualistica definitiva approvata dalla DGAT. Nel corso del collaudo di tale rata verrà verificata la presenza, nella numerosità e tipologia prescritta, di tutta la manualistica definitiva comprensiva dell’atto di approvazione a cura del Direttore Generale degli Armamenti Terrestri.

VALUTAZIONE FINALE DEL COLLAUDO Qualora tutte le prove tecniche, le verifiche e i controlli delle certificazioni e documentazioni prodotte abbiano dato esito positivo, la Commissione dichiarerà ciascuna rata in fornitura accettata al collaudo. Se una o più prove, verifiche o controlli avranno dato esito negativo, la Commissione rifiuterà il materiale al collaudo. La Società assuntrice potrà ripresentare al collaudo la fornitura rifiutata secondo le norme e modalità precisate nelle Condizioni Amministrative. In caso di ulteriore rifiuto al collaudo la fornitura verrà definitivamente rifiutata e si procederà secondo quanto stabilito nelle Condizioni Amministrative.

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ALLEGATO A

Riferimenti Normativi

- UNI EN 13782 “Strutture temporanee, Tende e Sicurezza” - EN 818 “SHORT LINK CHAIN FOR LIFTING – SAFETY” - EN 1677-2 “COMPONENT FOR SLINGS – SAFETY”

Part. 2: Forged steel lifting hooks with latch, grade 8 - EN 1677-5 “COMPONENT FOR SLINGS – SAFETY”

Part. 5: Forged steel lifting hooks with latch, grade 4 - UNI EN 1991-1-1 EUROCODICE 1 Azioni sulle strutture

Parte 1-1: Azioni in generale - Pesi per unità di volume, pesi propri e sovraccarichi per gli edifici

- UNI EN 1991-1-3 EUROCODICE 1 Azioni sulle strutture Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve

- UNI EN 1991-1-4 EUROCODICE 1 Azioni sulle strutture Parte 1-4: Azioni in generale - Azioni del vento

- UNI EN 1993 EUROCODICE 3 Progettazione delle strutture di acciaio - UNI EN 1999 EUROCODICE 9 Progettazione delle strutture di alluminio - EN 10204:2004, Metallic products — Types of inspection documents - EN 12385-1 Steel wire ropes — Safety — Part 1: General requirements - EN 12385-2, Steel wire ropes — Safety — Part 2: Definitions, designation

and classification - EN 12385-3, Steel wire ropes — Safety — Part 3: Information for use and

maintenance - EN 12385-4, Steel wire ropes — Safety — Part 4: Stranded ropes for

general lifting applications - EN 12385-5, Steel wire ropes — Safety — Part 5: Stranded ropes for lifts - EN 12385-6, Steel wire ropes — Safety — Part 6: Stranded ropes for mine

shafts - EN 12385-7, Steel wire ropes — Safety — Part 7: Locked coil ropes for

mine shafts - EN 12385-8, Steel wire ropes — Safety — Part 8: Stranded hauling and

carrying-hauling ropes for cableway installations designed to carry persons - EN 12385-9, Steel wire ropes — Safety — Part 9: Locked coil carrying

ropes for cableway installations designed to carry persons - ISO 2602, Statistical interpretation of test results — Estimation of the

mean - Confidence interval - CNR-DT 202/2005 Istruzioni per interventi di consolidamento statico di strutture

metalliche mediante l’utilizzo di materiali compositi fibroriforzati

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Allegato C

Composizione minima del kit di montaggio e riparazione

MAZZA 2

SCALA 2

TRABATTELLO 1

AVVITATORE ELETTRICO 1

TRAPANO A PERCUSSIONE CON PUNTE 2

BATTIPALO ELETTRICO 1

TROUSSE ATTREZZI 1

SET CHIAVI 1

FORCHE 2

LEVACHIODI 1

KIT APPLICAZIONE RESINA 1

CARTUCCE DI RESINA 40

LIVELLA 1

ROTELLA METRCIA DA 50m 2

ROTELLA METRICA DA 10m 1

FUNE DI SOLLEVAMENTO ARCATE 2

FUNE TIRAGGIO TELI 4

TENDITORE A CRICCHETTO 10

STOCCHETTI IN LEGNO 100

KIT DI RIPARAZIONE 1