ministero della salute · 31/12/2014 4 01000501 ospedale san biagio domodossola 0-499 247 i ricorsi...

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Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Comitato Percorso Nascita nazionale ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE DALLACCORDO DEL 16 DICEMBRE 2010, Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”. MONITORAGGIO AL 31 DICEMBRE 2014 Novembre 2015

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Page 1: Ministero della Salute · 31/12/2014 4 01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO DEL 16 DICEMBRE 2010,

“Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità,

della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel

percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”.

MONITORAGGIO AL 31 DICEMBRE 2014

Novembre 2015

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Sommario

Introduzione ......................................................................................................................................... 3

REGIONE PIEMONTE ....................................................................................................................... 6

REGIONE VALLE D’AOSTA ......................................................................................................... 12

REGIONE LOMBARDIA ................................................................................................................. 16

P. A. BOLZANO ............................................................................................................................... 25

P.A. TRENTO .................................................................................................................................... 30

REGIONE VENETO ......................................................................................................................... 35

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA ........................................................................................... 42

REGIONE LIGURIA ......................................................................................................................... 47

REGIONE EMILIA ROMAGNA ..................................................................................................... 52

REGIONE TOSCANA ...................................................................................................................... 58

REGIONE UMBRIA ......................................................................................................................... 64

REGIONE MARCHE ........................................................................................................................ 69

REGIONE LAZIO ............................................................................................................................. 74

REGIONE ABRUZZO ...................................................................................................................... 80

REGIONE MOLISE .......................................................................................................................... 85

REGIONE CAMPANIA .................................................................................................................... 89

REGIONE PUGLIA .......................................................................................................................... 97

REGIONE BASILICATA ............................................................................................................... 104

REGIONE CALABRIA ................................................................................................................... 108

REGIONE SICILIANA ................................................................................................................... 113

REGIONE SARDEGNA ................................................................................................................. 121

Allegato 1: SPECIFICA DEI DATI DELLA FONTE CEDAP ANNI 2013 E 2014. ..................... 127

Allegato 2: CLASSIFICAZIONE DI ROBSON ............................................................................. 128

Allegato 3: CARTA DEI SERVIZI DEL PERCORSO NASCITA ................................................ 129

Allegato 4: FACSIMILE REPORT DI MONITORAGGIO: .......................................................... 132

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Introduzione

Il presente documento riporta il risultato del monitoraggio al 31 dicembre 2014 sull’attuazione, da

parte delle Regioni e Province Autonome, delle azioni previste nell’Accordo del 16 dicembre 2010,

sottoscritto in Conferenza Unificata Stato-Regioni e Stato-Citta' ed Autonomie Locali, per la

promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi

assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo.

Il monitoraggio è stato condotto dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base del report

debitamente compilato da ogni Regione e Provincia Autonoma in merito alle azioni realizzate al 31

dicembre 2014 (vedi facsimile report in allegato 4) e dei dati della fonte informativa Cedap, per gli

anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,

del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi specifica dati in allegato

1). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione o Provincia Autonoma.

Nello specifico il monitoraggio è stato articolato nei seguenti punti riferiti alle relative azioni

previste dal citato Accordo:

1) PUNTI NASCITA (PN): Le misure di politica sanitaria e di accreditamento prevedevano la

razionalizzazione/riduzione progressiva dei punti nascita con numero di parti inferiore a

1000/anno, prevedendo l'abbinamento per pari complessita' di attivita' delle UU.O.O.

ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche, riconducendo a due i

precedenti tre livelli assistenziali. Come primo step è stata prevista la chiusura dei PN con

un numero di parti inferiore ai 500/anno. Confrontando le dichiarazioni delle singole

Regioni e Province Autonome sulle azioni intraprese e i dati del flusso Cedap 2014 e 2013

sono state evidenziate alcune situazioni che richiedono chiarimenti o ulteriori interventi

2) GUARDIA ATTIVA H24: l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3) INCIDENZA TAGLI CESAREI; come raccomandato da un recente statement dell’OMS,

nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha

approvato di adottare la classificazione di Robson (vedi allegato 2) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

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E’ stato pertanto riportato, sulla base delle elaborazioni del Cedap 2013 per singole classi di

Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale nonchè la percentuale di cesarei

registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il confronto con il valore

nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale. Inoltre è stata

dettagliata, a livello di singolo PN, la percentuale di tagli cesarei evidenziando i valori

superiori alla media regionale e nazionale, per facilitare l’identificazione delle priorità su cui

lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di

miglioramento della pratica clinica.

4) STAM/STEN: l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010 prevede l’attivazione,

completamento e messa a regime del sistema di trasposto assistito materno (STAM) e

neonatale d'urgenza (STEN);

5) CARTA DEI SERVIZI: l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010 prevede di sviluppare,

nell'ambito delle Aziende sanitarie in cui e' attivo un punto nascita, una Carta dei servizi

specifica per il percorso nascita, in cui, in conformita' ai principi di qualita', sicurezza e

appropriatezza siano contenute indicazioni riguardanti almeno:

informazioni generali sulla operativita' dei servizi;

informazioni relative alle modalita' assistenziali dell'intero percorso nascita;

informazioni sulle modalita' per favorire l'umanizzazione del percorso nascita;

informazioni sulla rete sanitaria ospedaliera-territoriale e sociale per il rientro a

domicilio della madre e del neonato atta a favorire le dimissioni protette, il

sostegno dell'allattamento al seno ed il supporto psicologico.

Al riguardo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha sviluppato un documento di indirizzo

(vedi allegato 3).

6) INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE secondo l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-

2010 è necessario:

garantire la presa in carico, la continuita' assistenziale, l'umanizzazione della nascita

attraverso l'integrazione dei servizi tra territorio ed ospedale e la realizzazione di

reti dedicate al tema materno-infantile sulla base della programmazione regionale;

prevedere percorsi assistenziali differenziati favorendo la gestione delle gravidanze

fisiologiche presso i consultori;

assicurare l'utilizzo di una cartella gravidanza-parto-puerperio integrata territorio-

ospedale;

promuovere l'adozione di strumenti di collegamento e comunicazione tra le diverse

strutture ospedaliere e territoriali;

garantire la diffusione di corsi di accompagnamento alla nascita sul territorio in

collaborazione con i punti nascita;

favorire dimissioni protette delle puerpere e dei neonati promuovendo il ritorno al

territorio (consultorio familiare e pediatra di libera scelta).

7) IMPLEMENTAZIONE DELLE LINEE GUIDA

analisi del contesto assistenziale a livello regionale e locale e studio della variabilità

come indicatori di appropriatezza;

identificazione delle criticità e delle barriere al cambiamento a livello di singolo

punto nascita e sua interfaccia con il territorio;

promozione della continuità assistenziale e della integrazione con l'assistenza

territoriale;

promozione del ruolo dei vari professionisti nel percorso nascita, sia del ginecologo

che dell'ostetrica, anche tramite l’individuazione dei percorsi per l’assistenza alla

gravidanza a rischio e per quella fisiologica;

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sviluppo di percorsi clinico-assistenziali aziendali, sulla base delle linee di indirizzo

per la promozione dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso

nascita e per la riduzione del taglio cesareo;

8) ELABORAZIONE, DIFFUSIONE ED IMPLEMENTAZIONE DI RACCOMANDAZIONI

E STRUMENTI PER LA SICUREZZA DEL PN

aggiornamento, implementazione e diffusione della Raccomandazione del Ministero

della Salute per la prevenzione della mortalità materna;

definizione della Raccomandazione per la prevenzione della mortalità neonatale;

promozione dell’adesione a sistemi di monitoraggio di eventi sentinella/eventi

avversi/near miss e relativi audit.

9) PROCEDURE DI CONTROLLO DEL DOLORE NEL CORSO DEL TRAVAGLIO E DEL

PARTO

promozione di procedure assistenziali, farmacologiche e non per il controllo del

dolore in corso di travaglio-parto;

definizione di protocolli diagnostico terapeutici condivisi per la partoanalgesia,

dando assicurazione della erogabilità di tale prestazione con disponibilità/presenza di

anestesista sulla base dei volumi di attività del punto nascita.

10) FORMAZIONE DEGLI OPERATORI

rendere prioritari, nell’ambito delle attività di formazione continua ECM aziendale e

regionale, percorsi di formazione/aggiornamento di tutte le figure professionali

coinvolte nel percorso nascita, con modalità integrate, come previsto al punto 5)

relativo al programma di implementazione delle Linee Guida;

promuovere l’audit clinico quale strumento di valutazione della qualità dei servizi e

delle cure erogate;

attivare sistemi per la verifica ed adeguamento dei livelli formativi teorico-pratici

delle scuole di specializzazione in ginecologia ed ostetricia, nonché in

pediatria/neonatologia e del corso di laurea in ostetricia, in linea ed in coerenza con

gli standard assistenziali, in raccordo con il MIUR;

promuovere una effettiva integrazione della funzione universitaria di didattica con gli

ospedali di insegnamento;

promuovere il coinvolgimento delle società scientifiche nella formazione continua

dei professionisti sanitari;

prevedere attività formativa in tema di metodiche farmacologiche e non di controllo

del dolore, con carattere di multidisciplinarietà;

promuovere un percorso strutturato per l’inserimento dei professionisti nuovi assunti,

confacente alle caratteristiche dei livelli assistenziali garantiti.

Di seguito vengono riportati i documenti di analisi delle singole Regioni e Province Autonome già

trasmessi ai referenti del Comitato Percorso Nascita regionale.

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Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 6

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE PIEMONTE

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Piemonte in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 29 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 29, di cui due (nn. 13 e 16) sono stati chiusi nel corso del 2014. Altri 3 PN

sono stati chiusi prima del 2014. Nel 2014 non risultano parti nell’ “OSPEDALE SAN LORENZO”

di Carmagnola (Codice: 01000403), nell’ “OSPEDALE SS:ANTONIO E MARGHERITA

TORTONA” di Tortona (Codice: 01002603), nell’ “OSPEDALE SANTO SPIRITO BRA” di Bra

(Codice: 01012002), rilevati nel flusso Cedap 2013 e indicati nella Tabella 3 con i nn. 30,31 e 32.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Piemonte

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 01000300 Ospedale Maria Vittoria 1000+ 1.529

2 01000401 Ospedale Maggiore 500-999 752

3 01000402 Ospedale Santa Croce 1000+ 1.218 (continua)

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Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 7

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

4

01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal 27/8/2014 (data sentenza del Consiglio di Stato n. 00682).

5 01000502 Stabilimento Osp. Castelli Verbania 0-499 446

6 01000600 Istituto S.S. Trinità - Borgomanero 1000+ 1.007

7 01000700 Ospedale Martini 500-999 877

8 01000801 Presidio Osp. Cardinal G. Massaia 1000+ 1.546

9 01000901 Ospedale Sant'Andrea 500-999 606

10 01000902 Ospedale Ss. Pietro E Paolo

Borgosesia 0-499 498 In fase di valutazione.

11 01001700 Ospedale Civico Chivasso 1000+ 1.115

12 01001901 Presidio Osped. Riunito Sede di Cirie' 500-999 987

13 01002302 Ospedale Civile Di Cuorgne' 500-999 632 Chiuso nel 2014

14 01002601 Ospedale Santo Spirito Casale M. 0-499 431

15 01002604 Ospedale San Giacomo Novi 500-999 705

16 01002605 Ospedale Civile Acqui 0-499 131 Chiuso nel 2014

17 01003001 Ospedale Civile "E. Agnelli" 500-999 524

19 01003200 Ospedale Degli Infermi Ponderano 500-999 70 Struttura aperta dal 28/11/2014

20 01007901 Ospedale Degli Infermi Rivoli 1000+ 1.250

21 01007904 Ospedale Civile Di Susa 0-499 132 La del. n. 1-600 del 19.11.14 ha comportato una nuova riorganizzazione della rete ospedaliera per cui il PN è da ritenersi superato. In fase di valutazione.

18 01008500 Osp. degli Infermi Di Biella 500-999 776

22 01012001 Ospedale San Lazzaro - Alba 500-999 987

23 01012401 Ospedale Di Mondovi' Cn1 500-999 629

24 01012601 Osp. Maggiore Ss. Annunziata

Savigliano 1000+ 1.353

25 01090501 Osp. Maggiore Della Carita' 1000+ 1.907

26 01090600 Az. Ospedal. S. Croce e Carle 1000+ 1.862

27 01090701 Osp.Civile Ss. Antonio E Biagio 1000+ 1.363

28 01090800 Ospedale Mauriziano Umberto I –

Torino 1000+ 1.237

29 01090906 Osp. Ostetr. Ginecolog. Sant'Anna 1000+ 7.193 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 5 PN con un volume di parti annuo inferiore ai

500 parti, di cui due (nn. 10 e 21) sono in fase di valutazione. Si ricorda che è necessario specificare

se, per i rimanenti PN, la Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di

ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui

all’allegato 1b del citato Accordo.

Dal Cedap risulta, inoltre, che nel corso dell'anno 2014 la Regione Piemonte ha comunicato la

chiusura dell'Ospedale degli Infermi di Biella (cod. struttura 01008500), e che i reparti di tale

struttura sono stati trasferiti nel nuovo ospedale a gestione diretta Ospedale degli Infermi di

Ponderano (cod. 01003200). Nell'analisi dei PN per classi di parti, i parti avvenuti nell'ospedale del

Comune di Biella e quelli avvenuti nell'ospedale del Comune di Ponderano, sono stati ricondotti

all'unica struttura di Ponderano. Di questo, però, il report regionale non fa menzione.

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Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 8

Relativamente alla mancanza di parti da fonte CEDAP per l’anno 2014 nelle strutture “OSPEDALE

SAN LORENZO” di Carmagnola (Codice: 01000403), “OSPEDALE SS:ANTONIO E

MARGHERITA TORTONA” di Tortona (Codice: 01002603), “OSPEDALE SANTO SPIRITO

BRA” di Bra (Codice: 01012002), dato che le predette strutture risultano attive nel 2014, si chiede

di segnalare i provvedimenti presi, quali, ad es. la chiusura del punto nascita e/o il trasferimento dei

reparti.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 26 PN.

Pediatra/neonatologo Garantita in 24 PN.

Anestesista Garantita in tutti i PN.

Ostetrica Garantita in tutti i PN.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: La guardia attiva deve essere attivata in tutti i PN. Si ricorda che l’Accordo

Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica

come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

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Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 9

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Piemonte per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Piemonte anno 2013

n° parti

8.553 4.893 1.418 7.992 2.191 546 3.268 940 490 427 213 2.061 92 33.084

% parti

25,9% 14,8% 4,3% 24,2% 6,6% 1,7% 9,9% 2,8% 1,5% 1,3% 0,6% 6,2% 0,3%

% TC 10,2% 23,8% 100,0% 2,1% 6,5% 100,0% 81,6% 96,8% 94,5% 80,8% 64,3% 43,6%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Piemonte e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 01000300 Torino 1.401 4,8 17,4 100,0 2,7 5,8 100,0 74,3 97,4 90,0 71,4 37,5 33,8

2 01000401 Chieri 693 11,8 25,5 100,0 3,8 10,6 100,0 95,6 100,0 100,0 100,0 50,0 25,0

3 01000402

Moncalieri 1.280 6,6 16,3 100,0 0,0 1,8 100,0 60,2 93,8 94,4 63,6 87,5 28,6

4 01000501

Domodossola 226 32,4 52,4 100,0 4,3 18,2 100,0 90,9 66,7 100,0 50,0 25,0

5 01000502

Verbania 437 15,4 26,5 100,0 7,1 8,3 100,0 100,0 100,0 100,0 83,3 31,6

6 01000600

Borgomanero 1.048 8,9 24,6 100,0 1,1 7,9 100,0 83,5 100,0 92,9 72,7 100,0 40,4

7 01000700 Torino 976 9,5 32,7 100,0 0,7 6,3 100,0 89,9 100,0 100,0 80,0 100,0 33,3

8 01000801 Asti 1.547 9,6 28,1 100,0 3,8 18,8 100,0 93,2 100,0 95,7 96,0 85,7 43,3

9 01000901 Vercelli 611 13,4 32,9 100,0 1,9 11,1 100,0 82,0 92,9 100,0 100,0 50,0 42,9

(continua)

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Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 10

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

10 01000902

Borgosesia 548 17,5 50,9 100,0 1,5 9,1 100,0 85,5 91,7 100,0 100,0 92,3 35,7

11 01001700

Chivasso 1.099 8,7 22,7 100,0 3,7 1,0 100,0 86,9 96,2 90,0 100,0 80,0 34,8

12 01001901 Ciriè 1.014 5,6 20,5 100,0 1,7 5,3 100,0 78,6 96,2 100,0 100,0 20,0 20,0

13 01002302

Cuorgnè 663 15,2 33,8 100,0 1,8 12,5 100,0 100,0 94,4 100,0 100,0 50,0 27,8

14 01002601

Casale Monferrato 473 11,9 42,0 100,0 2,5 8,8 100,0 81,1 91,7 100,0 60,0 100,0 15,8

15 01002604

Novi Ligure 632 17,4 34,9 100,0 6,8 10,5 100,0 93,8 100,0 100,0 100,0 83,3 45,8

16 01002605

Acqui Terme 314 11,1 45,2 100,0 1,1 10,5 100,0 94,7 100,0 100,0 100,0 45,0

17 01003001

Pinerolo 586 16,4 39,3 100,0 1,5 10,0 100,0 66,7 100,0 100,0 50,0 25,0 33,3

18 01008500 Biella 838 8,5 40,0 100,0 1,5 7,9 100,0 80,2 96,7 92,9 61,5 100,0 40,9

20 01007901 Rivoli 1.344 11,0 28,4 100,0 0,9 5,2 100,0 72,1 97,3 91,7 66,7 66,7 35,8

21 01007904 Susa 187 16,4 50,0 100,0 0,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0

22 01012001 Alba 881 7,2 18,9 100,0 1,0 5,2 100,0 79,3 100,0 90,9 80,0 33,3 25,0

23 01012401

Mondovì 582 7,1 23,8 100,0 0,6 10,3 100,0 81,2 100,0 100,0 100,0 0,0 69,6

24 01012601

Savigliano 1.402 5,9 25,9 100,0 0,5 7,9 100,0 78,6 96,9 90,5 87,5 30,8 36,5

25 01090501 Novara 2.014 9,9 23,0 100,0 1,3 7,3 100,0 65,6 91,8 84,8 83,3 71,4 43,3

26 01090600 Cuneo 1.843 7,3 16,0 100,0 2,8 4,2 100,0 50,7 100,0 96,8 54,3 21,1 52,0

27 01090701

Alessandria 1.281 8,6 28,0 100,0 2,6 3,5 100,0 86,1 94,3 78,6 82,4 85,7 37,2

28 01090800 Torino 1.250 12,8 39,4 100,0 2,8 8,3 100,0 82,3 100,0 94,4 87,5 71,4 41,5

29 01090906 Torino 7.337 10,0 12,8 100,0 2,2 2,8 100,0 86,6 96,1 96,3 82,8 80,9 51,9

30 01000403

Carmagnola 274 11,9 20,0 100,0 2,8 5,9 100,0 91,9 100,0 100,0 0,0 100,0 42,9

31 01002603 Tortona 132 10,5 30,8 100,0 2,4 37,5 100,0 76,9 100,0 0,0 66,7

32 01012002 Bra 171 23,7 23,8 100,0 0,0 4,3 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0

% TC regionale 10,2 23,8 100 2,1 6,5 100 81,6 96,8 94,5 80,8 64,3 43,6

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 21.71%

superiore allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e

qualitativi dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per

quelli con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in molte classi un

valore superiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in arancione i

valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per facilitare

l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

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Regione Piemonte – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 11

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

PIEMONTE SI’ (2007) SI’ (2007) DGR n. 3-6466/2007.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare

utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

Parziale

DGR34-8769 del

12.05.2008

Garantita all’interno

della rete

complessiva dei PN

dell’area funzionale

sovrazonale. I PN

che offrono

partoanalgesia sono

distribuiti nel

territorio regionale

in modo da coprire

tutte le aree.

Da completare

e prevedere in tutti i PN

8: Formazione degli operatori Parziale

La certificazione da parte del

direttore sanitario nei singoli

PN sulla formazione degli

operatori di sala parto, deve

essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE VALLE D’AOSTA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Valle d’Aosta in

merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli

anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,

del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota

sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la

piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni”

come punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risulta, infatti, un PN come di seguito riportato

nella Tabella 1.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Valle d’Aosta

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 02000100 Ospedale Regionale Umberto Parini 1000+ 1.132 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

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Regione Valle d’Aosta – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 13

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita nell’unico punto nascita

Pediatra/neonatologo Garantita nell’unico punto nascita

Anestesista Garantita nell’unico punto nascita

Ostetrica Garantita nell’unico punto nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

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Regione Valle d’Aosta – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 14

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Valle d’Aosta per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati regione Valle d’Aosta anno 2013

n° parti

349 98 39 301 50 5 123 34 18 15 3 53 39 1.127

% parti

32,1% 9,0% 3,6% 27,7% 4,6% 0,5% 11,3% 3,1% 1,7% 1,4% 0,3% 4,9% 3,5%

% TC 11,7% 16,3% 100,0% 3,3% 6,0% 100,0% 63,4% 70,6% 50,0% 40,0% 33,3% 5,7%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità sono state evidenziate in rosso per le prime cinque classi di

Robson i valori superiori al dato nazionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo elaborato

dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informatico

sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Valle d’Aosta e confronto con il valore nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 02000100

Aosta 1.127 11,7 16,3 100,0 3,3 6,0 100,0 63,4 70,6 50,0 40,0 33,3 5,7

% TC regionale 11,7 16,3 100,0 3,3 6,0 100,0 63,4 70,6 50,0 40,0 33,3 5,7

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 21,4% inferiore

allo standard del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia criticità se

confrontato col dato nazionale, l’unico valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) è

relativo alla % dei cesarei per la classe III, facilita l’identificazione delle priorità su cui lavorare nel

singolo contesto assistenziale per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica

clinica.

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4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Valle d’Aosta Sì (2013) Sì (2013) DGR n. 262/2013

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

anche se non è stato

adottato uno

specifico atto

regionale

8: Formazione degli operatori SI

Prevedere l’adozione di

strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 16

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE LOMBARDIA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Lombardia in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 70 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 70, di cui tre (nn. 11, 27 e 30) sono stati chiusi nel corso del 2014. Altri 6 PN

(Osp. Caduti Bollate, Osp. Civile Gardone Val Trompia, S. Orsola Brescia, Casa di Cura La

Madonnina Milano, S. Antonio Abate Cantù e Istituto Cura Città di Pavia) sono stati chiusi prima

del 2014.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Lombardia

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 03000300 Ospedale F. Del Ponte - Varese 1000+ 3.091

2 03000400 Ospedale Di Circolo - Busto Arsizio 1000+ 1.418

3

03000600 Osp. S. Antonio Abate - Gallarate 1000+ 1.086 In corso valutazione progettualità potenziamento presidi limitrofi, di ASL diverse, per mantenere inalterata, nell’area, possibilità di parto sicuro alla chiusura del PN.

4 03000800 Osp. Generale Provinciale - Saronno 500-999 743 (continua)

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 17

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

5 03001000 Ospedale Galmarini - Tradate 500-999 726

6 03001200 Ospedale Carlo Ondoli - Angera 0-499 453

7 03002400 Ospedale Di Circolo S.L.Mandic-

Merate 500-999 873

8 03002900 Osp.Sacra Famiglia - F.B.F. - Erba 500-999 687

9 03003000 Ospedale Valduce 1000+ 1.265

10 03003100 Osp. Moriggia Pelascini - Gravedona 0-499 225 Ospedale privato accreditato.

In corso progetto per riorganizzazione.

11 03003400 Casa Di Cura G.B. Mangioni - Lecco 0-499 247 Chiuso nel 2014.

12 03004200 Ospedale Sondrio 500-999 592

13

03004400 Ospedale Di Chiavenna 0-499 292 Presidi ospedalieri in aree orograficamente disagiate con distanze >60’. Skills assicurate tramite circolazione dei professionisti con PN di II livello (Sondrio) della medesima AO. Guardia H24 anestesista, ginecologo. Presenza ogni parto pediatra. Standard organizzativi (trasfusione, esami laboratorio e RX) assicurati.

14 03005100 P.O. Citta' Di Sesto S. Giovanni 1000+ 1.081

15 03005600 Presidio Osped. V. Buzzi - Milano 1000+ 3.351

16 03005700 Ospedale M. Melloni - Milano 1000+ 2.473

17 03006600 Ospedale G.Salvini-Garbagnate

Mil.Se 500-999 574

18 03006700 Ospedale Maggiore Di Lodi 1000+ 1.396

19 03006800 Presidio Ospedaliero Di Desio 1000+ 1.571

20 03007000 Presidio Ospedaliero Di Carate 1000+ 1.808

21

03007100 Ospedale S. Maria Delle Stelle Melzo 0-499 435 DGR 07.10.14 n. X/2454 Riordino della rete PN della Regione Lombardia finalizzato al miglioramento del livello di sicurezza-ASL di Milano 2: ospedale “Uboldo” di Cernusco s/Naviglio dell’Azienda ospedaliera di Melegnano. E’ stata sospesa l’attività di sala parto nell’ospedale di Cernusco per potenziare quello di Melzo, il cui presidio è più distante da altri ospedali.

22 03007200 Ospedale Di Vizzolo Predabissi 500-999 678

23 03007300 Ospedale Di Circolo - Rho 1000+ 1.256

24 03007400 Ospedale Civile G. Fornaroli -

Magenta 1000+ 1.549

25 03007800 Presidio Ospedaliero Di Vimercate 1000+ 1.644

26 03007900 Ospedale Civico - Codogno 500-999 589 (continua)

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 18

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

27

03008500 Ospedale Uboldo - Cernusco S/Naviglio

500-999 551 Chiuso nel 2014. DGR 07.10.14 n. X/2454 Riordino della rete PN della Regione Lombardia finalizzato al miglioramento del livello di sicurezza-ASL di Milano 2: ospedale “Uboldo” di Cernusco s/Naviglio dell’Azienda ospedaliera di Melegnano. E’stata sospesa l’attività di sala parto nell’ospedale di Cernusco per potenziare quello di Melzo, il cui presidio è più distante da altri ospedali.

28 03012100 Casa Di Cura S. Pio X - Milano 500-999 699

29

03013100 Ospedale Di Treviglio e Caravaggio 1000+ 1.268 DGR 07.10.14 n. X/2451 Riordino della rete PN della Regione Lombardia finalizzato al miglioramento del livello di sicurezza.

30 03013200 Ospedale Civile - S. Giovanni Bianco 0-499 133 Chiuso nel 2014.

31 03013300 Ospedale Pesenti Fenaroli - Alzano L. 500-999 995

32 03013400 Ospedale F. M. Passi - Calcinate 0-499 357 Chiusura prevista nel 2015.

33 03014000 Ospedale Bolognini - Seriate 1000+ 1.560

34 03014800 Policlinico San Pietro - Ponte S. Pietr 500-999 756

35 03015401 Presidio Ospedaliero Di Chiari 500-999 843

36 03015600 Ospedale Di Desenzano 1000+ 1.078

37 03015700 Ospedale Civile La Memoria Di

Gavardo 500-999 520

38 03016300 Presidio Ospedaliero Di Iseo 500-999 582

39 03017600 Istituto Clinico S. Anna - Brescia 500-999 529

40 03017800 Ist.Clin. Citta' Di Brescia - Brescia 500-999 533

41 03018400 Ospedale Di Manerbio 500-999 857

42 03019300 Ospedale Civile - Vigevano 500-999 517

43 03019400 Ospedale Civile - Voghera 500-999 640

44 03019800 Istituto Clinico Beato Matteo 500-999 590

45 03020900 Ospedale Maggiore - Crema 500-999 860

46 03022701 Presidio Ospedaliero - Asola 500-999 656

47 03023900 Osp.Civile Destra Secchia-Pieve

Coriano 500-999 669

48 03027300 Presidio Ospedaliero Oglio Po-

Casalmaggi 0-499 437

49 03027401 Ospedale Valcamonica - Esine 500-999 819

50 03028101 Ospedale Civile Di Legnano 500-999 964

51 03028201 Osped.Circolo Causa Pia Luvini-

Cittiglio 500-999 575

52 03029500 Fondazione Poliambulanza - Brescia 1000+ 2.715

53 03036700 Ospedale S. Giuseppe - Milano 1000+ 1.127

54 03038100 Fond. Mb Per Il Bambino E La Sua

Mamma - 1000+ 2.642

55 03038200 Ospedale M. O. Antonio Locatelli-

Piario 0-499 497

56 03038300 Nuovo Ospedale Di Broni E Stradella 500-999 504

57 03090200 Ospedale S. Anna - Como 1000+ 1.919 (continua)

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 19

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

58 03090300 Ospedale Di Circolo A. Manzoni -

Lecco 1000+ 1.525

59

03090400 Ospedale Morelli - Sondalo 0-499 328 Presidi ospedalieri in aree orograficamente disagiate con distanze >60’. Skills assicurate tramite circolazione dei professionisti con PN di II livello (Sondrio) della medesima AO. Guardia H24 anestesista, ginecologo. Presenza ogni parto pediatra. Standard organizzativi (trasfusione, esami laboratorio e RX) assicurati.

60 03090500 Ospedale Papa Giovanni XXIII - Bg 1000+ 3.788

61 03090600 Pres.Ospedal.Spedali Civili Brescia 1000+ 3.506

62 03090700 Ospedale C. Poma - Mantova 1000+ 1.681

63

03090800 Istituti Ospitalieri - Cremona 1000+ 1.255 In corso valutazione progettualità potenziamento presidi limitrofi, di ASL diverse, per mantenere inalterata, nell’area, possibilità di parto sicuro alla chiusura del PN.

64 03091300 Ospedale Ca' Granda-Niguarda -

Milano 1000+ 1.966

65 03091400 Ospedale S. Paolo - Milano 1000+ 1.814

66 03091500 Ospedale S. Carlo Borromeo - Milano 1000+ 1.283

67 03091600 Ospedale L. Sacco - Milano 1000+ 1.190

68 03092400 Policlinico S. Matteo - Pavia 1000+ 1.890

69 03092500 Fondaz.Irccs Ca' Granda - Ospedale

Maggi 1000+ 6.065

70 03093500 Irccs S. Raffaele - Milano 1000+ 1.771 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 8 PN con un volume di parti annuo inferiore ai

500 parti, per tre dei quali (nn. 6, 48 e 55) non risulta siano state intraprese azioni. Si ricorda che è

necessario specificare se, anche per questi PN, la Regione ha applicato gli standard per la

riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia

intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 64 punti nascita

Pediatra/neonatologo Garantita in 59 punti nascita

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 20

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Lombardia per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Lombardia anno 2013

n° parti

25.974 11.055 4.733 22.736 5.622 1.252 6.303 2.202 1.058 1.614 400 4.402 246 87.597

% parti

29,7% 12,7% 5,4% 26,0% 6,4% 1,4% 7,2% 2,5% 1,2% 1,8% 0,5% 5,0% 0,3%

% TC 11,2% 26,6% 100,0% 2,6% 6,2% 100,0% 78,3% 96,0% 93,0% 84,2% 65,5% 39,9%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 21

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Lombardia e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 03000300 Varese 3.122 8,4 23,9 100,0 1,3 7,2 100,0 77,2 96,0 98,1 83,3 62,5 46,7

2 03000400

Busto Arsizio 1.422 5,7 16,8 100,0 0,7 3,0 100,0 64,5 97,5 90,5 84,6 0,0 22,0

3 03000600 Gallarate 1.115 9,5 29,1 100,0 2,3 6,6 100,0 77,8 100,0 92,9 40,0 80,0 33,3

4 03000800 Saronno 818 9,1 24,3 100,0 3,9 1,7 100,0 88,2 100,0 91,7 83,3 100,0 38,7

5 03001000 Tradate 751 7,9 20,4 100,0 0,4 1,6 100,0 28,6 93,8 100,0 80,0 100,0 21,7

6 03001200 Angera 493 5,6 21,2 100,0 2,3 5,3 100,0 71,4 100,0 100,0 50,0 100,0 23,5

7 03002400 Merate 936 19,5 32,6 100,0 2,1 6,6 100,0 95,2 82,4 86,7 100,0 66,7 42,9

8 03002900 Erba 774 4,9 19,7 100,0 1,8 7,1 100,0 55,6 100,0 100,0 61,5 100,0 21,1

9 03003000 Como 1.325 10,5 15,6 100,0 0,8 1,6 100,0 74,6 100,0 100,0 89,5 100,0 34,0

10 03003100

Gravedona ed Uniti 243 7,0 15,8 100,0 2,6 0,0 100,0 89,7 100,0 100,0 100,0 50,0 16,7

11 03003400 Lecco 418 14,2 14,6 100,0 7,6 2,5 100,0 87,8 92,3 100,0 100,0 50,0 16,7

12 03004200 Sondrio 628 12,9 27,0 100,0 2,1 1,6 100,0 81,0 100,0 100,0 40,0 100,0 54,2

13 03004400

Chiavenna 294 17,5 15,8 100,0 2,3 0,0 100,0 87,5 100,0 100,0 60,0 66,7 42,9

14 03005100

Sesto San Giovanni 967 8,4 29,5 100,0 1,0 8,9 100,0 72,9 95,0 91,7 75,0 54,5 30,4

15 03005600 Milano 3.394 9,8 24,4 100,0 2,2 5,2 100,0 64,7 96,0 100,0 87,7 27,8 42,2

16 03005700 Milano 2.687 1,3 24,3 100,0 0,9 0,0 100,0 75,0 95,5 87,5 95,0 100,0 57,5

17 03006600

Garbagnate Milanese 658 10,5 30,3 100,0 1,8 6,9 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 27,3

18 03006700 Lodi 1.382 11,0 25,6 100,0 2,7 9,7 100,0 73,8 86,7 78,6 93,3 92,9 30,2

19 03006800 Desio 1.639 14,8 34,5 100,0 2,2 9,3 100,0 82,8 97,7 80,0 76,9 63,6 31,9

20 03007000

Carate Brianza 1.923 5,8 15,2 100,0 0,7 2,1 100,0 66,7 97,9 100,0 84,6 83,3 13,5

21 03007100 Melzo 416 23,4 35,5 100,0 15,6 15,8 100,0 97,9 92,9 100,0 66,7 100,0 36,8

22 03007200

Vizzolo Predabissi 761 11,9 38,6 100,0 1,6 3,1 100,0 98,3 93,3 100,0 100,0 87,5 14,7

23 03007300 Rho 1.181 9,6 21,4 100,0 0,8 8,2 100,0 98,3 81,3 80,0 88,2 80,0 43,5

24 03007400 Magenta 1.614 3,2 15,1 100,0 1,8 2,3 100,0 69,5 100,0 100,0 77,8 88,9 20,0

(continua)

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 22

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

25 03007800

Vimercate 1.607 11,1 28,5 100,0 2,1 3,2 100,0 79,2 89,4 100,0 70,6 100,0 16,3

26 03007900

Codogno 630 23,0 47,4 100,0 4,0 14,3 100,0 89,1 76,5 33,3 100,0 100,0 20,0

27 03008500

Cernusco sul Naviglio 567 7,5 24,6 100,0 2,9 5,0 100,0 98,0 100,0 100,0 100,0 42,1

28 03012100 Milano 791 25,1 47,4 100,0 6,5 11,1 100,0 79,7 100,0 100,0 100,0 100,0 40,0

29 03013100

Treviglio 1.290 14,4 30,4 100,0 2,0 9,4 100,0 85,7 73,9 82,4 100,0 50,0 36,2

30 03013200

San Giovanni Bianco 162 7,1 27,8 100,0 0,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0

31 03013300

Alzano Lombardo 1.142 11,2 25,0 100,0 1,9 6,7 100,0 66,1 100,0 94,7 53,3 77,8 26,7

32 03013400

Calcinate 464 11,7 40,0 100,0 2,0 12,5 100,0 97,3 85,7 100,0 100,0 100,0 41,2

33 03014000 Seriate 1.685 7,6 17,8 100,0 3,4 8,2 100,0 67,2 94,6 88,1 82,1 50,0 30,3

34 03014800

Ponte San Pietro 835 9,6 20,9 100,0 1,2 3,5 100,0 75,5 100,0 90,0 76,9 25,0

35 03015401 Chiari 899 13,4 34,7 100,0 4,0 6,0 100,0 81,8 100,0 66,7 100,0 44,8

36 03015600

Desenzano del Garda 1.123 12,6 35,0 100,0 3,7 3,2 100,0 85,2 100,0 100,0 91,7 42,9

37 03015700

Gavardo 566 9,5 32,7 100,0 4,1 16,1 100,0 69,6 92,3 100,0 100,0 100,0 27,3

38 03016300 Iseo 616 15,8 45,6 100,0 5,6 19,5 100,0 94,8 80,0 100,0 100,0 50,0

39 03017600 Brescia 644 4,0 24,3 100,0 0,0 0,0 100,0 18,4 80,0 55,6 66,7 100,0 3,7

40 03017800 Brescia 611 27,2 38,5 100,0 6,7 7,9 100,0 97,1 100,0 100,0 100,0 100,0 38,5

41 03018400

Manerbio 907 11,5 23,7 100,0 1,4 8,6 100,0 76,5 100,0 87,5 63,6 66,7 33,3

42 03019300

Vigevano 501 10,4 47,1 100,0 0,7 33,3 100,0 92,9 100,0 100,0 33,3 28,6

43 03019400

Voghera 688 14,4 37,8 100,0 6,9 10,5 100,0 87,7 92,9 100,0 100,0 50,0 36,4

44 03019800

Vigevano 648 24,3 42,9 100,0 13,6 16,1 100,0 100,0 100,0 77,8 100,0 83,3 47,4

45 03020900 Crema 948 10,1 30,4 100,0 1,1 6,5 100,0 97,3 85,7 93,8 100,0 25,0 25,0

46 03022700 Asola 648 16,4 36,8 100,0 3,8 11,9 100,0 90,9 93,3 83,3 100,0 100,0 14,3

47 03023900

Pieve di Coriano 720 17,0 36,3 100,0 2,2 4,5 100,0 87,7 100,0 100,0 100,0 75,0 42,9

48 03027300

Casalmaggiore 446 22,7 36,5 100,0 2,5 10,9 100,0 87,5 100,0 100,0 100,0 50,0 31,6

49 03027401 Esine 852 8,3 26,5 100,0 3,9 6,9 100,0 64,9 92,9 100,0 100,0 66,7 11,4

(continua)

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 23

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

50 03028101

Legnano 990 13,5 20,4 100,0 2,7 4,3 100,0 83,3 95,7 90,0 100,0 100,0 26,7

51 03028201 Cittiglio 661 24,6 39,0 100,0 2,3 2,1 100,0 96,4 100,0 100,0 100,0 50,0 42,3

52 03029500 Brescia 2.703 8,6 20,2 100,0 2,3 4,3 100,0 78,3 94,1 94,7 91,9 50,0 27,5

53 03036700 Milano 919 10,6 25,9 100,0 2,5 6,5 100,0 87,7 100,0 100,0 100,0 71,4 23,8

54 03038100 Monza 2.801 9,6 25,8 100,0 2,0 4,3 100,0 9,6 91,9 82,6 53,3 26,7 38,8

55 03038200 Piario 523 10,2 34,2 100,0 3,0 3,8 100,0 94,7 100,0 100,0 100,0 66,7 26,7

56 03038300

Stradella 530 18,3 54,3 100,0 2,6 6,9 100,0 100,0 100,0 75,0 88,9 100,0 38,5

57 03090200

San Fermo della Battaglia 1.932 9,1 25,3 100,0 1,6 5,1 100,0 71,3 97,9 96,4 87,9 40,0 43,4

58 03090300 Lecco 1.453 3,5 20,6 100,0 0,7 5,0 100,0 55,9 97,0 90,0 72,7 0,0 36,7

59 03090400

Sondalo 326 20,7 19,0 100,0 4,4 0,0 100,0 62,5 100,0 100,0 100,0 27,8

60 03090500

Bergamo 3.690 7,8 17,2 100,0 2,2 5,1 100,0 76,7 94,6 90,2 80,0 83,3 39,2

61 03090600 Brescia 3.448 14,5 27,4 100,0 3,6 5,6 100,0 67,1 94,5 96,4 77,7 71,4 41,5

62 03090700

Mantova 1.675 14,5 31,3 100,0 3,8 8,0 100,0 90,6 95,0 91,9 94,7 66,7 60,9

63 03090800

Cremona 1.232 9,8 34,7 100,0 4,1 10,9 100,0 84,3 100,0 93,3 78,3 100,0 50,0

64 03091300 Milano 1.905 9,6 19,4 100,0 1,9 6,9 100,0 68,1 100,0 77,8 81,5 83,3 38,4

65 03091400 Milano 1.818 5,9 11,6 100,0 2,7 2,3 100,0 55,6 100,0 62,5 68,0 75,0 26,8

66 03091500 Milano 1.285 15,7 33,3 100,0 3,1 12,9 100,0 87,7 100,0 100,0 85,7 75,0 36,6

67 03091600 Milano 1.196 13,4 25,2 100,0 4,7 6,5 100,0 85,3 100,0 100,0 86,2 100,0 30,0

68 03092400 Pavia 1.741 16,4 34,3 100,0 4,7 15,4 100,0 87,3 98,2 97,1 94,5 90,9 58,9

69 03092500 Milano 6.119 22,8 33,5 100,0 4,0 6,8 100,0 94,4 96,3 97,6 94,5 91,7 55,7

% TC regionale 11,2 26,6 100,0 2,6 6,2 100,0 78,3 96,0 93,0 84,2 65,5 39,9

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 20,8%

superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo

standard del 25% fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia particolari

criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori

evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)

per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

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Regione Lombardia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 24

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

LOMBARDIA No Sistema: solo

province di SO, LC,

MB, ½ Mi

SI(1991) STAM: da singoli PN,

no delibera di Sistema.

STEN: V/17546

20.12.1991.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida NO Da attuare

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

8: Formazione degli operatori SI

C’è la certificazione da parte

del direttore sanitario, ma

non c’è un sistema di

valutazione delle abilità e

delle competenze degli

operatori. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 25

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

P. A. BOLZANO

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla P.A. di Bolzano in merito alle

azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e

2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).

Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Provincia Autonoma.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 7 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 7, di cui uno è stato chiuso nel corso del 2015 (n. 6).

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 nella P.A. Bolzano

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 04100100 Ospedale Centrale Di Bolzano 1000+ 1.690

2 04100200 Ospedale Aziendale Di Merano 1000+ 1.311

3 04100400 Ospedale Aziendale Di Bressanone 500-999 767

4 04100500 Ospedale Aziendale Di Brunico 500-999 660

5 04100600 Ospedale Di Base Di Vipiteno 0-499 489 Attuazione del programma

aziendale “parto nascita sicuro” sulla formazione degli operatori.

(continua)

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P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 26

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

6

04100700 Ospedale Di Base Di San Candido 0-499 265 Attuazione del programma aziendale “parto nascita sicuro” sulla formazione degli operatori Il PN di S. Candido è stato chiuso con del. della Giunta Prov.le n. 327 del 17.03.15.

7 04101100 Ospedale Di Base Di Silandro 0-499 412 Attuazione del programma

aziendale “parto nascita sicuro” sulla formazione degli operatori.

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Ci sono 3 PN (nn. 5, 6 e 7) che hanno un numero di parti inferiori ai 500/anno,

su cui sono state intraprese azioni per un adeguamento strutturale e tecnologico.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 3 punti nascita

Pediatra/neonatologo Garantita in 2 punti nascita

Anestesista Garantita in 4 punti nascita

Ostetrica Garantita in 4 punti nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

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P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 27

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 nella P.A. Bolzano per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati P.A. Bolzano anno 2013

n° parti

1.610 534 55 1.630 325 48 535 167 87 94 46 265 5 5.401

% parti

29,8% 9,9% 1,0% 30,2% 6,0% 0,9% 9,9% 3,1% 1,6% 1,7% 0,9% 4,9% 0,1%

% TC 11,9% 32,2% 100,0% 2,4% 8,3% 100,0% 56,4% 97,6% 94,3% 85,1% 69,6% 37,4%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della P.A. Bolzano e confronto con il valore della P.A. e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 04100100 Bolzano 1.659 7,6 32,9 100,0 2,8 8,2 100,0 52,6 96,4 97,1 87,0 54,5 45,6

2 04100200 Merano 1.311 12,7 31,5 100,0 2,7 3,9 100,0 58,5 100,0 100,0 94,1 100,0 27,5

3 04100400

Bressanone 758 16,7 38,7 100,0 1,8 9,3 100,0 46,7 100,0 93,3 37,5 84,6 37,9

4 04100500 Brunico 605 11,1 32,9 100,0 3,6 9,5 100,0 69,2 100,0 88,9 83,3 100,0 24,2

5 04100600

Vipiteno 414 14,1 25,0 100,0 1,7 20,0 100,0 47,7 93,3 33,3 100,0 75,0 40,0

6 04100700

San Candido 257 13,2 40,0 100,0 1,1 15,4 100,0 80,0 88,9 100,0 100,0 66,7 16,7

(continua)

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P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 28

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

7 04101100

Silandro 397 13,7 21,7 100,0 0,8 0,0 100,0 55,2 100,0 100,0 100,0 16,7 18,2

% TC regionale 11,9 32,2 100,0 2,4 8,3 100,0 56,4 97,6 94,3 85,1 69,6 37,4

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 19,5%

superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia particolari

criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori

evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)

per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

P.A. Bolzano Sì (1992) Sì (1992) Delibera Giunta

Prov.le 3588/92

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita

NO

Adozione prevista

per il 2016

Si allega il documento di

ausilio per la redazione della

carta dei servizi prodotto dal

CPNn (All.3)

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica NO

In programmazione Da attuare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

(continua)

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P.A. Bolzano – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 29

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

in tutti i PN anche

se non è stato

adottato uno

specifico atto

regionale

8: Formazione degli operatori

SI

anche se non è stato

adottato uno

specifico atto

regionale

C’è la certificazione da parte

del direttore sanitario, ma

non c’è un sistema di

valutazione delle abilità e

delle competenze degli

operatori. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

Page 30: Ministero della Salute · 31/12/2014 4 01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal

P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 30

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

P.A. TRENTO

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Provincia Autonoma di

Trento in merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap

per gli anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi

allegato 1 - excel e nota sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento

ancora da realizzare per la piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite

specifiche “segnalazioni” come punto di attenzione per la Provincia Autonoma.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 6 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 6.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 nella P.A. Trento

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

1 04200101 Presidio Ospedaliero S. Chiara 1000+ 2.322

2

04200500 Presidio Ospedaliero Di Cles 0-499 430 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).

3

04200700 Presidio Ospedaliero Di Tione 0-499 137 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).

4

04201000 Presidio Ospedaliero Di Arco 0-499 383 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).

(continua)

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P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 31

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

5

04201400 Presidio Ospedaliero Di Cavalese 0-499 258 La P.A. sta valutando riorganizzazione rete materno-infantile e PN, anche alla luce dell’introduzione in Trentino del percorso nascita per la gravidanza fisiologica (DGP 545/15).

6 04200601 Presidio Ospedaliero S. Maria Del

Carmine 500-999 967

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Ci sono 4 PN (nn. 2, 3, 4 e 5), che hanno un numero di parti inferiori ai 500

l’anno per i quali è stata indicato nel report la valutazione della riorganizzazione della rete materno-

infantile, anche alla luce della DGP 545/15. Si ricorda che per i PN volumi di attività inferiori a 500

parti/anno è applicare gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità

operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b

dell’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 2 punti nascita. (*)

Pediatra/neonatologo Garantita in 2 punti nascita. (*)

Anestesista Garantita in 2 punti nascita. (*)

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

(*) Nei restanti 4 PN di rete è stata attivata una modalità organizzativa per assicurare la

presenza in servizio attivo del medico ostetrico e del medico anestesista per l’assistenza al

parto, e all’accertata stabilizzazione delle condizioni della madre e del neonato, come da

direttiva aziendale del Direttore Generale dell’Azienda in data 26.09.2014.

SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che

l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,

identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

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P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 32

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 nella P.A. Trento per Classi di Robson

e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati P.A. Trento anno 2013

n° parti

1.304 499 113 1.427 279 22 450 125 71 89 18 200 0 4.597

% parti

28,4% 10,9% 2,5% 31,0% 6,1% 0,5% 9,8% 2,7% 1,5% 1,9% 0,4% 4,4% 0,0% 100%

% TC 10,7% 27,9% 100,0% 1,5% 6,1% 100,0% 76,7% 98,4% 97,2% 86,5% 61,1% 39,0% 0,0% 25,1%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

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P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 33

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della P.A. Trento e confronto con il valore regionale e nazionale

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 04200101 Trento 2.172 11,4 27,0 100,0 1,6 5,0 100,0 73,6 96,8 95,1 89,6 75,0 51,2

2 04200500 Cles 480 5,6 26,5 100,0 0,7 0,0 100,0 76,9 100,0 100,0 100,0 33,3 21,4

3 04200601

Rovereto 1.025 9,0 24,0 100,0 1,5 7,7 100,0 66,3 100,0 100,0 72,2 33,3 19,6

4 04200700

Tione di Trento 178 14,3 43,8 100,0 1,4 8,3 100,0 88,9 100,0 0,0

5 04201000 Arco 479 15,6 33,3 100,0 0,7 13,5 100,0 97,7 100,0 100,0 100,0 14,3

6 04201400

Cavalese 263 9,5 29,7 100,0 3,6 0,0 96,2 100,0 100,0 28,6

% TC regionale 10,7 27,9 100,0 1,5 6,1 100,0 76,7 98,4 97,2 86,5 61,1 39,0

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 18,35%

superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson non evidenzia particolari

criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori

evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)

per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

P.A. TRENTO SI SI Non riportato atto

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P.A. Trento – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 34

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO

Si allega il documento di

ausilio per la redazione della

carta dei servizi prodotto dal

CPNn (All.3)

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

Art. 48 bis

L.P.16/2010

8: Formazione degli operatori SI

Prevedere l’adozione di

strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 35

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE VENETO

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Veneto in merito alle

azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e

2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).

Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN non corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Infatti dal report regionale risultano 39 PN (35

pubblici e 4 privati accreditati) mentre dal Cedap 2014 risultano 38 PN (34 pubblici e 4 privati

accreditati) come di seguito numerati, nella Tabella 1, da 1 a 38. Altri 2 PN (Noventa Vicentina e

Isola della Scala) sono stati chiusi nel 2011. Un altro PN (Villa Salus a Venezia) è stato chiuso nel

corso del 2014. Il PN mancante risulta essere Piove di Sacco (codice 05021605) che la Regione

dichiara come struttura in dipartimento con l’Azienda Ospedaliera di Padova.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Veneto

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 05001700 OSPEDALE CLASSIFICATO SACRO CUORE - Negrar

500-999 919

2 05002200 CASA DI CURA PRIVATA POLISP. DOTT. PEDER - Peschiera del Garda

500-999 846

3 05009800 OSP.CLASS.VILLASALUS Venezia 0-499 14 Struttura privata accreditata il cui punto nascita è stato chiuso nel corso del 2014.

(continua)

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Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 36

ID CODICE PUNTO NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

4 05012300 CASA DI CURA ABANO TERME- Abano Terme

500-999 949

5 05020101 OSPEDALE S. MARTINO Belluno 500-999 591

6 05020104 OSPEDALE DI PIEVE DI CADORE 0-499 100

Appartenente all’Azienda ULSS 1 di Belluno, individuazione di una USD in dipartimento con l’Ospedale di Belluno (ex DGR 2122/2013 “modifica delle schede di dotazione ospedaliera”) – struttura prevista come specificità del territorio montano (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)

7 05020201 OSPEDALE SANTA MARIA DEL PRATO Feltre

500-999 804

8 05020301 OSPEDALE BASSANO DEL GRAPPA 1000+ 1.215

9 05020302 OSPEDALE DI ASIAGO 0-499 98

Appartenente all’Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa (VI), individuazione di una USD in dipartimento con l’Ospedale di Bassano (ex DGR 2122/2013 “modifica delle schede di dotazione ospedaliera”) – struttura prevista come specificità del territorio montano (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)

10 05020403 OSPEDALE ALTO VICENTINO Santorso 1000+ 1.614

11 05020501 OSPEDALE DI ARZIGNANO 500-999 687

12 05020504 OSPEDALE DI VALDAGNO 500-999 553

13 05020601 PRES. OSPED. VICENZA 1000+ 2.664

14 05020701 PRESIDIO OSPEDALIERO DI CONEGLIANO

1000+ 1.027

15 05020702 PRESIDIO OSPEDALIERO DI VITTORIO VENETO

500-999 674

16 05020801 OSPEDALE DI CASTELFRANCO VENETO

500-999 943

17 05020802 OSPEDALE DI MONTEBELLUNA 1000+ 1.292

18 05020901 OSPEDALE CA' FONCELLO Treviso 1000+ 2.254

19 05020902 OSPEDALE DI ODERZO 1000+ 1.197

20 05021001 PRESIDIO OSPEDALIERO DI PORTOGRUARO

0-499 406

Struttura ospedaliera appartenente all’azienda ulss 10 Veneto Orientale struttura complessa in dipartimento con l’ospedale di S. Donà di Piave

21 05021002 PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN DONA` DI PIAVE

500-999 595

22 05021201 OSPEDALE CIVILE VENEZIA 0-499 392

Ospedale di rete appartenente all’Azienda ULSS 12 Veneziana, struttura prevista come specificità del territorio lagunare (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)

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Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 37

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

23 05021204 OSPEDALE DELL'ANGELO Venezia 1000+ 1.836

24 05021301 OSPEDALE CIVILE DI DOLO 500-999 713

25 05021302 OSPEDALE CIVILE DI MIRANO 1000+ 1.080

26 05021400 AZIENDA U.L.S.S. N° 14 Chioggia 500-999 904

Ospedale di rete, struttura prevista come specificità del territorio lagunare (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)

27 05021501 PRESIDIO OSPEDALIERO DI CAMPOSAMPIERO

1000+ 1.528

28 05021502 PRESIDIO OSPEDALIERO DI CITTADELLA

1000+ 1.188

29 05021702 SEDE MONSELICE 500-999 846

30 05021801 P.O. di Rovigo 500-999 642

31 05021802 P.O. di Trecenta 0-499 347

Appartenente all’Azienda ULSS 18 di Rovigo, individuazione di una USD in dipartimento con l’Ospedale di Rovigo (ex DGR 2122/2013 “modifica delle schede di dotazione ospedaliera”) – struttura prevista come specificità del territorio polesano, ovvero a bassa densità abitativa (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)

32 05021900 OSPEDALE CIVILE DI ADRIA 0-499 402

Ospedale di rete, struttura prevista come specificità del territorio polesano, ovvero a bassa densità abitativa (ex Legge 23/2012 “Piano Socio Sanitario Regionale”)

33 05022005 POLO OSP. DELL'EST VERONESE San Bonifacio

1000+ 1.719

34 05022101 OSPEDALE PER ACUTI Legnago 500-999 964

35 05022201 Ospedale Civile Orlandi Bussolengo 500-999 833

36 05090100 AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 1000+ 3.362

37 05091201 OSPEDALE CIVILE MAGGIORE Verona 1000+ 1.808

38 05091202 OSPEDALE POLICLINICO Verona 1000+ 1.512 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Come segnalato dal competente Ufficio di Statistica del Ministero, per quanto

riguarda il presidio “OSP. IMMACOL. CONCEZ. DI PIOVE DI SACCO” l’analisi dei parti

sembra confermare che i parti che hanno avuto luogo in questo punto nascita nel 2014 siano stati

trasmessi dalla Regione Veneto, nel flusso CeDAP, anziché con il codice struttura corretto attribuito

dalla Regione a tale ospedale (codice struttura: 05021605), con il codice struttura 05021400

corrispondente all’ospedale a gestione diretta dell’ASL “AZIENDA U.L.S.S. N° 14”).

Infatti sull’ospedale della ASL 114 risulta dalla Fonte CedAP un numero di parti (904 parti)

corrispondente al volume di parti che la Scheda di dimissione ospedaliera dell’anno 2014 rileva

complessivamente per le due strutture. La non corretta compilazione dei dati CeDAP 2014 risulta

peraltro non chiara, in quanto l’Ospedale di Piove di Sacco afferisce alla ASL 116 e non alla ASL

114.

Page 38: Ministero della Salute · 31/12/2014 4 01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal

Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 38

Si ricorda che per i PN volumi di attività inferiori a 500 parti/anno è necessario specificare se la

Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità

operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del

citato Accordo.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita ma in 2 punti nascita tramite

pronta disponibilità notturna

Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita ma in 6 punti nascita tramite

pronta disponibilità notturna Anestesista Garantita in tutti i punti nascita

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Page 39: Ministero della Salute · 31/12/2014 4 01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal

Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 39

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Veneto per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati regione Veneto anno 2013

n° parti

10.072 6.526 860 10.346 3.105 424 4.348 975 581 661 168 1.940 824 40.830

% parti

25,2 16,3 2,1 25,9 7,8 1,1 10,9 2,4 1,5 1,7 0,4 4,8 2,0%

% TC 11,1 25,9 100,0 2,1 6,2 100,0 77,1 96,7 93,8 83,2 66,7 44,0

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della

Regione Veneto e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 05001700 Negrar 917 22,4 29,9 100,0 5,3 5,3 100,0 78,0 100,0 100,0 100,0 100,0 28,6

2 05002200

Peschiera del Garda 901 12,6 26,9 100,0 3,0 6,9 100,0 89,9 94,1 100,0 100,0 100,0 38,2

3 05009800 Venezia 438 6,2 41,3 100,0 0,8 4,5 100,0 75,6 100,0 100,0 100,0 22,2 28,6

4 05012300

Abano Terme 905 8,4 26,9 100,0 1,9 4,3 100,0 83,3 96,0 100,0 100,0 100,0 36,4

5 05020101 Belluno 606 6,2 22,5 100,0 2,0 0,0 100,0 78,7 100,0 84,6 81,8 0,0 41,0

6 05020104

Pieve di Cadore 109 41,0 36,4 100,0 4,0 14,3 100,0 91,7 100,0 100,0 75,0

7 05020201 Feltre 884 8,7 25,6 100,0 0,9 7,5 100,0 62,5 94,7 100,0 71,4 50,0 25,0

8 05020301

Bassano del Grappa 1.270 10,0 29,9 100,0 3,0 11,1 100,0 77,0 100,0 90,0 86,7 33,3 44,4

9 05020302 Asiago 131 0,0 26,3 100,0 0,0 0,0 100,0 57,1 100,0 100,0 22,2

10 05020403 Santorso 1.689 10,7 24,4 100,0 2,2 3,8 100,0 68,8 97,7 93,8 63,0 50,0 57,1

11 05020501

Arzignano 667 16,9 44,7 100,0 6,0 16,7 100,0 86,8 93,8 100,0 75,0 100,0 57,5

12 05020504

Valdagno 607 21,7 38,9 100,0 1,9 10,3 100,0 98,5 100,0 100,0 100,0 75,0 27,3

(continua)

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Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 40

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

13 05020601 Vicenza 2.535 6,3 17,6 100,0 1,3 2,6 100,0 79,6 98,4 96,4 77,6 46,2 44,3

14 05020701

Conegliano 1.001 8,2 25,3 100,0 2,1 4,8 100,0 79,8 97,4 87,5 94,4 50,0 50,0

15 05020702

Vittorio Veneto 711 14,6 27,4 100,0 3,1 12,2 100,0 70,1 100,0 100,0 100,0 100,0 14,3

16 05020801

Castelfranco Veneto 975 8,6 20,5 100,0 2,3 6,9 100,0 51,6 100,0 88,9 55,6 0,0 13,3

17 05020802

Montebelluna 1.348 5,7 17,0 100,0 0,8 4,4 100,0 34,3 96,2 100,0 81,3 80,0 31,6

18 05020901 Treviso 2.385 6,4 20,2 100,0 2,2 7,2 100,0 58,9 96,9 92,3 71,4 85,7 44,6

19 05020902 Oderzo 1.247 9,6 28,5 100,0 2,1 13,4 100,0 70,5 100,0 88,9 75,0 66,7 26,1

20 05021001

Portogruaro 455 12,0 36,6 100,0 6,6 5,1 100,0 83,0 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0

21 05021002

San Donà di Piave 626 14,8 31,3 100,0 1,2 8,0 100,0 76,2 100,0 100,0 88,9 80,0 16,3

22 05021201 Venezia 406 10,6 41,8 100,0 1,0 11,1 100,0 88,9 100,0 100,0 80,0 100,0 36,8

23 05021204 Venezia 1.567 10,6 18,2 100,0 1,2 4,3 100,0 73,0 100,0 88,2 71,9 57,1 35,3

24 05021301 Dolo 735 19,9 34,7 100,0 2,3 10,4 100,0 83,0 100,0 86,7 100,0 66,7 70,4

25 05021302 Mirano 1.173 18,6 38,9 100,0 3,0 6,9 100,0 85,2 100,0 100,0 92,3 0,0 47,4

26 05021400 Chioggia 901 17,0 41,4 100,0 4,2 7,6 100,0 93,7 89,5 100,0 75,0 100,0 54,3

27 05021501

Camposampiero 1.582 10,6 19,7 100,0 2,1 2,6 100,0 66,7 91,4 93,8 90,0 100,0 49,4

28 05021502

Cittadella 1.160 12,2 18,4 100,0 1,8 6,8 100,0 93,5 95,0 90,0 100,0 40,0 32,8

29 05021702

Monselice 971 10,1 35,8 100,0 2,6 7,1 100,0 82,9 100,0 92,9 100,0 40,0

30 05021801 Rovigo 736 10,0 30,8 100,0 1,1 1,8 100,0 92,1 100,0 100,0 88,9 66,7 54,5

31 05021802 Trecenta 377 17,8 48,1 100,0 6,0 11,8 100,0

100,0 100,0 100,0 33,3 57,1

32 05021900 Adria 441 21,0 35,5 100,0 3,6 6,3 98,1 100,0 100,0 100,0 88,9 31,8

33 05022005

San Bonifacio 1.788 6,9 18,5 100,0 0,4 4,8 100,0 61,1 95,7 90,9 90,9 75,0 25,0

34 05022101 Legnago 992 14,9 38,0 100,0 2,1 9,3 100,0 96,6 100,0 100,0 100,0 80,0 56,1

35 05022201

Bussolengo 963 2,9 12,9 100,0 0,0 3,5 100,0 57,8 100,0 100,0 25,0 50,0 28,9

36 05090100 Padova 3.508 12,3 30,0 100,0 3,4 9,6 100,0 78,7 94,5 94,5 86,8 88,9 51,0

37 05091201 Verona 1.548 8,8 22,9 100,0 0,8 1,0 100,0 80,4 96,3 90,9 100,0 50,0 44,0

38 05091202 Verona 1.575 12,4 17,3 100,0 1,2 4,4 100,0 84,9 84,0 81,1 82,0 40,0 50,7

% TC regionale 11,1 25,9 100,0 2,1 6,2 100,0 77,1 96,7 93,8 83,2 66,7 44,0

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

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Regione Veneto – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 41

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 18,8%

superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

per i PN con più di 1000 parti/anno. La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di

Robson non evidenzia particolari criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello

di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in

arancione (superiori alla media regionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui

lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della

pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni

del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno)

assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono

presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la

madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Veneto Sì (2013) Sì (2013)

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica

In fase di definizione e

accessibile da qualsiasi

punto della rete

ospedale/territorio

Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

8: Formazione degli operatori

SI

La Regione non ha

specificato se esiste una

certificazione, da parte del

direttore sanitario nei singoli

PN, sulla formazione degli

operatori di sala parto (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 42

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Friuli Venezia Giulia

in merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli

anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,

del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota

sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la

piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni”

come punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 11 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 11, di cui uno (n. 5) chiuso nel corso del 2014.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Friuli Venezia Giulia

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 06000601 Ospedale Civile Di Latisana 0-499 406

Nelle indicazioni metodologiche riferite a DGR 2305/13 in riferimento ai PN si dà indicazione alle aziende di provvedere alla “Attuazione di tutti i provvedimenti ritenuti necessari, qualora i livelli di sicurezza previsti dai provvedimenti nazionali e regionali non possano essere garantiti”.

2 06000700 Ospedale Civile Di Palmanova 500-999 758

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Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 43

(continua)

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

3 06000800 Ospedale 'Sant`Antonio' 1000+ 1.041

4 06000900 O.C. S. Antonio Abate 500-999 518

5 06001400 Ospedale Di Gorizia 0-499 135 Chiuso nel 2014

6 06001600 Ospedale Di Monfalcone 500-999 616

7 06004000 Casa Di Cura Privata 'S.Giorgio' Spa 500-999 757

8 06090100 I.R.C.C.S. Burlo Garofolo 1000+ 1.613

9 06091201 Azienda Osp. S.M.A. Sede Di

Pordenone 500-999 958

10 06091203 Azienda Osp. S.M.A. Sede Di S. Vito 500-999 776

11 06091601 Azienda Osp.-Un. - Sede Di Udine 1000+ 1.526 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: C’è un solo PN (n. 1), che ha un numero di parti inferiori ai 500/anno, nel

quale è stata intrapresa un’azione per un adeguamento strutturale e tecnologico.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita

Pediatra/neonatologo Garantita in 7 punti nascita, negli altri 3 pediatra in pronta

disponibilità Anestesista Garantita in tutti i punti nascita

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

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Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 44

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Friuli Venezia Giulia per

Classi di Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Friuli Venezia Giulia anno 2013

n° parti

2.522 1.009 119 2.517 464 78 765 258 139 163 44 487 729 9.294

% parti

29,4% 11,8% 1,4% 29,4% 5,4% 0,9% 8,9% 3,0% 1,6% 1,9% 0,5% 5,7% 7,8%

% TC 7,2% 25,6% 100,0% 1,5% 9,5% 100,0% 71,6% 93,0% 87,1% 58,9% 79,5% 42,9%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Friuli Venezia Giulia e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 06000601

Latisana

445 9,6 23,9 100,0 1,8 8,6 100,0 78,1 100,0 100,0 0,0 100,0 37,0

2 06000700

Palmanova

809 5,2 14,8 100,0 0,8 9,4 100,0 52,2 93,3 88,9 81,8 66,7 22,5

3 06000800

San Daniele

del Friuli

996 4,3 16,8 100,0 0,7 2,1 100,0 61,5 77,8 56,3 87,5 100,0 37,5

4 06000900

Tolmezzo

521 2,8 22,9 100,0 0,0 11,1 100,0 61,3 84,6 85,7 100,0 100,0 52,2

5 06001400

Gorizia 275 9,7 26,5 100,0 4,8 13,0 100,0 75,0 100,0 100,0 100,0 100,0 43,8

6 06001600

Monfalcone

466 4,2 31,3 100,0 1,4 12,9 100,0 83,3 85,7 88,9 100,0 100,0 52,6

7 06004000

Pordenone

743 6,7 22,9 100,0 0,4 10,0 100,0 77,3 100,0 100,0 85,7 100,0 33,3

(continua)

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Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 45

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

8 06090100

Trieste 1.600 8,2 26,9 100,0 0,7 9,8 100,0 50,8 98,0 81,8 65,9 50,0 47,6

9 06091201

Pordenone

1.041 10,1 36,8 100,0 2,4 9,1 100,0 83,2 100,0 85,7 88,9 100,0 50,0

10 06091203

San Vito al

Tagliamento

791 2,8 20,5 100,0 1,7 15,6 100,0 72,0 90,5 100,0 80,0 100,0 31,8

11 06091601

Udine 1.607 12,2 29,6 100,0 3,2 8,5 100,0 85,4 96,4 91,7 98,5 62,5 45,7

% TC regionale 7,2 25,6 100,0 1,5 9,5 100,0 71,6 93,0 87,1 58,9 79,5 42,9

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 17,9%

superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in generale, per

quasi tutte le classi, un valore inferiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si

segnalano i valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla

media regionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti

assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto

riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010

prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età

gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello

tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

F.V. Giulia NO SI’ Coordinato da due

TIN.

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Regione F.V. Giulia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 46

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI, in 3 PN su 10 Da completare

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI, in 6 su 10 PN

E stata predisposta

l’agenda della

gravidanza non

ancora adottata

Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI, in 9 PN su 10

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

8: Formazione degli operatori

SI,

anche se non è stata

formalizzata con un

atto regionale

La certificazione da parte del

direttore sanitario, nei singoli

PN, sulla formazione degli

operatori di sala parto deve

essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 47

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE LIGURIA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Liguria in merito alle

azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e

2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).

Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 11 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 11. Altri 2 PN (Voltri e Sarzana) sono stati chiusi prima del 2014.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Liguria

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 07000101 Stabilimento Ospedaliero Di Imperia 500-999 747

2 07000102 Stabilimento Ospedaliero Di

Sanremo 500-999 604

3 07002500 E.O. Ospedali Galliera 1000+ 1.171

4 07003901 Osp. Riuniti Leonardi E Riboli Lavagna 500-999 777

5 07005102 Evangelico Int. - Presidio Voltri 500-999 604

6 07005801 Ospedale Sant`Andrea La Spezia 1000+ 1.000

7 07021102 Ospedale Santa Corona 500-999 717

8 07021204 Ospedale San Paolo 500-999 886 (continua)

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Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 48

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

9 07030104 Ospedale Villa Scassi 500-999 797

10 07090100 Irccs Aou S.Martino - Ist 1000+ 1.705

11 07094000 Ist.G.Gaslini 1000+ 1.216 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita

Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

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Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 49

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Liguria per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Liguria anno 2013

n° parti

3.429 1.068 833 2.366 410 284 533 311 141 241 49 481 370 10.516

% parti

33,8% 10,5% 8,2% 23,3% 4,0% 2,8% 5,3% 3,1% 1,4% 2,4% 0,5% 4,7% 3,5%

% TC 15,9% 35,4% 100,0% 3,5% 10,7% 100,0% 89,7% 86,8% 77,3% 76,3% 79,6% 41,2%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Liguria e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 07000101 Imperia 837 15,6 39,3 100,0 6,7 18,8 100,0 96,8 100,0 100,0 100,0 93,3 40,0

2 07000102

Sanremo 580 10,2 35,7 100,0 5,1 18,2 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7 71,4 37,5

3 07002500 Genova 1.228 11,3 34,6 100,0 2,9 9,3 100,0 86,8 100,0 92,3 89,5 42,9 54,5

4 07003901

Lavagna 738 10,6 20,8 100,0 2,3 5,9 100,0 80,0 81,0 100,0 63,6 100,0 37,0

5 07005102 Genova 585 19,0 24,4 100,0 4,5 5,6 100,0 87,1 100,0 100,0 62,5 100,0 22,2

6 07005801

La Spezia 1.132 21,8 43,9 100,0 4,4 11,9 100,0 93,1 95,1 90,0 90,9 66,7 40,4

7 07021102

Pietra Ligure 695 7,4 0,0 100,0 5,9 100,0 71,4 100,0 50,0 57,1 26,5

8 07021204 Savona 912 8,8 24,0 100,0 0,4 8,3 100,0 83,3 95,8 86,7 61,9 100,0 43,2

9 07030104 Genova 874 13,8 37,3 100,0 2,5 0,0 100,0 93,8 92,3 90,9 80,0 66,7 42,1

(continua)

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Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 50

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

10 07090100 Genova 1.705 25,6 42,7 100,0 2,6 11,4 100,0 92,6 100,0 93,8 88,9 100,0 53,5

11 07094000 Genova 1.230 20,4 33,8 100,0 3,4 5,9 100,0 87,9 46,8 46,8 70,9 50,0 36,9

% TC regionale 15,9 35,4 100,0 3,5 10,7 100,0 89,7 86,8 77,3 76,3 79,6 41,2

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 32% superiore

allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con più

di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia per molte classi un

valore più elevato del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori

evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in arancione (superiori alla media regionale)

per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Liguria Sì (2013) Sì (2013) DGR 670/2013

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

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Regione Liguria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 51

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

8: Formazione degli operatori SI

La certificazione da parte del

direttore sanitario nei singoli

PN sulla formazione degli

operatori di sala parto, deve

essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 52

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE EMILIA ROMAGNA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Emilia Romagna in

merito alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli

anni 2013 e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione,

del sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota

sui dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la

piena attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni”

come punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 29 PN tra pubblici e privati

accreditati, come di seguito numerati, nella Tabella 1, da 1 a 29. Nel report regionale viene indicato

anche 1 PN che è una casa di cura privata non accreditata. E’ stato chiuso, nel corso del 2014, 1 PN

(n. 13). La Regione ha inoltre anticipato l’informazione che, nel corso del 2015, sono stati chiusi 2

PN (n. 9 e n. 24).

L’“OSPEDALE FIORENZUOLA D'ARDA”, ospedale a gestione diretta, presidio della ASL

(codice 08000601) in cui risultano 633 parti nel 2013, riportato nella Tabella 3 col numero 30 non

risulta nei dati Cedap 2014, né nei dati della Scheda di dimissione ospedaliera 2014; inoltre

dall’analisi dei modelli di rilevazione HSP risulta che il reparto di ostetricia è stato chiuso a

dicembre 2013.

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Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 53

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Emilia Romagna

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 08000400 Ospedale "Guglielmo Da Saliceto"

Piacenza 1000+ 1.885

2 08001301 Ospedale Fidenza 500-999 919

3 08001500 Ospedale "S. Maria" Borgo Val Di

Taro 0-499 166

4 08002101 Ospedale Civile Guastalla 500-999 846

5 08002103 Ospedale "E. Franchini" Montecchio 500-999 702

6 08002104 Ospedale "G. Magati" Scandiano 500-999 615

7 08002105 Ospedale "S. Anna" Castelnovo Ne

Monti 0-499 151

8 08003104 Ospedale "B. Ramazzini" Carpi 1000+ 1.235

9 08003105 Ospedale "Santa Maria Bianca"

Mirandola 0-499 445 Chiuso temporaneamente per il

terremoto, collegato a Carpi

10 08003109 Ospedale Pavullo Nel Frignano 0-499 318

11 08004401 Ospedale Civile Nuovo "S. Maria

Della Sca 500-999 955

12 08005301 Ospedale Maggiore "C.A. Pizzardi" 1000+ 3.188

13 08005304 Ospedale "A. Costa" Porretta Terme 0-499 10 Chiuso nel 2014.

14 08005307 Ospedale Bentivoglio 500-999 647

15 08006803 Ospedale Del Delta 0-499 311 Sarà chiuso nel 2015.

16 08006806 Stabilimento Ospedaliero " SS.

Annunziata” 0-499 498

Si fonderà con Ferrara.

17 08007200 Ospedale "Santa Maria Delle Croci"

Ravenna 1000+ 1.451

18 08007900 Ospedale "Umberto 1°" Lugo 500-999 736

19 08008200 Ospedale "Degli Infermi " Faenza 500-999 774

20 08008501 Ospedale "Morgagni-Pierantoni"

Forli' 1000+ 1.218

21 08009101 Ospedale "Maurizio Bufalini" Cesena 1000+ 2.065

22 08009501 Ospedale "Infermi" Rimini 1000+ 3.016

23 08009600 Nuovo Ospedale Civile Di Sassuolo

S.P.A. 1000+ 1.278

24 08020600 Casa Di Cura Citta' Di Parma 0-499 230 Chiuso nel 2015

25 08090200 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di

Parma 1000+ 2.506

26 08090301 Azienda Ospedaliera Di Reggio

Emilia-S. 1000+ 2.010

27 08090400 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di

Modena 1000+ 2.926

28 08090800 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di

Bologna 1000+ 3.350

29 08090900 Azienda Ospedaliero-Universitaria Di

Ferrara 1000+ 1.616

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Ci sono 5 PN (nn. 3, 7, 10, 15, 16) che hanno un numero di parti inferiori ai

500/anno. Su di questi non è stata indicata nessuna azione intrapresa per un adeguamento strutturale

e tecnologico; è quindi necessario specificare se la Regione ha applicato gli standard per la

riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia

intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.

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Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 54

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 26 punti nascita

Pediatra/neonatologo Garantita in 16 punti nascita

Anestesista Garantita in 17 punti nascita

Ostetrica Garantita in 27 punti nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale e regionale rappresenta un primo step verso lo standard

internazionale.

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Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 55

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Emilia Romagna per Classi

di Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Emilia Romagna anno 2013

n° parti

10.929 4.922 833 9.449 2.233 335 3.677 866 464 676 196 1.975 607 37.162

% parti

29,9% 13,5% 2,3% 25,8% 6,1% 1,0% 10,1% 2,4% 1,3% 1,8% 0,5% 5,4% 1,6%

% TC 10,3% 26,9% 100,0% 1,9% 6,7% 100,0% 82,2% 96,1% 93,8% 87,4% 58,7% 45,0%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono stati evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della

Regione Campania e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 08000400

Piacenza 1.406 9,0 23,5 100,0 0,9 3,8 100,0 89,8 100,0 100,0 100,0 20,0 42,9

2 08001301

Fidenza 848 10,3 23,0 100,0 1,9 5,0 100,0 98,8 100,0 100,0 84,6 66,7 25,0

3 08001500

Borgo Val di Taro

168 12,1 28,6 100,0 1,9 0,0 100,0 90,0 100,0 100,0 100,0

66,7

4 08002101

Guastalla 881 13,9 31,1 100,0 0,8 7,3 100,0 98,6 100,0 90,9 100,0 18,2 36,0

5 08002103

Montecchio

Emilia 714 12,3 31,3 100,0 1,1 9,3 100,0 76,7 100,0 100,0 100,0 50,0 38,5

6 08002104

Scandiano

661 4,6 13,1 100,0 0,5 0,0 100,0 86,8 90,0 90,0 71,4 22,2 27,8

7 08002105

Castelnovo ne Monti

196 16,4 24,0 100,0 2,1 0,0 100,0 96,8 100,0

100,0 60,0

8 08003104

Carpi 1.373 3,9 7,0 100,0 0,4 0,0 100,0 64,3 93,8 94,4 70,6 50,0 33,3

9 (*)

08003105

Mirandola

400 5,3 21,4 100,0 0,7 3,1 100,0 72,5 100,0 100,0 100,0 100,0 42,9

(continua)

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Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 56

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

10 08003109

Pavullo nel

Frignano 359 3,5 30,6 100,0 0,8 4,8 100,0 86,5 100,0 100,0 100,0 83,3 38,5

11 08004401

Imola 1.019 13,4 33,6 100,0 2,3 8,8 100,0 95,8 100,0 92,3 100,0 100,0 43,6

12 08005301

Bologna 3.124 9,4 29,0 100,0 3,2 5,0 100,0 81,7 98,0 100,0 93,8 72,2 48,4

13 (*)

08005304

Porretta Terme

112 12,7

3,8 0,0

100,0

14 08005307

Bentivoglio

575 9,7 24,0 100,0 3,6 0,0 100,0 89,7 100,0 100,0 100,0 25,0 31,3

15 08006803

Lagosanto

361 13,3 25,5 100,0 1,1 0,0 100,0 83,3 100,0 100,0 100,0 100,0 10,0

16 08006806

Cento 568 8,4 32,9 100,0 3,7 1,9 100,0 86,0 100,0 100,0 100,0 33,3 41,7

17 08007200

Ravenna 1.497 13,2 37,2 100,0 3,0 12,3 100,0 88,6 96,4 88,9 100,0 81,8 58,0

18 08007900

Lugo 807 7,4 25,6 100,0 1,3 9,1 100,0 68,4 100,0 100,0 45,5 50,0 32,4

19 08008200

Faenza 810 13,0 30,2 100,0 2,1 10,5 100,0 70,6 94,7 90,0 87,5 60,0 40,0

20 08008501

Forlì 1.318 8,1 28,5 100,0 3,9 16,2 100,0 90,2 100,0 100,0 88,9 100,0 38,2

21 08009101

Cesena 2.115 8,4 28,8 100,0 3,3 8,1 100,0 85,2 98,1 90,3 85,7 75,0 35,0

22 08009501

Rimini 3.029 5,0 16,1 100,0 0,3 3,4 100,0 57,3 95,8 100,0 65,4 50,0 32,8

23 08009600

Sassuolo 1.276 8,4 20,7 100,0 1,7 5,2 100,0 87,0 93,3 90,0 91,7 33,3 27,1

24 (*)

08020600

Parma 369 26,9 38,5 100,0 0,0 8,3 100,0 100,0 100,0 100,0 91,7 50,0 68,8

25 08090200

Parma 2.398 13,3 30,1 100,0 1,6 11,9 100,0 88,0 98,3 100,0 87,5 71,4 45,5

26 08090301

Reggio nellEmilia

2.127 8,0 22,3 100,0 2,0 6,3 100,0 86,8 95,3 85,2 95,0 34,6 49,0

27 08090400

Modena 3.011 14,2 29,9 100,0 1,8 6,3 100,0 65,0 97,4 96,0 86,3 78,9 44,8

28 08090800

Bologna 3.564 13,7 33,6 100,0 1,6 8,9 100,0 90,4 84,5 79,6 91,0 100,0 56,7

29 08090900

Ferrara 1.463 10,3 31,6 100,0 2,1 7,6 100,0 88,9 95,7 100,0 97,2 100,0 58,5

30 08000601

Fiorenzuola dArda

633 13,8 38,1 100,0 2,6 9,8 100,0 93,2 92,3 90,9 100,0 66,7 33,3

% TC regionale 10,3 26,9 100,0 1,9 6,7 100,0 82,2 96,1 93,8 87,4 58,7 45,0

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

(*) PN non più attivo

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 22,0%

superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

per i PN con più di 1000 parti/anno. La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di

Robson non evidenzia particolari criticità se confrontato col dato nazionale ma scendendo a livello

di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) e in

arancione (superiori alla media regionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui

lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della

pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni

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Regione E. Romagna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 57

del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno)

assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono

presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la

madre e per il feto.

Si segnala che al n.30 è riportato l’ “OSPEDALE FIORENZUOLA D'ARDA”, ospedale a gestione

diretta, presidio della ASL (codice 08000601) in cui risultano 633 parti nel 2013, che non risulta nei

dati Cedap 2014.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Emilia Romagna Sì (2013) Sì (2013) DGR 1603/2013

SEGNALAZIONI: Le modalità di trasferimento sembra non siano state completamente uniformate

alle indicazioni regionali.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

Realizzata in 27 PN

3: Integrazione territorio-ospedale

Formalizzati gruppi

di lavoro regionali e

di area vasta per

individuare

indicatori da

monitorare e bisogni

formativi

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI

Sono state

progettate cartelle

territoriali

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

Esiste PDTA per

partoanalgesia

farmacologica in 16

PN

Da completare in tutti i PN

8: Formazione degli operatori

SI

ATTO

REGIONALE

Realizzata in 27 PN

(*)dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 58

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE TOSCANA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Toscana in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 25 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 25. Nel 2011 sono stati chiusi 11 PN su un totale di 37 di cui 2 privati non

accreditati.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Toscana

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 09060203 Osp. SS. Giacomo e Cristoforo di

Massa 1000+ 1.616

2

09060302 Ospedale San Francesco Barga 0-499 400 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.

3 09060400 Presidio Ospedaliero San Luca 1000+ 1.007

4 09060601 Ospedale San Jacopo 1000+ 1.162 (continua)

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Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 59

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

5 09060700 Ospedale della Valdinievole 500-999 865

6 09060800 Nuovo Ospedale Di Prato S. Stefano 1000+ 2.591

7 09061001 P.O. F. Lotti Stabilimento di

Pontedera 500-999 904

8 09061200 Ospedale Cecina 500-999 665

9 09061300 Ospedale Livorno 1000+ 1.006

10

09061400 Ospedale Piombino 0-499 299 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.

11

09061500 Ospedale di Portoferraio 0-499 182 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.

12

09061800 Ospedale del Casentino Bibbiena 0-499 289 Comunicazione del 17.10.14 alla Segreteria del Comitato LEA con allegati i Piani di adeguamento dei PN al di sotto dei 500 parti/anno 2013.

13 09062100 Ospedale Area Aretina Nord 1000+ 1.268

14 09062600 Ospedale della Misericordia Grosseto 1000+ 1.238

15 09062700 Ospedale di Borgo San Lorenzo 0-499 467 Fornita comunicazione nella

verifica LEA 2014

16 09062901 Ospedale S.M. Annunziata 1000+ 1.304

17 09063203 Osp. S. Giovanni di Dio Torregalli 1000+ 1.816

18 09063800 Ospedale Dell'alta Val d'elsa 500-999 807

19 09063900 Ospedali Riuniti della Val di Chiana 500-999 630

20 09064000 Ospedale Versilia 1000+ 1.171

21 09064100 Ospedale Nuovo Valdarno 500-999 675

22 09064202 Ospedale S. Giuseppe 1000+ 1.520

23 09090100 Azienda Ospedaliero-Universitaria

Pisana 1000+ 2.162

24 09090200 Azienda Ospedaliera Universitaria

Senese 1000+ 1.213

25 09090300 Az. Ospedaliero - Universitaria

Careggi 1000+ 3.700

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 5 PN con un volume di parti annuo inferiore ai

500 parti, per uno dei quali (n. 15) non risulta siano state intraprese azioni in merito. Si ricorda che

è necessario specificare se, anche per questo PN, la Regione ha applicato gli standard per la

riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia

intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.

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Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 60

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 22 punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in 21 punti nascita.

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che

l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,

identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

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Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 61

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Toscana per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Toscana anno 2013

n° parti

9.209 3.422 726 7.970 1.674 245 2.414 600 341 555 195 1.259 598 29.208

% parti

32,2% 12,0% 2,5% 27,9% 5,9% 0,9% 8,4% 2,1% 1,2% 1,9% 0,7% 4,4% 2,0%

% TC 8,4% 20,3% 100,0% 2,1% 6,7% 100,0% 74,9% 81,2% 79,2% 68,5% 54,9% 24,5%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Toscana e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 09060203 Massa 1.705 11,1 25,6 100,0 1,6 8,7 100,0 73,6 77,3 68,4 90,3 50,0 30,2

2 09060302 Barga 460 17,6 32,4 100,0 1,8 6,9 100,0 98,2 90,9 100,0 80,0 40,0

3 09060400 Lucca 1.057 8,4 33,6 100,0 1,3 8,2 100,0 85,7 76,5 63,6 85,7 100,0 20,8

4 09060601 Pistoia 1.044 7,3 25,0 100,0 4,4 17,1 100,0 53,1 82,4 86,7 33,3 14,3 23,8

5 09060700 Pescia 855 7,5 20,2 100,0 2,0 6,7 100,0 58,5 86,7 80,0 50,0 25,0 22,7

6 09060800 Prato 2.587 4,2 13,2 100,0 1,1 3,6 100,0 57,5 85,7 76,2 45,0 46,7 14,6

7 09061001

Pontedera 1.008 5,2 21,5 100,0 2,8 7,7 100,0 70,7 93,3 75,0 55,6 66,7 16,1

8 09061200 Cecina 628 8,6 15,9 100,0 3,5 2,2 100,0 80,0 91,7 100,0 83,3 60,0 23,8

9 09061300 Livorno 1.011 10,4 24,1 100,0 1,2 6,8 100,0 73,6 95,0 93,8 72,7 66,7 33,9

10 09061400

Piombino 313 13,5 28,2 100,0 2,4 0,0 100,0 90,9 85,7 100,0 50,0 100,0 36,4

11 09061500

Portoferraio 211 4,4 24,0 100,0 3,4 11,1 100,0 93,8 100,0 100,0 100,0 100,0 15,4

(continua)

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Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 62

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

12 09061800

Bibbiena 295 11,2 21,6 100,0 2,8 18,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7 40,0

13 09062100 Arezzo 1.285 7,8 16,3 100,0 1,2 2,6 100,0 77,2 100,0 92,3 50,0 60,0 30,9

14 09062600

Grosseto 1.267 7,8 20,6 100,0 0,6 0,0 100,0 80,2 70,6 92,9 50,0 22,9

15 09062700

Borgo San Lorenzo 528 3,4 21,3 100,0 1,1 3,0 100,0 83,3 88,9 90,0 33,3 75,0 33,3

16 09062901

Bagno a Ripoli 1.310 6,6 17,1 100,0 2,1 11,3 100,0 69,4 94,1 70,0 55,6 52,6 4,9

17 09063203 Firenze 1.829 8,1 17,2 100,0 4,0 13,8 100,0 75,7 89,7 73,7 77,3 80,0 34,8

18 09063800

Poggibonsi 830 11,5 26,9 100,0 3,8 13,5 100,0 68,5 77,8 100,0 100,0 66,7 15,2

19 09063900

Montepulciano 608 4,8 10,6 100,0 2,1 1,9 100,0 81,0 80,0 100,0 80,0 0,0 11,1

20 09064000

Camaiore 1.148 5,4 16,7 100,0 0,4 0,0 100,0 64,4 95,7 66,7 48,3 50,0 21,6

21 09064100

Montevarchi 650 7,4 22,4 100,0 3,5 2,5 100,0 73,4 75,0 81,8 75,0 61,5 29,2

22 09064202 Empoli 1.602 7,4 17,8 100,0 2,1 6,7 100,0 73,0 78,4 94,1 58,3 56,3 10,2

23 09090100 Pisa 2.124 15,1 21,7 100,0 2,1 2,7 100,0 89,8 68,6 85,7 70,2 35,7 27,4

24 09090200 Siena 1.280 9,0 20,3 100,0 2,7 4,7 100,0 86,3 59,0 60,9 72,9 75,0 35,0

25 09090300 Firenze 3.573 8,6 17,8 100,0 1,9 5,2 100,0 71,5 74,7 70,7 68,4 35,3 27,0

% TC regionale 8,4 20,3 100,0 2,1 6,7 100,0 74,9 81,2 79,2 68,5 54,9 24,5

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 18,91%

superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le

classi un valore più basso del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in

arancione i valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per

facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

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Regione Toscana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 63

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

TOSCANA SI (1994/2014) SI (1994/2014) DGR 181/94-178/94-

381/2014.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI

8: Formazione degli operatori SI

Da prevedere in tutti i PN la

certificazione da parte del

direttore sanitario sulla

formazione degli operatori di

sala parto. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 64

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE UMBRIA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Umbria in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 11 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 11, di cui uno (n. 3) è stato chiuso nel corso del 2014.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Umbria

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

1 10080101 Ospedale di Citta` di Castello 500-999 717

2

10080301 Stab. Ospedaliero Castiglione del Lago

0-499 259 DGR 1040/2014. Gli standard definiti nell’Accordo 16/12/2010 sono rispettati dalla costituzione dell’AFOI (Area Funzionale Omogenea Interaziendale) con Az. Osp. Perugia sede di DEA di 2° livello dotata di Unità Ostetrica e Unità Neonatologica di 2° liv. con TIN, che prevede l’integrazione e la rotazione del personale con i PN attivi negli ospedali territoriali.

3 10080304 Stab. Ospedaliero Assisi 0-499 106 Chiuso a fine 2014

4

10080307 Stab. Ospedaliero Media Valle del Tevere

0-499 328 DGR 1040/2014. Gli standard definiti nell’Accordo 16/12/2010 sono rispettati dalla costituzione dell’AFOI (Area Funzionale Omogenea Interaziendale) con Az. Osp. Perugia sede di DEA di 2° livello dotata di Unità Ostetrica e Unità Neonatologica di 2° liv. con TIN, che prevede l’integrazione e la rotazione del personale con i PN attivi negli ospedali territoriali.

(continua)

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Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 65

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

5 10080501 Ospedale Civile San Matteo degli

Infermi 0-499 428

6 10080600 Santa Maria Della Stella 0-499 491 DGR 1040/2014. Gli standard definiti nell’Accordo 16/12/2010 sono rispettati dalla costituzione dell’AFOI (Area Funzionale Omogenea Interaziendale) con Azienda Ospedaliera di Terni sede di DEA di 2° livello dotata di Unità Ostetrica e Unità Neonatologica di 2° liv. con TIN, che prevede l’integrazione e la rotazione del personale con il PN attivo nell’ospedale territoriale.

7

10080701 Presidio Ospedaliero di Narni 0-499 394

8 10080901 Ospedale San Giovanni Battista

Foligno 1000+ 1.133

9

10081000 Presidio Ospedaliero Alto Chiascio 0-499 425 E’ costituito da una Unità Ostetrica ed una Unità Neonatologica di 1° livello, con i volumi di attività suscettibili di incremento a seguito dalla chiusura del PN Assisi. Inoltre il PN è collocato in un territorio di confine con la Regione Marche ed è orogeograficamente disagiato e con tempi di percorrenza verso l’Ospedale di Perugia (DEA 2° livello) che si attestano intorno ai 60 minuti.

10 10090100 Azienda Ospedaliera di Perugia 1000+ 1.924

11 10090200 Azienda Ospedaliera 'S. Maria' - Terni 1000+ 1.105 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 6 PN (nn. 2, 4, 5, 6, 7 e 9) con un volume di

parti annuo inferiore ai 500, per uno dei quali (n. 5) non risulta siano state intraprese azioni in

merito. Si ricorda che è necessario specificare se, anche per questo PN, la Regione ha applicato gli

standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di

pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b dell’Accordo Stato-

Regioni del 16-12-2010.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita.

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

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Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 66

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Umbria per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Umbria anno 2013

n° parti

2.569 837 487 1.831 310 173 336 197 76 115 37 309 207 7.484

% parti

35,3% 11,5% 6,7% 25,2% 4,3% 2,4% 4,6% 2,7% 1,0% 1,6% 0,5% 4,2% 2,8%

% TC 15,3% 32,7% 100,0% 4,1% 8,1% 100,0% 83,3% 98,0% 93,4% 86,1% 83,8% 44,3%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Page 67: Ministero della Salute · 31/12/2014 4 01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal

Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 67

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Umbria e confronto con il valore regionale e nazionale

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 10080101

Città di Castello 715 12,4 44,4 100,0 2,5 16,7 100,0 81,0 100,0 100,0 50,0 100,0 36,8

2 10080301

Castiglione del Lago 323 27,8 42,1 100,0 7,1 14,3 100,0 66,7 100,0 83,3 100,0 83,3 16,7

3 10080304 Assisi 200 11,3 47,1 100,0 6,9 25,0 100,0 84,6 75,0 100,0 100,0 100,0 0,0

4 10080307 Todi 323 9,6 16,7 100,0 2,1 0,0 100,0 81,3 100,0 100,0 100,0 80,0 25,0

5 10080501 Spoleto 524 18,1 20,9 100,0 2,4 17,4 100,0 94,1 100,0 100,0 100,0 100,0 46,7

6 10080600 Orvieto 426 10,4 30,3 100,0 1,1 8,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7 0,0 18,2

7 10080701 Narni 362 24,9 56,5 100,0 6,7 0,0 100,0 80,0 100,0 66,7 50,0 0,0

8 10080901 Foligno 1.175 13,8 28,1 100,0 2,8 11,1 100,0 82,4 96,3 100,0 81,8 66,7 31,7

9 10081000 Gubbio 415 13,5 36,8 100,0 2,8 0,0 100,0 76,5 100,0 100,0 71,4 100,0 44,4

10 10090100 Perugia 1.950 15,6 36,1 100,0 5,7 4,3 100,0 77,0 98,1 96,3 85,7 92,9 54,5

11 10090200 Terni 1.071 12,7 32,6 100,0 4,4 8,3 100,0 98,5 95,7 87,5 93,1 0,0 51,9

% TC regionale 15,3 32,7 100,0 4,1 8,1 100,0 83,3 98,0 93,4 86,1 83,8 44,3

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 32% superiore

allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per quelli con

più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in molte classi un

valore superiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in arancione i

valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per facilitare

l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

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Regione Umbria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 68

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

UMBRIA SI (2014) NO (In itinere) STAM: DGR

1698/2014, DGR

1040/2014

SEGNALAZIONE: la Regione riferisce che lo STEN è in corso di implementazione. Si ricorda

che i sistemi di trasferimento materno e neonatale, a livello regionale, devono essere pianificati e

realizzati quanto prima considerato che rappresentano il sistema più efficace per garantire

appropriatezza, sicurezza, efficacia ed efficienza all’assistenza perinatale rispondendo così a quanto

dettato dall’accordo 16.12.2010.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita Parziale

Da completare, a tal fine si

allega il documento di

ausilio per la redazione della

carta dei servizi prodotto dal

CPNn (All.3)

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare

utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI DGR1344/2013

8: Formazione degli operatori SI

Prevedere l’adozione di

strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 69

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE MARCHE

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Marche in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 14 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 14. Prima del 2014 sono stati chiusi 3 PN (Casa di Cura Villa Igea Ancona,

Ospedale Recanati, Casa di Cura Stella Maris S. Benedetto del Tronto).

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Marche (Fonte CEDAP)

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 11000101 Osp. S. Maria della Misericordia -

Urbino 500-999 723

2 11000201 Presidio Ospedaliero Zt 4 - Senigallia 500-999 790

3 11000202 Ospedale Carlo Urbani 500-999 772

4 11000203 Osp. Ss. Benvenuto e Rocco – Osimo 500-999 647 (continua)

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Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 70

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

5 11000204 Ospedale Civile 'E. Profili' – Fabriano 0-499 398 La Regione precisa che nel PN

sono garantiti gli standard assistenziali di sicurezza.

6 11000301 Ospedale Generale di Zona –

Civitanova 500-999 754

7 11000302 Ospedale Generale Provinciale –

Macerata 1000+ 1.251

8 11000304 Ospedale B. Eustacchio - S. Severino

M. 500-999 558

9 11000401 Ospedale di Fermo 500-999 847

10 11000501 Madonna del Soccorso - S.

Benedetto Tronto 500-999 761

11 11000502 Osp. Gen. "C.G. Mazzoni" - Ascoli

Piceno 500-999 723

12 11090101 Ospedale San Salvatore - Pesaro 500-999 801

13 11090102 Ospedale Santa Croce - Fano 500-999 901

14 11090503 Presidio Ospedaliero G. Salesi

Ancona 1000+ 2.035

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in 13 punti nascita.

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che

l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,

identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

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Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 71

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Marche per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Marche anno 2013

n° parti

3.107 1.840 710 2.637 899 195 1.201 281 147 212 52 609 346 12.236

% parti

26,1% 15,5% 6,0% 22,2% 7,6% 1,6% 10,1% 2,4% 1,2% 1,8% 0,4% 5,1% 2,8%

% TC 8,7% 27,6% 100,0% 1,5% 5,2% 100,0% 89,8% 84,7% 83,0% 86,8% 50,0% 43,2%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

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Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 72

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Marche e confronto con il valore regionale e nazionale

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 11010201

Urbino 677 11,6 33,8 100,0 3,0 2,0 100,0 80,2 81,8 100,0 88,9 100,0 52,0

2 11010400

Senigallia

740 8,9 21,8 100,0 1,0 2,7 100,0 94,7 100,0 85,7 66,7 0,0 29,4

3 11010501

Jesi 781 10,6 27,0 100,0 1,9 5,7 100,0 90,0 81,8 83,3 80,0

39,5

4 11010601

Fabriano

419 13,3 23,5 100,0 1,7 6,9 100,0 96,6 50,0 100,0 100,0

25,0

5 11010701

Osimo 682 10,7 28,6 100,0 0,5 5,6 100,0 95,7 100,0 100,0 50,0 33,3 28,6

6 11010801

Civitanova

Marche 829 8,8 28,1 100,0 1,0 8,7 100,0 90,5 100,0 85,7 62,5 0,0 47,8

7 11010901

Macerata

1.189 4,5 21,1 100,0 1,6 2,9 100,0 79,2 90,0 71,4 81,0 50,0 40,9

8 11011002

San Severin

o Marche

577 9,4 25,0 100,0 0,8 3,4 100,0 88,2 88,9 100,0 87,5 100,0 51,7

9 11011101

Fermo 906 1,3 34,8 100,0 1,8 4,2 100,0 91,4 72,0 93,8 83,3 0,0 42,9

10 11011200

San Benedetto del Tronto

719 5,2 32,2 100,0 0,6 5,5 100,0 88,3 81,8 55,6 100,0 42,9 40,0

11 11011300

Ascoli Piceno

727 2,7 16,5 100,0 0,0 4,4 100,0 92,1 100,0 81,8 100,0 100,0 19,0

12 11090101

Pesaro 934 5,4 33,3 100,0 1,4 9,3 100,0 90,1 95,8 100,0 92,3 40,0 56,3

13 11090102

Fano 1.002 11,6 27,8 100,0 1,0 4,9 100,0 89,4 83,9 70,0 90,0 25,0 31,9

14 11090503

Ancona 2.054 14,8 28,1 100,0 3,3 6,0 100,0 94,7 75,0 77,8 89,2 64,3 48,7

% TC regionale 8,7 27,6 100,0 1,5 5,2 100,0 89,8 84,7 83,0 86,8 50,0 43,2

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 23% superiore

allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore al 25%

fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le

classi un valore inferiore al dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori

evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su

cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento

della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-

Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno)

assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono

presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la

madre e per il feto.

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Regione Marche– Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 73

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

MARCHE SI (2014) SI (2014) DGR 847/2014

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI, ma solo in 7 PN

Si allega il documento di

ausilio per la redazione della

carta dei servizi prodotto dal

CPNn (All.3)

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare

utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI Da completare

8: Formazione degli operatori SI

La certificazione da parte del

direttore sanitario, nei singoli

PN, sulla formazione degli

operatori di sala parto deve

essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 74

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE LAZIO

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Lazio in merito alle

azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e

2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).

Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 38 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 38, di cui uno (n. 18) è stato chiuso nel corso del 2014. Altri 5 PN (Casa di

Cura Villa Margherita, Nuova Clinica Annunziatella, Casa di Cura Villa Mafalda, Casa di Cura

Quisisana, Casa di Cura Santa Maria di Leuca) sono stati chiusi prima del 2014. Si rileva che il PN

“OSP. S.GIUSEPPE” di Marino, Ospedale a gestione diretta presidio della ASL (codice 12004800)

in cui risultavano, dai dati Cedap, 166 parti nel 2013, non risulta più attivo nel 2014 (nella tabella 3

detto PN viene riportato col numero 39).

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Lazio

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 12000700 Ospedale di Tarquinia 0-499 359 DCA 412/2014-chiusura UO e

accorpamento a UU.OO. Civitavecchia.

2 12001901 Presidio S. Camillo De Lellis di Rieti 500-999 551

3 12002601 Ospedale Santo Spirito 500-999 646

4 12004300 Osp. Anzio-Nettuno 500-999 524

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Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 75

(continua)

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

5 12004402 Ospedale 500-999 990

6 12004500 Ospedale S. Paolo Civitavecchia 0-499 243 DCA 412/2014-qualificazione

della UU.OO. di Civitavecchia

7 12004600 Ospedale L. Parodi Delfino 0-499 471 DCA 412/2014-chiusura UO e

accorpamento a UU.OO. Palestrina

8 12004900 0spedale Ss. Gonfalone 0-499 418 DCA 412/2014-chiusura UO e

accorpamento a UU.OO. Tivoli

9 12005100 0spedale Civile Coniugi Bernardini 500-999 579

10 12005300 Ospedale S. Giovanni Evangelista

(Tivoli) 500-999 727

11 12005400 Osp 'Paolo Colombo' Velletri 500-999 525

12 12006100 Ospedale G. B. Grassi 1000+ 1.875

13 12006601 Ospedale S. Eugenio 500-999 977

14 12007100 Ospedale San Pietro Fatebenefratelli 1000+ 4.340

15 12007200 Ospedale Fatebenefratelli 1000+ 3.999

16 12007400 Osp. Gen. di Zona 'Cristo Re' 1000+ 1.953

17 12007600 Madre Giuseppina Vannini 500-999 692

18 12011300 Casa di Cura Villa Pia 0-499 303 Chiuso nel 2014

19 12011500 Casa di Cura Santa Famiglia 1000+ 1.865

20 12015700 C.D.C. Fabia Mater 1000+ 1.866

21 12016500 Policlinico Casilino 1000+ 2.126

22 12017100 Casa di Cura Città di Roma 1000+ 1.597

23 12018000 Aurelia Hospital 500-999 596

24 12020001 Ospedale Santa Maria Goretti Latina 1000+ 1.888

25 12020402 San Giovanni di Dio Fondi 500-999 894

26 12020601 Dono Svizzero Formia 500-999 661

27 12021500 Casa di Cura Città di Aprilia 500-999 536

28 12021600 Ospedale F. Spaziani Frosinone 1000+ 1.163

29 12021700 Ospedale San Benedetto Alatri 0-499 438 DCA 412/2014-chiusura UO e accorpamento a UU.OO. Frosinone

30 12022600 Ospedale Civile S.S. Trinità N. Sede

Sora 500-999 858

31 12022800 Ospedale S. Scolastica Cassino 500-999 638

32 12026700 Ospedale Sandro Pertini 1000+ 1.176

33 12027101 Stabilimento di Belcolle 1000+ 1.183

34 12090100 Az. Osp. San Camillo- Forlanini 1000+ 2.946

35 12090200 Azienda Osp. S.Giovanni/Addolorata

Roma 1000+ 1.477

36 12090301 Ospedale S. Filippo Neri 1000+ 1.071

37 12090501 Policlinico Universitario A. Gemelli 1000+ 3.720

38 12090600 Policlinico Umberto I 1000+ 1.736 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita

Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita

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Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 76

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Lazio per Classi di Robson

e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati regione Lazio anno 2013

n° parti

14.360 807 2.768 10.676 370 5.151 - 1.243 600 939 217 2.696 9.415 49.242

% parti

36,1% 2,0% 7,0% 26,8% 0,9% 12,9% - 3,1% 1,5% 2,4% 0,5% 6,8% 19,1%

% TC - - 100,0% - - 100,0% - 95,1% 93,0% 89,5% 84,8% 54,0%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

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Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 77

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Lazio e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 12000700

Tarquinia

394 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0

100,0 66,7

2 12001901

Rieti 597 0,0

100,0 0,0

100,0

100,0 100,0 100,0

41,9

3 12002601

Roma 642 0,0 0,0 100,0 0,0

100,0

100,0 100,0 100,0 0,0 57,7

4 12004300

Anzio 661 0,0

100,0 0,0

100,0

90,9 100,0 100,0 100,0 40,9

5 12004402

Genzano di

Roma 873 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0 100,0 100,0 50,0

6 12004500

Civitavecchia

299 0,0 0,0 100,0 0,0

100,0

100,0 100,0 0,0 100,0 30,0

7 12004600

Colleferro

406 0,0

100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 87,5 100,0 100,0 62,5

8 12004900

Monterotondo

422 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0

100,0 53,3

9 12005100

Palestrina

617 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0 85,7 100,0 44,4

10 12005300

Tivoli 764 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

95,5 93,8 100,0 80,0 68,1

11 12005400

Velletri 564 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

93,3 100,0 100,0 100,0 34,6

12 12006100

Roma 1.913 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

88,2 100,0 86,4 66,7 50,6

13 12006601

Roma 960 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

96,3 75,0 72,7 94,4 38,8

14 12007100

Roma 4.369 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

92,7 88,7 83,5 95,5 59,0

15 12007200

Roma 4.021 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0 93,4 95,8 64,5

16 12007400

Roma 1.905 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

98,4 100,0 70,6 100,0 38,0

17 12007600

Roma 751 0,0

100,0 0,0 0,0 100,0

90,0 85,7

100,0 71,4

18 12011300

Roma 331 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 85,7 76,9

19 12011500

Roma 1.951 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

95,3 92,9 84,8 72,4 53,9

20 12015700

Roma 1.936 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0 100,0 100,0 64,0

21 12016500

Roma 2.206 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

93,6 97,1 75,0 60,0 46,3

22 12017100

Roma 1.843 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0 100,0 83,3 65,1

(continua)

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Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 78

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

23 12018000

Roma 576 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

90,5 57,1 100,0 100,0 20,0

24 12020001

Latina 2.007 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

85,7 82,8 97,0 0,0 38,5

25 12020402

Fondi 861 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 90,9 75,0 91,7 36,7

26 12020601

Formia 671 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0 100,0 100,0 61,5

27 12021500

Aprilia 579 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0

100,0 36,8

28 12021600

Frosinone

899 0,0 0,0 100,0 0,0

100,0

96,2

84,6

55,8

29 12021700

Alatri 570 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

88,9 100,0 66,7 50,0 60,0

30 12022600

Sora 806 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

80,0 80,0 100,0 33,3 41,2

31 12022800

Cassino 750 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

90,9 100,0 100,0 100,0 48,8

32 12026700

Roma 1.231 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 100,0 83,3 85,7 68,2

33 12027101

Viterbo 1.245 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

94,7 88,2 93,5 75,0 43,8

34 12090100

Roma 3.101 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 92,7 97,6 100,0 52,8

35 12090200

Roma 1.587 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

97,9 100,0 97,7 60,0 52,7

36 12090301

Roma 993 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

87,5 72,7 92,9 100,0 52,6

37 12090501

Roma 3.239 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0

83,5 86,4 83,7 60,0 60,7

38 12090600

Roma 1.536 0,0 0,0 100,0 0,0

100,0

100,0 100,0 95,3 66,7 63,7

39 12004800

Marino 166 0,0

100,0 0,0 0,0 100,0

100,0 66,7

100,0 55,6

% TC regionale 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0 0,0 95,1 93,0 89,5 84,8 54,0

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 34,3%

superiore allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e

qualitativi dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i

PN con meno di 1000 parti/anno.

Relativamente all’analisi dei parti secondo le classi di Robson si evidenzia che, a causa dell’errata

compilazione da parte della Regione della variabile “Tagli cesarei precedenti” (compilata sempre

con l’indicazione “NO”), non è stato possibile distinguere i parti tra le classi 3, 4a, 4b e 5. Pertanto,

per tale Regione i parti contenuti nelle classi 3, 4a e 4b risultano sovrastimati, in quanto tali classi

ricomprendono anche parti potenzialmente attribuibili alla classe 5, alla quale non è possibile

attribuire alcun parto. Nelle classi 1, 3, 2a e 4a i valori relativi ai parti cesarei sono anomali, in

quanto tali classi presentano un’incidenza di parti cesarei pari a zero.

In media in quasi tutti i PN la % di TC è superiore alla media nazionale indicando la necessità di

lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della

pratica clinica.

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Regione Lazio – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 79

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Lazio Sì (2014) Sì (2000) STAM: DCA

412/2014.

STEN: DCA 56/2000.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita Dato non

disponibile

Si allega il documento di

ausilio per la redazione della

carta dei servizi prodotto dal

CPNn (All.3)

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere

DCA 12/05/2014 Da completare

utilizzo di una cartella unica In itinere

DCA 12/05/2014 Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere

DCA 12/05/2014 Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere

DCA 12/05/2014 Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

Parziale

13 PN su 38 Da completare su tutti i PN

8: Formazione degli operatori

In itinere

DCA 12/05/2014

Da attuare, prevedendo

anche l’adozione di

strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 80

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE ABRUZZO

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Abruzzo in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 12 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 12.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Abruzzo

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 13000100 Ospedale San Salvatore 500-999 939

2 13000200 Po Sulmona ' Dell' Annunziata' 0-499 248

3 13000300 Po Avezzano 'S. Filippo e Nicola' 1000+ 1.040

4 13001400 Ospedale Mazzini 500-999 797

5 13001600 Ospedale San Liberatore di Atri (Te) 500-999 510 Chiusura prevista nel 2015.

6 13001700 Ospedale della Val Vibrata 500-999 734

7 13001800 P.O. 'Spirito Santo' Pescara 1000+ 1.804

8 13001900 P.O. S. Massimo di Penne 0-499 322 Chiusura prevista nel 2015.

9 13002600 P.O. Clinicizz. 'Ss. Annunziata' Chieti 1000+ 1.562

10 13002800 P.O. Lanciano Renzetti 500-999 642

11 13002900 P.O. Vasto S.Pio da Pietralcina 500-999 842 (continua)

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Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 81

ID CODICE PUNTO NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

12 13003200 P.O. 'G. Bernabeo' Ortona 500-999 568 Chiusura prevista nel 2015. Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 4 PN con un volume di parti annuo inferiore ai

500 parti o di poco superiore, per tre dei quali (nn. 5, 8 e 12) è prevista la chiusura nel corso del

2015. Per il n. 2 non risulta siano state intraprese azioni in merito. Si ricorda che è necessario

specificare se, anche per questo PN, la Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione

delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale

(TIN) di cui all’allegato 1b dell’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 11 punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in 10 punti nascita.

Anestesista Garantita in 10 punti nascita.

Ostetrica Garantita in 11 punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che

l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,

identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

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Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 82

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Abruzzo per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Abruzzo anno 2013

n° parti

3.049 1.132 1.027 2.217 416 247 690 269 105 133 32 424 314 10.055

% parti

31,3% 11,6% 10,5% 22,8% 4,3% 2,5% 7,1% 2,8% 1,1% 1,4% 0,3% 4,4% 3,1%

% TC 16,2% 34,1% 100,0% 3,7% 7,5% 100,0% 89,4% 95,2% 95,2% 89,5% 81,3% 55,7% %

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Abruzzo e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 13000100 LAquila 969 17,5 26,5 100,0 4,5 7,3 100,0 86,8 92,3 94,1 100,0 75,3

2 13000200

Sulmona 328 30,4 68,4 100,0 8,2 28,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 71,4

3 13000300

Avezzano 1.006 13,9 27,3 100,0 3,5 16,7 100,0 95,7 100,0 100,0 92,3 100,0 41,9

4 13001400 Teramo 808 16,0 36,5 100,0 3,6 7,1 100,0 91,7 100,0 100,0 71,4 100,0 40,6

5 13001600 Atri 460 22,4 37,5 100,0 3,5 0,0 100,0 92,9 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0

6 13001700

SantOmero 790 15,6 43,4 100,0 5,2 15,0 100,0 91,1 93,3 100,0 83,3 100,0 54,5

7 13001800 Pescara 1.988 11,3 29,6 100,0 2,9 5,9 100,0 84,6 90,6 90,0 89,2 80,0 44,1

(continua)

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Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 83

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

8 13001900 Penne 266 17,6 100,0 100,0 11,1 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0

9 13002600 Chieti 1.460 20,2 33,2 100,0 2,9 4,2 100,0 93,3 94,5 94,1 91,3 66,7 67,4

10 13002800

Lanciano 690 15,9 36,5 100,0 4,0 7,1 100,0 100,0 95,2 100,0 100,0 50,0 46,2

11 13002900 Vasto 799 9,0 34,6 100,0 0,0 3,4 100,0 71,4 100,0 100,0 100,0 50,0 43,5

12 13003200 Ortona 491 23,7 29,0 100,0 2,5 7,1 100,0 66,7 100,0 100,0 100,0 0,0 33,3

% TC regionale 16,2 34,1 100,0 3,7 7,5 100,0 89,4 95,2 95,2 89,5 81,3 55,7

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 24% superiore

allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia che risulta sempre

superiore al dato nazionale e scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in

rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare

nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica

clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16

dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano

gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente

interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il

feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

ABRUZZO SI (2015) SI (2015) DC 58/2015.

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Regione Abruzzo – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 84

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita Parziale Da completare

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare

utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

Parziale Da completare

8: Formazione degli operatori SI

La certificazione da parte del

direttore sanitario, nei singoli

PN, sulla formazione degli

operatori di sala parto deve

essere estesa a tutti i PN (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 85

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE MOLISE

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Molise in merito alle

azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e

2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).

Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 3 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 3. Altri 3 PN (Agnone, Venafro e Larino) sono stati chiusi prima del 2014.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Molise.

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 14000100 PRESIDIO OSPEDALIERO 'A.

CARDARELLI' 500-999 977

2 14000201 OSPEDALE S. TIMOTEO- TERMOLI 0-499 490

3 14000301 OSPEDALE VENEZIALE - ISERNIA 0-499 437 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Ci sono 2 PN (nn. 2 e 3), per altro di II livello, che hanno un numero di parti

inferiori ai 500 l’anno per i quali non sono state indicate nel report le azioni intraprese nel 2014. Si

ricorda che per i PN volumi di attività inferiori a 500 parti/anno è necessario specificare se la

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Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 86

Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità

operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del

citato Accordo.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita

Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Page 87: Ministero della Salute · 31/12/2014 4 01000501 Ospedale San Biagio Domodossola 0-499 247 I ricorsi intervenuti in materia hanno consentito di risolvere la situazione soltanto dal

Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 87

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Molise per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati regione Molise anno 2013

n° parti 0 1.111 0 0 399 0 65 48 16 7 9 135 1 1.791

% parti

- 62,1% - - 22,3% - 3,6% 2,7% 0,9% 0,4% 0,5% 7,5% 0%

% TC 0,0% 48,2% 0,0% 0,0% 18,3% 0,0% 100% 100% 93,8% 57,1% 77,8% 67,4%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308 50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della

Regione Molise e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

ne

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 14000100

Campobasso 1.018 47,3 20,2 100,0 100,0 90,0 0,0 66,7 74,1

2 14000201 Termoli 555 46,3 16,6 100,0 100,0 100,0 75,0 75,0 23,1

3 14000301 Isernia 218 57,7 16,9 100,0 100,0 100,0 100,0 33,3

% TC regionale 48,2 18,3 100,0 100,0 93,8 57,1 77,8 67,4

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 42% superiore

allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con

meno di 1000 parti/anno.

Relativamente all’analisi dei parti secondo le classi di Robson si evidenzia che, a causa dell’errata

compilazione da parte della Regione della variabile “Modalità del travaglio” (compilata sempre con

il valore 2, corrispondente a travaglio indotto), non è stato possibile distinguere i parti tra le classi 1,

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Regione Molise – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 88

2a e 2b e tra le classi 3, 4a e 4b. Pertanto, per tale Regione i parti contenuti nelle classi 2a e 4a

risultano sovrastimati, in quanto tali classi ricomprendono anche parti potenzialmente attribuibili

rispettivamente alla classe 1 e alla classe 3. Inoltre per la Regione Molise non risultano attribuiti i

casi dei parti con taglio cesareo di elezione, per le classi 2b e 4b.

In tutti i PN si registrano % di TC superiori alla media nazionale ad indicare la necessità di lavorare

nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica

clinica.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Molise Sì (2013) Sì (2013) Non riportato atto

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO

Si allega (All.3) il

documento di ausilio per la

redazione della carta dei

servizi prodotto dal CPNn

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica In fase di

definizione Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto NO Da attuare

8: Formazione degli operatori

Nessun atto

regionale che

disciplini la

formazione sulle

tematiche del

percorso nascita

Nel report è riportato solo un

corso teorico pratico in

neonatologia. E’ necessario

formalizzare con un atto

regionale che disciplini la

formazione sulle tematiche

del percorso nascita,

prevedendo anche

l’adozione di strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 89

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE CAMPANIA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Campania in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN non

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Infatti, dal report regionale risultano 67 PN (40

pubblici e 27 privati accreditati), mentre dal Cedap 2014 risultano 66 PN, come di seguito numerati,

da 1 a 66, nella Tabella 1. Il PN mancante potrebbe essere il presidio “MINERVA S.P.A. SANTA

MARIA DELLA SALUTE” di Santa Maria Capua Vetere, struttura privata accreditata (codice

15002200) in cui risultano, dai dati Cedap, 165 parti nel 2013 (nella Tabella 3 detto PN viene

riportato col numero 67). Nessun PN risulta essere stato chiuso.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Campania

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

1 15001000 Presidio Ospedaliero 'San Rocco' 0-499 254

2 15001300 Presidio Ospedaliero S.G. Moscati

Aversa 500-999 875

3 15001600 Villa del Sole 500-999 935

4 15001800 Casa di Cura San Paolo 500-999 613

5 15001900 Casa di Cura 'Villa Fiorita' Spa 1000+ 1.011 (continua)

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 90

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

6 15002000 Clinica San Michele 500-999 646

7 15002100 Casa di Cura Pineta Grande 500-999 955

8 15003200 Osp. Sacro Cuore di Gesu`

Fatebenefratelli 1000+ 1.071

9 15005700 Ospedale Civile S. Giovanni di Dio 500-999 774

10 15005800 Ospedale San Giuliano 500-999 920

11 15007000 Ospedale Rizzoli 0-499 353 Deroga isole.

12 15007300 Casa Di Cura Ospedale

Fatebenefratelli 1000+ 1.196

13 15007500 Casa Di Cura Osp. Internazionale 500-999 965

14 15008200 Casa Di Cura ' La Madonnina ' Srl 500-999 563

15 15008400 Casa Di Cura Villa Dei Fiori Srl 1000+ 1.250

16 15009200 Casa Di Cura Villa Delle Querce 1000+ 1.070

17 15009500 CLINICA MEDITERRANEA S.P.A. 500-999 927

18 15009700 Casa Di Cura Villa Maione 500-999 664

19 15009900 Clinica Santa Patrizia 500-999 950

20 15010000 Casa Di Cura ' N.S. Di Lourdes ' Spa 1000+ 1.161

21 15010200 Casa Di Cura S. Maria La Bruna Srl 500-999 580

22 15010400 Casa Di Cura Villa Cinzia 1000+ 1.059

23 15010500 Casa Di Cura Villa Stabia 500-999 761

24 15010600 VILLA BIANCA S.P.A. 1000+ 1.727

25 15010800 Casa Di Cura Trusso S.R.L. 0-499 424

26 15010900 Clinica Sanatrix Spa 1000+ 1.164

27 15011000 Casa Di Cura Maria Rosaria Spa 1000+ 1.094

28 15011300 Casa Di Cura S.Lucia Srl 0-499 336

29 15011400 Casa Di Cura A.Grimaldi 500-999 556

30 15013900 Ospedale Landolfi Solofra 0-499 343

31 15014000 Ospedale Ariano Irpino 0-499 330

32 15014500 Casa Di Cura S.Rita 0-499 215

33 15014900 Casa Di Cura Villa Dei Platani 1000+ 1.495

34 15015401 P.O. Umberto I Nocera Inferiore 1000+ 1.401

35 15016000 Presidio Ospedaliero Di Polla-S.

Arsenio 0-499 410

Deroga aree disagiate.

36 15016100 Presidio Ospedaliero 'Immacolata'

Sapri 0-499 303

Deroga aree disagiate.

37 15016200 P.O. Maria Ss. Addolorata Eboli 0-499 196

38 15016300 P.O. Martiri Di Villa Malta Sarno 500-999 722

39 15016500 Ospedale S.Luca Vallo Lucania 0-499 312 Deroga aree disagiate.

40 15016600 P.O. S.M. Speranza Battipaglia 1000+ 1.188

41 15016700 'Hyppocratica S.P.A. Casa Di Cura

Villa 500-999 921

42 15017000 Casa Di Cura Privata Malzoni Di

Agropoli 500-999 570

43 15017700 Casa Di Cura Tortorella Spa 0-499 408

44 15019100 Ospedale S.M. Delle Grazie 500-999 750

45 15019600 Fondazione Evangelica Betania 1000+ 2.007

46 15041502 P.O. Boscotrecase 0-499 396

47 15041601 S. Leonardo 500-999 787

48 15041702 P.O. De Luca E Rossano 500-999 754

49 15041801 San Giovanni Bosco Na Est 500-999 765

50 15041802 Loreto Mare Na Est 500-999 845

51 15041901 San Paolo Na Ovest 500-999 628

52 15041903 San Gennaro Na Ovest 0-499 334 (continua)

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 91

ID

CODICE PUNTO NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

53 15041904 Incurabili Na Ovest 500-999 666

54 15041906 Po Capri Na Ovest 0-499 62 Deroga isole.

55 15043601 Ospedali Riuniti Area Nolana Plesso

Nola 500-999 574

56 15043700 Presidio Ospedaliero Maddaloni 0-499 210

57 15043800 Presidio Ospedaliero Marcianise 500-999 708

58 15044000 Presidio Ospedaliero Piedimonte

Matese 0-499 174

Deroga aree disagiate.

59 15090100 Azienda Ospedaliera 'A. Cardarelli' 500-999 896

60 15090401 A.O. Oo. Rr. Sangiovanni Di Dio E

Ruggi 1000+ 1.355

61 15090402 Ospedale Amico G. Fucito 0-499 438

62 15090404 P.O. S. M. Dell'olmo 0-499 366

63 15090500 Azienda Ospedaliera S.G. Moscati 1000+ 1.077

64 15090600 Azienda Ospedale `G.Rummo` 1000+ 1.054

65 15090700 A.O. Sant'anna E San Sebastiano

Caserta 1000+ 1.202

66 15090900 A.O.U. 'Federico II' Di Napoli 1000+ 2.198 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano 19 PN con un volume di parti annuo inferiore ai 500

parti e si ricorda che è necessario specificare se, per questi PN, la Regione ha applicato gli standard

per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e

terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.

Si segnala, poi, che nel presidio “OSP.CIV. GAETANINA SCOTTO” di Procida, indicato dalla

Regione Campania nel prospetto dei punti nascita, è avvenuto un unico parto di urgenza nel 2014,

rilevato dalla SDO e non dal CeDAP. Inoltre, nel prospetto compilato dalla Regione Campania si

rileva un errore di classificazione dei punti nascita: gli istituti religiosi sono strutture equiparate al

pubblico che fanno parte del gruppo dei punti nascita privati accreditati, come l’ufficio competente

della DGDSISS del Ministero della Salute ha indicato nelle note di compilazione dell’adempimento

LEA A.A.F relativo ai punti nascita, e non del gruppo dei punti nascita pubblici come invece

indicato dalla Regione. In generale, le Regioni, devono provvedere alla compilazione dei prospetti

nel rispetto dei criteri di compilazione che sono stati congiuntamente definiti tra il Ministero della

salute e le Regioni stesse.

Infine si segnala che il presidio “MINERVA S.P.A. SANTA MARIA DELLA SALUTE” di Santa

Maria Capua Vetere, struttura privata accreditata (codice 15002200) che risulta nel Cedap 2013,

non risulta nel Cedap 2014, nel caso il PN fosse stato chiuso si chiede di comunicarlo.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)

Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita pubblici (n. 40)

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si chiede di completare l’informazione sulla guardia attiva per i punti nascita

privati accreditati, appena acquisito il dato. A tal proposito, è opportuno sottolineare che l’Accordo

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 92

Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica

come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Campania per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati regione Campania anno 2013

n° parti

12.838 1.059 8.578 8.283 379 1.075 11.358 968 452 978 286 2.414 4.497 53.165

% parti

26,4% 2,2% 17,6% 17,0% 0,8% 2,2% 23,3% 2,0% 0,9% 2,0% 0,6% 5,0% 8,5%

% TC 25,0% 45,5% 100,0% 5,1% 12,9% 100,0% 94,0% 94,0% 91,2% 90,3% 89,9% 59,6%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono stati evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 93

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di tagli cesarei, per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN della

Regione Campania e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 15001000

Sessa Aurunca 258 40,5 0,0 100,0 4,5 91,8 100,0 50,0 100,0 83,3

2 15001300 Aversa 945 32,6 100,0 13,9 100,0 96,2 100,0 88,9 100,0 53,3

3 15001600 Caserta 993 7,9 0,0 100,0 2,0 0,0 100,0 77,2 80,6 88,2 85,7 66,7 41,2

4 15001800 Aversa 642 11,3 100,0 2,7 100,0 97,7 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7

5 15001900 Capua 999 5,6 100,0 1,5 100,0 100,0 96,1 94,1 0,0 100,0 100,0 76,7

6 15002000

Maddaloni 664 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0 97,4 50,0 100,0 66,7 66,7

7 15002100

Castel Volturno 1.081 59,1 61,0 100,0 8,5 23,5 100,0 95,7 92,3 45,5 100,0 89,5 71,6

8 15003200

Benevento 1.153 27,0 59,3 100,0 4,2 12,9 100,0 95,6 96,8 71,4 97,0 100,0 77,1

9 15005700

Frattamaggiore 720 37,5 100,0 4,4 100,0 94,4 100,0 100,0 83,3 82,4

10 15005800

Giugliano in Campania 914 29,2 60,0 100,0 8,5 0,0 100,0 94,7 100,0 100,0 100,0 100,0 75,0

11 15007000

Lacco Ameno 351 26,4 37,5 100,0 2,5 14,3 100,0 96,5 100,0 85,7 100,0 100,0

12 15007300 Napoli 1.372 18,7 48,0 100,0 5,5 18,9 100,0 81,4 100,0 100,0 86,5 100,0 57,3

13 15007500 Napoli 1.054 10,2 100,0 100,0 2,7 0,0 100,0 96,0 96,1 92,9 96,0 95,6 76,0

14 15008200

San Gennaro Vesuviano 636 18,0 100,0 100,0 3,8 100,0 93,8 81,8 100,0 100,0 46,2

15 15008400 Acerra 1.303 44,5 66,7 100,0 11,0 0,0 100,0 97,1 100,0 100,0 100,0 100,0 56,2

16 15009200 Napoli 1.034 22,6 75,0 100,0 0,0 100,0 91,7 71,4 100,0 100,0 100,0 50,0

17 15009500 Napoli 856 18,9 53,8 100,0 3,0 0,0 100,0 87,7 100,0 100,0 89,5 0,0 44,4

18 15009700 Villaricca 634 34,6 100,0 15,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7

19 15009900 Napoli 847 0,0 100,0 0,0 100,0 100,0 96,6 90,9 100,0 100,0 68,0

20 15010000

Massa di Somma 1.275 18,4 100,0 1,1 100,0 98,6 100,0 92,9 95,7 100,0 64,3

21 15010200

Torre del Greco 667 27,0 100,0 7,4 100,0 99,0 75,0 100,0 83,3 60,0

22 15010400 Napoli 1.070 11,5 100,0 0,0 100,0 75,0 78,6 100,0 100,0 100,0 72,3

23 15010500

Castellammare di Stabia 690 40,4 100,0 32,1 100,0 85,7 100,0 100,0 71,4

24 15010600 Napoli 1.740 0,0 100,0 0,0 100,0 97,2 0,0 91,7 79,3

25 15010800

Ottaviano 378 0,0 100,0 0,0 100,0 95,6 50,0 0,0 100,0 100,0

(continua)

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 94

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

26 15010900 Napoli 1.153 57,1 100,0 20,5 100,0 98,0 100,0 100,0 93,3 100,0 81,4

27 15011000 Pompei 1.098 30,8 42,9 100,0 7,5 0,0 100,0 98,1 100,0 100,0 100,0 100,0 64,7

28 15011300

San Giuseppe Vesuviano 423 13,5 100,0 3,8 100,0 87,5 100,0 100,0 100,0 85,7 75,0

29 15011400

San Giorgio a Cremano 812 0,9 100,0 0,0 100,0 97,9 100,0 85,7 68,4

30 15013900 Solofra 370 44,6 100,0 100,0 6,9 100,0 100,0 98,7 100,0 100,0 100,0 100,0 25,0

31 15014000

Ariano Irpino 355 49,1 100,0 100,0 13,8 25,0 100,0 98,9 100,0 100,0 100,0 100,0 50,0

32 15014500 Atripalda 258 20,0 100,0 100,0 6,7 88,9 100,0 96,8 100,0 100,0 80,0 66,7 60,0

33 15014900 Avellino 1.716 10,7 19,4 100,0 1,5 9,1 100,0 75,1 85,7 70,6 50,0 80,0 46,8

34 15015401

Nocera Inferiore 1.395 22,7 80,6 100,0 6,3 16,7 100,0 84,7 94,7 78,6 95,0 100,0 62,2

35 15016000 Polla 361 46,9 100,0 9,3 100,0 99,1 100,0 100,0 100,0 100,0 58,3

36 15016100 Sapri 328 29,7 100,0 100,0 10,8 100,0 83,7 100,0 100,0 80,0 100,0 33,3

37 15016200 Eboli 446 44,0 80,0 100,0 7,8 20,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7

38 15016300 Sarno 712 29,3 100,0 3,6 100,0 98,1 100,0 100,0 100,0 100,0 40,0

39 15016500

Vallo della Lucania 315 39,7 85,7 100,0 3,8 22,2 100,0 95,7 85,7 100,0 100,0 100,0 70,0

40 15016600

Battipaglia 912 34,6 0,0 100,0 4,7 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,0 100,0 69,3

41 15016700 Salerno 1.012 59,0 100,0 15,7 100,0 97,6 100,0 100,0 100,0 100,0 77,4

42 15017000 Agropoli 540 0,0 100,0 0,0 100,0 96,8 100,0 57,1

43 15017700 Salerno 430 18,9 100,0 0,0 100,0 98,7 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7

44 15019100 Pozzuoli 808 54,7 100,0 100,0 13,8 100,0 96,2 85,7 100,0 100,0 100,0 40,0

45 15019600 Napoli 1.960 13,0 30,4 100,0 1,7 1,4 100,0 87,3 91,3 92,3 85,5 75,0 52,6

46 15041502

Boscotrecase 367 38,7 100,0 5,7 100,0 99,2 100,0 100,0 100,0 35,7

47 15041601

Castellammare di Stabia 856 5,5 11,3 100,0 1,3 11,5 100,0 56,5 100,0 100,0 100,0 59,1 40,5

48 15041702

Vico Equense 911 9,0 35,1 100,0 2,0 0,0 100,0 92,8 100,0 100,0 90,9 100,0 53,3

49 15041801 Napoli 742 20,0 66,7 100,0 2,2 100,0 91,1 100,0 100,0 100,0 63,2

50 15041802 Napoli 878 21,6 100,0 2,1 100,0 89,9 100,0 0,0 90,0 43,2

51 15041901 Napoli 563 34,1 100,0 9,8 100,0 97,5 100,0 100,0 90,9 100,0 60,0

(continua)

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 95

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

52 15041903 Napoli 457 26,5 87,5 100,0 25,0 0,0 100,0 81,8 100,0 100,0 100,0 81,3

53 15041904 Napoli 606 19,9 25,0 100,0 1,6 0,0 100,0 93,5 83,3 100,0 40,0 100,0 38,5

54 15041906 Capri 70 65,0 100,0 11,1 100,0 94,4 100,0 100,0 0,0

55 15043601 Nola 543 24,1 50,0 100,0 6,7 0,0 100,0 94,5 88,9 100,0 100,0 80,0 48,0

56 15043700

Maddaloni 417 18,3 100,0 1,6 14,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 42,9

57 15043800

Marcianise 542 26,3 35,3 100,0 6,6 0,0 100,0 97,9 93,8 100,0 81,8 100,0 60,0

58 15044000

Piedimonte Matese 127 30,4 100,0 100,0 0,0 100,0 96,3 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7

59 15090100 Napoli 877 21,5 100,0 6,8 100,0 94,3 93,3 85,7 74,1 61,0

60 15090401 Salerno 1.170 28,4 44,4 100,0 6,8 33,3 100,0 98,7 100,0 85,7 96,7 40,0 77,1

61 15090402

Mercato San Severino 431 20,5 75,0 100,0 3,2 100,0 100,0 100,0 100,0 75,0 100,0 66,7

62 15090404

Cava de Tirreni 328 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 54,5

63 15090500 Avellino 1.041 12,6 87,5 100,0 2,3 100,0 97,4 92,9 85,7 88,0 83,3 62,1

64 15090600

Benevento 997 14,6 28,2 100,0 2,7 16,7 100,0 87,2 88,9 100,0 70,4 85,7 36,5

65 15090700 Caserta 1.257 11,0 31,6 100,0 2,6 16,7 100,0 89,7 91,9 77,8 87,5 100,0 40,7

66 15090900 Napoli 2.140 18,2 69,2 100,0 4,1 0,0 100,0 95,7 89,5 93,9 89,3 100,0 52,1

67 15002200

Santa Maria Capua Vetere

165 0,0 0,0 100,0 0,0

100,0 96,4 100,0

40,0

% TC regionale 25,0 45,5 100,0 5,1 13,0 100,0 94,0 94,0 91,2 90,3 89,9 59,6

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 57%, superiore

allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con

meno di 1000 parti/anno.

Inoltre il dato per singola classe di Robson evidenzia come la % di TC è superiore alla media

nazionale in quasi tutte le classi e nella maggior parte dei punti nascita indicando la necessità di

lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della

pratica clinica.

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Regione Campania – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 96

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Campania No Sì (1994) Non riportato atto

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO

Si allega (All.3) il

documento di ausilio per la

redazione della carta dei

servizi prodotto dal CPNn

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, NO Da attuare

utilizzo di una cartella unica NO Da attuare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale NO Da attuare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio NO Da attuare

5: Implementazione delle linee guida NO Da attuare

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

NO

Da attuare

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

In itinere

(Decreto

commissariale

n. 105/14)

Da completare

8: Formazione degli operatori NO

Da attuare, prevedendo

anche l’adozione di

strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 97

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE PUGLIA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Puglia in merito alle

azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013 e

2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui dati).

Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 33 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 33, di cui due (nn. 9 e 16) sono stati chiusi nel corso del 2014. Altri 6 PN

sono stati chiusi prima del 2014 (Trani, Terlizzi, Molfetta, Fasano, Manduria, Lucera,

Manfredonia).

Per quanto riguarda le strutture “OSPEDALE CANOSA 'CADUTI IN GUERRA” – Canosa di

Puglia (Codice: 16017500); “OSP. UMBERTO I” di Corato (Codice: 16017601 ), che non

compaiono tra i punti nascita del Cedap 2014 in quanto accorpati ad altre strutture nel corso del

2013, si rimanda alla segnalazione della pagina seguente.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Puglia

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

1 16004700 Ospedale Cerignola 'G.Tatarella' 500-999 784

2 16006200 Ospedale Galatina -'Caterina Novella' 500-999 745

3 16006300 Ospedale Gallipoli-'Sacro Cuore Di

Gesu' 0-499 337 Da una ricognizione effettuata dal

CPNR risulta in possesso dei requisiti richiesti.

4 16007500 Ospedale Martina Franca 500-999 741 (continua)

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Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 98

ID CODICE PUNTO NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate nel report regionale al 31/12/2014

5 16007800 Ente Eccl.Osp.Gen.Reg.'Miulli' 1000+ 1.506

6 16008000 Ospedale Generale Prov.Card. G.

Panico 1000+ 1.241

7 16008700 Casa Di Cura Santa Maria 1000+ 1.442

8 16010100 Casa Di Cura 'Salus' - Brindisi 500-999 787

9 16011000 Casa Di Cura San Francesco Galatina 0-499 70 Chiuso nel 2014.

10 16011100 Casa Di Cura Bernardini 500-999 658

11

16014700 C.B.H. Presidio Mater Dei 500-999 666 Dalle fonti informative nazionali del CeDAP e della SDO non risultano parti effettuati dal punto nascita per l’anno 2013.

12 16015700 Ospedale Di Altamura 500-999 521

13 16015800 Ospedale Bari 'San Paolo' 1000+ 2.422

14 16015900 Ospedale Monopoli 500-999 535

15 16016000 Ospedale Putignano 500-999 835

16 16016100 Ospedale Ostuni (Fasano) 0-499 148 Chiuso nel 2014.

17 16016200 Ospedale Francavilla Fontana 500-999 682

18 16016300 Ospedale San Severo - Teresa

Masselli 500-999 801

19 16016500 Ospedale Copertino 500-999 759

20 16016600 Ospedale Scorrano 0-499 412 Da una ricognizione effettuata

dal CPNR risulta in possesso dei requisiti richiesti.

21

16016700 Ospedale Casarano 0-499 429 Da una ricognizione effettuata dal CPNR risulta in possesso dei requisiti richiesti. Chiuso nel 2015

22 16016800 Ospedale Castellaneta 500-999 630

23 16016900 Ospedale Bari 'Di Venere' (Triggiano) 1000+ 1.592

24 16017000 Ospedale Brindisi 'Perrino' 1000+ 1.354

25 16017100 Ospedale Lecce - 'V Fazzi' (San

Cesario) 1000+ 1.854

26 16017200 Ospedale Taranto -Ss.

Annunziata/Moscati 1000+ 1.768

27 16017400 Ospedale Andria - 'L. Bonomo' 500-999 904

28 16017700 Ospedale Barletta - 'Mons. R.

Dimiccoli' 1000+ 1.184

29 16017800 Ospedale Bisceglie 500-999 627

30 16019100 Ospedale Grottaglie 500-999 627

31 16090500 Ospedale Casa Sollievo Della

Sofferenza 1000+ 1.302

32 16090701 Consorziale Policlinico Bari 1000+ 1.784

33 16091000 Ao Univ. 'Oo Rr Foggia' 1000+ 2.501 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Nei dati Cedap 2014 non risultano i seguenti PN che erano stati rilevati nel

Cedap 2013: “CASA DI CURA 'CBH LA MADONNINA' – Bari (Codice: 16008600);

“OSPEDALE DI MANFREDONIA” Codice (16016400) in quanto chiusi, vengono riportati

comunque in Tabella 3, relativa ai dati Cedap 2013, rispettivamente con i numeri 34 e 35.Si segnala

che il PN n.11 non compare in Tabella 3 in quanto non risulta nei dati Cedap 2013.

Nel corso del 2013 la Regione Puglia ha effettuato i seguenti accorpamenti funzionali nella rete dei

punti nascita:

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Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 99

- lo stabilimento 160176 01 Ospedale Umberto I del comune di Corato, afferente alla struttura

160176 Ospedale di Corato-Terlizzi, è stato accorpato alla struttura 160158 Ospedale Bari 'San

Paolo' del comune di Bari;

- la struttura 160175 Ospedale Canosa 'Caduti In Guerra' del comune di Canosa di Puglia è stato

accorpato alla struttura 160174 Ospedale Andria - 'L. Bonomo' del comune di Andria.

Si evidenzia che tali accorpamenti hanno determinato una perdita di informazione circa la

localizzazione fisica dei punti nascita dove hanno effettivamente avuto luogo i parti dell'anno 2013

e dell'anno 2014.

Nella presente analisi dei Punti Nascita, i dati riferiti ai volumi di attività delle predette strutture si

basano sulle codifiche dei punti nascita utilizzate, per l'invio dei dati CEDAP, da parte della

Regione Puglia; conseguentemente le strutture 160176 01 (punto nascita nel comune di Corato) e

160175 (punto nascita nel comune di Canosa di Puglia) non compaiono negli elenchi, pur essendo

punti nascita attivi, il cui volume di attività non è determinabile attraverso le fonti informative

CEDAP e SDO, a causa dell’errata codifica delle strutture da parte della Regione. Per le strutture

160158 e 160174 il numero dei parti è sovrastimato in quanto ricomprende anche i parti che hanno

avuto luogo a Corato e a Canosa di Puglia.

A seguito delle attività istruttorie condotte dal Ministero della salute con la Regione, in merito alla

correttezza delle codifiche utilizzate per rappresentare gli accorpamenti funzionali della rete

ospedaliera, la Regione Puglia si è impegnata a rilevare le informazioni anagrafiche delle strutture

ospedaliere in conformità alla realtà effettiva della rete dei punti nascita della Regione, e secondo

quanto previsto dalle linee guida di compilazione dei modelli HSP di cui al Decreto del Ministro

della salute del 5/12/2006. La corretta individuazione dei punti fisici dove hanno luogo i parti, per i

punti nascita sopra indicati, sarà rilevabile a partire dai dati di attività dell'anno 2015.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 32 punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in 28 punti nascita.

Anestesista Garantita in 28 punti nascita.

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

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Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 100

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Puglia per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Puglia anno 2013

n° parti

10.100 2.348 2.236 7.269 937 535 5.855 812 486 611 176 1.756 637 33.758

% parti

30,5% 7,1% 6,8% 21,9% 2,8% 1,6% 17,7% 2,5% 1,5% 1,8% 0,5% 5,3% 1,9%

% TC 20,5% 37,4% 100,0% 4,4% 9,0% 100,0% 94,6% 97,2% 95,7% 83,8% 93,8% 57,6%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Puglia e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 16004700

Cerignola 734 42,8 66,7 100,0 10,8 30,0 100,0 94,9 100,0 66,7 81,8 100,0 36,1

2 16006200

Galatina 707 23,9 44,4 100,0 5,1 6,7 100,0 96,5 100,0 100,0 80,0 100,0 60,0

3 16006300

Gallipoli 314 29,1 42,9 100,0 7,9 100,0 98,7 83,3 100,0 88,9 75,0 50,0

4 16007500

Martina Franca 682 26,7 28,6 100,0 6,3 20,0 100,0 96,0 100,0 100,0 100,0 100,0 60,7

(continua)

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Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 101

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

5 16007800

Acquaviva delle Fonti 1.455 10,1 52,9 100,0 3,7 6,9 100,0 96,6 96,6 90,0 85,7 100,0 62,7

6 16008000 Tricase 1.263 16,3 51,4 100,0 3,3 0,0 100,0 92,2 100,0 100,0 81,3 100,0 58,6

7 16008700 Bari 1.477 22,8 63,3 100,0 3,4 5,9 100,0 89,5 100,0 100,0 92,9 100,0 55,2

8 16010100 Brindisi 778 22,2 50,0 100,0 4,0 11,5 100,0 95,1 100,0 100,0 70,0 65,9

9 16011000

Galatina 309 5,6 33,3 100,0 2,7 0,0 100,0 86,4 100,0 98,1 100,0 50,0

10 16011100 Taranto 841 19,3 39,2 100,0 3,1 5,3 100,0 99,6 100,0 100,0 100,0 100,0 42,9

12 16015700

Altamura 533 10,6 14,0 100,0 1,8 0,0 100,0 98,6 100,0 100,0 44,4 100,0 16,7

13 16015800 Bari 2.332 26,2 60,5 100,0 5,1 13,3 100,0 92,9 89,6 100,0 93,8 100,0 52,5

14 16015900

Monopoli 508 24,9 45,8 100,0 9,8 0,0 100,0 88,2 91,7 100,0 100,0 100,0 54,5

15 16016000

Putignano 837 19,3 27,8 100,0 2,5 2,9 100,0 93,9 100,0 88,9 50,0 100,0 34,6

16 16016101 Ostuni 433 23,5 54,5 100,0 6,4 0,0 100,0 96,7 100,0 100,0 83,3 63,6

17 16016200

Francavilla Fontana 671 39,2 33,9 100,0 7,5 7,5 100,0 95,9 100,0 100,0 83,3 100,0 73,9

18 16016300

San Severo 812 17,0 28,4 100,0 7,4 16,7 100,0 96,5 100,0 87,5 80,0 100,0 40,0

19 16016500

Copertino 830 26,4 24,2 100,0 9,6 2,9 100,0 97,6 96,0 100,0 62,5 100,0 50,0

20 16016600

Scorrano 466 33,8 61,5 100,0 6,9 12,5 100,0 95,3 100,0 100,0 100,0 0,0 58,8

21 16016700

Casarano 409 22,4 53,8 100,0 2,9 27,3 100,0 96,8 100,0 100,0 40,0 100,0 100,0

22 16016800

Castellaneta 624 14,1 23,2 100,0 4,3 10,0 100,0 98,9 83,3 100,0 50,0 100,0 27,3

23 16016901 Bari 1.504 18,3 70,6 100,0 3,1 21,4 100,0 96,4 100,0 100,0 95,5 100,0 66,9

24 16017001 Brindisi 1.362 21,7 20,0 100,0 3,5 15,8 100,0 90,3 89,7 87,5 80,0 100,0 75,8

25 16017101 Lecce 1.908 21,0 42,3 100,0 4,1 7,4 100,0 96,0 98,4 95,7 87,7 90,0 62,8

26 16017200 Taranto 1.608 4,7 94,7 100,0 2,1 90,9 100,0 95,6 94,1 100,0 94,7 100,0 64,0

27 16017400 Andria 985 18,4 34,4 100,0 3,2 0,0 100,0 93,6 95,7 87,5 46,2 42,4

28 16017700 Barletta 1.096 14,3 27,4 100,0 3,4 0,0 100,0 96,6 94,7 100,0 81,3 100,0 45,7

29 16017801

Bisceglie 746 24,3 42,5 100,0 5,2 0,0 100,0 96,6 100,0 78,6 62,5 75,0 50,0

30 16019100

Grottaglie 612 28,0 61,5 100,0 7,0 0,0 100,0 98,4 100,0 100,0 66,7 100,0 64,7

31

16090500

San Giovanni Rotondo 1.300 13,1 17,4 100,0 1,6 4,6 100,0 93,1 100,0 100,0 100,0 50,0 52,3

(continua)

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Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 102

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

32 16090701 Bari 1.727 17,7 28,8 100,0 2,6 9,4 100,0 87,9 98,3 84,4 84,6 70,0 55,5

33 16091000 Foggia 2.737 12,7 23,5 100,0 3,8 14,7 100,0 92,5 97,1 97,6 87,5 62,5 37,0

34 16008600 Bari 839 34,5 33,3 100,0 7,6 50,0 100,0 92,9 100,0 100,0 100,0 100,0 53,3

35 16016400

Manfredonia 62 5,9 25,0 100,0 8,3 0,0 100,0 100,0 100,0 0,0

36 16017500

Canosa di Puglia 72 11,8 30,8 100,0 0,0 0,0 100,0 88,9 100,0 100,0 0,0

37 16017601 Corato 185 29,2 57,1 100,0 4,0 0,0 100,0 100,0 83,3 100,0 80,0 100,0

% TC regionale 20,5 37,4 100,0 4,4 9,0 100,0 94,6 97,2 95,7 83,8 93,8 57,6

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 32% superiore

allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con più

di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le

classi un valore più elevato del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano i

valori evidenziati in rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle

priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di

miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che

l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-

1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non

richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II

livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

PUGLIA SI No Parziale:

FG, BAT

STAM: da singoli

Punti Nascita, no

delibera di Sistema.

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Regione Puglia – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 103

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI, ma solo in 19

PN

Da completare.

A tal fine si allega il

documento di ausilio per la

redazione della carta dei

servizi prodotto dal CPNn

(All.3)

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare

utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

SI, ma solo in 13

PN

Da completare anche in

relazione alla revoca DPCM

luglio 2008

8: Formazione degli operatori

Parziale

Da completare, la

certificazione da parte del

direttore sanitario, nei singoli

PN, sulla formazione degli

operatori di sala parto deve

essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 104

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE BASILICATA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Basilicata in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati).

Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che la distribuzione dei

PN corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 6 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 6, di cui il n. 1 è stato chiuso nel corso del 2014.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Basilicata

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 17000800 Ospedale Civile Villa d’Agri 0-499 129 Chiuso nel corso del 2014.

2 17001100 Presidio ospedaliero Matera >1000 1.022

3 17002001 Plesso Ospedaliero di Lagonegro 500-999 532

4

17002402 San Giovanni di Dio Melfi 0-499 418 DGR n. 1533 del 02.12.14 di investimento per l’adeguamento strutturale e tecnologico P.O. di Melfi.

5 17002501 Ospedale Policoro 500-999 504

6 17090101 Ospedale San Carlo Potenza >1000 1.493 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

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Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 105

SEGNALAZIONE: C’è un PN (il n. 4), che ha un numero di parti inferiore ai 500 l’anno, su cui è

stato deliberato un adeguamento strutturale e tecnologico ma sono presenti anche due PN (nn. 3 e 5)

con un numero di parti poco superiore ai 500 l’anno.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 4 punti nascita (escluso n.4)

Pediatra/neonatologo Garantita in 3 punti nascita (esclusi nn. 3 e 4)

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita

Ostetrica Garantita in 4 punti nascita (escluso n. 3)

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Mancanza di Guardia Attiva H24 per pediatra/neonatologo e ostetrica per due

PN che risultano ancora attivi (nn. 3 e 4). Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010,

nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

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Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 106

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Basilicata per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati regione Basilicata anno 2013

n° parti

1.077 500 340 906 167 70 422 101 54 52 21 202 162 4.074

% parti

27,5% 12,8% 8,7% 23,2% 4,3% 1,8% 10,8% 2,6% 1,4% 1,3% 0,5% 5,2% 4,0%

% TC 16,2% 32,2% 100,0% 2,9% 6,0% 100,0% 97,4% 97,0% 94,4% 80,8% 76,2% 52,0%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione con il valore nazionale (dati Cedap 2013). Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono stati evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale. Si rinvia

all’allegato 2 per il dato completo elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della

digitalizzazione, del sistema informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Basilicata e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% cesarei per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 17000800

Marsicovetere

259 24,7

100,0 5,0

100,0 95,2 100,0 100,0 66,7

28,6

2 17001100 Matera

937 17,6 40,6 100,0 4,3 5,1 100,0 99,0 100,0 93,8 77,8 100,0 56,1

3 17002001

Lagonegro

544 19,1 43,5 100,0 1,0 4,8 100,0 95,7 100,0 100,0 80,0 33,3 69,6

4 17002402 Melfi

476 18,8 17,9 100,0 4,4 10,0 100,0 97,5 100,0 100,0 33,3 66,7 73,9

5 17002501

Policoro

502 24,8 30,6 100,0 2,6 9,5 100,0 100,0 100,0 90,0 100,0 85,7 50,0

6 17090101

Potenza

1.356 8,5 24,8 100,0 1,3 5,4 100,0 94,5 94,4 94,1 85,7 80,0 42,0

% TC regionale 16,2 32,2 100,0 2,9 6,0 100,0 97,4 97,0 94,4 80,8 76,2 52,0

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari nei 5 PN di I livello (come riferita nel report regionale per

i PN di I livello: Villa D’Agri 25%, Lagonegro 35%, Melfi 20%, Policoro 32%, Matera 24%)

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Regione Basilicata – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 107

risulta essere superiore allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e

qualitativi dell’assistenza ospedaliera.

Inoltre il dato per singola classe di Robson evidenzia come la % di TC è superiore alla media

nazionale in quasi tutte le classi e nella maggior parte dei punti nascita, eccetto il n.6 che ha più di

1000 parti annui, indicando la necessità di lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

Basilicata Sì (2013) Sì (2013) STEN: deliberazione

aziendale n. 282/2013.

STAM: deliberazioni

aziendali n. 596/2013 e n.

1026/2013.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita NO

Da attuare.

A tal fine si allega (All.3) il

documento di ausilio per la

redazione della carta dei

servizi prodotto dal CPNn

3: Integrazione territorio-ospedale

Determina

dirigenziale n.

495/2013

Da completare

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica NO

Da attuare. Si segnalano le

esperienze positive già

realizzate da altre regioni

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

In itinere. Determina dirigenziale

n. 495/2013 integrata

dalla Determinazione

734/2013

Da completare

Attuata solo in un PN (n.6)

8: Formazione degli operatori Parziale

Attuare la DRG 1478 del

4.12.2014 prevedendo

l’adozione di strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 108

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE CALABRIA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Calabria in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 15 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 15. Dal 2010 sono stati chiusi 9 PN <500 parti/anno: Acri, Belvedere

marittimo Melito Porto Salvo, Villa Michelini-Lametia Terme, S.Giovanni in Fiore-Cosenza,

Rossano, Trebisacce, Cariati, Paola.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Calabria

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 18000600 Ospedale Civile Ferrari - Castrovillari 500-999 651

2 18001001 Ospedale Corigliano 1000+ 1.037

3 18001201 Ospedale Cetraro 500-999 539

4 18002800 Sacro Cuore 1000+ 1.079 (continua)

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Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 109

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

5 18003200 Ospedale Civile San Giovanni Di Dio 1000+ 1.202

6 18003300 Presidio Ospedaliero Lamezia Terme 500-999 582

7 18003400 P.O. Jazzolino 500-999 885

8

18005500 Ospedale Basso Ionio Soverato 0-499 372 Tenuto conto della configurazione geografica, il PN non è stato dismesso e le relative relazioni sono state inviate ai Ministeri competenti.

9 18005900 Ospedale Civile Locri 500-999 748

10 18006100 P.O. 'S. Maria Degli Ungheresi' 500-999 632

11 18007300 Casa Di Cura 'Villa Aurora' 500-999 771

12 18007700 Casa Di Cura 'Villa Elisa' S.P.A. 500-999 778

13 18091201 P.O. Annunziata Cosenza 1000+ 2.000

14 18091301 Ospedale Pugliese 1000+ 2.174

15 18091501 Presidio Ospedaliero Riuniti Reggio

Calabria 1000+ 1.894

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: C’è 1 PN (n. 8) che ha un numero di parti inferiori ai 500 l’anno. Si ricorda

che per i PN volumi di attività inferiori a 500 parti/anno è necessario specificare se la Regione ha

applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità operative di

pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del citato Accordo.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in tutti i punti nascita.

Anestesista Garantita in tutti i punti nascita.

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: Si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti

relativi ai Punti nascita di I Livello, identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

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Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 110

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Calabria per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Calabria anno 2013

n° parti

5.633 1.199 1.403 3.652 508 258 1.703 348 187 234 30 750 61 15.966

% parti

35,4% 7,5% 8,8% 23,0% 3,2% 1,6% 10,7% 2,2% 1,2% 1,5% 0,2% 4,7% 0,4%

% TC 12,9% 28,0% 100,0% 2,4% 8,9% 100,0% 90,3% 93,4% 89,8% 82,9% 83,3% 43,1%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

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Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 111

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Calabria e confronto con il valore regionale e nazionale

ID C

od

ice

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 18000600

Castrovillari 715 10,1 39,1 100,0 1,8 12,5 100,0 98,2

100 88,9 87,5 100 56,0

2 18001001

Corigliano Calabro 1.130 14,6 48,4 100,0 3,6 25,5 100,0 91,9

85 93,8 100 100 50,0

3 18001201 Cetraro 559 1,5 33,9 100,0 0,0 4,8 100,0 95,0

100 100 100 100 45,5

4 18002800

Cosenza 1.024 6,9 30,4 100,0 1,5 10,3 100,0 76,3

100 100 55,6 100 27,8

5 18003200

Crotone 1.319 2,7 17,5 100,0 0,7 7,5 100,0 86,7

96,9 90,5 55,6 50 26,0

6 18003300

Lamezia Terme 988 16,9 31,3 100,0 4,3 3,3 100,0 91,1

84,2 76,9 70 66,7 36,6

7 18003400

Vibo Valentia 933 14,6 26,5 100,0 3,3 8,0 100,0 96,2

96,3 100 100 100 37,9

8 18005500

Soverato 436 24,1 31,3 100,0 6,5 7,7 100,0 100,0

100 100 100 100 80,0

9 18005900 Locri 781 18,4 30,6 100,0 0,8 4,5 100,0 94,2

95 100 77,8 26,9

10 18006100

Polistena 644 21,1 40,0 100,0 2,2 0,0 100,0 93,8

90,9 50 100 100 30,0

11 18007300

Reggio di Calabria 878 10,0 24,6 100,0 0,6 15,4 100,0 84,5

83,3 69,2 100 33,3

25,0

12 18007700

Cinquefrondi 813 2,8 14,6 100,0 0,5 4,8 100,0 83,2

92,3 92,9 100 25,9

13 18091201

Cosenza 1.898 22,9 23,0 100,0 5,6 5,6 100,0 100,0

93,4 95,7 83,3 100 48,0

14 18091301

Catanzaro 2.095 7,4 31,9 100,0 1,4 2,0 100,0 93,7

100 91,3 93,5 100 51,2

15 18091501

Reggio di Calabria 1.753 15,6 39,0 100,0 2,0 0,0 100,0 91,9

88,9 50 73,8 50

44,3

% TC regionale 12,9 28,0 100,0 2,4 8,9 100,0 90,3 93,4 89,8 82,9 83,3 43,1

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 19% superiore

allo standard del 15% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera per i PN con meno di 1000 parti/anno e inferiore allo standard del 25%

fissato per i PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in quasi tutte le

classi un valore più basso del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in

arancione i valori superiori alla media regionale e in rosso i valori superiori alla media nazionale per

facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei singoli contesti assistenziali per la

programmazione di percorsi di miglioramento della pratica clinica. Per quanto riguarda la classe 10

(prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 prevede che le Unità

Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano gravidanze, in età gestazionale >= 34

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Regione Calabria – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 112

settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed

assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

CALABRIA SI (2015) SI (2015) DCA N. 9/2015

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, In itinere Da completare

utilizzo di una cartella unica In itinere Da completare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale In itinere Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio In itinere Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

Parziale Da completare

8: Formazione degli operatori NO

Da attuare, prevedendo

anche l’adozione di

strumenti per la

certificazione e valutazione

delle abilità e competenze

degli operatori (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 113

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE SICILIANA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Siciliana in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN non

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Infatti dal report regionale risultano 42 PN (36

pubblici e 6 privati accreditati) mentre dal Cedap 2014 risultano 56 PN (44 pubblici e 12 privati

accreditati) come di seguito numerati, nella Tabella 1, da 1 a 56. Risultano essere stati chiusi, prima

del 2014, 15 PN. Nei dati Cedap 2014 non risultano “P.O. 'NUOVO CUTRONI ZODDA'

BARCELLONA” di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) (Codice: 19032300) e “NUOVA CASA DI

CURA DEMMA” di Palermo (Codice: 19054000) presenti nella Tabella 3 rispettivamente con i

numeri 57 e 58.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Siciliana

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1 19017900 Fond. Ist. S. Raffaele – Giglio Cefalù 0-499 417 In deroga vigilata. Atto Min.le n.

15235 del 21.05.15.

2 19019900 Osp. Buccheri La Ferla

Fatebenefratelli 1000+ 2.561

3 19030100 P.O. S. Giovanni Di Dio 1000+ 1.452

4 19030200 P.O. Barone Lombardo - Canicatti' 500-999 747 (continua)

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Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 114

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

5 19030300 P.O. S. Giacomo D'Altopasso Licata 0-499 415 Richiesta deroga prott. nn.

34853/2015, 68695/2015, 73642/2015.

6 19030500 P.O. Giovanni Paolo II 500-999 629

7 19030600 P.O. Sant'Elia (Ex AO) 500-999 638

8 19030700 P.O. M. Immacolata Longo 0-499 203 Richiesta deroga prott. nn.

22672/2015, 68695/2015, 73642/2015.

9 19030900 P.O. Vittorio Emanuele (Ex Ao) 500-999 788

10 19031200 P.O. S. Marta e S. Venera Acireale 500-999 653

11 19031400 P.O. Maria Ss. Addolorata Biancavilla 0-499 498

12 19031500 P.O. Castiglione Prestianni Bronte 0-499 264 Richiesta deroga prott. nn.

22672/2015, 68695/2015, 73642/2015.

13 19031600 P.O. Ss. Salvatore Paternò 0-499 274 Chiusura nel corso del 2015.

14 19031700 P.O. Gravina e S. Pietro Caltagirone 500-999 612

15 19031900 P. O. 'Umberto I' 500-999 967

16 19032200 P. O. 'Carlo Basilotta' Nicosia 0-499 243 In deroga vigilata. Atto Min.le n.

15235 del 21.05.15.

17 19032400 P.O. Lipari 0-499 13 Chiusura nel corso del 2015.

18 19032500 P.O. 'G. Fogliani' Milazzo 500-999 878

19 19032600 P.O.' S. Vincenzo' Taormina 500-999 666

20 19032800 P.O. 'Barone-Romeo' Patti 500-999 737

21 19032900 Stabilimento Osped. S. Agata

Militello 0-499 407

22 19033000 P.O. Dei Bianchi Corleone 0-499 192 In deroga. Atto Min.le n. 15235

del 21.05.15.

23 19033200 P.O. Civico Partinico 0-499 475

24 19033300 P.O. Madonna Dell'alto - Petr.

Sottana 0-499 129 Richiesta deroga prott. nn.

22672/2015, 68695/2015, 73642/2015.

25 19033400 P.O. S. Cimino Termini Imerese 500-999 525

26 19033500 P.O. G. F. Ingrassia 500-999 772

27 19033800 Ospedale ' Civile Maria Paterno'

Arezzo 1000+ 1.425

28 19034000 Ospedale Maggiore Modica 500-999 940

29 19034200 Ospedale Guzzardi Vittoria 500-999 993

30 19034400 P.O. Trigona Noto 500-999 517

31 19034500 P.O. Umberto I (Ex A.O.) 1000+ 1.598

32 19034700 Ospedale Generale Di Zona 500-999 716

33 19035000 P.O. 'B. Nagar' Pantelleria 0-499 47 Chiusura nel corso del 2015.

34 19035100 P.O. S. Antonio Abate - Trapani 500-999 931

35 19035200 P.O. V. Emanuele II - Castelvetrano 500-999 764

36 19035300 P.O. Paolo Borsellino Ex S. Biagio-

Marsala 500-999 553

37 19050200 Casa Di Cura Sant`Anna Srl. 500-999 844

38 19050300 Casa Di Salute Ignazio Attardi S.P.A. 0-499 136 Chiusura nel corso del 2015.

39 19052300 Casa Di Cura Gibiino Srl 500-999 652

40 19053300 Casa Di Cura Candela Spa 1000+ 1.334

41 19053600 Casa Di Cura 'Triolo Zancla' S.P.A. 1000+ 1.325

42 19053700 Casa Di Cura Serena S.P.A. 500-999 890

43 19071000 Casa Di Cura Prof.E.Falcidia Srl 1000+ 1.022

44 19071100 Casa Di Cura Lucina 0-499 496 (continua)

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Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 115

ID

CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

45 19071900 Casa Di Cura Gretter Gest.C.M.C Srl 0-499 392

46 19072500 Casa Di Cura Argento 0-499 54 Chiusura nel corso del 2015.

47 19092100 A.O. Per l'Emergenza Cannizzaro 1000+ 1.045

48 19092204 Nuovo Ospedale Garibaldi - Nesima 1000+ 1.678

49 19092301 Presidio Ospedaliero Gaspare

Rodolico 1000+ 1.445

50 19092303 Presidio Ospedaliero S. Bambino 1000+ 1.999

51 19092401 Ospedale Papardo 0-499 156

52 19092402 Presidio Ospedaliero Piemonte 500-999 934

53 19092500 Azienda Osp. Univ. G. Martino 1000+ 1.190

54 19092603 P.O. V. Cervello 1000+ 1.461

55 19092701 Ospedale Civico 1000+ 1.872

56 19092800 Az.Osp.Univ.P.Giaccone 500-999 753 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: Si segnala che risultano attivi 17 PN con un volume di parti annuo inferiore ai

500 parti, per cinque dei quali (nn. 13, 17, 33, 38 e 46) è prevista la chiusura nel corso del 2015. Per

7 PN (nn. 1, 5, 8, 12, 16, 22 e 24) sono state intraprese richieste di deroga. Per 4 PN (nn. 11, 21, 45

e 51) non risulta siano state intraprese azioni in merito. Si ricorda che è necessario specificare se,

anche per questi PN, la Regione ha applicato gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di

ostetricia e delle unità operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui

all’allegato 1b del citato Accordo.

2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in 12 punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in 12 punti nascita.

Anestesista Garantita in 12 punti nascita.

Ostetrica Garantita in 12 punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che

l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,

identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

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Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 116

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Siciliana per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Siciliana anno 2013

n° parti

12.871 3.324 3.362 8.937 1.416 1.041 6.265 1.218 807 700 274 1.968 1.343 43.526

% parti

30,5% 7,9% 8,0% 21,2% 3,4% 2,5% 14,9% 2,9% 1,9% 1,7% 0,6% 4,7% 3,1%

% TC 19,4% 36,2% 100,0% 4,2% 12,6% 100,0% 95,3% 97,5% 96,4% 85,6% 86,1% 52,9%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

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Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Siciliana e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 19017900 Cefalù 370 30,5 63,3 100,0 1,4 7,7 100,0 98,5 100,0 88,9 100,0 50,0 42,9

2 19019900

Palermo 2.359 28,2 43,0 100,0 6,5 3,4 100,0 90,4 90,6 100,0 81,3 57,1 36,6

3 19030100

Agrigento 1.520 13,6 21,7 100,0 2,1 11,1 100,0 94,7 94,7 94,1 59,2 100,0 51,1

4 19030200

Canicattì 660 17,8 15,5 100,0 3,2 2,4 100,0 95,9 100,0 100,0 50,0 100,0 37,5

5 19030300 Licata 360 9,2 37,5 100,0 9,1 15,4 100,0 100,0 100,0 85,7 0,0 100,0 33,3

6 19030500 Sciacca 607 19,0 50,6 2,7 71,4 96,7 100,0 90,0 100,0 100,0 22,2

7 19030600

Caltanissetta 612 23,9 40,6 100,0 3,2 0,0 100,0 88,9 100,0 100,0 87,5 75,0 44,4

8 19030700

Mussomeli 211 36,8 40,0 100,0 7,7 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0

9 19030900 Gela 758 19,2 28,2 100,0 6,2 16,7 100,0 99,1 100,0 100,0 100,0 100,0 35,3

10 19031200

Acireale 582 27,1 37,0 100,0 3,5 14,3 100,0 88,7 100,0 100,0 100,0 25,0 33,3

11 19031400

Biancavilla 454 15,4 57,5 100,0 3,4 14,8 100,0 98,2 83,3 90,0 66,7 100,0 0,0

12 19031500 Bronte 323 24,8 0,0 100,0 3,6 0,0 100,0 97,7 100,0 100,0 100,0 100,0 66,7

13 19031600 Paternò 377 12,0 64,7 100,0 4,0 10,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 85,7

14 19031700

Caltagirone 705 15,7 9,8 100,0 3,2 2,5 100,0 93,5 100,0 100,0 87,5 15,8

15 19031900 Enna 1.008 10,9 100,0 1,5 0,0 100,0 96,9 100,0 100,0 72,4 100,0 52,7

16 19032200 Nicosia 259 13,9 30,4 100,0 2,6 8,3 100,0 88,2 100,0 100,0 100,0 66,7 42,9

17 19032400 Lipari 6 0,0 25,0

18 19032500 Milazzo 523 22,3 25,0 100,0 3,3 0,0 100,0 98,2 100,0 100,0 100,0 35,3

19 19032600

Taormina 654 10,5 72,7 100,0 3,6 46,2 100,0 76,9 93,8 75,0 71,4 16,7

20 19032800 Patti 699 18,4 42,3 100,0 2,1 9,1 100,0 99,2 91,3 100,0 92,9 100,0 61,7

21 19032900

SantAgata di Militello 431 15,0 19,0 100,0 1,0 12,5 100,0 97,8 90,0 100,0 100,0 66,7 31,8

22 19033000

Corleone 200 28,0 46,2 100,0 5,8 0,0 100,0 97,7 100,0 100,0 80,0

23 19033200

Partinico 549 14,7 50,0 100,0 3,0 0,0 100,0 82,5 100,0 100,0 100,0 100,0 76,5

24 19033300

Petralia Sottana 47 68,4 100,0 18,2 100,0 100,0 0,0

25 19033400

Termini Imerese 481 7,8 40,5 100,0 3,7 0,0 100,0 97,6 87,5 100,0 100,0 57,1

26 19033500

Palermo 734 28,0 71,4 100,0 5,9 0,0 100,0 92,3 93,8 85,7 75,0 66,7

(continua)

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Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 118

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

27 19033800 Ragusa 1.381 13,9 34,5 100,0 4,7 9,4 100,0 92,3 97,1 100,0 94,7 100,0 56,0

28 19034000 Modica 978 8,6 17,9 100,0 4,5 7,5 100,0 95,7 86,7 83,3 71,4 100,0 27,3

29 19034200 Vittoria 1.023 23,7 46,3 100,0 2,5 10,3 100,0 94,8 92,0 81,8 100,0 50,0 50,0

30 19034400 Noto 504 24,5 59,5 100,0 4,6 18,8 100,0 93,5 100,0 75,0 53,3

31 19034500

Siracusa 1.551 23,5 46,5 100,0 3,5 10,0 100,0 96,0 92,0 100,0 90,6 100,0 55,4

32 19034700 Lentini 623 18,1 36,7 100,0 5,6 7,7 100,0 95,5 95,0 100,0 100,0 0,0 40,0

33 19035000

Pantelleria 18 0,0 100,0 0,0 100,0

34 19035100 Erice 981 15,3 77,8 100,0 6,7 0,0 100,0 88,3 92,6 100,0 96,0 100,0 45,1

35 19035200

Castelvetrano 823 23,6 39,4 100,0 7,7 18,2 100,0 99,2 100,0 100,0 100,0 100,0 35,0

36 19035300

Marsala 548 27,8 66,7 100,0 9,6 33,3 100,0 93,8 100,0 100,0 100,0 100,0 64,3

37 19050200 Erice 626 2,4 75,0 100,0 0,9 33,3 100,0 93,7 100,0 100,0 33,3

38 19050300

Santo Stefano Quisquina 132 28,3 80,0 100,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0

39 19052300 Catania 741 9,8 40,0 100,0 0,0 16,7 100,0 98,6 100,0 90,0 100,0 91,7 63,6

40 19053300

Palermo 1.002 21,9 66,1 100,0 3,5 30,0 100,0 100,0 95,2 100,0 100,0 66,7 54,5

41 19053600

Palermo 976 17,7 50,0 100,0 1,7 100,0 93,7 100,0 80,0 90,9 100,0 77,8

42 19053700

Palermo 915 28,8 46,5 100,0 8,5 11,1 100,0 99,2 100,0 100,0 100,0 100,0 64,3

43 19071000 Catania 1.041 2,8 33,3 100,0 0,0 0,0 72,7 100,0 99,7 100,0 98,5 14,3

44 19071100 Catania 418 16,7 38,5 100,0 0,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 81,3

45 19071900 Catania 457 20,4 51,6 100,0 4,8 0,0 100,0 98,7 100,0 100,0 100,0 83,3 60,0

46 19072500 Catania 104 28,2 16,7 100,0 0,0 0,0 100,0 93,3 100,0 50,0 100,0 100,0

47 19092100 Catania 1.044 23,2 51,6 100,0 7,6 13,6 100,0 98,0 97,0 89,5 97,6 77,8 61,6

48 19092204 Catania 1.609 0,0 28,5 100,0 0,0 7,4 100,0 77,5 98,2 88,2 87,5 62,6

49 19092301 Catania 1.277 9,8 34,4 100,0 3,1 12,1 100,0 96,7 97,7 100,0 97,5 63,6 54,8

50 19092303 Catania 2.013 19,1 48,0 100,0 4,2 7,9 100,0 98,7 96,6 97,2 94,1 90,0 55,1

51 19092401

Messina 398 100,0 100,0 75,0

52 19092402

Messina 893 97,2 84,2 90,9 85,7

53 19092500

Messina 1.039 17,4 26,0 100,0 5,9 5,7 100,0 94,6 100,0 100,0 85,7 90,9 43,9

54 19092603

Palermo 1.472 24,2 50,0 100,0 4,1 100,0 95,6 95,0 100,0 84,4 100,0 56,8

55 19092701

Palermo 1.787 16,4 26,9 100,0 3,5 5,0 100,0 94,4 97,1 96,4 75,7 80,0 60,3

(continua)

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Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 119

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

56 19092800

Palermo 759 27,4 41,2 100,0 3,2 0,0 100,0 98,7 95,0 91,7 77,8 77,8 64,6

57 19032300

Barcellona Pozzo di Gotto 322 25,5 54,5 100,0 3,8 33,3 100,0 98,2 100,0 100,0 100,0 42,9

58 19054000

Palermo 582 25,2 59,4 100,0 3,0 3,1 100,0 100,0 100,0 100,0 75,0 83,3 58,3

% TC regionale 19,4 36,2 100,0 4,2 12,6 100,0 95,3 97,5 96,4 85,6 86,1 52,9

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 28,53%

superiore allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e

qualitativi dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i

PN con più di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia in tutte le classi un

valore più elevato del dato nazionale; scendendo a livello di singolo PN si segnalano in rosso i

valori superiori alla media nazionale per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare nei

singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica

clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16

dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano

gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente

interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il

feto.

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

SICILIA SI (2015) SI (2015) Decreti assessoriali n.

2536-299-767-

948/2015

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Regione Siciliana – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 120

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, SI

utilizzo di una cartella unica SI

formazione congiunta ospedalieri/territoriale SI

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio SI

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

Dato mancante Fornire indicazioni

sull’attuazione

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

Parziale

Attiva in 10 PN Da completare

8: Formazione degli operatori Parziale

Da completare, anche

prevedendo la certificazione

da parte del direttore

sanitario, nei singoli PN,

sulla formazione degli

operatori di sala parto (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 121

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

ANALISI AL 31 DICEMBRE 2014 DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE

DALL’ACCORDO PERCORSO NASCITA DEL 16 DICEMBRE 2010 NELLA

REGIONE SARDEGNA

Il presente documento riporta un’analisi sull’attuazione delle azioni previste dall’Accordo del 16

dicembre 2010 “Linee di indirizzo per la promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza

e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio

cesareo”, effettuata sulla base del report debitamente compilato dalla Regione Sardegna in merito

alle azioni realizzate al 31 dicembre 2014 e dei dati della fonte informativa Cedap per gli anni 2013

e 2014, elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del

sistema informativo sanitario e della statistica di questo Ministero (vedi allegato 1 - excel e nota sui

dati). Ove dall’analisi dei dati si sono rilevati ambiti di intervento ancora da realizzare per la piena

attuazione delle azioni previste dall’Accordo sono state inserite specifiche “segnalazioni” come

punto di attenzione per la Regione.

1. PUNTI NASCITA

Relativamente ai Punti Nascita (PN) dal report regionale inviato si rileva che il numero dei PN

corrisponde ai dati elaborati dal Cedap 2014. Risultano, infatti, 17 PN come di seguito numerati,

nella Tabella 1, da 1 a 17. Nel flusso Cedap 2013 risultano due ulteriori PN, “OSPEDALE a.

SEGNI OZIERI” di Ozieri (Codice: 20000300) e “SAN GIOVANNI DI DIO” di Cagliari (Codice:

20090601), riportati in Tabella 3 con i nn. 18 e 19.

Tab.1: Parti per punto nascita effettuati nel 2014 in Regione Sardegna

ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

1

20000200 Ospedale Civile Alghero 0-499 355 In considerazione del trend di crescita registrato su base pluriennale, e della costituzione del presidio ospedaliero unico di base ad Alghero, al quale afferisce lo stabilimento di Ozieri, il PN viene mantenuto attivo. Sarà sottoposto a monitoraggio costante e a valutazione delle cure erogate.

2 20000600 P.O. Paolo Dettori - Tempio P. 0-499 269 (continua)

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ID CODICE PUNTO

NASCITA

DENOMINAZIONE PUNTO NASCITA

Classe Parti

Parti 2014

Azioni intraprese nel 2014 per i PN<500 parti/anno, indicate

nel report regionale al 31/12/2014

3

20001100 P.O. Paolo Merlo La Maddalena 0-499 77 In considerazione delle condizioni di insularità, è previsto un programma di disattivazione del PN condizionato alla piena efficacia del sistema di elisoccorso regionale e alla definizione e attuazione di un piano specifico di emergenza che garantisca la possibilità di affrontare le urgenze ostetriche.

4 20001200 P.O. Giovanni Paolo II Olbia 500-999 932

5 20001300 Policlinico Sassarese Spa 500-999 581

6 20001700 P.O. San Francesco 500-999 989

7

20001900 P.O. 'Nostra Signora Della Mercede' 0-499 414 A causa della dispersione della popolazione sarda, soprattutto nelle aree interne, si consiglia di tenere aperto il PN, a prescindere dal rispetto dei parametri quantitativi. Sarà, comunque, sottoposto a monitoraggio costante e, annualmente, a valutazione delle cure erogate.

8 20002800 P.O. Sirai 0-499 305 Nel 2014 sono iniziate le azioni per l’accorpamento dei due PN al fine di ottimizzare le risorse umane, professionali ed economiche, nel rispetto della sicurezza degli utenti e degli operatori.

9

20002900 P.O. Santa Barbara 0-499 264

10 20003100 P.O. Ss. Trinita' 1000+ 1.149

11 20003400 Presidio Ospedaliero N.S. Di Bonaria 0-499 435

12 20004000 Casa di Cura S.Anna S.R.L. 0-499 343

13 20004400 Casa Di Cura Villa Elena 0-499 248

14 20005200 P. Ospedaliero 'San Martino' -

Oristano 500-999 830

15 20090400 Azienda Ospedaliera G. Brotzu 500-999 873

16 20090500 Azienda Ospedaliero Universitaria SS 1000+ 1.215

17 20090602 Policlinico Monserrato 1000+ 1568 Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2014.

SEGNALAZIONE: I PN sia pubblici che privati, che non raggiungono i 500 parti/anno, saranno

riconvertiti su specifica segnalazione dei direttori generali delle aziende sanitarie, favorendo il

mantenimento di specifici interventi di accoglienza e cura nell’area materno-infantile. Si ricorda che

è necessario applicare gli standard per la riorganizzazione delle U.O. di ostetricia e delle unità

operative di pediatria/neonatologia e terapia intensiva neonatale (TIN) di cui all’allegato 1b del

citato Accordo. Con riferimento al punto nascita “SAN GIOVANNI DI DIO”, (codice 90060101) la

non presenza tra i punti nascita del Cedap 2014 è dovuta al fatto che il punto nascita è stato

trasferito nella struttura “Policlinico Monserrato” a fine 2013.

Con riferimento al punto nascita “OSPEDALE A. SEGNI OZIERI” (codice 20000300) di Ozieri si

chiede di segnalare i provvedimenti presi, quali, ad es. la chiusura del punto nascita e/o il

trasferimento dei reparti; infatti per l’anno 2014 non si registrano parti nel Cedap, mentre nella

scheda di dimissione ospedaliera risultano 3 parti.

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2. GUARDIA ATTIVA H24

Ginecologo Garantita in tutti i punti nascita.

Pediatra/neonatologo Garantita in 10 punti nascita.

Anestesista Garantita in 13 punti nascita.

Ostetrica Garantita in tutti i punti nascita.

Fonte: Report regionale al 31/12/2014

SEGNALAZIONE: E’ necessario prevedere la guardia attiva in tutti i PN. Si ricorda che

l’Accordo Stato-Regioni del 16-12-2010, nel definire i requisiti relativi ai Punti nascita di I Livello,

identifica come Standard imprescindibili:

garantire personale ostetrico e ginecologico h24

garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24

garantire disponibilità di assistenza anestesiologica h24 all’interno della struttura

ospedaliera

3. INCIDENZA DI TAGLI CESAREI

Come raccomandato da un recente statement dell’OMS, nell’analisi dei dati sul ricorso al taglio

cesareo il Comitato Percorso Nascita nazionale ha approvato di adottare la classificazione di

Robson (vedi allegato 1) al fine di:

comprendere se la variabilità nel tasso di cesarei tra punti nascita sia ascrivibile a una

diversa composizione della popolazione che afferisce ai diversi punti nascita;

identificare le sottopopolazioni di partorienti maggiormente rappresentate nelle

diverse classi di Robson;

confrontare lo scostamento della proporzione di cesarei nelle diverse classi di

Robson rispetto ad uno standard di riferimento;

scegliere le classi su cui promuovere percorsi di miglioramento della pratica clinica

per ridurre la proporzione di cesarei;

seguire nel tempo l’andamento del fenomeno.

La Tabella 2 riporta, per singole classi di Robson, il numero di parti e il loro contributo percentuale

nonchè la percentuale di cesarei registrate a livello regionale e a livello nazionale nell’anno 2013. Il

confronto con il valore nazionale rappresenta un primo step verso lo standard internazionale.

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Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 124

Tab.2: n° parti e % di Tagli Cesarei (TC) effettuati nel 2013 in Regione Sardegna per Classi di

Robson e analoghi dati nazionali

Classi di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X n.a. (*) Totale

Dati Regione Sardegna anno 2013

n° parti

3.753 2.762 12 1.834 758 10 907 273 93 181 87 680 4 11.354

% parti

33,1% 24,3% 0,1% 16,2% 6,7% 0,1% 8,0% 2,4% 0,8% 1,6% 0,8% 6,0% 0,0%

% TC 15,1% 58,9% 100,0% 4,3% 37,2% 100,0% 89,2% 95,6% 95,7% 90,6% 73,6% 59,4%

Dati nazionali anno 2013

n° parti

143.308

50.945 30.652 114.976 22.912 12.014 51.218 12.236 6.413 8.697 2.553 25.066 20.497 501.487

% parti

29,8% 10,6% 6,4% 23,9% 4,8% 2,5% 10,6% 2,5% 1,3% 1,8% 0,5% 5,2% 4,1%

% TC 12,8% 29,8% 100,0% 2,6% 8,3% 100,0% 86,9% 94,7% 92,3% 84,5% 74,0% 47,1%

(*) n.a.= .= quota non attribuibile sul totale parti rilevato

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G. della

digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP 2013.

La Tabella 3 confronta le distribuzioni percentuali dei tagli cesarei rilevate, in base alle classi di

Robson, nei singoli punti nascita della Regione (dati Cedap 2013) con il valore nazionale. Al fine di

facilitare l’individuazione delle criticità, per le prime cinque classi di Robson e la decima

(prematuri), sono state evidenziati in rosso i valori superiori al valore medio nazionale e in

arancione quelli superiori alla media regionale. Si rinvia all’allegato 2 per il dato completo

elaborato dall’Ufficio di statistica della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema

informatico sanitario e della statistica di questo Ministero.

Tab.3: Percentuali di Tagli Cesarei (TC), per Classi di Robson, effettuati nel 2013 nei singoli PN

della Regione Sardegna e confronto con il valore regionale e nazionale

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

1 20000200 Alghero 395 12,5 56,6 2,3 34,8 100,0 93,8 100 100 100 50,0

2 20000600

Tempio Pausania 309 25,6 62,0 100,0 9,1 65,2 100,0 100 100 68,8

3 20001100

La Maddalena 68 23,1 40,0 0,0 0,0 100,0 100 50 100 0,0

4 20001200 Olbia 843 9,4 56,4 3,2 26,9 82,9 83,3 100 72,7 100 64,8

5 20001300 Sassari 536 12,0 80,5 100,0 0,0 100,0 100 80 87,5 66,7

6 20001700 Nuoro 1.149 34,3 44,9 100,0 10,0 23,2 100,0 87,2 93,8 100 100 80 57,8

7 20001900 Lanusei 409 16,5 54,5 100,0 1,3 31,9 89,7 100 100 100 100 41,2

8 20002800

Carbonia 325 19,1 51,5 2,0 41,2 100,0 66,7 100 0 46,7

9 20002900 Iglesias 284 14,1 59,2 100,0 3,2 48,4 100,0 95,0 100 100 100 0 87,5

(continua)

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Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 125

ID

Co

dic

e

PN

Co

mu

n

e

Parti Anno 2013

% TC per Classe di Robson

I II a II b III IV a IV b V VI VII VIII IX X

10 20003100 Cagliari 1.436 12,5 49,2 1,6 37,3 85,3 93,6 100 90,6 50,6

11 20003400

San Gavino Monreale 530 14,2 54,9 100,0 1,6 47,6 79,5 100 100 66,7 100 40,7

12 20004000 Cagliari 421 11,3 97,2 1,3 77,3 98,6 100 100 100 63,2 72,7

13 20004400 Cagliari 369 0,0 0,0

14 20005200

Oristano 900 18,0 37,3 4,1 24,0 82,9 100 92,9 91,7 80 41,2

15 20090400 Cagliari 1.030 25,1 66,0 100,0 4,0 43,8 87,1 95,8 100 100 90 75,5

16 20090500 Sassari 1.230 13,7 68,1 100,0 0,0 97,6 83,3 80 66,1

17 20090602 Cagliari 73 16,0 70,6 0,0 62,5 83,3 100 100 0 100,0

18 20000300 Ozieri 45 21,4 66,7 12,5 33,3 100,0 100 66,7

19 20090601 Cagliari 1.002 16,8 53,6 6,2 60,0 100,0 92,9 92,3 85,7 94,6 100 53,9

% TC regionale 15,1 58,9 100,0 4,3 37,2 100,0 89,2 95,6 95,7 90,6 73,6 59,4

% TC nazionale 12,8 29,8 100,0 2,6 8,3 100,0 86,9 94,7 92,3 84,5 74,0 47,1

Tabella predisposta dal Comitato Percorso Nascita nazionale sulla base delle elaborazioni fornite dalla D.G.

della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica – Ufficio di statistica. Fonte CEDAP

2013.

SEGNALAZIONE: La % di TC primari (come riferita nel report regionale) risulta 31% superiore

allo standard del 15% e del 25% fissato dal Regolamento sugli standard quantitativi e qualitativi

dell’assistenza ospedaliera rispettivamente per i PN con meno di 1000 parti/anno e per i PN con più

di 1000 parti/anno.

La % di TC calcolato su base regionale per singola classe di Robson evidenzia valori quali sempre

superiori al dato nazionale e scendendo a livello di singolo PN si segnalano i valori evidenziati in

rosso (superiori alla media nazionale) per facilitare l’identificazione delle priorità su cui lavorare

nei singoli contesti assistenziali per la programmazione di percorsi di miglioramento della pratica

clinica. Per quanto riguarda la classe 10 (prematuri) si ricorda che l’Accordo Stato-Regioni del 16

dicembre 2010 prevede che le Unità Organizzative di I livello (500-1000 parti/anno) assistano

gravidanze, in età gestazionale >= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente

interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevate tipiche del II livello, per la madre e per il

feto.

Relativamente al punto nascita “Casa Di Cura Villa Elena” (codice: 20004400) si segnala che nella

fonte CeDAP non è stato registrato correttamente il ricorso al cesareo, in modo sistematico (totale

mancanza di tagli cesarei per il punto nascita nella fonte Cedap, a differenza di quanto rilevato dalla

fonte della Scheda di dimissione ospedaliera).

4. STAM e STEN

REGIONE STAM STEN SEGNALAZIONE

SARDEGNA NO NO STAM: da singoli PN,

no delibera di Sistema

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Regione Sardegna – Analisi attuazione azioni Accordo Percorso Nascita Pag. 126

SEGNALAZIONE: I sistemi di trasferimento materno e neonatale, a livello regionale, devono

essere pianificati e realizzati quanto prima considerato che, rappresentano il sistema più efficace per

garantire appropriatezza, sicurezza, efficacia ed efficienza all’assistenza perinatale rispondendo così

a quanto dettato dall’accordo 16.12.2010.

5. ULTERIORI AZIONI PREVISTE NELL’ACCORDO

AZIONE Attuazione(*) SEGNALAZIONE

2: Carta dei Servizi per il percorso nascita SI

3: Integrazione territorio-ospedale

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum, Parziale

Solo iniziative

aziendali non

coordinate a livello

regionale. Le

aziende ospedaliere

sedi di centri nascita

hanno procedure

non formalizzate

con i consultori

poiché questi ultimi

sono gestiti dalle

ASL

Da completare

utilizzo di una cartella unica NO Da attuare

formazione congiunta ospedalieri/territoriale

Parziale

Solo iniziative

aziendali non

coordinate a livello

regionale

Da completare

predisposizione di Protocolli Diagnostico

terapeutici condivisi tra ospedale e territorio Parziale

gli ospedali hanno

linee guida

specifiche che

vanno confermate e

condivise a livello

del territorio

Da completare

5: Implementazione delle linee guida SI

6: Elaborazione, diffusione ed

implementazione di raccomandazioni e

strumenti per la sicurezza del PN

SI

7: Procedure di controllo del dolore nel corso

del travaglio e del parto

Parziale

PDTA IN 10 su 17

PN

Da completare

8: Formazione degli operatori

Parziale

Solo iniziative

aziendali non

coordinate a livello

regionale

Da completare.

La certificazione da parte del

direttore sanitario nei singoli

PN sulla formazione degli

operatori di sala parto, deve

essere estesa a tutti i PN. (*) dato di sintesi elaborato sulla base del report regionale

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Allegato 1

Allegato 1 – Specifica dati fonte Cedap anni 2013-2014 Pag. 127

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA DIGITALIZZAZIONE, DEL SISTEMA INFORMATIVO

SANITARIO E DELLA STATISTICA UFFICIO DI STATISTICA

SPECIFICA DEI DATI RIFERITI ALLA FONTE INFORMATIVA DEL CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO (CEDAP) DEGLI ANNI

2013 E 2014.

L’analisi della rete dei punti nascita di ciascuna Regione è stata effettuata elaborando, per gli anni

2013 e 2014, i dati dei parti rilevati attraverso il flusso informativo del certificato di assistenza al parto

(CEDAP) e i dati anagrafici delle strutture di ricovero, rilevati attraverso i modelli HSP11 e HSP11 bis.

La classificazione dei punti nascita è stata effettuata in riferimento alla numerosità dei parti annui

che hanno avuto luogo in ciascun nodo della rete, considerando, nel caso di strutture articolate su più

sedi, il volume di attività di ciascun stabilimento.

L’analisi della rete ha preso in esame i punti nascita pubblici, equiparati e privati accreditati,

rilevati nell’anno 2013 e nell’anno 2014; sono stati esclusi dal perimetro di analisi i punti nascita privati

non accreditati.

Per ogni punto nascita della Regione è stata indicata la tipologia della struttura e le classi di parti:

< 500; (>=500 e <1.000); >= 1.000, nonché il volume totale dei parti dell’anno 2013 e dell’anno 2014.

Per l’anno 2013 è stata inoltre condotta l’analisi dei parti secondo la Classificazione di Robson e

della corrispondente incidenza di parti con taglio cesareo.

L’universo include tutti i parti per i quali siano state alimentate correttamente nel flusso CeDAP le

variabili considerate nella classificazione di Robson. Tale universo rappresenta a livello nazionale,

nell’anno 2013, circa il 96% del totale parti avvenuti in istituti di ricovero pubblici, equiparati o privati

accreditati.

Per ciascun punto nascita i parti dell’anno 2013 sono stati classificati secondo le 12 classi di

Robson modificate, in cui le classi 2 e 4 sono state ulteriormente suddivise in due sottoclassi (classi 2a e

2b; classi 4a e 4b), al fine di distinguere i parti in cui ha avuto luogo l’induzione del travaglio e i parti

avvenuti con taglio cesareo prima del travaglio (di elezione o urgente)) ed è stata evidenziata l’incidenza

dei parti avvenuti con taglio cesareo in ciascuna classe.

La categorizzazione di Robson si basa sulle principali caratteristiche ostetriche, rilevate nelle

maternità, che sono rese disponibili dal flusso informativo del Certificato di assistenza al parto

(CeDAP):

- Parità (nullipara, multipara con o senza cesareo pregresso)

- Travaglio (spontaneo, indotto, taglio cesareo in travaglio)

- Età gestazionale (pre-termine o a termine)

- Presentazione del feto (di vertice, podalica, altro)

- Numero dei neonati (singolo o plurimo).

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Allegato 2

Allegato 2 – Classificazione di Robson Pag. 128

CLASSIFICAZIONE DI ROBSON

La classificazione di Robson divide i parti in 10 classi mutuamente esclusive definite in base alla

parità, numero di feti, presentazione fetale, età gestazionale e decorso del travaglio e del parto.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha recentemente proposto l’utilizzo della seguente

classificazione come standard globale per la valutazione, il monitoraggio e il benchmarking

longitudinale nel tempo e trasversale tra i punti nascita, sul ricorso al taglio cesareo.

Rispetto alla classificazione proposta originariamente da Robson, le classi 2 e 4 sono state

ulteriormente suddivise in due sottoclassi (classi 2a e 2b; classi 4a e 4b), al fine di distinguere i parti

in cui ha avuto luogo l’induzione del travaglio e i parti avvenuti con taglio cesareo prima del

travaglio (di elezione o urgente).

Le 12 classi sono così definite:

Classe Descrizione

1 madri nullipare, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale > 37

settimane, travaglio spontaneo.

2a madri nullipare, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale > 37

settimane, travaglio indotto.

2b madri nullipare, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale > 37

settimane, taglio cesareo TC di elezione1.

3 madri multipare (non precedente cesareo), feto singolo, presentazione cefalica,

età gestazionale > 37 settimane, travaglio spontaneo.

4a madri multipare (non precedente cesareo), feto singolo, presentazione cefalica,

età gestazionale > 37 settimane, travaglio indotto.

4b madri multipare (non precedente cesareo), feto singolo, presentazione cefalica,

età gestazionale > 37 settimane, taglio cesareo TC di elezione1.

5 precedente parto cesareo, feto singolo, presentazione cefalica, età gestazionale >

37 settimane.

6 madri nullipare, presentazione podalica

7 madri multipare (incluse donne con precedente cesareo), presentazione podalica

8 gravidanze multiple (incluse donne con precedente cesareo)

9 presentazioni anomale (incluse donne con precedente cesareo)

10 nati pretermine (< 36 settimane), feto singolo, presentazione cefalica (incluse

donne con precedente cesareo).

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Allegato 3

Allegato 3 – Carta dei Servizi del Percorso Nascita Pag. 129

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

CARTA DEI SERVIZI DEL PERCORSO NASCITA

La Carta dei servizi delle Aziende sanitarie, prevista dal decreto legge 12 maggio 1995, n. 163,

convertito in legge 11 luglio 1995, n. 273, il cui schema generale di riferimento è stato adottato con

decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 1995 e successive Linee-Guida N.

2/95, ha attestato la centralità della persona nel processo di erogazione dell’assistenza sanitaria,

permettendo di tracciare un nuovo rapporto tra il servizio sanitario e il cittadino/paziente, entrambi

coinvolti nei processi assistenziali, che risponda ai bisogni e preferenze del paziente in modo

adeguato, in funzione del miglioramento della qualità, della sicurezza dell’efficacia ed efficienza

dei percorsi diagnostico/terapeutici/assistenziali.

E’ dimostrato che i pazienti coinvolti nei propri piani di cura e assistenza, in un rapporto fortemente

empatico e comunicativo con gli operatori sanitari, collaborano più efficacemente determinando, in

tal modo, una ricaduta positiva sugli esiti della cura.

L’’aggiornamento delle Linee Guida sulla carta dei servizi N. 2/95, ha posto in ulteriore risalto

principi quali l’equità, intesa come la capacità del sistema di rispondere ai bisogni di gruppi e

singole persone; l’accountability, cioè il rendere conto alla collettività delle scelte effettuate e delle

ricadute delle azioni intraprese; la partecipazione, intesa come il coinvolgimento e la condivisione

di informazioni e decisioni con il cittadino/paziente, la qualità e sicurezza delle cure, intesi come

impegno a offrire prestazioni che, sulla base di standard, evidenze e conoscenze disponibili,

garantiscano appropriatezza e sicurezza delle cure, l’umanizzazione intesa come il diritto ad una

sanità rispettosa delle esigenze relazionali delle persone, realizzata attraverso un percorso intrapreso

dall’Azienda caratterizzato dall’ascolto, condivisione, partecipazione e coinvolgimento, senza

trascurare gli aspetti organizzativi e strutturali.

Sono questi i principi cui deve conformarsi anche la Carta dei Servizi specificamente dedicata al

percorso nascita, che le Aziende sanitarie sono chiamate a predisporre in ottemperanza all’Accordo

del 16-12-2010 tra lo Stato, le Regioni, le Province autonome, le Province, i Comuni e le Comunità

montane sulle ”Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della

sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione

del taglio cesareo”.

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Allegato 3

Allegato 3 – Carta dei Servizi del Percorso Nascita Pag. 130

Come costruire la carta dei servizi per il percorso nascita

La Carta dei Servizi specificamente dedicata al percorso nascita è un impegno inderogabile che tutte

le Aziende sanitarie sono chiamate a rispettare. Essa rappresenta lo strumento più idoneo ed

appropriato non solo per illustrare i servizi ed i percorsi assistenziali che il punto nascita offre per la

gravidanza, il parto e la fase post partum, ma per consentire alle Aziende sanitarie, con il supporto

attivo dei Comitati percorso nascita aziendali e sulla base di una corretta organizzazione regionale

del percorso nascita, di dare conto dell’implementazione di alcune delle 10 linee di attività

contenute nell’Accordo. Le Aziende sanitarie, pertanto, dovranno definire nella Carta dei servizi

specificamente dedicata al percorso nascita quali sono le azioni implementate per favorire

l’integrazione tra il territorio (consultori) e il punto nascita, (definizione di percorsi assistenziali

differenziati a seconda della eventuale presenza e del conseguente livello di rischio della

gravidanza, favorendo la gestione delle gravidanze fisiologiche presso i consultori, l’utilizzo

dell’”agenda della gravidanza”, cioè di una cartella gravidanza-parto-puerperio integrata) e per la

diffusione delle Linee guida sulla gravidanza e sul taglio cesareo elaborate Dall’istituto Superiore di

Sanità e delle Raccomandazioni prodotte dal ministero della salute sul tema materno infantile,

l’implementazione delle procedure di partoanalgesia.

Nel dettaglio, la Carta dei servizi elaborata dalle Aziende sanitarie per il percorso nascita, in linea

con quanto espresso dall’Accordo del 16-12-2010, dovrà contenere quanto segue:

a) Informazioni sui presidi ospedalieri sedi di U.O. di ostetricia e di

pediatria/neonatologia e TIN.

E’ opportuno che, nell’ottica del modello Hub e Spoke con cui va riorganizzata la rete dei punti

nascita, così come previsto dall’Accordo del 16-12-2010, l’Azienda sanitaria dia conto nella

Carta dei servizi della presenza, nel proprio contesto, di U.O. di I e II livello di ostetricia e di

pediatria/neonatologia e TIN e, nel caso non siano presenti Unità operative di II Livello, quali

siano i Centri Hub di afferenza identificati, nonché la presenza e le modalità di trasferimento in

emergenza della madre e del neonato (STAM/STEN).

b) Informazioni sulla operatività dei servizi, che comprendano almeno:

Il numero annuale di accessi ostetrici, di parti effettuati, di parti fisiologici, di parti

cesarei programmati, di parti cesarei di urgenza;

Il tasso annuale di mortalità materna e neonatale;

Il numero di figure professionali presenti garantite ad ogni turno di guardia, che dovrà

essere coerente agli standard e requisiti previsti dall’Accordo del 16-12-2010;

L’organizzazione della rete sanitaria di integrazione tra servizi territoriali (consultori e

poliambulatori specialistici) ed ospedalieri per l’assistenza in gravidanza.

La disponibilità di attività “intra moenia” dei professionisti (ginecologi, ostetrici,

neonatologi, pediatri)

La presenza di strutture di riferimento per la “gravidanza medicalmente assistita”

La presenza di strutture di riferimento per la diagnosi ed il trattamento di patologie rare

e ad alta complessità del neonato (es. malattie metaboliche, neurologiche,

cardiologiche)

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Allegato 3

Allegato 3 – Carta dei Servizi del Percorso Nascita Pag. 131

c) Informazioni alle donne che accedono al punto nascita:

Percorso previsto dalla fase preconcezionale, durante tutto il periodo della gravidanza

fino all’accoglienza nel punto nascita

Presenza di accettazione ostetrica/P.S. ostetrico dedicato

Composizione e indicazioni sul team di ostetricia e neonatologia

Tipologia di parto offerto e utilizzo di tecniche di controllo e gestione del dolore nel

travaglio-parto

Attività di promozione e sostegno dell’allattamento al seno

Possibilità di supporto psicologico in tutte le fasi della gravidanza e del puerperio

Presenza della banca del latte nell’ospedale/azienda sanitaria

Informazione adeguata sulla possibilità della donazione del sangue da cordone

ombelicale

Offerta di corsi di accompagnamento alla nascita, sia nell’ambito del Punto nascita che

nei consultori del territorio, rivolti alla donna ed alla coppia per gestire con efficacia e in

sicurezza la gravidanza, il parto e il puerperio e fornire alle madri informazioni per la

propria cura e quella del bambino

Forme e modalità di sostegno previste per le donne di diversa etnia, con problemi

linguistici, con disabilità o fragilità .

d) Indicazioni relative all’umanizzazione del percorso nascita

Accesso e permanenza in sala travaglio e parto di un familiare o altra persona di fiducia

della donna

Accoglienza nei reparti

Modelli organizzativi che consentano la vicinanza del neonato alla madre anche quando il

neonato necessita di cure ( rooming-in, assistenza al puerperio

e) Indicazioni su feedback, tutela e web

Indicazioni sulle modalità per effettuare reclami ed encomi e segnalare eventuali eventi

avversi alla Azienda sanitaria di riferimento;

Feedback ed indicazioni da parte degli utenti e degli stessi operatori per il miglioramento

della qualità del servizio offerto

Individuazione di siti Web istituzionali che aiutino nella divulgazione di una corretta

informazione sull’argomento

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Allegato 4

Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 132

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA

DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Comitato Percorso Nascita nazionale

FACSIMILE REPORT DI MONITORAGGIO delle AZIONI PREVISTE nell’ ACCORDO 16.12.2010:

“Promozione e miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli

interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo

Rilevazione delle azioni realizzate al 31 dicembre 2014

REGIONE Referente

compilatore

Recapito

telefonico

EMAIL

1. E’ stato rinnovato il Comitato Percorso Nascita regionale (CPNr)?

Se Sì, Indicare l’atto di rinnovo

Se No, Indicare i motivi per cui

non si è proceduto al rinnovo

2. Indicare il nominativo e i riferimenti del coordinatore del CPNr

Cognom

e

Nome Qualifica Struttura

d’appartenenza

Telefono Email

3. Sono stati costituiti i Comitati Percorso Nascita Aziendali (CPNa)?

CPNa costituiti Totale PN

Ove non fossero stati costituiti i CPNa specificarne i motivi

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Allegato 4

Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 133

4. Misure di politica sanitaria e di accreditamento

N. di Punti Nascita attivi N. Punti Nascita con parti

<500

N. Punti Nascita con parti

>=500 e <=1000

N. Punti Nascita con parti

>1000

Pubblici Privati

accreditati Pubblici

Privati

accreditati Pubblici Privati accreditati Pubblici

Privati

accreditati

* Per punti nascita attivi si intendono i punti nascita che

hanno effettuato parti nel corso dell’anno 2014

5. Specifica di dettaglio delle azioni intraprese nel 2014 sui punti nascita che nel

2013 hanno registrato <500 parti/anno

Elenco Punto nascita <500

parti nel 2014

Atto regionale relativo alla chiusura del PN o a garanzia

della presenza degli standard previsti nell’allegato 1b

dell’Accordo 16-12-2010

X

Y

Z

6. E’ presente in ciascun punto nascita la

guardia attiva H 24 delle seguenti figure

professionali

Ginecologo Si □ in quanti PN…………..

Pediatra/neonatologo Si □ in quanti PN…………..

Anestesista Si □ in quanti PN…………..

Ostetrica Si □ in quanti PN…………..

7. Incidenza di TC nella Regione nell’anno 2013

% di TC primari |__|__|

Numero di PN con incidenza TC primari complessivamente oltre il

valore degli indicatori

PN. I Livello

(15% <1000 parti):

n.______________

PN. II Livello

(25% > 1000 parti):

n._____________

% di TC secondari |__|__|

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Allegato 4

Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 134

8. Sistema di trasporto assistito materno (STAM) e Sistema di trasporto in emergenza del

neonato (STEN)

E’ stato emanato l’Atto regionale di

organizzazione di STAM e STEN?

Si □ indicare l’Atto__________________

No□

Lo STAM è attivo su tutto il territorio

regionale?

Si □

No□

Se no specificare……………………..………

Lo STEN è attivo su tutto il territorio

regionale?

Si □

No□

Se no specificare…………….

9. Carta dei Servizi per il percorso nascita

E’ stata adottata la Carta dei Servizi per il percorso nascita

Si □ in quanti

PN____________

No□

10. Integrazione territorio-ospedale

Inviare una sintetica relazione su:

reti consultorio/ospedale/PLS in pre e postpartum,

utilizzo di una cartella unica,

formazione congiunta ospedalieri/territoriali,

predisposizione di Protocolli Diagnostico terapeutici condivisi tra ospedale e

territorio

11. Implementazione delle linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo e delle

raccomandazioni per la sicurezza del percorso nascita

Implementazione delle linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul

taglio cesareo

Si □

No□

Implementazione delle raccomandazioni per la sicurezza del

percorso nascita

Si □

No□

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Allegato 4

Allegato 4 – Facsimile report di monitoraggio compilato dalle Regioni e P.A. Pag. 135

12. Implementazione della parto analgesia farmacologica e non farmacologica

**le domande contrassegnate con asterisco fanno riferimento al livello del PN; pertanto, le informazioni

dovranno essere acquisite a livello di singola azienda e riportato il totale

13. Formazione degli operatori delle UU.OO. di ostetricia e

neonatologia/TIN

E’ stato formalizzato un Atto regionale che disciplini la

formazione sulle tematiche del percorso nascita?

Si □

No□

**Esiste una certificazione da parte del Direttore Sanitario

di ogni singolo Punto Nascita sulla partecipazione (almeno

biennale) di ginecologi e ostetriche di sala parto a corsi di

simulazione coordinati dagli Hub per il mantenimento di

capacità tecniche (technical skills) e competenze non

tecniche (non technical skills)

Si □ in quanti PN |__|__|

No□

**Esiste una certificazione da parte del Direttore Sanitario

di ogni singolo PN sede di UTIN ( PN di II Livello) sulla

partecipazione (almeno biennale) di ginecologi e ostetriche

di sala parto a corsi di simulazione coordinati dagli Hub per

il mantenimento di capacità tecniche (technical skills) e

competenze non tecniche (non technical skills)

Si □ in quanti PN |__|__|

No□

**In ogni singolo PN esiste un sistema che consenta la

valutazione delle abilità e delle competenze (Privileges) di

ogni singolo professionista del team multidisciplinare

definendone anche i livelli di responsabilità e di autonomia e

del relativo sviluppo e/o adeguamento delle competenze.

Si □ in quanti PN |__|__|

No□

**le domande contrassegnate con asterisco fanno riferimento al livello del singolo PN; pertanto, le

informazioni dovranno essere acquisite a livello di singola azienda e riportato il totale

Atto regionale per l’implementazione della partoanalgesia Si □

indicare atto

regionale___________

No □

In quanto PN è attiva la partoanalgesia sul totale dei PN? |__|__|

**Esistono PDTA per partoanalgesia farmacologica e non

farmacologica?

Si □ in quanti PN |__|__|

No□

**Numero delle parto analgesie farmacologiche effettuate in tutti i

punti

nascita sul totale dei parti 2014

|__|__|__|__|__|