milano alla 5

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MILANO 5 5° CERCHIO La città infinita Malpensa, Orio al Serio, Milano Nord 1° CERCHIO La città dei flussi finanziari Piazzetta Cuccia, Piazza Scala, Piazza Cordusio 2° CERCHIO La città del desiderio Via della Spiga, Monte Napoleoone, San Babila 3° CERCHIO La città invisibile Via Padova / viale Monza, Maciachini, Sarpi, Jenner, Sesto San Giovanni, Porto di Mare, Cinisello Balsamo, San Dionigi, Rozzano... 4° CERCHIO La città dei flussi creativi Cologno Monzese, Bicocca, Bovisa, IULM, Ticinese, Via Ventura, Politecnico Leonardo... FLUSSI, DINAMICHE, POPOLAZIONI IN CINQUE CERCHI

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Questa ricerca si basa sulla trascrizione della conferenza di Aldo Bonomi fatta il 5 febbraio 2009 a Milano: Milano nell’Expo - la città tra rendita e trasformazione sociale.

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Page 1: Milano alla 5

MILANO5

5° CERCHIOLa città infinitaMalpensa, Orio al Serio, Milano Nord

1° CERCHIOLa città dei flussi finanziariPiazzetta Cuccia, Piazza Scala, Piazza Cordusio

2° CERCHIOLa città del desiderioVia della Spiga, Monte Napoleoone, San Babila

3° CERCHIOLa città invisibileVia Padova / viale Monza, Maciachini, Sarpi, Jenner, Sesto San Giovanni, Porto di Mare, Cinisello Balsamo, San Dionigi, Rozzano...

4° CERCHIOLa città dei flussi creativiCologno Monzese, Bicocca, Bovisa, IULM, Ticinese, Via Ventura, Politecnico Leonardo...

FLUSSI, DINAMICHE, POPOLAZIONI IN CINQUE CERCHI

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1° CERCHIOLa città dei flussi finanziariPiazzetta Cuccia, Piazza Scala, Piazza Cordusio

I vertici di questa area corrispondono rispettivamente alle sedi di Mediobanca, Intesa San Paolo e Unicredit, tre delle maggiori banche italiane che contano in tutto il mondo circa 400.000 addetti.E’ un cerchio regolato da flussi più che da persone: finanza, web economy, stock options.Le persone costituiscono l’alta borghesia post-industriale, profondamente diversa da quella industriale dei Falck o dei Pirelli.Quest’ultima era molto territorializzata perchè esercitava il proprio potere sul territorio che abitava.

La neoborghesia dei flussi ha invece un rapporto non-simbiotico con la città. Vive i flussi e non i luoghi.Si sveglia a Milano, va a Linate, lavora tra l’Europa e gli Stati Uniti, pur avendo la propria sede di lavoro all’interno di questo primo cerchio. Alle 14, con valigetta e i-pad, popola le pause pranzo. Nei weekend o nel tempo libero è altrove. Basta passeggiare nel primo cerchio alle 10 di sera per trovare una città deserta.

Perciò le sorti della città, l’EXPO stessa, i piani di governo del territorio, non interessano a questa neo-borghesia. Semplicemente loro non vi partecipano.

MEDIOBANCA

INTESASAN PAOLO

UNICREDIT

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2° CERCHIOLa città del desiderioVia della Spiga, Monte Napoleoone, San Babila

E’ il cerchio del commercio, anch’esso profondamente cambiato. Quando c’era la borghesia industriale, il commercio si sviluppava in tutta la città in 35.000 esercizi che a Milano in 10 anni hanno chiuso bottega.

Al loro posto oggi si è installata una “economia del desiderio”, un grande parco commerciale a tema che ha il suo fulcro nel triangolo tra Via della Spiga, Montenapoleone e San Babila.Qui si concentrano i negozi delle maggiori case di alta moda e di design d’autore.

Le persone che frequentano questi luoghi sono disposte a pagare un caffè fino a 5€, un assaggio di uno stile di vita che non potrebbero permettersi: un’esperienza che si potrebbe definire “vetrinizzazione del sociale”.

A fronte di di questo parco tematico c’è il commercio emergente degli immigrati, da via Padova a paolo Sarpi, a via Imbonati. E’ la nuova classe sociale che ha vinto lo scontro su spazi contesi dal punto di vista commerciale.

SAN BABILA

MONTENAPOLEONE

VIA DELLA SPIGA

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3° CERCHIOLa città invisibileVia Padova/Viale Monza, Maciachini, Sarpi, Jenner, Sesto San Giovanni, Porto di Mare, Cinisello Balsamo, San Dionigi, Rozzano...

E’ la città dei nuovi proletari migranti e non si può localizzare in un cerchio geografico, ma è diffusa in tutta la città.Appartengono a questo cerchio tutti gli immigrati che partecipano al ciclo produttivo del mantenimento del sistema città. Sono visibili se si spia attraverso le recinzioni arancioni dei cantieri dove lavorano e gli yuppies del primo cerchio li vedono comparire solo quando si trattengono oltre l’orario d’ufficio, all’arrivo delle imprese di pulizia.Aggiustano, puliscono, fanno la guardia e la manutenzione al primo e al secondo cerchio. Sono elettricisti, trasportatori, operai e un esercito di oltre 75.000 badanti nella sola provincia di Milano, più dei metalmeccanici.

Questo è il cerchio in cui scoppiano i conflitti sulla sicurezza, sui sudamericani che si impossessano dei parchi e sugli africani che popolano piazza del duomo. Questa componente della città si comprende solo nella sua funzione economica all’interno delle case e delle imprese. Risulta invece invisibile la sua dimensione sociale, culturale e abitativa.

IMBONATI

TRIBONIANO

VIA PADOVA

SESTO

SARPI

OBERDAN

GIAMBELLINOCORVETTO

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4° CERCHIOLa città dei flussi creativiCologno Monzese, Bicocca, Bovisa, IULM, Ticinese, Via Ventura, Politecnico Leonardo...

Appartiene a questo cerchio la classe creativa, un mix di precari e lavoratori a partita iva che rifiuta il lavoro salariato in nome dell’autonomia. Questi lavoratori non sono localizzati ma frequentano tutti i luoghi della produzione della cultura come ad esempio la Bicocca, la Bovisa, il quartiere Tortona (nel periodo del Fuori Salone), lo Iulm, il Politecnico...Sempre alla ricerca di identità e di identificazione con il carrozzone dell’industria culturale.

Ha una composizione completamente nuova ed estremamente flessibile. Chi ne fa parte desidera uscirne, con l’ambizione di arrivare al primo cerchio, alla Triennale o al PAC.

Anche i luoghi fisici di questo cerchio sono molto peculiari: questa classe sociale abita in appartamenti condivisi o spartani monolocali, ma frequenta luoghi ricchissimi, in cui la cultura sistemica ed extra-sistemica si incontrano a bere cocktails, ma anche a succhiarsi conoscenze a vicenda, idee dall’underground in cambio di know-how della cultura istituzionalizzata.

BICOCCA

MEDIASET

POLITECNICO LEONARDO

POLITECNICO BOVISA

IULM

TORTONA

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5° CERCHIOLa città infinitaMalpensa, Orio al Serio, Milano Nord

E’ il triangolo più grande a livello territoriale, da Malpensa a Bergamo sul lato nord e con il vertice inferiore che tocca Milano. E’ il cerchio della classe operaia contemporanea con 500.000 imprese e 2 milioni di addetti;ora non si concentra più davanti alla Falck o alla Autobianchi ma è frammentata fabbrichetta per fabbrichetta.

E’ qui che si produce, ad esempio quello che poi vediamo al Salone del Mobile a Tortona, in cui poi sguazzano i lavoratori del cerchio dei flussi creativi.

I risultati del ciclo produttivo sono visibili nel paesaggio: qui c’è il maggior numero di sportelli bancari del paese, di cinema multisala, di

ORIO CENTER

MALPENSA

centri commerciali con incluse playcities, discoteche, palestre, centri sportivi...

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Questa ricerca si basa sulla trascrizione della conferenza di Aldo Bonomi fatta il 5 febbraio 2009a Milano: Milano nell’Expo - la città tra rendita e trasformazione sociale.Edizioni Shake

Aldo Bonomi è un sociologo, ha fondato e dirige l’istituto di Ricerca AASTER (www.aaster.it)