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MIGLIORAMENTO MOTIVAZIONE COMUNICAZIONE Mira alla luna, se sbagli finirai comunque in mezzo alle stelle …

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MIGLIORAMENTO

MOTIVAZIONE

COMUNICAZIONE

Mira alla luna,

se sbagli finirai comunque

in mezzo alle stelle …

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Chi è Marco Malacarne. Personal e Team Coach , PNL Master Pratictioner, giocatore e allenatore di squadre di basket giovanili e senior. Da 5 anni studia, utilizza e diffonde le tecniche di PNL nella sua vita professionale, con corsi e incontri formativi presso scuole, attività commerciali, biblioteche e società sportive. Altri interessi oltre alla sua straordinaria famiglia e al grande amore per il genere umano, sono principalmente: suonare pianoforte chitarra e violino, dipingere, lo sky running, il feng Shui, lo zen, il tiro con l’arco. Collabora con l’associazione Neshamà su progetti di formazione. Curriculum:

• Torino Teen Basket – formazione per allenatori su comunicazione e miglioramento nello sport - 2008

• Hi Performance – Ricercatore su tematiche motivazionali – 2008

• Studio Tosini, Torino – formazione su tecniche di comunicazione e miglioramento – 2009

• Istituto Primo Levi, Torino – Percorso formativo scuole medie superiori – 2009

• Basket Arcobaleno - formazione per allenatori su comunicazione e miglioramento nello sport – 2009

• Comunicando – incontri presso Cascina Marchesa su intuito, apprendimento, conflitti, comunicazione- 2010

In rete: http://mmalacarne.weebly.com http://miglioressere.blogspot.com [email protected]

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Cosa accadrebbe se potessi: Vincere le tue paure di „buttarti“ in qualche impresa, paura di non farcela, di non essere all‘altezza Sentirti bene anche di fronte a quelle persone che solitamente ti mettono ansie o ti fanno sentire „male“ Sentirti bene anche in quelle situazioni che ti creano disagio Raggiungere un obiettivo a cui tieni, che ora ti pare impossibile Comprendere le persone per farti capire meglio e poter avere un dialogo positivo con loro Vedere le cose da diversi punti di vista prima di decidere cosa fare Sostituire le tue credenze depotenzianti con credenze più performanti Domanda magica: COSA POSSO FARE PER TE? Tutto ciò che vedi intorno a te era il sogno di qualcuno. Ci avevi mai pensato? Che sia una penna (magari sogno del Sig. Bic), un auto (magari sogno del Sig. Ford), o qualsiasi altra cosa, tutto quanto prima è nato nella mente di una persona, poi è stato realizzato.

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Premessa: ¨Noi siamo quello che facciamo ripetutamente.“ , lo diceva Aristotele. L'eccellenza non è un'azione, ma un'abitudine. E come ogni abitudine deve essere allenata, e ci vuole un fattore esterno, una persona, un evento, una parola, che proprio dall‘esterno veda, senta, percepisca la nostra situazione, dandoci un nuovo punto di vista che ci apre gli occhi su nuovi scenari e nuove possibilità. Così come dentro il mare, il pesce non sa che c‘è la terra se nessuno glielo racconta o se non è mai stato pescato … anche noi possiamo fare delle ottime scoperte da un punto di vista esterno al nostro. Per lo stesso motivo, siamo in grado di fare cose incredibili, se non pensiamo che siano impossibili. Se assumiamo la credenza di qualcuno che ciò che ci apprestiamo a fare e‘ impossibile, allora lo sarà anche per noi. Anche se invece siamo in grado di farlo. Secondo le leggi della fisica, considerando il suo peso corporeo e la superficie alare, il calabrone non sarebbe assolutamente in grado di volare. Però lui non lo sa e vola. La nostra mente è un potenziale incredibile, e queste pagine hanno come obiettivo di fornire spunti e strumenti al fine di usarla nel modo più utile per migliorare la qualità della nostra vita per renderci meno legati ai nostri limiti, superandoci là dove vogliamo migliorare. Non è faticoso, ma è impegnativo. Potrebbe significare aprire delle porte magiche che già sono dentro di noi per scoprirci con più qualità di quelle che pensavamo di avere. Se abbiamo la volontà di provare.

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Questo libro è stato scritto in attesa di essere COMPLETATO da te. Su ogni pagina annota ciò che ti viene in mente, nel momento esatto in cui ti viene in mente. Sospendi se necessario la lettura e annota su un altro foglio i pensieri che ne sono scaturiti. Lascia i tuoi pensieri liberi di portarti ovunque tu vorrai Sarà il più bel viaggio che avrai mai fatto. Buona lettura

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SOMMARIO Domande chiave Mai sentito parlare di …. L’appuntamento Suggerimenti AFORISMI PER LA CRESCITA TU-DU appunti di viaggio

L’accordatura PNL Basi su cui poggia la PNL OGNI SCOLARETTO SA CHE…. A cosa può servire la PNL Principi Must Ognuno di noi ha dentro di se questi bisogni Le fasi della comunicazione Comunicazione non verbale Comunicazione efficace PUBLIC SPEAKING – parlare in pubblico Mente Neurobiologia e Miglioramento Fisiologia IPNOSI NELLA COMUNICAZIONE Modello dei 6 livelli logici di pensiero COMUNICAZIONE I METAPROGRAMMI … oltre I METAMODELLI LE REGOLE PAROLE CAMBIAMENTO VALORI FEDE E CREDENZE

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OBIETTIVI DOMANDE POTENTI ZEN PER IL MIGLIORAMENTO AFFRONTARE I PROBLEMI I LIVELLI delle CREDENZE NEGATIVE L‘EGO IL PENSIERO MOTIVAZIONE

Leadership e Carisma SUCCESSO CREATIVITA' AUTOSTIMA

IL RASOIO DI OCCAM

LE DOMANDE

GLI AFORISMI

LE STORIE

BIBLIOGRAFIA

RINGRAZIAMENTI

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La domanda chiave è: COSA VUOI DALLA TUA VITA? Felicità Soldi Potere Libertà Amore Vincere Aiutare gli altri Costruire aerei Lo psicologo Il giardiniere Sposare una regina Correre la maratona Fare il giro del mondo in bicicletta Imparare ad andare in barca a vela Correre la mille miglia Lavorare in poltrona Nello specifico, COSA VUOL DIRE PER TE: Felicità Soldi Potere Libertà Amore Vincere Aiutare gli altri Costruire aerei Lo psicologo Il giardiniere Sposare una regina Correre la maratona Fare il giro del mondo in bicicletta Imparare ad andare in barca a vela Correre la mille miglia Lavorare in poltrona Infine, COSA SEI DISPOSTO A FARE PER: Felicità Soldi Potere Libertà Amore Vincere Aiutare gli altri Costruire aerei Lo psicologo Il giardiniere Sposare una regina Correre la maratona Fare il giro del mondo in bicicletta Imparare ad andare in barca a vela Correre la mille miglia Lavorare in poltrona

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Mai sentito parlare di …. epistemologia - filosofia della scienza, disciplina che si occupa dei fondamenti delle diverse discipline scientifiche. gnoseologia – dal greco "gnòsis" ("conoscenza") e "lògos" ("discorso") - chiamata anche teoria della conoscenza, è quel ramo della filosofia che si occupa dello studio della conoscenza. dell'analisi dei fondamenti, dei limiti e della validità della conoscenza umana, intesa essenzialmente come relazione tra soggetto conoscente e oggetto conosciuto. metafisica (oltre la fisica) - quella parte della filosofia che aspira ad essere la più ampia e universale possibile, a differenza della fisica e delle scienze particolari che generalmente si occupano dei singoli aspetti della realtà empirica. Nel tentativo di andare oltre, la metafisica concentra la propria attenzione su ciò che ritiene essere eterno, stabile, necessario, con l'intento di riuscire a cogliere le strutture fondamentali dell'essere. L'essenza del lavoro di Korzybski fu l'affermare che gli esseri umani sono limitati nelle loro conoscenze dalla struttura del loro sistema nervoso, e dalla struttura dei loro linguaggi. Gli esseri umani non possono sperimentare il mondo direttamente, ma solo attraverso le loro astrazioni (impressioni non verbali, che derivano dal sistema nervoso, e indicatori verbali derivati ed espressi dalla lingua).

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L'appuntamento per l'intervento era fissato per le 21.00, ma già nel pomeriggio la gente, sapendo delle meravigliose conoscenze che sarebbero state condivise, aveva già preso possesso di ogni posto disponibile... anche quelli in piedi. All'ora prefissata, l'attenzione per scorgere la venuta dell'illustre relatore, cominciò a salire e più passavano i minuti e più l'aspettativa cresceva... e così si fecero le 21.30. Si sa che alcune volte le "star" si fanno aspettare... ma alle 22.00 qualcuno... o forse di più, iniziò a spazientirsi. Ore 22.30: Nessuna notizia! Ed alcuni lamentandosi se ne andarono. Ore 23.00: Niente! E tutta la gente che stava in piedi avevano seguito quelli delle 22.30. Ore 23.30: Ancora niente e nemmeno gli organizzatori sapevano che fine avesse fatto il relatore. Così più della metà dei presenti, questa volta imprecando per il tempo male impiegato, prese la via dell'uscita più vicina. Ore 24.00: Solo un gruppo di poco più di una cinquantina di persone, su oltre le mille presenze iniziali, rimaneva al proprio posto in fiduciosa attesa. Ore 00.30... ormai notte ecco arrivare il Saggio, che entrato nella sala, senza neanche fare un cenno di saluto, si avvia presso il tavolo presidenziale... barcollando: era ubriaco! L'unica "accortezza" che ebbe, fu quella di esprimere pesanti apprezzamenti a delle donne sedute in prima fila, goccia che fece traboccare il vaso e dare il colpo di grazia alla pazienza di oltre la metà di quel già piccolo gruppetto di persone, che minacciando querele ed altro se ne andò urlando. Appena queste altre persone furono uscite, all'improvviso, davanti a quelle poche rimaste, ecco che l'uomo si trasformò, raddrizzandosi sulla schiena ricurva, assumendo uno sguardo intenso e profondo e con voce ferma disse: "Bene, adesso posso condividere le mie conoscenze con chi ha superato la prova".

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AFORISMI PER LA CRESCITA L’unico vero maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio dell’Himalaya. È dentro di noi! Tiziano Terzani Il confronto deve sempre essere un’occasione di crescita Fai domande. E’ il modo piu’ sicuro per capire le cose ! ;o) Il più grande sbaglio della vita è quello di avere paura di sbagliare Le persone più felici, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. – Einstein “La sfida che mi si propone sta nel trasmetterti tutto ciò che c’è da sapere sullo sciamanesimo in modo astratto e in un’unità di tempo estremamente ridotta, ma per riuscirci, devo prima costruire dentro di te lo spazio necessario” Don Juan Matus – Il lato attivo dell’infinito, Carlos Castaneda SE VOGLIO, E’ POSSIBILE Sii un cespuglio se non puoi essere un albero. Sii un sentiero se non puoi essere una grande strada, sii una stella se non puoi essere il sole. Sii sempre il meglio di quello che sei. Martin Luther King Non dormire, sogna!

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Niente è mai realmente portato a compimento , sino a quando siamo vivi. M.Ericksson Bandler :“lascia gli altri in uno stato migliore di come li hai trovati”. "Le persone efficaci si organizzano settimanalmente e si adattano giornalmente" - S. Covey Da cosa dipende la qualità delle azioni che intraprendiamo? Dalle emozioni e dalla PASSIONE Your Mentality Shapes Your Reality "I'm so fast that last night I turned off the light switch in my bedroom and was in bed before the room was dark." DUM DIFFERTUR, VITA TRANSCURRIT Mentre rimandiamo la vita passa Chi conosce il territorio ha le maggiori possibilità di vittoria in battaglia. Confucio Tenere la mente aperta ma non tanto che il cervello caschi per terra.

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Basi sulle quali poggia la PNL 1. La mappa non è il territorio. In quanto esseri umani non possiamo conoscere la realtà. Possiamo solo conoscere le nostre percezioni della realtà. Facciamo esperienza e rispondiamo al mondo che ci circonda principalmente attraverso i nostri sistemi rappresentazionali sensoriali. Non è la realtà a limitarci o a potenziarci, bensì la nostra mappa della realtà. La percezione soggettiva della realtà è di conseguenza diversa dalla realtà oggettiva. "Una mappa non è il territorio che raffigura, le parole non sono le cose che indicano, i simboli non sono ciò che rappresentano." In pratica non è mai possibile sapere tutto quello che c'è da sapere su qualunque cosa: di conseguenza, per dare un senso al mondo esterno, ognuno di noi "traccia" una serie di "mappe mentali" che si basano sempre su una specifica selezione di tutte le informazioni possibili. Semplicemente, ogni persona percepisce le cose in un modo diverso. Come se in un quadro cambiamo la cornice esterna: i fatti assumono significati, o percezioni, diverse a seconda della „cornice“ nella quale li inseriamo. Questo avviene perché sono presenti una serie di filtri che generalizzano, cancellano e deformano le informazioni che “leggiamo”. Abbiamo di conseguenza una rappresentazione sintetica del mondo, che non coincide MAI con quello che c’è realmente nel mondo. La struttura profonda della nostra comprensione può essere recuperata grazie a strumenti come il Metamodello. 2. Vita e ‘mente’ sono processi sistemici. I processi che hanno luogo in un essere umano e che intercorrono tra

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esseri umani e il loro ambiente sono sistemici. I nostri corpi, le nostre società e il nostro universo formano un’ecologia di sistemi e sottosistemi complessi, ognuno dei quali interagisce con gli altri in una condizione di reciproca influenza. Non è possibile isolare completamente una parte del sistema rispetto alle altre. Sistemi del genere si basano su principi di ‘auto-organizzazione’ e per loro stessa natura ricercano stati ottimali di equilibrio. Qualsiasi cosa accade in una parte del sistema cibernetico qual è l’essere umano, questa influenzerà necessariamente tutte le altre parti del sistema. È molto importante pensare a se stessi in termini di sistema: quando intervieni in un’area della tua vita vi sarà una ripercussione (positiva o negativa) sulle altre aree. Chiediti pertanto se il cambiamento che intendi apportare entra in contrasto con qualche parte del tuo essere (valori, credenze, ecc). 3. Tutto ciò che ci serve è dentro di noi. Con questo atteggiamento si esprime tutta la consapevolezza e la fiducia nelle nostre capacità. Per cambiare non abbiamo bisogno di “avere” qualcosa di diverso. Basta prendere coscienza di sé, essere gli autisti della nostra vita e decidere dove vogliamo andare. 4. L’eccellenza è limitata soltanto dalla nostra percezione di ciò che è possibile. La PNL estende i limiti di ciò che è possibile. Le convinzioni filtrano e limitano (o ampliano) la realtà che percepiamo. L’eccellenza, quindi, può essere ampliata grazie all’estensione della realtà percepita (in quanto soggettiva). Infatti, per alcuni individui è possibile fare cose che per altri sono irraggiungibili a parità di risorse e

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capacità. L’unica differenza consiste nella realtà soggettiva che grazie alla PNL può essere modificata ed ampliata. 5. LE PERSONE RISPONDONO ALLE PROPRIE MAPPE MENTALI DELLA REALTA', NON ALLA REALTA' STESSA. La PNL è lo studio dell’esperienza soggettiva: la PNL studia quello che accade a livello soggettivo. La verità soggettiva di un individuo è la sua unica verità. 6. CONTINUANDO AD AGIRE COME SI STA AGENDO SI CONTINUERA' AD OTTENERE GLI STESSI RISULTATI In qualsiasi situazione abbiamo sempre la possibilità di scegliere: benchè sia impossibile controllare quanto accade nel mondo, POSSIAMO SEMPRE CONTROLLARE IL MODO IN CUI NOI RISPONDIAMO a tali eventi.

Là dove metti la tua

attenzione ottieni risultati 7. PER OTTENERE QUALCOSA DI DIVERSO E' NECESSARIO AGIRE DIVERSAMENTE E CONTINUARE A CAMBIARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO FINO A QUANDO NON SI SARA' OTTENUTO IL RISULTATO DESIDERATO. Ci sono soluzioni per ogni situazione se si è disposti a continuare a cercarle. UNA MAGGIORE POSSIBILITA' DI SCELTA AUMENTA LE PROBABILITA' DI CONSEGUIRE I RISULTATI DESIDERATI

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Son caduto, continuerò a cadere, ma sognando di volare. 8. Qualunque processo osservato è schematizzabile e riproducibile. È possibile “modellare” le strategie di un determinato individuo. Questa è la grande novità da cui è nata la PNL. Se esiste al mondo anche un solo individuo che è in grado di fare una determinata cosa, noi possiamo estrarre le sue strategie e renderle disponibili per tutti coloro che ne hanno bisogno. 9. Ogni comportamento (verbale, paraverbale, non verbale) implica una trasformazione dei processi neurali interni e pertanto fornisce informazioni su questi processi. Qualsiasi comportamento indica che avvengono delle trasformazioni sui processi neurali e grazie alla comunicazione non verbale, al paraverbale (tutti quei suoni vocali e/o strumentali privi di significato logico) e al verbale stesso, puoi essere informato su cosa sta accadendo. 10. IL CAMBIAMENTO GENERA CAMBIAMENTO. Quando modifichiamo il nostro comportamento otteniamo inevitabilmente un effetto sulle persone che ci circondano. 11. NON E' POSSIBILE NON COMUNICARE Ogni comportamento è comunicazione. È impossibile non comunicare e qualsiasi atteggiamento (anche starsene in silenzio con le braccia conserte) ha un significato. Anche quando qualcuno desidera non comunicare, comunica che non intende farlo.

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12. IL SIGNIFICATO DI UNA COMUNICAZIONE E' LA RISPOSTA CHE RICEVE. Le persone possono rispondere unicamente a ciò che PENSANO che noi intendiamo. Il buon comunicatore è responsabile al 100% dei risultati che ottiene (o che non ottiene). Chi possiede abilità comunicative è sempre responsabile dei risultati che produce. Non esistono cioè cattivi allievi ma pessimi insegnanti: ogni individuo ha una sua frequenza comunicativa e spetta a chi intende comunicare un determinato messaggio allinearsi e sintonizzarsi con il suo interlocutore. 13. OGNUNO DISPONE DI TUTTE LE RISORSE DI CUI HA BISOGNO. Le persone sono in grado di affrontare qualsiasi situazione facendo affidamento sulle proprie risorse o sviluppandone di nuove. 14. LA VERA COMPRENSIONE SI RAGGIUNGE SOLO CON L'ESPERIENZA. Non si comprende veramente una cosa FINCHE' NON LA SI FA in prima persona. 15. IL FALLIMENTO NON ESISTE, ESISTE SOLO IL FEEDBACK. Non esistono fallimenti, esistono solo risultati (più o meno funzionali). Non esiste comunicazione corretta o sbagliata in assoluto. La comunicazione è definita dai risultati che essa ottiene. È necessario, quindi, imparare a leggere il risultato e di conseguenza variare il proprio comportamento. La dote migliore di un individuo o di un’organizzazione è la flessibilità, cioè la capacità di adattare il proprio comportamento per ottenere il risultato voluto. Più che come a un fallimento, potremmo invece guardare alle situazioni come a una forma di feedback, la dimostrazione di come NON fare una cosa (Edison fallì ben 10000 volte,

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ma non si arrese mai e alla fine riuscì a inventare la lampadina elettrica: "Non ho fallito. Ho solamente provato 10000 metodi che non hanno funzionato."). Invece di aver semplicemente sbagliato, potremmo considerare di aver imparato qualcosa. Invece di sentirci male ci sentiremmo liberi di impostare un nuovo piano d'azione e FARE UN NUOVO TENTATIVO: "il fallimento è solo l'opportunità di ricominciare in maniera più intelligente." (Henry Ford). 16. Ogni comportamento ha contenuto o contiene un’intenzione positiva per il soggetto, poiché fornisce la migliore risposta possibile nel contesto in cui si manifestato o si manifesta. Qualsiasi azione e/o comportamento ha un intento positivo. Ad esempio, una persona timida può aver deciso inconsciamente di adottare questa strategia perché (nel vecchio contesto che l’ha generata) era l’unica risposta possibile in base alle risorse disponibili. Oppure, una persona aggressiva mette in atto atteggiamenti violenti perché in passato ha inconsapevolmente scelto questa strategia come unica soluzione possibile in base alle risorse disponibili. Quindi, l’azione parte da un’intenzione positiva. In questi casi bisogna mostrare strade alternative. 17. Le rappresentazioni sensoriali sono le basi del linguaggio dell’esperienza soggettiva. La PNL focalizza il suo studio sui cinque sensi e come le informazioni vengono filtrare creando un’esperienza soggettiva diversa da individuo ad individuo. 18. Si possono determinare quali sono i meccanismi che realizzano con successo un obiettivo ben formato (cioè i

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processi di pensiero che portano ad un comportamento efficace) e/o le ragioni di non realizzazione. Tutto ciò che abbiamo nella vita sono: istanti

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OGNI SCOLARETTO SA CHE…. Scrive Gregory Bateson sul suo libro Mente e Natura, un testo davvero illuminante, che ogni evoluzione è una aggiunta di informazioni a un sistema già esistente. Scienza, arte, religione si basano su PRESUPPOSTI, sul controllo e revisione di questi e creazione di nuovi. Ecco alcuni presupposti, che possono farci riflettere sulla nostra "forma mentis" 1) la scienza non prova mai nulla esiste la nostra descrizione, esiste ciò che noi descriviamo 2) la mappa non è il territorio e il nome non è la cosa designata quando vi e' una percezione, vi e' anche una codificazione 3) non esiste esperienza oggettiva ogni percezione è un'immagine 4) i processi di formazione delle immagini sono inconsci per dimensione, luminosità, parallasse 5) la divisione dell'universo e' vantaggiosa ma nessuna necessita' determina come ciò debba essere fatto l'esempio dello stivale 6) le successioni divergenti sono imprevedibili la rottura di un vetro, scaldare un liquido, rompere una catena 7) le successioni convergenti sono prevedibili il nuovo può essere tratto dal disordine del casuale 8) dal nulla nasce nulla ... ma zero può essere un messaggio, nell'informazione 9) il numero e' diverso dalla quantità struttura formale e calcolo probabilistico 10) la quantità non determina la struttura in un'isola con due montagne, un innalzamento dell'acqua trasforma un'isola in due isole.

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Linguaggio IPNOTICO Quanto è importante per te ….. , Tu lo meriti, Tu puoi farlo, Tu sai meglio di me che lo meriti …. Nessuno più di te lo merita Tu sei una persona chiamata ad essere felice Straordinario per te diventa per te la norma Tu puoi essere Felice, tu devi essere felice, tu devi ora decidere di essere felice. Sei una persona che deve ottenere il meglio, e che sta già muovendo i primi passi nella giusta direzione. L’unica persona che può migliorare la tua vita sei proprio Tu LA MENTE Istinto: mettere nei muscoli le cose, viverle. Il bambino che impara ad andare in bici, cade, si rialza… Affettività: prendersi cura, essere partecipi del cambiamento in modo emozionale Razionalità: parte cognitiva, logica che deve comprendere cosa sta accadendo L’interruttore non ESISTE se non nei momenti in cui cambia posizione L’interruttore è collegato più all’idea di CAMBIAMENTO piuttosto che di OGGETTO I NOSTRI SENSI SONO DEGLI INTERRUTTORI PER IL CAMBIAMENTO

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I quattro livelli dell'uomo Oltre alla distinzione tra io logico ed io irrazionale, è anche importante capire come ogni uomo sia poi una molteplicità di livelli che devono essere armonizzati per la massima efficienza. Alcuni hanno chiamato questi livelli fisico, mentale, emozionale e spirituale collegandoli alle varie parti del cervello dell'uomo: · la corteccia cerebrale, responsabile delle elaborazioni (livello mentale) · il sistema limbico, collegato alle emozioni (livello emozionale) · il cervello rettiliano, collegato alla fisicità ed alle reazioni di base (livello fisico) ed all’operare nel mondo · l'insieme e l'equilibrio di tutte queste parti ed il "senso" della nostra vita (livello spirituale). Per stare bene, dobbiamo stare bene a tutti i livelli, vale a dire contemporaneamente a livello fisico, emozionale, mentale e globale o spirituale. Ad esempio, se non sappiamo cosa vogliamo (livello mentale) non potremo mai arrivare ad accumulare denaro o raggiungere i nostri obiettivi perché ci perderemo per strada. Analogamente, se manteniamo delle emozioni negative riguardo ai soldi (livello emozionale) non riusciremo ad avvicinarli ed inconsciamente li sfuggiremo. Se non agiamo (carenza a livello fisico) la situazione per noi rimarrà sempre la stessa. Ma anche però se ci fissiamo un obiettivo ci possiamo sentire "vuoti", non capiamo quale è il nostro scopo nella vita (carenza a livello spirituale), e non riusciremo ad arrivare dove vogliamo.

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Modello dei 6 livelli logici di pensiero – Robert Dilts nozioni elaborate a partire dagli studi dell’antropologo Gregory Bateson per fare in modo che il cambiamento sia realmente efficace Gregory Bateson ha verificato che, nei processi di apprendimento, di cambiamento e di comunicazione, ci sono delle gerarchie naturali di classificazione strutturate in livelli: la funzione di ogni livello è quella di organizzare l'informazione del livello sottostante; le regole per cambiare qualcosa ad un certo livello sono diverse da quelle per cambiare qualcosa al livello inferiore; il cambiamento di qualcosa ad un livello più basso non necessariamente influenza i livelli più alti; il cambiamento ai livelli più alti necessariamente modifica le cose ai livelli sottostanti, perché questi possano sostenere i cambiamenti dei livelli superiori; la confusione di livelli logici genera problemi di apprendimento, di cambiamento e di comunicazione. 1 – Spirito (CREDO) 2 – Identità scopo principi (CHI) 3 – Convinzioni valori criteri (PERCHE’) 4 – Capacità abilità strategie (COME) 5 – Comportamenti comunicazione (COSA) 6 – Ambiente contesto (DOVE QUANDO)

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COMUNICAZIONE ognuno di noi vive il mondo … facendo caso a determinate esperienze, registrando questi “dati” su un determinato canale, dando diversi significati a tutto ciò Il territorio è SPAZIO TEMPO ENERGIA , dove la COSCIENZA interpreta (mappa) La realtà che io percepisco non è la stessa che percepisce un’altra persona. Percepiamo il mondo in base alla qualità dei nostri pensieri La mia RAPPRESENTAZIONE INTERNA non è l’ esatta RIPRODUZIONE DELL’EVENTO: è una lettura che io assegno ad un determinato fatto che mi accade. Se voglio cambiare , devo andare ad agire su questa “lettura” -> reframing Ad esempio: una bella macchina può voler dire molti soldi o voglia di mostrarsi …, una auto vecchia può voler dire attenzione all’economia, nostalgia del passato, trascuratezza … SIGNIFICATI che noi diamo sulla base dei nostri valori/esperienze/stati d’animo… Quando facciamo un viaggio all’estero parliamo solo la nostra lingua e aspettiamo che siano gli altri a capirci, oppure cerchiamo di comunicare, di farci capire e di far arrivare il nostro messaggio e le nostre idee? Continuiamo a parlare la nostra lingua o cerchiamo di usare quella dei nostri interlocutori? La comunicazione deve avere uno scopo! Non si tratta soltanto di dire qualcosa a qualcuno. Tutto parte dallo stato d’animo: se sono al meglio, darò il meglio di me agli altri

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Saper utilizzare efficacemente tutti e 3 i modi di comunicare, ci permette di arrivare all’orecchio dell’ascoltatore mantenendo alta la sua attenzione. La comunicazione e’ FLESSIBILITA’ , ELASTICITA’, cercando nel parlare di RISPECCHIARE il mio interlocutore nei modi, nel tono della voce, nella velocità del linguaggio, a seconda che sia un tipo: VISIVO: vede il mondo per immagini, parla in fretta con voce acuta, si mangia le parole, usa metafore con immagini (chiare o scure colorate, vediamo di , descrive le cose con colori e forme…). Respira a fondo muovendo il torace. Gesticola parecchio. La testa e’ ben alta. Preferiscono la pittura UDITIVO: sono attenti nello scegliere le parole, Usa parole ricercate. La parlata è regolare, uniforme e ritmica, dicono “mi suona bene” o “sono tutto orecchie” “ascoltare, dire, parlare, diciamo che…”. Sottolinea i concetti. Respira regolarmente di diaframma e torace. La testa e’ diritta o leggermente piegata. Magari non ti guarda, ma ti sta ascoltando. Preferiscono la musica. CINESTESICO: dal greco "koinos" e "estesis", cioè "insieme delle sensazioni“ ancora più lenti, reagiscono a ciò che sentono tattilmente a ciò che provano fisicamente, la voce e’ di solito profonda, le parole escono lente dalla bocca, quasi impastate. Devono “cogliere afferrare” cose “concrete” devono “entrare in contatto,

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sentire” .Respira profondamente di addome. La testa e’ bassa i muscoli del collo sono rilassati. Vuole vivere appieno le sensazioni. Preferiscono la scrittura.

C'è un muto che deve comperare uno spazzolino.

Va dal negoziante, apre la bocca e compiendo il

gesto di pulirsi i denti, riesce a farsi capire e ad

ottenere ciò che voleva. Ora, c'è un cieco che vuole

comperare un paio di occhiali da sole; come

dovrebbe esprimersi per ottenere ciò che desidera? ;o)

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I 4 stili di apprendimento „4MAT“ Bernice MacCarthy , Tad James e David Shephard 1) Perchè: in questa categorie ci sono le persone che vogliono sapere solo le "ragioni" per cui le cose accadono. E' di solito una domanda da curiosi. A queste persone è bene dare delle motivazioni e ragioni. 2) Cosa: queste persone vogliono avere informazioni. Non si accontentano di sapere il perché delle cose...loro vogliono essere "subissate dalle informazioni". Quando vanno ad un corso prendono appunti e vogliono avere le dispense. Vogliono solo i fatti. 3) Come: questi sono i pragmatici, quelli pratici che non amano le teorie, vogliono solo sapere "come si fanno le cose". Amano i processi passo passo e prediligono le azioni sul pensiero e le teorie. Per queste persone sono ideali le esercitazioni e gli esercizi pratici... 4) E se: queste persone amano l'esplorazione soggettiva delle cose. Sono quelli a cui spieghi come fare le cose e loro provano un metodo alternativo cercando di migliorarlo in base alla propria soggettività. Vogliono sapere quale sarà il premio per il loro lavoro. Vogliono sapere le conseguenze: e se succede questo? … Solitamente usiamo uno solo, al massimo due di questi stili. Esercitarsi, descrivendo un evento immaginando di raccontarlo usando tutti e quattro gli stili, separatamente e poi in un unico discorso. E‘ un esercizio utile per essere più flessibili nella comunicazione e raggiungere con più efficacia le persone che ti ascoltano Ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa... In quella cosa impara – M.Gandhi

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CAMBIAMENTO Vogliamo cambiare una cattiva abitudine rapidamente? Prima di tutto è necessario associare il nuovo comportamento a forti valori e a Piacere Visualizzare come se il cambiamento fosse già avvenuto Utilizzare il metodo dello scatto Ripetere il nuovo comportamento, fino a quando diventa automatico Associare caratteristiche di piacere al nuovo comportamento e dolore al vecchio Se vogliamo MIGLIORARE dobbiamo cercare un modo ALTERNATIVO che ci permetta di ottenere risultati migliori (la definizione di PAZZIA è aspettarsi un risultato diverso facendo esattamente la stessa cosa). Cercare modelli vincenti ci aiuta a migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda (qualcuno può prenderci come modello a nostra insaputa…) Migliorando, miglioriamo chi ci sta accanto: un gesto d’amore verso chiunque genera un sorriso che viene colto da chissà quante persone. Con un singolo sorriso noi creiamo delle reazioni a catena, che possono non finire mai! I cambiamenti avvengono in maniera più efficace quando siamo in uno stato di MASSIMO RILASSAMENTO o di GRANDE INTENSITA’ EMOZIONALE Ogni cambiamento nella propria mente (trasformazione interna) si manifesta all’esterno come cambiamento nella Realtà manifesta e vissuta (trasformazione esterna). il cambiamento che intendi apportare entra in contrasto con qualche aspetto del tuo essere? E‘ „Ecologico“?

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Per attuare il cambiamento occorre superare una certa soglia emozionale. Ad esempio, uno schema funzionale può essere: Questo modo di vedere le cose, il mondo, ciò che accade non mi piace. Mi rendo conto delle immagini che creo, di come mi parlo,delle sensazioni che provo in questo momento. Rimpicciolisco le immagini, le porto lontane da me, tolgo nitidezza e colori, cambio il tono della voce, la rendo ridicola, o seducente e poi sostituisco l’ “era” con il “diventa”. Cerco di notare in che direzione si muove nel mio corpo l’emozione o la sensazione e cerco di muoverla nel senso opposto. Con quante persone siamo costretti a trattare a scuola, in palestra, al lavoro e che ci sono antipatiche. Non sarebbe bello cambiare dentro di noi la percezione di questi individui in modo da cercare di migliorare la relazione? E come possiamo farlo? Sarebbe piu’ facile tenersi queste persone nella propria mente così come sono perché: “Loro sono antipatici, mica io! Perché devo essere io a cambiare e non loro?”. “Se vuoi che gli altri cambino, cambia tu per primo!”. Punti deboli da migliorare -> Si diventa “discreti” in diversi ambiti … e va bene. Punti forti da migliorare -> Si diventa “ECCELLENTI” in un AMBITO.

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Una storia di cambiamento Un nostro amico passeggiava su una

spiaggia messicana deserta altramonto.

Camminando vide in lontananza un uomo.

Avvicinandosi, notò che il messicano

continuava a chinarsi, a raccogliere

qualcosa e a gettarlo in acqua. Di quando

in quando ripeteva questa operazione di

gettare cose in mare. Avvicinandosi

ulteriormente, il nostro amico notò che

l'uomo raccoglieva stelle di mare che

erano state depositate sulla spiaggia e,

una alla volta, le rigettava in acqua. Il

nostro amico era perplesso.

Si avvicinò all'uomo e disse: "Buona sera,

amico. Mi chiedevo cosa stessi facendo"

"Ributto in acqua queste stelle di mare.

Vedi, adesso c'è la bassa marea e tutte

queste stelle di mare sono state

depositate sulla riva. Se non le ributto in

acqua, muoiono qui per mancanza di

ossigeno"."Capisco rispose il nostro amico,

ma devono esserci migliaia di stelle di

mare su questa spiaggia. Non puoi

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sicuramente trovarle tutte. Semplicemente

sono troppe. E non capisci che questo

succede su centinaia di altre spiagge

lungo la costa? Non vedi che non puoi

cambiare le cose?".

Il messicano sorrise, si chinò a raccogliere

un'altra stella di mare e gettandola in

acqua rispose:

"Ho cambiato le cose per questa qui".

Jack Canfielde Mark V. Hansen

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I VALORI Prendetevi 10 minuti e invece di sfogliare le istruzioni del telefonino nuovo, sfogliate le istruzioni che fanno funzionare voi…, METTETE IN ORDINE I VOSTRI VALORI Fate una lista dei vostri valori (amicizia, amore,denaro, allegria, onestà rispetto, realizzarsi, imparare, donare, fratellanza, ecc) e poi fatevi delle domande costruttive : Cosa mi fa sentire realmente …. (amico, realizzato) Cosa vuol dire per me ….(l’amicizia, imparare sognare) In questo modo scoprirete tutta una serie di altri aspetti, che potete valorizzare per sentirvi sempre meglio. Prendete la FORTE decisione di vivere in base ai vostri valori. Se vedete che questo non vi rispecchia durante la vostra vita, CAMBIATE la scala dei vostri valori fino a quando non rispecchia fedelmente voi stessi Crescendo si corre il rischio di dimenticare ciò che ci ha fatto crescere!

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C’erano 4 candele… Si stavano spegnendo in modo inesorabile, in una stanza silenziosa e si poteva udire il loro dialogo: La prima era quella della pace: nessuno pensa a me, tanto vale spegnermi … La seconda era quella della fede: gli uomini non credono in me, tanto vale spegnermi … La terza era quella dell’ amore: gli uomini non comprendono la mia importanza, tanto vale spegnermi … Un bimbo entrò in quel momento nella stanza e disse: voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio … e scoppiò a piangere. Al che la quarta candela disse: Io sono la speranza e posso riaccendere le altre candele … il bimbo prese la candela e riaccese le altre tre. Nutriamo il bimbo che in ogni momento può riaccendere la fede, la pace e l’amore.

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Un obiettivo ben formato deve essere: S SEMPLICE P POSITIVO M MISURABILE E EMOZIONALE A ARRIVABILE P PRESENTE R RAGIONEVOLE S SPECIFICO T TEMPO I IMMAGINATIVO

• indicato in positivo (dove devo andare, dove non devo andare) • sotto la tua piena responsabilità (voglio che lui faccia …) • misurabile, per capire con certezza quando lo avremo davvero raggiunto voglio perdere 5 chili é meglio di “voglio perdere peso“ • supportato da una strategia completa che stabilisca: quando, come, con quali mezzi, capacità, strategie potrai raggiungerlo. • può essere suddiviso in obiettivi di minore entità, per poter avere delle tappe di controllo dei progressi ottenuti e poter, eventualmente, correggere la propria rotta! (CHUNCKING)

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AFFRONTARE I PROBLEMI

1) Concentrare la tua attenzione per eliminare la causa e l’effetto sparirà: uccidi il mostro finché è piccolo!

2) Valutare con attenzione le possibilità che vi si pongono innanzi.

3) Cambiate strategia se le cose non funzionano, fino a quando scoprite il modo giusto.

4) Un “fallimento” e’ un “risultato”: i più grandi geni o scienziati anno fatto 10 – 100- 1000 prove prima di riuscire a ottenere quello che volevano, e ogni volta SCOPRIVANO un modo per NON OTTENERE ciò che volevano. Ma avevano chiare la DIREZIONE verso cui andare e la FEDE in ciò in cui credevano.

5) Più il vento è forte, più la pianta è robusta 6) I problemi sono messi lì di fronte a noi per

farci capire quanto teniamo ad una certa cosa, idea, progetto.

Più forte è il vento, più robusto è l’albero – J.W.Marriot E’ soltanto rappresentandoci qualcosa come un problema che essa diventa un problema Se ci CONCENTRIAMO sui PROBLEMI, vedremo SOLO PROBLEMI Se ci CONCENTRIAMO sulle SOLUZIONI, vedremo SOLO SOLUZIONI E’ utile parlare di un problema solo quando stiamo ragionando sulla sua soluzione .

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Se c’è rimedio perché ti arrabbi? E se non c’è rimedio perché ti arrabbi?” Molte persone passano così tanto tempo cercando la via più semplice che finiscono per dimenticare di godersi le gioie della strada che stanno percorrendo. Per cambiare punto di vista ci vorrà tempo, ma prova a cominciare a pensare agli ostacoli come pietre miliari lungo il cammino della tua vita. In ogni individuo esiste una gerarchia di livelli con cui relazionarsi al mondo esterno. Il Riconoscerli ci aiuta a creare un buon rapporto con il nostro interlocutore e comprendere il posizionamento delle problematiche (in quale livello si collocano). La risoluzione dei problemi avviene spostandosi dal livello in cui si trovano verso quello superiore. Partendo dalla base di una tipica piramide troviamo il primo livello, AMBIENTE, il livello logico gerarchicamente inferiore (“dove, come e quando” - quello che ci circonda); il secondo livello è COMPORTAMENTO (“cosa” - quello che facciamo); il terzo livello è CAPACITA’ (“come” - il potere di saper fare o meno una determinata cosa); il quarto livello è CREDENZE (“perché” - quello in cui crediamo); il quinto livello è VALORI (“per cosa” pilastri della nostra esistenza); il sesto livello è IDENTITA’ (quello che siamo e perché è importante ciò che facciamo). Esiste un settimo livello superiore agli altri e collocato fuori dallo schema della piramide: SPIRITUALITA’.

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PENSIERO POSITIVO Noi siamo la somma delle esperienze che abbiamo fatto e dei nostri pensieri riferiti alla causa che ha originato quegli eventi accaduti. A seconda di come leggiamo gli eventi, la spiegazione delle cause dell’avvenimento che ci diamo. Esiste una tecnica, quella dello specchio: ci si mette di fronte ad uno specchio e ci si guarda negli occhi. Hai tentato di pettinarti? Ti sei criticato? Sei rimasto in silenzio? Hai riso? Mantieni gli occhi negli occhi e parla a te stesso ad altavoce: “Io mi amo e mi accetto esattamente come sono” , fallo 3 volte e poi osserva cosa accade dentro di te, quali sensazioni provi. Mantieni gli occhi negli occhi e dì qualcosa che avresti voluto ti dicessero i tuoi genitori: “Siamo orgogliosi di te” “Ti amiamo semplicemente perché esisti” “Ti amiamo anche quando sbagli” . Osserva come reagisce il tuo bambino interiore. Fai un profondo respiro, e congratulati per aver fatto la prima sessione allo specchio. La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite. E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.

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Ci domandiamo: ” Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? “ In realtà chi sei tu per NON esserlo? Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo. Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicchè gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri. Discorso di insediamento di Nelson Mandela come presidente del Sudafrica tratta da un discorso di Marian Williamson

1) ciò che succede ha una ragione e possiamo servircene

2) Niente e’ fallimento, ci sono solo risultati 3) Qualsiasi cosa accada, assumetene la

responsabilità 4) Bisogna COMPRENDERE le cose per

SERVIRSENE 5) Le persone sono la nostra massima risorsa 6) Il lavoro è gioco, lo studio è gioco. 7) Non c’è successo duraturo senza impegno

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La chimica del pensiero …e l’azione! I PENSIERI che elaboriamo nella nostra mente, creano dei percorsi tra i nostri neuroni. Più pensiamo certe cose e più questo collegamento si fa più forte, e piu’ facilmente in modo AUTOMATICO associeremo una frase, un’ immagine, un suono, una situazione vissuta ad un COMPORTAMENTO. Più pensiamo certe cose e più facilmente queste accadranno, si manifesteranno. In poche parole, i nostri pensieri creano la nostra realtà Ricordate quella volta che pensavate a quella persona e lei ha chiamato 5 minuti dopo? SINCRONICITA’ … Se intendo cambiare un comportamento devo prima di tutto non PENSARE più nello stesso modo. In questo modo creo nuove neuroassociazioni nella nuova direzione che sto prendendo, associando piacere a questa nuova condizione e dolore alla precedente. Una Mente felice produce una Realtà Felice. Pensare Diversamente ci fa sentire diversamente Con la ripetizione e alcune strategie di PNL e’ possibile da subito, ottenere ottimi risultati …. Talvolta il problema e’ che le persone hanno troppo tempo per pensare … E’ meglio passare all’azione, senza pensare eccessivamente. Non avremo mai TUTTI i dati certi per prendere una decisione “finale”. Nel momento in cui ci sembra avere TUTTE le informazioni, qualcosa cambia a nostra insaputa e dobbiamo “ripensare” tutto. Passare all’ AZIONE ci consente di valutare i risultati, cambiare strategia, aggiustare il tiro e avvicinarci all’obiettivo…. Stando li’ a pensare non ci muoviamo in nessuna direzione ….

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PENSIERO SINCRONICO Facciamo parte tutti di un universo di sincronismi (mentre faccio qualcosa io , altri miliardi di persone stanno compiendo altre azioni, nello stesso momento, a mia insaputa, senza il mio controllo). Se ci “buttiamo” in questo oceano di azioni, ci rendiamo conto di essere un tutt’uno con l’universo che ci circonda. In questo modo le dualità diventano un tutt’uno (gli orientali ce lo insegnano da millenni) e i miei pensieri, le intenzioni e le azioni possono CREARE la realtà che desidero. Per fare questo il mio corpo, la mia mente e il mio spirito devono essere allineati in modo congruo verso la direzione che ho scelto.

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MOTIVAZIONE = MOTIVO+AZIONE

Puoi focalizzarti sul “premio” , ovvero su come sarà migliore la tua vita quando avrai raggiunto il tuo obiettivo, sui benefici che otterrai, su tutti i vantaggi che avrai dal cambiamento. Oppure puoi focalizzarti sulla “strada” , quindi su tutto l’impegno, la fatica, la stanchezza e le seccature che perseguire il tuo obiettivo ti comporterà. Per questo, il segreto della motivazione è tutto nel modo in cui decidi di catalogare la scelta che ti si pone davanti. Se metti il tuo progetto nella casellina “dolore”, il tuo sistema mentale farà di tutto per evitarlo. Ma se riesci a spostarlo nella casellina “piacere” avrai generato una fonte inesauribile di motivazione per raggiungere il tuo obiettivo! Molto dipende dalla scala di valori che abbiamo in partenza. I nostri valori e le nostre credenze sono la molla che ci spinge o ci tira … I nostri valori sono una parte importante nella decisione dei nostri comportamenti e delle nostre azioni.

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Già alzandoti la mattina (stato alfa) puoi dare alla tua giornata un‘impronta determinante: se ti alzi pensando che le cose andranno male, stai certo che sarà così (profezie autoavveranti). Il nostro inconscio è molto suggestionabile, e può lavorare per noi o contro di noi, a seconda dei messaggi che gli fornisco con il mio dialogo interno, i miei pensieri, ecc. Il mio inconscio farà di tutto per realizzare i miei pensieri. Nel dialogo interno utilizzare affermazioni positive: VOGLIO AVERE UNA SPLENDIDA GIORNATA. E creare immagini di se stessi alla fine della giornata, FELICI. COME ACCENDERE LA MOTIVAZIONE . Creare delle immagini positive di quello che sto facendo o devo fare . Porre il risultato come un gradino verso un mio obiettivo più GRANDE . Quali straordinarie sensazioni sentirò quando ho raggiunto il mio obiettivo? (notare il verbo al presente che anticipa il risultato) . Cosa NON potrò fare in futuro se non faccio ciò che devo ORA . Mi metto nella fisiologia migliore, respiro profondamente

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. Modello le occasioni di successo simili, ancorando le stesse sensazioni, immagini, suoni . Utilizzo il mio dialogo interno con immagini come una molla che mi spinge verso l’obiettivo, una corsa verso il traguardo. . Rendo comiche le difficoltà o le persone “negative” con musiche da circo, mettendo grossi nasi rossi, facendo girare le sensazioni al contrario . Come mi sveglio al mattino? Ho un’immagine positiva della giornata che mi guida già al risveglio? Come si comporteranno le persone che incontrerò ? Se programmo il mio inconscio visualizzandomi contento alla fine della giornata, nel momento in cui mi sveglio (dove sono in una fase alfa, ottima per suggerire al mio inconscio la strada da seguire) . La parola è potente: la mente NON riconosce istruzioni del tipo: “NON voglio essere infelice”. Invece diciamoci frasi positive: SONO FELICE, SONO GIOIOSO , non obiettivi specifici, ma ordini generici. L’inconscio lavora per te, per farti raggiungere obiettivi positivi. L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.

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Ringraziamenti: per il contributo alla mia formazione (in ordine casuale): Jimi Hendrix, Mattia Lualdi, Gianluca Lucchese, Piercarlo Poggio, Romeo Sacchetti, Anthony Robbins, Luisa Cicero, Michael Jordan, Richard Bandler, Italo Pentimalli, George Ivanovitch Gurdjieff, Livio Sgarbi, Vincenzo Fanelli, Martin Seligman, Giulietta Forlin, Noam Chomsky, Italo Cillo, Phil Jackson, Ralph Simmons, Arch. Reyneri, Gennaro Romagnoli, Piernicola Demaria, Mirella Ronco, Fabio Marchesi, Barbara Sardi, Francesca, Pietro, e tutti coloro che mi hanno aiutato e continuano a farlo con il loro esempio e con il loro affetto. Seconda edizione Chieri, 12 giugno 2010