materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

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Lez.9 I materiali tradizionali e gli elementi costruttivi: Caratteristiche tecniche, impieghi, problematiche tecnologiche. Calcestruzzo UNIVERSITA’DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA CdL SCBAA Corso di Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali-Classe L-43 DASTEC Dipartimento "Arte Scienza e Tecnica del Costruire" Anno Accademico 2010-2011 Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio energetico (8 cfu) Docente: Cherubina Modaffari

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Page 1: Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

Lez.9I materiali tradizionali e gli elementi costruttivi:Caratteristiche tecniche, impieghi, problematiche tecnologiche.

Calcestruzzo

UNIVERSITA’DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA CdL SCBAACorso di Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali-Classe L-43

DASTECDipartimento "Arte Scienza e Tecnica del Costruire"Anno Accademico 2010-2011

Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio energetico (8 cfu)

Docente: Cherubina Modaffari

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IL CALCESTRUZZO

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• Il calcestruzzo è un materiale composito ottenuto per presa e indurimento di un impasto composto da quantità diverse di: cemento, acqua, inerti(aggregati) fini e grossi.

• Le caratteristiche dei componenti del calcestruzzo ed i rapporti quantitativi e qualitativi che li legano, determinano i requisiti del conglomerato che ne deriva, e di conseguenza le possibili applicazioni.

Definizione

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OriginiNel 12000 a.C. è dimostrato l’utilizzo della malta di calce come materiale da costruzione;nel II secolo a.C. venne introdotto l’ opus caementicium dai romani- una miscela di calce, pozzolana e tufo con aggiunta di ghiaia e pietre- compattato sul retro con mattoni e murature in pietra naturale mediante compressione.

Questo calcestruzzo permise la costruzione di opere di alto livello tecnico come il Pantheon di Roma (118 d.C.).

Con il declino dell’Impero Romano anche l’opus caementicium perse la sua importanza come materiale da costruzione per quasi 1500 anni.

Fu l’invenzione del cemento Portland, nel 1824, a segnare l’inizio dell’utilizzo contemporaneo del cemento.

Il Pantheon , con una luce di 43 m costituisce l’esempio più rappresentativo di questa modalità di costruzione

Esempio di opus caementicium

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Evoluzione

Nel 1774 l’ingegnere John Smeaton, costruì un faro ad Eddystone utilizzando in fondazione, come legante un miscuglio di calce viva, argilla, sabbia e ferro .

Nel 1824 Joseph Aspdin, brevettò il cemento Portland, una miscela di calce in polvere e argilla sottoposta a cottura.

In Inghilterra nel 1854 venne registrato un brevetto per una soletta composita in ferro e cemento.

I primi progetti pioneristici vennero arricchiti, intorno al 1900, da un gran numero di ricerche sperimentali sul comportamento dei materiali e dallo sviluppo ulteriore di procedimenti di calcolo per una teoria generale delle costruzioni in calcestruzzo armato, che apriranno successivamente nuovi campi di applicazione, in particolare per le strutture portanti .

J. Smeaton, Faro di Eddystone.

Elementi strutturali in calcestruzzo.

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EvoluzioneAuguste Perret (1874-1954) utilizzò il calcestruzzo nella costruzione di edifici per abitazione, mostrando per la prima volta nel 1903, l’uso di questo materiale almeno in senso strutturale nella casa d’abitazione in Rue Franklin a Parigi.

Nel 1922 nella chiesa di Raincy, presso Parigi, Auguste Perret lascia a vista le superfici dello scheletro portante e dissolve le pareti di contenimento in una griglia di calcestruzzo.

Frank Lloyd Wright nella Unity Church di Oak Park, Illinois (1904-06), introduce una certa varietà di forme plastiche, sfruttando già le libertà compositive concesse dalla colorazione delle superfici di calcestruzzo grazie all’introduzione nell’impasto di additivi speciali.

A. Perret - Parigi, casa di rue Franklin

Frank Lloyd Wright nella UnityChurch di Oak Park, Illinois

(1904-06),

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Notre Dame du Haut, Le Corbusier - Ronchamp(1950-1954)

Ville Savoye, Le Corbusier, Poissy - (1929-1931)

Torre di Einstein, E. Mendelsohn - Potsdam (1920)

Casa Schroeder, G.T. Rietveld, Utrecht - (1924)

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EvoluzioneNegli anni cinquanta il calcestruzzo raggiunse un’amplissima diffusione, l’opera di Le Corbusierdiede un impulso fondamentale, con la continua volontà di far risaltare il calcestruzzo nella sua materialità.

Negli anni sessanta e settanta molti architetti sfruttarono in maniera crescente sia la possibilitàdi plasmare le pareti esterne e i corpi di fabbrica, sia le potenzialità estetiche delle superfici.

In epoche più recenti gli architetti hanno cominciato a cercare di esprimere la monoliticitàdel sistema costruttivo fino ai minimi dettagli.

Convento di Sainte- Marie- de la Torette, Eveux, Francia, 1960, Le Corbusier

Santuario, Neviges, Germania, 1968, GottfriedBohmSchaulager, Basilea, 2003, Herzog & de Meuron

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EvoluzioneFacoltà di architettura della TechnischeUniversitat di Berlino, 1967, Bernhard HerKes

Sede centrale del Sozialverband, Berlino, 2003, Lèon WohlhageWernik

Edificio residenziale, Monza, 1972, Angelo Mangiarotti

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Bye House, J. Hejduk – Olanda-2000

Cantina Juan Alcorta, I. Quemada – Rad de Santa Cruz,Spagna-2003

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Y House, Kei’ ichi Irie + Power UnitStudio - Chita, Aichi, Giappone.2003

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Componenti del calcestruzzo

I componenti del calcestruzzo sono:• Cemento• Acqua• Inerti• Additivi

CementoIl cemento è il componente attivo del calcestruzzo.A contatto con l’acqua di impasto in ogni granulo di cemento si avvia un processo di “idratazione” con la formazione di uno strato gelatinoso colloidale (gel).Questo gel, indurendo e facendo presa, congloba tutti gli elementi inerti della mescola in un’unica massa compatta.

Si dispone di una vasta gamma di cementi: Cemento portland; cemento pozzolanico; cemento d’alto forno; cemento alluminoso; cemento a rapido indurimento; cementi colorati.

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AcquaL’acqua è indispensabile nell’impasto poiché determina la reazione di idratazione del cemento.Il rapporto acqua/cemento di norma si attesta sul valore pari a 0.50, ossia: 50 litri di acqua per 100 Kg di cemento.

InertiSabbia, pietrisco o ghiaiacostituiscono gli inerti o aggregati; essi non hanno alcun ruolo durante la presa, ma sono determinanti nel definirne le caratteristiche.Devono essere costituite da elementi di granulometria assortita in maniera da costituire una miscela con il minor volume di vuoti. Influenza degli inerti sulla

compattezza di un calcestruzzo.

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Additivi

Questi componenti hanno la funzione di esaltare determinate prestazioni e possono essere enunciati in base all’azione che esercitano sul materiale:• acceleratori di presa/indurimento, solubili in acqua (cloruri carbonati);• ritardatori di presa, (lignosolfati, fosfati, cellulosa);• plastificanti, prodotti insolubili (bentonite, silice fossile);• fluidificanti, solubili in acqua (resine, lignosolfati);• generatori di gas per calcestruzzi alleggeriti (polvere di alluminio);• coloranti per caratteristiche estetiche (ossidi o sali minerali).

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L'unione del calcestruzzo con l'acciaio costituisce un nuovo materiale da costruzione dalle notevoli caratteristiche di resistenza sia a compressione che a trazione.

Tale unione é possibile poiché questi materiali hanno un coefficiente di dilatazione termica molto simile.

L'esecuzione di un opera in calcestruzzo armato prevede:- preparazione del calcestruzzo;- preparazione delle casseforme;- preparazione e posa in opera dell'armatura metallica;- trasporto e getto del calcestruzzo.

Il calcestruzzo armato

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Confezionamento del Calcestruzzo

Il confezionamento del calcestruzzo è l’operazione dalla quale dipende l’omogeneità del calcestruzzo stesso. In una centrale di betonaggio si distinguono più settori operativi:

- stoccaggio;- dosaggio degli inerti e del cemento;- dosaggio dell'acqua;- miscelazione dei componenti.

Per confezionare un buon calcestruzzo è necessario tener conto: delle caratteristiche dei componenti; delle condizioni di posa in opera; dei rapporti quantitativi tra i componenti stessi.

Trasporto

• Il trasporto dell'impasto per brevi distanze può avvenire mediante carriole, nastri trasportatori, tubi a pressione.• Per distanze maggiori si usano le autobetoniere, in cui si caricano i componenti asciutti e durante il tragitto avviene l'impasto con l'acqua contenuta in un apposito serbatoio.

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Casseforme

• essere impermeabili al calcestruzzo;

• resistere alle sollecitazionitrasmesse durante il getto e il costipamento;

• essere realizzate con materiali che non reagiscono a contatto con l’impasto e permettono il disarmo dei getti senza pericolo di aderenze;

• nel caso di getti a faccia vista, le pareti devono essere opportunamente rifinite allo scopo di ottenere l’effetto superficiale desiderato.

Le casseforme atte a contenere il getto devono possedere determinati requisiti:

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• Inoltre devono consentire rapidita’ di posa in opera, delle stesse e di disarmo per il reimpiego;

In base alle modalita’ di utilizzo le casseforme possono essere recuperabili o “a perdere”.

Casseforme recuperabili: possono essere riutilizzate una o piu’ volte; e realizzate nei seguenti materiali:Legno;Metallo;Calcestruzzo;Materie plastiche.

Casseforme

In legno: le piu’ diffuse, per la facile lavorabilita’, la buona adattabilita’ a superfici e forme anche complesse e la buona resistenza; permettono reimpieghi limitati, comportano costi elevati di lavorazione, superfici scarsamente regolari e risentono delle variazioni igrometriche.

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In metallo: costituite da pannelli piani in lamiera d’acciaio, intelaiati,di spessore variabile e tra loro componibili mediante morsetti, giunzioni ed elementi distanziatori; consentono numerosi reimpieghi, regolarita’ delle superfici, facilita’ di vibrazione dei getti di montaggio e disarmo,ma hanno costo elevato e peso notevole

In calcestruzzo: sono costituite da stampi fissi in cemento armato, e utilizzate nella prefabbricazione di elementi di facciata e di pannelli solaio, o di elementi aventi superfici complesse;consente costi contenuti, superfici lisce,scarsa formazione di bolle e numero elevato di reimpieghi.

Casseforme

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In materia plastica: costituite da stampi fissi come quelli in calcestruzzo, che permettono di ottenere superfici di ogni tipo e perfettamente lisce; ma comportano costi elevati per formare la matrice in acciaio necessaria a produrli; impiegate nella produzione edilizia industrializzata e nell’esecuzione di opere cementizie complesse a faccia vista

Casseforme

Casseforme a perdere: lasciate in opera a getto indurito, costituendone protezione o finitura permanente e realizzate in: lamiera grecata, pannelli di lana di legno,cartone.

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Armatura metallica

L’armatura metallica deve, durante la fase di getto e costipamento del calcestruzzo, conservare la propria posizione come ipotizzata dal calcolo e stabilita dal progetto esecutivo.

Gli elementi che compongono l’armatura, devono essere collegati attraverso legature.

L’armatura metallica è costituita da barre o ferri tesi e da staffe per il collegamento trasversale di essi.

Per i pilastri e a volte anche per le travi e i plinti, si preferisce collocare in operal’armatura già montata sotto forma di gabbia.

Gli acciai da cemento armato vengono prodotti in due tipi: Barre tonde liscie(B); barre ad aderenza migliorata(A).

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Posa in opera

Il calcestruzzo preparato in cantiere o trasportato mediante autobetoniera viene gettato in opera, cioè depositato nei casseripredisposti per accoglierlo.

L’operazione richiede attenzione perché in questa fase il calcestruzzo, può segregarsi, separando le parti grosse dalle fini.

Ciò deve essere evitato realizzando un getto uniforme e soprattutto riducendo al minimo l’altezza da cui il calcestruzzo viene gettato e la velocità di caduta.

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Segue la compattazione, che ha lo scopo di ridurre al minimo la quantitàdi vuoti (variabile dal 5 al 20% a seconda della consistenza) e di perseguire la massima densità.

In cantiere l’operazione di compattazione avviene mediante vibratori ad asta o a immersione per getti di sezione limitata e con staggevibranti per grandi superfici (pavimentazioni) mentre in officina di prefabbricazione vengono usati vibratori.

Posa in opera

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Stagionatura e disarmo del calcestruzzo

La stagionatura é la fase successiva alla posa in opera, nella quale avviene la maturazione dell’impasto attraverso:- il progressivo indurimento;- l’acquisizione delle resistenze meccaniche.

Si distinguono due fasi:•la presa, in cui il calcestruzzo passa dallo stato plastico a quello solido;•l’indurimento, in cui il materiale acquista tutte le sue capacità di resistenza e si ritiene ultimata in 28 giorni.

Il disarmo è l’operazione di asporto delle casseforme entro le quali èstato eseguito il getto di calcestruzzo.• Deve avvenire gradualmente per evitare azioni dinamiche.• Non deve avvenire prima che la resistenza del conglomerato abbiaraggiunto il valore necessario, in relazione all’impiego specifico.

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Il calcestruzzo armato precompresso

Si definisce "presollecitata" una struttura posta artificialmente in stato di "coazione”, creando in essa uno stato di tensione interno.

Le tensioni così generate modificano le caratteristiche meccaniche apparenti del materiale.

Nel calcestruzzo armato precompresso la presollecitazione conferisce la resistenza agli sforzi di trazione, previa l'applicazione di una precompressione,prodotta da armature metalliche poste in tensione.

I sistemi di precompressione del c.a. possono suddividersi in:• sistema ad armatura pre-tesa;• sistema ad armatura post-tesa.

Trave a "T"Elemento prefabbricato in calcestruzzo armatoprecompresso

Trave trapeziaElemento prefabbricato in calcestruzzo armato precompresso

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CaratteristicheLe caratteristiche che si richiedono ad un buon calcestruzzo sono:- lavorabilità;- durabilità;- resistenza alle sollecitazioni meccaniche;- resistenza alle sollecitazioni fisiche.

L'acquisizione di queste caratteristiche avviene in modo progressivo; si assume come valore ufficiale della resistenza, quella raggiunta dal calcestruzzo dopo 28 giorni.

LavorabilitàE’ l’attitudine a lasciarsi conformare, è un requisito fondamentale per la qualità del prodotto finale, dipende da coesione e consistenza dell’impasto. E’ tanto maggiore quanto più è elevato il rapporto acqua/cemento.

DurabilitàE’ l’attitudine a conservare nel tempo le caratteristiche fisico-chimiche. Dipende da fattori intrinseci (dosaggio del cemento; inerti; rapporto acqua-cemento; vibratura del getto) ed estrinseci(temperatura in fase di getto; corrosione; carbonatazione) agenti da soli o congiuntamente.

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Il calcestruzzo è un materiale eterogeneo, le sue caratteristiche dipendono pertanto dalla composizione della miscela e dalla qualità dei componenti. Le caratteristiche fisico-meccaniche del materiale sono:

- peso specifico: varia in relazione al grado di compattezza ed alla qualitàdel cemento impiegato. Le norme UNI 10012/67 stabiliscono: Kg 2400 per 1 m3 di Cls ordinario; Kg 2220 per 1 m3 di Cls magro; Kg 2500 per 1 m3 di Cls armato.

-resistenza a compressione: consente di accertare il carico di rottura a compressione necessario per classificare i vari tipi di calcestruzzo. Varia da 80/100 Kg/cmq fino a valori compresi tra 600/700 Kg/cmq.

- resistenza a trazione: è molto bassa (15/20 Kg/cmq), non viene considerata nei calcoli strutturali, infatti, tutte le resistenze a trazione vengono assolte dall’armatura in ferro.

- resistenza a flessione: nel calcestruzzo non armato varia tra 1/5 ed 1/10 della resistenza a compressione (15Kg/cmq - 100Kg/cmq).

- resistenza al taglio: può raggiungere valori pari a 35/50 Kg/cmq, il doppio della resistenza a trazione.

Caratteristiche fisico-meccaniche

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Fondazioni

Trasferiscono i carichi delle strutture verticali al terreno, possono essere:- dirette, operano direttamente su strati superficiali del terreno; - indirette, raggiungono gli strati profondi del terreno di posa quando quelli superficiali non forniscono sufficienti garanzie (portanza, stabilità).

• Le fondazioni dirette possono ancora classificarsi in:- continue: si sviluppano senza interruzioni al di sotto delle strutture verticali dei manufatti soprastanti (fondazioni a platea, a travi rovesce, a cordolo, a soletta nervata). - discontinue: accolgono i carichi verticali provenienti dall’edificio per trasferirli al terreno in modo puntuale e localizzato (fondazioni a plinto).

• Le fondazioni indirette penetrano nel terreno e richiedono particolari procedure di esecuzione; i piùdiffusi sono i pali che possono essere:- portanti alla punta, la base raggiunge uno strato profondo molto più resistente delle sovrastanti formazioni;- sospesi, il carico è equilibrato dalle resistenze di attrito che si generano lungo la superficie laterale dell’elemento.

Elementi tecnici

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Essi sono prevalentemente sollecitati a sforzi di compressione; le armature risultano così configurate:

-barre verticali, destinate ad omogeneizzarsi con il conglomerato nel resistere agli sforzi di presso-flessione;

-legature orizzontali, intervallate, che impediscono lo svergolamento delle armature longitudinali e completano i meccanismi di resistenza agli sforzi di taglio.

Pilastri

I pilastri possono essere classificati in relazione alle modalità di realizzazione. Si avranno così: pilastri gettati in opera; pilastri prefabbricati.

Pilastro e relative armature

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-travi semiprefabbricate;-travi prefabbricateche necessitano di collegamenti in opera.

Travi

Sono elementi strutturali orizzontali, di tipo lineare, a sezione variamente poligonale, per lo più rettangolare. Una classificazione può essere basata sulle modalità di realizzazione; si hanno quindi:

-travi completamente gettate in opera entro casseri in legno o metallo;

Nodo pilastro/trave c.a. gettato in opera

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Solai

Sono elementi strutturali orizzontali destinati a chiudere e suddividere gli spazi orizzontalmente.

Possono essere costituiti da solette a sezione piena o alleggerita, mediante l’utilizzo di casseri (solai misti).

A seconda del tipo di cassero di alleggerimento si avranno:- solai misti in calcestruzzo e laterizio, (in latero-cemento);-solai misti in calcestruzzo e materiali isolanti.

I solai possono essere: gettati in opera; in latero-cemento con travetti prefabbricati e precompressi; monolitici in calcestruzzo armato.

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Pareti perimetrali

Si possono inoltre realizzare pareti perimetrali che sfruttano il risultato formale dell’applicazione del calcestruzzo, individuando cinque categorie:- Facciate in calcestruzzo a vista; - Elementi prefabbricati;- Pannelli a elementi di calcestruzzo;- Blocchi per murature faccia a vista;- Pannelli in fibre legate a cemento.

Classificazione tipologica del calcestruzzo in facciata

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Classificazione tipologica del calcestruzzo in facciata

Fissaggi di pannelli in calcestruzzo di grande formato: a) con elementi a incastro; b) con tasselli; c) con binari di ancoraggio.

L’ancoraggio può essere in corrispondenza dei giunti verticali o orizzontali

Fissaggi di pannelli a elementi di calcestruzzo di piccolo formato: a) ancoraggio singolo inserito nella malta; b) fissaggio con tasselli.

Pareti perimetrali

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Blocchi in calcestruzzo

Sono prodotti in calcestruzzo pieno, alleggerito o forato, talvolta sagomati per consentire la connessione anche a secco. Sono disponibili in:- calcestruzzo normale;- calcestruzzo cellulare.

La tecnica di produzione prevede:-conformazione dell’impasto utilizzando leganti speciali o additivi;-vibro-compressione e centrifugazione;-finitura con pigmenti colorati e trattamenti per pareti faccia a vista.

Possono essere impiegati per realizzare:-muri di sostegno.-pavimentazioni auto-bloccanti;

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Blocchi in calcestruzzo

Edifici come la casa John Storer a Holliwood (1923-24) presentano superfici di facciata riccamente decorate, in cui si alternano diverse tipologie di blocchi lisci e sagomati.

Un altro uso dei blocchi a faccia vista è costituito dall’inserimento di una muratura di tamponamento opaca in una struttura portante in calcestruzzo armato, che si ritrova soprattutto nell’opera di HermanHertzberger.

L’edificio per uffici della CentraalBeheer ad Apeldoorn 1968-72 in cui i blocchi a vista non sono rifiniti in entrambe le facce.

Casa John Storer, Hollywood, Stati Uniti, 1924, Frank Lloyd Wright

Uffici della Centraal Beheer, Apeldoorn, Olanda, 1972, Herman Hertzberger

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Pavimentazione in calcestruzzo

Il cemento può essere impiegato nelle pavimentazioni per esternisotto diverse forme.

Un impiego piuttosto semplice èrappresentato da una caldana in cemento lisciato gettato su massetto rinforzato da una rete metallica.

Questo tipo di pavimentazioni si presta a colorazioni e decorazioni cromatiche realizzate con pigmenti coloranti usati nell'impasto o con vernici speciali ad alta resistenza.

Piastrelle di cemento si trovano giàpronte in formati diversi e con differenti finiture di superficie (lisce, decorate, colorate o ricoperte di ghiaietto).

Posa in opera Pavimentazione in cemento

Pavimentazione in cemento rivestito da resine acriliche

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Pavimentazione in calcestruzzo

Rivestimenti in agglomerati di inerti pressati e cls disattivato.

Il rivestimento può essere cementizio del tipo additivato. Tra le tipologie di rivestimenti in conglomerato per esterni si hanno i

rivestimenti a strato granulare misto tipo “glorit”; rivestimento a strato riportato antiusura; rivestimenti con additivi bituminosi; rivestimenti con additivi resinosi. Prodotto innovativo lastra in pietra con

supporto in calcestruzzo tecnopolimerizzato dim. 40 x40 x 9 (2 +7)

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Pavimentazione in calcestruzzo

•Pavimentazione realizzata in masselli autobloccanti modulari in CLS di spessore cm. 6, delle dimensioni di cm. 24 x 12, realizzato con inerti ad alta resistenza a granulometria controllata e ottimizzata, con finitura monostratoantichizzata.

•Tale pavimento sarà posato a secco su letto di sabbioncino, nello spessore variabile di 3 – 5 cm (massimo).

•La pavimentazione saràsuccessivamente battuta con apposita piastra vibrante e cosparsa in superficie di sabbia fine (granulometria 0 – 2 mm.), pulita e asciutta.

• La rimozione dell’eccesso di sabbia sarà effettuata dopo un periodo sufficiente a garantire il corretto intasamento dei giunti tra i singoli masselli. Pavimentazione in masselli autobloccanti di

calcestruzzo vibrocompresso, prodotti con inerti ad alta resistenza a granulometria controllata e ottimizzata, di spessore cm. 7,

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DegradoIl degrado del calcestruzzo può essere provocato da:- agenti chimici (acqua, acqua di mare, acidi);- agenti fisici (temperatura, umidità);- agenti meccanici (urti).Spesso questi concorrono simultaneamente al deterioramentoesaltandosi a vicenda.

Tra i riferimenti normativi in vigore in Italia sulle problematiche inerenti la durabilità delle strutture in c.a. vi sono:

- il D.M. 14 febbraio 1992 che riporta: “Al fine di garantire la durabilità del conglomerato in ambiente particolarmente aggressivo, così in presenza di gelo e disgelo, è necessario studiarne adeguatamente la composizione”.

- le norme UNI 8981 (parti 1-6), norme raccomandative che informano sui processi di degrado e sulle misure atte a contrastarli.

Page 40: Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

Evoluzione dei materiali tradizionali nel progetto: l’involucro in calcestruzzo

Progetti Pinacoteca di arte moderna, Monaco, 2002, Arch. Stephan Braunfels

• Facciate alte fino a 16 m, senza giunti, con isolamento interposto, reticolo a maglie larghe di 5m.

Page 41: Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

Evoluzione dei materiali tradizionali nel progetto: l’involucro in calcestruzzoProgetti Pinacoteca di arte moderna, Monaco, 2002, Arch. Stephan Braunfels

Page 42: Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

Evoluzione dei materiali tradizionali nel progetto: l’involucro in calcestruzzoProgetti Edificio di abitazioni e uffici, Kassel, Germania, 1999, Arch. Alexander Reichel

• Scheletro in calcestruzzo armato, facciata in componenti prefabbricati appesi, in calcestruzzo rinforzato con fibre di vetro.

Page 43: Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

Evoluzione dei materiali tradizionali nel progetto: l’involucro in calcestruzzoProgetti Edificio di abitazioni e uffici, Kassel, Germania, 1999, Arch. Alexander Reichel

Page 44: Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

Evoluzione dei materiali tradizionali nel progetto: l’involucro in calcestruzzoProgetti Universitat fur Ingenieurwissenschaften, Ulm, Germania, 1994, Arch. Steidle & Partner

• Pannelli in fibrocemento a prefabbricazione industriale.

Page 45: Materiali tradizionali dell’architettura e del risparmio

Evoluzione dei materiali tradizionali nel progetto: l’involucro in calcestruzzoProgetti Universitat fur Ingenieurwissenschaften, Ulm, Germania, 1994, Arch. Steidle & Partner

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Riferimenti bibliografici• Hegger Ausch-Schwelk Fuchs RosenKranz, Atlante dei

materiali,Torino 2006, Utet

• A.A.V.V., Atlante delle facciate,Torino 2006, Utet

• A.A.V.V., Atlante del Cemento,Torino 1998, Utet

• Negro A., Tecnologia dei materiali da costruzione , Torino 86, ed. Libreria Cortina (in particolare: capp. 1,2,3,4)

• Maura G., Materiali per l'edilizia , Roma 1988, ed. DEI (in particolare capp. I, II, III)