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MATERIALE SEMPLIFICATO E DIDATTIZZATO PER STUDENTI NON ITALOFONI

Roma: le origini e l’età dei re

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Titolo

Roma: le origini e l’età dei re

Ambito disciplinare

Storia

Destinatari Studenti stranieri

Tipologia di scuola

Istituto Professionale

Classe I superiore

Livello linguistico B1

Breve descrizione del testo Storia della fondazione di Roma; concetto di monarchia e repubblica; organizzazione delle classi sociali.

Tempi di esecuzione 1.30 La presente unità didattica è stata realizzata utilizzando delle fotocopie con immagini per associare il linguaggio visivo a quello scritto e per facilitare il più possibile l’approccio ai contenuti. Lavorerò sulle preconoscenze degli alunni, cercando di stimolarli con le immagini e inoltre ponendo continuamente delle domande. Scriverò alla lavagna le parole chiave e per facilitare la comprensione inviterò gli studenti a trascriverle sul quaderno. Per mantenere la classe sempre partecipe durante la lezione, per le spiegazioni mi servirò del metodo induttivo. La parte finale sarà dedicata alla verifica attraverso esercizi che dovranno svolgere in gruppo e la cui correzione avverrà collettivamente. Scriverò in grassetto i miei discorsi diretti. La classe sarà disposta in semicerchio per rendere tutti gli studenti partecipi e per favorire una maggiore interazione tra di loro.

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ROMA: LE ORIGINI E L’ETÀ DEI RE Obiettivi:

Al termine del percorso didattico gli alunni dovranno aver compreso e assimilato la storia della fondazione di Roma, il concetto di monarchia e repubblica, l’organizzazione delle classi sociali.

Durata UD: 1.30 (circa) Nella fase iniziale della lezione rivolgerò alla classe alcune domande relative all’argomento in questione per stimolare le loro preconoscenze e per verificare che cosa gli alunni sanno sulla storia di Roma. Per dare loro un input visivo farò circolare due fotocopie (formato A4) con delle immagini numerate. Fotocopia 1:

Foto 1 Sapete che cosa raffigura questa immagine? Sapete chi sono questi due bambini che la lupa allatta? Conoscete la storia di questi due bambini? Spiegherò che secondo la leggenda, che è una storia inventata, quei due bambini erano due gemelli di nome Romolo e Remo, che erano figli di Marte, il dio della guerra e di Rea Silvia, che furono abbandonati lungo la riva del fiume TevereProvate ad immaginare come andò a finire questa storia…

e furono allattati da una lupa.

Li inviterò a formulare delle ipotesi e alla fine racconterò che fortunatamente i due bambini furono trovati da un pastore di nome Faustolo, che li fece poi allevare da sua moglie. Scriverò alla lavagna i nomi citati chiedendo loro di trascriverli sul quaderno: -Romolo - Remo - Marte -Rea Silvia -Faustolo -Tevere

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Che rapporto c’è tra Romolo e Remo e la storia di Roma? Non pretendo necessariamente una risposta. Racconterò brevemente che Romolo e Remo diventati grandi, fondarono Roma il 21 aprile dell’anno 753 a.C. e che Romolo, ucciso il fratello, fu il primo re di questa città che col passare del tempo diventò molto potente. Scriverò alla lavagna la data della fondazione invitandoli a trascriverla sul quaderno.

Foto 2 Inviterò la classe ad osservare le due immagini e a descrivere quello che vedono raffigurato. Poi indicherò il fiume Tevere e li inviterò a fare delle considerazioni sull’importanza di questo fiume.

ROMA

Romolo

Remo

Marte

Rea Silvia

Tevere Faustolo

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Scriverò le loro ipotesi e spiegherò che proprio la presenza del fiume spinse i primi romani, che furono dei pastori ed agricoltori, a stabilirsi in questa zona. Essi si riunirono in villaggi fatti da semplici capanne sul colle Palatino e in seguito occuparono gli altri colli vicini. Lavorerò sulle loro preconoscenze chiedendo loro il nome di qualche altro popolo che è nato lungo il corso di un fiume. (15 min.) Adesso scriverò alla lavagna la parola monarchia e ne chiederò il significato. Ascoltate le loro risposte, spiegherò brevemente che il termine significa governo di una sola persona. Roma ebbe come prima forma di governo la monarchia, cioè fu governata da una sola persona e il suo primo re fu…. Attendo che dicano Romolo. Sapete il nome di qualche altro re di Roma? Mentre loro cercano di ricordare incomincerò a scrivere alla lavagna il numero dei re e i loro nomi, invitandoli a ripeterli con me ad alta voce: -Romolo -Numa Pompilio -Tullo Ostilio -Anco Marzio -Tarquinio Prisco -Servio Tullio -Tarquinio il Superbo Specificherò che gli ultimi tre re erano etruschi e agirò in tal modo sulle loro preconoscenze stimolandoli con alcune domande sugli etruschi trattati nell’UD precedente. Vi ricordate chi erano gli etruschi e dove abitavano?

7 RE Tarquinio il

Superbo

Tullo Ostilio

Servio Tullio

Anco Marzio

Tarquinio Prisco

Romolo Numa Pompilio

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Foto 3 Successivamente dirò alla classe di guardare attentamente questa immagine e cercare di capire di che oggetto si tratta e che cosa raffigura. Dirò che questa moneta raffigura degli uomini che rapiscono delle donne e racconterò la storia del ratto delle sabine, cioè del rapimento delle donne sabine: Romolo, poiché nella città c’erano poche donne, organizzò una festa alla quale invitò il popolo vicino dei sabini e durante la festa fece rapire le più belle donne sabine. Provate ad immaginare come continua questa storia… Ascoltate le loro ipotesi racconterò che per questo motivo iniziarono i violenti scontri tra romani e sabini che poi terminarono con la pace tra i due popoli sotto la guida di Romolo. Cercherò di insistere sul fatto che l’episodio raccontato è una leggenda ma è importante per capire che Roma spesso combatteva con molti popoli per aumentare la sua grandezza. Successivamente per accrescere la motivazione degli alunni rivolgerò a tutti una domanda: Che ne pensate se ci travestiamo da sabini e partecipiamo alla festa e vediamo come veramente si sono svolti i fatti? Mi servirò quindi di un supporto audio-visivo (CD-Rom) attraverso il quale mostrerò una breve sequenza animata del ratto delle sabine (5 min. circa). Prima della visione scriverò alla lavagna alcune parole chiave che potrebbero risultare di difficile comprensione e li stimolerò a spiegarne il significato: affronto (offesa), contendenti (nemici), stipularono la pace (fecero la pace). Durante la visione leggerò con partecipazione il testo. (20 min.)

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Fotocopia 2:

Foto 1 Per spiegare la struttura della società romana mi servirò di questa immagine che mostra la distinzione delle classi sociali tra gli abitanti dell’antica Roma. Secondo voi questi personaggi sono uguali o sono diversi in qualche cosa? Mi aspetto che mi dicano che sono diversi tra loro e li induco a motivare la loro risposta. Avete mai sentito parlare dei patrizi e dei plebei? Spiegherò che la società romana era divisa in due classi sociali, cioè in due gruppi diversi di persone: patrizi e plebei. Scriverò alla lavagna i due termini e spiegherò che i patrizi erano ricchi e potenti e possedevano le terre e partecipavano alla vita politica. I plebei erano i contadini, gli artigiani, i mercanti che non potevano occuparsi di politica.

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Foto 2 Quando una persona non ha diritti ed è sottomessa ad un’altra persona come si chiama? Mi aspetto che dicano schiavi. Dirò che a Roma infatti c’erano tanti schiavi, che erano proprietà dei padroni, cioè appartenevano ai padroni come degli oggetti e venivano impiegati nei lavori più pesanti (foto 2) e non avevano nessun diritto. Successivamente scriverò alla lavagna un’altra parola “liberti”. Sapete chi erano i liberti? Non pretendo necessariamente una risposta. Erano quegli schiavi che a volte riuscivano ad ottenere la libertà e per questo diventavano liberti, cioè schiavi liberati. (15 min.) Secondo voi la persona più potente di tutta Roma chi era? Mi aspetto che dicano il re. Infatti il re era la persona che aveva nelle sue mani tutti i poteri. Quali erano questi poteri secondo voi? Trascrivo le loro ipotesi alla lavagna e in aggiunta spiego che il re: -governava Roma -comandava l’esercito -si occupava della giustizia -era il capo religioso

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Sapete come si faceva a diventare re? Ascolto le loro risposte e dirò che il re veniva eletto, cioè scelto da qualcuno. Una persona così importante poteva regnare da sola secondo voi? Suppongo che rispondano di no. Infatti il re non era da solo ma era aiutato da un certo numero di anziani che formavano un’assemblea, il senato. Chiederò se sanno cos’è un’assemblea e spiegherò che sono degli uomini che si riuniscono per discutere di cose importanti. Successivamente disegnerò alla lavagna uno schema riassuntivo che copieranno sui loro quaderni:

RE

comandava l’esercito

si occupava della giustizia

capo religioso

governava Roma

SCHIAVI

LIBERTI

PATRIZI

PLEBEI

SENATO

RE

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(15 min. circa) Scriverò alla lavagna la data 509 a.C., dicendo di trascriverla sul quaderno e spiegherò che è una data molto importante perché i romani decisero di cacciare dalla città l’ultimo re (Vi ricordate come si chiamava?) Tarquinio il Superbo che era molto cattivo e di passare ad una nuova forma di governo, cioè alla repubblica. Chiederò se sanno cosa significa questo temine e dopo averlo trascritto dirò che deriva dal latino e che significa cosa di tutti. Secondo voi chi partecipava all’organizzazione di questa “cosa di tutti”, una sola persona o tante? Suppongo che dicano tante e puntualizzerò dicendo che allora come anche oggi, la repubblica è una forma di governo che chiama a partecipare tante persone. Chiederò se sanno il nome di qualche stato che oggi ha come forma di governo la repubblica e che tipo di governo c’è nel loro paese. Per riassumere disegno alla lavagna una linea del tempo che andrà poi integrata nel corso delle successive lezioni, invitando gli alunni a trascriverla sul quaderno:

753 a.C. 509 a.C. MONARCHIA REPUBBLICA

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VERIFICA In questa fase verranno assegnati agli alunni degli esercizi che eseguiranno in gruppi: ogni gruppo avrà un portavoce che avrà il compito di leggere le risposte di un esercizio e gli altri lo correggeranno. Prima dello svolgimento del lavoro stimolerò la motivazione della classe fornendo le istruzioni necessarie per l’esecuzione dell’attività, presenterò le parole chiave e i concetti, disporrò la suddivisione in gruppi e li informerò sul mio ruolo durante l’attività.

1) Quando inizia e quando finisce la monarchia a Roma? 2) Rispondi con V (vero) o F (falso)

4) Scegli la risposta giusta: -La monarchia è una forma di governo il cui potere è nelle mani:

- La Repubblica è una forma di governo in cui il potere è nelle mani:

Gli schiavi possedevano le terre Gli schiavi non avevano nessun diritto Gli schiavi erano di proprietà dei padroni Gli schiavi a volte riuscivano ad ottenere la libertà

di tutti i ricchi di tutti gli uomini di una sola persona

di un re dei patrizi di tante persone

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3) Completa le parole mancanti. 1) I………. erano ricchi e potenti e possedevano le terre e partecipavano alla vita politica.

2) I gemelli Romolo e Remo furono allattati da una……………………….

3) Gli………..erano proprietà dei padroni.

4) Romolo e Remo furono abbandonati lungo la riva del fiume……………….

5) La…………..è il governo di una sola persona

6) I primi villaggi fatti da semplici capanne sorsero sul colle………….

4) Collega in modo corretto

RE SENATO PLEBEI

5) Cerchia in rosso l’errore Romolo e Remo erano due gemelli che erano figli del dio Mercurio, il dio della guerra e di Rea Silvia, che furono abbandonati lungo la riva del fiume Arno e furono allattati da una mucca. I due bambini furono trovati da un contadino di nome Tarquinio, che li fece poi allevare da sua moglie. Diventati grandi Remo uccise il fratello e diventò il primo re di una città che avrebbe esteso il suo dominio in tutto il mondo antico.

6) Sottolinea tra i nomi indicati quelli dei veri re:

REMO, ROMOLO, CICERONE, NUMA POMPILIO, CESARE AUGUSTO, TULLIO OSTILIO, ANCO MARZIO, CORNELIO SCIPIONE, ATTILIO REGOLO, TARQUINIO PRISCO, ANNIBALE, SERVIO TULLIO, SCIPIONE L’AFRICANO, TARQUINIO IL SUPERBO

Assemblea formata da un certo numero di anziani

Contadini, artigiani, mercanti che non potevano occuparsi di politica

Aveva nelle sue mani tutti i poteri

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7) Scegli la risposta giusta -Il re comandava l’esercito? SI NO -Il senato era un’assemblea? SI NO -Il re governava da solo? SI NO

(35 min. tra verifica e correzione)