master mgf_financial due diligence_bank sector
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LA DUE DILIGENCE BANCARIA
Roma, 11 giugno 2003 – Elia Manconi
DEFINIZIONE DI DUE DILIGENCE
• E’ un esame conoscitivo su un Target ben definito (e.g. un’azienda, una società, un
Gruppo), soggetto attivo o passivo di un’operazione straordinaria, (e.g. acquisizione,
cessione, etc…) effettuato da uno o più soggetti che hanno interesse a valutare in
maniera approfondita gli aspetti rilevanti (economici e non) del Target.
principalmente:
Fornire all’investitore un quadro d’insieme
completo dei punti di forza e debolezza del
Target, al fine di evidenziare le potenzialità
dell’investimento/ eventuali criticità che
potrebbero far desistere il potenziale acquirente
OBIETTIVO DI UNA DUE DILIGENCE
OBIETTIVO DI UNA DUE DILIGENCE (contd)
• ed anche:
Analizzare la conformità del business effettivo a quello prospettato dal venditore
Identificare ulteriori opportunità competitive dell’azienda oggetto d’indagine
Controllare l’esistenza di rischi
Verificare la coerenza dell’investimento con i parametri di riferimento definiti
dall’investitore
Definire quelle aree che potrebbero generare un “price adjustment” favorevole
all’investitore e, ove richiesto, definire il “price adjustment” stesso
TIPOLOGIE DI DUE DILIGENCE
Analisi
strategica
Incontro delle parti
Quotazione
Vendita finanziaria
Venditastrategica
Ideazionedel deal
FirmaAnalisi
dell’investimentoPost
acquisizione Exit
Tempo
Financial DD
Legal DD
Tax DD
Market DD
Ambiente/logistica/
produzione
Assicurazione
Pensioni
Monitoraggio
dell’investimento
Integrazione
• In base all’oggetto:
Finanziaria
Fiscale
Legale
Ambientale
Market / Strategic
• In base ai soggetti:
Buyer DD
Vendor DD
Financial Institutions DD
• In base al livello di informazioni disponibili:
No access DD
Data room
Full access DD
LE FASI DI UNA TRANSAZIONE
III FASEII FASEI FASE
Information
memorandum
Management
presentationData room
Lettera d’intenti/
Periodo di esclusiva
Full access
Due diligence“Completion” Finanziamento Integrazione
Due
diligence
Due
diligence
Due
diligence
Offerta
preliminare
Offerta
non vincolante
Offerta finale/
firma del ‘S.p.A.’
Trasferimento
delle azioni
PRINCIPALI OBIETTIVI DELLA DUE DILIGENCE BANCARIA
• La Due Diligence bancaria ci permette
di identificare:
“Deal breakers”/ “deal issues”
potenziali
“Hidden values”
Trend storici “effettivi” a
condizioni operative costanti
“Sensitivity” su budget e piani
Rettifiche di valore su crediti e
titoli
Altri elementi rilevanti
Cenni sul bilancio bancario
Analisi delle principali voci dell’attivo
Analisi delle principali voci del passivo
Garanzie e impieghi
Analisi degli elementi rilevanti del Conto Economico
Voce 20 – Titoli del tesoro e valori assimilati assimilabili al rifinanziamento presso le banche centrali – comprendono:
Titoli di Stato e titoli di enti pubblici se assimilabili al rifinanziamento presso la Banca Centrale purché non sottoposti a vincoli di disponibilità (e.g.garanzie)
Gli altri titoli sono inclusi nella voce 50
Voce 30 – Crediti verso banche – rileva:
Tutti i crediti qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, finanziamenti, conti di corrispondenza)
Voce 40 – Crediti verso la clientela -caratteristiche:
Effettiva erogazione del prestito
Versamenti parziali ricevuti per crediti scaduti o in sofferenza sono portati in riduzione del valore del credito
Crediti con fondi di terzi in amministrazione: includono i prestiti erogati a valere su fondi forniti dallo Stato o da altri enti pubblici e destinati a particolari operazioni di impiego.
ANALISI DELL’ATTIVO (1/2)
Source: dlgs 87/92 – Matrice dei conti: circ. n. 166 del 30 luglio 1992
Attivo
10 Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali
20 Titoli del Tesoro e valori assimilati ammisibili
al rifinanziamento presso banche centrali
30 Crediti verso banche:
a) a vista
b) altri crediti
40 Crediti verso clientela
di cui:
- crediti con fondi di terzi in amministrazione
50 Obbligazioni e altri titoli di debito:
a) di emittenti pubblici
b) di banche
di cui:
- titoli propri
d) di altri emittenti
60 Azioni, quote e altri titoli di capitale
70 Partecipazioni
80 Partecipazioni in imprese del gruppo
90 Immobilizzazioni immateriali
di cui:
- costi d'impianto
- avviamento
100 Immobilizzazioni materiali
110 Capitale sottoscritto non versato
di cui:
- capitale richiamato
120 Azioni o quote proprie
(valore nominale……)
130 Altre attività
140 Ratei e risconti attivi:
a) ratei attivi
b) risconti attivi
di cui:
- disaggio di emissione su titoli
Voce 50 – Obbligazioni e altri titoli di debito –
rileva:
Tutti i titoli di debito in portafoglio (titoli di Stato,
obbligazioni, certificati di deposito, altri valori
mobiliari) ad esclusione di quelli riconducibili alla
voce 20
Titoli a tasso di interesse variabile indicizzati in
base ad un parametro predeterminato (e.g. tasso di
interesse del mercato interbancario)
Voce 60 – Azioni, quote e altri titoli di capitale –
include:
Tutti i titoli di capitale (azioni e quote) “non
immobilizzati”
ANALISI DELL’ATTIVO (2/2)
Source: dlgs 87/92 – Matrice dei conti: circ. n. 166 del 30 luglio 1992
Attivo
10 Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali
20 Titoli del Tesoro e valori assimilati ammisibili
al rifinanziamento presso banche centrali
30 Crediti verso banche:
a) a vista
b) altri crediti
40 Crediti verso clientela
di cui:
- crediti con fondi di terzi in amministrazione
50 Obbligazioni e altri titoli di debito:
a) di emittenti pubblici
b) di banche
di cui:
- titoli propri
d) di altri emittenti
60 Azioni, quote e altri titoli di capitale
70 Partecipazioni
80 Partecipazioni in imprese del gruppo
90 Immobilizzazioni immateriali
di cui:
- costi d'impianto
- avviamento
100 Immobilizzazioni materiali
110 Capitale sottoscritto non versato
di cui:
- capitale richiamato
120 Azioni o quote proprie
(valore nominale……)
130 Altre attività
140 Ratei e risconti attivi:
a) ratei attivi
b) risconti attivi
di cui:
- disaggio di emissione su titoli
Voce 10 e 20 – Debiti verso banche/clientela –comprende:
tutti i crediti qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, finanziamenti, conti di corrispondenza) ad eccezione di quelli riconducibili nella voce 30
Voce 30 – Debiti rappresentati da titoli – include:
Obbligazioni
Certificati di deposito
Altri titoli (e.g. assegni circolari, accettazioni di propria emissione, titoli scaduti ma non ancora rimborsati)
Voce 80 – Fondi per rischi ed oneri –caratteristiche:
Destinati a coprire perdite, oneri o debiti di natura determinata, di esistenza probabile o certa, dei quali tuttavia alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza
Fondi di quiescenza e per obblighi simili
Fondi imposte e tasse
Altri fondi
ANALISI DEL PASSIVO (1/2)
Passivo
10 Debiti verso banche:
a) a vista
b) a termine o con preavviso
20 Debiti verso clientela:
a) a vista
b) a termine o con preavviso
30 Debiti rappresentati da titoli:
a) obbligazioni
b) ceritficati di deposito
c) altri titoli
40 Fondi di terzi in amministrazione
50 Altre passività
60 Ratei e risconti passivi:
a) ratei passivi
b) risconti passivi
70 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
80 Fondi per rischi e oneri:
a) fondi di qiescenza e per obblighi simili
b) fondi imposte e tasse
c) altri fondi
90 Fondi rischi su crediti
100 Fondo per rischi bancari generali
110 Passività subordinate
120 Capitale
130 Sovrapprezzi di emissione
140 Riserve:
a) riserva legale
b) riserva per azioni o quote proprie
c) riserve statutarie
d) altre riserve
150 Riserve di rivalutazione
160 Utili (Perdite) portati a nuovo
170 Utile (Perdita) d'esercizio
Source: dlgs 87/92 – Matrice dei conti: circ. n. 166 del 30 luglio 1992
Voce 90 – Fondi rischi su crediti – caratteristiche:
Fondi destinati a coprire rischi di credito soltanto eventuali che non abbiano funzione rettificativa
Non ricomprendono il “rischio fisiologico”
Relativi accantonamenti nella voce 140 del conto economico
Voce 100 – Fondo rischi bancari generali – :
Destinato alla copertura del rischio generale di impresa, è del tutto assimilabile ad una riserva patrimoniale
Computabile tra gli elementi positivi del patrimonio di vigilanza degli enti creditizi
La variazione del fondo trova corrispondenza nella voce 210 del conto economico
Voce 140 – Riserve – :
Nella sottovoce b) va iscritta la riserva indisponibile pari all’importo delle azioni proprie iscritto nella voce 120 dell’attivo
ANALISI DEL PASSIVO (2/2)
Source: dlgs 87/92 – Matrice dei conti: circ. n. 166 del 30 luglio 1992
Passivo
10 Debiti verso banche:
a) a vista
b) a termine o con preavviso
20 Debiti verso clientela:
a) a vista
b) a termine o con preavviso
30 Debiti rappresentati da titoli:
a) obbligazioni
b) ceritficati di deposito
c) altri titoli
40 Fondi di terzi in amministrazione
50 Altre passività
60 Ratei e risconti passivi:
a) ratei passivi
b) risconti passivi
70 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
80 Fondi per rischi e oneri:
a) fondi di qiescenza e per obblighi simili
b) fondi imposte e tasse
c) altri fondi
90 Fondi rischi su crediti
100 Fondo per rischi bancari generali
110 Passività subordinate
120 Capitale
130 Sovrapprezzi di emissione
140 Riserve:
a) riserva legale
b) riserva per azioni o quote proprie
c) riserve statutarie
d) altre riserve
150 Riserve di rivalutazione
160 Utili (Perdite) portati a nuovo
170 Utile (Perdita) d'esercizio
Garanzie rilasciate:
Nella voce figurano tutte le garanzie personali
prestate dalla banca o dall’ente finanziario nonché
le attività da questo cedute a garanzia di
obbligazioni di terzi
Impegni:
Nella voce figurano tutti gli impegni irrevocabili, ad
utilizzo certo o incerto, che possono dar luogo a
rischi di credito (e.g. i margini disponibili su linee
di credito irrevocabili concesse alla clientela o a
banche)
Gli impegni derivanti dalla stipula di contratti
derivati trovano rappresentazione nella nota
integrativa
Impegni ad utilizzo certo: includono impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente è certo e predefinito (e.g. acquisti di titoli non ancora regolati, depositi e finanziamenti da erogare a una data futura predeterminata)
GARANZIE E IMPEGNI
Impegni ad utilizzo certo: includono impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente è opzionale (e.g. impegni assunti nell’ambito dell’attività di collocamento di titoli)
Negli impegni “per vendite con obbligo di riacquisto” sono contabilizzati gli impegni di riacquisto a termine assunti dal cedente sulla base di operazioni pronti contro termine che prevedano per il cessionario la facoltà di rivendita delle attività oggetto delle operazioni stesse
Voce 20 – Interessi passivi e oneri assimilati –
include:
Tutti i proventi e gli oneri assimilati relativi a titoli
(voci 20 e 50 dell’attivo), a crediti (voci 10,30 e 40
dell’attivo) e a debiti (voci 10, 20, 30, 40 e 110 del
passivo) anche se indicizzati o subordinati, nonché
eventuali altri interessi
Voce 50 – Commissioni passive – comprende:
Proventi ed oneri, diversi dalle commissioni e dalle
provvigioni, relativi ai servizi prestati e a quelli
ricevuti dalla banca o dall’ente finanziario (e.g.
garanzie, incassi, gestione e intermediazione)
Premi pagati sui derivati diversi da quelli allocati
nel portafoglio non immobilizzato
CONTO ECONOMICO (1/2)
Source: dlgs 87/92 – Matrice dei conti: circ. n. 166 del 30 luglio 1992
Conto economico
10 Interesse attivi e proventi assimilati
di cui:
- su crediti verso clientela
- su titoli di debito
20 Interessi passivi e oneri assimilati
di cui:
- su debiti verso la clientela
- su debiti rappresentati da titoli
30 Dividendi e altri proventi:
a) su azioni, quote e altri titoli di capitale
b) su partecipazioni
c) su partecipazioni in imprese del gruppo
40 Commissioni attive
50 Commissioni passive
60 Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie
70 Altri proventi di gestione
80 Spese amministrative:
a) spese per il personale
di cui:
- salari e stipendi
- oneri sociali
- trattamento di fine rapporto
- trattamento di quiescenza e simili
b) altre spese amministrative
90 Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali
100 Accantonamenti per rischi e oneri
110 Altri oneri di gestione
120 Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie
e impegni
130 Riprese di valore su crediti e accantonamenti per garanzie
e impegni
140 Accantonamenti ai fondi rischi su crediti
150 Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie
160 Riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie
170 Utile (Perdita) delle attività ordinarie
180 Proventi straordinari
190 Oneri straordinari
200 Utile (Perdita) straordinario
210 Variazione del fondo per rischi bancari generali
220 Imposte sul reddito dell'esercizio
230 Utile (Perdita) d'esercizio
Voce 60 – Perdite da operazioni finanziarie –
include il saldo tra i profitti e le perdite delle
operazioni, in bilancio e “fuori bilancio” su:
Titoli non immobilizzati
Valute
Metalli preziosi e altri strumenti finanziari
Voce 120 e 130 – Rettifiche/riprese di valore su
crediti e accantonamenti per garanzie e impegni –
relativa a:
Perdite/incrementi di valore calcolate sulle garanzie
rilasciate e sugli impegni iscritti nelle voci 10 e 20
degli impegni iscritti
Recuperi di crediti svalutati in precedenti esercizi
CONTO ECONOMICO (2/2)
Conto economico
10 Interesse attivi e proventi assimilati
di cui:
- su crediti verso clientela
- su titoli di debito
20 Interessi passivi e oneri assimilati
di cui:
- su debiti verso la clientela
- su debiti rappresentati da titoli
30 Dividendi e altri proventi:
a) su azioni, quote e altri titoli di capitale
b) su partecipazioni
c) su partecipazioni in imprese del gruppo
40 Commissioni attive
50 Commissioni passive
60 Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie
70 Altri proventi di gestione
80 Spese amministrative:
a) spese per il personale
di cui:
- salari e stipendi
- oneri sociali
- trattamento di fine rapporto
- trattamento di quiescenza e simili
b) altre spese amministrative
90 Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali
100 Accantonamenti per rischi e oneri
110 Altri oneri di gestione
120 Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie
e impegni
130 Riprese di valore su crediti e accantonamenti per garanzie
e impegni
140 Accantonamenti ai fondi rischi su crediti
150 Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie
160 Riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie
170 Utile (Perdita) delle attività ordinarie
180 Proventi straordinari
190 Oneri straordinari
200 Utile (Perdita) straordinario
210 Variazione del fondo per rischi bancari generali
220 Imposte sul reddito dell'esercizio
230 Utile (Perdita) d'esercizio
Source: dlgs 87/92 – Matrice dei conti: circ. n. 166 del 30 luglio 1992
COSA CONTIENE UNA DUE DILIGENCE BANCARIA
Deal Issues
Cenni storici e struttura del Target/Business overview
Conto Economico
- Margine lordo della gestione in denaro (Margine d’interesse)
- Margine d’intermediazione
- Altri oneri e proventi
- Imposte e tasse
Stato Patrimoniale
- Area Crediti
- Area Finanza
- Raccolta diretta
- Raccolta indiretta
- Fondi non rettificativi dell’attivo
- Altre attività e passività
- Patrimonio Netto
Piano Industriale e Budget
Area del personale
Sistemi IT
DD Fiscale
DD Legale
(Rinvio)
DEAL ISSUES
Si tratta di criticità/opportunità che possono influenzare significativamente l’esito della transazione. Spesso nell’ambito di una due diligence bancaria viene proposto un range minimo/massimo di rettifica del Patrimonio Netto che potrebbe avere un impatto sul prezzo d’acquisto del Target
Rettifiche proposte sul Patrimonio Netto
Milioni di Euro
Ref. Patrimonio netto contabile Banca Alfa al 30 giugno 2002 885
Elementi quantitativi emersi dalle procedure (al lordo di ogni effetto fiscale): Min Max
7 Minusvalenze latenti su contratti derivati IRS - (1,0)
9 Minusvalenze latenti nette su titoli immobilizzati (1,0) (12,0)
19 Potenziali dubbi esiti su sofferenze allargate - (2,0)
16 Potenziali maggiori dubbi esiti su incagli - (15,0)
32 Potenziale sottostima dell'usura fisiologica (2,5) (8,0)
60 Passività potenziale per oneri di integrazione di Gruppo - (30,0)
35,60 Passività potenziale per piano di incentivazione all'esodo - (66,0)
57 Mancato accantonamento per causa di anatocismo interessi (0,7) (0,7)
48,49 Eliminazione avviamento da conferimento ex Casse di Risparmio - (193,0)
52,53 Oneri pluriennali relativi a software non più utilizzabile (7,0) (7,0)
54 Oneri pluriennali per migliorie su beni di terzi - (2,8)
61 Passività potenziale per Legge Ciampi (3,5) (3,5)
63 Passività potenziale per contenziosi tributari (2,3) (2,3)
Totale (17,0) (343,3)
Rettifiche proposte
Principali punti di forza e debolezza del Target (Banca Alfa)
• Punti di forza
1. Banca Alfa dispone di risorse liquide grazie ad una raccolta
diretta (7,6 miliardi di Euro al 31 giugno 2002 comprensiva
delle passività subordinate) che è superiore agli impieghi
verso clientela (2,6 miliardi di Euro al 30 giugno 2002).
2. La distribuzione territoriale dei 325 sportelli di Banca Alfa
assicura il presidio dell’area geografica di riferimento e
l’assenza di sovrapposizioni con la capogruppo Banca Beta
anche in un’ottica di integrazione.
3. Banca Alfa è un’entità di recente creazione, dalla quale sono
state scorporate le passività generate durante la precedente
gestione, per cui non presenta significative problematiche
inerenti il contenzioso.
4. Il portafoglio impieghi a clientela è stato depurato dei crediti
non graditi attraverso cessione pro soluto a Banca Gamma.
Ne risulta un portafoglio che presenta un’incidenza dei crediti
problematici molto limitata.
5. Sofferenze ed incagli netti rappresentano, infatti, lo 0,7 per
cento del totale crediti verso clienti al 30 giugno 2002.
• Punti di debolezza
1. L’analisi della consistenza dell’attivo di Banca Alfa ha
evidenziato alcuni elementi di rischio non quantificati con
particolare riferimento all’area crediti, personale ed
immobilizzazioni.
2. La struttura del personale presenta problematiche di rilievo
in termini di dimensione dell’organico: dal piano
industriale della capogruppo Banca Beta emerge che sono
stimati incentivi all’esodo complessivi per circa 890 unità
di cui il 60 per cento relativo a Banca Alfa per un costo
stimato per Banca Alfa pari a circa 66 milioni di Euro.
3. La struttura del personale presenta, inoltre, problematiche
inerenti la gestione delle risorse umane (conflittualità
sindacale e tasso di assenteismo pari a circa 10 giorni medi
annui a persona).
4. Apprendiamo dal piano industriale 2003 - 2006 della
capogruppo Banca Beta che gli oneri di migrazione dei
sistemi informativi sono stati stimati in circa 60 milioni di
Euro da ripartirsi in misura equivalente tra Banca Beta e
Banca Alfa.
CENNI STORICI E STRUTTURA DEL TARGET/BUSINESS OVERVIEW La principale finalità di questa sezione è quella di comprendere i principali key
drivers del mercato di riferimento in cui opera il target, con riferimento a:
Cenni storici e struttura del Target
Le principali caratteristiche del mercato in cui il Target opera
La struttura competitiva
I fattori critici di successo
La regolamentazione vigente
Una business due diligence si focalizza inoltre su:
Quota di mercato / posizionamento strategico
Tassi di crescita del mercato
Analisi per segmenti
Altro
Conto economico
Principali analisi da svolgere:
Margine lordo della gestione in denaro (Margine d’interesse)
Margine da servizi/Margine d’intermediazione
Normalizzazione dell’Ebit
Altri oneri e proventi di gestione
Items non ricorrenti
Imposte e tasse
Identificazione di significativi cambiamenti nei principi contabili
Milioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Reddito da impieghi 500 504 211
Costo della raccolta (191) (204) (83)
Margine lordo gestione denaro 309 300 128
Commissioni nette 117 102 51
Profitti netti da operazioni finanziarie (3) (1) 4
Altri proventi netti di gestione 22 23 11
Margine d'intermediazione 445 424 194
Costo del lavoro (231) (217) (106)
Spese generali (97) (96) (45)
EBITDA 117 111 43
Ammortamenti (61) (62) (29)
Accantonamenti (25) (18) (12)
EBIT 31 31 2
Gestione straordinaria 29 23 16
Imposte e tasse (39) (28) (11)
Reddito netto 21 26 7
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002
Analisi della composizione (interessi su crediti verso clienti, banche, dividendi…)
Analisi dei volumi impiegati/attinti
Evoluzione della forbice dei tassi
Confronto della forbice dei tassi con la forbice media di mercato
Margine lordo della gestione in denaro (Margine d’interesse)
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002
Margine lordo della gestione in denaro
• Il margine di interesse sulla clientela ordinaria fa registrare un trend
discendente essenzialmente per effetto di:
– contrazione dei volumi impiegati del 16 per cento pari a circa Euro
508 milioni, per effetto della cessione di crediti verso la clientela
performing e non performing a Banca Gamma per un totale di Euro
312 milioni, nonché della riduzione di impieghi verso società del
Gruppo Banca Gamma e nei conti di tesoreria della Pubblica
Amministrazione per un totale di Euro 220 milioni (si vedano i
dettagli all’interno della sezione crediti verso clientela)
– Andamento altalenante dei tassi di interesse che nel 2002 sono scesi
a livelli inferiori rispetto al 2000 (previsioni 2002: 7,33 per cento
medio sugli impieghi clientela e 2,13 per cento medio sulla raccolta
clientala).
• Il decremento del margine di interesse sull’interbancario nel 1° semestre
2002, pari ad Euro 64 milioni su base annua, deriva principalmente dalla
riduzione dell’Euribor, che dal 4,3 per cento medio del 2001 è sceso sino al
3,4 per cento medio del 1° semestre 2002. Si ricorda inoltre che il
rendimento del deposito strutturato costituito presso la Capogruppo per un
totale di circa Euro 4 miliardi è remunerato al tasso interbancario a 6 mesi
mentre nel 2001 lo stesso era maggiorato di 10 punti base. La cessione è
servita a trasferire la gestione della tesoreria alla F. B. di Gruppo.
• L’incremento degli interessi attivi su portafoglio titoli proiettato su base
annua deriva essenzialmente dall’incremento dei volumi: il portafoglio di
proprietà varia da Euro 609 milioni al 31 dicembre 2000 ad Euro 1.307
milioni al 31 dicembre 2001 ad Euro 1.733 milioni al 30 giugno 2002 (si
vedano i dettagli all’interno della sezione titoli).
• La voce altri interessi si riferisce essenzialmente ad interessi su crediti
d’imposta, ceduti nel 2001 a Banca Gamma, ed ai differenziali sui contratti
derivati di copertura.
Milioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
interessi su crediti verso clienti 255 243 97
interessi su debiti verso clienti (60) (65) (25)
interessi su debiti rappresentati da titoli (117) (117) (51)
interessi su passività subordinate (5) (5) (3)
Margine della clientela ordinaria 73 56 18
interessi su crediti verso banche 187 220 78
interessi su debiti verso banche (10) (16) (4)
Margine dell'interbancario 177 204 74
Dividendi 3 1 1
Interessi su portafoglio titoli 50 36 34
Altri interessi 6 2 1
Margine lordo gestione denaro 309 300 128
Composizione del margine lordo della gestione in denaro
Source: bilanci civilistici, relazione semestrale 30 giugno 2002 e dati management
Analisi dei redditi da impieghi e dei costi della raccolta
Confronto volumi/ricavi/tassi attività fruttifere - dati mediMilioni di Euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Volumi Ricavi Tassi Volumi Ricavi Tassi Volumi Ricavi Tassi
Impieghi vs clientela 3.394 256 7,54 3.040 244 8,03 2.562 93 7,30
Titoli di proprietà 1.111 50 4,52 686 36 5,25 1.565 34 4,41
Impieghi interbancari 4.432 187 4,21 4.650 221 4,74 4.386 73 3,59
Attività fruttifere 8.937 493 5,51 8.376 501 5,98 8.513 200 4,70
Confronto volumi/costi/tassi raccolta diretta - dati mediMilioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Volumi Costi Tassi Volumi Costi Tassi Volumi Costi Tassi
Raccolta da clientela 7.671 174 2,27 7.094 175 2,47 7.330 73 2,01
a breve termine 5.595 80 1,42 5.110 87 1,70 5.385 34 1,27
a medio e lungo termine 2.076 95 4,57 1.984 88 4,44 1.946 39 4,08
Raccolta interbancaria 243 10 3,91 366 16 4,30 225 4 3,53
Passività onerose principali 7.914 184 2,32 7.460 191 2,56 7.555 77 2,04
Passività subordinate 106 5 5,00 106 5 5,00 106 3 5,00
Source: dati management
Evoluzione dello spread sui tassi d’interesse alla clientela
• La forbice dei tassi registra sul periodo 2000 - 2002 una
contrazione in linea con l’andamento dei tassi
Evoluzione della forbice sui tassi di interesse
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Tassi medi impieghi clientela 7,54 8,03 7,30
a breve 7,83 8,89 8,10
a medio lungo 7,31 7,51 6,85
Tassi medi raccolta clientela 2,27 2,47 2,01
a breve 1,42 1,71 1,27
a medio lungo 4,57 4,43 4,08
Forbice tassi clientela 5,27 5,56 5,29
a breve 6,41 7,18 6,83
a medio lungo 2,74 3,08 2,77
Analisi della composizione (commissioni, profitti e perdite da operazioni
finanziarie…)
Peso percentuale del Margine da servizi sul Margine d’intermediazione (Margine
d’intermediazione = Margine d’interesse + Margine da servizi)
Evoluzione nel tempo del peso percentuale del Margine da servizi sul Margine
d’intermediazione (riduzione dell’importanza dell’attività tradizionale della Banca e
minor peso del margine d’interesse)
Margine da servizi/Margine d’intermediazione
Composizione del Margine da servizi
Composizione del Margine da servizi
Milioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Commissioni attive 124 108 54
Commissioni passive (7) (6) (3)
Totale Commissioni nette 117 102 51
Profitti (perdite) da operazioni finanziarie (3) (1) 4
Totale profitti netti da operazioni finanziarie (3) (1) 4
Altri proventi 48 27 11
Altri oneri (1) (1) -
Totale altri proventi netti 47 27 11
Margine da servizi 161 128 66
Riclassifica proventi su unwinding IRS (8)
Riclassifica rimborso costi di migrazione (12) - -
Riclassifica recupero oneri pers.distaccato (13) (4) -
Margine da servizi normalizzato 136 116 66
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002
• Abbiamo normalizzato il saldo degli altri proventi dei valori
relativi al recupero oneri per personale distaccato,
riclassificandoli in diminuzione dei costi del personale.
• Abbiamo normalizzato il saldo degli altri proventi al 31
dicembre 2000 del ristoro di costi di migrazione. Si tratta di un
rimborso di Euro 12 milioni relativo a costi per attività
formativa, elaborazioni informatiche, costi del personale
inerente al progetto di migrazione delle procedure sul sistema di
Banca Beta.
• Abbiamo normalizzato il saldo dei profitti e perdite da
operazioni finanziarie al 31 dicembre 2001 del provento
relativo all’annullamento di contratti IRS di copertura ritenuti
non necessari a seguito dell’introduzione di strumenti di
gestione integrata di attivo e passivo.
• Il decremento delle commissioni nette tra il 2000 ed il 2001 è
legato da un lato alla riduzione degli impieghi verso la clientela
(circa Euro 6 milioni) e dall’altro dalla riduzione di operatività
dell’intermediazione finanziaria connessa alle negative
performances dei mercati (circa Euro 9 milioni)
• Il saldo netto dei profitti e perdite da operazioni finanziarie al
31 dicembre 2000 e 2001, risente delle minusvalenze da
valutazione sul portafoglio titoli di trading. Al 30 giugno 2002
rilevate riprese di valutazione su titoli precedentemente
svalutati.
Depurazione del Conto Economico degli elementi che “sporcano”l’Ebit (attività di normalizzazione)
L’obiettivo principale è quello di neutralizzare:
One – off items
Non recurring items
Elementi estranei alla gestione ordinaria
Extraordinary & exceptional items
Politiche di bilancio
Errori
Inoltre, la “depurazione” dell’Ebit, può risultare essenziale nell’ambito di un’analisi prospettica dell’Ebit stesso al fine di valutare congruamente la banca (solitamente la banca non viene valutata con la tecnica del DCF, bensì utilizzando metodi basati sui multipli)
Normalizzazione dell’Ebit
Normalizzazione dell’Ebit
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002 e PwC analysis
• Abbiamo, inoltre, effettuato alcune riclassifiche all’interno delle
componenti dell’EBIT, al fine di una più chiara esposizione del
conto economico. Tali riclassifiche riguardano essenzialmente:
– Recupero oneri personale distaccato presso altre società
del Gruppo, pari ad Euro 13 milioni nel 2000 ed Euro 4
milioni nel 2001, che abbiamo riclassificato dagli altri
proventi netti nel costo del lavoro, in quanto voci
pertinenti all’area del personale.
– Recupero costi di migrazione pari ad Euro 12 milioni nel
2001, che abbiamo riclassificato dagli altri proventi di
gestione per Euro 5 milioni nel costo del lavoro e per 7
milioni nelle spese generali, in quanto voci pertinenti a
tali aree.
– Storno di rettifiche e riprese di valore su crediti per Euro
14 milioni nel 2000, in quanto correlate alla cessione di
crediti.
– Riclassifica dell’accantonamento ai fondi rischi su crediti
effettuato nel 2001 per Euro 15 milioni, a rettifiche di
valore su crediti in quanto equivalente alla forfettaria su
crediti in bonis.
Normalizzazione dell’EBIT
Milioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
EBIT per società 51 35 8
Normalizzazione:
Riclassifica profitti e perdite da op.fin. (8)
Riclassifica altri proventi (25) (4) -
Riclassifica costo del lavoro 14 11 -
Riclassifica spese generali 7 - -
Riclassifica rettifiche di valore crediti (2) (15)
Riclassifica riprese di valore (14) (3) (6)
Riclassifica accantonamenti netti - 15 -
EBIT normalizzato 31 31 2
EBIT per società 51 35 8
EBIT normalizzato PwC 31 31 2
Stato Patrimoniale
Principali analisi da svolgere:
Area crediti
Area titoli
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Fondi non direttamente rettificativi dell’attivo
Altre attività e passività
Patrimonio netto
Milioni di Euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Portafoglio titoli 609 1.307 1.733
Impieghi netti verso la clientela 3.244 2.632 2.602
Impieghi verso le banche 5.140 4.884 4.519
Attività fruttifere 8.993 8.823 8.853
Cassa e disponibilità 117 117 45
Sofferenze 12 0 0
Partecipazioni 24 6 6
Materiali e immateriali 484 423 400
Attività immobilizzate 519 429 406
Altre attività 645 641 419
Capitale impiegato 10.274 10.009 9.723
finanziato da: 0
Debiti verso la clientela 7.818 7.705 7.365
Debiti verso banche 409 193 276
Passività subordinate 106 106 270
Passività onerose 8.333 8.003 7.911
Fondi 546 542 526
Altre passività 532 559 401
Patrimonio netto 864 904 885
10.274 10.009 9.723
Garanzie 135 112 109
Impegni 171 190 137
Totale fuori bilancio 306 302 246
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002
Analisi del “Regolamento interno del credito”
Analisi della composizione territoriale degli impieghi verso la clientela
Analisi per forma tecnica
Analisi della concentrazione del rischio di credito
Analisi per categoria di clientela e settori d’attività
Determinazione di un campione statistico rappresentativo dell’intero universo dei
crediti del Target
Analisi delle posizioni selezionate e ricalcolo dei dubbi esiti correlati nonché verifica
del corretto status delle posizioni (sofferenza, incaglio, crediti in corso di
ristrutturazione, crediti ristrutturati, bonis)
Determinazione degli scostamenti
Ricalcolo della riserva “fisiologica” ( a diretta riduzione dei crediti verso la clientela)
Area crediti (verso la clientela)
Definite dalla Banca d’Italia (d.lgs. 87/92 e matrice dei conti Circ. 166/92) in:
Crediti in bonis
Crediti dubbi:
Sofferenze: “insolvenza del cliente, anche se non accertata giudizialmente”
Incagli: “temporanea situazione di obiettiva difficoltà”
Crediti in corso di ristrutturazione: “credito in corso di rinegoziazione (istanza presentata da non più di 12 mesi)”
Crediti ristrutturati: “crediti rinegoziati ad un tasso inferiore a quello di mercato”
Tipologie dei crediti secondo Banca d’Italia
La valutazione dei crediti si basa su:
Ottenimento tabulati per tipologie (Astra)
Selezione del campione
Analisi del campione:
Analisi delle pratiche:
Andamento del fido sulla base di schede interne
Esistenza di garanzie reali e non
Perizie tecniche
Segnalazioni Centrale dei Rischi
Come valutare l’area crediti
Riflessi della valutazione dei crediti
Corretta classificazione
Corretta valutazione: calcolo del dubbio esito secondo l’Esperto e confronto con l’azienda variazione del patrimonio netto
impatto sul S&P Agreement
Esp. Lorda D.E. Esp. Netta Classific. D.E. Esp. Netta Classific.
Cliente A 100 (20) 80 incaglio (40) 60 sofferenza
Delta D.E.
20 sofferenza
Risultati Analisi Esperto - Banca
ESEMPIO
EspertoBanca
Delta classificazione
Regolamento del credito
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002
Sistema di rating interno
Classificazione contabile dei crediti:
• Ciascun debitore è sottoposto ad una classificazione con valenza contabile, come sotto indicato:
• Bonis, sono tutti quelli con Rating da N1 a N7;
• Incaglio (I), sono tutti i clienti caratterizzati da uno stato di temporanea difficoltà o per i quali sia in corso un Piano di Rientro;
• Ristrutturate e in corso di ristrutturazione (RS), sono le posizioni per le quali la Banca ha concesso una moratoria al pagamento, rinegoziando il debito a condizioni inferiori a quelle di mercato, nonché i crediti in corso di ristrutturazione per i quali il debitore abbia presentato istanza di consolidamento da non più di dodici mesi;
• Sofferenza (S), riguarda i debitori per i quali la Banca, valutato lo stato di insolvenza, ha deciso di avviare le azioni legali per il recupero del credito; in tal caso la gestione è demandata ad una struttura legale centralizzata
Sistema di Rating
• Il Rating rappresenta un giudizio legato al merito creditizio del cliente indicativo della probabilità di insolvenza dello stesso.
• Il Rating definitivo è quello deciso dall’Organo Deliberante al momento della concessione/rinnovo.
• L’orizzonte temporale sul quale viene espressa la valutazione di rischio di insolvenza attribuito al cliente è di 1 anno. Sono in corso di definizione le metodologie di assegnazione del rating
Rating Rischio
Classificazione
contabile
N1 Minimo Bonis
N2 Molto basso Bonis
N3 Basso Bonis
N4 Medio basso Bonis
N5 Medio Bonis
N6 Medio Alto Bonis
N7 Alto Bonis
I Molto Alto Incagli
R
In corso di
rientro Incagli
RS
In corso di
ristrutturazione
e ristrutturate
In corso di
ristrutturazione
e ristrutturate
S Insolvenza Sofferenze
Rilevazione delle differenze sui dubbi esiti tra analisi della Banca e dell’Esperto
Source: Expert’s analysis
euro
I Fase
Campione soff.
analizzato
Numero Incidenza su
pratiche Utilizzato DE Banca DE Esperto Diff. DE totale utilizzato
25,0 35.530.825,6 8.268.665,1 8.968.665,1 700.000,0 1,970%
II Fase
Campione soff.
analizzato
Numero Incidenza su
pratiche Utilizzato DE Banca DE Esperto Diff. DE totale utilizzato
105,0 56.338.584,1 16.887.188,3 17.698.677,9 811.489,6 1,440%
III Fase
Campione soff.
analizzato
Numero Incidenza su
pratiche Utilizzato DE Banca DE Esperto Diff. DE totale utilizzato
30,0 13.195.033,7 4.658.950,2 4.915.726,2 256.776,0 1,946%
Genrale
Campione soff.
analizzato
Numero Incidenza su
pratiche Utilizzato DE Banca DE Esperto Diff. DE totale utilizzato
160,0 105.064.443,4 29.814.803,6 31.583.069,2 1.768.265,6 1,683%
• Lo schema riportato a lato evidenzia l’insieme delle differenze
riscontrate, nel corso dell’analisi delle pratiche a sofferenza, nella
quantificazione dei dubbi esiti, tra la valutazione della Banca e la
valutazione dell’Esperto
• Come evidenziato, su un campione di n.160 pratiche a sofferenza,
si rileva una sottostima dei dubbi esiti pari a Euro 1.768 mila.
• Tale differenza rappresenta circa l’1,683 per cento del totale
utilizzato al 30 novembre 2002, relativamente al campione
sofferenze analizzato.
Analisi della composizione del portafoglio (titoli immobilizzati/ non
immobilizzati)
Analisi della corretta valutazione del portafoglio (determinazione di eventuali
minusvalenze, latenti se relative al portafoglio immobilizzato)
Duration Gap Analysis
Analisi del portafoglio derivati
Area titoli (finanza)
(definite dalle delibere del Consiglio di Amministrazione)
Analisi del portafoglio titoli (cenni)
Immobilizzati
Tipologie
Nonimmobilizzati(trading)
Valutati al COSTO
Valutati al MINORE tra costo e valore di mercato
Valutazione dei titoli non immobilizzati (cenni)
Titolo quotato
Prezzo di mercato di titoli quotati similari
(DB Reuters a Milano)
Titolo non quotato
Prezzo di mercato
Le differenze di valutazione possono generare:
plusvalenze: non si registrano
minusvalenze variazione del patrimonio netto
impatto sul S&P agreement
Non immobilizzati
Riflessi della valutazione dei titoli
Immobilizzati Durevole perdita di valore svalutazione
del titolo variazione del patrimonio netto
impatto sul S&P agreement
Operatività in titoli
Milioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Titoli immobilizzati 302 938 1.220
Titoli non immobilizzati 307 369 513
Titoli di proprietà 609 1.307 1.733
0
20
40
60
80
100
2000 2001 30-giu-02
per cento
Immobilizzati
Non immobilizzati
Composizione del portafoglio titoli• Il primo semestre 2002 è stato caratterizzato da una gestione ordinaria
degli assets finanziari in attesa della definizione delle strategie
sull’Area Finanza che scaturiranno dal piano industriale di Gruppo.
• Il portafoglio titoli di proprietà della Banca risulta composto per il 70
per cento da titoli immobilizzati e per il restante 30 per cento da titoli
appartenenti al portafoglio di trading.
• Il portafoglio titoli di proprietà è stato interessato sostanzialmente da
due scelte che hanno comportato l’incremento delle consistenze:
- Il completamento del piano di investimenti nel comparto titoli
immobilizzati iniziato alla fine dell’esercizio 2001 e che ha classificato
nel portafoglio immobilizzato complessivamente Euro 1.000 milioni.
- l’acquisizione, con finalità di copertura, di Euro 150 milioni di titoli
emessi dalla Capogruppo con caratteristiche del tutto analoghe alle
obbligazioni strutturate collocate alla clientela, con rendimento minimo
garantito pari all’1,75 per cento e indicizzate all’andamento di un
paniere di fondi comuni di investimento Delta.
• Per effetto di queste due scelte gli investimenti in titoli fanno registrare
un aumento della consistenza per Euro 426 milioni e una riduzione
della redditività (- 40 b.p.).
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002 e Expert’s analysis
Analisi della composizione della raccolta (diretta/indiretta)
Analisi dei margini su raccolta diretta e indiretta
Implicazioni contabili (introduzione IAS)
Raccolta diretta e indiretta
La raccolta diretta
Milioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
20. Depositi, c/c, P/T 4.766 4.758 4.523
30. Prestiti obbligaz., certificati di dep. 3.036 2.933 2.829
40. Fondi di terzi in amministrazione 16 14 13
Totale passività onerose principali 7.818 7.705 7.365
110. Passività subordinate 106 106 270
Totale raccolta diretta 7.924 7.811 7.635
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002
• I Prestiti obbligazionari comprendono anche una quota giacente
nel portafoglio non immobilizzato della Banca (Euro 77 milioni al
30 giugno 2002, Euro 89 milioni al 31 dicembre 2001 e Euro 109
milioni al 31 dicembre 2000).
• Le passività subordinate sono state considerate nell’ambito della
sezione relativa al Patrimonio di vigilanza, sebbene siano da
considerare a tutti gli effetti passività onerose.
• Il dato della raccolta indiretta è al netto di titoli propri emessi, già
considerati quale raccolta diretta.
• La raccolta diretta al 30 giugno 2002 registra un decremento
rispetto al 31 dicembre 2001 pari al 2,2 per cento dovuto a due
effetti contrapposti:
- una contrazione pari al 4,4 per cento del totale passività onerose
principali;
- un aumento delle passività subordinate del 155 per cento a
seguito del collocamento presso la clientela di un prestito
obbligazionario subordinato “Upper tier II” avente durata
decennale.
• Dal piano industriale inerziale della Banca risulta che, per il
periodo 2003-2004, la raccolta diretta non verrà spinta in modo
significativo a causa dell’eccedenza strutturale sugli impieghi.
• Tale stima riflette la volontà della Banca di effettuare un switch
tra la raccolta diretta e la raccolta indiretta attraverso opportune
politiche commerciali verso la clientela.
La raccolta indiretta
Source: bilanci civilistici e relazione semestrale 30 giugno 2002
Milioni di euro
Anno Anno 30 giugno
2000 2001 2002
Raccolta titoli in amministrazione 1.877 1.728 1.819
Fondi comuni di invest. 2.563 3.078 3.091
GPM - GPF 709 537 445
Raccolta assicurativa 404 434 426
Raccolta gestita 3.676 4.049 3.962
Totale raccolta indiretta 5.553 5.777 5.780
Raccolta assicurativaGPM - GPF
Fondi comuni
Amministrazione
• La raccolta indiretta al 30 giugno 2002 si mantiene sostanzialmente
sugli stessi livelli del 31 dicembre 2001 evidenziando un incremento
non significativo nell’ordine dello 0,1 per cento dovuto a:
- una buona performance del risparmio amministrato che ha registrato
un incremento del 5,3 per cento;
- una riduzione del risparmio gestito del 2,1 per cento legato alla
congiuntura negativa dei mercati.
• Dalla tabella emerge come la raccolta indiretta sia rimasta
sostanzialmente immutata nel corso del semestre a seguito di una
contrazione delle Gpm e Gpf del 17,1 per cento e un incremento della
raccolta titoli in amministrazione del 5,3 per cento.
• La ripartizione della raccolta indiretta tra i diversi strumenti non si è
modificata sostanzialmente nel corso del semestre.
• L’evoluzione della raccolta indiretta gestita per il periodo 2003-2006 è
stimata sensibilmente inferiore alle previsioni elaborate da Prometeia
per il sistema bancario italiano in considerazione della specificità del
contesto territoriale di riferimento della Banca e del recente andamento
dei mercati monetari e finanziari.
Q&A