maria pia rossignaud - future forum 2013
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30 anni di Grande Mutazione
Udine Future Forum 2013 Maria Pia Rossignaud
The next medium, whatever it is - 1 it may be the extension of conciousness - 2 will include
television as it's content, not as its environment, and 3 will transform television
into an art form. 4 A computer as a research and communication instrument could 5
enhance retrieval, 6 obsolesce mass library organization, 7 retrieve the individuals
encyclopedic function and flip into 8 a private line to 9 speedily tailored data of 10 a saleable
kind. Understanding Media 1962
Ten predictions by Marshall McLuhan
Agence Presse Luca Bruno/Michael Sohn
Communication and Journalism in the Digital Era
III Eisenhower Day Italy 2013 Isabella Splendore Roma
In the future, half the world will be busy spying and reporting on the other half. -
Marshall McLuhan
Intanto ormai dobbiamo tenere conto delle nostre identità:Il profilo su Facebook rispecchia il nostro essere?
Screenology
Pre-history of the screen “lo specchio” da sempre simbolo di indenitàCon impatti psicologiciControllo dell’immagine allo specchioMondo dell’ignoto -Biancaneve
Attivismo sociale e politico 2.0
Wikicrazia
Wikicrazia “….Cioè, se riuscivi ad arrivare online eri quasi sempre una persona con cui valeva la pena parlare. Chiaro che il web di massa è del tutto diverso: ma se sai usare i filtri social, in ogni caso le cose funzionano bene”…..
Fra algoritmi e tradizione giornalistica quale può essere il giusto mezzo?
Cosa succede quando un gruppo di persone disperate non riesce a far sentire la propria voce, l’esigenza di un cambiamento radicale? Succede che il gruppo trova un leader, una persona che raccoglie la sfida, e porta il gruppo al successo.
Grillo ha raccolto il malcontento e ha saputo sfruttare egregiamente la Rete, le potenzialità di un contesto ed anche le proprie abilità di comunicare. Uomo di spettacolo.
Bingo! Arriva il successo. L’obiettivo è raggiunto, il popolo dei disperati, disperato non lo è più. Ha raggiunto lo scopo. Il gruppo è in parlamento, la voce deve essere ascoltata, i numeri lo impongono.
Ecco che qualcosa cambia: il gruppo non condivide più le urla esagerate ed a volte poco costruttive del leader. Il contesto è cambiato, il buon senso prende il sopravvento? Fatto sta che Grillo continua ad urlare ed i grillini piano, piano prendono le distanze
Perché paragoniamo Grillo ad Al Gore, tutte e due ottime persone: Al Gore ha perso il potere perché troppo saccente ed aggressivo, soprattutto, nei dibattiti televisivi con Bush.
Dal blog di Maria Pia Rossignaud e Derrick de Kerckhove
“Sarà che la cultura costa e che c’è la crisi, o sarà pure che la cultura non ti riempie di soldi come una slot machine – quando va bene -, fatto sta che negli ultimi sei anni l’accesso e la partecipazione dei cittadini europei alle attività culturali – dalla lettura di un libro alla visita ad un museo – sono diminuiti in tutti gli Stati membri. Rispetto al 2007, i cittadini europei che hanno aderito a un’iniziativa culturale sono calati del 3%, scendendo a quota 18%; quelli che hanno ascoltato programmi radiofonici culturali o seguito programmi televisivi culturali sono calati del 6%, al 72%. E l’Italia è ben sotto alla media europea: il 60% -e già mi paiono tanti- dichiara di ascoltare o vedere programmi culturali.
Il rapporto di EuroBarometro è stato analizzato, su EurActiv, da Viola De Sando, che rileva come gli Stati del Nord dell’Europa guidano la classifica della partecipazione alle attività culturali – sia in termini di frequentazione che di coinvolgimento -: in Svezia (43%), Danimarca (36%) e Olanda (34%), i cittadini partecipano assiduamente ad eventi ed iniziative culturali, mentre latitano portoghesi e ciprioti (6%), rumeni e ungheresi (7%) e italiani (8%).
E danesi (74%), svedesi (68%), finlandesi (63%) e olandesi (58%) sono i cittadini europei che, quest’anno, sono stati più coinvolti attivamente in iniziative culturali, dalla realizzazione di un film alla scrittura di una poesia. I livelli più bassi sono stati registrati in Bulgaria (14%), Malta (18%), Italia (20%) e Ungheria (21%).Giampiero Gramaglia più crisi uguale meno cultura, oppure meno cultura uguale più crisi.(da Media Duemila on line Appunti di Giampiero Gramaglia)
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Mash-up Video: una nuova “letteratura”
per una nuova cultura
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