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LA MEDICINA UMANISTICA E NARRATIVABiblioteca Digitale IFO, Roma 18-19 Marzo 2015
Gli aspetti teorico-pratici della Medicina Narrativa:
Il punto di vista del medico
MARIA CECILIA CERCATO
Dirigente Medico Epidemiologia Istituto Regina Elena , Roma
(licenza CC BY)
CONSENSUS CONFERENCE CELEBRATION: CONSENSUS CONFERENCE CELEBRATION:
recommendations
for the implementation of NARRATIVE MEDICINE in clinical practice
Sandro SPINSANTI
PRESIDENT of the Jury on behalf of the Jury
Second International Congress “Narrative medicine and rare diseases”
13 June 2014 – Aula Rossi, Istituto Superiore di Sanità, Rome
IL MEDICO SECONDO IPPOCRATE
http://www.filosofia-medicina.net/il-rapporto-tra-medico-e-paziente.html
“ fa’ tutto con competenza, nascondendo il più delle cose al paziente……….,
distogliendo la sua attenzione da ciò che gli viene fatto…., senza nulla rivelargli
della sua condizione presente e futura”.della sua condizione presente e futura”.
(norma ippocratica)
Nel Medioevo veniva spesso utilizzato il
termine latino di infirmitas, che poteva
rivestire anche dei significati positivi. La
sofferenza, il dolore e l’alterazione visibile
del corpo umano riproducevano le
sofferenze del Cristo crocefisso nellasofferenze del Cristo crocefisso nella
persona del malato.
La morte poi non era vista come un termine
irrevocabile, ma come l’inizio di una nuova
vita, anzi della vera vita, vicino alla gloria di
Dio e lontana per sempre dal dolore e dalla
malattia.
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Dopo l'Anno Mille e con l'acquisizione dei testi
delle opere di Aristotele in seguito alle Crociate,
la medicina iniziò ad utilizzare con prudenza i
risultati dell’uso della ragione ed a distaccarsi
dagli insegnamenti degli Antichi.
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La nascita della scienza sperimentale
nel Seicento e la sua evoluzione
successiva porteranno ad una diversa
figura del medico ed a una sua
evoluzione verso un Paradigma
Terapeutico di tipo Fisiopatologico, cui
seguirà, alla fine del XVIII secolo, un
Paradigma terapeutico di tipo
Illuministico-razionale.
Con una certa semplificazione, possiamo dire che si è passati da una scienza
osservazionale ed aneddotica, perché basata sull’esperienza professionale
personale e di pochi maestri, al concetto di sperimentazione basata su grandi
trials clinici randomizzati, per la verifica dell’efficacia delle terapie.
Si tratta della Medicina Basata sull’Evidenza (EBM), che genera Linee Guida per
la gestione delle patologie e dei comportamenti dei medici stessi, la misurazione
obiettiva dell’efficacia terapeutica, morbilità, qualità di vita, outcomes del
paziente,ecc... paziente,ecc...
“Il rapporto tra medico e paziente, rimane però una relazione umana,
che si basa sulla fiducia e sulla stima del curante e che dipende da molti
fattori, legati all’incontro tra le molteplici personalità, sia dei medici che
dei pazienti.”
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“Sulla complessità, che sottende il processo di relazione tra il medico ed il suo
paziente, è venuta a calare, con l’evoluzione storica e sociale che si è avuta negli
ultimi decenni, una maggiore consapevolezza del malato riguardo ai suoi diritti e
alla necessità che questi vengano rispettati in ogni momento della vita. “
“L’eccesso di tecnica, spesso condizionata da rilevanti e non evidenti interessi
economici di parte, sta costringendo il medico a porsi sulla difensiva davanti a economici di parte, sta costringendo il medico a porsi sulla difensiva davanti a
pazienti che pretendono un prodotto di salute garantito. Tutto questo avviene a
spese di una disciplina scientifica, la medicina, che possiede invece connotazioni
epistemologiche di tipo fortemente probabilistico. “
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“Il Principio di Indeterminazione, con cui Werner Heisemberg ottenne il premio
Nobel per la fisica nel 1932, ha fatto luce sul relativismo delle misurazioni, anche
in un campo scientifico considerato di grande autorevolezza, come la fisica
sperimentale e la meccanica quantistica. Non si vede allora perchè il medico non
debba informare correttamente l’opinione pubblica e i media ed educarli a non debba informare correttamente l’opinione pubblica e i media ed educarli a non
aspettarsi sempre e comunque la guarigione dall’evento malattia.”
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SAPERE DOTTRINA = Medicina paternalistica
SAPERE SCIENTIFICO = Medicina tecnologica
EVOLUZIONE DEL “SAPERE” IN MEDICINA
SAPERE EMPIRICO = Medicina basata sull’esperienza
SAPERE EVIDENCE-BASED = Medicina basata sulle prove di efficacia
SAPERE CONDIVISO = Medicina basata sulla narrazione
SAPERE DIVULGATO = Medicina del consenso e difensiva
“ Nessuno vuol tornare indietro nel tempo e perdere le conquiste della scienza.
Ma era forse prevedibile che una nicchia di professionisti si sarebbe presto interessata
ad una inversione di tendenza ed alla persona.”
(Stefania Polvani, sociologa, 2013)
Il concepimento della Medicina Narrativa…..
“Since eighty percent of diagnoses in primary care result from the history alone, “Since eighty percent of diagnoses in primary care result from the history alone,
the anamnesis (the account the physician assembles from the patient’s history) is crucial.
The tale of complaints becomes the text that is to be decoded by the practitioner
cum diagnostician.”
(Arthur Kleinman , psichiatria antropologo, 1988)
La malattia vissuta : ILLNESS↔ DISEASE: la patologia
“La Medicina Narrativa fortifica la pratica clinica
con la competenza narrativa per riconoscere,
assorbire,metabolizzare, interpretare ed essere
sensibilizzati dalle storie di malattia: aiuta
medici, infermieri, operatori sociali e terapisti a
migliorare l’efficacia di cura attraverso lo
sviluppo della capacità di attenzione, riflessione,
…. e la sua nascita
Rita Charon .“Narrative Medicine: Honouring the Story of Illness”.
Oxford: Oxford University Press, USA 2006
sviluppo della capacità di attenzione, riflessione,
rappresentazione ed affiliazione con i pazienti ed
i colleghi”
“Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che
conta può essere contato”conta può essere contato”
(Albert Einstein, fisico e filosofo della scienza)
“l’empatia è un attitudine, non si insegna e non si impara ma si
può coltivare” può coltivare”
(……..)
“Il rapporto medico-paziente è il cuore dell’arte della medicina
ed è costruito sulle esperienze, speranze, timori, programmi e
caratteristiche di entrambi.
L’arte della medicina è una combinazione di conoscenza, intuito,
giudizio e magia”.giudizio e magia”.
(Gianni Bonadonna, medico, oncologo )
LETTURA MAGISTRALE al 3° Convegno nazionale Medicina narrativa e malattie rare
Istituto Superiore di Sanità Roma, 13 giugno 2011
“la prassi o arte medica, è il frutto di una delicata sintesi tra
scienza e tecnologia tra loro speculari a cui si aggiungono
l’esperienza sapiente e l’identità personale del medico”
(Hans George Gadamer, filosofo)(Hans George Gadamer, filosofo)
....la relazione clinica secondo il paziente:
“Dear Dr. XXXXXX,I come to you 3 years ago for a breast cancer.I’m a woman, now 44 years old, with a particular story.Attached to this summary you’ll find all the medical documents concerned to my problem, a breastcancer.I also have to tell you that I lost my sister (43 years old) for a breast cancer, in December 2004,so I have familiarity with this problem.
On June 2003 I had my first son, that I breastfed for nine months.On June 2004, a lump in my left breast was detected by ultrasound.The nodule was submitted to a fine needle aspiration and the cytological examination revealeda lactating fibroadenoma.
On July 2004 the nodule was excised, and histological examination revealed a “carcinoma” of the breast; I was submitted to lumpectomy and sentinel limphnode dissection. Then I was submitted to
adjuvant chemotherapy(with ciclofosfamide, metotrexate e fluorouracile , 6 cycles of 28 days, with
infusion on the 1° and the 8° day of the cycle) followed by radiotherapy for 5 weeks, till May 2005.
From 2005 to 2010 I was regularly followed up with no evidence of recurrence of the disease.
During these years, despite to this bad experience, I had not abandoned the hope of having
another child, so I did some tests, including brca1 and brca 2 that resulted negatives;
but, at the end, I agreed with my husband and we decided it was better to give up.”
Le principali Emozioni di base nei pazienti Oncologici:
Dolore Rabbia Paura
Tali emozioni possono esprimersi sotto forma di pensieri intrusivi ma
anche a livello di malessere psicosomatico.
Le principali soluzioni tentate:
Evitare la situazione problematica o ciò che la ricorda
(es: tentare di non pensarci)
Parlarne (e lamentarsi) oppure chiudersi
Richiedere eccessivo aiuto sopratutto ai familiari ovvero
delegare e assumere una posizione passiva di vittima (rinuncia).
http://www.siponazionale.it/toscana_pdf/Luzzi.pdf
Perché è così efficace la Narrazione in Psiconcologia?
Le emozioni provate (dolore, rabbia, paura) vengono
elaborate, finché la persona si distacca gradualmente da esse.
Si blocca il tentativo di evitare il problema, dando uno spazio
specifico e delimitato a tali emozioni in modo da imparare a
gestirle e non viverle più come intrusive.gestirle e non viverle più come intrusive.
Si permette al paziente di esternalizzare le emozioni ma, al
tempo stesso, evitando di coinvolgere eccessivamente gli altri;
in questo modo si impedisce il diffondersi della sofferenza e si
incrementa nel paziente la capacità di coping e il senso di
autoefficacia.
http://www.siponazionale.it/toscana_pdf/Luzzi.pdf
...studi recenti sulla Narrazione...
Più in dettaglio, studi recenti sulla memoria e sul sistema
nervoso (Van der Kolk, 1994; Rothschild, 2000; Janssen,
2006) ci spiegano come la Narrazione sia utile dopo un
evento traumatico, in quanto:
•Permette di trasferire i ricordi negativi dalla memoria•Permette di trasferire i ricordi negativi dalla memoria
motoria a quella narrativa.
•Permette di ricodificare i ricordi e le emozioni sotto forma
di racconto, dando loro una struttura, una cornice.
•Dando una forma narrativa e verbalizzabile ai ricordi essi
vengono elaborati: si ha una vera e propria ristrutturazione
percettiva dell'evento traumatico.
http://www.siponazionale.it/toscana_pdf/Luzzi.pdf
“l'unico modo per venir fuori dal dolore è passarci nel mezzo”
Robert Frost, poeta)(Robert Frost, poeta)
“La Medicina è la più umana delle scienze,
la più empirica delle arti e la più scientifica
delle humanities”
(Edmund Pellegrino, medico e bioeticista)
“La parola è per metà di chi parla”
(Jean Starobinskt, medico e critico letterario)
Il futuro scenario della medicina: connubio tra evidence e narrative?
Guido Giarelli, Professore associato di Sociologia generale , Università Magna Graecia, Catanzaro
“La pratica dell’evidence-based medicine significa integrare l’expertise clinico individuale con la migliore
prova clinica esterna disponibile; per expertise intendiamo la competenza e il discernimento che il
clinico acquisisce attraverso l’esperienza e la pratica clinica” (Sackett et al., 1996).
La gerarchia della “piramide degli studi clinici”:
alla base i metodi di ricerca “meno causali” (case report, serie di casi, survey, ricerca qualitativa edalla base i metodi di ricerca “meno causali” (case report, serie di casi, survey, ricerca qualitativa ed
aneddotica) all’apice quelli “più causali” (studi osservazionali, RCT, revisioni sistematiche e metanalisi).
La gerarchia delle evidence bilanciata : l’informazione derivante da tutti gli studi è determinante.
Dagli studi all’apice si ottiene la valutazione di specifici effetti dei trattamenti o la comprensione
di determinati meccanismi, privilegiando quindi la validità interna del disegno di ricerca (efficacy);
dagli studi alla base, es. studi qualitativi, derivano informazioni utili a valutare la probabilità,
ampiezza e pertinenza dell’impatto di un trattamento nella pratica clinica effettiva, privilegiando
la validità esterna del disegno di ricerca (effectiveness) (Jonas, 2002).
CONSENSUS CONFERENCE CELEBRATION: CONSENSUS CONFERENCE CELEBRATION:
recommendations
for the implementation of NARRATIVE MEDICINE in clinical practice
Sandro SPINSANTI
PRESIDENT of the Jury on behalf of the Jury
Second International Congress “Narrative medicine and rare diseases”
13 June 2014 – Aula Rossi, Istituto Superiore di Sanità, Rome
Comitato di Scrittura
Presidente: Sandro Spinsanti
Vicepresidente: Umberto Giani
Membri: – Maddalena Pelagalli
– Mauro Doglio
Second International Congress “Narrative medicine and rare diseases”
13 June 2014 – Aula Rossi, Istituto Superiore di Sanità, Rome
– Mauro Doglio
– Marco Bobbio
– Antonio Virzì
– Michele Cortelazzo
Segretario: Franca D’angelo
Raccomandazione 1
Si raccomanda di introdurre la competenza narrativa in tutti i suoi aspetti e ambiti di applicazione nei percorsi formativi accademici e di sanità pubblica degli operatori sanitari e socio-sanitari
Si raccomanda la progettazione di percorsi multidisciplinari
Second International Congress “Narrative medicine and rare diseases”
13 June 2014 – Aula Rossi, Istituto Superiore di Sanità, Rome
Si raccomanda la progettazione di percorsi multidisciplinari con uso di metodi attivi e strumenti come:
1. raccolte di storie di pazienti, familiari e operatori sanitari
2. scrittura riflessiva
3. Letteratura, cinema e altre arti espressive
4. Web2.0
“RACCONTAMI DI TE”:
Progetto sulla conoscenza ed applicazione della Medicina Narrativa
presso gli ambulatori e il Day-Hospital dell’ Oncologia Medica A dell’ Istituto Regina Elena
Responsabile : Maria Cecilia Cercato, Dirigente Medico, Epidemiologia IRE
Referenti per aree: Gaetana Cognetti, Dirigente Bibliotecaria, Biblioteca Digitale, IRE
Francesca Servoli, Bibliotecaria Professionale, Biblioteca Digitale, IRE
Elvira Colella, Dirigente Medico, Oncologia Medica A, IRE
Alessandra Fabi, Dirigente Medico, Oncologia Medica A, IRE
Isabella Bertazzi, Infermiere Referente, Oncologia Medica A, IRE
Assistenza operativa: Referente per le Associazioni Volontari operanti in IFOAssistenza operativa: Referente per le Associazioni Volontari operanti in IFO
Obiettivi
•Valutare il livello di conoscenza della Medicina Narrativa e la predisposizione verso l’utilizzo di nuovi
strumenti che favoriscono la comunicazione e la relazione, tra gli operatori sanitari in Oncologia Medica.
•Testare la applicabilità di una metodologia narrativa nell’ambito della relazioni tra attori in Oncologia
Medica (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, pazienti e familiari) per favorire la capacità e la
disponibilità alla comunicazione interpersonale al fine di migliorare il processo di cura.
FASI DEL PROGETTO
1. indagine sulla conoscenza della medicina narrativa tra gli operatori sanitari in ambiente
oncologico;
2. incontri formativi presso la biblioteca con tutti gli operatori sanitari interessati al
progetto per illustrare e fornire la documentazione scientifica essenziale sulle
problematica inerenti il progetto e per discutere le attività pratiche per lo svolgimento
dello stesso.
3. applicazione della metodologia narrativa per favorire la comunicazione e la relazione tra
operatori sanitari pazienti e familiari presso gli ambulatori e il Day-Hospital dell’
Oncologia Medica A dell’Istituto Regina Elena: raccolta degli scritti.
4. analisi del percorso e valutazione delle narrazioni per evidenziare ed organizzare i
contenuti: creazione del quaderno “pensieri in parole”.
5. presentazione pubblica dei risultati, discussione e stesura collegiale delle conclusioni
con eventuale focus group.
CONOSCENZA NBM TRA GLI OPERATORI IN ONCOLOGIA MEDICA: RISULTATI (1)
TOTALE : 30 operatori ( 16 Medici; 13 Infermieri; 1 operatore socio-sanitario)
COMPLIANCE: Medici 76% Infermieri 100% Totale 80%
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1) Nello svolgimento del tuo lavoro, pensi di avere la possibilità di esprimerti e di essere ascoltato?
SI |_| M:37% I:93% NO |_| Poco|_| M:63% I:7%
2) Pensando al contesto del tuo lavoro, in genere, hai la sensazione che il messaggio che vuoi trasmettere sia
compreso dal tuo interlocutore?
SI |_| M:64% I:93% NO |_| M:9% Poco|_| M:27% I:7%
3) Rispetto a quando hai intrapreso la tua professione ritieni che sia diminuita l’importanza che attribuisci alla
relazione umana?
SI |_| M:27% I:7% NO |_| M:64% I:86% Poco|_| M:9% I:7%
CONOSCENZA NBM TRA GLI OPERATORI IN ONCOLOGIA MEDICA: RISULTATI (2)
4) Nella tua disponibilità a prestare ascolto al tuo interlocutore hanno peso i seguenti fattori?
a) interesse per l’argomento SI |_| 66% NO |_| Poco|_|
b) disponibilità di tempo SI |_| 66% NO |_| Poco|_|
c) stato d’animo SI |_| 53% NO |_| Poco|_|
d) preconcetti (es. aspetto esteriore) SI |_| NO |_| 60% Poco|_|
e) capacità di percepire i sentimenti altrui SI |_| 73% NO |_| Poco|_|
f) altro (specificare)..........................………………………………………………………………….
5) Nel tuo lavoro cosa ti porta a non entrare in comunicazione con il livello emotivo dell’altro?
a) necessità professionale di mantenere una visione oggettiva 47%
b) paura di partecipare alla sofferenza o fronteggiare il senso di morte 13%
c) timore di essere coinvolto da richieste coinvolgenti emotivamente (es. amicizia) 20%
d) disinteresse: non è mio compito
e) riservatezza: non vorrei invadere la sfera privata 17%
f) altro(specificare)..........................………………………………………………………………….
CONOSCENZA NBM TRA GLI OPERATORI IN ONCOLOGIA MEDICA: RISULTATI (3)
6) Hai mai sentito parlare di Medicina Narrativa?
SI |_| M:46% I:30% NO |_| M:54% I:70%
7) Se SI, precisa attraverso quali fonti:
convegni |_| 80% letteratura scientifica |_| 10% colleghi|_| 40% pazienti |_| 10%
biblioteca |_| internet |_| 10% mass media |_| 10% altro |_|
8) Conosci il significato ed i campi di applicazione della Medicina Narrativa?
SI |_| M:18% NO |_| M:73% I:70% Poco|_| M:9% I:30%
9) Saresti interessato ad approfondire l’argomento?
SI |_| M:73% I:86% NO |_| M:9% I:14% Poco|_| M:18%
10) Saresti interessato a partecipare ad un progetto di medicina narrativa?
SI |_| M:64% I:70% NO |_| M:36% I:30%