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Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 1 REGIONE LIGURIA Dipartimento Sviluppo Economico Settore Competitivita' e Innovazione del Sistema Produttivo Programma Operativo Regionale 2007-2013 FESR MANUALE DELLE PROCEDURE DI GESTIONE E CONTROLLO DI PRIMO LIVELLO Versione 2 - 3/12/2013 Titolo intervento e obiettivo: POR CRO/FESR 2007-2013 Amministrazione responsabile: REGIONE LIGURIA Anno di riferimento: 2007 N° CCI: 2007 IT 162 PO 005 UNIONE EUROPEA

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Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 1

REGIONE LIGURIA

Dipartimento Sviluppo Economico Settore Competitivita' e Innovazione del Sistema Produttivo

Programma Operativo Regionale 2007-2013 FESR

MANUALE DELLE PROCEDURE DI GESTIONE E CONTROLLO DI PRIMO LIVELLO

Versione 2 - 3/12/2013

Titolo intervento e obiettivo: POR CRO/FESR 2007-2013 Amministrazione responsabile: REGIONE LIGURIA Anno di riferimento: 2007 N° CCI: 2007 IT 162 PO 005

UNIONE EUROPEA

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 2

INDICE 1 PREMESSA 3

1.1 L’impianto normativo 3

1.2 Le novita’ 3

1.3 IL RUOLO DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE (AdG) 4

1.4 SCOPO E STRUTTURA DEL PRESENTE DOCUMENTO 5 2 ARTICOLAZIONE DELLE PRINCIPALI ATTIVITA’ DELL’ADG 5

2.1 INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI FINANZIABILI 6 2.1.1 LA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI 6 2.1.2 L’AMMISSIONE A FINANZIAMENTO/ASSUNZIONE DI IMPEGNO 8

2.2 GESTIONE DEGLI INTERVENTI 8

2.3 LA GESTIONE ED IL COORDINAMENTO DEL PROGRAMMA 9

2.4 I CONTROLLI (di primo livello a cura dell’AdG) 10 2.4.1 Premessa 10 2.4.2 Normativa di riferimento 11 2.4.3 Operativita’ 13 2.4.4 Le Fasi del controllo 13 2.4.5 verifica delle domande a livello documentale 13 2.4.6 verifiche in loco 16 2.4.7 Campionamento 16 2.4.8 Verifiche sul Campione estratto 19 2.4.9 Le Modalita’ di esecuzione dei controlli in loco 20 2.4.10 Check list per i controlli di primo livello 20 2.4.11 Esito delle verifiche 21 2.4.12 Procedura di codifica delle irregolarità rilevate nei progetti por fesr 2007/2013 21 2.4.13 Follow up 23 2.4.14 Programma temporale 24 2.4.15 Controllo sulla stabilita’ delle operazioni 24

ALLEGATI:

- Allegato 1 - A1) Check list per verifica in ufficio delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera a Reg. CE 1828/2006) per Erogazioni

finanziarie e servizi alle imprese;

- Allegato 2 - A2) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Erogazioni

finanziarie e servizi alle imprese;

- Allegato 3 – A3) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Erogazioni

finanziarie e servizi alle imprese relativamente agli aspetti ambientali;

- Allegato 4 - B1) Check list per verifica in ufficio delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera a Reg. CE 1828/2006) per Opere

pubbliche a Bando;

- Allegato 4 bis - B1.2) Check list per verifica in ufficio delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera a Reg. CE 1828/2006) per

Opere pubbliche a Bando;

- Allegato 5- B2) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Opere

pubbliche a Bando;

- Allegato 6 – B3) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Opere

pubbliche a Bando relativamente agli aspetti ambientali;

- Allegato 7 – B4) Check list per verifica procedura appalti per opere pubbliche a bando.

- Allegato 8 - C1) Check list per verifica in ufficio delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera a Reg. CE 1828/2006) per

Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

- Allegato 9 - C2) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Acquisizione

di beni e servizi a titolarità regionale.

- Allegato 10 – C3) Check list per verifica procedura appalti per Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

- Allegato 11 - Scheda sopralluogo.

- Allegato 12 – D1) Check list prestiti Rimborsabili. - Allegato 13 – D2) Check lsit prestiti Partecipativi. - Allegato 14 - Ammissibilità delle spese

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1 PREMESSA

1.1 L’ IMPIANTO NORMATIVO

L’impianto normativo che regola la programmazione 2007-2013 è costituito, limitatamente ai Programmi co-finanziati dal FESR, dai seguenti regolamenti:

Regolamento comunitario

Oggetto

Reg.(CE) N. 1080/06 Relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

Reg.(CE) N. 1083/06 Recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999

Reg.(CE) N. 1828/06 Stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/06 e del Regolamento (CE) 1080/06

Reg. (CE) N. 794/2004Recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del Trattato CE

Reg. (CE) N. 1628/2006Relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale

Reg. (CE) N. 1627/2006Modifica il regolamento (CE) n. 794/2004 relativamente ai moduli standard per la notifica degli aiuti

Reg. (CE) N. 1935/2006Modifica del regolamento (CE) n. 794/2004 recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE

Reg. (CE) N. 1998/2006Inerente l’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore («de minimis»)

1.2 LE NOVITA’

La Commissione ha inteso rafforzare per il nuovo periodo di programmazione 2007- 2013 il sistema di gestione e controllo dei programmi operativi, al fine di un corretto utilizzo delle risorse finanziarie destinate alla loro attuazione.

In tal senso la nuova regolamentazione comunitaria per la programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013 ha introdotto, rispetto al precedente periodo, alcune innovazioni nella disciplina dei sistemi di gestione e controllo. Le innovazioni più significative riguardano:

la definizione di una nuova struttura organizzativa dei sistemi di gestione e controllo, con

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l’istituzione – accanto all’Autorità di Gestione (AdG) – dell’Autorità di Certificazione (AdC) e dell’Autorità di Audit (AdA);

l’introduzione di una valutazione di conformità preventiva sull’adeguatezza dei sistemi di gestione e controllo, da effettuarsi precedentemente alla prima domanda di pagamento o comunque entro dodici mesi dall’approvazione del Programma Operativo;1

l’introduzione di disposizioni inerenti il campionamento delle operazioni da sottoporre a controllo di secondo livello da parte dell’Autorità di Audit;

l’introduzione nel Reg. (CE) n. 1828/2006 – in attuazione dei Reg. (CE) n. 1083/2006 e (CE) n. 1080/2006 – di una disciplina organica relativa alla gestione dei recuperi degli importi indebitamente versati nonché alla comunicazione e al monitoraggio delle irregolarità riscontrate e degli interventi correttivi intrapresi.

Inoltre, l’art. 58 del Regolamento 1083/2006 fissa in modo chiaro e dettagliato alcuni principi generali per i sistemi di gestione e controllo:

la chiara definizione e assegnazione delle funzioni degli organismi coinvolti; un’adeguata separatezza delle funzioni per ciascun organismo; procedure atte a garantire la correttezza e la regolarità delle spese dichiarate nell’ambito del

Programma Operativo; sistemi di contabilità, sorveglianza e informativa finanziaria informatizzati; un sistema di informazione e sorveglianza nei casi in cui l’organismo responsabile affida

l’esecuzione dei compiti a un altro organismo; disposizioni per la verifica del funzionamento dei sistemi; sistemi e procedure per garantire una pista di controllo adeguata; procedure di informazione e sorveglianza per le irregolarità e il recupero degli importi

indebitamente versati.

Di conseguenza, viene adottato un sistema di gestione e controllo definito in linea con i precedenti principi e basato sui seguenti elementi:

1. attivazione di modalità e procedure di gestione e controllo definite in maniera conforme alla normativa comunitaria e nazionale di riferimento;

2. individuazione di un’adeguata organizzazione preposta alla suddette attività di gestione e controllo, con la definizione dei rispettivi ruoli, funzioni ed interrelazioni;

3. procedure e strumenti di controllo chiari e adeguati allo scopo di prevenire le irregolarità ed eventualmente gestire in maniera efficace quelle rilevate.

1.3 IL RUOLO DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE (ADG)

Come previsto dai Regolamenti e ripreso dal POR, l’Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria.

L’Autorità di Gestione adempie a tutte le funzioni corrispondenti a quanto definito dal Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006, secondo le modalità attuative definite dal Regolamento (CE) della Commissione n. 1828/2006. In particolare, essa è tenuta a:

a) garantire che le operazioni destinate a beneficiare di un finanziamento siano selezionate in conformità ai criteri applicabili al Programma operativo e rispettino la vigente normativa comunitaria e nazionale per l’intero periodo di attuazione;

b) accertarsi, se del caso, anche mediante verifiche in loco su base campionaria, dell'effettiva fornitura dei prodotti e dei servizi cofinanziati, dell'esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari de della conformità delle stesse alle norme comunitarie e nazionali;

c) garantire l'esistenza di un sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei dati contabili relativi a ciascuna operazione attuata nell'ambito del Programma Operativo, e

1 Tale operazione è – come peraltro definito nel POR – a cura di IGRUE.

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assicurare la raccolta dei dati relativi all'attuazione necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, le verifiche, gli audit e la valutazione;

d) garantire che i beneficiari e gli altri organismi coinvolti nell'attuazione delle operazioni adottino un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all'operazione, ferme restando le norme contabili nazionali;

e) garantire che le valutazioni del Programma Operativo siano svolte conformemente all’art. 47 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006;

f) stabilire procedure tali che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit necessari per garantire una pista di controllo adeguata siano conservati, sotto forma di originali o di copie autenticate, secondo quanto disposto dall’art. 90, per i tre anni successivi alla chiusura del programma operativo o, qualora si tratti di operazioni soggette a chiusura parziale, per i tre anni successivi all'anno in cui ha avuto luogo la chiusura parziale;

g) garantire che l’Autorità di Certificazione riceva tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure e verifiche eseguite in relazione alle spese ai fini della certificazione;

h) guidare i lavori del Comitato di Sorveglianza e trasmettergli i documenti per consentire una sorveglianza qualitativa dell'attuazione del Programma Operativo;

i) elaborare e presentare alla Commissione, previa approvazione del Comitato di Sorveglianza, i Rapporti annuali e finale di esecuzione, nei termini previsti e in accordo con le richieste della Commissione;

j) garantire il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità previsti all'articolo 69 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006;

I rapporti tra l’Autorità di Gestione e le altre strutture dell’Amministrazione regionale coinvolte nella gestione del Programma Operativo sono regolati da atti e procedure interne. Lo strumento principe di comunicazione rimane peraltro il sistema di monitoraggio che garantisce traccia delle registrazioni specifiche e dei flussi informativi.

1.4 SCOPO E STRUTTURA DEL PRESENTE DOCUMENTO

Il presente documento ha lo scopo di:

1. definire le linee di indirizzo per le attività dell’AdG;

2. delineare i rapporti con gli altri soggetti coinvolti nell’attuazione del Programma.

Il documento fornisce pertanto il quadro di insieme delle funzioni in capo alla stessa AdG e contiene istruzioni di dettaglio per la realizzazione delle singole attività su riportate, in linea con gli orientamenti della Commissione Europea e considerato anche il documento elaborato dal Ministero dell’Economia e Finanze – Ragioneria Generale dello Stato – I.G.R.U.E..2

2.ARTICOLAZIONE DELLE PRINCIPALI ATTIVITA’ DELL’ADG

Le su elencate attività dell’AdG possono essere riepilogate come segue:

1. Selezione degli interventi finanziabili;

2. Gestione degli interventi;

3. Gestione e coordinamento del Programma nel suo insieme;

4. Controlli di primo livello.

Per quanto riguarda gli interventi rivolti alle imprese (“erogazione finanziaria o servizi alle imprese”), l’AdG si avvale dell’Organismo Intermedio all’uopo identificato, cui affida la selezione degli interventi, la successiva gestione e le corrispondenti operazioni di controllo. Il relativo incarico è formalizzato attraverso una specifica Convenzione che ne regola:

ruolo; funzioni; adempimenti e tempistica; modalità di trasferimento delle risorse finanziarie dal Bilancio Regionale.

2 Linee guida sui sistemi di gestione e controllo per la programmazione 2007 – 2013 (Roma, 19 aprile 2007).

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In particolare, è previsto che l’O.I. sia dotato di adeguata struttura, con funzioni tecniche e di controllo separate, come da obblighi formali derivanti dalla normativa comunitaria e come peraltro già esperito nella precedente programmazione.

2.4 INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI FINANZIABILI Gli interventi da finanziare sono individuati attraverso due fasi:

la loro selezione/individuazione;

l’assunzione dei corrispondenti impegni finanziari.

2.4.1 LA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI

La selezione degli interventi costituisce indubbiamente una delle fasi più delicate dell’intero processo di attuazione di un Programma, in quanto incide in modo significativo su risultati e ricadute ingenerate sul territorio. Le modalità di selezione si diversificano in funzione della tipologia degli interventi che possono essere:

A. Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese (interventi realizzati da imprese che sono i “beneficiari”);

B. Opere pubbliche a bando (interventi – prevalentemente infrastrutturali – aventi quali beneficiari gli stessi Enti Pubblici che provvederanno anche alla relativa realizzazione dell’intervento);

C. Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale (Assistenza Tecnica, l’acquisizione di servizi a favore di terzi quali ad esempio servizi finanziari a favore delle imprese, interventi connessi al digital divide, ecc.).

Per quanto riguarda le prime due tipologie, è prevista (con indicazione del relativo referente):

l’elaborazione di bandi specifici (o avvisi pubblici), e la predisposizione della relativa modulistica per la presentazione delle domande da parte dei soggetti interessati (attività a cura dell’UCO – Ufficio Competente per l’Operazione o Ufficio Tecnico dell’Organismo Intermedio O.I.);

in tal senso sono disponibili i documenti inerenti gli Assi III e IV (costituenti l’Allegato 3 alla “Descrizione dei sistemi di gestione e controllo”);

la pubblicazione/divulgazione degli stessi bandi o avvisi (OI/UCO/responsabile della pubblicizzazione);

l’istruttoria degli interventi ad opera dell’UCO o O.I. che insedia una Commissione di valutazione che includa esperti regionali di settore o, in casi particolari, esperti in materia individuati presso strutture adeguate quali ad esempio Università, centri di ricerca, ecc. secondo le specifiche esigenze; l’istruttoria avviene attraverso un duplice passaggio:

verifica di ammissibilità della domanda (in particolare natura e titolarità del proponente, coerenza della proposta con i contenuti del bando, tempistica di presentazione della domanda, coerenza temporale della realizzazione prevista, ecc.);

valutazione di merito;

la disciplina delle attività di selezione degli interventi è già stata debitamente formulata dall’AdG nel suo documento “CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELL’AMMISSIBILITÀ E DELLA FINANZIABILITÀ DELLE OPERAZIONI” presentato al CdS in occasione della sua riunione di marzo 2008 e da questo approvato (documento peraltro allegato alla “Descrizione dei sistemi di gestione e controllo” – all. 2).

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Istruttoria di ammissibilità

Tutte le domande pervenute vengono sottoposte a verifica di ammissibilità formale. Solamente quelle valutate positivamente sono sottoposte alla successiva istruttoria di merito.

Per le altre, viene stilato un verbale che registri le motivazioni del rigetto (vizi formali riscontrati nella domanda o incompletezza della documentazione pervenuta).

Per tutte queste posizioni scartate, viene data informativa all’AdG e l’UCO o l’O.I. procede parallelamente alla comunicazione ai diretti interessati.

In particolare, la comunicazione contiene, per le domande risultate incomplete (anche in relazione alla documentazione richiesta) l’avviso di possibile riproposizione della domanda (limitatamente ai casi di gestione a sportello).

Istruttoria di merito

Tutte le domande valutate positivamente nella preliminare istruttoria di ammissibilità, vengono quindi sottoposte alla successiva istruttoria di merito.

A seconda della tipologia di linea e della sua eventuale complessità, tale istruttoria di merito può richiedere la costituzione di un Comitato Tecnico ad hoc, definito sulla base di specifiche competenze richieste per la corretta valutazione delle domande.

Diversamente, l’operazione può essere svolta direttamente dall’UCO o dall’O.I. La selezione si conclude con le seguenti operazioni:

comunicazione delle risultanze dell’istruttoria all’AdG;

comunicazione delle risultanze dell’istruttoria ai diretti interessati:

per quanto riguarda le pratiche ammesse a finanziamento sono altresì comunicati gli obblighi ed adempimenti a carico del beneficiario;

per quelle ricusate sono comunicate le relative motivazioni e la tempistica per la formulazione di un eventuale ricorso.

Riesame

In caso di ricorso, i richiedenti sono tenuti a presentare un’adeguata documentazione/ motivazione a supporto della domanda di riesame della pratica respinta. Il Comitato preposto alla selezione della linea specifica di intervento valuta quindi tale documentazione.

In caso di accoglimento del ricorso, l’UCO o la struttura preposta dell’O.I. procede al riesame della pratica, sulla base dei passi citati in precedenza e ne definisce la nuova risultanza (favorevole o contraria che sia).

Per ogni progetto (o linea di intervento), viene individuato un Responsabile Unico di Progetto (RUP)3 che è l’interlocutore diretto e privilegiato dell’UCO/OI.

Il succitato documento relativo ai criteri di selezione disciplina peraltro anche gli interventi a titolarità regionale – sono incluse in tal senso sia le eventuali opere pubbliche che le acquisizioni di servizi – e prevede specifiche azioni di ricognizione preventiva per la valutazione della situazione di riferimento e dell’effettiva esigenza del bene o del servizio correlato.

L’acquisizione dei beni e/o servizi e/o la realizzazione di opere pubbliche sono effettuate nel rispetto delle normative comunitarie, nazionali e regionali. Pertanto, in accordo con le normative comunitarie sugli appalti e quindi delle relative soglie di applicazione, possono essere attivati meccanismi differenziati per l’individuazione del fornitore di servizio/prestatore d’opera.

3 Nel caso di EE.PP. il RUP sarà nominato a cura dello stesso EE.PP., mentre per quanto riguarda le linee di intervento a

favore di imprese il RUP farà parte dell’Organismo Intermedio.

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Per quanto riguarda alcuni servizi ed in particolare per l’Assistenza Tecnica la Regione si avvale di soggetto “in house” (come peraltro previsto nel citato documento per la definizione dell’ammissibilità e della finanziabilità delle operazioni).

In caso di bando, la valutazione delle offerte presentate dalle ditte è demandata ad apposita Commissione di Valutazione.

2.4.2 L’AMMISSIONE A FINANZIAMENTO/ASSUNZIONE DI IMPEGNO

A completamento della selezione vengono perfezionati, per tutte le tipologie di intervento:

l’assunzione di impegni a favore dei progetti/interventi valutati positivamente (sino alla concorrenza dei fondi disponibili, con l’eventuale costituzione di una lista di attesa in relazione al possibile reperimento di risorse derivanti da economie o da incrementi della disponibilità finanziaria specifica);

pubblicazione on-line sul sito della Regione Liguria dell’elenco dei beneficiari contenente il costo dell’intervento e l’importo del finanziamento concesso;

la registrazione sul sistema di monitoraggio ed in particolare:

la denominazione o ragione sociale del beneficiario (attuatore o fornitore nel caso di titolarità regionale);

l’investimento previsto (per i casi di non titolarità regionale);

l’investimento ammesso;

il contributo concesso/impegnato;

la data di presentazione della domanda (per gli interventi destinati ai privati);

la data (prevista e successivamente effettiva) di avvio lavori;

la data prevista per il completamento dell’intervento.

2.5 GESTIONE DEGLI INTERVENTI

La gestione degli interventi (a cura degli UCO o dell’Organismo Intermedio secondo la natura e tipologia dei progetti) include:

I rapporti con i beneficiari (in termini di comunicazione – a partire dall’informazione di ammissione, aggiornamento, verifica sull’andamento della spesa e coerenza con il cronoprogramma iniziale, ecc.); in particolare in itinere l’UCO o O.I. si assicura che il beneficiario attivi tempestivamente la realizzazione dell’intervento (specialmente nel caso di imprese e specificamente che beneficiano di erogazione di anticipi secondo le modalità previste dai Regolamenti Comunitari4);

I rapporti finanziari con i beneficiari (erogazioni di acconti e saldo);

Aggiornamento costante del sistema informativo regionale con i dati di progetto (indicatori finanziari, fisici e procedurali).

In particolare, all’atto di ricezione di domande di rimborso (stati di avanzamento della spesa per opere pubbliche e acconti e/o saldi per opere pubbliche e progetti a titolarità regionale) , l’UCO/O.I.:

attiva l’unità di controllo di 1° livello per la realizzazione delle verifiche amministrative del caso, ed in particolare:

la coerenza della spesa con il progetto ammesso a finanziamento;

l’effettività della spesa;

la legittimità della stessa;

la localizzazione dell’intervento;

4 Con un limite del 35% dei contributi complessivamente concessi e previa attivazione di corrispondente fideiussione. In

effetti, tale operazione di anticipo può essere certificata come spesa nei confronti della Commissione, a patto che il beneficiario perfezioni la relativa spesa entro 3 anni dall’erogazione.

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la corretta applicazione della normativa in materia di appalti pubblici;

il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità

apporta le eventuali rettifiche finanziarie in funzione delle suddette verifiche;

trasmette alla Ragioneria (o alla propria struttura preposta alla liquidazione dei contributi nel caso di O.I.) l’ordine di pagamento a favore del Beneficiario;

valuta ed approva le eventuali modifiche di progetto;

aggiorna eventualmente il piano finanziario del progetto/intervento sulla base dei ribassi d’asta registrati, e definisce il riutilizzo delle relative economie:

autorizzando eventualmente un riutilizzo interno al progetto, esclusivamente per opere migliorative e complementari, a patto che siano strettamente connesse all’intervento ammesso;

procedendo allo scorrimento della lista di attesa, con l’assunzione di impegni a favore dei primi progetti ammissibili ma non finanziati in un primo tempo a causa dell’esaurimento di risorse finanziarie.

I vari UCO/O.I. comunicano inoltre all’AdG, con cadenza trimestrale, per i successivi adempimenti:

lo stato della spesa;

le eventuali irregolarità rilevate;

attestazione delle corrispondenti azioni correttive intraprese.

2.6 LA GESTIONE ED IL COORDINAMENTO DEL PROGRAMMA

La gestione del Programma nel suo complesso prevede le seguenti attività, direttamente a carico dell’AdG:

Il coordinamento e la sorveglianza complessiva del Programma ed in particolare:

verifica della corretta applicazione, da parte di tutte le strutture preposte all’attuazione delle diverse linee di intervento delle modalità e procedure definite;

verifica delle procedure definite per l’attuazione del programma, con particolare riferimento alle attività di controllo;

verifica del corretto funzionamento del sistema informativo che costituisce il perno dell’intero programma in quanto consente il corretto e adeguato flusso di informazione;

verifica della congruità delle spese registrate dai vari UCO, per la conseguente dichiarazione di spesa.

Le attività di promozione e pubblicizzazione (inerenti tanto il Programma nel suo complesso quanto le attività puntuali relative alle singole linee di intervento, con particolare riferimento alla promozione dei bandi per una capillare diffusione delle opportunità offerte dal POR);

In relazione a tale attività, l’AdG ha redatto il documento inerente il “Piano di Comunicazione”.

Il coordinamento delle attività di valutazione, di cui all’art. 47 del Reg. (CE) 1083/2006, a partire dalla selezione dell’organismo indipendente che coprirà tale funzione (si prevede il ricorso a struttura esterna con utilizzo delle risorse di cui all’Assistenza Tecnica), con particolare riguardo a:

verifica del corretto e completo flusso di informazione, affinché l’operato del valutatore sia significativo;

individuazione (e relativa applicazione previe verifiche e/o approvazione del CdS laddove applicabile) di eventuali azioni correttive che si rendessero necessarie a seguito delle risultanze della valutazione;

informativa al CdS sulle relative risultanze, nonché proposte di azioni correttive.

Peraltro l’informativa al CdS, non si limita alle attività del valutatore ma si estende a tutte le fasi di attuazione del Programma, con l’elaborazione di specifici documenti di aggiornamento sullo

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stato di attuazione in occasione delle previste riunioni, nonché la redazione di studi tematici di approfondimenti, oltre alle già citate eventuali proposte di azioni correttive;

Sono inoltre a carico dell’AdG:

Interventi correttivi per le operazioni segnalate dal controllo (di cui al successivo paragrafo) tanto per errori di sistema quanto per situazioni puntuali;

Comunicazione all’AdC di tutte le risultanze (in particolare quelle derivanti dai controlli).

2.7 I CONTROLLI (DI PRIMO LIVELLO A CURA DELL’ADG)

2.7.1 PREMESSA

Come sottolineato dalla Commissione nel suo documento COCOF 08/0020/01, l’articolo 13(2) del Regolamento (CE) 1828/2006 richiede che le verifiche che debbono essere effettuate dall’AdG di cui all’articolo 60(b) del Regolamento (CE) 1083/2006 riguardano, a seconda dei casi, gli aspetti amministrativi, finanziari, tecnici e fisici delle operazioni. Le verifiche consentono di accertare che le spese dichiarate siano reali, che i prodotti o i servizi siano stati forniti in conformità alla decisione di approvazione, che le domande di rimborso del beneficiario siano corrette e che le operazioni e le spese siano conformi alle norme comunitarie e nazionali.5 Esse comprendono procedure intese ad evitare un doppio finanziamento delle spese attraverso altri programmi comunitari o nazionali o attraverso altri periodi di programmazione. Le operazioni includono inoltre le verifiche amministrative su ogni domanda di rimborso presentata dai beneficiari e le verifiche in loco di singole operazioni.

L’articolo 13(4) del Regolamento (CE) No 1828/2006 richiede che l’autorità di gestione stabilisca per iscritto norme e procedure sia per le verifiche amministrative che per quelle in loco e tenga una documentazione relativa a ciascuna verifica indicante il lavoro svolto, la data e i risultati della verifica e le misure prese in rapporto alle irregolarità riscontrate.6

Secondo l’articolo 13(5) del Regolamento (CE) No 1828/2006, qualora l’autorità di gestione sia anche beneficiario nel quadro del programma operativo, le disposizioni per le verifiche menzionate garantiscono un’adeguata separazione delle funzioni tra i settori responsabili dell’esecuzione del progetto ed il settore responsabile delle verifiche.

In particolare, nell’ambito di queste attività rientrano i seguenti adempimenti:7

garantire che le operazioni destinate a beneficiare di un finanziamento siano selezionate in conformità ai criteri applicabili al Programma operativo e rispettino la vigente normativa comunitaria e nazionale per l’intero periodo di attuazione;

accertarsi, se del caso, anche mediante verifiche in loco su base campionaria, dell'effettiva fornitura dei prodotti e dei servizi cofinanziati, dell'esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari de della conformità delle stesse alle norme comunitarie e nazionali;

garantire che l’Autorità di Certificazione riceva tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure e verifiche eseguite in relazione alle spese ai fini della certificazione;

garantire il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità previsti all'articolo 69 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006.

In queste sue attività, l’AdG delega all’O.I., fatte salve le proprie verifiche in relazione alla corrispondente responsabilità, le corrispondenti operazioni relative alle linee delegate a livello gestionale. In tal senso, le attività di seguito descritte sono precipue non solo dell’AdG, ma anche dell’O.I. per quanto di competenza.

5 Ivi compreso il principio della sana gestione finanziaria, come stabilito nell’Art. 27 del Regolamento del Consiglio (CE) No

1605/2002 del 25 giugno 2002 sul Regolamento finanziario applicabile al bilancio generale della Comunità europea. 6 Il termine “irregolarità” indica qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario derivante da un’azione o

un’omissione di un operatore economico che abbia o possa avere, come conseguenza un pregiudizio al bilancio generale delle Comunità europee mediante l’imputazione di spese indebite al bilancio generale (articolo 2(7) del Regolamento del Consiglio (CE) 1083/2006.

7 Contenuti nel POR e peraltro già ripresi dal § 1.3.

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2.7.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

A) Comunitaria Direttiva 18/2004 CE del Parlamento e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al

coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi

Direttiva 2004/17/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali

Comunicazione interpretativa della Commissione relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive "appalti pubblici".(2006/C 179/02)

Comunicazione della Commissione Europea sui Partenariati Pubblico-Privati Istituzionalizzati, del 5 febbraio 2008 C(2007) 6661

Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;

Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione, dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;

Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;

ed inoltre, per quanto riguarda le imprese:

vademecum sulle regole comunitarie in materia di aiuti di Stato, 15 febbraio 2007

orientamenti sugli aiuti nazionali a finalità regionale per il periodo 2007-13 (GU C 54, 4.3.2006)

B) Nazionale Linee Guida sui Sistemi di gestione e controllo per la programmazione 2007-2013 –

Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – I.G.R.U.E.;

Manuale di conformità dei sistemi di gestione e controllo – dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – I.G.R.U.E.;

Circolare n. 34 del 8 novembre 2007 del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – I.G.R.U.E.;

Lettera del 27 dicembre 2007 del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – I.G.R.U.E.;

Vademecum per la spesa del FESR - PO 2007-2013 (in fase di stesura definitiva).

Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”;

Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 123, “Disposizioni per la realizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’art. 4, comma 4, lettera c, della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

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Legge 15 maggio 1997, n. 127, “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”;

Legge 15 marzo 1997, n. 59, “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;

Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti”, successivamente modificata dalla Legge 11 febbraio 2005 n. 15;

Legge 24 novembre 1981, n. 689, "Modifiche al sistema penale".

B.1 - Lavori pubblici

Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE) e ss.mm.ii.;

Legge 11 febbraio 1994, n. 109, (Legge quadro in materia di lavori pubblici) e successive modifiche ed integrazioni;

Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, (Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni);8

Decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34 (Regolamento per l’istituzione di un sistema di qualificazione unico dei soggetti esecutori di lavori pubblici, a norma dell’articolo 8, comma 2, della L. 109/1994);9

Decreto del Ministero del lavori pubblici 19 aprile 2000, n. 145 (Regolamento recante il capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici, ai sensi dell’articolo 3, comma 5, della L. 109/1994).10

B.2 - Appalti pubblici servizi e forniture

Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE);

Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157, “Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi”, come da ultimo modificato dal D.Lgs. 65/2000;11

Decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, “Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture, in attuazione delle direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE e 88/295/CEE”, come da ultimo modificato dal D.lgs. 402/1998;

Decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 573 (Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti di aggiudicazione di pubbliche forniture di valore inferiore alla soglia di rilievo comunitario);

Regio Decreto 23 maggio 1924, n. 827 (Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e la contabilità generale dello Stato);

Regio Decreto 18 novembre 1923, n. 2440 (Nuove disposizioni sull’amministrazione del patrimonio e della contabilità dello Stato).

8 Tale normativa resta applicabile anche alle procedure iniziate dopo l’entrata in vigore del Codice Appalti nella parte non

abrogata dal Codice medesimo (art. 256) e comunque, secondo quanto stabilito dall’art. 253 del Codice, nei limiti di compatibilità con lo stesso, fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento di attuazione, previsto all’art. 5 del Codice.

9 Norma applicabile alle procedure iniziate prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento di attuazione del Codice Appalti.

10 Tale d.m. continua ad applicarsi fino all’adozione del nuovo capitolato generale per i lavori pubblici, previsto dal Codice degli Appalti (art. 253).

11 Normativa abrogata dal Codice Appalti (D.lgs. 163/2006), pertanto applicabile alle procedure i cui bandi o avvisi di gara siano stati pubblicati o i cui inviti ad offrire siano stati inviati antecedentemente al 1° luglio 2006 ed inoltre in luogo delle norme del Codice la cui applicazione è rinviata al 1° febbraio 2007 (v. d.l. 173/2006 conv. con modifiche in l.228/2006 (e eventuale normativa di modifica) fino a tale data.

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2.7.3 OPERATIVITA’

Occorre evidenziare che diversi controlli sono effettuati – in fase di selezione e di successiva gestione degli interventi – dall’UCO o dall’O.I., per le linee di competenza, sull’universo delle pratiche e che tali soggetti aggiornano in modo continuo l’AdG in merito al relative stato di avanzamento.

L’AdG, a sua volta, verifica che tutte le operazioni siano state perfezionate in modo corretto sotto i diversi profili finanziari, fisici, tecnici ed amministrativi. La corrispondente normativa di riferimento risulta rappresentata nel precedente paragrafo. In tal senso operano l’Unità di controllo o l’Ufficio di controllo dell’O.I. – indipendenti rispetto alle strutture che gestiscono le pratiche – che riferiscono all’AdG che a sua volta informa ed aggiorna – tramite il sistema di monitoraggio regionale ma anche attraverso comunicazioni specifiche nel caso di conclamate irregolarità – l’Autorità di Certificazione.

Per le operazioni nelle quali l’AdG risulti beneficiario il sistema delle verifiche e controlli di primo livello assicura un’adeguata separazioni delle funzioni in conformità dell’art. 58 lett. b) Reg.(CE) 1083/06 e art. 13 comma 5 Reg.(CE) 1828/06.

L’Unità di controllo opera all’interno dell’Autorità di gestione, con possibilità di collaborazione da parte di personale di altri settori regionali ed eventuale personale esterno.

In particolare nell’ipotesi in cui l’AdG proceda all’acquisizione di un bene o servizio, la separazione delle funzioni, ai fini del controllo di primo livello, è garantita anche in virtù della legge regionale n. 5/2008, ove si individua come responsabile della procedura di affidamento il Settore Amministrazione Generale – Sezione gare e contratti, pertanto il soggetto richiedente appartiene ad un Dipartimento regionale diverso (Direzione Centrale Risorse Finanziarie e Strumentali) rispetto all’AdG.

In tal modo è garantita la separazione delle funzioni tra l’acquirente del bene o servizio e l’esecutore del controllo di primo livello.

2.7.4 LE FASI DEL CONTROLLO

Le verifiche sono effettuate con le seguenti modalità:

verifica delle domande a livello documentale su tutte le domande di pagamento presentate dai beneficiari, indistintamente, in fase antecedente ogni domanda di rimborso (art.13, comma 2, lettera a, del Reg. CE n.1828/2006);

verifiche in loco da effettuarsi su una parte delle operazioni selezionate mediante campionamento, (art.13, comma 2, lettera b, del Reg. CE n.1828/2006).

2.7.5 VERIFICA DELLE DOMANDE A LIVELLO DOCUMENTALE

Tali verifiche, di natura amministrativa, riguardano tutte le domande di rimborso presentate dai beneficiari, relativamente a ciascuna linea di intervento.

In particolare sulla base della summenzionata tipologia di interventi (cfr. Cap. 2.1.1 Selezione degli interventi, pag.4), le modalità di verifica si articoleranno distintamente per:

- A) Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese;

- B) Opere pubbliche a bando;

- C) Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

- D) Operazioni di Ingegneria Finanziaria.

Le operazioni sopra menzionate potranno comportare una o più domande di rimborso e ciascuna sarà sottoposta a controllo amministrativo di primo livello.

L’acquisizione delle domande di rimborso avverrà attraverso dichiarazione cartacea, secondo la modulistica e i relativi allegati previsti dai corrispondenti bandi attuativi regionali.

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Una prima verifica sulla completezza della documentazione di rendicontazione, se già agli atti del Settore, sarà svolta dall’UCO, l’unità di controllo di primo livello eseguirà, quindi, le verifiche documentali secondo la seguente articolazione.

In particolare sono effettuate verifiche relative a:

Il rispetto dei criteri di selezione nella definizione degli interventi ammessi a finanziamento;

il rispetto della normativa in materia di appalti, servizi, forniture, aiuti di Stato;

la conformità e l’idoneità della spesa dichiarata rispetto al progetto d’investimento ammesso

a finanziamento;

il rispetto delle altre condizioni e obblighi prescritti dal bando.

le rendicontazioni di spesa;

l’effettività dei pagamenti eseguiti;

la completezza e correttezza formale e sostanziale della documentazione prodotta.

A) Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese.

Per quanto attiene la prima domanda di rimborso (anticipo), la domanda intermedia (acconto) e la domanda finale (rendiconto), le verifiche riguarderanno i seguenti aspetti:

1. Controllo sugli aspetti amministrativi e finanziari relativi alla totalità della documentazione di spesa;

2. Controlli sulla conformità delle spese rispetto delle norme comunitarie e nazionali;

3. Verifiche sulle variazioni intervenute e sul rispetto delle prescrizioni del bando.

Nel caso di riscontrate significative anomalie in sede di verifica amministrativa, in qualunque delle tre possibili fasi (anticipo, acconto e saldo), si procederà – su impulso dell’unità di controllo – ad apposite verifiche in loco, eventualmente – a seconda dei casi – anche senza necessità di preavviso.

Le verifiche saranno effettuate mediante l’utilizzo di apposita check-list – A1) per la tipologia di intervento in oggetto – allegata al presente manuale.

Nel caso di gestione di attività affidata ad Organismi Intermedi (es.Filse), gli stessi dovranno garantire, oltre all’attività di gestione, anche le attività di controllo di primo livello, dotandosi di un’unità di controllo indipendente rispetto agli uffici che effettuano la gestione.

L’organismo intermedio dovrà presentare all’Autorità di Gestione entro il 30 aprile di ogni anno una relazione dettagliata sui controlli effettuati e loro esiti distinta per misure di intervento.

Rientrano in tale tipologia di intervento tutte le altre erogazioni finanziarie a soggetti pubblici non rientranti nella definizione di opere pubbliche (ad es. azioni 2.1 e 2.2)

B) Opere pubbliche a bando.

Per quanto attiene le domande di rimborso presentate in relazione alla tipologia B) Opere pubbliche a bando le verifiche documentali riguarderanno i seguenti aspetti:

1. Controllo sugli aspetti amministrativi e finanziari relativi alla documentazione prodotta con riguardo ad un campione di spese;

2. Verifiche sulle variazioni intervenute, sul rispetto delle eventuali prescrizioni del bando, sull’avvenuto collaudo, se previsto e sulla regolare esecuzione dei lavori.

Nell’ambito dei controlli documentali, in relazione ai successivi avanzamenti di spesa di opere e lavori, si procederà ad acquisire , in relazione ai successivi avanzamenti di spesa, oltre a fatture e mandati quietanzati, anche i relativi SAL e certificati di pagamento. L’acquisizione di S.A.L. e certificati di pagamento è finalizzata esclusivamente all’esigenza di supportare, sotto il profilo meramente documentale, le fatture di spesa con la relativa idonea documentazione, senza un esame

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degli stessi, già insito nelle attività del Responsabile unico del Procedimento della stazione appaltante.

Con riferimento all’esame delle singole spese relative a ciascun intervento si procederà, di volta in volta, nel corso dell’esame dei rendiconti parziali, alla verifica della loro ammissibilità all’interno delle voci di spesa previste, mentre in sede di rendicontazione finale si esaminerà anche il rispetto dei massimali previsti, nell’ambito del decreto di concessione, per ciascuna voce di spesa.

Il campione di spese da verificare sarà determinato come segue. Per ogni verifica sarà esaminato il 20% delle fatture, con un minimo di 3; le prime due fatture saranno quelle di importo più elevato e dalla terza in avanti si procederà con estrazione casuale.

In caso di inammissibilità delle spese verificate, le stesse non potranno oltrepassare il “tasso di materialità” consentito, pari al 2% della spesa controllata. Oltre tale soglia l’errore non sarà ritenuto occasionale e si procederà all’estensione del campione al 40%.

Al pervenire della domanda finale di saldo si procederà all’esame della documentazione residua non ancora esaminata durante i precedenti controlli.

Sarà inoltre effettuato un controllo amministrativo sul rispetto delle procedure relative all’aggiudicazione degli appalti, di norma nella loro fase iniziale, che sarà effettuato in fase distinta e separata rispetto alle sopracitate verifiche, attraverso una apposita check-list.

Le verifiche saranno effettuate mediante l’utilizzo di apposita check-list - B1), B1.2) e B4) per la tipologia di intervento in oggetto – allegate al presente manuale.

Ad ultimazione di ogni verifica si procederà, a cura dei verificatori a:

- compilare e sottoscrivere le relative check-list;

- comunicare all’Unità di monitoraggio gli estremi del controllo per la dovuta registrazione sul sistema informatizzato SIRGIL;

- trasmettere copia delle check list all’UCO.

C) Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

Per quanto attiene le domande di rimborso presentate in relazione all’acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale, le verifiche riguarderanno i seguenti aspetti:

1. Controllo sugli aspetti amministrativi e finanziari relativi alla documentazione prodotta;

2. Verifiche sulle variazioni intervenute, sul rispetto delle eventuali prescrizioni del bando, sull’avvenuto collaudo, se previsto e sulla regolare esecuzione dei lavori (mediante esame dei S.A.L.).

Durante ciascuna verifica verranno esaminate la totalità dei documenti di spesa e le relative quietanze rendicontate fino a tale momento.

Sarà inoltre effettuato un controllo amministrativo sul rispetto delle procedure relative all’aggiudicazione degli appalti, di norma nella loro fase iniziale, che sarà effettuato in fase distinta e separata rispetto alle sopracitate verifiche, attraverso una apposita check-list .

Le verifiche saranno effettuate mediante l’utilizzo di apposite check-list – C1) e C3) per la tipologia di intervento in oggetto – allegate al presente manuale.

Ad ultimazione di ogni verifica si procederà, a cura dei verificatori a:

- compilare e sottoscrivere le relative check-list;

- comunicare all’Unità di monitoraggio gli estremi del controllo per la dovuta registrazione sul sistema informatizzato SIRGIL;

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- trasmettere copia delle check list all’UCO.

D) Operazioni di Ingegneria Finanziaria.

Gli strumenti di Ingegneria finanziaria si caratterizzano per alcuni elementi di innovazione e di stimolo del mercato finanziario privato verso forme tecniche di finanziamento scarsamente praticate, in particolare per le PMI, che possono essere sintetizzate nel coinvolgimento finanziario del sistema privato, nell’utilizzo di modalità di agevolazione di tipo rotativo, nella attivazione di tecniche di finanziamento non tipiche per le PMI, nell’utilizzo di nuove modalità di garanzia pubblica su portafogli di crediti. Le verifiche sono effettuate direttamente presso i soggetti realizzatori, piuttosto che nei confronti degli utilizzatori finali, già assoggettati ai controlli proprio da parte dei gestori medesimi. Le verifiche vengono effettuate attraverso la compilazione delle check-list

2.7.6 VERIFICHE IN LOCO

Sulla base di quanto previsto dall’art.13, comma 2, lettera b, del Reg. CE n.1828/2006 sono previste, oltre alla verifica su tutte le domande di pagamento, verifiche in loco di singole operazioni finanziate.

Le fasi del controllo possono essere schematizzate come segue:

il campionamento;

la fase documentale (con raccolta documenti, dati e informazioni direttamente dall’UCO

ovvero dall’Ufficio di gestione dell’O.I.);

la fase di verifica in loco;

la redazione di apposite check list e di scheda di sopralluogo;

la comunicazione di eventuale irregolarità all’AdG;

l’archiviazione delle posizioni (diretta - in relazione a quelle per le quali non vi sono

segnalazioni - e a seguito degli adempimenti da parte dell’AdG per quanto riguarda i casi

con rilevazione di irregolarità).

2.7.7 CAMPIONAMENTO

Le operazioni fanno riferimento alle singole linee di intervento e le modalità di campionamento sono personalizzate a seconda della tipologia delle stesse ed in particolare in funzione della natura dei beneficiari e, di conseguenza, del livello di rischio correlato.

In fase di prima attuazione si ritiene di dover correlare – limitatamente alla sola tipologia A) Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese - il valore percentuale del campionamento alla dimensione finanziaria di ciascuna attività.

Sulla base delle risultanze dei primi cicli di controlli si provvederà ad una analisi del rischio mirata al fine di diversificare l’incidenza percentuale dei controlli sulla base dei diversi tassi di rischiosità emersi da tali verifiche.

Le verifiche saranno articolate come segue.

A) Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese.

1) In caso di aziende beneficiarie di contributo in regime “de minimis”, i controlli saranno effettuati, attraverso la compilazione dell’apposita check-list A2), secondo i seguenti criteri:

- tutti gli interventi che presentino rilevanti problematiche di natura ambientale, in tale ambito verrà appositamente redatta un’ulteriore check-list per i controlli in loco – A3) a cura dell’Autorità Ambientale;

- verifica su n campione selezionato con criteri di casualità pari al 30% delle imprese alle quali è stato concesso un contributo pari a 200.000,00 euro;

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- verifica su un campione selezionato con criteri di casualità pari al 20% delle imprese alle quali è stato concesso un contributo di importo superiore a 75.000,00 euro e inferiore a 200.000,00 euro;

- verifica su un campione selezionato con criteri di casualità pari al 5% delle imprese alle quali è stato concesso un contributo fino a 75.000,00 euro;

2) In caso di aziende beneficiarie di aiuti in esenzione o regime notificati, i controlli saranno effettuati,

sempre attraverso la compilazione dell’apposita check-list A2), secondo i seguenti criteri:

- tutte le imprese i cui programmi di intervento presentino rilevanti problematiche di natura ambientale, in tale ambito verrà appositamente redatta un’ulteriore check-list per i controlli in loco – A3) a cura dell’Autorità Ambientale;

- tutte le imprese alle quali è stato concesso un finanziamento superiore a 500.000,00 euro;

- verifica su un campione selezionato con criteri di casualità pari al 30% delle imprese alle quali è stato concesso un finanziamento tra 250.000,00 euro e fino 500.000,00 euro;

- verifica su un campione selezionato con criteri di casualità pari al 20% delle imprese alle quali è stato concesso un contributo superiore a 75.000,00 euro e inferiore a 250.000,00 euro;

- verifica su un campione selezionato con criteri di casualità pari al 5% delle imprese alle quali è stato concesso un contributo fino a 75.000,00 euro;

In aggiunta alle verifiche sopra indicate, sulla base degli esiti dei primi cicli di controlli effettuati, si procede ad un’analisi del rischio finalizzata ad allineare le percentuali di verifica e controllo a livelli di controllo costantemente aderenti al profilo di rischiosità delle operazioni effettuate, al fine di rendere omogenee le analisi sui vari Bandi e creare serie storiche paragonabili tra loro. Ciò attraverso i seguenti parametri semplici, oggettivi e applicabili ai diversi bandi: 1. percentuale di controlli in loco non positivi 2. percentuale di disimpegno rilevata A) 1. Parametro 1 - Percentuale di controlli in loco non positivi Sulla base dell’incidenza percentuale dei controlli in loco non positivi rilevati per ciascun Bando dall’apertura dello stesso sino al periodo oggetto di campionamento ai fini dei controlli in loco precedente a quello oggetto di estrazione viene applicato un parametro di incremento della percentuale di estrazione del campione. Calcolo della percentuale di controlli in loco non positivi dall’apertura del Bando sino al periodo oggetto di campionamento ai fini dei controlli in loco precedente a quello oggetto di estrazione:

Numero di controlli in loco non positivi dall’apertura del Bando sino al periodo oggetto di campionamento ai fini dei controlli in loco precedente a quello oggetto di estrazione

Numero di controlli in loco complessivi dall’apertura del Bando sino al periodo oggetto di campionamento ai fini dei controlli in loco precedente a quello oggetto di estrazione

Percentuale di controlli in loco non positivi dall’apertura del Bando sino al periodo oggetto di campionamento ai fini del controllo in loco precedente a quello oggetto di estrazione

Tale percentuale di controlli in loco non positivi relativi al periodo precedente a quello oggetto di estrazione si traduce in un incremento della percentuale di campionamento nel periodo oggetto di estrazione sulla base della seguente tabella: Percentuale di controlli non positivi tra o e 5% Nessun incremento della percentuale di controllo Percentuale di controlli non positivi tra 5 e il 25% Incremento della percentuale di controllo pari al 1% Percentuale di controlli non positivi tra 25 e 50% Incremento della percentuale di controllo pari al 2%

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Percentuale di controlli non positivi oltre 50% Incremento della percentuale di controllo pari al 4% A) 2 Parametro 2 - Percentuale di disimpegno rilevata Sulla base della percentuale di disimpegno rilevata sull’universalità delle pratiche erogate a saldo oggetto di campionamento ai fini dei controlli in loco dalla data di apertura del Bando sino al periodo oggetto di campionamento precedente a quello oggetto di estrazione viene applicato un parametro di incremento della percentuale di estrazione del campione. Calcolo della percentuale di disimpegno relativa all’universalità delle pratiche erogate a saldo oggetto di campionamento ai fini dei controlli in loco dall’apertura del Bando sino al periodo oggetto di campionamento precedente a quello oggetto di estrazione:

Importo “concesso”, relativo all’universalità delle pratiche erogate a saldo oggetto di campionamento ai fini dei controlli in loco, dalla data di apertura del Bando sino al periodo oggetto di campionamento precedente a quello oggetto di estrazione

Importo disimpegnato relativo alle operazioni di cui sopra Percentuale di disimpegno dalla data di apertura del Bando sino al periodo oggetto di

campionamento precedente a quello oggetto di estrazione Tale percentuale di disimpegno relativa al periodo precedente a quello oggetto di estrazione si traduce in un incremento della percentuale di campionamento nel periodo oggetto di estrazione sulla base della seguente tabella: Percentuale di disimpegno tra 0 e 3% Nessun incremento della percentuale di controllo Percentuale di disimpegno tra 3 e 10% Incremento della percentuale di controllo pari al 2% Percentuale di disimpegno tra 10% e 20% Incremento della percentuale di controllo pari al 4% Percentuale di disimpegno oltre 20% Incremento della percentuale di controllo pari al 8% L’incremento percentuale ottenuto applicando il parametro 1 viene sommato all’incremento percentuale ottenuto applicando il parametro 2 dando luogo alla percentuale aggiuntiva da applicare al Bando analizzato per tutte le fasce di dimensione finanziaria.

B) Opere pubbliche a bando

In caso di interventi riguardanti opere pubbliche a bando, inoltre, i controlli riguarderanno la totalità dei progetti previsti dal programma. Per gli interventi di importo superiore a un milione di euro, in via generale, si procederà, a rotazione, ad almeno due controlli in loco nell’arco della vita di realizzazione di ciascun progetto, al fine di poter verificare l’intervento sia in itinere che in fase conclusiva.

Per i programmi di intervento che presentino rilevanti problematiche di natura ambientale, in tale ambito verrà appositamente redatta un’ulteriore check-list per i controlli in loco – B3) a cura dell’Autorità Ambientale.

Tuttavia, con riguardo a interventi più contenuti in termini di risorse finanziarie e con un’ampia platea di beneficiari, quali le seguenti sottomisure: 2.1.a/2.1.b/2.1.2.a (Produzione energia rinnovabile/Parchi/Efficienza energetica (13,7 M€); 4.2 Valorizzazione e fruizione della Rete Natura 2000 (3 M€) si applicano procedure basate sui seguenti elementi di analisi del rischio. Verifica di tutti i progetti rientranti nelle seguenti condizioni: Particolari situazioni di delicatezza sotto il profilo d’impatto ambientale; Finanziamento pari o superiore alla soglia per appalti pubblici di forniture e servizi (€ 200.000,00);

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Analisi del livello di rischiosità associato alla tipologia del beneficiario, come segue: - Rischiosità media: Ente pubblico beneficiario, definibile A1, con attribuzione di un valore pari a 0,6 ( a titolo esemplificativo: organismo di diritto pubblico così come definito dall’art.3, c.26 del D.Lgs. 163/2007, soggetto a prevalente capitale pubblico); - Rischiosità bassa: Amministrazione pubblica beneficiario, definibile A2, con attribuzione di un valore pari a 0,5 (Regione, compreso il settore regionale allargato, ed Enti locali anche nelle forme previste dal D.Lgs.267/2000 e successive modificazioni). Analisi del livello di rischiosità in funzione dell’ammontare del finanziamento concesso, come segue: - Classe d’interventi per entità finanziaria, che abbiano ottenuto un finanziamento d’importo inferiore a € 200.000,00 e pari o superiore a € 100.000,00, definibile come F1, con attribuzione di valore 0,8 - Classe di interventi per entità finanziaria, che abbiano ottenuto un finanziamento di importo inferiore a € 100.000,00 e pari o superiore a € 20.000,00, definibile come F2, con attribuzione di valore 0,5; - Classe di interventi per entità finanziaria, che abbiano ottenuto un finanziamento di importo inferiore a € 20.000,00, definibile come F3, con attribuzione di valore 0,1. Sulla base di quanto enunciato l’analisi dei rischi consente di determinare il campione delle operazioni concluse da sorteggiare nell’ambito di ciascun blocco di interventi, ricompreso tra due certificazioni consecutive, quale diretta conseguenza del prodotto tra la rischiosità dei beneficiari e quella delle classi di intervento. Ad esempio nel caso di un operazioni di enti locali, A2, relativi alla classe di interventi tra 100.000,00 e 20.000,00, F2, la percentuale delle operazioni da sorteggiare sarà pari al 25% (0,5x0,5). Nell’ambito di tale metodologia si procede a richiedere – qualora non già prevista – idonea documentazione finale fotografica, per gli interventi eventualmente non oggetto di verifica in loco. Le percentuali sopra indicate devono essere applicate in sede preventiva sugli interventi ultimati in fase, di volta in volta, preventiva alle varie certificazioni di spesa effettuate durante il corso dell’anno.

Nell’ambito della verifica in loco vengono esaminati gli originali delle fatture e dei mandati di pagamento quietanzati con le copie acquisite agli atti, nel solo caso in cui le stesse non siano già conformi agli originali.

C) Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

In caso di acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale, i controlli riguarderanno la totalità dei progetti previsti dal programma.

D) Operazioni di Ingegneria finanziaria.

In caso di presentazione di domande sugli strumenti di Ingegneria i controlli avverranno attraverso un campionamento effettuato con cadenza predeterminata a livello annuale.

2.7.8 VERIFICHE SUL CAMPIONE ESTRATTO

Le attività possono essere effettuate tanto in itinere (per interventi non ancora ultimati) quanto ex-post (per gli interventi conclusi).

I sopralluoghi sono pianificati in anticipo, con segnalazioni al beneficiario del progetto. Inoltre, nel caso che la documentazione in proprio possesso sia ritenuta insufficiente, l’Unità di controllo avanza formale richiesta di integrazione della medesima, in modo che all’atto del sopralluogo sia chiaro il quadro di insieme e che l’operazione di verifica possa essere efficace.

Nel corso del sopralluogo, vengono in particolare verificate:

la conformità della documentazione esibita rispetto agli originali dei titoli di spesa e della

documentazione tecnica;

la corrispondenza del bene o servizio rispetto a quello ammesso a finanziamento ed alla

documentazione contabile prodotta.

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 20

Viene inoltre garantita, per ogni sopralluogo:

(prevalentemente per le opere pubbliche) raccolta di documentazione fotografica ed in

particolare della presenza dei cartelloni di cantiere e/o delle targhe finali per gli interventi

di natura e dimensione finanziaria per i quali scatta l’obbligo;

la redazione di scheda di sopralluogo controfirmato dal legale rappresentante del

beneficiario.

la redazione della check list relativa al controllo in loco

Qualora, nel corso delle verifiche, emergessero irregolarità di qualsiasi natura, l’Unità di controllo (Ufficio nel caso dell’O.I.) informa debitamente l’AdG che provvede agli adempimenti del caso.

2.7.9 LE MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI CONTROLLI IN LOCO

L’esecuzione dei controlli in loco avviene previa comunicazione ai diretti interessati con indicazione

delle relative modalità e tempistica (la modalità prevede contatto verbale con il diretto referente del

soggetto beneficiario, unitamente – se possibile - a comunicazione di conferma e-mail).

All’uopo sono approntate (cfr. schede allegate):

apposite Check-list delle attività/voci di controllo A2), A3), B2), B3) C2);

scheda di sopralluogo.

Anche ad ultimazione di ogni verifica a campione si procederà, a cura dei verificatori, a:

- compilare e sottoscrivere le check-list;

- comunicare all’Unità di monitoraggio gli estremi del controllo per la dovuta registrazione sul sistema informatizzato SIRGIL;

- trasmettere copia della check list all’UCO.

2.7.10 CHECK LIST PER I CONTROLLI DI PRIMO LIVELLO

L’attività di verifica e controllo ora descritta verrà condotta utilizzando le seguenti checklist riportate in appendice al presente manuale:

- Allegato 1 - A1) Check list per verifica in ufficio delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera a Reg. CE 1828/2006) per Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese;

- Allegato 2 - A2) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese;

- Allegato 3 – A3) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Erogazioni finanziarie e servizi alle imprese relativamente agli aspetti ambientali;

- Allegato 4 - B1) Check list per verifica in ufficio delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera a Reg. CE 1828/2006) per Opere pubbliche a Bando;

- Allegato 5 - B2) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Opere pubbliche a Bando;

- Allegato 6 – B3) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Opere pubbliche a Bando relativamente agli aspetti ambientali;

- Allegato 7 – B4) Check list per verifica procedura appalti per opere pubbliche a bando.

- Allegato 8 - C1) Check list per verifica in ufficio delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera a Reg. CE 1828/2006) per Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

- Allegato 9 - C2) Check list per verifica in loco delle operazioni (ex art.13 – comma 2 lettera b Reg. CE 1828/2006) per Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 21

- Allegato 10 – C3) Check list per verifica procedura appalti per Acquisizione di beni e servizi a titolarità regionale.

- Allegato 11 - Scheda sopralluogo

Le checklist in questione sono state redatte ispirandosi, tra l’altro, anche al documento sviluppato

dall’IGRUE e condiviso con i Servizi comunitari della DG Regio, inviato alle AdG con la nota del

Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 139158 del 27.11.2008.

Le check list sono articolate attraverso:

- una sezione iniziale di inquadramento del progetto e del soggetto attuatore;

- una sezione relativa ai controlli, distinti tra amministrativi, finanziari e fisici;

- una sezione conclusiva sugli esiti dei controlli.

Tale sezione conclusiva conterrà tutti gli idonei elementi valutativi atti a racchiudere all’interno

della check list i contenuti tipici dei verbali, pertanto non previsti nel caso in questione.

2.7.11 ESITO DELLE VERIFICHE

Le procedure di verifica previste dalle diverse check list contemplano un esito di conformità o non

conformità, che deve necessariamente tradursi in una valutazione di natura numerica, in grado

così di definire in maniera semplice e chiara l’esito della verifica.

La graduazione degli esiti di conformità e non conformità consente di collegare a ciascuna soglia

le necessarie azioni di rettifica, definendo così un preciso iter per le eventuali azioni correttive.

In caso di non conformità lievi si procederà a comunicazioni formali, con l’indicazione delle

necessarie prescrizioni. Si procederà, invece, alla revoca del finanziamento nei casi più gravi, ai

quali corrisponde il livello due.

Esito Livello Effetto

Conforme 0 Nullo

Non conformità lieve 1 Prescrizione

Non conformità grave 2 Revoca

In caso di anomalie significative, in attesa della loro risoluzione, saranno immediatamente

sospese le imputazione delle domande di rimborso in atto e i relativi procedimenti di liquidazione

ai soggetti beneficiari, che verranno riattivate una volta definite positivamente le cause di non

conformità.

Le non conformità saranno indicate all’interno delle check list, consegnate in copia all’UCO e al

responsabile del monitoraggio (cfr. par. 2.4.5 e 2.4.9). Le rettifiche finanziarie discendenti dalle

verifiche saranno indicate nella scheda dei controlli di primo livello prevista nel sistema Sirgil.

2.7.12 PROCEDURA DI CODIFICA DELLE IRREGOLARITÀ RILEVATE NEI PROGETTI POR FESR

2007/2013 Qualora nel corso delle attività di controllo di primo livello dovessero emergere irregolarità connesse alla domanda oggetto di verifica, si procederà alla valutazione degli eventuali elementi di non conformità secondo il percorso operativo codificato nel Manuale delle procedure di Gestione e Controllo di primo livello e definito al paragrafo 2.4.11.

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 22

Nel caso in cui a seguito di rilevate non conformità emergano situazioni di irregolarità, comportanti conseguenti rettifiche finanziarie, le stesse dovranno essere codificate secondo i codici e le descrizioni indicate nella casella sotto riportata, anche al fine di poter consentire, nel tempo, un’aggregazione delle casistiche per tipo e macoaree di infrazione. Tali codifiche dovranno essere opportunamente registrate sia nella scheda di controlli di primo livello prevista nel sistema Sirgil, sia in tutte le eventuali conseguenti comunicazioni/registrazioni anche a cura dell’Autorità di Certificazione.

Codice Macroarea

Descrizione Macroarea Codice

Tipo Irregolarità

Descrizione Tipo Irregolarità

1 Irregolarità concernenti la contabilità dell'operazione finanziata

101 Assenza di rendiconto

1 Irregolarità concernenti la contabilità dell'operazione finanziata

102 Contabilità non corretta

1 Irregolarità concernenti la contabilità dell'operazione finanziata

104 Contabilità non presentata

1 Irregolarità concernenti la contabilità dell'operazione finanziata

199 Altri casi di contabilità irregolare

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

204 Documenti commerciali non corretti

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

205 Documenti commerciali falsificati

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

206 Certificati insufficienti, falsificati

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

207 Richiesta di aiuto incorretta o incompleta

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

208 Domanda di aiuto falsificata

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

210 Documenti di supporto mancanti o incompleti

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

211 Documenti di supporto non corretti

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

213 Documenti di supporto falsificati

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

214 Certificati falsi o falsificati

2 Irregolarità concernenti la documentazione relativa all'operazione finanziata

299 Altri casi di documenti irregolari

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 401 Identità irregolare

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 402 Impresa inesistente

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 403 Descrizione inesatta dell’impresa

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 405 Cessazione, vendita o riduzione irregolari

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 407 Non rispetto delle quote, delle soglie

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 23

Codice Macroarea

Descrizione Macroarea Codice

Tipo Irregolarità

Descrizione Tipo Irregolarità

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 408 Impresa non avente le qualità richieste

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 411 Dichiarazione di perdite o danni fittizi

4 Irregolarità concernenti i soggetti beneficiari 499 Altre irregolarità da parte dell’impresa

5 irregolarità concernenti movimentazioni non conformi

503 Sviamento di destinazione

5 irregolarità concernenti movimentazioni non conformi

599 Altri movimenti non conformi

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 601 Mancato rispetto dei termini

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 605 Dichiarazione assente o tardiva

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 606 Cumulo d’aiuti incompatibili

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 608 Rifiuto del controllo

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 609- Rifiuto del pagamento

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 610 Contratto assente o non conforme

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 611 Diverse richieste per lo stesso obiettivo

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 614 Violazione delle norme concernenti i pubblici appalti

6 Irregolarità concernenti il diritto all'aiuto 699 Altre irregolarità concernenti il diritto all’aiuto

La presente codifica sarà soggetta ad eventuali integrazioni, dopo una fase di prima attuazione, qualora dovessero emergere in corso d’opera casistiche non già preventivate e censite.

Si presente che la codifica risulta discontinua nella numerazione in quanto la stessa fa riferimento, in relazione ai soli casi ritenuti coerenti con il Programma, al codifica del documento “Descrizione dei dati dei controlli da trasmettere al sistema IGRUE” versione 1 – 4 ottobre 2011

2.7.13 FOLLOW UP

Nell’ambito del sopra citato sistema Sirgil, pertanto, verranno annotati gli estremi di ciascun

controllo, sia documentale, che in loco, relativo a ciascun progetto esaminato. Contestualmente

verranno indicati anche gli esiti dei controlli; ogni controllo consentirà di gestire la definizione delle

problematiche emerse nei controlli precedenti.

A seguito del caricamento dei controlli sul sistema informatico, sarà possibile:

- definire per tipologia soggetti attuatori “a rischio”;

- classificare per livello di esito gli interventi;

- valutare, conseguentemente, possibili modifiche alle metodologie di campionamento, in

relazione alle annualità successive.

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 24

Sarà, altresì, valutata l’opportunità di adottare, sulla scorta delle eventuali irregolarità riscontrate,

opportune azioni di comunicazione preventiva per evidenziare ai beneficiari elementi di

delicatezza cui prestare particolare attenzione, con riguardo agli aspetti amministrativi, finanziari e

fisici degli interventi.

2.7.14 PROGRAMMA TEMPORALE

Le attività di controllo sono eseguite in modalità continua tanto per le operazioni gestite dall’O.I.

quanto per quelle coordinate dall’Unità di controllo dell’AdG.

In particolare sono effettuate in relazione alle operazioni registrate sul sistema di monitoraggio e

quindi:

con aggiornamento continuo per quanto riguarda l’O.I.

con aggiornamento bimestrale del campione (in linea quindi con la cadenza di registrazione sul

sistema di monitoraggio) per gli interventi seguiti dagli UCO (in prevalenza interventi

infrastrutturali).

2.7.15 CONTROLLO SULLA STABILITA’ DELLE OPERAZIONI

Le attività di controllo si estenderanno, a campione, tramite eventuale questionario, alla verifica di

stabilità delle operazioni, con la verifica che non abbiano subito modifiche sostanziali tali da alterare

la natura o le modalità di esecuzione, procurare indebito vantaggio a impresa o ente pubblico o che

risulti un cambiamento della natura della proprietà di infrastruttura o dalla cessazione di un’attività

produttiva.

In tal senso, tra gli obblighi da sottoscrivere in fase di presentazione della domanda, sarà incluso –

per il legale rappresentante del beneficiario – quello di rendersi disponibile per qualsiasi controllo,

sopralluogo o compilazione di questionario, nei 5 anni successivi al completamento dell’intervento.

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 25

Allegato 1 - A1) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST A1) VERIFICA IN UFFICIO DELLE OPERAZIONI (EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA A REG. CE

1828/2006). EROGAZIONI F INANZIARIE E SERVIZ I ALLE IMPRESE .

A DATI DOMANDA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO/FINANZIAMENTO

AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

REFERENTE IMPRESA

B DATI RELATIVI ALLA DOMANDA DI RIMBORSO

Investimenti precedentemente rendicontati

Investimenti precedentemente ammessi ________ Contributo/finanziamento precedentemente erogato ____________

AN T I C I P O AC C O N T O SAL D O Verifica conformità e completezza

dichiarazione sostitutiva di richiesta erogazione

Verifica relazione illustrativa sulla realizzazione del programma di investimento

Verifica della completezza dell’elenco riepilogativo delle fatture

Totale rendicontato al _____________

Conformità delle spese alle norme comunitarie e nazionali

Conformità alla modulistica della domanda di rimborso del contributo

Verifiche sulle variazioni intervenute e sulla sussistenza degli adempimenti derivanti dalle prescrizioni del bando

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 26

C CONTROLLI

C1 SI NO ESITO

VERIFICHE IMPRESA DA VISURA CAMERALE

C2 VERIFICHE IN UFFICIO - SEZ.1 Aspetti finanziari ed amministrativi

SI NO ESITO

C.2.1 Verifica invio di tutte le fatture indicate nell’elenco

C.2.2 Verifica cumulo con eventuali altri contributi ottenuti antecedentemente la decisione di concessione (da dichiarazione sostitutiva della richiesta di erogazione)

C.2.3 Verifica che per le stesse non abbiano ottenuto altre agevolazioni (da dichiarazione sostitutiva della richiesta di erogazione)

C.2.4 Verifica avvio investimento entro 45 gg dal ricevimento della decisione di concessione

C.2.5 Verifica del rispetto dei 18 mesi (prima fattura ed ultima fattura ammissibile ad agevolazione)

C.2.6 Verifica che non vi siano spese connesse all’acquisto di mezzi targati per trasporto merci e persone

C.2.7 Verifica che l’importo della consulenza per innovazione di prodotto/processo/servizio non siano superiori al 20% della somma delle voci precedenti

C.2.8 Verifica che l’importo ammissibile delle fatture relative a impianti, macchinari, beni immateriali sia almeno pari ad Euro 516,46

C.2.9 Verifica della data e modalità di pagamento delle singole fatture dall’elenco allegato alla dichiarazione. Se la data pagamento fosse posteriore alla data dichiarazione richiedere la relativa contabile

C.2.11 Verifica della documentazione relativa all'eventuale assunzione dei lavoratori previsti (qualora già effettuata)

C.2.12 Verifica documentazione di spesa prevista per le prestazioni consulenziali

C.2.13 Verifica che siano soddisfatte le condizioni di subordine alla liquidazione dell’agevolazione

C.2.14 Verifiche sulle variazioni intervenute e sulla sussistenza degli adempimenti derivanti dalle prescrizioni del bando

C.2.15 Verifica che l'importo dell'investimento ammissibile a rendicontazione non sia inferiore ad € 30.000,00

C.2.16 Verifica l’autorizzazione alla richiesta del DURC e/o DURC con emissione da non più di 30 giorni regolare

Verifiche da effettuare in caso di leasing

C.2.17 Verifica dichiarazione sostitutiva di richiesta del leasing

C.2.18 Verifica contratto di leasing

C.2.19 Verifica fattura emessa dal fornitore intestata a soc di leasing + relativa quietanza

Verifiche da effettuare in caso di aiuto in de minimis

C.2.20 Verifica retroattività massima fatture al 01/01/2008

Verifiche da effettuare in caso di finanziamento/contributo a fondo perduto

C.2.21 Verifica retroattività massima fatture alla data di presentazione della domanda di contributo ___________

C.2.22 Verifica che non vi siano spese relative ad innovazione organizzativa e commerciale

C.2.23 Verifica dichiarazione relativa all’effetto Deggendorf

C.2.24 Compilazione modulo antiriciclaggio (solo per finanziamento)

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 27

Esito controlli relativi agli aspetti finanziari/amministrativi ________________________________

______________________________________________________________________________

Esito finale dei controlli:

Investimento complessivo rendicontato:________________ Investimento ammissibile: __________________________ come meglio specificato nella scheda SAL allegata Investimento non ammissibile: ______________________ come meglio specificato (incluse le relative motivazioni di non ammissibilità) nella scheda SAL allegata

Agevolazione erogabile ____________________________________________________ Agevolazione disimpegnata ____________________________________________________

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 28

Allegato 2 – A2)

POR Competitività Liguria 2007-2013 Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST A2) VERIFICA IN LOCO DELLE OPERAZIONI (EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA B REG. CE

1828/2006). EROGAZIONI F INANZIARIE E SERVIZ I ALLE IMPRESE.

A DATI PRATICA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

B VISITA DI SOPRALLUOGO

RAPPRESENTANTI REGIONE 1

2

RAPPRESENTANTI IMPRESA 1

2

3

CONSULENTE

SEDE VERIFICA

LUOGHI VISITATI 1

2

DATA DI VISITA

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 29

C DOCUMENTAZIONE RICHIESTA PREVENTIVAMENTE ED ACQUISITA IN FASE DI SOPRALLUOGO

D VERIFICHE EFFETTUATE IN FASE DI SOPRALLUOGO (solo per il controllo in loco ad intervento ultimato)

D1 Aspetti amministrativi/contabili ES I T O

Si No Note

D.1.1 Sono state rispettate le prescrizioni del bando sui requisiti soggettivi e oggettivi di ammissibilità?

D.1.2 Il finanziamento è stato erogato al beneficiario? Senza ritardi inaccettabili?

D.1.3 Il progetto è stato completato?

D.1.4 La documentazione relativa all’intervento viene custodita presso il soggetto beneficiario?

D.1.5 La spesa dichiarata si riferisce a pagamenti effettivamente eseguiti ed è supportata da ricevute o documenti contabili di natura probatoria equivalente?

D.1.6 Le spese rendicontate sono state tutte effettivamente sostenute durante il periodo di ammissibilità?

D.1.7 Tali spese sono tutte direttamente riferite al progetto?

D.1.8 Le spese dichiarate comprendono unicamente l’IVA che non è recuperabile e che, quindi, grava effettivamente e definitivamente sul beneficiario?

D.1.9 Verifiche in loco della conformità delle copie delle fatture trasmesse ai relativi originali nonché degli originali dei relativi documenti di avvenuto pagamento

D1 ESITO CONTROLLI RELATIVI AGLI ASPETTI AMMINISTRATIVI /CONTABILI

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 30

D VERIFICHE EFFETTUATE IN FASE DI SOPRALLUOGO

D2 Aspetti fisico/tecnici ES I T O

P N N.P. Note

D.2.1 Verifica dell’esistenza dei beni/erogazione dei servizi, della loro corrispondenza con quanto previsto in domanda, nel contratto d’appalto, nei relativi documenti di spesa.

D.2.2 Verifica della corretta ubicazione dei beni e dei servizi, nonché, ove pertinente, del loro concreto funzionamento (dopo il termine di consegna e l’eventuale collaudo) in conformità con quanto stabilito in domanda, nel contratto di appalto

D3 NOTE RELATIVE AGLI ASPETTI F ISICO/TECNICI

D4 ESITO FINALE DEI CONTROLLI

D5 ELENCO ALLEGATI

1. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA SULL’INTERVENTO;

2. DELEGA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE IN CASO DI MANCATA PARTECIPAZIONE DELLO STESSO AL

CONTROLLO;

3.

4.

5.

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 31

Allegato 3 – A3)

POR Competitività Liguria 2007-2013 Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST A3) VERIFICA IN LOCO DELLE OPERAZIONI

(EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA B REG. CE 1828/2006) PER EROGAZIONI F INANZIARIE E SERVIZ I ALLE IMPRESE RELATIVAMENTE AGLI ASPETTI AMBIENTALI.

A DATI PRATICA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

B VISITA DI SOPRALLUOGO

RAPPRESENTANTI REGIONE 1

2

RAPPRESENTANTI IMPRESA 1

2

3

CONSULENTE

SEDE VERIFICA

LUOGHI VISITATI 1

2

DATA DI VISITA

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 32

C VERIFICHE EFFETTUATE DALL’AUTORITA’ AMBIENTALE (nei soli casi di interventi con rilevanti problematiche di natura ambientale)

Si No Note

C.1 Specifiche generali

1 Per i progetti passibili di avere effetti significativi sull'ambiente per via della loro natura, dimensione o localizzazione è stato effettuato uno studio di impatto ambientale? Se la domanda non è applicabile al progetto in esame, si passi direttamente alla domanda (4).

2 C'è stata una decisione da parte delle autorità competenti in relazione allo studio di impatto ambientale? Nota: questa domanda tende alla conferma che tale passo procedurale dell'analisi di impatto ambientale è stato seguito, mentre non mira a stabilire se la decisione presa è stata adeguata o meno, né a valutare la qualità delle informazioni convenute nello studio di impatto ambientale.

3 Tale decisione è stata resa pubblica?

4 Per i progetti di altro tipo, che in linea di principio non hanno effetti significativi sull'ambiente, ma che ciononostante necessitano di autorizzazioni di tipo ambientale, queste autorizzazioni sono state richieste e ottenute?

C2 NOTE RELATIVE AGLI ASPETTI AMBIENTALI

C3 ESITO FINALE DEI CONTROLLI

Data_____________ Gli incaricati del controllo

Il Responsabile dell’Autorità Ambientale

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 33

Allegato 4 - B1) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST B1 VERIFICA IN UFFICIO DELLE OPERAZIONI (EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA A REG. CE

1828/2006). OPERE PUBBLICHE A BANDO .

A DATI DOMANDA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

RAPPRESENTANTE ENTE

B DATI RELATIVI ALLA DOMANDA DI RIMBORSO

Importi precedentemente rendicontati

Importi precedentemente controllati

Importo della rendicontazione (vd.listato allegato alla certificazione)

Totale rendicontato al _____________

C CONTROLLI

C1 VERIFICHE IN UFFICIO - SEZ.1 Aspetti finanziari ES I T O

SI NO Note

C.1.1 Date fatture coerenti con le previsioni del bando (retroattività dal __________)

C.1.2 Coerenza del totale del listato rispetto a quanto dichiarato nella domanda di rimborso

C.1.3 Le spese dichiarate comprendono unicamente l’IVA che non è recuperabile e che, quindi, grava effettivamente e definitivamente sul beneficiario?

C.1.4 Luogo di conservazione dei documenti

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 34

C CONTROLLI

C1 VERIFICHE IN UFFICIO - SEZ.1 Aspetti finanziari ESITO

SI NO Note

C.1.5 Verifica dell’ammissibilità della spesa sui giustificativi di spesa campionati*

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€………….. - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€………….. - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€………….. - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€………….. - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

*(20% totale, con minimo di 3 fatture, le due di più elevato importo e dalla terza in avanti con campionamento casuale). Al pervenire della domanda finale di saldo da finale di saldo si procederà all’esame della documentazione residua non ancora esaminata (1) veridicità: corrispondenza tra importo dichiarato e riscontro con documenti giustificativi/contabilità; (2) inerenza: collegamento funzionale e temporale tra le spese imputate e l’azione realizzata; (3) effettività: effettivo esborso finanziario

C CONTROLLI

C2 VERIFICHE IN UFFICIO - SEZ.2 Aspetti amministrativi ESITO

SI NO Note

C.2.1 Verifica delle procedure di selezione del progetto in conformità al Por e alle modalità attuative (solo per la prima domanda di rimborso)

C.2.2 Conformità delle spese alle norme comunitarie e nazionali

C.2.3 Conformità alla modulistica della domanda di rimborso del contributo

C.2.4 Verifiche sulle variazioni intervenute e sulla sussistenza degli adempimenti derivanti dalle prescrizioni del bando

C.2.5 Verifica, solo in caso di domanda finale, complessiva del rendiconto finale e analisi della restante documentazione di spesa non esaminata nei precedenti controlli

Importo totale controllato______________________________________________________________________

Esito controlli relativi agli aspetti finanziari________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

Esito controlli relativi agli aspetti amministrativi____________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

Esito finale dei controlli_______________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

Importo ammissibile__________________________________________________________________________

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

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Allegato 4 BIS - B1.2)

POR Competitività Liguria 2007-2013 Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST B1.2 VERIFICHE DOCUMENTALI PER CHIUSURA INTERVENTO (ASSE 3 – ASSE 4, MISURA 4.1)

ASSE / PROGETTO PORFESR-

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA €

CONTRIBUTO AMMESSO €

SPESA RENDICONTATA €

TIPOLOGIA INTERVENTO

1) Documentazione presentata all’Unità di gestione ai sensi del bando art. 17 punto 1 lett. c): dichiarazione avvenuto pagamento spese imputate e ammesse secondo il fac-simile All. e) e verifica rispondenza modelli utilizzati secondo bando: ___________________________________________

2) verifica che le spese imputate nel progetto siano rispondenti a quelle certificate e controllate: ________________________________________________________________________________

3) acquisizione della documentazione attestante le spese effettuate: A. fatture: __________________________________________-.

B. mandati quietanzati __________________________________________________________

C. SAL lavori e certificati pagamento : _______________________________________________

D. nel caso di acquisizioni immobili o terreni perizie di stima del valore del/i fabbricato/i redatto dal professionista qualificato indipendente che certifichi che il prezzo non sia superiore al valore di mercato: _____________________________________________-.

4) Effettuazione: A. verifica affidamenti lavori : __________________________________________ B. verifica soglie di spesa ammissibili: ___________________________________. C. sopralluogo a ultimazione lavori: _____________________________________.

D. verifica progetto generatore di entrate (art. 55-Reg.CE 1083/2006): _______________

Conclusioni: ___________________________________-

Data _________ Gli incaricati dei controlli __________________________ __________________________

__________________________

Visto: Il coordinatore dell’unità di verifica e controllo Dr. _________________ data _______________

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Allegato 5 – B2) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST B2) VERIFICA IN LOCO DELLE OPERAZIONI (EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA B REG. CE

1828/2006). OPERE PUBBLICHE A BANDO.

A DATI PRATICA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

B VISITA DI SOPRALLUOGO

RAPPRESENTANTI REGIONE 1

2

RAPPRESENTANTI ENTE 1

2

3

CONSULENTE

SEDE VERIFICA

LUOGHI VISITATI 1

2

DATA DI VISITA

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 37

C DOCUMENTAZIONE RICHIESTA PREVENTIVAMENTE ED ACQUISITA IN FASE DI SOPRALLUOGO

D VERIFICHE EFFETTUATE IN FASE DI SOPRALLUOGO

D1 Aspetti fisico/tecnici ESITO

Si No Note

D.1.1 Verifica della corretta ubicazione dei beni nonché, ove pertinente, del loro concreto funzionamento (dopo il termine di consegna e l’eventuale collaudo) in conformità con i relativi documenti di spesa.

D.1.2 Verifica della corretta ubicazione delle forniture, nonché, ove pertinente, del loro concreto funzionamento.

D.1.3 Verifica dell’attuazione complessiva dell’intervento autorizzato ai fini della concessione del contributo.

D VERIFICHE EFFETTUATE IN FASE DI SOPRALLUOGO

D2 Aspetti amministrativi/contabili 1/3 ESITO

Tali verifiche sono da effettuarsi solo in fase di sopralluogo finale dell’intervento

Si No Note

D.2.1 Il progetto è stato completato?

D.2.2 In caso di intervento più ampio di quello finanziato, viene chiaramente dimostrata l’allocazione della spesa tra il progetto e la parte restante?

D.2.3 Il finanziamento è stato tutto erogato al beneficiario, senza eccessivi ritardi?

D.2.4 La documentazione relativa all’intervento viene custodita presso il soggetto beneficiario?

D.2.5 La spesa dichiarata si riferisce a pagamenti effettivamente eseguiti ed è supportata da ricevute o documenti contabili di natura probatoria equivalente?

D.2.6 Le spese rendicontate sono state tutte effettivamente sostenute durante il periodo di ammissibilità?

D.2.7 Tali spese sono tutte direttamente riferite al progetto?

D.2.8 Le spese dichiarate comprendono unicamente l’IVA che non è recuperabile e che, quindi, grava effettivamente e definitivamente sul beneficiario?

D.2.9 Le copie delle fatture e dei relativi documenti di avvenuto pagamento sono conformi ai relativi originali

.

D3 NOTE RELATIVE AGLI ASPETTI F ISICO/TECNICI

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D4 ESITO CONTROLLI RELATIVI AGLI ASPETTI AMMINISTRATIVI /CONTABILI

D5 ESITO FINALE DEI CONTROLLI

D6 ELENCO ALLEGATI

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA SULL’INTERVENTO;

DELEGA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE IN CASO DI MANCATA PARTECIPAZIONE DELLO STESSO AL

CONTROLLO;

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

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Allegato 6 – B3) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST B3) VERIFICA IN LOCO DELLE OPERAZIONI (EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA B REG. CE

1828/2006) PER OPERE PUBBLICHE A BANDO RELATIVAMENTE AGLI ASPETTI AMBIENTALI .

A DATI PRATICA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

B VISITA DI SOPRALLUOGO

RAPPRESENTANTI REGIONE 1

2

RAPPRESENTANTI ENTE 1

2

3

CONSULENTE

SEDE VERIFICA

LUOGHI VISITATI 1

2

DATA DI VISITA

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 40

C VERIFICHE EFFETTUATE DALL’AUTORITA’ AMBIENTALE (nei soli casi di interventi con rilevanti

problematiche di natura ambientale)

Si No Note

C.1 Specifiche generali

1 Per i progetti passibili di avere effetti significativi sull'ambiente per via della loro natura, dimensione o localizzazione è stato effettuato uno studio di impatto ambientale? Se la domanda non è applicabile al progetto in esame, si passi direttamente alla domanda (4).

2 C'è stata una decisione da parte delle autorità competenti in relazione allo studio di impatto ambientale? Nota: questa domanda tende alla conferma che tale passo procedurale dell'analisi di impatto ambientale è stato seguito, mentre non mira a stabilire se la decisione presa è stata adeguata o meno, né a valutare la qualità delle informazioni convenute nello studio di impatto ambientale.

3 Tale decisione è stata resa pubblica?

4 Per i progetti di altro tipo, che in linea di principio non hanno effetti significativi sull'ambiente, ma che ciononostante necessitano di autorizzazioni di tipo ambientale, queste autorizzazioni sono state richieste e ottenute?

C2 NOTE RELATIVE AGLI ASPETTI AMBIENTALI

C3 ESITO FINALE DEI CONTROLLI

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 41

Allegato 7 – B4) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST B4) VERIFICA PROCEDURA APPALTI PER OPERE PUBBLICHE A BANDO.

A DATI PRATICA

PROGRAMMA

CODICE PROCETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SOGGETTO ATTUATORE

ASSE

AZIONE (codifica e titolo)

DENOMINAZIONE DELL’OPERAZIONE/PROVETTO

LUOGO DI REALIZZAZIONE DELL’OPERAZIONE/PROGETTO

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (nome e cognome)

LUOGO ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

STAZIONE appaltante

INDIRIZZO

RAPPRESENTANTE LEGALE (nome, cognome e indirizzo)

STATO DELL’OPERAZIONE In corso Conclusa

ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI IN REGIME D’APPALTO

a) Procedure con bando b) Procedure senza previo bando

LAVORI PUBBLICI

a) Procedure con bando b) Procedure senza previo bando

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 42

ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI IN REGIME D’APPALTO

B VERIFICHE EFFETTUATE - Procedure con bando (aperte, ristrette, negoziate previo bando, dialogo competitivo)

Si No Rif. Note B.1 nomina del responsabile unico del procedimento Art. 10

D.Lgs 163/2006

B.2 approvazione degli atti di gara: bando, capitolato, disciplinare, lettera di invito, eventuale schema di contratto o altri documenti complementari

B.3 pubblicazione avviso di gara su GUUE, sulla gazzetta ufficiale nazionale

Art. 66 D.Lgs 163/2006

B.4 altre pubblicazioni per esteso: - sul profilo del committente della stazione appaltante; - sul sito informatico del ministero delle infrastrutture; - sul sito dell’osservatorio per i contratti pubblici (se operativo)

Art. 66 D.Lgs 163/2006

B.5 pubblicazione per estratto: - su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale; - su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si

eseguono i contratti

Art. 66 D.Lgs 163/2006

B.6 nel caso di procedura aperta, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazione ufficiali delle comunita’ europee ed il termine ultimo previsto per la presentazione delle offerte

Art. 70 comma 5

D.Lgs 163/2006

B.7 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle comunita’ europee e la data ultima prevista per la presentazione delle domande di partecipazione

Art. 70 D.Lgs 163/2006

B.8 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte

Art. 70 D.Lgs 163/2006

B.9 verbale di aggiudicazione della gara

B.10 controllo sul possesso dei requisiti di capacita’ dichiarati dal concorrente aggiudicatario e dal secondo in graduatoria (e provvedimenti conseguenti)

Art. 48 comma 1 D.Lgs

163/2006

B.11 comunicazione all’’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7 comma 8, lett.

a), D.Lgs 163/2006

B.12 stipula del contratto nei termini e con le modalita’ stabilite Art. 79 comma 9-13

D.Lgs 163/2006

B.13 approvazione del contratto (se prevista dall’ordinamento di riferimento della stazione appaltante)

Artt. 11 e 12 D.Lgs 163/2006

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 43

C VERIFICHE EFFETTUATE Procedure negoziate senza previo bando Si No Rif. Note

C.1 nomina del responsabile del procedimento Art. 10 D.Lgs 163/2006

C.2 documentazione attestante il rispetto degli adempimenti relativi alla pubblicita’

Artt. 2 e 9 D.Lgs 163/2006

C.3 rispetto del termine minimo stabilito fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte (salvo che non siano state individuate specifiche ragioni di urgenza)

Art. 70, comma 5, D.Lgs 163/2006

C.4 nel caso di procedura da aggiudicarsi con il metodo dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, nomina di commissione di gara secondo la tempistica ed i criteri stabiliti

Art. 84 D.Lgs 163/2006

C.5 rispetto, salvo obiettiva e motivata impossibilita’, dei vincoli posti all’art. 57, penultimo comma, del d.lgs 163/2006 ed in particolare: - invito rivolto ad almeno tre operatori prescelti; - invito inoltrato contestualmente agli operatori prescelti; - definizione dei requisiti di partecipazione coerente con i

requisiti previsti per l’affidamento di contratti di uguale importo affidati mediante procedura ordinaria;

- predeterminazione del metodo e dei criteri di valutazione.

Art. 57, comma 6, D.Lgs 163/2006

C.6 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8, lett. a), D.Lgs 163/2006

C.7 stipula del contratto nei termini e con le modalita’ stabilite Art. 79, commi 9-13,

D.Lgs 163/2006

C.8 approvazione del contratto (se prevista dall’ordinamento di riferimento)

Artt. 11 e 12, D.Lgs 163/2006

C.9 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti l’esecuzione del contratto (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8, lett. b), D.Lgs 163/2006

C.10 rilascio di certificazione di regolare esecuzione Art. 113, ultimo comma

D.Lgs 163/2006

N.B. I punti C.3 e C.4 della sopra stesa tabella non sono pertinenti alle ipotesi di procedura negoziata destinate a svolgersi nei confronti di un unico operatore.

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 44

LAVORI PUBBLICI

D VERIFICHE EFFETTUATE PROCEDURE CON BANDO (aperte, ristrette, negoziate previo bando, dialogo competitivo) Si No Rif. Note

D.1 approvazione del progetto preliminare nonche’ degli ulteriori livelli di progettazione previsti (di norma, salvo il caso dell’appalta integrato, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2, lett. b, e dell’appalto concorso, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2 lett. c, si tratta del progetto definitivo e del progetto esecutivo)

Art. 90 e seg. D.Lgs

163/2006

D.2 regolare realizzazione delle attivita’ di progettazione senza acquisizione di servizi di progettazione da parte di operatori di mercato (ovvero attraverso: uffici tecnici interni alla stazione appaltante; uffici consortili pubblici di progettazione e di direzione dei lavori; organismi di altre pubbliche amministrazioni di cui la stazione appaltante può avvalersi per legge)

Art. 90 e seg. D.Lgs

163/2006

D.3 acquisizione di servizi di progettazione da parte dei operatori di mercato secondo le modalita’ consentite

Art. 91 D.Lgs

163/2006

D.4 nomina del responsabile unico del procedimento Art. 10 D.Lgs

163/2006

D.5 approvazione degli atti di gara: bando, capitolato, disciplinare, lettera di invito, eventuale schema di contratto o altri documenti complementari

/

D.6 trasmissione del bando di gara all’ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle comunita’ europee

Art. 66 D.Lgs

163/2006

D.7 pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale della repubblica italiana

Art. 66 D.Lgs

163/2006

D.8 altre pubblicazioni per esteso: - sul profilo del committente della stazione appaltante; - sul sito informatico del ministero delle infrastrutture; - sul sito dell’osservatorio per i contratti pubblici

Art. 66 D.Lgs

163/2006

D.9 pubblicazione per estratto: - su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale; - su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si

eseguono i contratti

Art. 66 D.Lgs

163/2006

D.10 nel caso di procedura aperta, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazione ufficiali delle comunita’ europee ed il termine ultimo previsto per la presentazione delle offerte

Art. 70 D.Lgs

163/2006

D.11 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle comunita’ europee e la data ultima prevista per la presentazione delle domande di partecipazione

Art. 70 D.Lgs

163/2006

D.12 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte

Art. 70 D.Lgs

163/2006

D.13 nel caso di procedura da aggiudicarsi con il metodo dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, nomina di commissione di gara secondo la tempistica ed i criteri stabiliti

Art. 84 D.Lgs

163/2006

D.14 controllo sul possesso dei requisiti di capacita’ dichiarati dal concorrente aggiudicatario e dal secondo in graduatoria (e provvedimenti conseguenti)

Art. 48, comma 1,

D.Lgs 163/2006

D.15 acquisizione della documentazione necessaria per la stipula del contratto (compresa la certificazione di regolarità contributiva)

/

D.16 copia contratto

D.17 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8,

lett. a), D.Lgs 163/2006

D.18 stipula del contratto nei termini e con le modalita’ stabilite Art. 79, commi 9-13,

D.Lgs 163/2006

D.19 regolare procedura di collaudo dei prodotti realizzati o forniti Art. 120, D.Lgs

163/2006

D.20 regolare ammissione ed approvazione di eventuali varianti in corso d’opera

Art. 132, D.Lgs

163/2006

D.22 rilascio di certificazione di regolare esecuzione / collaudo Art. 113, ultimo

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 45

D VERIFICHE EFFETTUATE PROCEDURE CON BANDO (aperte, ristrette, negoziate previo bando, dialogo competitivo) Si No Rif. Note

comma D.Lgs

163/2006

E VERIFICHE EFFETTUATE PROCEDURE SENZA PREVIO BANDO

Si No Rif. Note

E.1 approntamento ed approvazione del progetto preliminare nonche’ degli ulteriori livelli di progettazione previsti (di norma, salvo il caso dell’appalta integrato, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2, lett. b, e dell’appalto concorso, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2 lett. c, si tratta del progetto definitivo e del progetto esecutivo)

Art. 90 e seg. D.Lgs 163/2006

E.2 regolare realizzazione delle attivita’ di progettazione senza acquisizione di servizi di progettazione da parte di operatori di mercato (ovvero attraverso: uffici tecnici interni alla stazione appaltante; uffici consortili pubblici di progettazione e di direzione dei lavori; organismi di altre pubbliche amministrazioni di cui la stazione appaltante può avvalersi per legge)

Art. 90 e seg. D.Lgs 163/2006

E.3 acquisizione di servizi di progettazione da parte dei operatori di mercato secondo le modalita’ consentite

Art. 91 D.Lgs 163/2006

E.4 nomina del responsabile unico del procedimento Art. 10 D.Lgs 163/2006

E.5 approvazione degli atti della procedura, se gia’ non approvati con decreto o determina a contrarre: lettera di invito ed eventuale documenti complementari (in particolare, il capitolato tecnico)

/

E.6 rispetto del termine minimo stabilito fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte (salvo che non siano state individuate specifiche ragioni di urgenza)

Art. 70 comma 5 D.Lgs 163/2006

E.7 nel caso di procedura da aggiudicarsi con il metodo dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, nomina di commissione di gara secondo la tempistica ed i criteri stabiliti

Art. 84 D.Lgs 163/2006

E.8 rispetto, salvo obiettiva e motivata impossibilita’, dei vincoli posti all’art. 57, penultimo comma, del d.lgs 163/2006 ed in particolare: - invito rivolto ad almeno tre operatori prescelti; - invito inoltrato contestualmente agli operatori prescelti; - definizione dei requisiti di partecipazione coerente con i

requisiti previsti per l’affidamento di contratti di uguale importo affidati mediante procedura ordinaria;

- predeterminazione del metodo e dei criteri di valutazione.

Art. 57, comma 6, D.Lgs 163/2006

E.9 acquisizione documentazione necessaria per la stipula del contratto (compresa la certificazione di regolarità contributiva)

/

E.10 copia contratto

E.11 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8, lett. a), D.Lgs 163/2006

E.12 regolare procedura di collaudo dei prodotti realizzati o forniti Art. 120, D.Lgs 163/2006

E.13 regolare ammissione ed approvazione di eventuali varianti in corso d’opera

Art. 132, D.Lgs 163/2006

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 46

F1 ESITO FINALE DEI CONTROLLI

D1 ELENCO ALLEGATI

1.

2.

3.

4.

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 47

Allegato 8 - C1) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST C1 VERIFICA IN UFFICIO DELLE OPERAZIONI (EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA A REG. CE

1828/2006). ACQUISIZ IONE DI BENI E SERVIZ I A T ITOLARITÀ REGIONALE.

A DATI DOMANDA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

REFERENTE ENTE

B DATI RELATIVI ALLA DOMANDA DI RIMBORSO

Importi precedentemente rendicontati

Importi precedentemente controllati

Importo della rendicontazione (vd.listato allegato alla certificazione)

Totale rendicontato al _____________

C CONTROLLI

C1 VERIFICHE IN UFFICIO - SEZ.1 Aspetti finanziari ESITO

SI NO Note

C.1.1 Date fatture coerenti con le previsioni del bando (dal ________)

C.1.2 Coerenza del totale del listato rispetto a quanto dichiarato nella domanda di rimborso

C.1.3 Le spese dichiarate comprendono unicamente l’IVA che non è recuperabile e che, quindi, grava effettivamente e definitivamente sul beneficiario?

C.1.4 Luogo di conservazione dei documenti

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 48

C CONTROLLI

C1 VERIFICHE IN UFFICIO - SEZ.1 Aspetti finanziari ESITO

C.1.5 Verifica dell’ammissibilità della spesa sui giustificativi di spesa campionati*

SI NO Note

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€……….. - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€……….. - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€…… - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

Giustificativo spesa rigo n….. Fatt.

€……….. - veridicità (1) - inerenza (2) - effettività (3)

*(20% totale, con minimo di 3 fatture, le due di più elevato importo e dalla terza in avanti con campionamento casuale).

Al pervenire della domanda finale di saldo da finale di saldo si procederà all’esame della documentazione residua non ancora esaminata. (1) veridicità: corrispondenza tra importo dichiarato e riscontro con documenti giustificativi/contabilità; (2) inerenza: collegamento funzionale e temporale tra le spese imputate e l’azione realizzata; (3) effettività: effettivo esborso finanziario

C CONTROLLI

C2 VERIFICHE IN UFFICIO - SEZ.2 Aspetti amministrativi

ESITO

SI NO Note

C.2.1 Verifica delle procedure di selezione del progetto in conformità al Por e alle modalità attuative (solo per la prima domanda di rimborso)

C.2.2 Conformità delle spese alle norme comunitarie e nazionali

C.2.3 Conformità alla modulistica della domanda di rimborso del contributo

C.2.4 Verifiche sulle variazioni intervenute e sulla sussistenza degli adempimenti derivanti dalle prescrizioni del bando

Importo totale controllato______________________________________________________________________

Esito controlli relativi agli aspetti finanziari________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

Esito controlli relativi agli aspetti amministrativi____________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

Esito finale dei controlli_______________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

Importo ammissibile__________________________________________________________________________

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 49

Allegato 9 – C2)

POR Competitività Liguria 2007-2013 Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST C2) VERIFICA IN LOCO DELLE OPERAZIONI (EX ART.13 – COMMA 2 LETTERA B REG. CE

1828/2006). ACQUISIZ IONE DI BENI E SERVIZ I A T ITOLARITÀ REGIONALE.

A DATI PRATICA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

B VISITA DI SOPRALLUOGO

RAPPRESENTANTI REGIONE 1

2

RAPPRESENTANTI ENTE 1

2

3

CONSULENTE

SEDE VERIFICA

LUOGHI VISITATI 1

2

DATA DI VISITA

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 50

C DOCUMENTAZIONE RICHIESTA PREVENTIVAMENTE ED ACQUISITA IN FASE DI SOPRALLUOGO

D VERIFICHE EFFETTUATE IN FASE DI SOPRALLUOGO (solo per il controllo in loco ad intervento ultimato)

D1 Aspetti amministrativi/contabili ESITO

Si No Note

D.1.1 Sono state rispettate le regole UE relative agli appalti pubblici?

D.1.2 Verifiche di procedure di selezione dell’offerta

D.1.3 Sono state rispettate le prescrizioni del bando sui requisiti soggettivi e oggettivi di ammissibilità?

D.1.4 Il finanziamento è stato erogato al beneficiario? Senza ritardi inaccettabili?

D.1.5 Il progetto è stato completato?

D.1.6 Il progetto è in conformità con il capitolato tecnico?

D.1.7 In caso di intervento più ampio di quello finanziato, viene chiaramente dimostrata l’allocazione della spesa tra il progetto e la parte restante?

D.1.8 La documentazione relativa all’intervento viene custodita presso il soggetto beneficiario?

D.1.9 La spesa dichiarata si riferisce a pagamenti effettivamente eseguiti ed è supportata da ricevute o documenti contabili di natura probatoria equivalente?

D.1.10 Le spese rendicontate sono state tutte effettivamente sostenute durante il periodo di ammissibilità?

D.1.11 Tali spese sono tutte direttamente riferite al progetto?

D.1.12 Le spese dichiarate comprendono unicamente l’IVA che non è recuperabile e che, quindi, grava effettivamente e definitivamente sul beneficiario?

D.1.13 La spesa dichiarata esclude altre tasse o oneri derivanti dal co-finanziamento che non gravano effettivamente e definitivamente sul beneficiario?

D1 ESITO CONTROLLI RELATIVI AGLI ASPETTI AMMINISTRATIVI /CONTABILI

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D VERIFICHE EFFETTUATE IN FASE DI SOPRALLUOGO

D2 Aspetti fisico/tecnici ES I T O

P N Note

D.2.1 Verifica dell’esistenza dei beni/erogazione dei servizi, della loro corrispondenza con quanto previsto in domanda, nel contratto d’appalto, nei relativi documenti di spesa.

D.2.2 Verifica della corretta ubicazione dei beni e dei servizi, nonché, ove pertinente, del loro concreto funzionamento (dopo il termine di consegna e l’eventuale collaudo) in conformità con quanto stabilito in domanda, nel contratto di appalto

D3 NOTE RELATIVE AGLI ASPETTI F ISICO/TECNICI

D4 ESITO FINALE DEI CONTROLLI

D5 ELENCO ALLEGATI

DELEGA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE IN CASO DI MANCATA PARTECIPAZIONE DELLO STESSO AL

CONTROLLO;

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 52

Allegato 10 – C3)

POR Competitività Liguria 2007-2013 Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST C3) VERIFICA PROCEDURA APPALTI PER ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI A TITOLARITÀ

REGIONALE.

A DATI PRATICA

ASSE / PROGETTO

BENEFICIARIO

P.IVA / COD.FISC.

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO AMMESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

B MODALITA’ DI AFFIDAMENTO DI ATTIVITA’

Le attività sono state affidate: Affidamento “in house” (in tal caso compilare il modello C)

Procedure di appalto (in tal caso compilare il modello D)

C MODALITA’ DI AFFIDAMENTO “IN HOUSE”

Si No Note

C.1.1 L’intervento è stato effettuato nel puntuale rispetto delle procedure previste dalla DGR n. 1268 del 9/10/2008 (solo in caso di società controllate dalla Regione Liguria)

C.1.2 In particolare la convenzione sottoscritta con soggetto attuatore definisce: oggetto dell’incarico con puntuale descrizione delle attività affidate,

delle modalità di svolgimento con indicazione di standard di qualità; modalità di monitoraggio rendicontazione e controllo disciplina dei rapporti con la Regione, con l’individuazione struttura

amministrativa di riferimento, durata dell’incarico determinazione dell’equo corrispettivo dovuto.

C.1.3 In riferimento all’attività di consulenza / assistenza tecnica la corresponsione del corrispettivo: è relativa ad un intervento in cui è possibile quantificare, al momento

del conferimento durata ed entità delle risorse professionali; è previsto un corrispettivo calcolato in giorni / uomo, a copertura dei

costi, diretti e indiretti, oltre l’IVA, nella misura di Legge, sostenuti da soggetto convenzionato.

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MODALITA’ DI AFFIDAMENTO TRAMITE APPALTO

ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI IN REGIME D’APPALTO c) Procedure con bando d) Procedure senza previo bando

LAVORI PUBBLICI c) Procedure con bando d) Procedure senza previo bando

ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI IN REGIME D’APPALTO

B VERIFICHE EFFETTUATE - Procedure con bando (aperte, ristrette, negoziate previo bando, dialogo competitivo) Si No Rif. Note

B.1 nomina del responsabile unico del procedimento Art. 10 D.Lgs 163/2006

B.2 approvazione degli atti di gara: bando, capitolato, disciplinare, lettera di invito, eventuale schema di contratto o altri documenti complementari

B.3 pubblicazione avviso di gara su GUUE, sulla gazzetta ufficiale nazionale

Art. 66 D.Lgs 163/2006

B.4 altre pubblicazioni per esteso: - sul profilo del committente della stazione appaltante; - sul sito informatico del ministero delle infrastrutture; - sul sito dell’osservatorio per i contratti pubblici (se operativo)

Art. 66 D.Lgs 163/2006

B.5 pubblicazione per estratto: - su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale; - su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si

eseguono i contratti

Art. 66 D.Lgs 163/2006

B.6 nel caso di procedura aperta, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazione ufficiali delle comunita’ europee ed il termine ultimo previsto per la presentazione delle offerte

Art. 70 comma 5 D.Lgs 163/2006

B.7 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle comunita’ europee e la data ultima prevista per la presentazione delle domande di partecipazione

Art. 70 D.Lgs 163/2006

B.8 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte

Art. 70 D.Lgs 163/2006

B.9 verbale di aggiudicazione della gara

B.10 controllo sul possesso dei requisiti di capacita’ dichiarati dal concorrente aggiudicatario e dal secondo in graduatoria (e provvedimenti conseguenti)

Art. 48 comma 1 D.Lgs 163/2006

B.11 comunicazione all’’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7 comma 8, lett. a), D.Lgs 163/2006

B.12 stipula del contratto nei termini e con le modalita’ stabilite Art. 79 comma 9-13

D.Lgs 163/2006

B.13 approvazione del contratto (se prevista dall’ordinamento di riferimento della stazione appaltante)

Artt. 11 e 12 D.Lgs 163/2006

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C VERIFICHE EFFETTUATE Procedure negoziate senza previo bando

Si No Rif. Note C.1 nomina del responsabile del procedimento Art. 10

D.Lgs 163/2006

C.2 documentazione attestante il rispetto degli adempimenti relativi alla pubblicita’

Artt. 2 e 9 D.Lgs 163/2006

C.3 rispetto del termine minimo stabilito fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte (salvo che non siano state individuate specifiche ragioni di urgenza)

Art. 70, comma 5, D.Lgs 163/2006

C.4 nel caso di procedura da aggiudicarsi con il metodo dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, nomina di commissione di gara secondo la tempistica ed i criteri stabiliti

Art. 84 D.Lgs 163/2006

C.5 rispetto, salvo obiettiva e motivata impossibilita’, dei vincoli posti all’art. 57, penultimo comma, del d.lgs 163/2006 ed in particolare: - invito rivolto ad almeno tre operatori prescelti; - invito inoltrato contestualmente agli operatori prescelti; - definizione dei requisiti di partecipazione coerente con i

requisiti previsti per l’affidamento di contratti di uguale importo affidati mediante procedura ordinaria;

- predeterminazione del metodo e dei criteri di valutazione.

Art. 57, comma 6, D.Lgs 163/2006

C.6 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8, lett. a), D.Lgs 163/2006

C.7 stipula del contratto nei termini e con le modalita’ stabilite Art. 79, commi 9-13,

D.Lgs 163/2006

C.8 approvazione del contratto (se prevista dall’ordinamento di riferimento)

Artt. 11 e 12, D.Lgs 163/2006

C.9 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti l’esecuzione del contratto (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8, lett. b), D.Lgs 163/2006

C.10 rilascio di certificazione di regolare esecuzione Art. 113, ultimo comma

D.Lgs 163/2006

N.B. I punti C.3 e C.4 della sopra stesa tabella non sono pertinenti alle ipotesi di procedura negoziata destinate a svolgersi nei confronti di un unico operatore.

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LAVORI PUBBLICI

D VERIFICHE EFFETTUATE procedure con bando (aperte, ristrette, negoziate previo bando, dialogo competitivo)

Si No Rif. Note D.1 approvazione del progetto preliminare nonche’ degli ulteriori livelli di

progettazione previsti (di norma, salvo il caso dell’appalta integrato, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2, lett. b, e dell’appalto concorso, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2 lett. c, si tratta del progetto definitivo e del progetto esecutivo)

Art. 90 e seg. D.Lgs

163/2006

D.2 regolare realizzazione delle attivita’ di progettazione senza acquisizione di servizi di progettazione da parte di operatori di mercato (ovvero attraverso: uffici tecnici interni alla stazione appaltante; uffici consortili pubblici di progettazione e di direzione dei lavori; organismi di altre pubbliche amministrazioni di cui la stazione appaltante può avvalersi per legge)

Art. 90 e seg. D.Lgs

163/2006

D.3 acquisizione di servizi di progettazione da parte dei operatori di mercato secondo le modalita’ consentite

Art. 91 D.Lgs 163/2006

D.4 nomina del responsabile unico del procedimento Art. 10 D.Lgs 163/2006

D.5 approvazione degli atti di gara: bando, capitolato, disciplinare, lettera di invito, eventuale schema di contratto o altri documenti complementari

/

D.6 trasmissione del bando di gara all’ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle comunita’ europee

Art. 66 D.Lgs 163/2006

D.7 pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale della repubblica italiana

Art. 66 D.Lgs 163/2006

D.8 altre pubblicazioni per esteso: - sul profilo del committente della stazione appaltante; - sul sito informatico del ministero delle infrastrutture; - sul sito dell’osservatorio per i contratti pubblici

Art. 66 D.Lgs 163/2006

D.9 pubblicazione per estratto: - su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale; - su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si

eseguono i contratti

Art. 66 D.Lgs 163/2006

D.10 nel caso di procedura aperta, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazione ufficiali delle comunita’ europee ed il termine ultimo previsto per la presentazione delle offerte

Art. 70 D.Lgs 163/2006

D.11 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio del bando all’ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle comunita’ europee e la data ultima prevista per la presentazione delle domande di partecipazione

Art. 70 D.Lgs 163/2006

D.12 nel caso di procedura ristretta o di dialogo competitivo, rispetto dei termini minimi stabiliti fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte

Art. 70 D.Lgs 163/2006

D.13 nel caso di procedura da aggiudicarsi con il metodo dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, nomina di commissione di gara secondo la tempistica ed i criteri stabiliti

Art. 84 D.Lgs 163/2006

D.14 controllo sul possesso dei requisiti di capacita’ dichiarati dal concorrente aggiudicatario e dal secondo in graduatoria (e provvedimenti conseguenti)

Art. 48, comma 1,

D.Lgs 163/2006

D.15 acquisizione della documentazione necessaria per la stipula del contratto (compresa la certificazione di regolarità contributiva)

/

D.16 copia contratto

D.17 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8, lett.

a), D.Lgs 163/2006

D.18 stipula del contratto nei termini e con le modalita’ stabilite Art. 79, commi 9-13,

D.Lgs 163/2006

D.19 regolare procedura di collaudo dei prodotti realizzati o forniti Art. 120, D.Lgs 163/2006

D.20 regolare ammissione ed approvazione di eventuali varianti in corso d’opera

Art. 132, D.Lgs 163/2006

D.22 rilascio di certificazione di regolare esecuzione / collaudo Art. 113, ultimo comma

D.Lgs 163/2006

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 56

E VERIFICHE EFFETTUATE procedure senza previo bando

Si No Rif. Note

E.1 approntamento ed approvazione del progetto preliminare nonche’ degli ulteriori livelli di progettazione previsti (di norma, salvo il caso dell’appalta integrato, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2, lett. b, e dell’appalto concorso, di cui al d.lgs 163/2006, art. 53, comma 2 lett. c, si tratta del progetto definitivo e del progetto esecutivo)

Art. 90 e seg. D.Lgs 163/2006

E.2 regolare realizzazione delle attivita’ di progettazione senza acquisizione di servizi di progettazione da parte di operatori di mercato (ovvero attraverso: uffici tecnici interni alla stazione appaltante; uffici consortili pubblici di progettazione e di direzione dei lavori; organismi di altre pubbliche amministrazioni di cui la stazione appaltante può avvalersi per legge)

Art. 90 e seg. D.Lgs 163/2006

E.3 acquisizione di servizi di progettazione da parte dei operatori di mercato secondo le modalita’ consentite

Art. 91 D.Lgs 163/2006

E.4 nomina del responsabile unico del procedimento Art. 10 D.Lgs 163/2006

E.5 approvazione degli atti della procedura, se gia’ non approvati con decreto o determina a contrarre: lettera di invito ed eventuale documenti complementari (in particolare, il capitolato tecnico)

/

E.6 rispetto del termine minimo stabilito fra la data di invio della lettera di invito e la data ultima prevista per la presentazione delle offerte (salvo che non siano state individuate specifiche ragioni di urgenza)

Art. 70 comma 5 D.Lgs 163/2006

E.7 nel caso di procedura da aggiudicarsi con il metodo dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, nomina di commissione di gara secondo la tempistica ed i criteri stabiliti

Art. 84 D.Lgs 163/2006

E.8 rispetto, salvo obiettiva e motivata impossibilita’, dei vincoli posti all’art. 57, penultimo comma, del d.lgs 163/2006 ed in particolare: - invito rivolto ad almeno tre operatori prescelti; - invito inoltrato contestualmente agli operatori prescelti; - definizione dei requisiti di partecipazione coerente con i

requisiti previsti per l’affidamento di contratti di uguale importo affidati mediante procedura ordinaria;

- predeterminazione del metodo e dei criteri di valutazione.

Art. 57, comma 6, D.Lgs 163/2006

E.9 acquisizione documentazione necessaria per la stipula del contratto (compresa la certificazione di regolarità contributiva)

/

E.10 copia contratto

E.11 comunicazione all’osservatorio dei contratti pubblici, entro il termine prescritto, dei dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista (per contratti di importo superiore a 150.000,00 euro)

Art. 7, comma 8, lett. a), D.Lgs 163/2006

E.12 regolare procedura di collaudo dei prodotti realizzati o forniti Art. 120, D.Lgs 163/2006

E.13 regolare ammissione ed approvazione di eventuali varianti in corso d’opera

Art. 132, D.Lgs 163/2006

F1 ESITO FINALE DEI CONTROLLI

D1 ELENCO ALLEGATI

1.

2.

Data__________________

Gli incaricati del controllo

Visto: Il Coordinatore dell’unità di verifica e controllo _______________________

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Allegato 11

POR Competitività Liguria 2007-2013 Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

POR COMPETITIVITA’ LIGURIA 2007-2013 Linea di intervento: _________________________________________

SCHEDA DI SOPRALLUOGO PRESSO ________________________________________________________

A DATI DOMANDA

RICHIEDENTE

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO

SPESA AMMESSA

CONTRIBUTO CONCESSO

TIPOLOGIA INTERVENTO

B SOGGETTI PARTECIPANTI E LUOGHI VISITATI DURANTE IL SOPRALLUOGO

VERIFICATORI 1

2

RAPPRESENTANTI ENTE/IMPRESA

1

2

LUOGHI VISITATI 1

2

In data …………………è stata effettuata la verifica in loco di I livello ai sensi dell’art.13 comma 2, lettera b, del Reg.CE n.1828/2006 Al termine del sopralluogo è emersa la necessità di acquisire la seguente documentazione, necessaria per completare l’iter di controllo in loco di I livello: _____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

Il rappresentante dell’Ente/Impresa ha assicurato l’inoltro della sopracitata documentazione entro la data del ________________ Il presente documento non certifica in alcun modo l’esito della verifica demandato alle valutazioni conclusive dei verificatori.

I verificatori I rappresentanti dell’Ente/Impresa ______________ _____________________________

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Allegato 12 – D1) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST) VERIFICA IN LOCO DELLE OPERAZIONI .

A DATI PRATICA POR FESR 2007-2013 MIS. 1. 2.4 INGEGNERIA FINANZIARIA

ASSE / PROGETTO PORFESR- 1.2.4 “Ingegneria Finanziaria” – Fondo Prestiti Rimborsabili

SOGGETTO GESTORE Filse

P.IVA / COD.FISC.

IMPORTO FONDO

B VERIFICA SULLA CORRETTEZZA DELLE PROCEDURE UTILIZZATE

B.1 ESISTENZA DI ADEGUATE PROCEDURE DEL SOGGETTO GESTORE ESITO SI NO Note B.1.1 Esistono adeguate procedure scritte per la gestione delle attività da parte del

Soggetto Gestore (Manuali, linee guida, circolari, etc.)?

B.1.2 Esistono modelli per i diversi adempimenti legati alla gestione del Fondo? B.1.3 Esistono procedure per la revisione e l’aggiornamento dei manuali? B.1.4 I documenti di aggiornamento delle procedure hanno una data identificabile? B.2 ADEGUATE PROCEURE PER LA SELEZIONE DELLE OPERAZIONI B.2.1 Pubblicazione bandi/avvisi B.2.1.1 Sono previste modalità per assicurare che la selezione delle operazioni avvenga

conformemente ai criteri applicabili e conformemente alle pertinenti norme comunitarie e nazionali?

B.2.1.2 Vengono rispettati gli obblighi in merito all’informazione e pubblicità? B.2.1.3 Sul sito del Soggetto Gestore sono pubblicati il bando e la relativa documentazione a corredo? B.2.2 Ricezione e registrazione delle domande B.3.2.1 Tutte le domande vengono debitamente registrate/protocollate? B.3.2.2 Esistono procedure per la conservazione di tutta la documentazione ricevuta

relativa ad ogni singola pratica?

B.2.3 Valutazione delle domande B.2.3.1 L’ordine di valutazione delle domande è conforme a quanto previsto dal bando? B.2.3.2 Le fasi di valutazione delle domande sono adeguatamente proceduralizzate? B.2.3.3 La fase di valutazione formale è adeguatamente proceduralizzata? B.2.3.4 I soggetti preposti alla valutazione formale sono chiaramente individuati? B.2.3.5 Esiste un’apposita check list relativa alla valutazione di ammissibilità formale? B.2.3.6 La fase di istruttoria di merito delle domande è adeguatamente proceduralizzata? B.2.3.7 I soggetti preposti alla valutazione istruttoria sono chiaramente individuati? B.2.3.8 Il Responsabile delle istruttorie è chiaramente individuato/nominato? B.2.3.9 Sono stati preventivamente individuati e resi pubblici i criteri di valutazione

utilizzati pre la valutazione dei progetti?

B.2.3.10 Esiste un’apposita check list relativa alla valutazione istruttoria? B.2.3.11 Esiste un’apposita relazione istruttoria di merito? B.2.3.12 Gli strumenti utilizzati riportano la data, il nominativo e la firma di chi ha effettuato

le valutazioni?

B.2.4 Comunicazione delle decisioni degli esiti della selezione e relativa

formalizzazione

B.3.4.1 E’ garantita un’informazione tempestiva dell’esito delle valutazioni a tutti i richiedenti?

B.3.4.2 In caso di esito negativo è prevista una procedura di contraddittorio con il soggetto richiedente?

B.3.4.3 In caso di esito positivo è prevista una procedura per la stipula del contratto di finanziamento?

B.3.4.4 Sono previsti aggiornamenti informatici relativi alla singola operazione? B.3.4.5 Sono previsti aggiornamenti informatici in merito alla giacenza del Fondo?

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 59

B.3 ADEGUATE PROCEURE PER LE VERIFICHE B.3.1 Ricezione e registrazione delle domande B.3.1.1 Tutte le richieste di erogazione vengono debitamente registrate/protocollate? B.3.1.2 Esistono procedure per la conservazione di tutta la documentazione ricevuta

inerenti alle richieste di erogazione relative ad ogni singola pratica?

B.3.2 Verifiche amministrative di tutte le domande di rimborso B.3.2.1 Tutte le operazioni sono soggette a verifica amministrativa? B.3.2.2 Le procedure e gli strumenti elaborati sono affettivamente utilizzati? B.3.2.3 Vengono effettuate verifiche di conformità sulle spese presentate dai

beneficiari,rispetto alle previsioni?

B.3.2.4 Vengono effettuate verifiche sulla congruità delle spese dichiarate dai beneficiari? B.3.2.5 Vengono effettuate verifiche sulla regolarità finanziaria? B.3.2.6 La documentazione probatoria delle spese viene acquisita? (in caso negativo

specificare se viene acquisito l’elenco dettagliato riferito alle spese o latro)

B.3.2.7 La documentazione probatoria relativa all’effettività delle spese viene acquisita? (in caso negativo specificare se viene acquisito l’elenco dettagliato riferito alle modalità di sostenimento delle spese o altro)

B.3.2.8 Gli strumenti utilizzati per il controllo riportano la data, il nominativo e la firma di chi ha effettuato le verifiche?

B.3.3 Verifiche in loco B.3.3.1 Le operazioni sono soggette a verifica in loco? B.3.3.2 Vengono effettuati controlli in loco su base campionaria? B.3.3.3 Nel caso di controlli su base campionaria, esiste una metodologia formalizzata per

la scelta delle operazioni da sottoporre a controllo?

B.4 ADEGUATE INFORMAZIONI E STRATEGIA PER FORNIRE ASSISTENZA AI BENEFICIARI B.4.1 Accesso alle informazioni rilevanti da parte dei beneficiari B.4.1.1 I beneficiari hanno accesso alle informazioni necessarie (condizioni specifiche,

piano di finanziamento, termine di esecuzione, modalità di conservazione dei documenti etc. )?

B.4.1.2 Sono stati predisposti manuali operativi/linee guida per i beneficiari? B.4.1.3 Sono chiaramente individuati gli obblighi dei beneficiari? B.4.1.4 Vengono poste in essere attività di promozione/informazione verso i potenziali

beneficiari?

B.4.2 Strumenti a disposizione dei potenziali beneficiari B.4.2.1 E’ garantito l’accesso alle modalità attuative ai potenziali beneficiari? B.4.2.2 La modulistica relativa alla presentazione delle domande è adeguatamente

disponibile a favore dei potenziali beneficiari?

B.4.2.3 La modulistica relativa alle richieste di erogazione/rendicontazione delle spese è adeguatamente disponibile a favore dei beneficiari?

C VERIFICA SULLA CORRETTA GESTIONE DELLE RISORSE

ESITO SI NO Note C.1 La Convenzione con il Soggetto Gestore disciplina adeguatamente le modalità di

costituzione del Fondo (costituzione, caratteristiche, durata etc.)?

C.2 La Convenzione con il Soggetto Gestore disciplina adeguatamente le modalità di gestione del Fondo?

C.3 Le modalità di gestione previste dalla Convenzione garantiscono il rispetto della normativa comunitaria e nazionale?

C.4 Sono previsti strumenti specifici a garanzia del corretto uso delle risorse del Fondo C.5 I costi di gestione del Fondo sono in linea con quanto previsto dai regolamenti

comunitari?

C.6 La remunerazione del Soggetto Gestore viene adeguatamente individuata? C.7 Viene garantita la contabilizzazione separata del Fondo? C.8 Sono adeguatamente disciplinate le modalità di utilizzo della liquidità? C.9 Il bando/la Convenzione disciplinano adeguatamente le caratteristiche dei progetti

finanziabili?

C.10 La Convenzione con il Soggetto Gestore prevede specifici obblighi di rendicontazione delle attività?

C.11 Nell’ambito della rendicontazione delle attività del Soggetto Gestore, è prevista la presentazione/messa a disposizione di adeguata documentazione contabile quale a titolo esemplificativo gli estratti dei conti correnti utilizzati?

C.12 Il Soggetto Gestore fornisce un riscontro in merito ai prestiti concessi alle imprese beneficiarie?

C.13 E’ prevista una durata massima del Fondo? C.14 Sono previste le modalità di liquidazione del Fondo? D VERIFICA SUL CORRETTO AGGIORNAMENTO DEI DATI

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 60

ESITO SI NO Note D.1 SISTEMI DI AGGIORNAMENTO DATI UTILIZZATI DAL SOGGETTO GESTORE D.1.1 Il Soggetto Gestore è dotato di un adeguato sistema informatico relativo alla gestione

del Fondo?

D.1.2 Il sistema informatico è aggiornato a seguito della valutazione formale delle domande pervenute?

D.1.3 L’effettiva dotazione del Fondo è aggiornata sul sistema informatico a seguito delle valutazioni istruttorie delle domande pervenute?

D.1.4 L’ammontare delle risorse effettivamente erogate è aggiornato sul sistema informatico?

D.1.5 Il sistema informatico recepisce l’andamento dei rientri? D.1.6 Il sistema informatico recepisce il dettaglio della tipologia degli investimenti

effettuati, dei proventi e delle perdite registrate nel corso dell’anno?

CONCLUSIONI ........................ Si ritiene tuttavia di suggerire le seguenti azioni correttive:

FOLLOW UP In occasione del prossimo controllo si prevede di verificare i seguenti aspetti:

1) ........................;

2) ........................;

3) ........................;

4) .........................

Luogo e data _________

__________________________ __________________________

Visto: Il coordinatore dell’unità di verifica e controllo Dr. …………….. _________________

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Allegato 13 – D2) POR Competitività Liguria 2007-2013

Cofinanziato dall’Unione Europea e dallo Stato

Unione Europea REGIONE LIGURIA Ministero dell’Economia e delle Finanze

CHECK LIST) VERIFICA IN LOCO DELLE OPERAZIONI .

A DATI PRATICA POR FESR 2007-2013 MIS. 1. 2.4 INGEGNERIA FINANZIARIA

ASSE / PROGETTO PORFESR- 1.2.4 “Ingegneria Finanziaria” – Fondo Prestiti Partecipativi

SOGGETTO GESTORE UNICREDIT S.p.A.

P.IVA / COD.FISC.

IMPORTO FONDO

B VERIFICA SULLA CORRETTEZZA DELLE PROCEDURE UTILIZZATE

B.1 CHIARA DEFINIZIONE, RIPARTIZIONE E SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI ALL’INTERNO DEL SOGGETTO GESTORE ESITO SI NO Note B.1.1 Esiste un atto adeguato di designazione formale del Soggetto Gestore? B.1.2 Esiste un atto che formalizzi nel dettaglio le funzioni svolte direttamente dal

Soggetto Gestore?

B.1.3 Esistono deleghe formali per specifiche funzioni? B.1.4 L’atto di delega è conforme? B.1.5 Esiste un organigramma dettagliato? B.1.6 Esiste un atto formale di attribuzione di responsabilità al personale dedicato? B.1.7 Qual è il numero di personale interno dedicato? B.1.8 Qual è il numero di personale esterno dedicato? B.1.9 Le competenze del personale dedicato sono conformi con riferimento ad esperienza

e formazione allo svolgimento delle funzioni assegnate?

B.1.10 Viene garantito un adeguato flusso informativo e documentale tra i diversi soggetti coinvolti?

B.1.11 I passaggi di documenti e informazioni tra i diversi soggetti coinvolti avviene in maniera formalizzata/strutturata?

B.2 ESISTENZA DI ADEGUATE PROCEDURE DEL SOGGETTO GESTORE B.2.1 Esistono adeguate procedure scritte per la gestione delle attività da parte del

Soggetto Gestore (Manuali, linee guida, circolari, etc.)?

B.2.2 Esistono modelli per i diversi adempimenti legati alla gestione del Fondo? B.2.3 Esistono procedure per la revisione e l’aggiornamento dei manuali? B.2.4 I manuali/gli strumenti riportano la data di aggiornamento? B.3 ADEGUATE PROCEURE PER LA SELEZIONE DELLE OPERAZIONI B.3.1 Pubblicazione bandi/avvisi B.3.1.1 Sono previste modalità per assicurare che la selezione delle operazioni avvenga

conformemente ai criteri applicabili e conformemente alle pertinenti norme comunitarie e nazionali?

B.3.1.2 Nella selezione delle operazioni sono previste procedure per la verifica della conformità con la normativa comunitaria e nazionale?

B.3.1.3 Sono previsti meccanismi per la verifica delle norme relative agli aiuti di Stato? B.3.1.4 Vengono rispettati gli obblighi in merito all’informazione e pubblicità? B.3.1.5 Nel bando viene indicata la fonte di finanziamento? B.3.1.6 Sul sito del Soggetto Gestore sono pubblicati il bando e la relativa documentazione

a corredo?

B.3.2 Ricezione e registrazione delle domande B.3.2.1 Tutte le domande vengono debitamente registrate/protocollate? B.3.2.2 Esistono procedure per la conservazione di tutta la documentazione ricevuta

relativa ad ogni singola pratica?

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B.3.3 Valutazione delle domande B.3.3.1 L’ordine di valutazione delle domande è conforme a quanto previsto dal bando? B.3.3.2 Le fasi di valutazione delle domande sono adeguatamente proceduralizzate? B.3.3.3 La fase di valutazione formale è adeguatamente proceduralizzata? B.3.3.4 I soggetti preposti alla valutazione formale sono chiaramente individuati? B.3.3.5 Esiste un’apposita check list relativa alla valutazione formale? B.3.3.6 La fase di istruttoria delle domande è adeguatamente proceduralizzata? B.3.3.7 I soggetti preposti alla valutazione istruttoria sono chiaramente individuati? B.3.3.8 Il Responsabile delle istruttorie è chiaramente individuato/nominato? B.3.3.9 Sono stati preventivamente individuati e resi pubblici i criteri di valutazione

utilizzati per la valutazione dei progetti?

B.3.3.10 Esiste un’apposita check list relativa alla valutazione istruttoria? B.3.3.11 Esiste un’apposita relazione istruttoria? B.3.3.12 Gli strumenti utilizzati riportano la data, il nominativo e la firma di chi ha effettuato

le valutazioni?

B.3.4 Comunicazione delle decisioni degli esiti della selezione e relativa

formalizzazione

B.3.4.1 E’ garantita un’informazione tempestiva dell’esito delle valutazioni a tutti i richiedenti?

B.3.4.2 In caso di esito negativo è prevista una procedura di contraddittorio con il soggetto richiedente?

B.3.4.3 In caso di esito positivo è prevista una procedura per la stipula del contratto di finanziamento?

B.3.4.4 Sono previsti aggiornamenti informatici relativi alla singola operazione? B.3.4.5 Sono previsti aggiornamenti informatici in merito alla giacenza del Fondo? B.4 ADEGUATE PROCEURE PER LE VERIFICHE B.4.1 Esistenza di procedure e check list scritte B.4.1.1 Esistono procedure scritte per le attività di verifica (manuali, linee guida, circolari,

etc.)?

B.4.1.2 Esistono strumenti standardizzati per il controllo (check list, verbali, etc.)? B.4.1.3 I soggetti preposti alle verifiche sono chiaramente individuati? B.4.1.4 Quante sono le risorse assegnate alle attività di controllo? B.4.1.5 Il responsabile delle verifiche è chiaramente individuato/nominato? B.4.1.6 Le attività di controllo sono esternalizzate? B.4.1.7 Sono previsti aggiornamenti informatici relativi alla singola operazione? Sono previsti aggiornamenti informatici in merito alla situazione generale del

Fondo?

B.4.2 Ricezione e registrazione delle domande B.4.2.1 Tutte le richieste di erogazione vengono debitamente registrate/protocollate? B.4.2.2 Esistono procedure per la conservazione di tutta la documentazione ricevuta

inerenti alle richieste di erogazione relative ad ogni singola pratica?

B.4.3 Verifiche amministrative di tutte le domande di rimborso B.4.3.1 Tutte le operazioni sono soggette a verifica amministrativa? B.4.3.2 Le procedure e gli strumenti elaborati sono effettivamente utilizzati? B.4.3.3 Vengono effettuate verifiche di conformità sulle spese rendicontate dai beneficiari? B.4.3.4 Vengono effettuate verifiche sulla congruità delle spese dichiarate dai beneficiari? B.4.3.5 Vengono effettuate verifiche sulla regolarità finanziaria? B.4.3.6 La documentazione probatoria delle spese viene acquisita? (in caso negativo

specificare se viene acquisito l’elenco dettagliato riferito alle spese o latro)

B.4.3.7 La documentazione probatoria relativa all’effettività delle spese viene acquisita? (in caso negativo specificare se viene acquisito l’elenco dettagliato riferito alle modalità di sostenimento delle spese o altro)

B.4.3.8 Gli strumenti utilizzati per il controllo riportano la data, il nominativo e la firma di chi ha effettuato le verifiche?

B.4.4 Verifiche in loco B.4.4.1 Le operazioni sono soggette a verifica in loco? B.4.4.2 Vengono effettuati controlli in loco su base campionaria? B.4.4.3 Nel caso di controlli su base campionaria, esiste una metodologia formalizzata per

la scelta delle operazioni da sottoporre a controllo?

B.4.4.4 Esiste un modello di analisi dei rischi? B.4.4.5 L’analisi dei rischi viene rivista periodicamente? B.4.4.6 Le procedure e gli strumenti elaborati sono effettivamente utilizzati? B.4.4.7 Gli strumenti utilizzati per il controllo riportano la data, il nominativo e la firma di

chi ha effettuato le verifiche?

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B.5 ADEGUATE INFORMAZIONI E STRATEGIA PER FORNIRE ASSISTENZA AI BENEFICIARI B.5.1 Accesso alle informazioni rilevanti da parte dei beneficiari B.5.1.1 I beneficiari hanno accesso alle informazioni necessarie (condizioni specifiche,

piano di finanziamento, termine di esecuzione, modalità di conservazione dei documenti etc. )?

B.5.1.2 Sono stati predisposti manuali operativi/linee guida per i beneficiari? B.5.1.3 Sono chiaramente individuati gli obblighi dei beneficiari? B.5.1.4 Vengono poste in essere attività di promozione/assistenza verso i potenziali

beneficiari?

B.5.2 Strumenti a disposizione dei potenziali beneficiari B.5.2.1 E’ garantito l’accesso alle modalità attuative ai potenziali beneficiari? B.5.2.2 La modulistica relativa alla presentazione delle domande è adeguatamente

disponibile a favore dei potenziali beneficiari?

B.5.2.3 La modulistica relativa alle richieste di erogazione/rendicontazione delle spese è adeguatamente disponibile a favore dei beneficiari?

C VERIFICA SULLA CORRETTA GESTIONE DELLE RISORSE

ESITO SI NO Note C.1 La Convenzione con il Soggetto Gestore disciplina adeguatamente le modalità di

costituzione del Fondo (costituzione, caratteristiche, durata etc.)?

C.2 La Convenzione con il Soggetto Gestore disciplina adeguatamente le modalità di gestione del Fondo?

C.3 Le modalità di gestione previste dalla Convenzione garantiscono il rispetto della normativa comunitaria e nazionale?

C.4 Sono previsti strumenti specifici a garanzia del corretto uso delle risorse del Fondo (Es: cauzione)?

C.5 I costi di gestione del Fondo sono in linea con quanto previsto dai regolamenti comunitari?

C.6 La remunerazione del Soggetto Gestore viene adeguatamente individuata? C.7 Viene garantita la contabilizzazione separata del Fondo? C.8 Sono adeguatamente disciplinate le modalità di utilizzo della liquidità? C.9 Il bando/la Convenzione disciplinano adeguatamente le caratteristiche dei progetti

finanziabili?

C.10 La Convenzione con il Soggetto Gestore prevede specifici obblighi di rendicontazione delle attività?

C.11 Nell’ambito della rendicontazione delle attività del Soggetto Gestore, è prevista la presentazione/messa a disposizione di adeguata documentazione contabile quale a titolo esemplificativo gli estratti dei conti correnti utilizzati?

C.12 Il Soggetto Gestore fornisce un riscontro in merito all’andamento dei prestiti partecipativi concessi nonché sull’andamento delle ricapitalizzazioni effettuate dalle imprese beneficiarie?

C.13 Il Soggetto Gestore fornisce un riscontro in merito all’andamento dei prestiti partecipativi concessi nonché sull’andamento delle ricapitalizzazioni effettuate dalle imprese beneficiarie?

C.14 E’ prevista una durata massima del Fondo? C.15 Sono previste le modalità di liquidazione del Fondo? D VERIFICA SUL CORRETTO AGGIORNAMENTO DEI DATI

ESITO SI NO Note D.1 RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE D.1.1 Sono previsti specifici obblighi a carico del Soggetto Gestore in merito alla

documentazione/rendicontazione delle attività/operazioni effettuate nell’ambito della gestione del Fondo?

D.1.2 Sono chiaramente individuate le attività oggetto di rendicontazione da parte del Soggetto Gestore?

D.1.3 Le procedure previste per le attività di rendicontazione delle attività sono effettivamente poste in essere?

D.1.4 Gli strumenti elaborati per le attività di rendicontazione delle attività sono effettivamente utilizzati?

D.1.5 Gli strumenti utilizzati per la rendicontazione delle attività riportano la data, il nominativo e la firma di chi ha effettuato le verifiche?

D.1.6 Sono previsti ulteriori strumenti relativi al monitoraggio finanziario, fisico, procedurale del Fondo?

D.2 SISTEMI DI AGGIORNAMENTO DATI UTILIZZATI DAL SOGGETTO GESTORE D.2.1 Il Soggetto Gestore è dotato di un adeguato sistema informatico relativo alla gestione

del Fondo?

D.2.2 Il sistema informatico è aggiornato a seguito della valutazione formale delle domande pervenute?

D.2.4 L’effettiva dotazione del Fondo è aggiornata sul sistema informatico a seguito delle valutazioni istruttorie delle domande pervenute?

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D.2.5 L’ammontare delle risorse effettivamente erogate è aggiornato sul sistema informatico?

D.2.5 Il sistema informatico recepisce l’andamento dei rientri? D.2.6 Il sistema informatico recepisce il dettaglio della tipologia degli investimenti

effettuati, dei proventi e delle perdite registrate nel corso dell’anno?

CONCLUSIONI/RACCOMANDAZIONI ........................ Si ritiene tuttavia di suggerire le seguenti azioni correttive:

FOLLOW UP In occasione del prossimo controllo si prevede di verificare i seguenti aspetti:

5) .................;

6) .................;

7) .................;

8) .................

Luogo e data _________ __________________________ __________________________ Visto: Il coordinatore dell’unità di verifica e controllo

Dr. …………….. _________________

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Allegato 14

AMMISSIBILITA’ DELLE SPESE PREMESSA

Il Regolamento Comunitario n. 1083/2006 prevede all’art. 56 comma 4 che

“le norme in materia di ammissibilità delle spese sono stabilite a livello nazionale, fatte salve le eccezioni previste dai regolamenti specifici per ciascun Fondo”.

In tal senso, Il riferimento normativo nazionale è costituito dal DPR n. 196 del 03/10/2008, fermo restando il principio del rispetto delle normativa comunitaria.

ARTICOLI SPECIF IC I DEL REGOLAMENTO 1083/2006 (REGOLAMENTO GENERALE”) Articolo 44 Strumenti di ingegneria finanziaria Nell'ambito di un programma operativo, i Fondi strutturali possono finanziare spese connesse a un'operazione comprendente contributi per sostenere strumenti di ingegneria finanziaria per le imprese, soprattutto piccole e medie, quali fondi di capitale di rischio, fondi di garanzia e fondi per mutui, e per fondi per lo sviluppo urbano, ossia fondi che investono in partenariati tra settore pubblico e privato e altri progetti inclusi in un piano integrato per lo sviluppo urbano sostenibile

Qualora tale operazione sia organizzata tramite fondi di partecipazione, ossia fondi costituiti per investire in diversi fondi di capitale di rischio, fondi di garanzia, fondi per mutui e fondi per lo sviluppo urbano, essa è attuata dallo Stato membro o dall'autorità di gestione in una o più delle seguenti forme:

a) aggiudicazione di un appalto pubblico in conformità della normativa vigente in materia; b) in altri casi, qualora l'oggetto dell'accordo non sia un appalto pubblico di servizi ai sensi della

normativa in materia, concessione di una sovvenzione, definita nel presente contesto come un contributo finanziario diretto accordato a titolo di una liberalità:

i) alla BEI o al FEI; oppure ii) a un'istituzione finanziaria senza un invito a presentare proposte, se ciò è conforme a una legge

nazionale compatibile con il trattato.

Le modalità di applicazione del presente articolo sono adottate dalla Commissione secondo la procedura di cui all'articolo 103, paragrafo 3. Articolo 56 Ammissibilità delle spese

1. Le spese, comprese quelle per i grandi progetti, sono ammissibili per una partecipazione dei Fondi se sono state effettivamente pagate tra la data di presentazione dei programmi operativi alla Commissione o il 1o gennaio 2007, se anteriore, e il 31 dicembre 2015. Le operazioni non devono essere state ultimate prima della data di inizio dell'ammissibilità.

2. In deroga al paragrafo 1, i contributi in natura, le spese diammortamento e le spese generali possono essere assimilati alle spese sostenute dai beneficiari nell'attuare le operazioni, purché:

a) le norme in materia di ammissibilità di cui al paragrafo 4 prevedano l'ammissibilità di tali spese; b) l'ammontare delle spese sia giustificato da documenti contabili aventi un valore probatorio

equivalente alle fatture; c) nel caso di contributi in natura, il cofinanziamento dei Fondi non superi la spesa totale

ammissibile, escluso il valore di detti contributi. 3. Una spesa è ammissibile alla partecipazione dei Fondi soltanto qualora sia stata sostenuta per

operazioni decise dall'autorità di gestione del programma operativo in questione o sotto la sua responsabilità, conformemente ai criteri fissati dal comitato di sorveglianza. Una nuova spesa, aggiunta al momento della modifica di un programma operativo di cui all'articolo 33, è ammissibile a partire dalla data di presentazione alla Commissione della richiesta di modifica del programma operativo.

4. Le norme in materia di ammissibilità delle spese sono stabilite a livello nazionale, fatte salve le eccezioni previste dai regolamenti specifici per ciascun Fondo. Esse riguardano latotalità delle spese dichiarate nell'ambito del programma operativo.

5. Il presente articolo lascia impregiudicate le spese di cui all'articolo 45.

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Articolo 78 Dichiarazione di spesa

1. Tutte le dichiarazioni di spesa includono, per ciascun asse prioritario, l'ammontare totale delle spese ammissibili, ai sensi dell'articolo 56, sostenute dai beneficiari nell'attuazione delle operazioni e il contributo pubblico corrispondente versato o da versare ai beneficiari ai sensi delle condizioni che disciplinano il contributo pubblico. Le spese sostenute dai beneficiari sono giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente.

Tuttavia, con riguardo ai soli regimi di aiuto ai sensi dell'articolo 87 del trattato, oltre ai requisiti di cui al comma precedente, il contributo pubblico corrispondente alle spese incluse in una dichiarazione di spesa deve essere stato oggetto di un pagamento ai beneficiari da parte dell'organismo che concede l'aiuto.

2. In deroga al paragrafo 1, per quanto riguarda gli aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87 del trattato, la dichiarazione di spesa può includere gli anticipi corrisposti ai beneficiari dall'organismo che concede l'aiuto qualora siano soddisfatte le tre seguenti condizioni:

a) sono soggetti ad una garanzia bancaria o ad un meccanismo finanziario pubblico di effetto equivalente;

b) non sono superiori al 35 % dell'importo totale dell'aiuto da concedere ad un beneficiario per un determinato progetto;

c) sono coperti dalle spese sostenute dai beneficiari nell'attuazione del progetto e giustificati da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente presentati non oltre tre anni dopo l'anno in cui è stato versato l'anticipo o il 31 dicembre 2015, se anteriore; in caso contrario la successiva dichiarazione di spese è rettificata di conseguenza.

3. Le dichiarazioni di spesa individuano, per ciascun programma operativo, gli elementi di cui al paragrafo 1 relativi a regioni che beneficiano di sostegno transitorio.

4. Nel caso di grandi progetti di cui all'articolo 39, solo le spese correlate a grandi progetti già adottati dalla Commissione possono essere incluse nelle dichiarazioni di spesa.

5. Allorché il contributo dei Fondi è calcolato rispetto alla spesa pubblica, come disposto dall'articolo 53, paragrafo 1, qualsiasi informazione di spesa diversa dalla spesa pubblica non deve influire sull'importo dovuto calcolato in base alla domanda di pagamento.

6. In deroga al paragrafo 1, per quanto riguarda gli strumenti di ingegneria finanziaria di cui all'articolo 44, la dichiarazione di spesa include le spese totali sostenute per costituire tali fondi o i fondi di partecipazione o per contribuire ad essi. Tuttavia, alla chiusura parziale o finale del programma operativo, la spesa ammissibile corrisponde al totale:

a) di ogni pagamento versato da fondi per lo sviluppo urbano per investimenti in partenariati pubblico-privato o altri progetti inclusi in un piano integrato per lo sviluppo urbano, o

b) di ogni pagamento per investimenti in ambito imprenditorialeversato da ciascuno dei fondi summenzionati, o

c) di ogni garanzia fornita, compresi gli importi impegnati come garanzie da fondi di garanzia, e d) dei costi di gestione ammissibili. Il tasso di cofinanziamento è applicato alla spesa ammissibile sostenuta dal beneficiario.

Le dichiarazioni di spesa corrispondenti sono corrette di conseguenza. 7. Gli interessi generati dai pagamenti derivanti da programmi operativi verso i fondi di cui all'articolo 44

sono utilizzati per finanziare progetti di sviluppo urbano nel caso di fondi per lo sviluppo urbano o strumenti di ingegneria finanziaria a favore delle piccole e medie imprese in altri casi. Le risorse restituite all'operazione a partire da investimenti avviati dai fondi di cui all'articolo 44 o ancora disponibili dopo che tutte le garanzie sono state soddisfatte sono riutilizzate dalle autorità competenti degli Stati membri interessati a favore di progetti di sviluppo urbano o delle piccole e medie imprese.

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D.P.R. 3 ottobre 2008, n. 196 (1).

Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione.

(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 17 dicembre 2008, n. 294.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l'articolo 87 della Costituzione;

Visto l'articolo 17, comma 1, lettera a), della legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999, ed in particolare, l'articolo 56, paragrafo 4;

Visto il regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/1999, ed in particolare l'articolo 7 concernente l'ammissibilità delle spese nell'ambito dell'obiettivo «Convergenza» e dell'obiettivo «Competitività regionale ed occupazione», e l'articolo 13 in materia di ammissibilità delle spese nell'ambito dell'obiettivo «Cooperazione te»;

Visto il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999, ed in particolare l'articolo 11 relativo all'ammissibilità delle spese;

Visto il regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione, dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 e del regolamento (CE) n. 1080/2006;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 18 luglio 2008;

Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, espresso nella seduta del 31 luglio 2008;

Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nelle adunanze del 24 luglio e del 28 agosto 2008;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 19 settembre 2008;

Sulla proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali e per le politiche europee;

E m a n a

il seguente regolamento:

Art. 1. Ambito di applicazione

1. Il presente regolamento definisce, ai sensi dell'articolo 56, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1083/2006, le norme sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai fondi strutturali per la fase di programmazione 2007-2013, fatto salvo quanto previsto dallo stesso regolamento (CE) n. 1083/2006, nonché dal regolamento (CE) n. 1080/2006 sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal regolamento (CE) n. 1081/2006 sul Fondo sociale europeo (FSE) e dal regolamento (CE) n. 1828/2006.

2. Ai fini del presente regolamento, resta fermo il rispetto delle norme in materia di aiuti di Stato.

Art. 2. Spese effettivamente sostenute

1. Le spese sostenute dai beneficiari di cui all'articolo 78 del regolamento (CE) n. 1083/2006, di seguito denominato: «regolamento generale», sono effettuate in denaro fatte salve le deroghe di cui al comma 5.

2. Le spese ammissibili, nel caso di aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87 del Trattato CE, sono quelle riconosciute dalla Commissione europea nella relativa decisione di autorizzazione dell'aiuto o, in caso di aiuti esentati dall'obbligo di notifica, quelle previste dai relativi regolamenti di esenzione.

3. Fatta salva la previsione di cui al comma 2, le spese sostenute nell'ambito di strumenti di ingegneria finanziaria sono ammissibili alle condizioni e nei limiti di cui agli articoli 44 e 78, paragrafo 6, del regolamento generale, e agli articoli da 43 a 46 del regolamento (CE) n. 1828/2006.

4. Non sono ammissibili le spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già fruito, per le stesse spese, di una misura di sostegno finanziario nazionale o comunitario.

5. Sono assimilate alle spese di cui al comma 1 l'ammortamento, i contributi in natura e le spese generali alle condizioni di cui all'articolo 56, paragrafo 2, del regolamento generale, nonché a quelle indicate ai commi 6, 7 e 8.

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6. Il costo dell'ammortamento di beni ammortizzabili strumentali all'operazione è spesa ammissibile, a condizione che:

a) il costo dell'ammortamento sia calcolato conformemente alla normativa vigente;

b) tale costo si riferisca esclusivamente al periodo di cofinanziamento dell'operazione in questione.

7. I contributi in natura, afferenti all'operazione, sono assimilati alle spese ammissibili purché:

a) consistano nella fornitura di terreni o immobili, in attrezzature o materiali, in attività di ricerca o professionali o in prestazioni volontarie non retribuite;

b) il loro valore possa essere oggetto di revisione contabile e di valutazione indipendenti;

c) in caso di prestazioni volontarie non retribuite, il relativo valore sia determinato tenendo conto del tempo effettivamente prestato e delle normali tariffe orarie e giornaliere in vigore per l'attività eseguita;

d) si applichino, all'occorrenza, le disposizioni degli articoli 4, 5 e 6.

8. Le spese generali sono ammissibili a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi all'esecuzione dell'operazione e che siano imputate con calcolo pro-rata all'operazione, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato, fatte salve eccezioni previste nei regolamenti specifici di ciascun Fondo. Per il Fondo sociale europeo le spese indirette possono essere dichiarate su base forfetaria, entro il limite del 20 per cento dei costi diretti ai sensi dell'articolo 11 del regolamento (CE) n. 1081/2006 e nel rispetto delle condizioni stabilite dall'autorità di gestione, purché, in sede di rendicontazione di tali spese, i costi diretti, su cui le stesse sono state forfetariamente calcolate, siano debitamente giustificati dai beneficiari.

Art. 3. Oneri finanziari e di altro genere e spese legali

1. Gli interessi debitori, le commissioni per operazioni finanziarie, le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari non sono spese ammissibili. Nel caso di sovvenzioni globali, gli interessi debitori pagati dall'intermediario designato, prima del pagamento del saldo finale del programma operativo, sono ammissibili, previa detrazione degli interessi creditori percepiti sugli acconti.

2. Qualora l'esecuzione dell'operazione richieda l'apertura di uno o più conti bancari, le spese ad essi afferenti sono ammissibili.

3. Sono ammissibili le spese per consulenze legali, le parcelle notarili e le spese relative a perizie tecniche o finanziarie, nonché le spese per contabilità o audit, se direttamente connesse all'operazione cofinanziata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione ovvero, nel caso delle spese per contabilità o audit, se sono connesse con i requisiti prescritti dall'autorità di gestione.

4. Le spese per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari sono ammissibili qualora tali garanzie siano previste dalle normative vigenti o da prescrizioni dell'autorità di gestione.

5. Le ammende e le penali non sono spese ammissibili.

Art. 4. Acquisto di materiale usato

1. L'acquisto di materiale usato è spesa ammissibile se sono soddisfatte le tre seguenti condizioni:

a) il venditore rilascia una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario;

b) il prezzo del materiale usato non è superiore al suo valore di mercato ed è inferiore al costo di materiale simile nuovo;

c) le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito sono adeguate alle esigenze dell'operazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti.

Art. 5. Acquisto di terreni

1. Nell'ambito delle operazioni cofinanziate dal Fondo europeo di sviluppo regionale, l'acquisto di terreni non edificati rappresenta una spesa ammissibile, nei limiti dell'importo di cui alla lettera c), alle seguenti condizioni:

a) la sussistenza di un nesso diretto fra l'acquisto del terreno e gli obiettivi dell'operazione;

b) la percentuale della spesa ammissibile totale dell'operazione rappresentata dall'acquisto del terreno non può superare il 10 per cento, con l'eccezione dei casi menzionati al comma 2;

c) la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato del bene.

Regione Liguria – POR Competitività (anni 2007-2013): Manuale delle procedure di gestione e controllo di primo livello Pag. - 69

2. Nel caso di operazioni a tutela dell'ambiente, la spesa per l'acquisto di terreni può essere ammessa per una percentuale superiore a quella di cui al comma 1, lettera b), quando sono rispettate tutte le seguenti condizioni:

a) l'acquisto è stato effettuato sulla base di una decisione positiva da parte dell'autorità di gestione;

b) il terreno è destinato all'uso stabilito per un periodo determinato nella decisione di cui alla lettera a);

c) il terreno non ha una destinazione agricola salvo in casi debitamente giustificati decisi dall'autorità di gestione;

d) l'acquisto è effettuato da parte o per conto di un'istituzione pubblica o di un organismo di diritto pubblico.

Art. 6. Acquisto di edifici

1. Nell'ambito delle operazioni cofinanziate dal Fondo europeo di sviluppo regionale, l'acquisto di edifici già costruiti costituisce una spesa ammissibile nei limiti dell'importo indicato nella lettera a), purché sia direttamente connesso all'operazione in questione, alle seguenti condizioni:

a) che sia presentata una perizia giurata di stima, redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato del bene, nonché la conformità dell'immobile alla normativa nazionale oppure che espliciti i punti non conformi quando l'operazione prevede la loro regolarizzazione da parte del beneficiario;

b) che l'immobile non abbia fruito, nel corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento nazionale o comunitario;

c) che l'immobile sia utilizzato per la destinazione e per il periodo stabiliti dall'autorità di gestione;

d) che l'edificio sia utilizzato conformemente alle finalità dell'operazione. L'edificio può ospitare servizi dell'amministrazione pubblica solo quando tale uso è conforme alle attività ammissibili dal Fondo strutturale interessato.

Art. 7. Imposta sul valore aggiunto, oneri e altre imposte e tasse

1. L'imposta sul valore aggiunto (IVA) realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario è una spesa ammissibile solo se non sia recuperabile.

2. Nei casi in cui il beneficiario è soggetto ad un regime forfetario ai sensi del titolo XII della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto, l'IVA pagata è considerata recuperabile ai fini del comma 1.

3. Costituisce, altresì, spesa ammissibile l'imposta di registro, in quanto afferente a un'operazione.

4. Ogni altro tributo od onere fiscale, previdenziale e assicurativo per operazioni cofinanziate da parte dei Fondi strutturali costituisce spesa ammissibile, nel limite in cui non sia recuperabile dal beneficiario.

Art. 8. Locazione finanziaria

1. Fatta salva l'ammissibilità della spesa per locazione semplice o per noleggio, la spesa per la locazione finanziaria (leasing) è ammissibile al cofinanziamento alle seguenti condizioni:

a) nel caso in cui il beneficiario del cofinanziamento sia il concedente:

1) il cofinanziamento è utilizzato al fine di ridurre l'importo dei canoni versati dall'utilizzatore del bene oggetto del contratto di locazione finanziaria;

2) i contratti di locazione finanziaria comportano una clausola di riacquisto oppure prevedono una durata minima pari alla vita utile del bene oggetto del contratto;

3) in caso di risoluzione del contratto prima della scadenza del periodo di durata minima, senza la previa approvazione delle autorità competenti, il concedente si impegna a restituire alle autorità nazionali interessate, mediante accredito al Fondo appropriato, la parte della sovvenzione comunitaria corrispondente al periodo residuo;

4) l'acquisto del bene da parte del concedente, comprovato da una fattura quietanzata o da un documento contabile avente forza probatoria equivalente, costituisce la spesa ammissibile al cofinanziamento; l'importo massimo ammissibile non può superare il valore di mercato del bene dato in locazione;

5) non sono ammissibili le spese attinenti al contratto di leasing non indicate al precedente numero 4), tra cui le tasse, il margine del concedente, i costi di rifinanziamento degli interessi, le spese generali, gli oneri assicurativi;

6) l'aiuto versato al concedente è utilizzato interamente a vantaggio dell'utilizzatore mediante una riduzione uniforme di tutti i canoni pagati nel periodo contrattuale;

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7) il concedente dimostra che il beneficio dell'aiuto è trasferito interamente all'utilizzatore, elaborando una distinta dei pagamenti dei canoni o con un metodo alternativo che fornisca assicurazioni equivalenti;

b) nel caso in cui il beneficiario del cofinanziamento sia l'utilizzatore:

1) i canoni pagati dall'utilizzatore al concedente, comprovati da una fattura quietanzata o da un documento contabile avente forza probatoria equivalente, costituiscono la spesa ammissibile;

2) nel caso di contratti di locazione finanziaria contenenti una clausola di riacquisto o che prevedono una durata contrattuale minima corrispondente alla vita utile del bene, l'importo massimo ammissibile non può superare il valore di mercato del bene; non sono ammissibili le altre spese connesse al contratto, tra cui tributi, interessi, costi di rifinanziamento interessi, spese generali, oneri assicurativi;

3) l'aiuto relativo ai contratti di locazione finanziaria di cui al numero 2) è versato all'utilizzatore in una o più quote sulla base dei canoni effettivamente pagati; se la durata del contratto supera il termine finale per la contabilizzazione dei pagamenti ai fini dell'intervento cofinanziato, è ammissibile soltanto la spesa relativa ai canoni esigibili e pagati dall'utilizzatore sino al termine finale stabilito per i pagamenti ai fini dell'intervento;

4) nel caso di contratti di locazione finanziaria che non contengono un patto di retrovendita e la cui durata è inferiore al periodo di vita utile del bene oggetto del contratto, i canoni sono ammissibili in proporzione alla durata dell'operazione ammissibile; è onere dell'utilizzatore dimostrare che la locazione finanziaria costituisce il metodo più economico per acquisire l'uso del bene; nel caso in cui risulti che i costi sono inferiori utilizzando un metodo alternativo, quale la locazione semplice del bene, i costi supplementari sono detratti dalla spesa ammissibile;

c) i canoni pagati dall'utilizzatore in forza di un contratto di vendita e conseguente retrolocazione finanziaria sono spese ammissibili ai sensi della lettera b); i costi di acquisto del bene non sono ammissibili.

Art. 9. Spese di assistenza tecnica

1. Le spese sostenute per l'attività di preparazione, selezione, gestione, attuazione, sorveglianza, monitoraggio, valutazione, informazione e controllo dei programmi operativi, nonché quelle sostenute per le attività volte a rafforzare la capacità amministrativa connessa all'attuazione dei Fondi, sono ammissibili nei limiti di cui all'articolo 46 del regolamento generale.

2. Sono ammissibili le spese sostenute dalla pubblica amministrazione al fine di avvalersi del personale interno, di consulenze professionali, di servizi tecnico-specialistici, nonché delle dotazioni strumentali necessarie per le attività riportate al comma 1.

Art. 10. Spese connesse alle singole operazioni

1. Sono ammissibili le spese, sostenute dai beneficiari, connesse all'esecuzione della specifica operazione, purché previste dall'operazione stessa ed espressamente indicate nel relativo preventivo e approvate, ivi comprese quelle di valutazione e controllo.

2. Sono ammissibili le spese sostenute per la costituzione ed il funzionamento del gruppo europeo di cooperazione territoriale, di cui all'articolo 18 del regolamento (CE) n. 1080/2006.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.