manuale acciaio con particolari

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Progettazione e realizzazione di solai Prof. Ing. Riccardo Zandonini (1) , Ing. Francesco Gadotti (2) , Ing. Gioacchino Sarcina (2) TECNICHE INNOVATIVE NELLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI CON ELEMENTI SOTTILI IN ACCIAIO Pisa, 27 maggio 2005 (1) University of Trento, Italy (2) Planning Srl, Rovereto (TN), Italy

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Page 1: Manuale acciaio con particolari

Progettazione e realizzazione di solai

Prof. Ing. Riccardo Zandonini(1), Ing. Francesco Gadotti(2), Ing. Gioacchino Sarcina(2)

TECNICHE INNOVATIVE NELLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI CON ELEMENTI SOTTILI IN ACCIAIO

Pisa, 27 maggio 2005

(1) University of Trento, Italy (2)Planning Srl, Rovereto (TN), Italy

Page 2: Manuale acciaio con particolari

I sistemi di solaio composti

Le strutture di solaio realizzate con la mieragrecata e getto di Calcestruzzo sono per sèabbastanza recenti, ma ormai possono ritenersisoluzioni classiche.

Page 3: Manuale acciaio con particolari

I sistemi di solaio composti

Lamiera in acciaioCARATTERISTICHE DELLA LAMIERA IN FASE DI MATURAZIONE DEL CALCESTRUZZO ADERENZA ACCIAIO E CALCESTRUZZOCARATTERISTICHE DEL SISTEMA COMPOSTO IN ESERCIZIO

Page 4: Manuale acciaio con particolari

I sistemi di solaio compostiLA LAMIERA GRECATA

Page 5: Manuale acciaio con particolari

I sistemi di solaio composti

IL COMPORTAMENTO DEI PROFILI SOTTILI

Page 6: Manuale acciaio con particolari

I sistemi di solaio composti

Page 7: Manuale acciaio con particolari

I sistemi di solaio compostiNUOVI CONNETTORI

Page 8: Manuale acciaio con particolari

I sistemi Slim Floor

Sistemi strutturali Slim Floor – lo stato dell’artee confronti prestazionaliLa campagna sperimentaleUn metodo grafico di progetto dei sistemi Slim FloorIl trasferimento dello scorrimentoFuturi sviluppi e conclusioni

Page 9: Manuale acciaio con particolari

I sistemi Slim Floor

Sistemi Slim Floor

Elementi di solaio

Page 10: Manuale acciaio con particolari

I sistemi Slim Floor

Quali vantaggi:

Semplicità e velocita di realizzazione,Spessori di solaio limitati, Possibilità di adottare luci anche elevate senza ricorrere alla puntellazione,Buona resistenza al fuoco,Elevata rigidezza e resistenza strutturale.

Page 11: Manuale acciaio con particolari

1. Lo stato dell’arte:sistema Hoesch

Sistema HoeschSistemi ScandinaviSistema inglese Slim FloorSistema Slim DeckSistema Trento

Luce solaio 5-6 mAltezza solaio 250 mm

Ridotto peso solaio

Maggiore altezza traveScarsa protezione al fuocoMaggiore onere per collegamento con elementiin lamiera

Page 12: Manuale acciaio con particolari

1. Lo stato dell’arte:sistemi scandinavi

Sistema HoeschSistemi ScandinaviSistema inglese Slim FloorSistema Slim DeckSistema Trento

Luce solaio 12-15 m

Limitata altezza traveResistenza al fuoco

Elevato peso solaioMaggior costo profilo

Page 13: Manuale acciaio con particolari

1. Lo stato dell’arte:sistema inglese anni 90

Sistema HoeschSistemi ScandinaviSistema inglese SlimFloorSistema Slim DeckSistema Trento

Luce solaio 12-15 m

Limitata altezza traveResistenza al fuocoProfilo acciaio poco costoso

Elevato peso solaioAcciaio sezione non ottimizzatoConnettori a taglio

Page 14: Manuale acciaio con particolari

1. Lo stato dell’arte:sistema inglese attuale

Sistema HoeschSistemi ScandinaviSistema inglese SlimFloorSistema Slim DeckSistema Trento

Luce solaio 6-7 m

Ridotto peso solaioResistenza al fuocoAssenza connettori

Ridotte luci solaioSezione acciaio moltopesante (per REI)

Page 15: Manuale acciaio con particolari

1. Lo stato dell’arte:sistema Trento

Sistema HoeschSistemi ScandinaviSistema Inglese Slim FloorSistema Slim DeckSistema Trento

Luce solaio 5-6 m con lamiera, > 12m con precompresso

Sezione acciaio ottimizzabileResistenza al fuocoRidotto spessore solaio

Presenza connettori

Page 16: Manuale acciaio con particolari

IL SISTEMA: I DETTAGLI

Page 17: Manuale acciaio con particolari

IL SISTEMA: I DETTAGLI

Page 18: Manuale acciaio con particolari

IL SISTEMA: I DETTAGLI

Page 19: Manuale acciaio con particolari

CONFRONTO TRA SISTEMI STRUTTURALI

Esempio applicativo ad una palazzina uffici

Page 20: Manuale acciaio con particolari

L’EDIFICIO

Caratteristiche edificioSuperficie 1540 mq22 m larghezza, 70 m lunghezza6 piani2.7 m interpiano150 mm spessore finiture

550

550

550

550

700 700 700 700 700 700 700 700 700 700

CONCRETE CORE CONCRETE CORE

Page 21: Manuale acciaio con particolari

L’EDIFICIO

Ipotesi progettualiEurocodes 2,3 and 4acciaio S355calcestruzzo C30/37 55

055

055

055

0

700 700 700 700 700 700 700 700 700 700

CONCRETE CORE CONCRETE CORE

Page 22: Manuale acciaio con particolari

L’EDIFICIO

Carichisovraccarichi 3.0 kN/mqtramezze 1.0 kN/mqPerm. portati 1.5 kN/mq 55

055

055

055

0

700 700 700 700 700 700 700 700 700 700

CONCRETE CORE CONCRETE CORE

Page 23: Manuale acciaio con particolari

I sistemi strutturali

Struttura in acciaioStruttura composta tradizionaleSistema HoeschSistema Slim Deck Sistema Trento

SLIM FLOOR

Page 24: Manuale acciaio con particolari

I sistemi strutturali

Struttura in acciaioStruttura composta tradizionaleSistema HoeschSistema Slim Deck Sistema Trento

SLIM FLOOR

Page 25: Manuale acciaio con particolari

I sistemi strutturali

Struttura in acciaioStruttura composta tradizionaleSistema HoeschSistema Slim Deck Sistema Trento

SLIM FLOOR

Page 26: Manuale acciaio con particolari

CONFRONTI ALTEZZA SOLAIO ED EDIFICIO

0.230019.60680326SLD-System

0.194 0.06319.50655305TN-System

0.189 0.24320.20785435H-System

0.332 0.76819.90730380Comp.trad.

0.486 0.98021.10770420acciaio

Peso totale struttura (kN/mq)

Sup. da proteggere al fuoco (mq/mq di solaio)

Altezza edificio (m)

Altezza totale solaio (mm)

Pacchetto strutt. (mm)

Floor System

Page 27: Manuale acciaio con particolari

CONFRONTIPESO ACCIAIO

0.2300.05300.0290.148SLD-System

0.194 0.04950.0290.116TN-System

0.189 0.04600.0290.114H-System

0.332 0.0460 0.1770.109Comp. Trad.

0.486 0.04600.3010.139acciaio

Totale(kN/mq)

Colonne(kN/mq)

Travi secondarie (kN/mq)

Travi principali (kN/mq)

Floor System

Page 28: Manuale acciaio con particolari

Prove sui giunti

4 prove su giunti interni4 prove su giunti esterni

HE 260 B

HSS 200x200x10

HE 260 B

HSS 200x200x10 0.30SFJET2

0.57SFJET1

0.30SFJEH2

0.57SFJEH1

0.30SFJIT2

0.57SFJIT1

0.30SFJIH2

0.57SFJIH1

ρ %COLUMN SHAPENODESPECIMEN

P P

P

ρ = percentuale di armatura

Attività di ricerca a Trento

2. Analisi sperimentale

Page 29: Manuale acciaio con particolari

CLASSIFICAZIONE DEI GIUNTI

Page 30: Manuale acciaio con particolari

Il modello per il calcolo dei giunti

Il metodo per componenti

Modelli per l’interazione tra la soletta e la colonna in giunti esterni

Page 31: Manuale acciaio con particolari

2. Analisi sperimentale

9 test su 3 campioni con diverso grado di connessione

Test su travi

Attività di ricerca a Trento

Page 32: Manuale acciaio con particolari

2.1 Le prove

Page 33: Manuale acciaio con particolari

2.2 I risultati

050

100150200250300350400450

0 25 50 75 100 125 150

δ [mm]

F[kN]

SFB1 CSFB2 CSFB3 C

δ

F F

collapse of concrete

0

40

80

120

160

200

240

280

0 25 50 75 100 125 150

δ [mm]

F[kN]

SFB1 LSFB2 LSFB3 L

δ

F

MOMENTO POSITIVO MOMENTO NEGATIVO

Page 34: Manuale acciaio con particolari

2.3 Conclusioni

Si può progettare i giunti in modo dagarantire un livello di semi-continuitàsufficiente ai fini dell’ottimizzazione del sistema.Si instaura un meccanismo di trasferimentodello scorrimento più efficace rispetto allesoluzioni tradizionali. E’ ipotizzabile unariduzione del numero di connettori.

Page 35: Manuale acciaio con particolari

Prove sperimentali su lamiere di tipo innovativo

Le prove

L’elemento di solaio

La nervatura trasversale

Page 36: Manuale acciaio con particolari

Prove sperimentali su lamiere di tipo innovativo

Le prove ed il collasso

Page 37: Manuale acciaio con particolari

Metodo di calcolo

Sezione parzializzataAcciaio (lamiera o barre aggiuntive) tesoCalcestruzzo compressoSi trascura il cls teso

Page 38: Manuale acciaio con particolari

CONSIDERAZIONI PROGETTUALI

Le principali verifiche

Page 39: Manuale acciaio con particolari

INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI CRITICI DI PROGETTO

Verifiche SLS e SLU in fase di posaVerifiche SLS e SLU in fase di esercizioVerifica flessione trasversale piatto inferioreVerifica a taglio elementi di solaioCapacità rotazionale dei giuntiVerifica sistema di connessioneVerifica a taglio trasversale dell’ala superiore della sezione composta

Page 40: Manuale acciaio con particolari

LA SEZIONE COMPOSTA:il solaio

Page 41: Manuale acciaio con particolari

LA SEZIONE COMPOSTA:la trave

Page 42: Manuale acciaio con particolari

VERIFICA DELLA SEZIONE COMPOSTA: flessione

Page 43: Manuale acciaio con particolari

VERIFICA DELLA SEZIONE COMPOSTA: lo scorrimento

Page 44: Manuale acciaio con particolari

CONSIDERAZIONI PROGETTUALI

Metodo grafico per ilpredimensionamento dei sistemi

Slim Floor

Page 45: Manuale acciaio con particolari

IL MODELLO

kk

q

Page 46: Manuale acciaio con particolari

IL METODO GRAFICOLE CURVE LIMITE

CURVA LIMITE PER MOMENTO POSITIVO

q

kk1

qd

ULS+

Msd > Mrd,b

k k

Msd < Mrd,b

Page 47: Manuale acciaio con particolari

IL METODO GRAFICOLE CURVE LIMITE

CURVA LIMITE PER DEFORMABILITA’

SLS

k2

qd

q

k

kk

δ > δlim

δ

δ < δlim

Page 48: Manuale acciaio con particolari

IL METODO GRAFICOLE CURVE LIMITE

CURVA LIMITE A MOMENTO NEGATIVO

Page 49: Manuale acciaio con particolari

IL METODO GRAFICOL’OTTIMIZZAZIONE

Determinazione della sezione “ideale” della trave

ULS+

kid

qd

q

k

k kA

SLS

ULS(α id)

output:kid and α id

Page 50: Manuale acciaio con particolari

IL METODO GRAFICOIL CASO REALE

Noti i valori reali di rigidezza e resistenza del giunto èpossibile ritracciare le curve limite

kid

qd

qinput:

k

kre and α re qe and q p

output:

kre

ULS-( αre)qp

qe

k φe k

qe φe

φp

φpqp

φ req = φp + φe < φu,j

SLS

ULS+

Page 51: Manuale acciaio con particolari

METODO GRAFICOI DOMINI DI COMPORTAMENTO

qd

k1 k3 k

ULS-(αre)

qSLS

ULS+

k k

k k

if k1 < k < k3 the system is elastic

Page 52: Manuale acciaio con particolari

LA FILOSOFIA DEL METODO

Individuazione vincoli progettualiTrave in semplice appoggioOttimizzazione sistema

Riduzione peso traveIndividuazione caratteristiche “ideali” dei giunti

Il sistema “reale”

Page 53: Manuale acciaio con particolari

CONSIDERAZIONI PROGETTUALI

IL TRASFERIMENTO DELL’AZIONE DI SCORRIMENTO

Page 54: Manuale acciaio con particolari

Metodo dell’interazione parziale per le lamiere grecate

EUROCODICE 4

Page 55: Manuale acciaio con particolari

Metodo dell’interazione parziale per le lamiere grecate

Page 56: Manuale acciaio con particolari

Legame resistente considerato nelle analisi

Coesione: ∆ = 0; τ = 1 N/mm2

Aderenza:∆ = 0.22; τ = 1.65 N/mm2

Oltre il limite di aderenza non si considera la resistenza

Il trasferimento dello scorrimento nella trave

LO STUDIO NUMERICO DI TRENTO

Page 57: Manuale acciaio con particolari

Meccanismo di trasferimento

Il quadro fessurativo individua la formazione di bielle compresse di calcestruzzo

Il quadro fessurativo della trave

Page 58: Manuale acciaio con particolari

Meccanismo di trasferimento

Si individua la formazione di un traliccio tridimensionale

Il traliccio resistente

Page 59: Manuale acciaio con particolari

Analisi della fessurazione della trave

Si individuano anche le fessure di rottura per taglio

Modalità di collasso

Page 60: Manuale acciaio con particolari

Modello 1

Tensione tangenziale resistente: COESIONEPerimetro resistente: ZONA COMPRESSA

COESIONE

Modello per coesione

Page 61: Manuale acciaio con particolari

Modello 2

Tensione tangenziale resistente: COESIONEPerimetro resistente: CONTATTO ACCIAIO - CLS

COESIONE

Modello per coesione

Page 62: Manuale acciaio con particolari

Modello 3

Tensione tangenziale resistente: COESIONE E ADERENZAPerimetro resistente: CONTATTO ACCIAIO - CLS

COESIONEADERENZA

Modello per coesione ed aderenza

Page 63: Manuale acciaio con particolari

MAGLIA STRUTTURALE: 8.00 x 6.00 mCARICHI PERMANENTI PROPRI: 2.50 kN/m2

CARICHI PERMANENTI PORTATI: 2.50 kN/m2

CARICHI ACCIDENTALI: 3.00 kN/m2

SEZIONE RESISTENTE:Piatto inferiore: 400 x 15 mmPiatto d’anima: 210 x 10 mmPiatto superiore: 220 x 10 mmhSOLAIO: 285 mm

Esempio 1

Page 64: Manuale acciaio con particolari

MOMENTO SOLLECITANTE SLU: 550.88 kNm

MOMENTO RESISTENTE PLASTICO: coef. sicurezzaMpl,Rd : 574.50 kNm 1.043

MOMENTO RESISTENTE CONTATTO: coef. sicurezzaMC,Rd1 : 641.59 kNm 1.165

MC,Rd2 : 1772.40 kNm 3.217

MC,Rd3 : 2129.03 kNm 3.865

Esempio 1

Page 65: Manuale acciaio con particolari

MAGLIA STRUTTURALE: 10.00 x 6.00 mCARICHI PERMANENTI PROPRI: 3.30 kN/m2

CARICHI PERMANENTI PORTATI: 2.50 kN/m2

CARICHI ACCIDENTALI: 3.00 kN/m2

SEZIONE RESISTENTE:Piatto inferiore: 450 x 20 mmPiatto d’anima: 238 x 12 mmPiatto superiore: 270 x 12 mmhSOLAIO: 320 mm

Esempio 2

Page 66: Manuale acciaio con particolari

MOMENTO SOLLECITANTE SLU: 939.50 kNm

MOMENTO RESISTENTE PLASTICO: coef. sicurezzaMpl,Rd : 943.27 kNm 1.004

MOMENTO RESISTENTE CONTATTO: coef. sicurezzaMC,Rd1 : 1063.12 kNm 1.132

MC,Rd2 : 2721.4 kNm 2.897

MC,Rd3 : 3249.9 kNm 3.459

Esempio 2

Page 67: Manuale acciaio con particolari

MAGLIA STRUTTURALE: 12.00 x 6.00 mCARICHI PERMANENTI PROPRI: 3.90 kN/m2

CARICHI PERMANENTI PORTATI: 2.50 kN/m2

CARICHI ACCIDENTALI: 3.00 kN/m2

SEZIONE RESISTENTE:Piatto inferiore: 550 x 25 mmPiatto d’anima: 250 x 15 mmPiatto superiore: 265 x 25 mmhSOLAIO: 350 mm

Esempio 3

Page 68: Manuale acciaio con particolari

MOMENTO SOLLECITANTE SLU: 1447.38 kNm

MOMENTO RESISTENTE PLASTICO: coef. sicurezzaMpl,Rd : 1523.36 kNm 1.052

MOMENTO RESISTENTE CONTATTO: coef. sicurezzaMC,Rd1 : 1552.2 kNm 1.072

MC,Rd2 : 4343.15 kNm 3.001

MC,Rd3 : 5287.1 kNm 3.653

Esempio 3

Page 69: Manuale acciaio con particolari

FUTURI SVILUPPI

Prove di laboratorio per l’individuazione del corretto meccanismo di trasferimento del taglioProve di laboratorio per la determinazione del momento resistente della sezione in fase 1 e 2 a seguito della storia di carico in fase 1Caratterizzazione del comportamento dei giunti in fase 1 e 2.