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Magazine Marco Ferradini Marco Ferradini Tributo a Herbert Pagani n n r r 6 6 Fotografia Fotografia Immagine e photoshop DiversArte DiversArte Qui per noi Qui per noi DANZA: Chantal Dardenne DANZA: Chantal Dardenne

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Friends4arts magazine numero 6

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Marco FerradiniMarco FerradiniTributo a Herbert Pagani

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SOMMARIOSOMMARIO

MMaaggaazziinneennrr 66MENSILE DI ATTUALITA’ COSTUME, ARTE E CULTURA

FRIENDS4ARTS SRL EDITOREvia arrigo boito 320900 monza - tel +39 0392622470

Testata in fase di registrazione presso il Tribunale diMonza, Direttore Responsabile Natale Caccavo; hanno collaborato alla realizzazione di questo nu-mero: Tazio Tenca, , Guido Magrin, Stefano Ra-sconi, Giovanna Motta, Charlotte Ferradini, IgnazioVignali, Silvio Manini, Annarita Romito, Angela Bar-tolo

EDITORIALE EDITORIALE PAG.3PAG.3

MARCO FERRADINIMARCO FERRADINI PAG.4PAG.4

CHANTAL DARDENNECHANTAL DARDENNE PAG.8PAG.8

FOTOGRAFIAFOTOGRAFIA PAG.13PAG.13

F4A AgencyF4A Agency PAG.14PAG.14

UNPOP ARTUNPOP ART PAG.18PAG.18

DIVERSARTEDIVERSARTE PAG 20PAG 20

RECENSIONIRECENSIONI PAG.21PAG.21

GIOVANNA MOTTAGIOVANNA MOTTA PAG.22PAG.22

CLAUDIO OTTAVIANOCLAUDIO OTTAVIANO PAG.23PAG.23

http://www.synthesis.co.it

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Qui da noi è un po' come se fossimo sempre in attesa di qualcosa: fissiamo dei momenti “to-pici” per proiettare, o meglio rimandare, le decisioni o l'avvio di attività. Quante volte avete o vi hanno detto

“ne parliamo dopo le feste”? oppure “rimandiamo tutto a dopo l'estate”?Il bello è che alcuni di questi momenti topici sono assolutamente pretestuosi (per esempio la Pasqua ha solo un giornofestivo in più oltre alla domenica, che è già festiva di suo) ma comunque sufficienti per bloccare ogni attività per due mesi(un mese prima e uno dopo).Dato un qualunque giorno dell'anno, c'è sempre almeno un momento topico prossimo venturo (Natali, Pasque, Epifa-nie, Estati, Santi Patroni, ecc. ecc.) grazie al quale sia possibile rimandare una decisione. E se oltre agli stop comandatidal calendario, aggiungiamo anche le immancabili elezioni (una consultazione amministrativa o politica in Italia nonmanca mai) o addirittura il Festival di Sanremo, con la regola di “un mese prima e un mese dopo”, si capisce bene comemai resti sempre tutto fermo: chi deve decidere non decide, chi deve fare non fa.

Direte voi: tutto questo preambolo per parlare di Sanremo, facendo vedere che ci siamoarrivati quasi per caso? Ebbene si!Da qualche mese stiamo cercando di avviare attività, nuovi progetti, operazioni edito-riali e da parte di molti artisti, discografici, editori, ecc. ecc., ci sentiamo rispondere “neparliamo dopo Sanremo”.Tutto questo ha davvero dell'inspiegabile perché, se c'è un evento artistico in cui tuttisono concordi nel dire che “era tutto già deciso prima”, è proprio il festival dei fiori; cio-nonostante il mondo della musica sembra fermarsi completamente per mesi in attesadel “responso dell'oracolo”.

Ma oltre ad essere un ulteriore alibi per il nostro nazional immobilismo, il povero e vetusto Festival (che francamente nonserve più a molto, perché l'industria musicale e la scoperta di nuovi talenti viaggiano su tutt'altri canali ormai da tempo) ciporta a riflettere su quanto noi Italiani si possa essere tradizionalisti.Sanremo è davvero una tradizione tutta italica, fa parte del nostro DNA: la RAI ha continuato a produrlo e a tenerseloben stretto nonostante la produzione sia sempre stata in perdita stra-milionaria per anni e anni, per via dei suoi costi ele-vatissimi (fortunatamente, dopo tempo immemorabile, quest'anno per la prima volta c'è stato un pareggio: 18 milioni dispese e 18 milioni di raccolta pubblicitaria).Ma in Italia chi tocca Sanremo muore, un po' come chi osi parlar male di San Marino (o era un altro Stato nello Stato?adesso non ricordo bene il nome), per cui le cose rimangono così e un pareggio 18 a 18 diventa praticamente un suc-cesso (mentre un qualsiasi altro programma televisivo con queste performance sarebbe stato tagliato da tempo).

Una recente fiction sulla vita di Domenico Modugno ha celebrato in TV i veri fasti di un Festival che fu, quando la can-zone italiana era davvero italiana, quando “nel blu dipinto di blu”, anche se giudicato pezzo “troppo innovativo”, è statocomunque ammesso a partecipare e ha vinto, sovvertendo tutte le regole; pezzo e interprete sono balzati all'evidenzadella popolarità internazionale, esportando “italian sound”, caso quasi unico nella storia (eccezion fatta per la lirica), congli americani che ascoltavano “Mr. Volare” cantare in Italiano.Non sappiamo perché, ma non ritroviamo nulla di tutto questo nei Sanremo di oggi e in quelli di tanti anni addietro: unafabbrica di illusioni e disillusioni per tanti giovani artisti, che non restituisce reale successo e che influenza il mercato moltomeno di quanto non facciano i talent show.

L'illusione del televoto popolare poi è anch'essa una chimera; senza scendere nell'annosa questione dei call center, il mec-canismo degli SMS a pagamento ci ricorda una raccolta fondi camuffata... tanto che abbiamo osato suggerire che, in-vece di votare “vendendo SMS”, sarebbe meglio “votare vendendo musica”, cioè facendo acquistare ai votanti i brani votati(1 brano = 1 euro) e te lo scarichi sul cellulare (come suoneria o come mp3), come su iTunes.Almeno in questo modo se ne avvantaggerebbero gli artisti, la musica, l'industria discografica sofferente.

Un caro saluto a tutti e... prometto solennemente che la prossima volta non parleremo solo di musica!

EditorialeMagazineSSaannrreemmoo ddaall nnoossttrroo oosssseerrvvaattoorriioo““ppoolliittiiccaammeennttee ssccoorrrreettttoo””

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La raccolta fondi per Emergency organizzatadal Bloom di Mezzago è un'occasione per ri-trovare Marco Ferradini, che ha presentato ilsuo doppio CD: "La mia generazione: MarcoFerradini canta Herbert Pagani".La mia generazione è il frutto di una lunga eapprofondita ricerca che Marco Ferradini e ilmusicista e arrangiatore José Orlando Lucianohanno condotto sulle opere di Herbert Pagani.Oltre al doppio CD, questo progetto prevedeanche uno spettacolo teatrale e un libro di te-stimonianze.All'incisione del doppio CD hanno partecipato,duettando con Marco Ferradini, molti altri arti-sti: Alberto Fortis, Andrea Mirò, Anna Jencek,Caroline Pagani, Eugenio Finardi, Fabio Con-cato, Fabio Treves, Federico L'Olandese Vo-lante, Flavio Oreglio, Giovanni Nuti,Legramandi, Lucio Fabbri, Mauro ErmannoGiovanardi, Moni Ovadia, Ron, Shel Shapiro,Simon Luca, Syria.Sul palco, Marco Ferradini (voce e chitarra),

José Orlando Luciano (piano, fi-sarmonica), Simone RossettiBazzaro (violino, viola) e Char-lotte Ferradini (tastiere, voce). Aloro si sono aggiunti in alcunibrani Giovanni Nuti e SimonLuca (purtroppo assente FabioTreves con la sua armonica,bloccato all'ultimo momento daun'influenza). Durante lo spettacolo, la vocenarrante di Anna Jencek ha ri-percorso vari momenti della vitadi Herbert Pagani. E ancheMarco Ferradini, tra un pezzo el'altro, ha portato aneddoti e te-stimonianze della grande amici-zia che lo ha legato ad Herbert. Dalla loro collaborazione artistica

FRIENDS4ARTS EVENTI

llAA MMIIAA GGEENNEERRAAZZIIOONNEE

MARCO FERRADINI CANTAHERBERT PAGANI

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sono nate tantissime canzoni, tra cuiSchiavo senza catene o la famosis-sima Teorema, alla quale il nome diMarco Ferradini è da sempre legatoper noi tutti.Prima del concerto, un piacevole fuoriprogramma della bravissima Char-lotte che ha presentato due brani delsuo repertorio, accompagnata al vio-lino da un grande Simone RossettiBazzarro.«Potevo pensarci prima - dichiaraFerradini - ma forse una forma di pu-dore e di rispetto, mi impediva di rein-terpretare i brani di un amico, misembrava quasi di rubarglieli. E' statoDavide Casali, membro di una bandYiddish, a darmi il là quando mi con-fidò che secondo lui ero l'unico cheavesse la capacità di riprendere inmano il lavoro di Herbert. Mi regalòuna raccolta contenente tutte le can-zoni di Pagani. Ho preso la chitarra eho cominciato a decifrare tonalità eaccordi, ad arrangiarli e ad adattarli.Con stupore sentivo che la mia vocesi sposava alla melodia e, conestrema facilità, riusciva ad interpre-tare i suoi testi. Ne ho parlato un po'con amici e colleghi artisti, scoprendoche Herbert era nel cuore di tutti, rea-lizzare un album di duetti è stata la lo-gica conseguenza».

Il doppio CD comprende 21 brani,«Sono ventuno fotogrammi - dichiaraFerradini - dei veri gioielli che mihanno posto tanti quesiti, non ultimo:come mai il suo nome sia completa-mente dimenticato. E' stato bello ve-dere l'entusiasmo con cui molti hannoaderito al mio invito e hanno volutounirsi e partecipare al progetto.

Ho dovuto cambiare gli arrangiamentioriginali, per renderli eseguibili allachitarra e adattarli alle diverse tona-lità di voci. Ci ho lavorato per due anniassieme a José Orlando Luciano,musicista e amico.

Più ci lavoravo e più la materia mi lie-vitava fra le mani ora abbiamo in pro-

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getto uno spettacolo teatrale sullavita di Herbert Pagani, e vogliamoraggruppare in un libro gli appuntie le testimonianza di chi ha condi-viso con Pagani un pezzo distrada. Voglio ricordare l'artistavero che era e saltare piè pari igossip sull'uomo. Per la mia gene-razione lui è stato importante, lamusica era l'unico mezzo di comu-nicazione. Noi giovani eravamodelle spugne, assorbivamo tuttoquello che girava. E ho intitolatol'album La mia generazione che,oltre ad essere uno dei brani più si-gnificativi della raccolta, include lafilosofia dell'intero lavoro».

Un concerto di grande intensità enon solo per il valore dei musicistipresenti sul palco. Nelle interpreta-zioni appare evidente il coinvolgi-mento emotivo di Ferradini, chetrae le sue origini nel forte legamedi amicizia con Herbert Pagani e sitramuta in emozioni trasmesse alpubblico.

Una bellissima sorpresa la grandevoce di Charlotte Ferradini, che ab-biamo apprezzato sia nei duetticon Marco che nei suoi pezzi diapertura della serata.

HERBERT PAGANI (cfr. wikipedia: Herbert_Pagani)Herbert Avraham Haggiag Pagani (Tripoli, 25 aprile 1944 –Palm Springs, 16 agosto 1988) è stato un cantautore, disc-joc-key, poeta, scrittore, scultore, pittore, e attore italiano.

Di famiglia di origine ebraica, ha trascorso parte della sua gio-ventù in Germania e in Francia. È stato un artista di multiformee poliedrica attività, in grado di esprimersi tanto in lingua ita-liana quanto in lingua francese.

Ricordato come una delle voci dell'emittente radiofonica RadioMonte Carlo - come cantante ha inciso brani come Cin cin congli occhiali, Canta (che ti passa la paura), L'amicizia e Ahi ... leHawaii, cantata anche nel film Amore mio aiutami, diretto nel1969 da Alberto Sordi.

Degne di menzione sono anche Non ti amo più (1962) (AlbertoTesta Herbert Pagani Christophe), Lombardia (1965), versioneitaliana de Le plat pays di Jacques Brel e La bonne franquettedel 1974, ripresa successivamente da Fiorello insieme al fratel-loBeppe ed a lungo jingle musicale dei «Club Mediterranée».

La sua migliore produzione in italiano è considerata tuttavia Al-bergo a ore (del 1970), brano che ebbe problemi con la censurae che era l'adattamento dalla versione in lingua francese Lesamants d'un jour (portata in Francia al successo da Edith Piaf);la versione italiana è stata proposta anche da Gino Paoli, daOrnella Vanoni e nel 1972 da Milva, nell'album La filanda e altrestorie.In francese, fu molto apprezzato il suo testo poetico "Plaidoyerpour ma terre (qu'est ce que le sionisme)", in difesa delle ra-gioni del sionismo e dell'essere ebreo.

È morto negli Stati Uniti a causa di una forma di leucemia all'etàdi quarantaquattro anni.

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CChhaannttaall DDaarrddeennnneeCChhaannttaall DDaarrddeennnnee

Tra gli amici di Friends 4 Arts c'è Chantal Dardenne,Tra gli amici di Friends 4 Arts c'è Chantal Dardenne,artista dal curriculum vitae stellare: Opéra de Paris,artista dal curriculum vitae stellare: Opéra de Paris,New York City Ballet, Étoile del Ballet Classique deNew York City Ballet, Étoile del Ballet Classique deFrance, tanti anni di balletti “importanti” delle produFrance, tanti anni di balletti “importanti” delle produ--zioni Rai e Mediaset (solo per citarne alcuni: Fantazioni Rai e Mediaset (solo per citarne alcuni: Fanta--stico, Premiatissima, ecc.). Nella sua carriera hastico, Premiatissima, ecc.). Nella sua carriera haballato con i più importanti ballerini del mondo (Nuballato con i più importanti ballerini del mondo (Nu--reyev, Baryshnikov), per poi spaziare con grandereyev, Baryshnikov), per poi spaziare con grandeflessibilità dalla danza classica ,alla danza moderna,flessibilità dalla danza classica ,alla danza moderna,concerti, ma anche soubrette, cabaret. Un'artista aconcerti, ma anche soubrette, cabaret. Un'artista atutto tondo di grandissima esperienza, ora docentetutto tondo di grandissima esperienza, ora docentedi danza. L'abbiamo intervistata per gli amici didi danza. L'abbiamo intervistata per gli amici diFriends 4 Arts.Friends 4 Arts.

La danza secondo Chantal, cos'era, cos'è e cosa puòLa danza secondo Chantal, cos'era, cos'è e cosa puòessere.essere.È mio padre che mi ha trasmesso la passione per laÈ mio padre che mi ha trasmesso la passione per ladanza. Negli anni la danza è diventata la mia ragionedanza. Negli anni la danza è diventata la mia ragionedi vita, quando sono riuscita ad entrare in una scuoladi vita, quando sono riuscita ad entrare in una scuolaprestigiosa come quella dell'Opéra de Paris. Laprestigiosa come quella dell'Opéra de Paris. Ladanza è diventata veramente la mia vita, l'aria chedanza è diventata veramente la mia vita, l'aria cherespiravo era quella, era, è, e sarà sempre parte direspiravo era quella, era, è, e sarà sempre parte dime.me.

Rispetto a quegli anni la danza ha subito delle traRispetto a quegli anni la danza ha subito delle tra--sformazioni? C'è qualcosa di differente?sformazioni? C'è qualcosa di differente?Soprattutto negli ultimi dieci anni ci sono state grandiSoprattutto negli ultimi dieci anni ci sono state granditrasformazioni, il livello della tecnica è cresciuto moltrasformazioni, il livello della tecnica è cresciuto mol--tissimo e al giorno d'oggi si pretende molto dal corpotissimo e al giorno d'oggi si pretende molto dal corpodi una ballerina o di un ballerino. Oltre ad avere queldi una ballerina o di un ballerino. Oltre ad avere queltalento che è indispensabile per diventare qualcuno,talento che è indispensabile per diventare qualcuno,i ballerini di oggi devono essere dei veri atleti. Anchei ballerini di oggi devono essere dei veri atleti. Anchein passato c'è sempre stata molta tecnica, ma alin passato c'è sempre stata molta tecnica, ma al

giorno d'oggi tutto è stato spinto a livelli impensabili,giorno d'oggi tutto è stato spinto a livelli impensabili,richiedendo uno sforzo fisico enorme.richiedendo uno sforzo fisico enorme.

Ma tutto questo vale in generale o solo per le scuoleMa tutto questo vale in generale o solo per le scuoledi alto livello?di alto livello?È un discorso di tipo generale, soprattutto per laÈ un discorso di tipo generale, soprattutto per ladanza classica.Tra il classico e il moderno c'è contadanza classica.Tra il classico e il moderno c'è conta--minazione o restano due discipline separate?minazione o restano due discipline separate?Il ballerino moderno deve avere una eccellente baseIl ballerino moderno deve avere una eccellente baseclassica; è sempre stato così, solo che la tecnica diclassica; è sempre stato così, solo che la tecnica diuna volta non era quella di adesso, prima la tecnicauna volta non era quella di adesso, prima la tecnicaera molto meno pulita, molto meno forzata. Adessoera molto meno pulita, molto meno forzata. Adessovediamo ballerini di danza classica o moderna chevediamo ballerini di danza classica o moderna chesono atleti eccezionali.sono atleti eccezionali.

Ma se i ballerini oggi sono veri atleti, vale anche ilMa se i ballerini oggi sono veri atleti, vale anche ilcontrario? Ci sono atleti che sono anche ballerini?contrario? Ci sono atleti che sono anche ballerini?

Ci sono fortissimi leCi sono fortissimi le--gami tra la danza e ilgami tra la danza e ilpattinaggio artistico,pattinaggio artistico,che ormai è “danza sulche ormai è “danza sulghiaccio”, come tra laghiaccio”, come tra ladanza e la ginnasticadanza e la ginnasticaartistica, dove le ginartistica, dove le gin--naste devono averenaste devono averefortissime basi difortissime basi didanza per poter ecceldanza per poter eccel--lere. In questo sensolere. In questo sensoalcuni sport potrebalcuni sport potreb--bero essere considebero essere conside--rati addiritturarati addirittura“evoluzioni della“evoluzioni delladanza”.danza”.

danza

DDAANNZZAA CCLLAASSSSIICCAA EE MMOODDEERRNNAA,, DDAANNZZAA CCLLAASSSSIICCAA EE MMOODDEERRNNAA,, AAII MMAASSSSIIMMII LLIIVVEELLLLIIAAII MMAASSSSIIMMII LLIIVVEELLLLII

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Gli sforzi oggi richiesti a un ballerinoGli sforzi oggi richiesti a un ballerinodi alto livello possono essere dannosidi alto livello possono essere dannosiper il suo fisico?per il suo fisico?La danza classica in sé può essereLa danza classica in sé può esseredannosa per il fisico. Per questo undannosa per il fisico. Per questo unballerino deve conoscere il proprioballerino deve conoscere il propriocorpo, in modo da sapere come “noncorpo, in modo da sapere come “nondanneggiarlo”. Per questo è molto imdanneggiarlo”. Per questo è molto im--portante la fase dell'apprendimentoportante la fase dell'apprendimentodella danza sin da bambini, della podella danza sin da bambini, della po--stura corretta.stura corretta.La prima cosa che si guarda, quandoLa prima cosa che si guarda, quandosi deve entrare nel mondo dellasi deve entrare nel mondo delladanza, è il fisico: se le doti fisiche nondanza, è il fisico: se le doti fisiche noncorrispondono a un determinato stancorrispondono a un determinato stan--dard, è molto difficile che si possa diventare ballerinidard, è molto difficile che si possa diventare ballerinidi grande livello... ma come sempre ci sono alcunedi grande livello... ma come sempre ci sono alcuneeccezioni e il talento può supplire la carenza di aleccezioni e il talento può supplire la carenza di al --cune doti fisiche.cune doti fisiche.Per esempio, Nureyev non aveva doti fisiche eccePer esempio, Nureyev non aveva doti fisiche ecce--zionali, però aveva un talento e un carisma che lozionali, però aveva un talento e un carisma che lohanno fatto diventare il grandissimo ballerino che èhanno fatto diventare il grandissimo ballerino che èstato. Nella sua epoca, ci sono stati altri ballerini chestato. Nella sua epoca, ci sono stati altri ballerini chenon avevano fisici eccezionali, ma grazie al talentonon avevano fisici eccezionali, ma grazie al talentosono arrivati a livelli molto elevati. Una volta era piùsono arrivati a livelli molto elevati. Una volta era piùfacile che potesse avvenire, perché come dicevofacile che potesse avvenire, perché come dicevoprima, in passato la tecnica contava meno del taprima, in passato la tecnica contava meno del ta--lento, adesso è il contrario e si guarda molto più allalento, adesso è il contrario e si guarda molto più allatecnica che al talento.tecnica che al talento.

Il peso che si dà alla tecnica o al talento èIl peso che si dà alla tecnica o al talento èdifferente per le varie scuole? Russa,differente per le varie scuole? Russa,francese?francese?No, non dipende dalle scuole, sia per laNo, non dipende dalle scuole, sia per lascuola russa, che per la francese o quellascuola russa, che per la francese o quellainglese il talento era più premiato, rispettoinglese il talento era più premiato, rispettoai giorni nostri.ai giorni nostri.

Ripercorrendo il tuo percorso artistico,Ripercorrendo il tuo percorso artistico,cosa rifaresti? Cosa eviteresti?cosa rifaresti? Cosa eviteresti?Io rifarei tutto (ride). Non c'è una cosa cheIo rifarei tutto (ride). Non c'è una cosa chenon rifarei, cose belle e cose “brutte”. Parnon rifarei, cose belle e cose “brutte”. Par--tendo dalla scuola, rifarei i miei sei anni ditendo dalla scuola, rifarei i miei sei anni discuola, perché ho passato momenti bellisscuola, perché ho passato momenti bellis--simi, sofferenza, dolore, soddisfazioni, ilsimi, sofferenza, dolore, soddisfazioni, il --lusioni: questa era la mia vita, questo èlusioni: questa era la mia vita, questo èquello che mi ha fatto crescere.quello che mi ha fatto crescere.

A quanti anni hai iniziato?A quanti anni hai iniziato?Abbastanza tardi, a dieci anni. Però ho iniAbbastanza tardi, a dieci anni. Però ho ini--ziato direttamente nell'accademia prestiziato direttamente nell'accademia presti --giosa dell'Opéra de Paris, saltando ilgiosa dell'Opéra de Paris, saltando ilperiodo propedeutico nelle classicheperiodo propedeutico nelle classichescuole minori; ricevere da subito il top delscuole minori; ricevere da subito il top del--l'insegnamento mi ha permesso di avere una crescital'insegnamento mi ha permesso di avere una crescitamolto rapida.molto rapida.

La tua prima uscita importante in pubblico?La tua prima uscita importante in pubblico?Il defile dell'Opéra de Paris, nel '73, è stata la miaIl defile dell'Opéra de Paris, nel '73, è stata la mia

prima grande esperienza delprima grande esperienza delpalcoscenico. Il defile è solopalcoscenico. Il defile è solouna una sfilata, si deve solouna una sfilata, si deve solocamminare, però fare “quellacamminare, però fare “quellacamminata”, in mezzo a quelcamminata”, in mezzo a quelpalcoscenico enorme, unpalcoscenico enorme, unevento che si ripete ognievento che si ripete ognidieci anni... io ero una delledieci anni... io ero una dellepiù piccoline, al primo corsopiù piccoline, al primo corsodell'Opéra, l'apertura delladell'Opéra, l'apertura dellasfilata: le luci che si accensfilata: le luci che si accen--dono, la scena che si illudono, la scena che si illu --mina, la musica che iniziamina, la musica che iniziacon l'orchestra... mi battevacon l'orchestra... mi battevaforte il cuore, è stata per meforte il cuore, è stata per me

la più bella esperienza della mia infanzia. Da lì sonola più bella esperienza della mia infanzia. Da lì sonopoi seguite diverse cose, però questa è stata la piùpoi seguite diverse cose, però questa è stata la piùbella. A questo proposito, ricordo che ero sulla primabella. A questo proposito, ricordo che ero sulla primafila, avevamo tutte il tutù, la prima fila si doveva alfila, avevamo tutte il tutù, la prima fila si doveva al--zare da terra, mi sono alzata e sono ricaduta sul palzare da terra, mi sono alzata e sono ricaduta sul pal--coscenico: mi è venuta un'angoscia che non ho maicoscenico: mi è venuta un'angoscia che non ho maipiù provato in tutta la vita! Poi mi sono rialzata epiù provato in tutta la vita! Poi mi sono rialzata esono partita, però è stato per me un momento dramsono partita, però è stato per me un momento dram--matico!matico!

La paura di aver compromesso una carriera?La paura di aver compromesso una carriera?Si, esattamente, mi sembrava proprio così! Però poiSi, esattamente, mi sembrava proprio così! Però poiè andata bene, non si è notato, mi sono ripresa e hoè andata bene, non si è notato, mi sono ripresa e hocamminato in quel palcoscenico così grande, cosìcamminato in quel palcoscenico così grande, così

profondo, per l'occaprofondo, per l'occa--sione aprono anche ilsione aprono anche ilfoyer che c'è dietro e ilfoyer che c'è dietro e ilpalcoscenico diventa ilpalcoscenico diventa ildoppio, è fantastico.doppio, è fantastico.

E come esperienza diE come esperienza dispettacolo cosa ricordispettacolo cosa ricordidi quegli anni?di quegli anni?Durante gli anni di stuDurante gli anni di stu--dio (parlo degli annidio (parlo degli anni'70), la Scuola parteci'70), la Scuola parteci --pava a pochissimi balpava a pochissimi bal --letti. Quando è arrivatoletti. Quando è arrivatoNureyev, che ha rimonNureyev, che ha rimon--tato “La bella addormentato “La bella addormen--tata” all'Opéra de Paristata” all'Opéra de Paris(era il '78), lì entravo già(era il '78), lì entravo giànel corpo di ballo e minel corpo di ballo e mihanno scelto per fare lahanno scelto per fare labella addormentata conbella addormentata conlui. Il primo grande delui. Il primo grande de--butto.butto.Sono stati anni molto inSono stati anni molto in--tensi, ricordo l'emozionetensi, ricordo l'emozione

di ballare anche con Baryshnikov, davanti a un pubdi ballare anche con Baryshnikov, davanti a un pub--blico meraviglioso. Ballare per un pubblico significablico meraviglioso. Ballare per un pubblico significaanche ricevere dal pubblico e come “una palla cheanche ricevere dal pubblico e come “una palla cherimbalza”, perché se tu balli bene per il pubblico, ilrimbalza”, perché se tu balli bene per il pubblico, ilpubblico ti restituisce l'emozione.pubblico ti restituisce l'emozione.

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Nella tua esperienza qual è stato il pubblico piùNella tua esperienza qual è stato il pubblico piùbello?bello?Oddio, che domandona!!! Non credo di aver maiOddio, che domandona!!! Non credo di aver maiavuto un pubblico che non ha recepito. Ho avuto diavuto un pubblico che non ha recepito. Ho avuto di--versi tipi di pubblico, perché durante la mia carrieraversi tipi di pubblico, perché durante la mia carrierasono passata dal classico, al moderno, al concerto,sono passata dal classico, al moderno, al concerto,anche al cabaret: ogni tipo di pubblico ti da qualcosa.anche al cabaret: ogni tipo di pubblico ti da qualcosa.Nel tour che ho fatto con Miguel Bosè, il pubblico eraNel tour che ho fatto con Miguel Bosè, il pubblico eracalorosissimo (e poi c'era lui, che è una persona checalorosissimo (e poi c'era lui, che è una persona cheha carisma, è amato da tutti). Insomma non possoha carisma, è amato da tutti). Insomma non possodire di aver mai avuto un pubblico che non mi abbiadire di aver mai avuto un pubblico che non mi abbiarestituito delle emozioni.restituito delle emozioni.

Come mai sei venuta in Italia?Come mai sei venuta in Italia?In Italia mi ha portato Miguel Bosè; per la sua tourIn Italia mi ha portato Miguel Bosè; per la sua tour--née sudamericana cercava ballerini, era molto esinée sudamericana cercava ballerini, era molto esi --gente e in Italia non riusciva a trovarne con legente e in Italia non riusciva a trovarne con lecaratteristiche che desiderava, allora ha fatto una ricaratteristiche che desiderava, allora ha fatto una ri --cerca a Parigi tramite la CBS. Era poco prima di Nacerca a Parigi tramite la CBS. Era poco prima di Na--tale e tutti i ballerini più bravi che erano a Parigitale e tutti i ballerini più bravi che erano a Parigierano abbastanza impegnati. Vedevo che si eranoerano abbastanza impegnati. Vedevo che si erano

iscritti alle selezioni anche ballerini che, diciamo “noniscritti alle selezioni anche ballerini che, diciamo “nonmi piacevano così tanto” e allora mi sono detta: “mami piacevano così tanto” e allora mi sono detta: “maperché non ci vado anche io?”. Così ho conosciutoperché non ci vado anche io?”. Così ho conosciutoMiguel e mi ha preso per ballare con lui. Le prove perMiguel e mi ha preso per ballare con lui. Le prove perlo show erano a Milano.lo show erano a Milano.

Dalla Francia a Milano, attraverso un artista SpaDalla Francia a Milano, attraverso un artista Spa--gnolo per un tour internazionale, davvero un bel giro!gnolo per un tour internazionale, davvero un bel giro!Con Miguel devo dire che è stato fantastico, uno deiCon Miguel devo dire che è stato fantastico, uno deimiei periodi più belli, un bellissimo spettacolo, tantamiei periodi più belli, un bellissimo spettacolo, tantaenergia, professionisti bravissimi, SudAmerica, Mesenergia, professionisti bravissimi, SudAmerica, Mes--sico, per due anni ('81 e '82); al primo anno ballavosico, per due anni ('81 e '82); al primo anno ballavo“soltanto”, mentre al secondo mi hanno fatto anche“soltanto”, mentre al secondo mi hanno fatto anchecantare.cantare.

È stato lì il tuo passaggio al moderno?È stato lì il tuo passaggio al moderno?No, il passaggio al moderno avviene nel '79, dopoNo, il passaggio al moderno avviene nel '79, dopoun'esperienza di poco meno di un anno al NewYorkun'esperienza di poco meno di un anno al NewYorkCity Ballet con Balanchine. Al mio ritorno in FranciaCity Ballet con Balanchine. Al mio ritorno in Franciaho fatto un'audizione come soubrette per un grandeho fatto un'audizione come soubrette per un grandelocale, il Paradis Latin e da lì è iniziata la mia carrieralocale, il Paradis Latin e da lì è iniziata la mia carrieranel moderno. Poi sono partita per la Spagna connel moderno. Poi sono partita per la Spagna conun'altra grande compagnia (Compagnia Colsada),un'altra grande compagnia (Compagnia Colsada),sempre come soubrette, dove ballavo moderno sosempre come soubrette, dove ballavo moderno so--prattutto. Dopo sono tornata in Francia, dove ho riprattutto. Dopo sono tornata in Francia, dove ho ri --cominciato a farecominciato a fareclassico (e sono diclassico (e sono di --ventata Étoile delventata Étoile delBallet Classique deBallet Classique deFrance) e poi l'inconFrance) e poi l'incon--tro con Miguel e il petro con Miguel e il pe--riodo dei concerti.riodo dei concerti.

Come è iniziata la tuaCome è iniziata la tuacarriera televisivacarriera televisiva??Tornando dalla tourTornando dalla tour--née con Miguel, neglinée con Miguel, neglianni '80 in Italia c'eraanni '80 in Italia c'eratantissimo lavoro pertantissimo lavoro peri ballerini in televii ballerini in televi --sione e mi sonosione e mi sonodetta: “perché no?”. Ho fatto un'audizione per la Raidetta: “perché no?”. Ho fatto un'audizione per la Raie le audizioni in Rai all'epoca erano molto dure, pere le audizioni in Rai all'epoca erano molto dure, per--ché prima facevano la selezione classica e poi quellaché prima facevano la selezione classica e poi quelladi moderno (adesso non si fanno più selezionidi moderno (adesso non si fanno più selezionicosì...).così...).Ho fatto la prima trasmissione in Rai e da lì tanteHo fatto la prima trasmissione in Rai e da lì tantealtre, con Trapani, Nicotra, Gino Landi. Con Gino hoaltre, con Trapani, Nicotra, Gino Landi. Con Gino holavorato tantissimo, lui voleva ballerine molto alte.lavorato tantissimo, lui voleva ballerine molto alte.Devo dire che la televisione non mi ha mai entusiaDevo dire che la televisione non mi ha mai entusia--smato tantissimo: le prime trasmissioni erano tuttesmato tantissimo: le prime trasmissioni erano tutteregistrate e senza pubblico. Ballare senza pubblico,registrate e senza pubblico. Ballare senza pubblico,magari fermarsi perché c'è un problema alle luci, poimagari fermarsi perché c'è un problema alle luci, poiriprendere, non è la stessa cosa, l'adrenalina non èriprendere, non è la stessa cosa, l'adrenalina non èla stessa di quando sei davanti al pubblico. Con lala stessa di quando sei davanti al pubblico. Con ladiretta è un po' più bello, ma tra le mie esperienzediretta è un po' più bello, ma tra le mie esperienzeforse è proprio la televisione quella che mi ha entuforse è proprio la televisione quella che mi ha entu--siasmato meno, anche se ho fatto bellissimi lavorisiasmato meno, anche se ho fatto bellissimi lavorianche in televisione, soprattutto con Gino Landi.anche in televisione, soprattutto con Gino Landi.Gino è un uomo di teatro, che poi ha fatto anche teGino è un uomo di teatro, che poi ha fatto anche te--levisione, ha una diversa visione dello spettacololevisione, ha una diversa visione dello spettacoloperché il teatro è molto diverso dalla televisione,perché il teatro è molto diverso dalla televisione,anche il pubblico è più preparato, più esigente, piùanche il pubblico è più preparato, più esigente, piùattento, può essere anche molto “cattivo” nei conattento, può essere anche molto “cattivo” nei con--fronti di un errore, mentre in televisione tutto questofronti di un errore, mentre in televisione tutto questomanca.manca.Ecco, la televisione è forse una cosa che ora non riEcco, la televisione è forse una cosa che ora non ri --farei, almeno “davanti” alla telecamera, da “dietro”farei, almeno “davanti” alla telecamera, da “dietro”forse... chi lo sa in futuro...forse... chi lo sa in futuro...

Il balletto e il varietà sono stati pilastri della storiaIl balletto e il varietà sono stati pilastri della storiadella televisione italiana, è lo stesso anche nel restodella televisione italiana, è lo stesso anche nel restod'Europa?d'Europa?In Italia questo fenomeno è stato molto più marcato,In Italia questo fenomeno è stato molto più marcato,in Francia, che io ricordi, non c'era molto “varietà” inin Francia, che io ricordi, non c'era molto “varietà” intelevisione (e non c'erano nemmeno tante reti televitelevisione (e non c'erano nemmeno tante reti televi--sive) e così in altri Paesi europei. Direi che il ballettosive) e così in altri Paesi europei. Direi che il ballettoe il varietà in televisione è una caratteristica princie il varietà in televisione è una caratteristica princi--

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palmente italiana.palmente italiana.

Rispetto agli anni d'oro, il balletto in televisioneRispetto agli anni d'oro, il balletto in televisioneadesso come lo vedi?adesso come lo vedi?Malissimo (ride), prima di tutto perché ci sono ancoraMalissimo (ride), prima di tutto perché ci sono ancoraalcuni bravi ballerini ma non c'è più la selezione chealcuni bravi ballerini ma non c'è più la selezione chec'era una volta e non c'è più la qualità di una volta ec'era una volta e non c'è più la qualità di una volta epoi, dove si vedono oggi i veri balletti in televisione?poi, dove si vedono oggi i veri balletti in televisione?Non ci sono più! Ci sono solo stacchetti: basta che tuNon ci sono più! Ci sono solo stacchetti: basta che tuabbia un bel fisico e va bene tutto.abbia un bel fisico e va bene tutto.Una volta (e penso a Fantastico o Canzonissima), ilUna volta (e penso a Fantastico o Canzonissima), ilballetto aveva una parte importantissima nel varietà,balletto aveva una parte importantissima nel varietà,il costume era ricercato, così le luci e le riprese;il costume era ricercato, così le luci e le riprese;adesso non è più così, tutto è assolutamente scaadesso non è più così, tutto è assolutamente sca--duto, per me, naturalmente.duto, per me, naturalmente.

Ma secondo te è possibile ricostruire uno spazio perMa secondo te è possibile ricostruire uno spazio peril balletto all'interno dei palinsesti televisivi? Il balleil balletto all'interno dei palinsesti televisivi? Il balle--rino al giorno d'oggi deve guardare alla televisione?rino al giorno d'oggi deve guardare alla televisione?Non solo alla televisione? o completamente al di fuoriNon solo alla televisione? o completamente al di fuoridella televisione?della televisione?Per me, oggi il balletto in televisione manca complePer me, oggi il balletto in televisione manca comple--tamente. Adesso un ballerino deve guardare fuoritamente. Adesso un ballerino deve guardare fuoridella televisione, però spero che il balletto rientri,della televisione, però spero che il balletto rientri,che rientri in modo forte e solido, non solo con stacche rientri in modo forte e solido, non solo con stac--chetti e bassa qualità.chetti e bassa qualità.

Come mai è successo tutto questo?Come mai è successo tutto questo?Problemi di costi: il balletto costa, costano i ballerini,Problemi di costi: il balletto costa, costano i ballerini,la sala prove, la scenografia, i costumi. I quattro mila sala prove, la scenografia, i costumi. I quattro mi--nuti di balletto costano molto di più del monologo delnuti di balletto costano molto di più del monologo delcomico di turno... e per quei 4 minuti di balletto c'ècomico di turno... e per quei 4 minuti di balletto c'èuna settimana di prove di tutto il corpo di ballo.una settimana di prove di tutto il corpo di ballo.

Quanti ballerini c'erano in un balletto tipico?Quanti ballerini c'erano in un balletto tipico?Come minimo dodici, ma il corpo di ballo poteva esCome minimo dodici, ma il corpo di ballo poteva es--sere formato da 12/16/20/24 ballerini.sere formato da 12/16/20/24 ballerini.Al di fuori della televisione c'è una ripresa del musiAl di fuori della televisione c'è una ripresa del musi--cal, secondo te è una carriera da consigliare?cal, secondo te è una carriera da consigliare?Secondo me oggi un ballerino non può puntare soloSecondo me oggi un ballerino non può puntare soloal musical, come non può essere solo un ballerinoal musical, come non può essere solo un ballerinoclassico. A meno che non entri a far parte di unaclassico. A meno che non entri a far parte di unagrande compagnia classica e lì hai la tua carriera.grande compagnia classica e lì hai la tua carriera.Però nel classico ormai le grandi compagnie fannoPerò nel classico ormai le grandi compagnie fannoanche moderno e fanno anche contemporaneo, nonanche moderno e fanno anche contemporaneo, nonsi fermano più solo al balletto classico.si fermano più solo al balletto classico.Un ballerino non può oggi focalizzarsi solo su una diUn ballerino non può oggi focalizzarsi solo su una di--sciplina. Assolutamente no! Non ci sono abbastanzasciplina. Assolutamente no! Non ci sono abbastanzaopportunità di lavoro. Nonostante la mia età, a diffeopportunità di lavoro. Nonostante la mia età, a diffe--renza di altri colleghi, io mi sono aperta ad altre direnza di altri colleghi, io mi sono aperta ad altre di--scipline, quali il cabaret o altre forme di balletto escipline, quali il cabaret o altre forme di balletto equesta è stata la mia fortuna.questa è stata la mia fortuna.

I nuovi strumenti di comunicazione internet offronoI nuovi strumenti di comunicazione internet offronosecondo te nuove opportunità al ballerino?secondo te nuove opportunità al ballerino?Non credo, penso che il ballerino debba fare il suoNon credo, penso che il ballerino debba fare il suopercorso, rinnovarsi, studiare sempre, crescere,percorso, rinnovarsi, studiare sempre, crescere,aprire la mente, ma non credo che il web aiuti in queaprire la mente, ma non credo che il web aiuti in que--sto. Il grande balletto ha bisogno di grandi palcoscesto. Il grande balletto ha bisogno di grandi palcosce--nici. Però io sono di un'altra generazione,nici. Però io sono di un'altra generazione,bisognerebbe chiedere ai ragazzi di oggi.bisognerebbe chiedere ai ragazzi di oggi.In ogni caso ritengo che il contatto con il pubblico, leIn ogni caso ritengo che il contatto con il pubblico, leemozioni di ballare per un pubblico e le influenze poemozioni di ballare per un pubblico e le influenze po--

sitive che queste emozioni hanno sulla performancesitive che queste emozioni hanno sulla performancenon possano essere sostituiti dal monitor di un comnon possano essere sostituiti dal monitor di un com--puter.puter.

Le nuove tecnologie non sempre si rivelano positiveLe nuove tecnologie non sempre si rivelano positiveper l'arte, specie quando vengono utilizzate nonper l'arte, specie quando vengono utilizzate noncome strumenti creativi ma come “scorciatoie” percome strumenti creativi ma come “scorciatoie” perevitare studio e sacrifici. Cercare “scorciatoie” con laevitare studio e sacrifici. Cercare “scorciatoie” con latecnologia, rinunciando a studiare e a esercitarsi, autecnologia, rinunciando a studiare e a esercitarsi, au--tomaticamente porta a un abbassamento della quatomaticamente porta a un abbassamento della qua--lità artistica.lità artistica.

E ora qualche domanda a Chantal insegnante. Com'èE ora qualche domanda a Chantal insegnante. Com'èChantal insegnante? Immagino tu abbia avuto inseChantal insegnante? Immagino tu abbia avuto inse--gnanti severi, sei severa con i tuoi allievi?gnanti severi, sei severa con i tuoi allievi?Non è così, io ho avuto insegnanti molto severi ma alNon è così, io ho avuto insegnanti molto severi ma altempo stesso molto dolci, capaci di capire l'elementotempo stesso molto dolci, capaci di capire l'elementoche avevano davanti a sé: una classe non è un eserche avevano davanti a sé: una classe non è un eser--cito di soldatini, tutti perfetti, tutti eguali, ognuno dicito di soldatini, tutti perfetti, tutti eguali, ognuno dinoi aveva un certo carattere e l'insegnante, anche senoi aveva un certo carattere e l'insegnante, anche seera severo, riusciva a capire quello che serviva aera severo, riusciva a capire quello che serviva aognuno di noi. Io sono esattamente così: severa peròognuno di noi. Io sono esattamente così: severa peròcerco di entrare nella psicologia del bambino o delcerco di entrare nella psicologia del bambino o delragazzo che ho davanti. È questo che serve davveroragazzo che ho davanti. È questo che serve davveroper far crescere l'allievo.per far crescere l'allievo.Gli allievi non sono “numeri” e non puoi guardarliGli allievi non sono “numeri” e non puoi guardarlicome “gruppo”, bensì devi cogliere le singole indivicome “gruppo”, bensì devi cogliere le singole indivi --dualità, altrimenti potrebbe sfuggirti un talento partidualità, altrimenti potrebbe sfuggirti un talento parti --colare e così lo potresti ammazzare, nel senso dicolare e così lo potresti ammazzare, nel senso di“distruggere quel talento”. Per insegnare danza bi“distruggere quel talento”. Per insegnare danza bi --sogna essere un po' psicologi.sogna essere un po' psicologi.

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Qualche tempo fa, una prestigiosa accademia di MiQualche tempo fa, una prestigiosa accademia di Mi--lano è balzata alle cronache per regimi alimentari imlano è balzata alle cronache per regimi alimentari im--posti alle allieve ai limiti dell'anoressia. Tu hai maiposti alle allieve ai limiti dell'anoressia. Tu hai maidovuto affrontare problematiche di questo tipo?dovuto affrontare problematiche di questo tipo?Nella mia infanzia o gioventù non ho mai incontratoNella mia infanzia o gioventù non ho mai incontratodocenti che abbiano imposto nulla di tutto ciò: dudocenti che abbiano imposto nulla di tutto ciò: du--rante la scuola dell'Opéra de Paris non c'erano prorante la scuola dell'Opéra de Paris non c'erano pro--

blemi perché eravamo state tutte “selezionate”blemi perché eravamo state tutte “selezionate”fisicamente con un esame molto selettivo all'inizio,fisicamente con un esame molto selettivo all'inizio,una un po' rotondetta non ci sarebbe mai entrata.una un po' rotondetta non ci sarebbe mai entrata.Se oggi alcune accademie sono poco severe all'iniSe oggi alcune accademie sono poco severe all'ini --zio, nelle selezioni, allora potrebbero diventarezio, nelle selezioni, allora potrebbero diventaretroppo severe “dopo”.troppo severe “dopo”.Però bisogna anche considerare che ci sono corpiPerò bisogna anche considerare che ci sono corpiche a 13-14 anni cambiano, ma il mio approccio èche a 13-14 anni cambiano, ma il mio approccio èche, se c'è talento, si può anche chiudere un occhioche, se c'è talento, si può anche chiudere un occhiosulle rotondità, tanto poi sulla scena non si vedrannosulle rotondità, tanto poi sulla scena non si vedranno(a meno che non ci sia proprio un ippopotamo...), si(a meno che non ci sia proprio un ippopotamo...), sivedrà quello che trasmetti. E il pubblico magari prevedrà quello che trasmetti. E il pubblico magari pre--ferisce vedere una più rotondetta che trasmette qualferisce vedere una più rotondetta che trasmette qual--cosa, piuttosto che una “secca” che non trasmettecosa, piuttosto che una “secca” che non trasmetteniente.niente.Qui in Italia ho conosciuto tante ragazze ossessioQui in Italia ho conosciuto tante ragazze ossessio--nate dai problemi della linea e dall'incubo di dovernate dai problemi della linea e dall'incubo di doverpassare gli esami annuali delle accademie più impassare gli esami annuali delle accademie più im--portanti (non solo per via della tecnica ma anche perportanti (non solo per via della tecnica ma anche peri 10 grammi di peso in più).i 10 grammi di peso in più).

Chantal ballerina si emoziona con il calore del pubChantal ballerina si emoziona con il calore del pub--blico, Chantal insegnante quando si emoziona?blico, Chantal insegnante quando si emoziona?Quando vedo le mie bambine, le mie ragazze cheQuando vedo le mie bambine, le mie ragazze che

vengono con gioia alle lezioni, che escono da una levengono con gioia alle lezioni, che escono da una le--zione con la gioia di voler proseguire ad apprendere.zione con la gioia di voler proseguire ad apprendere.Questo mi emoziona, vederle entrare con il sorriso,Questo mi emoziona, vederle entrare con il sorriso,mettersi alla sbarra e chiedere “cosa facciamo?” opmettersi alla sbarra e chiedere “cosa facciamo?” op--pure, quando è finita la lezione: “ma è già finita?”.pure, quando è finita la lezione: “ma è già finita?”.E poi quando hanno il loro spettacolo e salgono sulE poi quando hanno il loro spettacolo e salgono sulpalcoscenico mi batte il cuore.palcoscenico mi batte il cuore.Questo mi capita anche con le grandi (perché non hoQuesto mi capita anche con le grandi (perché non ho

solo bambine), quando vedo che “rendono”, che trasolo bambine), quando vedo che “rendono”, che tra--smettono qualcosa, allora so che il mio lavoro ha porsmettono qualcosa, allora so che il mio lavoro ha por--tato i suoi frutti.tato i suoi frutti.Vedere i propri allievi crescere, anche trasformarsi,Vedere i propri allievi crescere, anche trasformarsi,sia fisicamente che nella testa, da bambini, fino a disia fisicamente che nella testa, da bambini, fino a di--ventare grandi, è un'emozione. Perché è molto dura,ventare grandi, è un'emozione. Perché è molto dura,anche per le bambine, è dura, la danza è disciplina,anche per le bambine, è dura, la danza è disciplina,però se tu riesci a trasmettere il bello di quello cheperò se tu riesci a trasmettere il bello di quello chefai, di quella disciplina non te ne accorgi neanche,fai, di quella disciplina non te ne accorgi neanche,perché tutto diventa naturale.perché tutto diventa naturale.

Ringraziamo Chantal, non solo per aver risposto alleRingraziamo Chantal, non solo per aver risposto allenostre domande, ma per essere con noi di Friends 4nostre domande, ma per essere con noi di Friends 4Arts, per collaborare in futuro su progetti comuni.Arts, per collaborare in futuro su progetti comuni.Parlare con lei, anche senza vederla ballare, ci haParlare con lei, anche senza vederla ballare, ci hatrasmesso intense emozioni, le emozioni della suatrasmesso intense emozioni, le emozioni della suavita dedicata a una passione profonda. Chantal Darvita dedicata a una passione profonda. Chantal Dar--denne, una vita per la danza.denne, una vita per la danza.

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Il titolo ritrova uno dei classici luoghi comuni, quelli che noi ita-liani amiamo molto, perche' esprimono concetti senza origina-lita', ma condivisibili nella conversazione da salotto.Invece il percorso artistico che unisce fotografia e geografia,con un tuffo nel sociale, e' una forma espressiva che ci piace,ci coinvolge, forse ci convince.

l'immagine che valepiu' di mille parole

Ecco una prima galleria dipersonaggi dei vari conti-nenti, sintetizzati da unoslogan:

World, people,maps, faces.

ffoottooggrraaffiiaa

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CCaarrii aammiiccii ddii FFrriieennddss 44 AArrttss,,

CCoommee aannttiicciippaattoo nneeii nnuummeerrii ssccoorrssii,, gguuaarrddaannddoo aallllee ccoommppeetteennzzee,,ccaappaacciittàà ee aall ppootteennzziiaallee aarrttiissttiiccoo ddii ttuuttttii vvooii,, nnoonn ssii ppuuòò cchhee ccoonn--cclluuddeerree cchhee ssiiaammoo pprroopprriioo uunnaa ggrraannddiissssiimmaa ssqquuaaddrraa!!

DDaaggllii oollttrree 110000 aammiiccii cchhee ssii ssoonnoo ccaannddiiddaattii,, aabbbbiiaammoo pprroovvvveedduuttooaa ffaarree uunnaa pprriimmaa ((iimmppeeggnnaattiivvaa mmaa pprrooffiiccuuaa)) sseelleezziioonnee..

TTrraassccuurraannddoo ii mmuussiicciissttii,, sseemmpprree ii ppiiuu’’ nnuummeerroossii eedd eessttrroovveerrssii,, aabbbbiiaammoo rriicceevvuuttoo aaddeessiioonnii ddii iilllluussttrraattoorrii ee iilllluussttrraattrriiccii,, ppiittttoorrii,, ssccuull--ttoorrii,, ffoottooggrraaffii,, sscceenneeggggiiaattoorrii,, rreeggiissttii,, vviissuuaall ee mmuullttiimmeeddiiaa ddeessiiggnneerr,,aattttoorrii ee ssppeeaakkeerr,, ssccrriittttoorrii,, ppooeettii,, sseennzzaa cchhee qquueessttoo eelleennccoo,, ee llaasseegguueennttee ppaaggiinnaa ddii ffoottooggrraaffiiee,, vvoogglliiaa pprreessuunnttuuoossmmeennttee eessaauurriirree iippoossssiibbiillii rruuoollii,, eedd ii mmeemmbbrrii ddeell tteeaamm..

PPeerr oorraa uunn rriinnggrraazziiaammeennttoo ee uunn aauugguurriioo ddiiBBuuoonnee ffeessttee aa ttuuttttii.. CCii ffaarreemmoo pprreessttoo sseennttiirree..IIll BBuuoonn 22001133 ccee lloo aauugguurreerreemmoo llaavvoorraannddooiinnssiieemmee iinn mmiillllee pprrooggeettttii..

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1) F4A per le Aziende

Organizazione eventi, spettacoli, fiere Comunicazione aziendale (interna/esterna)Creazione/rinnovamento del logoCreazione brochure (istituzionali, di prodotto, pubblicitarie)Realizzazione siti internetServizi fotograficiFilmati pubblicitari o istituzionaliCreazione di jingle, spot televisivi, videoclip, ecc.Campagne pubblicitarie integrateRealizzazione corsi e videocorsi di formazioneRealizzazione di manuali di prodotto per gli utenti (video)Manuali/videomanuali per clienti e utenti

VVEEDDIIAAMMOO AALLCCUUNNII PPUUNNTTII DDII FFOORRZZAA DDEELLLLEE NNOOSSTTRREE SSOOLLUUZZIIOONNIICompetitività economica e flessibilità grazie al potenziale creativo potenzialmente illimitatoVelocità nell'elaborazione e proposta delle ideeOriginalità delle proposte e capacità di gestire la comunicazione a 360°Autonomia nella creazione del messaggio pubblicitario (sia nella forma grafica che nei testi, lad-dove l'azienda non abbia capacità interne di elaborazione degli stessi)Management F4A con lunga esperienza aziendale, in ruoli commerciali/marketing/comunicazione

2) F4A per gli Esercizi Commerciali, Locali per spettacoli live/Teatri

Direzione ArtisticaAttività di PRServizio PrenotazioniCreazione materiale pubblicitario per promuovere gli eventiPromozione eventi via internet (portale F4A, Social Networks),stampa, radio/web radio, tv digitale terrestre, web tvSelezione della proposta artisticaRealizzazione di riprese video, dirette, ecc.Inserimento dell'esercizio commerciale in network nazionale perla realizzazione di eventi live tra loro collegati, concorsi, programmi TV, ecc.PubblicitàSiti internet

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3) F4A per gli ArtistiCommunity virtuale per collaborazioni online finalizzate allarealizzazione di progetti multiartistici (prodotti e perfor-mance live)Inserimento dell'artista in team di creatività per propostaverso aziende (spot pubblicitari, dischi, video, fotografia,ecc.)Agenzia spettacoliAgenzia Management e P.R. per spettacoli liveUfficio Stampa e gestione della comunicazione/P.R.Casa EditriceProduzioni AudioProduzioni VideoDistribuzione prodotti via web, in abbinamento editoriale,ecc.Realizzazioni e gestione siti internet, pagina di social net-work dell'artista, ecc.Vetrina dei contributi artistici sul portalewww.friends4arts.com e su F4A Magazinedistribuzione e vendita dei prodottiPartecipazione a programmi televisivi, presentazioni deiprodotti artistici in varie location anche "non convenzionali"(Librerie, gallerie d'arte, villaggi turistici, ecc.)Consulenza artistica per il Lancio dell'Artista (look, reperto-rio, ecc.)Supporto legaleDeposito di brani (Gestione del diritto d'autore)Ricerca di sponsorizzazioni e partecipazioni per coprodu-

5) F4A per gli Enti Pubblici e Turistici (Comuni, Province, Pro Loco)

Organizzazione Eventi di Piazza o FesteRassegne culturali, eventi a temaEditore di Guide delle Città e dei percorsi culturali, valorizza zione del territorio (arte e percorsi enogastronomici)

4) F4A per le TV/Radio

Produzione di programmi televisivi (musica, danza, pittura, fo-tografia, cucina, ecc.)Produzione di talent showProduzione di streaming audio e podcast

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Oggi vogliamo raccogliere dal webuno stimolo e forse una provoca-zione... i nonni dicevano, tutto quantofa spettacolo, e nel campo dell'artequello che e' arte e non lo e' e' dasempre oggetto di dibattito, traesperti, studiosi e artisti.

L'unpop, un termine che definiscequello che come espressione artisticae' NON popolare, sgradito, ai confinitra il trash, l'inaccettabile e il politica-mente scorretto.

Tra i classificati nel genere, BoydRice e' conosciuto negli Usa comeuna delle piu' discusse figure dell'erapost punk underground. Un personag-gio, che dalla fine degli anni 70 si pro-pone con scioccanti e provocatorieperformance, musicista, fotografo,saggista, giornalista, e chi piu' ne hapiu' ne metta. i suoi quadri, i suoi cd,sono una provocazione. un pugno allostomaco, come del resto il punk in-glese aveva dettato, essere contro atutti i costi.

il concept, positivo, negativo o neutro,lo stimolo intellettuale che sta allabase dell'opera o della performance e'comunque arte, magari priva di un ta-lento, e quindi di qualita', ma resta anostro parere espressione artistica,specie se mossa da onesta' intellet-tuale e non da speculazione pseudocommerciale.

Abbiamo voluto, anche richiamandocial momento politico sociale chestiamo vivendo, proporre una riletturadel trash in chiave (pro)positiva del-l'arte non a 24 carati, del fetish similpop, che negli ultimi 40 anni ha ac-compagnato mostre e biennali, trien-

UNPOP ART, POLITICALLY UNCORRECTUNPOP ART, POLITICALLY UNCORRECT

Tutto quanto e' arte?

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nali e semipermanenti. Mai censurare,semmai criticare, mai escludere, sem-mai selezionare. La lezione serve perimparare, nella vita meglio l'espe-rienza, o meglio ancora la sperimenta-zione, del resto De Andre' ricordava inuna canzone che dai diamanti nonnasce niente, dal letame, nascono ifiori...

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tecnica

“Qui per voi”, un Progetto volto a sostenere la RicercaScientifica, le Malattie Rare come la fibrosi cistica e d il Par-kinson giovanile, oltre che tutto il settore della Diversabilità.Di tal importante Progetto, ne è l’Autore il M° Vito Gurrado(Artista Poliedrico Internazionale): pittore, scultore designered orafo…e, molto altro!. Il Suo Eccelso Curriculum, mettein risalto la Sua folgorante e prestigiosa carriera.Vito Gurrado nasce a Bari il 02-09-1979, sin dal 1993 par-tecipa attivamente a mostre nazionali ed internazionali ot-tenendo significativi riconoscimenti e positivi consensi da

parte della critica militante.Sue Opere, fanno parte di importanti collezioni reali/privatee musei come ad esempio “Stelle nel firmamento” (MuseoFederale Fijlkam, Roma), “L’agguato” (Museo Joe Petro-sino, Padula), “Pietà” (Museo Diocesano della Arcidiocesidi Bari-Bitonto), “Mutatio” (Collezione Reale del Sultanodell’Oman), “Sensi” (Collezione privata Conte O. S. di An-tiochia), “Silenzi” (Centro Studi Europeo “Spinelli”), “Noi”

(Collezione “Segni”, Torino), gioiello scultoreo “Crocifisso”(Collezione privata di Sua Santità Papa Benedetto XVI),“Memorie” (opere architettoniche site nel Palazzo Marche-sale di Santeramo in Colle).Molte altre, sono giunte in Paesi esteri tra cui Svizzera,Francia, Inghilterra, Oman, Grecia, Croazia ed Albania lìdove, “Ci siamo”, una sua opera monumentale (patrimoniomondiale dell’UNESCO), è sita nel Castello di Berat.La produzione del Maestro Vito Gurrado è da sempre og-getto di studio, ricerca, censimenti e recensioni da parte di

ricercatori, intellettuali, autorità, giornalisti, fi-losofi, parlamentari e critici d’arte in numerosicataloghi, giornali, riviste e dizionari enciclo-pedici internazionali d’arte moderna e con-temporanea.Da anni le Sue quotazioni ufficiali di mercato,convalidate anche da noti critici ed espertid'arte, sono anche all’estero in ampia ascesaponendo le sue opere sempre più spessocome reale oggetto di investimento.In sostegno al Suo Progetto “Qui per voi”, instrettissima Collaborazione con l’AssociazioneCulturale “DiversArte” di Bari (rinomata Asso-ciazione che si occupa di Diversabilità sotto ilprofilo strettamente Sociale e dal punto di vistaArtistico-Culturale), si sta dando voce adun’importantissima Campagna di Sensibilizza-zione per la quale, il M° Gurrado, sceglie comeTestimonial dell’iniziativa (nonché, Testimonialdel Suo Prezioso Gioiello “ISMADA”), e comeSua Fotomodella, la conosciuta Artista bareseAnnarita Romito (Cantautrice e Compositricejazz…e, tanto altro). In questi giorni (dal 2 al 9Febb.), la Campagna sta avendo, e avrà, Pro-mozione e divulgazione a Berlino. Annarita Ro-mito, Presidente dell’Associazione“DiversArte” (e, Capo Dipartimento per gli Af-fari Sociali per conto dell’Universum Academydi Lugano), quotidianamente, è la voce di Chivoce non ha!!!. Altro principale obiettivo di talCampagna di Sensibilizzazione è mettere inluce “LA BELLEZZA DI UNA DONNA DIVER-SAMENTE ABILE”. Scardinare ogni forma dipreconcetto….Si Deve!!!!. Parole, esternate dal M° Gurrado: <<AnnaritaRomito: Modella di straordinaria bellezza, dol-cezza, fascino, carisma e tanto altro ancora>>.E’ importante dire, con fermezza, questo con-

cetto: IL DIVERSAMENTE ABILE, NON E’ LA PATOLO-GIA!.Tal iniziativa ha scopo benefico: parte della vendita dellebellissime Creazioni del M° Vito Gurrado, andrà devoluta aiSettori del Sociale pocanzi citati (i “Settori cardine” del Suo,più che lodevole, Progetto)

“QUI PER VOI” UN GIOIELLO DI PROGE�O

DIVERSARTE

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tecnica

DIVERSARTE 2013“Finestra Interattiva”, attraverso cui laDiversabilità-per mezzo dell’Arte-si rac-conta, diviene Condivisione. Uno spazioove raccogliere messaggi, richiested’aiuto (e di informazione); ove confron-tarsi. La presente iniziativa, esente dascopi di lucro, ha scopo Sociale ed è ri-volta ai ragazzi Diversamente Abili e alleloro famiglie, alle Scuole ed Ist.ti (d’ogniOrdine e Grado), a tutti i contesti chegiornalmente vivono e affrontano le sva-riate problematiche che la Diversabilitàcomporta. Questa Realtà Telematica siprefigge di offrire loro un punto di riferi-mento concreto.Esperienze, Vissuti che potranno dive-nire fonte di iniziative Artistico-Culturali.E, ancora……Artisti Diversamente Abili,che fanno dell’Arte il loro canale espres-sivo primario quotidiano, potranno usu-fruire di questo spazio per raccontarsi,esprimersi.Il suddetto Progetto è promosso/propo-sto, e sostenuto, dal Comune di Bari(Assessorato alle Politiche giovanili ededucative, nella persona dell’Assessore,Dott. Fabio Losito), con la Collabora-zione di Annarita Romito (Presidente).

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Per noi che andavamo a letto “subito dopo Carosello” glispot a cui assistevamo ogni sera (e che all’epoca si chia-mavano réclame…) molti spot hanno rappresentato un mo-mento irripetibile di spettacolo e suggestione, da diveniresenza tempo e superare la stessa marca pubblicizzata, alpunto da seguirci nei nostri ricordi come flash a cui ritor-nare con qualche nostalgia.Uno dei masterpiece era sicuramente rappresentato dalleavventure di Linea, l’irascibile omino uscito dalla magicamatita di Osvaldo Cavandoli, il creatore di Linea scom-parso recentemente e che negli anni ’60 aveva definitiva-mente lanciato l’immagine delle pentole a pressioneLagostina.

In un’Italia che non era ancora definitivamente industria-lizzata, Carosello ed i suoi interpreti e protagonisti ebbero

un ruolo decisivo nella consacrazione di marchi e prodotti che solo allora iniziavano ad esserericonosciuti e riconoscibili nelle nostre case: il tratto inconfondibile di Cavendoli ne è rimastoforse il simbolo più evidente. L’omino in continuo movimento ed in continuo dialogo con la manodell’autore che dall’alto lo guida, lo sprona, lo risolleva e lo ispira, la scarnezza del tratto e uncontinuo interloquire, quasi sempre in modo iracondo ed incomprensibile ma assolutamenteintuitivo, ne fanno una figura assolutamente unica e che merita di non essere dimenticata.

Tra i titoli piu’ interessanti, per i tipi di Gallucci, èuscito un bel volume dal titolo “Mon amour Linea”con alcune splendide tavole di Cavandoli e so-prattutto un DVD che raccoglie 15 sketch che pos-sono dare il senso (ed il ricordo…) di un omino cheha attraversato la nostra infanzia e che, attraver-sando il cambio del millennio, è ancora ironica-mente ficcante e attuale.

Una idea originale per un regalo senza tempo, ma-gari per far comprendere ad un giovane un mo-mento della realtà italiana e della nostra vitalontana nel tempo o anche solo per ripensare a com’era quando si andava a letto “subito dopoCarosello”…

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RECENSIONI

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La Regina Giovanna II° non aveva un bel carattere: le piaceva essere corteggiata (anche seaveva uno sposo legittimo) e non lo mandava a dire. Non era proprio più di primo pelo (correval'anno 1420) quando si invaghì di un Baronetto che viveva a SATRIANUM di Lucania:borgo diantiche origini occupato dai romani,poi dai longobardi e dai nor-

manni,difeso da mura,sito in un luogo più cheameno,ricco di boschi e di acque.Un bel posto,insomma dove vivere una storiad'amore: così pensava la Regina. Peccato che ilpartner in questione fosse già innamorato di unagiovane damigella di sua maestà:e glielo disse,de-clinando i reali favori.Giovanna non si vendicò sullafanciulla (sarebbe stato al di sotto della sua dignità) ma sull'incauto Baro-

netto: gli fece bruciare il palazzo e distruggere tutta la città,possedimenti esterni inclusi…Si,pro-prio un cattivo carattere,non c'è che dire.Ma i folli amori passeggeri(o meno) della regina non ci interessano: per la ricetta di oggi dob-biamo, però rifarci a lei,ed al suo amore per le….castagne. Esiste infatti a Sant'Alfio,in provinciadi Catania, un albero di castagne secolare ,chiamato "dei cento cavalieri": vuole la leggenda cheGiovanna ed il suo seguito fossero soliti ac-camparsi alla sua ombra, durante i lunghiviaggi che la regina compiva attraverso il suoregno. E chissà che questa antica ricetta nongliel'abbiano preparata i cuochi con le casta-gne di Sant'Alfio!

I MACCHERONI DI GIOVANNADosi per 4 persone:Gr.400 di maccheroncini integraliGr.200 di castagne già lessateGr.200 di asparagiGr.100 di carne vaccina tritata1 cipollina e 2 uovasale,pepe nero,panna e burro q.b.Fate bollire gli asparagi in poca acqua: poi rosolate il burro in un tegame e rosolatevi gli aspa-ragi con sale e pepe e la carne vaccina.Tagliateli poi a pezzetti di circa un centimetro e metteteli da parte: in un altro tegame rosolate lacipolla tritata e,quando è colorita,versate lecastagne spezzettate,unite sale/pepe e panna facendo ben insaporire il tutto. Sbattete le uovain una ciotola fonda e tenetele in attesa. Lessatela pasta,scolatela al dente e poi unitela alle uova:insaporitela poi col mix di casta-gne/panna e,per ultimo,con gli asparagi. Servite subito, ben caldo.

di giovanna motta

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Claudio Ottaviano, giovane contrab-bassista di origini siciliane si è esibitomercoledì 13/2/2013 al Memo Re-staurant in via Monte Ortigara a Mi-lano.Claudio ha presentato il suo nuovodisco,’ Notturno’ assieme al suo trio,Michele Franzini al piano e Tino Tra-canna sax tenore e soprano.Frastandard e brani originali il disco pri-vilegia composizioni intimistiche me-lodiche, l’assenza della batteriaaccentua la delicatezza del suono econsente di apprezzare la piacevo-lezza delle melodie. Ottaviano èormai una presenza fissa sulla scenajazzistica, la sua professionalità e lasua personalità musicale, già ben de-finite e di innegabile classe, matu-rano attraverso il continuo lavoro distudio e di confronto con realtà e cul-ture che vanno oltre la quotidianitàmilanese in cui vive. Ho avuto il privilegio di incontrareClaudio Ottaviano alcuni anni fa nel-l’ambito della manifestazione “No-vara Jazz”, in quella occasione siesibiva, soli 24 anni, con un trio di di-versa composizione, nello spazio ri-servato ai giovani talenti, allora eragià possibile “sentire” la qualità delsuo lavoro, oggi, è visibile la qualitàmaturata, lo stile più definito, e losguardo verso il futuro di un uomo,che considera i risultati ottenuti puntida cui ripartire, per un nuovo per-corso, per un nuovo progetto in cuiimpegnare le sue energie.

testo e foto di Angela Bartolo

MEMO milanoClaudio Ottaviano “notturno”

alla rassegna Young Jazz

musica

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