ma quel versetto non dice forse

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John F. M. Samson Ma quel versetto non dice forse che... Risposta alle dodici più ricorrenti obiezioni riguardo alla sovranità di Dio nell’Elezione Edizioni Tempo di Riforma 2015

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Risposta alle dodici più ricorrenti obiezioni al riguardo della sovranità di Dio nell’elezione. Le "Dottrine della Grazia" (Depravazione totale, Elezione incondizionata, Redenzione limitata, Grazia irresistibile, Perseveranza dei santi) sono a tutt'oggi costantemente contestate sulla base di tradizioni interpretative che limitano o negano la sovranità di Dio nella salvezza in Cristo dell'essere umano. Una lettura senza pregiudizi e contestuale dei dati che la Bibbia ci fornisce, però, ce ne dimostra la totale fondatezza. Il past. John Samson ci accompagna a scoprirne la verità e la bellezza. Non si tratta di un arido saggio, ma il discorso si muove nel contesto della sua stessa esperienza umana e pastorale. L'autore ci offre così uno strumento di grande pregio ed utilità, in grado di edificare la nostra fede e aiutarci a difendere la verità rispondendo ai suoi detrattori. Si tratta di un'opera accessibile a tutti coloro che amano Dio così come Egli ha rivelato di essere e illuminante sulla vera condizione umana.John Samson è un ministro di Dio consacrato, pastore evangelico e conferenziere, con la passione per la chiesa locale, l'evangelizzazione e l'apologetica. Serve attualmente come pastore della King’s church a Phoenix, Arizona, USA. Contribuisce a www.reformationtheology.com ed ha il suo Blog all’indirizzo www.effectualgrace.com. Sermoni di John Samson.

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  • John F. M. Samson

    Ma quel versetto non dice forse che...

    Risposta alle dodici pi ricorrenti obiezioni

    riguardo alla sovranit di Dio nellElezione

    EdizioniTempo di Riforma

    2015

  • ISBN 978-1-326-27181-7

    Titolo originale:TWELVE WHAT ABOUTSAnswering Common Objections Concerning God's Sovereignty in Election, by John Samson, Foreword byJohn HendryxSolid Ground Christian Books, 2012.http://www.heritagebooks.org/twelve-what-abouts-answering-common-objections-concerning-gods-sovereignty-in-election/

    Traduzione e adattamento di Paolo E. Castellina, revisione di Giovanni Brandimaggio 2015http://www.riforma.netSe non altrimenti specificato, tutte le citazioni bibliche sono tratte dalla versione "La Nuova rivedutasui testi originali" (1994, edizione del 2006), a cura della Societ Biblica di Ginevra.Quest'opera stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/.

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  • Prefazionedi John HendryxDesidero raccomandare, a tutti i lettori che cerchino onestamente di considerare queste questioni, questo bel trattato in cui il past. Samson risponde attentamente alla maggior parte delle obiezioni pi comuni che vengono fatte alla dottrina biblica dell'Elezione divina.Conosco John da molti anni ora, ed ho avuto l'onore dilavorare accanto a lui nel nostro Blog http://www.reformationtheology.com/ dall'ottobre del 2005. Sebbene noi non ci siamo mai incontrati di persona, io lo conosco come un uomo integro che prende cura particolare che ogni affermazione teologica sia radicata nelle Scritture e nel suo contesto appropriato. Per quanto persino John creda che le tradizioni possano essere buone, io sono stato testimone diretto dell'umilt di John e la sua disponibilit a verificare le sue stesse persuasioni allaluce del testo della Scrittura.Insieme ad ogni vero credente di ogni epoca, il past. Samson afferma che Dio comanda a tutti e dovunque di ravvedersi e di credere all'Evangelo, e che ogni persona che lo faccia sar salvata. Cristo non fallisce mai di mantenere le Sue promesse e di accogliere tutti coloro che vengono a Lui. Egli pure afferma che tutti coloro che rispondono all'appello dell'Evangelo lo fanno perch lo desiderano. Per essere salvati dobbiamo tutti personalmente e volentieri confidare in Lui. Tutte queste affermazioni possono essere trovate fra le promesse della Bibbia. La stessa Bibbia, per, che afferma che tutti devono ravvedersi e credere in Ges al fine di essere salvati, pure inequivocabilmente dichiara che tutti, proprio

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  • perch nascono asserviti al peccato, sono del tutto incapaci da s stessi di ravvedersi e di credere.Respingere o ricevere Ges Cristo come Signore e Salvatore non un atto passivo e non-morale, ma una scelta morale fatta con la nostra volont. Noi scegliamo ci che amiamo. Colui o colei che respinge Cristo deliberatamente, sceglie di dire "no" a Cristo, e"s" al proprio io ed al peccato.Allo stesso modo, chi accoglie Cristo dice di "s" a Cristo e "no" al peccato ed al proprio io.Giovanni 3:19-20 afferma che l'uomo naturale non viene alla luce perch ama le tenebre. Lasciati a s stessi uomini e donne sempre sceglierebbero di rimanere nelle tenebre. Se uno crede a Cristo o lo respinge, dipende completamente dalla disposizione del suo cuore. Indipendentemente dall'opera sovrannaturale dello Spirito Santo, la Bibbia dice che la nostra disposizione naturale ostile a Dio e non possiamo comprendere la verit spirituale (Romani 8:7; 1 Corinzi 2:14). Graziea Dio, per, la nuova nascita o rigenerazione, il modo in cui Dio lo Spirito Santo applica le benedizioniredentrici di Cristo, che ci impartiscono la vita spirituale atta e metterci in grado di fare ci che dobbiamo fare (ravvederci e credere all'Evangelo) mache non siamo in grado di fare (mentre siamo nella carne), a causa del nostro asservimento al peccato (Giovanni 6:63,65).Chiare e semplici come ora ci appaiono le parole di Cristo a riguardo della Sua identit, importante considerare come vi fosse un tempo quando persino i discepoli di Ges (che pure avevano passato tre anni con Lui) non le comprendevano. Guardavano ma non vedevano, tendevano orecchi ma non udivano (Matteo13:13). Essi non potevano comprendere che il Messia dovesse essere "strappato dalla terra dei viventi"

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  • (Isaia 53:8). Essi rifiutavano di ricevere l'insegnamento che il loro Rabbi avrebbe dovuto morire. Quando alla fine fu crocifisso, quindi, essi erano rimasti confusi e Lo avevano abbandonato disperdendosi. Sebbene Ges avesse detto loro questo molte volte, non l'avevano mai interiorizzato come un fatto. Rispetto ad esso erano ciechi.Vegliamo e preghiamo Dio contro un tale pregiudizio nel nostro proprio cuore. Facciamo attenzione ed evitiamo che tradizioni, nozioni preconcette e logica non assistita, prenda radice nel nostro cuore e ci renda ciechi rispetto a Ges. Vi solo un test per la verit: ci che dice la Scrittura. Di fronte ad essa devono cadere tutti i pregiudizi che abbiamo in cuore.Anche i discepoli che leggevano le Scritture, per, ancora non comprendevano. Quando finalmente comprendono, che cos' che aveva fatto in loro tutta la differenza? In che modo finalmente erano giunti a comprendere chi era Ges? In Matteo 16:13-17 Ges fa ai Suoi discepoli la domanda pi importante che avrebbe potuto essere loro posta: "Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo? Essi risposero: Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia ouno dei profeti. Ed egli disse loro: E voi, chi dite che io sia? Simon Pietro rispose: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Ges, replicando, disse: Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perch non la carnee il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che nei cieli".Notate quale sia la prima cosa che Ges vuole che Pietro capisca quando fa la sua dichiarazione: si tratta di un mistero che non pu essere veramente conosciuto dalla ragione umana, ma solo per rivelazione da parte di Dio attraverso l'opera dello Spirito Santo (1 Corinzi 12:3; Matteo 11:25-27). "Carne e sangue" si riferiscono semplicemente alle

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  • risorse naturali umane senza l'intervento dello SpiritoSanto.Lasciato a s stesso con la sua depravazione naturale che lo acceca, Pietro non avrebbe mai compreso la verit, la bellezza e l'eccellenza di Cristo e la Sua vera identit. Lasciato a s stesso, Simone non sarebbe stato affascinato da Ges, il Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Ma Dio stesso gli aveva rivelato questa verit dandogli "un nuovo cuore" (Ezechiele 36:26) attraverso il quale lo Spirito lo aveva sospinto a chiamare Dio ABBA, PADRE (Romani 8:14-17). cos che i suoi occhi si aprono per la prima volta e riconosce chi veramente Ges. Indipendentemente dallo Spirito di Dio non c' comprensione delle verit spirituali (1 Corinzi 2:10-14), persino quando Lui stesso ti sta guardando in faccia. Potresti comprendere intellettualmente ci che significano le parole, ma il cuore cos naturalmente pieno di pregiudizi contro Cristo che lo Spirito deve prima disarmare questa ostilit per potervedere la verit che c' in esse.Indipendentemente da "un nuovo cuore", il problema della nostra condizione naturale che siamo tutti spiritualmente ciechi (non semplicemente miopi). 2 Corinzi 4:3-4 dice: "Se il nostro vangelo ancora velato, velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinch non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che l'immagine di Dio". cos che se Dio prima non apre inostri occhi spirituali, noi non saremo mai in grado di riconoscere Ges. Fintanto che Dio non interviene a sostituire i nostri occhi, noi siamo, come i discepoli, incapaci di riconoscere Cristo come realmente Egli .Nella carne noi andiamo ad ascoltare un predicatore, possiamo leggere la Bibbia, eppure, fintanto che Dio

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  • non rivela S stesso direttamente a noi, noi siamo morti rispetto alle verit spirituali (Efesini 2:1). Sebbene noi si possa leggere il testo non Lo riconosciamo, proprio come i discepoli sulla via di Emmaus, fintanto che Ges stesso non apre i loro occhi. Ecco perch abbiamo bisogno che Dio intervenga per rimuovere la nostra cecit spirituale affinch possiamo vedere chiaramente ci che altrimenti andrebbe oltre le nostre risorse naturali per comprendere.Sembra che Ges ritenga essenziale rammentare a Pietro questa verit come una verit della maggior importanza per continuare a seguire Pietro nel suo cammino spirituale. Sono molti nel nostro tempo, quelli che sono riluttanti a parlare ad un nuovo cristiano sulla sovranit di Dio nella salvezza per paura che la vedano come una cosa "troppo dura" da accettare. Eppure, quando Pietro fa la sua prima confessione di fede in Cristo, Ges la pone come prima di fronte ad ogni altra verit.Questo avviene proprio perch Egli non vuole lasciarealcuno spazio a che Pietro attribuisca questa comprensione alla sua propria sapienza, prudenza, sano giudizio, o buon senso, non lasciando spazio alcuno ad un possibile vanto. Egli vuole, al contrario, rivolgere gli occhi di Pietro verso Dio come Autore della sua salvezza dall'eternit in Cristo (Efesini 1:3-5). La salvezza dal principio alla fine appartiene al Signore. Ges non solo ci dona la Giustificazione quando veniamo a Lui con fede, ma ci vivifica quando,morti nel peccato, possiamo con certezza avere fede.Posso gi a questo punto udire qualcuno che esclama:"...ma non giusto!".Beh, possiamo tutti essere riconoscenti che Dio sia tanto "ingiusto". Se Dio operasse solo sulla base di ciche giusto, non vi sarebbe una sola persona viva che

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  • leggerebbe oggi queste parole, perch tutti ben avremmo meritato solo la Sua ira. proposito dell'autore rispondere a questo tipo di obiezioni alla dottrina biblica dell'Elezione. Come vedrete, le sue risposte sono tratte dal testo dellaScrittura, non sono le sue idee o teorie. Egli ci rammenta che la Grazia ci data gratuitamente e cheessa non dipende da condizione alcuna che noi si debba assolvere. La Grazia non la ricompensa della nostra fede, ma la sua stessa causa.Ancora, io voglio raccomandarvi quest'eccellente opera del past. Samson sull'argomento della sovrana grazia di Dio. John uno dei cristiani pi appassionatiche io conosca il cui primo obiettivo quello di far conoscere Cristo. Quest'opera sulla dottrina dell'Elezione non ne eccezione. In essa troverete che lo scopo dell'Elezione quello di portare ogni gloria a Ges Cristo nella nostra salvezza.http://www.monergism.com, Gennaio 2012.

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  • Capitolo 1: Il luogo da cui iniziare. Sorpreso dalla grazia comune

    La grazia comune. Si tratta di un termine usato in teologia per descrivere quella grazia che Dio si compiace di dare ad ogni persona vivente del pianeta Terra. chiamata "comune" non perch sia di poco prezzo, a buon mercato, da prendersi per scontata, ma perch tutti i viventi in comune la ricevono.Per definizione la grazia non pu mai essere qualcosa che si possa esigere o che si meriti. Dio d la Sua grazia non perch debba darla, ma perch Egli decidedi impartirla. La Scrittura dice che Dio "fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti" (Matteo 5:45).Dio davvero molto generoso. Egli non discrimina il non-cristiano nel non mandargli la pioggia di cui ha bisogno, ma la d gratuitamente sia a santi che a peccatori. Quello ci che dovrebbe stupirci. Anzi, la grandezza di questo fatto tale da farci davvero starea bocca aperta. Eppure, il concetto di grazia comune di solito non suscita in noi questi sentimenti, forse perch ci siamo tanto abituati, perch cos comune. Dobbiamo, per, ricordarci sempre che Dio si dimostra estremamente generoso nel concedere questo tipo di grazia, perch il punto che Egli non sarebbe tenuto a farlo.Attraverso l'uso di un breve racconto, vorrei farvi dare un'occhiata nel perch la grazia comune dovrebbe stupirci a questo modo.Il racconto riguarda una giovane donna di 18 anni di York, in Inghilterra. Nata a Malta da genitori irlandesi, era fidanzata ad un brillante giovanotto dell'esercito britannico. Avevano progettato che, non appena la guerra fosse finita, entrambi avrebbero

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  • servito il Signore come missionari, dovunque Egli li avrebbe condotti.Mandato in Francia durante il famoso D-Day del 6 giugno 1944, il giovane gettato nel pi bel mezzo della battaglia per la conquista della citt di Caen, in Normandia. Tragicamente, poche settimane dopo, il 10 luglio 1944, egli ucciso dalle pallottole nemiche.Nell'udire la notizia della morte del suo fidanzato, la giovane donna ne rimane devastata, con il cuore affranto. Mentre partecipa a dei culti a York, nei mesi che seguono, avrebbe udito di drammatiche testimonianze di protezione divina, allorch i militari ritornavano a casa e narravano le loro esperienze. Tutti questi soldati che ritornavano erano stati protetti da pericoli imminenti. Molti di questi soldati erano estremamente consapevoli del diretto intervento del Signore nel conservarli in vita. Ciononostante, la giovane donna doveva vivere sapendo che l'uomo che amava non sarebbe pi tornato a casa.Quante domande tormentavano la mente di questa giovane donna. Nulla che le si potesse dire avrebbe potuto consolarla e calmare il suo dolore e cordoglio. E quelle domande ostili e persistenti continuavano ad affliggerla.Un giorno, era corsa in camera sua, gettandosi sul letto a piangere con grande dolore, come spesso faceva. Poi, qualcosa di molto forte le avvenne, un'esperienza che le cambia la vita. Il Signore stesso appare a questa giovane donna. Il bagliore della Sua gloria riempie la sua stanza. Non dice una parola. In quel momento, per, il Signore le aveva teso la mano. Era stata totalmente rapita dallo sguardo dei Suoi occhi. Le sorrideva e tutte le sue domande in un attimo erano scomparse. Il grido del suo cuore aveva

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  • trovato una risposta da quell'unico Suo sguardo, pieno di indicibile amore.Quella giovane donna parla raramente oggi di quanto le era accaduto. Per, quando lo fa, di solito solo a suoi stretti familiari ed amici, ancora una volta le scendono le lacrime solo a pensare alla grazia che aveva trovato nel volto di Cristo.Il racconto continua. Nello stesso tempo, un giovane militare gallese era di stanza nella stessa citt di Yorkin Inghilterra. Cresciuto cattolico-romano, questo giovane aveva avuto una forte conversione a Cristo mentre serviva nell'esercito britannico a Gibilterra. Nel comprendere l'Evangelo di Cristo, questo giovaneera uscito dal sistema della Chiesa cattolica-romana, affrontandone per l'ostilit della sua famiglia. In seguito segue un corso di addestramento per servire come cappellano militare presso le forze armate britanniche.Avendo la vocazione di evangelista, questo giovane aveva visto innumerevoli uomini venire a Cristo mentre serviva in Francia ed in Belgio. Per un periododi 18 mesi, il numero dei soldati che aveva visto giungere alla fede in Cristo erano arrivati ad essere ogni settimana delle centinaia.Un giorno, questo giovane uomo stava predicando nella citt di York, ed i suoi occhi cadono su una certagiovane donna - quella della nostra storia. I due cominciano ben presto a vedersi e, dopo un po' si sposano.Passano anni di vita coniugale, e la speranza di avere un figlio cresceva sempre pi forte. Quanto avrebberovoluto avere un figlio! Eppure il tempo passava senza che questo mai avvenisse.Trascorrono 17 anni di matrimonio e ancora nessun figlio. Proprio quando sembrava che ogni speranza

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  • fosse perduta, la giovane donna rimane incinta. Che gioia aveva dovuto riempire quella casa a questa magnifica notizia!Due settimane prima del tempo, il bambino sta per nascere. Ne subentrano delle complicazioni e la madre perde molto sangue. La madre non stava affatto bene mentre il bambino lottava per la sua stessa vita. Una volta nato, il bambino subito messo nell'incubatrice, dove ogni suo respiro affannoso diventa una dura lotta.Anni pi tardi, il padre scrive queste parole: "Mi ricordo di essere stato chiamato in ospedale dove miofiglio giaceva fra la vita e la morte. Quando mi vedeva, si protendeva disperatamente verso di me. Non potevo fare nulla. Egli era in una tenda ad ossigeno. Il dottore mi diede una triste occhiata di solidariet scuotendo la testa. Il bambino stava morendo".E continua: "Trovo cos un angolo dove mi sono messoa pregare. Ho ringraziato Dio per la gioia che quel bambino aveva portato nella mia vita, per il privilegio di avere la responsabilit del suo benessere, anche se per poco tempo. Ho detto a Dio quanto significasse quel bambino per me ed aggiungo: 'di fatto egli appartiene a Te, ieri, ora e sempre. Signore, io lo affido alla Tua protezione. Egli per me vale pi della mia vita, ma se lo vuoi prendere, io continuer ad amarti e ti loder per tutti i miei giorni. Quello, come avevo imparato anni pi tardi, era un sacrificio di lode".La madre e il bambino sopravvivono e, di fatto, il bambino cresce robusto, in piena salute, fase dopo fase della sua prima infanzia. Poi, all'et di 13 mesi comincia a sviluppare una tosse, che diventa persistente. Il medico la diagnostica come una laringo-tracheo-bronchite.

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  • Ogni sera dalle 8 alle 9, dalle 11 a mezzanotte, e poi di notte, dalle 4 alle 5, il bambino avrebbe tossito ad respiro che prendeva. La madre cercava ogni volta delle medicine e delle bevande calde, sperando di dargli un po' di sollievo, mentre l'intera famiglia cercava di dormire un po', almeno fino alla prossima sua crisi di tosse. Come potete immaginare, i genitori avrebbero avuto una ben difficile giornata di lavoro, dopo una tale disturbata notte.Il problema diventa sempre pi pronunciato, tanto che ogni notte era punteggiata almeno da tre ore di tosse costante, con permanente disturbo del sonno.Questo va avanti cos per quattro anni.Ogni autunno, il bambino era portato in ospedale in una tenda ad ossigeno per ristabilirsi un po' da questesevere crisi di respiro e di tosse. Al suo ritorno a casa,i genitori dovevano tenere un bollitore elettrico nella sua stanza per aiutarlo durante i suoi attacchi di bronchite.Dal settembre fino a maggio (dall'et di tre fino a sette anni) al ragazzo non era permesso di giocare fuori casa e sua madre doveva inventarsi giochi con carta e matite per intrattenerlo. All'et di 4 anni sottoposto ad un'operazione di estrazione delle tonsille per vedere se questo avesse aiutato nella situazione, ma non vi sar riposo fino all'et di sette anni quando le continue preghiere ricevono risposta egli attacchi di tosse si fermano.I ragazzi del vicinato erano tutti pi vecchi di lui, e cos, quando aveva 8 anni, gli permesso di correre egiocare un po' a calcio. Questo deve avere ispirato il ragazzo, perch, pi tardi, nella squadra di calcio degli studenti di Chester, egli ne diventa il maggiore capocannoniere all'et di 14 e 15 anni. Una volta aveva segnato ben 9 goal in una singola partita ed i

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  • suoi allenatori cercavano di aiutarlo a diventare un giocatore di calcio professionista.Il Signore, per, per lui, aveva progetti molto diversi. Oggi serve il Signore come ministro dell'Evangelo. Sono sicuro che ne converrete che egli sia un trofeo della grazia di Dio.Perch vi ho raccontato tutto questo?Beh, lasciate che vi dica i nomi dei due genitori della storia. Il nome della donna Muriel Grace Macnamara, e il nome dell'uomo il rev. Redvers Joseph Samson. Quella signora mia madre e quell'uomo mio padre. Quindi, quella storia in realt, pure la mia storia.Io ero quel bambino che lottava fra la vita e la morte. Io ero quel bambino con gravi problemi di salute che solo a cercare di aiutare mio padre a spalare la neve di fronte a casa avrebbe significato correre all'ospedale con una doppia polmonite; e io sono quello stesso giovanotto che voleva diventare un grande calciatore, prima che il Signore intervenisse ad inviarlo in una direzione diversa. Ogni respiro che io faccio un dono della Grazia divina.Io sono strabiliato quando penso a Dio, alla Sua grazia, che permette a tanti Suoi nemici di continuarea respirare la Sua aria e vedere gli splendori della Sua creazione, ogni giorno che Egli manda, ed essi godono della luce e del calore del sole come pure dei benefici della Sua pioggia. Davvero il Signore straordinariamente generoso.Il Signore buono verso tutti. Egli il Datore di ogni vita e sostiene la vita sia dei predicatori dell'Evangeloche dei terroristi. La Scrittura dice: "...e non servitodalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che d a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. Difatti, in lui viviamo, ci muoviamo, e siamo,

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  • come anche alcuni vostri poeti hanno detto: 'Poich siamo anche sua discendenza'" (Atti 17:25,28).Il fatto stesso che voi stiate ora leggendo queste parole testimonia del fatto che Dio sia indicibilmente buono verso di voi. Un vecchio inno dice: "Contate le vostre benedizioni, nominatele una per una, e sarete sorpresi di ci che il Signore ha fatto per voi".Mentre vi prendete del tempo per riflettere sulle benedizioni che Dio vi ha elargito durante la vostra vita, confido che voi, come me, rimaniate stupefatti della grazia comune. Voi ed io stiamo vivendo, respirando e muovendoci, grazie alla misericordia cheDio ci elargisce. Non qualcosa da prendere alla leggera. Grazia comune la designazione fatta dai teologi e parla di quanto la grazia ci accomuni solo in contrasto a quella grazia che speciale. Nella grazia comune, Dio d vita e salute, sole e pioggia, a quelli che non la meritano. Nella speciale grazia elettiva, Dio sceglie di intervenire nella vita di alcuni (manon di tutti) quelli che gi fanno esperienza della grazia comune, e impartisce vita nella morte di cuori umani affinch risorgano dalla morte spirituale (per nascere di nuovo).Ed a questo tema - la speciale grazia elettiva di Dio -che ora si rivolger il resto di questo volume, sia nel proclamarla che nel difenderla.

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  • Capitolo 2: Il vento soffia dove vuoleNei primi versetti di Giovanni capitolo 3, Ges parla aNicodemo, in termini inequivocabili, dell'assoluta necessit di nascere di nuovo (o di nascere "dall'alto"). Fintanto che un uomo non nasce di nuovo (non viene rigenerato, vivificato spiritualmente) non pu entrare (e nemmeno vedere) il regno di Dio. Gesmette in evidenza il fatto che questa nuova nascita non un extra opzionale. imperativo. Ges dice: "Bisogna che nasciate di nuovo" (3:7).Ges non dice a Nicodemo che cosa egli debba fare per nascere di nuovo perch non in potere di Nicodemo operare egli stesso questo miracolo. "Quello che nato dalla carne, carne; e quello che nato dallo Spirito, spirito" (Giovanni 3:6). Carne pusolo produrre carne. necessario lo Spirito per rigenerare lo spirito umano. Questo miracolo della rigenerazione non cosa che possa conseguire lo sforzo umano, oppure ...un'operazione chirurgica fatta da soli.Questa nuova nascita non un miglioramento della vecchia natura, ma una creazione del tutto nuova. Si tratta di una nascita, una nuova nascita, e come la prima di cui abbiamo fatto esperienza, non avvenutatramite la nostra propria decisione di nascere. La nostra volont in questo non ha avuto ruolo alcuno. Siamo nati come risultato della volont di altri - quella dei nostri genitori e, naturalmente, quella di Dio, che si avvalso dei rapporti intimi di un uomo e di una donna.In contrasto con la nostra prima nascita, questa nuova nascita non avviene attraverso mezzi umani. Solo Dio realizza questa nuova creazione in Cristo Ges. Come afferma Giovanni, l'autore del vangelo, nel capitolo 1:12-13 "...a tutti quelli che l'hanno

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  • ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cio che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, n da volont di carne, n da volont d'uomo, ma sono nati da Dio".Ges rende chiaro che carne umana pu solo produrre carne. lo Spirito Santo che solo pu ricreare lo spirito umano. Lo Spirito Santo il solo possibile Agente che operi la rigenerazione dello spirito umano.Quando spiega questo fenomeno della nuova nascita, Ges poi parla di qualcosa di molto misterioso - il vento. Il vento misterioso, non perch non sia reale, ma perch non qualcosa che noi si possa vedere. Sebbene ben sappiamo quand' presente a causa dei suoi effetti, non abbiamo di fatto osservato il vento con i nostri occhi. Certo, abbiamo visto gli alberi ondeggiare, le foglie cadere, carte che girano per aria. Talvolta gli effetti del vento sono cos potenti chel'unica parola che talvolta possiamo usare per i suoi effetti "devastazione". Il vento pu causare scompiglio su larga scala, come possono testimoniare le vittime di uragani. Il vento misterioso, per, perch non lo possiamo vedere, n sappiamo da dove venga o dove vada. Sembra avere una mente propria.Al riguardo di questo, Ges dice: "Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai n da dove viene n dove va; cos di chiunque nato dallo Spirito" (Giovanni 3:8).La parola "pneuma" in Greco, come "ruach" in ebraico, significa "respiro, vento o spirito". Qui Ges fa un ovvio gioco di parole, descrivendo l'attivit delloSpirito Santo nell'ambito della rigenerazione.Naturalmente, vi sarebbe molto di pi da dire su questi versetti d'apertura in Giovanni capitolo 3. Fermiamoci per per un momento per apprezzare tutto l'impatto del verso 8. Qui Ges ci insegna che

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  • quando una persona nata dallo Spirito, come il soffiare del vento l'invisibile e sovrano Spirito di Dio si mosso con potenza. A differenza, per, dai disastri che un tornado pu causare ad una citt, questo "vento" non affatto negativo. Sebbene sia estremamente potente, l'opera dello Spirito di stupefacente precisione.Quando qualcuno nasce di nuovo, quello evidenza del fatto che Dio, lo Spirito Santo, ha compiuto una sorta di grande operazione chirurgica. Egli ha estratto "un cuore di pietra" e l'ha sostituito con "un cuore di carne".Ezechiele 36:26-27 dice: "Vi dar un cuore nuovo e metter dentro di voi uno spirito nuovo; toglier dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi dar un cuore di carne. Metter dentro di voi il mio Spirito e far in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni".Si tratta davvero di un miracolo straordinario!Mi ricordo che, all'et di quattordici anni, mi ero recato ad un culto in chiesa. Proprio non avevo voglia di andarci e speravo che finisse presto (anche se era appena iniziato). Ci ero andato solo perch mio padre me l'aveva chiesto. Non avevo interesse alcuno per Cristo, n per ci che la comunit cantava, e tanto meno avevo interesse per ci che il predicatore aveva da dire. Durante il suo messaggio, per, successo qualcosa. Il mio atteggiamento cambia completamente. Stavo cominciando ad avere interesse per le sue parole. Di fatto mi stava incuriosendo non poco. Ne ero rimasto affascinato e sono stato colpito dalla realt del cielo e dell'inferno, e del bisogno che avevo del Salvatore. Per la prima volta nella mia vita ero attratto da un Tesoro di cui non mi ero mai reso conto prima.

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  • Allora non lo sapevo, ma lo so ora, che quello che era accaduto in quella chiesa, quella domenica sera del 10 maggio 1980 a Chester, in Inghilterra era questo: lo Spirito Santo di Dio, invisibilmente aveva "soffiato" durante quel culto, e mentre stavo udendo l'Evangelo,con una potenza sovrana e colossale, eppure con l'abilit di un esperto chirurgo, Egli aveva operato nella mia anima. In un istante ero "nato dall'Alto", mi era stato rimosso il vecchio "cuore di pietra" e mi era stato messo, al posto, "un cuore di carne". Quando ha cominciato a battere, io desideravo conoscere il Maestro (posso dire davvero "di tutto cuore"), il Signore Ges Cristo. Questo Ges, per cos dire, uscito dalle vecchie pagine polverose della Bibbia ed diventato ai miei occhi una Persona vivente. Tutto ad un tratto, ho voluto veramente conoscerlo, veramente ho desiderato che mi salvasse, e veramente ho voluto che la Sua volont si realizzasse nella mia vita. E quando il predicatore ha fatto il suo appello evangelistico, io volentieri sono venuto a Cristo nel ravvedimento e nella fede.Se siete nati dallo Spirito, Dio ha fatto esattamente lo stesso con voi. Quel "sola" proclamato dalla Riforma, il "sola gratia" (solo per Grazia) semplicemente esprime la dottrina di ci che Dio ha fatto per il Suo popolo nell'esperienza concreta. Dio e Dio soltanto che ci salva. Tutto il merito, il credito, per quello, va a Lui perch questa nascita non ha nulla a che fare con la nostra intelligenza (come se avessimo stabilito noi, da noi stessi, chi sia Ges), o con la nostra umilt (come se noi stessi avessimo vinto il nostro orgoglio e ci fossimo umiliati per rispondere con fede all'Evangelo). No, mille volte no! Siamo cristiani, uomini e donne di fede, a causa della vittoriosa potenza dello Spirito di Dio che, per la Sua grazia misericordiosa, ha "preso d'assalto" il nostro cuore ostile e vi ha operato secondo la Sua sovrana

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  • volont. Egli ci ha rigenerato attraverso la Sua paroladi verit, facendo in modo di farci trovare ora e per l'eternit, la nostra gioia ultima nella presenza di Dio.In Giovanni, capitolo 11, abbiamo il racconto di quando Ges ha fatto risorgere Lazzaro dai morti. interessante notare che dopo aver fatto l'esperienza di quella potente risurrezione, Lazzaro non sia andatoa cercare un avvocato per poter denunciare Ges di aver violato il suo diritto di rimanere morto! E nemmeno la gente di quella cittadina ha tentato di farcausa a Ges per non aver fatto risuscitare dalle loro tombe i loro parenti morti. No, tutti sono rimasti stupefatti dell'onnipotente appello di Ges. Solo per la potenza della Sua Parola, Egli ha restituito alla vita un corpo che gi stava corrompendosi. Naturalmente nessuno era stato maggiormente stupefatto della misericordia divina che lo stesso Lazzaro.Perch parliamo cos tanto della Grazia di Dio? Perch, con Lazzaro, possiamo dire che grazie alla chiamata efficace di Dio, la Grazia ha conquistatoil nostro cuore e ci ha riportato alla vita. Quand'eravamo spiritualmente morti nei nostri peccati e nelle nostre trasgressioni (in Efesini 2:1,5 laparola greca per "morto" "nekros" vale a dire "morto come un cadavere"), Dio ci ha vivificato (Efesini 2:5).In Efesini 2:1-6 leggiamo le seguenti parole scritte da Paolo ai cristiani di Efeso:

    "Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne,

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  • ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri. Ma Dio, che ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo ( per grazia che siete stati salvati), ci ha risuscitati con lui econ lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Ges".

    Per citare ora "il principe dei predicatori", C. H. Spurgeon, egli ha detto:"Il grande Re, immortale, invisibile, la divina Persona,chiamata lo Spirito Santo: Lui che stimola l'anima, altrimenti rimarrebbe morta per sempre. lui che la rende soffice e malleabile, altrimenti non sarebbe maisensibile. Lui che impartisce potenza alla Parola predicata, altrimenti non potrebbe raggiungere di piche le orecchie. Lui che spezza il cuore, Lui che lorende integro; Egli, dal principio alla fine, in noi il grande Operatore di salvezza, proprio come per noi Ges stato il grande Autore della Salvezza" (Sermone "Cose che accompagnano la salvezza" (http://www.spurgeon.org/sermons/0152.htm).Stupenda graziaStupenda grazia del SignorL'amor che mi salvDalla mia morte mi chiamIo vivo del Suo amorLe mie paure cancellPer darmi il Suo timorPrezioso giorno in cui trovaiLa mia fiducia in LuiLe mie catene l spezzIl sangue Suo mi riscattE come pioggia su di noi

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  • Stupenda grazia, eterno amor.Sicura la promessa SuaLa mia speranza in LuiLo scudo in cui confiderFin quando vita avr.Le mie catene l spezzIl sangue Suo mi riscattE come pioggia su di noiStupenda grazia, eterno amor.Se la tempesta arriverSe il mondo mi odierIn Dio che a vita mi chiamRiposo troverPer sempre in Lui starPer sempre eterno amor.Preghiera. "Padre celeste, Sovrano Re, ascolta il nostro grido. Mentre l'Evangelo annunciato in tutto il mondo, possa il Tuo Spirito Santo, come un vento potente e trionfante, conquistare oggi morti cuori umani! l'unica speranza per le creature umane! Perl'onore del Tuo grande Nome e per la Tua gloria soltanto. Amen".

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  • Capitolo 3: Un viaggio sorprendenteSono nato e cresciuto a Chester in Inghilterra. Mio padre era un evangelista battista e forse potreste trovare sorprendente apprendere che io non sia mai veramente cresciuto in un ambiente di chiesa. Certo, la nostra famiglia poteva essere considerata "un ambiente cristiano", ma mio padre era frequentemente in viaggio per predicare e mia madre ed io andavamo raramente con lui a culti domenicali. Questo fintanto che mio padre non diventa pastore di una chiesa locale.Quand'ero bambino consideravo gli incontri di chiesa estremamente noiosi ed ero molto pi interessato al gioco del calcio. Volevo diventare un calciatore professionista. La mia parte favorita del culto domenicale era la benedizione finale - ero cos contento che tutto fosse finalmente concluso!Rammento di avere visto mio padre che leggeva e studiava la sua Bibbia (allora probabilmente avevo nove anni) e pensavo tra me e me: "Mi sembra un esercizio cos noioso - passare ore ed ore a leggere unlibro che difficile da leggere, in una lingua che non comprendo - potete stare tranquilli che non mi sorprenderete mai a fare una cosa simile!".Come ho menzionato nel capitolo precedente, una domenica sera, quando avevo circa 14 anni, mio padre mi chiede di andare con lui ad udire predicare un evangelista. Il suo sermone aveva per argomento ilritorno di Cristo. Mi ricordo che, bench il predicatore guardasse la folla, il suo sguardo sembrava concentrarsi su di me quando ad un certo punto dice: 'Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio'. Il mio primo pensiero era: 'Come fa quel predicatore a conoscere il mio peccato? Come fa a sapere che io sono un peccatore?". Come una

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  • folgore dal cielo mi rendo cos improvvisamente della mia condizione di perduto e che, in quella condizione,sarei stato molto imbarazzato se avessi dovuto stare di fronte a Dio.L'evangelista fa un appello alla salvezza ed io vi rispondo sollevando la mano, andando avanti fino al pulpito e firmando la cartolina che avevano provveduto... ma molto pi di quello ero particolarmente consapevole del mio bisogno che Cristo fosse il mio Salvatore e che mi nascondesse dalgiudizio di Dio. Quando pi tardi sono tornato al mio posto (dopo 15 minuti nell'area destinata alla consulenza di chi aveva risposto all'appello), mi ricordo che mio padre aveva le lacrime che gli scendevano dal volto. Penso che fosse la prima volta che avessi visto mio padre piangere. Tempo dopo mi ha detto che lui e mia madre per molti anni avevano intensamente pregato per la mia salvezza.Poi ho cominciato a frequentare la chiesa su base regolare ma, guardando ora a quel tempo, uno dei pigrossi cambiamenti nella mia vita era evidente per il mio nuovo amore per gli studi biblici. Spendevo moltodenaro acquistando cassette (lo so, nel menzionare questi pezzi da museo rivelo la mia et) di insegnamento biblico. Non ne avevo mai abbastanza della Bibbia. Passavo 3-4 ore ogni sera per imparare testi biblici ed ascoltare insegnamenti biblici. Lo stesso appassionato desiderio per la Parola di Dio ancora presente nella mia vita a tutt'oggi.

    Dopo vent'anniFacciamo ora un salto fino al novembre dell'anno 2000 (pi di vent'anni dopo che ero stato convertito da adolescente). Ero stato nel ministero cristiano a pieno tempo sin da quando avevo terminato i miei anni di istruzione teologica nel giugno del 1987, ed

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  • avevo abbastanza fiducia che la mia conoscenza della Parola fosse sana. Ero pastore di una chiesa a Phoenix in Arizona (USA).Un giorno ho ricevuto un volantino attraverso la postadal Ligonier Ministries che mi informavano che il dott. R. C. Sproul stava per venire a Scottsdale un venerd sera ed un sabato mattina per delle lezioni. Era a breve distanza da casa mia a Phoenix. Fino ad allora non avevo mai udito di persona il dott. Sproul, ma i suoi video di insegnamento sulla Santit di Dio avevano fatto un grande impatto su di me qualche anno prima.Nel leggere meglio il contenuto di quel volantino, ho fatto un sobbalzo quando ho visto l'argomento sul quale si sarebbe concentrato - "Scelto da Dio - le dottrine bibliche sull'elezione e la predestinazione".Onestamente, pensavo, "Com' sciocco che un uomo di quel calibro usi le sue energie per articolare un'idea cos antiquata e ormai superata". Ero indecisose andarlo ad ascoltare oppure no. Volevo ascoltare R.C. Sproul, ma non su quell'argomento. Un qualsiasi altro argomento sarebbe stato meglio, per quanto mi riguardava.Beh, finalmente ho deciso di andarci, ma mi sono seduto sull'ultima fila di sedie, cos, se sarebbe diventato ovvio che il dott. Sproul stesse solo facendo un'esposizione sulle sue tradizioni teologiche, io avreipotuto andarmene quietamente senza disturbare la gente attorno a me. In ogni caso, mi aspettavo che la partecipazione a quell'incontro sarebbe durata poco.Sono rimasto per la prima sessione, e poi ho pensato: "S, mi sembra interessante. Non posso trovare delle obiezioni su quel che dice. Credo per che molti testi biblici potrebbero confutare le sue conclusioni". Ero per intrigato da quel che diceva, perch nulla di quel

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  • che udivo avrebbe potuto essere facilmente contestato.Poi la conferenza includeva una sessione per le domande dell'uditorio su quell'argomento. Mi sembrava davvero una buona opportunit perch molte delle questioni che la gente l sollevava erano lestesse che avrei potuto fare io e, devo ammetterlo, la Scrittura era in grado di rispondervi, nel loro contestobiblico appropriato.La cosa stava cominciando ad allarmarmi e sono giunto a comprendere che l'intera questione richiedeva molta pi ricerca di quello che io prima avessi pensato. Ho lasciato la conferenza senza esserestato convinto, ma mi disturbava enormemente che non avessi ascoltato nessun testo biblico che fosse stato preso fuori dal contesto, il tutto non faceva una grinza. Essendo assolutamente onesto con me stesso, ho dovuto ammettere che quello che prima davo per scontato su certi testi, di fatto era molto discutibile edio stesso avrei potuto essere colpevole della stessa accusa che facevo a lui.Sapendo che fosse mio dovere credere ci che la Scrittura dice su quell'argomento, ho ordinato molto materiale ed ho cominciato le mie ricerche. Non maipiacevole esaminare tradizioni sostenute con tanta fermezza, e sentivo che quello era particolarmente vero nella mia posizione, proprio perch avevo insegnato cose diverse da quelle durante il mio ministero. Nessuno vuole ammettere la possibilit di essersi sbagliato.Devo dire che mi ci voluto pi di un anno di profonde ricerche su quell'argomento prima di rendermi conto che di fatto vi nella Bibbia una chiara e coerente dottrina sull'elezione e sulla predestinazione. Pure sono giunto a vedere che per poter credere a ci che la Bibbia insegna in

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  • quest'area, io dovevo liberarmi dalle concezioni tradizionali che avevo ereditato prendendole per scontate.Sono stato io stesso stupefatto nel rendermi conto di uscire come da un bozzolo da questo studio che mi ero imposto come un cristiano pienamente riformato al riguardo delle dottrine della salvezza. Eppure, questo ci che successo.

    Le Dottrine della GraziaQueste dottrine possono essere riassunte come segue:CORRUZIONE RADICALE - "Il cuore ingannevole pi di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo pu conoscere?" (Geremia 17:9 ND).I peccatori sono del tutto impotenti a redimere s stessi come pure a dare un qualsiasi contributo di meriti personali in vista della loro salvezza. A causa della Caduta dell'uomo, il peccatore non moralmente neutrale, ma di fatto ostile verso Dio. Egli a tutti gli effetti un nemico giurato di Dio. Egli spiritualmente morto e quindi cieco e sordo rispetto alle cose di Dio. La sua volont non libera, asservita alla sua natura malvagia; quindi non vuole enon pu scegliere il bene e non il male. Ha quindi bisogno di molto di pi che l'assistenza dello Spirito e di un'opera di persuasione per portare un peccatore aCristo - gli necessaria una radicale rigenerazione, attraverso la quale lo Spirito vivifica il peccatore e gli impartisce una nuova natura - un cuore di carne al posto di un cuore di pietra. La fede l'evidenza della nuova nascita, non la causa di essa. Dato che sia il ravvedimento che la fede sono possibili solo grazie all'opera rigenerante di Dio, entrambe sono doni di Dio (Genesi 2:15-17; Salmi 51:5; Geremia 17:9; Giovanni 6:44; 8:34,47; 10:26; Romani 3:10-18, 5:12,

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  • 8:7-8; 1 Corinzi 2:14; Efesini 2:1-9; Filippesi 1:29; 2 Timoteo 2:25; Ebrei 12:2; 1 Giovanni 5:1).ELEZIONE INCONDIZIONATA - "poich, prima chei gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinch rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione" (Romani 9.11).La scelta che Dio ha fatto, sin da prima della fondazione del mondo, di certi individui da destinare alla grazia della salvezza, non basata sulla Sua conoscenza anticipata di una risposta favorevole o di ubbidienza da parte umana, come il ravvedimento, la fede ecc. Al contrario, Dio che dona il ravvedimento e la fede a tutti coloro che Egli ha scelto. Questi atti sono il risultato, non la causa dell'elezione da parte diDio. L'elezione, quindi, non stata n condizionata ndeterminata da qualit virtuose o atti che in anticipo avrebbe visto apparire in loro. Dio che porta i Suoi eletti, attraverso la potenza del Suo Spirito, a che essiaccettino volentieri Cristo. la scelta che Dio fa del peccatore, non la scelta di Cristo fatta dal peccatore, la causa ultima della salvezza (Giovanni 1:12-13; Atti 11:18; 13:48; Romani 8:28-30; 9:6-21; 1 Corinzi 1:30; Efesini 1:4-11; 2:1-10).REDENZIONE PARTICOLARE - "Ella partorir un figlio, e tu gli porrai nome Ges, perch lui che salver il suo popolo dai loro peccati" (Matteo 1:21)."Questa morte del figlio di Dio l'unico e perfettissimo sacrificio e l'unica soddisfazione per i peccati, di un prezzo e di un valore infiniti, che basta ampiamente all'espiazione dei peccati dell'intero mondo. Questa morte ha un cos grande valore e tanta dignit, in quanto la persona che l'ha sofferta non solo un vero uomo perfettamente santo, ma anche l'unico Figlio di Dio, di una stessa essenza eterna ed infinita del Padre e dello Spirito santo, come doveva essere il nostro Salvatore; ed anche

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  • perch la sua morte stata coniugata con il sentimento di collera e di maledizione di Dio, che avevamo meritati a causa dei nostri peccati" (Canoni di Dordrecht, 3:4).La dottrina della Redenzione particolare parla del disegno di Dio per quanto riguarda la Riconciliazione e chi esattamente Egli intendeva salvare quando Cristo morto in croce. Cristo morto come Sostituto(Vicario) portando su di S pienamente il peso dell'iradi Dio, e questo in favore del Suo popolo, quelli che Gli sono stati affidati. Egli ha pagato il prezzo dei loropeccati. Cristo intendeva salvare "le pecore del Suo gregge" e di fatto ha assicurato tutto ci che era necessario per la loro salvezza. Il dono della fede viene infallibilmente applicato a tutti coloro per i quali Cristo morto, garantendo cos la loro salvezza (Isaia 53:5-11; Matteo 1:21; 20:28; Efesini 5:2,25-27; Tito 3:5-6; Giovanni 10:14-16, 26-30; 17:6-12; Atti 20:28; Romani 3:21-26; 5:12-21; 8:28-30; Ebrei 10:10-14; Apocalisse 5:9-10; 7:9-10).CHIAMATA EFFICACE - "...e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati" (Romani 8:30).Oltre alla chiamata generale alla salvezza che fatta a tutti coloro che odono l'Evangelo, lo Spirito Santo estende agli eletti una speciale chiamata interiore cheinevitabilmente li conduce alla salvezza. La chiamata esteriore (che rivolta a tutti senza distinzione) pu essere, e spesso lo , respinta; la chiamata interiore, per, che rivolta solo agli eletti, non pu essere respinta. Essa sempre risulta nella conversione. Per mezzo di questa speciale chiamata efficace, lo Spirito attira in maniera irresistibile i peccatori a Cristo. Egli non limitato nella Sua opera di applicazione della salvezza dalla volont umana, n, per avere successo,

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  • dipende dalla cooperazione umana. Lo Spirito, nella Sua grazia, fa s che i peccatori eletti cooperino, credano, si ravvedano, vengano liberamente e volentieri a Cristo (Matteo 22:14; 23:37-39; Giovanni 1:12-13; 3:1-8; 3:16; 6:44; Romani 8:28-30; Efesini 2:1-6).LA PRESERVAZIONE DEI SANTI - "...e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati" (Romani 8:30).Il divino proposito di salvezza non pu essere pregiudicato. Nessuno delle vere pecore del gregge diCristo andr mai perduta. Sebbene gli eletti possano per un certo tempo cadere anche in peccati gravi (come Pietro che aveva rinnegato Cristo), Dio li ristabilisce in comunione con S e assicura loro l'eterna salvezza. Questa salvezza implica l'opera della Trinit: Tutti coloro che vengono scelti da Dio Padre, redenti da Cristo il Figlio, ed ai quali lo Spirito Santo dona la fede, saranno eternamente salvati. Essi sono preservati nella fede dall'onnipotenza di Dio e persevereranno fino alla fine. Essi perseverano nella fede perch Lui li preserva (Giovanni 3:16; 6:35-40; 6:44; 10:27-29; Romani 8:28-39; Filippesi 1:6; 2:12-13; Efesini 1:13-14; Giuda 1:24-25).

    L'iniziativa di DioGuardo cos indietro nella mia vita e vedo l'intera cosa - il desiderio di studiare queste cose e rivedere accuratamente ci in cui credevo (ho trovato molti che pure non sono disposti a farlo), e la capacit di vedere la verit - come un'opera della grazia di Dio nella mia vita. Che meravigliosa grazia Dio mi ha concesso quando ha aperto i miei occhi affinch vedessi queste cose.

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  • Questo libro non inteso essere un trattato su queste dottrine. Vi sono gi molte opere eccellenti in stampa che pi che adeguatamente le espongono (vedasi l'elenco di libri raccomandati alla fine di questo libro).Lo scopo che mi sono prefisso nello scrivere questo libro pi semplificato e focalizzato. Cerco di provvedere risposte alle obiezioni che pi di frequente vengono sollevate sul concetto della divina Elezione e Predestinazione.Io conosco queste obiezioni molto bene. Nel passato io stesso le ho sollevate una per una. Io mi rendo ben conto di quanta lotta interiore vi sia quando una persona vede mettere in questione e con successo, daparte della Scrittura, persuasioni molto radicate. Qualche volta la cosa pu essere nulla di meno che una rivoluzione nella mente: comprendere cio, la sovranit di Dio, e tutte le necessarie conseguenze che un tale grande raggiustamento del pensiero comporti.Detto questo, ora vorrei affermare in sintesi ci che qui cerco di difendere. semplicemente questo:Dio, prima ancora che il tempo iniziasse, sceglie un gruppo di persone dalla massa dell'umanit come oggetto della Sua misericordia - "Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, trib, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano" (Apocalisse 7:9), e che sono chiamati "gli eletti" o semplicemente coloro che Dio ha scelto.Sono molti i testi biblici che esprimono questo. Eccone solo alcuni:

    Efesini 1:3-4 " Benedetto sia il Dio e Padre delnostro Signore Ges Cristo, che ci ha benedettidi ogni benedizione spirituale nei luoghi celestiin Cristo. In lui ci ha eletti prima della

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  • creazione del mondo perch fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui".

    Marco 13:20 "Se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuno scamperebbe; ma, a causa dei suoi eletti, egli ha abbreviato quei giorni".

    Matteo 24:31 "E mander i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli".

    Romani 8:33 "Chi accuser gli eletti di Dio? Dio colui che li giustifica".

    1 Corinzi 1:27-29 "...ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi lecose che non sono, per ridurre al niente le coseche sono, perch nessuno si vanti di fronte a Dio".

    Colossesi 3:12 "Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umilt, di mansuetudine, di pazienza".

    1 Pietro 2:9 "Ma voi siete una stirpe eletta, unsacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si acquistato, perch proclamiate le virt di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa".

    2 Timoteo 1:9 "Egli ci ha salvati e ci ha rivoltouna santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci stata fatta in Cristo Ges fin dall'eternit".

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  • 2 Tessalonicesi 2:13 "Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perch Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verit".

    Le chiare parole di GesAlcuni anni fa, stavo sentendo un sermone del dott. John McArthur in cui discuteva un brano di Giovanni capitolo 6. Ricordo di aver buttato gi in fretta qualche nota mentre lo seguivo. Recentemente ho ritrovato queste note e sebbene questa non sia una trascrizione esatta di quel che aveva detto, io credo che possano bene coglierne le idee principali. Cos dicono le mie note:"Nella debole comprensione che la nostra mente limitata pu cogliere (qui siamo su un terreno sacro) c' stato un momento nell'eternit in cui il Padre ha fatto la determinazione di esprimere il Suo amore perfetto ed infinito per Suo Figlio (questo amore fra lePersone della Trinit a noi incomprensibile ed inscrutabile, tanto vasto). Questo, per, sappiamo dell'amore: che esso dona. Cos, in un momento particolare dell'eternit, il Padre ha desiderato esprimere il Suo perfetto amore verso il Figlio. Il modo che Egli ha determinato per esprimerlo di affidare al Figlio un'umanit redenta, come dono d'amore. Lo scopo di questa umanit redenta era quello di lodare e glorificare il Figlio per l'eternit e di servirlo in modo perfetto. Quello stato il dono d'amore del Padre. Evidentemente i pianeti non eranosufficienti per questo. Nemmeno gli angeli sarebbero stati sufficienti allo scopo.Non solo Egli ha deciso di fare questo, ma ha anche deciso chi avrebbe fatto parte di questa umanit

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  • redenta e ne ha scritto i nomi nel Libro della vita, e prima ancora che avesse creato il mondo. come se il Padre avesse detto: "Questo il dono d'amore che voglio darti, ed essi per sempre loderanno e magnificheranno il Tuo Nome". La comunit dei redenti in cielo canta per sempre "Degno l'Agnello". In un certo senso, voi ed io siamoin qualche modo accidentali. La salvezza in primo luogo per l'onore del Figlio, non per l'onore del peccatore. Lo scopo non solo che i salvati godano di una vita felice sapendo che i loro peccati sono perdonati e che il cielo li attende. Quello non che unprodotto secondario. Lo scopo quello di salvarvi, cosicch possiate lodare il Figlio per l'eternit.

    Giovanni 6:37-44 "Tutti quelli che il Padre mi d verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccer fuori; perch sono disceso dal cielo non per fare la mia volont, ma la volont di colui che mi ha mandato. Questa la volont dicolui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno. Poich questa la volont del Padre mio: che chiunque contemplail Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciter nell'ultimo giorno. Perci i Giudei mormoravano di lui perch aveva detto: Io sono il pane che disceso dal cielo. Dicevano:Non costui Ges, il figlio di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai ora dice: "Io sono disceso dal cielo"? Gesrispose loro: Non mormorate tra di voi. Nessuno pu venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciter nell'ultimo giorno".

    Il versetto 37 afferma: "Tutti quelli che il Padre mi d verranno a me". A Ges viene affidato un gruppo

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  • chiamato gli Eletti o quelli che il Padre Gli ha dato. Questi sono un dono che il Padre fa al Figlio. Coloro che il Padre dona al Figlio verranno a Cristo. inevitabile che lo facciano. E nessuno che faccia partedi questo gruppo sar mai perduto. Sono sicuri perch Ges porta a compimento l'opera che Suo Padre Gli ha dato da fare. Nessuno di quelli che il Padre ha scelto come Suoi dall'eternit andr perduto".Guardate, allora, la sequenza biblica come si trova neiversetti 37-44 nello schema di McArthur:

    Tutti quelli che il Padre Gli d verranno attirati Tutti quelli che sono attirati verranno a Cristo Tutti quelli che vengono a Cristo, Ges li

    accoglie (e non ne respinger nessuno di essi) Tutti coloro che sono attirati risorgeranno a

    vita eternaTutto questo non perch gli eletti siano inerentemente desiderabili!! perch sono un dono che il Padre fa al Figlio. per la perfetta gratitudine del Figlio verso Suo Padre che Egli allarga le braccia per ricevere questo dono. Poi il versetto 39 ci dice chenessuno di questi andr mai perduto.Il Padre sceglie questa gente; poi scrive i loro nomi nel libro della vita dell'Agnello, il che una registrazione accurata di chi far parte di quell'umanit redenta. Tutti quelli che fanno parte di questo gruppo sono dati al Figlio come espressione diamore.Poi, nel corso del tempo, il Padre attira tutti coloro che fanno parte di questo gruppo. Quando il Padre li attira, questi peccatori vengono - tutti quelli che il Padre d al Figlio verranno al Figlio. Quando questi peccatori arrivano, il Figlio li riceve. Quando il Figlio

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  • li riceve, Egli li conserva e li far risorgere nell'ultimogiorno, portando cos a compimento il piano iniziale.Il versetto 38 mostra come Egli (Ges) lo faccia - Egli viene gi per fare la volont del Padre. Ges non fallir in questa Sua missione - Egli realizza perfettamente la volont del Padre.Qual la volont del Padre di cui Egli qui parla?Versetto 39: "Questa la volont di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno".Ges dice loro: "Il mio cibo fare la volont di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua" (Giovanni4:34).

    Origliando una santa conversazioneOvviamente, quando parliamo di queste cose ci troviamo su un terreno sacro, ma ecco una trascrizione da un sermone di C. H. Spurgeon, dove egli descrive l'eterno patto di Redenzione e poi immagina come potrebbe essere stato se qualcuno avesse ascoltato segretamente questa conversazione."Ora, in questo patto di grazia, dobbiamo prima di tutto osservare le alte parti contraenti fra le quali stato stipulato. Il patto di grazia stato fatto prima della fondazione del mondo fra Dio Padre e Dio il Figlio; o, per metterla in una luce pi scritturale, stato fatto mutualmente fra le tre divine Persone dell'adorabile Trinit.Io non posso dirvelo nella gloriosa lingua celeste in cui stato scritto; sono lieto di riprodurlo nella linguaa cui sono abituate le nostre orecchie di carne e per ilcuore di mortali. Ecco come si svolge il patto.Io, l'Altissimo Jahv, con quest'atto, affido al mio unigenito ed amatissimo Figlio, un popolo, pi

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  • numeroso delle stelle del cielo, che sar da Lui lavato da ogni peccato, da Lui preservato, e conservato, e condotto e da Lui, alla fine, presentato di fronte al Mio trono, senza ruga o macchia alcuna, o cose di questo genere. Io mi impegno, sotto il giuramento di un solenne patto, e giuro per Me stesso, perch non posso giurare per nessuno di pi grande, che questi, iquali affido ora a Cristo, saranno per sempre oggetto del Mio eterno amore.Essi io perdoner attraverso i meriti del sangue. Ad essi io do perfetta giustizia; questi io adotter e render miei figli e figlie, ed essi regneranno con Me attraverso Cristo per l'eternit.Cos stabilisce il Mio glorioso patto.Pure lo Spirito Santo, come una delle alte parti contraenti da questa parte del patto, fa la Sua dichiarazione: "Con questo io mi impegno," disse Lui, "che tutti coloro che il Padre ha affidato al Figlio, a tempo debito io li vivificher. Io mostrer loro il bisogno della redenzione; io eliminer da loro ogni speranza infondata, e distrugger il loro rifugio di menzogne. Io li porter al sangue dell'aspersione; io dar loro la fede attraverso la quale questo sangue sar loro applicato, io operer in loro ogni grazia; io manterr viva la loro fede; io li purificher e scaccer da loro ogni depravazione, ed essi saranno presentati alla fine senza macchia o difetto.Questo era un lato del patto, che in questo stesso giorno adempiuto e scrupolosamente tenuto. Per quanto riguarda l'altra parte del patto, questa era la parte di esso, Cristo impegnandosi e promettendola. Egli cos ha dichiarato e si impegnato con Suo Padre:Padre mio, per la parte del patto che mi riguarda, nella pienezza dei tempi io diventer un uomo, Io prender su me stesso la forma e la natura

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  • dell'umanit decaduta. Io vivr nel loro mondo miserabile, e per il mio popolo, io osserver perfettamente la legge. Io operer una giustizia senzamacchia, che sar accettabile rispetto a che cosa esige la Tua giusta e santa legge. A tempo debito, io porter i peccati di tutto il mio popolo. Tu esigerai da me i loro debiti; io sopporter il castigo che sar la loro pace, e per le mie battiture essi saranno guariti. Padre mio, io mi impegno e prometto che sar ubbidiente fino alla morte, e persino alla morte di croce. Io magnificher la Tua legge e la render onorevole. Io soffrir tutto ci che essi avrebbero dovuto soffrire. Io sopporter la maledizione comminata dalla Tua Legge, e tutti gli strali della Tua ira saranno scaricati su di Me. Io risorger ancora; ascender al cielo; interceder per loro alla Tua destra; e mi render responsabile per ciascuno di loro, affinch nessuno di quelli che Tu mi hai dato possa mai andare perduto, ma porter tutte le Mie pecore, delle quali, per il mio sangue, tu Mi hai costituito il Pastore - Alla fine, io porter al sicuro presso di Te ciascuna di esse". (Sermone, Il Sangue del Patto Eterno, pronunciato ilo 4 settembre 1859 alla Music Hall, Royal Surrey Gardens).In "Missione Salvezza degli Eletti" Ges non perde nessuno di coloro che dall'eternit Gli sono affidati. Come disse l'angelo a Giuseppe: "Ella partorir un figlio, e tu gli porrai nome Ges, perch lui che salver il suo popolo dai loro peccati" (Matteo 1:21). vero che la "Missione Salvezza degli Eletti" diventa "Missione Compiuta" (Apocalisse 5:9).

    Che cosa significa quel ci?Negli ulteriori miei studi in questi argomenti, mi sonoritrovato a scandagliare ancora pi a fondo in brani della Scrittura molto familiari. Uno di tali brani Efesini 2:8-9 "Infatti per grazia che siete stati

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  • salvati, mediante la fede; e ci non viene da voi; il dono di Dio. Non in virt di opere affinch nessuno se ne vanti".In queste parole l'apostolo Paolo distrugge ogni nozione di salvezza per opere. Siamo salvati dalla grazia di Dio, che ricevuta per fede, ed in questo le opere non giocano ruolo alcuno. Come rende chiaro il versetto 10, senza dubbio Dio ha preparato per i credenti delle buone opere da compiere. Ma come affermano questo ed altri brani della Scrittura, le opere sono il frutto e non la radice della nostra salvezza. I veri credenti compiono opere buone, ma le opere non giocano ruolo alcuno in come noi riceviamo la salvezza, perch "non in virt di opere".Si tratta di un concetto molto chiaro. Sono state per sollevate molte questioni su ci che esattamente si intenda con il termine "ci" in Efesini 2:8. Noi sappiamo come qualunque cosa sia, si tratta di un dono di Dio, ma possiamo determinare esattamente che cosa sia questo dono?Alcuni dicono che il dono "la fede", ed altri dicono "la salvezza". Ci che potrebbe essere posto in discussione considerando la traduzione italiana, si capisce molto bene guardando l'originale greco.Mettendola in termini che tutti possano capire, la parola greca per "ci" traslitterata in italiano con "touto" e si trova nella forma neutra. Il modo per determinare a che cosa si riferisca quello di guardare ad altri termini neutri che compaiono nel contesto immediato. Se non che, nel caso particolare, di termini neutri non ve ne sono. "Grazia" femminile; "siete stati salvati" maschile, e "fede" pure femminile. In questo caso, quindi, quel "ci" si riferisce alla proposizione precedente. La grazia, la salvezza, e la fede, sono tutti doni di Dio.

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  • Paolo qui rende chiaro che nulla nella nostra salvezza procede da noi. La salvezza, la grazia e la fede, dal principio alla fine, tutto questo dono di Dio, e non il risultato di opere. Dio ha disposto in questo modo la salvezza allo scopo di eliminare una qualsiasi cosa che avesse potuto essere oggetto del nostro vanto. Il vantarsi non semplicemente scoraggiato, o ridotto al minimo, ma completamente rimosso. Questo perch l'intera opera della salvezza opera di Dio dal principio alla fine: "non viene da voi; il dono di Dio".La grazia per la quale siamo salvati e la fede che il meccanismo attraverso il quale la riceviamo - s, anche la fede - sono tutti doni di Dio. La salvezza appartiene al Signore e tutta la gloria per essa va a Dio soltanto.Prima di procedere, vorrei citare un ultimo versetto. Di fatto una frase che si trova in Atti 13, una frase carica di profondo significato. Nel contesto, l'Apostoloaveva predicato la Parola di Dio e, come semplice commento all'avvenimento, Luca (lo scrittore) ci dice del risultato che vi ha osservato:"Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero" (Atti 13:48).Sarebbe facile leggere questo testo in fretta e proseguire. In effetti, Luca non si ferma a spiegare quest'affermazione. Da parte sua sembra solo un'osservazione casuale. Ora egli pronto a procedere ad altre cose. Penna (o piuma) in mano, Luca pronto a registrare per noi gli avvenimenti cheseguono nella storia della chiesa antica.Un momento, per! Prima di affrettarci a vedere ci che traspare in questo eccitante dramma, fermiamoci per un momento a pensare alle implicazioni dell'affermazione di Luca. Luca l'ha scritta, ma lo Spirito Santo che l'ha ispirata e nessuna parola della

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  • Scrittura sprecata o superflua. Dio intende che noi guardiamo a questo avvenimento attraverso la lente della Sua prospettiva. Egli vuole che qui noi vediamo qualcosa di molto potente.Che cosa intendo dire?

    Tre domandeBeh, mentre ci fermiamo a considerare questa frase, facciamoci tre domande:"tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero".1. CHE COSA viene prima - credere oppure essere ordinati a vita eterna?Non c' modo di evadere questa questione: la prima cosa la destinazione alla vita eterna, poi viene la fede. Qui c' un rapporto fra causa ed effetto. La causa il decreto di Dio, invisibile, celeste ed eterno -il determinare quello che deve avvenire; l'effetto ciche osservabile sulla terra - la gente che risponde all'Evangelo con fede. La causa l'ordinazione di Dio;l'effetto l'umano che esercita la fede.2. A credere CE NE SONO ALTRI?"tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero".La risposta non pu che essere "No". Il numero della gente che crede NON MAGGIORE di quelli che era stato determinato dovessero avere la fede.3. A credere CE NE SONO DI MENO?"tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero".Ancora una volta la risposta deve essere "No". Tutti coloro che erano stati destinati a credere giungono alla fede.

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  • Queste sono affermazioni molto audaci, sono sicuro che ne converrete. Eppure questo ci che insegnanole Scritture.La mia propria esperienza nel vedere questi (ed altri) testi biblici era di dire a me stesso qualcosa come "Certo, questi testi biblici mostrano che Dio ha un popolo eletto che Egli ha scelto incondizionatamente e destinato alla salvezza. Che dire per di altri testi che sembrano negare quest'idea?".Io sono persuaso che, sebbene le verit della Bibbia siano spesso misteriose, esse non sono mai contraddittorie. Quindi, se, o meglio, dato che, Dio ha reso chiara la Sua Parola nei testi biblici citati prima, importante per noi passare in rassegna tutte le obiezioni che il nostro pensiero, influenzato dalle nostre tradizioni, spesso solleva. E questo ci che cercheremo di fare nel resto di quest'opera.

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  • Capitolo 4: ...e l'amore di Dio? (prima parte)

    Una delle ragioni principali per cui alcuni cristiani respingono la comprensione riformata (ed io credo biblica) dell'Elezione divina a causa delle tradizioni associate con il concetto di amore di Dio. La forte reazione di alcuni contro la dottrina della Sovranit diDio nell'Elezione spesso dovuta al desiderio di difendere ci che essi credono essere l'intero messaggio della Bibbia. Essi credono che una tale dottrina metta in questione l'attributo divino dell'amore, anzi, ne sia un attacco frontale. E' facile vedere come esso possa essere per loro una questioneparticolarmente sensibile ed emotiva.E' necessario avere molta cura nel indicare quei testi biblici che possano chiarire ci che viene detto. Non tutti sembrano essere aperti a riesaminare le loro persuasioni e presupposti perch queste tradizioni sono molto potenti. La tradizione che Dio ami tutti esattamente allo stesso modo molto forte. Devo direche, per molti anni, questo stato esattamente il casonella mia vita.Molti credono di non aver bisogno di esaminare quei testi perch, nella loro mente, il loro concetto di amore corrisponderebbe gi a ci che insegna la Bibbia. Lo considerano come qualcosa di assodato ed indiscutibile. Giustamente, il dott. James White ha detto: "Coloro che maggiormente sono schiavi della loro tradizione sono proprio quelli che non pensano diaverne alcuna".Per giungere ad una comprensione autenticamente biblica di importanza vitale riconoscere che i presupposti sui quali ci fondiamo potrebbero non essere giusti, e cos sottoporli ad attenta verifica alla

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  • luce della Scrittura affinch sia la Bibbia a confermare che essi siano validi oppure no. Abbiamo tutti la tendenza, infatti, a proiettare nella Scrittura cose che non vi sono esplicitamente affermate e poi venircene via con tradizioni che non sono di fatto insegnate dalla Bibbia. Ecco perch avere un cuore ed una mente aperta, in spirito di preghiera, essenziale se davvero vogliamo permettere alla Scrittura di governare il nostro pensiero.

    Il bisogno pi grandeQual il bisogno pi grande della Chiesa? Io credo che ci di cui la Chiesa ha maggiormente bisogno DIO come Egli realmente, e dell'EVANGELO come realmente esso . Se uno di questi distorto, lo sar pure l'altro.Se siete dei cristiani autentici, avrete il desiderio di conoscere l'unico e vero Dio cos come Egli si rivelato. Vorrete conoscerlo e distanziarvi da tutte le idee a Suo riguardo che non siano bibliche. Questo ci che presuppongo su di voi, i lettori, allorch esploriamo il primo capitolo sull'amore di Dio.L'amore uno degli attributi di Dio. La Bibbia affermapraticamente in ogni pagina quanto meraviglioso sia l'amore di Dio. "Dio amore" (1 Giovanni 4:8). Che vi potrebbe essere di pi chiaro?Beh, di fatto, quanto studiamo la Bibbia, la dottrina dell'amore di Dio si rivela molto pi complessa di quanto sulle prime noi si sia pronti a riconoscere.Il compito del teologo quello di prendere tutto ci che la Bibbia ci dice su un certo argomento ed esporlo in modo ordinato e sensato. La teologia una scienza. Un tempo la teologia era chiamata "la regina delle scienze" ed una persona non poteva dire di avere avuto un'istruzione piena senza almeno completare un corso di teologia. Teologia

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  • semplicemente vuol dire "studio di Dio", e tutti sono teologi, nel senso che tutti hanno una qualche idea suDio. Anche gli atei credono a qualcosa su Dio: essi negano la Sua esistenza. La questione, quindi, non se noi siamo o non siamo teologi. Che siamo "teologi" un fatto. La vera questione : "Siamo dei buoni o deicattivi teologi?".Allora, da dove possiamo partire quando si tratta di delineare l'amore di Dio? Partiamo dal vedere come l'amore di Dio si inserisca nel grande schema delle cose. Ecco ci che noi sappiamo: Dio . Dio del tuttoperfetto e non ha bisogno di cambiare, perch ammettere che Egli possa cambiare vorrebbe dire ammettere che quel che era prima non era del tutto perfetto. Dio perfetto nel Suoi attributi ed stato cos da sempre. Egli sempre agisce in conformit con ci che Egli e quindi tutto ci che Egli fa perfetto. In Deuteronomio 32:3-4, Mos scrive: "...poich io proclamer il nome del SIGNORE.Magnificate il nostro Dio! Egli la rocca, l'opera sua perfetta, poich tutte le sue vie sono giustizia. un Dio fedele e senza iniquit. Egli giusto e retto".Dio non cambiato mai in alcun modo. N ora n mai.Dio stesso dice: "Io, il Signore, non cambio" (Malachia3:6). Ciononostante, in gran parte delle chiese oggi, molte delle caratteristiche o attributi di Dio sono statideliberatamente oscurate alla vista. Certo, sono ancora presentati gli attributi pi popolari di Dio, come il suo amore, la Sua grazia, e la Sua misericordia. Eppure si assiste ad un grande oscuramento di certi altri Suoi attributi, come la Sua santit, giustizia, rettitudine, ira e sovranit. Indubbiamente questo un problema, un grosso problema.Ecco ci che intendo. Ad un buffet, non troviamo alcuna Polizia del Buffet che ci osserva per vedere se

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  • mettiamo nel piatto ogni singolo tipo di cibo che sia offerto, accusandoci poi di non averlo fatto, magari di "discriminazione" contro determinati cibi, se prendiamo per mangiarli solo alcuni tipi e non tutti. Noi siamo liberi di scegliere quale tipo di cibo mangeremo e quali no. Lo facciamo "con impunit", perch non avremo nessuna conseguenza penale per aver passato oltre un certo cibo o non aver messo nel nostro piatto magari un pezzo di torta di mele...Diciamolo chiaramente: gli attributi di Dio non sono una linea di un buffet dal quale prendiamo ci che preferiamo. Non siamo invitati a scegliere gli attributidi Dio che preferiamo lasciando gli altri. Non abbiamoalcun diritto di dire: "Lascio la sovranit e prendo solo l'Amore", Dio non ci permette di lasciare da partealcuni dei Suoi attributi. Dio tutto quello che Egli dice di essere. Credere solo in alcune delle Sue caratteristiche ed ignorare le altre, significa inventarci il Dio che pi ci fa comodo o preferiamo. Per questo c' un termine biblico: idolatria! Un idolo pu essere fabbricato e messo in piedi non solo con le mani, ma anche con il nostro cuore e la nostra mente. Vi un solo Dio e qualsiasi altro dio che non corrisponda a quello che di S Egli ha rivelato nella Scrittura un falso Dio.Romani 5:8-9 dichiara: "Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morto per noi. Tanto pi dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira".Ogni peccato che la creatura umana commetta un atto di "tradimento cosmico" e Dio, essendo santo e giusto, non solo nei Suoi diritti quello di essere iratocon noi, ma deve esserlo. per questa ragione che trattare alla leggera il peccato, o un qualche peccato, e dire che Dio "ci passa sopra", significa affermare

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  • che a Dio non importi pi di quel tanto della Sua santit. Una tale cosa impossibile. Il peccato deve ricevere una sanzione penale, quella che Lui per esso ha stabilito, altrimenti Dio non sarebbe giusto. Dio ha pieno diritto di manifestare verso le Sue creature la Sua ira santa e giusta. Eppure, l'ira non l'unico attributo che Egli manifesti. Egli pure manifesta grande misericordia. Difatti, Dio, nel Suo amore, ha inviato Suo Figlio nel mondo per salvare creature umane dalla Sua stessa intensa ira, quella che giustamente si manifesta verso tutti coloro che peccano verso di Lui.Romani 11:22 "Considera dunque la bont e la severit di Dio: la severit verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bont di Dio...". Se noi ci concentriamo su uno solo di questi attributi ad esclusione degli altri, distorciamo l'immagine biblica di Dio. E pure distorciamo l'Evangelo.Ebrei 10:31 dice: " terribile cadere nelle mani del Dio vivente". La calamit ultima in cui potremmo cadere finire nelle mani del Dio vivente, non essere trovati "a posto" con Lui e dover affrontare il giudizio pieno dell'ira di Dio per l'eternit. Se questo , com',il pi grande pericolo in cui potremmo incorrere, allora, essere salvati da esso la liberazione e salvezza pi grande in assoluto che potremmo avere.Alla croce, Ges ha preso su di S la conseguenza ultima dei peccati di tutti quelli che avrebbero creduto in Lui ed ha assorbito in S stesso la condanna che la giusta ira di Dio Padre prevede comeconseguenza penale del peccato. Egli era il Sostituto, il Vicario perfetto che ha portato su di S la santa e giusta ira di Dio, realizzando riconciliazione e piena propiziazione in favore di quelli che Gli appartengono,il Suo popolo (la propiziazione un sacrificio che distoglie l'ira di Dio dai peccatori). L'ira di Dio

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  • distolta solo dai credenti. Gli increduli rimangono sottoposti all'ira di Dio. Giovanni 3:36 dice: "Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedr la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui". Se essi perseverano nell'atteggiamento di sfida e di negazione di Dio e del Suo Cristo, essi dovranno patire nella sua pienezza tutta l'ira di Dio. Il ritorno di Ges in terra sar un avvenimento segnato sia da grande gioia che da gran terrore, perch sebbene Egli sia scudo per tutti coloroche credono in Lui, la Sua ira sar riversata su tutti coloro che non saranno riconosciuti come Suoi soggetti.Apocalisse 19:11-16 descrive il terrore che incoglier molti al Suo ritorno: "Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perch giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorch lui. Era vestitodi una veste tinta di sangue e il suo nome la Parola di Dio. Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governer conuna verga di ferro, e piger il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI".Questa sicuramente non l'immagine di Cristo che la chiesa ama rappresentare, ma quella biblica. Gli increduli non passano oggi notti insonni nel timore di incontrare Dio, perch la chiesa ha detto loro: "Dio vi ama ed ha un meraviglioso piano per la vostra vita". Aloro non stato detto della necessit di fuggire dall'ira che sta per piombargli addosso, perch sono stati rassicurati che questo loro non avverr... stato

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  • loro detto che Dio li ama incondizionatamente, il che, per loro, significa che come hanno vissuto e vivono non avr per loro alcuna conseguenza e che, anzi, vanbene cos come si trovano. Certo essi non sentono la minaccia del giudizio di Dio. Perch dovrebbero?Eppure il messaggio dell'Evangelo questo: Tutti coloro che ripongono la loro fiducia in Cristo come loro Salvatore e Signore sono salvati da Dio in Cristo, ma anche da Dio nel senso di "dalla Sua giusta ira") e per Dio.

    Il pendoloC' stato un tempo, nella storia della Chiesa, dove si evidenziava troppo l'ira ed il giudizio di Dio. Vi erano predicatori che ardentemente minacciavano sempre illoro uditorio con il fuoco e le fiamme della dannazionee dell'inferno. Ora sembra che il pendolo sia andato completamente in direzione opposta tanto che la gente sente solo parlare di un non meglio definito "amore di Dio", sentimentale e superficiale. Il che inteso come molto rassicurante: un amore che tutto "accoglienza" e nessuna condanna.Ricordo che qualche tempo fa, mentre leggevo il librodegli Atti degli apostoli, prendevo particolare nota di come essi avessero predicato l'Evangelo. Che cosa predicavano? Che cosa mettevano in particolare evidenza? Qual era la somma e la sostanza della predicazione apostolica?Ero rimasto scioccato dai risultati del mio studio. Sapete quale? Che gli apostoli non menzionavano mail'amore di Dio, nemmeno una volta!Questo non vuol dire che Dio non ami le Sue creature umane, anzi. Ma sono rimasto scioccato nel rendermi conto che l'amore di Dio, in quelle predicazioni, non fosse mai in prominenza, specialmente se le

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  • confrontiamo con quanto prevalentemente si sente oggi predicare: l'amore l'unica cosa che si sente.Nel Nuovo Testamento si parla molto dell'amore di Dio, ma la maggior parte dei casi in cui se ne parla, nelle epistole, questo discorso fatto alla chiesa, e non agli increduli.Nel prossimo capitolo considereremo la natura multiforme dell'amore di Dio.

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  • Capitolo 5: ...e l'amore di Dio? (seconda parte)

    Come creature umane noi siamo in grado di manifestare diversi tipi di amore. Amiamo la nostra poltrona favorita ed amiamo la nostra famiglia, ma si spera non allo stesso modo. Se la nostra casa andassein fiamme, il primo pensiero che avremmo assicurarci che tutti i membri della nostra famiglia fossero al sicuro e non in pericolo - salvare la nostra poltrona favorita verrebbe solo dopo, se possibile. Amiamo i nostri animali domestici ma amiamo di pi nostra moglie o nostro marito. Amiamo il nostro Paesemolto pi di quanto amiamo l'azienda elettrica che fornisce energia alla nostra casa.Allo stesso modo, Dio ha pi di un grado o di una misura d'amore. Il Suo amore ha molte facce ed multi-dimensionale.Dio il Padre ama il Suo eterno Figlio pi di quanto amii piccioni sul tetto di casa mia. Egli si dimostra amorevole di tutte le Sue creature eppure chiaro che Egli riserva un amore speciale per il Suo popolo eletto.Alcuni fanno un balzo di sorpresa quando si rendono conto delle ramificazioni di Giovanni 3:16 "Perch Dioha tanto amato il MONDO, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinch chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna".Ho visto dei cristiani duellare a colpi di versetti biblici: uno citava dei versetti e l'altro ne citava altri che apparentemente negavano quelli addotti dal primo. Un tale spettacolo solo segno di immaturit. Uno dice: "Dio ama il mondo", mentre l'altro cita il Salmo 5:5 che Dio detesta tutti gli operatori di iniquit.

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  • Sebbene Giovanni 3:16, piuttosto che il Salmo 5:5, verosimilmente maggiormente esposto ed incorniciatonelle nostre case, entrambi questi versetti sono presenti nella Bibbia ed il buon teologo non sceglie di credere al versetto che gli piace di pi piuttosto che all'altro, ma cerca di armonizzare TUTTO ci che la Scrittura rivela.Io credo che la risposta a questi tipi di dilemmi potenziali sta nel comprendere che l'amore di Dio multi-dimensionale e presenta molti aspetti diversi. Dio ha diversi gradi di amore.

    Diversi significati di mondoCercher di trattare di Giovanni 3:16 in un capitolo successivo. Per il momento, per, interessante notare che Giovanni fa uso del termine "mondo" in almeno dieci modi diversi, e questo solo nel suo vangelo. "Mondo" pu significare:(1) L'intero universo. "Egli era nel mondo [il pianeta Terra], e il mondo [il pianeta Terra e, per implicazione, tutto l'universo] fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo [la gente del mondo] non l'ha conosciuto" (Giovanni 1:10); "Ora, o Padre, glorificamitu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse" (Giovanni 17:5).(2) La terra fisica. "Or prima della festa di Pasqua, Ges, sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li am sino alla fine" (Giovanni 13:1); "Or vi sono ancora molte altre cose che Ges ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se nescriverebbero" (Giovanni 21:25).(3) Il sistema corrotto di questo mondo. "Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sar cacciato

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  • fuori il principe di questo mondo" (Giovanni 12:31); "Io non parler pi con voi per molto, perch viene il principe di questo mondo. Egli non pu nulla contro di me" (Giovanni 14:30); "...quanto al giudizio, perchil principe di questo mondo stato giudicato" (Giovanni 16:11).(4) Tutta l'umanit meno i cristiani. "Il mondo nonpu odiare voi; ma odia me, perch io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie." (Giovanni 7:7); "Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me" (Giovanni 15:18).(5) Un grande gruppo, ma meno che tutta l'umanit. "Perci i farisei dicevano tra di loro: Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo glicorre dietro!" (Giovanni 12:19).(6) Solo gli eletti. "Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perch il mondo sia salvato per mezzo di lui" (Giovanni 3:17).(7) Solo i non-eletti. "Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perch sono tuo" (Giovanni 17:9).(8) L'ambito dell'umanit. "Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto" (Giovanni 1:10). Questa, probabilmente pure la migliore comprensione di 'mondo' in Giovanni 3:16.(9) Giudei e Gentili (non solo Israele, ma anche molti di altre nazioni. ..."e dicevano alla donna: Non pi a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perch noi stessi abbiamo udito e sappiamoche questi veramente il Salvatore del mondo" (Giovanni 4:42).(10) Il pubblico in generale (distinto da un pubblico privato) non solo in piccoli gruppi privati. " Perci i suoi fratelli gli dissero: Parti di qua e va' in

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  • Giudea, affinch i tuoi discepoli vedano anch'essi le opere che tu fai. Poich nessuno agisce in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente. Se tu fai queste cose, manifstati al mondo" (Giovanni 7:3-4).Guardare a questa lista pu essere molto utile - soprattutto quando le tradizioni regnano supreme nella mente di tanta gente per la quale "mondo" significherebbe sempre tutta l'umanit. Qualche volta cos, ma la maggior parte delle volte no. una tradizione molto forte ma che non regge di fronte ad un attento scrutinio biblico.

    Giacobbe ed EsaProseguiamo, e consideriamo un brano della Scritturache ci fa capire molto a proposito dell'amore multi-dimensionale di Dio.

    Romani 9:10-18. "Ma c' di pi! Anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand'ebbe concepito figli da un solo uomo, da Isacco nostro padre; poich, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinch rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione, che dipende non da opere, ma da colui che chiama), le fu detto: Il maggiore servir il minore; com' scritto: Ho amato Giacobbe e ho odiato Esa. Che diremo dunque? Vi forse ingiustizia in Dio? No di certo! Poich eglidice a Mos: Io avr misericordia di chi avr misericordia e avr compassione di chi avr compassione. Non dipende dunque n da chi vuole n da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. La Scrittura infatti dice al faraone: Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perch il

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  • mio nome sia proclamato per tutta la terra. Cos dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole".

    In qualsiasi modo comprendiamo la frase: "Ho amato Giacobbe ed ho odiato Esa" in Romani 9, penso che tutti sarebbero d'accordo sul fatto che l'amore di Dio per Giacobbe era certamente diverso o di tipo diversoche il Suo amore per Esa. Dev'essere cos, altrimentiquesto testo sarebbe privo di significato. Se per cos, allora questo unico versetto tale da confutare l'idea che Dio ami tutti allo stesso modo. Vi sono diverse dimensioni nell'amore di Dio.Alcuni cercano di evitare questa conclusione dicendo che Giacobbe ed Esa sono poi diventati grandi nazioni, e quindi entrambi sono stati benedetti. Il testo stesso, per, si riferisce a singoli individui (Giacobbe ed Esa in seno alla loro madre) e non a nazioni, anche se le nazioni sono composte da individui. Per Dio, riporre il Suo amore su una nazione e respingerne un'altra, certamente comporta delle conseguenze per gli individui che la compongono - cosicch la conclusione che alcuni cercano di evitare (che Dio elegge alcuni ma non tutti- e che Egli ama alcuni in modo speciale, in un modo diverso da tutti gli altri) rimane inevitabile.Rammentiamoci qui pure del contesto. Paolo qui spiega il motivo per il quale non tutto il popolo di Israele ha abbracciato il loro Messia ed giunto alla salvezza. Egli ci ha appena detto che la Parola di Dio non ha fallito perch non tutto Israele Israele (Romani 9:6). Non tutto Israele nei termini di discendenza fisica considerato agli occhi di Dio come Israele. Tutto "Israele" (come Dio definisce Israele) ha abbracciato il Messia (il Signore Ges Cristo) perch essi erano coloro ai quali era stata fatta la promessa. Quello il punto che Paolo vuole

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  • affermare in quel brano della sua lettera ed il pensiero segue ininterrotto da Romani 8 a Romani 9, e questo ci porta, appunto, a "Ho amato Giacobbe ed ho odiato Esa".L'apostolo Paolo sta spiegando perch la Parola di Dionon abbia in alcun modo fallito perch tutto Israele (com' definito da Dio) sar salvato e nulla separer ilvero popolo di Dio dall'amore di Dio (cosa che era stata chiarita in Romani 8). "poich, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinch rimanesse fermo il proponimento diDio, secondo elezione, che dipende non da opere, ma da colui che chiama)" - uno dei fratelli stato scelto enon l'altro.Dio manifesta la Sua misericordia a chi ritiene opportuno manifestarla. Il proposito elettivo di Dio di manifestare il suo amore elettivo a Giacobbe e non a Esa, UNA SPIEGAZIONE del perch la parola di Dio non abbia fallito in alcun modo. La promessa di Dio verace e la Sua parola realizza sempre lo scopo che Dio si era proposto. Tutti gli eletti riceveranno questa misericordia. Questo ci che ci insegna l'intero brano di Romani 9. La scelta che Dio opera di un fratello e non dell'altro, non era basata su ci che essi avevano fatto (le loro opere), ma era basata sulla potente chiamata efficace di Dio (qualcosa che pure chiarito in Romani 8), dove si afferma che tutti i chiamati vengono giustificati.Il fatto che Dio sovrano. Come tale Egli si riserva il diritto di avere misericordia su chi vuole e di passare oltre agli altri senza farne loro oggetto, lasciandoli nella loro ostile disposizione verso di Lui. Dio aveva rivelato S stesso ad Abraamo in un modo diverso dai suoi vicini di casa.Leggiamo del misterioso amore che Dio ha per Israele- misterioso perch Dio non spiega mai perch lo ami.

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  • Egli non manca, infatti, di rendere chiaro che la sua scelta non avvenuta sulla base di alcunch essi fossero od avessero fatto. Il Suo amore per loro era pi grande di quello che aveva verso le nazioni loro circostanti. Egli voleva un popolo per S stesso e quindi in modo sovrano ed incondizionato Egli ha scelto Israele come Suo tesoro particolare. Ha scelto Israele, e non gli Ittiti, gli Amoriti o i Filistei.Ecco le parole stesse che Dio rivolge ad Israele: "Infatti tu sei un popolo consacrato al SIGNORE tuo Dio. Il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha sceltoper essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Il SIGNORE si affezionato a voi e vi ha scelti, non perch foste pi numerosi di tutti gli altri popoli, anzi siete meno numerosi di ogni altro popolo, ma perch il SIGNOREvi ama: il SIGNORE vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha liberati dalla casa di schiavit, dalla mano del faraone, re d'Egitto, perch ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri" (Deuteronomio 7:6-8).Dopo la Sua risurrezione, Cristo appare a Saulo di Tarso sulla via che porta a Damasco, ma non a Pon