lunedì24settembre2012 speciale casa · speciale casa di mariella accardo alle pagine 2 e 3...

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La cucina hi-tech ha sempre l’isola del gusto L’appartamento a prova di cellulare Mobili di cartone rimodellabili made in Naples Energia dalle microalghe per l’edificio Alloggi bizzarri: a scarpa oppure a pianoforte A PAGINA 6 Speciale Casa di MARIELLA ACCARDO ALLE PAGINE 2 E 3 Lunedì 24 settembre 2012 A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 14 di VALERIA CATALANO di FEDERICO NATELLA di PAOLA CACACE Elegante e raffinato Così è solo il design italiano

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Page 1: Lunedì24settembre2012 Speciale Casa · Speciale Casa di MARIELLA ACCARDO ALLE PAGINE 2 E 3 Lunedì24settembre2012 ... l'uso del cartone e della carta nell'arredamento. Smontabili,

La cucina hi-techha semprel’isola del gusto

L’appartamentoa provadi cellulare

Mobili di cartonerimodellabilimade in Naples

Energiadalle microalgheper l’edificio

Alloggi bizzarri:a scarpa oppurea pianoforte

A PAGINA 6

Speciale Casa

di MARIELLA ACCARDOALLE PAGINE 2 E 3

Lunedì 24 settembre 2012

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 14

di VALERIA CATALANO di FEDERICO NATELLA di PAOLA CACACE

Elegantee raffinato

Così è solo il design italiano

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2 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del MezzogiornoNA

L a casa si governa da sola. La parola d'ordineè «Domotica», ossia "casa automatica".Niente film di fantascienza, solo le moder-

ne tecnologie applicate all'edilizia e all'arreda-mento. Con la diffusione di smartphone e tablet,infatti, l'automazione delle case è sempre più dif-fusa. Ci si può limitare a regolare, touchscreenalla mano, semplicemente antifurto, riscalda-mento e irrigazione con costi abbastanza conte-nuti, oppure spendendo qualcosa in più ci si pos-sono concedere veri e propri lussi da case del fu-turo. Porte che si aprono con le impronte digitalidel padrone di casa, luci che decidono se accen-dersi o no, e sveglie che sanno quando è l'ora dialzarsi. La ricetta è semplice e in Campania ci so-no diversi edifici che lo provano. Basta mescola-re un po' di ingegneria edile, un po' di elettrotec-nica e un pizzico di informatica. Il risultato? Unacasa degna di "Odissea nello Spazio", senza peròcomputer omicida.

È già mattino. Le tende sono in grado di aprir-si autonomamente al sorgere del sole o all'oraimpostata da voi, e la sveglia decide a che orasuonare a seconda delle condizioni meteo. Se do-vesse piovere ad esempio, probabilmente vi con-verrà uscire di casa un po' prima. Sempre in baseal meteo, captato da termostati sul tetto, la casasceglierà il livello di riscaldamento, facendo unamedia tra i nostri gusti e i gradi centigradi ester-ni. Appena svegli, mentre la caffettiera parte dasola, non c'è niente di meglio di una bella doc-cia. Se fredda, calda o a media temperatura lo de-cidono i rubinetti. Con un display touch i rubi-netti domotici sceglieranno tra varie opzioni, davoi impostate in precedenza, facendo raggiunge-

re all'acqua subito la temperatura da voi deside-rata risparmiando anche gli sprechi. Fatta cola-zione, con il frigo che ci dice se manca il latte oqualsiasi altro ingrediente indispensabile, si puòuscire di casa. Chiudere luci o veneziane non sa-rà necessario. La perfetta casa del futuro sa quan-do il proprietario esce e spegne automaticamen-te tutto il necessario. Per chiudere la porta di ca-sa, cosa ci può essere di più futuristico di passa-re un pollice sulla serratura?

Le serrature, degne di "Mission Impossible",possono essere impostate con una lista delle im-pronte digitali ammesse, alcune delle quali uni-camente a orari prestabiliti, e sono anche discre-tamente economiche. Il prezzo oscilla dai 200 ai300 euro. Un'inezia per chi è abituato a perderele chiavi di casa. Certo costa meno dell'interven-to di un fabbro il sabato sera. Siete a lavoro e vo-lete dare un'occhiata in casa? Nessun problema.Basta connettersi con il proprio smartphone allevideocamere disseminate nelle varie stanze. E seavete dimenticato di mettere a registrare il vo-stro programma preferito basterà mandare unsms al registratore dvd. Così per il forno e gli al-tri elettrodomestici. Si possono accendere tutticon alcune app create allo scopo. Ovviamente an-cora nessuno, tranne voi, potrà mettere in fornola pietanza da cuocere, o nella lavatrice i pannida lavare. Ma non è il caso di disperare, prestochissà che non si riesca a fare anche questo.

Certo dopo tanto lavoro non c'è nulla di me-glio di guardare la tv, o sentire un po' di musicaper rilassarsi. La radio è però ormai obsoleta. Imoderni impianti stereo vi seguono, almenocon il suono, da una stanza all'altra regolando il

Il suono vi segue

Dal cellulare al forno

Ascoltate la radio?La musica vi seguein ogni stanza mentrenegli ambienti appenalasciati la diffuzionesi spegne automaticamente

Basta un sms per iniziarela cottura di un alimentoche è stato sistematoprima di uscirenel microonde e saràpronto al rientro

L’INNOVAZIONE

Tutto in uno Basta un telecomando con scheda sim per gestire una casa

La nuova frontiera della Domotica: stabilirele funzioni in base al clima e agli orari.Se piove al mattino tende chiuse e caffè bollente

LA «CASA INTELLIGENTE»PROGRAMMATA PER DECIDERE

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3Corriere del Mezzogiorno Lunedì 24 Settembre 2012

NA

Ambienti Le temperature interne possonoessere stabilite in base a quelle esterne:ogni casa è dotata di una stazione meteo

Audio e video E’ possibile gestire in sincrotutte le televisioni di un appartamentoe il volume è sempre simile nelle stanze

volume in base all'ora e, a quanto si dice, all'in-tensità delle luci. Se però decidete di sedere sulvostro divano domotico, non spaventatevi quan-do deciderà di iniziare a massaggiarvi la schienaa ritmo della musica che state sentendo. Sembratra l'altro che il divano sia in grado di farvi perce-pire anche gli odori di quanto state vedendo intv, sperando che siano gradevoli. E se siete stan-chi di guardare la televisione, mentre i vostri fi-gli staranno facendo i compiti sulle loro scriva-nie touch screen, guardate fuori dalla finestra.Nella perfetta casa del futuro, almeno un paio diloro non affacceranno verso l'esterno, ma saran-no schermi che proiettano immagini di scenarida voi selezionati. È ormai ora di andare a dormi-re. Basta che sul display che governa la casa im-postiate "Night". Le luci si spengono, la porta sichiude e la sveglia si prepara a chiamarvi il gior-no dopo. Intanto l'irrigatore inizia ad innaffiarele vostre piante. Ovviamente l'ha deciso da solo.

Paola Cacace© RIPRODUZIONE RISERVATA

C’è chi preferiscela tecnologia abbinataagli interni classici

Tendenze

Non bisogna necessariamente avere una casaultramoderna, dal concept spaziale con lineeinnovative che ricordano Star Trek, per farricorso alle nuove tendenze innovative dellaDomotica. Lo sviluppo della casa intelligente,infatti, sempre più spesso viene abbinata adarredamenti classici. L’unica necessitàriguarda gli impianti, che devono essereinvece ipertecnologici.La Domotica, che punta ad automatizzare edigitalizzare i luoghi dove si vive, adesso stasfruttando le più moderne tecnologiewireless, che consentono oggi adelettrodomestici, computer e dispositiviinstallati nei vari ambienti della casa didialogare e potenziare le proprie funzioni.Una recente indagine nei principali paesieuropei ha dimostrato che sono le donne amostrare interesse per la Domotica ed inparticolare per i servizi che consentono dicontrollare la casa dal proprio cellulare. L’83%degli intervistati fa uso dell’assistenza medicaa distanza e dei servizi per la telesicurezza(ovvero sistemi antifurto, antiguasto,antincendio, anti-fughe di gas). La gestioneautomatizzata degli elettrodomesticigarantisce anche un notevole risparmio dienergiapari al 20-30%

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4 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del MezzogiornoNA

Musica d’altri tempi

Comodamente retrò

I MOBILI? DI CARTONE

Soprattutto l’oggettistica è molto ricercata: dalle vecchie radio alle poltrone. Ma si punta anche sui tavoli e sulle credenze per ricreare gli anni ’70-’80

Una radio anni Sessanta: sono molte ricercatema spesso costose. Attenzione alle riproduzioni:anche in questo settore è corsa al falso

Una poltrona vintage che è statacompletamente ristrutturata diventa unimportante elemento di arredo

N on è più modernariato ma vintage. Però falo stesso tendenza. Con prepotenza, anchenell'arredamento e nell'oggettistica, stanno

risalendo vecchi stili con particolare riguardo aglianni Settanta e Ottanta. Ma il segreto, per evitaredi strafare e cadere nel cattivo gusto, resta l'equili-brio. La casa non è un centro di raccolta mobili acasaccio, meglio limitarsi a qualche pezzo. Soprat-tutto di qualità. Ben venga una vecchia radio siste-mata su un tavolino ultra-techno, meglio però seminimalista. Ok alle stampe «pop-art» in un am-biente dove prevale un assoluto rigore nell'arreda-mento. Esagerando, invece, si rischia di apparirecome il negozio del vecchio telefilm, anche questovintage, «Sanford & Son»: un negozio di rigattieredell'America degli anni '70.

Col vintage è ripartita la caccia a pezzi d'autoredi grandi maestri dell'arte e del design dei decennipassati. Non solo i guru internazionali, come lostesso Andy Warhol, ma gli italiani di altissimo va-lore come Aulenti, Castiglioni o Magistretti. Predo-minano, nelle case che puntano tutto sul moderna-riato, forme estrose o colori fluo sgargianti e alle-gri. Al monocromatico si sostituisce un disegno ge-ometrico oppure righe e pois. Il tutto per cercare diessere più frizzanti e meno seriosi. Sulle pareti tor-nano i poster o le stampe. Meglio se di grandi divedel passato: dall'intrambontabile Marylin Monroealla classica Audrey Hepburn in "Colazione da Tif-fany". E poi ci sono i cartoni animati. Basta unalampada per sistemarci l'eroina dei cartoon old sty-le come Betty Boop. Il materiale predominante è laplastica. Che torna ad essere una massiccia presen-za nelle case italiane. Non con la stessa filosofia de-gli Anni Sessanta però, quando il ricorso alla plasti-ca era anche dettato da uno spirito democratico.Un materiale che riduceva i costi di produzione econsentiva a una ampia quota di mercato di poteracquistare arredamenti e oggettistica.

Col vintage è ripartita la caccia a pezzi d'autoredi grandi maestri dell'arte e del design dei decennipassati. Non solo i guru internazionali, come lostesso Andy Warhol, ma gli italiani di altissimo va-

lore come Aulenti, Castiglioni o Magistretti. Predo-minano, nelle case che puntano tutto sul moderna-riato, forme estrose o colori fluo sgargianti e alle-gri. Al monocromatico si sostituisce un disegno ge-ometrico oppure righe e pois. Il tutto per cercaredi essere più frizzanti e meno seriosi. Sulle paretitornano i poster o le stampe. Meglio se di grandidive del passato: dall'intrambontabile MarylinMonroe alla classica Audrey Hepburn in "Colazio-ne da Tiffany". E poi ci sono i cartoni animati. Ba-sta una lampada per sistemarci l'eroina dei carto-on old style come Betty Boop. Il materiale predomi-nante è la plastica. Che torna ad essere una massic-cia presenza nelle case italiane. Non con la stessafilosofia degli Anni Sessanta però, quando il ricor-

so alla plastica era anche dettato da uno spirito de-mocratico. Un materiale che riduceva i costi di pro-duzione e consentiva a una ampia quota di merca-to di poter acquistare arredamenti e oggettistica.

La predilezione per il vintage si è spostata anchenell'arredamento dei bagni. Soprattutto inseguen-do lo stile british. La tappezzeria deve essere lavabi-le con fiori, gli accessori obbligatoriamente ingle-si. Oppure spazio allo stile mediterraneo. E stavol-ta sono le pareti bianche con le mattonelle coloratea farla da padrone. Adatti sono i rivestimenti in mi-cro mosaico, oppure piccole piastrelle in tinte pa-stello.

Federico Natella© RIPRODUZIONE RISERVATA

A caccia dell’arredamento vintage

M obili in cartone ma con l'anima in legno. E'questa l'idea eco di Mario Pagliaro. Laureatoin Architettura e designer, Pagliaro, classe

1981, progetta oggetti in cartone organizzando un la-boratorio per la realizzazione di prototipi. Ed è suo ilbrevetto, per invenzione industriale, che consente larealizzazione di mobili in cartone tramite assi di le-gno e senza utilizzo di collanti.

«Sono tutti mobili biodegradabili — spiega — mal'anima in legno garantisce resistenza». Le creazionisaranno in esposizione alla galleria "the Apartment"(vico Belledonne a Chiaia), dal 25 settembre al 13ottobre. L'artista durante la presentazione dei lavo-ri, monterà e smonterà in tempo reale i suoi prodot-ti. La passione per la manipolazione lo accompagnasin dall’infanzia. «Ad Ischia -racconta- ebbero ini-zio le lunghe vacanze trascorse su di una piccolaspiaggia vicino ad una immensa campagna. Tra laterra ed il mare assieme ad un caro amico Viky Ostu-ni nasce l'amore per l'arte di arrangiarsi e lo speri-mentare qualsiasi cosa per ingannare il tempo, inte-

re giornate trascorse senza mai annoiarsi». Da gran-de quella passione si trasformò in creazione. «Ini-ziai a comporre i primi modelli — racconta — ta-gliando il cartone con un bisturi. Le potenzialitàespressive di questo materiale mi stupivano e decisidi organizzare un laboratorio per la realizzazionedei prototipi».

Ma l'interesse per il design non si è fermato al car-tone. «Da qui — spiega — è partito l'accurato stu-dio dei mobili smontabili d'emergenza, degli arrediin multistrato tagliato a laser smontabile e rimonta-bile velocemente con dei semplici incastri».

Il cartone, dunque, entra a pieno titolo nel mon-do del design. E conquista un target di clienti atten-ti non solo all'ambiente o al risparmio, ma ancheall'estetica. Riciclabile al cento per cento nella pro-duzione e nello smaltimento, leggero e pieghevole,il cartone diventa materiale di spicco per le creazio-ni più fantasiose. Dalle librerie, alle sedie, ai divanifino ai giocattoli. E c'è chi addirittura l'ha usato perfarci un ponte. E' il Paper Bridge di Shigeru Ban. Co-

struito nel 2007 vicino a Pont du Gard: acquedottoromano patrimonio dell'Unesco, a Nîmes, nel suddella Francia. La leggerezza del ponte di Ban contra-sta con la compattezza del Pont du Gard. Ma, a di-spetto del luogo comune che vede gli oggetti in car-tone come prodotti usa e getta, i 281 tubi di materia-le all'apparenza vulnerabile sono riusciti a dimostra-re anche la loro resistenza sorreggendo il passaggiodi venti persone alla volta.

Tra i primissimi a pensare il cartone fuori dal re-cinto del packaging e come materiale per il riusonel design, l'architetto Frank O. Gehry. Risale al1969 la famosa serie di mobili in cartone, Easy Ed-ges. Cult la Wiggle Chair, sedia in cartone ondulato.I fogli furono uniti con un processo di laminazionee rifiniti con la masonite. Da allora numerosissimi idesigner, anche italiani, che hanno reinterpretatol'uso del cartone e della carta nell'arredamento.

Smontabili, i mobili di cartone, possono essereinoltre facilmente trasportati e conservati in piccolispazi. Forme ondulate e gusto retrò dominano. E,bellezza del riciclo, gli arredi, quando non piaccionopiù, possono essere rimodulati e portati a nuova vi-ta. Insomma, la creazione continua.

Valeria Catalano© RIPRODUZIONE RISERVATA

TRA PASSATO E FUTURO

Particolari Un orologio in stile modernariato rappresenta una delle scelte migliori per caratterizzare la casa

L’idea nata da un architetto-designernapoletano: Mario PagliaroLe creazioni in mostra da domani

Biodegradabili ma con l’anima di legnoI mobili realizzati da Pagliaro sono di cartonema l’interno è di legno. Così sono resistentinel tempo e possono essere rimodellati

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5Corriere del Mezzogiorno Lunedì 24 Settembre 2012

NA

Arthur

Klein

IMMAGINATEVI IL FUTURO, ORA POTETE!

Le nostre mani possono progettare,disegnare, come quelle di moltri altriarredatori. Le nostre però possonoanche sostenere i vostri progetti,modellare meglio le vostre idee eindicare la strada giusta per soluzionie prodotti innovativi.Le nostre mani sanno consegnarecon cura e precisione, e abbraccianoogni vostra esigenza, per darvi tutta latranquillità che cercate.Venite ad immaginare la vostra casafutura, ora potete farlo con serenità!

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6 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del MezzogiornoNA

HI-TECH, CHIC E CON L’ISOLACOSÌ È LA CUCINA MODERNAIl trend del momento: tessuti e colori ispirati alla natura realizzati tutticon materiali ecosostenibili. Spazi aperti collegati spesso a un grande living

La cappa al centro della stanza

La scheda

L a cucina è il cuore della casa. In cucinasi mangia, si trasformano i cibi, ci siintrattiene a chiacchierare; ogni cosa

viene predisposta per soddisfare queste ne-cessità nel modo più congeniale. Una cuci-na, se risponde alle nostre esigenze, rendetutto più facile. Lo spazio può essere gran-de o piccolo; ma se è bene organizzato a mi-sura, con mobili che piacciono e soluzioniintelligenti, all’occorrenza darà il meglio disè. Questo è quanto emerge dalla recentemanifestazione «Cucine d’Italia experien-ce», in programma a Roma, lo scorsoweekend, alle Officine Farneto.

Unica protagonista della tre giorni, la cu-cina si presenta senza perimetro chiuso,aprendosi a contenuti in continua evoluzio-ne: un luogo attraversato da arte, cultura etradizioni, non più semplice focolare. Nelleabitazioni di oggi, infatti, sia per le metratu-re spesso non generose, sia per il fatto che ilocali non sono più deputati ad un’unicafunzione o attività, i confini fra ambientied arredi si fanno fluidi, a favore di un lin-guaggio progettuale che fa dialogare fra lo-ro i vari elementi d’arredo. La cucina si èaperta al living e ne influenza lo stile, dive-nendo insieme alla zona giorno spazio incui trascorrere tempo di qualità da soli o incompagnia degli amici. A tale scopo la cuci-na con isola viene proposta quale soluzio-ne progettuale sempre più utilizzata da ar-chitetti ed interior designer. Serve a separa-re le attività che svolgiamo in questo am-biente senza frammentare lo spazio, invitaa riunirsi in quello che è divenuto un labo-ratorio gastronomico e conviviale.

Il trend del momento? Tessuti e coloriispirati al mondo della natura e materialiecosostenibili. Si gioca con il pavimento, la-sciandolo aperto verso spazi esterni o ren-dendolo dinamico con pedane e piani rial-zati. I componenti della cucina, anche colo-rati, devono essere riciclabili e non inqui-nanti. Le nuove linee delle collezioni cuci-niere sfoggiano cromatismi degni di unacollezione di moda. Cataloghi, pubblicità,pieghevoli, tutto racconta colori accesi e lu-minosi. I rossi rampanti e dinamici, i giallisolari, gli azzurri marini, i blu intensi, le to-nalità dei verdi e dei marroni si fanno do-minanti tanto nelle cucine minimaliste ecromate quanto nel classico legno o nellostile country.

L’isola design-oriented La cucina con iso-la parla lo stesso linguaggio del living edecco dunque una nuova proposta connota-ta da una forte impronta di design. Si chia-ma Isola Cross e la firma Elmar, progettan-

dola perché la si possa integrare in tutte lecomposizioni già in catalogo dell’azienda.Isola Cross incarna la vera anima della cuci-na, ambiente conviviale in cui si accolgonoamici per cene informali, in cui si condivi-dono coi propri cari momenti intimi e diqualità. Il sistema ad isola di Elmar è carat-terizzato da un piede a cavalletto, che ri-chiama le atmosfere dei laboratori culinariprofessionali e diventa un elegante elemen-to d’arredo, con il suo aspetto aereo e tra-sparente. Il piano dell’elemento isola è inacciaio, come le tre serie di gambe che losostengono, e integra piano cottura e lavel-lo. La cucina vintage Dalla collaborazionefra Scavolini e Diesel nasce un nuovo pro-getto di cucina, all’insegna della modernitàprogettuale e con il caratteristico tocco vin-tage di Diesel.

Pensata per case di oggi e per un pubbli-co giovane che ama ambienti informali efunzionali, teatro di socialità e divertimen-to, la cucina con isola unisce modernità ecomfort, diventa laboratorio gastronomicoin cui invitare e intrattenere gli amici. Ilprogetto Scavolini-Diesel si caratterizzaper gli importanti volumi, abbinati a mate-riali naturali, quali legno, acciaio, cementoe vetro lavorato assieme al metallo, voluta-mente invecchiati con speciali trattamentivintage. Per le ante viene proposto il rove-

re che trasmette al tatto e alla vista un effet-to nodoso, oppure il vetro, con un retinometallico che regala un aspetto vintage tipi-co degli ambienti vissuti. Effetti «used» an-che per le importanti maniglie in metallo eper il maniglione in stile americano che va-lorizza l’anta del frigorifero. Insomma unambiente da creare secondo gusti ed esi-genze personali, fatto da singoli elementicomponibili, ma anche di moduli separatida assemblare a piacimento.

Sono gli oggetti free- standing della col-lezione Misfits, che per completare la cuci-

na propone carrelli, tavoli, elementi conte-nitori. Definizione di spazi e funzioni Nellanuova cucina con isola Lux di Snaidero lospazio domestico viene riprogettato comesintesi di funzionalità, emozione e persona-lità, senza mai scadere nell’eccesso.

Una distribuzione razionale delle funzio-ni nell’ambiente cucina, definite anche gra-zie alla netta distinzione tra l’area operati-va deputata a cucinare e quella invece desti-nata a contenere e conservare cibi e ogget-ti. Spazi fortemente specializzati nel corre-do funzionale e nello sviluppo ergonomicoche li contraddistinguono. Nella soluzionecon l’area operativa a centro stanza un ele-mento di primo piano, di forte caratterizza-zione progettuale, è la cappa. Rivista com-pletamente la funzione di aspirazione, cheviene slegata dal tradizionale concetto divolume sospeso, per essere risolta con unanuova tecnologia di aspirazione da terra.La cappa in acciaio inox centro stanza èuna soluzione auto filtrante e può essereposizionata nella parte terminale di isole epenisole, in cui il gruppo di aspirazionecon filtro ai carboni attivi (potenza di 1.000metricubi) risulta posizionato sotto le basie permette l’espulsione dell’aria attraversouno speciale abbattitore.

Mariella Accardo© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le nuove linee

ARREDAMENTO E FUNZIONALITÀ

La soluzione è stata creata con un sistemadi aspirazione auto-filtrante potenziatacon carboni attivi che riducono gli odoriche saranno poi dispersi nell’aria

I cromastismi sono studiati con grandemetodica da parte dei progettistiche tengono conto di tutte le variabilicollegate ai pavimenti e alle ceramiche

L'arredamento modernodelle cucine giocasoprattutto sullacontrapposizione deipieni e dei vuoti,favorendo una lineaminimalista ed evitandosprechi ambientali e didesign. L’estetica,insomma, è direttamentecollegata alla funzionalitàdella cucina. Che diventaambiente principale dellacasa e non più soltantospazio operativo.Per questo i materialioramai utilizzati da tuttele più grandi caseproduttici italiane, cherestano al top nel mondo,sono innovativi oltre cheecologici. Forme e colorisono in costante sinergia,quasi in simbiosi inquesta sorta di dialogocostante della creativitàdei designer italiani.I volumi, poi, sononotevolmenteridimensionati per darespazio a un nuovoconcetto diassemblamento checoncede agli spazi unruolo fondamentale.I colori non sono maitroppo accessi,accompagnano la puliziadei profili e l’impiegodella luce nelle cucine haassunto un ruoloprioritario in campoestetico oltre che unacomponente funzionaledeterminante.Insomma, sono ilrazionalismo e lasemplicità formale ledirettrici del nuovo designdelle cucine italiane. Cheoffrono il calore tipicodegli arredamenti maabbinano elementi digrande qualità.Le linee geometriche e laflessibilità dellecomposizioni ha, poi, unsuo ulteriore momentoimportante nellaprogettazione delle isole:sempre più ricercate edalla grande eleganzanelle rifiniture.Infine gli elettrodomestici:il doppio forno appareuna prospettivaineludibile, al frigo il ruolodi elementod’arredamento principale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Interior design

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7Corriere del Mezzogiorno Lunedì 24 Settembre 2012

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8 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del Mezzogiorno 9Corriere del Mezzogiorno Lunedì 24 Settembre 2012

NA NA

POLTRONE E LIBRERIEPER ARREDI DI GUSTO

LE IDEE VINCENTIDEI TEMPI DI CRISIIl design resta l’arma vincente, ma adesso bisognaprogettare partendo dai costi delle materie prime

Le firme internazionali stanno puntando su questi segmentioffrendo linee ricercate ma allo stesso tempo molto pratiche

Accomodarsi

S ono ormai alcuni anni che il designdeve fare i conti con una crisi econo-mica piuttosto significativa. Nel 2012,

tuttavia, disegnatori d’interni e architettianziché lasciarsi andare a cupe lamentazio-ni, hanno affrontato la situazione in chiaveprogettuale-produttiva adeguando l’offer-ta a una domanda che non solamente si ècontratta, ma anche modificata. Si puòquindi constatare una rivisitazione dei cata-loghi con intelligenti operazioni di risco-perta di pezzi ancora validi. Riscoperta cheassume le sembianze di una vera riletturain modo da rendere i prodotti dimensional-mente più realistici, più facili da trasporta-re, più adatti ad un’utenza non necessaria-mente giovane e sportiva. «Rappel à l’or-dre» è senz’altro quindi uno dei temi vin-centi di questa stagione insieme con unasofisticata attenzione alla materia. Ciascunprogetto nasce esattamente in "quel" mate-riale, rispettandone caratteristiche intrinse-che e peculiarità. Basti citare i contenitori"Bois de rose" di Massimo Morozzi perEdra: semplici moduli geometrici impial-lacciati, però, con tranciati posati dimenti-cando le regole dell’ebanisteria. E ancora,per quanto concerne il legno, le sezioni ge-nerose della collezione Dandy di Emma-nuel Gallina per Poliform o la sedia Pelle eOssa del giovane Francesco Faccin per Mi-niforms assemblata grazie a masselli sago-mati «a osso», a inseguire il sogno della Su-perleggera di Gio Ponti. Ancora leggerezza,e voluta assenza di segni, nella panca GlassBench di Naoto Fukasawa per Glas, in cri-stallo trasparente extralight, sagomato ecurvato. Il tessuto assume un’importanzasconosciuta in precedenza, non tanto co-me pattern o grafica quanto piuttosto co-me presenza fisica: il divano M.a.s.s.a.s. diPatricia Urquiola per Moroso propone unaforma esterna tessile, sagomata per via dicuciture asimmetriche, indipendente ri-spetto al sottostante volume imbottito. Esempre l’Urquiola per B&B Italia «gonfia»in modo espressionistico la cuscinaturadella poltrona Husk outdoor. L’attenzionealla materia porta necessariamente con séun recupero di importanza per i dettagli,non più considerati elementi di finituradel progetto, ma situazioni realmente strut-turanti.

Basterebbe citare la lente del tavolinoRulli di Luca Nichetto per Gallotti & Radi-ce: secondo un’antica tecnica veneziana,adottata per le vetrate delle chiese, ricavata

sezionando un rullo vitreo. O ancora legambe in massello di legno fissate, in unalogica di contrapposizione, al piano in Cri-stalplant del tavolo Beam del guatemaltecoLuis Alberto Arrivillaga per Mdf piuttostoche le nervature a spirale che nascono dalbasamento del tavolino Spiros di AntoniaAstori per Driade. L’individuazione di uncerto «Rappel à l’ordre» non ci esime tutta-via dal riconoscere situazioni di pura inven-zione, non solo formale o materica, ma ad-dirittura tipologica.

Innanzitutto 56 la «seduta» di Fabio No-vembre per Driade: un oggetto, sorta di ani-male mitologico, su cui stare a cavalcioni,piuttosto che le grandi foglie luminoseGinko di Marco Zito per De Castelli, adatteal giardino di Alice, ovviamente nel paesedelle meraviglie. Esattamente all’oppostostanno pochi oggetti volutamente neutri equindi universali nelle loro possibilità diuso e di interpretazione.

Si pensi alla sedia Pro disegnata da Kon-stantin Grcic per Flötotto: ideata per unmercato di massa quale quello scolasticoma che in realtà propone valori generalizza-bili, dalla purezza del disegno alla rispostaergonomica ai movimenti del corpo, dallatotale riciclabilità al prezzo estremamentecontenuto. Nostalgia, dunque, il caratterecomune del furniture design. Nostalgia diuno status quo perduto. Il fatto curioso èche, per ogni progettista, questo tempo mi-tizzato viene riferito a un decennio diver-so, situato in un altrove temporale. Potrem-mo citare la bérgère Bonnie delle austria-che Polka per Wittmann, rilettura di un sa-lotto borghese, ma anche, imprevedibil-mente, gli anni ’80 che riecheggiano nella

sedia multi-schienale Ping Pong Pang diPaolo Rizzatto per Serralunga o quel tantodi art déco cui allude la poltroncina Lepeldi Luca Nichetto per Casamania. Persino lapoltrona Isola del trio svedese Claes-son-Koivisto-Rune per Tacchini, superatoil primo momento di straniamento, pareocchieggiare un’epoca di fantascientificasperanza nel futuro che già appartiene alpassato. Più dichiarato il riferimento agli

anni ’40 seguito da Leo, scrittoio diLaudani&Romanelli per Valsecchi 1918,ove il piano in vetro disvela l’intimità deicassetti, così come estremamente puntualisono la rilettura degli anni ’50 che RodolfoDordoni propone nella poltroncina Yorkper Minotti o l’omaggio lecorbuseriano deldivanetto Chandigarh di Doshi Levien perMoroso. Rievocazioni comunque leggere emomenti di ispirazione. Assolutamente da

segnalare la ripresa che Vitra fa della pol-troncina Organic presentata da Eames e daSaarineen al MoMA di New York nel 1940.Articolata, e in qualche misura inattesa, lapresentazione che Molteni offre dell’operadi Gio Ponti. Da segnalare infine la ripropo-sizione, per Artek, di una sedia essenziale eimpilabile di Ilmari Tapiovaara, Kiki.

Mariella Accardo© RIPRODUZIONE RISERVATA

L a casa è un insieme di intrecci.E l’oggettistica ne fa da padro-na. Forme leggere e impalpabi-

li, geometrie sinuose e dall’alto con-tenuto di design diventano oggettid’arredamento carichi di gusto e raf-finatezza. Sedie, tavoli e oggetti ri-sultanti da un incrocio casuale di li-nee e geometrie ben definite restitu-iscono agli ambienti carattere. D’al-tronde il connubio tra moda e desi-gn è da sempre assai forte, in molticasi l’una e l’altra cosa finiscono ad-dirittura per sovrapporsi. Ed ecco,dunque, presentarsi sul mercatocomplementi d’arredo di primo im-patto strani ma che conferiscono al-la casa un accento sicuramente ori-ginale. Pensato per Zanotta, l’appen-diabiti Aster nasce con il desideriodi creare un oggetto semplice ma, al-lo stesso tempo, funzionale, conuna silhouette ricercata e assoluta-mente originale. Pratico e leggero,si contraddistingue per la sua lineaaffusolata ed elegante e l’ampia scel-ta di colori si integra perfettamentea qualsiasi tipo di arredamento voiprediligiate. E poi un canestro in-trecciato. Kobi è la poltrona leggerain alluminio perfetta per arredarecon gusto l’interno, come l’esterno.Le strutture proposte sono due:quella con sostegno e gambe in allu-minio verniciato con scocca in tintao quella con sostegni in alluminioimpiallacciato di rovere in diversevarianti di colore. I comodissimi cu-scini modellabili che l’accompagna-

no si fondono perfettamente con lastruttura e con l’ambiente che arre-da. Air Vase nasce dalla firma di To-rafu Architects, un rinomato studiodi design con sede a Tokyo.

L’idea nasce dall’intenzione dicreare un contenitore vuoto, impal-pabile, fatto semplicemente di cartacolorata. La sua forma è modellabi-le a seconda delle preferenze ed esi-genze del momento.

Perfetti, semplici e ad effetto. Perla Rotonda di Diamantini & Domeni-coni il tempo e l’orologio sono soloun insieme ingarbugliato di fili colo-rati tra i quali spiccano, mimetizza-te, le lancette in alluminio, sottili eimpercettibili. È il tocco perfetto dasistemare in uno spazio moderno evivace, per una casa che ama il colo-re e l’innovazione. Cage sboccia trauna collaborazione di brand diffe-renti, tutti ugualmente conosciuti:Diesel, Foscarini e Moroso. Il risulta-to è una lampada imprigionata inuna rete metallica che arreda congusto industriale senza per questorisultare banale o, peggio, passareinosservata. Da non sottovalutareSpettro. È la libreria geometrica diOvvio, una scaffalatura comoda epratica per ordinare con rigore logi-co i vostri libri e manuali, immanca-bili in casa. La sua struttura in accia-io è perfetta per mimetizzarsi nellostudio o in soggiorno creando un in-treccio di lunghezze e segmenti par-ticolarmente attrattivo. Se la vostraesigenza è organizzare lo spazio

non vi resta che arredare in pienoconfort ricercando la funzionalità.La libreria Muuto si rivela ancorauna volta il vero protagonista del-l’arredo scandinavo privo di fronzo-li e pratico all’occorrenza. Linee defi-nite e ricercate per la seduta dise-gnata dallo studio Werner Aisslin-ger in collaborazione con Tina Bun-yaprasit, per l’Abbate. La strutturasi mimetizza completamente a se-dia d’interno, così come d’esterno ele diverse misure e forme la rendo-no predisposta ad un «uso banco-ne» o come seduta un po’ più bassa.E perché no ad un tocco di colore. Ilfluo, se abbinato alle linee semplicie pulite di un vaso in pregiata por-cellana, sa essere attuale e incredi-bilmente accattivante, nonché com-pletamente in linea con la tendenzabicolor di questa stagione. E se neavete voglia La Tete Au Cube hal’idea trendy che fa per voi.

Infine, quando il ritorno alle origi-ni è una necessità impellente, le lan-terne Bamboo, realizzate con mate-riali naturali classici, fibre naturalielastiche tagliate ed intrecciate, so-no una componente fondamentaledell’oggettistica presente in casa vo-stra. La collezione comprende quat-tro differenti tipi di intreccio: Lum-pur, Mekong, Yukon e Savana pre-senti in diversi colori come il bian-co, la cenere, tortora, grigio traffico,verde muschio e blu oceano.

Ma. Ac.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Colorati

«A Chair» di Abbate è uno dei progettiinnovativi di design che stanno riscuotendomaggiore successo nel settore

Forme modellabili

Oggetti di arredo dalle linee innovative maanche con colori gradevoli che danno il sensodelle nuove idee di design

Il tempo passa

La luce bio

LE NUOVE FRONTIERE

Sono cuscini realizzatisemplicementecon carta coloratache cambiano forma

Orologi da paretecon ingarbugliati filidai diversi colori:tra di loro le lancette

Lampade costruirecon fibre naturalitagliate e intrecciatecon linee sinuose

Il tempo che passaDa Diamantini-Domeniconi un singolareorologio incastrato tra numerosi filiall’interno dei quali si notano le lancette

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10 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del MezzogiornoNA

L a cromoterapia studia il benesserepsicofisico prodotto sull’organismoumano attraverso le diverse modalità

di stimolazione cromatica. Le più frequen-ti fonti di colore che possono influenzarepositivamente o negativamente la salutequotidiana derivano da ciò che circondaogni persona: l’ambiente in cui vive o lavo-ra. Esso comprende oggetti, tessuti e ten-daggi nonché ogni altro complemento diarredo, tutti elementi che, con le giustescelte, possono trasformarsi in supporti al-la salute e alle attività svolte. La conoscen-za della cromoterapia per ambienti è im-portante anche per prevenire alcuni pro-blemi psicofisici che possono inconsape-volmente nascere o essere acuiti dall’espo-sizione prolungata ad alcuni colori nel cor-so di alcune attività quotidiane. Ma qualisono i colori giusti da adottare nelle nostrecase? Dobbiamo sentirci ispirati dal nostrogusto oppure dobbiamo cedere ai dettamidi architetti e tecnici?

Cominciamo dagli aspetti più semplici.Per gli ambienti destinati al riposo e al ri-lassamento, come le stanze da letto, vannoscelti colori che contrastano stati di agita-zione: per le pareti vanno bene sfumaturetenui di giallo, in grado di trasmettere cal-ma e calore, mentre è utile qualche tonali-tà blu o azzurra da fissare, che può essereinserita nell’ambiente attraverso qualchetela o nel copriletto, dal momento che que-sti colori dimostrano, se fissati per un po’,di essere in grado di rallentare il battitocardiaco e di rendere il respiro più lento enaturale. Nelle stanze relax devono, al con-trario, essere evitati oggetti e complemen-ti di arredo rossi, a meno che non si vogliastimolare l’eros, ma in questi casi si devo-no scegliere modalità tali da consentire dieliminare gli stimoli che contrasterebberoi momenti di riposo (es. candele e lampa-de colorate). Per la cucina tutto dipendedalla finalità che si vuole raggiungere inquesto importante ambiente. Il bianco,che esprime pulizia, è una intramontabilescelta per molti. Scegliendo tinte luminosee dolci di giallo si potrà vivacizzare l’am-biente che riunisce la famiglia stimolandoil buonumore. Qualche arredatore che co-

nosce la psicologia dei colori suggerisce diosare colori più ricchi di passione, usandoil rosso in cucina perché è in grado di sti-molare la circolazione sanguigna e le ener-gie più istintive e quindi l’appetito. Perquesta stessa ragione spesso troppo rossoin cucina (e soprattutto a tavola) è contro-indicato perché tende ad aumentare i litigidurante i pasti, ma anche la difficoltà acontrollare la fame. Eccezion fatta per il pe-riodo natalizio, per queste ragioni, se si se-gue una dieta occorre evitare di metteremolto rosso in cucina e a tavola, soprattut-to tovaglie e piatti. Si può aggiungere facil-mente una giusta dose di questo vivace co-lore con qualche coprisedia, qualche vasoo con una bella composizione di fiori veri

o finti. L’effetto del rosso, se proprio si de-sidera scegliere mobili di questa tonalità orichiami su mattonelle di questo colore,viene comunque smorzato abbinando unbianco o un colore beige o crema e utiliz-zando una nuance rubino.

Per dare luminosità ad un ambiente po-co esposto alla luce, magari con tetto bas-so e in cui si vive gran parte della giornata(es. soggiorno), si può usare qualche ele-mento arancio (come un tappeto o un diva-no) o giallo dorato (come le tende) o anco-ra qualche oggetto rosa (come vasi o so-prammobili). Il giallo è idoneo anche inuna stanza per svolgere attività mentali co-me uno studio, perché aiuta la creatività ela concentrazione, lasciando riposare la vi-sta quando si distoglie lo sguardo da unlibro o dal computer. Esso crea anche unclima gradevole per le relazioni di lavoro.Ma se si deve arredare uno spazio come sa-letta d’aspetto, meglio inserire qualche ele-mento con gradevoli tonalità viola che hail potere di attivare effetti positivi contro ilnervosismo. Il bianco è da preferire in luo-ghi in cui si vuole trasmettere una sensa-zione di igiene, come in un bagno. In que-sta stanza è molto utile anche inserire qual-che richiamo a colori pastello o rilassanti,come verde o rosa che tendono a calmarenei momenti di relax o di cura del proprioaspetto. Colori pastello, come azzurro, ver-de acqua o rosa, sono idonei alle stanzedei bambini. Stimolano la fantasia e il gio-co e possono essere arricchiti con tutti i co-lori dei giocattoli e dei pupazzi e cusciniche possono "animare" la vita in questearee della casa. Anche per i corridoi, cheper loro natura e forma sono spesso pocoluminosi, sono da preferire sempre i colorichiari e le tinte pastello.

La scelta dei colori deve iniziare dallascelta delle mattonelle e del colore delle pa-reti (primo livello), proseguire poi congrandi mobili (secondo livello) e continua-re ritoccando e integrando le sfumature at-traverso tende e tappeti (terzo livello) e, in-fine, perfezionarsi con cuscini, lumi e lam-pade, soprammobili, vasi, fiori e piante(quarto livello).

Mariella Accardo© RIPRODUZIONE RISERVATA

Offi mobilisuperai 50 anni

Colori tenui per il relax, sbagliato utilizzare troppo il rosso che serve solo a stimolare l’eros. Giallo per vivacizzare l’ambiente e favorire il buonumore

Come iniziare

Le sfumature

Cromoterapia, la new age per le pareti

Più di 50 anni di solidaazienda a conduzionefamiliare sono sinonimodi competenza e qualità.E' questo lo standard chevuole mantenere neltempo il centroarredamenti Offi Mobili,fondato nel 1960 daPasquale Offi e che hasede a Casagiove(Caserta), all'uscitadell'autostrada CasertaNord. Nonostante lanotevole crescita, dunque,è comunque tuttoraun'azienda a conduzionefamiliare che non tralasciagli aspetti manageriali chefavoriscono la clientelanegli acquisti.Da Offi sono esposti trepiani mobili per tutti igusti e le esigenze. Ilcentro arredamenti, che siestende per un totale ditremila metri quadrati,dispone - tra l'altro - diuna linea di arredamentoche viene prodotta daalcuni esperti artigiani diCantù e della Brianzaesclusivamente per Offi.Inoltre i prezziconcorrenziali chevengono sono determinatidalle modalità di acquistodella merce che vienetrasportata e montatagratuitamente a casa delcliente.

A Casagiove

L' ultima frontiera dell'ecososte-nibilità è rivestire le facciatedegli edifici con le alghe.

L'obiettivo dichiarato è favorire l'om-breggiamento e produrre calore edenergia per gli appartamenti. Se qual-cuno la dovesse considerare follia, ba-sterà che si trasferisca ad Amburgodove un pool di progettisti e ingegne-ri sta studiando questa soluzione eco-logica. L'idea originale è dello studioArup, che ha condotto questo pianodi lavoro in collaborazione con il re-parto Strategic Science Consult e lostudio austriaco di architettura Splet-terwerk. L'edificio ha già un nome, sichiama "Biq House", ed è stato imma-ginato come un fabbricato a cinquepiani da rivestire nella sua parte ester-na con elementi trasparenti che acco-glieranno al proprio interno delle col-tivazioni di microalghe.

Ma cosa accade con queste microal-ghe nel palazzo "das Alghenhaus" co-me è stato ribattezzato in Germania?Il processo sfrutta la fotosintesi cloro-filliana e la luce del sole per generarequeste alghe all'interno di bioreatto-

ri, dei dispositivi che sono in gradodi fornire un ambiente adeguato allacrescita degli organismi biologici. Lemicroalghe, raccolte e convertite inbiomassa, producono energia e calo-re garantendo l'alimentazione energe-tica al fabbricato senza sprecare nul-la.

Le facciate esterne dei palazzi, inol-tre, possono anche catturare il caloresolare termico. Ed anche questa fon-te può essere trasformata in energiaper gli appartamenti. «Utilizzare pro-cessi biochimici per l'ombreggiaturaadattiva è una soluzione davvero in-novativa e sostenibile — ha afferma-to Jan Wurm di Arup — che è ora infase di test in una situazione reale. Ol-tre alla produzione di energia rinno-vabile e oltre a fornire ombra permantenere fresco l'interno dell'edifi-cio nei giorni di sole, la facciata creaanche un aspetto visivamente interes-sante che piacerà a ingegneri, archi-tetti e costruttori». Questo progettopotrebbe diventare, secondo i tecnicidi Arup, una «soluzione efficace e ap-plicabile su scala commerciale per la

realizzazione su larga scala di facciatebio». Permettendo così la realizzazio-ne di un edificio che sia davvero a ze-ro consumo di energia. La Biq Houseè già in fase avanzata di costruzione edovrebbe essere completata nel2013. Quasi certamente in contempo-ranea con l'Iba (International Buil-ding Exhibition) che dovrebbe rap-presentare la prima vera vetrina diquesta nuova soluzione innovativadall'alto contenuto eco-sostenibile.L'investimento complessivo per que-sto edificio è stato di cinque milionidi euro. Ma questo sarà soltanto il pri-mo passo verso la possibilità realizza-zione su larga scala di questo inter-vento. Appena sarà pronta la Biq Hou-se, scienziati, ingegneri e costruttorisaranno nelle condizioni di valutarele potenzialità del sistema come alter-nativa verde in grado di fornire un si-stema dinamico di schermatura sola-re e, al contempo, energia sostenibi-le.

Ma non è soltanto questa la nuovafrontiera delle case ecologiche. Le«Biohouse», come oramai vengonodefinite, presentano una serie di in-novazioni tutte dedicate al mondodell’ecologia. A cominciare da pannel-li solari termici e fotovoltaici, pompedi calore, impianto geotermico, riscal-damento a pavimento ,doppio im-pianto idrico con utilizzo dell’acquapiovana per il wc, tetti, pareti e fonda-menta ventilate, isolamento termico,impianto elettrico stellare con di-sgiuntori, ovvero quando non c’e'consumo di corrente i fili elettricinon sono in tensione e quindi nonc’è dispersione. Ma costruire ecologi-co è anche realizzare una casa atossi-ca: per questo si fa sempre più ricor-so a materiali eco-compatibili chenon danneggiano la salute.

Federico Natella© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bisogna tener conto anchedelle mattonelle primedi avviare la selezionedei colori per ogni stanza

Ci si può aiutare integrandole gradazioni dei tonicon tende e tappetie poi cuscini, lumi e lampade

DENTRO E FUORI CASA

Tinteggiatura Colori tenui soprattutto per le camere da letto dove il relax è favorito specialmente dall’azzurro o dal blù tenue

Bioreattori e organismi naturalisulle facciate per ottenerecalore e alimentazione elettrica

CON LE MICROALGHESI RISPARMIA ENERGIA

Riproduzione Il progetto originario della Arup

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11Corriere del Mezzogiorno Lunedì 24 Settembre 2012

NA

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12 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del MezzogiornoNA

Le nuove linee

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C ontinua il successo di Okite, semprepiù conosciuto come «il piano inquarzo» che racchiude tutta l'eccel-

lenza made in Italy. A ottobre l'Azienda, or-mai famosa in tutto il mondo, farà il suodebutto anche al «Made expo», la più im-portante Fiera internazionale di architettu-ra, design ed edilizia, con grosse novità daraccontare. Saranno proposte, di fronte adun pubblico proveniente da tutti i Paesi,nuove soluzioni per l'arredo di interni,pensate per chi vuole realizzare le proprieidee e dar sfogo alla propria creatività conprodotti che coniughino al meglio qualitàed estetica.

Okite è il risultato del grande lavoro di«Ricerca&Sviluppo» e di produzione del-l'azienda «Seieffe Industrie» di Montesar-chio e, fin da subito, si è imposto come lea-der nel segmento dei piani cucina (anchese è una superficie utilizzabile in tante al-tre applicazioni: bagni, pavimentazioni emuri per esempio). Composto fino al 93%di quarzo, cinque volte più forte del grani-to è resistente alle macchie, al calore e aigraffi. Non essendo poroso è facile da puli-re, non richiede particolare manutenzioneed è certificato come prodotto sicuro edigienico per tutta la famiglia, che vantaun'anima green. Richiede davvero una mi-nima manutenzione, per pulirlo basta ingenere utilizzare un panno umico. Per losporco superficiale, invece, sono sufficien-ti i normali prodotti usati per la casa. Men-tre quello sporco che può sembrare più re-sistente, va via semplicemente utilizzandouna spugnetta abrasiva che non dannegge-rà assolutalemente il piano. Basterà poisciacquare tutto normalmente, eliminan-

do così i residui che possono essere rima-sti sul ripiano. Da segnalare anche la garan-zia di dieci anni, ulteriore plus per il consu-matore.

E' possibile scegliere tra un'ampia gam-ma di proposte: ad oggi OKITE offre undi-ci collezioni declinate in oltre novanta co-lori. Si va dalla collezione base con nuancevivaci in tinta unita, primo fra tutti il bestseller «1665-Bianco Assoluto» fino alle ul-

time nate, «Collezione Scultura» designparticolare ispirato alla natura, propostacon effetto legno ed effetto roccia. Ed anco-ra collezione pietre preziose, disponibilein cinque sofisticate varianti dall'anima tra-sparente e luminosa , passando per la colle-zione venati: gamma brevettata di superfi-ci con venature in colore, belle come ilmarmo ma molto più resistenti.

Insomma Okite è l'alleato perfetto, spe-

cialmente in cucina dove pulsa il cuore del-la casa. Il brand è anche impegnato in un

importante tour di eventi, nei centriarredo di tutta la Penisola, in collabo-razione con «Gambero Rosso», en-trambi massima espressione del talen-to italiano.

Adesso è possibile approfondire laconoscenza di questo piano innovativoal sito «www.okite.com» per scoprirenovità, iniziative e stimoli creativi nel-l’universo delle superfici in quarzo amarchio Okite. Con il portale, i potenzia-li clienti avranno la possibilità di scopri-re le novità, l’intera gamma di prodotti,gli eventi e le tante curiosità. Inoltre, il si-to contiene un link diretto all’area profes-sional, uno spazio riservato ai professioni-sti dell’arredamento e del design, oltre alnuovo link al customer care per offrire atutti gli utenti un servizio assistenza senzaparagoni. Il sito è stato realizzato dal Dipar-timento marketing&comunicazione di SicSrl, società che si occupa della commercia-lizzazione del marchio, prodotto dal-l’Azienda Seieffe Industrie. Okite ha avutoun gran successo, nelle scorse settimane, aMonaco alla fiera Area30. Il brand è ben af-fermato anche nella nazione tedesca e que-sta è stata l’occasione per ribadire il prima-to nel segmento dei piani cucina e le suecaratteristiche che la rendono superficieunica nel suo genere e utilizzabile non so-lo in cucina ma anche in tutti gli altri am-bienti della casa o commerciali. Protagoni-ste assolute dell’evento saranno

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ma ci sono anche a scomparsae con gambe telecomandateche si spostano per fare spazio

I TAVOLI COMPONIBILIORA SONO DA PARETE

Dopo il successo di Monaco l’azienda Seieffe di Montesarchio sarà presente al «Made expo», la fiera internazionale dell’architettura e del design

Varietà I ripiani di okite sono disponibili in svariati colori

S i allungano, si accorciano, poi sialzano e magari camminano pu-re dopo essersi allargati. Manca

soltanto che diventino anche teleco-mandati. Sono i tavoli. Quelli di ulti-ma generazione, progettati per stupi-re ma anche per adeguarsi alle neces-sità delle abitazioni. Innanzitutto perlo spazio, modificabile appunto. Dalcristallo al marmo passando per il me-tallo, gli stili attraversano tutti i mate-riali. Le forme sono rettangolari, ovalio rotonde. Ma le priorità, soprattuttose il design è italiano, restano raffina-tezza ed eleganza.

Gli ultimi prodotti che si sono affac-ciati sul mercato tendono soprattuttoa rivalutare gli spazi ridotti. C'è ampiascelta tra i tavoli stile consolle, quellipieghevoli a libro oppure da accosta-re alle pareti. Un esempio su tutto."Be Square" è un tavolo quadrato dipiccole dimensioni che, in realtà, uti-lizza anche uno specchio a parete conuna grande cornice. Basta sfilare lacornice e incassarla nel tavolo per tra-sformare le sedute da due a otto po-sti. Sempre da parete, e ancora perspazi davvero mini per abitazioni, c'èla proposta di Calligaris che presentaun tavolo con uno spessore di soli 14centimetri. Che, aperto, conquistauna superficie di 90 centimetri. Dellastessa casa, ma non misure più gran-di, c'è un tavolo trasportabile che rie-sce a raggiungere addirittura i 110centimetri. Di grande eleganza, inol-tre, i pieghevoli di mogano come il Ca-valletto di Cassina disegnato da Fran-co Albini. E ancora Spoon di Kartell,disegnato da Antonio Citterio e T.Nguyen, è invece un piano realizzatoa nido d'ape, che ha uno spessore diappena 15 millimetri.

Le nuove tecnologie sono arrivatein soccorso ai progettisti di tavoli mo-derni. In particolare per quanto ri-guarda le chiusure. Infatti la crescitadella richiesta dei tavoli a scomparsaha prodotto nuove soluzioni a volte

davvero geniali. Addirittura parados-sali in alcuni casi. E' il caso di una pro-posta della Clei, che offre una interaparete attrezzata dalla quale, con unsemplice movimento e senza alcunproblema di peso, si snoda un tavolodisponibile per lo studio o per quat-tro persone che comodamente possosedersi per una cena. La manovra èelementare: distacco a incastro, aper-tura in due mosse.

Altro problema affrontato dai desi-gner internazionali è quello dellegambe dei tavoli. Spesso fastidiose,perché non dovrebbero ostacolare laseduta, quando ci si accomoda. I mo-delli di Dermobil, Vulcano, Ozzio De-sign ed E-Motion presentano addirit-tura un sistema di controllo teleco-mandato che sposta le gambe dei ta-voli a seconda delle necessità. Mancaall’appello, per il momento, il tavoloche scende dall’alto staccandosi dallampadario. Ma forse è soltanto que-stione di mesi prima di vedere anchequesto.

Federico Natella© RIPRODUZIONE RISERVATA

Okite, il piano indistruttibile ed elegante

Undici collezioni con diversi coloriche vanno dalle nuance vivacia quelle tinta unita. New entrysono le proposte con effetto legno

GLI STILI

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13Corriere del Mezzogiorno Lunedì 24 Settembre 2012

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14 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del MezzogiornoNA

C’È IL PALAZZO D’ERBAE IL TAPPO-ALLOGGIOL’edificio più verde al mondo è stato realizzato a Bruxelles,in Russia le pareti esterne sono tutte di tappini di bottiglie

N on c'è casa più verde di quellacostruita dall 'architettoSamyn e dal botanico Patrik

Blanc a Bruxelles. La casa di 4 piani èstata costruita per un regista, la cuiidentità è tuttora segreta, usandopiante esotiche per ricoprire comple-tamente tre delle pareti e il tetto. Iltutto illuminato a giorno dalla quartaparete costituita da un'unica grandevetrata posta a ovest dell'edificio.Quella dell'ignoto regista non è l'uni-ca casa bizzarra in Europa. È la pietrail materiale principale con cui è statacostruita una casa in Portogallo. La"Casa do Penedo", appunto "casa dipietra", fu costruita nel '74 da un ec-centrico signore che pochi mesi do-po decise di sbarrare porte e finestreper tenere alla larga i curiosi che cer-cavano di sbirciare al suo interno.

Più avvezza ai visitatori è la casa di"bolle" che si trova a Cannes. Ideatanel '70 per lo stilista Pierre Cardin èstata recentemente inserita nella li-sta dei monumenti storici francesi.Certo le forme tondeggianti della ca-sa di "bolle" non hanno niente da in-vidiare a quella che potremmo defini-re «la casa del perfetto favolista». Inrealtà è un cafè, costruito nel 2007,ispirato alle case disegnate dall'illu-stratore di favole polacco Jan Marcin

Szancer. Con angoli surreali, eviden-ziati dalle vetrate, concave e conves-se, è l'edificio più fotografato del pae-se. Sempre Polonia e sempre una ca-sa strana. A Szymbark l'imprenditoreDaniel Czapiewski ha costruito la "Ca-sa sottosopra" in 114 giorni, un re-cord considerato negativo in Polo-nia, visto che sembra che la societàedile si scusò dicendo che gli operaicontinuavano a soffrire mal di mare.Cosa che a quanto pare accade anchea tutti i visitatori.

I fan delle saghe di Tolkien insiste-ranno, invece, per dare un'occhiataalle case che Simon Dale ha costruitoa Pembrokeshire, in Galles. Dale, chenon è un addetto ai lavori, ha costrui-to la casa dello "Hobbit". Anzi le case.Infatti, dopo aver costruito la suacon l'aiuto del suocero e di qualcheamico, ne ha fatte altre, da vendere efittare. Queste casette, molto velocida costruire, sono effettivamente an-che economiche. Costano infatti cir-ca 3.000 sterline. E nonostante Dalegiuri di non aver pensato ai libri del-l'autore fantasy, ma solo a costruirsiuna casa ecofriendly è innegabile lasomiglianza con le abitazioni dei mi-nuscoli esseri tolkeniani. Anche perquanto riguarda l'altezza. Infatti perentrare nella casa è necessario, per

una persona di statura media, manon minuscola, piegarsi in due.

Ma più ecofriendly della casa diDale e famiglia c'è quella costruita inSpagna dall'architetto Anton Gar-cia-Abril: "Trufa", ossia "Tartufo".Questa casa per le vacanze è stata co-struita ammassando paglia e fieno eversandovi sopra del cemento, perottenere un esterno che ricordasse laforma di un tartufo. Cosa c'è di eco-friendly in tutto ciò? Basta chiederloa Pauline. La mucca, a tutti gli effettimembro del team dell'architetto,che dopo che si era seccato il cemen-to ha avuto il compito di mangiarefieno e paglia rimasti all'interno del-la struttura, ripulendone l'interno.L'architetto ha poi rassicurato gli am-bientalisti, l'animale stava bene, eraforse solo un po' sovrappeso alla fi-ne del suo lavoro.

Infine se volete una casa ispirataal riciclo fate come la pensionata rus-sa Olga Kostina. La signora non hacostruito la sua casetta, ma ha benpensato di decorarla con oltre30mila tappi di plastica che le eranoavanzati. E ora l'irrefrenabile Olga"minaccia" di fare lo stesso a tutte lecase del vicinato.

Paola Cacace© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un pianoforte

Massiccia

In Portogallo

Sicuramente singolare questo palazzorealizzato a forma di pianoforte con un violinotrasparente al centro della costruzione

Un’abitazione interamente ricavata dalla pietrache ha anche una forma paradossaleTutti gli interni sono rigorosamente in pietra

In Polonia

In Galles

Le case bizzarre d’Europa

Per realizzare internied esterni dell’abitazioneè stata utilizzataesclusivamente la pietra

STRANEZZE ARCHITETTONICHE

Appartamenti dedicatiinteramente alle favoleche ne ispiranoarredamenti ed esterni

Tremila sterline per unamini-house in stileHobbit che ricorda quelledescritte da Tolkien

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15Corriere del Mezzogiorno Lunedì 24 Settembre 2012

NA

DALLA SCARPA-VILLAAL NUOVO NAUTILUSCe ne sono due: una ha la forma di stivaletto, l’altra i laccimentre la palazzina sommergibile ha anche le conchiglie

«N on c'è nessun posto bel-lo come casa». A dirloera la protagonista del

"Mago di Oz", ma il campione delmondo di skateboard Pierre AndreSeinzergues deve aver pensato lastessa cosa quando gli architetti De-lapoint e Perrin gli hanno consegna-to le chiavi della sua nuova abitazio-ne in California. Infatti, nonostanteuna facciata comune, l'interno diquesta casa è completamente "patti-nabile" come ha dimostrato lo stes-so skater in una dimostrazione pra-tica. L'abitudine di costruire case adir poco particolari ben si accordacon il carattere estroverso degliamericani come suggerisce la "In-version House", a Houston inTexas. Un vero e proprio esperimen-to di riciclo di una casa. L'edificioappartenente all'associazione cultu-rale "The Art League", è stato trasfor-mato in un'installazione artistica, ilcui centro è una sorta di vortice bidi-mensionale che attraversa da partea parte la casa.

Non è il ritrovo di un circolo cul-turale, ma la palazzina dell'aziendadell'Ohio "Longaberger" è anchepiù particolare. È infatti un gigante-sco cestino da picnic, e non a caso.

Infatti la fabbrica produce proprio icaratteristici cestini, ovviamente indimensione ridotta rispetto a quel-lo che ospita i loro uffici. Dalla for-ma altrettanto evocativa è la casa aforma di pianoforte che si trova aHuainan in Cina. Un gigantesco vio-lino di vetro, al cui interno si trova-no le scale per salire ai vari piani, èappoggiato casualmente al pianofor-te, che ospita gli studenti del conser-vatorio della città. Meno spettacola-re, e forse per questo invenduta, èla casa costruita dall'architetto indo-nesiano Gayuh Utomo, a Java. Dalprimo piano della villetta spunta in-fatti una jeep verde militare, venen-do così ribattezzata dai passanti "Ca-sa dell'ufficiale".

E ora spostandoci nel mondo del-le favole, andiamo in Vietnam. An-che se la Villa di Hang Nga, figlia delbraccio destro di Ho Chi Minh, sem-bra più una casa delle streghe. Si di-ce che il suo interno, poi, faccia real-mente paura per quanto sia kitsch.Ispirata sempre alle favole, ma piùdivertente che spaventosa, è la casain una scarpa. In realtà ce ne sonodue. Una negli Stati Uniti e l'altra inSud Africa. Tra le due vince sicura-mente la seconda. Mentre la villettascarpiforme americana ha linee geo-

metriche ed è di un bianco pallido,la casa sud africana sembra vera-mente uno stivaletto. Si pensi cheha anche i lacci, rigorosamente gial-li. Una vera e propria opera d'arte co-struita dallo scultore Ron Van Zyl,per sua moglie negli anni '90. Posi-zionata in un residence con ristoran-te, bar e piscina la casa in una scar-pa ospita tra l'altro una piccola mo-stra permanente dell'artista.

Se l'abitazione di Van Zyl ha i pie-di per terra, così non è per la Casada Tea dell'architetto giapponese Te-runobo Fujimori, a Nagano. L'edifi-cio, collocato sopra due tronchi è in-fatti sospeso a 6 metri dal terreno.Una volta però che si è riusciti a sali-re su per le scale a pioli, assicuranoche si ritroverà la pace dei sensi,lontani dal caos cittadino.

Lo stesso deve capitare alla giova-ne coppia che vive con i due figlinel "Nautilius", non il sottomarino,ma l'appartamento costruito a Cittàdel Messico dal designer Javier Se-nosian. La casa dà effettivamentel'idea di un'abitazione sottomarina,costruita e decorata con materialiche ricordassero conchiglie e vege-tazione marina.

Pa. Ca.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La ciabatta

Come nel libro

In Texas

La casa a forma di scarpa che è stata costruitanegli Stati Uniti. Ne esiste una secondaversione in Sudafrica a forma di stivaletto

La riproduzione del Nautilus è perfettaanche se la costruzione di questa villetta dalleforme strane è sicuramente eccentrica

A Java

In Giappone

L’appartamentoè stato totalmentericiclato trasformandoloin installazione artistica

Nello chalet, dal primopiano spuntaaddirittura una jeepinstallata nel muro

La baita realizzataa Nagano è sospesasu due tronchia sei metri d’altezza

...e quelle nel mondo

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16 Lunedì 24 Settembre 2012 Corriere del MezzogiornoNA

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