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Luca Scotto di Tella de’ Douglas (Luca Scotto di Tella de’ Douglas di Castel di Ripa)
Il Libro
della Croce
Edited by
The Orthodox Catholic Review
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© 2017 by
The Orthodox Catholic Review
(Inghilterra, Regno Unito/Gran Bretagna)
Tutti i Diritti dell’Opera all’Autore. Ogni Diritto e Uso Riservato
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Sua Santità il Vescovo di Roma
Papa Francesco I,
Jorge Mario Bergoglio,
un Gesuita dal Cuore Francescano,
l’Autore dedica con grande deferenza
speranzoso in una Chiesa Universale.
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Dio è Amore, (I Giov. 4,8).
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Croce. È la riproduzione della croce del Cristo, in latino “Crux” – Crux-Crúcem (in francese “Croix”, in
inglese “Cross”, in tedesco “Kreutz” in olandese “Kruis”, in spagnolo/castigliano, gallego/galiziano e
portoghese “Cruz”, in catalano “Creu”, in romeno “Cruce”, in siciliano “Cruci”, in corso “Croce”, in
catalano, occitano e provenzale “Crotz”). Secondo l’autorevole Wikipedia: “Una Croce è una figura
geometrica che è fatta di due linee o barre che si incrociano con un angolo retto, in maniera tale che una di
esse (o tutt'e due) venga divisa a metà. È uno dei simboli umani più antichi. Omissis. La Croce è il principale
simbolo della Religione Cristiana e ricorda la crocifissione di Gesù e la salvezza portata dalla sua passione e
dalla Sua morte. Per la maggioranza dei cristiani la Croce Cristiana è quindi un simbolo dell'Amore di Dio,
in quanto è una rappresentazione della morte che Cristo ha voluto per redimere gli uomini. Il simbolo della
Croce si impose comunque lentamente tra i cristiani, anche perché anticamente la Croce era un simbolo di
biasimo (Lettera agli Ebrei, 6,6): il suo uso si diffuse principalmente a partire dal IV secolo, mentre la
tradizionale collocazione della croce sull'altare si ebbe a partire dal Medio Evo. Il segno della croce, di uso
comune tra i cristiani, può avere più valenze: preghiera, benedizione e altro. Secondo una leggenda l'albero
dal quale fu ricavato il legno della Croce nacque da uno dei tre semi (cedro, cipresso, pino) posto nella bocca
di Adamo alla Sua morte. Secondo un'altra versione della leggenda, nella bocca di Adamo alla sua morte fu
posto un ramoscello dell'Albero della Vita donato al figlio Set dall'Arcangelo Michele, che poi crebbe dando
vita ad un nuovo albero.[senza fonte]
La croce, sin dall'origine, esprime e simboleggia un'imago mundi
corrispondente a uno degli atti dell'uomo, quello di orientarsi sia in senso spaziale temporale, sia nella
dimensione trascendente; simbolo trasmesso dalla tradizione, che il Cristianesimo conservò inglobandolo
nella propria Teologia della Redenzione”. Veggasi, per maggiori informazioni, il seguente sito Web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Croce
Crocifissione. In latino “Crucifixio”, in inglese “Crucifixion”, in tedesco “Kreuzigung”, in francese
“Crucifiement”, in spagnolo/castigliano e gallego/galiziano “Crucifixión”, in asturiano “Crucifixón”, in
catalano “Crucifixió”, in portoghese “Crucificação” oppure “Crucifixão”. L’atto d’inchiodare o legare una
vittima viva o talvolta una persona deceduta ad una croce o a un palo (stauros o skolops) o ad un albero
(xylon). Generalmente Erodoto1 usa il verbo anaskolopizein di persone vive e anastauroun di corpi. Dopo di
lui i verbi diventano sinonimi nel significato di "crocifiggere" (in latino “Cruci-fígere”, participio passato
“Crucifíxus”). Giuseppe Flavio2 usa soltanto (ana)stauron, Filone
3 soltanto anaskolopizein. Il verbo stauroun
compare frequentemente nel Nuovo Testamento, che usa sempre stauros e mai skolops per la croce di Cristo.
Veggasi pure, il libro intitolato “Storia della Tortura”, di George Riley Scott, Oscar Storia Mondadori ove,
alle pagine 175, 176 e 177 si scrive di tale supplizio. Secondo l’autorevole Wikipedia: “La Crocifissione era,
al tempo dell'Impero Romano, una modalità di esecuzione della pena di morte; era in realtà una vera e
propria tortura. La pena della crocifissione era talmente atroce e umiliante che non poteva essere comminata
a un cittadino romano. Era subita dagli schiavi, dai sovversivi e dagli stranieri e, normalmente, veniva
preceduta dalla flagellazione, che rendeva questo rito ancora più straziante per il condannato. Cicerone
definiva la crocifissione "il supplizio più crudele e il più tetro". Il supplizio della crocifissione è tuttavia,
molto più antico dei Romani e non sempre è legato a una struttura a croce. Delle volte, il condannato era
legato a un singolo palo, a volte a una struttura a V rovesciata. Lo scopo era tuttavia sempre lo stesso:
provocare la morte, dopo una lenta agonia, che interveniva per soffocamento determinato dalla compressione
del costato (a tale scopo, di solito le gambe del condannato erano spezzate con una mazza o un martello),
oppure a causa di collasso cardio-circolatorio. Si presume che, talvolta, la morte intervenisse a seguito della
combinazione di tutti e due gli aspetti. Alcuni documenti antichi parlano di crocifissione già all'epoca dei
babilonesi”. Veggasi, per maggiori informazioni, il seguente sito Web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Crocifissione
1 Erodoto. Veggasi, per maggiori informazioni, la seguente pagina Web: http://it.wikipedia.org/wiki/Erodoto
2 Flavio Giuseppe. Veggasi, per maggiori informazioni, la seguente pagina Web:
http://it.wikipedia.org/wiki/Flavio_Giuseppe
3 Filone. Veggasi, per maggiori informazioni, la seguente pagina Web: http://it.wikipedia.org/wiki/Filone
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25 Dicembre 2017
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