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GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2020 - NUMERO 92 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Visita il sito web cronacabassoveronese.com e seguici sui social network Quotidiano della sera Quotidiano della sera di Alex Ferrante Massimo Mariotti è il presiden- te di Serit, la partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti in molti comuni della provincia di Verona. Ma è anche e soprat- tuto, una figura storica della destra “sociale” scaligera. La sua presenza a Legnago, nei giorni scorsi, è stata l’occasione per porgergli qualche domanda. Presidente Mariotti, qual è il motivo della sua presenza nella Bassa? Ci stiamo avvicinando alle ele- zioni, pertanto sto partecipando a degli incontri con gli ammini- stratori in giro per la provincia. Parlando con amministratori ed esponenti politici locali, che idea si è fatto riguardo alle esigenze che ha questo territorio? La prima esigenza che ha que- sto territorio è quella, dopo tanti anni, di essere rappresentata in Parlamento attraverso un’ele- zione – visto che si deve andare ad un’elezione suppletiva – da un politico che sia qualificato, e che sia veramente veronese. Quindi già quella è una richiesta che ho sentito da molti, e che credo sia giusta e corretta, per- ché io sono sempre stato con- trario alle candidature che arri- vano da chissà dove. La Bassa veronese, già nel passato, ha eletto dei rappresentanti che non sono della zona, e poi si vede. Invece, se gli amministra- tori della zona si mettessero insieme nel proporre un rappre- sentante qualificato, avrebbero più facilità ad interloquire profi- cuamente con il Governo che in quel momento è in carica. SEGUE A PAG. 2 Pati Torretta Servizio a pag. 4 Massimo Mariotti, presidente di Serit e dirigente nazionale di Fratelli d’Italia Lo storico esponente della destra “sociale” sta tessendo la sua rete nella pianura per la possibile corsa alle Regionali di settembre con il partito della Meloni Mariotti “flirta” con la Bassa IL PRESIDENTE DI SERIT IN VISITA AL CIRCOLO FDI DI LEGNAGO Enrico Fiorini Nonostante le restrizioni dovute all’emergenza Covid, “Tenuta San Martino” riesce anche quest’anno a tenere la festa dedicata a un vino veronese, abbinandolo a un colore. Katy Ferrigato Senza alcuna prova, la leader del- l’opposizione di Sanguinetto attacca il vicesindaco, facendo intendere una adesione, da parte di questi, ad “Italia viva”. Affermazione avventata. KO OK

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Page 1: Lo storico esponente della destra “sociale” sta tessendo ...€¦ · Pati Torretta Servizio a pag. 4 Massimo Mariotti, presidente di Serit e dirigente nazionale di Fratelli d’Italia

GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2020 - NUMERO 92 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Quotidiano della sera Quotidiano della sera

di Alex Ferrante Massimo Mariotti è il presiden-te di Serit, la partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti in molti comuni della provincia di Verona. Ma è anche e soprat-tuto, una figura storica della destra “sociale” scaligera. La sua presenza a Legnago, nei giorni scorsi, è stata l’occasione per porgergli qualche domanda. Presidente Mariotti, qual è il motivo della sua presenza nella Bassa? Ci stiamo avvicinando alle ele-zioni, pertanto sto partecipando a degli incontri con gli ammini-stratori in giro per la provincia. Parlando con amministratori ed esponenti politici locali, che idea si è fatto riguardo alle esigenze che ha questo territorio? La prima esigenza che ha que-sto territorio è quella, dopo tanti anni, di essere rappresentata in Parlamento attraverso un’ele-zione – visto che si deve andare ad un’elezione suppletiva – da un politico che sia qualificato, e che sia veramente veronese.

Quindi già quella è una richiesta che ho sentito da molti, e che credo sia giusta e corretta, per-ché io sono sempre stato con-trario alle candidature che arri-vano da chissà dove. La Bassa veronese, già nel passato, ha eletto dei rappresentanti che

non sono della zona, e poi si vede. Invece, se gli amministra-

tori della zona si mettessero insieme nel proporre un rappre-sentante qualificato, avrebbero più facilità ad interloquire profi-cuamente con il Governo che in quel momento è in carica.

SEGUE A PAG. 2

Pati Torretta Servizio a pag. 4

Massimo Mariotti, presidente di Serit e dirigente nazionale di Fratelli d’Italia

Lo storico esponente della destra “sociale” sta tessendo la sua rete nella pianura per la possibile corsa alle Regionali di settembre con il partito della Meloni

Mariotti “flirta” con la BassaIL PRESIDENTE DI SERIT IN VISITA AL CIRCOLO FDI DI LEGNAGO

Enrico FioriniNonostante le restrizioni dovute all’emergenza Covid, “Tenuta San Martino” riesce anche quest’anno a tenere la festa dedicata a un vino veronese, abbinandolo a un colore.

Katy FerrigatoSenza alcuna prova, la leader del-l’opposizione di Sanguinetto attacca il vicesindaco, facendo intendere una adesione, da parte di questi, ad “Italia viva”. Affermazione avventata.

KOOK

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2 • 23 luglio 2020

la Cronaca del Basso Veronese - Supplemento a la Cronaca di Verona - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Coordinatore di redazione: FEDERICO ZULIANI - Collaboratori: ALEX FERRANTE

SEGUE DALLA PRIMA Quali sono le proposte peculiari che Fratelli d’Italia può mettere in campo per aiutare un territorio che, a livello economico, è stato così tanto duramente pro-vato dall’emergenza Covid-19? La prima cosa che faccio è sempre quella di ascoltare, quindi quando ho degli incon-tri con i nostri amministratori locali ascolto, prendo nota delle loro segnalazioni, delle loro richieste, e delle loro ana-lisi, che a volte possono anche essere critiche, e me ne faccio portatore. Quello di ascoltare e prendere nota è il mio modo di agire, non vado a dire io agli altri ciò che devono fare. Nello specifico, visto il ruolo che attualmente ricopro, credo sia necessario arrivare a non avere più tre consigli di bacino, ma ad averne solo uno provinciale, e mettere in sinergia Amia, Serit, Lese, Bovolone Attiva ed Esacom, perché facciamo tutti lo stes-so mestiere. Siccome siamo anche collegati tra di noi, con delle partecipazioni, la cosa migliore sarebbe una sintesi provinciale per gestire in maniera più efficiente la rac-colta dei rifiuti, in modo da affrontare meglio il problema dello smaltimento e, conse-guentemente, della tutela dell’ambiente.

Secondo lei il “fare rete” è una prospettiva utopistica o una possibilità concreta? Assolutamente una possibilità concreta. Cito, come esem-pio, l’esperienza di Acque Veronesi; quando ne sono stato presidente, abbiamo dato vita ad una società che si chiamava “Vivereacqua”, nella quale abbiamo fatto con-fluire ben 14 società venete dell’acqua e, attraverso essa, abbiamo fatto rete in Europa. Io, come presidente, ero capofila di questa operazione, e ho portato a casa 170 milio-ni per 14 aziende venete; si trattava di finanziamenti per lo sviluppo degli impianti di depurazione. L’Europa ci può aiutare, però bisogna andare là preparati, organizzati, strut-turati. Per quanto riguarda la Pianura veronese, a suo

avviso qual è lo stato di salute dei circoli di Fratelli d’Italia? Nella Bassa veronese FdI gode di ottima salute, rical-cando il trend positivo in atto a livello nazionale. Partivamo da una base – quella di An – che si aggirava sul 15%, ma probabilmente riusciremo ad arrivare al 20% raccogliendo anche il voto dei delusi delle altre formazioni di destra, di chi ha sostenuto il M5s, e di chi aveva smesso di andare a votare. Come valuta il modo in cui il “governatore” Luca Zaia ha amministrato la Regione Veneto? Negli ultimi dieci anni, Zaia ha tagliato i posti letto negli ospe-dali, chiudendo diverse strut-ture (molte di queste nella nostra provincia). Inoltre, non sono state prese delle deci-

sioni importanti e significative circa le opere pubbliche. Sicuramente ha governato bene, ci mancherebbe altro, però è mancato il salto di qua-lità. Ritengo che ciò dipenda dalla composizione della coa-lizione che l’ha sostenuto. Nella prossima legislatura, sempre con Zaia presidente, FdI avrà molti più consiglieri, e conseguentemente molti più assessori, e quindi ci sarà più incisività nel portare avanti i progetti. FdI ha posto in modo forte la tematica del sostegno al settore degli spettacoli cir-censi, una battaglia com-battuta con determinazione anche dal segretario della sezione di Legnago, Gianluca Cavedo. Che cosa pensa al riguardo? Sono a completa disposizio-ne, nei limiti di ciò che posso fare, per dare una mano a chi opera in questo settore, sia perché l’ho già fatto in passa-to sia perché ritengo sia giu-sto. Esso aiuta la gente, offrendo momenti di svago e di divertimento. Non bisogna poi dimenticare che parliamo di persone che hanno una famiglia da mantenere, che svolgono il loro lavoro con passione e che, molto spes-so, tramandano di padre in figlio una tradizione familiare che è sinonimo di alta specia-lizzazione.

Massimo Mariotti durante un intervento pubblico

MARIOTTI ANALIZZA IL DECENNIO DEL “GOVERNATORE” CON QUALCHE CRITICA

Sui rifiuti, l’ex assessore della Giunta Sironi sottolinea l’importante del “fare rete”

«Zaia? Bene, ma serve un salto di qualità»

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4 • 23 luglio 2020

Per le inserzioni pubblicitarie contatta Numerouno Multiservizi Soc. Coop. - P. IVA 04409520238 Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 - E-mail: [email protected]

Lorenzetti (Legnago): «Azione importante su un’area con grosse potenzialità»Si è tenuto a Venezia, nella sede della Giunta guidata dal presidente Luca Zaia, l’in-contro tra l’assessore regio-nale all’Urbanistica, Cristiano Corazzari, e i sin-daci dei Comuni di Castelnovo Bariano, Legnago, Bergantino, Castelmassa e Melara, per discutere l’accordo prelimina-re di copianificazione per la redazione del Pati (Piano di assetto territoriale intercomu-nale) della banchina fluviale di Torretta. Al vertice erano presenti, in rappresentanza delle Province di Verona e Rovigo, Loris Bisighin, con-sigliere provinciale scaligero con delega all’Urbanistica, e Paolo Marzolla e Martina Callegari, rispettivamente Capo servizio Pianificazione territoriale e Capo servizio Giuridico-amministrativo del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) di Rovigo. Al centro dell’incon-tro, la richiesta di avvallo regionale del piano di rilancio del molo, realizzato nel 2007 e collaudato nel 2009 dalla Provincia, lungo il Canalbianco a Torretta, con un investimento di 9 milioni di euro e mai utilizzato. Un pro-getto arenatosi per disaccordi politici, nonostante un’intesa per il rilancio (il Pati) siglata tra cinque Comuni.

Riapprovata nel 2019, l’intesa prevede la creazione di un polo interprovinciale a Torretta con un’area produtti-va e logistica capace, grazie all’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, di servire un bacino di 38mila abitanti. Il polo, sfruttando l’istituzione delle cosiddette Zes (Zone economiche speciali), attire-rebbe l’insediamento di nuove aziende, grazie a una tassazione agevolata. La Regione si è detta pronta a sostenere la realizzazione del progetto, per la soddisfazione del sindaco di Legnago, Graziano Lorenzetti: «Oggi è un giorno importante per il territorio, inteso come territo-rio allargato, sui cui è giusto che Legnago faccia da riferi-mento. E’ anche un giorno storico perché è stata sancita un’intesa tra cinque Comuni e due Province per il bene del territorio, si è condivisa un’azione importante su un’area con grosse potenzia-lità». «Oggi abbiamo gettato le basi per un programma per il futuro, anche se a lungo ter-mine - ha ribadito Bisighin - Non si poteva lasciare inutiliz-zato un investimento creato anche con i soldi della collet-tività. La strada è ancora lunga ma facendo il piano urbanistico si possono costruire le infrastrutture».

INCONTRO A VENEZIA TRA L’ASSESSORE DELLA GIUNTA ZAIA E I SINDACI

Pati Torretta, la Regione ci sta

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Segnalazioni? Scriveteci alla nostra email: [email protected]

5 • 23 luglio 2020

Sì alla convenzione per la pulizia della Ss 434

Quello dell’abbandono dei rifiuti lungo la Ss 434, da tutti conosciuta come “Transpolesana”, è una prati-ca incivile che purtroppo, come ben sanno gli automo-bilisti che quotidianamente la percorrono, non si riesce a debellare. Per far fronte a questa criticità, i Comuni sul cui territorio passa la Ss 434 hanno sottoscritto una con-venzione – relativa alla pulizia delle piazzole di sosta – che, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, è stata approvata anche anche dal Comune di Villa Bartolomea. Nonostante il voto unanime di tutti i consi-glieri presenti, la discussione è stata caratterizzata da schermaglie polemiche tra l’Amministrazione e il gruppo di minoranza “Liste Unite”. «Il contributo annuo richiesto è di 4.884 mila euro. Esso è determinato in parte dalla lun-ghezza del tratto che attra-versa il comune, e in parte dal numero di abitanti di quest’ul-timo. La convenzione è valida per il triennio che va dal 2019 al 2021», premette il sindaco Andrea Tuzza. «Il nostro gruppo è favorevole alla sua approvazione», afferma l’esponente di “Liste Unite” Mirko Bertoldo, «Volevo far notare che invece, nel 2016, quando in aula si votò la pre-cedente convenzione, l’allora consigliere Andrea Tuzza si astenne. Quando una cosa è

utile noi non guardiamo chi la propone, non votiamo contro per partito preso». «In tema di precisazioni, ricordo che l’ingegner Ruffo della Sive aspetta ancora i 3 mila euro della pulizia del 2016, è la prima cosa che ci ha detto quando abbiamo stipulato un

contratto con loro», dichiara l’assessore all’Ambiente Luca Pradella. «L’impegno di spesa è stato previsto, poi gli uffici seguono il loro iter, che può essere lungo», ribat-te Bertoldo. «Assessore, come mai», chiede l’ex sinda-co Luca Bersan, «non avete inserito questa cifra come debito fuori bilancio?». «Perché», spiega Pradella, «dopo aver stipulato il con-tratto con la Sive, essa ha ritenuto non fosse il caso di procedere con una richiesta di ingiunzione, tutto qui. Capirete bene, però, che quando mi sono sentito dire questa cosa mi è venuto spontaneo pensare “non cominciamo benissimo”».

L’assessore Luca Pradella

VILLA BARTOLOMEAGRUPPI CONSILIARI REGIONALI

I gruppi consiliari regionali della Lega e della “Lista Zaia” hanno devoluto 950mila euro per l’emergenza Coronavirus. Ad annunciarlo è il consiglie-re regionale veronese della Lega, l’ex sindaco di Oppeano Alessandro Montagnoli, presidente della Prima commissione Bilancio e punto di riferimento per il Carroccio nel Basso verone-se: «Come promesso, i grup-pi consiliari “Lega nord – Liga veneta” e “Zaia presidente” hanno effettuato i due versa-menti con cui vengono messi a disposizione i risparmi dei due gruppi. L’obiettivo è quel-lo di finanziare politiche regio-nali di contrasto all’emergen-za coronavirus». Nello speci-fico, sono stati versati 950mila euro sul conto del

Tesoriere del Consiglio regio-nale. Una somma che verrà poi messa a disposizione della Giunta regionale. «Dalle parole ai fatti: diventa così concreta la legge regionale n. 16 del 20 maggio, proposta dai colleghi e capigruppo Nicola Finco della Lega e Silvia Rizzotto della “Lista Zaia”. La legge prevede lo stanziamento a favore della Regione del Veneto dei fondi non spesi tra quelli messi a disposizione dei gruppi consi-liari per le spese delle varie attività istituzionali e sul terri-torio», continua Montagnoli, che sottolinea: «Come Lega abbiamo voluto dare un segnale forte al territorio e alla nostra economia, massa-crata dalle conseguenze del coronavirus».

Il consigliere regionale Alessandro Montagnoli (Lega)

Lega e “Lista Zaia” devolvono 950mila euro

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6 • 23 luglio 2020

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7 • 23 luglio 2020

L’emergenza Covid-19 non scoraggia gli appassionati della cantine veronesiSi è tinta d’arancio, quest’an-no, la “Tenuta San Martino” a S. Vito di Legnago che, dal 2018, ha iniziato ogni anno a celebrare i vini della tradizio-ne veronese, abbinandoli a un colore. E così, dopo il rosa del Chiaretto e il giallo per il Durello, ecco l’arancione abbinato al Custoza, nella serata di ieri. Nonostante le imposizioni dovute ai proto-colli anti-Covid, che hanno costretto la famiglia Fiorini e lo staff della “Tenuta” a ripen-sare l’organizzazione del-l’evento rispetto alle edizioni precedenti (rinunciando, ad esempio, alla cena di gala), la festa ha comunque avuto successo, tanto che i 150 posti disponibili sono andati esauriti in pochi giorni, duran-te la prevendita. Molto soddi-sfatto il direttore della struttu-ra, Enrico Fiorini: «In un contesto particolare, dove abbiamo dovuto tagliare i posti del 50% e imporre l’uso delle mascherine, c’è modo comunque di divertirci, senza andare a stravolgere nulla. Secondo me sono segnali molto importanti per il Basso veronese che ha dimostrato, molto più della città, di essere pronto a ripartire, in maniera molto forte, molto coerente con quello che è il nostro modus vivendi, e di questa cosa mi sono reso conto in

maniera molto veloce. Il Custoza è sinonimo anch’es-so di ripartenza: stanno ripro-grammando una serie di azioni di marketing mirate al dire che il Custoza non è più bianco. Che sembra un para-dosso ma, di fatto, è così, e perciò la cosa più intelligente e importante, in questo momento, è proprio il segnale del cambiamento. Non sare-mo più quelli di prima, non si sa cosa arriverà, ma in que-sto momento dobbiamo pro-prio carpe diem». (F. Z.) Alcuni momenti della serata alla “Tenuta San Martino”

TUTTO ESAURITO PER LA SERATA “ARANCIONE” DALLA FAMIGLIA FIORINI

La “Tenuta” celebra il Custoza

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23 LUGLIO 2020 - NUMERO 2705 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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