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L’ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRA La nascita della Repubblica Italiana La Costituzione e l’ordinamento dello Stato Il centrismo La ricostruzione e il boom economico Il ’68 e l’ “autunno caldo” Il governo di centro-sinistra Gli anni di piombo

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Page 1: L’ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRA La nascita della Repubblica Italiana La Costituzione e l’ordinamento dello Stato Il centrismo La ricostruzione e il boom

L’ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRALa nascita della Repubblica Italiana

La Costituzione e l’ordinamento dello Stato

Il centrismo

La ricostruzione e il boom economico

Il ’68 e l’ “autunno caldo”

Il governo di centro-sinistra

Gli anni di piombo

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L’ITALIA DIVENTA UNA REPUBBLICA

Tutti i partiti messi fuorilegge dal fascismo si uniscono in un governo moderato, guidato da Alcide de Gasperi (Democrazia Cristiana).

2 giugno 1946: due elezioni a suffragio universale- scelta tra Monarchia o Repubblica- scelta dei deputati per l’Assemblea Costituente,

che avrebbe stilato la nuova Costituzione dello stato (in sostituzione dello Statuto Albertino).

Prevale la Repubblica. Primo presidente è Enrico De Nicola.

Elezioni per la Costituente: primo partito è la DC, secondo il Partito Socialista, terzo il Partito Comunista (guidato da Togliatti).

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Alcide De Gasperi

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LA COSTITUZIONE

I “padri costituenti”, nonostante appartenessero a diversi partiti, collaborano alla stesura della Costituzione.

Entra in vigore il 1° gennaio 1948. L’Italia è una repubblica democratica,

parlamentare e bicamerale (cioè ci sono camera e senato).

È una costituzione lunga (139 articoli), rigida (molto difficile da modificare), composita (riflette i diversi orientamenti dei partiti che hanno partecipato alla Costituente), deliberata (non concessa dall’alto, come le Costituzioni ottocentesche).

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LO STATO ITALIANO

Potere legislativo: Parlamento, composto da Camera dei Deputati (630) e Senato (315 eletti, 5 senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica, ex presidenti). Normalmente dura 5 anni.

Potere esecutivo: Governo (Presidente del Consiglio + ministri). Se il Parlamento gli nega la fiducia, cioè l’appoggio, il Governo deve dimettersi crisi di governo.

Potere giudiziario: magistratura. I giudici sono nominati dopo aver superato un concorso pubblico.

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IL CENTRISMO

Prime elezioni politiche: aprile 1948. Aspra campagna elettorale che riflette gli

schieramenti della guerra fredda (DC filostatunitense, PCI e PSI filosovietici).

Netta vittoria della DC. Governo De Gasperi: DC, Partito Liberale,

Partito Repubblicano, Partito Socialdemocratico.

Politica equidistante dagli estremismi di destra e di sinistra = centrismo.

Nuovo presidente della Repubblica: Luigi Einaudi.

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LA RICOSTRUZIONE Diversi provvedimenti per favorire la

ricostruzione economica: Svalutazione della lira per rilanciare il mercato:

se la moneta di un paese vale di meno, diventa conveniente acquistarne i prodotti.

Liberismo economico. Cassa per il Mezzogiorno: investimenti per

ammodernare le infrastrutture del sud, ma risultati deludenti a causa della corruzione.

Salari bassi per tenere basso il prezzo finale e favorire l’esportazione (ma forti tensioni sociali).

Modernizzazione industrie e uso del petrolio al posto del carbone, soprattutto nel Triangolo Industriale.

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BOOM ECONOMICO E MIGRAZIONE INTERNA

Fine anni ’50: si iniziano a sentire gli effetti dei provvedimenti “boom economico”.

Aumenta l’acquisto di beni di consumo, soprattutto elettrodomestici ed automobili.

Ma squilibri nord-sud: concentrazione industriale tra Milano, Torino e Genova immigrazione dalle campagne e dal Meridione.

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IL GOVERNO DI CENTROSINISTRA

Anni ‘50: la DC guidata da Aldo Moro, uscita indebolita da nuove elezioni, si avvicina al PSI, che si era allontanato dal PCI filosovietico.

1962: alleanza tra DC, PSI, PRI (Partito Repubblicano Italiano) e PSDI (Partito Socialdemocratico Italiano) primo governo di centrosinistra, presieduto da Aldo Moro.

Riforme principali:- nazionalizzazione dell’industria elettrica

(nasce l’ENEL) - scuola media unica obbligatoria (dal ‘63)

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Aldo Moro

Una pubblicità del 1957

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IL “SESSANTOTTO” E L’AUTUNNO CALDO

Fine anni ‘60: contestazione giovanile in USA. Manifestazioni contro guerra in Vietnam, discriminazione razziale e, in generale, la società degli adulti.

La contestazione dilaga in Europa nel 1968, soprattutto nelle università. Influenza dell’ideologia marxista.

In Italia, movimento studentesco + operaio 1969 “autunno caldo”( scioperi in fabbrica).

1970: Statuto dei diritti dei lavoratori. Anni ‘70: aborto e divorzio introdotti in Italia.

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IL CONCILIO VATICANO II

Negli anni Sessanta la Chiesa visse un momento di rinnovamento a seguito del Concilio Vaticano II, convocato da papa Giovanni XXIII.

Venne abbandonato l’uso del latino nelle celebrazioni e si sottolineò la partecipazione della Chiesa alla società, anche grazie all’attività dei cristiani laici.

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GLI “ANNI DI PIOMBO”

1969: esplosione di una bomba alla Banca dell’Agricoltura, in piazza Fontana a Milano.

Primo di una serie di attentati scatenati da forze di estrema destra o estrema sinistra. Scopo: destabilizzare il governo democratico, che aveva lasciato fuori dal parlamento i partiti più estremi. “Anni di piombo” (1969-1980 circa)

Brigate Rosse: gruppi terroristici di estrema sinistra, sequestravano imprenditori, giudici, politici e giornalisti.

Clima di paura e incertezza, acuito dalla crisi economica causata dall’aumento del prezzo del petrolio dopo la Guerra del Kippur (1973).

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IL SEQUESTRO DI ALDO MORO Nel 1978 le BR rapirono il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, che stava preparando un’alleanza con il Partito Comunista di Berlinguer. Di fronte al terrorismo occorreva infatti unire tutte le forze politiche: il compromesso storico tra Moro e Berlinguer, capo del PCI, prevedeva l’entrata di questo partito nel governo e quindi il suio allontanamento dal modello rivoluzionario.

Il corpo di Moro fu ritrovato senza vita nel bagagliaio di un’auto, più di due mesi dopo il sequestro.