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Rappresentazione liberamente tratta dal Progetto Didattico omonimo ispirato alla vita dei Pittori Macchiaioli Toscani L’Istituto Comprensivo “ Albano” presenta...

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Page 1: L’Istituto Comprensivo “ Albano” presenta · fughe di note su spartiti evanescenti… fughe di note ... do ragione, ma la guerra è brutta, brutta assai.. e spesso non serve

Rappresentazione liberamente tratta dal

Progetto Didattico omonimoispirato alla vita

dei Pittori Macchiaioli Toscani

L’Istituto Comprensivo“ Albano”presenta...

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PREFAZIONELa domanda che i docenti si sono posti all’inizio di questa proposta educativo-didattica è stata laseguente:

... può la considerazione di un movimento pittorico come quello dei Macchiaiolirappresentare fattore di ricostruzione di un contesto di valori culturali e morali significativi perla formazione degli alunni dei nostri giorni?...

Rispondere affermativamente poteva sembrare un azzardo, una scommessa. E invece è sotto gli occhi di tutti l’esito positivo dell’esperienza della quale queste pagine si

provano a dare una testimonianza appena abbozzata, tanti sono stati i motivi e gli elementi svilup-pati per dare corpo ad un progetto in cui le classi sono state chiamate a riflettere su un fenomenoche di volta in volta si faceva storia, arte, geografia, costume, rinnovamento di ideali poetici, reli-giosi, morali, civici, culturali.

Il progetto ci dice che da una traccia si può risalire ad un mondo di pensiero, secondo unmetodo induttivo di ricerca di una verità che non parte dall’alto, ma si individualizza nel percorsoformativo seguito da ogni bambino.

La progettualità della scuola non si è fossilizzata nel trasmettere un sapere già confezionato;si è industriata nel percorrere le vie del rinnovamento, dell’originalità, del provare e riprovare; nelpredisporre gli alunni ad affrontare una complessità di vita che i Macchiaioli si sono sforzati direndere semplice.

Giuseppe De Nittis - La traversata degli Appennini, 1867 - olio su tela

PREMESSA

Il progetto “ MACCHIE DI LUCE ” consiste essenzialmente nella ricostruzione a fini didattico-cul-turali di alcuni aspetti di un periodo storico focalizzato nella seconda metà dell'ottocento. Tale periodo storico fu caratterizzato da grossi cambiamenti della società, italiana ed europea, cam-biamenti ed innovazioni che hanno attraversato in maniera trasversale il mondo della cultura, del-l'arte, della scienza e dell'economia.Partendo dall'esperienza dei "Macchiaioli Toscani", un movimento di artisti dell'epoca che vissebuona parte della propria storia nel nucleo d'origine rapportabile al triangolo Firenze - Livorno -Castiglioncello, il nostro progetto didattico ne focalizzerà alcune specifiche vicissitudini e si allar-gherà ai corrispettivi percorsi storico - geografici, ai grandi avvenimenti dell'epoca, nonché ai co-stumi sociali, al pensiero, agli ideali, alla pittura, alla letteratura .I contenuti essenziali del progetto saranno trattati nel corso dell'anno scolastico 2015 /16 e culmi-neranno in una rappresentazione di fine anno al quale parteciperà l'intera scuola.

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FINALITÀLA STELLA DEI MACCHIAIOLI

Quella che abbiamo definito " La stella dei Macchiaioli"consiste essenzialmente in una rappresentazione grafi-ca riconducibile ad una stella ad otto punte. Ognipunta rappresenta uno degli elementi tipici dell'arte edella personalità dei Macchiaioli. Gli elementi verdi ( luce, contrasto, natura e realtà),rappresentano la loro arte; gli elementi blu ( libertà,

giustizia, solidarietà e cultura) rappresentanoinvece l'espressione della loro personalità.

MOTIVAZIONI

Il progetto nasce con l'intento di concludere il discorso già avviato nel corso dell’anno scolastico2015/16 con il progetto “Macchie di Luce”. Il fatto che il nostro Paese nella seconda metà dell’800avesse dato origine ad un proprio movimento artistico su premesse per certi aspetti analoghe aquelle del “movimento impressionista”, talora anche precorrendo i tempi d'oro del ben più notomovimento francese, non ci ha lasciati indifferenti. Abbiamo studiato più a fondo l'arte deiMacchiaioli toscani, ci siamo accostati alle loro storie, ai loro tempi, alle loro vicissitudini… perscoprire uno spaccato d'epoca sbalorditivo, ricco di idee e ideali, di fatti ed avvenimenti. E' statocosì che " La Macchia di luce ", all'origine unità di rappresentazione grafico-pittorica, da noi ipotiz-zata come elemento comune all'arte sia degli Impressionisti che dei Macchiaioli, ha finito per rap-presentare ben più che una tecnica pittorica… per noi è diventata un microcosmo in cui si interse-cano Arte, Letteratura, Storia, Geografia, Musica, Scienza, ma soprattutto esaltazione di una societàdai tratti emergenti; la proiezione di un popolo che costruisce e nobilita sé stesso alla luce di idealidi solidarietà, di giustizia, di libertà. I Macchiaioli sono essenzialmente l'espressione di un fermen-to che travolge, di un'arte intensa e patriottica che sconfina gli interni, i contorni, i muri e i profilialla ricerca di una verità che può esistere solo lì dove la luce è sole, mare, cielo, natura. Così sono iloro ideali: semplici, liberi e vividi come la loro luce; convinti di essere parte di un tutto naturale,di una verità che diffonde e irradia cose, genti, luoghi e paesi, con gli stessi ideali e con la stessaluce !Noi, con il nostro progetto, vogliamo provare a ricostruire questo microcosmo; vogliamo riviverloe farlo rivivere anche ai nostri alunni; vogliamo raccontarlo come si racconta una bella storia; vo-gliamo cantarlo, danzarlo, suonarlo e recitarlo come si recita una bella poesia, convinti come siamoche tutto ciò che fa bene all’anima fa bene anche alla mente e viceversa…

IMacchiaioli

Toscani

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Giovanni Fattori

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SCENA 1ªINTRODUZIONE

[ 1 ] conduttrice n° 1: oggi vogliamo raccontarvi una storia… una storiavera cominciata a Firenze 150 anni fa e durata nonpiù di mezzo secolo… [ 2 ] conduttrice n° 2oggi vogliamo raccontarvi una storia… una storia dipatria, fatta di guerre e di battaglie, ma anche di sen-timenti e ideali, ideali di democrazia, di giustizia, dilibertà….[ 3 ] conduttrice n° 3vogliamo raccontarvi una storia d'arte, una storia dicose belle come forse non se n'erano mai visteprima… un'arte fatta di natura, di paesaggi, di genteche lavora, soffre, gioisce, gente che vive… [ 4 ] conduttrice n° 4vogliamo raccontarvi una storia di uomini, di amicizia,di lealtà; la storia di un pugno di artisti che seppe sfi-dare il tempo, proporre cose nuove e un nuovo mododi vedere e rappresentare l'arte, la pittura, la vita…[ 5 ] conduttrice n° 5… a pensarci bene, forse la nostra non è nemmenouna storia… ma un insieme di storie… fatti… luoghi…avvenimenti… guizzi di realtà, meteore dieventi…sbavature di verità miste a sprazzi di leggen-da…[ 6 ] conduttrice n° 6…più che una storia si tratta di scorci di storie, vibra-zioni, immagini… suoni che si inseguono veloci lungoil profilo di un paesaggio appena accennato… fughe…fughe di note su spartiti evanescenti… fughe di notee di colore… schizzi, spruzzi, sbuffi variopinti…[ 7 ] conduttrice n° 7… pennellate informi, tracce, chiazze… MaccHiE…ecco…forse solo macchie…. macchie di storia, dellanostra storia, macchie di poesia, macchie di vita, cheè emozione, gioia , dolore, buio e luce… [ 8 ] conduttrice n° 8 Solo macchie ma… MaccHiE Di LUcE …

SCENA 2ªII CAFFÈ MICHELANGELO

[ 9 ] telemaco Signorini:sono telemaco Signorini, pittore, figlio di pittore… Miopadre lavorava alla corte del granduca…Sono nato aFirenze nell'agosto del '35… del 1835. cosa dipingo ?Un po' di tutto ma in realtà … ho sempre amato dipin-gere dal vero ! Ed ho iniziato a farlo molto presto,insieme ai miei amici Borrani e cabianca … insieme aloro ho passato giornate intere in giro per la campa-gna toscana alla ricerca dei soggetti giusti, della luceideale… Poi è venuta la guerra, la seconda guerrad'indipendenza, e sono partito come volontario… egià, perché io sono un fautore dell'unità d'italia…. Losono sempre stato… un po' tutti lo siamo…[ 10 ] Vincenzo cabianca:

Vitti 'na crozza

Vidi un teschio sopra un cannoneEro curioso e volli domandargliLui mi rispose con gran dolore

Sono morto senza rintocchi di campaneSono andati, sono andati i miei anni

Sono andati, sono andati, non so doveora che sono vecchio di tanti anni

chiamo la vita e morte mi rispondePreparatemi, preparatemi il letto

che già i vermi mi hanno mangiato tuttoSe non lo sconto qui, il mio peccato

Lo sconterò nell'altra vita, a sangue rottoc'è un giardino in mezzo al marePieno di fiori, di arance e di sole

tutti gli uccelli ci vanno a cantareanche i pesci vi fanno l'amore

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… e già, un po' tutti lo siamo.. io sono stato anchecarbonaro, ho partecipato ai moti del '48… non sose… ricercato e perseguitato politico… è per questoche mi ritrovo qui , al caffè Michelangelo… no perchéio sarei di Verona… a proposito… io sono Vincenzocabianca, uno dei due amici pittori a cui accennavatelemaco poc'anzi…cos'altro dire di me… sono natonel '27 e anch'io ho condiviso con i miei amici la"nuova arte", l'arte di macchia… tutti qui dentro lacondividiamo… [ 11 ] Giuseppe abbati… e la condivido pure io.. come condivido i sentimenti divoi tutti per la nostra patria : l'italia ! io sono Giuseppeabbati, figlio del pittore Vincenzo, e vengo danapoli…terra di Sud… città bellissima ma umiliata edilaniata dalla povertà e dalla miseria a causa delmalgoverno… io credo nell'Unità d'italia, una solaitalia libera dai tiranni e dagli oppressori… è stato perquesto che giovanissimo mi sono arruolato conGaribaldi … ho preso parte alla spedizione dei Milleper liberare la terra di Sicilia, … il Sud del Sud, il faronel Mediterraneo, una regione meravigliosa dove ilsole è ancora più caldo che a napoli … dovrestevederla, la Sicilia, una terra selvaggia e piena di pro-fumi, dove nei giorni di mare calmo lo scirocco sem-bra portare gli echi delle voci dei mercanti arabi e deipescatori tunisini … dovreste vederla la Sicilia…eserciti di fichi d'india schierati lungo la costa a guar-dia del confine, una montagna di fuoco a scaldare lanotte e una marea di gente che lavora... lavora sulmare, sulla terra, nelle miniere, sulle montagne… èuna terra arida, la Sicilia, una terra che non ti regalaniente, nemmeno l'acqua, dove tutto quello che tiserve per vivere te lo devi guadagnare col sudoredella fronte… ed io ci ho fatto la guerra in Sicilia, hocombattuto per liberarla…[ 12 ] Saverio altamuranu tt scurdà che pur'io vengo ra o Sud, paisà… SonoSaverio altamura, pittore macchiaiolo… nasco aFoggia, in terra di Puglia, nel 1826, ma a soli 14 annisono partito per quel di napoli, dove ho frequentatol'accademia insieme all'amico e coetaneo napoletanoDomenico Morelli, con cui ho diviso e condiviso ilpane, gli studi… e le barricate nei moti napoletani del'48 contro re Borbone … stammi a sentire, paisà, io tido ragione, ma la guerra è brutta, brutta assai.. espesso non serve nemmeno a risolvere i problemi…pensa a noi napoletani del risorgimento…cacciamo unre e ce ne ritroviamo un altro, per giunta piemontese!!!E meno male che sono riuscito a scappare e a rifu-giarmi qui a Firenze, altrimenti adesso non starei araccontare la mia storia a questo spettabile pubblico!!![ 13 ] Giuseppe abbati:Dev'essere proprio così, la guerra non piace a nessu-no e non serve a molto… eppure siamo sempre inguerra… e in ogni guerra c'è gente che soffre e pian-ge, gente che si dispera, gente che vorrebbe nonaverla mai cominciata, la guerra, perché solo allora

SciUri, SciUriSciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.Sciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.La, la, la, la, la, la, la, la, la, la, la.Lu sabutu si sapi allegra cori,beatu cu avi bedda la mugghieri,cu l'avi bedda ci portai i denari,cu l'avi brutta ci morì lu cori.Sciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.Sciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.La, la, la, la, la, la, la, la, la, la.Si troppu dispittusa tu cu mia,ca scutu 'n letto su mi 'insonnu a tia.Si brutta n'ta la faccia a n'ta lu coriamara cu ti pigghia pi mughieri.Sciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.Sciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.La, la, la, la, la, la, la, la, la, la,la.Sciuri di rosi russi a lu sbucciari,amaru l'omo ca fimmini cridi,amara cu si fa supraniari,l'uscio di paradisu non ni vidi.Sciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.Sciuri, sciuri, sciuri di tuttu l'annul'amuri ca mi dasti ti lu tornu.La, la, la, la, la, la, la, la, la, la.

o SUrDato ‘nnaMMUratoSei lontana da questo cuore,

da te volo con il pensiero:niente voglio e niente spero

che tenerti sempre a fianco a me!Sei sicura di questo amore come io sono sicuro di te…

oh vita, oh vita mia…oh cuore di questo cuore…

sei stata il primo amore…il primo e l'ultimo sarai per me!

Quante notti non ti vedo,non ti sento tra queste braccia,non ti bacio questa faccia,

non ti stringo forte tra le mie braccia!Ma, svegliandomi da questi sogni,

mi fai piangere per te… oh vita, oh vita mia…

Scrivi sempre che sei contenta:io non penso che a te solamente

Un pensiero mi consola,che tu pensi solamente a me…La più bella di tutte le belle,

non è mai più bella di te! oh vita, oh vita mia…

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capiamo il vero valore della vita e della pace… [ 14 ] Vincenzo cabianca: Eh già … e tutto questo per la patria, la tanto amatapatria che volevamo unita e libera…" chi per la patriamuor vissuto è assai ! Dice il poeta…[ 15 ] nino costa:da come parlate sembrerebbe che tutte le ingiustizie,le tirannie e le battaglie del mondo esistano solo nelSud… io sono nino costa, pittore romano, e vi assicuro chenella mia città le cose non sono andate moltomeglio… anche roma è stata tiranneggiata e oltrag-giata nella sua stessa natura di città aperta ed eter-na… la mia città è stata sottratta per secoli interi aisuoi stessi cittadini e tra le sue mura, lì dove dovreb-bero regnare pace e sacralità, troppe volte ho vistomorte e persecuzione… all'epoca ero giovane, un gio-vane artista con tanta voglia di viaggiare e di conosce-re il mondo, e quando le ingiustizie e i soprusi supera-vano i limiti della mia tolleranza… partivo per nuoviviaggi e per altri luoghi e dimenticavo… Ma poi hocapito che non è sempre giusto fuggire, che è impor-tante partire ma più importante è tornare… e il luogodel mio ritorno prima ancora di roma prima ancoradella città in cui sono nato… è l'italia. E' per questoche mi sono arruolato nell'esercito di Garibaldi ed hopartecipato alle più importanti battaglie del risorgimen-to… Si Saverio, sono d'accordo con te, la guerra èbrutta, ma ancora più brutti sono la schiavitù, la tiran-nia, l'umiliazione… ed anche per la mia città adessoè troppo… roma ha detto basta, roma vuole cambia-re !!!

..............................................[ 16 ] Giovanni Fattori:… macchiaioli… è così che cichiamano… macchiaioli … è stato quel giornalaccio aescogitare questo nomignolo…"La gazzetta… lagazze….[17] telemaco Signorini:… "La Gazzetta del Popolo" … si ma io non mi offendoaffatto, sai Giovanni …? Mi offenderei se qualcuno midefinisse romantico, accademico … chiaroscurolo…[ 18 ] Giovanni Fattori:… come ti ci vedo, a stirar colore su tela e a sputarcisopra per schiarirlo… schiarirlo… e ancora schiarirlofino al conseguimento delle classiche trasparenze …[ 19 ] tutti:… ah, ah, ah … [ 20 ] Vincenzo cabianca:io ci verserei sopra degli spruzzi di vino…[ 21 ] tutti:… ah, ah, ah …[ 22 ] Giovanni Fattori:… ottima idea, Vincenzo, … un bicchiere di bianco eduno di rosso… il bianco per i chiari e il rosso per gliscuri !!! [ 23 ] tutti:… ah, ah, ah … [ 24 ] telemaco Signorini:… scherzate, scherzate pure… ma a me il terminemacchiaiolo piace davvero…[ 25 ] Vincenzo cabianca:… e come potrebbe essere altrimenti… sei stato il primo

Va PEnSiEroVa pensiero sull'ale dorateva ti posa sui clivi sui colliove olezzano tepide e molli l'aure dolci del suolo natal!Del Giordano le rive saluta,di Sionne le torri atterrate.Oh mia patria si bella e perduta!Oh membranza si cara e fatal!Arpa d'or dei fatidici vatiperchè muta dal salice pendi?Le memorie nel petto raccendi,ci favella del tempo che fu!O simile di Solima ai fatitraggi un suono di crudo lamento,o t'ispiri il Signore un concentoche ne infonda al patire virtù,che ne infonda al patire virtù,che neinfon-da alpatirevirtù,alpatirevirtù!

nUn JE Da rEtta roManun je da retta romache t'hanno canzonatoSto morto a pennoloneÈ morto suicidatoSe invece poi te dichenoche un morto sé ammazzatoallora è segno certo che l'hanno assassinatoVoio canta così fior de granoche fai nun me risponniMe canti no stornelloLo vedi chi è er padroninsorgi via er cortelloVoio canta così fiorin fiorelloannamo daje roma chi se fa pecoroneEr lupo se lo magnaabbasta uno scossoneVoio canta (vabbè)fior de Limone eh ehhhe ehh E' inutile che provochia me nun me ce freghiLa gatta fresciolosaFece li figli cechiSei troppo sbaraglioneco te nun me cemettoio batto n'artra stradaio ciò pazienza aspettoVoio canta così fior derughettoeh eh eeeeehhhhhhhhh

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a definirla, la macchia,… cos'hai scritto…aspettaaspetta…m'è così piaciuto che lo porto sempre conme…!!![ 26 ] telemaco Signorini:… in questa nuova pittura, l'evidenza dell'oggetto,della figura, dell'atmosfera stessa è ottenuta non coldisegno, la velatura, il chiaroscuro plastico, ma contocchi precisi di colore per contrasto di scuri su chiarie viceversa; i volumi e le ombre sono dati solo daicolori, mentre le prospettive e gli spazi sono resi daitoni graduati della luce, tecnica che coglie il senso el'atmosfera delle cose, prima della loro apparenza...[ 27 ] tutti:… oh oooohhhh …[27bis] Diego Martelli:...io stesso non avrei potuto trovare parole migliori…bravo telemaco, sei davvero l'intellettuale del grup-po!!! [28] Giovanni Fattori:a parte gli scherzi, siamo tutti d'accordo con te,telemaco, anche Vincenzo, cosa credi … si, ognitanto si diverte a burlare il prossimo, ma … [ 29 ] telemaco Signorini:… e vorrei vedere… in findei conti sembra cosa ormai assodata che il primovero dipinto macchiaiolo sulla piazza sia stato il cin-ghiale di Vincenzo…[ 30 ] odoardo Borrani:ha, ha, ha, già, il cinghiale… ha, ha, ha, non ci possopensare… un cinghiale bianco che posa davanti aun muro bianco… ha, ha, ha …ma dove si è maivisto… e poi dice che dipinge dal vero ha,ha,ha…[ 31 ] Diego Martelli:beh, Vincenzo, il quadro è davvero bello, ma deviammettere che la scena si presenta abbastanza inso-lita…[ 32 ] Vincenzo cabianca:… ancora con questa storia… vi dico che il cinghialeio l'ho visto davvero…[ 33 ] odoardo Borrani:e come no… ah, ah, ah, dopo aver scolato una fia-schetta di buon chianti…[ 34 ] tutti:… ah, ah, ah … [ 35 ] Vincenzo cabianca:Ma si, l'ho visto vi dico !!! Si trattava del leggendariocinghiale bianco delle foreste del Sannio … Pensate,molti dicono che si tratti di uno spirito maligno, altriaffermano che nessuno di coloro che lo ha visto èsopravvissuto… !!!! altri ancora pensano che sia l'in-venzione di qualche ubriaco… ma non è vero … ioL'Ho ViSto, L'Ho ViSto DaVVEro !!! in quei giorniavevo affrontato un lungo e disagiato viaggio per rag-giungere un luogo di boschi …[ 36 ] odoardo Borrani: oh, nooooo adesso ricomin-cia !!!! Bastaaa!!! Scappiamo …………. !!!

SCENA 3IL BOSCO DEI BRIGANTI

[ 37 ] Vincenzo cabianca: [ registrazione ][…come vi

RIPENSANDO ALLA CROCE DEI MACCHIAIOLI

Proseguendo nel sillogismo della Croce deiMacchiaioli, distinguiamo le otto finalità indue ulteriori categorie:Libertà: vogliamo sia il valore principale chescaturisce dal nostro progetto, in quanto for-mare alla libertà significa creare delle mentiaperte, ricettive e sensibili alle innovazioni,alle soluzioni e al cambiamento.Solidarietà: vogliamo che i nostri alunni nonvedano mai nei loro simili degli estranei, odei diversi… purtroppo molti atteggiamentidella nostra epoca degenerano nell'egoismo,nell'etnocentrismo e nel classismo di fatto,favorendo un graduale ma evidente sgretola-mento dell'essenza più profonda della solida-rietà umana.Giustizia: è sicuramente il valore più com-plesso da acquisire in quanto implica unaanalisi obiettiva del mondo e dei fatti che cicircondano, continue valutazioni e bilancia-menti dei contesti reali fuori da operazioni diconvenienza personale o di gruppo. L'azionegiusta implica una conoscenza giusta dei fattied uno schieramento di principio che salva-guardi sempre e comunque i diritti di ogniessere vivente.. ma per compiere correttamente tale azione ènecessaria la …Cultura: intendendo per essa semplicementela conoscenza del mondo che ci circonda e leconvenzioni che lo regolano. La realtà è unasola, ma può essere analizzata, percepita evalutata mediante diversi sistemi ! D'accordosulle specializzazioni in campo tecnico edapplicativo in genere, ma essere colti significasaper valutare la realtà mediante più sistemi!Le ultime vicissitudini del nostro paese, par-ticolarmente in campo formativo, dimostranodi non aver giustamente considerato talenecessità, nel momento in cui auspicano sem-pre più affrettati processi di specializzazionee tecnicizzazione spacciandoli per formazio-ne e cultura !! Noi ai nostri alunni vorremmotrasmettere cultura, non altro! Realtà: come abbiamo fatto ieri con gliImpressionisti, faremo oggi con i Macchiaioli:ci impossesseremo del loro modo di guardareil mondo che ci circonda. Probabilmente sitratta solo di acquisire i filtri giusti allo scopo!In campo artistico si tratta di un processo tec-nico, oltre che creativo, che ha come scopofinale quello di produrre un'altra realtà cherappresenti la prima . Comunque riteniamoche il costante esercizio di analisi e ricostru-zione della realtà sia ben più che una sempli-ce tecnica artistica, ma che sia alla base ditutti i sistemi di apprendimento… ecco per-ché riteniamo sia il caso di approfondirlo eapplicarlo quotidianamente Natura: i Macchiaioli amavano la natura e,specialmente nell'ultima fase della storia delloro mo-vimento, la consideravano l'unicarealtà possibile… ne conseguiva la fuga dallegrandi città che con i loro artifizi mortificava-no la natura. Noi non condividiamo questaconclusione che per certi versi rappresenta l'a-spetto più rassegnato e perdente del carattere

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dicevo, in quei giorni avevo affrontato un lungo e disa-giato viaggio per raggiungere un luogo di boschi nelSannio, tra i monti del Matese, in terra di confine tracampania e Molise, zona che mi era stata indicata edecantata per la natura selvaggia e suggestiva che viregnava. Le voci erano veritiere, il paesaggio era stu-pendo, silenzioso e di rara bellezza, tant'è che erooramai al terzo giorno del mio peregrinare tra queiboschi e avevo realizzato diverse opere tra schizzi etele. in quel momento mi trovavo ai piedi di un costo-ne roccioso detto " roccia del cinghiale " per via diuna strana leggenda che voleva, in quel luogo, l'ap-parizione periodica di uno spettro con le sembianze diun cinghiale bianco alla cui visione nessun essereumano sembrava fosse mai sopravvissuto. il soleaveva appena iniziato la sua fase calante che presi adallungare il passo per raggiungere prima del tramontoil casolare dove alloggiavo, quando un fruscio alle miespalle mi diede la netta sensazione di essere seguitoe mi indusse a voltar-mi….][ 38 ] Brigante 1: e ttu cchi ssi …!!![ 39 ] Vincenzo cabianca:cabianca… sono Vincenzo cabianca… per carità,signore, fate attenzione con quel fucile, potrebbeessere pericoloso…[ 40 ] Brigante 1:cabianca … e cchi ssi, che fai accà… si nna spiapimuntes…[ 41 ] Vincenzo cabianca: no, signore, per carità, non sono Piemontese…michiamo cabianca, Vincenzo cabianca !!! Vengo daFirenze, e sono in viaggio per tornarvi… di mestierefaccio il pittore…[ 42 ] Brigante 1…o pittor… e vai a Firenze…e perché nu stai sullastrada si stai viaggian…cosa va facenn nu pittor ind asti bbosc… è periculos… stann li bbrigant…[ 43 ] Vincenzo cabianca:… perché voi… voi sareste un brigante…[ 44 ] Brigante 1:qua brigant… i song nu partiggian, si ccapit? nu par-tiggian !!![ 45 ] Vincenzo cabianca:certo signore… siete un partigiano…si vede benissi-mo… un partigiano… è proprio quello che volevodire… [ 46 ] Brigante 1:tu si nnu pittor ??? allora tin i ddinar…!!![ 47 ] Vincenzo cabianca:purtroppo no, signore, sono un pittore ma non troppofamoso… in poche parole… non ho una lira !!![ 48 ] Brigante 1:allora bbuon viaggio cumpà… salutam o Pparetern… [ 49 ] Vincenzo cabianca:no signore, fermo per carità… non sparate… vi faròun ritratto, ehh? Un stupendo ritratto in cambio dellamia vita, che ne pensate? Pensate, un giorno saretefamoso e tutti potranno vedere il viso del famoso briga…partigiano … partigiano…

LIBERTA’

Ammo pusato chitarre e tamburo pecchè 'sta musica s'adda cagnà. Simmo briganti e facimm' paura, e cu 'a scupetta vulimmo cantà. E mo cantammo 'sta nova canzone, tutta la gente se l'adda 'mpara. Nuie cumbattimmo p'o rre burbonema 'a terra 'a nostra e nun s'adda tucca. Tutte e paise d'a Basilicata se so scetati e vonno luttà,pure 'a Calabria mo s'è arrevotata; e stu nemico 'o facimmo tremmà. Chi a visto o lupo e s'è miso paura, nun sape buono qual'è verità. O vero lupo ca magna 'e creature, e 'o piemontese c'avimma caccià. Femmene belle ca date lu core, si lu brigante vulite salvà; nun 'o cercate scurdateve 'o nome; cai ce fà guerra nun tene pietà. Omo se nasce, brigante se more, ma fino all'ultimo avimma sparà. E se murimmo menate nu fiore e 'na preghiera pe' 'sta libertà

dei Macchiali. Noi nelle nostre città vogliamoviverci, ma vogliamo che esse conservino, pre-servino e rispettino la natura sotto tutti i suoiaspetti!Luce e Contrasto : sono i parametri essenzialidell' arte Macchiaiola. La macchia, per loro,altro non è che un gioco di contrasti che sovra-sta anche lo stesso concetto di colore.Insegneremo ai nostri alunni alcune delle tec-niche idonee ad isolare la luce e a variarne ilcontrasto, adoperando i mezzi tipici delle artigrafiche ma servendoci anche di strumenti piùevoluti quali la fotografia e la grafica digitale.

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[ 50 ] Brigante 1:io so ggià famoso, cumpà, io sò Giordano, cosimoGiordano, partigiano patriota e comandante di bri-gata, al servizio di sua maestà o rre Bborbone,strenue difensore de sta povera ggente, dei conta-dini, dell' operai, rapinati e taglieggiati tutt'è iurndalle carogne pimuntesi…na voda eravamo intrenta, mo amm arrimast nov cristian. Sott'a stumont, steve nu paese, cumpà, nu paes ca s chia-mav Pontelandolfo… mo no sta chiù nint… nu lla-vorett pulit pulit purtat a ttermin dall pimuntes…nu o vogl o ritratt tue, paisà, se t lass viv è solpcchè voi ca cunt a Firenze sta schifezz, l'ultimaschifezza dell pimuntes: " il Massacro di PonteLandolfo "[ 51 ] Brigante n°2: Era l'alba del 1° agosto 1861i pontelandolfesierano scontenti delle forti tasse e delle vessazionidei piemontesi e si erano resi conto che Garibaldiparteggiava per i signorotti locali; i giovani, costret-ti alla leva, si davano alla macchia; il popolo rim-piangeva i Borboni; anche il parroco, DonEpifanio, infondeva speranza ai contadini auspi-cando un futuro migliore gover-nato dal reFrancescoii.[ 52 ] Brigante n°3:il 2 agosto il partigiano Gennaro rinaldi, dettoSticco, minacciò il sindaco Melchiorre di dargli,entro 48 ore, armi, soldi e viveri per la brigata par-tigiana Frà Diavolo, altrimenti avrebbe messo aferro e a fuoco le case dei traditori liberali diPontelandolfo.il sindaco chiamò in suo aiuto DeMarco, comandante di 200 mercenari.[ 53 ] Brigante n°4:il 3 agosto arrivarono i mercenari che razziaronole povere case dei pontelandolfesi, che si davanocoraggio grazie ai fuochi accesi dei partigiani,accampati sulle montagne circostanti il paese. imercenari, impauriti dall'accerchiamento, si riti-rarono.il 6 agosto i partigiani ritornarono aPontelandol-fo nell'attesa della brigata Frà Diavolocomanda-ta dal partigiano cosimo Giordano.[ 54 ] Brigante n°5:nel pomeriggio del 7 agosto la brigata Frà Diavolofu accolta a Pontelandolfo in festa per SanDonato. i guerriglieri, assieme ai popolani, disar-marono gli ufficiali, distrussero il corpo di guardia,bruciarono il tricolore ed uccisero le persone favo-revoli al governo sabaudo. Fu istituito un governoprovvisorio e Pontelandolfo divenne il centro dellareazione borbonica nel Sannio.[ 55 ] Brigante n°6:il 9 agosto, 30 partigiani attaccarono la carrozzapostale e, senza spargimento di sangue, rubaronogioielli e denari e con questi sfamarono le fami-glie più bisognose.cosimo Giordano fece fucilare,dopo un sommario processo, Libero D'occhio,come traditore della patria.[ 56 ] Brigante n°7il 13 agosto, su ordine del

IL BALLO DI SAN VITO

Salsicce fegatini viscere alla bracee fiaccole danzanti lamelle dondolantisul dorso della chiesa fiammeggiantevino bancarelle terra arsa e rossaterra di sud terra di sud terra di confineterra di dove finisce la terrae il continente se ne infischiae non il ventoe il continente se ne infischiae non il ventoMustafà viene di Africaqui soffia il vento d'Africaci dice tenetemi fermo ci dice tenetemi fermoho il ballo di San Vito e non mi passaho il ballo di San Vito e non mi passala desolazione che era nella seras'è soffiata via col ventos'è soffiata via col rhums'è soffiata da dove era ammorsatavecchi e giovani pizzicati vecchi e giovani pizzicatidalla taranta dalla taranta dalla tarantolatacerchio che chiude cerchio che aprecerchio che stringe cerchio che stringecerchio che che abbraccia e poi ti scacciaho il ballo di San Vito e non mi passaho il ballo di San Vito e non mi passadentro il cerchio del vudoo mi scaraventoe lì vedo che la vita è quel momentoscaccia scaccia satanassoscaccia il diavolo che ti passascaccia il male che c'ho dentro e non sto fermoscaccia il male che c'ho dentro e non sto fermoa noi due balliam la danza delle spadefino allo squarcio rosso d'albanessuno che mi aspetta nessuno che mi aspettanessuno che mi aspetta o mi sospetta

vocalizzo il cerusico ci ha gli occhi ribaltatiil curato non se ne curail ragioniere non ragionasanto Paolo non perdonaho il ballo di San Vito e non mi passaho il ballo di San Vito e non mi passaquesto male che mi porto da trent'anni addossofermo non so stare in nessun postorotola rotola rotola il massorotola addosso rotola in bassoe il muschio non si cresce sopra il sassoe il muschio non si cresce sopra il sassoscaccia scaccia satanassoscaccia il diavolo che ti passale nocche si consumanoecco iniziano i tremoridella taranta della taranta della tarantolata

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generale cialdini, partì da Benevento,versoPontelandolfo,una colonna di bersaglieri, comandatadal generale piemontese Maurizio De Sonnaz, dettorequiescant per le facili fucilazioni da lui ordinate.ilgenerale era a capo di 900 bersaglieri, tutti assassinie criminali di guerra che costituivano la cosiddetta"colonna infame".[ 57 ] Brigante n°8:erano le quattro del mattino del 14 agosto, quandoebbe inizio l'eccidio, per l'intera giornata, il paese fumesso a ferro e a fuoco e la popolazione, colta nelsonno, fu dilaniata, massacrata, sterminata.il sanguescorreva a fiumi mentre le case bruciavano.[ 58 ] Brigante n°9:dopo ore di stragi, di eccidi, di ruberie, il generale DeSonnaz fece suonare l'adunata e la colonna infame siritirò verso Benevento dove, il giorno dopo, mercan-teggiò il bottino trafugato a Pontelandolfo. L'ennesimo,terrificante massacro, era stato por tato a termine,con forsennata ferocia, verso una popolazione inerme,fiera della sua libertà, della sua religione e della suastoria ultrasecolare.[ 59 ] Vincenzo cabianca:… e tu chi sei… ohhh il cinghiale bianco…ma… io hogià sentito parlare di te… ma … non sei cattivo…aspetta… fermo… fermo così che ti faccio il ritrat-to…!!!

SCENA 4LA NOTTE DELLA TARANTA

[ 60 ] Vincenzo cabianca:ecco, siete liberi di credermi o no, ma le cose sonoandate proprio così … ho rischiato la pelle quel gior-no, altro che vino…[ 61 ] Saverio altamura:io ti credo, Vincenzo, non è la prima volta che gliuomini attribuiscono virtù magiche agli animali…magari quel cinghiale non aveva nessun potere para-normale, forse si trattava semplicemente di un cin-ghiale dal pelo albino… succede tra gli animali cometra gli uomini, ma la gente gli ha attribuito dei poterimagici!!! Sai, un po' come succede dalle mie partinella notte della taranta… [ 62 ] Silvestro Lega:taranto…??? Scusa, ma non eri di Foggia…?[ 63 ] Saverio altamura:macchè taranto… taranta, ho detto, taranta…! nellamia regione ho visto accadere cose incredibili a causadel pizzico di un ragnetto chiamato appuntotarantola…[ 64 ] Silvestro Lega:pizzico? tarantola? Ma di cosa parli, io non ti capi-sco… !!![ 65 ] Saverio altamura:ma come, non hai mai sentito dire " Sembra che siastato morso dalla tarantola " per indicare qualcunoche si comporta come un matto?[ 66 ] Silvestro Lega:

La tarantELLa DEL SErPEntE

Dicunu li vecchi de paeseche se taji un serpe llà 'nnu mezzu,quillu, mica more ma renascepiù cattivu de la peste,più 'gnorante de unu che lavora in un ufficiu pubblicue più furbu de nà vorbe e d'un fainu missi 'nsieme,te ssé recorda e ssé tt'encontrapoi di pure che ppe tte é arrivatain quillu momentu l'ora tea.Stete sempre all'ertaquannu annate p'à campagnaperchè s'ensinua in ogni buciua covà l'odio versu l'omini e quannu scappa forice tè l'occhi come a brace,è tuttu niru come a pecee se llù chiami pé nome s’arrabbia veramentee te perseguiterà pé sempre,finu a che nun diventi mattu de capoccia 'nsieme a tutti quanti i parenti tei.tant'è viru che qunn'unu é tantu stranu,oppure é d'animu cattivu cò a 'gnoranza che s'uncolla,ce sta usanza, là ppé parti mei, de chiede a li cristianise per casu un giorno da monelli j'esse mica, tante vote, moccecatu u"regu".oddio! L'ho numinatu, mò che mme succederà?Lu nome seu nun toccherebbe pronunciallu mai.Mò spero, solamente, che la sorte sia clemente.nnù frattempu cantemo e ballemoce senza pen-sacce à tarantella,à tarantella dù serpente.

'A RUMBA D''E SCUGNIZZE

Chesta è 'a rumba d''e scugnizzeca s'abballa a tutte pizze...

Truove 'e ddame, 'mpizze 'mpizze,ca te fanno duje carizze

pe' te fá passá 'e verrizze...Strette 'e mane, vase e frizze...

Pruove gusto e te ce avvizze,cchiù te sfrine e cchiù t'appizze...

Comm'a tanta pire nizze,te ne scinne a sghizze a sghizze,

fino a quanno nun scapizze...Chest'è 'a rumba d''e scugnizze!

'O rilorgio, mo capisco,pecché 'o cerco e nun 'o trovo...steva appiso...E' ghiuto ô ffrisco:

c'è rimasto sulo 'o chiuovo...'O chiuovo i' tengo!

Bell''e 'ammere!Scarole ricce p''a 'nzalata!

Fenócchie!'O spassatiempo!

mo pill’o !Mo t''e ccoglio e mo t''e vvengo!

Gué, ll'aglie!Chesta è 'a rumba d''e scugnizze...

Assettáteve, assettáteve!ca s'abballa a tutte pizze...

'O quadrillo e 'a figurella!

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ora che ci penso, qualche volta l'ho sentito dire ma non ciho mai pensato più di tanto !!![ 67 ] Giuseppe De nittis:Saverio ha ragione…Sono anch'io originario della Puglia evi assicuro che è tutto vero… Particolarmente nei mesi esti-vi il fenomeno sembra aumentare d'intensità… Le personavittime del morso dopo alcuni giorni di depressione e dimelanconia escono dalle loro case e sembrano cercarealtra gente, si mescolano ad altre persone, si uniscono allefolle…[ 68 ] Saverio altamura: … sembrano attirate da tutto ciò che è sacro, ma nello stes-so tempo sembrano volerlo evitare… seguono le processio-ni, ma sempre in coda ad esse, si dimenano davanti aisagrati delle chiese ma senza mai entrarvi…[ 69 ] Giuseppe De nittis:… e la gente appare complice di tutto quel che accade…

sembra sapere tutto e non si stupisce affatto…[ 70 ] Saverio altamura:… tutte le persone presenti creano un grosso cerchio, all'in-terno del cerchio entrano i suonatori che iniziano un ritmo ditamburi sempre più intenso e veloce; la vittima tarantata,attratta dalla musica entra nel cerchio e comincia unadanza sfrenata che spesso dura l'intera notte, e certe volteanche sino al mattino inoltrato del giorno dopo, sino a quan-do la vittima del morso cade a terra sfinita ma guarita… etutti sembrano gioire di questa cosa e partecipare alla guari-gione !!![ 71 ] Silvestro Lega:…che razza di storie.. ma dai, non crederete davvero aqueste sciocchezze !!! Ecco il male del vostro Sud: la cre-duloneria, la magia, la superstizione: io provengo da unpaesino della provincia di Forlì, non certo da una grandecittà, ma dalle mie parti certe credenze sono belle chesuperate… i ragni ci sono anche da noi, ma certe storie nonaccadono: la verità è che il ragnetto non c'entra nulla, èsolo illusione, follia o, al massimo, qualche sconosciutamalattia…[ 72 ] Diego Martelli:vero, non vero, scusa Silvestro ma non vedo perché giudi-care così severamente… se anche fosse un'illusione comedici, perché togliere anche queste piccole poche cose aquella povera gente se possono essere loro d'aiuto comeun balsamo sui mali della vita. ?[ 73 ] Giuseppe abbati:… infatti… e poi basta con questa storia che solo nel Sud cisono leggende e superstizioni… io ho molto viaggiato econosco bene tutta l'italia, dalla Sicilia al Piemonte…Peresempio, in alcuni paesi del Lazio si raccomanda di lasciarein pace i serpenti perché se si schiaccia un serpente in unpunto che non è la testa, quello sembra che sia morto, inve-ce ritorna , ti viene a cercare e ti perseguiterà per semprefacendoti diventare matto, te e tutta la tua stirpe… [ 74] Giuseppe abbati:…tutto sommato non esiste un Sud solo superstizioso, e

credulone… esiste sicuramente un Sud povero, fatto digente semplice e ingenua, questo si… ma anche di genteche sa convivere con i propri problemi e ridere dei propridifetti ! Gente che non ha mai perso l'allegria e la voglia di

Truove 'e ddame, 'mpizze 'mpizze...'O mastrillo e 'a rattacasa!

ca te fanno duje carizze...Quant'è bello 'o battilocchio!

Pruove gusto e te ce avvizze...Pe' chi tene 'a moglie pazza!

Cchiù te sfrine e cchiù t'appizze...Quatto sorde, 'o fenucchietto!

Comm'a tanta pire nizze...te ne scinne a sghizze a sghizze,fin'a quanno nun scapizze!

Chesta è 'a rumba d''e scugnizze!Puparuole e aulive...

Magnáteve 'o cocco, magnáteve 'o cocco!Rrobba vecchia...

Pallune p''allésse, pallune p''allésse!'E mellune chine 'e fuoco...

Na bona marenna, na bona marenna!Cotogne...

Gelati, gelati, gelati, gelati!Conciatièlle...

'A pizza cu 'alice, 'a pizza cu 'alice!Furno 'e campagna...

'E lazze p''e scarpe, 'e lazze p''e scarpe!D''o ciardino, tutte secche...

'A capa d''o purpo, 'a capa d''o purpo!'O Roma!...

Chella bella Mamma d''o Cármene v''o ppava:Nun mm''o ppòzzo faticá!...E' bellella 'a paparella!

Accattateve 'e piatte!Seje tuvaglie cinche lire!

N'ata pianta p''o salotto!Nocelline americane!

Tengo 'o ggrano p''a pastiera!Pacchianè', chi s''o ppenzava?Tiene chistu campo 'e fave!Cicchignacco 'int''a butteglia!

'O zi' monaco 'mbriacone!'O vveleno p''e scarrafune!

'A dummeneca addó' t''a faje?Comm'a tanta pire nizze,te ne scinne a sghizze a sghizze,fino a quanno nun scapizze!

Chest'è 'a rumba d''e scugnizze

cHE Sara’Paese mio che stai sulla collina,disteso come un vecchio addormentatola noia, l'abbandono, il niente son la tua malattia,paese mio ti lascio e vado via.che sarà, che sarà, che sarà.che sarà della mia vita chi lo sa.So far tutto o forse niente, da domani si vedrà,e sarà, sarà quel che sarà.amore mio ti bacio sulla boccache fu la fonte del mio primo amore,ti do l'appuntamento come e quando non lo so,ma so soltanto che ritornerò.che sarà, che sarà, che sarà.che sarà della mia vita chi lo sa.con me porto la chitarra e se la notte piangerò,una nenia di paese suonerò.Gli amici miei son quasi tutti viae gli altri partiranno dopo me.Peccato perché stavo bene in loro compagnia,ma tutto passa, tutto se ne và.che sarà, che sarà, che sarà.che sarà della mia vita chi lo sa.So far tutto o forse niente, da domani si vedrà,e sarà, sarà quel che sarà

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vivere, anche nei momenti più tristi della propria sto-ria…[ 75 ] Federico zandomeneghi:… è vero… io sono Veneziano, ma anch'io ho giratol'italia dall'estremo Sud al nord, è posso dirvi che èvero… per esempio, una volta mi son trovato in unmercato rionale a napoli …vi assicuro che è una dellecose più belle e divertenti a cui è dato di assistere…

SCENA 5L'EMIGRAZIONE

[ 76 ] Giuseppe De nittis:ci sono cose che francamente non capisco…io sono ilpittore Giuseppe De nittis. nasco a Barletta e dopopochi anni sono costretto a raggiungere napoli permotivi di studio… poi sono stato qui a Firenze per poiripartire per roma … e poi per Parigi dove ho tra-scorso il resto della mia esistenza… a Parigi ho lavo-rato tanto, ho raggiunto una buona fama, oggi sonoannoverato tra gli artisti impressionisti… ma il miocuore è sempre rimasto a Barletta, il paesino dovesono nato, e la mia anima non ha mai cessato di sen-tirsi italiana… [ 77 ] Giovanni Boldini…e non sei il solo, Giuseppe,la maggior parte di noi si è trovata in situazioni analo-ghe… io, Giovanni Boldini, nasco a Ferrara ma, dopoaver a lungo girato per l'Europa mi trasferisco definiti-vamente a Parigi…[ 78 ] Giovanni Fattori:neanch'io capisco, … noi l'italia l'abbiamo fatta, arischio della nostra stessa vita, ed altri ventisei milionidi italiani dopo di noi e sino ai vostri anni, sarannocostretti a lasciare la loro terra in cerca di fortuna… [ 79 ] telemaco Signorini:…partiranno…con le valigie di cartone, pochi stracciindosso, ventiseimilioni di disperati, poveri, ma ricchidi dignità e di tanta, tanta voglia di migliorare il lorodestino e quello dei loro figli… [ 80 ] Saverio altamura:noi non capiamo come domani la nostra amata italia,un Paese civile e democratico, un paese che ha cono-sciuto la sofferenza e la povertà, un Paese dal grandecuore quale l'italia è sempre stata… non capiamocome potrà negare accoglienza ed ospitalità ai proprifratelli cittadini del mondo che soffrono ancora ladisoccupazione, la fame, e l'ingiustizia… [ 81 ] Diego Martelli:… tranquillo Giuseppe… non potrà mai accadere…(gli dà una pacca sulla spalla )[ 82 ] alunno 1 [ ______________________ ]:Moglie mia,dopo un lungo ed estenuante viaggio,final-mente ti scrivo dalla grande america.So per certo chemolto ti rallegrerai sapendo che ho trovato un lavoro eun discreto alloggio nei bassifondi della città.[ 83 ] alunno 2 [_____________________ ]:non sarà difficile per te immaginare la mia tristezza:qui, oltre oceano, lontano dal "mondo",lontano dallanostra Patria.Perché nonostante l'america si presenti

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MaMMa Mia DaMMi cEnto LirE

Mamma mia, dammi cento lire/ che in americavoglio andar / cento lire sì, te li dò / ma inamerica no e poi no./ i fratelli alla finestra:Mamma mia, lascela andar / 'Pena giunta in altomare / bastimentosi rialzò. / i mieicapelli son ricci ebelli / l'acqua delmare li marcirà /Le parole oi dellamamma / sonvenute la verità.

MAREMMA AMARATutti mi dicon Maremma, Maremmae a me mi pare una Maremma amaral'uccello che ci va perde la pennaio ci ho perduto una persona caraChi va in Maremma e lascia l'acqua frescaperde la dama e più non la ripescachi va in Maremma e lascia l'acqua buonaperde la dama e più non la ritrovaSia maledetta Maremma Maremmasia maledetta Maremma e chi l'amasempre mi trema il cor quando ci vaiperché ho paura che non torni mai.Tutti mi dicon Maremma Maremmaper me l'è stata una Maremma amaral'uccello che ci va perde la pennail giovin che ci va perde la damaTutto mi trema il cor quando ci vai

per lo timor chepiù non torneraitutto mi trema ilcor quando ciandateper lo timor che voipiù non tornate

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forte e potente al mondo, in realtà non v'è ardorené allegria né il calore che mi fa rimpiangere lanostra bella italia.[ 84 ] alunno 3 _______________________ ]:Sento freddo, ghiaccio al cuore, perché sono con-sapevole che mai ritornerò da te, mai rivedrò quel-la terra fertile e mai più sentirò il profumo delmare.[ 85 ] alunno 4 [_____________________ ]:a volte però, nei sogni sento ancora il rumoredelle onde che s' infrangono sugli scogli, il ventonei capelli, vedo il cielo azzurro nei tuoi occhi.nonimmagini il dolore al mio risveglio, un dolore cheormai ha colmato il mio cuore.[ 87 ] alunno 5 [_____________________ ]:a volte mi chiedo se partire sia stata la scelta giu-sta ma ogni dubbio svanisce, sostituito dalla forzadi volontà,quella forza che a me è sempre manca-ta.[ 88 ] alunno 6 [_____________________ ]:Mi si stringe il cuore pensando agli anni di umilia-zioni e privazioni che abbiamo dovuto subire,aituoi pianti,alla mia impotenza. E' per questo cheora sono qui, per garantire un futuro migliore a tee alle nostre famiglie.[ 89 ] alunno 7 [______________________ ]:"Poveracci"… è questo quel che pensano di noi gliamericani, loro sono i "padroni" del mondo e noi iloro piccoli schiavi.[ 90 ] alunno 8 [______________________ ]:Questa lingua così strana, queste tradizioni cosìdiverse. Fortunatamente ho già trovato qualcheamico, siamo in tanti e insieme affrontiamo lepaure.[ 91 ] alunno 9 [ _____________________ ]:perché, perché si deve soffrir tanto? io.. un solouomo con il dolore dei mille soldati caduti in guer-ra. io, una sola anima che ora vive nell'infernorimpiangendo il Paradiso.[ 93] alunno 10 [ _____________________]:È ormai notte fonda e guardo il cielo stellato chenella sua immensità mi fa sentire come aria nelvento. Quel vento che tempo fa mi ha portato viada te, quel vento che ora ha smesso di soffiare….

SCENA 6ROMA, IL LAZIO, LE BONIFICHE

[ 94 ] nino costa:Vorrei tornare per un attimo a parlarvi di un anticoproblema che da anni angustia sia la mia regione,il Lazio, che quella dei miei amici macchiaioli, latoscana e quella di tante altre regioni d'italia: sitratta della malaria.[ 95 ] Serafino De tivoli:Mi dicono che nella vostra epoca la malaria èstata definitivamente sconfitta mediante le bonifi-che, per cui ve ne siete quasi dimenticati, manella nostra epoca è ancora una piaga che mina

ROMA NUN FA LA STUPIDA STASERA

Roma nun fà la stupida staseradamme 'na mano a faje di de siSceji tutte le stellepiù brillarelle che poie un friccico de luna tutta pe' noiFaje sentì ch'è quasi primaveramanna li mejo grilli pe' fa cri criPrestame er ponentinopiù malandrino che ciaiRoma nun fa la stupida stasera

........................................Roma reggeme er moccolo stasera.

'NA GITA A LI CASTELLI Franco Silvestri, 1926

Guarda che solech'è sortito Nannìche profumo de rosede garofani e pansè.Com'è tutto un paradisoli Castelli so' accosì.Guarda Frascatich'è tutto un sorriso'na delizia, n'amore,'na bellezza da incanta'. Lo vedi, ecco Marinola sagra c'è dell'uvafontane che danno vinoquant'abbondanza c'è.Appresso vi è Genzanocor pittoresco Albanosu viett'a diverti'Nannì Nannì.Là c'è l' Aricciapiù giù c'è Castelloch'è davvero un goiello

co' quel lago da incanta'.E de fravole 'n profumosolo a Nemi poi senti'.Sotto quel lagoun mistero ce stade Tibberio le navicon l'antica civiltà.So meyo de la sciampagnali vini de 'ste vignece fanno la cuccagnadar tempo de Noè.Li prati a tutto spianoso' frutte, vigne e granos'annamo a mette lìNannì, Nannì.È sera e già le stellete fanno un manto d'oroe le velletranellese mettono a canta'se sente 'no stornellorisponde un ritornelloche coro vie' a senti'Nannì, Nannì.

SUR LE PONT D'AVIGNONSur le pont d'Avignon,L'on y danse, l'on y danse,Sur le pont d'AvignonL'on y danse tout en rond.Les beaux messieurs font comme çaEt puis encore comme ça.Sur le pont d'AvignonL'on y danse tout en rond. Sur le pont d'AvignonL'on y danse, l'on y danseSur le pont d'AvignonL'on y danse tout en rond.Les belles dames font comme çaEt puis encore comme ça.

Sur le pontd'AvignonL'on ydanse, l'on ydanseSur le pontd'AvignonL'on y dansetout enrond.

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la vita della gente più umile che per vivere develavorare la terra…[ 96 ] Federico zandomeneghi:… con l'arrivo della bella stagione la gente si tra-sferisce nelle zone più alte, dove la malaria nonarriva, e scendono solo i contadini per lavorare laterra…e le loro donne sono in pena per loro ecantano canzoni tristi … [ 97 ] nino costa:ragazzi, comunque non vorrei deste del Lazioun'idea triste e malsana… la mia è una regionemeravigliosa e rigogliosa, piena di boschi, monta-gne e fiumi che hanno ispirato per secoli scrittorie poeti… per non parlare poi delle nostre co-stee delle nostre spiagge, che sono davvero tra lepiù belle del mondo… sono sicuro che i cittadinidel 2000 sapranno proteggerle, rispettarle e valo-rizzarle molto più di quanto abbiamo saputo farenoi…[ 98 ] Vincenzo cabianca:…confermo tutto ciò che hai detto, nino,anch'iomi sono trasferito a roma, e negli ultimi annidella mia carriera ho avuto modo di conoscere edipingere dei paesaggi davvero splendidi…,soprattutto da queste parti, tra i castelli romani,ma anche nelle zone costiere da anzio ad ostiae nelle periferie più distanti come Palestrina ezagarolo…Sapete, noi macchiaioli fuggivamodalle città che all'epoca erano invase dalla confu-sione e dal traffico… poi il progresso cominciò asporcare anche l'ambiente in quanto ogni cosaandava a carbone e rendeva l'aria scura, puzzo-lente e irrespirabile… noi cercavamo invece lanatura incontaminata, con i suoi colori, le sue luci, i suoi riflessi… sono sicuro anch'io che per i cit-tadini del nuovo millennio l'ambiente sarà la cosapiù importante e sapranno rispettarlo prima diogni altra cosa….

SCENA 7PARIGI E LA FRANCIA

[ 99 ] Giuseppe De nittis: come ho avuto modo di dirvi poc'anzi, sonoGiuseppe De nittis, pittore pugliese emigrato inFrancia, a Parigi. Perché Parigi… ma perché è lacapitale dell'arte e della cultura…[ 100 ] Giovanni Boldini:… perché Parigi.. ma perché Parigi è aperta atutto, anche alla nuova arte, perché i problemisociali e le continue battaglie che affliggono ilnostro paese qui non ci sono, pertanto la genteha modo di pensare di più alle cose belle dellavita, all'arte, alla moda…[ 101 ] Edgar Degas:sono Edgar Degas, pittore francese impressioni-sta in controtendenza, nel senso che pur essen-do francese amo l'italia e particolarmente l'arterinascimentale di raffello e Botticelli… conosco

A PARIS A ParisQuand un amour fleuritÇa fait pendant des semainesDeux coeurs qui se sourientTout ça parce qu'ils s'aimentA Paris Au printempsSur les toits les girouettesTournent et font les coquettesAvec le premier ventQui passe indifférentNonchalantCar le ventQuand il vient à ParisN'a plus qu'un seul souciC'est d'aller musarderDans tous les beaux quartiersDe ParisLe soleilQui est son vieux copainEst aussi de la fêteEt comme deux collégiensIls s'en vont en goguetteDans ParisEt la main dans la mainIls vont sans se frapperRegardant en cheminSi Paris a changéY'a toujoursDes taxis en maraudeQui vous chargent en fraudeAvant le stationnementOù y'a encore l'agentDes taxisAu caféOn voit n'importe quiQui boit n'importe quoiQui parle avec ses mainsQu'est là depuis le matinAu caféY'a la SeineA n'importe quelle heureElle a ses visiteursQui la regardent dans les yeuxCe sont ses amoureuxA la SeineEt y'a ceuxCeux qui ont fait leur nidPrès du lit de la SeineEt qui se lavent à midiTous les jours de la semaineDans la SeineEt les autresCeux qui en ont assezParce qu'ils en ont vu de tropEt qui veulent oublierAlors y se jettent à l'eauMais la SeineElle préfèreVoir les jolis bateauxSe promener sur elleEt au fil de son eauJouer aux caravellesSur la SeineLes ennuisY'en a pas qu'à ParisY'en a dans le monde entierOui mais dans le monde entierY'a pas partout ParisV'là l'ennuiA ParisAu quatorze juilletA la lueur des lampionsOn danse sans arrêtAu son de l'accordéonDans les ruesDepuis qu'à ParisOn a pris la BastilleDans tous les faubourgsEt à chaque carrefourIl y a des garsEt il y a des fillesQui sur les pavésSans arrêt nuit et jourFont des tours et des toursA Paris

a PariGiA ParigiQuando un amore sbocciaDura per settimaneDue cuori che si sorridonoTutto ciò perchè si amano A ParigiIn primaveraSui tetti le girandoleGirano e fanno le civettuoleCon il primo ventoChe passa indifferenteIndolentePerchè il ventoQuando soffia a ParigiHa una sola preoccupazioneAndare a bighellonareIn tutti i bei quartieriDi ParigiIl soleChe è il suo vecchio amicoE’ anche della festaE come due collegialiSe ne vanno ubriachiPer parigiE la mano nella manoVanno senza preoccuparsiGuardando per stradaSe Parigi è cambiataCi sono sempreDei taxi che vanno avanti e indietroChe vi caricano abusivamentePrima della sostaDove c’è ancora l’agenteDei TaxiAl caffèSi vede non importa chiChe beve non importa cosaChe parla con le maniChe è là dal mattinoAl cafèC’è la SennaA qualsiasi oraE i suoi visitatoriChe la guardano negli occhiSono gli innamoratiDella SennaE ci sono quelliQuelli che hanno fatto il nidoVicino al letto della SennaE che si levano a mezzogiornoTutti i giorni della settimanaNella SennaE gli altriQuelli che ne hanno abbastanzaPerchè ne hanno viste troppeE che vogliono dimenticareAllora vi si gettano nell’acquaMa la SennaPreferisceVedere i bei battelliPasseggiare su di leiE a pelo d’acquaGiocare alle caravelleSulla SennaI guaiNon ci sono solo a ParigiCi sono in tutto il mondoSi ma nel mondo interoNon c’è sempre ParigiEcco il guaioA ParigiIl 14 LuglioAlla luce dei lampioniSi balla senza treguaAl suono della fisarmonicaNelle stradeDa quando a ParigiHanno preso la BastigliaIn tutti i sobborghiAd ogni incrocioCi sono dei ragazziE delle ragazzeChe sui marciappiediSenza tregua notte e giornoGirano e giranoA Parigi

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Artisti al Caffè

Michelangiolo

(Firenze, Circolo degli

artisti, Casa di Dante)

1 Cesare Bartolena;

2 Odero;

3 Odoardo Borrani;

4 Telemaco Signorini;

5 Sconosciuto;

6 Giuseppe Moricci;

7 Vito D’Ancona;

8 Cianfanelli;

9 Giuseppe Bellucci;

10 Egisto Sarri;

11 Bernardo Celentano;

12 Filippo Palizzi;

13 Giovanni Mochi;

14 Serafino DeTivoli;

15 Domenico Morelli.

ricordi, germi di storia… il paese è un luogo della memoriasempre assolato…da cui sei fuggito…[ 107 ] Conduttrice 5:è dove volevi restare,il paese,se solo non fossi partito…il paese è tua madre, tuo padre,l'amico a cui hai sempre pensato…[ 108 ] Conduttrice 6Il paese è la vita che passa,il bambino che eri,l'uomo che cresce…l'energia che fuoriesce da tutti i pensieri…[ 109 ] Conduttrice 7:È un sogno passato, il paese, l'idea del tuo istante migliore,la rabbia, il vigore con cui combattevi…il paese ha il sapore di quando vincevi…[ 110 ] Conduttrice 8:e segui il cammino senza voltarti, senza rimpianto ovunque ti porti…dà pace al tuo cuore e vola più in alto delle ragioni e dei torti, raggiungi la cima e guarda giù, in fondo…che gran bel PAESE è il tuo mondo…

FINE

bene i Macchiaioli ed ho passato con loro intere giorna-te a discutere d'arte e di luce… amo talmente l'italiache spesso ho pensato di trasferirmi qui, ma poi miaccorgo che sono troppo legato alla mia Parigi: amotroppo l'eleganza, la danza, il gioco, i cavalli, le belledonne… e già, non sono tagliato per la vita di stentiche conducono i miei amici macchiaioli… e poi… Parigiè sempre Parigi !!![ 102 ] Edgar Degas:ed ora, uno dei momenti più attesi della serata…ragazzi , vi consiglio di tenervi forte, perché il gran bal-letto delle dame del Mulin rouge intende darvi un salu-to … a modo suo !!!

FINALERecitazione della poesia “ IL PAESE “[ 103 ] Conduttrice 1:un paese non è fatto di strade,nè fatto di chiese, né di negozi e contrade è fatto un paese…[ 104 ] Conduttrice 2:un paese non è solo gente che fugge il mattino e rincorre la sera ogni ora e ogni giorno del mese...non è solo questo un paese…[ 105 ] Conduttrice 3:non è un luogo arroccato, un paese, tra torri e cancelli,dove guardie e soldati attenti ai confini scacciano i sogni dei clandestini…un vero paese non ha cittadini!!![ 106 ] Conduttrice 4:il paese è radici,

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Il progetto “Macchie di Luce” è stato pensato, elaborato e realizzato da una commissionedi docenti del Circolo . Tale commissione ha lavorato per due anni scolastici consecutivi:nel primo anno ha effettuato il vasto lavoro di ricerca e di integrazione dei contenuti delprogetto, formulando le unità didattiche e disciplinari da proporre al Collegio dei Docenti;nel secondo anno ha coordinato la suddivisione delle Unità didattiche tra le classi delCircolo, nonchè il lavoro di stesura dei testi, delle basi musicali e la preparazione deicanti e dei balli. La manifestazione finale è il risultato del lavoro condiviso di tutti i docenti insieme alpersonale scolastico ed amministrativo e... all’entusiasmo degli alunni.

RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano:

* il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Albano Laziale per il Patrocinio dato all’iniziativa, il contributo economico offerto e la disponibilità manifestata verso le continue richieste della scuola non SEMPRE SEMPLICI da esaudire... ;

* i responsabili del Santuario di S.Gaspare del Bufalo di Albano che hanno acconsentito con gioia, condividendo gli entusiasmi, ad ospitarci tra la sicurezza delle Loro mura , senza minimamente temere il disagio procurato dall’invasione di centinaia di bambini e adulti;

* la CONAD di ALBANO E PAVONA ( a cui questa stessa pagina è dedicata ), nostro sponsor da sempre in questa e in tante altre iniziative passate e... future ! Grazie anche al suo contributo è stato possibile reperire parte delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto;

* la casa editrice “Magic Press” di Pavona per la consulenza offerta;* la ditta “IDEA MUSICA SERVICE” di Cisterna di Latina per la professionalità prestata

Finchè ci saràun cielo da guardare,

e un mare a inondarne il riflesso,

avrò materia per nuove storiecontro ogni sorta di solitudine...

inVitoLa S.V. è invitata alla rappresentazione “MaccHiE Di LUcE” che avrà luogo

giovedì 9 Giugno 2005, ore 20,00 presso P.zza S.Paolo ( Gradinata del Santuario di S.Gaspare del Bufalo ).

Si consiglia di portare questo libretto per poter meglio seguire tutte le fasi della rappresentazione.

Albano Laziale, 9 Giugno 2005 Circolo Didattico Albano 1°