l'innestatore di schemi (di giuseppe salmeri)

18

Upload: mamma-editori

Post on 31-Mar-2016

223 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

Lo psicologo Giuseppe Salmeri (Roma 1948) con esperienze nel campo della neuropscologia dei traumatizzati gravi, dell’Alzheimer e delle demenze degenerative presenta un argomento discusso da decenni e ancora non “risolto”, enigmatico per la sua natura ignota, pieno di insidie e trabocchetti. La scienza ufficiale ha emanato nel 2012 le linee guida sull’autismo ma ancora si brancola nel buio. È autore per questa stessa casa edititrice dei saggio "Il disagio mentale" e "Che cos'è l'autismo".

TRANSCRIPT

Page 1: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)
Page 2: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)
Page 3: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

FrontespizioGIUSEPPE SALMERI

L’INNESTATOREDI SCHEMI

“ENTRATE NEL LABIRINTO CIRCOLARE...

...SALITE SULLA MIA GIOSTRA”

2014

Page 4: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

Colophon

ISBN 9788887303704 1° edizione maggio 2014

Copyright © 2014 Giuseppe SalmeriCasa Bonaparte

43024 Neviano degli Arduini  -  Parmatelefono 0521.84.63.25

[email protected]

www.mammaeditori.it

FINITO DI STAMPARE E RILEGATO NEL MESE DI MAGGIO 2014

PRESSO MAMMA EDITORI officina delle stampe

Page 5: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

3

sommario

Capitolo I

La capacita’ cerebrale 5

Capitolo II

Il corpo e l’anima 13

Capitolo III

Paradossi intuitivi 25

Capitolo IV

Un ragionamento complicato 33

Capitolo V

Il labirinto circolare 39

Capitolo VI

Il pensiero autistico diventa comportamento 45

Appendice 1

da Cicerone Somnium Scipionis 53

Appendice 2

da Blade Runner di Ridley Scott 57

Ringraziamenti 59

Page 6: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

4

Page 7: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

5

Capitolo i

la CapaCita’ Cerebrale

Il nostro cervello, fin dalla nascita, è abitua-to a ragionare, sintetizzare, capire. È orientato a proporre, alla materialità dei concetti pensati e a quelli in embrione da sviluppare, il senso pratico di una esposizione logica e pragmatica, per poi approdare a un discorso quasi sempre colmo di significati comprensibili a tutti.

Ha capacità astrattive e visionarie, cioè è in grado di costruire immagini mentali di un qual-siasi oggetto, reale o irreale, vicino o lontano, di grandi o piccole dimensioni. È in grado di forni-re, quasi sempre, spiegazioni complete di avveni-

Page 8: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

6

menti o fatti appena pensati, siano questi di na-tura concreta o no. Ma la differenza che ci pone al vertice dell’universo finora conosciuto, unici nella nostra specie umana, è il pensare e subito dopo il ragionare sul concetto appena pensato.

Questo traguardo evolutivo (un dono che molti non si accorgono nemmeno di possede-re, fruibile nell’arco dell’intera vita) ci pone al vertice per completezza di conoscenze, acquisite o da acquisire, da scoprire o da interpretare, da vivere e per sopravvivere. Estrapolare dal pensie-ro un significato importante per poi scinderlo in tanti piccoli frammenti di significati, analizzarli e studiarne le affinità o le diversità: queste ope-razioni effettuate in pochi millesimi di secondo sono doti che solo un cervello umano può co-noscere, studiare e adempiere. Effettuata questa premessa c’è da domandarsi il perché di “ tanta attenzione” sull’essere umano.

Come mai solo noi abbiamo un universo pensante così vasto, così ricco di particolarità e così eterogeneo e pieno di migliaia di arcobale-ni... La nostra comunicazione è completa, pos-siamo dare una spiegazione a tutto ciò che im-

Page 9: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

7

maginiamo e pensiamo, sia in termini concreti che astratti. Cioè noi siamo gli unici in tutto l’u-niverso che possiamo argomentare sulla nostra persona e, cosa assai più importante, ragionare sul nostro modo di comunicare. Possiamo altresì darci spiegazioni sul nostro modo di pensare, e sui perché di quasi tutti i nostri comportamen-ti, sia verbali che non verbali. Questo fa si che noi ci sentiamo (tutti) non semplici comparse, a cui si dice di interpretare una certa mimica, una postura inanimata o di eseguire comportamenti prodotti da circuiti cerebrali stampati e irrever-sibili, come ad esempio la costruzione della tela di un ragno così bella, così perfetta, così rigoro-samente funzionale, ma priva di ragionamento, sia propositivo che attuativo.

Noi, al contrario, siamo protagonisti assolu-ti del nostro vivere quotidiano. Ed è per questo motivo che, a volte, ci sentiamo autosufficien-ti . Ecco, questo è il limite in discesa dell’essere umano, il fermarsi sul proprio egoismo e pensare di essere bastante a sé stesso. Ed è ancora per questo che, spesso, avendo smarrito il pensiero positivo di una grande speranza spirituale, scen-

Page 10: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

8

diamo intellettualmente nel baratro dei concetti assoluti, cioè in pensieri a senso unico dove c’è posto solo per il materialismo cerebrale, che sfo-cia nella non speranza, cioè nel nulla. È questo ancora il motivo per cui, anche se siamo idonei a fare quasi tutto, anche immergerci in grandi filosofie e magnifiche materialità concettuali, poi nella realtà di tutti i giorni siamo ipnotizzati dalla concretezza più spietata. Di converso però, anche se non ce ne accorgiamo, siamo circondati da grande spiritualità, una sorta di aura in forma di leggero e piacevole venticello, un alito profu-mato di invisibile spirito custode e protettore.

La nostra concretezza fisica però quasi sem-pre prevale, e fa sì che nella realtà di ogni giorno preferiamo vedere e non immaginare, toccare e non astrarre, manipolare e non separare dai sen-si. Quindi i nostri concetti, le nostre riflessioni immateriali, sfumano e si perdono diventando invisibili, calano in un oblio e meccanicamente finiscono in una parte cerebrale obsoleta, dove difficilmente torneranno su. Abbiamo così per-so l’allenamento spirituale che ci rendeva diver-si. Ed è ancora questa la motivazione per la quale

Page 11: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

9

se immaginiamo in piena notte la nostra scom-parsa terrena, cadiamo in un baratro di angosce crescenti con domande senza risposte, perché la nostra diffusa materialità ci soffoca. Il presup-posto che distingue la nostra esistenza da tutte le altre creature, è universale.

“Per l’umanità esiste un futuro spirituale nel-la concretezza oltre questa prima esistenza?”. La mia personale risposta è sì! Ma non ci si arriva con il pensiero cerebrale materiale e concreto. Il dilemma di un avvenire spirituale concreto del-la nostra futura esistenza è incastrato, miscelato nel nostro DNA, quindi non scompare mai del tutto. Allora per questi ragionamenti o modi di pensare, siamo presi in contropiede, perché non abbiamo quasi mai riscontri pratici, concreti, vi-sibili. Da qui per esempio la più tipica delle do-mande: ma è mai tornato qualcuno dall’aldilà a dirci qualcosa?

La materialità e la concretezza di questo inci-so non lascia dubbi, è stato prodotto dalla parte del nostro cervello più vecchio, più recondito, più animale perché esso ha usato solo la parte relativa alla concretezza che è conforme alla na-

Page 12: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

10

tura umana, tralasciando, valori, virtù, civiltà, educazione, cultura, etc, tralasciando addirittura “il Divino che continuamente ci parla”.

Da qui nasce piano piano l’angoscia; essa si innesta nei pensieri e intorbidisce la limpidez-za spirituale. Allora prevale l’egoismo materia-le. Siamo di colpo catapultati in una solitudine terrena, incolmabile, inafferrabile, indecifrabi-le, ora prevale l’inesorabile pensiero del nulla, la scomparsa per sempre della nostra esistenza. In questo ragionamento, quasi senza renderce-ne conto, cadiamo in quell’abisso primordiale di paure ancestrali, paradossalmente create dal pensiero astratto (quello che ci permette di vi-sionare senza verifiche empiriche qualsiasi cosa dentro la mente) che in questa circostanza pre-vale, ma non abbiamo la minima prova filosofica che la polvere è, la nostra ultima dimora; io so che non sarà così.

In questo tipo di ragionamento, la materia-lità si è impossessata completamente della no-stra ”umanità cerebrale”. Non abbiamo la mini-ma speranza di sollevarci da questa voragine, se non con l’illusione, a volte, di cambiare pensiero.

Page 13: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

11

Dunque, quando ci riesce di farlo e capiamo il meccanismo dal quale siamo stati investiti, al-lora siamo in grado di allentare la pressione an-gosciante che ci ha avvolto, cambiando discorso cerebrale, cioè riponendo il concetto in una area cerebrale di parcheggio e lasciandoci distrarre dalle cose che più amiamo della vita. Per fortuna noi umani abbiamo a disposizione una grande quantità di risorse, tante, inimmaginabili.

Purtroppo nella tavolozza dei nostri colori usiamo sempre i soliti e di conseguenza i dipinti spesso si somigliano molto tra loro. Proviamo per una volta a usare colori diversi, sicuramente realizzeremo un dipinto differente. Io mi fermo qui, per una serie di grandi e piccoli motivi che sicuramente chi ha letto queste righe attenta-mente comprenderà. Posso solo dire apertamen-te che filosofie e spiritualità sono di origine uni-versale, quindi nella testa di tutti.

Page 14: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

12

Page 15: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)

13

rinGraziamenti

Ti ringrazio per non avermi dato le ali,anche se mi fai volare alto.Ti ringrazio per avermi dato mio padre Angeloe per conservare ancora mia madre Giuseppina.Ti ringrazio per avermi dato mio fratello

Giancarlo.Ti ringrazio per avermi dato Mimma. Ti ringrazio per averci donato Giusy e Conny.Ti ringrazio per avermi protetto e per avermi

fatto vedere Gaia, Flavio, Valerio, Livia, i miei piccoli grandi nipotini.

Un attimo è la mia vita terrena, la durata di un fulmine che squarcia in due la nuvola.

Il tempo di un sospiro, l’odorare un fiore,dall’addormentarsi al risveglio.

Page 16: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)
Page 17: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)
Page 18: L'innestatore di schemi (di Giuseppe Salmeri)