linguistica italiana ia 2019-2020 - docenti.unimc.it
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Prof. Gianluca Frenguelli
Modulo 1 ‐ a
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Introduzione:Scopo di questa presentazione è individuare ipunti salienti della parte generale del programma epunti salienti della parte generale del programma edi facilitarne la memorizzazione.
Si consiglia di associare la lettura delle slides altesto di riferimento, vale a dire M. Dardano, Nuovomanualetto di linguistica italiana, Bologna,Zanichelli, 2005, il quale sostituisce la parte oraledella presentazionedella presentazione.
N.B. Questa presentazione non sostituisce lostudio del Manualetto, ma ne costituisce unsussidio alla concettualizzazione e allamemorizzazione.
Manualetto, cap. 1, par. 1
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La linguistica è la scienza che studia le lingue e il linguaggio
Infatti, i termini lingua e linguaggio non sonosinonimi, non indicano la stessa cosa:
Il Il linguaggiolinguaggio La La lingualingua
è l’insieme dei modi è l’insieme dei modi che uomini e che uomini e animali usano per animali usano per comunicare e per comunicare e per esprimersiesprimersi
è il modo concreto e è il modo concreto e storicamente storicamente determinato in cui si determinato in cui si manifesta la facoltà manifesta la facoltà del linguaggiodel linguaggio
Il linguaggio
il linguaggio è quindi in altre parole lail linguaggio è quindi, in altre parole, lacapacità di usare un qualsiasi sistema disegni per comunicare.
N è iò tt i ti l i d ll’ Non è perciò una caratteristica esclusiva dell’uomo.
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Il linguaggio
A h li i li Anche gli animali hanno un loro linguaggio:
Alcune specie (gli uccelli, i d lf ) “ l ”
p (g ,delfini, ecc.) “parlano” tra loro per mezzo di suoni variamente modulati.
Il linguaggio
Anche gli animali h l
ghanno un loro linguaggio:
Le api comunicano con il Le api comunicano con il volo, tracciando nell’aria segnali.
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Il linguaggio
Anche gli animali h l
ghanno un loro linguaggio:
L i i i i Le scimmie si servono sia di gesti che di suoni.
Il linguaggio
Anche gli animali h l
ghanno un loro linguaggio:
Altri animali comunicano tra loro emettendo particolari odori o speciali sostanze chimiche
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Il linguaggio
Anche le
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN"><html><!-- InstanceBegin template="/Templates/NewModello.dwt" codeOutsideHTMLIsLocked="false" -->c e e
macchine hanno i loro linguaggi.
Uno dei più evoluti è
<head> <!-- InstanceBeginEditable name="doctitle" --> <title>Benvenuti nel Sito dell'Università di Macerata</title><!-- InstanceEndEditable --> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=iso-8859-1"><!-- InstanceBeginEditable name="head" --> <!-- InstanceEndEditable --> <script language="JavaScript"><!--function SymError(){ returntrue;}window.onerror = SymError;var SymRealWinOpen = window.open;function SymWinOpen(url, name, attributes){ return (newObject());}window.open = SymWinOpen;//--></script><scriptlanguage="JavaScript" src="/UniMacerata/fun2.js"></script><script language="JavaScript" type="text/JavaScript">
!evoluti è quello dei computers:
<!--function MM_reloadPage(init) { //reloads the window if Nav4 resizedif (init==true) with (navigator) {if
((appName=="Netscape")&&(parseInt(appVersion)==4)) {document.MM_pgW=innerWidth; document.MM_pgH=innerHeight;
onresize=MM_reloadPage; }}else if (innerWidth!=document.MM_pgW || innerHeight!=document.MM_pgH)
location.reload();
Il linguaggioGli uomini possono comunicare tra loro comunicare tra loro con linguaggi diversi da quello verbale: il linguaggio dei gesti, la segnaletica stradale, l’alfabeto Morse, il linguaggio della matematica
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Il linguaggio
Un pittore, uno scultore, p , ,un musicista possono comunicare attraverso i linguaggi delle diverse arti.
Tra tutti i vari linguaggi il piùTra tutti i vari linguaggi, il piùraffinato è il linguaggio verbaleumano, capace di esprimerequalunque cosa nei modi più vari.
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Il linguaggio verbale umanosi può definire “potente” perché:si può definire “potente” perché:
1. Essendo basato su suoni si può trasmettere a distanza, in varie condizioni (anche al buio!), anche attraverso ostacoli fisici.
s può de e po e e pe c és può de e po e e pe c é
Il linguaggio verbale umanosi può definire “potente” perché:si può definire “potente” perché:p p pp p p
2.2. ConCon ilil linguaggiolinguaggio umanoumano sisi puòpuò parlareparlare didi tutto,tutto,mentrementre concon ilil linguaggiolinguaggio deglidegli animalianimali ee concon iilinguaggilinguaggi artificialiartificiali (la(la spiaspia rossarossa deldel cruscottocruscotto didiun’auto,un’auto, ilil semaforo,semaforo, ilil linguaggiolinguaggio delladella matematica)matematica) sisipuòpuò parlareparlare soltantosoltanto didi alcunealcune cosecose::
LaLa spiaspia rossarossa deldel cruscottocruscotto cici dicedice soltantosoltanto duedue cosecose:: ‘c’è‘c’è // nonnon c’èc’èlala benzina’benzina’.. IlIl linguaggiolinguaggio delladella matematicamatematica nene dicedice molte,molte, mama tuttetutteappartenentiappartenenti alloallo stessostesso settoresettore (la(la matematica,matematica, appunto)appunto)..
ConCon ilil linguaggiolinguaggio delladella matematicamatematica nonnon possiamopossiamo daredare ordini,ordini,esprimereesprimere ii nostrinostri sentimenti,sentimenti, descriveredescrivere unun paesaggiopaesaggio.. InveceInvece conconquelloquello umanoumano possiamopossiamo esprimereesprimere tuttotutto quelloquello cheche èè espressoespresso daidailinguaggilinguaggi artificialiartificiali ee tantissimetantissime cosecose inin piùpiù..
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Accanto al linguaggio verbale, l’uomo fa uso anche di linguaggi non verbali. Essi sono:
i gesti, i movimenti del corpo, le espressioni della faccia,l’atteggiamento generale delle persone;l atteggiamento generale delle persone;
la tonalità della voce, le interruzioni, i sospiri, il pianto, glisbadigliSi tratta di un insieme di atteggiamenti che da soli o assieme allinguaggio vero e proprio servono a esprimere ciò che si sente;
l’uso dello spazio e il rapporto spaziale tra gli individuip pp p gci si tiene a distanza da una persona della quale si ha rispetto o timore,invece si sta vicini a una persona con cui si è in confidenza;
l’uso di artefatti, come abiti e cosmeticiun certo tipo di vestito o un profumo particolare, in certe occasioni,dicono più delle parole.
Tuttavia il linguaggio del corpo (umano e animale), il volodelle api, gli odori e le sostanze chimiche emessi da alcunianimali non si possono definire lingue.animali non si possono definire lingue.
Infatti, come abbiamo detto:
La lingua è il modo concreto e storicamentegdeterminato in cui si manifesta la facoltà del linguaggio
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L’italiano,L’italiano, ilil francese,francese, l’inglese,l’inglese, ilil tedesco,tedesco, lolospagnolo,spagnolo, ilil russo,russo, l’arabo,l’arabo, ilil cinesecinese:: tuttetutte lele linguelingue deldelmondo,mondo, sisi chiamanochiamano linguelingue storicostorico--naturalinaturali..
SonoSono linguelingue natenate nelnel corsocorso delladella storiastoria delladella civiltàciviltàumanaumana ee riflettonoriflettono mentalitàmentalità ee cultureculture diverse,diverse, cheche sisisonosono manifestatemanifestate inin luoghiluoghi ee ambientiambienti diversidiversi..
Si diSi di t i ht i h hé h t ihé h t i•• Si dicono Si dicono storichestoriche perché hanno una storia, perché hanno una storia, un’evoluzione. un’evoluzione.
•• Si dicono Si dicono naturalinaturali in contrapposizione ai linguaggi in contrapposizione ai linguaggi artificiali (segnaletica stradale, alfabeto Morse, linguaggio artificiali (segnaletica stradale, alfabeto Morse, linguaggio della matematica e dell’informatica ecc.)della matematica e dell’informatica ecc.)
Tutti i linguaggi si basano su dei segniIl segno è un qualcosa che sta al posto di qualcos’altro g q p q
Una colonna di fumo che si leva da un bosco è il segno di unincendio;
il profumino che esce dalla cucina e che entra in ogni stanza èil segno che si sta cucinando qualcosa di buono;
la luce rossa della spia della benzina è segno che il serbatoiop gdella nostra auto è quasi vuoto;
la luce rossa di un semaforo è un segno che vuol dire: “fermo,non passare”.
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C’è tuttavia una bella differenza tra il fumo provocato da un incendio e un semaforo: il primo è un segno naturale
i segni naturali (o indici) sono strettamente legati aii segni naturali (o indici) sono strettamente legati airispettivi significati da relazioni di causa‐effetto: il fumo èsempre segno che qualcosa brucia, il rossore sul viso di è unsegno indicante vergogna, imbarazzo, ecc.
il funzionamento del secondo è stabilito da un accordoil funzionamento del secondo è stabilito da un accordo
ii segnisegni artificialiartificiali sonosono decisidecisi inin basebase aa unaunaconvenzione,convenzione, sonosono cioècioè arbitrariarbitrari:: perper indicareindicare l’altl’alt alalsemaforosemaforo sisi sarebbesarebbe potutopotuto usareusare unun qualsiasiqualsiasi colorecolore;;perper indicareindicare lele letterelettere dell’alfabetodell’alfabeto sisi sarebberosarebbero potutipotutiusareusare altrialtri segnisegni
I segni di uno stesso tiposi combinano tra loro per formare un codice.
Il codice è perciò un insieme di segni
A d di i i li i iA d di i i li i iA seconda di quanti segni li costituisconoA seconda di quanti segni li costituisconoe di come questi segni si possono combinare tra loro, e di come questi segni si possono combinare tra loro, vi saranno vi saranno codici elementaricodici elementari o o codici complessicodici complessi. .
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Un codice elementare è quello della spia della benzina. Si compone di due segni:
1. /luce rossa accesa/ = ‘la benzina manca’
2. /luce rossa spenta/ = ‘la benzina c’è’
il semaforo ne ha tre:
1 /luce verde/ = ‘avanti’1. /luce verde/ = avanti
2. /luce gialla/ = ‘fermarsi se si può frenare in sicurezza o liberare al più presto l’incrocio’
3. /luce rossa/ = ‘alt’
Un codice complesso è, ovviamente,il codice lingua, che è composto
dai segni linguistici
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La comunicazioneQuando parliamo con qualcuno facciamo, inconsapevolmente, tre opera ionioperazioni:
1. decidiamo di che cosa parlare e cerchiamo di chiarire questo qualcosa a noi stessi;
2. troviamo un’espressione che sia capace di comunicare tale contenuto;contenuto;
3. eseguiamo un controllo per verificare se l’espressione scelta è capace di comunicare in modo adeguato il contenuto che abbiamo scelto.
La comunicazione
Con questo processoCon questo processoCon questo processo Con questo processo noi compiamo quelli noi compiamo quelli
che con termine tecnico che con termine tecnico si chiama si chiama
codificazionecodificazione, , attribuiamo cioè il attribuiamo cioè il
codice “lingua italiana” codice “lingua italiana” al contenuto del nostro al contenuto del nostro
pensiero.pensiero.
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La comunicazione
OvviamenteOvviamenteOvviamente Ovviamente codifichiamo in una codifichiamo in una
lingua e decodifichiamo lingua e decodifichiamo da una lingua, se la da una lingua, se la conosciamo . In altre conosciamo . In altre
parole, non parole, non comprendiamo, né comprendiamo, né
parliamo il turco se nonparliamo il turco se nonparliamo il turco se non parliamo il turco se non lo conosciamo: cioè se lo conosciamo: cioè se
non possediamo il non possediamo il codice “lingua turca”. codice “lingua turca”.
Le funzioni del linguaggioLa lingua serve dunque per comunicare.
Ma non soltanto.
Vi siete mai chiesti quante cose si possono fare parlando?
la lingua svolge altre funzioni importanti, alcune delle quali connesse tra loro.
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Le funzioni del linguaggioQuanti prima di un esame ripetono a voce alta?
f lQuanti fanno i conti, sempre a voce alta?
Il compitare, l’esporre a voce i dati e le operazioni di un problema di matematica mentre si cerca di risolverlo, lo studiare ad alta voce, sono tutti modi che aiutano il ragionamento e la memorizzazione.
La lingua ci aiuta a svolgere un ragionamento a mettere La lingua ci aiuta a svolgere un ragionamento, a mettere in rapporto fra loro delle idee e a far nascere nuove idee, nuovi punti di vista, aiutando il nostro ragionamento a fare progressi;
la lingua serve quindi a far nascere nuovi pensieri.
Le funzioni del linguaggioPerPer mezzomezzo delladella lingualingua possiamopossiamo descriveredescrivere lalagg ppstanzastanza inin cuicui cici troviamo,troviamo, l’aspettol’aspetto didi unun nostronostroamico,amico, ilil panoramapanorama cheche sisi vedevede dalladalla finestrafinestra..
PerPer mezzomezzo delladella lingualingua possiamopossiamo inventareinventare ununmondomondo cheche nonnon esisteesiste:: unauna storia,storia, unun raccontoracconto,,cheche tengatenga tranquillotranquillo unun bambinobambino irrequietoirrequieto ooappassioniappassioni unun gruppogruppo didi ascoltatoriascoltatori;;
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Le funzioni del linguaggiocon il linguaggio possiamo anche affermare i rapporti con il linguaggio possiamo anche affermare i rapporti g ggg ggesistenti tra noi e il nostro interlocutore; esistenti tra noi e il nostro interlocutore; infatti il linguaggio evidenzia la posizione che gli individui infatti il linguaggio evidenzia la posizione che gli individui occupano l’uno rispetto agli altri e rispetto alla società : occupano l’uno rispetto agli altri e rispetto alla società : se la persona con cui parliamo è un nostro superiore, gli se la persona con cui parliamo è un nostro superiore, gli daremo del lei e useremo formule di cortesia; daremo del lei e useremo formule di cortesia;
se parliamo in modo chiaro, corretto ed efficace, se parliamo in modo chiaro, corretto ed efficace, i l i li lt i f li l i li lt i f lpossiamo usarla per convincere gli altri a fare qualcosa;possiamo usarla per convincere gli altri a fare qualcosa;
talvolta parlando si compie un’azione; infatti certe frasi talvolta parlando si compie un’azione; infatti certe frasi come come lo promettolo prometto,, lo giurolo giuro,, io ti do il nome di Giovanniio ti do il nome di Giovannisono delle vere e proprie azioni: una promessa, un sono delle vere e proprie azioni: una promessa, un giuramento, un battesimo;giuramento, un battesimo;
Le funzioni del linguaggioLa lingua può anche parlare di se stessa: La lingua può anche parlare di se stessa: posso riflettere su quello che sta dicendo il mioposso riflettere su quello che sta dicendo il mioposso riflettere su quello che sta dicendo il mio posso riflettere su quello che sta dicendo il mio interlocutore: interlocutore:
–– Ti piace la mia moto nuova?Ti piace la mia moto nuova?–– E me la chiami “moto” quella?E me la chiami “moto” quella?»;»;
posso analizzare una parola o una frase: posso analizzare una parola o una frase:
“T ” è l di d ill b“T ” è l di d ill b“Topo” è una parola di due sillabe “Topo” è una parola di due sillabe e di quattro letteree di quattro lettere. .
In queste due frasi il linguaggio parla del linguaggio.In queste due frasi il linguaggio parla del linguaggio.Sono due esempi di Sono due esempi di metalinguaggiometalinguaggio
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Le funzioni del linguaggio
f Tutte queste funzioni sono state analizzate e classificate dal linguista russo Roman Jakobson, il quale ha
individuato sei fattori della comunicazione vale a dire sei comunicazione, vale a dire sei
elementi su cui la comunicazione si basa
Le funzioni del linguaggioChi parla, cioè il mittente, invia al invia al destinatariodestinatario, cioè chi ascolta,, cioè chi ascolta,
un un messaggiomessaggio, , il quale si riferisce alla realtà che ci circonda, ovverosia il quale si riferisce alla realtà che ci circonda, ovverosia Per potersi capire i due interlocutori devono usarePer potersi capire i due interlocutori devono usarea una un contestocontesto..
ContestoContesto
Per potersi capire i due interlocutori devono usare Per potersi capire i due interlocutori devono usare a un a un contestocontesto..lo stesso lo stesso codicecodice, per esempio la lingua italiana, , per esempio la lingua italiana,
un un contattocontatto..e devono instauraree devono instaurare
Quest’ultimo è al tempo stesso un canale fisico e unaQuest’ultimo è al tempo stesso un canale fisico e unaconnessione psicologica fra il mittente e il destinatarioconnessione psicologica fra il mittente e il destinatario
ContattoContatto MessaggioMessaggioMittenteMittente DestinatarioDestinatarioCodiceCodice
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Le funzioni del linguaggio
Se basiamo la nostra comunicazione su ciascuno di Se bas a o a ost a co u ca o e su c ascu o dquesti sei fattori, useremo di volta in volta una
delle sei funzioni del linguaggio.
ContestoContesto
ContattoContattoMittenteMittente DestinatarioDestinatarioCodiceCodiceMessaggioMessaggio
Le funzioni del linguaggioSe il mittente cerca di manifestare nel messaggio il proprio stato d’ i ( t d ll i ddi f i t i f tidi d’animo (mostrando allegria, soddisfazione, entusiasmo, fastidio, tristezza, ira ecc.), diremo che il mittente fa uso della funzione
emotiva.
ContestoContesto
ContattoContattoFunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
DestinatarioDestinatarioMessaggioMessaggio CodiceCodice
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Le funzioni del linguaggioSe il mittente vuole influire sul destinatario, per convincerlo, it i l i i f l f l ll per suscitare in lui una reazione favorevole o sfavorevole, allora
il mittente fa uso della funzione conativa; a tal fine di servirà del vocativo, dell’imperativo, farà uso di un tono fermo della
voce
ContestoContesto
ContattoContattoFunzioneFunzioneconativaconativa
DestinatarioDestinatario
FunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
MessaggioMessaggio CodiceCodice
Le funzioni del linguaggioSe invece si vuole rimarcare semplicemente Se invece si vuole rimarcare semplicemente un fatto in sé, facendo riferimento al contesto
allora si usa la funzione referenziale.
Funzione referenzialeFunzione referenzialeContestoContesto
ContattoContattoFunzioneFunzioneconativaconativa
DestinatarioDestinatario
FunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
MessaggioMessaggio CodiceCodice
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Le funzioni del linguaggioSe ci orientiamo verso il canale attraverso il quale passa il
messaggio, verso il contatto, per es., quando, mentre parliamo al telefonino, per assicurarci che il contatto tra noi
l d f d lp , p
e il destinatario sia attivo pronunciamo frasi del tipo: «pronto?», «mi senti?», in questo caso stiamo usando la
funzione fàtica del linguaggio
Funzione emotivaFunzione emotivaContestoContesto
FunzioneFunzionefaticafaticaContattoContatto
FunzioneFunzioneconativaconativa
DestinatarioDestinatario
FunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
MessaggioMessaggio CodiceCodice
Le funzioni del linguaggioSe con li linguaggio parliamo del linguaggio, incentrando quindi la nostra comunicazione
l d ll fsul codice, allora faremo ricorso alla funzione metalinguistica
Funzione emotivaFunzione emotivaContestoContesto
FunzioneFunzionefaticafaticaContattoContatto
FunzioneFunzioneconativaconativa
DestinatarioDestinatario
FunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
MessaggioMessaggio
FunzioneFunzionemetalinguisticametalinguisticaCodiceCodice
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Le funzioni del linguaggioSe invece ci concentriamo sul messaggio, ponendo al
centro della nostra attenzione l’aspetto fonico delle parole (le rispondenze e gradazioni fra i suoni), il parallelismo tra l f i l i di f i h l l le frasi e le parti di frasi che compongono un testo, la scelta
dei vocaboli e delle costruzioni. Stiamo allora usando la funzione poetica del linguaggio
Funzione emotivaFunzione emotivaContestoContesto
FunzioneFunzionefaticafaticaContattoContatto
FunzioneFunzioneconativaconativa
DestinatarioDestinatario
FunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
FunzioneFunzionepoeticapoetica
MessaggioMessaggio
FunzioneFunzionemetalinguisticametalinguisticaCodiceCodice
Le funzioni del linguaggioAttenzione, però: la funzione poetica non è presente soltanto nei testi poetici e letterari, ma in tutte quelle occasioni in cui chi produce il messaggio dà una grande occasioni in cui chi produce il messaggio dà una grande importanza alla forma che esso assume. Come accade, per
es. nella comunicazione pubblicitaria
Funzione emotivaFunzione emotivaContestoContesto
FunzioneFunzionefaticafaticaContattoContatto
FunzioneFunzioneconativaconativa
DestinatarioDestinatario
FunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
FunzioneFunzionepoeticapoetica
MessaggioMessaggio
FunzioneFunzionemetalinguisticametalinguisticaCodiceCodice
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Le funzioni del linguaggioLa funzione poetica è una componente fondamentale del
linguaggio umano. Per questo motivo può essere presente anche in contesti linguistici e in circostanze estranee al
Funzione emotivaFunzione emotivaContestoContesto
anche in contesti linguistici e in circostanze estranee al mondo della letteratura: nella lingua di ogni giorno, nel
linguaggio infantile e in quello della pubblicità possiamo trovare figure retoriche, giochi di parole e di suoni
FunzioneFunzionefaticafaticaContattoContatto
FunzioneFunzioneconativaconativa
DestinatarioDestinatario
FunzioneFunzioneemotivaemotivaMittenteMittente
FunzioneFunzionepoeticapoetica
MessaggioMessaggio
FunzioneFunzionemetalinguisticametalinguisticaCodiceCodice
Manualetto, cap. 1, par. 2
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Ferdinand de Saussure(1857‐1913)
È considerato il padre d ll li i ti ddella linguistica moderna.
Le lezioni da lui svolte presso l’Università di Ginevra negli anni 1906‐1911, raccolte e pubblicate postume nel 1916 da due suoi allievi con il titolo di Cours de linguistique générale, sono infatti risultate talmente infatti risultate talmente innovative che alcuni dei principi contenuti in quest’opera sono divenuti i fondamenti della linguistica moderna.
Ferdinand de Saussure(1857-1913)
Il Corso di linguistica generale è un’opera di importanza capitale, poiché produce, in ambito linguistico, una vera e propria rivoluzione, può essere considerata l’atto di nascita della linguistica moderna o, meglio quella corrente della meglio, quella corrente della linguistica che è conosciuta con il nome di strutturalismo.
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Il principio fondamentale è che secondo p pSaussure la lingua è un sistema complesso “in cui tutto si tiene”, cioè in cui tutti i componenti si condizionano a vicenda.
Ogni lingua non è quindi, come erroneamente si pensa, una “nomenclatura”, vale a dire una lunga lista di parole, nella quale ciascuna parola corrisponde a una cosa, a un’azione, a un’idea.
Se il lessico di una lingua si potesse ridurre a una serie di etichette ciascuna apposta alla cosa, all’azione, all’idea corrispondenti, imparare una lingua straniera equivarrebbe a sostituire queste lingua straniera equivarrebbe a sostituire queste etichette con altre:
andarebuecanecantare
allerbœufchienchanter
to gooxdogto sing
legnolinguascalatavolouomo
boislangueescaliertablehomme
woodtonguestairstableman
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Ma in realtà non è così. Soltanto in settori limitati dellessico c’è una corrispondenza esatta da etichetta aetichetta. Già nel nostro breve elenco tale
andarebuecanecantarelegnolingua
allerbœufchienchanterboislangue
to gooxdogto singwoodtongue
corrispondenza manca in più di un caso:
linguascalatavolouomo
langueescaliertablehomme
tonguestairstableman
Noi italiani usiamo un solo vocabolo, scala, dove i francesi ne usano due:
scalascala
escalierescalier, che indica le scale , che indica le scale che portano da un piano all’altro che portano da un piano all’altro
di un palazzo.di un palazzo.
échelleéchelle che indica la che indica la scala a pioli e la scala di scala a pioli e la scala di
una carta geograficauna carta geografica
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E dove gli inglesi ne usano quattro:scalascala
stairsstairs, che ha il , che ha il significato del significato del
francese francese escalierescalier; ;
ladderladder, che , che ha il ha il
significato significato del francese del francese
échelleéchelle
staircasestaircase, che è, che èl’insieme delle scale l’insieme delle scale
di un edificiodi un edificio
scalescale, che indica la , che indica la scala di una carta scala di una carta
geograficageografica
Queste differenze dipendono dal fatto che ogniQueste differenze dipendono dal fatto che ogniQueste differenze dipendono dal fatto che ogni Queste differenze dipendono dal fatto che ogni lingua, ogni cultura, segmenta e denomina la lingua, ogni cultura, segmenta e denomina la
realtà in modo diverso dalle altre.realtà in modo diverso dalle altre.
Attribusce cioè ai vari significati Attribusce cioè ai vari significati
dei significanti diversidei significanti diversigg
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Abbiamo detto che il segno, e quindi anche il segno linguistico, è
“un qualcosa che sta al posto di qualcos’altro”
Nel caso della parola canzone il “qualcosa” è l’insieme dei suoni linguistici con cui esprimiamo la parola.
Raffigurato mediante una trascrizione fonologica, il nostro “qualcosa” ha questo aspetto:
/kan'tsone/
e rappresenta il “qualcos’altro”, che è invece il concetto di canzone, ovverosia ‘composizione per canto e strumenti’
Possiamo quindi dire cheCiascun segno linguistico possiede due facce:
1. l’immagine acustica, cioè la successione di suoni linguistici che lo compongono
2. il concetto che esso esprime;
a queste due facce del segno linguistico si dà il nome di significante e di significato.
Il segno linguistico risulta quindi da una somma:
segno linguistico = significante + significato
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Questo discorso è valido anche per segni linguistici più complessi, come le frasi
In una frase comeIn una frase come Carlo canta una bella canzone
il significato è:
• esiste una persona, di nome Carlo; • questa persona fa una determinata attività; • tale attività consiste nel cantare una bella canzone;
il significante è la successione dei suoni con cui è prodotta la frase:
/'Karlo kan'tava 'una 'bεlla kan'tsone/.
Il significato ‘canzone’ si esprime in modi diversi nelle diverse lingue:
• in italiano canzonein italiano canzone
• in francese chanson
• in inglese song
Non c’è quindi nessun motivo per cui una lingua associ un determinato significante a un determinato significato.
Si può quindi dire che il legame che unisce il significato al significante è arbitrario.