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Percorsi formativi ANITeL associazione nazionale Docenti Tutor PERCORSI FORMATIVI ANITEL 2012 ANITeL - Associazione Nazionale Insegnanti Tutor e-Learning ente accreditato per la formazione dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca con Prot. n. AOODGPER. 15315 del 27 luglio 2007. PERCORSI FORMATIVI ANITEL 2012

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Didattica con la LIM: risorse online, SW free, contenuti digitali - MODULO 1. LIM come strumento per un processo di apprendimento/ insegnamento più interattivo e motivante - Progettazione didattica digitale - Collaborazione in rete per la costruzione di oggetti e contenuti didattici

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PERCORSI FORMATIVI ANITEL

2012

ANITeL - Associazione Nazionale Insegnanti Tutor e-Learningente accreditato per la formazione dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca con Prot. n. AOODGPER. 15315 del 27 luglio 2007.

PERCORSI FORMATIVI ANITEL

2012

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Tutor Prof. ssa Carrieri Maria Teresahttp://maestramariateresa.blogspot.com/

CORSO 3: fare didattica con la LIM

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codifica decodifica

Feed-back

La scelta del mezzo condiziona il contenuto stesso del messaggio (il medium è il messaggio McLuhan)

EE RRMESSAGGIO

ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA COMUNICAZIONE

Il linguaggio è un sistema di comunicazione tra individui

CANALE

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La situazione in cui avviene la comunicazione

Il tema di cui si parla

Gli elementi della comunicazione

Il linguaggio utilizzatoper comunicare

Chi riceve ilmessaggio

Il mezzo attraverso cuipassa la comunicazione

Chi manda ilmessaggio

contestocontesto referentereferente

riceventericevente

codicecodicecanalecanale

emittenteemittente messaggiomessaggio

Il contenuto della comunicazione

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Codici della PAROLAPAROLA

Codici della PAROLAPAROLA

Codici delSUONOSUONO

Codici delSUONOSUONO

Codici delCORPOCORPO

Codici delCORPOCORPO

Codici dell’IMMAGINEIMMAGINECodici dell’IMMAGINEIMMAGINE

CODICI E LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONECODICI E LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONE

linguaggidel

CORPOCORPO

mimicadanza……..……..

linguaggidella

PAROLAPAROLA

scrittastampataregistrata

Linguaggi dell’

IMMAGINEIMMAGINE

graficapittoricafotograficacinematografica

televisivadigitale

Linguaggi del SUONOSUONO

registrato su:-nastro-disco-digitalizzato

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Nel linguaggio multime-diale la comunicazione avviene grazie all’intera-zione e compresenza di più mezzi diversi tra lo-ro, quali possono essere le immagini in movimen-to di un video, le imma-gini statiche delle foto-grafie, la musica e il te-sto, ecc.

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Un libro è lineare. L’occhio spazia da sinistra a destra e poi sulla riga successiva, leggendo l’informazione dall’i-nizio alla fine in maniera sequenziale, paragrafo per paragrafo, pagina per pagina. Le immagini presenti attirano per un attimo la nostra attenzione, per poi ritornare al punto d’interruzione, guidando così la lettura su piani diversi (lettura multi sequenziale ).

Un libro è lineare. L’occhio spazia da sinistra a destra e poi sulla riga successiva, leggendo l’informazione dall’i-nizio alla fine in maniera sequenziale, paragrafo per paragrafo, pagina per pagina. Le immagini presenti attirano per un attimo la nostra attenzione, per poi ritornare al punto d’interruzione, guidando così la lettura su piani diversi (lettura multi sequenziale ).

Ma allora anche un libro è multimediale?

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La multimedialità, resa possibile dall’evoluzione delle nuove tecnologie è ipertestuale ed interattiva. Il fruitore ha la possibilità di consultare un’opera multimediale cliccando sui vari link e bottoni, stabilendo un libero collegamento fra informazioni poste in punti diversi dello stesso documento, seguendo la logica del suo pensiero e dei suoi interessi. Un ipertesto per esempio, è circolare, non è definito da un inizio e da una fine e permette così più possibilità di lettura.

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L’utilizzo del linguaggio Multimediale nella didattica decreta il superamento del modello Comunicativo trasmissivo insegnante-alunno. L’insegnante si inserisce nella triade insegnante - tecnologia-allievo, diventando un mediatore dei media

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Fasi di lavoro:•Pianificazione ( definizione obiettivi, sotto obiettivi, loro strutturazione)•Definizione contenuti•Mappa concettuale•Realizzazione di uno storyboard o sceneggiatura•Preparazione oggetti multimediali•Realizzazione•Valutazione risultati

Una buona comunicazione multimediale presuppone una buona progettazione

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Diventa fondamentale una approfondita conoscenza dei principi atti a veicolare in maniera significativa un messaggio multimediale .Vedi teorie dell’apprendimento multimediale, quali : •La teoria della doppia codifica di Paivio (1991); •La teoria del carico cognitivo di Chandler e Sweller (1991); •La teoria delle rappresentazioni multimediali di Schnotz (2001); •La teoria di Mayer (2001)

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE

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PRINCIPIO MULTIMEDIALESi apprende meglio quando alle parole possono essere associate immagini, suono o altro poiché la mente avrà maggiori indizi per il recupero di informazioni immagazzinate in memoria.

PRINCIPIO DELLA VICINANZA SPAZIO-TEMPORALE Gli indizi visivi associati alle parole e/o alle frasi devono rispettare una certa vicinanza spaziale e temporale per permettere una maggiore integrazione delle informazioni.

PRINCIPI MULTIMEDIALI DEL MAYER

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PRINCIPIO DI COERENZA Si apprende più facilmente quando parole, immagini e suoni estranei sono esclusi piuttosto che inclusi

PRINCIPIO DI SEGNALAZIONE Si impara meglio quando vengono aggiunti segnali che mettono in risalto i concetti fondamentali o i nuclei essenziali di un messaggio.

PRINCIPI MULTIMEDIALI DEL MAYER

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PRINCIPIO DELLA MODALITA’ DIVERSA Integrare spiegazioni orali e illustrazioni, rende ottimale l’apprendimento perché la spiegazione orale impegna il canale uditivo lasciando libero quello visivo;

PRINCIPIO DELLA RIDONDANZA Evitare di presentare i contenuti in troppi formati per evitare ridondanze

PRINCIPIO DI SEGMENTAZIONE Le persone imparano meglio quando un contenuto multimediale è presentato in maniera frammentata piuttosto che come unità di continuo.

Da http://sixminutes.dlugan.com/

multimedia-learning-book-review

/

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PERSONALIZZAZIONE: apprendiamo meglio se il messaggio multimediale è presentato in uno stile non formale.

PRINCIPIO NARRATIVO Si apprende meglio quando la narrazione di un contenuto viene realizzata da una voce amica umana, piuttosto che da una voce artificiale

Da http://sixminutes.dlugan.com/

multimedia-learning-book-review

/

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Informazione preventivaUna volta stabiliti quali sono gli obiettivi da raggiungere comunicarli all’alunno avrà un ruolo importante nel rafforzargli la motivazione .Stimolare il ricordo di quanto già appreso (zona prossimale di Vygotskij) al fine di favorire associazioni significative.

ALCUNI SUGGERIMENTI ED INDICAZIONI PRATICHE

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CaratteriUsate sempre caratteri adatti al :• Livello scolastico – Es per le elementari usare Comic Sans/Century Gothic• Facili da vedere - Dimensioni minime 24 o 36• Coerenti in tutta la lezione- Usare un solo carattere per tutta la lezioneAltri caratteri suggeriti per la loro chiarezza: Times, Arial, Verdana, Tahoma, Lucida Sans

ALCUNI SUGGERIMENTI ED INDICAZIONI PRATICHE

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ContenutiNon concentrare tutti i contenuti in una sola pagina. Un solo concetto per pagina

Abbinamento coloriAttenzione all’abbinamento dei colori: testo e sfondo. Usare un contrasto adatto. 

ALCUNI SUGGERIMENTI ED INDICAZIONI PRATICHE

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ON - LINE contenuti digitali fruiti attraverso la rete Internet Es Baby- flash

LA GIRANDOLA

OFF - LINE Possono essere creati e fruiti senza essere connessi alla rete internet ( es contenuti realizzati con Jclic , con il SW autore della LIM, ecc.) o scaricati da Internet e consultati off – line Es IPRASE – TRENTINOIPRASE – TRENTINO

Baby- flash

LA GIRANDOLA

CONTENUTI

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STRUMENTIIl sistema operativo

L'Istituto di Istruzione Secondaria Statale "Ettore Majorana" di Gela propone una ricca raccolta di SW sia per Windows che per Linux

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STRUMENTITipologia

Videoscrittura

Grafica

Altri software

Presentazioni in formato libro

Multimedia

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Il sito contiene un elenco ragionato di siti da cui è pos-sibile effettuare il download di contenuti e strumenti

freeway

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STRUMENTIPersonalizzazio

ne e riutilizzo

STRUMENTIPersonalizzazio

ne e riutilizzo

APERTI programmi modificabili da qualsiasi programmatore

CHIUSI applicazioni compilate non modificabili, ma solo usabilidall'utente

In realtà possiamo par-lare di software "aperti" e "chiusi" nel senso più specifico di realizzazione di obiettivi educativi, produzione di oggetti didattici e personalizza-zione delle caratteristiche (G. Musilli)

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La nostra azione sarà guidata da alcune domande base: "posso usare il software con tutti i bambini?"; "è possibile adattare il software alle caratteristiche di ogni alunno?"; "le funzioni e le opzioni del programma rispondono alle nostre esigenze (di realizzazione degli obiettivi, verifica degli apprendimenti, miglioramento delle prestazioni)?”; "posso produrre oggetti significativi (testi, animazioni, esercizi, album fotografici, compilation di brani musicali, giornalini) usando il software?"; "posso ampliare le possibilità del software inserendo esercizi, testi, grafici, disegni, video, realizzati in classe?“ ( G. Musilli)

QUALI I CRITERI NELLA SCELTA DELLO STRUMENTO ADEGUATO?

QUALI I CRITERI NELLA SCELTA DELLO STRUMENTO ADEGUATO?

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2012

ANITeL - Associazione Nazionale Insegnanti Tutor e-Learningente accreditato per la formazione dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca con Prot. n. AOODGPER. 15315 del 27 luglio 2007.