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La Carta della Scuola Responsabilità, Regole, Libertà Il Regolamento e le norme di comportamento Vol. 2 Licei Maria Ausiliatrice ‐ Padova

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LaCartadellaScuola

Responsabilità,Regole,Libertà

IlRegolamentoelenormedicomportamento

Vol.2

LiceiMariaAusiliatrice‐ Padova

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1  

Nel  contesto  dell’autonomia  scolastica  la  Carta  della  Scuola  oltre  ad  essere  una  disposizione  di 

legge, si pone come strumento di aiuto all’attuazione del P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa), che 

di una Scuola costituisce la carta d’identità. 

Nella  redazione  della  Carta  si  è  cercata  una  profonda  interazione  tra  la  legislazione    vigente,  il Modello Organizzativo  e  di  Gestione  adottato  dall’istituto Maria  Ausiliatrice  in  ottemperanza  al D.Lgs.  8  giugno  2001,  n.231  con  aggiornamento  settembre  2009  ed  il  Codice  Etico  allegato  al Modello Organizzativo, depositato in Segreteria. 

Sono  inoltre  stati  considerati  lo  Statuto  delle  studentesse  e  degli  studenti  (D.P.R.  n.249  del  24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007), il P.O.F. di Istituto, la vita – le problematiche concrete e le potenzialità– di questa Scuola. 

La  Carta  della  Scuola  ha  lo  scopo  di  garantire  il  funzionamento  del  Liceo  Maria  Ausiliatrice  di Padova  affinché  sia  luogo  di  crescita  morale  e  culturale,  centro  di  vita  democratica  e  di partecipazione, dove l’apertura ai problemi del Paese e delle realtà socio‐politiche locali, il dialogo tra le generazioni e le proposte di rinnovamento avvengano nel rispetto delle scelte e dei diritti di ciascuno,  in  vista  della  progettazione  e  della  realizzazione  condivisa  di  una  cittadinanza consapevole, attiva e matura. 

Attraverso la nostra Carta della Scuola s’intende promuovere un profondo senso di appartenenza a questa comunità scolastica  e ai valori che la ispirano: 

la promozione di un ambiente culturale in cui si possa fare l’esperienza della costruzione della propria libertà e responsabilità;   

la promozione di un ambiente per  imparare a pensare, ad abitare gli spazi  in un clima accogliente, a costruire legami di profondo rispetto; 

  la condivisione dello stile preventivo di Don Bosco e Madre Mazzarello come metodo per 

tenere viva, in ogni persona, la tensione verso la felicità;  

la consapevolezza della straordinaria capacità trasformante dell’educazione e del valore della Scuola come luogo pertinente per imparare ad affrontare la realtà consolidando la propria identità sociale e professionale. 

 

La Carta della Scuola si configura, con i suoi 10 Titoli, come Regolamento di Istituto e definisce il funzionamento della vita della Scuola. 

 

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TITOLOVI

STUDENTI

Normedicomportamento

ART.1‐ La permanenza nelle classi durante l’orario scolastico e la presenza alle lezioni e alle varie attività  didattico‐educative  programmate  sono  obbligatorie  per  gli  studenti  e  gli  insegnanti  in servizio. 

ART.2‐  L’uscita  al  termine  delle  lezioni,  segnalata  dal  suono  della  campanella,  deve  avvenire  in modo ordinato a cura dell’insegnante dell’ultima ora e con l’ausilio dei collaboratori scolastici. 

ART.3‐ La permanenza degli  studenti nel  Liceo,  anche  fuori dell’orario delle  lezioni,  deve essere costantemente improntata al rispetto del Regolamento di Istituto e della legislazione vigente.  

ART.4‐ La distinzione tra bagni maschili e femminili deve essere osservata da tutti. 

ART.5‐ Nel  corso  delle  ore  di  lezione  gli  studenti  possono  lasciare  l’aula  solo  eccezionalmente, previa autorizzazione dell’insegnante; di norma non è consentita l’uscita a più di uno studente per volta. 

‐ Non è  consentito agli  studenti di  lasciare  l’aula durante  l’avvicendamento degli  insegnanti  alla fine delle rispettive ore di lezione. 

‐ L’accesso alla Presidenza, alla Segreteria ed alla Biblioteca è possibile soltanto negli orari stabiliti. 

ART.6‐ Attività scolastica in assenza del docente / eventuale riduzione dell’orario scolastico 

In assenza del docente, gli studenti: 

‐ di norma, usufruiscono, di attività formative da parte di altri insegnanti ai quali possono chiedere di essere seguiti in uno studio individuale; a questo fine gli studenti, se anticipatamente avvertiti, portano libri di discipline diverse da quelle in orario; 

‐ in caso di assoluta impossibilità ad essere vigilati da docenti disponibili o in completamento d’orario,  gli  studenti  possono  essere  dimessi  previo  avviso  alle  famiglie  sul  libretto  scolastico, oppure  possono  essere  disposte  variazioni  di  orario.  Tali  variazioni  vengono,  nei  limiti  del possibile,  comunicate  per  tempo  alle  famiglie.  E’  compito,  tuttavia,  dei  genitori  informarsi preventivamente  sulla  regolarità  o  meno  del  servizio  scolastico,  controfirmando  l’avviso  sul libretto scolastico. 

ART.7‐ Divieto di  utilizzare  telefoni  cellulari  e  strumentazioni  di  riproduzione multimediale,  di ripresa di immagini e di registrazione di voci (Dir. Min. n°104 del 30/11/2007) 

Durante  le ore di  lezione è proibito  servirsi dei  cellulari e di qualsiasi  strumento di  riproduzione multimediale  per  uso  non  scolastico.  Gli  inosservanti  sono  sanzionati  disciplinarmente  e l’apparecchio,  ritirato  dal  docente,  è  trattenuto  dal  Preside  o  dai  suoi  collaboratori  per  essere restituito,  a  tempo  opportuno,  allo  studente  o  al  genitore  dello  studente,  a  seconda  della frequenza  dell’infrazione.  Per  aiutare  gli  studenti  a  controllare  l’uso    del  telefono,  nelle  classi prima,  seconde  e  terze,  il  dispositivo  viene  riposto  in  un  contenitore  dall’inizio  al  termine  delle lezioni.  

‐ Se l’utilizzo del cellulare avviene durante un compito in classe o una verifica senza autorizzazione del docente, oltre ai provvedimenti di cui sopra, si procede all’annullamento della prova. 

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- Per quanto non previsto si rimanda alla Dir.Min. 104/2007. 

Per  eventuali  comunicazioni  urgenti  con  la  famiglia  gli  studenti  potranno  utilizzare  il  proprio dispositivo  o  il  telefono  della  segreteria  o  della  portineria  dell’Istituto,  previo  il  permesso  del Preside o di un suo delegato. 

ART.8‐ Qualsiasi forma di attività a scopo di lucro personale all’interno della Scuola è proibita. 

ART.9‐  All’interno  della  Scuola  non  è  consentita  alcuna  forma  di  volantinaggio  senza l’autorizzazione della Presidenza. 

ART.10‐  In  caso  di  malessere,  gli  studenti,  dopo  aver  avvertito  il  docente  e  averne  ottenuto  il permesso, dovranno recarsi in Presidenza per i provvedimenti.  

ART.11‐ Chi trovasse libri o oggetti appartenenti ad altri nell’ambito dell’Istituto è tenuto a portarli in segreteria per la restituzione al proprietario.  

ART.12‐ L’Istituto non è tenuto in alcun modo a ricevere e custodire i beni personali degli allievi, tra cui abbigliamento, libri, mezzi di locomozione, ecc., né assume alcuna responsabilità o risponde della  loro  custodia,  conservazione  e  sottrazione,  qualora  siano  portati  o  introdotti  all’interno nell’Istituto. È fatto obbligo agli stessi allievi di apprestare tutte le cautele necessarie per impedire qualsiasi evento dannoso a loro carico. 

ART.13‐ Durante  le ore scolastiche,  il parcheggio  interno all’Istituto può essere utilizzato solo da coloro che vi accedono con cicli o motocicli.  

ART.14‐ A tutti gli studenti è data la possibilità di utilizzare gli ambienti (aula studio e biblioteca) della Scuola in orario extrascolastico prestabilito (dalle 14,00 alle 16,00). La richiesta deve essere inoltrata al Preside o al docente incaricato entro le ore 11,20 dello stesso giorno. Gli studenti sono tenuti  ad  utilizzare  esclusivamente  le  aule  predisposte  per  tale  servizio  durante  il  quale  viene assicurata adeguata sorveglianza. 

ART.15‐  L’accesso  pomeridiano  all’aula  di  informatica  e/o  ai  laboratori  viene  autorizzato  dal Preside.  Per  un’adeguata  sorveglianza,  è  vietato  agli  studenti  accedere  a  tali  ambienti  senza  la presenza di un docente o di una persona incaricata dal Preside. 

ART.16‐  Per  accedere  agli  sportelli  didattici  gli  studenti  devono  iscriversi  negli  appositi  moduli distribuiti dalla Segreteria e attenersi agli orari indicati dai docenti. Gli studenti iscritti che non si presentano  allo  sportello  devono  portare  giustificazione  scritta,  firmata  dal  genitore  e controfirmata dal docente interessato. 

 

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TITOLOVIIGENITORI

ART.1‐ L’impegno che i genitori si assumono all’atto dell’iscrizione dei propri figli non si esaurisce con l’assolvimento dei doveri amministrativi, ma è volto a realizzare una piena collaborazione con la Scuola nello spirito del Progetto Educativo d’Istituto. 

ART.2‐ I genitori hanno il dovere di mantenersi in contatto con il Preside per la giustificazione delle assenze dei propri  figli o per altri motivi di  carattere disciplinare. A questo  scopo essi dovranno provvedere:  ∙ ad  apporre  all’inizio  dell’anno  scolastico  la  propria  firma  sul  libretto  dello  studente,  che 

dovrà essere autenticata con il timbro della Scuola e la firma del Preside;  ∙ ad  utilizzare  sempre  il  suddetto  libretto  per  le  giustificazioni  delle  assenze  o  per  altre 

comunicazioni con il Preside o i docenti;  ∙ a  prendere  regolarmente  visione  delle  valutazioni  e/o  comunicazioni  riportate  sul  libretto 

e/o sul registro online, sul sito della Scuola;  · a giustificare personalmente (o telefonicamente) i propri figli nei casi indicati dal libretto

delle assenze o su richiesta del Preside.

ART.3‐ Ogni forma di partecipazione dei genitori alla vita della Scuola deve svolgersi in un clima di mutua fiducia e collaborazione. Tra le forme di partecipazione hanno particolare rilievo:  ∙ gli  incontri personali con docenti e/o Preside, che saranno regolati, salvo eccezioni, da uno 

specifico  calendario  comunicato  all’inizio  dell’anno  e  da  una  richiesta  debitamente compilata e controfirmata dal docente interessato; in tali incontri i genitori saranno informati sul rendimento scolastico e sulla maturazione globale dei propri figli;  

∙ eventuali  assemblee  di  classe  convocate  dal  Preside  qualora  si  presentassero  problemi  di particolare  urgenza;  a  tali  assemblee  possono  partecipare  anche  i  docenti  e/o  gli  studenti stessi, se si ritenesse indispensabile il loro apporto diretto; 

∙ le assemblee di classe dei genitori;  ∙ le assemblee d’Istituto dei genitori. 

 ART.4‐  La  Scuola  lascia  spazio  e  favorisce  anche  forme  libere  di  partecipazione  finalizzate  a promuovere la conoscenza tra genitori, docenti e studenti nello spirito salesiano. Tempi, luoghi e modalità saranno, di volta in volta, concordati con il coordinatore di classe e/o il Preside. 

ART.5‐ I familiari degli studenti devono evitare di disturbare lo svolgimento delle attività didattiche (come accedere nei corridoi o nelle aule durante le ore di lezione) e di esigere informazioni fuori dei  tempi  previsti  (colloqui  individuali  settimanali).  Sono  vietate  telefonate  private  ai  docenti. Eventuali  colloqui  non  previsti  dal  calendario  possono  essere  concordati  con  il  coordinatore  di classe. 

ART.6 Si devono evitare comunicazioni personali o telefoniche ai figli, durante lo svolgimento delle lezioni. In casi di vera necessità le comunicazioni dovranno pervenire alla segreteria della Scuola. Si ricorda il divieto assoluto di utilizzo dei telefoni cellulari nelle ore di lezione. 

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ART.7‐ È auspicabile e utile la partecipazione dei genitori al Comitato dei Genitori che promuove, secondo le finalità del proprio Statuto, itinerari di formazione personale e la collaborazione nelle attività educative della Scuola. 

ART.8‐  Per  quanto  riguarda  l’aspetto  amministrativo  si  rimanda  alle  specifiche  indicazioni  dell’Amministrazione dell’Istituto. 

ART.9‐ Durante  le  ore  scolastiche,  il  parcheggio  interno  all’Istituto  può  essere  utilizzato  solo  da coloro che vi accedono con cicli o motocicli. Il parcheggio auto è ad uso esclusivo dei docenti e del personale interno all’Istituto stesso. È consentito anche ai genitori durante le assemblee e le feste della Scuola. 

 

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TITOLOVIIIDOCENTI

NormediservizioGli obblighi di lavoro del personale docente sono definiti negli artt. 23‐43 del C.C.N.L. 2010‐2012. 

(Per il Regolamento interno si rinvia all’allegato n.5) 

ART.1‐ I docenti si impegnano a raggiungere gli obiettivi educativo‐didattici previsti dal piano dell’offerta  Formativa  (POF)  e  a  condividere  gli  orientamenti  educativi  formulati  nel  progetto Educativo di Istituto (PEI). 

ART.2‐ Ogni docente si impegna, mediante un frequente scambio di esperienze tra i colleghi e tra essi  e  la  Presidenza,  a  dare  il  proprio  contributo  al  fine  di  realizzare,  pur  nella  autonomia  dell’azione didattica fissata dalla normativa vigente, l’indispensabile unità di indirizzo, che caratterizza l’Istituto, secondo lo spirito del PEI. 

ART.3‐  All’inizio  di  ogni  anno  scolastico  i  docenti  sono  impegnati,  singolarmente  e  in  riunioni collegiali,  a  definire  la  programmazione  educativa  e  didattica  annuale,  tenendo  conto  delle esigenze degli studenti e delle indicazioni dei competenti organi educativo‐didattici. 

ART.4‐ L’insegnamento dei singoli docenti deve essere contraddistinto da chiarezza, semplicità e brevità espositive, adeguate alle caratteristiche epistemologiche di ogni disciplina. Il riferimento ai libri di testo e ad altre fonti bibliografiche e di ricerca renderà più stimolante e culturalmente più efficace  l’azione  didattica.  Nello  svolgimento  del  programma  didattico,  ogni  docente, individualmente e in dialogo interdisciplinare con i colleghi, utilizza le varie tecniche della propria disciplina  valorizzando  le  strutture  e  le  attrezzature  fornite  dalla  Scuola,  delle  quali  si  rende responsabile. 

ART.5‐  Il  docente  si  impegna  a  verificare  il  corretto  apprendimento  degli  studenti  al  fine  di valorizzarne la capacità cognitiva e di rafforzare le conoscenze acquisite. Si ricorda che gli elaborati scritti e le interrogazioni orali devono rispettare la frequenza richiesta dalla normativa vigente. Il docente  si  impegna  ad  essere  sollecito  nella  correzione  degli  elaborati.  La  comunicazione  della valutazione,  che  deve  avvenire  entro  quindici  giorni  dalla  data  di  esecuzione  del  compito,  ha carattere educativo e segue  i criteri di trasparenza pubblicati nel PEI, nel POF e nella Carta della Scuola. 

ART.6‐  I docenti  si  impegnano a programmare all’inizio di ogni  trimestre e pentamestre,  salvo imprevisti, la data degli elaborati scritti perché restino equilibratamente distribuiti e siano evitate sovrapposizioni. Gli elaborati corretti vanno depositati in segreteria con sollecitudine. 

ART.7‐ L’assegnazione dei  compiti domestici  terrà  conto del  carico giornaliero degli  studenti e non avrà mai funzione punitiva. 

ART.8‐  Le  programmazioni  didattiche  dovranno  essere  illustrate  agli  studenti  ed  esposte  sulla bacheca di classe. 

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ART.9‐ Di  ogni  attività  didattica  dovrà  essere  fatta  esatta  annotazione  sul  Registro  on  line  del Professore e sul Registro di classe on line. 

ART.10‐  I  docenti  sono  disponibili  al  dialogo  con  i  genitori  degli  studenti  nell’ora  di  colloquio settimanale e nei colloqui generali. Eventuali ulteriori colloqui dovranno essere richiesti al Preside o al coordinatore di classe. La modalità di prenotazione può anche essere on line. 

ART.11‐ Nella  scelta  dei  libri  di  testo  i  docenti  terranno  presenti  le  disposizioni  ministeriali,  le indicazioni del Consiglio di Classe e i valori a cui si ispira il PEI. 

ART.12‐ Sono a disposizione di  ciascun docente nella  Sala dei  Professori  le  circolari  del  Preside. L’ignoranza  delle  circolari  regolarmente  messe  in  visione  non  può  essere  addotta  come  valido motivo di giustificazione. 

ART.13‐ La presenza e la partecipazione ai Consigli di Classe e ai Collegi Docenti, agli incontri con i genitori  e  agli  altri  organismi  collegiali  della  Scuola,  sono  condizioni  indispensabili  per  il  buon funzionamento dell’attività educativa: gli insegnanti non si possono sottrarre senza gravi motivi, puntualmente notificati e giustificati. 

ART.14‐  Particolare  rilievo  nel  contesto  delle  attività  didattiche  assumono  gli  incontri  di aggiornamento dei docenti,  in ore non coincidenti con  l’orario scolastico, nella misura prevista dal Contratto Nazionale di Lavoro. Tutti sono tenuti a parteciparvi in modo attivo e responsabile. 

ART.15‐ L’orario  scolastico è  stabilito dalla Presidenza.  Le esigenze dei  singoli docenti  saranno tenute  presenti  nei  limiti  del  possibile,  purché  non  siano  in  contrasto  con  una  conveniente distribuzione didattica dei singoli insegnamenti. I docenti hanno l’obbligo di uniformarvisi. 

ART.16‐ Gli insegnanti possono comunicare con la Segreteria e con l’Amministrazione negli orari indicati.  Metteranno  particolare  attenzione  e  sollecitudine  nel  rispondere  alle  richieste  della segreteria;  ciò  è  indispensabile  per  una  buona  gestione  dell’attività  scolastica.  La  richiesta  di fotocopie per uso scolastico deve essere presentata con almeno un giorno di anticipo. 

ART.17‐ Tutti i docenti sono tenuti al segreto d’ufficio su ciò che è argomento di discussione o di valutazione negli organi collegiali. 

ART.18‐ Agli insegnanti è fatto esplicito divieto di impartire lezioni private agli studenti del proprio Istituto (D.P.R. n. 417 del 31.05.74, art. 89). 

ART.19‐ Ciascun  docente  si  adopera  perché  ogni  allievo  sia  responsabilizzato  alla  buona  tenuta delle  strutture  scolastiche,  in  particolare  dell’aula  e  delle  suppellettili,  che  alla  fine  delle  lezioni devono essere lasciate in buono stato. La presente disposizione è valida anche e soprattutto per i laboratori e le aule speciali. 

ART.20‐ Tutti i docenti che, all’atto della assunzione, sottoscrivono il contratto di lavoro con l’Ente Gestore, si impegnano a rispettare quanto in esso contenuto e hanno pieno diritto di esigere analogo rispetto. 

ART.21‐  Per  ogni  aspetto  di  carattere  contrattuale  si  fa  riferimento  al  CCNL  Agidae  e  al Regolamento disciplinare interno applicativo, affisso alla bacheca della sala insegnanti. 

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ART.22‐  Il  docente  è  tenuto  a  conoscere  e  rispettare  il  Codice  Etico  adottato  dall’Istituto,  in ottemperanza alla Dlgs 231 del 2001. 

InsegnamentoperstudenticonBES

ART.1‐ Gli  insegnanti adotteranno  le misure educative e didattiche,  i  supporti utili a sostenere  il corretto processo di  insegnamento/apprendimento, nonché  le  forme di  verifica e di  valutazione per  garantire  il  diritto  allo  studio  degli  studenti  con  diagnosi  di  Disturbo  Specifico  di Apprendimento (D.M. 12/07/2011). La scuola recepisce la recente normativa sui BES e attiva tutte le azioni previste. 

Vigilanzastudenti

ART.1‐ Gli insegnanti devono trovarsi a Scuola alcuni minuti prima dell’inizio della propria lezione per  prendere  visione  di  eventuali  ordini  del  giorno,  per  rilevare  il  Registro  Personale  e  per garantire la puntualità. 

ART.2‐ Il coordinatore, o il sostituto per il “buongiorno”, verifica le assenze e le giustificazioni degli studenti, che annota nel registro di classe on line. 

ART.3‐ Nell’avvicendamento degli insegnanti, tra un’ora e l’altra di lezione, è richiesta la massima puntualità. 

ART.4‐ I docenti sono tenuti ad un turno di vigilanza durante gli intervalli. 

ART.5‐ Sarà cura della Presidenza coordinare le presenze. Compito del docente di turno non è solo uno  stazionamento passivo nel  luogo  stabilito, ma anche una effettiva  vigilanza perché durante l’intervallo sia tenuto dagli allievi un comportamento educato e rispettoso del clima educativo. 

ART.6‐  Durante  le  lezioni,  i  docenti  non  dovranno  allontanarsi  dalle  classi  senza  aver  prima provveduto opportunamente alla propria sostituzione. Di eventuali disordini e inconvenienti, che si  dovessero  verificare  durante  un’assenza  non  giustificata,  essi  saranno  ritenuti  responsabili davanti alla Presidenza e, se fosse il caso, davanti alla legge. 

ART.7‐ L’insegnante dell’ultima ora esce per ultimo dall’aula e si accerta dell’ordine dell’ambiente.  ART.8‐  Con  la  loro  attenta  azione  educativa  i  docenti  solleciteranno  negli  allievi  un comportamento  corretto  e  responsabile.  Per  forme  non  gravi  di  indisciplina,  essi  stessi provvederanno  con  opportuni  richiami;  qualora  invece  si  trattasse  di  gravi  scorrettezze, avvertiranno il Preside.  

ART.9‐ L’insegnante si avvarrà delle note disciplinari sul Giornale di Classe solo in caso di necessità e per fini educativi. 

ART.10‐ Il coordinatore di classe o chi lo sostituisce organizza il Buongiorno. 

ART.11‐  Gli  opportuni  spostamenti  degli  studenti  per motivi  didattici  durante  le  ore  di  lezione, dovranno sempre avvenire ordinatamente, sotto la diretta sorveglianza dei rispettivi docenti. 

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PresenzadelDocentealleassembleediclasse

ART.1‐ Nell’ottica del perseguimento di importanti mete formative, quali l’abitudine al dialogo ed il  rispetto degli  altri,  ciascun docente  in  servizio nelle ore destinate all’assemblea di  classe ha  il compito di vigilare, al  fine di garantirne  l’ordinato svolgimento, nonché  l’osservanza delle regole democratiche e del confronto civile. Tale vigilanza avverrà, di norma, rimanendo nelle immediate vicinanze dell’aula, ma, ove se ne ravvisi la necessità, il docente può rimanere in classe. 

UsodeitelefonicellulariedeltelefonodellaScuola

ART.1‐ I docenti non possono utilizzare: 

‐ i telefoni cellulari durante l'attività didattica 

‐ i telefoni della Scuola per motivi personali 

 

Ildocentecoordinatore

ART.1‐ Il docente coordinatore di classe è nominato dal Preside, sentito il parere del Consiglio di Presidenza. 

ART.2‐ Su delega del Preside può presiedere, se necessario, le riunioni del Consiglio di classe. 

ART.3‐ Coordina od eventualmente supporta i rappresentanti dei genitori e degli studenti durante le assemblee di classe. 

ART.4‐ Opera in stretta collaborazione con il Preside, il Vice‐Preside e la Direttrice soprattutto nell’affrontare situazioni che richiedono interventi educativi particolari. 

ART.5‐ Segue ed orienta i nuovi docenti della classe, sollecita tutti i docenti all’interazione e a fare della classe una comunità di apprendimento. 

ART.6‐ Stimola i colleghi all’auto‐aggiornamento, suggerisce percorsi innovativi e qualificati. 

ART.7‐ È punto di riferimento e di coesione per gli studenti, i docenti e i genitori della classe di cui è coordinatore. 

ART.8‐  Ispirandosi al metodo preventivo e alla mission della Scuola salesiana, segue gli studenti, accompagnandoli nel percorso di crescita umana e cristiana. 

ART.9‐  Partecipa  alla  vita  della  classe  per  creare  un  clima  di  collaborazione  e  di  fiducia,  per favorire i rapporti all’interno della medesima attraverso il colloquio personale con gli studenti. 

ART.10‐ Si pone in ascolto delle domande del territorio, dei giovani, delle famiglie e ne indirizza le richieste. 

ART.11‐ Cura le relazioni tra Scuola e famiglia cercando i modi più idonei di collaborazione al fine di acquisire maggior conoscenza degli studenti e di compiere gli interventi educativi più opportuni, specialmente in relazione alle loro assenze, al loro profitto e al loro comportamento disciplinare. 

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ART.12‐ Orienta gli studenti e le famiglie in ordine alla scelta delle attività proposte dalla Scuola, verso  iniziative  di  sostegno  psicologico  e  scolastico,  e  verso  l’indirizzo  di  studi  consono  alle attitudini degli studenti. 

ART.13‐ Coordina la programmazione educativa e didattica della classe. In particolare:  

  nel  rispetto della privacy,  informa  i colleghi  riguardo  la situazione umana e scolastica degli allievi.  Nel  caso  di  difficoltà,  individua  con  gli  altri  docenti  strategie  per  un’evoluzione positiva del problema;  

  indirizza l’attività dell’équipe pedagogica in coerenza con il POF;    aiuta i colleghi a trovare raccordi e sviluppi interdisciplinari, giungendo a stendere un piano 

di studi personalizzato per la propria classe;  

  promuove,  nel  rispetto  della  scelta  dei  tempi,  incontri  formali  ed  informali  tra  i  docenti; coordina per la classe il Buongiorno;  

  aiuta la classe nella preparazione delle feste programmate all’inizio dell’anno; programma e coordina la giornata formativa annuale;  

  collabora con  la segreteria‐presidenza all’organizzazione delle uscite culturali e/o dei viaggi di istruzione; 

  informa la classe e i genitori riguardo alla programmazione elaborata dall’équipe pedagogica relativamente all’attività didattica, alle iniziative educative, alle uscite culturali e ai progetti programmati, monitorando il loro svolgimento. 

ART.14‐  A  partire  dalla  classe  terza  raccoglie  la  documentazione  in  vista  dell’Esame di  Stato.  In classe  quinta  provvede,  in  collaborazione  con  gli  insegnanti  della  classe,  all’elaborazione  del Documento del 15 maggio. 

ART.15‐  Coordina  le  eventuali  prove  pluridisciplinari;  si  occupa  della  registrazione  dei  crediti formativi negli appositi documenti. 

 

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TITOLOIXREGOLAMENTODIDISCIPLINA

PrincipigeneraliL’Istituto  Maria  Ausiliatrice  condivide  i  principi  di  fondo  sintetizzati  da  A.  Kohn  in  Beyond  the discipline:  from compliance to community e da essi si  lascia  ispirare per  impostare  le norme che regolano la vita della scuola. 

Una convinzione ingenua, che la scuola rifiuta, è quella che concepisce la disciplina come lo sforzo di far aderire gli studenti alle aspettative degli insegnanti piuttosto che una conseguenza naturale di una relazione fondata su interessi comuni. 

Noi crediamo che la disciplina sia una conseguenza di come la classe, insieme al docente, riesce a costruire un Senso rispetto a quello che sta accadendo nel momento in cui sta accadendo. Solo attraverso un’esperienza  in cui si pensa al plurale, in termini di Noi, il gruppo classe e in alcuni casi la Scuola nella sua globalità in cui ci si senta connessi gli uni gli altri e parte di un luogo sicuro, si costruisce Comunità. 

Le  regole  e  i  limiti  che  la  Comunità  impone  a  se  stessa  hanno  l’unico  scopo  di  proteggere  le persone nella  loro dignità,  in particolare dai danni di azioni che minacciano  l’integrità personale (fisica e morale). 

Noi  crediamo  dunque  nella  finalità  educativa  dei  provvedimenti  disciplinari  perché  tendono  al rafforzamento  del  senso  di  responsabilità  ed  al  ripristino  di  rapporti  corretti  all’interno  della comunità scolastica.  

Il valore educativo è rafforzato dal fatto che le sanzioni: 

sono preventivamente stabilite   sono legate al tipo di infrazione del regolamento  hanno il minor grado di restrittività possibile  sono in sintonia con l’età evolutiva dei membri della Comunità  possono essere modificate in accordo con i bisogni delle persone 

 

Il Collegio dei Docenti condivide, inoltre, i seguenti principi: 

ogni  provvedimento  disciplinare  deve  avere  esclusivamente  finalità  educativa, rafforzando in chi vi viene sottoposto il senso di responsabilità, nonché di appartenenza alla comunità scolastica, restituendolo alla correttezza dei rapporti all’interno del Liceo. 

Nei  casi  di  inosservanza  dei  doveri  scolastici  si  provvede  di massima  con  il  criterio  del dialogo  e  del  confronto,  dando  un  congruo  spazio  di  ascolto  allo  studente  prima  di attribuire qualsiasi sanzione  disciplinare. 

La libera espressione di opinioni personali, qualora sia correttamente manifestata e non sia lesiva dell’altrui personalità, non è mai sanzionabile. 

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Le  sanzioni  che  prevedano  allontanamento  di  uno  o  più  studenti  dalla  Scuola  devono sempre essere assunte collegialmente da Organi Collegiali. 

 Il  Liceo  si  impegna  a  ricorrere  a  provvedimenti  di  allontanamento dalla  Scuola  solo  in casi  di  estrema  gravità  della  trasgressione  e  se  vi  sia  pericolo  per  l’incolumità  delle persone. 

Nei periodi di eventuale allontanamento, non superiori a 15 giorni, la Scuola si impegna ad  attivare  una  costante  comunicazione  dei  docenti  con  la  famiglia  dello  studente,  in modo  che  egli  possa  rimanere  aggiornato  sullo  svolgimento delle  attività  scolastiche  e proseguire gli studi a casa con regolarità.

Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 giorni, in coordinamento con la famiglia ed eventualmente  con  i  servizi  sociali,  la  Scuola  promuove  un  percorso  di  recupero educativo, che miri al reintegro dello studente nella comunità scolastica. 

 Premessi tali principi generali che si ispirano a quanto sancito dal D.P.R. n. 249 del 24/06/98 e dal D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 riguardanti lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti nella Scuola secondaria  e  le  sue modifiche ed  integrazioni,  che delegano  alle  singole  istituzioni  scolastiche  il compito  di  stabilire  le  sanzioni  disciplinari  rispetto  alle  infrazioni  commesse  dagli  studenti  e  di indicare l’Organo di garanzia interno al quale lo studente possa presentare ricorso per le sanzioni inflittegli, viene stabilito Regolamento Disciplinare sotto indicato. 

ART. 1‐ Mancanze disciplinari 

Sono considerate mancanze disciplinari tutti quei comportamenti contrari ai "doveri" propri degli studenti, di cui agli articoli dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti: 

a. negligenza nell’assolvimento dei doveri: esecuzione dei compiti in classe o casa, assiduità  nella frequenza,  presentazione  delle  giustificazioni,  rispetto  degli  orari,  attenzione  in  classe, compostezza; 

b. disturbo dell’attività didattica; c. danneggiamento  dei  locali,  delle  suppellettili  e  delle  attrezzature  didattiche  (compresi  le  

scritte e  l’imbrattamento dei muri, dei banchi ecc.) e violazione delle norme di sicurezza e di igiene; 

d. inosservanza delle norme previste dal Regolamento d’Istituto; e. atteggiamenti ed abbigliamento in contrasto con il decoro proprio dell’Istituzione scolastica; f. mancanza  di  rispetto  e  offesa  alla  dignità  personale  dei  compagni,  del  personale  che  opera 

nella Scuola, dei visitatori, dei docenti e del Preside; g. atti di violenza tanto più gravi se essi comportano lesioni.  

ART. 2‐  Sanzioni 

Possono essere inflitte le seguenti sanzioni disciplinari: 

a.  ammonizione  verbale  o  scritta  sul  Registro  di  classe  per  le  infrazioni  di  cui  alla  lettera  a  dell’art.1; 

b.   invio negli uffici direttivi per l’infrazione di cui alla lettera b dell’art.1; 

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c.   riparazione del danno  con ammonizione  scritta, o allontanamento dalle  lezioni,  sempre con riparazione del danno da uno a  tre giorni a seconda della gravità, per  le  infrazioni di cui alla lettera c dell’art.1; 

d.   ammonizione  scritta  e/o  allontanamento  dalle  lezioni  da  uno  a  tre  giorni  a  seconda  della gravità per le infrazioni di cui alle lettere d ed e dell’art.1; 

e.  ammonizione  scritta  e  allontanamento  dalla  comunità  scolastica  con  l’esclusione  dallo scrutinio finale e la non ammissione all’Esame di Stato, a seconda della gravità, per le infrazioni di cui alla lettera f e g dell’art.1; 

f.  attività di collaborazione di un minimo di dieci ore nel corso dell’anno scolastico, all’interno di uno dei laboratori della Scuola, o presso le Aule Speciali, o Biblioteca, sotto la guida dei docenti responsabili di tali ambienti. 

ART. 3‐ Organi competenti 

Sono organi competenti per l’irrogazione delle sanzioni: 

a.  i docenti e /o il Preside per le sanzioni di cui alla lettere a e b dell’art.2; 

b.  il Preside ed il Consiglio di Classe per le sanzioni di cui alle lettere c, d ed e dell’art. 2; 

c.  il  Consiglio  di  Istituto  per  l’allontanamento  dello  studente  dalla  comunità  scolastica  nei  casi previsti dall’art. 1, comma 9 e 9bis del D.P.R. 235/07. 

ART. 4‐ Giustificazioni 

Nessuna sanzione può essere irrogata senza che l’interessato abbia esposto le proprie ragioni. Nel caso  delle  sanzioni  che  prevedono  l’allontanamento  dalle  lezioni  le  ragioni  dovranno  essere esposte per iscritto. 

ART. 5‐ Convocazione del Consiglio di Classe 

Il  Preside,  qualora  ritenga  che  l’infrazione  sia  di  tale  gravità  da  richiedere  la  convocazione  del Consiglio  di  Classe,  prima  della  convocazione  acquisisce  tutti  gli  atti  che  ritiene  necessari  per favorire un giudizio sereno ed equanime. 

Il  Consiglio  di  Classe  può,  comunque,  convocare  lo  studente  interessato  per  ulteriori approfondimenti. 

Il Consiglio deve essere convocato entro due giorni dall’avvenuta infrazione e dovrà riunirsi entro i tre giorni successivi alla convocazione. 

ART. 6‐ Allontanamento dalle lezioni 

Nei  giorni  di  allontanamento dalle  lezioni  lo  studente deve  comunque  frequentare  la  Scuola  ed impegnarsi  in  attività  di  studio  e  di  ricerca,  che  l’organo  che  ha  irrogato  la  sanzione  individua, senza escludere attività di recupero dell’eventuale danno arrecato. 

ART. 7‐ Procedimento disciplinare 

Le sanzioni che comportano conseguenze gravi, quali  l’allontanamento temporaneo dalla Scuola, sono prese sempre dall’Organo Collegiale (CdC o CdI) individuato come competente e dopo avere instaurato il seguente procedimento disciplinare: 

a)  il promotore del procedimento disciplinare invia una relazione circostanziata al Preside; 

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b)  il Preside entro tre giorni dal ricevimento della relazione invia allo studente maggiorenne o ai genitori/affidatari, se l’allievo è minorenne, la Contestazione scritta di addebito; 

c)  lo  studente  ha  facoltà  di  rispondere  per  iscritto  entro  tre  giorni  dal  ricevimento  della contestazione e di produrre prove e testimonianze a lui favorevoli; 

d)  lo  studente  ha  la  facoltà  di  essere  assistito  da  un  rappresentante  degli  studenti  e/o  da  un genitore; 

e)  il  Preside  nelle  quarantotto  ore  successive  alla  risposta  scritta  dello  studente  convoca  con procedimento di urgenza l’Organo Collegiale competente a comminare la sanzione; 

f) l’Organo Collegiale competente attua il procedimento disciplinare in due riunioni svolte in fasi distinte: nella prima seduta, completata la fase istruttoria‐testimoniale, definisce la proposta di sanzione,  nella  seconda,  tenuta  entro  le  successive  quarantotto  ore,  vota  la  delibera  di sanzione; 

g) nell’accertamento delle responsabilità saranno distinte situazioni occasionali o determinate da circostanze  fortuite  rispetto  a  gravi  mancanze  che  indichino  un  costante  e  persistente atteggiamento irrispettoso dei diritti altrui; 

h)  in  caso di  infrazioni  particolarmente  gravi  il  Consiglio  di  Classe può  rimettere  al  Consiglio  di Istituto  l’irrogazione  della  sanzione.  In  tal  caso  il  Consiglio  di  Istituto  in  una  prima  seduta formula la proposta di sanzione e nella seconda la vota; 

i)  il  provvedimento  disciplinare  adottato  viene  comunicato  per  iscritto  allo  studente maggiorenne  o  ai  genitori/affidatari  del  minorenne  ed  al  Direttore  dell’Ufficio  Scolastico Regionale; 

j)  le sanzioni comminate vengono riportate sul Registro Generale delle Sanzioni e sulla pagella; 

k)  lo  studente  sanzionato  può  chiedere  la  riabilitazione  se  nei  sei  mesi  successivi  tiene  un comportamento corretto. 

ART. 8‐  Organo di garanzia ‐ Ricorsi 

Contro  le  sanzioni  che prevedano  l’allontanamento dalle  lezioni  gli  studenti possono presentare ricorso  all’Organo  di  garanzia  entro  cinque  giorni  dalla  notifica  della  sanzione,  che  avviene mediante annotazione sul Registro di classe e comunicazione ai genitori o a chi esercita la patria potestà nel caso di studenti minorenni. 

Il  provvedimento  disciplinare  diventa  esecutivo  sei  giorni  dopo  la  notifica,  qualora  l’interessato non presenti ricorso e dopo il pronunciamento dell’Organo di garanzia, in caso di ricorso. 

 

 

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