lezione 2 rischi sul lavoro 1. lezione 2 1.identificare il pericolo 2. valutare il rischio 3....

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LEZIONE 2 LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO RISCHI SUL LAVORO 1

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Page 1: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2LEZIONE 2

RISCHI SUL LAVORORISCHI SUL LAVORO

1

LEZIONE 2

1 IDENTIFICARE IL PERICOLO2 VALUTARE IL RISCHIO3 PROVARLO AD ELIMINARLO hellip4 hellip OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO hellip5 hellipOPPURE CERCARLO DI CONTENERLO6 hellip OPPURE USARE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE7 hellip OPPURE SCAPPARE

2

LEZIONE 2

PERICOLO (DEFINIZIONE)

Pericolo Proprietagrave o qualitagrave intrinseca di una determinata entitagrave o

condizione che ha la potenzialitagrave di causare danni

Concetto generale molte cose (impianti materiali attrezzi di lavoro

sostanze metodi e pratiche di lavoro rumore ecc) rappresentano

un pericolo

3

LEZIONE 2

RISCHIORISCHIO(DEFINIZIONE)(DEFINIZIONE)

Rischio Probabilitagrave che sia effettivamente raggiunto il limite

potenziale che determina il danno

Lrsquouso degli agenti pericolosi puograve determinare un rischio concreto o

meno Dipende dalle condizioni di uso

4

LEZIONE 2

IL RISCHIO Egrave LA MISURA DEL PERICOLO

R = P x M

Misure di protezione

Misure di prevenzione

Dove

R= Rischio

P= Probabilitagrave di accadimento di un evento

M= magnitudo dellrsquoevento cioegrave le conseguenze

5

LEZIONE 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Misure di prevenzione

Misure organizzativo-gestionali e di tipo tecnico che determinano lariduzione della probabilitagrave di accadimento (P) di un evento dannoso

Misure di protezione

Misure tecniche che determinano la riduzione della gravitagrave e dellrsquointensitagrave degli effetti dannosi (M)

6

LEZIONE 2

DANNO

Il danno egrave lrsquoevento che puograve

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo)

Pericolo (potenziale) potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere)

Condizioni drsquouso esposizione ecc

Danno (egrave successo)Alle persone alle cose

agli impianti ecc

7

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 2: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

1 IDENTIFICARE IL PERICOLO2 VALUTARE IL RISCHIO3 PROVARLO AD ELIMINARLO hellip4 hellip OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO hellip5 hellipOPPURE CERCARLO DI CONTENERLO6 hellip OPPURE USARE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE7 hellip OPPURE SCAPPARE

2

LEZIONE 2

PERICOLO (DEFINIZIONE)

Pericolo Proprietagrave o qualitagrave intrinseca di una determinata entitagrave o

condizione che ha la potenzialitagrave di causare danni

Concetto generale molte cose (impianti materiali attrezzi di lavoro

sostanze metodi e pratiche di lavoro rumore ecc) rappresentano

un pericolo

3

LEZIONE 2

RISCHIORISCHIO(DEFINIZIONE)(DEFINIZIONE)

Rischio Probabilitagrave che sia effettivamente raggiunto il limite

potenziale che determina il danno

Lrsquouso degli agenti pericolosi puograve determinare un rischio concreto o

meno Dipende dalle condizioni di uso

4

LEZIONE 2

IL RISCHIO Egrave LA MISURA DEL PERICOLO

R = P x M

Misure di protezione

Misure di prevenzione

Dove

R= Rischio

P= Probabilitagrave di accadimento di un evento

M= magnitudo dellrsquoevento cioegrave le conseguenze

5

LEZIONE 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Misure di prevenzione

Misure organizzativo-gestionali e di tipo tecnico che determinano lariduzione della probabilitagrave di accadimento (P) di un evento dannoso

Misure di protezione

Misure tecniche che determinano la riduzione della gravitagrave e dellrsquointensitagrave degli effetti dannosi (M)

6

LEZIONE 2

DANNO

Il danno egrave lrsquoevento che puograve

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo)

Pericolo (potenziale) potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere)

Condizioni drsquouso esposizione ecc

Danno (egrave successo)Alle persone alle cose

agli impianti ecc

7

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 3: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

PERICOLO (DEFINIZIONE)

Pericolo Proprietagrave o qualitagrave intrinseca di una determinata entitagrave o

condizione che ha la potenzialitagrave di causare danni

Concetto generale molte cose (impianti materiali attrezzi di lavoro

sostanze metodi e pratiche di lavoro rumore ecc) rappresentano

un pericolo

3

LEZIONE 2

RISCHIORISCHIO(DEFINIZIONE)(DEFINIZIONE)

Rischio Probabilitagrave che sia effettivamente raggiunto il limite

potenziale che determina il danno

Lrsquouso degli agenti pericolosi puograve determinare un rischio concreto o

meno Dipende dalle condizioni di uso

4

LEZIONE 2

IL RISCHIO Egrave LA MISURA DEL PERICOLO

R = P x M

Misure di protezione

Misure di prevenzione

Dove

R= Rischio

P= Probabilitagrave di accadimento di un evento

M= magnitudo dellrsquoevento cioegrave le conseguenze

5

LEZIONE 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Misure di prevenzione

Misure organizzativo-gestionali e di tipo tecnico che determinano lariduzione della probabilitagrave di accadimento (P) di un evento dannoso

Misure di protezione

Misure tecniche che determinano la riduzione della gravitagrave e dellrsquointensitagrave degli effetti dannosi (M)

6

LEZIONE 2

DANNO

Il danno egrave lrsquoevento che puograve

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo)

Pericolo (potenziale) potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere)

Condizioni drsquouso esposizione ecc

Danno (egrave successo)Alle persone alle cose

agli impianti ecc

7

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 4: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

RISCHIORISCHIO(DEFINIZIONE)(DEFINIZIONE)

Rischio Probabilitagrave che sia effettivamente raggiunto il limite

potenziale che determina il danno

Lrsquouso degli agenti pericolosi puograve determinare un rischio concreto o

meno Dipende dalle condizioni di uso

4

LEZIONE 2

IL RISCHIO Egrave LA MISURA DEL PERICOLO

R = P x M

Misure di protezione

Misure di prevenzione

Dove

R= Rischio

P= Probabilitagrave di accadimento di un evento

M= magnitudo dellrsquoevento cioegrave le conseguenze

5

LEZIONE 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Misure di prevenzione

Misure organizzativo-gestionali e di tipo tecnico che determinano lariduzione della probabilitagrave di accadimento (P) di un evento dannoso

Misure di protezione

Misure tecniche che determinano la riduzione della gravitagrave e dellrsquointensitagrave degli effetti dannosi (M)

6

LEZIONE 2

DANNO

Il danno egrave lrsquoevento che puograve

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo)

Pericolo (potenziale) potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere)

Condizioni drsquouso esposizione ecc

Danno (egrave successo)Alle persone alle cose

agli impianti ecc

7

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 5: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

IL RISCHIO Egrave LA MISURA DEL PERICOLO

R = P x M

Misure di protezione

Misure di prevenzione

Dove

R= Rischio

P= Probabilitagrave di accadimento di un evento

M= magnitudo dellrsquoevento cioegrave le conseguenze

5

LEZIONE 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Misure di prevenzione

Misure organizzativo-gestionali e di tipo tecnico che determinano lariduzione della probabilitagrave di accadimento (P) di un evento dannoso

Misure di protezione

Misure tecniche che determinano la riduzione della gravitagrave e dellrsquointensitagrave degli effetti dannosi (M)

6

LEZIONE 2

DANNO

Il danno egrave lrsquoevento che puograve

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo)

Pericolo (potenziale) potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere)

Condizioni drsquouso esposizione ecc

Danno (egrave successo)Alle persone alle cose

agli impianti ecc

7

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 6: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Misure di prevenzione

Misure organizzativo-gestionali e di tipo tecnico che determinano lariduzione della probabilitagrave di accadimento (P) di un evento dannoso

Misure di protezione

Misure tecniche che determinano la riduzione della gravitagrave e dellrsquointensitagrave degli effetti dannosi (M)

6

LEZIONE 2

DANNO

Il danno egrave lrsquoevento che puograve

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo)

Pericolo (potenziale) potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere)

Condizioni drsquouso esposizione ecc

Danno (egrave successo)Alle persone alle cose

agli impianti ecc

7

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 7: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

DANNO

Il danno egrave lrsquoevento che puograve

chiudere il circuito tra il pericolo

(forse succede) e il rischio (sta

succedendo)

Pericolo (potenziale) potrebbe succedere

Rischio (quanto potrebbe succedere)

Condizioni drsquouso esposizione ecc

Danno (egrave successo)Alle persone alle cose

agli impianti ecc

7

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 8: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIOPRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO

RISCHI DI NATURA IGIENICA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CHIMICI MICROCLIMA

bull ESPOSIZIONE ED AGENTI CANCEROGENI

bull ESPOSIZIONE A RADIAZIONE

bull ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

bull CARICO DI LAVORO FISICO E MENTALE

bull ESPOSIZIONE A RUMORE

bull LAVORO A VIDEORTERMINALI

bull ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE

8

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 9: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

RISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICARISCHI PER LA SICUREZZA E LrsquoINCOLUMITArsquo FISICA

I rischi per la sicurezza o rischi di natura

infortunistica sono quelli responsabili del potenziale

verificarsi di incidenti o infortuni ovvero di danni o

menomazioni fisiche subite dalle persone addette

alle varie attivitagrave lavorative in conseguenza di un

impatto fisicotraumatico di diversa natura

(meccanica elettrica chimica termica etc)

LEZIONE 2

9

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 10: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

RISCHI IGIENICO AMBIENTALIRISCHI IGIENICO AMBIENTALI

I rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori

sono quelli responsabili della potenziale

compromissione dellrsquoequilibrio biologico del personale

addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano

lrsquoemissione nellrsquoambiente di agenti inquinanti

ambientali di natura chimica fisica e biologica con

seguente esposizione degli addetti

LEZIONE 2

10

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 11: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

RISCHI TRASVERSALIRISCHI TRASVERSALI

Questi rischi sono essenzialmente individuabili

allrsquointerno della complessa articolazione che

caratterizza il rapporto tra lrsquooperatore e

lrsquoorganizzazione del lavoro in cui egrave inserito

Tale rapporto puograve comportare problemi di

natura psicologica ed organizzativa che

possono determinare eventi di natura

infortunistica o problemi per la salute degli

operatori

LEZIONE 2

11

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 12: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

RISCHIO INCENDIRISCHIO INCENDI

LEZIONE 2

12

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 13: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

FUOCO E INCENDIFUOCO E INCENDI

Quello degli incendi egrave uno dei rischi principali di ogni

ambiente di lavoro la relativa normativa egrave molto

approfondita e dettagliata

Gli interventi di lotta antincendio si dividono tra azioni

volte a

bull Evitare lrsquoinnesco dellrsquoincendio

bull Limitarne la propagazione

LEZIONE 2

13

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 14: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Effetti del fuoco su persone e struttureEffetti del fuoco su persone e strutture

bull Lrsquoeffetto principale sullrsquouomo egrave lrsquoasfissia e lrsquointossicazione ad

opera dei fumi

bull La diminuzione della visibilitagrave puograve ostacolare lrsquoevacuazione

dal locale

bull Le ustioni dirette sono abbastanza improbabili come effetto

primario

bull Dopo un certo periodo di stress termico crsquoegrave il collasso con

conseguente crollo delle strutture

LEZIONE 2

14

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 15: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Classificazione dei tipi di fuocoClassificazione dei tipi di fuoco

Tipo

Natura

A Fuochi di materie solide

B Fuochi di liquidi o solidi che possono liquefarsi

C Fuochi di gas

D Fuochi di metalli

E Fuochi di natura elettrica

LEZIONE 2

15

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 16: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

ATTIVITAgrave SOGGETTE A CPIATTIVITAgrave SOGGETTE A CPI

Il DM 16 febbraio 1982 indica 97 tipologie di attivitagrave

locali e depositi soggetti ai controlli dei VVF per il

rilascio del certificato di prevenzione incendi

In questo caso viene presentato un progetto ai VVF

che verificano la coerenza tra la VDR e le misure

proposte

LEZIONE 2

16

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 17: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Per alcuni ambienti e attivitagrave particolari (uffici locali di

spettacolo autorimesse ecc) sono stati emanati dei decreti che

indicano nel dettaglio le misure specifiche da adottare per

lrsquoantincendio

In questo caso viene presentato i VVF verificano che il progetto

sia coerente con la regola tecnica

Attivitagrave soggette a regole tecnicheAttivitagrave soggette a regole tecniche

LEZIONE 2

17

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 18: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Attivitagrave non soggette a CPIAttivitagrave non soggette a CPI

Nelle attivitagrave non soggette al rilascio del CPI

bull Il DL valuta i rischi con le procedure del DM 1331998 e

adotta le conseguenti misure (senza esame da parte dei VVF)

bull Il DL applica la regola tecnica nelle attivitagrave soggette (per

esempio autorimessa con meno di 9 posti macchina)

LEZIONE 2

18

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 19: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Gestione delle emergenzeGestione delle emergenze

Il DL deve prevenire gli incendi e adottare i sistemi di protezione

Il piano di emergenza egrave una procedura di gestione da applicare

per la difesa di persone e cose qualora si verifichino incendi o altre

emergenze (si applica quando non egrave piugrave ragionevolmente

possibile ridurre il rischio con interventi di prevenzione)

LEZIONE 2

19

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 20: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Gli scenari di emergenzaGli scenari di emergenza

Il piano di emergenza non si applica solo allrsquoantincendio ma a

ogni possibile scenario quali

bullTerremoto

bullAltra emergenza naturale

bullContaminazione naturale o artificiale

bullAttacco terroristico

LEZIONE 2

20

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 21: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Contenuti del piano di emergenzaContenuti del piano di emergenza

bull Possibili scenari di emergenza

bull Procedure da adottare

bull Procedure di coordinamento con terzi

bull Procedure per lrsquoallontanamento dal luogo di lavoro

bull Procedure per assicurare lrsquoefficienza dei presidi

antincendio

bull Intervento dei VVF

bull Assistenza ai disabili

bull Planimetrie

bull Esercitazioni annuali

LEZIONE 2

21

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 22: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Nominativi e recapiti presentiNominativi e recapiti presenti

I nominativi e recapiti presenti nel piano di emergenza e visibili ai

lavoratori devono essere

bullDatore di lavoro

bullRSPP

bullLavoratori addetti alla gestione delle emergenze

bullCentralinisti e portiere

bullAddetti al pronto soccorso

bullAddetti allrsquoassistenza dei disabili

bullMedico Competente

bullServizi di pronto intervento locali

LEZIONE 2

22

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 23: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Numero addetti emergenzeNumero addetti emergenze

I lavoratori addetti alla gestione delle emergenze devono essere

scelti in base alle loro capacitagrave e attitudini e non possono rifiutare

(se non in maniera motivata) lrsquoincarico

Il loro numero egrave fissato dal DM 1031998 ma deve essere

comunque tale da coprire ogni turno e ogni ambiente di lavoro

considerando il ndeg di lavoratori e lrsquoeventuale presenza di portatori di

handicap

LEZIONE 2

23

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 24: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Formazione addetti emergenzaFormazione addetti emergenza

Gli addetti alle emergenze partecipano a corsi di formazione

specifici con contenuti dettati dalla normativa antincendio

Se la gestione aziendale dei rischi egrave idonea i loro nominativi

devono essere a conoscenza di tutti i lavoratori hellip

LEZIONE 2

24

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 25: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

AGENTI FISICIAGENTI FISICI

LEZIONE 2

25

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 26: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

ELENCO AGENTI FISICIELENCO AGENTI FISICI

Elenco di agenti fisici soggetti a regolamentazione

bull Radiazioni ionizzanti

bull Rumore

bull Ultrasuoni e infrasuoni

bull Vibrazioni meccaniche

bull Campi elettromagnetici

bull Radiazioni ottiche artificiali

bull Microclima

bull Atmosfere iperbariche

LEZIONE 2

26

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 27: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Obblighi generaliObblighi generali

Gli obblighi generali sono quelli derivati dal 2087 CC e hanno prioritagrave

rispetto alle misure specifiche

bullTenuto conto del progresso tecnico e della disponibilitagrave di misure per

controllare il rischio alla fonte i rischi derivanti dallesposizione agli

agenti fisici sono eliminati alla fonte o ridotti al minimo [hellip]

bullIn nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai

valori limite di esposizione [hellip]

bullAllorcheacute nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro [hellip] i

valori limite di esposizione risultino superati il datore di lavoro adotta

misure immediate per riportare lesposizione al di sotto di questi [hellip]

LEZIONE 2

27

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 28: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Radiazioni ionizzantiRadiazioni ionizzanti

Alle radiazioni ionizzanti si applica un decreto

(17 marzo 1995 n 230 e sue

modificazioni) che non egrave stato inserito nel

DLgs 812008

Controlli personali dosimetrie restrizioni drsquouso

e controllo da parte di fisici sanitari abilitati

LEZIONE 2

28

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 29: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Radon e prodotti di decadimentoRadon e prodotti di decadimento

bull Si stima che lrsquoesposizione al Radon sia la seconda causa di

tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta

bull Il Radon tende ad accumularsi in locali sotterranei e poco aerati

bull Il D Lgs 2412000 ha imposto il controllo e la misura di

esposizione dei locali di lavoro interrati

LEZIONE 2

29

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 30: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Esposizione professionale al rumore Esposizione professionale al rumore

bull LrsquoEsposizione professionale al rumore egrave causa

ogni anno di circa il 50 delle denunce di malattia

professionale allrsquoINAIL

bull Il danno da rumore piugrave frequente egrave la sorditagrave

(ipoacusia) favorita dalla intensitagrave e durata

dellrsquoesposizione

bull Lrsquoincidenza di questa patologie egrave in costante

diminuzione da anni a causa del miglioramento

delle condizioni di lavoro

LEZIONE 2

30

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 31: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Adempimenti per il rischio rumoreAdempimenti per il rischio rumore

La normativa sul rumore prevede (oltre che la riduzione al

minimo del rischio)

bullla misura dellrsquoesposizione personale (fonometrie)

bullvisite mediche periodiche (audiometrie)

bulladozione di DPI (cuffie inserti auricolari ecc)

bullcorsi di formazione e informazione

bullla delimitazione delle aree a rischio

Con procedure differenziate in funzione dei livelli

LEZIONE 2

31

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 32: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

VIBRAZIONI MECCANICHEVIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono responsabili di patologie molto diffuse

a carico dellrsquoapparato musco-scheletrico

Il DLgs 812008 impone un percorso di valutazione del rischio e

adozione di misure analogo a quello previsto per il rischio rumore

(VDR limiti di esposizione riduzione al minimo)

32

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 33: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

MICROCLIMA STRESS TERMICOMICROCLIMA STRESS TERMICO

In alcune lavorazioni lo stress termico puograve diventare un

rischio concreto per la salute

Addetti ai forni di una fonderia addetti alle celle

frigorifere lavori in esterno ecc

Esistono norme tecniche per la VDR e lrsquoadozione delle

misure piugrave idonee

Esistono indici di esposizione (WBGT HSI ecc) che

suggeriscono lrsquoadozione del vestiario piugrave adatto o le

turnazioni necessarie per abbassare il rischio

LEZIONE 2

33

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 34: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

MICROCLIMA AMBIENTI MODERATIMICROCLIMA AMBIENTI MODERATI

bullNegli ambienti moderati dal punto di vista termico

non ci sono rischi concreti ma si valuta lo stato di

disagio legato al microclima

bullUffici scuole terziario hellip

bullEsistono norme tecniche per la misura e la

definizione degli indici ottimali di comfort (PMV voto

medio previsto PPD percentuale degli

insoddisfatti)

LEZIONE 2

34

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 35: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

ALTRI AGENTI FISICIALTRI AGENTI FISICI

Altri agenti sono stati inseriti recentemente nella normativa e

sono soggetti ad adempimenti che entreranno

progressivamente in vigore nei prossimi anni

bullUltrasuoni e infrasuoni

bullRadiazioni ottiche artificiali

bullAtmosfere iperbariche

I principi generali sono comunque applicabili

LEZIONE 2

35

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 36: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

PATOLOGIE DA AGENTI FISICIPATOLOGIE DA AGENTI FISICI

La definizione delle cause (del nesso eziologico) delle

patologie da agenti fisici necessita di valutazioni

approfondite che spesso egrave difficile reperire nella

ricostruzione di lavorazioni del passato

bullIpoacusie

bullTumori da radiazioni (concause)

bullPatologie scheletriche da vibrazioni

bullAlterazioni da stress termico e da altri agenti fisici

LEZIONE 2

36

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 37: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

AGENTI CHIMICIAGENTI CHIMICI

LEZIONE 2

37

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 38: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

AGENTE CHIMICOAGENTE CHIMICO( DEFINIZIONE)( DEFINIZIONE)

Tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro

miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti

compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi

attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no

e siano immessi o no sul mercato (DLgs 812008)

LEZIONE 2

38

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 39: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

CONDIZIONI DI USO E RISCHICONDIZIONI DI USO E RISCHI

La pericolositagrave di un agente chimico egrave data

bull da caratteristiche chimico fisiche

bull dalle condizioni di uso

bull dalla suscettibilitagrave individuale

Spesso le valutazioni sugli agenti chimici hanno una valenza

statistica

LEZIONE 2

39

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 40: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

ClassificazioneClassificazione

bull Gli agenti chimici sono classificati in categorie di rischio

sulla base di test standardizzati condotti sugli animali eo

sulla base di studi epidemiologici

bull Irritanti nocivi tossici infiammabili corrosivi cancerogeni hellip

sono definizioni che rispondono a test e giudizi fissati per

legge a livello europeo

LEZIONE 2

40

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 41: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

VDR chimicoVDR chimico

la valutazione del rischio chimico comprende lrsquoanalisi delle caratteristiche

delle sostanze e delle modalitagrave di esposizione

bullsi usano software appositi che considerano anche i risultati di eventuali

indagini ambientali

bullsulla base degli esiti della valutazione si adottano misure di tutela

specifiche e si effettua la sorveglianza sanitaria

LEZIONE 2

41

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 42: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

VDR CHIMICO E MISUREVDR CHIMICO E MISURE

bull Si effettuano misure di esposizione i cui risultati sono messi a

confronto con dei limiti che tutelano la maggior parte dei

lavoratori

bull Si possono effettuare anche delle indagini per la ricerca degli

indici biologici di esposizione indicatori di esposizione e liquidi

biologici

LEZIONE 2

42

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 43: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

AGENTI CANCEROGENI AGENTI CANCEROGENI

LEZIONE 2

43

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 44: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Agenti cancerogeniAgenti cancerogeni(definizione)(definizione)

I cancerogeni sono agenti che aumentano lrsquoincidenza di tumori nella

popolazione esposta

Gli agenti cancerogeni sono etichettati R45 e R49 e sono soggetti a

particolari restrizioni

Per molti di questi agenti ci sono giudizi contrastanti e la

classificazione ldquoufficialerdquo non egrave sempre allineata con le opinioni

della comunitagrave scientifica

LEZIONE 2

44

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 45: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

AMIANTOAMIANTO

Con il termine amianto si indica un gruppo di minerali fibrosi che

erano ampiamente utilizzati in Italia nel passato

Lrsquoesposizione alle fibre di amianto determina patologie che si

manifestano anche a decenni di distanza dallrsquoesposizione

bullLrsquouso dellrsquoamianto egrave bandito in Italia dal 1992

bullOgni anno ci sono ancora circa 1000 decessi per le esposizioni

pregresse

bullLrsquoamianto egrave regolato da numerosissime norme di prevenzione e

protezione

LEZIONE 2

45

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 46: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

FUMO DI SIGARETTAFUMO DI SIGARETTA

bull Lrsquoagenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha

classificato lrsquoesposizione a fumo passivo come cancerogena

bull Questo NON significa che il DL sia tenuto ad applicare le norme

specifiche sugli agenti cancerogeni

bull Il datore di lavoro egrave tenuto piuttosto ad applicare norme specifiche

per la tutela dei non fumatori dettate da decreti che non sono stati

inseriti nel DLgs 812008

LEZIONE 2

46

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 47: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

ALTRI RISCHI PROFESSIONALIALTRI RISCHI PROFESSIONALI

LEZIONE 2

47

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 48: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

bull Gli agenti biologici sono tutti i microrganismi anche se

geneticamente modificati colture cellulari ed endoparassiti umani

che potrebbero provocare infezioni allergie od intossicazioni

bull Gli agenti biologici sono immessi in ambiente di lavoro in maniera

volontaria o involontaria

LEZIONE 2

48

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 49: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI( Classificazione)( Classificazione)

Gli agenti biologici sono classificati dalla normativa in 4

gruppi di pericolositagrave cui corrispondono adempimenti e

autorizzazioni diverse in funzione di

bullINFETTIVITAgrave

bullPATOGENICITAgrave

bullTRASMISSIBILITAgrave

bullNEUTRALIZZABILITAgrave

LEZIONE 2

49

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 50: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Movimentazione manuale dei carichi MMCMovimentazione manuale dei carichi MMC

bull A causa della movimentazione manuale dei carichi sono

denunciate migliaia di malattie professionali ogni anno

bull Si tratta di patologie musco-scheletriche il cui numero fino a

pochi anni fa era sottostimato rispetto alla reale estensione del

fenomeno

bull Oggi le malattie musco-scheletriche rappresentano circa il 50

delle malattie professionali riconosciute in agricoltura e 35

nellrsquoindustria e servizi

LEZIONE 2

50

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 51: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

MMCMMC

bull Il DLgs 812008 ha dedicato un apposito capo alla

regolamentazione di questo agente di rischio

bull Nella normativa precedente erano prescritti dei limiti di peso che

oggi sono sostituiti dalla indicazione di norme tecniche con le

quali effettuare le valutazioni e stabilire le modalitagrave di lavoro

bull Egrave prevista una formazione specifica e apposita sorveglianza

sanitaria

LEZIONE 2

51

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 52: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

RISCHI AL VIDEOTERMINALERISCHI AL VIDEOTERMINALE (VDT)(VDT)

LEZIONE 2

52

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 53: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Il DLgs 812008 prevede disposizioni specifiche per le

caratteristiche della postazione al VDT in relazione a

bullPiano di lavoro

bullSedile di lavoro

bullRumore

bullMicroclima

bullIlluminazione

bullUmiditagrave

bullPrevenzione di disturbi muscolo-scheletrici

bullPrevenzione di problemi visivi

bullPrevenzione per disturbi da affaticamento mentale

VDTVDT

LEZIONE 2

53

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 54: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

VDTVDT(DEFINIZIONI)(DEFINIZIONI)

schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo

di procedimento di visualizzazione utilizzato

LEZIONE 2

54

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 55: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

IL LAVORATORE CHE UTILIZZA UNA ATTREZZATURA MUNITA

DI VDT IN MODO SISTEMATICO E ABITUALE PER ALMENO 4

ORE CONSECUTIVE GIORNALIERE DEDOTTE LE

INTERRUZIONI DI CUI ALLrsquoART 54 PER TUTTA LA SETTIMANA

LAVORATIVA

MODIFICATO CON ALMENO 20 ORE SETTIMANALI

LEZIONE 2

55

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 56: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALEDISTURBI CONNESSI ALLrsquoUSO DEL VIDEOTERMINALE

DISTURBI VISIVI

DISTURBI POSTURALI

DISTRUBI PSICOLOGICI

DISTURBI DA RADIAZIONI E CAMPI

ELETTROMAGNETICI

LEZIONE 2

56

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 57: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DISTURBI VISIVIDISTURBI VISIVI

Si manifestano sotto forma di pesantezza

tensione bruciore arrossamento oculare

deficit della messa a fuoco vista

annebbiata

LEZIONE 2

57

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 58: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DISTURBI POSTURALIDISTURBI POSTURALI

Sono dovuti a posture scorrette assunte dallrsquooperatore

Dipendono dal sedile (schienale altezza) dimensioni

tavolo lavoro presenzaassenza di poggia-piedi

appoggi per avambracci altezza e angolazione dello

schermo conformazione tastiera posizione del porta

pagine

LEZIONE 2

58

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 59: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DISTURBI PSICOLOGICIDISTURBI PSICOLOGICI

I sintomi sono dati da ansia nervosismo

irritabilitagrave demoralizzazione e alterazione

dellrsquoumore Sono causati dallrsquoorganizzazione del

lavoro e dal tipo di attivitagrave svolta

LEZIONE 2

59

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 60: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DISTURBI DA RADIAZIONIDISTURBI DA RADIAZIONI

Da numerosi studi effettuati sono esclusi rischi

specifici per i videoterminali derivanti da radiazioni

ionizzanti e non ionizzanti

LEZIONE 2

60

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 61: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

VALUTAZIONE DEI RISCHIVALUTAZIONE DEI RISCHI

LEZIONE 2

61

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 62: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DECRETO 8108 OBBLIGO DI GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Garantire il miglioramento nel tempo dei

livelli di sicurezza un principio generale del

DLgs 8108 ma anche un obbligo

operativo lomissione del programma

allrsquointerno del documento di valutazione dei

rischi comporta conseguenze penali

LEZIONE 2

62

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 63: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

laquoVALUTAZIONE DEI RISCHIraquo

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e

sicurezza dei lavoratori presenti nellambito dellorganizzazione in cui

essi prestano la propria attivitagrave finalizzata ad individuare le

adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il

programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo

dei livelli di salute e sicurezzardquo

LEZIONE 2

63

Per valutare i rischi bisogna conoscere i pericoli

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 64: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

CHI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Ersquo un obbligo indelegabile del Datore di Lavoro che

si avvale per la stesura del Documento di

Valutazione dei Rischi (DVR) della collaborazione

del

bull Servizio di Protezione e Prevenzione

bull Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

bull Medico competente

LEZIONE 2

64

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 65: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

65

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 66: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE PARAMETRI PER VALUTARE IL PESO DEI FATTORI E DELLE SITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATESITUAZIONI DI RISCHIO IDENTIFICATE

bull ENTITAgrave (esempi intensitagrave del rumore concentrazione delle sostanze

ecc)

bull TEMPO DI ESPOSIZIONE

bull MISURE DI PROTEZIONE IN ATTO

bull DIFFUSIONE (numero di lavoratori esposti)

bull GRAVITAgrave DELLE POSSIBILI LESIONI O DANNI

bull FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PROBABILITAgrave CHE IL

FATTORE DI RISCHIO CONSIDERATO DIA LUOGO A LESIONI O

DANNI

LEZIONE 2

66

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 67: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Prioritagrave degli interventi

A seguito della valutazione (VDR) sono

individuate le misure di prevenzione e

protezione

A questo sono associate delle prioritagrave di

intervento

Le misure sono verificate con gli

aggiornamento della VDR

Valutazione del rischio

Definizione delle misure e prioritagrave di intervento

Attuazione della misura

Verifica del risultato e nuova valutazione

LEZIONE 2

67

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 68: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI ( DVR)

LEZIONE 2

68

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 69: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Allrsquoesito di tale valutazione il datore di lavoro redige un

documento di valutazione del rischio in collaborazione con il

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e con il

Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la Sicurezza in cui descrive

I criteri adottati per la valutazione e i risultati ottenuti

Le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati

Il programma di intervento per migliorare nel tempo i livelli di

sicurezza

LEZIONE 2

69

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 70: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il DVR egrave firmato

DL

RSPP

MC e consegnato al RLS

Il DVR egrave il documento fondamentale per la

gestione dellrsquoigiene e della sicurezza

dellrsquoazienda

LEZIONE 2

70

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 71: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

ELEMENTI CARATTERIZZANTI

1) dati generali identificativi dellimpresa

2) descrizione dellattivitagrave e schema del ciclo produttivo prodotti

principali e secondari

3) organigramma e descrizione delle responsabilitagrave aziendali

4) descrizione della struttura dedicata alla sicurezza ( spp medico

competente rls consulenze supporti mezzi)

5) descrizione della struttura dedicata allrsquoemergenza primo soccorso

ed evacuazione raoina

LEZIONE 2

71

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 72: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

6) funzionamento del sistema di gestione della

sicurezza in azienda modalitagrave di organizzazione

gestione e verifica delle attivitagrave

7) funzionamento del sistema modalitagrave di

organizzazione delle attivitagrave date in appalto

8) elencazione e descrizione delle attivitagrave effettuate

allinterno dellaziende affidate frequentemente o

continuativamente a terzi (appalto)

LEZIONE 2

72

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 73: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

9) descrizione delle modalitagrave con cui la

valutazione egrave programmata e del livello

di coinvolgimento degli attori

10)cronistoria delle attivitagrave attuate in tema

di sicurezza e per la valutazione da

parte di tutti gli attori

11)dichiarazione della lista dei pericoli

utilizzata e per ogni elemento della

griglia specificazione dei criteri in base

ai quali il rischio egrave valutato per rilevanza

LEZIONE 2

73

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 74: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(CONTENUTI)

le realtagrave operative con la illustrazione degli elementi del ciclo

produttivo rilevanti per lindividuazione e la valutazione dei

rischi

lo schema del processo lavorativo con riferimento sia ai

posti di lavoro sia alle mansioni ed ogni altro dato utile

le persone esposte al rischio prese in esame noncheacute gli

eventuali gruppi particolari (categorie di lavoratori per i quali

rispetto alla media dei lavoratori i rischi relativi ad un

medesimo pericolo sono comparativamente maggiori per

caratteristiche legate alla persona)

LEZIONE 2

74

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 75: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO SEGUITO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RAPPRESENTANTE DEI

LAVORATORI PER LA SICUREZZA

LE PROFESSIONALITAgrave E RISORSE INTERNE ED ESTERNE

CUI SI SIA FATTO EVENTUALMENTE RICORSO

I RIFERIMENTI NORMATIVI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE

DEL LIVELLO DI RIDUZIONE DI CIASCUNO DEI RISCHI

PRESENTI

LEZIONE 2

75

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 76: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN GLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE USATI IN ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI ASSENZA DI PRECISI RIFERIMENTI DI

LEGGELEGGE (norme di buona tecnica codici di (norme di buona tecnica codici di buona pratica ecc)buona pratica ecc)

gli interventi risultati necessari a seguito della valutazione

e quelli programmati per conseguire unrsquoulteriore riduzione di

rischi residui

le conseguenti azioni di informazione e formazione dei

lavoratori previste

LEZIONE 2

76

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 77: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A PERSONALI E COLLETTIVI MESSI A

DISPOSIZIONE DEI LAVORATORIDISPOSIZIONE DEI LAVORATORI

lorganizzazione del servizio di prevenzione e protezione

il programma per lattuazione ed il controllo dellefficienza delle

misure di sicurezza poste in atto

il piano per il riesame periodico od occasionale della valutazione

anche in esito ai risultati dellazione di controllo

LEZIONE 2

77

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 78: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHISCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dallesame delle situazioni di rischio rilevate in tutti i luoghi di lavoro

vengono redatte tabelle (schede) cosigrave strutturate

a) nella prima colonna descrizione della situazione di rischio

b) nella seconda terza quarta colonna rispettivamente la

probabilitagrave di accadimento del danno (p) lentitagrave del danno

stesso (d) ed il valore del rischio (r)

c) nella quinta colonna egrave indicato il provvedimento relativo alla

situazione di rischio individuata nella seconda colonna

LEZIONE 2

78

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 79: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

d) nella sesta colonna vi egrave il riferimento alla

programmazione della misura di sicurezza prevista con

lindicazione

I quando il provvedimento deve eo puograve essere attuato al

piugrave presto

II quando il provvedimento ha bisogno di essere

programmato a medio termine

III quando il provvedimento ha bisogno di piugrave tempo per

essere programmato eo realizzato (ovvero trattasi di un

provvedimento di tipo definitivo che si attueragrave appena

possibile in sostituzione o in aggiunta di quello provvisorio

giagrave in atto) o riguardante rischi di lieve entitagrave

LEZIONE 2

79

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 80: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIOpermette di determinare

bull Lrsquoindividuazione dei dispositivi di protezione individuali

(DPI) giagrave assegnati al personale e quelli che dovranno

essere messi a loro disposizione a seguito delle

valutazioni effettuate

bullI lavoratori in relazione ai rischi presenti nella struttura

ai fini della sorveglianza sanitaria con lindicazione per

ognuno di essi del rischio al quale sono esposti

LEZIONE 2

80

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 81: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

bull Il programma delle attivitagrave di formazione per i

dipendenti e quelli di informazione con i relativi

contenuti

bull Il piano di gestione delle emergenze

bull Le procedure per lattuazione del pronto soccorso

e lemergenza sanitaria

LEZIONE 2

81

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 82: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

bull Il programma delleventuale monitoraggio per quei

parametri che possono subire variazioni nel tempo

bull Il programma delle riunioni periodiche stabilite

allart11 del DLgs 62694

LEZIONE 2

82

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 83: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

CONDIZIONI PER UN EFFICACE DOCUMENTODI VALUTAZIONE DEI RISCHI

bull consapevolezza del datore di lavoro

bull consapevolezza dei responsabili ldquooperativirdquo e

conoscenza dei rischi con conseguente

valutazione dei risultati

bull documentazione e gestione della

documentazione stessa con particolare riguardo

alle ldquoschede di sicurezzardquo ed ai ldquomanuali tecnicirdquo

LEZIONE 2

83

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 84: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

bull professionalitarsquo e capacitarsquo del rspp e del mc e ricorso

eventuale ad ldquoespertirdquo e ldquospecialistirdquo (v dlgs 19503)

bull coinvolgimento dei lavoratori e delle loro

rappresentanze anche mediante una opportuna opera

di formazione non ldquoburocraticardquo ma mirata

principalmente a creare una ldquocultura della sicurezzardquo

LEZIONE 2

84

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 85: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

bull chiara definizione di responsabilitaacute competenze

e funzioni

bull flusso interno ed esterno e ben determinato di

informazione e cooperazione

LEZIONE 2

85

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 86: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

bull integrazione della salute e della sicurezza

nella realtaacute aziendale

(sgsl)

bull miglioramento e ldquocalibraturardquo del sistema

in modo da mantenere ldquonel tempordquo buoni

livelli di sicurezza e prevenzione con

relativa documentazione ldquodinamicardquo

LEZIONE 2

86

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 87: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Fino ad ora abbiamo visto che conoscere i rischi vuol dire abbattere la

possibilitagrave che gli infortuni si verifichino Perograve in che modo

La risposta egrave certamente questa ldquoUsando i dispositivi

di protezione individualerdquo

LEZIONE 2

87

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 88: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti dalle misure di

prevenzione e protezione o da mezzi di protezione collettiva egrave drsquoobbligo

lrsquouso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di

proteggerlo contro uno o piugrave rischi suscettibili di minacciare la sicurezza

e la salute durante il lavoro

EsempioGli Addetti alle cucine utilizzano i guanti di protezione termica

le educatrici di asilo Nido i guanti in lattice monouso etc

LEZIONE 2

88

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

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LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

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LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 89: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

PROTEZIONE DELLA TESTA

PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

PROTEZIONE DELLrsquoUDITO

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI

PROTEZIONE DEL CORPO

PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI

PROTEZIONE DALLE CADUTE DALLrsquoALTO

Tipologie

89

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 90: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

Protezione del capo

Gli ldquoelmetti ldquo e i ldquocaschirdquo sono destinati a proteggere le

zone parietali la sommitagrave del capo e la nuca

Sono generalmente realizzati con materiale plastico

resistente (policarbonato) e nel contempo leggero

Servono a proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( cadute di oggetti urti

impigliamento dei capellihellip)

1048633Rischi elettrici ( contatto con parti in tensionehellip)

1048633Rischi chimici ( gocciolamenti o spruzzi di prodotti

chimicihellip)

90

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 91: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

Protezione del viso e degli occhi

Gli occhiali insieme agli schermi e alle visiere sono

finalizzati a proteggere viso e occhi e sono i piugrave

importanti DPI utilizzabili in molteplici situazioni

Devono essere conformati in modo da garantire un

ampio campo visivo ottima trasparenza assenza di

effetti sferici astigmatici o prismatici

Devono proteggere da

1048633Rischi da agenti meccanici ( urti scheggehellip)

1048633Rischi da esposizione a radiazioni (laser fiamme

ossiacetilenichehellip)

1048633Rischi chimici (polveri liquidi corrosivi sostanze

tossichehellip)91

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

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TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 92: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

Protezione arti superiori

I guanti si differenziano in funzione del rischio da cui

devono proteggere

1048633 Guanti in cotone per lavori leggeri

1048633 Guanti in cuoio per manipolazione oggetti taglienti

1048633 Guanti in gomma per manipolazione sostanze tossiche

o corrosive

I rischi possono quindi essere di

1048633 natura chimica ( manipolazione acidi basi solventi

detergentihellip)

1048633 natura biologica ( virus batteri agenti patogenihellip)

1048633 termici

1048633Meccanici ( taglio impatto perforazionehellip)

1048633Elettrici ( scariche elettriche masse metalliche in tensionehellip)92

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 93: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

Protezione arti inferiori

La protezione interessa tuta la parte della gamba dal

ginocchi al piede compreso e viene effettuata con

lrsquoausilio di dispositivi diversi

Le calzature antinfortunistiche si differenziano in

funzione del pericolo da cui devono preservare

Caratteristiche

bull Puntale in acciaio ( rischi meccanici)

bull Lamina metallica antiperforazione

bull Impermeabilizzazione ( rischi chimici)

bull Resistenza al calore (rischi termici)

bull Sistema a sfilamento rapido93

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 94: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

Protettori auricolari

I mezzi di protezione auricolare rappresentano una

soluzione efficace per la protezione dei lavoratori dal

danno provocato da rumore (ipoacusia) quando i mezzi

tecnici di abbattimento delle sorgenti di rumore si

rivelano insufficienti o non praticabili

I protettori auricolari interrompono la pressione a

livello dellrsquoorecchio esterno generando una riduzione

dellrsquointensitagrave rumorosa che non egrave totale percheacute una

restante componente energetica viene trasmessa per

via ossea

94

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 95: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

Protezione dellrsquoUdito

Il rumore non egrave altro che unrsquoonda sonora fastidiosa che si

propaga nellrsquoaria

La prolungata esposizione al rumore puograve provocare danni

irreversibili allrsquoapparato uditivo (Ipoacusia)

I dispositivi di protezione auricolare grazie alla loro proprietagrave

di attenuazione riducono gli effetti del rumore al fine di evitare

un danno allrsquoorecchio

95

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 96: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARIPER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALI SI

ESSI RIGUARDANOhellip

GLI INSERTILE CUFFIE

96

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

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LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

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PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

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Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

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COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

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SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 97: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

I DISPOSITIVI DI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI

GLI INSERTI

Si indossano sollevando verso lrsquoalto il padiglione

auricolare in maniera da raddrizzare il meato

acustico e favorire lrsquointroduzione del tappo che

viene spinto con leggera manovra di avvitamento

Devono essere maneggiati con le mani pulite

onde evitare possibili infiammazioni o infezioni

Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti

sempre puliti e devono quindi essere

frequentemente lavati con acqua e sapone neutro97

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 98: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

Protezione del corpo

I sistemi di protezione dalle cadute dallrsquoalto

devono essere utilizzati dai lavoratori che operano

nei posti nei quali esiste il rischio di caduta con un

dislivello superiore ai 2 m

98

LEZIONE 2

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PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 99: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

99

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

I lavoratori esposti a pericolo di caduta dallrsquoalto o entro vani o che

devono svolgere il proprio lavoro dentro pozzi cisterne o serbatoi e

simili in condizioni di pericolo devono essere provvisti di cintura di

sicurezza

LEZIONE 2

100

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

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GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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LEZIONE 2

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PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTOCINTURE DI SICUREZZA

lavorazioni Tutti i casi in cui sia necessario arrestare la cadutadallrsquoalto lavori su impalcature pali tralicci scale etcSono cinture semplici a giro vita con doppio punto di ancoraggio in vita e fune di trattenutaSono utilizzate per mantenere in posizione sicura lrsquooperatore una volta che lo stesso abbia raggiunta la quota di lavoroNon sono impiegate per altezze di caduta superiori ai 70 cm questi tipi di cintura possono risultare estremamente pericolosein quanto nella sollecitazione conseguente allrsquoarresto della caduta dellrsquooperatore potrebbero ruotare intorno al corpo dello stesso con possibili conseguenti lesioni alla colonna vertebrale

LEZIONE 2

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PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 101: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

101

PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALLALTO

IMBRACATURA ANTICADUTA

Sono supporti per il corpo che hanno lo scopo di

arrestare la caduta cioegrave sono componenti di un

sistema di arresto caduta Le imbracature per il

corpo possono comprendere cinghie accessori

fibbie o altri elementi disposti e montati

opportunamente per sostenere tutto il corpo di una

persona e tenerla durante la caduta e dopo lrsquoarresto

della caduta (UNI EN 363)

LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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LEZIONE 2

Protezione delle Vie Respiratorie

La respirazione egrave un processo fisiologico con il quale

si realizza uno scambio gassoso tra organismo e

ambiente

Lrsquoaria entra nei polmoni per azione dei muscoli del

torace e del diaframma che ne provocano una

espansione

102

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

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Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

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INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

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DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

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SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

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GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 103: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

bull I lavoratori esposti a specifici rischi di

inalazioni pericolose di gas polveri o fumi

nocivi devono avere a disposizione maschere

respiratorie o altri dispositivi idonei da

conservarsi in luogo adatto facilmente

accessibile e noto ai lavoratorifacciale filtrante

APVR amp TIPOLOGIA

filtrofacciale filtrante

103

LEZIONE 2

104

MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

105

MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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LEZIONE 2

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MASCHERE POLVERI

bull Le maschere antipolvere hanno porositagrave e prestazioni diverse da scegliere in

funzione della concentrazione di polvere in aria

bull I filtri hanno prestazioni diverse FFP1 FFP2 FFP3 sono sigle che

identificano la capacitagrave di trattenere polvere

bull Maschere facciali semimaschere ecc ogni tipologia ha un Fattore di

Protezione diverso la scelta si fa considerando il tipo di polvere e la

contaminazione

LEZIONE 2

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MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

LEZIONE 2

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TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

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Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

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GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

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INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

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INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

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DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

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COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

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COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

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SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

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I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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LEZIONE 2

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MASCHERE COMPOSTI CHIMICI

bull Anche le maschere per composti organici hanno caratteristiche

diverse in funzione delle molecole che devono trattenere

bull Banda marrone grigia gialla ecc ogni tipologia una famiglia di

composti

bull I diversi tipi hanno fattori di protezione e DURATA diversi una scelta

sbagliata puograve addirittura peggiorare lrsquoesposizione professionale hellip

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TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

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Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

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GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

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INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

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INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

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DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 106: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

LEZIONE 2

106

TUTE E INDUMENTI

Gli indumenti di protezione da agenti chimici si dividono in

bullA tenuta stagna di gas

bullA tenuta non stagna di gas

bullA tenuta di liquidi con pressione

bullA tenuta di spruzzi

bullA tenuta di particelle

bullA limitata tenuta di schizzi liquidi

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 107: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

CANTIERI E COORDINAMENTOCANTIERI E COORDINAMENTO

LEZIONE 2

107

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

109

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 108: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia Se una ditta esterna viene a lavorare nella mia azienda ci sono rischi da verificareazienda ci sono rischi da verificare

Obiettivi di questa sezione

bull Criteri di coordinamento

bull DUVRI

bull POS e PSC

LEZIONE 2

108

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

LEZIONE 2

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INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 109: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

GENERALITAgrave SU INTERFERENZEGENERALITAgrave SU INTERFERENZE

Art 26 del DLgs 812008 e coordinamento

bull Il DL committente verifica lrsquoidoneitagrave tecnico

professionale e fornisce informazioni per coordinare le

attivitagrave

bull Il DL appaltatore fornisce le informazioni per coordinare

le attivitagrave e partecipa al coordinamento

bull Norme di condotta aree vietate lavorazioni interdette

ecc

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INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

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INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

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DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

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COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

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COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

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SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

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I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

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Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Page 110: LEZIONE 2 RISCHI SUL LAVORO 1. LEZIONE 2 1.IDENTIFICARE IL PERICOLO 2. VALUTARE IL RISCHIO 3. PROVARLO AD ELIMINARLO … 4. … OPPURE TROVARE UN SOSTITUTO

INTERFERENZE INTERFERENZE

Se sono previste interferenze nelle lavorazioni

previste il DL committente procede alla redazione del

DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi da

interferenze) da allegare allrsquoappalto (affidamento di

incarico)

LEZIONE 2

110

INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

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DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

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COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

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COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

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SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

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I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

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Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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INTERFERENZEINTERFERENZE

Il DUVRI deve contemplare tutte le situazioni di rischio determinate

dalle lavorazioni simultanee e prevedere le misure per la loro

eliminazione o riduzione al minimo

bullrumori

bullagenti chimici

bullcaduta di oggetti

bulltransito di automezzi hellip

LEZIONE 2

111

DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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DUVRIDUVRI

Ersquo fondamentale che lrsquoesame di queste situazioni e gli scambi di

informazioni tra i DL siano testimoniate da elementi certi

bullDescrizione appaltante e appaltatore

bullNatura e durata dei lavori

bullMisure di sicurezza concordate

bullCosti della sicurezza

bullVerbali riunioni di coordinamento

LEZIONE 2

112

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

Il piano di sicurezza e coordinamento egrave parte integrante del

contratto di appalto

bullSi tratta di una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla

complessitagrave dellopera da realizzare atte a prevenire o ridurre i

rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori

bullContiene la stima dei costi per la sicurezza

bullEgrave corredato da tavole esplicative di progetto e planimetrie relative

agli aspetti della sicurezza

LEZIONE 2

113

PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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PIANO DI SICUREZZAPIANO DI SICUREZZA

bull Il piano operativo di sicurezza egrave un piano complementare di dettaglio

del piano di sicurezza e coordinamento

bull Si tratta di un documento specifico delle lavorazioni affidate e

comprende tutte le fasi esecutive della realizzazione prevista nel

PSC

bull Ersquo redatto dai datori di lavoro delle imprese esecutrici

LEZIONE 2

114

COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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COORDINATORE IN PROGETTAZIONECOORDINATORE IN PROGETTAZIONE

Il coordinatore in fase di progettazione egrave un soggetto incaricato dal

committente o dal responsabile dei lavori di

bullredigere il piano di sicurezza e di coordinamento

bullpredisporre nei casi previsti un fascicolo con le informazioni utili ai fini

della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori

Questi documenti sono redatti durante la progettazione dellopera e

comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte

LEZIONE 2

115

COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

116

SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

123

LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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COORDINATORE IN ESECUZIONECOORDINATORE IN ESECUZIONE

Il coordinatore in fase di esecuzione verifica lapplicazione delle disposizioni

contenute nel PSC (ove questo sia previsto)

bullverifica lidoneitagrave del POS

bullorganizza tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle

attivitagrave

bullverifica lattuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza

bullsegnala le inosservanze al committente o al responsabile dei lavori previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati

bullsospende in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato

le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati

dalle imprese interessate

LEZIONE 2

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SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

120

Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

122

Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

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GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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SEGNALETICA DI SICUREZZASEGNALETICA DI SICUREZZA

Il datore di lavoro deve prevedere o verificare lesistenza di una

segnaletica di sicurezza eo di salute sui luoghi di lavoro

conforme alle disposizioni del nuovo decreto quando i rischi

non possono essere evitati o sufficientemente limitati con i mezzi

di protezione collettiva o con misure metodi o sistemi di

organizzazione del lavoro

I lavoratori devo rispettare la segnaletica ed in particolar modo i

cartelli in quanto questi vengono apposti per indicare loro

obblighi rischi e divieti

I cartelli devono essere seguiti come le segnalazioni stradali

percheacute guidano sulla strada della sicurezza

LEZIONE 2

117

I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

118

Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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I lavoratori ed i loro rappresentanti devono

ricevere una formazione adeguata sotto forma di

istruzioni precise nel settore della segnaletica di

sicurezza impiegata

La formazione verteragrave in particolare sul

significato della segnaletica soprattutto quando

questa implica limpiego di parole noncheacute sui

comportamenti generici e specifici da seguire

Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza

LEZIONE 2

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

121

Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Definizione di segnaletica di sicurezza eo di salutebull La definizione di segnaletica di sicurezza eo di salute individua una

segnaletica che fornisce unindicazione o una prescrizione concernente la sicurezza utilizzando secondo i casi

bull un cartellobull un colorebull un segnale luminoso o acusticobull una comunicazione verbalebull un segnale gestuale

Divieto

Prescrizione

AttenzionePericolo

InformazioniIstruzioni

SalvataggioSoccorso

Antincendio

LEZIONE 2

119

Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Esempi di segnaletica di sicurezza

Segnale di divieto un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo

Segnale di avvertimento un segnale che avverte di un rischio o pericolo

Segnale di prescrizione un segnale che prescrive un determinato comportamento

LEZIONE 2

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

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CARTELLI DI PRESCRIZIONE

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CARTELLI DI SALVATAGGIO

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CARTELLI ANTINCENDIO

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bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Segnale di salvataggio o di soccorso un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio

Segnale di informazione un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate ai punti precedenti

Cartello supplementare un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato al punto precedente e che fornisce indicazioni complementari

LEZIONE 2

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

LEZIONE 2

CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

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LEZIONE 2

LEZIONE 2

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bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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Colore di sicurezza un colore al quale egrave assegnato un significato determinato

Cartello un segnale che mediante combinazione di una forma geometrica di colori e di un simbolo o pittogramma fornisce una indicazione determinata la cui visibilitagrave egrave garantita da una illuminazione di intensitagrave sufficiente

Simbolo o pittogramma unimmagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento impiegata su un cartello o su una superficie luminosa

LEZIONE 2

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

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Segnale acustico un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un dispositivo ad hoc senza impiego di voce umana o di sintesi vocale

Segnale luminoso un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente che egrave illuminato dallinterno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa

bull Segnale gestuale un movimento eo posizione delle braccia eo delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicateli un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori

Comunicazione verbale un messaggio verbale predeterminato con impiego di voce umana o di sintesi vocale

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LEZIONE 2

CARTELLI DI DIVIETO

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CARTELLI DI AVVERTIMENTO

LEZIONE 2

CARTELLI DI PRESCRIZIONE

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CARTELLI ANTINCENDIO

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CARTELLI DI SALVATAGGIO

LEZIONE 2

CARTELLI ANTINCENDIO

LEZIONE 2

LEZIONE 2

GESTUALE

bull Segnali standardizzati

bull Procedure scritte

bull Importanza dellrsquoaddestramento

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