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Le voci dell’I.C. “Dante Alighieri “ di Roccadaspide - Numero Unico – Anno II - Giugno 2014
Direttori: prof.sse Annamaria Chiacchiaro, Katia Peduto, Patrizia Peduto
Redazione: alunni della II D della S.S.1°
Cari lettori,
Anche quest’anno gli allievi dell’Istituto Comprensivo di
Roccadaspide hanno voluto raccogliere alcuni lavori svolti nel corso
delle attività scolastiche e pubblicarli nell’ELZEVIRO, numero unico
che è giunto alla sua seconda edizione.
“Sfogliando” le pagine che seguono, troverete testi a tema libero,
prodotti dagli alunni della scuola Primaria e della scuola
Secondaria di Primo grado oltre a rappresentazioni grafiche
realizzate dagli allievi della scuola dell’Infanzia.
I lavori pubblicati, pur nella loro semplicità, sono frutto di
riflessioni su eventi e personaggi, presenti e passati, rievocano
tradizioni, rappresentano momenti di vita vissuta e scaturiscono da
emozioni e sentimenti spontanei.
Nell’augurare buona lettura a tutti, gli alunni e i docenti che
hanno partecipato all’iniziativa, colgono l’occasione per salutare e
ringraziare il Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Aiello, che ha
concesso l’opportunità di fare del giornalino scolastico l’espressione
di un’intensa e coinvolgente attività dittico-educativa.
Alla scoperta di Napoli
IL giorno 17 dicembre 2013 alle 6.30
del mattino gli alunni della Scuola
Secondaria di Primo grado, partono
da Roccadaspide con meta la bella,
sublime e raffinata Napoli. Sono tutti
emozionati all’idea di visitare i tesori
nascosti del capoluogo campano, che
molte volte non vengono giustamente
salvaguardati e apprezzati.
Sicuramente, per gli alunni la parte
più divertente è stato il breve viaggio
in autobus, che ha permesso il
confronto tra le diverse classi e la
socializzazione. Dopo due ore,
finalmente a destinazione, la
scolaresca è stata accolta dal
museo di Capodimonte, e dalle sue
meraviglie del museo. Le stanze
adibite all’esposizione delle opere
d’arte offrivano un viaggio all’indietro
nel tempo attraverso arazzi, dipinti,
quadri, affreschi, ritratti, busti e
statue. Tutto ciò nasconde una
storia pieni di intrighi, misteri,
tradimenti che creano un’atmosfera
magica. Fonte di conoscenza nuova,
input per conoscere e scoprire, il
complesso artistico ha reso la
giornata una vera e propria “opera
d’arte”. Il Museo di Capodimonte
trae origine dalla straordinaria
collezione dei Farnese, una delle
famiglie più importanti del
Rinascimento italiano. A questo
deve la varietà delle sue raccolte
che, dalla pittura e dalla scultura, si
estende ai disegni, alle armi, alle
arti decorative con una ricchezza di
esemplari di grande raffinatezza,
frutto sia del collezionismo
farnesiano sia, in seguito, delle corti
dei Borbone e dei Savoia. Ma, allo
stesso tempo, Capodimonte è stata
anche una reggia sontuosa, vissuta
e abitata, con fortuna discontinua,
dalle famiglie regnanti tra
Settecento e i primi decenni del Novecento. A partire dal settembre
1995, grazie al nuovo ordinamento
espositivo delle collezioni - a
seguito dei lavori condotti negli
ultimi anni del secolo scorso, per la
necessità di adeguare il museo alle
esigenze moderne di conservazione
e sicurezza - Capodimonte ha
assunto l’attuale configurazione
che, anche attraverso l‘allestimento,
valorizza la storia stessa del museo.
I ragazzi dell’I.C. di Roccadaspide
hanno consumato il pranzo a sacco
nell’immenso giardino antistante la
reggia. Un bosco intervallato da
ampie praterie ha fatto nascere nei
ragazzi la voglia di scoprire luoghi
isolati, calmi e inaspettati.
Il programma continua con la visita
alla Certosa di San Martino. Il
museo nazionale di San Martino si
trova proprio nel punto più alto della
collina del Vomero ed è ospitato dal
1866 nella Certosa di San Martino.
La Certosa di San Martino è tra i
maggiori complessi monumentali
di Napoli; costituisce, in assoluto,
uno dei più riusciti esempi di
architettura e arte barocca. Tra le
opere di spiccato interesse storico e
artistico vi è il “presepe Cuciniello”,
celebre opera della tradizione
napoletana. La giornata si conclude
nel migliore dei modi, osservando
l’ipnotizzante golfo di Napoli tra navi
titaniche e acque pure che fanno da
cornice al paese dei grandi sovrani,
dei grandi artisti, dei grandi
esploratori e delle gustose pietanze
tipiche napoletane.
Chiara Bilancieri Francesca Francione Benedetta Gorrasi Martina Scairati IID S.S.1°
L’esperienza del PON
Quest‘anno per la prima volta ,
nella mia scuola stiamo
realizzando un PON molto
interessante: ”Progetto scrittura
creativa “. Quando la maestra
Antonella ci ha comunicato questa
notizia e ci ha spiegato che avremo
raccolto storie sul Cilento, storie di
paura sui pompinari, le inare, le origini
del castello, la castagna d’ oro e tanto
materiale per creare un libro tutti
insieme; mi sono subito sentita
coinvolta ed elettrizzata, già sentivo
che mi sarebbe piaciuto tantissimo.
Un’ occasione meravigliosa per
imparare e conoscere tante cose
nuove, insomma cibo per la mia
mente.
Per realizzare questo PON la maestra
Antonella ci ha presentato un ‘altra
insegnante “Adele “, molto giovane e
anche molto bella. I suoi occhi scuri,
vivi, intelligenti, hanno subito attirato
la mia attenzione ; ho
immediatamente capito che avrei
avuto di fronte una persona dalla
quale rubare un po’ di cultura e io per
questo sarei felice di diventare una
grande ladra; è bello osservarla
mentre lavora e immaginare di
diventare un giorno anch’io così.
Il PON ci ha coinvolti tutti , ognuno
di noi lavora con entusiasmo e
abbiamo avuto l’occasione di
confrontarci con altri tre bambini
(Ludovico , David e Mattia) che
vengono dalla scuola di
Roccadaspide i quali si sono subito
integrati insieme a noi con molta
facilità. Il PON è stata un’
esperienza meravigliosa, ci
abbiamo messo tutto l’entusiasmo, il
nostro cuore , le nostre menti.
Lavorare insieme è stato bellissimo
e tutto questo siamo riusciti a
realizzarlo, grazie all’impegno della
maestra Antonella e della
professoressa Adele che ci sono
state vicine e ci hanno aiutato con
infinita pazienza. Io ho tanta fiducia
nel nostro lavoro, penso che
quando tutto questo sarà terminato
ne verrà fuori qualcosa di
straordinario e mi auguro tanto che
si parlerà di noi, della nostra scuola.
Giovanna De Conte
Visita guidata a Napoli.
Il venticinque marzo 2014
siamo partiti da Roccadaspide
alle ore 8,25 dal piazzale
Largo Fratelli del Giudice
antistante la scuola primaria
Guglielmo Marconi, insieme
agli alunni delle classi quarte e
quinte. Ci ha accompagnato
l'insegnante Pina , abbiamo
viaggiato con il pullman di
Pazzanese , per recarci al
teatro San Carlo , che si trova
nella città di Napoli, nostro
capoluogo di regione.
Abbiamo percorso la statale
118 e a Battipaglia abbiamo
imboccato l'autostrada.
Durante il viaggio la maestra
ci ha sollecitati a guardarci
intorno e abbiamo notato tante
case belle, ville, palazzi,
automobili e persone . Arrivati
al teatro il pullman ci ha
parcheggiati proprio lì davanti,
siamo scesi e in fila per due
siamo entrati.
Subito siamo rimasti colpiti
dalla sua maestosità . Una
volta entrati abbiamo
ammirato la meravigliosa
platea , cinque ordini di palchi
disposti a ferro di cavallo, , un
loggione ed un palcoscenico,
ma il gioiello principale è il
palco. Il teatro San Carlo è
stato il modello per i
successivi teatri d'Europa.
Fondato per volontà di Carlo
di Borbone fu inaugurato il
quattro novembre del 1737 in
occasione dell' onomastico del
re ed ospita più di duemila
spettatori. Abbiamo assistito
allo spettacolo " Le Corsaire
Suite", balletto in tre atti
considerato tra i più rivisitati
della storia della danza. Il
balletto trae ispirazione dalla
storia d'amore di Medora ed il
pirata Conrad.
Dopo abbiamo visitato la
galleria " Umberto I " e il
castello " Maschio Angioino".
Alla galleria " Umberto I"
abbiamo preso un gelato
squisito. Il castello " Maschio
Angioino" ha cinque maestose
torri , al suo interno abbiamo
fotografato le meravigliose
stanze, abbiamo ammirato
alcuni gioielli della regina
Giovanna I. Verso le ore 17,30
siamo saliti sul pullman che ci
ha riportati a casa alle ore
19,00. Abbiamo trascorso una
splendida giornata che
ricorderemo per sempre e con
piacere ,sperando di ritornarci
da adulti.
Scuola primaria Classe III A
Roccadaspide Capoluogo.
IL KART
Ciao a tutti, mi chiamo
Sante,ho tredici anni e come
hobby mi piace guidare il kart.
Sul kart ho trascorso i più bei
giorni della mia vita. La parola
“Kart” deriva dall’inglese “Cart”,
che vuol dire “Carretto”, ma è
stato modificata graficamente
sostituendo la “C”“con la “K”. Il
Kart è formato da un telaio
tubolare da 30mm o 32mm per le
categorie maggiori e da 28mm
per la categorie minori, monta un
motore 2 tempi a combustione
interna da circa 15cv per le
categorie minori e un motore da
30-50 cv per le categorie
maggiori. Ha un sedile anatomico
in vetroresina molto comodo ma
al tempo stesso un po’duro; per
partecipare a delle gare bisogna
indossare un casco, una tuta
apposita, delle scarpe e dei
guanti; il tutto deve essere
omologato dalla “F.I.A.”
(Federazione Internazionale
Automobilistica). La sensazione
che si prova quando si guida un
kart è fantastica, innanzitutto fa
salire l’adrenalina alle stelle e
quando si aspetta il semaforo
verde, si pensa praticamente a
tutte le cose che possono
accadere in gara, sia quelle belle
che quelle brutte. Ovviamente la
cosa migliore è partire in “pole
position”(prima posizione) per
provare ad imporre il proprio ritmo
fin dalla prima curva, ma non è
facile perché quando parto
davanti a tutti,cerco di non farmi
soffiare la posizione. In “griglia di
partenza” la tensione sale e le
possibilità di sbagliare sono
elevatissime. Se un pilota
riuscisse ad imporre il suo ritmo
fin dall’inizio della gara e gli altri
piloti fossero anche leggermente
più lenti, diventerebbe difficile per
quest’ultimi rimontare il terreno
perduto. Per andare al circuito mi
metto in macchina con mio padre
e durante il viaggio formuliamo le
varie strategie da utilizzare in
gara. Le strategie da noi
formulate di solito non vengono
cambiate, ma se c’è la necessità
ne utilizzo una diversa; in questi
casi al pilota spetta un decisione
importante da prendere in
pochissimo tempo; bisogna
scegliere la strategia giusta
facendo attenzione a ciò che
potrebbe accadere quando la si
usa e, se non si fa attenzione, si
può letteralmente distruggere la
gara.
Provateci anche voi!
Sante Cormidi 3A S.S.1°
IL NUOTO
LA MIA PIU' GRANDE PASSIONE E' IL NUOTO. LO PRATICO DA QUANDO AVEVO TRE ANNI E ORMAI NON PIU' A LIVELLO AMATORIALE, MA AGONISTICO. MI PIACE PERCHE' E' UNO SPORT COMPLETO CHE SVILUPPA I MUSCOLI DI TUTTO IL CORPO , MA NON SOLO! INFATTI AIUTA A CONCENTRARSI, A RILASSARSI E A MIGLIORARE LA RESPIRAZIONE PERCHE' ELIMINA LE
TOSSINE . PER QUESTO MOTIVO LO CONSIGLIO A TUTTI! QUANDO FACCIO ALLENAMENTO MI SENTO MOLTO PIU'
RILASSATA PER CUI SONO PIU' CONCENTRATA E MI GODO DI PIU' LE MIE NUOTATE; INVECE QUANDO DEVO AFFRONTARE UNA GARA HO PIU' DIFFICOLTA' A CONCENTRARMI E A RILASSARMI PERCHE' ENTRA IN GIOCO L'ANSIA E LA PAURA DI NON FARE BENE. PERCIO' DEVO PRIMA DI TUTTO ALLENARE LA MIA MENTE A NON AVERE PAURA DI NULLA , PERCHE' TUTTO SOMMATO FACCIO UNA COSA CHE A ME PIACE E CHE SICURAMENTE NON MI PUO' FARE ALCUN MALE ! AD OGNI GARA CHE AFFRONTO , MI SENTO MANCARE IL TERRENO SOTTO I PIEDI : STO LI' SUL TRAMPOLINO IN POSIZIONE DI TUFFO E , MENTRE ASPETTO IL FISCHIO DEL GIUDICE DI GARA , SENTO L'ADRENALINA SALIRMI IN TUTTO IL CORPO , MA AL MOMENTO DEL TUFFO PENSO SOLO A MUOVERE QUANTO PIU' VELOCEMENTE I PIEDI ED INCAMERARE MENO ARIA POSSIBILE. E , QUALUNQUE SIA IL RISULTATO , MI SENTO COMUNQUE SODDISFATTA DI AVERCI ALMENO PROVATO...!!!
NOEMI SCARPA 3° A S.S.1°
CAROLINA KOSTNER
Carolina Kostner è nata a Bolzano l’8
febbraio 1987 ed è una pattinatrice
artistica su ghiaccio. Carolina ha
iniziato a pattinare all’età di quattro
anni,ma in realtà ha cominciato a
praticare lo scii alpino e a gareggiare
nella specialità della discesa libera. Al
campionato di Varsavia del 2007 ha
guadagnato il suo primo titolo
continentale. Con questo risultato è
stata, inoltre, la prima italiana ad
ottenere la medaglia d’oro agli Europei.
Ai mondiali del 2007 di Tokio, in
Giappone, ha totalizzato un record
personale, dove si è classificata terza.
Agli Europei di Zagabria del 2008,
Carolina è riuscita comunque a vincere
,come l’anno precedente, il titolo
continentale. Per i suoi allenamenti in
Italia è stata seguita tecnicamente da
Edoardo De Bernardis. Nel dicembre
del 2009, Carolina ha perso il titolo di
campionessa italiana, conquistato
invece da Valentina Marche, in
competizione con l’atleta altoatesima
per l’ottenimento dell’unico posto
disponibile alle olimpiadi di Vancouver.
Agli Europei di gennaio 2010 a Tillin,
in Estonia, la Kostner è però riuscita a
conquistare la medaglia d’oro e con
essa la possibilità di partecipare ai
Giochi Olimpici del 2010. I mondiali
2011 si sarebbero dovuti svolgere in
Giappone, ma sono stati spostati a
Mosca dopo il terremoto di Sendai.
Carolina ha ottenuto il sesto posto al
termine del programma corto,ma ha
vinto la medaglia di bronzo dopo aver
migliorato il proprio record personale
nel programma libero. Questo è stato il
suo primo podio mondiale dal 2008 ed
il terzo nella sua carriera; aveva infatti
vinto la sua prima medaglia mondiale,
anch’essa su un bronzo, proprio a
Mosca sei anni prima. Dopo aver vinto
una medaglia in ciascuno dei suoi
eventi, la Kostner ha concluso la
stagione al primo posto nel ranking
mondiale. È stata la prima italiana a
vincere la finale del Grand Prix nella
specialità individuale e seconda in
assoluto, dopo la vittoria di Barbara
Fusar-Poli e Maurizio Margaglio nella
finale nelle coppie di danza del 2000. A
gennaio 2012 ,a Sheffield, Carolina ha
vinto gli europei, ottenendo il titolo
continentale per la quarta volta su un
totale di 10 partecipazioni a tale evento.
La sua competizione successiva è stata
la Challenge Cup 2012 a L’Aia, dove
ha vinto la medaglia d’oro. Il 31 marzo
si è invece classificata prima, segnando
il proprio nuovo record personale,
vincendo la medaglia d’oro. È inoltre
divenuta la prima pattinatrice italiana
nella storia, l’oro iridato nella specialità
del pattinaggio di figura singola e la
seconda italiana in assoluto, dopo
Barbara Fusar-Poli e Maurizio
Margaglio, che hanno vinto i
campionati mondiali del 2001 a
Vancouver nella specialità della danza
su ghiaccio. La sua prima competizione
nella stagione 2012-2013 è stata la
Golden Spin di Zagabria, dove il 14
dicembre, al termine del programma
corto, si è trovata in prima posizione. Il
giorno successivo è poi riuscita a
difendere il proprio titolo continentale
guadagnando la medaglia d’oro europea
per la quinta volta nella sua carriera.
Carolina ha poi partecipato ai mondiali
del 2013 che si sono tenuti a London
nell’Ontiaro, in Canada. Al termine
della competizione ha ottenuto la
medaglia d’argento. È riuscita a
piazzarsi al secondo posto in entrambe
le parti di gara grazie a ottimi punteggi.
Alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014
partecipa inizialmente al “Team Event”,
riuscendo a far qualificare l’Italia per la
finale realizzando il suo nuovo primato
personale nel programma corto.
Carolina decide però di non pattinare il
programma libero e di ritornare ad
Oberstdorf per prepararsi al meglio per
la gara individuale. Il 19 febbraio inizia
la gara individuale. Il programma libero
si tiene il giorno seguente: Carolina
ottiene il suo record personale, che le
permette di vincere la medaglia di
bronzo preceduta dalla russa Adelina
Sotnikova e dalla coreana Kim Yuna.
Carolina è dunque la prima pattinatrice
italiana nella storia a vincere una
medaglia olimpica nella specialità del
pattinaggio di figura singolo e la
seconda italiana un assoluto.
Montuori Federica
Ricco Michela
Rossomando Elisa III D S.S.1°
Cristiano Ronaldo Aos Santos Aveir, o
più semplicemente Cristiano Ronaldo, è
un calciatore portoghese, attaccante del
Real Madrid e della nazionale
portoghese. Soprannominato anche
CR7, Ronaldo è considerato uno dei
calciatori più forti al mondo nonché
vincitore del PALLONE D’ORO
2013/14. Nacque a Funchal il 5 febbraio
1985. Il suo primo nome (Cristiano)
deriva dal fatto che la madre , era di
fede cristiana , mentre il secondo
(Ronaldo), fu scelto in onore di Ronald
Reagan, l’attore preferito del padre.
Ronaldo è dotato di grande velocità, è
capace di effettuare di straordinari
dribbling e possiede un fantastico senso
del goal .
Cresciuto
nell'Andorinha, nel 1997 dal Nacional a
pproda allo Sporting Club de Portugal,
giocando per cinque anni nelle giovanili
della squadra e dimostrando presto il
proprio talento. Ha esordito in prima
squadra durante una gara contro l'Inter
valevole per il terzo turno preliminare
della Champions League 2002-2003 .
Nella sua prima stagione allo Sporting
Lisbona collezionerà 25 presenze in
campionato, di cui 11 da titolare.Viene
notato dal Manchester United in una
partita amichevole contro lo Sporting
Lisbona disputatasi nel luglio 2003. La
squadra inglese perde l'incontro per 2-0
anche per merito del giovane talento
portoghese, che diviene così un
obiettivo di calciomercato del club
inglese. Il 13 agosto 2003 Cristiano
Ronaldo si trasferisce al Manchester
United per 12,24 milioni di sterline,
diventando così il teenager più costoso
nella storia del calcio inglese. Oltre a
ciò diventa anche il primo giocatore
portoghese dei Red Devils. Nel 2008 ,
grazie ai 31 goal segnati, Ronaldo
vince il premio della “ SCARPA
D’ORO 2008 “ e il 2 dicembre 2008,
vince anche il suo primo PALLONE
D’ORO.
L'11 giugno 2009 il Manchester United
annuncia di aver accettato l'offerta di 80
milioni di sterline (94 milioni di euro
circa, la più alta cifra mai pagata per un
calciatore) da parte del Real Madrid e
autorizza quindi il club a trattare col
giocatore. Quindici giorni dopo il club
madrileno annuncia di aver
ufficialmente siglato l'accordo con il
Manchester United per il trasferimento
di Cristiano Ronaldo in Spagna a partire
dal 1º luglio. Per lui il club ha fissato
una clausola rescissoria di 1 miliardo di
euro, una somma che non ha eguali
nella storia del calcio. La sua
presentazione ufficiale, il 6 luglio
allo Stadio Santiago Bernabéu, è
seguita da 80.000 tifosi. Il 13 gennaio
2014, Ronaldo, vince il suo secondo
PALLONE D’ORO e durante la partita
di Champions league contro il Borussia
Dourtmond dell’ edizione corrente, ha
raggiunto quota 14 goal, record assoluto
condiviso solo da LIONEL MESSI e
JOSE ALTAFINI .
Durante la sua carriera, Ronaldo, ha
vinto:
1 supercoppa di Portogallo
1 Champions League
1 coppa d’Inghilterra
1 Coppa del mondo per club
2 Coppa di Lega inglese
1 Supercoppa di Spagna
3 Campionato inglese
1 Campionato spagnolo
2 Community Shield
1 Pallone d'oro:2008
1 Pallone d'oro FIFA: 2013
1 Coppa di Spagna
1 FIFA World Player: 20082
2 Scarpa d'oro: 2008, 2011
Gianfrancesco Iuliano II D S.S.1°
Lion Andrés Messi nasce a Santa (FE)
in Argentina il 24 Giugno 1987. Messi,
noto anche con il diminutivo Leo, è uno
dei calciatori più forti del mondo
nonché vincitore di quattro palloni
d’oro. Soprannominato anche la Pulga,
in italiano pulce, per via della sua
statura, inizia a giocare all’età di cinque
anni in una scuola di calcio di nome
Grandoli. Messi e la squadra vennero
allenati da suo padre . Nel 1995, a otto
anni, passa al Newell’s Old Boys. Ma è
il Barcellona, attraverso il direttore
sportivo Carles Bexach, ad interessarsi
del giovane talento. Arriva in Europa
con la sua famiglia firmando il suo
primo contratto con il blaugrana nel
2001. Il suo esordio avviene il 16
Novembre 2003 contro il Porto, ma la
sua prima gara ufficiale avviene contro
l’Espayal il 16 Ottobre 2004.
Marco Zunno II D S.S.1°
L’amicizia
L'amicizia è un aspetto molto importante
della nostra vita,quasi indispensabile.
L'amico è una persona di cui ci possiamo
fidare ciecamente. È colui che ci
consiglia,ci ascolta,ci aiuta, ci sgrida se
necessario e ci vuole bene per come
siamo veramente.
Un amico non ha invidia nel vederci
felice,anzi gioisce per noi. Un amico è
pronto ad aiutarci in ogni momento, ci fa
capire quando sbagliamo e ci dà il suo
sostegno.
L'amicizia è un legame davvero unico
perché ci permette di confidarci con una
persona che farà la stessa cosa con noi.
Non dobbiamo, però, confondere
l'amicizia con una semplice
conoscenza:infatti molte persone non le
conosciamo davvero bene e non
possiamo dire che sono amiche, ma
semplici conoscenze.
Le amicizie vere sono davvero poche e
sono quelle che conosciamo da tanto
tempo. Sono persone meravigliose,
capaci di farci cambiare l'umore in
meglio da un momento all'altro. Con
loro non c'è bisogno di fingere e, se c'è
qualche cosa che non va,se ne
accorgono subito.
I veri amici sanno ascoltare, consigliare,
aiutare senza chiedere niente in cambio.
I veri amici ci accettano per quello che
siamo, anche con i nostri difetti.
È chiaro che ognuno di noi ha le proprie
idee, le proprie passioni,il suo modo di
vivere, ma ciò non influenza l'amicizia
perché il rapporto si basa molto sul
rispetto reciproco.
A volte non si frequenta spesso una
persona, ma l'amicizia resta...anche per
anni e anni! Senza una persona amica
non si può vivere bene perché ognuno
di noi, nel bene o nel male, ha bisogno
di una persona su cui contare.
Testo collettivo classe IV A Scuola
Primaria Roccadaspide
Cosa vorresti dire alla tua mamma
Tra qualche giorno è la festa della
mamma, ti vorrei dire tante cose ma con
le parole non ci riesco quindi provo a
scriverle. Cara mamma non so proprio
da dove iniziare. La nostra vita è piena
di sorrisi e allegria. Molto spesso non
sono carini con te, quando mi vieti
qualcosa o mi sgridi ti rispondo male
ma poi ci ripenso e ti chiedo scusa,
perché alla fine tu lo fai per il mio
bene.Sono molto testardo, devo
ammetterlo e a volte ti faccio proprio
disperare, ma alla fine mi perdoni
sempre tutto. Per non parlare di quanto
mi vizi, soprattutto con il cibo, sei così
paziente che mi cucini sempre a parte
visto che quello che mangiate voi non
mi piace quasi mai. Sei tanto
premurosa, a volte anche troppo. Hai
sempre paura che mi fa freddo e prendo
il raffreddore così mi fai coprire bene e
tante volte mi fai scoppiare di caldo.
Quello che posso dire è che ho proprio
una mamma speciale, una super
mamma sempre con il sorriso. Ah
dimenticavo ti voglio tanto bene ma
questo tu lo sai già.
Alunni classe 4^A Scuola Primaria
Roccadaspide
Le cose che vorresti dire alla tua
mamma
Cara mamma
Io ti volevo dire tante cose:
io con tè vorrei:
uscire a fare passeggiate
vorrei stare un po’ di tempo in più
assieme a tè vorrei andare a portar un
po’ Rex e Alex in villa vorrei dormire
almeno una volta nel tuo lettone.
Cara mamma io ti voglio molto bene e
vorrei star anche all’aperto con tè,
sentendo il cantar degli uccellini, la
freschezza del vento che ti sfiora la
pelle e ti scompiglia i capelli, i versi de
grandiosi uccellini perché danno un
canto di serenità, guardare il tramonto
in un posto stupendo. Cara mamma ti
raccomando una cosa l’amicizia e
l’amore sono due cose bellissime! Se tu
seguirai questa strada, sarai un’
eccezionale mamma perfetta per me!
PS. Ti voglio tanto bene!
Alunni classe 4^A
S.P. Roccadaspide
Per te mamma!
Mamma
Mamma sei speciale
Mi aiuti sempre
E sei intelligente.
Cara mamma
Io ti amo come tu
Mi ami adesso.
Tu mi hai cresciuta
Ed io ti ringrazio.
Tu sei stata male
Quando mi vedevi disperata.
Io ti amo . Grazie! Grazie!
Alunni classe IV A Scuola Primaria Roccadaspide
Il Carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica.
I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano
elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e
caratterizzante del carnevale è l'uso della maschera. Il termine carnevale
deriva dal latino “carnem levare” che significa togliere la carne dalle mense.
Le maschere della tradizione italiana sono:Arlecchino, Pantalone, Pulcinella,
Balanzone e Colombi
Il Carnevale Campano
In Campania troviamo una grande varietà di tradizioni che variano a
seconda delle zone.
Ogni anno puntualmente si festeggia il Carnevale con spettacoli,musica,danze
e sfilate di carri allegorici e maschere.
E’ una festa che unisce grandi e piccoli con coriandoli e stelle filanti,
tipica maschera campana è PULCINELLA
PULCINELLA
La maschera di Pulcinella è stata
inventata a Napoli dall'attore Silvio
Fiorillo. In origine, la maschera di
Fiorillo indossava un cappello
bicorno e portava barba e baffi. Le
origini di Pulcinella vere e proprie
sono però molto più antiche. Le
ipotesi sono varie: c'è chi lo fa
discendere da “Pulcinello”; c'è chi
sostiene che un contadino di Acerra,
Puccio d'Aniello, nel '600 si unì
come buffone ad una compagnia di
girovaghi di passaggio nel suo paese.
Altri ancora, come Margarete
Bieber vanno ancora più indietro nel
tempo fino al IV secolo a.C. e
sostengono che Pulcinella discende
da Maccus, personaggio delle
Atellane romane. Rappresentava una
tipologia di servo dal naso lungo e
dalla faccia bitorzoluta con guance
grosse, con ventre prominente, che
indossava una camicia larga e bianca.
Le Atellane furono una tipologia di
spettacolo molto popolare
nell'antica Roma, potremmo
paragonarle all'odierno teatro
vernacolare o dialettale apprezzate
soprattutto da un pubblico di basso
ceto. Egli rappresentava ora il sileno
o il satiro, in qualche caso la
tipologia del servo che portava una
mezza maschera, come quelle dei
comici dell'arte.
Di Giorgio Maria Francesca
Guarino Antonella
Scorziello Rosita IID S.S.1°
Il CELLULARE
Il primo telefono cellulare lo ha
inventato Martin Cooper. Questi
dispositivi oltre alla parte
ricetrasmittente, incorporano
dell'elettronica costituita da una
memoria dati, un processore per
eseguire varie applicazioni e da un
software per gestire tali funzionalità. I
telefoni possono disporre di un
microdiffusore integrato per la
riproduzione di musica, di una radio
integrata, di un chip per la connessione
Wi-Fi, di uno slot USB per collegare il
cellulare al PC e di fotocamere. Sono
ormai vent’ anni che si discute sulla
pericolosità dei telefoni, il cui uso è
associato in particolare a un potenziale
effetto cancerogeno. Dopo alcuni studi
l’ O.M.S (Organizzazione mondiale
della sanità) annuncia la possibilità che
i cellulari siano in grado di trasmettere
il cancro. La maggior parte dei giovani
tra i 12 e i 19 anni possiede un
cellulare. Per facilitarel’organizzazione
della vita familiare o per essere
raggiungibili in caso di bisogno, molti
genitori ne comperano uno già ai
bambini piccoli. E ormai, i "semplici"
telefonini vengono spesso soppiantati
da smartphone, come l’iPhone, il
Blackberry, il Galaxy oppure gli
Android. Questi piccoli computer
tascabili, muniti di accesso Internet,
lettore MP3, foto e videocamera,
interfaccia Bluetooth e telefonia mobile,
sono molto amati anche fra i giovani.
Gli adolescenti utilizzano il cellulare
soprattutto per comunicare via SMS,
MMS o per telefonare, un dato che non
sorprende se si pensa a quanto è
importante per loro curare il contatto
con gli amici. Molti lo usano pure per
ascoltare musica, giocare, registrare
filmati o scattare fotografie, mentre solo
un terzo di loro vi naviga in Internet. I
giovani amano trascorrere il tempo
libero in compagnia dei propri amici,
anche in Internet: in qualsiasi momento
e da tutto il mondo, si scambiano
facilmente messaggi e altro . Grazie alle
reti sociali, alle chat o alla
messaggistica istantanea è possibile
chiacchierare in tempo reale (chattare) a
due o in gruppo. Per sentirsi e vedersi,
talvolta i giovani utilizzano la
videocamera (webcam) e il microfono
del computer. Il cosiddetto "chattare" è
una delle attività più frequenti nelle reti
sociali: tra i giovani lo fa l'86 % (studio
JAMES, 2012). A differenza di una
telefonata, la chiacchierata virtuale non
costa nulla e, inoltre, nelle chat
pubbliche si possono fare rapidamente
nuove conoscenze. Il programma di
messaggeria istantanea più utilizzato è
Whatsapp.
Molto amati sono anche Skype,Yahoo,
MSN, Facebook, Ask…
Francesco Mazzaro
Christian Russo,
Francesco Gabriele Salerno S.S.1°
La shoah
Il termine Shoah deriva
dall’ebraico: ‘’sterminio’’. Durante la
seconda guerra mondiale ADOLF
HITLER, dittatore e cancelliere della
Germania nazista, mirò a
sterminare tutti gli ebrei
deportandoli e uccidendoli nei Lager
. Lo faceva perché era convinto che
la razza ariana, cioè quella tedesca,
fosse la razza migliore e per questo
era l’unica degna di vivere. Oltre ad
Ebrei vennero deportati anche
zingari, omosessuali, testimoni di
Geova e oppositori politici. Tutto ciò
con la collaborazione di Benito
Mussolini dittatore e capo del partito
fascista d’Italia che già nel 1937
aveva emanato le leggi razziali che
escludevano gli ebrei dalle scuole,
da alcuni mestieri, e dalla vita
sociale. I lager erano campi di
concentramento dove ogni giorno
arrivavano convogli carichi di
persone che venivano sottoposte ad
un test iniziale per verificare se
erano adatti al lavoro, chi non
passava questo test veniva portato
nelle camere a gas per essere
ucciso. Questi campi di
concentramento erano anche luoghi
di tortura , di lavori forzati e di
sofferenze atroci. All’inizio questo
sterminio avvenne solo in Germania
ma con le successive conquiste e la
fondazione del terzo reich (terzo
impero dopo il Sacro Romano
impero germanico e dopo l’impero
di Prussia) si estese quasi in tutta
Europa e vennero costruiti migliaia
di campi di concentramento, come
quello di Bergen - Belsen ma il più
famoso è quello di Auschwitz. Noi
oggi conosciamo ciò che è
successo attraverso i libri di storia e
le testimonianze dei pochi
sopravvissuti, ma non possiamo
neanche immaginare il dolore e la
sofferenza di quella povera gente
con la sola colpa di non
appartenere alla razza ariana . Per
una mente intelligentissima, ma
purtroppo contorta e malata, sono
morti uomini donne e bambini
innocenti , orrori che lasciano senza
parole. In virtù di ciò che è stato, noi
tutti dovremmo ricordare , e per
questo ogni 27 Gennaio ricorre il
giorno della memoria in onore dei
sei milioni di ebrei morti.
DE CONTE ANTONIO
Classe II C S.S.1°
Il giorno del Ricordo
Il 10 febbraio si celebra la Giornata del ricordo per le vittime delle foibe dell’Istria e della Venezia - Giulia. Questa ricorrenza è stata istituita per ricordare la tragedia che colpì anche molti italiani durante l’ultima fase della seconda Guerra Mondiale. Ricordare questa giornata, significa conservare e rinnovare la memoria di tutti gli infoibati: italiani, istriani, fiumani e dalmati trucidati dai partigiani comunisti di Tito e gettati nelle foibe,cavità carsiche presenti nella zona. La Giornata del ricordo viene celebrata, ogni anno, dalle massime autorità politiche italiane con una solenne cerimonia nel palazzo del Quirinale, al cospetto del Presidente della Repubblica, che conferisce le onorificenze alla memoria ai parenti delle vittime. Nel febbraio del 1947 l'Italia ratifica il trattato di pace che pone fine alla Seconda guerra mondiale: l’Istria e la Dalmazia vengono cedute alla Jugoslavia.
Trecentocinquantamila persone sono costrette a fuggire. Scappano dal terrore, non hanno nulla, sono bocche da sfamare che non trovano in Italia solidarietà e accoglienza. Solo dal 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano ha dedicato la Giornata del Ricordo ai morti nelle foibe. Per quasi cinquant'anni storiografia e classi politiche hanno avvolto nel silenzio la vicenda degli italiani uccisi nelle foibe istriane. È importante ricordare questa pagina di storia luttuosa affinché episodi simili non accadano più e la violenza, da chiunque sia esercitata, venga condannata. La giornata del Ricordo, come quella della Memoria, vengono ricordate ogni anno affinchè si sappia e si diffonda l’insegnamento, soprattutto tra i giovani, che la violenza contro l’uomo non può e non deve essere esercitata mai, e in alcun modo, in nome di un’ ideologia politica. Noi alunni, anche se in piccolo, ci impegniamo a non dimenticare e ad evitare che altre tragedie simili accadano.
Chiara Bilancieri Francesca Francione Benedetta Gorrasi Martina scairati IID S.S.1°
SOCHI 2014
Le Olimpiadi invernali si disputano
ogni quattro anni. Dal 1994 non si
tengono più lo stesso anno di quelle
estive, ma si alternano a queste
ogni due anni. Nei Giochi Olimpici
invernali, o Olimpiadi invernali si
disputano gare di sport invernali,
che si svolgono su ghiaccio o su
neve. Nel corso degli anni, il
numero di sport e gare disputate ai
Giochi Olimpici invernali è
aumentato. I XXII Giochi Olimpici
invernali si sono svolti a Sochi
(Russia ) dal 7 al 23 febbraio 2014.
Alcune gare sono state disputate
nella stazione sciistica di Krasnaja
Poljana, mentre il villaggio olimpico
è stato ospitato nella cittadina Adler.
Le mascotte delle Olimpiadi sono
tre animali: l’Orso bianco, la Lepre e
il Leopardo delle nevi. E’ stata la
prima manifestazione olimpica
invernale ospitata dalla Russia.
Precedentemente l’Unione Sovietica
aveva ospitato i Giochi olimpici
estivi nel 1980, tenuti a Mosca. I
giochi sono organizzati interamente
nel centro di Sochi, ma suddivisi in
due luoghi: un gruppo di impianti ad
Adler e uno sulle montagne, a
Krasnaja Poljana tutti gli edifici sono
stati realizzati intorno ad un bacino
centrale d’acqua, su cui sorge la
piazza delle medaglie. Sono 88 le
nazioni che hanno presentato
almeno un atleta per partecipare ai
Giochi. Il programma olimpico
prevede 15 discipline: biathlon, bob,
combinata nordica, curling,
freestyle, hockey su ghiaccio,
pattinaggio di velocità, salto con gli
sci, sci alpino, sci di fondo, short
track, skeleton, slittino, snowboard.
La Russia vince il medagliere dei
Giochi invernali di Sochi. Ecco le
prime dieci posizioni:
1. RUSSIA
2. NORVEGIA
3. CANADA
4. STATI UNITI D’AMERICA
5. PAESI BASSI
6. GERMANIA
7. SVIZZERA
8. BIELORUSSIA
9. AUSTRIA
10. FRANCIA
Questa, come tutte le altre Olimpiadi,
ha avuto il compito di rafforzare la
PACE tra gli Stati.
Francesco Gabriele Salerno Giovanni Croce Luca Morra 2D S.S.1°
Addio Nelson Mandela
Il giorno 5 dicembre del 2013 è
scomparso uno dei grandi della
storia: Nelson Rolihlahla
Mandela, per il mondo
solamente Nelson Mandela, per i
sudafricani Madiba o Tata
Madiba.
E’ stato l'uomo che ha guidato il
Sudafrica fuori dall’apartheid,
regime di discriminazione e
segregazione razziale, attuato
dai bianchi, a danno dei cittadini
di pelle nera. Nelson Mandela
nasce nel 1918 in un piccolo
villaggio del Sudafrica. Nei
primi del ‘900 il Sudafrica è
una colonia inglese (dominio del
Commonwealth). Nel corso degli
anni, mentre il Sudafrica si avvia
a diventare uno stato
indipendente dalla corona
britannica, il segregazionismo si
afferma a ritmo sempre più
rapido. Entro il 1948 i neri
vengono privati di qualsiasi
diritto, e la repubblica
Sudafricana, divenuta ormai
indipendente dalla Corona di
Inghilterra, rimane in mano ai
bianchi del Partito Nazionale. Nel
1941, di fronte all'obbligo di
sposare una ragazza scelta dal
capo della tribù thembu, il
giovane Mandela fugge di casa
insieme al cugino Justice. Il
matrimonio combinato è
un’imposizione che Mandela
non può tollerare. La scelta è
difficile e delicata sposare la
ragazza vuol dire andare contro
il suo massimo principio, la
libertà mentre, rifiutare il
matrimonio, significa mancare
di rispetto alla famiglia e alla
tribù di appartenenza. Decide,
così, di scappare giungendo a
Johannesburg dove intraprende
gli studi giuridici. Qui aderisce al
partito politico ANC, African
National Congress. Nel 1944,
Mandela fonda la Lega Giovanile
dell'ANC. Inizia un “decennio di
fuoco” in cui, contro l'Apartheid,
l'ANC intraprende azioni
politiche, di boicottaggio e
di lotta armata. Mandela
organizza di persona alcune
squadre di guerriglieri
responsabili di atti di sabotaggio
e viene arrestato insieme ad
altri capi del Congress, nel 1962.
Per Madiba inizia, così, la sua
lunga prigionia. Processato, si
dichiara colpevole del reato di
sabotaggio e viene incarcerato
nella prigione di Robben Island
dove rimarrà fino al 1993. Dalla
prigione continua la sua attività
politica, incitando il Congress e i
suoi militanti alla lotta. Dietro le
sbarre, Mandela legge testi
occidentali e impara l'afrikaner.
Intanto, a livello internazionale,
cresce un movimento di critica e
di condanna dell'Apartheid: al
Sudafrica viene negata la
possibilità di ospitare i mondiali
di calcio, vari leader
internazionali si schierano
contro il governo bianco
segregazionista. Questi fattori,
insieme a cambiamenti sociali e
demografici,verificatisi in
Sudafrica, portano ad un lento
percorso di abbandono
dell'Apartheid. Nel 1990
qFrederik Willem de Klerk, nuovo
presidente sudafricano, abolisce
le leggi di segregazione razziale
e libera Nelson Mandela dal
carcere. Nel 1994, durante le
prime elezioni a voto libero
anche per i neri, Nelson
Mandela vince e diventa
presidente del Sudafrica.
Mandela persegue una politica di
conciliazione nazionale, anche
se non ripudia mai il suo
passato. Come presidente,
sostiene che i neri devono
perdonare i bianchi e nel 1993
viene insignito del premio Nobel
per la pace insieme al suo
predecessore Frederik Willem de
Klerk. Alla fine del suo
mandato, nel 1999, esce dalla
scena politica e si dedica per
dedicarsi ad un'intensa attività di
beneficenza. Il 10 dicembre,
dopo dieci giorni di celebrazioni,
vengono celebrati, a
Joannesburg, i funerali del leader
antisegregazionista con la
partecipazione di importanti
politici e governanti del mondo
intero.
Apicella Davide, Miano Carmine,
Poto Antonio, Taurone Mariano
II D S.S.1°
LA DOMENICA DEI
QUATTRO PAPI
Il ventisette aprile 2014 è stata una
domenica eccezionale ed
emozionante per i cattolici, perchè
la chiesa ha due nuovi Santi: papa
Giovanni Paolo II e papa Giovanni
XXIII. I due Papi Santi "uomini
coraggiosi" : papa Giovanni XXIII
è stato il Papa della docilità e della
fede, papa Giovanni Paolo II il
papa della famiglia, che diceva:
tornando a casa troverete i vostri
bambini, date a loro una carezza. I
due Papi del novecento che hanno
segnato la storia, hanno vissuto le
tragedie di questo periodo, ma
hanno mantenuto la fedeltà, non
hanno avuto paura, perchè in ogni
persona sofferente vedevano Gesù.
Alla cerimonia hanno partecipato
ottocentomila pellegrini, un popolo
multicolore in festa. Due miliardi
di persone hanno seguito per
televisione la cerimonia che si è
svolta in piazza San Pietro a
Roma. La canonizzazione è stata
celebrata da papa Francesco e
Benedetto XVIII.
Alunni III A scuola primaria di
Roccadaspide capoluogo
UNA PREGHIERA PER OGNI DITO DELLA MANO
Il pollice è il dito a te più vicino. Comincia quindi col pregare per
coloro che ti sono più vicini. Sono le persone… di cui ci
ricordiamo più facilmente. Pregare per i nostri cari è un dolce obbligo
Il dito successivo è l’indice. Prega per coloro che insegnano,
educano e curano. Questa categoria comprende maestri, professori, medici e
sacerdoti.
Hanno bisogno di sostegno e
saggezza per indicare agli altri la giusta direzione.
Ricordali sempre nelle tue preghiere. Il dito successivo, il medio, è il più
alto. Ci ricorda i nostri governanti.
Prega per il presidente, i parlamentari, gli imprenditori e i dirigenti.
Sono le persone che gestiscono il destino della nostra patria e
guidano l’opinione pubblica… Hanno bisogno della guida di Dio. Il quarto dito è l’anulare.
Lascerà molti sorpresi, ma è questo il nostro dito più debole,
come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte. È lì per ricordarci di pregare per i
più deboli, per chi ha sfide da affrontare, per i malati. Hanno bisogno delle tue preghiere
di giorno e di notte.
Le preghiere per loro non
saranno mai troppe. Ed è lì per invitarci a pregare
anche per le coppie sposate. E per ultimo arriva il nostro dito mignolo, il più piccolo di
tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al
prossimo. Come dice la Bibbia, “gli ultimi saranno i primi”.
Il dito mignolo ti ricorda di pregare per te stesso…
Dopo che avrai pregato per tutti gli altri, sarà allora che potrai capire meglio quali sono le tue
necessità guardandole nella giusta prospettiva”.
(Preghiera di Papa Francesco composta quando era
vescovo a Buenos Aires)
Parla del mese di maggio
Maggio è il quinto mese dell'anno ed è
il più bello , perché è dedicato alla
Madonna. Comincia a fare caldo. Il sole
si alza sempre più presto e tramonta più
tardi, splende e manda i suoi raggi a
riscaldare la terra. L'aria è piena di
profumi. Il cielo è quasi sempre azzurro
, la temperatura è mite. Nessun mese è
così verde e così fiorito come il dolce
mese di maggio. Tutte le piante sono in
fiore, qualche albero già prepara il suo
frutto. E' la festa dei fiori , della loro
regina : la rosa, che fiorisce sulle siepi,
nei giardini, nei vasi e sui davanzali. Gli
uccelli cantano armoniosamente e si
sente una gran gioia nel cuore, un gran
bisogno di correre , di saltare all'aperto
e di respirare aria pura. Ronzano le api,
le libellule e le coccinelle. Arrivano i
passeri da tutte le grondaie del vicinato.
Le api vanno e vengono frettolose,
infaticabili. Vanno a fare il loro bottino
di polline nei calici dei fiori, che
portano alle loro casette dove lo
trasformano in cera e in miele. Maggio
è il mese dei nidi, le piccole case degli
uccelli che costruiscono con amore,
perché sono destinati ad accogliere i
loro piccoli nati. E infine per noi
bambini è il mese che ci suggerisce che
la scuola sta per finire e possiamo
trascorrere delle ore piacevoli al mare,
in montagna, al fiume e fare qualche
meraviglioso viaggio in città d'arte .
Insomma possiamo divertirci per tre
lunghi mesi senza pensare a studiare.
Alunni scuola primaria classe III A
Roccadaspide capoluogo
Rappresentazioni grafiche
dell’anno scolastico 2013/2014
a cura dei bambini di anni 5
delle Scuole dell’Infanzia
dell’Istituto Comprensivo
di Roccadaspide