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LE ROCCE (seconda parte) Lezioni d'Autore di Simona Mazziotti Tagliani

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LE ROCCE(seconda parte)

Lezioni d'Autore

di Simona Mazziotti Tagliani

Le rocce sedimentarie, seppur in quantità minore nella crosta terrestre rispetto alle metamorfiche e alle ignee, costituiscono gran parte (circa il 75%) delle rocce che affiorano in superficie e contengono informazioni fondamentali per comprendere l’evoluzione del Pianeta Terra.

Le rocce sedimentarie (I)

L’insieme dei fenomeni di alterazione, erosione, trasporto e accumulo di rocce preesistenti costituisce il processo sedimentario.

La trasformazione del sedimento in roccia prende il nome di litificazione e avviene attraverso uno dei processi fondamentali in geologia denominato diagenesi.

Le rocce sedimentarie (II)

La diagenesi si verifica a temperature inferiori a 200°C e a pressioni inferiori a 0,15 GPa

Le rocce sedimentarie (III)

Diagramma P-T del processo sedimentario, metamorfico e magmatico

Le rocce sedimentarie sono suddivise in tre grandi gruppi: rocce “clastiche” (o detritiche),“organogene” (o biogene) e “chimiche”.

I processi fisici sono alla base della formazione delle rocce clastiche, mentre i processi biologici e chimici sono alla base rispettivamente delle rocceorganogene e chimiche.

Le rocce sedimentarie (IV)

Le rocce detritiche si originano per accumulo di materiale che proviene dalla frammentazione di una roccia preesistente.

Si suddividono in cinque gruppi: conglomerati, arenarie, argille, marne, calcari detritici, più un sesto rappresentato dalle piroclastiti anche se di origine vulcanica.

Le rocce detritiche (I)

Il conglomerato deriva dalla cementazionedelle ghiaie e si definisce monogenico se i ciottoli sono tutti della stessa natura, epoligenico (in figura) se sono di origine diversa.

Le rocce detritiche (II)

Le arenarie sono sabbie cementate e si originano da sabbie desertiche, dune di litorali, sabbia fluviale o lacustre. Il termine arenaria può essere seguito dal minerale che le caratterizza.(Vedi accanto il diagramma classificativo delle arenarie)

Le rocce detritiche (III)

Le rocce organogene o biogene sono il risultato di un accumulo di resti di organismi in ambiente marino e lacustre e si originano per processi biologici.

Esse sono distinte sulla base della composizione chimica dei loro costituenti (matrice e resti di organismi) in : calcari organogeni, dolomie, selce, carboni fossili, idrocarburi.

Le rocce organogene o biogene

Le rocce di origine chimica sono rocce che derivano da

deposizione di sedimenti a causa di fenomeni chimici, quali

la precipitazione di sali, l’ossidazione, l’alterazione in aria

libera di rocce preesistenti.

Le rocce di origine chimica sono: i calcari, le dolomie e la

selce, le evaporiti e le rocce residuali.

Le rocce di origine chimica (I)

Le evaporiti si formano in zone aride, dove le precipitazioni e gli apporti fluviali non riescono a compensare le perdite derivanti dall’evaporazione delle acque, come ad esempio in un bacino marino rimasto isolato. I casi più comuni di evaporiti sono il gesso (v. fig.)

Le rocce di origine chimica (II)

Le rocce residuali sono costituite dall’accumulo di materiali che hanno resistito all’alterazione di una roccia preesistente, come ad esempio il dilavamento delle sostanze solubili da parte delle acque meteoriche. Esempi di rocce residuali sono le lateriti e la bauxite. (v. fig.).

Le rocce residuali

Il processo metamorfico, o metamorfismo, comporta la trasformazione strutturale di una roccia ignea, sedimentaria o metamorfica preesistente.

Il metamorfismo avviene, quando una roccia si viene a trovare in condizioni di temperatura e pressione diverse da quelle dell’ambiente in cui si è formata, come nel caso dei grandi movimenti tettonici.

Nelle nuove condizioni la roccia non è più stabile e subisce trasformazioni fino a raggiungere il nuovo stato di equilibrio.

Le rocce metamorfiche (I)

Il processo metamorfico inizia con temperature superiori a quelle della diagenesi (circa 200°C) e inferiori a quelle magmatiche (>800°C)

Le rocce metamorfiche (II)

Diagramma P-T del processo sedimentario, metamorfico e magmatico

In base all’ambiente geologico si

distinguono tre tipi principali di

metamorfismo:

✔ metamorfismo di contatto,

✔cataclastico e

✔regionale.

Le rocce metamorfiche (III)

Il metamorfismo di contatto è un processo localizzato in prossimità di corpi magmatici intrusivi.

Il metamorfismo di contatto

Il metamorfismo cataclastico è un processo

che si osserva in corrispondenza delle

grandi faglie o delle fratture.

Le forze meccaniche in gioco causano la

frammentazione delle rocce originarie

lungo la superficie di una faglia

caratterizzata da due masse rocciose in

movimento.

Il metamorfismo cataclastico

Il metamorfismo regionale è un processo

più complesso che avviene a grande scala

e interessa importanti volumi di roccia.

Un esempio è il metamorfismo orogenico

(subduzione o collisione fra placche).

Il metamorfismo regionale

Attraverso il processo magmatico, sedimentario e igneo le rocce prendono parte ad un grande ciclo, che prevede la loro continua trasformazione in rocce sempre diverse. Il ciclo delle rocce denominato ciclo petrogenetico (o litogenetico) è raffigurato nella prossima slide in maniera schematica.

(i percorsi che definiscono i tre processi petrogenetici sono divisi in tre colori: rosso per il magmatico, verde per il sedimentario e celeste per il metamorfico).

Ciclo delle rocce (I)

Ciclo delle rocce (II)

Nei riquadri si osservano i nomi delle rocce che si formano in ciascun processo, mentre le frecce ne indicano il legame

FINE

Lezioni d'Autore