le opportunità offerte dalla nuova programmazione 2007-2013 per le regioni meridionali
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Le opportunità offerte dalla nuova Programmazione 2007-2013 per le Regioni meridionali Leonardo Merola Università di Napoli Federico II (Coordinatore del Comitato per l’interoperabilità dei progetti MUR dell’Avviso 1575/2004) Grid Industrial Days Messina, 17-18 giugno 2008. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
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Le opportunità offerte Le opportunità offerte
dalla nuova Programmazione 2007-2013 dalla nuova Programmazione 2007-2013
per le Regioni meridionaliper le Regioni meridionali
Leonardo Merola
Università di Napoli Federico II(Coordinatore del Comitato per l’interoperabilità dei progetti MUR dell’Avviso 1575/2004)
Grid Industrial Days
Messina, 17-18 giugno 2008
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SommarioSommario
La strategia di Lisbona dell’UE
La competitività e le Regioni in ritardo di sviluppo
I programmi comunitari e nazionali
Il PON “Ricerca” 2006-2006
I progetti PON dell’Avviso 1575/2004
Il nuovo soggetto: GRISU’
Il PON “Ricerca e Competitività” 2007-2013
e le opportunità per le imprese
Conclusioni e prospettive
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La strategia di Lisbona dell’UELa strategia di Lisbona dell’UE
È stata definita dall’ Agenda Sociale Europea nei Consigli Europei diLisbona (2000), Nizza (2000), Göteborg (2001), Barcellona (2002) e Bruxelles (2005)
Obiettivi:
Costruire un’Europa dell’ “innovazione e dei saperi”
Trasformare l'Unione Europea, entro il 2010, “nell’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale“
Raggiungere, entro il 2010: Un tasso di crescita economica pari al 3% Un tasso di occupazione del 70% Un tasso di partecipazione della forza femminile al lavoro pari al 60%
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La mappa della “competitività”La mappa della “competitività”
GrowthCompetitivenessIndex
= 0 – 7
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L’Italia ha un forte potenziale produttivoche va valorizzato e sostenuto, riavviandoun deciso processo innovativo.
Scienza e Tecnologiadevono viaggiare insieme.
“Mediazione” fra Ricerca e Impresa per fare “Sistema”
Rispetto al PIL medio pro-capite dell’UE a 25
dati 2003 2004Campania 72 66 %Puglia 72 67 %Calabria 69 66 %Sicilia 73 65 %
< 75% Regione in ritardo di sviluppo
Il PIL dell’Italia Il PIL dell’Italia e delle Regioni in ritardo di sviluppoe delle Regioni in ritardo di sviluppo
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I programmi comunitari e nazionaliI programmi comunitari e nazionaliCiascun Paese implementa delle politiche economiche di sostegno definite da documenti strategici che vengono concordati con la Commissione Europea all’inizio di ogni Programma Quadro dell’UE
In Italia, le linee guida per il sostegno alle Regioni in “ritardo di sviluppo” ( PIL < 75% della media europea) sono state stabilite da
“Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2000-2006” “Quadro Strategico Nazionale (QSN) per la politica regionale di sviluppo
2007-2013”
I Programmi Operativi Nazionali (PON) recepiscono le linee guida e cofinanziano interventi a favore delle regioni italiane in ritardo di sviluppo al fine di rafforzare la capacità di ricerca e innovazione del sistema meridionale per renderne più moderna la struttura, migliorarne l’alta formazione e qualificarne l’occupazione. Esempi: PON “Ricerca” 2000-2006; PON “Ricerca & Competitività” 2007-2013
(Fondi strutturali UE: FESR, FSE, F. Coesione; Naz.; F.Rotazione, FAS, risorse da privati)
Regioni in ritardo di sviluppo della programmazione 2000-2006 (Reg. Obiettivo 1): Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, SiciliaRegioni in ritardo di sviluppo della programmazione 2007-2013 (Regioni Obiettivo Convergenza): Calabria, Campania, Puglia, Sicilia
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Il PON “Ricerca” 2000-2006Il PON “Ricerca” 2000-2006Gli Assi e le Misure Gli Assi e le Misure
Asse I - Ricerca e sviluppo nell’industria e nei settori strategici del Mezzogiorno (1.202,3 M€)Misura I.1 – Progetti di Ricerca di Interesse IndustrialeMisura I.2 – Promozione innovazione sviluppo tecnologicoMisura I.3 – R&S nei settori strategici per il MezzogiornoAsse II - Rafforzamento e apertura del sistema scientifico e di alta formazione meridionale (309,9 M€)Misura II.1 – Rafforzamento sistema scientificoAvviso 68/2002: Interventi per il rafforzamento infrastrutturale, strumentale e funzionale del sistema scientifico Misura II.2 – Società dell’informazione per il sistema scientificoAvviso 901/2003 : Rafforzamento della dotazione di infrastrutture informatiche di rete locale Avviso 1575/2004 : Sistemi di calcolo ad alte prestazioni (ca 42 Avviso 1575/2004 : Sistemi di calcolo ad alte prestazioni (ca 42 M€)M€) Misura II.3 – Centri di competenza tecnologicaAsse III - Sviluppo del capitale umano di eccellenza (727,3 M€)Misura III.1 – Miglioramento delle risorse umane nel settore R&STMisura III.2 – Formazione di alte professionalità nelle PMIMisura III.3 – Formazione di alte professionalità nella P.A. In R&SMisura III.4 - Formazione superiore e universitariaMisura III.5 – Adeguamento formazione professionale e istruzioneMisura III.6 – Promozione partecipazione femminile al mercato del lavoro; Dottorati di Ricerca UniversitariaAsse IV – Assistenza tecnica (27,8 M€)
Fonti di Finanziamento del Programma
Stato Italiano 563,6 Meuro
25%
Unione Europea
1.323,2 Meuro 58%
Settore Privato
380,6 Meuro17%
PON Ricerca - Azioni poste a bando Distribuzione progetti presentati e cofinanziati per Regione (n.)
115232
556
192
578
29
2.487
60 90229
789
785
342236
1.044
0
500
1000
1500
2000
2500
Basilicata Calabria Campania Puglia Sardegna Sicilia Multireg. TOTALE
Pres.
Cof.ti
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I risultati per le Imprese I risultati per le Imprese Più di 2040 progetti sono stati finanziati dal PON 2000-2006 (fonte: www.anagrafenazionalericerche.net) Un recente studio “a campione” ha dato i seguenti risultati:
Circa il 20% delle imprese coinvolte nell’attività di ricerca cofinanziati dal PON non aveva in precedenza mai investito in R&S
I progetti conclusi di ricerca industriale hanno finora portato al deposito di 119 brevetti, di cui 113 realizzati nell'ambito dei 176 progetti di ricerca "bottom-up" conclusi al 29.02.2008
Le imprese cofinanziate in 295 casi hanno innovato i loro prodotti
A seguito dei progetti di R&S agevolati, 213 imprese hanno innovato i loro processi
La ricerca industriale realizzata ha consentito alle imprese (prevalentemente PMI) di sviluppare 496 nuovi prodotti, mettere a punto 280 nuovi processi di produzione e creare 141 nuovi servizi verso terzi
160 imprese sono state coinvolte in rapporti di cooperazione con enti pubblici ed università nella preparazione e nello svolgimento dei progetti di ricerca
È molto elevata la propensione delle imprese titolari dei progetti ancora non conclusi ad industrializzare i risultati: circa il 91% nei casi delle PMI
Le imprese titolari dei progetti di R&S cofinanziati dal PON attestano che nell’84% dei casi i risultati della ricerca generano effetti di ricaduta sugli attori coinvolti nella catena del valore dell’impresa (fornitori, committenti, aziende subfornitrici, clienti, ecc.)
Nel 32% dei progetti strategici e nel 38% dei progetti “bottom-up” si sono realizzate alleanze tra imprese del Centro-Nord ed imprese del Mezzogiorno
Oltre 1300 operatori meridionali (imprenditori, manager, ricercatori) sono stati coinvolti in interventi di alta formazione continua del PON
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Programma Operativo Nazionale 2000-2006“Ricerca, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione”Asse II “Rafforzamento e apertura del sistema scientifico a di alta formazione meridionale” Misura II.2 “Società dell’Informazione per il Sistema Scientifico Meridionale”Azione a – Sistemi di calcolo e simulazione ad alte prestazioni
I Progetti dell’Avviso 1575/2004I Progetti dell’Avviso 1575/2004
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Progetto: CRESCO (Centro Computazionale di RicErca sui Sistemi COmplessi) Soggetto attuatore: ENEA Obiettivo: realizzazione, presso il Centro Ricerche ENEA di Portici (NA), di un importante polo di
calcolo multidisciplinare per lo studio dei sistemi complessi di natura biologica e tecnologica, collegato con facilities di elaborazione, archiviazione e visualizzazione 3D di dati ubicate presso i Centri ENEA di Brindisi e Trisaia (MT)
Progetto: CYBERSAR (CYBERinfrastructure per la ricerca scientifica e tecnologica in SARdegna) Soggetto attuatore: Consorzio COSMOLAB che include CRS4, INAF, INFN, UniCA, UniSS,
Nice s.r.l. e Tiscali S.p.a. Obiettivo: realizzare in Sardegna una nuova infrastuttura di calcolo condivisa, per supportare
applicazioni computazionali innovative attraverso l'utilizzo di soluzioni tecnologie all'avanguardia che riguardano diversi ambiti scientifico-disciplinari: l'astrofisica, le biotecnologie, la climatologia e la geofisica, la fisica delle alte energie, le scienze dei materiali, l'ingegneria strutturale ed industriale e la bioinformatica.
Progetto: PI2S2 (Progetto per l’ Implementazione e lo Sviluppo di una e-Infrastruttura in Sicilia basata sul paradigma delle GRID)
Soggetto attuatore: Consorzio COMETA che include INFN, INAF, INGV, UniCT, UniME, UniPA ed il Consorzio SCIRE
Obiettivo: realizzare un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni basata sulla tecnologia grid per applicazioni scientifiche ed industriali in Sicilia.
Progetto: SCoPE (Sistema Cooperativo distribuito ad alte Prestazioni per Elaborazioni Scientifiche Multidisciplinari)
Soggetto attuatore: Università di Napoli Federico II Obiettivo: realizzare un Sistema di Calcolo ad Alte Prestazioni, che operi anche secondo il
paradigma GRID, orientato ad applicazioni scientifiche multidisciplinari, ed in particolare alla modellistica computazionale ed alla gestione di grosse banche dati.
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Favorire una proficua sinergia finalizzata a delineare la struttura portante della infrastruttura GRID meridionale che presenti fattori manifesti o latenti di attrattività
per il sistema industriale
Aprire ad altri soggetti che operano in ambito GRID per promuovere un
proficuo interscambio nazionale ed internazionale
Promuovere e favorire gli elementi di novità: Nuove comunità di utenti scientifici Grid Computing anche per il mondo produttivo e e sociale
Obiettivi della comunità “1575”Obiettivi della comunità “1575”
E’ a buon punto l’attività di integrazione di alto livello (L’L’ INTEROPERABILITA’INTEROPERABILITA’ DELLE APPLICAZIONI)DELLE APPLICAZIONI) E’ stata creata una comunity e gettate le basi per le prossime sfide della programmazione 2007-2013:
LA REALIZZAZIONE DELL’e-INFRASTRUTTURA ITALIANA APERTA ALLA COLLABORAZIONE LA REALIZZAZIONE DELL’e-INFRASTRUTTURA ITALIANA APERTA ALLA COLLABORAZIONE
E ALL’INTERAZIONE TRA RICERCA E IMPRESAE ALL’INTERAZIONE TRA RICERCA E IMPRESA
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GARR
PI2S2
GARR Altri Enti e realtà
Strato di middleware comune (EGEE/gLite) e gateway di interfacciamento 10000 “CPU/core”, 1000 TB, servizi Grid in parte centralizzati in parte replicati localmente L’interoperabilità è gestita da un Comitato di coordinamento inter-progetti e dal punto di
vista operativo da un gruppo tecnico inter-progetti
L’interoperabilità delle infrastrutture GridL’interoperabilità delle infrastrutture Grid
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Esempio di applicazioni: PI2S2Esempio di applicazioni: PI2S2
L’archivio digitale completo è disponibile alla pagina: www.pi2s2.it/applications (9393 “entries” al 23 Maggio 2008)
Un volume edito da COMETA è disponibile al link: indico.ct.infn.it/materialDisplay.py?materialId=12&confId=24
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La Web Page della Comunità Grid “1575”La Web Page della Comunità Grid “1575”
Pagina “COMUNITA’ GRID”
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Il nuovo soggetto: GRISU’Il nuovo soggetto: GRISU’
L’attività di interoperabilità proseguirà al termine dei progetti dell’Avviso 1575 nell’ambito di una struttura organizzativa denominata GRISU’ (Griglia del Sud). Coord. Prof. Roberto BARBERA (UniCT & INFN-CT)
Protocollo di Intesa stipulato tra
i soggetti attuatori dei quattro
progetti (ENEA, UniNA Federico II,
Cons. COSMOLAB, Cons. COMETA)
e il Cons. SPACI (già fruitore del
progetto omonimo cofinanziato
tramite l’Avviso 68 della
programmazione 2000-2006). Ricerca, Sviluppo e Innovazione Cooperazione con le Imprese Integrazione nell’Italian Grid Infrastructure e nell’European G. I.
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PORTICIPORTICI BRINDISIBRINDISILECCELECCE
ENEA-GRIDTRISAIATRISAIA
GRISU’
INFN-GRID
IGIItalian GRID Infrastructure
EGIEuropean GRID Infrastructure
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La Rete
GARR
FESR
La Grid
L’ e-Infrastruttura italianaL’ e-Infrastruttura italiana
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La Rete di GRISU’La Rete di GRISU’Realizzazione di un anello di fibre che interconnetta i siti relativi ai progetti finanziati dal PON utilizzando WDM (Multiplazione a Divisione di Lunghezza d’onda) con la implementazione di collegamenti IP dedicati in tecnologia 10 Gib/s (e oltre) e la remotizzazione di collegamenti fra le strutture di Storage in tecnologia FC o SCSI.
Acquisizione fibre dedicate (darkfiber) in IRU (Indefeasible Right of Use): diritto di utilizzazione pluriennale di una infrastruttura in Fibra ottica già esistente
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La programmazione 2007-2013 La programmazione 2007-2013 e i programmi “Ricerca & Competitività”e i programmi “Ricerca & Competitività”
Strategia di Goteborg
Strategia di Lisbona
Strategia europea per l’occupazione
Risorse FASFAS
PProgramma AAttuativo NNazionale 2007-2013
“Ricerca e Competitività”
Risorse UEUE
PProgramma OOperativo NNazionale 2007-2013
“Ricerca e Competitività”
“Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione”
Quadro Strategico NazionaleQuadro Strategico Nazionale
ricerca, innovazione e capitale umanoambiente
Altri Programmi Operativi (Nazionali e Interregionali)
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Lezioni dall’esperienza 2000-2006Lezioni dall’esperienza 2000-2006
Ricerca e innovazioneRicerca e innovazione
1. i vincoli derivanti dalla piccola dimensione delle imprese e i persistenti fenomeni di autoreferenzialità del mondo della ricerca sono due fattori di cui tener maggior conto nel progettare interventi per la realizzazione di reti di cooperazione fra ricerca e imprese: a tal fine, appare opportuno valorizzare le competenze e le modalità di mediazione fra le due sfere emerse in esperienze di questi anni;
2. il processo di modernizzazione della nostra economia non può intensificarsi senza un più intenso coinvolgimento del settore finanziario privato, da perseguire attivando gli strumenti più adatti a favorire la partecipazione di banche e intermediari di capitale di rischio al finanziamento di iniziative di ricerca e di imprese innovative;
3. l’innovazione di tipo organizzativo o gestionale costituisce spesso la condizione per poter realizzare attività di ricerca e innovazione tecnologica ed è quindi assolutamente da non trascurare, promuovendola anche attraverso la qualificazione dell’offerta di servizi alle piccole e medie imprese, in particolare nel Mezzogiorno.
Società dell’InformazioneSocietà dell’Informazione
Relativamente alle politiche per l’innovazione digitale e l’accesso alle reti, occorre che gli interventi siano rivolti in primo luogo alla qualificazione della domanda, concependo le infrastrutture come una condizione, non come il fine dell’azione pubblica
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Le Regioni “Obiettivo” 2007-2013Le Regioni “Obiettivo” 2007-2013
Convergenza (CONV) (in ritardo di sviluppo)Phasing Out (out da CONV, gode del Sostegno Transitorio)Phasing In (in CRO)Competività Regionale e Occupazione (CRO)
Ph IN
Ph OUT
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Il QSN: macro-obiettivi e priorità tematicheIl QSN: macro-obiettivi e priorità tematiche
4 macro-obiettivi con 10 priorità tematiche
a) Sviluppare i circuiti della conoscenza Priorità 1: Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane. Priorità 2: Promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell’innovazione per la
competitività.
b) Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori Priorità 3: Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo Sviluppo. Priorità 4: Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale.
c) Potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza Priorità 5: Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività per lo sviluppo. Priorità 6: Reti e collegamenti per la mobilità. Priorità 7: Competitività dei sistemi produttivi e occupazione. Priorità 8: Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani.
d) Internazionalizzare e modernizzare Priorità 9: Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse. Priorità 10: Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali e efficaci.
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Le risorse globali del QSNLe risorse globali del QSNLa politica regionale è unitaria: ciò significa che è stata realizzata l'unificazione della politica regionale comunitaria, finanziata con risorse risorse europeeeuropee, in gran parte rappresentate dai Fondi strutturaliFondi strutturali, e della politica regionale nazionale, finanziata con le risorse nazionalirisorse nazionali destinate alle aree arretrate, ossia il FASFAS.Importanza del partenariato economico-sociale.
(Sostegno transitorio)
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TOTALE QSN 21.640.425.296
(*) Inclusa la Basilicata in regime transitorio
318.281.864FEP (*)
4.161.638.107FEASR (*)
128.946.235Di cui sostegno transitorio300.874.549Di cui sostegno transitorio
3.757.523.042TOTALE FSE17.882.902.254TOTALE FESR
515.575.907POI Attrattori culturali, naturali e turismo
803.893.176POI Energia rinnovabile e risparmio energetico
138.095.405PON Governancee Assistenza tecnica
1.374.728.891PON Reti e mobilità
579.040.437PON Sicurezza per lo sviluppo
207.143108PON Governancee Azioni di sistema3.102.696.821PON Ricerca e competitività
742.964.746PON Competenze per lo sviluppo247.654.915PON Ambienti per l’apprendimento
1.049.619.576POR Sicilia3.269.802.550POR Sicilia
639.600.000POR Puglia2.619.021.978POR Puglia
559.000.000POR Campania3.432.397.599POR Campania
430.249.377POR Calabria1.499.120.026POR Calabria
128.946.235POR Basilicata ST300.874.549POR Basilicata ST
TotaleFSETotaleFESR
(Importi in Euro a prezzi correnti)
Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 – Italia -Dotazione per Fondo e per Programma
TOTALE QSN 21.640.425.296
(*) Inclusa la Basilicata in regime transitorio
318.281.864FEP (*)
4.161.638.107FEASR (*)
128.946.235Di cui sostegno transitorio300.874.549Di cui sostegno transitorio
3.757.523.042TOTALE FSE17.882.902.254TOTALE FESR
515.575.907POI Attrattori culturali, naturali e turismo
803.893.176POI Energia rinnovabile e risparmio energetico
138.095.405PON Governancee Assistenza tecnica
1.374.728.891PON Reti e mobilità
579.040.437PON Sicurezza per lo sviluppo
207.143108PON Governancee Azioni di sistema3.102.696.821PON Ricerca e competitività
742.964.746PON Competenze per lo sviluppo247.654.915PON Ambienti per l’apprendimento
1.049.619.576POR Sicilia3.269.802.550POR Sicilia
639.600.000POR Puglia2.619.021.978POR Puglia
559.000.000POR Campania3.432.397.599POR Campania
430.249.377POR Calabria1.499.120.026POR Calabria
128.946.235POR Basilicata ST300.874.549POR Basilicata ST
TotaleFSETotaleFESR
(Importi in Euro a prezzi correnti)
Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 – Italia -Dotazione per Fondo e per Programma
I fondi europei per le Regioni I fondi europei per le Regioni Convergenza + Sostegno TransitorioConvergenza + Sostegno Transitorio
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Ripartizione programmatica tra le priorità del QSN
I Fondi comunitari si concentrano particolarmente sulle Priorità 2 e 7 evidenziandosi così lo specifico orientamento delle risorse comunitarie sulle tematiche della ricerca e innovazione; della competitività dei sistemi produttivi e della promozione dei sistemi urbani per la competitività
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Il PON “Ricerca & Competitività” 2007-2013Il PON “Ricerca & Competitività” 2007-2013
Le azioni dell’Asse I e dell’Asse II saranno tra loro fortemente correlate ed interdipendenti
Il PON si realizza attraverso 3 ASSI PRIORITARI
Asse I:2127 ME (UE)2127 ME (Naz.)
Asse II:860 ME (UE)860 ME (Naz.)
Asse III:115 ME (UE)115 ME (Naz.)
Tot. R&C:6204 ME
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La Risorse del PON e del PAN R&CLa Risorse del PON e del PAN R&C
13.415,2 MeuroTOTALE RISORSE COMUNITARIE E
NAZIONALI PUBBLICHE 2007-2013
576,8 MeuroPAN RICERCA & COMPETITIVITA'
Regioni Centro NordFAS
6.634,4 MeuroPAN RICERCA & COMPETITIVITA'
Regioni Mezzogiorno (8 regioni)FAS
6.204,0 MeuroPON RICERCA & COMPETITIVITA'
(4 Regioni Convergenza)FESR + Fondo di Rotazione ex L.183
13.415,2 MeuroTOTALE RISORSE COMUNITARIE E
NAZIONALI PUBBLICHE 2007-2013
576,8 MeuroPAN RICERCA & COMPETITIVITA'
Regioni Centro NordFAS
6.634,4 MeuroPAN RICERCA & COMPETITIVITA'
Regioni Mezzogiorno (8 regioni)FAS
6.204,0 MeuroPON RICERCA & COMPETITIVITA'
(4 Regioni Convergenza)FESR + Fondo di Rotazione ex L.183 (il contributo FESR è il 50%)
• Il nuovo PON funge da raccordo fra “Politica di coesione” e Politica della Ricerca”• Il PON rappresenta uno strumento di attuazione delle strategie nazionali per la ricerca (PNR) e per la competitività (Industria 2015)• Responsabilità congiunta fra MUR e MiSE.
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Obiettivi strategici dei PON “1575”Obiettivi strategici dei PON “1575”
’
Reti e network di cooperazione fra Ricerca e Imprese
’
CONTINUITA’ DELLA PROGRAMMAZIONE
2000-2006
Nuova sfida:SUPPORTO ALLA COMPETITIVITA’
DELLE IMPRESEATTRAZIONE DEL MONDO
PRODUTTIVO
A) Potenziamento di reti tra strutture di ricerca e completamento dell’ e-infrastruttura meridionale
B) Servizi di computing basatisu Grid
D) Nuovi sistemi di
calcolo ad alte prestazioni
C) Applicazioni general purpose, nuovi frameworks applicativi, nuove modalità di accesso a archivi digitali
POTENZIAMENTODOMANDA /OFFERTA
SUL TERRITORIO
Gli obiettivi strategici vanno considerati fortemente correlati fra loro e necessitano anche del potenziamento e dello sviluppo di approcci computazionali innovativi che li integrino e li completino a vicenda.
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A) Potenziare le reti tra strutture di ricerca, completare l’e-infrastruttura meridionale e integrazione nell’e-infrastruttura Grid nazionale. In particolare, si propone di fare evolvere le principali strutture computazionali e di rete in un sistema computazionale federato in cui centri computazionali di varie dimensioni siano interconnessi da reti ottiche dedicate in grado di fornire dinamicamente multiple connessioni a larghissima banda tra di essi e tra essi ed il resto della rete Nazionale ed Europea.
B) Stimolare l’assorbimento di innovazione nei sistemi produttivi sviluppando – secondo una logica di trasferimento tecnologico - opportuni Problem Solving Environment (a partire dai risultati resi disponibili dalla ricerca) per l’attivazione di Servizi di computing basati su Grid ed altre tecnologie emergenti come il Cloud Computing rivolti alle piccole e medie imprese dell’area Convergenza e, più in generale, verso il mondo produttivo e la Pubblica Amministrazione delle otto regioni delle aree sotto-utilizzate.
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C) Sviluppare applicazioni scientifiche general purpose, nuovi frameworks applicativi di e-Science e di e-Learning, nuove modalità di accesso ed analisi di archivi digitali. In particolare, si propone di rafforzare ed espandere le attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico su metodologie di calcolo adatte alle emergenti tecnologie multi-core e computazionali ibride basate su acceleratori GPU e FPGA, soprattutto in vista del loro uso per applicazioni caratterizzate da grandissime quantità di dati, come, ad esempio, l’analisi di archivi digitali di dataset provenienti da metodiche biomediche ad altissima processività, la visualizzazione tridimensionale di modelli ad altissima risoluzione di statue ed altri manufatti, il processamento e la visualizzazione di acquisizioni di terreno ad altissima risoluzione.
D) Potenziare e/o sviluppare nuovi sistemi di calcolo ad alte prestazioni al fine di consentire alle Industrie Italiane e alla ricerca nazionale l’accesso a strumenti che consentano di produrre risultati industriali e scientifici non ottenibili senza la disponibilità di tali strumenti. Settori quali la fluidodinamica industriale, le simulazioni di impatto ambientale, lo sviluppo nuovi materiali costituiscono ad esempio alcuni degli ambiti in cui la competitività nazionale è assicurata solo dalla disponibilità di infrastrutture confrontabili con quelle disponibili alle industrie e ricercatori degli altri paesi.
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Temi di interesseTemi di interesse
Sono stati individuati ed approfonditi alcuni temi di interesse comune, molti dei quali hanno avuto riscontri positivi da parte di aziende ed imprese, piccole e grandi (a seguito di numerosi incontri, Grid Open Day, Grid industry Day, Grid Networking Day, ecc., organizzati dai progetti e dai soggetti attuatori dei PON 1575 )
Reti a larga bandaReti a larga banda “ “Cloud computing” e applicazioniCloud computing” e applicazioni Applicazioni scientifiche e industriali in ambienteApplicazioni scientifiche e industriali in ambiente di High Performance Computing e Grid Computingdi High Performance Computing e Grid Computing Data MiningData Mining Influenza dei “multicore” sullo sviluppo delleInfluenza dei “multicore” sullo sviluppo delle applicazioni scientificheapplicazioni scientifiche Tecnologie Grid per le ImpreseTecnologie Grid per le Imprese
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Altre iniziative in corso: analisi fattuale su ICTAltre iniziative in corso: analisi fattuale su ICT
Asse I “Sostegno ai mutamenti strutturali”
Obiettivo operativo 2 “Aree tecnologico produttive per la competitività del sistema”
Azione 2 “Progetti di Innovazione per la valorizzazione delle specifiche potenzialità delle aree Convergenza”
E’ in corso, da parte di esperti (prof. A. Mathis per l’ITC), un’analisi fattuale per l’individuazione delle aree tecnologico-produttivearee tecnologico-produttive per la competitività delle Regioni Convergenza che
per dotazione di capitale fisico ed umano, (e-)infrastrutture (HPC, Grid computing, reti a larga banda ad es. GARR e relativi servizi), localizzazione geografica e caratteristiche socio-economiche
presentino un potenziale capace di sviluppare agglomerazioni di imprese presentino un potenziale capace di sviluppare agglomerazioni di imprese competitive sui mercati interni ed internazionali.competitive sui mercati interni ed internazionali.
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A partire dalle aree tecnologico-produttive stabilite dal Ddl Industria 2015Ddl Industria 2015 e dalla legge Finanziaria 2007legge Finanziaria 2007, sono state ritenute maggiormente promettenti dal punto di vista dello sviluppo economico dell’intera struttura produttiva delle Regioni del Mezzogiorno le aree:
1. Efficienza energetica e ambiente2. Mobilità sostenibile3. Tecnologie della Comunicazione e dell’Informazione4. Salute dell’uomo e tecnologie della vita5. Sistemi avanzati di manifattura, Made in Italy e nuovi materiali 5.1 area Materiali 5.2 area Nanotecnologie6. Prodotti alimentari, agricoltura e biotecnologie connesse
Per ogni potenzialità tecnologica o di ricerca devono essere identificati: l’esistenza o la possibile
creazione di reti formali o informali, il potenziale e le competenze attuali, l’inventario delle
e-infrastrutture esistenti, i settori e le filiere più promettenti delle singole aree tecnologico-
produttive, le tecnologie di prodotto e di processo capaci di generare un salto competitivo.
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Area 3: Information & Communication Technologies – ICTSubsettori (I): Sviluppo di specifiche tecnologie ICT:
microelettronicaRadio Frequency Identificationingegneria dei sistemi di bordosistemi di telerilevamentovisualizzazione nei dispositivi portatiligestione e diffusione di contenuti numericisistemi per la gestione della sicurezzasviluppo di Piattaforme Tecnologiche multimedialisistemi di info-mobilitàservizi middleware per e-infrastrutture, includenti o meno al loro interno sensori e/o strumentisistemi attivi e passivi per collegamenti geografici mediante connessioni dedicate su fibra ottica
Sub-settori individuati anche con il contributo dei progetti “1575”
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Area 3: Information & Communication Technologies – ICTSubsettori (II): Promozione delle applicazioni ICT
• piattaforme infrastrutturali per l’e-business management e l’e-government
• piattaforme infrastrutturali per il “risk management” a fini di protezione civile
• piattaforme infrastrutturali per la creazione, gestione e fruizione di archivi digitali sia in ambito scientifico/umanistico sia in ambito industriale e sociale
• piattaforme per la formazione a distanza (e-learning) pre- e post-laurea nelle discipline scientifiche
• sviluppo di competenze in Scienze ed Ingegneria Computazionali (CSE)
• calcolo ad alte prestazioni su e-infrastrutture Grid geograficamente distribuite e collegate efficientemente tramite connessioni dedicate sulle reti in fibra dell’infrastruttura nazionale e sviluppo di servizi per il sistema delle imprese
• promozione dell’utilizzo, anche a distanza ed eventualmente per mezzo di tecnologie di “cloud computing”, dei nuovi Centri di Supercalcolo nelle regioni meridionali ed insulari
• sviluppo di tecnologie trasversali ai sistemi di produzione (automazione, robotica, controlli, metrologia)
• piattaforme tecnologiche per la teleoperazione di grandi strumenti e impianti
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Progetti del Dipartimento “Tecnologie dell’Informazione e delleComunicazioni” ICT (direttore prof. F. Beltrame) del CNR:
1. Apparati e Tecnologie per Reti Telematiche2. Data Mining, Ontologie e Web Semantico3. Grid and High Performance Computing4. Multimodal and Multidimensional Content and Media5. Modellistica e Simulazione di Sistemi Complessi6. Sicurezza (progetto interdipartimentale)7. Bioinformatica (progetto interdipartimentale).
Altre iniziative in corso: i progetti del CNR-ICTAltre iniziative in corso: i progetti del CNR-ICT
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Internet del futuroInternet del futuro
Sistemi e Tecnologie
1) Reti wireless terrestri2) Sistemi via satellite
3) Reti ottiche
Servizi e Applicazioni
4) Servizi multimediali interattivi5) Infomobilità6) Emergenze e monitoraggio ambientale7) Sicurezza nelle reti ICT
8) Architetture distribuite per accesso multi-utente
Il Dipartimento ICT del CNR ed il “Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni” (CNIT) hanno promosso l’iniziativa TERIT (TElecommunication Research in Italy) che è un programma di R&S per una infrastruttura di telecomunicazioni di nuova generazione nel nostro Paese basata su tecnologie innovative adatta allo sviluppo e alla realizzazione di applicazioni e servizi avanzati.
Si propone anche di individuare il paradigma dell’Internet del futuro come contesto unificante dei settori guida di ricerca e sviluppo proposti superandone gli attuali limiti (gestione della mobilità, numero di apparati connessi, tipo di rete, banda disponibile, potenza di calcolo e di memoria, quantità di dati, sicurezza….ecc…) per portare internet nella quotidianità di ogni singolo cittadino, creando così la “future networked society”.
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Valorizzare gli interventi della programmazione 2000-2006
Concentrare lo sforzo sulle comunità e sui siti già operanti piuttosto che frammentare e disperdere risorse e competenze
Potenziare la griglia di competenze formatasi con i progetti PON
Curare il potenziale umano: BRAINWARE (non solo h/w, s/w, m/w)
Favorire interventi regionali e interregionali trasversali con Enti pubblici e privati (imprese, università, centri di ricerca e di calcolo)
Fare sistema per uno sviluppo sostenibile cooperando per l’evoluzione dell’HPC e del Grid computing verso un’offerta variegata di applicazioni computing intensive, data intensive, service oriented (Internet del futuro) basati su una solida, affidabile e dinamica Infrastruttura di rete
Conclusioni e prospettive (1/2)Conclusioni e prospettive (1/2)
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Il PON 2007-2013 rappresenta un’importantissima occasione di collaborazione tra Accademia, Ricerca e Industria per migliorare la competitività delle “Regioni della Convergenza” del Sud d’Italia
Il Comitato di Sorveglianza (che ha funzioni di accompagnamento dell’attuazione del QSN) si è riunito il 2 maggio u.s. e questo è il primo passo ufficiale verso la pubblicazione dei bandi (i primi sono previsti nell’autunno del 2008)
ATTENDIAMO FEEDBACK DALLE IMPRESE !ATTENDIAMO FEEDBACK DALLE IMPRESE !
Conclusioni e prospettive (2/2)Conclusioni e prospettive (2/2)