le manutenzioni straordinarie e le innovazioni per la

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Arch. Ph.D. Annalisa Galante 1 LE MANUTENZIONI STRAORDINARIE E LE INNOVAZIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Prof. Arch. Ph.D. Annalisa Galante Adjunct Professor in Fisica Tecnica Ambientale e Assistant Professor in Tecnologia dell’Architettura - Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle costruzioni - Politecnico di Milano Consulente Tecnico, Responsabile Marketing e Membro del Centro Studi ANACI Lecco CEO di AGC s.r.l.

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Arch. Ph.D. Annalisa Galante

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LE MANUTENZIONI STRAORDINARIE E LE INNOVAZIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICAProf. Arch. Ph.D. Annalisa GalanteAdjunct Professor in Fisica Tecnica Ambientale e Assistant Professor in Tecnologia dell’Architettura - Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle costruzioni -Politecnico di Milano Consulente Tecnico, Responsabile Marketing e Membro del Centro Studi ANACI LeccoCEO di AGC s.r.l.

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Cosa vuol dire RIQUALIFICAREdal punto di vista

energetico un edificio?

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Aumentare le prestazioni dell’involucro (cappotto, facciataventilata, isolamento copertura, doppi/tripli vetri) riduce ifabbisogni energetici per la climatizzazione

Le fonti energetiche rinnovabili (solare termico, solarefotovoltaico, eolico, biomassa, ecc.) diventano le risorseenergetiche da utilizzare per risparmiare metano edenergia elettrica

Ottimizzare l’efficienza degli impianti esistenti sostituendoil generatore e controllando le perdite di distribuzione eregolazione. Nella sostituzione, si passa da un unicosistema di generazione a più sistemi di generazioneutilizzati in funzione della convenienza economica (es.solare termico, biomassa, pompa di calore, caldaia acondensazione, si introducono sistemi di accumuloinerziali, ecc.).

La Home e la Building Automation (domotica) diventanoelemento fondamentale per gestire in modo ottimale iservizi energetici complessi e la manutenzione ordinaria. Siparla sempre più di Smart Building e Smart City

I PASSI DELLA RIQUALIFICAZIONE

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IL CONTESTO LEGISLATIVOSI È EVOLUTOVERSO EDIFICI SEMPRE PIU’

VIRTUOSI

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L’unione europea, a partire dal 2002, ha emanato una pacchetto di direttive allo scopo di promuovere l’efficienzaenergetica, in particolare nel settore edilizio, rimuovendo gran parte delle barriere, spesso non tecnologiche

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2018

2002/91/CE (EPDB)Sul rendimento energetico in edilizia

2010/31/UE (EPDB-Recast) Sulla prestazione energetica in edilizia

2006/32/CESull’efficienza degli usi finali dell’energia e dei servizi energetici

2009/28/CESulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili

2012/27/UESull’efficienza energetica

2009/125/CERifusione della direttiva 2005/32/CE, detta anche direttiva europea sull’ecodesign

ComunicazioneDue volte 20 al 2020

Libro verde Fare di più con meno

Libro verdeVerso una strategia europea di sicurezza dell'approvvi-gionamento energetico

Strategie comunitarie di indirizzoLegislazioneLEGISLAZIONE

2018/844/UE (EPDB + 2012/27/UE) Sugli edifici Smart

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Direttiva 2018/844/UE: edifici smartIl punto 37 della Direttiva spinge la Home & Building Automation anche neicondomini “L’automazione degli edifici e il controllo elettronico dei sistemi tecniciper l’edilizia hanno dimostrato di sostituire efficacemente le ispezioni, in particolarenei grandi sistemi, e presentano grandi potenzialità in termini di risparmi energeticiconsiderevoli ed efficaci sotto il profilo dei costi, sia per i consumatori che per leimprese. L’installazione di tali apparecchiature dovrebbe essere consideratal’alternativa economicamente più efficace alle ispezioni nei grandi edifici nonresidenziali e nei condomini di dimensioni sufficienti da consentirnel’ammortamento in meno di tre anni, poiché permette di agire sulla base delleinformazioni fornite, garantendo in questo modo risparmi energetici nel tempo”.

Verrà definito anche il formato più adeguato del parametro dell’indicatore dellapredisposizione degli edifici all’intelligenza, che dovrà essere semplice, trasparente efacilmente comprensibile per i consumatori, i proprietari, gli investitori e gli attoridel mercato della gestione della domanda d’energia.

LEGISLAZIONE

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L’Italia, come tutti i Paesi membri dell’Unione, ha recepito gran parte delle Direttive europee, fornendo gli strumenti per attuare le strategie comunitarie. Quella schematizzata è la situazione a settembre 2015

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

2002/91/CE (EPDB) d.lgs 192/05, d.lgs 311/06, d.P.R. 59/09, d.m. 26/6/09

2010/31/UE (EPDB- Recast) d.P.R. 75/13

legge 3/8/13 n. 90Decreti 15 luglio 2015

2006/32/CEd.lgs 115/08

2009/28/CEd.lgs 28/12

2012/27/UEd.lgs. 102/14

d.lgs. 141/20162009/125/CEd.lgs 15/11

Il recepimento delle Direttive europee

LEGISLAZIONE

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Ristrutturazione importante di primo livello

Intervento che interessa gli elementi e i componenti dell’involucroedilizio con incidenza superiore al 50% della superficiedisperdente lorda complessiva dell’edificio e rifacimentodell’impianto.In tali casi i requisiti di prestazione energetica si applicano all’intero edificio

DM REQUISITI MINIMI

Ristrutturazione importante di secondo livello

Intervento che interessa gli elementi e i componenti dell’involucroedilizio con incidenza superiore al 25% della superficiedisperdente lorda complessiva dell’edificio e può interessarel’impianto termico.In tali casi, i requisiti di prestazione energetica da verificare riguardano le caratteristichetermo-fisiche delle sole porzioni e delle quote di elementi e componenti dell’involucrodell’edificio interessati dai lavori di riqualificazione energetica e il coefficiente globale discambio termico per trasmissione determinato per l’intera parete, comprensiva di tutti icomponenti su cui si è intervenuti.

Si definisce ristrutturazione importante l’intervento che interessa gli elementi e i componenti integrati costituentil’involucro edilizio che delimitano un volume a temperatura controllata dall’ambiente esterno e da ambienti nonclimatizzati, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.

8. Nel caso di nuovi edifici o edifici sottoposti a ristrutturazione importante di primo livello, si provvedeall’installazione di sistemi di misurazione intelligente dell’energia consumata, conformemente a quantoprevisto all’articolo 9 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n.102.

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9DM REQUISITI MINIMI

Riqualificazione energetica

Manutenzione straordinaria

Sostituzione del generatore di calore

Si definiscono interventi di “riqualificazione energetica di un edificio” quelli non riconducibili aicasi precedenti e che hanno, comunque, un impatto sulla prestazione energetica dell’edificio. Taliinterventi coinvolgono quindi una superficie inferiore o uguale al 25% della superficie disperdentelorda complessiva dell’edificio e/o consistono nella nuova installazione, nella ristrutturazione di unimpianto termico asservito all’edificio o di altri interventi parziali, ivi compresa la sostituzione delgeneratore.In tali casi i requisiti di prestazione energetica richiesti si applicano ai soli componenti edilizi e impianti oggettodi intervento, e si riferiscono alle loro relative caratteristiche termo-fisiche o di efficienza.

Deroghe Risultano esclusi dall’applicazione dei requisiti minimi di prestazioneenergetica:a) gli interventi di ripristino dell’involucro edilizio che coinvolgono

unicamente strati di finitura, interni o esterni, ininfluenti dal punto divista termico (quali la tinteggiatura), o rifacimento di porzioni diintonaco che interessino una superficie inferiore al 10% della superficiedisperdente lorda complessiva dell’edificio;

b) gli interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti termici esistenti.

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10QUALCHE NUMERO PER LA RIQUALIFICAZIONE

Il 75% della popolazione abita in condominio (ANACI), risultando la tipologia di edifici piùdiffusa e quella in cui maggiormente bisogna diffondere la cultura della riqualificazione comeopportunità di valorizzazione anche monetaria, stimata in un incremento di prezzo del 6% chegli acquirenti sarebbero disposti a sostenere per un immobile riqualificato energeticamente.Negli ultimi due anni l’unico trend positivo legato all’edilizia è quello della riqualificazionedegli edifici esistenti.ANACI ha stimato che gli Amministratori di condominio iscritti gestiscono circa 30 miliardi dieuro annui in manutenzioni ordinarie, che arriverebbero a 135 miliardi considerando anche lemanutenzioni straordinarie legate alla riqualificazione. Considerando il parco edilizio italiano:

• quasi il 30% degli edifici presentano uno stato di conservazione mediocre e pessimo (fonte:ISTAT);

• su oltre 400.000 condomini analizzati (fonte: CRESME), ovvero circa 1/3 del totale (stimatoin 1.200.000), dove sono presenti impianti centralizzati di riscaldamento, circa i due terzi(pari a 267.000) sono stati installati oltre 15 anni fa e avrebbero bisogno di interventi diriqualificazione, al fine di migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo (fonte:ANACI).

Dal rapporto annuale sulle detrazioni fiscali 65% del 2017 redatto da ENEA si evince che neltriennio 2014-2016 sono stati realizzati circa 1 milione di interventi, di cui oltre 360.000 nel2016, anno in cui il 56% ha riguardato la sostituzione di serramenti e per circa il 20% lasostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e il 12% l’installazione di schermaturesolari.

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Evoluzione di un approccio

RISPARMIO ENERGETICORiduzione dei consumi di energia con qualsiasi mezzo, l’importante è raggiungerel’obiettivo, al limite rinunciando al comfort o ai servizi.

Mi illumino

NON Mi illumino

Dal risparmio energetico alla valorizzazione ambientale

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Evoluzione di un approccio

EFFICIENZA ENERGETICASfruttare nel migliore dei modi il potenziale delle fonti energetiche convenzionali,mantenendo o meglio ancora migliorando la qualità dei servizi (riduzione deglisprechi)

Mi illumino MEGLIOMi illumino

Dal risparmio energetico alla valorizzazione ambientale

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Evoluzione di un approccio

Mi illumino MEGLIO e ci GUADAGNO!!!

VALORIZZAZIONE ENERGETICAIn un mercato che garantisce un valore maggiore agli edifici più efficienti la qualitàenergetica assume un significato nuovo: quello di un investimento economico che puògenerare reddito, quindi conveniente.

Mi illumino MEGLIO

Dal risparmio energetico alla valorizzazione ambientale

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Arch. Ph.D. Annalisa Galante

Evoluzione di un approccio

Mi illumino MEGLIO e ci GUADAGNO!!!

VALORIZZAZIONE AMBIENTALELa qualità ambientale è una qualità recepita dal mercato: l’affermazione dei protocolli dicertificazione internazionali ne sono una prova.

Mi illumino MEGLIO, ci GUADAGNO io e anche l’AMBIENTE

Dal risparmio energetico alla valorizzazione ambientale

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QUANDO E’ OBBLIGATORIA NEI CONDOMINI

LA DIAGNOSI ENERGETICA

• il d.m. 16 febbraio 2016 “Conto Termico” prevede l’obbligo di diagnosi nel caso di richiesta dell’incentivo per larealizzazione di interventi relativi a:

- isolamento termico di superfici opache disperdenti (articolo 4, comma 1, lettera a);

- sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi, di impianti di climatizzazione invernale esistenticon generatori di calore a condensazione, installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento dichiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili (articolo 4,comma 1, lettere da b) a d);

- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas,utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, sostituzione di impianti di climatizzazione invernaleo di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti alimentati a biomassa,installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling (articolo 4 comma 2, lettereda a) a c), quando l’intervento stesso è realizzato su interi edifici con impianti di riscaldamento di potenzanominale totale del focolare maggiori o uguali a 100 kW.

È importante precisare che il Conto termico, prevede un incentivo pari al 50% per la redazione dellaDiagnosi per i soggetti privati

• nei decreti interministeriali del 15 luglio - che hanno rivoluzionato il mondo della certificazione energetica - èprevisto che nell’APE sia esplicitato negli interventi migliorativi la possibilità di consigliare l’esecuzione di unadiagnosi.

• nel d.P.R. 2 Aprile 2009 n. 59 - art. 4 “Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degliimpianti”, è obbligatoria la diagnosi energetica per tutte le categorie di edifici, nel caso di nuova installazione eristrutturazione di impianti termici o sostituzione di generatori di calore, nel caso di installazioni di potenzenominali del focolare maggiori o uguali a 100 kW.

-

La diagnosi energetica è un insieme pratico di rilievo,raccolta e analisi dei parametri relativi ai consumispecifici (elettrici e termici) e alle condizioni di usodell’edificio e dei suoi impianti, nonché una valutazionetecnico-economica dei flussi di energia

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16INCENTIVI E BONUS

Il recente provvedimento dell’Agenzia delle Entrate individua le modalità di cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2019 per interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari.Inoltre individua la cessione del credito relativo alla detrazione spettante per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2021 per gli interventi di riqualificazione energetica realizzati sulle parti comuni di edifici, nonché per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.

Proroga anche per il 2020

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17INCENTIVI E BONUS

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18BONUS FACCIATE AL 90% DI DETRAZIONE

• la detrazione vale senza alcun limite di spesa, purchè sostenuta nel 2020 e con metodi di pagamento tracciabili

• si accede allo sconto fiscale anche in caso di lavori di manutenzione ordinaria, ovvero basta semplicemente tinteggiare le pareti esterne di un edificio per avere diritto alla detrazione

La legge di Bilancio cita: “Per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020,relative agli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria,finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici, la detrazionedell’imposta lorda è incrementata al 90%. Non si applicano i limiti massimi dispesa”.Inoltre non vengono applicati i limiti di spesa – di 96mila euro – per unitàimmobiliare. La detrazione vale anche per i lavori effettuati sulle singole unitàimmobiliari, come ville e villette. Viene poi spalmata in dieci anni, comeavviene per gli altri bonus già esistenti.

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19AMMODERNAMENTO IMPIANTI ELETTRICI

Con la delibera 467/2019/R/eel, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) introduce una regolazione sperimentale, per il triennio 2020-2022, finalizzata all’ammodernamento delle “colonne montanti vetuste” (ovvero realizzate prima del 1970, oppure costruite tra il 1970 ed il 1985 con criticità) della rete di distribuzione dell’energia elettrica all’interno degli edifici.

Ai sensi del Testo Integrato della Regolazione output-based dei Servizi di Distribuzione eMisura dell’energia elettrica (TIQE), le colonne montanti sono “la linea in sviluppoprevalentemente verticale facente parte di una rete di distribuzione di energia elettricache attraversa parti condominiali al fine di raggiungere i punti di connessione, in stabilicon misuratori di energia elettrica non collocati in vani centralizzati”.

Il provvedimento mira ad agevolare, in prospettiva, il superamento degli impedimentiche i distributori di energia elettrica spesso incontrano quando debbonoammodernare i propri impianti più vetusti (soprattutto riguardo all’esecuzione di lavoriedili all’interno delle proprietà private condominiali), ai fini di poter mantenere insicurezza l’esercizio della rete di distribuzione a fronte di un maggior consumo attesodi energia elettrica (per via di un maggior ricorso a utilizzi finali di riscaldamento eraffrescamento laddove la generazione locale da fonte rinnovabile non sia sufficiente acompensare l’aumento).

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2020

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L’EDIFICIO VIRTUOSODAL PUNTO DI VISTAENERGETICO:GLI INTERVENTI DI RETROFIT

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Cappotto termico o facciata ventilata Isolamento coperture piane (tetto caldo o tetto

rovescio) Isolamento coperture a falda Isolamento sottotetto e isolamento ultimo solaio Sostituzione serramenti basso emissivi (doppi o tripli

vetri) Sostituire il generatore di calore (caldaia a

condensazione, pompa di calore, cogenerazione, trigenerazione)

Isolare la rete di distribuzione del calore Installare sistemi di regolazione e contabilizzazione Installare impianti fotovoltaici e termici per ACS Installare sistemi di Home & Building Automation …

GLI INTERVENTI PER IL CONDOMINIO

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La legge 11 dicembre 2012, n. 220 «Modifiche alla disciplina del condominionegli edifici», pubblicata in GU il 17 dicembre 2012, n. 293, ha apportatosignificative innovazioni, in materia di interventi da realizzare in condominio,finalizzate al risparmio energetico. In sostanza, le deliberazioni assembleari chepossono ipotizzarsi per la riqualificazione sono le seguenti:

LE MAGGIORANZE PER DELIBERARE

per le innovazioni finalizzate al risparmio energetico prive di“certificazione” e “attestazione” si applica la maggioranza di cui all’articolo1120 comma 2, n. 2 del Codice Civile (maggioranza degli intervenuti ealmeno 500 millesimi);

per gli interventi assistiti da“certificazione” e “attestazione”si applica la maggioranza di cuiall’articolo 26 comma 2 dellalegge n. 10/1991, comemodificato dalla legge n.220/2012 (maggioranza degliintervenuti e almeno 333millesimi).

Per le semplici “migliorie” per il risparmio energetico nonconfigurano un’innovazione, quindi dovrebbero essereconsiderate di manutenzione straordinaria deliberabiledall’assemblea con i quorum “ordinari” dell’art. 1136, c. 1,2, 3, c.c. se non addirittura con le maggioranze di cui all’art.1136, c. 4, c.c. se qualificabili “di notevole entità”

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Prof.Arch.Ph.D.AnnalisaGalante23

LA CONSAPEVOLEZZA PRODUCE RISPARMIO

Fonte: Smartdhome – MCE 2016

Green competition-28% in 6 mesi

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Prof.Arch.Ph.D.AnnalisaGalante

LE INNOVAZIONI IN CONDOMINIO NEL 2020:

lo sviluppo delleSTAZIONI DI

ECORICARICA PER VEICOLI ELETTRICI

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Arch. Ph.D. Annalisa Galante

(22) L’innovazione e le nuove tecnologie permettono inoltre agli edifici di sostenere ladecarbonizzazione generale dell’economia, incluso il settore dei trasporti. Per esempio, gliedifici possono fare da leva per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie alla ricaricaintelligente dei veicoli elettrici e fornire agli Stati membri, qualora lo ritengano opportuno, unabase per usare le batterie delle auto come fonte di energia.

(23) Unitamente a una quota maggiore di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, iveicoli elettrici producono minori emissioni di carbonio, il che si traduce in una migliore qualitàdell’aria. I veicoli elettrici costituiscono un’importante componente della transizione versoun’energia pulita basata su misure di efficienza energetica, combustibili alternativi, energiarinnovabile e soluzioni innovative di gestione della flessibilità energetica. I regolamenti edilizipossono essere efficacemente utilizzati per introdurre requisiti mirati a sostegno dellarealizzazione dell’infrastruttura di ricarica nei parcheggi degli edifici residenziali e nonresidenziali. Gli Stati membri dovrebbero prevedere misure volte a semplificare l’installazionedell’infrastruttura di ricarica, al fine di ovviare a ostacoli quali la frammentazione degli incentivie le complicazioni amministrative che i singoli proprietari incontrano quando tentano diinstallare un punto di ricarica nel proprio parcheggio.

Direttiva 2018/844/UE: edifici smartLEGISLAZIONE

Pubblicata il 19 giugno 2018 Sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea 156/75 la Direttiva 2018/844/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018Tra gli obiettivi generali, con l’attuazione di strategie a lungo termine, c’è quello di decarbonizzarel'attuale parco immobiliare europeo, altamente inefficiente.

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26MOBILITÀ ELETTRICA: Direttiva 844/2018Modifiche Articolo 8 Direttiva 31/2010/UEImpianti tecnici per l’edilizia, la mobilità elettrica e l’indicatore di predisposizione degliedifici all’intelligenza[…] 2. Per quanto riguarda gli edifici non residenziali di nuova costruzione[1] e gli edifici nonresidenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti, con più di dieci posti auto, gli Statimembri provvedono all’installazione di almeno un punto di ricarica ai sensi della direttiva2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio e di infrastrutture di canalizzazione, valea dire condotti per cavi elettrici, per almeno un posto auto su cinque, per consentire in unafase successiva di installare punti di ricarica per veicoli elettrici, qualora:a) il parcheggio sia situato all’interno dell’edificio e, nel caso di ristrutturazioni importanti,

le misure di ristrutturazione riguardino il parcheggio o le infrastrutture elettrichedell’edificio;

b) il parcheggio sia adiacente all’edificio e, nel caso di ristrutturazioni importanti, le misuredi ristrutturazione riguardino il parcheggio o le infrastrutture elettriche del parcheggio.

3. Gli Stati membri stabiliscono requisiti per l’installazione di un numero minimo di punti di ricarica pertutti gli edifici non residenziali con più di venti posti auto entro il 1 gennaio 2025.

7. Gli Stati membri prevedono misure volte a semplificare l’installazione di punti di ricaricanegli edifici residenziali e non residenziali nuovi ed esistenti e a superare eventuali ostacolinormativi, comprese procedure di autorizzazione e di approvazione, fatto salvo il diritto degliStati membri in materia di proprietà e di locazione.

[1] licenza edilizia dopo il 10 marzo 2021 (comma 6 a) art. 8), esclusi se il costo delle installazioni di ricarica e di canalizzazione superi il 7% del costo totale della ristrutturazione importante dell’edificio;

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27MOBILITA’ ELETTRICA: CONTESTO ATTUALE

Unione Europea

Dir. 2009/33/CE16 Veicoli pulitiReg. CE 443/2009 Livelli emissioni autovettureDir. 2014/94/UE Infrastrutture combustibili alternativi

Italia

Legge 134/2012 Reti ricarica veicoli elettriciPNIRE Piano Nazionale Infrastrutturale Ricarica veicoli alimentati ad Energia Elettrica

Dlgs 257/2016

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28L’AUTO «RICARICA» LA CASA

Tutti i Comuni entro il 31 dicembre 2017 avevano l’obbligo di adeguare il regolamento edilizioprevedendo che il conseguimento del titolo abilitativo per i nuovi edifici sia vincolato allapredisposizione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli. Lo impone il Dlgs 257/2016,pubblicato in Gazzetta il 13 gennaio che, andando a modificare il Testo Unico dell’Edilizia (DPR380/2001, stabilisce i requisiti minimi per la costruzione di infrastrutture per i combustibilialternativi, inclusi i punti di ricarica per i veicoli elettrici e i punti di rifornimento di gas naturaleliquefatto, idrogeno e GPL.

Tale obbligo riguarda gli edifici di nuova costruzione a uso diverso daquello residenziale con superficie utile >500 mq e relativi interventi diristrutturazione profonda e gli edifici residenziali di nuova costruzionecon almeno 10 unità abitative e i relativi interventi di ristrutturazioneprofonda

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29MOBILITA’ ELETTRICA: BONUS FISCALI

Per l’installazione di stazioni di ricarica a uso privato, sono previsti sgravi fiscali del50% fino a una spesa massima di 3.000 euro, è quanto prevede la Legge di Bilancio2019 - Legge 30 dicembre 2018, n. 145 recante “Bilancio di previsione dello Stato perl’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”, pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2018 e in vigore dal 1° gennaio 2019.Il comma 1039 inserisce, dopo l’articolo 16-bis del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, l'articolo 16-ter:«1. Ai contribuenti è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 relative all’acquisto e alla posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, ivi inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW. La detrazione di cui al presente comma, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro.2. Le infrastrutture di ricarica di cui al comma 1 devono essere dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere d) e h), del decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257.3. La detrazione si applica anche alle spese documentate rimaste a carico del contribuente, per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica di cui al comma 1 sulle parti comuni degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile».

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30MOBILITA’ ELETTRICA: ECOBONUS ED ECOTASSA

Deliberata nell’ultima Finanziaria l’ecotassa sui veicoliinquinanti dai 1.100 ai 2.500 euro proporzionale al livello diemissioni delle vetture nuove acquistate e un bonus per chirottama un veicolo è pari a:• 6.000 euro per le auto dalla classe di emissioni CO2 da 0 a

20 g/km, ovvero le auto elettriche al 100%,• 2.500 euro per la fascia da 21 a 70 g/km, ovvero le ibride

plug-in.

E, per chi non rottama, lo sconto è di 4.000 euro nella primafascia e di 1.500 euro nella seconda.

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31MOBILITA’ ELETTRICA: INCENTIVO REGIONALE

Contributo a fondo perduto compreso fra un minino di 2.000 euro e un massimo di8.000 euro, a seconda del tipo di auto, cumulabile con l'Ecobonus, ma è subordinatoalla rottamazione di un altro veicolo.L’incentivo per le vetture di proprietà di privati cittadini residenti in Lombardia, in regolacon il pagamento della tassa automobilistica, prevede:• radiazione per demolizione di un autoveicolo per il trasporto persone con

alimentazione a benzina fino a Euro 2/II incluso o diesel fino a Euro 5/V incluso;• acquisto, anche nella forma del leasing finanziario, un’autovettura di nuova

immatricolazione oppure usata in grado di garantire basse emissioni di inquinanti;• applicazione da parte del venditore di uno sconto di almeno il 12% sul prezzo di

listino del modello base, al netto di eventuali allestimenti opzionali;• cumulabilità con altri incentivi diversi dalla presente misura;• ammissibilità degli interventi (radiazione e acquisto) effettuati a partire alla data del 2

agosto 2018 (data di approvazione della delibera n.449/2018 che ha introdotto nuovelimitazioni della circolazione dei veicoli inquinanti).

L’incentivo verrà versato al compratore sul conto corrente e sarà necessario farnedomanda attraverso il portale regionale

dgr n. 2089 e n. 2090 del 31/07/2019

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• Nei condomini esistenti, la procedura per l’installazione di un’infrastruttura diricarica dipende dallo specifico luogo presso cui si intende installare l’infrastruttura.

• L’intervento per consentire la ricarica elettrica dei veicoli si deve inquadrare tra leinnovazioni agevolate dal legislatore grazie al d.lgs. 257/2016, il problema della loroinstallazione deve essere affrontato in modo da agevolarne la diffusione

• L’articolo 1135 c. c. comma 3 del c.c. dispone che «L'assemblea può autorizzarel'amministratore a partecipare e collaborare a progetti, programmi e iniziativeterritoriali promossi dalle istituzioni locali o da soggetti privati qualificati, anchemediante opere di risanamento di parti comuni degli immobili nonché' di demolizione,ricostruzione e messa in sicurezza statica, al fine di favorire il recupero del patrimonioedilizio esistente, la vivibilità urbana, la sicurezza e la sostenibilità ambientale dellazona in cui il condominio è ubicato».

• Le fattispecie più ricorrenti (ed il relativo iter) sono:– Se si dispone di un box privato, per l’installazione di una wallbox è sufficiente una

comunicazione all’amministratore purché sia presentato un progetto ad hoc che rispetti lenorme di sicurezza.

– Se invece non si dispone di uno spazio proprio, l’infrastruttura di ricarica deve essereinstallata in uno spazio comune, solitamente il parcheggio condominiale, previaapprovazione dell’assemblea di condominio.

RICARICARE IN CONDOMINIO

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33MOBILITÀ ELETTRICA IN CONDOMINIO

Un punto di ricarica “domestica” da garage normalmente ha unataglia di potenza di 7 kW (stazionamento oltre le 4 ore). Nel caso diun condominio, avremo una richiesta di allaccio al contatorecondominiale (con opportuni contabilizzatori) moderatamentecontenuta nei prossimi 2 anni, tale da non prevedere interventistrutturali di grande portata all’impianto esistente (sopportabili dalcontatore attuale con aggiornamento CPI). L’installazione chiavi inmano di una wall box per il garage ha dei costi medi variabili tra i1.000 e i 2.000 euro, in questo caso le spese vengono imputate a chiusufruisce del servizio attraverso un contabilizzatore e l’interessato fauna comunicazione all’Amministratore che ne prende atto e fa unaverifica con un tecnico sull’aggiornamento CPI e rispondenza allerichieste dei VVFF.Se si considera, invece, una stazione da parcheggio esternocondominiale, dotata di un minimo di “intelligenza” per riconoscerechi sta facendo la ricarica (e quindi autorizzare l’erogazionedell’energia) la spesa si attesta intorno ai 3.000 euro.

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Caso 1 – Garage di proprietà privata• Il condòmino che intende installare una wall box nel garage di proprietà privata, ne dà

comunicazione all'amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità diesecuzione degli interventi (comunque a sue spese) visto che si rendono necessarie eventualimodificazioni – anche se non rilevanti - delle parti comuni (corsello box, passerelle portacavimetalliche appese, contatore, ecc.).

• Dovrà rivolgersi a una società specializzata nella progettazione e installazione di stazioni diricarica che avrà il compito di:– fornire una consulenza progettuale specifica– dichiarare la conformità dell’impianto– verificare le “portate” massime del contatore condominiale– verificare la necessità di aggiornamento del Certificato di Prevenzione Incendi (se l’autorimessa è soggetta alla

redazione di tale documento) e ogni altro intervento che possa essere richiesto ai fini della sicurezza per i VVFF, anchesecondo quanto previsto dalle Linee Guida emesse dal Ministero dell’Interno*.

– L'assemblea può prescrivere, con la maggioranza di cui al quinto comma dell’art. 1136(maggioranza degli intervenuti ed almeno i 2/3 del valore dell'edificio), adeguate modalitàalternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o deldecoro architettonico dell'edificio. L'assemblea, con la medesima maggioranza, puòsubordinare l'esecuzione alla prestazione, da parte dell'interessato, di idonea garanzia per idanni eventuali arrecati alle parti comuni.

(*) Il Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, ha pubblicato le Linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici per: fornireindicazioni chiare a tutti i professionisti che si occupano della progettazione delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, stabilire linee procedurali e di indirizzo comuniai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco in tutta Italia, consentire lo sviluppo in sicurezza del mercato delle colonnine di ricarica. Le linee guida hanno effetto retroattivo e,quindi, anche le infrastrutture esistenti dovranno essere adeguate alle nuove prescrizioni. Si precisa che le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici non rientrano fra leattività soggette ai controlli di prevenzione Incendi, ma ci ricadono qualora l'installazione di della colonnina avvenga in una attività soggetta al controllo.

RICARICARE IN CONDOMINIO: WALL BOX

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35MOBILITÀ ELETTRICA IN CONDOMINIO: ecostazione

Articolo 1135 c. c. comma 3

L'assemblea può autorizzare l'amministratore a partecipare e collaborare a progetti, programmi e iniziative territoriali promossi dalle istituzioni locali o da soggetti privati qualificati, anche mediante opere di risanamento di parti comuni degli immobili nonché' di demolizione, ricostruzione e messa in sicurezza statica, al fine di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, la vivibilità urbana, la sicurezza e la sostenibilità ambientale della zona in cui il condominio è ubicato.

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36MOBILITÀ ELETTRICA IN CONDOMINIO: ecostazione

L’intervento per consentire la ricarica elettrica dei veicoli si deveinquadrare tra le innovazioni agevolate dal legislatore grazie ald.lgs. 257/2016, il problema della loro installazione deve essereaffrontato in modo da agevolarne la diffusione senza incorrere inmeccanismi ostruzionistici che potrebbero bloccarne lo svilupposul nascere.

La volontà e di conseguenza la richiesta, di uno o più condominidi collocare in condominio la stazione di ricarica va vista allaluce del combinato disposto degli art. 1102 c.c. e 1121 c.c.

Questo caso prende in considerazione la collocazione della sola stazione di ricarica, senza che si renda necessarioregolare o organizzare la sosta del veicolo che deve rifornirsi, ossia i parcheggi presenti in condominio sono sufficienti asoddisfare le esigenze di tutti. Il o i condomini interessati dovranno sottoporre all’Assemblea condominiale la richiestadi installazione della stazione di ricarica, questa sarà tenuta a deliberare in riferimento alla concessione a loro favore didetta facoltà con la maggioranza prevista dall’art. 1136 C.C. comma 2 (maggioranza qualificata ovvero 500 millesimi emaggioranza degli intervenuti). La delibera di autorizzazione implicitamente prevede la facoltà di utilizzodell’impianto da parte degli altri condomini che vogliono aderire in un secondo tempo partecipando alla spesa, cosìcome previsto dall’ art. 1121 c.c. comma 3.

Fonte: Centro Studi ANACI Lecco, Geom. Marco Bandini, Dott. Marco Torri

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Caso 2a – Park su parti comuni del condominio (con postisufficienti per tutti i condòmini)Questo caso prende in considerazione la collocazione della sola stazione diricarica, senza che si renda necessario regolare o organizzare la sosta delveicolo che deve rifornirsi, ossia i parcheggi presenti in condominio sonosufficienti a soddisfare le esigenze di tutti.• La volontà e di conseguenza la richiesta, di uno o più condomini di

collocare in condominio la stazione di ricarica va vista alla luce delcombinato disposto degli art. 1102 c.c. e 1121 c.c.

• Il o i condomini interessati dovranno sottoporre all’Assembleacondominiale la richiesta di installazione della stazione di ricarica, questasarà tenuta a deliberare in riferimento alla concessione a loro favore didetta facoltà con la maggioranza prevista dall’art. 1136 C.C. comma 2(maggioranza qualificata ovvero 500 millesimi e maggioranza degliintervenuti).

• La delibera di autorizzazione implicitamente prevede la facoltà diutilizzo dell’impianto da parte degli altri condomini che vogliono aderirein un secondo tempo partecipando alla spesa, così come previstodall’art. 1121 c.c. comma 3.

RICARICARE IN CONDOMINIO SU PARTI COMUNI

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Caso 2b – Park su parti comuni del condominio non destinate originariamente a parcheggioNel caso in cui, invece, si decidesse in sede collegiale di realizzare tutte le strutture cioè di destinareuna parte dell’area comune per la realizzazione di una vera e propria stazione di eco-rifornimento(completa magari anche di una tettoia fotovoltaica):• si potrebbe rientrare nell’ipotesi di cui all’art. 1117 ter c.c. in quanto parte dell’area comune

precedentemente altrimenti destinata, cambierebbe destinazione assumendo la natura di“stazione di eco-rifornimento condominiale”. Anche in questo caso, comunque, si dovrebberegolarne l’utilizzo attuando un sistema che dia la possibilità a tutti di usufruirne (numero di votiche rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro quinti del valoredell'edificio).

• Art. 1120 c.c. II comma I condomini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell'articolo1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno adoggetto: 1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degliimpianti; 2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per ilcontenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a serviziodelle unità immobiliari o dell'edificio, nonché per la produzione di energia mediante l'utilizzo diimpianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o diterzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare odi altra idonea superficie comune […]

RICARICARE IN CONDOMINIO SU PARTI COMUNI

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LE MANUTENZIONI STRAORDINARIE E LE INNOVAZIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICAProf. Arch. Ph.D. Annalisa [email protected]@anacilecco.it