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Le lettere diVictoria

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Nella scuola di un paesino dell’Andalusia si persero

otto lettere dell’alfabeto. Tutti si

misero a cercarle per le strade, tra gli ulivi, nelle fattorie, sui pendii delle montagne…

ma non poterono rintracciarle

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La prima a scomparire fu la La prima a scomparire fu la VV e nella scuola e nella scuola mancava la mancava la vvita. La ita. La VV era una lettera da era una lettera da

pronunciare con pronunciare con vvoce oce vvibrante… siccome la ibrante… siccome la VV se ne era andata, mancava anche il se ne era andata, mancava anche il vvigore che permette di igore che permette di vvedere la edere la vverità. Da quando non si erità. Da quando non si

affacciava più alla affacciava più alla vvetrata i etrata i bambini non potevano bambini non potevano vvedere le montagne. edere le montagne.

Una Una vvetrata senza nome è come un buco vuoto, etrata senza nome è come un buco vuoto, nessuno potrebbe guardare l’orizzonte. nessuno potrebbe guardare l’orizzonte. Ma la Ma la VV aveva aveva vvoglia di oglia di vviaggiare e iaggiare e vvolò via olò via

dalla scuola come un uccello. dalla scuola come un uccello. Che poteva fare una scuola senza Che poteva fare una scuola senza vvetrate? e senza etrate? e senza vvoce?, come oce?, come

avrebbe potuto cantare?avrebbe potuto cantare?

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Dopo fu la volta della Dopo fu la volta della II. . La lettera La lettera II era una lettera era una lettera iinquieta e nquieta e un po’ un po’ iinfantile. Piaceva molto nfantile. Piaceva molto

ai giovani perché era ricca di ai giovani perché era ricca di iimmaginazione… le domeniche mmaginazione… le domeniche

nel paese si rendeva nel paese si rendeva iinteressante nteressante perché tutti la nominavano quando perché tutti la nominavano quando

andavano all’andavano all’iincontro con il Signore. ncontro con il Signore. Una mattina la Una mattina la II prese il volo dal prese il volo dal

campanile. E non avendo la campanile. E non avendo la II, che cosa , che cosa avrebbe potuto fare una scuola senza avrebbe potuto fare una scuola senza

iinventiva?nventiva?

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E si accorsero anche che E si accorsero anche che mancava la mancava la CC; la cosa non era ; la cosa non era

insolita poiché tutti sapevano che le insolita poiché tutti sapevano che le piaceva piaceva ccamminare. Era nata per amminare. Era nata per

ccamminare e per questo era amminare e per questo era ccurva. urva. Alla scuola mancava il Alla scuola mancava il ccuore, e il uore, e il ccruccio vi ruccio vi

prendeva prendeva ccorpo. I orpo. I bambini non potevano né giocare bambini non potevano né giocare al al ccerchio, né erchio, né ccantare, né antare, né ccorrere orrere a loro piacimento… ma la a loro piacimento… ma la CC se se ne era andata, alcuni la videro sulla ne era andata, alcuni la videro sulla

strada che saliva al paesestrada che saliva al paese

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TTutti utti si ritrovaronosi ritrovarono in minoranza in minoranza quando persero la quando persero la TT. . Era scomparso il Era scomparso il ttimore imore

ma scomparvero anche i ma scomparvero anche i ttemperamatite. Come scrivere sui emperamatite. Come scrivere sui

fogli? Non c’era fogli? Non c’era nessun nessun ttema da ema da ttrattare, né era rattare, né era possibile scoprire i possibile scoprire i ttalenti dei alenti dei

bambini.… E il bambini.… E il ttetto?… ma la cosa etto?… ma la cosa peggiore era che alla scuola mancava peggiore era che alla scuola mancava

la la ttenerezza…enerezza…

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La La OO era il cerchio per giocare nel era il cerchio per giocare nel cortile e se ne era andata anche lei. cortile e se ne era andata anche lei.

Era Era oossigeno e aria pura. I piccoli ssigeno e aria pura. I piccoli oobbedivano e gli adultibbedivano e gli adulti

oosservavano. Era importante per sservavano. Era importante per l’l’ooperaio quando andava al lavoro, e peraio quando andava al lavoro, e

grazie ad essa i bambini grazie ad essa i bambini imparavano l’imparavano l’oortografia. Se ne andò rtografia. Se ne andò la la OO e scomparve l’ e scomparve l’oodio ma anche gli dio ma anche gli

ooliveti nelle strade e gli liveti nelle strade e gli oolmi e la luce dell’lmi e la luce dell’oottobrettobre

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Scomparve anche la Scomparve anche la RR. . Era una lettera Era una lettera rridente che idente che

rraramente era seria. Se ne aramente era seria. Se ne andò vestita da minuscola con due andò vestita da minuscola con due

grandi zampe che le grandi zampe che le permettevano di camminare permettevano di camminare con con rrapidità e finì la apidità e finì la rricreazione…. icreazione…. Non ci si doveva confrontare con Non ci si doveva confrontare con la la rregola, ma erano finiti anche i egola, ma erano finiti anche i rregali. egali. Siccome non c’era la Siccome non c’era la RR come sarebbero come sarebbero

arrivati quest’anno i arrivati quest’anno i RRe Magi?e Magi?

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Era un poco ingrassata e Era un poco ingrassata e sembrava pentita ma, vedendo sembrava pentita ma, vedendo che le compagne non c’erano, che le compagne non c’erano, iinventò una scusa e se ne andò nventò una scusa e se ne andò

di nuovodi nuovo

Una mattina la Una mattina la II improvvisamente ritornòimprovvisamente ritornò

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L’ultima a scomparire fu la L’ultima a scomparire fu la AA. . Un giorno non la si vide a Un giorno non la si vide a scuola. Era impossibile vivere scuola. Era impossibile vivere

senza la senza la AA perché tutti gli perché tutti gli aamici mici se ne erano andati e anche gli se ne erano andati e anche gli

aalberi, e la classe era lberi, e la classe era rimasta senza rimasta senza aalunni e senza la lunni e senza la candida candida aallegria del mandorlo llegria del mandorlo

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Il Consiglio comunale di quel Il Consiglio comunale di quel paese si radunò in seduta paese si radunò in seduta

straordinaria per risolvere straordinaria per risolvere il problema. Lo vennero a il problema. Lo vennero a sapere i bambinsapere i bambini ei e siccome si siccome si resero conto che i grandi non resero conto che i grandi non avrebbero potuto trovarle, si avrebbero potuto trovarle, si

misero alla ricerca di queste otto misero alla ricerca di queste otto lettere che mancavano e lettere che mancavano e

andarono in giro per tutto il andarono in giro per tutto il circondariocircondario

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Mentre camminavano, videro venire in Mentre camminavano, videro venire in direzione del paese una giovane che, non direzione del paese una giovane che, non appena li scorseappena li scorse,, si fermò a parlare con si fermò a parlare con loro. Anche lei era Andalusa e inoltre di loro. Anche lei era Andalusa e inoltre di

SivigliaSiviglia

I suoi capelli profumavano di gelsomini I suoi capelli profumavano di gelsomini appena tagliati e il viso era luminoso come appena tagliati e il viso era luminoso come quello di un cortile del quartiere di “Santa quello di un cortile del quartiere di “Santa

Cruz”. Non era alta ma sembrava Cruz”. Non era alta ma sembrava ugualmente imponente e la sua presenza ugualmente imponente e la sua presenza

riempiva tutto. E anche se era nata a riempiva tutto. E anche se era nata a novembre veniva traboccante di aprile come novembre veniva traboccante di aprile come la prima sabbia della Maestranza, la prima sabbia della Maestranza,

e guardandola, anche senza volerlo, e guardandola, anche senza volerlo, sfuggiva a tutti un grido di olé!sfuggiva a tutti un grido di olé!

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Che state cercando qui? domandò con un Che state cercando qui? domandò con un sorriso spontaneo che ispirava fiducia. sorriso spontaneo che ispirava fiducia.

Alcune lettere che abbiamo perso e senza Alcune lettere che abbiamo perso e senza di loro non possiamo andare a scuola. di loro non possiamo andare a scuola. Per caso le hai incontrate per strada? Per caso le hai incontrate per strada? No, disse la giovane, ma posso aiutarvi No, disse la giovane, ma posso aiutarvi a cercarle. a cercarle.

Avvicinandomi a questo paese, Avvicinandomi a questo paese, aggiunse, ho avuto un tuffo al cuore e ho aggiunse, ho avuto un tuffo al cuore e ho

pensato: questo è il mio paese. pensato: questo è il mio paese. E raccontò loro che E raccontò loro che veniva a lavorare lì e che veniva a lavorare lì e che

sarebbe rimasta con loro sarebbe rimasta con loro per molto tempoper molto tempo

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Io posso Io posso prestaprestarvi le mie lettere rvi le mie lettere se vi servono. Le lettere che si se vi servono. Le lettere che si

regalano diventano parole che regalano diventano parole che raggiungono il cuore raggiungono il cuore

dell’uomodell’uomo

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La giovane aprì un La giovane aprì un ventaglio e le lettere ventaglio e le lettere

cominciarono a ballare e cominciarono a ballare e a saltare mentre a saltare mentre

i bambini le i bambini le raccoglievanoraccoglievano

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E raccontò che E raccontò che quando era piccola quando era piccola

qualcuno le regalò la qualcuno le regalò la VV di di vvolo e questa olo e questa

lettera le risuonava lettera le risuonava sempre nelle sempre nelle

orecchie piena di orecchie piena di vvitalità. Era italità. Era vvenuta enuta

con lei in questo con lei in questo paese pensando che paese pensando che la la vvita può dare più ita può dare più di ogni altra cosa. Io di ogni altra cosa. Io vi posso regalare la vi posso regalare la

VV, aggiunse, e con lei , aggiunse, e con lei potrete potrete vvivere e ivere e

vvolareolare

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Tra le cose della mia infanzia, raccontò in Tra le cose della mia infanzia, raccontò in seguito, ricordo che ho avuto sempre seguito, ricordo che ho avuto sempre

una una II come segno d’ come segno d’iidentità. dentità. Una chiamata di Una chiamata di iidentificazione con qualcuno dentificazione con qualcuno

che ancora non conoscevo. Più tardi ho saputo che ancora non conoscevo. Più tardi ho saputo chi era e ho conservato questa chi era e ho conservato questa II nel posto nel posto

migliore del mio cuore. Non l’avrei mai persa. migliore del mio cuore. Non l’avrei mai persa. Era la mia Era la mia iidentità. “Se è necessario dare la dentità. “Se è necessario dare la vita per vita per iidentificarmi con Lui, da oggi non dentificarmi con Lui, da oggi non

esisto più“ le avrebbero sentito dire più tardi.esisto più“ le avrebbero sentito dire più tardi.

Un giorno che camminava guardando le nubi, Un giorno che camminava guardando le nubi, disse anche: “Vedo il cielo aperto” disse anche: “Vedo il cielo aperto” Nelle sue mani ricevette la fede, Nelle sue mani ricevette la fede,

le chiuse con forza e la lettera le chiuse con forza e la lettera l’accompagna sempre nel suo camminol’accompagna sempre nel suo cammino

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La giovane desiderava La giovane desiderava TTutto e non utto e non avrebbe potuto trovarlo senza la avrebbe potuto trovarlo senza la TT. . Ciò che più desiderava nella vita era Ciò che più desiderava nella vita era

dare dare ttuttoutto,, ppoter dire: disponete di me, oter dire: disponete di me, vi appartengo vi appartengo ttotalmente. otalmente.

E per ciò aveva bisogno E per ciò aveva bisogno della della TT della donazione della donazione ttotale. La cercò otale. La cercò ovunque, tra i giocattoli della ovunque, tra i giocattoli della

sua casa di via Trajano, tra i suoi disegni, sua casa di via Trajano, tra i suoi disegni, nella scuola delle suore Carmelitane, il nella scuola delle suore Carmelitane, il

giorno della sua Prima Comunione e giorno della sua Prima Comunione e finanche nella Scuola Magistrale quando finanche nella Scuola Magistrale quando

studiava per diventare maestrastudiava per diventare maestra

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La cercò anche quando La cercò anche quando indossava la “mantilla” indossava la “mantilla”

e la “peineta” per e la “peineta” per andare alla “feria” con i andare alla “feria” con i

suoi orecchini, durante le suoi orecchini, durante le passeggiate con gli amici passeggiate con gli amici e perfino nella fabbrica di e perfino nella fabbrica di suo padre. suo padre. Un giorno Un giorno però, senza sapere come, però, senza sapere come, qualcuno gliela regalò. Era qualcuno gliela regalò. Era la la TT delle questioni delle questioni ttotali otali

e l’aveva conservata e l’aveva conservata intatta, sapeva che non intatta, sapeva che non

era solo sua ma che era solo sua ma che doveva condividerla con la doveva condividerla con la

gente del paesegente del paese

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Più tardi dovette fare i cPiù tardi dovette fare i cooncncoorsi per diventare rsi per diventare maestra e per questo le occorreva la maestra e per questo le occorreva la OO ma aveva ma aveva

già scoperto qualcosa di importante ed era già scoperto qualcosa di importante ed era disposta a dare la disposta a dare la OO dell’ dell’ooro per averla. ro per averla.

Cosicché vendette tutto ciò che aveva per Cosicché vendette tutto ciò che aveva per rimanere solamente con quel tesoro. E disse ai rimanere solamente con quel tesoro. E disse ai

bambini in tono fiducioso: “In seguito ho saputo bambini in tono fiducioso: “In seguito ho saputo che il padrone del tesoro era Diche il padrone del tesoro era Dioo e che Di e che Dioo ha ha

anche una anche una OO. Ho messo la mia al centro del mio . Ho messo la mia al centro del mio cucuoore, vicino vicino a Lui”re, vicino vicino a Lui”

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E alcuni anni dopo E alcuni anni dopo quella giovane quella giovane

disse al padronedisse al padrone

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Per un certo tempo non disse a nessuno Per un certo tempo non disse a nessuno che aveva quella che aveva quella OO così preziosa, così preziosa,

né alle sue amiche, né alle suore né alle sue amiche, né alle suore della sua scuola, né alle persone in cui della sua scuola, né alle persone in cui

aveva tanta fiducia, a nessuno. aveva tanta fiducia, a nessuno. Finché un Finché un

pomeriggio di aprile sentì parlare di una pomeriggio di aprile sentì parlare di una santa scrittrice di parole ardenti santa scrittrice di parole ardenti e chi gliene parlava la convinse e finirono e chi gliene parlava la convinse e finirono

per essere amiche. per essere amiche. Più tardi prendevano la Più tardi prendevano la OO e recitavano e recitavano

insieme a lungo le insieme a lungo le oorazioni. Lei non si razioni. Lei non si spiega che cosa successe quel pomeriggio spiega che cosa successe quel pomeriggio

ma da quel momento tutto sarebbe ma da quel momento tutto sarebbe diventato diversodiventato diverso

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Una mattina ho visto la Una mattina ho visto la RR in in rriva al Guadalquivir, iva al Guadalquivir, disse dopo, era tonda ma correva come un pesce. disse dopo, era tonda ma correva come un pesce.

La mise nella sua mano e luccicava come una stella La mise nella sua mano e luccicava come una stella adolescente e lo raccontò alla sua amica Josefa adolescente e lo raccontò alla sua amica Josefa

Grosso - si chiamava così - perché sapeva che la Grosso - si chiamava così - perché sapeva che la RR le sarebbe piaciuta. Lei diceva che era necessario le sarebbe piaciuta. Lei diceva che era necessario essere essere rrigorosi ma preferiva usare la igorosi ma preferiva usare la RR per per rridere, idere,

disse loro scherzandodisse loro scherzando

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Quella donna sapeva bene che i grandi Quella donna sapeva bene che i grandi

amori si possono portare nel cuore amori si possono portare nel cuore ridendo o piangendo ma sempre ridendo o piangendo ma sempre

in prima fila in prima fila

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Un giorno, la sua amica Josefa Grosso le Un giorno, la sua amica Josefa Grosso le regalò una regalò una II molto speciale “era un molto speciale “era un iinvito nvito

che riempiva completamente i miei che riempiva completamente i miei ideali” commentò. Era un ideali” commentò. Era un iinvito nvito

all’avventura, ad uscire a navigare in all’avventura, ad uscire a navigare in alto mare con altre persone, tutti alto mare con altre persone, tutti

insieme, e a lanciare le reti. insieme, e a lanciare le reti. Ma se io sono di Ma se io sono di Siviglia e non conosco il mare, le Siviglia e non conosco il mare, le disse. Ma disse. Ma quella quella II la condusse ad una la condusse ad una IIstituzione stituzione

che aveva cercato per molto tempo che aveva cercato per molto tempo senza trovarla e che ora era lì davanti a senza trovarla e che ora era lì davanti a

leilei

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“ “ Non ho potuto fare a meno di amarla Non ho potuto fare a meno di amarla immediatamente e solo appartenendole immediatamente e solo appartenendole

potevo trovare la felicità”potevo trovare la felicità”

““Benedetta lettera che mi ha portato a Benedetta lettera che mi ha portato a quest’Opera. Quanto è buono Dio che ci quest’Opera. Quanto è buono Dio che ci da secondo i nostri desideri” esclamava da secondo i nostri desideri” esclamava

la giovane piena di entusiasmo. la giovane piena di entusiasmo. Era il mese di Giugno 1926 e stava Era il mese di Giugno 1926 e stava

per cominciare l’estate, i pomeriggi per cominciare l’estate, i pomeriggi erano lunghi e pieni di luce. La erano lunghi e pieni di luce. La II divenne divenne

iintimità. Che cosa farò, Signore, per ntimità. Che cosa farò, Signore, per compiacerti maggiormente? Diceva, compiacerti maggiormente? Diceva,

e volle essere santamente e volle essere santamente intrepidaintrepida

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Desiderava essere maestra e per avere Desiderava essere maestra e per avere aalunne lunne aveva bisogno di aver una aveva bisogno di aver una AA e si mise a e si mise a

cercarla fino a che la trovò. Con lei seppe anche cercarla fino a che la trovò. Con lei seppe anche che le querce hanno un’che le querce hanno un’aanima in un piccolo nima in un piccolo paese dell’Estremadura dove esercitò la sua paese dell’Estremadura dove esercitò la sua

professione di maestra, Cheles. professione di maestra, Cheles. Le lettere sono quasi le stesse! Le lettere sono quasi le stesse! Infatti ne cambiò il nome in CHILE, Infatti ne cambiò il nome in CHILE,

perché, diceva tra sé, ciò che le perché, diceva tra sé, ciò che le altre faranno in Chile, io lo farò a altre faranno in Chile, io lo farò a

Cheles, ma la Cheles, ma la AA dell’ dell’AAmore grande la aspettava more grande la aspettava qui, in questo paese, il suo qui, in questo paese, il suo

paese, l’paese, l’AAmore more aappassionatoppassionato

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Page 46: Le lettere di Victoria. Nella scuola di un paesino dell’Andalusia si persero otto lettere dell’alfabeto. Tutti si misero a cercarle per le strade, tra

Cheles

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I bambini rimasero sorpresi da questo I bambini rimasero sorpresi da questo racconto. Avevano raccolto le lettere, racconto. Avevano raccolto le lettere,

le avevano messe negli zaini, e le avevano messe negli zaini, e arrivarono di corsa a scuola. Le arrivarono di corsa a scuola. Le

misero una ad una sulla parete principale misero una ad una sulla parete principale fino a formare un nome: fino a formare un nome: VICTORIAVICTORIA, e Victoria , e Victoria rimase in quella scuola. D’ora in poi questa rimase in quella scuola. D’ora in poi questa sarà la scuola di Victoria. La luce entrava sarà la scuola di Victoria. La luce entrava dalle cinque grandi vetrate, e la classe dalle cinque grandi vetrate, e la classe

ritornò ad avere la ritornò ad avere la VVita, e ita, e l’l’IImmaginazione, e la mmaginazione, e la CCultura, ultura, e la e la TTenerezza,e l’enerezza,e l’OOrdine, il rdine, il RIRIdere, dere,

e l’ e l’AAllegria… Victoria rimase in llegria… Victoria rimase in quel paese e intuiva che vi sarebbe quel paese e intuiva che vi sarebbe rimasta per sempre, rimasta per sempre,

come infatti fu in realtà. come infatti fu in realtà. Era un presentimento Era un presentimento

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Page 49: Le lettere di Victoria. Nella scuola di un paesino dell’Andalusia si persero otto lettere dell’alfabeto. Tutti si misero a cercarle per le strade, tra

A scuola faceva lezioni A scuola faceva lezioni e a casa sua distribuiva panini e qualche e a casa sua distribuiva panini e qualche vestito. Raccontano che dal suo armadio vestito. Raccontano che dal suo armadio

uscivano giacche, gonne, vestiti… uscivano giacche, gonne, vestiti… che poi altre giovani che poi altre giovani indossavano. Dovette poi comperare indossavano. Dovette poi comperare

sandali, scarpe… con i suoi soldi. sandali, scarpe… con i suoi soldi. E sembrava così E sembrava così

fragile quando arrivò…! Alcuni si fragile quando arrivò…! Alcuni si chiedevano dove attingesse tanta forzachiedevano dove attingesse tanta forza

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Si impegnava a Si impegnava a lavorare con gli altri, lavorare con gli altri, ad elaborare, ad elaborare, a condividere, a condividere, a tessere la a tessere la

vita, le vita, le gioie e i dolori, gioie e i dolori,

perché nel cammino perché nel cammino quotidiano tutto è quotidiano tutto è

presente, giacché un presente, giacché un filo molto sottile filo molto sottile unisce lacrime e unisce lacrime e

amori. Ed era amori. Ed era maestra dentro e maestra dentro e

fuori la scuola fuori la scuola

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Quella I tanto cara era diventata in lei intimità, idea… l’idea di un educatore colmo di utopia, di uno che cerca sale e luce,

di uno che canta la vita

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Che cosa cantano i poeti andalusi di Che cosa cantano i poeti andalusi di oggi?oggi?

Che cosa guardano i poeti andalusi di Che cosa guardano i poeti andalusi di oggi?oggi?

Che cosa sentono i poeti andalusi di Che cosa sentono i poeti andalusi di oggi?oggi?

Cantano con voce di uomini… Cantano con voce di uomini… ma dove sono gli uomini? ma dove sono gli uomini?

Guardano con occhi di uomini… Guardano con occhi di uomini… ma dove sono gli uomini? ma dove sono gli uomini?

Sentono con cuore di uomini… Sentono con cuore di uomini… ma dove sono gli uomini? ma dove sono gli uomini?

Cantano e quando cantano sembra Cantano e quando cantano sembra che siano soli che siano soli

Guardano e quando guardano sembra Guardano e quando guardano sembra che siano soli che siano soli

Sentono e quando sentono sembra Sentono e quando sentono sembra che siano soli che siano soli

Page 54: Le lettere di Victoria. Nella scuola di un paesino dell’Andalusia si persero otto lettere dell’alfabeto. Tutti si misero a cercarle per le strade, tra

Qualche volta la Qualche volta la giovane aveva sentito giovane aveva sentito

dire: “Datemi una dire: “Datemi una vocazione e io vi darò vocazione e io vi darò una scuola, una scuola, un metodo e una un metodo e una pedagogia”. pedagogia”. E se questa E se questa

fosse la mia? si fosse la mia? si domandava e domandava e si mise d’impegno a si mise d’impegno a

viverlaviverla

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E Victoria diventò sempre più verità. La V della sua

vocazione si fece forte e viva. “Dammi lo spirito di verità e di semplicità per attirare le

persone…rivestimi di fortezza e di coraggio per la lotta che

mi attende nel mondo…”

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Tutti le volevano bene, piccoli e grandi; Tutti le volevano bene, piccoli e grandi; la “bruttina”la “bruttina” che dopo ci sembrava che dopo ci sembrava

persino bella. E a volte scriveva cose persino bella. E a volte scriveva cose come queste: “Quando penso che queste come queste: “Quando penso che queste persone sono state preparate da Dio per persone sono state preparate da Dio per

me e che forse lui le vuole salvare per me e che forse lui le vuole salvare per mezzo mio, che pure non valgo niente…mezzo mio, che pure non valgo niente…mi ritrovo piena di una forza che solo la mi ritrovo piena di una forza che solo la

grazia può dare. Non mi importa di grazia può dare. Non mi importa di andare anche ai confini del mondo, se là andare anche ai confini del mondo, se là dovessi dargli gloria e conquistargli delle dovessi dargli gloria e conquistargli delle

anime”anime”

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E tra le sue mani si stava dilatando la C. Bisogna riconoscere che Victoria era una donna

che camminava, in movimento, che non veniva mai meno, che non si lasciava trascinare, che si donava senza ritornare sui suoi passi.

“È il momento di essere generosa, vai avanti senza voltarti indietro; se il cammino è

seminato di spine, non avere paura, alla fine avrai il premio, sii forte, rincuorati e

combatti”

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“Non essere donna di novene ma donna orante. Non abituarti a

recitare preghiere in modo convenzionale ; una sola che sgorga dal cuore e creata da te, è come una freccia ardente che arriva

al cuore di Dio. Nella preghiera, come in tutto, umiltà, umiltà e

sempre umiltà. Se tu vuoi Signore che bevano la mia acqua portala

alle fontane della piazza, ma nei tuoi boschi, Signore, la mia sorgente

segreta è solo per te”

Siccome non era una bigotta, dava alle amiche questi consigli con la sua O, come un canto che rotola

controcorrente:

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E la sua vita trascorreva felicemente tra la gente del suo paese. Era molto

allegra e con la T del suo nome ticchettava con le nacchere e faceva

risuonare i tacchi delle sue scarpe per le strade del suo paese. Tutti sapevano che passava Victoria non perché lei lo volesse ma per il tic-tac dei suoi tacchi che portava sempre, dal momento

che era un po’ bassina.

Aiutava tutte le sue alunne, le catechiste, le madri, le amiche, il sacerdote… amava sempre

di più la sua chiesa e non passava quasi mai inosservata

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Ma un pomeriggio di agosto, Ma un pomeriggio di agosto, Victoria sentì una grande sete Victoria sentì una grande sete

e andò a cercare l’acqua e andò a cercare l’acqua alla sua sorgente. alla sua sorgente.

Dov’è Dov’è l’acqua nascosta, perché muoio l’acqua nascosta, perché muoio di sete? di sete?

Presto, dammi da bere che Presto, dammi da bere che la vita mi sta sfuggendo…la vita mi sta sfuggendo…

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La grata di quella finestra, La grata di quella finestra, ahimè la grata l’aveva resa ahimè la grata l’aveva resa

prigioniera e lei voleva prigioniera e lei voleva essere libera! E uscì a cercare essere libera! E uscì a cercare la libertà. la libertà. Un ultimo sguardo Un ultimo sguardo tra le sbarre e tra le sbarre e qualcuno la vide uscire dal qualcuno la vide uscire dal

paese lungo un sentiero paese lungo un sentiero oscuro come la notte…oscuro come la notte…

D’improvviso tutto diventò D’improvviso tutto diventò volovolo

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La T dei suoi Tacchi La T dei suoi Tacchi risuonava risuonava

frettolosamente: frettolosamente: tutto, tutto, tutto, tutto,

desiderò tutto. Aveva desiderò tutto. Aveva un buon maestro. un buon maestro.

Aveva capito molto Aveva capito molto bene il farsi tutto per bene il farsi tutto per tutti per guadagnare tutti per guadagnare

tutti per Cristo. Aveva tutti per Cristo. Aveva imparato che se c’è da imparato che se c’è da

vegliare si veglia, se c’è vegliare si veglia, se c’è da soffrire si soffre, da soffrire si soffre, se c’è se c’è d’ammalarsi d’ammalarsi ci si ammala, se c’è da ci si ammala, se c’è da

morire si muore…morire si muore…

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Seguiva la strada, era parte di quella strada, lo aveva chiesto tante volte: “se qualche volta mi allontano dal sentiero che mi avete tracciato, portatemi

via. Dio mio, portatemi via prima che mi allontani da Voi. Poiché desidero ardentemente essere vostra fino alla morte”. Un

percorso in continuo saliscendi. Si rompe il tacco e deve camminare scalza. Le

proposero di ritornare, ma non può, non ha potuto farlo. “Il Signore non chiede più di

quanto possiamo resistere e se ci chiede il martirio ci

darà la forza per affrontarlo”

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Era una notte molto calda quella del 12 Era una notte molto calda quella del 12 agosto nelle vicinanze di Cagosto nelle vicinanze di Cóórdoba. Circa 40 rdoba. Circa 40 uomini e una sola donna piena di Vittoria. uomini e una sola donna piena di Vittoria.

I passi, tutti i suoi passi, erano senza I passi, tutti i suoi passi, erano senza ritorno. Era notte e il suo amore cresceva ritorno. Era notte e il suo amore cresceva

come una A aperta al mondo. Ah, figlio come una A aperta al mondo. Ah, figlio mio! Dicono che l’amore di Dio è come un mio! Dicono che l’amore di Dio è come un

falò che non può restare nascosto. falò che non può restare nascosto. “Che il tuo amore, Signore, mi “Che il tuo amore, Signore, mi

trasformi, che io arda in esso e che in esso trasformi, che io arda in esso e che in esso mi purifichi” mi purifichi” “Coraggio!, affrettatevi!, “Coraggio!, affrettatevi!,

ci attende il premio! Vedo il ci attende il premio! Vedo il cielo aperto!”cielo aperto!”

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Soltanto una frase l’avrebbe salvata, solo una, ma non l’ ha potuta pronunciare. Si sentì dire che

la maestrina era molto ostinata. E tirando fuori tutto il coraggio della sua V esclamò:

Viva Cristo Re! e Viva mia Madre!

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E si fece giorno nella miniera!

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E d’allora, alcune lettere girano per il mondo traboccanti di