le figure retoriche per la scuola media

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Un modo semplice e veloce per spiegare questo difficile argomento ai giovani allievi della scuola media

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  • 1. Le figure retoriche si dividono in tre grandi categorie: figure di suono (fonetiche): riguardano l'aspetto fonico - ritmico delle parole; figure di costruzione (sintattiche): riguardano l'ordine delle parole nella frase;figure di significato (semantiche): riguardano lo spostamento di significato che i vocaboli possono assumere.

2. FIGURE DI SUONOFIGURE DI SIGNIFICATOFIGURE DI COSTRUZIONE-OnomatopeaMetaforaAllitterazione - Metonimia Similitudine Assonanza e climax Consonanza -Ossimoro - Personificazione - Chiasmo - Sinestesia- Sineddoche-Allegoria-Enjambement- Anafora - Anastrofe 3. ONOMATOPEA Lonomatopea (dal greco noma, "nome" e poiin, "fare" = "formazione di parole") una figura retorica (di parola) che consiste nel riprodurre suoni naturali attraverso espressioni verbali che acusticamente suggeriscono i suoni stessi. Esempi: "il tuono rimbomb di schianto: rimbomb, rimbalz, rotol cupo" 4. Allitterazione E' una ripetizione della stessa vocale, consonante o sillaba, all'inizio o all'interno di due o pi parole contigue e legate dal senso; viene usata per far risaltare determinati effetti musicali e per mettere in evidenza certe parole. 5. ASSONANZA:Somiglianza di suono fra le ultime sillabe di due parole, quando sono uguali le vocali ma diverse le consonanti.viso mattino ; amore morteEs:CONSONANZA:Consiste nella somiglianza di suono quando sono uguali le consonanti ma diverse le vocali.distesa, estati, stagioni ; climi, mattini Es: 6. La metafora:la metafora consiste nel trasformare una parola, un'espressione, in un'immagine figurata. Chiariamo subito quanto detto attraverso un esempio: Mario una volpe Ovviamente Mario non una volpe ma noi lo figuriamo, lo immaginiamo 7. Metonimia La metonimia una figura che consiste nellindicare una cosa non con il suo nome abituale, bens con il nome di unaltra cosa che legata alla prima da un rapporto di causa/effetto o ancora da un rapporto di dipendenza del tipo contenente/contenuto, luogo/abitanti, autore/opera, ecc.. Indicare la causa per intendere leffetto: dire IL FREDDO per intendere LINVERNO ( Cesare part al primo freddo) indicare leffetto per intendere la causa: Dire SUDORE per intendere LAVORO ( me lo guadagno col sudore) Indicare lautore per intendere lopera: Dire PICASSO per intendere UN QUADRO DI PIACCSSO ( ho comprato un Picasso) mi passi uno scottex?? 8. la figura retorica in cui si paragona un oggetto ad un altro le cui propriet sono ben note. Ad esempio: bianca come la neve rosso come il fuoco 9. CLIMAX La climax (dal greco klmax, "scala"), detta anche gradazione (gradatio) una figura retorica (di parola) che consiste nellaccostamento di termini o locuzioni semanticamente affini per perseguire leffetto di unintensit espressiva crescente. Se lintensit decrescente si parla di anticlimax o climax discendente o gradazione discendente. Un simile procedimento risulta particolarmente efficace soprattutto in poesia, dove lintensificazione del concetto attraverso la progressione naturale dal vocabolo pi debole al pi forte incrementata in modo significativo dai valori fonici e ritmici delle parole.Ah birbone! Ah dannato! Ah assassino 10. Ossmoro Ossimoro [os-si-m-ro] o [os-s-mo-ro] una figura retorica che consiste nellaccostare nella stessa frase due parole di significato opposto che si contraddicono a vicenda. Un simile accostamento produce effetti espressivi densi di significati inediti e suggestivi. Esempi di ossimori suggestivi: grido silenzioso amara dolcezza ghiaccio bollente Altre volte lossimoro ha fini umoristici e/o ironici. Esempi di ossimori ironici: guerra per la pace bomba intelligente buon avvocato 11. Attribuire a oggetti inanimati componenti e sentimenti propri delluomo. Es: ... laterra livida, ansante, in sussulto... Geox: la scarpa che respira 12. CHIASMOConsiste nel disporre, in forma incrociata,termini corrispondenti di due coppie di parole o di frasi, in modo da rompere il normale parallelismo delle parole. Cos nel seguente verso di Leopardi, l'ordine parallelo "sostantivo + verbo" stato rotto per costruire uno schema incrociato "sostantivo + verbo/ verbo + sostantivo": odi greggi belar, muggire armenti abbaIl fuoco ardente, lucente la fiamma 13. La sinestesia (dal greco syn, "insieme" e aisthesis "sensazione": "sensazione simultanea") la figura retorica (di contenuto) che consiste nellaccostamento di sensazioni diverse avvertite simultaneamente. un tipo particolare di metafora che prevede la creazione di unimmagine associando termini che appartengono a sfere sensoriali diverse. Essa ricorre anche nella lingua parlata di tutti i giorni (esempio "Giallo squillante"). Ha largo uso in poesia. Il suo uso risale alla poesia antica e fu prediletta dai poeti simbolisti di fine 800, che ne fecero un largo uso, ma in particolare costituisce uno stilema tipico dellarea ermetica della poesia italiana del Novecento. Esempi: "a poco a poco mi ripigneva l dove l sol tace" (Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto I, vv.59-60) (sensazione visiva + sensazione uditiva) 14. Sineddoche La sineddoche una figura retorica che consiste nellindicare una cosa non con il suo nome abituale, bens con il nome di unaltra cosa che legata con la prima da un rapporto del tipo una parte per il tutto, il genere per la specie. Indicare la parte per intendere il tutto Dire PANE per intendere il CIBO ( mi guadagno il pane) Indicare il genere per intendere la specie Dire LUOMO per intendere LUMANITA, GLI ESSERI UMANI (l uomo mortale) indicare la materia per intendere loggetto utilizzare LEGNO per intendere LA NAVE ( il lieve legno, Dante) 15. Allegoria Figura retorica consistente nella rappresentazione di un concetto o un fatto attraverso simboli e immagini che rimandano a una realt diversa da quella espressa letteralmente Per esempio la lupa usata per indicare nella Divina Commedia di Dante, l'avarizia. Per esempio la barca abbandonata sulla spiaggia indica la solitudine dell'uomo. 16. Enjambement Spezzatura di due elementi sintatticamente uniti attraverso la pausa naturale della fine verso. Sono enjambement quelli che dividono: il soggetto dal verbo; l'articolo dal sostantivo; l'aggettivo dal sostantivo; il verbo dal suo complemento: Vagar mi fai co' miei pensieri su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge (U. Foscolo) 17. Anafora E' la ripetizione di una o pi parole nell'ambito di pi versi, all'inizio di pi versi successivi, allo scopo di sottolineare un determinato concetto. Cos,nei seguenti versi di Dante (Inferno, canto III) la ripetizione "Per me si va" vuole indicare chiaramente il destino dei dannati 18. Anastrofe Lanastrofe (dal greco anastrophe, inversione/rovesciamento) la figura retorica (di parola) che consiste nellinversione dellordine naturale delle parole allinterno di un verso, per dare rilievo ad una parola e ottenere effetti fonici. affine all iperbato ma, a differenza di esso, non implica linserimento di un inciso tra i termini. Esempi: "Sempre caro mi fu quest'ermo colle" (Leopardi, Infinito, v.1) "Allor che allopre femminili intenta sedevi, assai contenta " (Leopardi, Canti, A Silvia, vv.10-11)