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UNIVERSI PARALLELI “Le due signore” Aldo Tognon

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Grado: piccole storie senza tempo

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UNIVERSI PARALLELI

“Le due signore”

Aldo Tognon

Le due signore, sedute al tavolo del bar, si godevano il fresco tramonto settembrino. Parlavano quasi sottovoce, pacatamente, interrompendo i loro tranquilli discorsi solo per sorseggiare il loro tè. Non c'era molta gente in giro e sul golfo, in lontananza, cominciavano ad accendersi le prime luci.

Ogni tanto, una delle due signore apriva un colorato depliànt per darvi una breve occhiata e poi riprendere il colloquio...

- Non avrei mai creduto di trovare un posto così, come dice il depliànt: una spiaggia molto bella, una cittadina così tranquilla e pulita, senza fabbriche od attività artigianali che inquinino; la gente così eterogenea, tanti negozi e questi grandi alberghi… proprio un vero paradiso per i turisti.

- Oh, guardi, io ci sono venuta la prima volta quasi trent'anni fà, era il duemiladieci o giù di lì. Facevano la pubblicità ai primi “alberghi diffusi” -che poi non ho mai capito perchè li chiamassero così- … praticamente era come avere la stanza dell'albergo in mezzo alla laguna, e con tutte le più moderne comodità. Con dei grossi e velocissimi motoscafi si poteva raggiungere il paese in pochi minuti.

Ogni tanto si incrociava della gente che con le loro piccole barchette andava ai cosiddetti “casoni”, che non erano altro che delle casupole senza comodità alcuna: senza aria condizionata, niente elettricità ne acqua corrente potabile, e tutto intorno fanghiglia e zanzare: dei luoghi veramente inabitabili ! Meno male che tutte queste casupole adesso sono scomparse e che al loro posto ci sono questi bei alberghi e queste belle ville lagunari…

- Ma della spiaggia, signora, cosa mi può dire della spiaggia ? - Oh, quando si và alla spiaggia è una meraviglia, mi sento proprio come nel salotto di casa mia. Vede, tutto è riservato per noi clienti e non si rischia di trovarsi in mezzo a certa gentaglia che non ha nemmeno i soldi per pagarsi un caffè, …sà, sono quelli degli appartamenti. Gli alberghi hanno assunto degli inservienti balneari che sono di una gentilezza e di una premurosità che non le dico e tutti quanti, oltre all' taliano, parlano perfettamente il tedesco e l'inglese.... tutta gente di città, colta e con titoli di studio.

Lei deve pensare, cara signora, che una volta bisognava pagare per entrare in questa spiaggia, che oltretutto era anche tutta recintata e chiusa : una cosa davvero strana ed inconcepibile ! Il direttore dell'albergo mi racconta spesso la storia di come, dopo scontri e battaglie a non finire, i proprietari dei più grossi alberghi sono riusciti ad avere la concessione dei migliori pezzi di spiaggia per così finalmente poter offrire ai propri clienti dei servizi di prima qualità.

Eh sì, all' albergo sono molto premurosi, ci indicano anche quali sono i migliori negozi per fare gli acquisti ed i migliori ristoranti del centro dove, oltre al buon pesce che potrà mangiare, le può anche capitare di trovare una persona che è veramente del posto, dalla discendenza “gradese”: sà, ormai sono rimasti così in pochi....

Come mi raccontava la proprietaria di quel bel negozio sull'angolo, vicino alla basilica, che in paese ci sono ancora solo poche famiglie di discendenza locale, di veri "graisani", o almeno così li chiamavano. Erano dei pescatori e la loro cittadina era sorta prima di Venezia; qualcuno addirittura la nominava come "la madre di Venezia". Inoltre, come può leggere nel suo depliànt turistico, nei tempi antichi Grado era sede del Patriarcato e, dopo la distruzione di Aquileia da parte dei barbari, cioè di Attila e dei suoi Unni, era divenuta la città più importante del nordest per l' impero romano. - Ah, capisco, ...ma gli altri ?... voglio dire, gli altri cittadini gradesi… come mai sono rimasti così in pochi ?

- Oh, signora, le dirò... le famiglie che non potevano permettersi di comperare un appartamento dove poter vivere - e ce ne sono così tanti a disposizione ! - si sono trasferite, sono andate ad abitare fuori, in altri posti, nei comuni limitrofi. E poi una cittadina così bella ha anche attirato molta gente da fuori; è per questo motivo che sulle targhette dei campanelli si leggono dei cognomi strani, che non sono proprio del posto o zone del circondario.... La crisi economica del primo decennio del duemila ed un pò la conseguente crisi delle nascite poi hanno fatto il resto.

D'altra parte, di vivere in un posto così lussuoso e così caro mica tutti possono permetterselo ! - Le devo dare proprio ragione signora, questo posto e' veramente come sta' scritto sul depliant: “GRADO: una ridente cittadina sul mare !”

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