le coibentazioni industriali: uno strumento per il risparmio …07_12_2017... · 2017. 12. 8. ·...
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Le coibentazioni industriali: uno strumento per il risparmio energetico
Conoscerle, analizzarle, valutarle e ottimizzarle
IL TIPCHECKLa tecnica di auditing sulla efficienza dei sistemi di isolamento
industriale
Indice
1. Le coibentazioni industriali• Perché coibentare?
• Normativa: ISO 12241 e VDI 2055
• Lo ‘spessore economico’
• I materiali coibenti
• Una proposta di standardizzazione per il riconoscimento dei Titoli di Efficienza Energetica (’Certificati Bianchi’)
2. Il TIPCHECK • La termografia
• Fase 1: Definizione dello scopo e acquisizione dei dati di processo
• Fase 2: I rilievi in campo
• Fase 3: Elaborazione dei dati – Il TIPCHECK Calculator
• Fase 4: Il report, risultati e pay-back time
Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK We Power Sustainibility
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Indice
3. Case Studies• Impianto Chimico
• Raffineria: Serbatoio
• Raffineria: linea vapore
• Raffineria: scambiatore
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Perché coibentare?I fluidi di processo all’interno di uno stabilimento industriale si trovano generalmente, per ragioni operative, ad una temperatura diversa da quella ambientale.
Per tale ragione vi è uno scambio termico tra il fluido e l’ambiente, tanto maggiore quanto maggiore e la differenza di temperatura.
Tutto il calore scambiato deve essere reintegrato nel processo, il che comporta un maggior esborso economico ed un maggior impianto ambientale per la quantità di energia non necessaria prodotta.
Il calore viene scambiato attraverso 3 meccanismi:
• Conduzione
• Convezione
• Irraggiamento
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Perché coibentare?Le coibentazioni hanno quindi lo scopo di ridurre il più possibile il calore disperso, agendo sui meccanismi di scambio termico.
In particolare agiscono rallentando il flusso di calore tramite conduzione, frapponendo tra l’apparecchiatura e l’ambiente un materiale con un bassa conducibilità termica.
Inoltre, scegliendo opportunamente il materiale di rivestimento della coibentazione, oltre a fornire protezione alla coibentazione, si può ridurre lo scambio termico per irraggiamento, utilizzando materiali con bassa emissività.
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Perché coibentare?Essenzialmente le tipologie di coibentazione si dividono in:
1. Hot Service
2. Cold Service
Oltre a questa primaria distinzione la coibentazione può essere richiesta per:
1. Heat Conservation
2. Personnel Protection
3. Fireproofing
4. Noise reduction
5. Winterization
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Le coibentazioni industriali
Perché coibentare?
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Hot Service Cold service
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Le coibentazioni industriali
Normativa: ISO 12241 e VDI 2055
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Normativa: VDI 2055Definisce un valore operativo di conducibilità termica, che tiene conto di invecchiamento, diffusione del vapore, temperatura operativa, giunti aperti, umidità, trasparenza IR etc.
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Le coibentazioni industriali
Normativa: VDI 2055Introduce il concetto di resistenza termica conduttiva per calcolare la resistenza che la coibentazione oppone al trasferimento di calore, fornendone il metodo di calcolo per varie geometrie:
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Le coibentazioni industriali
Normativa: VDI 2055Fornisce un metodo per il calcolo dello scambio convettivo naturale..
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Le coibentazioni industriali
Normativa: VDI 2055…dello scambio convettivo forzato…
…e dello scambio radiativo.
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Le coibentazioni industriali
Normativa: VDI 2055Fornisce un metodo per la valutazione dei ponti termici e delle geometrie complesse:
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Lo ‘spessore economico’
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Le coibentazioni industriali
Lo ‘spessore economico’
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Normativa: VDI 4610Questa normativa fa un ulteriore passo avanti, proponendo un sistema di classificazione dei sistemi industriali al pari di quanto viene fatto per gli edifici:
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Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiLana di roccia
Range temperatura: +20°C – +600°C
Conducibilità: 0,035 – 0,200 W/m K
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Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiLana di vetro
Range temperatura: +20°C – +500°C
Conducibilità: 0,035 – 0,150 W/m K
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Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiFibra di vetro per alte temperature
Range temperatura: +20°C – +1000°C
Conducibilità: 0,060 – 0,260 W/m K
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Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiCalciosilicato
Range temperatura: +20°C – +900°C
Conducibilità: 0,060 – 0,180 W/m K
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Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiAerogel (Hot service)
Range temperatura: +20°C – +650°C
Conducibilità: 0,020 – 0,089 W/m K
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiPoliuretano
Range temperatura: -180°C – +130°C
Conducibilità: 0,017 – 0,040 W/m K
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiResine fenoliche
Range temperatura: -180°C – +120°C
Conducibilità: 0,017 – 0,040 W/m K
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiResine elastomeriche
Range temperatura: -50°C – +110°C
Conducibilità: 0,030 – 0,060 W/m K
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiAerogel (Cold service)
Range temperatura: -270°C – +90°C
Conducibilità: 0,014 – 0,019 W/m K
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiVetro cellulare
Range temperatura: -196°C – +430°C
Conducibilità: 0,020 – 0,110 W/m K
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
I materiali coibentiPerlite espansa
Range temperatura: -270°C – +760°C
Conducibilità: 0,026 – 0,280 W/m K
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEENegli ultimi anni l’ANICTA (Associazione Nazionale Imprenditori Coibentazioni Termiche e Acustiche), nel tentativo di incentivare i grandi Stabilimenti Industriali ad investire nel risparmio energetico derivante dalla coibentazione degli impianti, ha iniziato un percorso di messa a punto di una scheda analitica che permetta il riconoscimento dei Titoli di Efficienza Energetica (‘Certificati Bianchi’) a chi decida di incrementare l’efficienza delle coibentazioni.
L’obiettivo è quello di sfruttare l’enorme potenziale di risparmio energetico derivante dalle coibentazioni, puntando sulla necessità dei gradi Stabilimenti di ottemperare all’obbligo di produrre i TEE.
Finora questa tecnologia è rimasta esclusa a causa della difficoltà di contabilizzazione dei risparmi ottenuti e della difficoltà di calcolare in maniera semplice e imparziale i risparmi ottenibili a seguito di un intervento di risparmio energetico.
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEELa prima difficoltà è stata la definizione di una baseline che potesse fotografare lo stato dell’arte delle coibentazioni industriali in Italia. Per definirla si sono prese in esame due vecchie specifiche di coibentazione di ENEL e AGIP, monopoliste un tempo nei relativi settori e quindi specchio fedele di quasi tutti i grandi Stabilimenti presenti attualmente in Italia.
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Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEEUtilizzando gli spessori e i materiali prescritti da tali specifiche – i quali sono stati quasi sempre ricopiati nelle più recenti edizioni – sono stati calcolati i valori di dispersione termica di riferimento (qs,rif) al variare della temperatura.
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Specifica Agip Maggio 1988Flusso termico disperso
Temperatura di
esercizio W/mq
150 74
200 101
250 116
300 142
350 156
400 184
450 200
500 231
550 262
600 285
650 321
700 346
Specifica Enel 1986Flusso termico disperso
Temperatura di
esercizio W/mq
150 160
200 160
250 160
300 160
350 160
400 160
450 160
500 160
550 160
600 160
650 160
700 160
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Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEEPer poter ottenere il riconoscimento dei TEE è quindi necessario installare un sistema più performante di quanto indicato dalle tabelle precedenti. Si è presa la specifica AGIP come riferimento per l’industria petrolchimica e di processo, mentre la specifica ENEL rappresenta il riferimento per gli impianti di produzione dell’energia.
Per calcolare in maniera semplice ed imparziale il valore di dispersione termica a seguito dell’intervento di coibentazione, è necessario utilizzare una formula semplice e con pochi dati da inserire. A tale scopo è necessario assumere e fissare alcuni parametri:
1. La temperatura ambiente (es. 20°C)
2. Il coefficiente di scambio superficiale convettivo e radiativo (es. 10 W/(m2∙K))
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Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEEA questo punto è possibile valutare la dispersione termica (qs) a seguito dell’intervento di coibentazione:
𝑞𝑠 =𝑇𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑧𝑖𝑜 − 20
𝑠𝜆+
110
𝑊
𝑚2
È quindi sufficiente acquisire i seguenti dati per poter valutare la dispersione termica:
1. Temperatura di esercizio;
2. Spessore di coibente installato;
3. Conducibilità termica del coibente installato.
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Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEEPer la valutazione della conducibilità termica, la quale dipende anche dalla temperatura di esercizio, si è proposta la seguente tabella basata sui valori forniti dalla VDI 2055:
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Temperatura di esercizio 0-100101-
150
151-
200
201-
250
251-
300
301-
350
351-
400
401-
450
451-
500
501-
550
551-
600
601-
650
651-
700
701-
750
751-
800801-1000
Lana minerale
Lana sfusa 0,050 0,059 0,064 0,069 0,074 0,079 0,086 0,094 0,101 0,108
Materassini con rete metallica 0,058 0,060 0,066 0,071 0,077 0,083 0,091 0,098 0,106 0,114
Materassini lamellari 0,059 0,076 0,087 0,099 0,111 0,122 0,131 0,139 0,148 0,156
Feltri 0,055 0,072 0,085 0,097 0,110 0,122 0,092 0,061 0,031 0,000
Pannelli 0,052 0,061 0,068 0,076 0,083 0,090 0,099 0,109 0,118 0,127
Coppelle 0,050 0,064 0,068 0,071 0,075 0,079 0,088 0,097 0,105 0,114
Calcio-Magnesio-Silicato (CMS)
Materassini 0,064 0,068 0,072 0,076 0,080 0,086 0,091 0,097 0,102 0,109 0,115 0,122 0,128
Calcio-Silicato (CS)
Pannelli 0,084 0,096 0,100 0,103 0,107 0,110 0,115 0,120 0,125 0,130
Lana di vetro
Materassini 0,048 0,053 0,057 0,061 0,065 0,068 0,073 0,077 0,081 0,085 0,090 0,095 0,101 0,106 0,113 0,137
Isolanti Microporosi
Pannelli 0,029 0,030 0,031 0,031 0,032 0,032 0,033 0,034 0,034 0,035 0,035 0,036 0,037 0,037 0,038
Pannelli sfoderati 0,035 0,036 0,037 0,038 0,040 0,041 0,042 0,043 0,044 0,046 0,047 0,049 0,050 0,052 0,054
Coppelle 0,034 0,034 0,034 0,035 0,035 0,036 0,037 0,038 0,039 0,040 0,041 0,043 0,045 0,047 0,050
Vetro cellulare
Pannelli 0,054 0,064 0,070 0,076 0,082 0,088
Coppelle 0,061 0,073 0,083 0,092 0,101 0,110
Fibre elastomeriche
0,061 0,073 0,083 0,092 0,101 0,110
Perlite espansa
0,064 0,072 0,078 0,083 0,089 0,095 0,103 0,112 0,120 0,128 0,150
Aerogel
0,026 0,025 0,027 0,028 0,029 0,031 0,033 0,035 0,037 0,039 0,045
Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEEA questo punto, individuata la dispersione termica di riferimento (in funzione della tipologia di impianto e della temperatura di esercizio) e la dispersione termica di riferimento, si calcola il risparmio energetico annuo per unità di superficie (UFR):
𝑹𝑺𝑳 = 𝒒𝒔,𝒓𝒊𝒇 − 𝒒𝒔 ∙ 𝛃 ∙ 𝒇𝑾𝒉/𝒕𝒆𝒑 𝒕𝒆𝒑/𝒎𝟐
Dove β sono le ore annuali di funzionamento dell’impianto e fWh/tep è il fattore di
conversione tra Wh e tep.
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Le coibentazioni industriali
Una proposta per il riconoscimento dei TEE
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La scheda analitica appena
descritta può essere utilizzata in
caso di superfici piane (forni,
serbatoio, apparecchiature etc.)
Analogamente sono state messe
a punto delle schede per la
valutazione dei risparmi a
seguito della coibentazione di
tubazioni, di flange e di valvole.
Le coibentazioni industriali e il TIPCHECK
Il TIPCHECK
Il programma TIPCHECKIl TIPCHECK (Technical Insulation Performance CHECK), è un programma promosso dalla EIIF che ha lo scopo di formare ingegneri in tutto il mondo in grado di eseguire audit energetici sullo stato delle coibentazioni industriali.
La formazione avviene attraverso un corso di una settimana, in cui vengono illustrati i fondamenti dello scambio termico e soprattutto le diverse casi che devono caratterizzare un TIPCHECK.
È infatti fondamentale che il metodo di calcolo ed i risultati siano oggettivi, affidabili e replicabili.
A tale scopo la EIIF ha creato un software di calcolo, il TIPCHECK Calculator, messo a disposizione di tutti i TIPCHECK Engineers.
L’elenco completo dei TIPCHECK Engineers certificati è disponibile sul sito dell’EIIF.
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Il TIPCHECK
Gli strumenti del TIPCHECK EngineerGeneralmente, durante un TIPCHECK, si utilizza:
• Data logger multifunzione dotato di• Sonda termocoppia a contatto
• Sonda combinata temperature e umidità relativa
• Sonda anemometrica ad elica
• Piastre flussimetriche
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• Termocamera
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Il TIPCHECK
La TermografiaLa termografia è uno strumento molto utile, in quanto permette:
1. Una visione d’insieme degli impianti individuando rapidamente i possibili punti critici;
2. Di rilevare la temperature di parti di impianto inaccessibili, o per posizione o per sicurezza personale;
3. Permette di acquisire dati d’insieme sulla temperatura delle apparecchiature che possono poi essere elaborati e valutati in fase di redazione del report.
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Il TIPCHECK
La TermografiaCosa misura una termocamera?
La termocamera misura la potenza termica radiante nel campo dell’infrarosso emessa, riflessa e trasmessa da un oggetto.
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𝜀 + 𝜌 + 𝜏 = 1
Poiché generalmente la
trasmittanza è poco rilevante
nella pratica, si può assumere:
𝜺 + 𝝆 = 𝟏
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Il TIPCHECK
La TermografiaLa temperatura è quindi misurata in maniera indiretta, utilizzando la legge di Stefan-Boltzmann per i corpi ‘grigi’:
𝑞 = 𝜀 ∙ 𝜎 ∙ 𝑇4
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Il TIPCHECK
La TermografiaLa temperatura riflessa
La radiazione misurata dalla termocamera è però la somma della radiazione emessa dal corpo (ed è quella di nostro interesse) e della radiazione incidente che viene riflessa.
Per quanto visto prima, la quota di radiazione riflessa è tanto maggiore quanto minore è l’emissività e per tale ragione sarà più difficile valutare correttamente la temperatura dell’oggetto misurato.
In generale vale il seguente schema:
Se ε ≥ 0,8: corpo ad alta emissività
Se 0,6 ≥ ε ≥ 0,8: corpo a media emissività
Se ε ≤ 0,6: corpo a bassa emissività
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Il TIPCHECK
La TermografiaLa temperatura riflessa
La termocamera permette di scegliere un parametro, denominato ‘temperatura riflessa’, che serve a compensare la quota di radiazione riflessa.
Nel caso in cui nei dintorni non vi siano possibili sorgenti di radiazioni termiche, tale temperatura può essere assunta pari a quella ambiente.
Nel caso di possibili sorgenti di radiazioni termiche, come spesso accade negli impianti, occorre:
1. Scegliere l’angolo di ripresa in modo opportuno, tenendo conto che i raggi IR si riflettono nello stesso modo dei raggi luminosi;
2. Misurare la temperatura riflessa, utilizzando un ‘radiatore di Lambert’, anche improvvisato.
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La TermografiaLa temperatura riflessa
Il radiatore di Lambert è un corpo che riflette la radiazione incidente in maniera diffusa, permettendo quindi di dare una valutazione corretta di tale parametro.
Un radiatore di Lambert si può ‘improvvisare’ stropicciando un foglio di alluminio.
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La TermografiaL’emissività e
La termocamera permette inoltre di settare il valore di emissività:
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Il TIPCHECK
La TermografiaL’emissività e
Nel caso in cui l’emissività del corpo non fosse nota, è possibile determinarla:
a. Misurando la temperatura del corpo con un termometro a contatto e poi modificando il valore di emissività della termocamera fino a quando la temperatura rilevata non coincide: avremo in questo modo misurato l’emissività dell’oggetto;
b. Applicando un nastro adesivo avente emissività nota sull’oggetto : impostando tale emissività nella termocamera e misurando in corrispondenza del nastro possiamo conoscere la temperatura dell’oggetto. Possiamo poi misurare la temperatura dell’oggetto modificando l’emissività fino a quando la temperatura non coincide con quella misurata in precedenza: anche in questo modo avremo misurato l’emissiviràdell’oggetto.
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La TermografiaL’emissività e
e = 0,95 e = 0,80
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Come si sviluppa un TIPCHECK
• Fase 11. Acquisizione e preparazione tecnica
-> Definizione degli obiettivi del TIPCHECK assieme al cliente
2. Visita degli impianti-> Farsi un‘idea dello scopo del progetto e preparare l‘offerta
• Fase 23. Esecuzione del TIPCHECK
-> Analisi della coibentazione presente sull‘impianto
-> Misurazione e raccolta delle informazioni necessarie
• Fase 34. Calcolo dei risparmi potenziali
-> Software di calcolo appositamente sviluppato TIPCHECK CALCULATOR
• Fase 45. Redazione del report TIPCHECK
-> Preparazione di un rapporto dettagliato e fatto su misura
6. Presentazione del report TIPCHECK-> Mostrare al cliente i benefici che si ottengono nel migliorare le coibentazioni
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Il TIPCHECK
Fase 1: Definizione del lavoroIn questa fase è importante incontrare il Cliente capire:
• Quali sono i suoi obiettivi e le sue aspettative;
• Lo scopo e l’estensione del TIPCHECK;
• Quanti e quali dati (disegni, schemi d’impianto, parametri di processo etc.) è possibile reperire;
• Se esiste già una specifica riguardante le coibentazioni.
È molto importante individuare la persona giusta dell’organizzazione del Cliente con cui parlare, generalmente l’Energy Manager, il quale è sicuramente più sensibile su tali aspetti.
È altrettanto importante, sempre in fase di definizione, visitare gli impianti oggetto dell’Audit, per farsi una prima idea sullo stato delle coibentazioni e sulla mole di lavoro necessaria per eseguite il TIPCHECK.
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Il TIPCHECK
Fase 2: Rilievi in campoBisogna innanzitutto assicurarsi di avere i permessi necessari per accedere agli impianti con la propria attrezzatura (p.e. in presenza di zone ATEX).
È bene preparare prima un elenco degli item oggetto dell’audit e una check-list di tutti i dati da rilevare.
Durante i rilievi termografici è fondamentale:
• Acquisire i termogrammi sempre insieme alle fotografie, per non perdere di vista cosa si è rilevato;
• la ‘ messa a fuoco termica’ degli item rilevati, in quanto è l’unica cosa che non può essere messa a posto in post-processing e non permette di ottenere informazioni valide.
È importante acquisire dal Cliente e dagli operatori di impianto tutte le informazioni utili: temperature di processo, costo dell’energia, ore di funzionamento annuali degli impianti etc.
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Il TIPCHECK
Fase 3: Elaborazione dei datiAcquisiti i dati, è il momento di analizzarli ed elaborarli per valutare il potenziale di risparmio energetico.
È bene fare sempre riferimento alle normative, al fine di ottenere risultati imparziali e verificabili.
In tal senso la EIIF ha deciso di supportare tutti i propri TIPCHECK Engineers dotandoli di uno strumento per l’elaborazione dei dati e la valutazione dei risparmi energetici:
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Fase 4: Presentazione dei risultatiIl report deve essere chiaro, esaustivo, facile da consultare.
È sempre preferibile fissare un incontro con il Cliente per illustrargli personalmente i risultati.
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Case Studies
Impianto ChimicoL’audit è stato svolto all’interno di un stabilimento chimico, su richiesta della Committente che desiderava conoscere lo stato di fatto delle coibentazioni.
Dopo una prima visita degli impianti, si è deciso di concentrare l’analisi su un impianto in particolare, analizzando le coibentazioni di linee, flange, valvole e serbatoi.
Sono stati analizzati in totale 36 item, che hanno evidenziato situazioni con coibentazione danneggiata, poco performante o addirittura assente.
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Operating costs [€/kWh] 0,0180
f- Coeff. di variaz. annua prezzo energia 1,1016
Vita prevista (anni) 10
Item coibente ore operativedispersione prima dell'investimento
[W]
dispersione dopo l'investimento [W]
differenza [W]
energia risparmiata
[GJ]
costi di coibentazione
[€]
costi dei ponteggi
[€]
costi per piattaforma
[€]
risparmio annuo [€/anno]
risparmio totale [€/vita utile]
tempo di ritorno (mesi)
spessore esistente
(mm)
spessore economico
(mm)
CO2 risparmiata (t/anno)
4.1 Linea da DS a apparecchio “CB” - CaCl2 Lana R. 8.400 225.769,00 14.435,00 211.334,00 6.390,74 € 17.342,81 € 7.544,43 € 1.000,00 € 31.953,70 € 319.537,01 9,7 0/100 70 358,59
4.2 Linea da “CB” a “DC CO3” Lana R. 8.400 1.964,00 138,00 1.826,00 55,22 € 257,65 € 233,61 € - € 276,09 € 2.760,91 21,4 0 90 3,10
4.3 Riserva “DC CO3” Lana R. 8.400 141.644,00 7.048,00 134.596,00 4.070,18 € 11.607,45 € 5.078,62 € - € 20.350,92 € 203.509,15 9,8 0 70 228,38
4.4 Linea da riserva “DC CO3” a riserva “LEP” Lana R. 8.400 1.547,00 113,00 1.434,00 43,36 € 219,60 € 201,71 € - € 216,82 € 2.168,21 23,3 0 90 2,43
4.5 Riserva “LEP” Lana R. 8.400 147.335,00 7.287,00 140.048,00 4.235,05 € 11.607,45 € 5.078,62 € - € 21.175,26 € 211.752,58 9,5 0 70 237,63
4.6Linea da riserva “LEP” a “RH” (LEP → pompe) Lana R. 8.400 10.128,00 782,00 9.346,00 282,62 € 923,00 € - € - € 1.413,12 € 14.131,15 7,8 0 70 15,86
Linea da riserva “LEP” a “RH” (pompe → RH) Lana R. 8.400 51.449,00 2.234,00 49.215,00 1.488,26 € 2.567,71 € - € - € 7.441,31 € 74.413,08 4,1 80 50 83,51
4.7 Linee presso gli “RH” Lana R. 8.400 163.766,00 4.155,00 159.611,00 4.826,64 € 3.466,17 € 770,73 € - € 24.133,18 € 241.331,83 2,1 0 70 270,83
4.8 Linea da “RH” a “CRG1” Lana R. 8.400 22.196,00 1.852,00 20.344,00 615,20 € 1.646,25 € 454,45 € - € 3.076,01 € 30.760,13 8,2 0 70 34,52
4.9Linea da “RH” a “CRG2” Lana R. 8.400 5.894,00 662,00 5.232,00 158,22 € 514,24 € - € - € 791,08 € 7.910,78 7,8 70 70 8,88
Linea da “RH” a “CRG2” Pyrogel 8.400 8.009,00 1.131,00 6.878,00 207,99 € 1.403,72 € - € - € 1.039,95 € 10.399,54 16,2 10 20 11,67
4.10
Linee da “E3101” a pompe presso “CRG 1 e 2” Lana R. 8.400 79.440,00 2.598,00 76.842,00 2.323,70 € 1.574,62 € 252,49 € - € 11.618,51 € 116.185,10 1,9 90 100 130,39
Linee da “E3101” a pompe presso “CRG 1 e 2” Pyrogel 8.400 3.913,00 293,00 3.620,00 109,47 € 317,45 € 252,49 € - € 547,34 € 5.473,44 12,5 10 20 6,14
Linee da “E3101” a “CRG 1" (pompe → CRG1) Lana R. 8.400 22.445,00 1.278,00 21.167,00 640,09 € 977,19 € 252,49 € - € 3.200,45 € 32.004,50 4,6 0 70 35,92
Linee da “E3101” a “CRG 1" (pompe → CRG2) Lana R. 8.400 22.467,00 1.557,00 20.910,00 632,32 € 1.020,68 € 252,49 € - € 3.161,59 € 31.615,92 4,8 70 100 35,48
4.11 Linea da “CRG1” a “E3101” Pyrogel 8.400 109.089,00 2.822,00 106.267,00 3.213,51 € 3.770,09 € 511,72 € - € 16.067,57 € 160.675,70 3,2 10 20 180,31
4.12 Linea da “CRG2” a “E3101” Lana R. 8.400 10.942,00 442,00 10.500,00 317,52 € 397,59 € - € - € 1.587,60 € 15.876,00 3,0 70 90 17,82
4.13 Linea di ingresso e uscita dell’ “E3101” Lana R. 8.400 29.594,00 1.369,00 28.225,00 853,52 € 550,70 € - € - € 4.267,62 € 42.676,20 1,5 80 110 47,89
4.14 Linea di collegamento tra “E3101” e “E3010 1, 2, 3, 4” Lana R. 8.400 102.456,00 5.026,00 97.430,00 2.946,28 € 2.267,42 € - € - € 14.731,42 € 147.314,16 1,8 150 150 165,32
4.15 Linea di collegamento tra “E3101” e “E3102 - 3, 4” Lana R. 8.400 36.941,00 2.678,00 34.263,00 1.036,11 € 1.905,17 € 450,58 € - € 5.180,57 € 51.805,66 5,5 80 100 58,14
4.16
Linee tra “E3102 - 3, 4” e “DT-BP 1 e 2” (uscita da E3102) Pyrogel 8.400 1.546,00 308,00 1.238,00 37,44 € 311,57 € 44,38 € - € 187,19 € 1.871,86 22,8 10 20 2,10
Linee tra “E3102 - 3, 4” e “DT-BP 1 e 2” (uscita da E3103) Pyrogel 8.400 2.732,00 531,00 2.201,00 66,56 € 542,98 € 44,38 € - € 332,79 € 3.327,91 21,2 20 20 3,73
Linee tra “E3102 - 3, 4” e “DT-BP 1 e 2” (uscita da E3104) Lana R. 8.400 2.842,00 251,00 2.591,00 78,35 € 195,86 € 44,38 € - € 391,76 € 3.917,59 7,4 0 70 4,40
Linee tra “E3102 - 3, 4” e “DT-BP 1 e 2” (collettore) Pyrogel 8.400 12.436,00 1.706,00 10.730,00 324,48 € 2.123,99 € 44,38 € - € 1.622,38 € 16.223,76 16,0 10 20 18,21
Linee tra “E3102 - 3, 4” e “DT-BP 1 e 2” (linee ingresso "DT-BP") Lana R. 8.400 20.660,00 1.834,00 18.826,00 569,30 € 956,11 € 44,38 € - € 2.846,49 € 28.464,91 4,2 0 70 31,94
4.17Linea tra “DT-BP 1 e 2 ” e riserva “DC-DE” (DT → pompe) Lana R. 8.400 2.108,00 223,00 1.885,00 57,00 € 330,58 € 234,11 € - € 285,01 € 2.850,12 23,8 0 70 3,20
Linea tra “DT-BP 1 e 2 ” e riserva “DC-DE” (pompe → "DC-DE") Lana R. 8.400 4.608,00 512,00 4.096,00 123,86 € 399,65 € 234,11 € - € 619,32 € 6.193,15 12,3 0 40 6,95
4.18 Riserva “DC-DE” Lana R. 8.400 41.771,00 1.547,00 40.224,00 1.216,37 € 6.040,43 € 764,77 € - € 6.081,87 € 60.818,69 13,4 0 100 68,25
4.19 Linee da riserva “DC-DE” a riserva “40%” Lana R. 8.400 2.112,00 252,00 1.860,00 56,25 € 447,31 € 795,54 € - € 281,23 € 2.812,32 53,0 0 50 3,16
4.20 Riserva “40%” Lana R. 8.400 42.689,00 1.576,00 41.113,00 1.243,26 € 6.040,43 € 764,77 € - € 6.216,29 € 62.162,86 13,1 0 100 69,76
4.21 Linee da riserva “40%” a “EVCC” Lana R. 8.400 1.726,00 326,00 1.400,00 42,34 € 355,99 € 904,63 € - € 211,68 € 2.116,80 71,5 70 40 2,38
4.22 Linea da “EVCC” a riserva “DC 7” Lana R. 8.400 7.078,00 1.119,00 5.959,00 180,20 € 1.067,97 € 628,76 € - € 901,00 € 9.010,01 22,6 50 40 10,11
4.23
Linea da riserva “DC 7” a “RH 1 e 2” (DC7 → pompe) Lana R. 8.400 980,00 243,00 737,00 22,29 € 193,58 € - € - € 111,43 € 1.114,34 20,8 50 30 1,25
Linea da riserva “DC 7” a “RH 1 e 2” (pompe → RH1) Lana R. 8.400 421,00 121,00 300,00 9,07 € 219,29 € - € - € 45,36 € 453,60 58,0 60 30 0,51
Linea da riserva “DC 7” a “RH 1 e 2” (pompe → RH2) Lana R. 8.400 325,00 78,00 247,00 7,47 € 170,12 € - € - € 37,35 € 373,46 54,7 50 30 0,42
4.24 Linea di alimentazione del seccatoio Lana R. 8.400 51.074,00 1.400,00 49.674,00 1.502,14 € 775,44 € 399,42 € - € 7.510,71 € 75.107,09 1,9 0 110 84,29
1.392.096,00 69.927,00 1.322.169,00 39.982,39 € 84.508,26 € 26.282,40 € 1.000,00 € 199.911,95 € 1.999.119,53 6,71 - - 2.243,46
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Case Studies
Impianto ChimicoIl TIPCHECK ha evidenziato i seguenti aspetti:
• Il potenziale di risparmio energetico annuo, per la parte di impianto presa in esame, ammonta a circa 11.100,00 Mwh per ogni anno di funzionamento dell’impianto;
• In termini economici, sulla base dei parametri forniti dal cliente, ciò corrisponde ad un potenziale risparmio annuo pari a circa € 200.000,00;
• Nell’arco della vita utile dell’investimento, pari a 10 anni, il potenziale di risparmio totale è di circa € 2.000.000,00;
• Tale risparmio potenziale si può raggiungere con un investimento che, orientativamente, comporta una spesa una tantum di € 112.000,00;
• Il tempo di ritorno dell’investimento, complessivamente, è di circa 6,7 mesi;
• L’investimento, consentirebbe una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 2.240,0 t/anno.
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Case Studies
Raffineria: SerbatoioIn questo caso la Committente aveva la necessità di capire come poter risparmiare vapore, a seguito di un riassetto interno dei reparti produttivi. Tra le varie soluzioni, avevano individuato la possibilità di coibentare i tetti dei serbatoi, i quali, per evitare il fenomeno della corrosione sotto coibente (CUI), non sono normalmente coibentati. Si è quindi preso in esame un serbatoio di olio combustibile avente diametro di circa 49 m e altezza di 13,5 m.
La superficie del tetto è di ca. 1860 mq.
Il prodotto è immesso a ca. 45°C e riscaldato fino a ca. 60°C.
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Raffineria: Serbatoio
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Case Studies
Raffineria: linea vaporeIn questo caso il Cliente ci proponeva un problema di eccessiva caduta di temperatura lungo una linea di vapore surriscaldato, che oltre a creare problemi ai processi e dispendio economico, rappresentava anche un problema in termini di obblighi eccessivi relativamente al meccanismo dei TEE.
La linea da 24’’ è lunga nel complesso 1,2 km e lungo questo tratto il vapore perde ca. 30°C, partendo dalla caldaia ad una temperatura di ca. 420°C.
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Raffineria: linea vaporeUtilizzando sia la termocamera che la termocoppia a contatto, abbiamo rilevato una temperatura superficiale di circa 39°C, per cui la potenza termica dispersa, alle condizioni ambientali misurate, può essere calcolata è di 945 W/m.
Lo spessore coibente installato è di 200 mm di lana di roccia: se questo fosse efficiente, la potenza termica dispersa dovrebbe essere di circa 363 W/m: questo vuol dire che la coibentazione ha perso circa il 60% della sua efficienza.
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Vi erano inoltre criticità in corrispondenza dei supporti della tubazione..
..e tutte le flange e valvole lungo la linea risultavano essere non coibentate.
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Raffineria: linea vapore
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In questo caso il
costo
dell’investimento
sarebbe di circa
590.000,00 €, con
un pay-back time
di 29 mesi.
Inoltre il DT si
ridurrebbe di circa
20°C.
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In questo caso il
costo
dell’investimento
sarebbe di circa
185.000,00 €, con
un pay-back time
di 19 mesi.
Inoltre il DT si
ridurrebbe di circa
10°C.
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In questo caso il
costo
dell’investimento
sarebbe di circa
525.000,00 €, con
un pay-back time
di 33 mesi.
Inoltre il DT si
ridurrebbe di circa
15°C.
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Raffineria: scambiatoreIn questo caso il cliente chiedeva la valutazione del risparmio energetico potenziale a seguito della coibentazione di flange, valvole e apparecchiature che per ragioni storiche di manutenzione risultavano non coibentate.
Si riportano di seguito i risultati relativi ad un solo scambiatore, al fine di mettere in evidenza l’enorme potenziale di risparmio che può derivare dalla coibentazione sistematica di tali componenti.
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Raffineria: scambiatoreLo scambiatore ha una temperatura di ca. 230°C
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Domande o curiosità?
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Grazie per l’attenzione!
Ing. Zaccaria Leonardo
TIPCHECK Engineer no. 04-201411-03
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