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Le cause del commercio internazionale
1. La prossimità
Più vicini sono i Paesi, minori sono i costi di trasporto.
Per esempio, il principale partner commerciale della maggior parte dei Paesi europei è un
altro Paese europeo.
La prossimità induce spesso i Paesi ad associarsi in un’area di libero scambio.
Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor
2. Le risorse
Un Paese può essere dotato di risorse che gli conferiscono un vantaggio nella produzione
di determinati beni.
Un Paese con molta neve potrebbe essere avvantaggiato nella produzione di
snowboard.
La geografia comprende le risorse naturali (come la terra e i minerali), le risorse di lavoro
e di capitale.
Le risorse sono chiamate anche fattori di produzione, ad esempio la terra, il lavoro e il
capitale impiegati per produrre beni e servizi.
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Le cause del commercio internazionale
3. Il vantaggio assoluto
Quando un Paese possiede la migliore tecnologia per produrre un bene, ha un vantaggio
assoluto nella produzione di quel bene.
La Germania ha un vantaggio assoluto nella produzione di snowboard.
Perché allora se ne importano così tanti dalla Cina?
O perché gli Stati Uniti non producono semplicemente gli snowboard?
4. Il vantaggio comparato
Il vantaggio assoluto non è in effetti una buona spiegazione del pattern di commercio.
Il vantaggio comparato è la spiegazione principale del commercio tra Paesi.
Un Paese ha un vantaggio comparato nei beni che produce meglio rispetto ad altri beni.
La Cina non ha un vantaggio assoluto rispetto agli Stati Uniti, ma è
relativamente più efficiente nella produzione di snowboard rispetto alla
produzione di altri beni.
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Il modello ricardiano
• Per sviluppare il modello ricardiano di commercio internazionale lavoreremo con un esempio
con due beni: il grano e la stoffa.
Il grano e altri cereali sono tra le principali esportazioni degli Stati Uniti e dell’Europa.
In questi Paesi si importano svariati tipi di stoffa.
• Il Paese domestico H esporterà grano e importerà stoffa.
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• Il Paese H
Assumiamo che il lavoro sia l’unico fattore produttivo utilizzato per produrre entrambi i beni.
Un lavoratore può produrre 4 bushel di grano o 2 iarde di stoffa.
Il prodotto marginale del lavoro è la produzione aggiuntiva ottenuta usando un’unità
addizionale di lavoro.
MPLG = 4 e MPLS = 2.
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Il modello ricardiano
• La frontiera delle possibilità produttive di H
Possiamo usare i prodotti marginali del lavoro per costruire la PPF di H.
Supponiamo che in H ci siano 25 lavoratori.
Se tutti i lavoratori fossero impiegati nella produzione di grano, il Paese
potrebbe produrre 100 bushel.
Se fossero tutti impiegati nel settore della stoffa se ne potrebbero produrre
50 iarde.
La PPF unisce questi due punti.
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Il modello ricardiano
Figura 2.1
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Il modello ricardiano
Il Paese è indifferente tra A e B
Il Paese sta meglio su U2, ma non può
produrre così tanto.
U0<U1<U2
Figura 2.2
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Il modello ricardiano
Figura 2.3
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Il modello ricardiano – Paese F
Figura 2.4
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Il modello ricardiano
Costo opportunità dei beni in H e in F
Stoffa
(1 iarda)
Grano
(1 bushel)
H 2 bushel di
grano
½ iarda di
stoffa
F 1 bushel di
grano
1 iarda di
stoffa
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Retta dei prezzi mondiali,
Inclinazione = –2/3
La determinazione del pattern di commercio internazionale
Figura 2.5
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Il modello a fattori specifici
• L’apertura di un Paese al commercio internazionale genera vincitori
e perdenti.
• Determinare chi guadagna e chi perde permette di dare risposta a
molte domande sulla politica commerciale.
• Il modello a fattori specifici spiega chi ottiene vantaggi e chi
subisce perdite.
• Il modello a fattori specifici di breve periodo offre nuove intuizioni
rispetto al modello ricardiano.
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Il modello a fattori specifici
• Continuiamo a considerare due Paesi: H e F.
• Paese H
Il settore manifatturiero impiega lavoro e capitale.
Il settore agricolo impiega lavoro e terra.
Rendimenti decrescenti del lavoro: MPLM e MPLA decrescenti (vedi Figura
3.2).
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Il modello a fattori specifici
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Prodotto marginale del lavoro decrescente
Figura 3.2
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Il modello a fattori specifici
• Il commercio internazionale come influenza i guadagni del lavoro,
della terra e del capitale?
• Abbiamo appreso dal modello ricardiano che il libero scambio genera: Un aumento dei prezzi relativi nel settore esportatore
Una riduzione dei prezzi relativi nel settore che compete con le importazioni
• Quello che desideriamo conoscere quindi è come le variazioni dei prezzi relativi influenzano i guadagni dei fattori.
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Il modello a fattori specifici
• Ciascun Paese fronteggia una frontiera delle possibilità produttive
standard.
Concava rispetto all’origine a causa dei rendimenti decrescenti del lavoro in
entrambi i settori.
Supponiamo che una unità di L si sposti dall’agricoltura al settore manifatturiero:
la produzione agricola si riduce di MPLA e la produzione manifatturiera aumenta
di MPLM.
Quindi, l’inclinazione della PPF è l’opposto del rapporto tra i prodotti marginali
(vedi figura 3.3).
L’inclinazione è il costo opportunità di produrre una unità di beni manifatturieri.
Se L continua a spostarsi verso la manifattura, MPLA aumenta, MPLM
diminuisce e l’inclinazione della PPF aumenta.
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Il modello a fattori specifici
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Figura 3.3
La frontiera delle possibilità produttive
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Il modello a fattori specifici
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U1
Produzione
manifatturiera, QM
A
B
Produzione
agricola, QA
PPF
Inclinazione = –(PM/PA)
Il Paese H in autarchia
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Il modello a fattori specifici
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Inclinazione = –(PM/PA)W
U1
Produzione
manifatturiera, QM
A
B
Produzione
agricola, QA
PPF
Inclinazione = –(PM/PA)
Il Paese H in libero scambio
C
U2
Guadagni dallo
scambio
I guadagni dallo scambio
possono essere misurati
dall’aumento dell’utilità da U1
a U2.
Il commercio internazionale
fa aumentare i prezzi dei
beni manufatti in H, come
mostra la nuova retta del
prezzo.
Dopo l’apertura al commercio
internazionale i consumatori
pagano il nuovo prezzo e
sono in grado di spostarsi su
una curva di indifferenza
maggiore (U2)
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I guadagni del lavoro
• Sebbene un Paese nel complesso stia meglio grazie al commercio
internazionale, ciò non significa che ogni individuo stia meglio.
• Che effetti si producono sui guadagni del lavoro nel settore che
compete con le importazioni e nel settore esportatore dopo
l’apertura al commercio internazionale?
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I guadagni del lavoro
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SalarioSalario
Lavoro
manifatturiero
Lavoro
agricoloOfferta totale
di lavoro
L
0L L L0 AAMM
PM*MPLM è disegnata
da sinistra a destra
PM MPLM
Valore del
prodotto
marginale nella
manifattura
PAMPLA
Valore del
prodotto
marginale
nell’agricoltura
PA*MPLA è disegnata
da destra a sinistra
A
Equilibrio
del mercato
del lavoro
W
L’equilibrio del mercato
del lavoro è nel punto di
intersezione tra le curve.
Allocazione del lavoro tra
manifattura e agricoltura
Figura 3.5
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I guadagni del lavoro
• Effetto sui salari
Un aumento del prezzo relativo dei beni manufatti può essere causato da un
aumento di PM o da una diminuzione di PA.
L’effetto sul salario reale è lo stesso.
Supponiamo che PM aumenti
La curva PM*MPLM si sposta verso l’alto di Δ PM ∙ MPLM
Nuovo equilibrio con un salario maggiore.
LM è aumentato e LA è diminuito
Figura 3.6
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I guadagni del lavoro
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B
PM'MPLM
Salario Salario
PMMPLM
PAMPLA
A
W
L
0L LL L0 AAMM
PM*MPLM si sposta verso
l’alto portando a un nuovo
equilibrio.
W’
Distanza
verticale
= PM (MPLM)
ΔW
La distanza verticale tra la
vecchia e la nuova curva è
maggiore dell’aumento nei
salari.
L’aumento del prezzo dei
beni manufatti
Figura 3.6
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I guadagni del lavoro
• Effetti sul salario reale
ΔW/W è la variazione percentuale dei salari
ΔPM/PM è la variazione percentuale del prezzo dei beni manufatti.
Poiché ΔW/W è minore, la quantità di beni manufatti che può essere
acquistata con il salario nominale si è ridotta.
Il salario reale in termini di beni manufatti è diminuito.
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I guadagni del lavoro
• L’impatto complessivo sul lavoro
I lavoratori hanno una situazione migliore o peggiore dopo l’aumento del
prezzo?
Una persona che spende la maggior parte del proprio reddito in beni agricoli sta meglio.
Ma una persona che spende una quota rilevante del proprio reddito in beni manufatti sta
peggio.
Nel modello a fattori specifici, l’impatto complessivo sul benessere dei lavoratori è quindi
ambiguo.
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Heckscher-Ohlin
• In questo capitolo descriviamo il modello di Heckscher-Ohlin.
• Il modello di Heckscher-Ohlin (HO) spiega come si origina commercio internazionale a causa di dotazioni di risorse diverse tra Paesi.
• H-O ipotizzarono che le tecnologie fossero le stesse tra Paesi, ma che ci fosse una distribuzione diseguale delle risorse.
• Il modello a fattori specifici descritto nel capitolo precedente era un
modello di breve periodo, perché capitale e terra non potevano
spostarsi tra settori.
• Il modello di HO è un modello di lungo periodo perché tutti i fattori di
produzione possono spostarsi tra settori
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Il modello di Heckscher-Ohlin
• Ci sono due Paesi, H e F.
• Ciascun Paese produce due beni: computer e scarpe.
• Si impiegano due fattori di produzione: lavoro (L) e capitale (K).
1. Entrambi i fattori possono spostarsi liberamente tra settori.
Il capitale deve ottenere lo stesso affitto, R, in entrambi i settori.
Tutti i lavoratori guadagnano lo stesso salario in entrambi i settori.
2. La produzione di scarpe è intensiva in lavoro, ovvero servono più lavoratori per unità di
capitale nella produzione di scarpe rispetto alla produzione di computer, LS/KS > LC/KC.
La produzione di computer è intensiva in capitale, ovvero si usa più capitale per lavoratore
nella produzione di computer rispetto alla produzione di scarpe.
Le scarpe impiegano più lavoro per unità di capitale.
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Le ipotesi del modello di Heckscher-Ohlin
3. F è ricco di lavoro; il rapporto lavoro-capitale in F è maggior di quello di H. H è ricco di
capitale.
4. I prodotti finali, scarpe e computer, possono essere liberamente scambiati, senza
restrizioni, tra i Paesi, mentre il lavoro e il capitale non possono oltrepassare i confini
nazionali.
5. Le tecnologie usate per produrre i due beni sono identiche nei due Paesi. (l’opposto del
modello ricardiano).
6. I gusti dei consumatori sono identici nei due Paesi e le preferenze per computer e
scarpe non variano al variare del livello di reddito del Paese
sebbene 5 e 6 non siano molto realistiche, ci permetton di concentrare l’attenzione sulle
differenze di risorse come unica determinante del commercio internazionale.
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Modello di Heckscher-Ohlin
Equilibrio di autarchia
Gli equilibri di autarchia in H e in FFigura 4.2
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Il modello di Heckscher-Ohlin
Figura 4.3
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Il modello di Heckscher-Ohlin
Figura 4.3
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Il modello di Heckscher-Ohlin
Figura 4.4
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Il modello di Heckscher-Ohlin
• Il pattern di commercio
H esporta computer, il bene che sfrutta intensivamente il fattore di
produzione più abbondante, il capitale.
F esporta scarpe, il bene che sfrutta intensivamente il fattore di produzione
più abbondante, il lavoro.
Questo è il teorema di Heckscher-Ohlin:
Con due beni e due fattori, ogni Paese esporta il bene che usa
intensivamente il fattore di produzione relativamente abbondante e importa
l’altro bene.