le aree protette (con particolare riferimento all'emilia-romagna)
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Diapositiva 1
Le aree protette (con particolare riferimento
all'Emilia-Romagna)
Stefano Piastra
L'evoluzione storica del pensiero conservazionista
La radice profonda della conservazione della natura antica.
Gi nel mondo antico, i Romani avevano boschi sacri (luci); la stessa attenzione era presente ad es. anche nel mondo celtico.
Durante il Medioevo, specialmente nella letteratura cristiana, frequentemente attestata una celebrazione della bellezza della natura, in quanto frutto della creazione divina.
In tutti questi casi si tratta per di un approccio
conservazionista emotivo/sacrale, ma non scientifico.
Nel mondo occidentale, l'origine della conservazione naturale
modernamente intesa si data precisamente al 1872, con la nascita
negli USA del parco di Yellowstone.
Nell'atto istituivo del parco, si dice che esso creato a godimento della presente e delle future generazioni: si tratta di un approccio c.d. intergenerazionale anche oggi alla base del concetto di sviluppo sostenibile.
Non un caso che la conservazione moderna della natura nasca
negli USA e non altrove: paese dotata di enormi spazi
incontaminati, poco antropizzati e a bassa densit di popolazione,
molto diverso dalla vecchia Europa.
In Europa, il pensiero conservazionista attecchisce piu' tardi, nei primi decenni del Novecento.
In Italia, il ventennio fascista uno dei primi momenti in cui si d grande rilievo alla gestione delle risorse naturali: non un caso.
In quegli anni, lo spopolamento montano crea grandi problemi, in primis fenomeni di dissesto.
Si potenzia perci il rimboschimento; nascono le moderne guardie forestali.
L'Italia un paese all'epoca povero di tecnologie: si ricorre perci a tecnologie naturali: ad es. si proteggono i pipistrelli, mammiferi insettivori, allo scopo di tenere sotto controllo la malaria, per la quale ogni intervento sino ad allora non aveva avuto successo.
Sempre in questi anni nascono in Italia i primi parchi: si tratta di aree remote, poco antropizzate, organizzate come riserve di caccia: ad es. il parco del gran paradiso, dove il Re andava a cacciare, oppure l'isola di Montecristo, nel Tirreno.
In tali parchi si conservava soprattutto la fauna; in seconda battuta la flora.
Nel secondo dopoguerra, la conservazione della natura passa in secondo piano. In quegli anni l'importante la crescita (non lo sviluppo!); dal punto di vista economico, c' un approccio cosiddetto neo-classico, all'interno del quale la natura un puro fornitore di risorse per l'uomo, priva di un valore intrinseco.
Solo con gli anni '70 (economia dell'ambiente) e '80 (sviluppo
sostenibile) si giunge ad una conservazione moderna, in linea con
la situazione internazionale.
Cos come sono intesi oggi, i parchi non sono solo conservazione della natura.
Oggi un parco significa gestione delle risorse naturali, in senso ampio.
All'interno di un parco oggi sono presenti almeno 3 finalit.
Conservazione della natura ovviamente. Non solo fauna e flora, ma anche la geologia, le acque, l'aria, i suoli, ecc.
Finalit ricreative ed educative. Spazio verde complementare alle aree urbane, all'interno del quale si attuino attivit di educazione ambientale, specie per le giovani generazioni. Possibilit di rafforzare lidentit locale
Finalit economiche. All'interno di un parco si pu ad es.
promuovere il turismo naturalistico, oppure l'agricoltura e
l'allevamento.
Le attivit economiche possono cio essere compatibili con un parco.
Ovviamente dipende dal tipo di attivit e dai suoi numeri:
Turismo di nicchia s; turismo di nicchia no.Agricoltura biologica s; agricoltura con pesticidi no.
Oggi inoltre in un parco non si proteggono solo i valori naturali.
Pu essere protetto qualsiasi aspetto, ambientale ma anche storico-culturale:
Ad es. parchi storici
Monte Sole (BO), parco dedicato alleccidio della II Guerra
Mondiale
parchi paesisticici,
Parco Nazionale delle cinque terre
parchi archeo-minerari;
Parco nazionale delle miniere sarde medio campidano
in Africa, parchi legati etnici, legati al folklore di un'etnia
,
Esiste inoltre una gerarchia nella conservazione della natura.
In Italia:
Parchi internazionali, che proteggono ambienti transfrontalieri
Parchi nazionali, che proteggono aree di alto valore ambientale, poco antropizzate
Parchi regionali, gestiti dalle regioni, coinvolgono ambienti
piu' antropizzati
Riserve naturali pubbliche. Sono spazialmente piccole, si occupano della sola conservazione dellarea. Gestite dalle province, non prevedono incentivi all'economia
Aree di riequilibrio ecologico. Si tratta di aree interessate da intensa attivit antropica, ad es. cave, vecchie vasche di zuccherifici, ecc. ora abbandonate e rinaturalizzate artificialmente.
Ex cava di argilla rinaturalizzata in provincia di
Bologna
EMERGONO DUNQUE VARI ATTORI NELLA CONSERVAZIONE DELLA NATURA:
Lo stato Gli enti locali I privati
Alle varie aree protette sopra elencate, si aggiungono i SIC (Siti
di Importanza Comunitaria), legati a flora e fauna, e ZPS (Zone di
Protezione Speciale), legate allavifauna. Si tratta di vincoli,
imposti a partire dagli anni 90 sulla base di regole europee;
assomigliano di fatto ai parchi, anche se propriamente non lo
sono.
Esistono poi le riserve private:
ad es. quelle del WWF o della LIPU
Altro concetto importante: un parco non deve essere un isola
staccata dal resto; emerge la necessit di mettere i parchi in
rete.
La conservazione non si fa con tante isolette, ma tutelando i
cosiddetti corridoi ecologici, ad es. i corsi dacqua.
Ogni parco presenta una zonizzazione, con vincoli decrescenti:
Zona A: zona di protezione integrale, con divieto assoluto di accesso se non per motivi scientifici
Zona B: di protezione generale
Zona C: valorizzazione agro-ambientale
Area contigua: tuttattorno alle 3 zone.
Caccia e pesca sono vietata in tutte e 3 le zone
In zone A-B c divieto di nuove edificazioni
Nellarea contigua vigono le normali norme comunali (Piano Strutturale Comunale PSC)
Ogni parco possiede un proprio Piano Territoriale:
Elaborati cartografici con relativi norme, che regolano ogni
attivit allinterno del parco
Come nasce e funziona un parco?
Unarea protetta in Italia istituita per legge:
- Legge Nazionale in caso di parchi internazionali o nazionali
- Legge Regionale nel caso di parchi regionali, riserve o aree di riequilibri ecologico
Il governo di un parco ha 2 livelli: - scientifico (direttore)- politico (presidente)
Ogni parco ha un consiglio del parco, costituito da rappresentanti degli enti o realt territoriali legate al parco: comuni, comunit montane, province, ma anche ad es. associazioni agricole, venatorie, ecc.
Ogni decisione circa il parco presa dal consiglio (come un piccolo parlamento), che approva apposite delibere
Esiste poi un comitato tecnico-scientifico, con valore
consultivo
La superficie delle aree protette importante.
Uno degli indicatori dello sviluppo sostenibile il rapporto tra superficie protetta e non protetta.Secondo gli scienziati c sostenibilit quando almeno il 10 % di un territorio protetto (c.d. sfida del 10%).
Oggi in Italia abbiamo ufficialmente 370 aree protette in
totale. La superficie protetta tra il 10-12% dellintero territorio
nazionale.Ma limportante sarebbe che tali aree protette fossero
reali, con vincoli rispettati, e non solo aree protette di carta
(come a volte capita)
Il caso emiliano-romagnolo
- 2 parchi nazionali (parco nazionale dellAppennino Tosco-emiliano
e Foreste Casentinesi)
- 13 parchi regionali
- 14 riserve naturali
- 4 aree di riequilibrio ecologico
In pi abbiamo SIC e ZPS, che in parte si sovrappongono a parchi
veri e propri.
Ambienti tutelati: pressoch tutti, dalla costa, alla pianura, alla collina, allalta montagna.
3 principali corridoi ecologici tutelati:- Crinale, medio Appennino, costa.
Casi particolari di aree protette:
- aree protette geologiche (salse di Nirano e Piacenziano)
- parchi storici (parco regionale di Monte Sole e Abbazia di Monteveglio)
Problemi aperti: ad es. il delta del Po, la pi grande area umida
italiana, protetta da 2 parchi regionali (veneto e Emilia-Romagna),
e non da 1 parco nazionale.
Geografia nei parchi.
Molto lavoro da fare!!
- Temi educativi
- Analisi cartografia storica e GIS per il piano territoriale del parco
- Toponomastica, edilizia rurale
- Temi sociali, mestieri tradizionali, banca della memoria, ecc.
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