l'appoggio temporaneo degli assistiti presso altre unita' operative
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L'APPOGGIO TEMPORANEO DEGLI ASSISTITI PRESSO ALTRE UNITA' OPERATIVE. IL RICOVERO IN APPOGGIO: RISCHI ED OPPORTUNITA'. Ricerca bibliografica e indagine osservazionale di Laura Tonetto, infermiera. DEFINIZIONE di Ricovero in appoggio. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
L'APPOGGIO TEMPORANEO DEGLI ASSISTITI PRESSO ALTRE UNITA' OPERATIVE
IL RICOVERO IN APPOGGIO:
RISCHI ED OPPORTUNITA'
Ricerca bibliografica e indagine osservazionale
di Laura Tonetto, infermiera
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Sistemazione provvisoria di un utente, di cui è stato deciso il ricovero, in una unità operativa diversa da quella di attinenza / pertinenza clinica per saturazione dei posti letto
DEFINIZIONE di Ricovero in appoggio
Assistenza infermieristica a carico dell'unità ospitante-accettante
Assistenza medica a carico dell'unità di pertinenza della patologia
il tempo necessario per liberare un posto letto (12-24 ore)
Fonte: ricerca bibliografica su EBSCO CINAHL PUBMED
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Problema finora affrontato con approcci lineari
diversa percezione dell'entità del fenomeno tra i decisori/dirigenti e gli operatori di prima linea
potenziale fattore favorente l'evento avverso, ritenuto non modificabile ed inevitabile
legato a numerose variabili nello scenario: riduzione posti letto a 3.7 /1000 abitanti nel contesto: pazienti anziani e/o fragili nei valori, negli attori e nei ruoli
approccio di tipo sistemico
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Obiettivi e Strategie
Aumentare conoscenze e diffondere un linguaggio comune sul fenomeno
Misurare il fenomeno al fine di aumentare la sicurezza e la qualità nella metodica operativa individuando elementi critici ( “vedere i rischi” ) e punti di forza (i possibili vantaggi)
CON UNA VISIONE DI SISTEMA
• Ricerca bibliografica ambito nazionale
• Ricerca bibliografica ambito internazionale
• Indagine osservazionale retrospettiva in Azienda
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Ricerca bibliografica Nazionale Internazionale
Più termini identificativipaziente in appoggioposto letto indistintoricovero fuori reparto
reparto polmoneletti tecnici
Noto alla stampa dal 2000
Studi recenti in letteratura
Esperienze aziendali di gestione del fenomeno
Più Key wordstransfer for non clinical reason
boarding admitted patientsmedical-patient outliers
bed management Noto dagli anni 80 Dal 2000 studi specifici su
sicurezza ed appropriatezza
Esperienze-modelliPatient flow logistic
Bed managerHospitalist
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boarding admitted patientsimbarco dei pazienti ricoverati
Pazienti che, deciso il ricovero, stanziano in corridoio in attesa che un letto di degenza si liberi nello stabilimento ospedaliero
BOARDERS
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Patient outlier
paziente alloggiato in reparto ospitante, in carico a medici di altro reparto-specialità di pertinenza
Nel 2009 l'European Journal of Internal Medicine lo segnala come “Problema comune nei paesi con servizi pubblici sanitari”, fenomeno inefficiente, scomodo e qualitativamente rischioso
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Bed manager
Supervisore- gestore dei posti letto
Si occupa della fluidità del percorso dell'assistito
Individua setting assistenziali appropriati per sicurezza, comfort, risorse disponibili, contenimento dei costi e velocizzazione delle cure.
Non entra nel merito di cure diagnostico-terapeutiche-assistenziali
LIMITI DEL MODELLO1
Legato ad organizzazione
Legato all'orario in servizio del bed manager
Problema dei “letti nascosti”
Problemi di coordinazione attività del bed manager e attività di unità operativa
1Audit Commission, Bed management Review of national findings. Audit Commission, NHS 2003
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Crowded hospital
Sprivulis PC et al. MJA 2006; 184: 208–212.
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Indagine osservazionale Dipartimento di Chirurgia di Oderzo anno 2012
mancano indicatori specifici del ricovero in appoggio Metodologia
1. Individuazione del campione di analisi: “i trasferimenti” chiave di volta
2. Applicazione dei criteri di selezione dei ricoveri in appoggio: esplicitazione su documentazione di “ricovero in appoggio
per mancanza di posto letto”
presenza grafica medica cartacea, assenza grafica chirurgica, presenza diario clinico medico, assenza diario clinico chirurgico
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PAZIENTI IN APPOGGIO NEL 2012
U.O. di CHIR U.O. di GINEC U.O. di ORTOP0
10
20
30
40
50
60
70
80
90 82
2
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pazienti prevalentemente tra i 76-96 anni e
“internistici”
% POSTI LETTO CHIRURGICI OCCUPATI DA PAZIENTI INTERNISTICI
1Rastelli G. Il ricovero in appoggio in reparti “incompetenti”. Convegno Regionele SIMEU. Ferrara, Febbraio 20132Audit Commission. Bed management Review of national findings. Audit Commission, NHS 2003
totale 109
Ospedale di Oderzo ULSS 9 TV 2012 7,9 %
Ospedale di Valo (Fidenza) AUSL Parma1 2012 21,6 %
Media Ospedali del NHS in England e Wales2 2002 7,5 %
pz. medicina 90%
pz.chir/med 4%
pz.odont TV 2%
pz.ortopedia 2%
pz. chirurgia 2%
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INGRESSInei mesi e per fascia oraria
Mattina (ore 07-14)Pomeriggio (ore14-19)
Sera (ore19-22)Notte (ore 22-07)
7 5 39
11
2826
35n°ore
% ingressi
Fenomeno esistente e stabilizzato
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic0
5
10
15
20
25
30
35Andamento appoggi 2012
Il 60% degli ingressi è avvenuto dalle 19 alle 07
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INGRESSIconfronto dei dati
TURNO ODERZO BIBLIOGRAFIA
mattino 1,6 % 5,5 % picchi ore 9 e ore 14
pomeriggio 5,7 % 8,5% picco ore 18
sera 8,6 % picco ore 20* 4,6 %
notte 3,9 % 0,9%
* CRITICITÀ COMUNI TRA I RICOVERI IN APPOGGIO E NON: cambio turno del medico in PS che ha accettato e conosce il paziente turnistica notturna: chirurgo in reperibilità e n°ridotto operatori in servizio attivo tempo di permanenza in PS
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< 24ore1g
23
45
67
89
1011
1213
1415
1617
1819
0
2
4
6
8
10
12
14
16
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GIORNI DI DEGENZA in appoggio
Giorni in appoggio Esiti sfavorevoli per tempo in appoggio
pz in GINEC
pz in ORTOP
pz in CHIR
44 dimessi direttamente nel reparto in appoggio (40%)
Tot 38 pz Tot 71 pz
<24 ore1g
2 3
4 5
6 7
8 9
10 11
12 13
14 15
1617
18 19
0
2
4
6
8
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12
14
16
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Riammissione in H entro 30 gg
trasf. a liv sup. di cure
decesso in altra U.O
decesso in U.O di appoggio
I pazienti rimasti più giorni in appoggio hanno presentato
< esiti sfavorevoli
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Conclusioni dell'indagine osservazionale sui ricoveri in appoggio
Rischi Punti di forzacriticità ricorrenti nel percorso riducono la sicurezza; la fase iniziale di accoglienza in struttura risulta anello debolenei trasferiti e nelle diagnosi d'ingresso “forzate” aumento degenza media e eventi sfavorevoliprevalente orario d'ingresso serale e notturno nel reparto in appoggiomancato coinvolgimento del personale, problemi di relazione-comunicazione,”disimpegno silenzioso”, visione privatistica
Minore degenza media nei dimessi direttamente in unità di appoggio dimessi in U. appoggio = 7,3 gg“assorbiti” in medicina = 16,3 gg ricoverati in medicina = 10,5 gg Riduzione dei costi (gg di
degenza risparmiati) e di esiti sfavorevoli rispetto al trasferimentoNon incidono negativamente su esiti del paziente
Sottendono buone pratiche, andrebbero approfonditi per
identificazione e diffusione nei piani di miglioramento
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RISCHI ED EVENTI AVVERSI NEI RICOVERI IN APPOGGIO
ric in appoggio
Segnalazioni IR
Segnalazioni cadute accidentali
trigger tool
gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic0
5
10
15
20
25
30
STRUMENTI DI RILEVAZIONE
Incident Reporting 5 pazientiIncident Reporting 5 pazientiSegnalazioni cadute 3 pazientiSegnalazioni cadute 3 pazientiTrigger Tool 30 pazienti Trigger Tool 30 pazienti
Incident Reporting 5 pazientiIncident Reporting 5 pazientiSegnalazioni cadute 3 pazientiSegnalazioni cadute 3 pazientiTrigger Tool 30 pazienti Trigger Tool 30 pazienti
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ITEM TRIGGER TOOL adattati (metodologia per la rilevazione degli eventi avversi su diarie)
trigger rilevati considerati
Trasferimento urgente/entro 8 ore 3 3
Trasfusioni 10 4
Attivazione intervento salvavita 2 2
Cadute 4 4
Lesioni da decubito/ ferite 3 2
Indagini richieste: mancata esecuzione/ sospensione improvvisa 5 5
Complicanze di procedure (ematuria post cat.vescicale) 3 2
Glicemia inferiore a 50 1 1
Sedazione eccessiva, ipotensione 2 2
Chiamate extra o sollecitazioni consulenza dell'internista 19 8
Mancata consulenza internistica in PS 8 5Problemi di comunicazioni tra PS e Reparto 7 7Disagi espressi da caregiver e utenti 3 3
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Accettazione in Pronto Soccorso
Fasi del Percorso del paziente in appoggio
Accoglienzain reparto d'appoggio
Degenza in appoggio
Dimissione
Trasferimento AL
reparto di pertinenza
Trasferimento DAL
reparto di pertinenza
Esistono margini di miglioramento a breve e a lungo termine
Maggiore attenzione e supporto alle abilità non tecniche, alla gestione delle risorse umane
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mancata valutazione dell'internista in PS >> + di un evento sfavorevole
4 trasferimenti urgenti in medicina entro 1 e 8 ore
pz terminali deceduti entro 20'-3 ore dall'ingresso in reparto d'appoggio
Tempi lunghi di permanenza in PS,
ritardo nella terapia
Procedura chiara univoca e condivisa tra PS e reparti
Valutazione dell'internista in PS ed esplicitazione sul verbale PS
No “forzatura” diagnosi d'entrata
Valutazione della logistica e dell'orario del ricovero che causano problemi di continuità assistenziale medica
Accettazione in Pronto Soccorso
Criticità ricorrenti Leve di miglioramento
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Accoglienzain reparto d'appoggio
Comunicazione mancata/insufficiente/ inefficace tra PS, internista e reparto
Condizioni instabili ( glicemia < 50 ; ipotensione importante)
Aspettative disattese del pz e dei parenti, alta suscettibilità
Farmaci non usuali, difficoltà di reperimento
criticità Leve di miglioramento
Procedura chiara univoca e condivisa tra professionisti
Verbale completo di poche essenziali obbligatorie informazioni specifiche
Coinvolgimento preventivo dei familiari nella scelta del ricovero in appoggio
Programmazione dell'approvvigionamento farmaci in base ad andamento ciclico del fenomeno
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Degenza in appoggio
Orari di colloquio internista / parenti
Strumenti e modalità di lavoro diversi ( errori di somministrazione terapia legati a grafiche diverse da quelle di reparto, somministrazione farmaco in allergico )
Mancata integrazione attività medica internistica/chirurgica ed infermieristica (interruzioni, attività frammentate, difficoltà di presa in carico, errori nel passaggio consegne)
Alto ritmo di lavoro ( digiuni non rispettati,
mancate richieste di indagini, cadute accidentali)
Chiamate in caso di bisogno/ extra internista diverso, riluttanza a modificare prescrizioni del collega, ritardi nella modifica di terapie (ipersedazione) mancate indagini richieste nella stessa data in luogo diverso (Oderzo-TV)
Equipe infermieristica non confidente con criticità internistiche, problemi etici e di identità
Criticità ricorrenti Leve di miglioramento
Pianificazione condivisa dell'organizzazione del lavoro tra tutti gli operatori che consideri risorse umane e competenze/esperienze
Presentazione preventiva degli strumenti e modalità di lavoro essenziali specifici
Uniformare le
grafiche di terapia
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Fonte: schede di dimissione ospedaliera SDO
CARATTERISTICHE CLINICHE DEGLI APPOGGI
Gli assistiti in appoggio hanno avuto mediamente 3 diagnosi associate (pazienti con pluripatologie)
Il 29,35% dei casi non “patologie di confine” ma diagnosi principale medica rilevante: insufficienza respiratoria acuta, broncopolmonite, shock settico, IMA, coma epatico....
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casi N SDO Prima diagnosi
6 55881 Insufficienza respiratoria acuta
1 485 Broncopolmonite
4 486 Polmonite
2 41519 Altre forme di embolia polmonare e infarto polmonare
9 4280 Insufficienza cardiaca congestizia
1 4281 Insufficienza cuore sinistro
1 41011 IMA
1 4270 Tachicardia parossistica sopraventricolare
5 78552 Shock settico
1 5722 Coma epatico
1 25002 Diabete mellito scompensato
Analisi SDO chiuse
32 su 109 ricoveri in appoggio (29,35 %)
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Conclusioni
Il ricovero in appoggio è una modalità di gestione dei ricoveri diffusa
Esistono studi specifici ed esperienze di gestione per una maggiore sicurezza ed appropriatezza
Il fenomeno può essere oggetto di pianificazione ed organizzazione
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gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic0
5
10
15
20
25
30
35
Andamento appoggi nel dipartimento chirurgico
anno 2013
Avvio 4 posti letto OBI (osservazione breve intensiva) in PS
Nomina del Responsabile di Medicina ff Oderzo
Anno 2012
Anno 2013
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per assegnare in modo più appropriato e sicuro un posto letto in situazioni di ridotta disponibilità
è necessario
centrare l'attenzione su bisogni e sul livello di cura che la condizione del paziente
richiede,
piuttosto che sulla designazione del letto e la sua efficiente gestione.
Più studi suggeriscono che...
Grazie per l'attenzione