l’alto medioevo
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L’Alto Medioevo. Diana Dragoni a.s. 2012-2013. L'Occidente verso il 600. ETA’ DI MEZZO PER CHI?!. “ Alla fine del VI secolo, l’Europa era un paese profondamente selvaggio” (Georges Duby , 1983). Il calo demografico. La curtis. L’economia curtense. La foresta. « Foris » e « silva » - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Diana Dragoni
a.s. 2012-2013
L’Alto Medioevo
L'Occidente verso il 600
ETA’ DI MEZZO PER CHI?!
“Alla fine del VI secolo, l’Europa era un paese
profondamente selvaggio” (Georges Duby, 1983)
Il calo demografico
La curtis
L’economia curtenseCAUSE CONSEGUENZ
ECARATTERISTICHE
Decadenza dell’Impero romano
Vie di comunicazione in rovina
Economia chiusa
Invasioni barbariche
Fine dei traffici commerciali
Scompare la moneta
Fuga dalle città verso la campagna
Le curtes producono ciò che serve per la sopravvivenza dei loro abitanti
Si torna al baratto
«Foris» e «silva»
«Res nullius» per i Romani
Pascolo e riserva di caccia per i Germani
La foresta
Cibo (cacciagione, frutti, bacche e funghi) Medicina (piante officinali e velenose) Miele, pappa reale, cera per candele (alveari) Olio come combustibile e condimento (nel Nord Europa da noci e
semi di faggio; nel mediterraneo dai boschi di ulivi) Foraggio per animali (ghiande e foglie cadute ricche di Sali
minerali) Imbottiture per materassi («piume di legno» cioè foglie secche) Torce, pece e colla (dalla resina prodotta dalle conifere ) Circa il 40% del combustibile che veniva bruciato nei camini o nei
focolari (dal carbone raccolto nel sottobosco) Tegole, coperture per capanne e per imbarcazioni e perfino
canestri (dalle cortecce ). Liscivia per il bucato e fertilizzanti (dalla cenere degli Cuoio, pellicce e corna per fabbricare corni potori, manici di
coltelli e, a volte, manici di archi (dalla caccia). Carburante , materia prima per attrezzi ed armi, macchine da
guerra, materiale da costruzione (legno)
Le risorse della foresta
Banditi
Monaci ed eremiti
Rifugiati
La popolazione della foresta
Quaglie arrostite allo spiedo - miniatura dal Salterio di Luttrell, XIV secolo - Londra, British Library.
Porci al pascolo - miniatura dal Salterio di Luttrell, XIV secolo - Londra, British Library.
Daino - miniatura dal Salterio di Luttrell, XIV secolo - Londra, British Library.
Il legame vassallatico
I presupposti del feudalesimoBeneficium è la concessione di terre in usufrutto da
parte di un sovrano a un suo vassallo in cambio di un officium, cioè di un servizio normalmente di natura militare
Vassus è la latinizzazione del celtico gwas (ragazzo) ed indicava il servo. In seguito «vasso» e «vassallo» designarono l’uomo che si legava ad un altro di condizione superiore, offrendogli il proprio servizio e la propria fedeltà e ricevendone in cambio un beneficio.
Feudo probabilmente deriva dai germanici feoh (bestiame) e od (possesso), in seguitò indicò la terra concessa come ricompensa ai vassalli e sostituì dal 1000 il termine beneficio.
Omaggio era la cerimonia solenne che cementava il rapporto di fedeltà tra il signore e il vassallo, culminava in un giuramento.
Il ruolo dei vescovi non si limita agli aspetti religiosi, ma si estende a diversi ambiti della vita sociale, politica, economica.
590 opera di conversione di Gregorio Magno
728 Donazione di Sutri: il potere spirituale si trasforma in potere temporale
Le trasformazioni della Chiesa
Il monastero è costituito da diverse parti: chiesa, scrittorio, refettorio, celle ed è circondato da campi.
Il monachesimo
POTERE TEMPORALE. Indica l’esercizio del potere politico della Chiesa su un certo territorio. Le questioni temporali sono quelle della vita terrena segnata dal passare del tempo e si contrappongono a quelle dello spirito.EREMITA. Deriva dal greco e significa «solo», «isolato». Così erano chiamate le persone che decidevano di vivere isolate dal resto delmondo.ABATE. Deriva dall’aramaico abba, che significa «padre».
Le parole
http://www.storiadidassi.it/s&d_0000a0.htmhttp://
www.montemalbe.net/montemalbe/storia-cultura/tutela-del-territorio-nel-medioevo
GEORGES DUBY, Le origini dell’economia europea. Guerrieri e contadini nel Medioevo, trad. it. V. Fumagalli, Laterza (BUL), Roma-Bari 1983.
Fonti