l’esperienza dello s.pre.s.a.l. della asl roma c: il ... · intervento/vigilanza nelle aziende...

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - ASL RMC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambien di Lavoro GLI INTERVENTI DI VIGILANZA Il Servizio, avvalendosi delle professionalità del Centro e prendendo spunto da segnalazioni pervenute in merito a condizioni di disagio lavoravo o riguardan la temaca dello stress lavoro-correlato, ha condoo alcuni interven di vigilanza dopo l’emanazione delle indicazioni della Commissione consulva riguardo gli obblighi di valutazione del rischio, al fine di verificarne l’applicazione. Desnatari degli interven sono state quaro grandi realtà aziendali a diffusione nazionale, nei seori: grande distribuzione, previdenza, telecomunicazioni, servizi di ristorazione. CRITICITÀ RISCONTRATE Assenza o scarso coinvolgimento dei lavoratori o loro rappresentan all’interno del gruppo di valutazione (in entà numerica minoritaria o in rappresentanza di gruppi eccessivamente estesi); Individuazione di gruppi omogenei troppo estesi e non rappresentavi delle realtà locali; Introduzione di modifiche arbitrarie negli strumen di valutazione offer dalla leeratura; Tendenza ad orientare le risposte alle liste di controllo in modo da mascherare le cricità anziché evidenziarle per correggerle. PROVVEDIMENTI ADOTTATI In tre casi si è proceduto a contestare la violazione della norma sulla valutazione del rischio, sulla base di una o più cricità sopra indicate, con prescrizione a ripetere la valutazione stessa. In un caso, nonostante alcune carenze valutave, l’azienda aveva comunque individuato delle cricità organizzave, per le quali si stava accingendo ad auare le misure correve secondo un programma delineato. Il Servizio ha dato indicazione all’azienda di colmare le carenze nella fase di verifica dell’efficacia delle misure adoate. IL CENTRO PER IL DISAGIO LAVORATIVO Il Centro di Prevenzione del disagio psicologico nei luoghi di lavoro, istuito nel dicembre 2002 all’interno del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambien di Lavoro (SPreSAL) della ASL Roma C, ha accolto nel corso di ques anni circa 400 lavoratori/lavoratrici fornendo ascolto, assistenza, proponendo soluzioni e auando interven nei confron dei lavoratori che sopportano , sul posto di lavoro, forme di disagio psicologico lavoravo come situazioni di stress organizzavo, confliualità, violenza morale, mobbing; idenficando nel territorio di competenza le realtà lavorave “criche” su cui ha effeuato interven di vigilanza e prevenzione; Nel febbraio 2007 l’ISPESL istuisce il “Network nazionale per la prevenzione del disagio psicosociale nei luoghi di lavoro” annoverando il “Centro di prevenzione del disagio psicologico nei luoghi di lavoro” della ASL Roma C. Oltre a collaborare alla stesura di protocolli condivisi sugli accertamen clinici e sulle procedure di intervento/vigilanza nelle aziende (2007/2008), il Centro ha partecipato nel 2009/2010 alla stesura della “Proposta metodologica per la valutazione dello stress lavoro correlato” (ISPESL – Network, marzo 2010). Successivamente il Centro ha partecipato alla predisposizione del manuale del Diparmento di medicina del lavoro dell’INAIL ex ISPESL (maggio 2011) che definisce uno strumento tecnico di valutazione completo e coerente con le indicazioni della Commissione consulva. Con Delibera della Giunta della Regione Lazio del 11 seembre 2012, il Centro di Prevenzione del disagio psicologico nei luoghi di lavoro, della ASL Roma C, è stato individuato come Centro regionale di riferimento in tema di problemache ineren il rischio da stress lavoro – correlato, con le seguen competenze: • svolgere funzioni di riferimento per la Direzione regionale competente e i Servizi PRESAL della Regione sulle tematiche riguardanti lo s t r e s s lavoro-correlato (normava, metodiche di valutazione, vigilanza) anche con l’obievo di uniformare le procedure di intervento; • promuovere e organizzare iniziave di formazione rivolte agli operatori dei Servizi PRESAL e ad altri operatori della prevenzione (RSPP, medici competen, RLS, ecc.) su temache riguardan lo stress lavoro-correlato; • fornire informazioni e assistenza alle associazioni datoriali, alle organizzazioni sindacali, a istuzioni universitarie e di ricerca, allo scopo di costruire e/o adaare modelli di valutazione, in coerenza con le indicazioni legislave della Commissione consulva ex art. 6 del D. Lgs. 81/08; • esercitare funzioni di raccordo tra il Gruppo di lavoro “Stress lavoro-correlato” in seno al “Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro”, e i Servizi PRESAL regionali. STRESS LAVORO-CORRELATO L’esperienza dello S.PRE.S.A.L. della ASL Roma C: IL CENTRO PER IL DISAGIO PSICOLOGICO NEI LUOGHI DI LAVORO Francesco CHICCO, Fulvio D’ORSI, Enzo VALENTI IL COORDINAMENTO INTERREGIONALE Nel 2010 il Coordinamento tecnico interregionale P.I.S.L.L. ha istuito un soogruppo di lavoro sulla temaca dello stress lavoro correlato affidandone il coordinamento alla Regione Lazio, e per essa allo Spresal della ASL Roma C. Il soogruppo ha realizzato la Guida operava sulla valutazione e gesone dello stress lavoro-correlato” (marzo 2010), proposta alla Commissione consulva permanente come base di discussione.e araverso il suo coordinatore ha partecipato ai lavori della Commissione consulva e alla predisposizione delle indicazioni metodologiche pubblicate con la Leera Circolare del Ministero del Lavoro e delle Poliche Sociali del 18 novembre 2010. Successivamente (gennaio 2012) il soogruppo ha elaborato il documento “Stress lavoro-correlato. Indicazioni per la correa gesone del rischio e per l’avità di vigilanza alla luce della leera circolare del 18 novembre 2010 del Ministero del Lavoro e delle Poliche Sociali”, con lo scopo di formulare indirizzi interpretavi univoci in relazione ai numerosi interrogavi sor nel’auazione praca delle indicazioni della Commissione consulva. Più recentemente (luglio 2012) è stato predisposto il Progeo di formazione per gli operatori dei Servizi, nell’ambito del quale sono sta defini il programma formavo, gli strumen didaci e le modalità organizzave. Infine in relazione alla Campagna europea 2014-2015 dedicata ai rischi psicosociali il gruppo tecnico interregionale ha messo a punto un progeo, che sarà posto all’approvazione del coordinamento nei prossimi tempi, con l’obievo di portare avan un piano nazionale di sensibilizzazione delle imprese e di controllo delle valutazioni del rischio da stress lavoro-correlato, in un’azione coerente e congiunta con gli altri organi di vigilanza.

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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - ASL RMCServizio Prevenzione e Sicurezza

negli Ambienti di Lavoro

GLI INTERVENTI DI VIGILANZA Il Servizio, avvalendosi delle professionalità del Centro e prendendo spunto da segnalazioni pervenute in merito a condizioni di disagio lavorativo o riguardanti la tematica dello stress lavoro-correlato, ha condotto alcuni interventi di vigilanza dopo l’emanazione delle indicazioni della Commissione consultiva riguardo gli obblighi di valutazione del rischio, al fine di verificarne l’applicazione. Destinatari degli interventi sono state quattro grandi realtà aziendali a diffusione nazionale, nei settori: grande distribuzione, previdenza, telecomunicazioni, servizi di ristorazione.

CRITICITÀ RISCONTRATE• Assenza o scarso coinvolgimento dei lavoratori o loro rappresentanti all’interno del gruppo di valutazione (in entità numerica minoritaria o in rappresentanza di gruppi eccessivamente estesi);• Individuazione di gruppi omogenei troppo estesi e non rappresentativi delle realtà locali;• Introduzione di modifiche arbitrarie negli strumenti di valutazione offerti dalla letteratura;• Tendenza ad orientare le risposte alle liste di controllo in modo da mascherare le criticità anziché evidenziarle per correggerle.

PROVVEDIMENTI ADOTTATIIn tre casi si è proceduto a contestare la violazione della norma sulla valutazione del rischio, sulla base di una o più criticità sopra indicate, con prescrizione a ripetere la valutazione stessa. In un caso, nonostante alcune carenze valutative, l’azienda aveva comunque individuato delle criticità organizzative, per le quali si stava accingendo ad attuare le misure correttive secondo un programma delineato. Il Servizio ha dato indicazione all’azienda di colmare le carenze nella fase di verifica dell’efficacia delle misure adottate.

IL CENTRO PER IL DISAGIO LAVORATIVOIl Centro di Prevenzione del disagio psicologico nei luoghi di lavoro, istituito nel dicembre 2002 all’interno del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL) della ASL Roma C, ha accolto nel corso di questi anni circa 400 lavoratori/lavoratrici

• fornendo ascolto, assistenza, proponendo soluzioni e attuando interventi nei confronti dei lavoratori che sopportano , sul posto di lavoro, forme di disagio psicologico lavorativo come situazioni di stress organizzativo, conflittualità, violenza morale, mobbing;

• identificando nel territorio di competenza le realtà lavorative “critiche” su cui ha effettuato interventi di vigilanza e prevenzione;

Nel febbraio 2007 l’ISPESL istituisce il “Network nazionale per la prevenzione del disagio psicosociale nei luoghi di lavoro” annoverando il “Centro di prevenzione del disagio psicologico nei luoghi di lavoro” della ASL Roma C. Oltre a collaborare alla stesura di protocolli condivisi sugli accertamenti clinici e sulle procedure di intervento/vigilanza nelle aziende (2007/2008), il Centro ha partecipato nel 2009/2010 alla stesura della “Proposta metodologica per la valutazione dello stress lavoro correlato” (ISPESL – Network, marzo 2010). Successivamente il Centro ha partecipato alla predisposizione del manuale del Dipartimento di medicina del lavoro dell’INAIL ex ISPESL (maggio 2011) che definisce uno strumento tecnico di valutazione completo e coerente con le indicazioni della Commissione consultiva.

Con Delibera della Giunta della Regione Lazio del 11 settembre 2012, il Centro di Prevenzione del disagio psicologico nei luoghi di lavoro, della ASL Roma C, è stato individuato come Centro regionale di riferimento in tema di problematiche inerenti il rischio da stress lavoro – correlato, con le seguenti competenze:

• svolgere funzioni di riferimento per la Direzione regionale competente e i Servizi PRESAL della Regione sulle tematiche riguardanti lo s t r e s s lavoro-correlato (normativa, metodiche di valutazione, vigilanza) anche con l’obiettivo di uniformare le procedure di intervento;

• promuovere e organizzare iniziative di formazione rivolte agli operatori dei Servizi PRESAL e ad altri operatori della prevenzione (RSPP, medici competenti, RLS, ecc.) su tematiche riguardanti lo stress lavoro-correlato;

• fornire informazioni e assistenza alle associazioni datoriali, alle organizzazioni sindacali, a istituzioni universitarie e di ricerca, allo scopo di costruire e/o adattare modelli di valutazione, in coerenza con le indicazioni legislative della Commissione consultiva ex art. 6 del D. Lgs. 81/08;

• esercitare funzioni di raccordo tra il Gruppo di lavoro “Stress lavoro-correlato” in seno al “Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro”, e i Servizi PRESAL regionali.

STRESS LAVORO-CORRELATOL’esperienza dello S.PRE.S.A.L. della ASL Roma C:

IL CENTRO PER IL DISAGIO PSICOLOGICO NEI LUOGHI DI LAVORO

Francesco CHICCO, Fulvio D’ORSI, Enzo VALENTI

IL COORDINAMENTO INTERREGIONALENel 2010 il Coordinamento tecnico interregionale P.I.S.L.L. ha istituito un sottogruppo di lavoro sulla tematica dello stress lavoro correlato affidandone il coordinamento alla Regione Lazio, e per essa allo Spresal della ASL Roma C. Il sottogruppo ha realizzato la “Guida operativa sulla valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato” (marzo 2010), proposta alla Commissione consultiva permanente come base di discussione.e attraverso il suo coordinatore ha partecipato ai lavori della Commissione consultiva e alla predisposizione delle indicazioni metodologiche pubblicate con la Lettera Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 novembre 2010.

Successivamente (gennaio 2012) il sottogruppo ha elaborato il documento “Stress lavoro-correlato. Indicazioni per la corretta gestione del rischio e per l’attività di vigilanza alla luce della lettera circolare del 18 novembre 2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”, con lo scopo di formulare indirizzi interpretativi univoci in relazione ai numerosi interrogativi sorti nel’attuazione pratica delle indicazioni della Commissione consultiva.Più recentemente (luglio 2012) è stato predisposto il Progetto di formazione per gli operatori dei Servizi, nell’ambito del quale sono stati definiti il programma formativo, gli strumenti didattici e le modalità organizzative. Infine in relazione alla Campagna europea 2014-2015 dedicata ai rischi psicosociali il gruppo tecnico interregionale ha messo a punto un progetto, che sarà posto all’approvazione del coordinamento nei prossimi tempi, con l’obiettivo di portare avanti un piano nazionale di sensibilizzazione delle imprese e di controllo delle valutazioni del rischio da stress lavoro-correlato, in un’azione coerente e congiunta con gli altri organi di vigilanza.