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Istituto Superiore di Sanità
L’epidemia di COVID-19 tra la popolazione di nazionalità straniera in Italia
Fonte: sorveglianza integrata nazionale
Dati dal 20 Febbraio al 22 Aprile 2020
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Popolazione di studio
• L’Istat stima in 5,255,503 i cittadini stranieri residenti in Italia al 1/1/2019 (8,7% della popolazione totale)
• Dall’inizio dell’epidemia al 22 Aprile sono stati diagnosticati e notificati al sistema di sorveglianza un totale di 179,200 casi
• Tra i casi notificati, l’informazione sulla nazionalità era disponibile per 124,204 casi (69,3%)*
• Tra questi, 6395 casi (5,1%) erano attribuibili a individui di nazionalità straniera
* I casi senza informazioni sulla nazionalità sono tutti quelli diagnosticati in Emilia-Romagna (23,397), più altri 31,599 diagnosticati nel resto del Paese,
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Analisi• Periodo: 20 Febbraio – 22 Aprile 2020
• Individui di nazionalità straniera classificati in base al livello dello Human Development Index (HDI)* del loro paese di origine
• Incidenza standardizzata per sesso, classe di età e ripartizione geografica utilizzando il metodo diretto e la distribuzione complessiva della popolazione residente in Italia al 1/1/2019 come riferimento standard (Fonte: Istat)
• Differenze di incidenza, letalità, ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva tra la popolazione adulta italiana e quella straniera attraverso tecniche di analisi multivariata (modello di regressione negativa-binomiale)
* L’HDI è un indicatore di sviluppo economico multidimensionale su scala 0-1 che tiene conto del reddito pro-capite, livello di istruzione e aspettativa di vita. Nell’analisi gli stranieri sono stati classificati in 3 gruppi definiti in base ai terzili della distribuizione mondiale dell’HDI (1. HDI-basso: ≤ 0.651; 2. HDI-medio: 0.652-0,798; 3. HDI alto: ≥ 0,799)
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Origine dei casi stranieri diagnosticati in Italia
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
HDI basso (< 0,651) HDI medio (0,652-0,798) HDI alto (≥ 0,799)
Nord Africa Altri paesi Africani America Latina Nord America
Asia Oceania Paesi UE Altri paesi Europei
Nazioni basso-HDI N % Nazioni medio-HDI N % Nazioni alto-HDI N %
India 182 16.4 Perù 787 21.4 Romania 1,046 65.1
Bangladesh 167 15.0 Albania 602 16.4 Polonia 86 5.4
Nigeria 133 12.0 Ecuador 335 9.1 Serbia 60 3.7
Pakistan 132 11.9 Marocco 307 8.4 Bulgaria 47 2.9
Senegal 95 8.5 Ucraina 267 7.3 Spagna 46 2.9
Ghana 42 4.0 Egitto 225 6.1 Fed. Russa 33 2.1
Costa D'Avorio 41 3.8 Moldavia 188 5.1 Croazia 28 1.7
Gambia 37 3.7 Filippine 159 4.3 Argentina 27 1.7
Camerun 32 3.3 Bolivia 86 2.3 Francia 26 1.6
Mali 23 2.1 El Salvador 86 2.3 Germania 26 1.6
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Caratteristiche demografiche
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Italiani Stranieribasso HDI
Stranierimedio HDI
StranieriAlto HDI
Distribuzione per ripartizione geografica
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Italiani Stranieribasso HDI
Stranierimedio HDI
StranieriAlto HDI
Distribuzione percentuale per sesso
Donne Uomini
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Italiani Stranieribasso HDI
Stranierimedio HDI
StranieriAlto HDI
Distribuzione percentuale per tipologia residenza
Urbana Semi-Urbana Rurale
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Curve epidemiche tra italiani e stranieri
0
50
100
150
200
250
300
Curva epidemica - stranieri
Stranieri - basso HDI Stranieri -medio HDI Stranieri - alto HDI
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
Curva epidemica - italiani
Italiani
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Incidenza standardizzata per sesso, classe di età e ripartizione geografica (casi di 30-64 anni)
0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500
Donne
Uomini
30-34 anni
35-39 anni
40-44 anni
45-49 anni
50-54 anni
55-59 anni
60-64 anni
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
TOTALE
Incidenza standardizzata X 100.000
Italiani Stranieri
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Incidenza standardizzata per sesso, classe di età e ripartizione geografica (casi di 30-64 anni)
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900
Donne
Uomini
30-34 anni
35-39 anni
40-44 anni
45-49 anni
50-54 anni
55-59 anni
60-64 anni
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
TOTALE
Incidenza standardizzata per 100.000
Stranieri basso HDI Stranieri medio HDI Stranieri alto HDI
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Rischio relativo della popolazione straniera rispetto a quellaitaliana (casi di 30-64 anni)
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1
1,1
Stranieri Stranieribasso HDI
Stranierimedio HDI
Stranierialto HDI
RR
(9
5%
IC
)
Incidenza nella popolazione straniera rispetto a quella italiana
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Rischio relativo di ospedalizzazione tra i casi stranieri rispetto a quelli italiani (casi di 30-64 anni)
1
1,1
1,2
1,3
1,4
1,5
1,6
Stranieri Stranieribasso HDI
Stranierimedio HDI
Stranierialto HDI
RR
(9
5%
IC
)
Ospedalizzazione nei casi stranieri rispetto a quelli italiani
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Rischio relative di accesso in TI tra i casi ospedalizzati stranieririspetto a quelli italiani (casi di 30-64 anni)
0,8
0,9
1
1,1
1,2
1,3
1,4
1,5
1,6
Stranieri Stranieribasso HDI
Stranierimedio HDI
Stranierialto HDI
RR
(9
5%
IC
)
Ricovero in TI tra gli ospedalizzati stranieri rispetto a quelli italiani
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Rischio relativo di decesso tra i casi stranieri rispetto a quelliitaliani (casi di 30-64 anni)
0,5
0,7
0,9
1,1
1,3
1,5
1,7
1,9
2,1
Stranieri Stranieribasso HDI
Stranierimedio HDI
Stranierialto HDI
RR
(9
5%
IC
)
Letalità nei casi stranieri rispetto a quelli italiani
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Considerazioni
• La minore incidenza nella popolazione straniera e lo spostamento in avanti nel tempo della sua curva epidemica, potrebbero riflettere un ridotto o ritardato accesso alla diagnosi.
- minore dimestichezza nell’interfacciarsi con i servizi sanitari
- necessità economiche che inducono a evitare l’isolamento e la sospensione dell’attività lavorativa.
• Ipotesi supportata dal maggior rischio di ospedalizzazione osservato tra i casi stranieri
- ritardato arrivo all’attenzione dei servizi sanitari, quando le condizioni appaiono già relativamente gravi e tali da richiedere il ricovero
La raccolta ed analisi dei dati di sorveglianza è realizzata dal Dipartimento Malattie Infettive– Istituto Superiore di Sanità
Considerazioni
• La maggiore incidenza osservata tra gli stranieri da paesi a medio HDI potrebbe essere collegata alla maggiore esposizione a contatti interpersonali che caratterizza la tipologia di attività professionale relativamente diffusa in questo sottogruppo
- In questo sottogruppo rientrano quelli originari di paesi che coprono circa il 60% di tutti i lavoratori non comunitari del settore “dipendenti domestici”, i quali sono concentrati soprattutto nel Nord-Ovest (Fonte: INPS, 2018)