labriola magazine

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il giornale del liceo labriola

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INDICE

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Al termine del trimestre i rap-presentanti dell’istituto A.La-briola si sono visti impegnatinell’organizzazione dell’Auto-gestione (o didattica alterna-tiva), che si è svolta nel periodotra Lunedi 20 e Mercoledi 22Dicembre. Grazie alla collabo-razione degli studenti e di im-portanti figure esterne ilLabriola ha messo a disposi-zione degli alunni circa 100corsi giornalieri. Questi sonostati poi distribuiti in due fasce:una prima dalle 9:15 alle 11:05,una seconda dalle 11:15 alle12:15. Più spazio, quindi, allematerie oggetto di dibattito, aigiochi di matematica e al torneodi pallavolo; ma non sono da

sottovalutare i corsi dedicatiall’autodifesa o all’insegna-mento di tecniche particolari.Un lavoro eccezionale, in-somma! La particolarità di que-st’anno è sicuramente il torneodi pallavolo, dedicato alla me-moria del Professore Valter Pin-zuti, che si è spento nell’Ottobredel 2010, ma che rimarrà sem-pre vivo nei nostri cuori. Il tor-neo, gestito dalle professoresseMircoli e Massari, si è disputatoin due giornate e ha visto scon-trarsi quattro squadre, di cuiuna esterna (ex-alunne).Quest’ultima è arrivata terzadopo un’interminabile finalinaconclusa ai vantaggi. In finalesono arrivate due squadre del

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Un’autogestione dedicata a Valterdi Gerbino, Salniccia

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Labriola. Alla fine ha avuto lameglio la squadra capitanata daGiulia Margiani e costituita daMattia Capasso (capitano dellasquadra Juniores), Yuosif Sha-ker, Federico Salniccia, AndreaGerbino, Francesco Civetta, Ca-rolina Di Giulio, Carolina Ro-dinò, Tiziano Romeo, AndreaIlgrande e Matteo Budoni(foto). I vincitori, però, avevanosubito una pesante sconfitta nelprimo set di 16-25. Cionono-stante non si sono dati per vintie hanno ribaltato il risultato,dominando il secondo e terzoset. Molti ancora i nomi dei par-tecipanti e ancora di più deglispettatori, tra amanti della pal-lavolo e fan del Professore. Unpiccolo aneddoto sui vincitori:al termine della partita i ragazzihanno festeggiato con un pan-doro gentilmente offerto dallaProf.ssa Mircoli. I nomi più im-portanti, comunque, restanoquelli degli ospiti d’eccezione:si ringraziano pertanto il Pro-fessor Luca Serianni (docente distoria della lingua all’Univer-sità di Roma La Sapienza), En-

rico Alleva (etologo di fama in-ternazionale) e Roberto Natale(leader della Federazione Na-zionale della Stampa Italiana),Davide Desario (ex alunno delLabriola, ora giornalista delMessaggero). Inoltre, abbiamoospitato le associazioni ECPAT(contro lo sfruttamento dei mi-nori in materia di commercio diorgani e violenze sessuali) eVilla Maraini (centro di recu-pero per la tossicodipendenza).Degne di nota anche le gare dimatematica a squadre propostedal Professor Rossetti e l’incon-tro “Genitori in cattedra”, svol-tosi in Aula Magna: è stataun’occasione originale per su-perare le possibili incompren-sioni tra scuola e famiglia.Per tutte le occasioni di appren-dimento alternativo si ringra-ziamo i nostri rappresentantid’istituto e i loro collaboratori.

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Il 30 novembre 2010 è stata ap-provata la riforma Gelmini, og-getto di numerose proteste ediscussioni. Questa riformaattua profondi cambiamenti, ini-ziando dalla scuola dell’infan-zia, dove l’orario obbligatoriodelle attività educative potràsvolgersi anche solamente nellamattina. Nelle scuole primariesarà istituito un maestro unicoper ogni classe, comportandogravi tagli al personale docenteche troverà il suo ruolo svalutatonel mercato del lavoro. Le ore dilezioni settimanali saranno untotale di 24. Nei licei scientificisaranno aumentate le ore riguar-danti le materie scientifiche,negli istituti tecnici invece au-

menteranno le ore di laboratorioe verranno favoriti i tirocini du-rante l’ultimo anno di studi.Tutte le strutture verranno pri-vate di molti strumenti di labo-ratorio a causa dei tagli attuatialla scuola, sfavorendo in questomodo l’apprendimento e la pra-tica. Tutte le scuole che non rag-giungono il numero minimo dialunni verranno soppresse. Perquanto riguarda le Università visarà divieto di chiamata di per-sone che abbiano fino al quartogrado di parentela con il rettore,il rettore generale o un consi-gliere di amministrazione. Il ret-tore potrà rimanere in carica perun solo mandato, cioè massimosei anni, compreso il tempo tra-

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Punti fondamentali del DDL Gelminidi Giada Enni

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scorso prima della riforma. I nu-clei di valutazione dovranno es-sere composti da unamaggioranza di membri esterni,affinchè la valutazione sia ogget-tiva, inoltre anche gli studentipotranno valutare gli insegnanti.Le Università potranno unirsitra loro per evitare sprechi ecosti inutili, e dovranno avere almassimo 12 facoltà. I ricercatoriavranno un contratto a tempodeterminato di sei anni al ter-mine dei quali se saranno rite-nuti idonei potranno rimanerecome associati per un tempo in-determinato (con uno stipendiomolto basso), altrimenti do-vranno concludere il loro lavoroall’Università, avendo però deititoli di studio utili. L’età in cuisi entra di ruolo in Universitàverrà abbassata da 36 a 30 anni.Il consiglio di amministrazionesarà composto da almeno il 40%di persone non appartenentiall’Università, ovvero da istitu-zioni private, che potrannoprendere decisioni a loro van-taggiose senza spendere unsoldo. Per esempio potrebbero

abolire degli indirizzi che nonservono a produrre manodo-pera specializzata. In poche pa-role, l’Università Italiana verràprivatizzata. Le borse di studioverranno assegnate in base almerito e senza contare il reddito,questi fondi sono controllati dalMinistero dell’Economia, chedeciderà quindi a chi assegnarlie in questo modo i privati po-tranno donare fondi vincolati alloro volere. Queste borse di stu-dio sono dei prestiti ad Onore,quindi gli studenti, una voltapresa la laurea, si ritroverannoindebitati. Tuttavia, si conti-nuano a fare tagli all’istruzione.Ultimamente si sta discutendoanche sul DDL Aprea, presen-tato il 12 maggio 2008 e oggettodi molte proteste. Viene propo-sta una scuola senza rappresen-tanze studentesche, dove ildirigente scolastico prende deci-sioni riguardanti la scuola. Seuna scuola ha dei partner pri-vati, questi possono prenderedecisioni riguardanti ad essa,anche circa i programmi e i me-todi di insegnamento.

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Il Capodanno è un evento festeg-giato da tutte le culture che affondale sue radici in Mesopotamia nel IImillennio a.C. Con questa festa i me-sopotamici celebravano la nascitadell’universo avvenuta in seguitoalla vittoria del loro dio Marduksulla dea del caos Tiamat. Successi-vamente i romani dedicarono questafesta a Giano, il dio bifronte con unafaccia rivolta indietro verso il passatoe l’altra avanti verso il futuro. Perquesto Giano era considerato il diodei passaggi e delle soglie materiali(come la soglia di casa) e delle soglieimmateriali (come l’inizio di unanuova impresa) e da lui prese ilnome il mese di Gennaio. Per noi ita-liani Capodanno equivale a dire in-dossare intimo rosso, gettare roba

vecchia dalla finestra ed abbuffarsidi melagrane e lenticchie ad orariimproponibili, dando per scontati iconsueti fuochi d’artificio che ormaisono diventati indispensabili. Ma sisa, paese che vai, usanze che trovi. InCina, in Giappone e in molti paesidell’Estremo oriente però il Capo-danno è molto differente dal nostro:si festeggia il cosiddetto CapodannoCinese o “festa di Primavera” chedura ben quindici giorni e che iniziain concomitanza con la prima lunanuova dell’anno. L’origine della leg-genda che è alla base del Capo-danno Cinese si perde nel mito:seconda una leggenda in Cina vi-veva uno spaventoso mostro, Nian,che usciva dal suo nascondiglio ognidodici mesi per predare essere

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Quel che non si sa sul Capodanno…di Federico Casti

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umani. Questo mostro era però ter-rorizzato dal colore rosso e sensibileai rumori forti. Per questo motivol’anno nuovo viene festeggiato concanti, fuochi d’artificio e il massicciouso del colore rosso. Nei quindicigiorni del Capodanno cinese simil-mente a come accade in Italia si fa vi-sita ai parenti e si festeggia la nascitadi un dio e della creazione dell’uni-verso; termina infine il quindicesimogiorno con la festa delle lanterne, du-rante la quale tutte le famiglie esconoin strada tenendo in mano lanterneaccese. Ci sono poi una serie di tra-dizioni legate alla storia e alle cre-denze locali, le cui origini sono ormaismarrite nel tempo. Per esempio inGiappone ci si preoccupa notevol-mente del primo sogno fatto nel-l’anno nuovo, chiamatoHatsuyume: si pensa infatti che que-sto riveli ciò che accadrà nell’anno avenire e per assicurarsi un sogno po-sitivo i giapponesi si procuranoamuleti e foglietti fortunati, cercandocosì di propiziarsi un buon anno.Tuttavia questo è solo l’inizio: “chic-che” come questa si possono rintrac-ciare dappertutto: in molti paesigermanici c’è l’usanza di gettare

nell’acqua dello stagno fuso a mez-zanotte esatta e di osservare la formache si viene a creare o l’ombra cheessa getta cercando con essa di indo-vinare cosa porterà l’anno venturo;in Spagna a mezzanotte si mangianododici chicchi esatti d’uva, uno perognuno dei dodici rintocchi scoccatida un orologio; per il Capodanno(chiamato Songkran) della Birmania,Cambogia, Laos e Thailandia lagente scende in strada e si prende asecchiate d’acqua, simboleggiandocosì la cacciata della cattiva sorte; inRussia al dodicesimo rintocco chesegna la mezzanotte aprono le portedelle abitazioni per accogliere lette-ralmente l’anno nuovo; in Ecuadored in Perù si esibiscono fuori la pro-pria abitazione dei manichini di car-tapesta e a mezzanotte li si brucianelle strade. Insomma, ovunque siviva a Capodanno si compiono‘pazzie’ di tutti i tipi: tutti sembrano,almeno per un giorno, credere nellamagia e nella buona sorte, cercandodi attirarla a loro nei modi più stra-vaganti. Ci sarebbe bisogno di piùfeste del genere così da poter averemaggior fiducia verso un futuro in-certo e, in fondo, anche in noi stessi.

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L’anoressia, assieme alla bulimia, èuna malattia classificata come di-sturbo psicogeno dell’alimentazione(D.A.P.). Le due patologie sono si-mili, la prima consiste essenzial-mente nell’evitare il cibo, mentre labulimia è caratterizzata dall’ingeri-mento dello stesso in maniera errataed incontrollata, ma sono stretta-mente collegate, in quanto nellamaggior parte dei casi la personaanoressica, non più in grado di con-trollare la fame, cede all’istinto e sipunisce rigurgitando.

L’anoressia sta subendo una rapida esignificante diffusione, soprattuttonell’ultimo ventennio, manifestan-dosi in sempre più persone di di-verso sesso e condizione sociale, mapiù comunemente in giovani donnedi età compresa tra i 15 e i 25 anni. Piùprecisamente, insorge prevalente-mente nell’adolescenza, per poi la-sciare spazio alla bulimia stessa, chesi sviluppa invece più tardi.Si può riconoscere una ragazza chesoffre di anoressia o di altri disturbialimentari dai comportamenti che

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Disturbi Alimentari: Come riconoscerlidi Martina Cicerchia

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assume riguardo il mangiare. Uncampanello di allarme può essererappresentato dalla drastica diminu-zione di cibo assunto e dal conse-guente dimagrimento rapido edeccessivo. Una persona affetta daproblemi di questo genere è solita-mente stanca, triste e cambia umoremolto velocemente. Ma la gravità stanel fatto che l’interessata, oltre a nondefinirsi malata, non ammette diavere bisogno di aiuto.Le cause della malattia sono, ovvia-mente, soggettive e differenti da pa-ziente a paziente ma sovente i motivie le circostanze sono molto simili: adammalarsi sono, per lo più, ragazzecon un precedente stato di depres-sione, un disagio morale e un’insta-bilità psichica o ragazze chenecessitano attenzione e cadono nellatrappola per attirare gli altri e mettersiin mostra. Una ragazza anoressicaconcentra tutte le sue forze e il suoimpegno sulla dieta forzata ed è os-sessionata dall’idea di dover dima-grire, in quanto ha una visionedistorta di se stessa. Si impone di es-sere la migliore in ogni campo e portasempre a termine i propri compiti,grazie ad una forza di volontà per

nulla indifferente!La malattia può provocare danni serie complicazioni a livello medico-sa-nitario, quali insufficienza renale, al-terazione cardiovascolare, caduta deicapelli e perdita dei denti. Spesso siverifica il blocco del ciclo mestrualeche, se permane a lungo, può causarel’osteoporosi. Nel peggiore dei casi,una forma avanzata di anoressia puòportare alla morte del soggetto, comeè avvenuto ad Isabella Caro.La questione è ovviamente delicata;in ballo ci sono la serenità e la vita dinumerose adolescenti. E’ possibile af-frontare il problema con l’aiuto diesperti, rivolgendosi ad ospedali ecliniche specializzate. Ma il rimedioprincipale è da trovare all’internodella mente delle ragazze e della so-cietà, poiché, infondo, sono la verasorgente della malattia.

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