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L’amor che move il sole e l’altre stelle

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RAVENNA FESTIVAL2015

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INCHIESTAIl tesoro di Verdi: cinquemila pagine di abbozzi e schizzi sconosciuti agli studiosi

Manoscritti preziosi di cui diamo l’elenco, pubblicato per la prima volta. E quello che protrebbero rivelare: se non fossero inaccessibili

RICORRENZECacofonia all’Inferno, monodia in Purgatorio, polifonia nel Paradiso

A settecentocinquant’anni dalla nascita di Dante Alighieri tornano le sue idee sulla musica del suo tempo.Progressiste

SINESTESIERitornano le intuizioni di Kandinskij: radicate in Wagner, proiettate in Ligeti

E così un testo scenico del teorico della corrispondenza suono-colore si traduce in opera con Alessandro Solbiati

IN COpERTINA: RITRATTO dI vERdI

NEL Cd

Domenico ScarlattiSonate in tempo di danzaMaurizio Baglini

NEI 2 ALBUM Arturo Benedetti MichelangeliConcerti per pianoforte e orchestra di Mozart K 415, 450, 466, 488CoDICe PeR SCARICARe L’ALBuM

pLUSPer ascoltare i contenuti audio e video fotografa con tablet o telefonino i QR code che trovi nelle pagine della rivista oppure accedi dal sito classicvoice.com alla versione digitale e clicca sulle icone PLUSCoDICe DI ACCeSSo

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RUBRICHEIN SCENAIl “Pelléas” di Abbado-Gatti al Maggio ricordando quello di Claudio alla Scala

RAdIO/Tv/SATFesta della musica in piazza a Berlino con Barenboim in diretta su Arte

vIAggI MUSICALIImmersi nel verde, a due passi da Vienna Con i Berliner al Castello di Grafenegg

fOyER Alberto Mattioli

pLAyLIST Angelo Foletto

HISTORIAE Guido Salvetti

RECENSIONI Cd & dvd

SINTONIE Mario Messinis

dAL vIvO

BLOg Quirino Principe

SERvIZIIL dIRETTOREFu battezzato per schivare Stalin. Mariss Jansons ne trasse quel rispetto che lo ha reso affine al sinfonismo mahleriano

ANNIvERSARIA 100 anni dalla scomparsa del compositore e pianista russo, si riscopre l’universo esoterico di Scriabin

pRIMA dELLA pRIMAEquilibrio, mobilità, polimorfismo. Ecco perché il regista Poda ha messo al centro del palcoscenico torinese un cerchio...

fENOMENILe strategie dei nuovi divulgatori della grande musica. Che mandano in soffitta la vecchia conferenza facendo sold out

CLASSIC vOICE CdChitarra e percussioni tradizionali spagnole alternano affetti nella sonate di Scarlatti come in una coreografia sentimentale

CLASSIC vOICE ALBUMArturo segreto: passioni e idiosincrasie di Michelangeli a venti anni dalla scomparsa

LO STRUMENTOCompie tre secoli “Il Cremonese”, gioiello della liuteria di Stradivari

INCONTRI-SCONTRIWeber e Rossini: amore-odio. Il Tedesco lo critica, l’Italiano finge di non capire OLTREOCEANOHarry “Black Wagner” Freeman, primo nero a comporre melodrammi: nel ‘20 fondò la Negro Grand Opera Company

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CLASSIC vOICEN. 193gIUgNO 2015MENSILE dI LIRICA, SINfONICA, ANTICA, jAZZ,CONTEMpORANEAdIRETTO dAANdREA ESTERO

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CLASSIC POST [email protected]

IL DIRETTORERISPONDE

prio perché la questione è spesso occasione di appelli tanto retorici quanto fumosi. Non è il caso di Chailly, il quale presentando con Perei-ra la nuova stagione della Scala, ha anzi pre-cisato che la programmazione scaligera non deve essere “milanocentrica”, per rassicurare chi aveva notato un’insistenza eccessiva sul-la italianità come criterio della nuova gestione del teatro. E si è anche soffermato sull’impor-tanza di contributi interpretativi “altri” rispetto alla tradizione, con l’unica bussola della quali-tà. C’è da ringraziarlo per averlo precisato. La Scala deve fare incontrare e dialogare il patri-monio operistico italiano col resto del mondo, rendendolo così universale: senza limitarsi ad esso. La nuova Scala sarà, certo, più italiana della precedente. Punta tutte le più vigorose

energie produttive su Verdi (4 titoli), Pucci-ni e Giordano. Per il primo - colgo l’occasio-ne della sua lettera per riferirne - andranno in scena Giovanna d’Arco d’inaugurazione con Netrebko, Meli e Alvarez, la regia di Leiser e Caurier, dirige Chailly, i nuovi Due Foscari (Mariotti direttore, Hermanis regi-sta), riprese di Rigoletto e Simone (dirige Chung); per i secondi - parte dei cicli plu-riennali su Puccini, di cui negli anni Chailly eseguirà tutte le opere, e il Verismo - La

Fanciulla del west (Chailly propone la versione originale mai eseguita, regia di Graham Vick) e La Cena delle beffe (Rizzi sul podio, regia di Martone). Ma il cartellone imbastito da Pereira non dimentica l’apporto del repertorio interna-zionale, con Britten (Giro di vite), Ravel (il dit-tico operistico diretto da Minkowski), Strauss (Cavaliere della rosa), il barocco di Handel (Trionfo del tempo e del disinganno con regia di Flimm e strumenti originali: finalmente!), Gershwin (Porgy and Bess, con il notevole ri-torno alla Scala di Harnoncourt) e la creativi-tà contemporanea al massimo livello (l’attesa Fin de partie di Kurtág): affidandolo però nella quasi totalità a produzioni nate altrove. D’al-tra parte dei 15 titoli d’opera previsti, solo due sono destinati a registi italiani (ai già citati, si aggiungano Pelly, Kupfer, Stein, Holten e il giovanissimo Frederic Wake-Walker per delle nuove Nozze di Figaro), e questa è già una bel-la risposta alla sua domanda. Il nostro teatro non regala più personalità in grado di imporsi, e attribuire loro a tutti i costi il disbrigo regi-stico del grande melodramma, come nella pas-sata gestione scaligera, è un dogma che si è rivelato un boomerang.

Stile italianoe nuova stagionedella ScalaDopo aver visto - e sostanzialmente apprezza-to - la Turandot scaligera, riprendo il numero di aprile della rivista e ritorno all’intervista a Chailly: che cosa intende, mi domando, quan-do, parlando della Scala come di un teatro fa-moso nel mondo per il repertorio italiano, parla della “unicità del modo di presentarlo”?Chailly è persona seria, di grande e profonda cultura, che sceglie le parole che usa; so quin-di che non devo scambiare la sua espressione con quelle tante retoriche, purtroppo in gran voga, che gloriano il nostro pa-ese eludendone le gravi tare, sia quelle secolari sia quelle degli ultimi tempi. Ma proprio perché è il tempo della re-torica, vorrei si arrivasse al contenu-to della frase che ha usato, vorrei che qualcuno - per questo vi scrivo - mi indicasse in che cosa consista quella unicità, quella specificità, cioè la de-lineasse e circostanziasse (senza limi-tarsi a citare il fatto che qui il teatro è a sta-gione e non di repertorio). Quella specificità, inoltre, esiste ancora? A un altro celebre direttore, Barenboim, ho sentito attribuire (forse per le scarse prove) una frase che non so se abbia veramente detto, cioè che eseguire Aida per l’orchestra della Scala non è un problema, anzi, la possono eseguire a occhi chiusi. Perché mai questo dovrebbe essere vero, forse gli strumentisti di oggi sono gli stessi della prima del 1871 incappati nella riforma Fornero?Maurizio Pinciroli

Caro Pinciroli,lo faremo senz’altro, anzi quando ha scritto era già uno degli argomenti in cantiere. Lo faremo con risposte a più voci, ma se le interessa subi-to la mia opinione posso dire che secondo me questa presunta “unicità” riguarda oggi più i (grandi) direttori d’orchestra e il loro modo di lavorare, che non cantanti e registi: c’entra il tipo di organizzazione, una scuola e non da ul-timo la familiarità con l’italiano come lingua. Non anticipo altro, mi limito per ora a racco-gliere la sua domanda più che pertinente, pro-

“La nuova Scala sarà certo più italiana, ma Pereira non dimentica l’apporto del repertorio internazionale”

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spectator in scena

Il Teatro Real di Madrid ha ospitato la periodica convention primaverile di

“Opera Europa” (associazione leader che riunisce oltre 150 teatri membri da 39 paesi diversi), un incontro in-ternazionale che permette agli ope-ratori del settore di confrontarsi su tematiche di attualità. Di particolare rilievo in questa edizione, i temi della multimedialità, anche perché l’argo-mento centrale, sostanzialmente lo

spunto della manifestazione, è stato il lancio della nuova piattaforma di streaming dedicato all’opera (www.theoperaplatform.eu), alla quale, in partenza, concorrono quindici teatri europei, da Helsinki a Madrid, e per l’Italia, al momento solo Torino: un contenitore di titoli e documentari prodotti dai singoli teatri disponibile gratuitamente e che già può vantare una programmazione di rilievo; dopo La traviata dal Real in scena nei giorni della convention, saranno online Kul-lervo di Sibelius dalla Finnish National Opera, Re Ruggero dalla Royal Opera House di Londra (regia di Kasper Hol-ten e direzione di Antonio Pappano) e la Götterdämmerung dalla Staatsoper di Vienna (regia di Sven-Eric Bechtolf e direzione di Simon Rattle). Il pros-simo futuro dirà se la corsa al digita-le serve anche a portare più gente in teatro oppure no, e se le modalità di produzione (e consumo) della musi-ca dal vivo si dovranno adeguare alla

doppia scena (palcoscenico + scher-mo), così diversa nelle sue peculiarità. Si è parlato anche di nuovo pubblico, testimoniando di fortunate iniziative volte a far entrare i bambini e i ragazzi in teatro con ogni mezzo: il resoconto più convincente ci è sembrato quel-lo altamente educativo e fiducioso dell’intelligenza giovanile che segue il “Moscow State Opera and Ballet Theatre for Children and Young Peo-ple named after Natalia Sats” (www.teatr-sats-ru), dove il repertorio non viene ridotto in caramelle, pillole, brandelli o macerie ma scelto atten-tamente nelle sue versioni integrali, nella prospettiva di un’educazione su quel che l’opera e la musica sono dav-vero, nella loro “interezza” di opere d’arte. Perché il nodo della questione non è “più pubblico a qualsiasi costo” ma semmai “pubblico migliore e più educato”. Il prossimo incontro seme-strale di Opera Europa a novembre a Bucarest. Carlo Fiore

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OPERApagina 8A Roma la “Dama”con James Conlon

FESTIVALpagina 10Al Maggio “Pelléas”di Abbado e Gatti

NOTTI BIANCHEpagina 12Donizetti by nightsecondo Micheli

DIRETTEpagina 14Berlino in piazzacon Barenboim

VIAGGIpagina 16L’altra Salisburgo è a Grafenegg

BariTeatro PetruzzelliLiszt, Borodin; pf Campanella, dir. Kochanovsky: 10 giu.Rota, Mysterium; sopr. Nisi, ms Di Paola, ten. Liberatore, basso Buratto, maestro coro Aymone, dir. Marrone: 17 giu.www.fondazione-petruzzelli.it

BergamoFestival Pianistico internazionale (T. Donizetti) Recital;

org. Carpenter: 11 giu.www.festival-pianistico.it

BolognaTeatro ComunaleSolbiati, Il suono giallo; dir. Angius, reg. Ripa di Meana: 13, 14, 16, 17 giu.(T. Manzoni) Rota, Copland, Gershwin; dir. Marshall: 5 giu.Brahms, Schumann; vl Krylov, dir. Shokhakimov: 19 giu.www.tcbo.it

BresCiaFestival Pianistico internazionale (T. Grande) “Baroque reloaded”; I Virtuosi Italiani, pf Caine, vl e dir. Martini: 5 giu.www.festivalpianistico.it

CagliariTeatro liricoVerdi, Aida; dir. Allemandi, reg. Medcalf ripresa da Carniti: 3, 4, 5, 7, 9 giu.Donizetti, L’elisir d’amore; dir.

Carminati, reg. Mirabella: 3, 4, 5, 7, 8, 10, 12 lug.www.teatro liricodi-cagliari.it

FirenzeFestival maggio musicale Fiorentino(T. Goldoni) Britten, The Turn of the Screw; dir. Webb, reg. Sicca: 5, 7, giu.Stravinskij, Mahler; Orchestra Haydn di Bolzano, bar. Henschel, dir. Volmer: 6 giu.

Takemitsu, Beethoven, Strauss; Kyoto Symphony Orchestra, sol. Lucchesini, Mitsuhashi, Shuto, dir. Hirokami: 9 giu. (Limonaia di Villa Strozzi) Lanza / Valle; Ens. Mosaik: 12 giu.Di Scipio, Marinoni, Svensson, Boncompagni, Stockhausen; vl Hellqvist, sax Nardi, Live electronics Di Scipio e Tempo Reale: 13 giu.(Opera di Firenze)

Barber, Pärt, Schönberg; Cameristi del Maggio, dir. Pierini: 15 giu.(Conservatorio) Recital; pf Restani: 17 giu.(Opera di Firenze) Debussy, Pelléas et Mélisande; dir. Gatti, reg. D. Abbado: 18, 21, 23, 25 giu.Dallapiccola, Stravinskij; maestro coro Fratini: 20 giu.Mahler; sopr. Buratto, ms Ganassi, dir. Gatti: 28 giu.

La tv europea dell’OperaUna nuova piattaforma web mette in condivisione gli spettacoli di quindici teatri europei, l’unico italiano il Regio di Torino. Servirà a coinvolgere nuovi spettatori?

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in scena spectator

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stagione estivaRossini, Il barbiere di Siviglia; dir. D’Agostini, reg. Michieletto: 8, 9, 10, 11 lug.www.opera difirenze.it

genovaTeatro Carlo FeliceBeethoven, Brahms; dir. Abel: 5 giu. www.carlofelice genova.it

milanoTeatro alla scalaDonizetti, Lucia di Lammermoor;

dir. Ranzani, reg. Zimmerman: 3, 5, 8, 11 giu.Bizet, Carmen; dir. Zanetti, reg. Dante: 4, 6, 9, 13, 16 giu.Mascagni, Cavalleria rusticana; Leoncavallo, Pagliacci; dir. Rizzi, reg. Martone: 12, 15, 17, 20, 23 giu.Progr. da def.; Filarmonica della Scala, ten. Kaufmann, dir. Rieder: 14 giu.Recital di canto; ten. Flórez, pf Scalera:

19 giu.Recital di canto; bar. Nucci, pf Vaughan: 21 giu.Puccini, Tosca; dir. Rizzi, reg. Bondy: 22, 24, 27, 30 giu., 3, 6, 9 lug.Mahler; Wiener Philharmoniker, ms Fink, maestri cori Prinz e Casoni, dir. Jansons: 25, 26 giu.Rossini, Otello; dir. Tang, reg. Flimm: 4, 7, 10 lug.Recital di canto; ms Barcellona, pf Vitiello:

5 lug.Marenco, Excelsior; coreogr. Dell’Ara, reg. Crivelli: 11 lug. www.teatro allascala.org

orchestra verdi(Auditorium di Milano) Borodin, Skrjabin; pf Lupo, dir. Ceccato: 5, 7 giu.(Chiesa di Santa Maria del Carmine) Rossini, Petite Messe Solennelle; maestro coro Gambarini, harm. Fagiani, pf Ripamonti:

9 giu.(Auditorium) Campogrande, Beethoven, Chen; vc Qin, dir. Long: 11, 12, 14 giu.Walton, Bax, Delius, Britten, Elgar; dir. Colombo: 13 giu.Beethoven, Schumann, Chopin, Ravel; pf Buratto e Baccalini: 15 giu.Strauss, Botter, Orff; dir. Axelrod: 18, 21 giu.Tartini, Lipovsek, Skerjanc, Arnic; dir. Colombo: 22 giu.

(San Simpliciano) C.P.E. Bach, J.C. Bach, W.F. Bach, J.S. Bach; Ens. LaBarocca, dir. Capuano e Jais: 23 giu.(Auditorium) Ciajkovskij, Brahms; vl Gluzman, dir. Kochanovsky: 25, 28 giu. Ponchielli, Puccini, Matthey; org. Fagiani, dir. Grazioli: 29 giu.Gershwin, Bernstein; pf Arciuli, dir. Tenan: 2, 5 lug.Ives, Barber, Grofé,

Francesco Bianchi, sovrintendente del Maggio fiorentino, si lamenta dell’inau-gurale Fidelio (foto) mutilato di regia, luci e proiezioni dicendo “siamo l’unico

teatro al mondo dove si fa sciopero perché 42 licenziati vengono rias-sunti”. Secondo i sindacati nella nuova posizione - come spiega Mauro Fuso, segretario della Cgil - i riassunti perdono 500 euro al mese senza che vi sia stata trattativa: “Si è ormai affermata l’idea che sic-come il lavoro non c’è”, precisa il sindacalista, “non importa che sia dignitoso e corrisponda alla pro-fessionalità: chiunque si opponga a questa concezione diventa uno scandalo”.

Dopo un lungo calvario giudiziario iniziato con gli arresti domiciliari nel 2007, l’ex direttore del Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, Lionello Cammarota, è stato assolto da tutti i capi d’accusa: truffa e falso nella gestione dei fondi regionali per sei corsi di perfezionamento con oltre 100 studenti che avrebbero ricevuto attestati senza avervi partecipato. Cammarota ha sempre rivendicato di aver denunciato per primo alla ma-gistratura e al Miur le irregolarità. Secondo l’avvocato difensore resta l’amarezza per una sentenza che comunque non ripaga del danno sociale che gli ha precluso le cariche di presidente del Conservatorio e direttore del Teatro dell’Opera capitolini.

Cammarota assolto

La Fondazione Pergolesi Spontini che da cinque anni è impegnata a promuovere il melodramma nel mondo delle scuole, della disabilità e del disagio sociale, con il recente Social Opera Festival (foto), ha coinvolto 483 tra bambini ragazzi e adulti oltre ai 40 fra educatori e in-segnanti i quali hanno collaborato alla realizzazione di spettacoli, laboratori, seminari, incontri rappresentazio-ni che traggono ispirazione dall’opera lirica (I racconti di Hoffmann di Offenbach e il Don Pasquale di Doni-zetti) affiancando gli operatori del Social Opera Team coordinato da Silvano Sbarbati. Si tratta di una realtà che agisce sul territorio di Jesi dal 2014.

L’acuto

La stecca

alBred BrendelConcerto recordings(18 cd Decca)Personalmente sele-zionati dal pianista, i concerti che Brendel affronta sono di Mo-zart con la Academy

of St Martin in the Fields diretta da Mar-riner, la Scottish Chamber da Mackerras, la Swr Symphonieorchester Baden-Baden da Zender; di Beethoven, con i Wiener di-retti da Rattle; di Weber, con la London Symphony diretta da Abbado; di Schu-mann con il podio a Sanderling; di Liszt con Haitink; di Brahms con Colin Davis e Abbado; di Schoenberg con Gielen.

ProkoFiev Concerto n. 1ravel, Concerto per la mano sinistraandrei gavrilov simon rattlelondon symphony orchestra

(cd Warner Classics)Si tratta della prima incisione in assolu-to di Simon Rattle per la Hmv (oggi par-te del catalogo Warner Classics) e la sua unica incisione, fino ad oggi, con la Lso, di cui il direttore di Liverpool diven-terà direttore musicale nel settembre del 2017. Oltre ai due concerti, l’album contiene arrangiamenti pianistici dal balletto Romeo e Giulietta di Prokofiev e l’originale per pianoforte della Pavane pour une infante défunte di Ravel.

sCriaBinThe Complete Works(18 cd Decca)Nel centenario della morte del composi-tore, questa integra-le è sudivisa in due

sezioni. La prima comprende esecu-zioni per pianoforte solo con interpreti come Ashkenazy, Horowitz, Lisitsa, Steuerman, Richter, Fergus-Thom-pson, Gourari, Grosvenor, Aimard; la seconda riguarda la musica da camera e sinfonica: Variazioni su un tema rus-so, Andante e Scherzo per archi, poemi sinfonici, concerti, sinfonie dirette fra gli altri da Maazel e Gergiev.

anteprima daL mondodeL disco

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spectator in scenaca

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e Porter; ms Colombini, dir. Colombo: 6 lug.(Ch. S. Antonio Abate) Mozart; Ensemble LaBarocca, dir. Jais: 7 lug.(Auditorium) Campogrande, J. Strauss, Ibert, Cherubini, Berlioz; dir. Caetani: 9, 12 lug.www.laverdi.org

Teatro degli arcimboldiDun; Filamonica della Scala, vc Karttunen,

dir. Dun: 21 giu.Ciajkovskij, Bach, Chopin; pf Lang: 30 giu. - www.teatro-arcimboldi.it società del Quartetto(Conservatorio) Musica a Napoli tra Cinque e Settecento; I Turchini, sopr. Varriale, ten. De Vittorio, dir. Florio: 16 giu.Farina, Vivaldi, Geminiani; Europa Galante, dir. Biondi: 23

giu. - www.quartetto-milano.it

società dei Concerti(Conservatorio) Debussy, Mendelssohn, Ravel; Stuttgarter Philharmoniker, pf Müllerperth, dir. Venzago: 10 giu.www.soconcerti.it

serate musicali(T. Dal Verme) Beethoven; Orchestra

I Pomeriggi Musicali; pf e dir. Lonquich: 3 giu.(Conservatorio) Paganini, Sciarrino, Ysaÿe; vl Gringolts: 8 giu.Beethoven, Brahms; vc Piovano, pf Pappano: 14 giu.Recital; pf Chen: 15 giu.Recital; pf Zayas: 22 giu.Bruch, Berlioz; San Francisco Youth Symphony Orchestra,

vl Khachatryan, dir. Cabrera: 25 giu.www.serate musicali.it

naPoliTeatro san CarloSchumann, Clarke, Gade, Sostakovic; cl. e pf D. e V. Ashkenazy, vla Meinich: 1 giu. Gluck, Orfeo ed Euridice; dir. Ommassini, reg. Armitage: 3, 4 giu.Sostakovic, Stravinskij; vc Maisky, dir. Pérez: 6, 7 giu.

Rossini, La Cenerentola; dir. Ferro, reg. Curran ripresa da Cecchi: 18, 21, 23, 25, 28, 30 giu.Rossini, Petite Messe Solennelle; maestro coro Faelli, dir. Ferro: 27 giu. www.teatrosancarlo.it

PalermoTeatro massimoVerdi, Messa da Requiem; dir. R. Abbado: 4 giu. - www.teatro massimo.it

Nel 2000 ha vinto in Gran Bretagna il premio della Royal Philharmonic So-

ciety come miglior allestimento d’opera di quell’anno. E da allora questa mes-sinscena de La dama di picche di Ciai-kovskij firmata dal pluripremiato regista Richard Jones, noto per le sue riletture d’opera dalle idee alquanto caustiche e sconcertanti, è già stata rappresenta-ta alla Welsh National Opera, alla Den Norske Opera, al Comunale di Bologna e alla Canadian Opera Company, teatri che l’hanno tutti coprodotta. Dal 19 al 30 giugno questo allestimento arriva anche al Costanzi di Roma diretta dallo statunitense James Conlon (nella foto), in lingua originale russa con sovratitoli

in italiano e in inglese. La regia di Jones, ripresa ora da Benjamin Davis, sposta l’azione, ambientata a San Pietroburgo, dall’età di Caterina la Grande alla Belle Époque inserendo i personaggi negli spazi scenici creati da John MacFar-lane, autore anche dei costumi, imma-ginando sul palco interni ossessivi con stanze che mutano colore, passando dal bianco virginale al nero funereo. Nel cast dominano voci importanti e sicu-re come quelle di Oksana Dyka, Elena Zaremba, Tomas Tòmasson, Maksim Aksenov e Vladimir Reutov. A.G.

La dama di picche di CiaikovskijOrchestra e Coro del Teatro dell’Opera

Dir. James Conlon. Regia di Richard Jo-nes ripresa da Benjamin DavisRoma, Teatro Costanzi, dal 19 al 30 giu-gno

previsioni

Così fa SpoletoCon la Fiordiligi della Dotto e la Dorabella della Pogossov, regia del patron Ferrara, Mozart apre un festival che si conclude con il tradizionale concerto in piazza diretto da Tate

Luogo storico d’in-contro tra culture

diverse, il Festival dei Due Mondi di Spoleto inaugura il 26 giugno (repliche il 28 e 29) al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un titolo amatissimo, Così fan tutte, in una nuova produzione con la re-gia del patron Ferrara. A dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Che-

rubini è James Conlon, mentre scene e costumi sono dei premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Nel cast la Fiordiligi di Francesca Dotto e la Do-rabella di Rodion Pogossov. Il 29 giugno al Teatro Romano tre generazioni di pia-nisti si confrontano - Luis Bacalov, Rita Marcotulli e Alberto Pizzo - in un duello tra jazz, classica e grandi colonne sono-re. Come da tradizione, si affacciano, dal 28 giugno al 12 luglio, i Concerti di Mez-zogiorno alla Chiesa di Sant’Eufemia e quelli serali, al Chiostro, a San Nicolò su Beethoven e dintorni con l’integrale del-

le Sonate per pianoforte e opere di Che-rubini, Clementi, Czerny, Kuhlau, Haydn, Hummel e Ries. Protagonisti Maurizio Baglini, Olivier Mazal, Jean Baptiste Fonlupt, Francesco Libetta e la violon-cellista Silvia Chiesa. Chiude il 12 luglio, in piazza Duomo, il consueto Concerto finale affidato all’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Jeffrey Tate. A.G.

Così fan tutte di Mozart Dir. James Conlon. Regia Giorgio FerraraSpoleto, Teatro Nuovo Gian Carlo Me-notti, dal 26 giugno al 12 luglio

Dama à la françaiseCon Richard Jones, e la direzione musicale affidata a Conlon, l’opera di Ciaikovskij si sposta da San Pietroburgo a Parigi, dall’età di Caterina la Grande alla Belle Époque